A Visso le Sae vengono consegnate alla vigilia di Natale, ma non sono abitabili.
A confermarlo è il sindaco Giuliano Pazzaglini che si scusa con gli assegnatari.
"Dodici Sae consegnate ieri e nessuna abitabile" spiega Pazzaglini, aggiungendo "Posso accettare che su una ci sia un problema, potrei anche capire se succedesse su due...
Ma consegnarle in quelle condizioni, sporche, con danni alle pareti, con perdite da lavandini, sanitari o impianti di riscaldamento non è accettabile. Oggi la caldaia dell'unica che avrebbe potuto essere abitata (pulita dall'assegnataria) ha avuto una perdita che la renderà inutilizzabile.
È un caso? Può darsi, quando però su cinque persone presenti in cantiere nessuno riesce a rispondere ad una semplice domanda "dov'è il geometra?" perché nessuno parla italiano un dubbio mi viene. Mi sento mortificato, chiedo scusa agli assegnatari, mi era stato garantito che sarebbe stato tutto pronto per la consegna e mi sono fidato, anche perché avevo dovuto risolvere personalmente molti problemi.
Non sarà un pensiero natalizio ma spero proprio che qualcuno paghi per questo. Non voglio aggiungere altro, mi verrebbe voglia di affrancarmi da questo e non procedere più nemmeno con le assegnazioni (ci mettessero loro la faccia)... ma sarebbe un danno per i miei concittadini quindi ingoglierò anche questo rospo e andrò avanti. Chiaramente non mi fiderò più del consorzio Arcale, prima lo facevo poco, ora non lo farò più per niente quindi prima di consegnare chiederò all'ufficio tecnico di controllare il funzionamento di tutto. Non sarebbe una nostra competenza, credo che nemmeno potremmo chiederlo ma non mi importa, lo faremo lo stesso".
Il 28 Dicembre alle ore 12 presso il comune di Camporotondo di Fiastrone è convocato il Consiglio Comunale aperto e la conferenza stampa per l’Istituzione del marchio collettivo “FIASTRONE NATURA”. Il territorio comunale di Camporotondo di Fiastrone è parte del “Distretto Rurale Biologico” della Regione Marche, insieme ad altri 11 Comuni della Provincia di Macerata: Fiastra (territorio Acquacanina), Bolognola, Caldarola, Camerino, Cessapalombo, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Visso, tutti ricadenti all’interno del territorio GAL SIBILLA.
Questo distretto, essendo caratterizzato da bassa antropizzazione (l'insieme degli interventi di trasformazione e alterazione che l'uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze), si presta per sua natura a realizzare prodotti agricoli di elevata qualità, in quanto non potendo competere con areali più consoni a produzioni massive, non ha la necessità di forzare le produzioni. A questi si aggiunge il calore dell'accoglienza che è tipica della tradizione contadina e la qualità di ristoranti, osterie e B&B.
Allo scopo di tutelare e promuovere le pratiche virtuose finora descritte, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e l’Università di Camerino ha deciso di istituire un marchio distintivo di tali caratteristiche denominato “FIASTRONE NATURA”. A garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio, il marchio sarà ceduto ad una rete di imprese locali che si riconoscono nelle buone pratiche indicate dal disciplinare e dal regolamento d'uso del marchio stesso.
Ieri sera, nel programma domenicale di Giletti su La7, si è iniziato parlando dei disonesti che pur abitando a Roma, hanno chiesto ed ottenuto il contributo di autonoma sistemazione e perfino una Sae ad Accumoli. Nei servizi andati in onda sono state intervistate delle persone particolarmente benestanti, come un possessore di 127 terreni e socio di una delle pizzerie più famose di Roma, che ha provato a difendersi ribadendo di essere residente, a prescindere da quanto tempo ci passi effettivamente e ritenendo per cui di averne pienamente diritto.
Le telecamere si sono spostate quindi spostate a Visso, dove al microfono dell'inviato ha parlato per prima la signora Sara Rizzi, abitante reale e non fittizia nel paese terremotato, che ha subìto una serie di grossi disagi, come il trasferimento dell'azienda in cui lavora a 80 chilometri di distanza e che vive in roulotte da più di un anno, dove ha contratto perfino la polmonite. La signora Rizzi si è detta dispiaciuta ed ha chiesto a chi ci governa di mettersi una mano sulla coscienza e di verificare la regolarità di queste situazioni dubbie.
