Visso

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati complessivamente circa 560 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi. Alle ore 11:00 sono 207 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina. L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa). Le scosse più forti (magnitudo uguale o maggiore di 4.0) dalle 07.40 di ieri mattina sono riportate in tabella: In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.

31/10/2016 15:51
Sisma, Visso è una città fantasma

Sisma, Visso è una città fantasma

Il comune di Visso, in provincia di Macerata, ha riportato ingenti danni agli edifici, in particolare quelli del centro storico, dopo la forte scossa di terremoto 6.5 di stamattina.Il centro storico è totalmente inagibile, la zona rossa inizia poco prima di Piazza Garibaldi, il cuore del paese.Una frana ha inoltre provocato la parziale interruzione del corso del Fiume Nera, che è esondato allagando la strada di accesso all'abitato di Visso, già coperta dai detriti. Foto e informazioni ci giungono direttamente dai nostri inviati sul posto

30/10/2016 22:16
Visso: la sicurezza passa per la demolizione

Visso: la sicurezza passa per la demolizione

Forse tra le prime immagini giunte ai media la sera del 26 ottobre, dopo la scossa, c'era Villa Sant'Antonio, frazione del comune di Visso, lungo la strade che proviene da Pieve Torina.Le macerie della frazione sono state le prime sotto i riflettori dell'epicentro del terremoto, un diabolico assaggio di quello che i soccorsi avrebbero poi trovato a Visso, semidistrutta e successivamente evacuata.Dopo le continue scosse registrate senza sosta e la più forte di questa mattina, i vigili del fuoco hanno deciso di demolire le case che il sisma ha lasciato in piedi per una sorta di miracolo beffardo. Per la sicurezza stessa dei pompieri e di chi dovrà lavorare alla ricostruzione di questo centro, le ruspe hanno iniziato ad abbattere tutto quello che è stato ritenuto pericolante.Una frazione che sta per diventare polvere, un paese che in silenzio se sta andando e ne rimane traccia solo tra i ricordi di chi ha avuto la fortuna di girare tra gli angoli di questo splendido paese. La speranza è quella di poter avere presto immagini di una nuova Visso ricostruita.

30/10/2016 18:25
Terremoto: già attivati gli Uffici postali mobili a Visso e Pievetorina

Terremoto: già attivati gli Uffici postali mobili a Visso e Pievetorina

Per garantire la continuità dei servizi nelle località dove il sima ha reso inagibili gli uffici postali, da questa mattina (29 ottobre), sono già operativi gli Uffici postali Mobili a Visso e Pievetorina, in provincia di Macerata, ubicati proprio nelle adiacenze della sede originaria, ora inagibile.Aperti tutti i giorni, dotati di collegamento satellitare alla rete, gli Uffici Mobili offrono i principali servizi: il versamento o il prelievo da conto corrente e libretto postale, l’invio o il ritiro di vaglia e bonifici, il pagamento di bollettini e la riscossione della pensione.Intanto Poste Italiane sta lavorando in stretta collaborazione con la Protezione Civile e le altre Istituzioni per assicurare la continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini dei comuni colpiti. I tecnici di Poste Italiane sono impegnati a verificare l’efficienza delle strutture e delle tecnologie per ripristinarne la piena funzionalità in tempi brevi. Poste Italiane ha attivato immediatamente tutte le azioni necessarie a garantire il recapito ai cittadini della corrispondenza ordinaria e a firma, anche in caso di loro trasferimento dal comune di residenza ad altro domicilio o ricovero temporaneo. Poste ha predisposto infatti l’attivazione gratuita del servizio “Seguimi”, che prevede la consegna della corrispondenza al nuovo recapito delle persone trasferite dai comuni colpiti dal sisma per via della dichiarazione di inagibilità delle proprie abitazioni. Il servizio sarà applicato ai residenti nei comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Tolentino, San Severino Marche, Castel Raimondo, Fiordimonte e Camerino, in provincia di Macerata.I cittadini interessati potranno fornire il loro nuovo indirizzo telefonando al numero verde gratuito 803.160 di Poste Italiane. Le informazioni saranno inviate alla Centrale operativa che provvederà a sua volta al reindirizzamento della corrispondenza. Saranno inoltre i portalettere e le strutture operative di Poste a poter dare indicazioni riguardanti la raccolta delle informazioni relative al nuovo domicilio dei cittadini.

