Nelle prime ore del mattino i carabinieri della compagnia di Camerino traevano in arresto pistola luca, classe ’66 e residente nel comune di Matelica, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare (arresti domiciliari) emessa dal gip del tribunale di Macerata su richiesta della locale procura della repubblica poiché ritenuto responsabile di aver gestito una filiera di spaccio con un volume d’affari pari a 20.000 euro (200 cessioni e 300 grammi di cocaina) in pochi mesi.
A seguito dell’esecuzione della misura cautelare (3 arresti domiciliari) nei confronti di pianese ciro, campana libero e campoli alessandro, nell’ambito dell’indagine denominata “diadema” e condotta dai carabinieri della compagnia di camerino erano svolti ulteriori accertamenti investigativi volti a chiarire l’emergente posizione del pistola nell’ambito della rete di spaccio operante nell’entroterra maceratese (camerino - matelica - castelraimondo) gia’ disarticolata con le operazioni effettuate in data 11 ottobre 2018 e capace di gestire un volume d’affari pari a 70.000 euro (600 cessioni - un chilogrammo di cocaina).
Nel caso di specie, le nuove ed ulteriori indagini traevano origine poiché il pistola, all’epoca dei fatti sentito dagli investigatori in qualita’ di persona informata, spontanemaente dichiarava di aver custodito sostanza stupefacente del tipo cocaina per conto del campoli.
La scrupolosa analisi dei tabulati telefonici dell’utenza in uso al pistola permetteva però di appurare numerosi contatti telefonici tra quest’ultimo e diversi soggetti gia’ noti agli operanti per essere assuntori di sostanze stupefacenti.
L’analisi investigativa così svolta, pertanto, definiva la non “semplice” marginalità della posizione del pistola in seno all’organizzazione gia’ indagata e di appurare che il soggetto in questione era invece capace di gestire, anche autonomamente, una propria filiera illecita in grado di fruttare diverse migliaia di euro in pochi mesi.
In estrema sintesi ed in conclusione l’indagine Diadema faceva luce su una fitta rete di spaccio, composta dai 4 soggetti tratti in arresto, abile nello smerciare cocaina per un valore complessivo di quasi 100.000 euro (800 cessioni per un chilo e mezzo di stupefacente) in pochi mesi.
Scoperti due centri massaggi a luci rosse a Porto Potenza e a Corridonia. Le indagini, condotte dal polizia di stato, anche attraverso intercettazioni telefoniche, sono partite dalla denuncia di una donna sfruttata all’interno di uno dei due centri che venivano utilizzati come vere e proprie case chiuse.
La polizia ha ritrovato all’interno dei centri abiti succinti e oggetti utilizzati durante le prestazioni sessuali condotte da giovani e avvenenti ragazze cinesi.
Ad essere denunciate tre donne cinesi, direttrici dei massaggi, alle quali è stata notificata la conclusione delle indagini e che ora hanno venti giorni di tempo per produrre documentazione e memorie difensive.
Alina Emilia Pavel, la 30enne romena che lo sscorso 17 novembre ha rischiato di morire per mano del suo ex fidanzato, racconta la sua vicenda alle telecamere di Quarto Grado.
Piange mentre parla, soprattutto quando menziona il figlio di 4 anni che ha rischiato di restare orfano a causa di una gelosia folle e omicida.
Alina ha ripercorso gli anni di violenze, i passati tentativi di omicidio e le minacce per farla restare in silenzio.
“Quello non è un uomo - dice - ma un animale ma ho sempre avuto troppa paura per parlare e denunciarlo”.