Nel collegamento successivo con la cittadina marchigiana è stata la volta del sindaco a cui è stato chiesto se sia realmente così difficile verificare le autocertificazioni con cui questi signori dichiarano di risiedere. Pazzaglini prova subito a fare chiarezza, affermando che riguardo all'ottenimento del contributo di autonoma sistemazione, la legislazione è vaga ed il requisito principale non è la residenza o la dimora, ma bensì l'abituale dimora, molto più difficile da accertare.
Nell'intervento successivo, si è parlato dei ritardi per la consegna delle casette e il primo cittadino di Visso è stato molto chiaro su quali siano, secondo lui, i motivi che hanno portato a questa situazione: uno amministrativo ed uno tecnico. Quello amministrativo è la riforma protezione civile che ha portato al paradosso che per iniziare i lavori servono nove passaggi, che per una scelta scellerata non sono stati demandati ai comuni ma sono stati accentrati, richiedendo per la validazione dei progetti fino a 30 giorni quando prima ne occorrevano al massimo un paio. Il problema tecnico è quello di aver deciso di farle tutte ad un piano, rendendo difficile reperire le aree disponibili e soprattutto renderle idonee all'edificazione, trattandosi di zone montane. Fossero state progettate su due piani, continua il sindaco, non solo si sarebbero dovute urbanizzare la metà delle aree, ma si sarebbero risparmiati probabilmente i due terzi dei costi e soprattutto i due terzi del tempo.
Al rientro dal collegamento, dallo studio arrivano delle critiche per i ritardi all'indirizzo di Pazzaglini, asserendo che anche lui avrebbe avuto dei poteri con la riforma della protezione civile, evidentemente mal gestiti, come il potere di assegnazione degli appalti, individuare ed assegnare le aree e lamentando come non faccia bene all'istituzione Italia che un sindaco confligga con le istituzioni della regione, invitandolo ad unirsi a queste per risolvere i problemi dei cittadini.
Il primo cittadino a questo punto mette in chiaro le cose, affermando come non esista nessun conflitto con la Regione Marche e che lui ha effettivamente indicato le aree come previsto, non potendo però fare la gara perché non di sua competenza, ma della Protezione Civile nazionale per la fornitura delle casette e dalla regione per l'urbanizzazione delle aree. Conclude perentorio Pazzaglini: "se vogliamo fare sensazionalismo, facciamo pure, ma non è come dice lei", rivolto all'ospite in studio.
In mattinata, sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Visso lamenta come non avrebbe mai immaginato che in trasmissione, fossero stati sotto attacco i sindaci e non i veri responsabili, con il seguente post: "Non è l’arena... non avrei mai immaginato che sotto attacco sarebbero stati i sindaci... evidentemente in prossimità delle elezioni serve un capro espiatorio... solidarietà a tutti i colleghi e un invito a tutti gli amici terremotati... non consentite di gettare fumo su quello che è successo veramente e su chi ha la responsabilità piena di quanto accaduto"
Uno contro tutti. Un botta e risposta quello a cui stiamo assistendo in questi giorni tra il Consorzio stabile Arcale (leggi qui) e i due fronti: da una parte la Cgil che denuncia la situazione dei lavoratori (leggi qui) e dall'altra il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini (leggi qui) che critica la sporcizia delle Sae.
Il consorzio Arcale, nella persona del presidente Giorgio Gervasi, risponde e prova a smontare le accuse. Lo abbiamo incontrato oggi, durante la cerimonia di consegna della Sae numero mille a San Severino.
Gervasi inizia dalla Cgil. Nella risposta il sindacalista Taddei dichiara: "In riferimento ad un eventuale incontro per il 18 dicembre, pur essendo disponibili a qualsiasi azione che sani le situazioni datoriali inadempienti, non ci risulta nessuna richiesta formale in merito quindi ciò risulta irrilevante".
Il presidente di Arcale però ci mostra una mail. La stessa mail che il presidente del Consorzio Gips di Trento, Diego Ravanelli, ha mandato alla Cgil di Macerata, alla cortese attenzione di De Luca, in data 13 dicembre alle ore 12, dove scrive che "in merito alla problematica della nostra consorziata Europa srl, siamo a confermare la nostra disponibilità a risolvere in maniera rapida la cosa, purtroppo a noi sconosciuta. Come da accordi ci vediamo a Muccia (Macerata) località Maddalena, lunedì 18 dicembre p.v. alle ore 11 circa per un’incontro chiarificatore. Saremmo presenti assieme alla nostra consulente Dott.ssa Franca Devigili dell’Associazione Artigiani di Trento. Avremmo piacere ci fosse anche la presenza di un responsabile del Consorzio Arcale in modo da tranquillizzare anche la nostra committenza. Abbiamo anche attivato della problematica in questione la CGIL di Trento, nella persona della segretaria della Fillea di TN signora Ferrari Sandra e del segretario generale Dott. Franco Ianeselli. Ci dispiace non essere venuti prima a conoscenza della problematica in quanto essendo attivo il nostro Consorzio da 20 anni avremmo risolto subito la questione poichè i dipendenti dei ns. Consorziati ci stanno a cuore per il lavoro svolto nelle zone terremotate".
