Visso

Camoscio dell'Appennino, nuovo censimento nel parco dei Monti Sibillini

Camoscio dell'Appennino, nuovo censimento nel parco dei Monti Sibillini

Il 30 ottobre e il 5 novembre si svolgerà, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il decimo censimento autunnale del camoscio appenninico, sottospecie endemica dell’Appennino centrale che in passato, per ben due volte, ha rischiato l’estinzione. Ai primi del ‘900 e durante la Seconda Guerra Mondiale solo trenta erano gli esemplari individuati nell’area. Oggi il rischio è stato scongiurato, ma Il camoscio appenninico è ancora considerato una specie vulnerabile. Questo ungulato è stato reintrodotto all'interno del Parco nel 2008 con una trentina di esemplari che, provenienti dai Parchi Nazionali d’Abruzzo, della Maiella e del Gran Sasso, si sono stanziati nella zona del massiccio del Monte Bove. Dal 2009 in avanti, nell’ambito della Direttiva "biodiversità" del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, un censimento annuale diviso in due fasi, una estiva e una autunnale, ha permesso di monitorare lo sviluppo di questa specie. Se lo scorso luglio, come ogni estate, l’attenzione si era concentrata sui nuovi nati, ad oggi il focus si sposterà sui maschi adulti che, lontani dal branco, in questo periodo avvicinano le femmine in vista dell’accoppiamento che avviene orientativamente nel mese di novembre. Sono circa 180 gli esemplari che ci si attende di censire. L’operazione verrà effettuata con l’ausilio di volontari che coadiuveranno il personale del Parco. Il censimento si svolgerà al mattino, a partire dell’alba, attraverso un sistema di campionamento che prevede 18 transetti. Ognuna delle due sessioni di censimento verrà preceduta da un incontro preparatorio che si terrà nei pomeriggi di martedì 29 ottobre e lunedì 4 novembre presso la sede del Parco a Visso. Per aderire al censimento e partecipare in qualità di volontari è possibile inviare la propria candidatura entro il 25 ottobre, compilando l’apposito modulo reperibile all’interno del sito www.sibillini.net ed inviandolo a censimento.camoscio@sibillini.net.

21/10/2019 11:13
Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

“Quello annunciato da Conte nei giorni scorsi, che sarà firmato dal Consiglio dei Ministri domani, lunedì, se rimarrà quanto previsto nella bozza che circola in questi giorni, sarà l’ennesimo provvedimento redatto senza ascoltare le reali necessità del territorio terremotato, tirato fuori all’improvviso dal cappello di un prestigiatore quasi come per magia – il commento del deputato Francesco Acquaroli sul decreto terremoto che è in arrivo –. Ed è proprio questo che il governo rossogiallo vuole creare nella percezione delle popolazioni colpite dal sisma: un'illusione, l'illusione di non essersi dimenticati di loro, di aver approvato in pochi giorni un decreto ad hoc che verrà presentato in pompa magna domani, ma che in realtà è una scatola vuota che, alla prova dei fatti, tolta qualche miglioria, non saprà imprimere una svolta tanto attesa alla ricostruzione e non risolverà alcun problema”. "Il governo annuncerà di aver semplificato e velocizzato la ricostruzione dando ai tecnici la possibilità di "Autocertificazione" dei progetti per poter far partire subito i lavori. Forse non lo sanno, ma questo è già previsto per i danni lievi (articolo 8 del decreto 189/2016). E quelli che hanno scelto ad oggi di autocertificare i progetti, su tutto il cratere, si contano sulle dita di una mano - continua il deputato di Fratelli d'Italia -. Questo perché non esistono delle regole certe per il calcolo del contributo di ricostruzione, poiché le ordinanze commissariali non sono chiare e lasciano spazio a continue interpretazioni contraddittorie, molto è lasciato alla discrezionalità degli istruttori che devono stabilire cosa sia ammesso a contributo e cosa no. Quindi ben pochi professionisti si prenderanno il rischio di iniziare i lavori a scatola chiusa, soprattutto per i danni gravi dove gli importi sono maggiori, senza sapere fin da subito se l'entità del contributo corrisponderà alla fine a quanto preventivato, con il rischio di un accollo sulle spalle dei proprietari terremotati." "Discutibile, poi, il modo nel quale il governo prevede di “sbloccare” il famoso “anticipo del 50% delle parcelle dei tecnici”, che attende da un anno la formulazione di una ordinanza apposita da parte del commissario - continua Acquaroli -. Secondo chi ha scritto questo decreto, il tecnico progettista per avere l’anticipo dovrà dare delle garanzie, sotto forma di fidejussione, e non è chiaro se gli oneri per la fidejussione rientreranno tra le spese ammissibili a finanziamento e saranno scalati dal contributo per la ricostruzione dell’immobile, e comunque tutto si rimanda alle decisioni del commissario, un cane che si continua a mordere la coda. Sarebbe bello inoltre sapere perché oggi, dopo tre anni, con progettualità e cantieri già avviati, si inserisca una norma che impone che le scuole, se prima del sisma erano ubicate nei centri storici, dovranno essere ripristinate o ricostruite nel medesimo sito, e che la destinazione urbanistica delle aree a ciò destinate non può essere mutata. Un’altra assurdità dettata da chi non conosce minimamente i territori sui quali andranno ad incidere questi provvedimenti." "Non da ultimo, finalmente, sappiamo che fine farà la busta paga pesante. Il decreto prevede la proroga della restituzione e lo scorporo delle rate, che si inizieranno a pagare dal 15 gennaio, e stabilisce che gli adempimenti e i pagamenti di ritenute fiscali, contributi previdenziali e assistenziali nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria nei limiti del 50% degli importi dovuti. Un provvedimento che potrebbe essere un aiuto alla popolazione, ma rischia di fare la fine di quanto accaduto a L’Aquila, poiché questa norma è già stata cassata dall’Unione Europa. Un altro specchietto per le allodole" conclude il rappresentante di Fratelli d'Italia.

