Visso

Il Presidente Mattarella in visita nelle zone colpite dal sisma

Il Presidente Mattarella in visita nelle zone colpite dal sisma

Oggi, 7 novembre  2017, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornata a visitare il cratere maceratese. Questa volta la prima tappa è stata a Pieve Torina. Dopo una breve visita presso il centro del paese il Presidente della Repubblica si è intrattenuto a parlare con gli abitanti in primis con Fernanda una signora di 93 anni la quale ha ringraziato il presidente di essere venuto e gli ha presentato la sua pro nipotina Greta, figlia di sua nipote Maria Francesca. Al capo dello Stato ha fatto molto piacere  avere in braccio la bambina per qualche minuto. Subito dopo il Presidente della Repubblica ha fatto un giro per le SAE e si è trattenuto presso una coppia di anziani Raffaele e Giuseppina prendendo un caffè e ha chiesto alla coppia come si trovavano nella casetta. Molto contente le persone presenti che hanno detto a Mattarella: "È un piacere averla qui" e quest'ultimo ha risposto "Sono molto contento di vedervi". Salutando le persone ed i bambini delle scuole, Mattarella ha ricevuto in regalo un libro fotografico da parte di Don Candido Pelosi, uno dei parroci di Pieve Torina e il sacerdote ha dichiarato di essere molto felice per questa giornata così importante. Finita la visita a Piev Torina, Sergio Mattarella è partito alla volta di Castelsantangelo sul Nera e Visso. Soddisfatto il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ha detto "La visita del Presidente della Repubblica è un motivo di orgoglio per Pieve Torina e sono grato al Capo dello Stato di aver scelto questo territorio in modo da rendersi conto le criticità che stiamo vivendo e che deve affrontare la popolazione. Mattarella si è fatto portatore delle richieste che ho rivolto in funzione di una ripartenza per evitare che le zone montane si desertificano, sulla scorta di questo una grande accoglienza da parte della popolazione con la sobrietà e la dignità da parte chi ha perso tutto".

08/11/2017 11:03
Scandalo Sae, la verità di Arcale: "Non ci consegnano le aree urbanizzate, i ritardi non dipendono da noi"

Scandalo Sae, la verità di Arcale: "Non ci consegnano le aree urbanizzate, i ritardi non dipendono da noi"

La questione delle SAE per i terremotati lunedì era finita sui tg nazionali. Una sorta di scandalo nazionale, condito da diverse spiegazioni, non ultima quella che le ditte responsabili della posa delle casette non avrebbero personale a sufficienza per montarle. Il consorzio fiorentino Arcale, affidatario di una fetta del maxi appalto Consip, è finito sul banco degli imputati. A fronte delle 1521 casette da consegnare, ad oggi ne sarebbero state fornite solamente poco più di 250. E a dire questo a Il Giornale è l'assessore regionale Angelo Sciapichetti: "il Consorzio Stabile Arcale ci ha detto che non trova operai da mandare quì". Su 1500 SAE, in tutta la regione ne sono state consegnate 260. E mentre è già partito lo scontro a suon di carte bollate tra l'amministrazione regionale e le ditte, per la prima volta il presidente del Consorzio Stabile Arcale Giorgio Gervasi, spiega la sua versione dei fatti. Che non collima affatto con quella della Regione. Lo abbiamo incontrato all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova, dove ha accettato di raccontarci la versione di Arcale, mostrandoci anche tutti i documenti in suo possesso.  "Siamo vittime di una strumentalizzazione politica, non posso pensare a niente di diverso. Arcale è l'ultima ruota del carro ed è facile che diventi il capro espiatorio di tutta la vicenda": esordisce così Gervasi che poi inizia a snocciolare numeri. "Sono state consegnate 537 Sae al primo novembre. In cinque giorni ne sono state consegnate altre settanta. Abbiamo al lavoro nei cantieri circa 500 persone: non abbiamo mai dichiarato di non avere operai sufficienti per portare avanti il lavoro. Nel mese di novembre contiamo di consegnare fra 350 e 400 Sae". Da cosa dipendono i ritardi allora? "I ritardi dipendono dai tempi di urbanizzazione delle aree, dalla scelta delle aree e dalla burocrazia che deve rispettare dei passaggi formali. Le urbanizzazioni, infatti, vengono realizzate con il Codice degli appalti in regime ordinario e non di emergenza. E' stata una scelta politica: noi avevamo segnalato fin dall'inizio che avrebbe potuto comportare gravi problemi. E i problemi sono arrivati.  Devo precisare che le urbanizzazioni fanno capo alla Regione. Il Comune pensa solo alla scelta delle aree. Da lì in poi fa tutto capo alla Regione. Noi dal momento in cui ci vengono consegnate le aree, abbiamo sessanta giorni per consegnare a nostra volta le Sae. A questo punto, la Regione deve completare la parte finale delle urbanizzazioni di secondo livello prima che i cittadini possano prendere possesso della casetta. Se non ci consegnano le aree, come fanno a dire che la colpa dei ritardi è la nostra?". Nello specifico, Gervasi spiega, ad esempio la situazione di San Severino. "A San Severino il 19 giugno inizia l'urbanizzazione. Per il 4 settembre doveva essere consegnata tutta l'area per permettere il montaggio delle oltre 100 Sae previste. Invece, il 4 settembre ci viene consegnato un primo pezzo di area per 29 Sae; il 18 settembre un secondo pezzo per circa altre 40 Sae e, infine il 9 ottobre l'ultima area. Ci è voluto il tempo dal 4 settembre al 9 ottobre per prendere possesso dell'intera area. Il primo lotto di Sae è stato consegnato il 3 novembre, un secondo sarà consegnato il 17 novembre. Il terzo e ultimo sarà consegnato per l'8 dicembre. A quel punto, dipenderà dal tempo necessario a completare le urbanizzazioni di secondo livello. Per quanto ci riguarda, cercheremo di accontentare il sindaco che ci ha chiesto di poter consegnare il terzo lotto con qualche giorno di anticipo per consentire a tutti i suoi concittadini di poter entrare nelle casette prima di Natale. Ce la metteremo tutta". Altra nota dolente: la questione Visso, dove il sindaco ha più volte detto di voler portare in giudizio Arcale per i ritardi. "Porto l'esempio dell'area Visso Cesare Battisti. Il progetto esecutivo è stato approvato il 19 maggio. L'urbanizzazione è iniziata il 13 luglio e l'area è stata consegnata ad Arcale il 30 ottobre. Come ribadisco, noi a quel punto abbiamo 60 giorni per consegnare le Sae e successivamente sono necessarie le opere di urbanizzazione secondaria. E' responsabilità di Arcale se le casette non arriveranno per Natale? Per farci entrare nell'area sono passati novanta giorni. Del ritardo dal 2 agosto al 30 ottobre, chi ne risponde? Questi che vi dico sono dati ufficiali della Protezione Civile, non di Arcale". La Regione dice che applicherà delle penali. Si è vociferato anche di una possibile revoca dell'incarico ad Arcale. "Sì, ci hanno applicato delle penali che ritengo illegittime per ritardi di 5, massimo 10 giorni e le abbiamo contestate. Spesso, per accelerare i lavori consentiamo alle imprese delle urbanizzazioni di entrare nelle aree mentre noi stiamo lavorando, con comprensibili disagi per i nostri operai. Vedremo se la Regione vorrà trovare una soluzione bonaria, ma noi siamo pronti ad andare davanti a un giudice. La questione della revoca, invece, è assolutamente improponibile. Qualora venisse percorsa questa strada, ci si troverebbe di fronte al blocco totale delle Sae per mesi e mesi. Comunque, appare evidente che il problema non sono i dieci giorni di ritardo di Arcale, ma i tre mesi per la consegna delle aree".  In questo quadro, ora va considerata anche la possibilità che arrivino pioggia e neve a rallentare ulteriormente i lavori e di conseguenza la consegna delle casette. E il rischio concreto di aspettare ancora per diversi mesi la consegna delle Sae.

