Un grave incidente si è verificato nella tarda mattina a Montecosaro. Erano da poco passate le 11 quando un uomo del posto, affetto da disabilità, si è rovesciato con la propria carrozzina motorizzata mentre percorreva la strada di casa.
Si tratta della strada bianca che costeggia il campo sportivo del paese e che, soprattutto con le ultime piogge, è ridotta in pessimo stato. Sembra che all'origine dell'incidente ci sia proprio una buca o un avvallamento preso dalla carrozzina che l'ha fatta rovesciare finendo proprio sopra allo sventurato, colpendolo all'addome.
Sul posto sono prontamente intervenuti i mezzi di soccorso e, vista la gravità del trauma riportato, l'uomo è stato portato a Torrette dall'eliambulanza. Presenti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri per svolgere gli accertamenti del caso.
Erbacce alte sino a due metri, viale d'ingresso invaso dai rami caduti dagli alberi e cantiere affiancanto alla sede. Queste le condizioni in cui si trova momentaneamente ad operare il personale della Polizia di Stato all'Ufficio Immigrazione della Questura in via Prezzolini, a Macerata. L'incuria nella quale si trova lo stabile risulta evidente, anche a causa della mancanza di una zona parcheggio. Coloro che debbono recarsi all'interno dell'Ufficio sono costretti a lasciare i propri veicoli lungo la strada.
Il questore Antonio Pignatato in merito ha dichiarato: "Nel caso in cui si fossero sostenuti interventi, si sarebbe trattato di spese inutili in quanto a breve effettueremo il trasferimento nella nuova sede. Non abbiamo voluto gravare troppo sulla comunità. Lo spostamento nella nuova sede dell'ex motorizzazione di Piediripa sarebbe dovuto effettuarsi ad aprile, ma a causa di problemi tecnici non abbiamo potuto completarlo. A breve, anche grazie alle sollecitazioni in merito del Prefetto Iolanda Rolli, completeremo le procedure di trasferimento".
Una famiglia della provincia maceratese ha trascorso ore di apprensione per l’allontanamento della figlia minore, poi rintracciata dai carabinieri di Appignano.
Nel corso della scorsa settimana una coppia di genitori, allarmati poiché la loro figlia minore non aveva fatto rientro in casa dopo un'uscita pomeridiana, ha scelto di rivolgersi ai carabinieri.
I militari del comando di Appignano, ricevuta la segnalazione, si sono messi all’opera e hanno ascoltato gli amici della ragazzina che hanno negato di averla vista. A rendere le ricerche più difficoltose il fatto che non risultasse avere con sè il proprio cellulare.
Sono state, quindi, passate al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno “catturato” il passaggio della ragazzina. Insieme a lei nel filmato appariva un coetaneo.
I militari, al termine di protratte ricerche sui social, sono riusciti a dare un nome al giovane.
Dopo diverse ore la minore è stata rintracciata in compagnia del ragazzo. I genitori, ai quali è stata affidata, hanno tirato un sospiro di sollievo.
Ritrovamento inaspettato questa mattina tra i banchi dei fedeli alla Chiesa di Santa Maria della Pace, a Macerata. Un frequentatore abituale della parrocchia, che ogni mattina si reca in chiesa per un momento di raccoglimento, ha notato la presenza di un portafoglio tra le sedute. Una volta raccolto l'oggetto, con grande stupore dell'uomo, al suo interno sono stati rinvenuti ben 1000 euro in contanti. Assente qualsiasi documento d'identità che possa dare traccia del legittimo proprietario.
Il fedele ha consegnato il portafoglio alla Parrocchia, in attesa che qualcuno venga a reclamarne il prezioso contenuto.
"Pamela c'è. Verità e giustizia per Pamela". È quanto scritto nel cartellone appeso questa mattina davanti al Tribunale di Macerata. Un tribunale blindatissimo con un grande dispiegamento di forze dell'ordine per lo svolgimento dell'ultima udienza del processo di primo grado che vede imputato Innocent Oseghale per l'omicidio di Pamela Mastropietro.
Il 30enne nigeriano, accusato di omicidio, violenza sessuale, vilipendio e occultamento di cadavere, è arrivato dal carcere scortato dagli uomini della polizia penitenziaria alle 8:45.
La mamma Alessandra Verni, il papà Stefano Mastropietro e tutta la famiglia di Pamela sono arrivati con in testa il legale Marco Valerio Verni. La mamma della 18enne romana, volto lo sguardo allo striscione esposto, non ha potuto trattenere un grido: "giustizia per Pamela". Tanti i parenti e gli amici, con indosso una t-shirt con una foto della vittima, che siedono oggi in aula.
L'attesa è tanta per un processo che ha scosso le coscienze non solo delle comunità maceratese e romana ma di tutta l'Italia.