20/10/2019 12:40
"Puliamo il Mondo": grande successo per l'iniziativa con le scuole di Visso

"Puliamo il Mondo": grande successo per l'iniziativa con le scuole di Visso

Si è conclusa con grande successo l’iniziativa “Puliamo il Mondo” a Visso, la storica campagna di Legambiente che mira a rimuovere i rifiuti abbandonati nelle foci, nei canali, nelle strade e negli spazi verdi delle città con gli studenti delle scuole, gli insegnanti e gli amministratori locali, uniti da un obiettivo comune: rendere più vivibile e più bello il territorio.  L’evento ha visto coinvolti circa 60 studenti della Scuola Primaria che, armati di guanti, sacchetti e pettorine con lo slogan “Stiamo lavorando per noi”, affiancati dagli insegnanti e dai volontari di Legambiente, si sono divertiti a ripulire il tratto che va dalla scuola fino alle Sae del Comune e hanno raccolto e differenziato con grande impegno cartacce, pezzi di plastica e diverse cicche di sigarette.  L’iniziativa è stata anche l’occasione per consegnare al Comune di Visso il premio “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente che riconosce le migliori esperienze dei comuni marchigiani in tema di gestione dei rifiuti. Il Comune si è classificato, infatti, al 2° posto nella Provincia di Macerata per maggior percentuale di raccolta differenziata (83% RD) ed è tra i migliori a livello regionale. La targa è stata consegnata in presenza dei consiglieri comunali Filippo Sensi e Alice Liberti. “Puliamo il Mondo non è solo una giornata di pulizia e sensibilizzazione - ha dichiarato Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche – ma è soprattutto un momento dove una comunità si adopera per prendersi cura della propria città. Quest’anno il tema principale della nostra campagna è stato quello dell’aggregazione, abbiamo invitato tutti i Comuni delle Marche ad organizzare iniziative per la coesione, comprese le aree terremotate. Abbiamo specificatamente invitato tutti i sindaci dei Comuni del Cratere ad aderire all’iniziativa per dare un nostro contributo e supporto ad un territorio ancora sconvolto dal terribile sisma di 3 anni fa. Il Comune di Visso inoltre raccoglie in maniera differenziata oltre l’83% dei rifiuti prodotti, e proprio da qui si potrebbe partire per lavorare anche sulla prevenzione della produzione dei rifiuti, magari lavorando in rete con i Comuni del Parco dei Sibillini, per un parco rifiuti free”.     Hanno preso parte all’evento gli alunni e gli insegnanti della Scuola Primaria, il Cosmari, Filippo Sensi Consigliere Comunale di Visso, Alice Liberti Consigliere Comunale di Visso, Marco Ciarulli, direttore Legambiente marche e Fabiola Cavarischia, circolo Legambiente il Pettirosso. 