07/11/2017 16:53
Visso, niente casette per Natale. Pazzaglini: "Porteremo avanti ogni azione possibile a tutela dei cittadini"

Visso, niente casette per Natale. Pazzaglini: "Porteremo avanti ogni azione possibile a tutela dei cittadini"

Niente casette per Natale a Visso. La brutta notizia, che in realtà era nell'aria già da qualche settimana, è stata ufficializzata questa mattina dal sindaco Giuliano Pazzaglini.  "Terminato l’ultimo sopralluogo" scrive Pazzaglini "non posso che prendere atto e comunicare a tutti che per Natale non riusciremo a consegnare nessuna area, esclusa, forse, quella del campo sportivo.  La prossima settimana organizzerò degli incontri in località da individuare per aggiornare gli assegnatari e per valutare le azioni da fare. Oltre a quella legale nei confronti del consorzio, su cui stiamo lavorando e alla quale eventualmente potrebbero aderire anche i privati, la discussione verterà anche su quali altre azioni compiere.  Come sempre la mia lealtà è nei confronti della popolazione quindi do disponibilità piena a realizzare qualunque iniziativa si decidesse di intraprendere.  In attesa di comunicare date e luoghi chiedo a tutti di diffondere la notizia che stiamo organizzando".

04/11/2017 14:53
Visso, NeroGiardini dona una nuova struttura per i commercianti e gli artigiani

Visso, NeroGiardini dona una nuova struttura per i commercianti e gli artigiani

Una nuova struttura per i commercianti e gli artigiani di Visso. Questa mattina infatti, è stato presentato il progetto della nuova struttura, che sarà donata da Enrico Bracalente, imprenditore calzaturiero nonché amministratore unico del brand NeroGiardini, presente all'evento insieme al sindaco Giuliano Pazzaglini. L'impianto avrà una grandezza di circa 200 metri quadrati e al suo interno saranno poi sistemate le attività commerciali, ad esempio quelle dei prodotti tipici, enogastronomici e molto altro. Il costo complessivo è di circa 150mila euro. Tenendo conto delle condizioni climatiche, i lavori inizieranno al più presto nell'area all'ingresso di Visso, presso l'area ex-Park Hotel, ovvero una posizione strategica e facilmente raggiungibile. Un grande gesto, quindi, quello fatto da Bracalente rivolto a tutti i commercianti che da più di un anno stanno lavorando in condizioni pessime o che, peggio ancora, hanno perso la loro attività.

03/11/2017 18:11
Visso, l'amministratore di Nero Giardini spiega le modalità di donazione per realizzare sala polifunzionale

Visso, l'amministratore di Nero Giardini spiega le modalità di donazione per realizzare sala polifunzionale

Domani 3 novembre alle ore 11 il dottor Alessandro Bracalente, amministratore unico della B.A.G. srl titolare del brand Nero Giardini, terrà una conferenza presso la sede provvisoria del comune di Visso (locali ex piscina comunale). Durante il convegno il dottor Alessandro Bracalente illustrerà le modalità di donazione per la realizzazione di una sala polifunzionale a servizio degli artigiani e commercianti vissani duramente colpiti dal sisma dello scorso anno.

