Si è concluso domenica 22 ottobre il social tour solidale #ripartidaisibillini2, che aveva preso il via mercoledì scorso. Cinque giorni pieni di iniziative ed incontri nelle zone colpite dal sisma, con la partecipazione gratuita e volontaria di oltre 20 tra blogger e instagramer provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna.
La seconda edizione del progetto, ideato da Luca Tombesi ed avviato lo scorso anno prima delle scosse di fine ottobre, ha toccato le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e ha visto la collaborazione di Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger ed Associazione Sibillini Segreti e Sapori, tutte realtà che già nel 2016 si erano impegnate per la riuscita di un evento nato per aiutare le strutture ricettive e le attività turistiche maggiormente danneggiate.
Importante, in questa edizione, il contributo di Andrea Salvatori del circuito Rifugi dei Sibillini, di Giancarlo Ricottini del Rifugio di Tribbio e dell'Università di Camerino.
I quattro itinerari tematici hanno coinvolto le località di Roccafluvione, Montemonaco, Montefortino, Comunanza, Amandola, Cessapalombo, Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Valfornace, Muccia, Camerino, Montecavallo, Visso, Pievetorina e Fiastra, con tappe anche a Foligno, Sellano e Cerreto di Spoleto.
In occasione del pranzo solidale, tenutosi ieri a Fiastra, i partecipanti a #ripartidaisibillini2 hanno raccolto fondi da destinare al progetto "Adotta una Stalla", che da quasi un anno sta sostenendo gli allevatori dell'area. In rappresentanza del gruppo di volontari di Sant'Elpidio a Mare era presente Rossano Orsili, che ha ringraziato per il sostegno e per la continua vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Anche Paolo Romagnoli, tra gli organizzatori del festival IlluminAmatrice, ha voluto partecipare al pranzo, ricordando l'importanza del fare rete tra le 4 regioni del centro Italia ed invitando blogger e instagramer a continuare lungo questo percorso di condivisione.
“Anche quest'anno - commenta Tombesi - siamo riusciti ad aggregare un gruppo che ha sposato in pieno la filosofia del progetto e che è riuscito, attraverso immagini suggestive, a veicolare le eccellenze di questa parte importante delle Marche. Voglio ringraziare le strutture che ci hanno ospitato e tutte quelle persone che ci hanno guidato alla scoperta dei Sibillini, permettendoci di conoscere peculiarità enogastronomiche, paesaggistiche e culturali che meritano ancora più visibilità. Un grazie speciale ai volontari del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche ed al Comune di Amandola per averci fatto conoscere i rispettivi lavori di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali nella fase post terremoto”.
Un ringraziamento per l'impegno ed il lavoro svolto da tutti, anche da parte del Direttore Confcommercio Marche e Marche Centrali, Prof. Massimiliano Polacco: "Da tempo oramai supportiamo progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.
Il Comune di Visso assume dipendenti in varie pozioni e parte un esposto indirizzato alla Corte dei Conti. A darne notizia lo stesso sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini che commenta l'accaduto dicendo di essere rimasto basito.
Un esposto anonimo "anche se - commenta il sindaco - ho diversi sospetti, diciamo tre. Fra l'altro, l'esposto è stato fatto non sulle modalità del concorso che sono state del tutto regolari, ma solo per aver fatto il concorso stesso quando invece i comuni ne hanno piena facoltà".
Un'opportunità per il Comune, quindi ,che evidentemente non è stata compresa da tutti.
"Abbiamo assunto, in varie posizioni, tutte persone locali, - conclude Pazzaglini - provenienti dai vari Comuni della zona, anche perché raggiungere Visso da lontano resta ancora un'impresa, e trovo che questa sia una buona opportunità per un territorio duramente colpito dal sisma come il nostro. Trovo assurdo, come già detto altre volte, che dopo aver avuto tutti i danni che abbiamo avuto non si possa provare ad avere quantomeno qualche piccola opportunità e per questo ho condannato la scelta dell'ente parco di attingere da graduatorie di enti lontani per le assunzioni, anziché attingere da una graduatoria fatta da noi appositamente per il terremoto. Ma evidentemente non tutti la pensano così".
Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori.
Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.
A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.
Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.
"In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”.
Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.
IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf
"Le macerie ve le portiamo noi". Questo il grido delle diverse decine di terremotati arrivati a Roma dalle zone del sisma che, più di un anno fa, ha devastato il centro Italia.
Carichi di rabbia e indignazione, si sono presentati - con carriole piene di massi e pietre delle loro case crollate - davanti a Montecitorio, dove si sono radunati per un sit-in. Protestano per l’inefficace risposta del governo: in gran parte dei centri abitati, infatti, ci sono ancora macerie.