19/10/2019 13:09
Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si insedia il nuovo presidente Andrea Spaterna

Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si insedia il nuovo presidente Andrea Spaterna

È Andrea Spaterna il nuovo presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Spaterna, nato a Perugia nel 1962, è Prorettore dell'Università degli Studi di Camerino, professore ordinario della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Ateneo camerte e direttore sanitario dell’Ospedale Veterinario Universitario Didattico di Matelica. Ieri, martedì 15 ottobre, dopo gli audit in Commissione Ambiente di Camera e Senato svoltisi il 24 settembre ed il 1 ottobre e la successiva firma del decreto di nomina da parte del Ministro dell’Ambiente Costa, è avvenuto l'insediamento ufficiale presso la sede dell’Ente Parco a Visso. Sul nome di Spaterna il Ministro Costa ha ottenuto l'intesa con le regioni Umbria e Marche e proprio da qui partirà il lavoro del nuovo presidente. "Lo sforzo collettivo dovrà essere quello di far percepire il Parco come una straordinaria opportunità di rilancio del tessuto socio-economico di un territorio drammaticamente piegato dai recenti noti accadimenti sismici. Cercheremo di farlo attraverso scelte integrate e condivise. Il mio sarà un impegno forte per far maturare nella gente che vive in quest'area, la consapevolezza di quelle che sono le potenzialità di questa grande risorsa naturale che è il Parco, motore per lo sviluppo futuro". Sono queste le prime parole del neopresidente che ha anche voluto ringraziare chi lo ha preceduto: "Alessandro Gentilucci, durante il suo incarico pro tempore, ha traghettato con competenza e determinazione il Parco nella fase post sisma e, prima di lui, Oliviero Olivieri ha svolto un lavoro egregio". Proprio Gentilucci nell'accogliere il suo successore ricorda come "al Parco si sia riusciti finalmente ad assegnare un ruolo guida nella gestione strategica del territorio". "Lascio un Parco dinamico - ha sottolineato il sindaco di Pieve Torina - e sono certo che su questa linea si continuerà a lavorare, avendo chiaro che l'obiettivo è contrastare la desertificazione delle comunità locali, un rischio che abbiamo cercato di scongiurare con importanti azioni mirate. Ricordo, ad esempio, la carta europea del turismo sostenibile che ci ha consentito di mettere a sistema per il quinquennio 2018/2022 oltre 20 milioni di euro di investimenti nel territorio del Parco e i circa 3 milioni e 800 mila euro di cui siamo stati destinatari con fondi del Ministero dell’Ambiente per proposte progettuali finalizzate ad interventi per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici". A Gentilucci fa eco il direttore Carlo Bifulco: "A Spaterna vanno i miei auguri per un buon lavoro. Tutela, salvaguardia e promozione del territorio del Parco sono gli obiettivi per i quali l'intero staff è sempre a disposizione del presidente, del consiglio direttivo e dell’intera comunità dei Sibillini".

17/10/2019 11:57
Alugame, la raccolta differenziata diventa un gioco: straordinario successo tra gli studenti

Alugame, la raccolta differenziata diventa un gioco: straordinario successo tra gli studenti