29/10/2016 17:06
Terremoto, il fotoracconto dei luoghi più colpiti: tra i crolli e il senso di smarrimento degli sfollati

Terremoto, il fotoracconto dei luoghi più colpiti: tra i crolli e il senso di smarrimento degli sfollati

Sono le 19.10 di mercoledì 26 ottobre quando il centro Italia ripiomba nell'incubo del sisma a soli due mesi da quello del 24 agosto. Le prime scosse, quelle più intense, sono di magnitudo ML 5.4 e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18 e hanno devastato i comuni di Castelsantangelo, Visso e Ussita.Dopo le prime violente scosse la Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato oltre mille eventi sismici. Tanti i paesi devastati, tra i quali anche Camerino, Muccia, Pievebovigliana, Caldarola, Pieve Torina, Serrapetrona, Castelraimondo. Siamo stati in alcuni dei luoghi più duramente colpiti, dove regna un'atmosfera di smarrimento e preoccupazione.Gli scatti di Camerino.Gli scatti di Visso.Le foto di Muccia e dei danni di un paese che non c'è più.Le foto dei danni riportati da Castelsantangelo sul Nera. (Foto di Guido Picchio) 

29/10/2016 13:23
Sisma, 583 sfollati trasferiti in hotel della costa

Sisma, 583 sfollati trasferiti in hotel della costa

Sono stimati fra 4 e 5 mila gli sfollati delle Marche dopo il terremoto del 28 ottobre che vanno sistemati in hotel o strutture alternative.Ieri sera sono stati trasferiti in alberghi della costa, a Porto Sant'Elpidio, Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto, 583 persone: 18 da Castelsantangelo sul Nera, 30 da Fiordimonte, 122 da Pievebovigliana, 252 da Pieve Torina, 161 da Visso. Lo rende noto il Centro di coordinamento regionale. I trasferimenti proseguono in collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile e su segnalazione dei sindaci. Molti gli aspetti di cui tenere conto in queste operazioni: le condizioni di salute dei terremotati, disabilità, fragilità di vario tipo, la frequentazione delle scuole, che non può essere interrotta. La priorità è la tutela dei tessuti sociali delle singole realtà coinvolte nel terremoto. Le Ferrovie dello Stato faranno arrivare nel pomeriggio nella stazione di Fabriano 5 vetture letto in grado di ospitare fino a 250 persone (ANSA).

28/10/2016 14:00
Oltre novecento eventi sismici dalla scossa del 26 ottobre

Oltre novecento eventi sismici dalla scossa del 26 ottobre

Dopo le forti scosse del 26 ottobre (di magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18) che hanno attivato zona al confine tra Marche e Umbria a nord dell’area attivata il 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato oltre 900 eventi: sono più di 80 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 5 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5. Mappa della parte settentrionale della sequenza sismica dal 24 agosto al 28 ottobre 2016 (ore 10.00). La stella bianca è l’evento di magnitudo 5.4 del 24 agosto. Le due stelle rosse sono i terremoti avvenuti il 26 ottobre di magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 (stella più a sud) e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18 (la stella più a nord). Questi i dettagli dei terremoti più forti: Per quel che riguarda la sequenza complessiva, dal 24 agosto 2016, sono stati localizzati oltre 19000 eventi, in un’area che si estende per più di 60 chilometri in direzione NNO-SSE lungo la catena appenninica: sono circa 330 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 20 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 4 quelli di magnitudo maggiore di 5.

28/10/2016 13:53
L'on. Lodolini (Pd): "Massimo sostegno alle comunità colpite dal sisma"