Evidentemente c'è stata carenza di comunicazione interna al sindacato.
Per quanto riguarda la critica di Pazzaglini invece sulle "casette sporche", Gervasi spiega: "L'11 novembre abbiamo fatto un sopralluogo nell'area Sae di Pretara (Visso) insieme al Capo della Protezione Civile, all'architetto Taffetani dell'Erap, al sindaco di Visso Pazzaglini, e abbiamo definito il programma di consegne sae e dell'allaccio delle utenze di acqua luce e gas che prevedeva di fare il 4 dicembre l'accensione delle caldaie e il collaudo degli impianti. In tal modo il 10 dicembre si sarebbero potute consegnare le casette ai cittadini".
"Il 4 dicembre noi eravamo pronti in cantiere - continua Gervasi - per procedere appunto con l'accensione delle caldaie, il collaudo degli impianti e la pulizia dei locali. Ma quel giorno non è stato possibile far nulla in quanto le urbanizzazioni non erano completate. Venerdì 8 dicembre abbiamo consegnato le chiavi alla Regione Marche che a sua volta le ha consegnate all'Erap. Da quel momento noi stiamo aspettando di essere richiamati per fare questo collaudo degli impianti.
La sporcizia nelle casette, le cui foto sono state postate dal sindaco Pazzaglini, dipende dal fatto che ancora non è avvenuto nessun collaudo. Ad ogni modo noi non abbiamo più le chiavi di quelle Sae e quindi non è più responsabilità di Arcale. Anzi, è venuto da chiedermi come avessere fatto ad entrare in quelle casette considerato che sono chiuse e le chiavi le ha in mano l'Erap".
"Sto assistendo ad una diffamazione di Arcale continua e costante - dichiara Gervasi - Anche l'Ing. Filippo Sensi, assessore del Comune di Visso ci ha accusato. Secondo me farebbe meglio a preoccuparsi di seguire più attentamente i lavori e di andare a Nocria di Castelsantangelo sul Nera dove è il direttore dei lavori delle opere di urbanizzazione e dove noi abbiamo consegnato le casette il 17 novembre. E anche lì stiamo attendendo con ansia che ci chiamino per fare accensione e collaudo per consegnare le case ai cittadini.
Per la questione boiler, il problema si è verificato ad una tubazione. Mi spiego: nelle aree più fredde abbiamo verificato che una parte dei tubi che va al boiler (quindi non è il boiler il problema) non ha retto. Siccome l'impianto solare termico nel periodo invernale non lavora, lo abbiamo frazionato e stiammo provvedendo a cambiare la coibentazione dei tubi del circuito d'acqua. La caldaia comunque funziona e il cittadino può viverci tranquillamente. E' un caso di sistemazione degli impianti a collaudo, e stiamo testando anche un'altra soluzione che, una volta verificata, verrà applicata a tutte le casette e non solo a quelle che hanno riscontrato il problema. E tengo a sottolineare che lo facciamo a nostre spese, senza chiedere nessuna variante. Da marzo 2017 ad oggi non abbiamo mai chiesto neanche un solo euro di variante".
"Sono state consegnate 1300 casette ad oggi - conclude il presidente di Arcale amareggiato - 140 da febbraio a giugno, il resto lo abbiamo consegnato in sei mesi. Più di 1100 da luglio ad oggi. Mi dispiace che il nostro lavoro venga ricompensato così".
Continua la polemica intorno alla costruzione delle Sae nelle zone del cratere. Stavolta a parlare, o meglio a scrivere, è il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini.
Si è tenuto un incontro in Regione per discutere della situazione delle casette - incontro a cui erano presenti Pazzaglini e Filippo Sensi dal Comune di Visso, il presidente Ceriscioli, l’assessore Sciapichetti, il consigliere Sara Giannini, i funzionari competenti e le imprese che stanno realizzando le aree - nel quale si sono concordati i tempi di consegna, le "modalità di esecuzione degli ultimi lavori, le collaborazioni per essere più efficaci, gli impegni personali".