02/11/2017 15:04
Pazzaglini al Tg5: “È il terremoto della burocrazia, denunceremo il consorzio”

Pazzaglini al Tg5: “È il terremoto della burocrazia, denunceremo il consorzio”

Ad un anno esatto dalla violenta scossa del 30 ottobre 2016 che ha devastato il centro Italia, al Tg5 di ieri è andato in onda un servizio sulla situazione attuale a Visso ed Ussita, evidenziando come la ricostruzione sia ostaggio della burocrazia e pochissime casette siano state consegnate, alla vigilia del secondo inverno. "Il 30 ottobre del 2016, in pochi istanti, Visso si è trasformata in un cumulo di macerie. I rappresentanti delle istituzioni promisero che in qualche mese sarebbero state costruite 237 casette. A un anno esatto dal sisma che ha devastato il centro Italia, Visso, uno dei comuni più colpiti, non ne ha vista arrivare nemmeno una, provocando la solita querelle a colpi di carte bollate fra i vari enti coinvolti, a cominciare dalla regione che accusa la ditta che si è aggiudicata l'appalto, il consorzio fiorentino Arcale, chiamato a gestire una porzione del maxi appalto Consip, per produrre e posizionare 780 casette, nel quadrante tra Visso, Ussita, Pieve Torina e Castelsantangelo sul Nera. Ne sono arrivate solo 30, Visso e Ussita sono a zero". Mentre si assiste al solito rimpallo di responsabilità, il sindaco di Visso, Giuliano Pazzagliani, non nasconde la rabbia a causa della burocrazia che richiede nove passaggi diversi quando nel post terremoto de l'Aquila era tutto in mano alla protezione civile. "E' il terremoto della burocrazia - afferma il primo cittadino - hanno reso più complesse le procedure invece di semplificarle". A bloccare decine delle ricostruzioni contribuisce addirittura un regio decreto del 1904 che nessuno fra parlamento e governo ha preso mai preso l'iniziativa di abrogare. Il sindaco chiede una legge speciale da un anno ed ora pensa addirittura di costituire una class action per denunciare il consorzio.  

01/11/2017 13:17
"Linea Verde" arriva nel maceratese ad un anno dal terremoto

"Linea Verde" arriva nel maceratese ad un anno dal terremoto

Le telecamere della storica trasmissione itinerante di Rai 1, condotta nella sua edizione domenicale da Daniela Ferolla e Patrizio Roversi, sono tornate nel maceratese per l'anniversario del terremoto. Nella puntata di ieri, i due inviati hanno raccontato il post terremoto sia dal versante umbro che da quello marchigiano, con servizi da Norcia, Preci e Castelluccio per Daniella Ferolla e dal lato marchigiano, Patrizio Roversi ci ha mostrato quanto sta succedendo a Visso, Pieve Torina, Camerino e Tolentino. La puntata è iniziata con una ricognizione dall'elicottero con Roversi ed il giornalista Carlo Cambi che hanno sorvolato il maceratese evidenziando i problemi delle piccole imprese agricole e zootecniche, che non essendo in un sistema "a rete" hanno difficoltà anche a ricevere gli aiuti, perché devono essere raggiunte singolarmente una per una. Si fa notare inoltre come i terremoti abbiano sconvolto l'equilibrio idrico della zona, con delle fonti che sono scomparse. Camerino dall'alto sembra quasi integra, dicono gli inviati, per via dei muri perimetrali quasi intatti, quando in realtà tutto il centro storico è zona rossa e le devastazioni sono all'interno delle costruzioni. Si passa poi alle gole del Nera, con la famosa strada interrotta da più di un anno perché allagata dal fiume che ha subito una deviazione a causa del terremoto. Strada fondamentale per l'economia della zona, dalle produzioni tipiche al turismo dell'alta Valnerina che fortunatamente si sta riaprendo in questo periodo, anche se con passaggi contingentati per il momento. Il volo in elicottero è terminato a Visso, il cuore dei Sibillini, dove c'era la sede del parco. La città è rasa al suolo ed è completamente zona rossa dice Carlo Cambi. In collegamento dalla zona rossa di Camerino, si parla di smaltimento delle macerie con il direttore generale del Cosmari Giuseppe Giampaoli, il quale spiega tutti i passaggi che occorrono affinché i resti di edifici sia storico-artistici che privati vengano rimossi e trattati e quasi totalmente recuperati, destinando allo smaltimento solamente tra l'uno e l'uno e mezzo percento. Sempre a Camerino, la puntata prosegue all'interno del pastificio, che con il suo nuovo stabilimento è uno dei simboli della rinascita. A Pie' Casavecchia, frazione di Pieve Torina, Roversi ha incontrato il signor Attilio, un allevatore di capi bovini che non ha mollato, resistendo allo scorso inverno con la stalla inagibile e che ne ha ricevuta solamente la scorsa primavera, una provvisoria. La puntata si è chiusa dal santuario di Macereto, dove l'architetto Nicoletta Gandolfi ha parlato di prevenzione, spiegando la necessità di predisporre dei dispositivi come cordoli, catene e tiranti, che riescano a proteggere in maniera significativa dagli effetti del terremoto e con due allevatori, Michela Paris e Stefano Riccioni, che nonostante la casa e la stalla distrutte dal sisma, si sono rimboccati le maniche ed hanno più che decuplicato il numero di pecore in loro possesso, passando da 26 a 350, nell'intento di rilanciare la razza "Sopravvissana". E' possibile rivedere l'intera puntata collegandosi al sito Raiplay, tramite il seguente link: http://www.raiplay.it/video/2017/10/Linea-verde-Marche-Umbria-ricomincio-da-qui-cba459ed-f6df-43b4-bcb1-4ee932f469d0.html .  