Risparmio energetico, corretta raccolta differenziata e sostenibilità ambientale sono argomenti che da tempo interessano cittadini responsabili che cercano quotidianamente di adottare metodi che possano contribuire alla salvaguardia del mondo in cui viviamo. Avvicinare e sensibilizzare le giovani generazioni a queste tematiche e far sì che entrino nel loro “fare” quotidiano è fondamentale.  Il Consorzio Nazionale CIAL ha individuato una formula vincente che permette ai ragazzi di “studiare-divertendosi”: tutto questo è possibile attraverso ALUGAME! Il progetto, che sta coinvolgendo le Scuole Secondarie di I grado della regione Marche, prevede una didattica interattiva e coinvolgente condotta dal relatore e una fase successiva di verifica, attraverso il quiz multi-risposta. Un connubio vincente che vede gli studenti coinvolti in una sana competizione e soprattutto attenti durante la lezione non frontale.  Lunedì protagonisti del format gli studenti della Scuola Media Pirri di Visso, dell’Istituto Comprensivo Paoletti di Pieve Torina e dell’Istituto Comprensivo “U. Betti” di Valfornace. Le classi si sono susseguite in tre appuntamenti ricchi di entusiasmo ma anche di attenzione e di voglia di imparare.  Presente durante il contest a Pieve Torina l’Assessore all’Ambiente Giancarlo Ciuffetti: “Vi sono grato per questa iniziativa che sta coinvolgendo gli studenti marchigiani, perché è importante partire dai giovani perché possono dare input alle loro famiglie e quindi migliorare le performance di raccolta”. “Alugame ha coinvolto tantissimo i nostri ragazzi - ha commentato la professoressa Valentina Zampetti del Paoletti di Pieve Torina - Questa modalità è molto performante e ha reso più consapevoli gli studenti su un materiale che utilizziamo quotidianamente come l’alluminio”. Martedì invece è stato il turno degli studenti delle Scuola Secondaria di I grado “C.A. Dalla Chiesa” di Esanatoglia. “Riteniamo molto importante far partecipi le nuove generazioni su argomenti molto importanti come la raccolta differenziata e la sostenibilità ambientale. - ha commentato la professoressa Stefania De Giorgi - Attraverso la sana competizione i giovani riescono ad imparare più facilmente e ad assorbire i concetti che il relatore intendeva trasferire. Complimenti!”. Il Consorzio Nazionale CIAL si occupa, da circa vent’anni, di garantire il recupero e l’avvio al riciclo degli imballaggi in alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata organizzata dai Comuni italiani. Per la prima edizione CIAL ha individuato le Marche come destinataria del progetto, coinvolgendo nel progetto i bacini territoriali serviti, per la gestione dei rifiuti, da alcune società che con i Comuni, e con CIAL, lavorano da tempo per il raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo. Tantissime le scuole marchigiane che stanno prenotando gli appuntamenti con ALUGAME. Le iscrizioni sono ancora aperte e gratuite. Per maggiori informazioni contattare PEAKTIME a segreteriapeaktime@gmail.com oppure al 333.2962183  

16/10/2019 09:35
Crisi idrica a Visso, via libera all’allaccio all’acquedotto dell’Alto Nera

Crisi idrica a Visso, via libera all’allaccio all’acquedotto dell’Alto Nera

Lo scorso due ottobre era arrivato il grido d'allarme dal comune montano del maceratese colpito dal sisma. A Visso infatti, aveva spiegato il primo cittadino Gian Luigi Spiganti, "a seguito della grave crisi idrica iniziata dopo gli eventi sismici del 2016 e che ha avuto il culmine in questo periodo con la quasi totale perdita di portata della sorgente del capoluogo, il Comune non è più in grado di garantire un servizio idrico adeguato alla popolazione e alle aziende presenti sul territorio, neanche con l’ausilio di autobotti." Il primo cittadino aveva per questo sollevato il problema alla Prefettura e alla Protezione Civile. Cinque giorni fa è stato dato il via libera all’allaccio all’acquedotto dell’Alto Nera. Una boccata d'aria per Visso dunque anche se si tratta di una soluzione temporanea che potrebbe far fronte all'emergenza fino ai primi mesi del 2020.  

12/10/2019 17:20
Tenta il suicidio al Santuario di Macereto: uomo al pronto soccorso in gravi condizioni

Tenta il suicidio al Santuario di Macereto: uomo al pronto soccorso in gravi condizioni

Tragedia sfiorata a Visso. Nel pomeriggio odierno, intorno alle 17:00, nella zona del Santuario di Macereto, un 42enne originario di Osimo ha tentato il suicidio ingerendo delle sostanze acide.  Sul posto, una volta scattato l'allarme, sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trovato l'uomo ancora in vita. Il 42enne, dopo i primi soccorsi, è stato trasportato all'ospedale di Macerata. Le sue condizioni sono gravi. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Camerino.    

03/10/2019 18:13
Andrea Spaterna è il nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Andrea Spaterna è il nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Andrea Spaterna, docente dell'Università di Camerino, è stato eletto nuovo presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini con larga maggioranza della commissione. “Esprimo soddisfazione per il largo consenso espresso dalla Commissione Ambiente sulla nomina del Professor Andrea Spaterna a presidente del Parco Nazionale dei Sibillini - ha commentato Patrizia Terzoni del Movimento 5 Stelle -. La votazione sulla proposta di nomina avanzata ieri dal Ministro dell’Ambiente Costa è terminata con 31 voti favorevoli e solo 5 contrari. Segno che l’autorevolezza della persona scelta, che al prestigioso curriculum scientifico in ambito veterinario associa una notevole capacità organizzativa, ha convinto i deputati”.   “La nostra impronta sul pianeta sta crescendo a dismisura e la Natura non sopporta più lo stress antropico. I parchi e le aree protette in genere possono rappresentare, se ben governate, un modello di sostenibilità da tenere presente per le scelte da fare sul resto del territorio. In questo senso il protagonismo delle comunità locali è fondamentale, soprattutto in aree troppo spesso considerate a torto come marginali. Lo sono solo se non si investe adeguatamente e se non si ripone su questi siti ricchi di biodiversità la giusta attenzione. Il ministro Costa ha trovato gran parte dei parchi lasciati senza governo, privi di presidenti o direttori. In alcuni casi di entrambi. Sta procedendo alle nomine dei presidenti d’intesa con le regioni e sta destinando risorse economiche importanti. In tutto il mondo i parchi sono motore di conservazione e sviluppo locale e in questo caso c’è una ragione in più, quello di aiutare un territorio a rinascere dopo il sisma 2016. Devono esserlo anche in Italia” conclude la Terzoni.