L'udienza, iniziata alle 9:38, si è aperta con le repliche del sostituto procuratore, Stefania Ciccioli, del Procuratore Giovanni Giorgio, delle parti civili e, infine, della difesa. Il sostituito procuratore ha rimarcato che le due coltellate sono state inferte a Pamela quando lei era ancora in vita: "lo stesso non rinvenimento del diaframma, dimostra la volontà dell'imputato di far sparire ciò che avrebbe ricostruito il tramite delle due ferite. Oltre al fatto che manca la cute dove le due ferite sono state inferte."
Il procuratore Giorgio ha rimarcato la "genuinità delle dichiarazioni del Marino perché fatte esclusivamente di notizie inedite che lui ha ottenuto in carcere. Oseghale ha strumentalizzato la Mastropietro come un giocattolo - ha concluso Giorgio - e ha soddisfatto le sue voglie sessuali inducendola a un rapporto non protetto senza il suo consenso."
La replica della parte civile rappresentata dall'avvocato Andrea Marchiori, ha evidenziato il fatto che, in occasione del 30 gennaio 2018, il sindaco di Macerata aveva firmato un'ordinanza relativa a un maxi controllo nei pressi del Parco di Fontescodella dove, quella mattina, era in campo un grande dispiegamento di forze dell'ordine. Una condizione che ha fatto sorgere dei dubbi alle stesse parti civili "come è possibile che i due abbiano avuto un rapporto alla luce del giorno in un luogo con così tanti poliziotti?".
I difensori di Oseghale, Matraxia e Gramenzi, hanno ridabito che la 18enne romana "non è stata uccisa e non è stata violentata dall'imputato".
Alle ore 14.40 i giudici si sono riuniti in Camera di Consiglio per decidere la sentenza di primo grado del 30enne nigeriano, attesa in serata.
Foto di Lucia Montecchiari
Sono in corso dei controlli della Polizia in zona Piazza Nazario Sauro a Macerata, nei pressi dello Sferisterio, nel negozio "Loveth Africa shop".
I poliziotti sono giunti sul luogo alle 16 di questo pomeriggio (28 maggio n.d.r) per verificare che nell'esercizio commerciale sia tutto in regola.
L'operazione della Polizia è stata coordinata dal neo capo delle Volanti Lorenzo Commodo e ha visto l'ausilio di una unità cinofila.
Inizierà domani mattina alle nove l’ultima udienza, presso il Tribunale di Macerata, per il processo a Innocent Oseghale, il 30enne nigeriano accusato dell’omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro. Le repliche delle parti apriranno domani l’udienza, che si concluderà con la condanna in primo grado, dopo la Camera di Consiglio, per Oseghale che è accusato anche di violenza sessuale nei confronti di Pamela. Nel caso in cui le repliche delle parti dovessero richiedere più tempo però, il Presidente della Corte, Roberto Evanagelisti, ha già annunciato che potrebbe essere necessaria un’ulteriore udienza.
La richiesta della Procura e della parte civile Mastropietro, rappresentata dal legale Marco Valerio Verni, per Osgehale è l’ergastolo. Come più volte hanno ribadito infatti “Pamela è morta per le coltellate inferte da Oseghale ed ha subito violenza sessuale prima di essere uccisa.”
Una versione che i legali dell’imputato hanno sempre smentito. Secondo i due avvocati Umberto Gramenzi e Simone Matraxia, Pamela sarebbe morta di overdose all’interno dell’appartamento di via Spalato e Oseghale, per far sparire il suo cadavere, ha deciso di farlo a pezzi e occultarlo in due valigie lasciate poi a Casette Verdini, a Pollenza. Se fossero confermati solo i reati di vilipendio e l’occultamento, il nigeriano otterrebbe una pena molto più bassa.
Il processo di primo grado nei confronti di Oseghale è stato incentrato proprio sulla causa della morte della 18enne romana, con le deposizioni e i confronti dei medici legali e dei tossicologi.
Denunciato per omissione di soccorso. È quanto stabilito della ricostruzione effettuata dalla forze dell'ordine in seguito all'incidente stradale che ha causato l'investimento di un uomo che si trovava a passeggio con il proprio cane e stava attraversando le strisce pedonali nel centralissimo Corso Matteotti a Porto Recanati, poco dopo le ore 21:00. In seguito all'impatto con il veicolo in corsa l'animale domestico ha perso la vita mentre l'uomo F.P. è stato trasferito all'ospedale Torrette.
Il ragazzo alla guida del mezzo dapprima si è allontanato dal luogo dell'incidente, per poi tornare una volta scambiatosi di posto con la madre che al momento del sinistro si trovava nel posto di passeggero. Una volta tornato, l'uomo ha sostenuto che alla guida vi fosse sua madre, e non lui. Tesi smentita da testimoni e dai carabinieri di Porto Recanati che hanno ricostruito la dinamica dell'incidente.