Ma dopo la lunga riunione "Torniamo a casa - scrive Pazzaglini - sfiniti ma soddisfatti, nonostante la prospettiva di dover ricominciare dopo poche ore di sonno, perché convinti di aver ottenuto dei risultati. Poi ci mandano queste foto di casette ancora da consegnare. Possibile che Arcale sia così intoccabile da fregarsene di tutto e tutti?".
“Nei diversi incontro di questo autunno con la commissaria Paola De Micheli ci siamo sfiatati, chiedendo al governo che incalzasse regioni e organi preposti per dare assoluta precedenza all’installazione delle “Soluzioni abitative d’emergenza” mancanti e alla risoluzione dei problemi relativi alle stesse. Se i lavori hanno subito un’indubbia accelerata in varie aree del cratere sismico, purtroppo ci tocca constatare ancora una sequela di errori marchiani: la vicenda dei boiler installati sui tetti delle casette in località come Visso, Gualdo di Castelsantangelo ed Arquata del Tronto ha del grottesco".
Questo il commento dell'On. Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
Le segnalazioni di famiglie rimaste senz’acqua in questo week end si sono moltiplicate a causa delle basse temperature, e sposiamo in pieno le rimostranze del sindaco di Visso Antonio Pazzaglini, che per mesi ha ripetuto come certe soluzioni fossero inadeguate per le località appenniniche senza che nessuno lo ascoltasse. Le tubature non coibentate issate in alto nelle pareti e i fantomatici boiler montati sui tetti sono l’ennesimo pasticcio, che si somma al disagio di tutti quei comuni dove in gran fretta si sta procedendo all’istallazione in zona Cesarini di casette che dovevano essere consegnate a settembre o a ottobre. Si continua purtroppo a prendere in giro chi da oltre un anno sta patendo le pene dell’inferno e non ha più nulla: ribadiamo ancora una volta che per fare interventi efficaci è necessario allentare le maglie della burocrazia. Per questo chiediamo che vengano risolti questi problemi di carattere idrico e che si faccia tesoro di certe criticità relativamente alle Sae in via di ultimazione e non si proceda con approssimazione: lasciare famiglie provate senz’acqua è inaccettabile”.
A Visso oggi la comunità ha voluto rispettare ugualmente la tradizione della messa del falò, quella che da sempre si celebra, in occasione dell'Immacolata, l'8 dicembre alle 6,30 nella Chiesa della Concezione. Un lungo corteo di fedeli raggiunge a piedi con le fiaccole la Chiesa molto cara agli abitanti e, ascoltata la messa, si beve davanti ad un grande falò lo squaglio di cioccolata.
Quest'anno con la chiesa inagibile, danneggiata dal terremoto e in piena zona rossa, la messa è stata spostata nel container sociale che accoglie le circa 50 persone rimaste a Visso. Alle 9, per consentire anche agli abitanti che vivono, ormai, lontano dal paese, di raggiungere Visso la tradizione è stata rispettata con la messa a cui hanno partecipato oltre 150 persone e a seguire lo squaglio si cioccolato. "Un modo per mantenere unità la comunità, per rincontrarsi e non perdersi" hanno detto i fedeli.
(fonte Ansa)
Xtraice ha deciso di sostenere la località di Visso (epicentro del terremoto sofferto in Italia alla fine del 2016) con l’installazione di una pista di ghiaccio ecologico di 200 m2. Si inaugurerà il prossimo 8 dicembre e sarà operativa fino al 14 gennaio 2018.
Il tragico terremoto e la situazione in cui è rimasto il Comune dopo il disastro naturale ha indotto Xtraice ed il Comune di Visso a decidere di collaborare per permettere l’installazione di una pista di pattinaggio in modo da portare una nuova attività ludica e di divertimento alla località durante il periodo di Natale.
Il progetto si presenta come una forma di espressione della sua solidarietà nei confronti degli abitanti di Visso che, a sua volta, si dimostra all’avanguardia dal punto di vista dell’innovazione, scommettendo su di un materiale ecologico al 100% e su di una propria animazione natalizia, attraverso l’offerta di un’attività totalmente nuova e differente, amata tanto dai bambini quanto dagli adulti.
La caratteristica che più colpisce è il materiale con cui viene costruito: placche di ghiaccio sintetico autolubrificate. Queste placche sono sintetiche e nel corso della loro vita espellono un liquido lubrificante utile per permettere un ottimo scivolamento sulla pista., molto simile a quello su una pista di ghiaccio naturale.