30/10/2017 16:01
Wired Italia e ActionAid presentano “Immersi nel cratere”, un reportage a 360° sul sisma

Wired Italia e ActionAid presentano “Immersi nel cratere”, un reportage a 360° sul sisma

Wired e ActionAid presentano “Immersi nel Cratere”, un reportage interattivo  a 360° che trasporta il pubblico nelle condizioni di vita in Centro Italia a oltre un anno dalla prima scossa di terremoto. Quattro testimoni incarnano la capacità di reagire al disastro, accompagnando lo spettatore in un’esplorazione immersiva, raccontando speranze, paure e aspettative. “Immersi nel Cratere” è un racconto in prima persona, uno storytelling, senza mediazioni di alcun tipo. Il reportage interattivo, disponibile online sulla homepage della testata Wired, è aperto da una panoramica del Monte Vettore, che permette all’utente di porsi nella condizione migliore per proseguire l’esperienza. L’utente potrà muoversi in questo spazio e cliccare sulle foto dei personaggi presenti per accedere ai reportage che raccontano la storia dei protagonisti. Ogni storia, della durata di circa quattro minuti, approfondisce un aspetto specifico legato al post-sisma. Gli spettatori viaggeranno insieme a Maurizio, dirigente scolastico di Camerino che è riuscito a garantire lo svolgimento delle lezioni anche durante l’emergenza; Stefano, fornaio di Arquata del Tronto con un grande amore per la sua terra e il suo lavoro; Assunta, tessitrice di Campotosto che sta facendo tutto il possibile per proseguire la sua professione nel paese in cui è cresciuta; Martina, giovane di Visso con la passione per il pattinaggio artistico a cui ha dovuto rinunciare dopo il crollo del palazzo del ghiaccio. “Immersi nel cratere” intende portare lo spettatore dentro la realtà delle zone colpite, dove le comunità stanno cercando di riappropriarsi dei loro territori e ricominciare a vivere nonostante le molte difficoltà. A oltre un anno dalla prima scossa del 24 agosto 2016, la ricostruzione non è ancora cominciata e lo stato di emergenza è stato prolungato fino al 28 febbraio 2018. La rimozione delle macerie procede molto a rilento, mentre il numero degli sfollati è di 30mila. Per quanto riguarda ActionAid, l'intervento è cominciato subito dopo le prime scosse del 24 agosto, che hanno colpito il Centro Italia. Forte dell’esperienza maturata a seguito dei terremoti dell’Aquila nel 2009 e in Emilia Romagna nel 2012, attraverso il progetto SIS.M.I.CO. ActionAid intende garantire informazione trasparente, ascoltare i bisogni delle comunità e agevolare il dialogo con le istituzioni, nonché monitorare la gestione dell’emergenza e della successiva ricostruzione. L’intervento è strutturato su quattro pilastri fondamentali: una piattaforma informativa (http://terremotocentroitalia.info), l’attività con le scuole, il supporto alle comunità e all’associazionismo, i servizi alla cittadinanza. Per saperne di più sul lavoro di ActionAid nel Centro Italia: https://www.actionaid.it/terremoto-centro-italia-nostro-intervento

30/10/2017 10:50
Il tg Mediaset sui luoghi del terremoto ad un anno dal sisma - VIDEO

Il tg Mediaset sui luoghi del terremoto ad un anno dal sisma - VIDEO

A un anno dalle violente scosse del 26 e del 30 ottobre 2016 che hanno devestato il centro Italia, il telegiornale di Mediaset è tornato a visitare i luoghi colpiti dal sisma per raccogliere l'esasperazione e la rabbia dei residenti, di cui molti ancora nelle roulotte. Le telecamere di Canale 5 mostrano quello che era l'ex campo sportivo in cui sta sorgendo un piccolo villaggio di casette di legno che accoglieranno però solo una parte degli sfollati. "Roulotte e SAE si fronteggiano a cielo aperto - come racconta l'inviato - sono due facce della stessa medaglia, l'emergenza del dopo terremoto". Chi vive nei caravan nel frattempo sta perdendo la speranza e dalle parole di signora intervistata traspare delusione mista a rassegnazione, quando dice che non è poi così sicura di avere una casetta entro l'inverno imminente ormai alle porte. La situazione delle Soluzioni abitative in emergenza relativa al comune di Visso è purtroppo solamente di 40 consegnate a fronte di una richiesta di 230 e gli intervistati, oltre a dire che bisogna avere tanta pazienza, fanno presente come in un anno si sarebbe potuto e dovuto fare di più, dato che ci sono ancora persone in roulotte, container cumulativi o addirittura sfollata al mare.  

27/10/2017 15:01
L'amarezza di Pazzaglini: "Viviamo nella repubblica delle banane. La neve è arrivata e neanche una casetta consegnata"

L'amarezza di Pazzaglini: "Viviamo nella repubblica delle banane. La neve è arrivata e neanche una casetta consegnata"