L'on. Lodolini (Pd): "Massimo sostegno alle comunità colpite dal sisma"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'onorevole Emanuele Lodolini (Pd):"Massimo sostegno alle comunità colpite dalle scosse, ai Sindaci.Spero che in Europa si rendano conto di quanta cura abbia bisogno il nostro Paese. Il piano #CasaItalia del Governo ci fa fare un salto culturale perché per la prima volta un Governo riconosce che "prevenire è meglio che curare". Deve partire subito. La sicurezza non può aspettare un minuto di più.Mettere finalmente in sicurezza le nostre scuole, le case, gli ospedali, gli edifici pubblici, per noi non è una "spesa improduttiva", per noi è una necessità.Mentre l'Europa è impegnata a scrivere lettere noi ancora una volta abbiamo avuto paura e i vigili del fuoco e tutto il sistema della Protezione civile hanno dato nuova e ulteriore prova di efficienza e tempestività nelle operazioni di soccorso.In un Paese dal suolo fragile e a rischio sismico come il nostro, è necessaria una politica  di prevenzione sul lungo periodo che deve partire dall’estensione e dal rafforzamento del sisma bonus e dell’ecobonus per i privati, gli interi edifici, e le imprese. Accanto alla necessaria azione di ricostruzione, su cui un decreto è all’esame del Parlamento, vanno rinforzate le misure che il Governo ha già previsto nella Legge di Bilancio e legate al progetto Casa Italia. Un’occasione per rilanciare anche un’edilizia legata alla sicurezza, all’innovazione, alla qualità".Le dichiarazioni dell'on. Lodolini sono state riportate anche dal Financial Times. 

28/10/2016 10:49
Civitanova abbraccia gli sfollati di Visso e Castelsantangelo

Civitanova abbraccia gli sfollati di Visso e Castelsantangelo

Civitanova accoglie gli sfollati di Visso e Castelsantangelo sul Nera.Il primo pullman è partito da Visso, secondo lo schema predisposto dalla Protezione civile che ha preferito non rimontare le tendopoli, in considerazione della stagione e delle basse temperature. "Sinora hanno aderito 120 persone - dice all'ANSA il sindaco Giuliano Pazzaglini -, ma domani aumenteranno, qualcuno ha preferito rinviare la partenza a domani per organizzarsi meglio e stanotte dormirà presso parenti o amici, in paesi vicini".Poi a Civitanova è arrivato un pullman di cittadini di Castelsantangelo che sono stati accolti dal sindaco Corvatta e ospitati all'hotel Velus. Il più anziano degli sfollati ha 90 anni e si chiama Luigi. Fra di loro, anche la titolare del bar ristorante Il Navigante, chiuso per i danni causati dal terremoto. Dopo essersi sistemati nelle camere, hanno cenato a Donoma. Altri arrivi sono previsti per venerdì.

27/10/2016 22:27
Gli sfollati a Civitanova o San Benedetto

Gli sfollati a Civitanova o San Benedetto

Sono Civitanova Marche (Macerata) o San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) le possibili destinazioni costiere degli sfollati del nuovo evento sismico che ha colpito in particolare la provincia di Macerata. Lo ha detto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci.Il Comune di Civitanova Marche è stato contattato stamattina dalla Prefettura di Macerata per verificare le possibili disponibilità. Lo ha reso noto il sindaco Tommaso Claudio Corvatta. "Avevamo già offerto ospitalità dopo il terremoto del 24 agosto, ma non non era stata ritenuta necessaria. Ma in quell'occasione abbiamo creato un database con le disponibilità degli alloggi, ora lo stiamo implementando con i dati delle strutture ricettive e avremo un quadro più chiaro più tardi". Nessuna richiesta al momento invece per il Comune di San Benedetto del Tronto. "Comunque - sottolinea il sindaco Pasqualino Piunti -, siamo pronti a dare ospitalità a chi ne ha bisogno, come abbiamo fatto con gli sfollati di Accumoli". (Ansa)

27/10/2016 15:35
Sisma, evacuati 240 pazienti fra ospedali e Rsa

Sisma, evacuati 240 pazienti fra ospedali e Rsa

Una corsa contro il tempo, fra scosse e panico, per portare via i pazienti dagli ospedali delle Marche lesionati dalle scosse di ieri sera, e gli anziani dalle case protette e le Rsa inagibili. Sono 239 le persone che la Protezione civile delle Marche è riuscita a ricollocare a tempo di record in strutture provvisorie fra ieri sera e questa mattina.Questo il quadro delle evacuazioni, reso noto dal Centro di coordinamento regionale. A Visso l'Hotel Cristallo, semidistrutto, ospitava già provvisoriamente dal 24 agosto 25 anziani, sono stati trasferiti in altre sedi, 19 in una struttura a Casette Verdini. Altri sette sono in via di sistemazione a Pievebovigliana. A Caldarola 24 anziani disabili del luogo residenti in case lesionate sono stati trasportati nel palazzetto dello Sport comunale in attesa di ricollocazione in strutture più idonee. (Ansa)