"E’ un anno che i politici fanno promesse - hanno gridato i terremotati davanti a Montecitorio - è un anno che fanno passerelle e non hanno ancora concluso nulla". Inoltre, lamentano il fatto che le casette sono state consegnate solo al 25% delle famiglie.
Erano presenti, con la fascia tricolore anche i sindaci di Cingoli Filippo Saltamartini, di Visso Giuliano Pazzaglini e il vicesindaco di Camporotondo Leonardo Roselli.
"Vogliamo ricostruire le nostre case, vogliamo ricostruire le nostre stalle che sono dispregiativamente definite come luoghi sporchi ma sono invece i luoghi da dove far ripartire la nostra economia": così Pazzaglini che ha iniziato il suo intervento ringraziando tutti i presenti, i manifestanti, definendoli come "Le persone più importanti che ci sono in questa piazza", e gli organizzatori per aver dato la possibilità di far sentire la voce dei terremotati. "Una voce" prosegue "che chiede ricostruzione ma che, a distanza di un anno è ancora rimasta inascoltata".
Pazzaglini ha proseguito tra gli applausi della gente, motivando le sue parole e affermando che la richiesta di ricostruzione è rimasta inascoltata "Perché da subito si è fatta una scelta sbagliata perché la burocrazia invece di essere semplificata, è stata complicata dall'aggiunta di ordinanze e della legge 189".
"Non voglio polemizzare - ha concluso - e prima di venire qua ho tentato tutte le strade possibile perché non mi piace lamentarmi ma voglio proporre soluzioni. Le soluzioni noi le abbiamo proposte, questa piazza ha sempre spiegato cosa doveva essere fatto e l'unica accusa che faccio a voi è quella di essere rimasti inascoltati".
"A tutti gli assegnatari delle Sae (casette) del campo sportivo. L'amministrazione comunale ha intenzione di incaricare un legale per agire nei confronti del consorzio Arcale per mancato rispetto dei termini di consegna delle casette. Riteniamo ci siano gli estremi per un'azione in danno sia come Comune che come singoli assegnatari. Per chi volesse approfondire la possibilita' organizzero' un incontro appena valutato con l'avvocato".
Lo scrive su Facebook il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini. Il Consorzio Arcale è il gruppo costituito da cinque aziende operanti nel settore edile che ha sede legale a Firenze e che fornisce e monta le Sae nelle aree marchigiane colpite dal sisma. Il Consorzio, che è stato individuato tramite un accordo con la Protezione civile nazionale, era già stato oggetto nei giorni scorsi di un ordine di servizio della Regione Marche con cui l'amministrazione regionale, temendo di non riuscire a rispettare l'impegno di consegnare il 90% delle casette entro dicembre, ordinava al Consorzio, in base a quanto previsto dal contratto, di lavorare sia di notte che nei festivi. (Agenzia Dire)
Anas ha aperto oggi al traffico, in modalità provvisoria per il traffico locale, la strada provinciale 209 “Valnerina”, nel tratto gravemente danneggiato dal sisma dello scorso 30 ottobre nel comune di Visso, in provincia di Macerata.
I lavori, avviati lo scorso 17 agosto dopo una complessa attività di indagini geologiche, rilievi tecnici e progettazione, hanno infatti consentito di mettere in sicurezza il versante roccioso ed avviare la ricostruzione del tratto interessato.
“Gli interventi - ha affermato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani - sono particolarmente complessi data la grave situazione idrogeologica, generata dal sisma, che ha coinvolto non solo la strada ma anche il fiume e l’intero versante. Anas, di concerto con i Comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche, ha impostato i lavori in modo da consentire questa prima riapertura provvisoria per dare respiro al traffico locale, altrimenti costretto a lunghi percorsi alternativi. Al contempo proseguono gli interventi per completare la ricostruzione definitiva, che richiederanno altri quattro mesi”.
Il transito sarà garantito alle autovetture (e ai veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate) in tre fasce orarie: 7:00-8:00; 12:00-13:00; 17:00-18:00 con senso unico alternato per 30 minuti in direzione Visso e 30 minuti in direzione Preci. Nelle prossime settimane, terminate le attività di protezione dei versanti, sarà inoltre possibile incrementare le fasce orarie di apertura al traffico.