Sei ragazzi sono morti travolti dalla calca durante un fuggi fuggi generale in un locale in provincia di Ancona. Almeno un centinaio sono rimasti feriti, 10 dei quali in modo grave. La tragedia è avvenuta intorno all'una di notte nella discoteca 'Lanterna azzurra' di Corinaldo, in località Madonna del Piano. Dalle prime informazioni sembra che a scatenare il panico e il successivo fuggi fuggi sia stato l'utilizzo, da parte di qualcuno, di spray urticante. Nella discoteca, secondo quanto riferito dai testimoni ai Vigili del fuoco, c'erano in quel momento un migliaio di persone. Sia le vittime, sia i feriti, sempre secondo quanto si apprende, avrebbero riportato lesioni e traumi da schiacciamento.
Sono cinque ragazzi minorenni e una madre venuta ad accompagnare la figlia le vittime della calca nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo. Lo ha detto all'ANSA il questore di Ancona Oreste Capocasa, arrivato sul luogo. I minorenni sono tre ragazze e due ragazzi. Circa 35 i feriti, ha riferito il Questore - tra cui 12 gravi, alcuni in pericolo di vita.
(Fonte Ansa)
Incidente nella notte a Recanati, davanti alla sede della Croce Gialla intorno alle 3.30 di stanotte.
Una ragazza di Recanati di 19 anni, probabilmente a causa di un colpo di sonno, ha perso il controllo dell'auto e ha impattato prima contro il marciapiede, poi contro l'aiuola e ribaltandosi è atterrata nel parcheggio della Croce Gialla.
È stata soccorsa dalla Croce Azzurra di Porto Recanati e dall'auto medica di Civitanova. La 19enne che ha riportato doverse contusioni è stata trasportata all'ospedale di Civitanova.
Riceviamo e pubblichiamo la nota condivisa su Facebook dal gruppo Macerata ai Maceratesi in merito alla manifestazione antifascista:
"Basta spettacoli teatrali, vietare manifestazioni inutili in centro.
Ieri sera la nostra città è stata militarizzata per consentire lo spettacolo teatrale di poco più di un centinaio di personaggi - tra loro solo pochissimi maceratesi - venuti a Macerata da tutta la Regione per cercare clamore mediatico e gridare slogan fuori dal nostro tempo, con l’avallo di qualche vecchia volpe della politica cittadina che spera di recuperare voti a sinistra con l’evergreen dell’antifascismo.
Come se non bastasse, le ordinanze del Comune riguardo la vendita delle bottiglie di vetro sembra abbiano causato notevoli pregiudizi ai commercianti nella serata della movida universitaria, senza contare gli innumerevoli disagi che hanno subito i cittadini, già oltremodo stressati e colpiti dal terremoto, dalle pedonalizzazioni forzose imposte dall’amministrazione, dalla tragica vicenda di Pamela e dal sistema marcio organizzato dalla malavita nigeriana che sta gradualmente venendo alla luce dopo il suo efferato omicidio. Lanciamo un accorato appello alle autorità competenti affinché per il futuro vietino simili iniziative. Macerata è una cittadina di quarantamila abitanti, non può ospitare un corteo a settimana, è stanca dell’odio politico e di manifestazioni – ammesso che possano essere definite tali- inutili".
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di HAB in merito agli incidenti avvenuti nella serata di ieri davanti al proprio locale durante la manifestazione antifascista:
"Con enorme disappunto ci troviamo a dover rendere pubblica la situazione che ci siamo nostro malgrado trovati a vivere ieri sera, 6 dicembre, in occasione della manifestazione antifascista.
Al di là del doverci rendere conto, oggi, che siamo in quasi tutte le foto pubblicate come esempio di locali barricati, obiettivo dei manifestanti, come fossimo un covo di fascisti o simpatizzanti tali; al di là del fatto che di pacifico questa manifestazione aveva poco o niente, dati i cori inneggianti alla morte di persone, manifestanti con scudi imbracciati e sentirsi mandare “al rogo” (“A fuoco questo bar!!”) che non riteniamo siano il simbolo della pace per antonomasia, è da sottolineare come ieri sera, nonostante la volontà di continuare a svolgere il più normalmente possibile le nostre attività culturali (ospitavamo la Scuola Popolare di Filosofia di Macerata per il nostro consueto caffè filosofico), ci siamo trovati barricati, con le forze dell’ordine che, per proteggerci, avevano quasi interamente coperto l’ingresso, in perfetto stile-assedio.