Prevista dai meteoreologi, puntualissima la prima neve della stagione questa mattina ha fatto la sua comparsa sui Sibillini. Una prima "spolverata", accolta con piacere dagli osservatori esterni e con qualche malumore da chi rischia di dover trascorrere un altro inverno da terremotato in condizioni precarie.  Sempre diretto e concreto, il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini ha espresso tutto il disagio di chi abita nelle zone di montagna, allegando a un suo post una foto delle zone innevate dalla coltre bianca che si è posata questa mattina. "Questa è la situazione nelle nostre montagne. E nemmeno una casetta è stata consegnata. Perché la procedura individuata per la loro realizzazione può essere definita solo come ridicola in una situazione di emergenza. Perché creare un cratere con 140 comuni tutti uguali ha senso solo se lo scopo e farsi clientele, non gestire un'emergenza (per il terremoto del Friuli, da tutti indicato come quello meglio gestito, furono individuate tre fasce).   Perché chi ha fatto le istruttorie delle aree pur di non prendersi nemmeno un minima (infinitesimale) responsabilità ne ha bocciate alcune che poi sono state considerate idonee.   Perché chi ha fatto i bandi di gara per le aree li ha fatti come se fosse un procedimento ordinario.   Perché il consorzio Arcale ha dimostrato di non essere in grado di mantenere gli impegni assunti per contratto e nessuno sembra in grado di rimediare a ciò.   Perché viviamo nella repubblica delle banane e le persone comuni non contano mai niente".   Soltanto ieri, Pazzaglini aveva sottolineato l'anomalia del fatto che nelle aree Sae di domenica non si lavorasse... "Non mi aspettavo che si lavorasse di notte come indicato... Ma che nelle aree SAE si dovesse lavorare anche la domenica mi sembrava il minimo... A quanto pare però è più importante il lavoro di baristi, cuochi, bagnini, camerieri, commessi e tanti altri rispetto a quello di chi lavora per la protezione civile".

23/10/2017 18:56
Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Si è concluso domenica 22 ottobre il social tour solidale #ripartidaisibillini2, che aveva preso il via mercoledì scorso. Cinque giorni pieni di iniziative ed incontri nelle zone colpite dal sisma, con la partecipazione gratuita e volontaria di oltre 20 tra blogger e instagramer provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna. La seconda edizione del progetto, ideato da Luca Tombesi ed avviato lo scorso anno prima delle scosse di fine ottobre, ha toccato le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e ha visto la collaborazione di Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger ed Associazione Sibillini Segreti e Sapori, tutte realtà che già nel 2016 si erano impegnate per la riuscita di un evento nato per aiutare le strutture ricettive e le attività turistiche maggiormente danneggiate. Importante, in questa edizione, il contributo di Andrea Salvatori del circuito Rifugi dei Sibillini, di Giancarlo Ricottini del Rifugio di Tribbio e dell'Università di Camerino. I quattro itinerari tematici hanno coinvolto le località di Roccafluvione, Montemonaco, Montefortino, Comunanza, Amandola, Cessapalombo, Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Valfornace, Muccia, Camerino, Montecavallo, Visso, Pievetorina e Fiastra, con tappe anche a Foligno, Sellano e Cerreto di Spoleto. In occasione del pranzo solidale, tenutosi ieri a Fiastra, i partecipanti a #ripartidaisibillini2 hanno raccolto fondi da destinare al progetto "Adotta una Stalla", che da quasi un anno sta sostenendo gli allevatori dell'area. In rappresentanza del gruppo di volontari di Sant'Elpidio a Mare era presente Rossano Orsili, che ha ringraziato per il sostegno e per la continua vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Anche Paolo Romagnoli, tra gli organizzatori del festival IlluminAmatrice, ha voluto partecipare al pranzo, ricordando l'importanza del fare rete tra le 4 regioni del centro Italia ed invitando blogger e instagramer a continuare lungo questo percorso di condivisione. “Anche quest'anno - commenta Tombesi - siamo riusciti ad aggregare un gruppo che ha sposato in pieno la filosofia del progetto e che è riuscito, attraverso immagini suggestive, a veicolare le eccellenze di questa parte importante delle Marche. Voglio ringraziare le strutture che ci hanno ospitato e tutte quelle persone che ci hanno guidato alla scoperta dei Sibillini, permettendoci di conoscere peculiarità enogastronomiche, paesaggistiche e culturali che meritano ancora più visibilità. Un grazie speciale ai volontari del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche ed al Comune di Amandola per averci fatto conoscere i rispettivi lavori di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali nella fase post terremoto”. Un ringraziamento per l'impegno ed il lavoro svolto da tutti, anche da parte del Direttore Confcommercio Marche e Marche Centrali, Prof. Massimiliano Polacco: "Da tempo oramai supportiamo progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.

23/10/2017 17:42
Esposto sulle assunzioni a Visso, Pazzaglini: "Concorso regolare e opportunità per la gente del luogo"

Esposto sulle assunzioni a Visso, Pazzaglini: "Concorso regolare e opportunità per la gente del luogo"

Il Comune di Visso assume dipendenti in varie pozioni e parte un esposto indirizzato alla Corte dei Conti. A darne notizia lo stesso sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini che commenta l'accaduto dicendo di essere rimasto basito. Un esposto anonimo "anche se - commenta il sindaco - ho diversi sospetti, diciamo tre. Fra l'altro, l'esposto è stato fatto non sulle modalità del concorso che sono state del tutto regolari, ma solo per aver fatto il concorso stesso quando invece i comuni ne hanno piena facoltà". Un'opportunità per il Comune, quindi ,che evidentemente non è stata compresa da tutti. "Abbiamo assunto, in varie posizioni, tutte persone locali, - conclude Pazzaglini - provenienti dai vari Comuni della zona, anche perché raggiungere Visso da lontano resta ancora un'impresa, e trovo che questa sia una buona opportunità per un territorio duramente colpito dal sisma come il nostro. Trovo assurdo, come già detto altre volte, che dopo aver avuto tutti i danni che abbiamo avuto non si possa provare ad avere quantomeno qualche piccola opportunità e per questo ho condannato la scelta dell'ente parco di attingere da graduatorie di enti lontani per le assunzioni, anziché attingere da una graduatoria fatta da noi appositamente per il terremoto. Ma evidentemente non tutti la pensano così".    