27/10/2016 14:28
Sono venti i Comuni maceratesi colpiti dal sisma: distrutta la cartiera a Pioraco - VIDEO -

Sono venti i Comuni maceratesi colpiti dal sisma: distrutta la cartiera a Pioraco - VIDEO -

I comuni interessati dal nuovo sisma sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, San Ginesio, Tolentino, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco. E' la prima rilevazione del Cor (Centro operativo regionale), che ha dato questa informazione al Dicomac. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani sta incontrando gli amministratori dei Comuni colpiti per valutare l'esatto numero degli sfollati che da una prima stima risultano diverse migliaia e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio. (Ansa) Danni enormi alla cartiera di Pioraco: una prima stima parla di circa 10 milioni di euro di danni. Gli impianti produttivi sono andati completamente distrutti. Decine le persone rimaste senza lavoro. https://www.youtube.com/watch?v=xnuInKnifEM

27/10/2016 13:47
Terremoto: notte di paura. Centinaia gli sfollati, un morto per infarto (LE FOTO)

Terremoto: notte di paura. Centinaia gli sfollati, un morto per infarto (LE FOTO)

Notte di paura dopo tre forti scosse di terremoto in poche ore. Il Centro Italia trema ancora ed è ansia tra la popolazione. L'epicentro nella Valnerina, nelle Marche. Le scosse sono state avvertite distintamente in tutte le regioni del centro Italia. Le più forti alle 19.10 di magnitudo 5.4 e di 5.9 alle 21.18, più intensa e duratura. La scossa registrata alle 23:42 è stata di magnitudo 4.6, secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica. L'epicentro è stato localizzato nella stessa zona delle scosse del pomeriggio e della sera.Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli sono in partenza per un sopralluogo nei centri più colpiti dal terremoto. Prime tappe a Tolentino e Ussita."Difficile parlare di un aggravamento. E' un secondo terremoto: la zona che in parte era stata già provata ora è in una situazione di estrema gravità". Se, insomma, il terremoto del 24 agosto aveva devastato, nelle Marche, l'area dell'Ascolano, ora è stata distrutta la parte del Maceratese che il sisma precedente aveva danneggiato seriamente ma in parte risparmiato. L'unica differenza è che per il momento non si segnalano vittime. E' la riflessione del capo della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri. "Le persone da sfollare sono centinaia", dice Spuri. Solo a Camerino 700 persone hanno trovato ospitalità in due centri allestiti per l'emergenza. Non risultano persone morte o ferite in modo grave, ma a decine si sono presentate negli ospedali per lesioni varie, malori o crisi di panico. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre sono tuttora in corso i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell'area epicentrale, dove, rileva Spuri, si sono avuti nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri. "Il centro di Visso - esemplifica il capo della Protezione civile - non può accogliere più nessuno". Crolli vengono segnalati ovunque: a Caldarola è venuto giù il portale di una chiesa, ma anche ad Amandola, nel Fermano, è crollato il timpano della chiesa del Convento delle suore benedettine. Desta poi preoccupazione la frana che isola la frezione di Peracchia, ad Acquasanta Terme. I vigili del fuoco stanno cercando di raggiungere le persone rimaste isolate, fra cui il vice sindaco di Acquasanta Gigi Capriotti. Quanto alla Salaria, sarà riaperta domani."I miei tecnici mi dicono che il centro storico è in condizioni tali che potrebbe essere tutto inagibile". Lo ha detto il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, facendo il punto sui danni del terremoto di ieri. "Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi - ha aggiunto - ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata. E' crollata una chiesa a Borgo Sant'Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni".Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E' la prima vittima 'indiretta' del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non si sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, è rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla, ma le sue condizioni non sono gravi. "Il servizio salute della Regione ha predisposto evacuazioni da ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli ricollocando i pazienti in altre strutture della regione", dope le due forti scosse di terremoto. Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli su Facebook. "Al momento si registrano crolli - scrive -. Grazie ancora a tutti i sindaci, gli amministratori, volontari e alle forze dell'ordine che in questo momento stanno lavorando e dando sostegno alle popolazioni" (ANSA).