Si attende l'esito degli esami tossicologici - svolti sul responsabile dell'incidente -all'ospedale di Civitanova, utili a chiarire se fosse alla guida sotto effetto di stupefacenti o in stato di ebbrezza.
Un incendio è divampato intorno alle ore 14:00 nel capannone CSAI di un punto vendita vendita di macchine agricole in via Pietro Mascagni, a Cingoli, lungo la Strada Provinciale 502 località Mummuiola . Sul posto sono intervenute quattro unità dei Vigili del Fuoco più un'autoscala. L’ incendio generalizzato ha causato esplosioni interne, è stato circoscritto e messo sotto controllo dalle squadre del Comando di Macerata supportate da un’autobotte del distaccamento di Jesi .
La zona che si trova in prossimità delle fiamme è stata interdetta al traffico veicolare e pedonale durante le operazioni di spegnimento del rogo. Non ci sono stati feriti
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
Alle ore 19.20 circa di lunedì 27 maggio, il personale dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Camerino è intervenuto nel Comune di Castelraimondo al chilometro 65 della Strada Provinciale 361 per estrarre dall'abitacolo del proprio veicolo il conducente di una Volkswagen di colore scuro che - dopo aver urtato un palo - aveva subito un ribaltamento.
Per accertamenti il conducente è stato trasportato in Ospedale a Camerino. La causa dell’incidente è in via di accertamento da parte della competente autorità.
Il brutto incidente si è verificato poco dopo le 21:00 di questa sera a Porto Recanati, nel centralissimo Corso Matteotti.
Un uomo F.P., con il cane al guinzaglio, stava camminando lungo l'arteria della città rivierasca, quando è stata investito da un'auto. Il mezzo, prima di fermarsi, ha trascinato il cane per alcuni metri e, a causa di ciò, l'animale è morto.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno deciso di trasportare la donna all'Ospedale Torrette: le sue condizioni sono gravi.
Spetterà ora ai Carabinieri ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Incidente sul lavoro nell'azienda Agroservice a San Severino Marche in località Rocchetta.
Per cause da accertare, un dipendente mentre era al lavoro è stato colpito da una carrucola al capo.
Sono stati chiamati immediatamente i soccorsi. Vista la situazione iniziale era stata allertata l'eliambulanza che non si è però resa necessaria.
L'uomo, per le cure del caso è stato trasportato all'ospedale di Camerino.
C'è anche uno studente dell'Università di Camerino tra i ragazzi coinvolti in una rissa a Cadice, verificatasi nella notte di sabato 25 maggio, nella quale è rimasto gravemente ferito un giovane spagnolo.
L'universitario coinvolto è Emilio Di Puorto, ventinovenne di Napoli, che si trovava in Spagna per un periodo di Erasmus e da oltre due anni è iscritto all'ateneo camerte dove studia giurisprudenza.
Oltre a lui, sono rimasti coinvolti nella rissa anche suoi amici di Matelica e Camerino. Quest'oggi si è verificata l'udienza di convalida e tutti sono stati scarcerati ad esclusione del 29enne napoletano, che è il maggiore indiziato per aver dato un violento calcio in testa alla vittima come si evince da un video shock che mostra integralmente quanto accaduto.
La colluttazione è avvenuta all'esterno del locale Mommart, a Punta de San Felipe. Di Puorto sarebbe dovuto rientrare a Camerino tra 20 giorni, in occasione del termine del suo periodo di Erasmus.
La donna, 50enne, ha accusato un malore durante la funzione religiosa della domenica mattina che si stava tenendo nella Chiesa di San Giorgio a Macerata, in Piazza XXX Aprile.
Immediati sono scattati i soccorsi e i sanitari del 118, congiuntamente all'automedica, hanno deciso di trasferire la fedele al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata per accertamenti. Le condizioni non destano preoccupazione.
Nel tardo pomeriggio di oggi, alle ore 17.45 circa, per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale di Tolentino, in viale Brodolini, proprio di fronte all’uscita della Coop, una Fiat Panda condotta da A. C. di Tolentino di 77 anni si è scontrata con una Ford Focus condotta da A. G., di 68 anni, sempre residente a Tolentino.
A seguito dell’urto la conducente della Panda è salita sopra l’aiuola spartitraffico finendo la sua corsa contro il palo dell’illuminazione pubblica. La signora, subito soccorsa, è stata condotta al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata dai sanitari del 118 prontamente intervenuti sul luogo. Nessun problema, invece, per l’altro conducente coinvolto nel sinistro.