03/10/2019 10:10
Crisi idrica, il grido di Visso: "Le autobotti non bastano"

Crisi idrica, il grido di Visso: "Le autobotti non bastano"

A seguito della grave crisi idrica iniziata dopo gli eventi sismici del 2016 e che ha avuto il culmine in questo periodo con la quasi totale perdita di portata della sorgente del capoluogo di Visso, da ieri, il Comune non è più in grado di garantire un servizio idrico adeguato alla popolazione e alle aziende presenti sul territorio, neanche con l’ausilio di autobotti. “In queste settimane il comune di Visso ha prospettato alla Regione Marche e agli Enti interessati, una soluzione che consente di garantire il rifornimento d’acqua per Visso mediante la realizzazione di un allaccio provvisorio all’acquedotto del Nera – spiega il primo cittadino Gian Luigi Spiganti -. Nonostante il nulla osta all’intervento dato dalla Regione Marche, Servizio Tutela e Gestione del Territorio, e i ripetuti solleciti agli altri Enti interessati, non è ancora stato possibile procedere all’esecuzione dei lavori in quanto non sono giunte tutte le altre necessarie autorizzazioni all’attingimento e all’esecuzione dell’intervento prospettato.” “Stante la situazione, ho interessato direttamente la Prefettura di Macerata e la Protezione Civile Regionale – ha continuato il sindaco – richiedendo l’intervento immediato di autobotti, rinnovando la richiesta di autorizzazione all’allaccio e trasmettendo tutta la documentazione inerente la problematica in oggetto.” “In attesa di un riscontro positivo verranno adottati i provvedimenti necessari alla razionalizzazione delle ridotte risorse idriche nella consapevolezza dell’impatto che le stesse avranno sulla popolazione e sulle attività produttive” conclude il primo cittadino.

03/10/2019 09:44
Visso, post-sisma: martedì 1 ottobre seduta aperta del Consiglio Comunale

Visso, post-sisma: martedì 1 ottobre seduta aperta del Consiglio Comunale

Su richiesta dei tre consiglieri di minoranza  Anna Cherubini, Luca Testa e Sara Tomani, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, il Sindaco del Comune di Visso ha convocato per martedì 1 ottobre una seduta aperta del Consiglio Comunale. Il Consiglio prenderà il via a partire dalle ore 17:00 e tratterà l'argomento: “Perimetrazione/Deperimetrazione valutazione allo stato dei fatti con approfondimenti e pareri con coinvolgimento della popolazione, dei tecnici comunali e di esperti del settore interessati”. "La richiesta va vista in ottica collaborativa e costruttiva, volendo dare i giusti strumenti alla popolazione e all'Organo politico-amministrativo, per valutare le giuste azioni da intraprendere in una situazione, dal punto di vista della ricostruzione, in particolare del centro storico, a nostro avviso, di stallo" sottolineano dalla minoranza. Verranno quindi ascoltati i pareri dell'Ufficio Tecnico Comunale e degli esperti del settore. "L'invito a partecipare è stato inviato all'Ufficio Speciale Ricostruzione - evidenzia Sara Tomani, capogruppo di minoranza del Comune di Visso -, alla Soprintendenza, alla Provincia e alla Regione nei rispettivi uffici di competenza, alla Curia Arcivescovile di Camerino, al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, agli Ordini degli Architetti, Ingegneri, Geologi, al Collegio dei Geometri e i rappresentanti degli studi tecnici presenti nel Comune di Visso".  Il Consiglio è aperto a tutta la popolazione residente e ai proprietari delle seconde case, soprattutto rientranti all'interno del centro storico. "L'intenzione è quella di tutelare il passato, il grande patrimonio culturale, di pregio storico, architettonico, archeologico, naturale e paesaggistico, di valutare coscientemente il presente, con gli alti livelli e percentuali di danno prodotti dal sisma del 24 agosto 2016 e seguenti e delle condizioni di pericolosità territoriale esistenti, e programmare il futuro attraverso un'attenta valutazione delle problematiche legate alla necessità di adeguare o migliorare le vie di sicurezza in relazione alla viabilità, alla necessità di pianificare cronologicamente gli interventi negli abitati situati in aree sottoposte a particolari vincoli e problematiche di natura idrogeologica (zona R4)" conclude Sara Tomiani.  