Crediamo fermamente che il diritto a manifestare sia sacrosanto in una società democratica, crediamo altresì che sia fondamentale capire la non sottile differenza tra manifestare e minacciare, tra dire ciascuno la propria opinione con cartelli e striscioni e puntare dritto un locale inneggiando ad un ipotetico “attacco punitivo”.
Al di là del fatto che spesso i modi che tali tipi di manifestanti ricordano da veramente molto vicino siano quelli del più becero fascismo, vogliamo puntualizzare con assoluta fermezza il diritto, da parte di noi commercianti, di lavorare serenamente, dal momento che paghiamo le tasse, paghiamo i lavoratori, diffondiamo cultura, arte, aggregazione e scambio democratico di idee ed opinioni, senza chiedere ai nostri clienti la tessera di partito o per chi vota o simpatizza, cosa che oltre che illegittima sarebbe a dir poco discriminatoria.
Non capiamo quindi l’accostamento al fascismo o a qualsiasi altra forma di violenza, oppressione, inequità e prevaricazione col nostro locale, che invece da parte sua ha sempre favorito l’accoglienza e il dialogo con TUTTI.
Sperando che tali tipi di manifestazioni vengano dirottate in futuro verso un sentire comune che risponda al grido “NO ALLA VIOLENZA, IN TUTTE LE SUE FORME!” piuttosto che rimanere teatro di liberi sfoghi personali di gente con problemi seri, continueremo il nostro quotidiano lavoro nella direzione della democraticità e del rispetto ASSOLUTO verso il prossimo.
Cogliamo l’occasione per ringraziare sentitamente le forze dell’ordine, giunte anche da fuori regione, che si sono adoperate con ogni mezzo per far sì che nessun danno a cose o persone si potesse verificare".
I corpi senza vita di due donne sono stati trovati in mare davanti alle coste marchigiane: uno a Gabicce Mare, l'altro a Porto San Giorgio. L'ipotesi privilegiata per entrambi i casi, che sono distinti, è che si tratti di suicidio. Il primo cadavere, di una donna dell'apparente età di 40-50, senza evidenti segni di violenza, è stato rinvenuto a pochi metri dalla battigia della spiaggia sul lungomare Cristoforo Colombo a Gabicce Mare all'altezza del bagno dieci. Sul posto carabinieri, sanitari del 118, guardia costiera e il medico legale. La Procura di Pesaro disporrà probabilmente l'autopsia ma sembrerebbe trattarsi di un atto volontario. Il secondo corpo, di una vedova 70enne ospite di una casa famiglia, da cui si era allontanata da qualche ora, era invece a qualche decina di metri dalla spiaggia sul lungomare sud di Porto San Giorgio. Sono in corso i rilievi della polizia scientifica ed è intervenuto personale della circondariale mare del 118.
Fonte ANSA
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di CasaPound in merito alla manifestazione antifascista svoltasi nella serata di ieri a Macerata:
"Si è svolta ieri la "passeggiata antifascista" nel centro di Macerata, una delle maggiori pagliacciate mai viste nella nostra città, composta da sì e no 80-90 persone inclusi: Stefano Di Pietro (segr. cittadino PD), Ulderigo Orazi (cons. PD), Ninfa Contigiani (cons. PD), Davide Miliozzi (Cons. Pensare Macerata) e l'Avv. Paolo Cognini.
Infatti con il ben volere del PD e affini, i Centri Sociali hanno ieri sera fatto una passeggiata per il Centro Storico con tanto di cori contro le Foibe ed incitazioni violente varie, tipo "I bar dei fascisti si chiudono col fuoco, ma con i fascisti dentro, sennò è troppo poco", oltre che verso la Polizia, la Lega e ovviamente il ministro Salvini.