23/10/2017 12:44
La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori. Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.   A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.   Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.  "In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”. Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso. Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.    IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf

22/10/2017 17:24
Nuova manifestazione dei terremotati a Montecitorio: "Le macerie ve le portiamo noi, visto che voi non le togliete" - VIDEO

Nuova manifestazione dei terremotati a Montecitorio: "Le macerie ve le portiamo noi, visto che voi non le togliete" - VIDEO

"Le macerie ve le portiamo noi". Questo il grido delle diverse decine di terremotati arrivati a Roma dalle zone del sisma che, più di un anno fa, ha devastato il centro Italia. Carichi di rabbia e indignazione, si sono presentati - con carriole piene di massi e pietre delle loro case crollate - davanti a Montecitorio, dove si sono radunati per un sit-in. Protestano per l’inefficace risposta del governo: in gran parte dei centri abitati, infatti, ci sono ancora macerie. "E’ un anno che i politici fanno promesse - hanno gridato i terremotati davanti a Montecitorio - è un anno che fanno passerelle e non hanno ancora concluso nulla". Inoltre, lamentano il fatto che le casette sono state consegnate solo al 25% delle famiglie. Erano presenti, con la fascia tricolore anche i sindaci di Cingoli Filippo Saltamartini, di Visso Giuliano Pazzaglini e il vicesindaco di Camporotondo Leonardo Roselli. "Vogliamo ricostruire le nostre case, vogliamo ricostruire le nostre stalle che sono dispregiativamente definite come luoghi sporchi ma sono invece i luoghi da dove far ripartire la nostra economia": così Pazzaglini che ha iniziato il suo intervento ringraziando tutti i presenti, i manifestanti, definendoli come "Le persone più importanti che ci sono in questa piazza", e gli organizzatori per aver dato la possibilità di far sentire la voce dei terremotati. "Una voce" prosegue "che chiede ricostruzione ma che, a distanza di un anno è ancora rimasta inascoltata". Pazzaglini ha proseguito tra gli applausi della gente, motivando le sue parole e affermando che la richiesta di ricostruzione è rimasta inascoltata "Perché da subito si è fatta una scelta sbagliata perché la burocrazia invece di essere semplificata, è stata complicata dall'aggiunta di ordinanze e della legge 189". "Non voglio polemizzare - ha concluso - e prima di venire qua ho tentato tutte le strade possibile perché non mi piace lamentarmi ma voglio proporre soluzioni. Le soluzioni noi le abbiamo proposte, questa piazza ha sempre spiegato cosa doveva essere fatto e l'unica accusa che faccio a voi è quella di essere rimasti inascoltati".  

21/10/2017 14:48
Ritardi sulle casette, il sindaco di Visso pronto alle vie legali contro il consorzio Arcale

Ritardi sulle casette, il sindaco di Visso pronto alle vie legali contro il consorzio Arcale

"A tutti gli assegnatari delle Sae (casette) del campo sportivo. L'amministrazione comunale ha intenzione di incaricare un legale per agire nei confronti del consorzio Arcale per mancato rispetto dei termini di consegna delle casette. Riteniamo ci siano gli estremi per un'azione in danno sia come Comune che come singoli assegnatari. Per chi volesse approfondire la possibilita' organizzero' un incontro appena valutato con l'avvocato". Lo scrive su Facebook il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini. Il Consorzio Arcale è il gruppo costituito da cinque aziende operanti nel settore edile che ha sede legale a Firenze e che fornisce e monta le Sae nelle aree marchigiane colpite dal sisma. Il Consorzio, che è stato individuato tramite un accordo con la Protezione civile nazionale, era già stato oggetto nei giorni scorsi di un ordine di servizio della Regione Marche con cui l'amministrazione regionale, temendo di non riuscire a rispettare l'impegno di consegnare il 90% delle casette entro dicembre, ordinava al Consorzio, in base a quanto previsto dal contratto, di lavorare sia di notte che nei festivi. (Agenzia Dire)

20/10/2017 17:29
Riaperta la “Valnerina” in modalità provvisoria alla presenza del ministro Delrio

Riaperta la “Valnerina” in modalità provvisoria alla presenza del ministro Delrio