A seguito dei danni riportati, la Polizia Locale ha disposto la rimozione del palo dell’illuminazione, evitando di fatto problemi all’incolumità pubblica, da parte dei tecnici della locale ASSM spa. Sul posto anche i Vigili del Fuoco del distaccamento di Tolentino per mettere in sicurezza la zona.
Chiusa al traffico una corsia di viale Brodolini senza però creare problemi alla circolazione veicolare. Attualmente sono in corso i lavori di rimozione del palo dell’illuminazione pubblica.
Brutto incidente nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15:30, nel territorio comunale di Tolentino, all'uscita est della Supestrada, nei pressi del distributore di metano, in contrada Ributino.
Un motociclista, un 30enne di Pollenza, in sella al proprio mezzo, per cause ancora in fase di accertamento, ne ha perso il controllo cadendo al centro della carreggiata.
Immediati sono scattati i soccorsi e i sanitari del 118, giunti prontamente sul posto, hanno allertato l'eliambulanza dall'Ospedale Torrette di Ancona.
Il motociclista è stato trasportato in codice rosso presso il nosocomio dorico.
A Serrapetrona I carabinieri della stazione di Caldarola, in corso al servizio antisciacallaggio nelle abitazioni inagibili a seguito sisma centro Italia , hanno proceduto al controllo di un’ autovettura Opel Meriva con a bordo due cittadini marocchini (30 e 35 anni), residenti a Gubbio. Entrambi risultavano pregiudicati per delitti contro il patrimonio, e non hanno saputo giustificare la loro presenza questo territorio.
Nella circostanza i militari hanno avanzato la proposta alla Questura di Macerata del Foglio di Via Obbligatorio per i due individui.
Essendo l’area non video sorvegliata i militari controllano costantemente la zona.
Era in fila alle Poste centrali di Civitanova Marche in viale Duca degli Abruzzi, quando ha accusato un malore. Paura per una 26enne.
Erano circa le 13 di oggi (25 maggio n.dr.) quando una giovane che stava facendo la fila alle poste, poco dopo ha accusato un malore e si è accasciata a terra perdendo i sensi.
Immediatamente è stata soccorsa dagli altri clienti presenti e dal personale dell'ufficio postale che hanno allertato la Croce Verde.
Arrivata sul posto, l'ambulanza ha caricato la 26enne che nel frattempo aveva ripreso conoscenza e l'ha trasportata al pronto soccorso di Civitanova per gli accertamenti del caso.
La Guardia Costiera di Porto San Giorgio, capitanata dal Tenente di Vascello Simona Gentile , ha rinvenuto questa mattina una carcassa di un cetaceo spiaggiato sulla riva della spiaggia di Pedaso.
Sul posto, oltre alla Guardia Costiera, è intervenuto un veterinario, unitamente al personale del comune della cittadina rivierasca.
La carcassa rinvenuta appartiene a un delfino comune di circa 2,50 metri di lunghezza e del peso di circa 250 kg. La stessa è stata smaltita a mezzo ditta incaricata dal comune di Pedaso.
Il veterinario intervenuto per conto dell'ASUR 4 ha ipotizzato, quale interazione con l’attività antropica, l’ingestione di reti da pesca.
Esercitava abusivamente la professione odontoiatrica pur non avendo una laurea, denunciato un odontotecnico di Loreto. L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Osimo, che hanno operato un blitz in un laboratorio odontotecnico sito nella cittadina mariana.
Nei giorni scorsi, al fine di eseguire un controllo sulla regolarità dei lavoratori dipendenti, le Fiamme Gialle osimane si sono presentate presso un laboratorio odontotecnico da anni operante nella città mariana. Quello che secondo la targa posta all’ingresso doveva essere un laboratorio odontotecnico, nei fatti era un vero e proprio studio dentistico: una sala d’aspetto, due sale ambulatorio allestite con due poltrone da dentista (c.d. riunito), un radiografo, uno sviluppatore, un’autoclave per la sterilizzazione, turbine ed altre attrezzature, oltre che strumenti medico sanitari. Sono state rinvenute anche siringhe e farmaci per l’anestesia di quelli ad uso esclusivo odontoiatrico.
Alla richiesta da parte degli uomini delle Fiamme Gialle di mostrare i titoli abilitativi necessari per l'esercizio della professione odontoiatrica, nessuno degli operatori presenti è stato in grado di farlo. Nessuno di essi è risultato diessere in possesso di una laurea in medicina odontoiatrica.
Per tale ragione si è proceduto al sequestro dell'attrezzature, presenti nei locali oltre alla denuncia dell’odontotecnico per il reato di esercizio abusivo della professione odontoiatrica.
La Procura della Repubblica di Ancona ha convalidato il sequestro operato dai militari della Guardia di Finanza.