Il transito in corrispondenza della frana si svolgerà su una pista di circa 600 metri appositamente realizzata. L’intero tratto sarà monitorato del personale tecnico che in caso di condizioni meteorologiche avverse potrà disporre limitazioni o chiusure temporanee al fine di garantire la sicurezza. I lavori, per un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro, hanno finora riguardato la realizzazione della pista provvisoria, la bonifica dell’intero versante e il disgaggio dei massi pericolanti, la demolizione della galleria artificiale, la realizzazione di ulteriori barriere paramassi e la realizzazione di un alveo provvisorio sul quale è stato temporaneamente spostato il fiume Nera per consentire la sistemazione dell’alveo definitivo nonché il completamento dei lavori.
In seguito al terremoto del 30 ottobre il tratto in questione era stato compromesso da una grave situazione idrogeologica che ha interessato tutto il versante. In particolare, un’ampia frana di oltre 60 mila metri cubi ha travolto l’infrastruttura e ha deviato il corso del fiume Nera, causando la formazione di un bacino lacustre che ha sommerso il piano viabile. Il tratto è stato inoltre interessato da una diffusa caduta di massi provenienti dal costone roccioso e da una condizione di forte instabilità geologica con rischio di ulteriori frane e cadute massi.
Tale situazione ha richiesto l’esecuzione di numerosi rilievi tecnici e geologici nonché di un’approfondita fase di progettazione, di concerto con Comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche.
Lo scorso 12 luglio erano stati poi pubblicati i bandi di gara, aggiudicati con procedura aperta accelerata lo scorso 10 agosto e avviati il 17 agosto.
I lavori rientrano nel primo stralcio del “Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma”, che prevede 500 interventi per un importo complessivo stimato in circa 474 milioni di euro. Si tratta, in particolare, di interventi sulle strade in gestione Anas che non era stato possibile eseguire in regime di emergenza per l’entità dei danni che richiedevano rilievi tecnici e una approfondita fase di progettazione nonché di interventi di ricostruzione da eseguire su strade di competenza di Comuni, Province e Regioni che, in base al decreto legge n. 205 del 11/11/2016, hanno deciso di delegare all’attuazione di Anas in qualità di Soggetto Attuatore di Protezione Civile.
La Società Alpinistica Tridentina ha iniziato i lavori di manutenzione di alcuni sentieri ercusionistici del Parco dei Sibillini nei tratti rimasti aperti dopo il terremoto. Quindici volontari esperti dal Trentino sono scesi nelle Marche per ripristinare i sentieri del Parco, luoghi d'incanto dove fare trekking e godere del paesaggio. Una ditta trentina, la Inepro, ha donato le tabelle segnavia.
I sentieri interessati sono l'E2 (Lago di Fiastra-Cimitero di Monastero), l'E3 (Bolognola-Fonte dell'Aquila), l'E5 (Bolognola -Sella di Pizzo Acuto), l'E6 (Campolungo-Pizzo Tre Vescovi) e l'E7 (Visso-Santuario di Macereto). (Ansa)
Dal 18 al 22 ottobre torna #ripartidaisibillini, il social tour solidale a sostegno dei territori colpiti dal sisma del 2016. Anche quest’anno l’obiettivo sarà raccontare borghi, sentieri, esperienze, storie legate a queste realtà, far conoscere le strutture ricettive e della ristorazione, aziende e prodotti dell’Area dei Sibillini, una vasta zona che conserva ancora una grandissimo fascino e tantissimo da offrire ai viaggiatori.
“Quattro gli itinerari tematici esperienziali - spiega l’ideatore del progetto Luca Tombesi – che coinvolgeranno circa 20 influencer (bloggers e instragramers) che si presteranno in modo volontario e completamente gratuito all’iniziativa”.
Il Blog Tour #ripartidaisibillini2 è realizzato da un gruppo di Bloggers Marchigiani (Luca Tombesi, Nadia Stacchiotti, Luca Marcantonelli, Vissia Lucarelli e il giornalista Andrea Braconi) in collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger, Associazione Sibillini Segreti e Sapori.
Presente in conferenza stampa anche il Direttore prof. Massimiliano Polacco: “Da tempo oramai Confcommercio Marche Centrali supporta progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.
A chiudere gli interventi, la Presidente di IgersItalia Ilaria Barbotti: “Ringrazio tutti gli instagramers e bloggers che a titolo gratuito da mercoledì 18 fino a domenica 22 ottobre racconteranno di questi luoghi e che con i loro contributi digitali ci aiuteranno a farci conoscere anche oltre i confini nazionali”.
L’appuntamento aperto a tutti è programmato per domenica 22 ottobre, alle ore 13.00, con un pranzo solidale, il cui ricavato sarà destinato alle zone colpite dal sisma, presso l’agriturismo Alti Pascoli Fiordimonte (Val Fornace).