Anas ha aperto oggi al traffico, in modalità provvisoria per il traffico locale, la strada provinciale 209 “Valnerina”, nel tratto gravemente danneggiato dal sisma dello scorso 30 ottobre nel comune di Visso, in provincia di Macerata.   I lavori, avviati lo scorso 17 agosto dopo una complessa attività di indagini geologiche, rilievi tecnici e progettazione, hanno infatti consentito di mettere in sicurezza il versante roccioso ed avviare la ricostruzione del tratto interessato. “Gli interventi - ha affermato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani - sono particolarmente complessi data la grave situazione idrogeologica, generata dal sisma, che ha coinvolto non solo la strada ma anche il fiume e l’intero versante. Anas, di concerto con i Comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche, ha impostato i lavori in modo da consentire questa prima riapertura provvisoria per dare respiro al traffico locale, altrimenti costretto a lunghi percorsi alternativi. Al contempo proseguono gli interventi per completare la ricostruzione definitiva, che richiederanno altri quattro mesi”.   Il transito sarà garantito alle autovetture (e ai veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate) in tre fasce orarie: 7:00-8:00; 12:00-13:00; 17:00-18:00 con senso unico alternato per 30 minuti in direzione Visso e 30 minuti in direzione Preci. Nelle prossime settimane, terminate le attività di protezione dei versanti, sarà inoltre possibile incrementare le fasce orarie di apertura al traffico.   Il transito in corrispondenza della frana si svolgerà su una pista di circa 600 metri appositamente realizzata. L’intero tratto sarà monitorato del personale tecnico che in caso di condizioni meteorologiche avverse potrà disporre limitazioni o chiusure temporanee al fine di garantire la sicurezza. I lavori, per un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro, hanno finora riguardato la realizzazione della pista provvisoria, la bonifica dell’intero versante e il disgaggio dei massi pericolanti, la demolizione della galleria artificiale, la realizzazione di ulteriori barriere paramassi e la realizzazione di un alveo provvisorio sul quale è stato temporaneamente spostato il fiume Nera per consentire la sistemazione dell’alveo definitivo nonché il completamento dei lavori.   In seguito al terremoto del 30 ottobre il tratto in questione era stato compromesso da una grave situazione idrogeologica che ha interessato tutto il versante. In particolare, un’ampia frana di oltre 60 mila metri cubi ha travolto l’infrastruttura e ha deviato il corso del fiume Nera, causando la formazione di un bacino lacustre che ha sommerso il piano viabile. Il tratto è stato inoltre interessato da una diffusa caduta di massi provenienti dal costone roccioso e da una condizione di forte instabilità geologica con rischio di ulteriori frane e cadute massi. Tale situazione ha richiesto l’esecuzione di numerosi rilievi tecnici e geologici nonché di un’approfondita fase di progettazione, di concerto con Comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche.   Lo scorso 12 luglio erano stati poi pubblicati i bandi di gara, aggiudicati con procedura aperta accelerata lo scorso 10 agosto e avviati il 17 agosto.   I lavori rientrano nel primo stralcio del “Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma”, che prevede 500 interventi per un importo complessivo stimato in circa 474 milioni di euro. Si tratta, in particolare, di interventi sulle strade in gestione Anas che non era stato possibile eseguire in regime di emergenza per l’entità dei danni che richiedevano rilievi tecnici e una approfondita fase di progettazione nonché di interventi di ricostruzione da eseguire su strade di competenza di Comuni, Province e Regioni che, in base al decreto legge n. 205 del 11/11/2016, hanno deciso di delegare all’attuazione di Anas in qualità di Soggetto Attuatore di Protezione Civile.

17/10/2017 17:33
Parco dei Sibillini, la Società Alpinistica Tridentina al lavoro sui sentieri escursionistici aperti dopo il sisma

Parco dei Sibillini, la Società Alpinistica Tridentina al lavoro sui sentieri escursionistici aperti dopo il sisma

La Società Alpinistica Tridentina ha iniziato i lavori di manutenzione di alcuni sentieri ercusionistici del Parco dei Sibillini nei tratti rimasti aperti dopo il terremoto. Quindici volontari esperti dal Trentino sono scesi nelle Marche per ripristinare i sentieri del Parco, luoghi d'incanto dove fare trekking e godere del paesaggio. Una ditta trentina, la Inepro, ha donato le tabelle segnavia. I sentieri interessati sono l'E2 (Lago di Fiastra-Cimitero di Monastero), l'E3 (Bolognola-Fonte dell'Aquila), l'E5 (Bolognola -Sella di Pizzo Acuto), l'E6 (Campolungo-Pizzo Tre Vescovi) e l'E7 (Visso-Santuario di Macereto). (Ansa)

17/10/2017 14:17
#ripartidaisibillini2: al via il nuovo social tour solidale alla riscoperta dei territori post sisma

#ripartidaisibillini2: al via il nuovo social tour solidale alla riscoperta dei territori post sisma

Dal 18 al 22 ottobre torna #ripartidaisibillini, il social tour solidale a sostegno dei territori colpiti dal sisma del 2016. Anche quest’anno l’obiettivo sarà raccontare borghi, sentieri, esperienze, storie legate a queste realtà, far conoscere le strutture ricettive e della ristorazione, aziende e prodotti dell’Area dei Sibillini, una vasta zona che conserva ancora una grandissimo fascino e tantissimo da offrire ai viaggiatori.   “Quattro gli itinerari tematici esperienziali - spiega l’ideatore del progetto Luca Tombesi – che coinvolgeranno circa 20 influencer (bloggers e instragramers) che si presteranno in modo volontario e completamente gratuito all’iniziativa”. Il Blog Tour #ripartidaisibillini2 è realizzato da un gruppo di Bloggers Marchigiani (Luca Tombesi, Nadia Stacchiotti, Luca Marcantonelli, Vissia Lucarelli e il giornalista Andrea Braconi) in collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger, Associazione Sibillini Segreti e Sapori. Presente in conferenza stampa anche il Direttore prof. Massimiliano Polacco: “Da tempo oramai Confcommercio Marche Centrali supporta progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”. A chiudere gli interventi, la Presidente di IgersItalia Ilaria Barbotti: “Ringrazio tutti gli instagramers e bloggers che a titolo gratuito da mercoledì 18 fino a domenica 22 ottobre racconteranno di questi luoghi e che con i loro contributi digitali ci aiuteranno a farci conoscere anche oltre i confini nazionali”. L’appuntamento aperto a tutti è programmato per domenica 22 ottobre, alle ore 13.00, con un pranzo solidale, il cui ricavato sarà destinato alle zone colpite dal sisma, presso l’agriturismo Alti Pascoli Fiordimonte (Val Fornace).     Questi gli itinerari di #ripartidaisibillini2, un tour più strutturato rispetto allo scorso anno: Erbe spontanee, profumi e sapori dei Sibillini: 18-20 ottobre  (Roccafluvione- Montemonaco-Montefortino – Comunanza-Amandola). Un giro alla scoperta delle erbe spontanee e delle piante aromatiche e i loro usi in cucina e nella cura del corpo., degli oli essenziali e dello zafferano dei Sibillini, tra borghi e mulini. Monti Sibillini mangia e bevi: 8-20 ottobre (Cessapalombo-Caldarola-Belforte-Serrapetrona-Valfornace-Muccia-Camerino). I prodotti dell’enogastronomia dei Monti Sibillini e le ricette tradizionali. Visite ai produttori e degustazioni. In cammino sui Sibillini: 20-22 ottobre (Montecavello-Visso-Pieve Torina-Fiastra). Trekking sui sentieri dei Sibillini, dormendo nei rifugi e gustando le specialità locali. A riscoprire la Riserva Integrale di Torricchio in compagnia degli esperti dell’Unicam. I borghi dell’acqua: 20-22 ottobre (Foligno-Sellano-Cerreto di Spoleto). I borghi e le acque dei Sibillini, dal Menotre al Nera fino alle Terme di Triponzo.  