In questo modo, il Comune di Visso si schiera chiaramente a favore del medio ambiente scegliendo questo tipo di superficie, che non comporta alcun consumo di elettricità, acqua ed emissioni CO2. Concretamente, una pista di ghiaccio tradizionale con queste stesse caratteristiche consumerebbe circa 16.212 kilowatt; 19.000 litri d’acqua; ed emetterebbe 4,8 tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Se traduciamo questi dati in termini di economia domestica, equivarrebbe al consumo elettrico giornaliero di 596 abitazioni. Il consumo di una pista di ghiaccio ecologico Xtraice è invece inesistente e questo beneficia la località di Visso.
Xtraice vanta più di 10 anni di esperienza in Italia con circa un centinaio di progetti. Precisamente, durante la presente campagna di Natale, Xtraice installerà piste di ghiaccio ecologico in circa 20 località differenti distribuite in tutto il territorio italiano. Allo stesso tempo, Xtraice ha portato a termine in tutto il mondo più di 1000 installazioni in più di 90 paesi. Clienti di fama mondiale come Disneyland Paris, il grattacielo John Hancock di Chicago, squadre vincitrici della NHL, come i Red Wings o i Florida Panthers, confermano la sua posizione di leader mondiale.
Un piccolo segnale di ripartenza nel comune di Visso. In occasione delle festività natalizie, è' stato allestito il presepe nella zona dei laghetti.
A comunicarlo questa mattina è stato il sindaco Giuliano Pazzaglini. Un simbolo, quello del presepe, di speranza per l'inizio di una rinascita della bellissima cittadina dei Sibillini.
Neve a Visso e Frontignano di Ussita nelle zone colpite dal terremoto in provincia di Macerata. I centri abitati sono imbiancati e le temperature sono polari.
La neve ha al momento risparmiato le aree delle Sae, ma il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini e il commissario prefettizio di Ussita Mauro Passerotti temono ulteriori rallentamenti nei cantieri per le casette.
A Frontignano, sede di un comprensorio sciistico, i cui impianti sono chiusi dall'anno scorso a causa del sisma, sono possibili inoltre rallentamenti negli accertamenti dei sopralluoghi per i lavori di riduzione del rischio idrogeologico. Oltre a Marche e Abruzzo, si temono nevicate anche nelle zone terremotate di Umbria e Lazio. (Ansa)
Previste misure specifiche per Castelluccio di Norcia, Visso, Camerino. È stata pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale l’Ordinanza firmata dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che introduce ulteriori interventi urgenti conseguenti agli eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale tra il 2016 e il 2017.
Il provvedimento prevede nuove misure finalizzate a garantire nei territori colpiti la continuità delle attività economiche e produttive, ad assicurare la prosecuzione delle attività didattiche a Camerino, a realizzare interventi nelle aree che accolgono le SAE e nei siti cimiteriali danneggiati, a garantire la continuazione delle attività produttive a Castelluccio di Norcia e a preservare il tessuto socio-economico di Visso.
In particolare l’ordinanza prevede l’adeguamento delle opere di urbanizzazione esterna nelle aree dove sono installate le Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE), la realizzazione di strutture modulari al fine di assicurare la continuità di servizi pubblici e delle attività economiche e produttive, la messa in sicurezza e l’eventuale ampliamento delle aree cimiteriali danneggiate dai terremoti e la realizzazione di infrastrutture stradali alternative che possano servire le abitazioni agibili ma difficilmente raggiungibili. Sono previsti inoltre interventi di ripristino e/o implementazione dell’illuminazione pubblica, delle reti idriche e fognarie, di distribuzione locale del gas e misure per agevolare il ricollocamento temporaneo delle rivendite di tabacchi nelle aree commerciali temporanee.Allo scopo di assicurare la prosecuzione delle attività economiche e produttive danneggiate dal sisma nel territorio di Castelluccio di Norcia, la Regione Umbria è autorizzata a installare, in prossimità di tali aree, moduli provvisori ad uso collettivo, acquisiti attraverso donazioni, destinati ad ospitare imprenditori ed esercenti con le loro famiglie, titolari delle attività o dipendenti. La Regione Umbria si occuperà inoltre della predisposizione delle aree, del trasporto e del montaggio dei moduli, mentre il Comune di Norcia provvederà all’individuazione e all’acquisizione delle aree, anche avvalendosi di altre componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione civile.