27/10/2016 07:22
Terremoto, 60 scosse fra le 19.10 e le 23 di mercoledì

Terremoto, 60 scosse fra le 19.10 e le 23 di mercoledì

Mercoledì 26 ottobre, si sono verificate due forti scosse nell'area interessata dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto scorso.  La prima, magnitudo Richter ML 5.4, è avvenuta alle 19.10 ore italiane, la seconda, magnitudo Richter ML 5.9, è stata localizzata alle 21.18 ora italiana. Le scosse sono state localizzate nella zona al confine tra Marche e Umbria, a nord dell'area attivata il 24 agosto. I due epicentri sono ubicati tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. La mappa della sequenza sismica dal 24 agosto 2016 al 26 ottobre 2016 (ore 20.20). Le stelle bianche sono i due eventi di magnitudo 6.0 e 5.4 del 24 agosto. Le due stelle rosse sono i terremoti avvenuti oggi, 26 ottobre, di magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 (stella più a sud) e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18 (la stella più a nord). Dopo il terremoto delle 19.10 sono state circa 60 le scosse localizzate dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Tra il terremoto di magnitudo Richter 5.4 e quella di magnitudo 5.9, si sono verificati 5 eventi di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Successivamente al terremoto di magnitudo 5.9 e fino alle ore 23.00 italiane, sono stati 18 i terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Secondo i questionari arrivati fino a questo momento sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/, il terremoto più forte di ieri sera è stato risentito in gran parte d’Italia, dal Veneto alla Campania. Di seguito la mappa (aggiornata alle ore 22:03) che mostra la distribuzione dei risentimenti sul territorio in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg).

26/10/2016 23:36
Il geologo Tondi: "Possibili altre scosse di assestamento, ma di magnitudo inferiore"

Il geologo Tondi: "Possibili altre scosse di assestamento, ma di magnitudo inferiore"

Lo aveva detto al nostro giornale il 28 agosto: "il sisma si sposterà più a nord di Amatrice (qui)". Era difficile dire il quando, ma era certo del dove. Il professor Emanuele Tondi, geologo e responsabile della sezione di Geologia dell'Università di Camerino, aveva affermato testualmente "La zona più a rischio è chiaro che non può essere L’Aquila né la zona tra Norcia ed Amatrice né Colfiorito, poiché lì si è già verificato; sarà quella più a nord, tra Norcia e Colfiorito”.Puntualmente, a poco più di due mesi dal drammatico terremoto di Amatrice e Accumoli, stasera il sisma ha toccato la zona più a nord, quella fra Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera. In attesa di approfondire nei prossimi giorni l'argomento, intanto Tondi ha rilasciato una dichiarazione che sicuramente tende quantomeno a fare chiarezza su quello che potrà accadere nelle prossime ore: "Scosse di assestamento (aftershocks) anche fino a magnitudo 5 sono possibili. Sulla base delle nostre conoscenze, altri terremoti paragonabili a questo o a quello del 24 agosto sono invece improbabili, almeno in questa zona della Regione Marche".

26/10/2016 21:56
Sisma, Camerino: Pasqui conferma che non ci sono vittime - IL VIDEO CHOC

Sisma, Camerino: Pasqui conferma che non ci sono vittime - IL VIDEO CHOC

Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, in diretta su Rai News 24, alle 23.25 ha affermato che non ci sono vittime. Si era diffusa, infatti, la notizia che a Camerino potessero esserci dei morti, ma il primo cittadino ha confermato che al momento il centro storico è molto lesionato, ma non si registrano vittime. Danni minori nella periferia del paese. "Siamo preoccupati perchè in questo momento abbiamo solo una via di fuga" ha detto Pasqui.A Pioraco, è crollato il tetto della parte centrale dello stabilimento della cartiera. Danni ingenti alle due macchine continue che servono per fare carta.In questo video, le immagini del terremoto in una abitazione della Valnerinahttps://www.youtube.com/watch?v=oHsAcjKPo4c

26/10/2016 21:36
Altra scossa spaventosa: magnitudo 5.9. Il sindaco di Ussita: "il nostro paese è finito"

Altra scossa spaventosa: magnitudo 5.9. Il sindaco di Ussita: "il nostro paese è finito"