Questi gli itinerari di #ripartidaisibillini2, un tour più strutturato rispetto allo scorso anno:
Erbe spontanee, profumi e sapori dei Sibillini: 18-20 ottobre (Roccafluvione- Montemonaco-Montefortino – Comunanza-Amandola). Un giro alla scoperta delle erbe spontanee e delle piante aromatiche e i loro usi in cucina e nella cura del corpo., degli oli essenziali e dello zafferano dei Sibillini, tra borghi e mulini.
Monti Sibillini mangia e bevi: 8-20 ottobre (Cessapalombo-Caldarola-Belforte-Serrapetrona-Valfornace-Muccia-Camerino). I prodotti dell’enogastronomia dei Monti Sibillini e le ricette tradizionali. Visite ai produttori e degustazioni.
In cammino sui Sibillini: 20-22 ottobre (Montecavello-Visso-Pieve Torina-Fiastra). Trekking sui sentieri dei Sibillini, dormendo nei rifugi e gustando le specialità locali. A riscoprire la Riserva Integrale di Torricchio in compagnia degli esperti dell’Unicam.
I borghi dell’acqua: 20-22 ottobre (Foligno-Sellano-Cerreto di Spoleto). I borghi e le acque dei Sibillini, dal Menotre al Nera fino alle Terme di Triponzo.
E' stato approvato dalla Provincia di Macerata il progetto esecutivo relativo alla sistemazione della strada Visso – Castelsantangelo; strada che ha subito considerevoli danni a seguito del terremoto. Allo stato attuale, gli aspetti più problematici riguardano la stabilizzazione dei versanti sia a monte che a valle della carreggiata per l'alto grado di friabilità delle rocce che li caratterizzano.
Si tratta di un'opera di quasi nove milioni di euro frazionata in tre distinte parti per le quali verranno avviate tre gare di appalto; in sintesi un progetto per la messa in sicurezza ed il rapido ripristino della piena funzionalità di una strada classificata di I^ livello dal Soggetto Attuatore.
Il Presidente Pettinari ci spiega che la suddivisione del progetto in tre lotti è una scelta determinata dalla volontà di aprire contemporaneamente tre cantieri per abbreviare quanto più possibile i tempi di sistemazione e messa in sicurezza della strada in questione che rappresenta, per tutte le operazioni di ricostruzione, uno snodo importante. Si tratta quindi di procedere con la massima celerità evitando il più possibile tutto ciò che possa rallentare l'attività di riedificazione e quindi di normalizzazione di un'area gravemente lesionata.
“Tanto la progettazione, quanto le relative procedure d'appalto e la successiva direzione dei lavori – aggiunge Pettinari - sono fasi tecniche ed amministrative tutte eseguite dalla struttura operativa dell'Ente".
(Foto dal canale Youtube Flyengineering - Rilievo Topografico 3D con drone della strada provinciale SP134 Visso - Castelsantangelo (MC). - Navigazione rilievievo 3D. -Curve di livello su ortofoto)
Questa mattina si è svolta presso la sede della Provincia di Macerata un’importante riunione per fare il punto sullo stato dei lavori che riguardano la Valnerina chiusa a seguito del sisma del 26 e 30 ottobre dello scorso anno.
Sull’importante arteria sono contemporaneamente aperti quattro cantieri: tre per il risanamento di quei tratti interessati dalla caduta dei massi dalle pareti rocciose e l’altro relativo alla rimozione dell’enorme frana caduta sul fiume con la conseguente deviazione del corso d’acqua. I lavori sono iniziati il 17 agosto scorso per un costo di circa 13 milioni di euro.
L’ing. Soccodato Soggetto Attuatore ANAS ed il capo compartimento ANAS di Ancona ing. Testaguzza, nel corso dell’incontro, hanno informato i presenti sullo stato d’avanzamento dei lavori che dovrebbero concludersi entro tre o quattro mesi. Hanno inoltre comunicato che a breve, l’importante arteria, seppure per poche ore al giorno e senza interruzione dei lavori, verrà riaperta con un senso unico alternato. Nel corso della riunione si è anche discusso delle modalità di tale apertura riservata esclusivamente al traffico leggero in modo da consentire il transito soprattutto ai lavoratori dipendenti e a quanti, provenienti dall’Umbria, dovranno recarsi per vari motivi nei Comuni di Visso, Ussita e Castel Sant’Angelo. L’obiettivo non ultimo è quindi quello di aprire a fasce orarie sempre più ampie con il procedere dei lavori riguardanti la messa in sicurezza dei tratti danneggiati dal terremoto.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Provincia di Perugia e della Regione Umbria, i Sindaci di Preci Pietro Bellini e di Cerreto di Spoleto Luciano Campana, il Commissario Passerotti ed il suo Vice Di Martino per il Comune di Ussita, il Vice Sindaco di Visso Maurizi ed il Consigliere Albani, il Tecnico del Comune di Castel Sant’Angelo sul Nera, gli ingegneri ANAS De Franciscis e D’Angelo, l’ing. Mecozzi e l’Ing. Gigli della Provincia di Macerata. Il Presidente della Provincia Pettinari, che ha presieduto l’incontro insieme all’Ing. Soccodato, ha sottolineato più volte, anche a nome degli amministratori presenti, l’importanza della Valnerina e della sua riapertura anche se inizialmente solo per tre “finestre giornaliere” purchè tutti i giorni compresa anche la domenica. Ha ricordato che: “…la strada in questione è assolutamente vitale non solo per la ricostruzione ma per l’intero sistema socio economico che vi gravita intorno...”