I soliti violenti finti pacifisti che oltre ad inneggiare a morti varie, hanno anche imbrattato di scritte il Centro Storico.
Tutto ciò per nulla, dato che ormai da mesi gli unici ad assaltare e ricorrere alla violenza per impedire agli altri di far politica, sono LORO, concetto ben descritto anche nei vari comunicati che hanno diffuso nei giorni scorsi!
E questi, cara Vicesindaco Monteverde (che tanto lodava questo evento), sarebbero i valori Antifascisti? Impiccare e dare fuoco a chi non la pensa come loro? Oppure imbrattare e distruggere muri e locali? Buono a sapersi, dato che il giorno stesso dell'evento nel comunicato proprio del Vicesindaco Monteverde ai commercianti, si poteva leggere (testuali parole): Giovedì 6 Dicembre è in programma in questo capoluogo a cura del Movimento Studenti Antifascisti di Macerata un evento denominato "Passeggiata antifascista", iniziativa COMUNICATIVA E PACIFICA con la quale gli organizzatori intendono diffondere i valori dell'antifascismo contenuti nella Costituzione.
Chi ci ha rimesso alla fine però sono stati I COMMERCIANTI maceratesi, dato che si sono visti il divieto di vendere alcolici nell'ultima serata di festa universitaria e in periodo pre natalizio e, come se non bastasse, alcuni di loro hanno anche ricevuto delle minacce dal corteo per aver in passato dato da bere a dei "fascisti"(chiunque non sia di Sinistra quindi), inevitabile l'ira di quest'ultimi che si sono lamentati con la Questura per aver acconsentito a tale "manifestazione" che ha letteralmente militarizzato la città in una serata del genere!
Noi come CasaPound Macerata continueremo comunque ad essere in piazza e a lanciare alla cittadinanza le nostre proposte ed idee per una Macerata migliore, perchè è questo il motivo per cui siamo qui a fare politica".
Tamponamento a catena in superstrada, in prossimità dell'uscita di Montecosaro. Intorno alle ore 12:30 - sulla carreggiata opposta rispetto al tratto in cui è avvenuta la caduta di una persona che guidava uno scooter - è avvenuto un incidente che ha interessato più autovetture.
Ancora da chiarire le dinamiche che hanno portato al tamponamento, probabilmente causato da un momento di distrazione da parte di uno dei conducenti. Sul posto sono intervenute varie ambulanze e i Carabinieri di Civitanova Marche. Soltanto uno dei passeggeri coinvolti è stato trasportato all'Ospedale di Civitanova Marche per accertamenti. In seguito all'incidente il traffico è andato in tilt per diversi minuti su entrambi i sensi di marcia.
La trasmissione di Rete 4 "Quarto Grado" nella puntata di questa sera tratterà il caso della trentenne romena Alina Emilia Paval, aggredita con acido muriatico dall'ex fidanzato lo scorso 17 dicembre a Civitanova Marche (rileggi la notizia). La donna racconterà ai microfoni dei giornalisti Mediaset il tragitto compiuto il giorno dell'aggressione, nel tentativo di scampare alla furia omicida di Sheval Ramadani (l'ex fidanzato, 32enne macedone).
Sarà anche intervistato il titolare del ristorante “Tonno e Salmone”, all'interno del quale Alina aveva cercato riparo in cerca d'aiuto.
L'avvocato della donna, Oberdan Pantana, farà il punto della situazione giudiziaria attuale che vede l'uomo accusato di tentato omicio aggravato e lesioni gravi. Alina, infatti, a causa dell'acido gettatole sul volto ha perso quattro decimi di vista all'occhio sinistro (leggi di più).
Nella trasmissione di questa sera non mancheranno risvolti esclusivi della vicenda, che saranno approfonditi per meglio comprendere la relazione intercorsa tra Alina e Sheval.