Altra scossa alle 21.18 di magnitudo ancora superiore a quella delle 19.10. Magnitudo 5.9 con ipocentro a 8,3 chilometri di profondità. In un primo momento era stata diffusa una magnitudo di 6.3. Secondo i dati Ingv l'epicentro sarebbe nella zona di Ussita, praticamente identico a quella della scossa precedente.Danni e crolli ovunque. Il sindaco Il sindaco di Ussita: “Il nostro paese è finito. Crollate case e chiese, situazione apocalittica. E' una situazione estremamente difficile, drammatica. Abbiamo grossi problemi con i cedimenti di costoni rocciosi, abbiamo difficoltà a raggiungere Casali... Sembra che non ci siano feriti. Fortunatamente la gente è uscita tutta dopo la scossa delle 19.10. Ci sono solo due anziani intrappolati in casa, ma li stanno tirando fuori i vigili del fuoco”.A Pioraco è stata evacuata la casa di riposo. Danni enormi anche a Camerino: crollato anche il campanile della chiesa di Santa Maria in Via. Il sindaco di Serravalle di Chienti: "Sembrava un bombardamento... ci sono stati crolli in Comune". Nella foto, via Filelfo a Tolentino, in pieno centro storicoDi seguito le foto di Visso, dove la strada a Villa Sant'Antonio è bloccata per i crolli.     (In aggiornamento)

26/10/2016 19:23
Terremoto, chiuse le tendopoli. Curcio: "Serviranno 8-900 casette temporanee"

Terremoto, chiuse le tendopoli. Curcio: "Serviranno 8-900 casette temporanee"

A due mesi dal terremoto del 24 agosto che ha colpito il Centro Italia, con la chiusura quasi completa dei campi di accoglienza, la gestione dell'emergenza nelle Regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria si sta concentrando sulle attività finalizzate a garantire soluzioni abitative di medio termine. Lo fa sapere la Protezione civile. Dall'inizio dell'emergenza sono state allestite 43 aree di accoglienza e strutture polivalenti, che hanno dato assistenza complessivamente a oltre 4.800 persone e a più di 1.400 soccorritori. Ad oggi l'unica area che rimane aperta è quella di Saletta (Rieti), che ospita 6 persone. Per i cittadini che non sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni sono stati messi a disposizione anche alberghi e strutture ricettive: sono 834 le persone ospitate negli alberghi, 145 nelle abitazioni del progetto C.A.S.E nel Comune dell'Aquila, o nei Map (Moduli abitativi provvisori) in altri comuni dell'Abruzzo. Restano, infine, 134 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali."Nessuno dorme più in tenda, le aree attendate sono state chiuse. Lo abbiamo fatto, come abbiamo sempre detto, con una logica di condivisione". Così il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro ad Ancona con la presidente della Camera Laura Boldrini e i presidente dei Consigli regionali delle aree terremotate. "Poi - ha aggiunto - nella realtà dei fatti ci sono delle unità, 5-6 persone, che per motivi specifici sono in tenda. Non le conteggerei tra le aree attendate". "Al momento - ha aggiunto - non abbiamo il quadro nel dettaglio del fabbisogno, ma arriveremo a 800-900 casette temporanee. Questo è l'orizzonte che ci prospettano Regioni e Comuni" delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto. (Ansa)Inaugurata anche la nuova mensa alla presenza dei vigili del fuoco di Macerata che l'hanno realizzata con grande soddisfazione di tutti i cittadini. 

24/10/2016 14:27
Arriveranno a primavera le casette di legno per i terremotati

Arriveranno a primavera le casette di legno per i terremotati

Dovrebbero arrivare a primavera le casette di legno temporanee da collocare in aree vicine ai centri abitati delle zone terremotate.E' quanto emerso durante una riunione presso il Ccr di Pescara del Tronto, a cui hanno partecipato il commissario straordinario Vasco Errani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, prima della messa celebrata dal vescovo di Ascoli Piceno mons. Giovanni D'Ercole, alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini, due mesi dopo il sisma del 24 agosto. Ad Arquata del Tronto al momento sono state individuate sei aree idonee a ospitare circa 160, da valutare una settima a Capodacqua. (Ansa)

23/10/2016 17:18
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