Sabato 14 e domenica 15 ottobre alla festa de “Lu porcu Meu” di Muro Leccese, nel Salento, ci saranno il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini, Alessandro Bordoni commerciale Nerea per il Sud ed un rappresentante dei produttori del piccolo centro in provincia di Macerata, in un simbolico abbraccio solidale per aiutare le persone vittime del terremoto dello scorso ottobre.
Un incontro nato per caso, una ricerca su internet e la voglia di consegnare i fondi, raccolti dalle associazioni organizzate durante l’anno, direttamente e personalmente a chi ha bisogno. Nasce così la conoscenza e l’amicizia tra una delegazione di Muro Leccese, paese in provincia di Lecce denominato da poco città d’arte, ed il comune di Visso uno dei tanti paesi del Centro Italia colpiti dal sisma.
Lo scorso aprile per consegnare l’assegno, un gruppo di amministratori e rappresentanti delle associazioni locali, capeggiato dal sindaco Antonio Lorenzo Donno, visita quei luoghi e rimane sconvolto dalle macerie che nel piccolo centro si vedono un po’ ovunque, da subito la consapevolezza e la voglia di dover e poter fare di più.
Il piccolo paese del maceratese ha in comune con quello Salentino il maiale, Visso è la patria del Ciascuolo un salume morbido a base della carne di questo animale, mentre da oltre trent’anni, la terza domenica di ottobre, a Muro Leccese si realizza la festa de “lu porcu meu”, denominazione in dialetto salentino dell’animale “il maiale mio” in onore di quest’ultimo.
Una festa storica, tra le più importanti dell’autunno salentino che va in scena, proprio questo fine settimana, un percorso enogastronomico alla scoperta dei piatti della tradizione, in cui verranno esaltati i sapori di questa carne attraverso preparazioni tipiche come il bollito, la carne grigliata, il sanguinaccio ed altre prelibatezze.
Negli ultimi anni chef, anche stellati, hanno creato e preparato durante la festa dei piatti a base di maiale un mix di innovazione e tradizione in un connubio di sapori che deliziavano il palato.
Per l’edizione del 2017 l’associazione Pastorella, promotrice della manifestazione, ha deciso di dedicare uno stand ai salumi prodotti dagli allevatori e dalle aziende locali di Visso, un momento di festa in cui gustare le diverse specialità e dove i sapori della tavola si incontrano, a far da cornice tanta buona musica.
Un gesto di solidarietà che dal Salento abbraccia simbolicamente, con il rinomato calore e l’ospitalità che tutto il mondo le riconosce, coloro che sono stati colpiti dal terremoto.
Quelle persone che quando la terra ha tremato sono rimaste senza una casa ed hanno bisogno di andare avanti, di credere che ci si può rialzare nonostante tutto, si può ricominciare a sperare in un futuro e lo si può fare a partire dalla promozione dei propri territori e delle proprie specialità.
Il sindaco Antonio Lorenzo Donno ed il presidente dell’Associazione “Pastorella” Antonio Spano sono contenti di poter ospitare il 14 e il 15 ottobre nel loro paese e tra i loro stand una delegazione di Visso, in un piacevole momento di festa e di condivisione.
Un’ospitalità tipica dei messapi antica civiltà già presente nel territorio di Muro Leccese qualche millennio fa e di cui restano preziose testimonianze, nel parco archeologico e nel Museo dei Messapi di Borgo Terra.
Il sindaco di Visso replica alle accuse della depuatata di Mdp Lara Ricciatti, in merito alle sue dichiarazioni sullo sciopero della fame "a staffetta" per riportare in aula la legge sullo "ius soli", promosso in Parlamento dal senatore pd Luigi Manconi, a cui hanno aderito già molti deputati e senatori, fino al ministro Graziano Delrio che più di altri crede e si è battuto per la legge che il segretario Renzi ha fortemente voluto.