16/10/2017 19:45
Strada Visso - Castelsantangelo: approvato dalla provincia il progetto esecutivo da quasi nove milioni

Strada Visso - Castelsantangelo: approvato dalla provincia il progetto esecutivo da quasi nove milioni

E' stato approvato dalla Provincia di Macerata il progetto esecutivo relativo alla sistemazione della strada Visso – Castelsantangelo; strada che ha subito considerevoli danni a seguito del terremoto. Allo stato attuale, gli aspetti più problematici riguardano la stabilizzazione dei versanti sia a monte che a valle della carreggiata per l'alto grado di friabilità delle rocce che li caratterizzano. Si tratta di un'opera di quasi nove milioni di euro frazionata in tre distinte parti per le quali verranno avviate tre gare di appalto; in sintesi un progetto per la messa in sicurezza ed il rapido ripristino della piena funzionalità di una strada classificata di I^ livello dal Soggetto Attuatore. Il Presidente Pettinari ci spiega che la suddivisione del progetto in tre lotti è una scelta determinata dalla volontà di aprire contemporaneamente tre cantieri per abbreviare quanto più possibile i tempi di sistemazione e messa in sicurezza della strada in questione che rappresenta, per tutte le operazioni di ricostruzione, uno snodo importante. Si tratta quindi di procedere con la massima celerità evitando il più possibile tutto ciò che possa rallentare l'attività di riedificazione e quindi di normalizzazione di un'area gravemente lesionata.   “Tanto la progettazione, quanto le relative procedure d'appalto e la successiva direzione dei lavori – aggiunge Pettinari - sono fasi tecniche ed amministrative tutte eseguite dalla struttura operativa dell'Ente". (Foto dal canale Youtube Flyengineering  - Rilievo Topografico 3D con drone della strada provinciale SP134 Visso - Castelsantangelo (MC). - Navigazione rilievievo 3D. -Curve di livello su ortofoto)

12/10/2017 17:30
In una decina di giorni sarà riaperta la Valnerina: primo periodo a senso unico alternato e per poche ore al giorno

In una decina di giorni sarà riaperta la Valnerina: primo periodo a senso unico alternato e per poche ore al giorno

Questa mattina si è svolta presso la sede della Provincia di Macerata un’importante riunione per fare il punto sullo stato dei lavori che riguardano la Valnerina chiusa a seguito del sisma del 26 e 30 ottobre dello scorso anno. Sull’importante arteria sono contemporaneamente aperti quattro cantieri: tre per il risanamento di quei tratti interessati dalla caduta dei massi dalle pareti rocciose e l’altro relativo alla rimozione dell’enorme frana caduta sul fiume con la conseguente deviazione del corso d’acqua. I lavori sono iniziati il 17 agosto scorso per un costo di circa 13 milioni di euro. L’ing. Soccodato Soggetto Attuatore ANAS ed il capo compartimento ANAS di Ancona ing. Testaguzza, nel corso dell’incontro, hanno informato i presenti sullo stato d’avanzamento dei lavori che dovrebbero concludersi entro tre o quattro mesi. Hanno inoltre comunicato che a breve, l’importante arteria, seppure per poche ore al giorno e senza interruzione dei lavori, verrà riaperta con un senso unico alternato. Nel corso della riunione si è anche discusso delle modalità di tale apertura riservata esclusivamente al traffico leggero in modo da consentire il transito soprattutto ai lavoratori dipendenti e a quanti, provenienti dall’Umbria, dovranno recarsi per vari motivi nei Comuni di Visso, Ussita e Castel Sant’Angelo. L’obiettivo non ultimo è quindi quello di aprire a fasce orarie sempre più ampie con il procedere dei lavori riguardanti la messa in sicurezza dei tratti danneggiati dal terremoto. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Provincia di Perugia e della Regione Umbria, i Sindaci di Preci Pietro Bellini e di Cerreto di Spoleto Luciano Campana, il Commissario Passerotti ed il suo Vice Di Martino per il Comune di Ussita, il Vice Sindaco di Visso Maurizi ed il Consigliere Albani, il Tecnico del Comune di Castel Sant’Angelo sul Nera, gli ingegneri ANAS De Franciscis e D’Angelo, l’ing. Mecozzi e l’Ing. Gigli della Provincia di Macerata. Il Presidente della Provincia Pettinari, che ha presieduto l’incontro insieme all’Ing. Soccodato, ha sottolineato più volte, anche a nome degli amministratori presenti, l’importanza della Valnerina e della sua riapertura anche se inizialmente solo per tre “finestre giornaliere” purchè tutti i giorni compresa anche la domenica. Ha ricordato che: “…la strada in questione è assolutamente vitale non solo per la ricostruzione ma per l’intero sistema socio economico che vi gravita intorno...”

11/10/2017 19:15
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