Continuano senza sosta i controlli del territorio ad opera degli agenti della Questura di Macerata, impegnati nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti, specialmente nei luoghi pubblici e di maggiore aggregazione.
In data di ieri, personale della squadra volante ha effettuato un controllo lungo Corso Cairoli su un cittadino nigeriano di anni 35, risultato irregolare sul territorio nazionale e con diversi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti che, al termine del controllo, è stato accompagnato per l’espulsione presso il centro di permanenza ed espulsione di Potenza.
Sempre in data di ieri, a seguito di controlli, è stato notificato ad un cittadino pakistano il rigetto della domanda di asilo assieme al provvedimento di espulsione e l’intimazione del Questore di lasciare il territorio nazionale.
Nel corso del servizio sono stati controllati anche 35 veicoli e sono state controllate 55 persone.
Incidente in superstrada accaduto verso mezzogiorno, nel tratto tra Montecosaro e Morrovalle, in direzione monti. Per motivi in fase di accertamento, una persona che guidava uno scooter è finita a terra, nel tratto dove solitamente (anche questa mattina) si fermano i vigili urbani con l'autovelox. Complice l'orario di uscita dal lavoro, si è creata nel frattempo una lunga coda di auto.
Secondo incidente poco dopo l'ingresso di Montecosaro, quando il conducente di un furgone proveniente da Civitanova a forte velocità, probabilmente a causa di una distrazione, non si è reso conto della coda ed ha urtato violentemente una Audi A3 che era ferma sulla corsia di marcia, facendola finire su quella di accelerazione.
Sul posto sono immediatamente intervenute un'ambulanza del 118 e l'auto medica.
SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO
Un'auto sfrenata in Via Ercolani, a Macerata. È quanto accaduto oggi pomeriggio, intorno alle 16.50. Fortunamente il peggio è stato evitato da un gruppo di ragazzi che, passando di là, si sono accorti di quello che stava accadendo e hanno, prima bloccato la macchina, e successivamente chiamato i soccorsi.
Sul posto i vigili urbani e i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza il mezzo. La strada è attualmente chiusa a salire per il pericolo che l'auto, nonostante i cunei, prenda a scendere lungo la ripida salita. I pompieri stanno cercando di risalire al proprietario del mezzo.
Verrà processato con rito abbreviato il 17 gennaio ad Ancona per le accuse di lesioni gravissime e omicidio volontario, davanti al gup Paola Moscaroli, Claudio Pinti, 35enne autotrasportatore, sieropositivo da undici anni, accusato di aver consapevolmente contagiato l'allora compagna morta nel giugno 2017 per una patologia tumorale connessa al virus, e di aver trasmesso l'Hiv anche a una 40enne con cui aveva una relazione. Quest'ultima sarà parte civile nel giudizio insieme ad alcuni suoi congiunti, così come i familiari della compagna di Pinti, compresa la figlioletta assistita da un'avvocatessa nominata dal tutore. L'autotrasportatore e la sua ex fidanzata, che dopo avere scoperto di essere sieropositiva lo aveva denunciato alla polizia, oggi erano tutti e due in aula: i loro sguardi non si sono nemmeno incrociati. Per rintracciare altre potenziali vittime, la polizia aveva diffuso un appello e la foto dell'uomo, che ora è detenuto a Roma.
(Fonte Ansa)
Due donne a processo per truffa aggravata per aver intascato centotrentamila euro da un'anziana e dai suoi familiari attraverso l'inganno, proponendo riti di preghiera salvifici e purificatori.
I fatti contestati risalirebbero al periodo compreso tra dicembre del 2015 e luglio dell'anno successivo, quando una 65enne di Pollenza Maria Ciriaco e una recanatese 58enne Germana Rapaccini, approfittando del rapporto di amicizia instaurato con un'anziana di Pollenza e del periodo di fragilità personale che stava vivendo, le avrebbero proposto, attraverso riti di preghiera, guarigioni miracolose per sè e i suoi familiari, in cambio di consistenti pagamenti. Secondo l'accusa le due sarebbero venute in possesso in diverse tranche di cospicue somme di denaro per un totale di oltre 130.000 euro.