La Regione Marche è individuata quale soggetto attuatore per la realizzazione di un polo integrato provvisorio nel Comune di Visso, volto a preservare il tessuto socio-economico e a garantire, in particolare, i servizi sanitari e le attività economiche e produttive, la ripresa delle attività di culto, sociali, aggregative e culturali. Gli spazi saranno individuati dalla Regione d’intesa con il Comune di Visso, che si occuperà dell’acquisizione delle aree e dell’attuazione di tutte le procedure necessarie di urbanizzazione e adeguamento della viabilità e degli spazi pubblici. In base all’ordinanza l’Università degli Studi di Camerino, le cui sedi come noto sono state gravemente danneggiate dal sisma, potrà realizzare strutture temporanee per la didattica e la ricerca su aree da individuare d’intesa con la regione Marche e previo espletamento delle necessarie opere di sistemazione idrogeologica e di urbanizzazione. Il Dipartimento della Protezione Civile verserà un’anticipazione, fino a un massimo di 5 milioni di euro, al Commissario straordinario per la Ricostruzione quale anticipazione del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea, somme da rimborsare ai Comuni per le attività direttamente finalizzate al ripristino della funzionalità degli edifici scolastici, consistenti nella rimozione delle macerie, nella demolizione delle strutture pericolanti e nel conferimento in discarica dei materiali di risulta.Al fine di consentire il rapido espletamento delle attività di gestione e raccolta delle macerie, l’ordinanza prevede infine che i soggetti individuati per il trasporto macerie possano avvalersi anche di ditte autorizzate in conto proprio.
"Finalmente il cerchio di è chiuso..." Così commenta la notizia il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini.
"Dopo l'approvazione da parte della protezione civile nazionale - dice Pazzaglini - c'è anche l'approvazione dell'area da parte della regione Marche. C'è voluto molto ma ora avremo una nuova piazza, nuovi negozi, nuovi studi, un nuovo museo, una nuova sede della croce rossa, nuovi ambulatori ma soprattutto un'area dove aspettare degnamente il recupero del centro storico che è stato il nostro passato e sarà il nostro futuro".
Quasi 12 mila euro raccolti dalle associazioni venatorie e piscatorie delle Marche sono stati destinati all'acquisto di 5 Lim (Lavagne Interattive Multimediali) per le scuole di altrettanti centri colpiti dal terremoto: Amandola, Venarotta, Caldarola, Pieve Torina e per la scuola di Visso frequentata anche dai bimbi di Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Le Lim sono già state consegnate.
"E' un'iniziativa concreta di solidarietà avviata un anno fa da cacciatori e pescatori sportivi" ha detto l'assessore regionale Moreno Pieroni, che ha lanciato un'altra raccolta fondi per il prossimo anno. Oggi associazioni (Federcaccia, Arcicaccia e Enalcaccia e Enalpescae enti locali si sono incontrati per la consegna di un simbolico attestato di consegna ai Comuni beneficiari. (Ansa)
Ancora solidarietà per le città nel cratere. Stavolta tocca a Visso che ha ricevuto un assegno di 7.897 euro dalla comunità di Potenza Picena.
E' stato ufficialmente consegnato lo scorso fine settimana nelle mani del Sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, da una delegazione del Comune di Potenza Picena composta dal Presidente del Consiglio Comunale, Mirco Braconi e dall’Assessore Tommaso Ruffini, accompagnati dal coordinatore del Gruppo di Protezione Civile Franco Migliorini e dal Vice Daniele Campeol.
Alla breve ma significativa cerimonia erano presenti anche i rappresentanti della Pro Loco vissana a cui la somma è destinata per un progetto di ricostruzione post sisma.
“Una somma significativa, soprattutto dal punto di vista dell’impegno di tutta la comunità di Potenza Picena e Porto Potenza Picena – ha detto il Presidente Braconi – frutto di raccolte fondi e di spettacoli benefici, che va ad alimentare la prima donazione di 2 mila euro dell’Associazione Made Again in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Mi piace sottolineare che la collaborazione tra le due comunità, quella di Visso e quella potentina, ha radici profonde e si è concretizzata in molte occasioni, intensificatesi nell’ultimo anno dopo il drammatico terremoto che ha sconvolto il Centro Italia”.
Nessun clamore e nessun annuncio per la consegna di alcune casette a Visso.
Nella mattinata di sabato 25 novembre alcune Sae sono state assegnate agli abitanti terremotati del comune dei Sibillini, ma è stato fatto tutto in silenzio. Si tratta delle prime 40 casette dell'area campo sportivo. La priorità di assegnazione è stata data a famiglie con bimbi appena nati, tra loro anche Romina Pasquini e il marito Giulio Fattori, genitori della piccola Giulia, di appena due mesi, che avevano trascorso tutti questi mesi in roulotte.
Mancano alcune rifiniture, l'erba in qualche punto del giardino, ma le casette tanto attese sono in tutto e per tutto abitabili. Altre 120 Sae dovrebbero essere consegnate agli sfollati entro la fine dell'anno. Slitterà invece a gennaio 2018 l'assegnazione delle ultime cento, sempre che la neve o la pioggia non rallentino ulteriormente i lavori.