La vicenda è iniziata venerdì mattina, con un post di Pazzaglini nel proprio profilo Facebook, in cui ironicamente invitava i parlamentari aderenti allo sciopero della fame di portarlo a termine, fino all'approvazione della legge, sperando che la stessa non passasse mai all'esame del senato.
La risposta della deputata marchigiana Lara Ricciatti, eletta in parlamento nel 2013 tra le fila di Sinistra Ecologia Libertà, lasciata a febbraio di quest'anno per entrare a far parte del Movimento Democratico Progressista, è arrivata a stretto giro di posta, nel pomeriggio di ieri. La Ricciatti ha definito sconcertanti le parole usate dal sindaco di Visso nei confronti di quelli che in queste ore hanno aderito allo sciopero della fame per la legge sulla cittadinanza per i figli degli immigrati, tanto da spingersi ad augurarne la morte, ed ha aggiunto, rincarando la dose, che un uomo delle istituzioni non si deve esprime in quel modo e con quei toni. La deputata di MDP concludeva il suo attacco al sindaco pretendendone le scuse e lo invitava ad occuparsi piuttosto dei terremotati invece di ironizzare in maniera becera su temi di cui non è a conoscenza.
L'ultimo atto di questa vicenda è andato in scena nel tardo pomeriggio di sabato 7 ottobre, con la replica di Pazzaglini, affidata ad un nuovo post nel suo profilo Facebook che inizia così: "Mi dicono che una deputata ha definito sconcertante un mio post su Facebook chiedendo di scusarmi" e prosegue dicendo di non conoscere la parlamentare in questione e di essere andato a cercarla su Wikipedia, trovando in qualche modo curioso come l'enciclopedia online la qualificasse come studentessa.
Ribadendo il massimo rispetto per gli studenti, il sindaco prosegue dicendo: "Trovo assurdo però che una giovane donna, nominata in parlamento dal segretario di un partito, che nella vita non ha dimostrato nulla se non quell'ideologia tipica di chi non ha mai avuto bisogno di lavorare per pagare le bollette, che guadagna 10 volte quello che guadagna un lavoratore in Italia, si degna di occuparsi di me per la prima volta per una battuta scritta su Facebook".
In conclusione di questo botta e risposta, Pazzaglini, augurando alla Ricciatti tutto il bene del mondo, auspica che la stessa non possa sedere mai più in parlamento.
Dieci persone saranno assunte a tempo determinato nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Andranno a integrare la dotazione organica dell'Ente già sottodimensionata, anche per la gestione di un territorio vasto e complesso e in una situazione resa più critica dall'emergenza terremoto. Le prime 5 unità sono già state assunte, attingendo da graduatorie di altri Parchi e della Ripam-Formez.
Altri 5 posti saranno coperti dopo una selezione pubblica; per tre le procedure sono state avviate e gli avvisi di selezione sono pubblicati nel sito www.sibillini.net. Si tratta di un informatico e di 2 impiegati nel settore partecipazione e turismo sostenibile.
A breve verranno pubblicati altri avvisi di selezione per un posto di geologo e di ingegnere. "E' un risultato soddisfacente - commenta il presidente Oliviero Olivieri - nella consapevolezza che è stato aggiunto un tassello importante per la realizzazione del sistema di azioni volte alla ricostruzione, al rilancio e al rinnovamento del Parco e del suo territorio". (Ansa)
L'impressione è che il terremoto sia avvenuto la scorsa notte e non l'anno scorso. Inizia così il servizio andato in onda ieri sera nella trasmissione Mediaset "Dalla vostra parte" che ha documentato la situazione della zona rossa nel comune di Visso, che è praticamente immutata dal giorno seguente al sisma dello scorso anno.
È stato intervistato anche il sindaco Pazzaglini, al quale è stato chiesto dello stato di avanzamento della ricostruzione e mostrando due diversi punti della città, il primo cittadino risponde in questo modo: "Questa è l'area principale per i residenti di Visso capoluogo, individuata e segnalata a gennaio, ora siamo a fine settembre e mancano ancora mesi all'ultimazione dei lavori. Purtroppo c'è solo fango e solo due persone che lavorano, per cui è evidente che, in questo modo, non riusciremo mai a rispettare i tempi".
Le telecamere si sono spostate quindi in un'area adiacente dove si vedono le strutture in costruzione di quelle che saranno le nuove scuole ma, anche in questo caso, il commento di Pazzaglini è un laconico: "Come vedete, siamo ancora ben lontani dalla loro ultimazione". Per concludere, una domanda dell'inviata sul numero delle casette consegnate, delle 244 richieste e la risposta è un secco: "Zero".