Nella serata del 5 dicembre i Carabinieri della Stazione di Tolentino hanno arrestato e sottoposto al regime di detenzione domiciliare un italiano di 50 anni, B. A., operario residente a Tolentino, dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona.
I militari dell’Arma avevano denunciato penalmente l’uomo già nel 2014, quando lo avevano colto alla guida della propria autovettura in stato di ebbrezza alcolica, con un tasso che superava la soglia consentita. All’epoca gli fu contestualmente sospesa la patente di guida, riacquisita qualche mese più tardi, e gli fu concessa, in alternativa alla detenzione, la pena sostitutiva dei lavori di pubblica utilità.
Ciò non è bastato ad evitare che quanto già accaduto si ripetesse: infatti nel 2017 l’uomo, di nuovo alla guida, provocava un incidente stradale in cui tra l’altro riportava lesioni che comportarono il suo ricovero in ospedale a Macerata. Anche in questo caso il tasso alcolico nel sangue superava di molto la soglia consentita.
Sarà la scure della giustizia a fermarlo per qualche tempo: la sopraggiunta condanna definitiva per i fatti del 2014, in considerazione anche dell’inottemperanza ai lavori di pubblica utilità, mai svolti, gli costeranno 3 mesi di detenzione domiciliare.
Si comunica che nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 dicembre, gli agenti della Polizia Locale di Tolentino sono stati allertati da un passante che ha notato, da un edificio già danneggiato dal terremoto, in via Adriana, una serie di coppi che minacciavano di cadere a terra.
Sono stati subito allertati i Vigili del Fuoco di Tolentino che, grazie ad un cestello, messo a disposizione dalla locale Assm spa, hanno cominciato a rimuovere tutte le parti pericolose e che potevano crollare sulla sottostante via.
L’intervento è durato un paio di ore e al termine del quale è stato deciso, in via precauzionale, di chiudere sia al traffico pedonale che veicolare, via Adriana dal numero civico 10 al numero civico 14, dall’angolo con via Benedetto Silvio all’angolo con traversa Adriana.
Per apporre le transenne e la necessaria segnaletica sono intervenuti gli operai del servizio reperibilità del Comune.
Un ulteriore controllo verrà effettuato nella mattinata di giovedì 6 dicembre e in maniera più approfondita e con la luce del giorno.
RICEVUTO E PUBBLICATO - COMUNE DI TOLENTINO
Collisione tra veicoli questo pomeriggio in via Pausula, nella zona industriale di Corridonia.
Una vettura proveniente dalle proprietà adiacenti, si è immessa nella strada nazionale, quasi all'altezza del tenda rossa, mentre sopraggiungeva la moto proveniente dal corridonia.
Inevitabile l'impatto, ad avere la peggio il conducente della moto, trasportato in ospedale dal 118 anche se sembra non aver riportato gravi traumi.
Pesanti le ripercussioni sul traffico, sul posto la Poplizia Municipale di Corridonia per i rilievi del caso
Torna il grande appuntamento "BABBO NATALE ARRIVA DAL MARE"
Anche quest'anno la Croce verde di Civitanova Marche in collaborazione con la Guardia Costiera, faranno arrivare Babbo Natale ed i suoi elfi direttamente dal mare.
Ad attenderli sulla banchina di riva ci saremo tutti noi e la sua slitta che lo porterà fino a piazza XX Settembre dove è allestita la postazione della Croce Verde e la sua cassetta portata direttamente dal circolo polare Artico!!
Appuntamento quindi il 9 Dicembre, a partire dalle ore 10, presso l' Area portuale - Banchina di Riva
Allieterà l’evento il Centro Danza Koreos