"Non abbiamo fatto cerimonie - commenta il sindaco Giuliano Pazzaglini - Le faremo soltanto quando l'ultima casetta sarà consegnata".
Ma c'è un'altra buona notizia. Ad un mese esatto dal Natale il Comune di Cossano Belbo, in provincia di Cuneo, ha donato 10 mila euro al Comune di Visso. L'assegno è arrivato insieme ad un disegno dei bambini della scuola materna della comunità cuneese. Il sindaco Giuliano Pazzaglini con un post su Facebook ringrazia sentitamente.
E' passato più di un anno dal terremoto, ma ancora fa molto parlare, probabilmente perché molto di quello che era stato promesso non è stato ancora fatto. Ad interessarsi anche Luciana Litizzetto, comica, conduttrice, cabarettista italiana, che durante uno dei suoi monologhi all'interno del programma "Stasera CasaMika" andato in onda ieri sera su Rai2, ha proprio parlato del sisma. Un discorso generale, fatto con ironia ma allo stesso tempo serietà, incanalando tutta l'attenzione degli spettatori. E' partità dalle paure in generale, passando dall'olio di palma fino ad arrivare agli attacchi terroristici per poi concludere con il sisma.
La paura del terremoto, una paura reale, vera e concreta, presente in Italia, che la Litizzetto definisce come una presenza costante .
"Hai paura quando la terra trema, ma hai paura anche per il dopo, perchè non sai cosa accadrà dopo quegli istanti. Sono molti anni dal sisma a L'Aquila e più di un anno da quello ad Amatrice e ancora molta gente non ha una casa. Troppi inverni, troppi mesi: troppo tutto: non avere una casa è un'angoscia infinita. Pensiamo alla nostre case, piene di ricordi e di oggetti, un luogo di radici e di fondamenta che da un minuto all'altro hai piu. Se la casa crolla crolliamo noi, andiamo giù, in mille pezzi e ci sbricioliamo; la nostra storia diventa maceria crollano. La memoria, il presente e persino un'ipotesi di futuro spariscono"
Un discorso toccante, denso di significati, che ha fatto ammutolire uno studio televisivo intero, ma anche a tutti coloro che erano davanti allo schermo, rapiti dalle parole della conduttrice, la quale ha rivolto un pensiero a tutti coloro che non hanno più un tetto sotto cui ripararsi, il loro tetto, i loro effetti personali, coloro che si sono svegliati in una camera d'albergo lontani dai loro luoghi. Poi la Littizzetto si è rivolta ai politici italiani, direttamente al Primo Ministro Gentiloni.
Bisogna ripartire dal tetto, subito. Anzi prima di subito, dal momento che dovrebbe essere la priorità dei nostri politici. Andate nelle Marche: ad Amatrice, Visso, Tolentino, Castelluccio. Andate a conoscere le persone, state li due settimane a contatto con i luoghi. Perchè la politica è servizio. Non si può dare la colpa alla burocrazie: la burocrazia è lo Stato e lo Stato siete voi, voi che vi sedete e prendete decisioni. Quanto costa un F35? 100 milioni di euro? Non potremmo comprare quattro aerei in meno? Con una cifra del genere si potrebbero costruire circa 2 mila di casette"..
In collaborazione con i Frati Cappuccini e i produttori di Visso, il progetto "Vissosteniamo&friends" ha organizzato una cena che si terrà sabato 2 dicembre presso il Convento dei Frati Cappuccini di Recanati.
Il progetto è nato dall'iniziativa di alcuni ragazzi di Visso, tra cui Christian Mocci, Alessandra Grasselli e altri ragazzi del "bronx", nome che loro stessi hanno dato al campo roulotte in cui vivono da più di un anno a seguito del sisma.
"Vissosteniamo" ha l'obiettivo di ripromuovere il territorio del comune di Visso e di tutto l'Alto Nera, duramente colpito dal sisma dell'ottobre 2016, che da sempre ha attirato un gran numero di turisti sia per le bellezze artistiche e naturali, sia per alcune eccellenze gastronomiche. Per questo si intende promuovere feste, eventi di qualsiasi tipo che possano incentivare lo sviluppo economico e culturale del territorio, che facciano conoscere le attività commerciali che cercano faticosamente di riprendere una situazione lavorativa di normalità attraverso la valorizzazione di prodotti locali, delle tradizioni e della conoscenza dell'ambiente montano dei Sibillini.