Il sindaco ha commentato anche la discussione nata sull'uso dei fondi raccolti, dicendo: "La polemica che è nata dall'impiego degli sms, farà si che le persone che hanno donato perderanno fiducia e per il futuro non lo faranno più".
Nel finale del servizio, è stato intervistato un signore che vive ancora nella roulotte, dal 30 ottobre 2016, che esprime la sua preoccupazione nel dover probabilmente affrontare il secondo inverno in quella scatola di lamiera.
Si è svolto, sabato 30 settembre, in località Baregnano di Camerino il convegno sulla ricostruzione organizzato dal Coordinamento circoli PD del cratere zona Camerino. I lavori sono stati aperti dal coordinatore dei circoli del cratere Leonardo Lorenzetti e tra i presenti al convegno vi erano il segretario PD Camerino Andrea Caprodossi, il segretario PD Visso Sante Basilli, il segretario provinciale Macerata Francesco Vitali, il senatore Mario Morgoni, il segretario regionale Francesco Comi ed il consulente economico per la Regione Marche Sara Giannini.
Francesco Comi ha ribadito che si sta passando ad un cambiamento dell'impianto normativo organizzativo, le Regioni avranno più poteri sulla ricostruzione ed il nuovo commissario Paola De Micheli si sta impegnando al riguardo. Secondo Comi è molto importante ragionare su cosa non va per intervenire sulle norme che disciplinano la ricostruzione leggera, pesante, gli impianti produttivi e competenze incluse. Il terremoto di ottobre 2016 oltre aver causato danni altamente catastrofici si è diffuso e ha causato disagi in quasi tutto il centro Italia e non si era preparati ad affrontare una grave emergenza come questa. Comi ha ribadito che fare una legge è un atto impegnativo (visto i passaggi della stessa tra le due Camere) mentre le ordinanze sono puntuali, flessibili e modificabili perché sono subito a disposizione del commissario sentite le Regioni.
Il senatore Morgoni ha sostenuto che è importante per la ricostruzione ricostruire la politica locale e che il PD si radichi bene sul territorio. Occorre fare proposte in base alle situazioni oggettive circoscritte nel tempo in relazione ai nostri territori. Durante il convegno la platea è intervenuta mettendo in evidenza tutte le problematiche che sono tenute ad affrontare per procedere alla ricostruzione e facendo proposte per rendere più veloce quest'ultima e meno burocratica.
Del milione di euro raccolto dai presidenti delle assemblee regionali italiane a favore dei territori colpiti dal terremoto, 450mila euro sono stati destinati a Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Una somma importante che i tre sindaci utilizzeranno per uno specifico progetto che metta ancora più in sinergia tutti e tre i Comuni facendoli divenire un comprensorio e consenta opportunità economiche per gli operatori commerciali e un rientro nelle proprie terre adeguato alle persone oggi costrette a vivere lontano dai loro Comuni.
A spiegare di cosa si tratta è il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, a nome di tutte e tre le amministrazioni comunali.
"Ammonta a oltre un milione di euro la somma raccolta dalle Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative Regionali a favore dei territori colpiti dal sisma dello scorso anno: le risorse sono state donate dai Consigli regionali e da singoli Consiglieri ai quali desideriamo esprimere gratitudine per la vicinanza e per la concreta solidarietà alle nostre Comunità catastroficamente colpite. Alla nostra regione sono stati assegnati oltre 450 mila Euro, che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche ha deciso di destinare ai Comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita. I nostri Comuni hanno pertanto deciso di presentare uno specifico progetto che è stato inviato alla Conferenza e al Consiglio Regionale e che sarà illustrato, insieme ai progetti dei Comuni terremotati delle altre tre Regioni, in una conferenza stampa a Roma il prossimo 5 ottobre.
Lo scopo di tale progetto" dice Pazzaglini "è quello di rafforzare l’identità dei tre comuni come comprensorio unendoci fisicamente, di creare un’opportunità per la popolazione rientrata nei tre comuni a seguito della realizzazione delle case provvisorie e di creare un’opportunità economica per gli operatori commerciali dei tre comuni, precisando che il predetto intervento era già stato pianificato e condiviso molto prima degli eventi sismici (febbraio 2015) si evidenzia che ora tale intervento sia diventato ancora più necessario. Entrando di più nello specifico infatti bisogna evidenziare che il “ritorno a casa” per molti sarà traumatico visto che quasi nulla di quanto presente prima del terremoto (piazza, parchi, percorsi ecc…) sarà disponibile quindi creare un luogo dove socializzare passeggiando in compagnia, dove correre in sicurezza e dove pedalare in mezzo allo stupendo paesaggio naturale che ci circonda potrebbe essere, non solo un progetto dalla valenza simbolica e naturalistica, ma realizzazione con forte valenza salutistica.
