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Cronaca Macerata

Macerata, HAB denuncia le minacce subite durante la manifestazione antifascista

Macerata, HAB denuncia le minacce subite durante la manifestazione antifascista

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di HAB in merito agli incidenti avvenuti nella serata di ieri davanti al proprio locale durante la manifestazione antifascista:

"Con enorme disappunto ci troviamo a dover rendere pubblica la situazione che ci siamo nostro malgrado trovati a vivere ieri sera, 6 dicembre, in occasione della manifestazione antifascista.

Al di là del doverci rendere conto, oggi, che siamo in quasi tutte le foto pubblicate come esempio di locali barricati, obiettivo dei manifestanti, come fossimo un covo di fascisti o simpatizzanti tali; al di là del fatto che di pacifico questa manifestazione aveva poco o niente, dati i cori inneggianti alla morte di persone, manifestanti con scudi imbracciati e sentirsi mandare “al rogo” (“A fuoco questo bar!!”) che non riteniamo siano il simbolo della pace per antonomasia, è da sottolineare come ieri sera, nonostante la volontà di continuare a svolgere il più normalmente possibile le nostre attività culturali (ospitavamo la Scuola Popolare di Filosofia di Macerata per il nostro consueto caffè filosofico), ci siamo trovati barricati, con le forze dell’ordine che, per proteggerci, avevano quasi interamente coperto l’ingresso, in perfetto stile-assedio.

Crediamo fermamente che il diritto a manifestare sia sacrosanto in una società democratica, crediamo altresì che sia fondamentale capire la non sottile differenza tra manifestare e minacciare, tra dire ciascuno la propria opinione con cartelli e striscioni e puntare dritto un locale inneggiando ad un ipotetico “attacco punitivo”.

Al di là del fatto che spesso i modi che tali tipi di manifestanti ricordano da veramente molto vicino siano quelli del più becero fascismo, vogliamo puntualizzare con assoluta fermezza il diritto, da parte di noi commercianti, di lavorare serenamente, dal momento che paghiamo le tasse, paghiamo i lavoratori, diffondiamo cultura, arte, aggregazione e scambio democratico di idee ed opinioni, senza chiedere ai nostri clienti la tessera di partito o per chi vota o simpatizza, cosa che oltre che illegittima sarebbe a dir poco discriminatoria.

Non capiamo quindi l’accostamento al fascismo o a qualsiasi altra forma di violenza, oppressione, inequità e prevaricazione col nostro locale, che invece da parte sua ha sempre favorito l’accoglienza e il dialogo con TUTTI.

Sperando che tali tipi di manifestazioni vengano dirottate in futuro verso un sentire comune che risponda al grido “NO ALLA VIOLENZA, IN TUTTE LE SUE FORME!” piuttosto che rimanere teatro di liberi sfoghi personali di gente con problemi seri, continueremo il nostro quotidiano lavoro nella direzione della democraticità e del rispetto ASSOLUTO verso il prossimo.

Cogliamo l’occasione per ringraziare sentitamente le forze dell’ordine, giunte anche da fuori regione, che si sono adoperate con ogni mezzo per far sì che nessun danno a cose o persone si potesse verificare". 

Picchio News
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