La solidarietà non si ferma. Questa volta a dare il proprio contributo è stata la ditta "Tontarelli", l'azienda di castelfidardo che produce casalinghi in plastica.
L'azienda, che aveva già mostrato la propria vicinanza ai terremotati lo scorso anno, ha deciso di donare un kit di loro prodotti ai vissani che rientreranno nelle casette. Il sindaco Giuliano Pazzaglini ha ringraziato con un post scritto nel suo profilo Facebook Sergio e Chiara Tontarelli.
"Dopo l'aiuto che ci hanno dato l'anno scorso- scrive Pazzaglini -, anche con la partecipazione dei dipendenti della società che in parte ho incontrato ieri, hanno deciso di donare un kit di loro prodotti ai Vissani che rientreranno nelle casette... Come dico sempre in questo dramma è emersa la parte migliore dell'Italia... Il buon cuore degli Italiani... Sarà dura ma ce la faremo..."
Da lunedì 20 novembre arriva nei cinema delle Marche, e poi in tutta Italia, il docufilm "La Botta Grossa" (Leggi qui ).
Il regista Sandro Baldoni racconta con le immagini il dramma del terremoto nelle terre marchigiane. Quella del 30 ottobre del 2016 è stata la scossa più forte in Italia degli ultimi 40 anni e Baldoni mostra come la popolazione l'ha vissuta.
Un racconto da dentro il terremoto, fatto da chi è rimasto fuori casa, come lo stesso regista. Un road-movie tra Marche e Umbria, da Porto Sant'Elpidio a Tolentino, Visso, Ussita e Macereto per giungere a Norcia, tra strade dissestate, tra villeggiature forzate al mare, scuole improvvisate, palestre divenute studi di psicologi, alternanze tra mondo web e racconti di anziani.
Il docufilm, prodotto da Acqua su Marte con Rai Cinema, con il sostegno di Lombardia Film Commission, arriva nelle sale italiane distribuito da Luce-Cinecittà.
Giulia, la prima bimba di Visso nata dopo il terremoto, arriva oggi in paese, dopo un lungo periodo trascorso in ospedale: è nata prematura il 25 settembre scorso, nel nosocomio di Macerata, poi è stata ricoverata al pediatrico di Ancona e poi nell'ospedale regionale di Torrette. I genitori, Romina e Giulio Fattori, dopo le scosse vivevano in roulotte, e Giulia, di fatto, è nata già 'sfollata'. La consegna delle casette da parte del Consorzio Arcale è in ritardo, e la famiglia starà per qualche giorno in una sistemazione provvisoria. Il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini assicura però che la Sae dei Fattori ''è pronta''.
''Manca la verifica di un impianto - dice all'ANSA - ma la consegna è questione di pochissimi giorni. Ed entro il 25 novembre contiamo di consegnare tutte le 40 casette del campo sportivo''. Come la Regione Marche, Pazzaglini ha più volte contestato ''i forti ritardi nei lavori di Arcale'', che si è aggiudicato l'appalto della Protezione civile nazionale. (Ansa)
Il Tg5 fa un passo indietro e, dopo il servizio di inizio settimana che puntava il dito contro il Consorzio Stabile Arcale, responsabile secondo l'assessore alla Protezione Civile Sciapichetti addirittura di non trovare gli operai da mandare nei cantieri, nell'edizione delle 20 di ieri ha indicato come causa dei ritardi le regioni e la protezione civile, responsabili di aver rallentato i provvedimenti.
Lunedì è prevista la prima neve e per tante, troppe persone che hanno perso qualsiasi cosa nel terremoto dello scorso anno, questo sarà il secondo inverno senza un vero tetto sopra la testa. Non quello della propria abitazione (per quelle case chissà quanto ci vorrà per ricostruirle) ma almeno quello di un prefabbricato, quelle soluzioni abitative d'emergenza che chiamiamo "SAE". Visto che di emergenza si tratta, ci si aspetterebbe di vederle pronte in tempi brevissimi, cosa che invece non sta accadendo.
Le SAE montate avrebbero dovuto essere 3702, ma nella realtà ne sono state consegnate solo 1103. Questo significa che solo una famiglia su tre affronterà il secondo inverno disponendo di una casa sufficientemente protetta, seppure di emergenza. Purtroppo in alcuni comuni la situazione è ancora più difficile: a Ussita, zero casette su 87 previste, a Visso, zero su 238, a Castelsantangelo sul Nera, 11 su 63 e a Pieve Torina, 40 su 208. Nonostante ciò, la protezione civile si dimostra ottimista e garantisce che per per dicembre si dovrebbe arrivare a consegnare l'80% delle case previste.