Relativamente al secondo aspetto sopra indicato credo sia evidente che tutti e tre i nostri comuni necessitano di ricostruire l’appeal turistico che gli consentiva di proporsi come valida destinazione turistica ed è evidente che fino alla ricostruzione dell’edificato tra le poche possibilità rimaste l’ambiente naturale sia la più concreta".
Cresce la popolazione dei cervi nel Parco dei Monti Sibillini, territorio duramente provato dal terremoto. I risultati del nono censimento, che si è svolto il 22 settembre, mediante l'ascolto del bramito, tipico vocalizzo emesso dai maschi nel periodo degli accoppiamenti, hanno permesso di contare un numero compreso tra 64 e 70 individui, concentrati soprattutto nell'area di Visso e Castelsantangelo sul Nera.
Sulla base di valutazioni sul numero medio di esemplari che compongono gli "harem", cioè i branchi di femmine e giovani difesi da ogni maschio riproduttore, è possibile stimare una popolazione complessiva tra i 450 e i 510 cervi, con presumibile incremento di circa il 15% rispetto allo scorso anno. Il cervo, che ha sempre abitato questi monti e da cui si era estinto circa due secoli fa, è tornato a ripopolare i boschi dei Sibillini grazie a un progetto di reintroduzione realizzato dal Parco a partire dal 2005. (Ansa)
Invitato da RaiTre per parlare della situazione dei terremotati ad un anno dal sisma, la trasmissione prende un'altra piega e allora se ne va. E' successo l'altra mattina, quando il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini si è rifiutato di andare in video, dopo che nella trasmissione cui avrebbe dovuto partecipare l'argomento era diverso.
A confermare l'accaduto è lo stesso primo cittadino di Visso: "Mi sono indignato che si strumentalizzasse la nostra situazione per uno spot pro immigrazione e ho rifiutato di andare in video". Il tutto quando sono iniziate a circolare voci, non confermate dalla segreteria regionale del partito, secondo cui Pazzaglini potrebbe essere in corsa alle prossime elezioni politiche con la Lega Nord.
"Non c'è niente di definito": così il segretario regionale della Lega Nord Luca Paolini in merito alla possibile candidatura del sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini come capolista del suo partito nelle Marche alla Camera per le prossime elezioni politiche.
Paolini ha ribadito che niente è stato ancora deciso, non essendoci la legge elettorale.
Per di più le regole della candidatura stabilite dalla Lega Nord specificano che servono almeno cinque anni di militanza per poter accedere ad incarichi politici in tutti i livelli istituzionali, da quello regionale a quello europeo. E il sindaco di Visso non è neanche iscritto alla Lega.
"Probabilmente qualcuno ha messo in piedi una trovata per bruciarlo - dichiara il Segretario Regionale - dal momento che Pazzaglini è vicino alla Lega, forse perchè si temono delle sorprese alle prossime elezioni. Inoltre, lo stesso Salvini non mi ha accennato nulla. Soprattutto ancora non abbiamo certezze se andremo da soli oppure con altri partiti, quali Forza Italia o Fratelli Italia, oppure con una lista unica. Mi sembra strano che già da ora si nomini un candidato, per giunta non iscritto alla Lega".
Il "caso" dei fondi raccolti con gli Sms solidali dopo il terremoto è ''una guerra fra poveri del tutto fuori luogo. C'è da chiedersi perché certi progetti non sono stati approvati e finanziati''.
Lo dice all'ANSA il sindaco di Visso (Macerata) Giuliano Pazzaglini, sottolineando che ''i 2 mln previsti per la nuova piazza, l'area commerciale e l'edificio per le attività culturali assegnati dal Comitato dei garanti a Visso finanzieranno un progetto perfettamente rispondente allo spirito delle donazioni fatte dagli italiani, e condiviso da tutti i comitati e le associazioni di terremotati vissani''. Nel nuovo polo culturale verranno esposti fra l'altro i manoscritti di Giacomo Leopardi salvati dalle scosse, e i documenti dell'archivio comunale, alcuni risalenti al XII secolo. "Se altri Comuni terremotati hanno avanzato proposte che non sono state accolte, sarebbe il caso di rendere noti i singoli progetti 'bocciati', e ragionare in modo civile sul perché''.
(fonte Ansa)