29/09/2019 09:21
"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

Durante la visita del Premier Giuseppe Conte a Castelsantengelo sul Nera, Rossella Orazi, presidente del "Comitato per la salvaguardia socio-economica di Ussita” ha consegnato a nome dei firmatari, una copia de "Il Patto per l'Alto Nera" per il ripristino e la conservazione del patrimonio e delle attività nei territori di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.  "Il documento è una proposta che parte dal basso, formulata dai cittadini e dagli operatori economici dei tre comuni - spiega Orazi -. È un patto generale strategico su cui si dovrà lavorare in sinergia, di lungo periodo, riguardante il territorio dell’Alto Nera. Il documento è formato da vari capitoli che contengono analisi e riflessioni sui temi come la storia, il territorio, l’evoluzione demografica, il patrimonio immobiliare, i dati sulle aree più compromesse dagli eventi sismici del 2016 e i successivi, la problematica dell’unificazione dei tre comuni, le relazioni con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le fonti normative di riferimento per le proposte esposte ed infine gli obiettivi del Patto per l’Alto Nera e le richieste di intervento da parte dei sindaci dei tre comuni e delle istituzioni.   Il Patto è stato recentemente inviato alla Regione Marche ed alle altre istituzioni per le opportune determinazioni di loro competenza." I responsabili delle tre realtà che lo hanno proposto, sono fiduciosi che il Premier Conte possa prenderne visione, anche perché durante il suo incontro a Castelsantangelo sul Nera ha dichiarato che la ricostruzione delle comunità locali debba partire da progetti nati dal territorio e il Patto per l'Alto Nera ne è un esempio.  Attualmente 52 attività economiche dei tre comuni hanno firmato il progetto nella sua sintesi, oltre a 101 cittadini sia residenti che non.  A firmare le linee guida del Patto tramite la piattaforma dedicata alle petizioni online, Change.org anche 1.131 cittadini.  

16/09/2019 13:11
Visso, posata la prima pietra per la nuova sede provvisoria del Parco dei Sibillini. Gentilucci: "Un passo di rinascita"

Visso, posata la prima pietra per la nuova sede provvisoria del Parco dei Sibillini. Gentilucci: "Un passo di rinascita"

A tre anni dalla notte in cui tutto cambiò, il 9 settembre 2019 è per Visso, e per l'intero centro Italia sconvolto dal terremoto, la data che segna un nuovo inizio. Si è tenuta infatti, la cerimonia per la posa della prima pietra della nuova sede provvisoria del Parco dei Monti Sibillini. Una giornata simbolica, che rappresenta contestualmente l'avvio di un cantiere importante per l'intera comunità. "Noi ci abbiamo creduto e ci siamo adoperati per questo risultato. Lo abbiamo fatto perché vogliamo restare in questi territori feriti e oggi poniamo una prima pietra in un quadro dove ancora però manca la ricostruzione" - ha sottolineato con forza nel suo intervento Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente facente funzioni del Parco. Orgoglio, soddisfazione, ma soprattutto gratitudine verso chi ha contribuito e contribuirà alla realizzazione di questa opera sono stati espressi da Gentilucci nel corso della presentazione del progetto alla quale sono intervenuti anche il direttore del Parco Carlo Bifulco, il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, e il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, nonché il Colonnello Roberto Nardi che ha portato il saluto dei Carabinieri forestali del Parco. Presente anche Andrea Spaterna, docente dell'Università di Camerino, il quale ha rimarcato l'importanza del Parco e di questa nuova struttura come simbolo di una vera ripartenza per tutto il territorio. "L'Università – ha dichiarato Spaterna – ha tre missioni: didattica, ricerca e interazione con il territorio". Ed è proprio in questa costante interazione che le istituzioni, l'Unicam, ma anche le amministrazioni puntano ad un unico obiettivo: assicurare al Parco e al territorio un futuro vincente. La storica sede del Parco è duramente segnata dal sisma e su di essa incombe anche la minaccia di una torre campanaria pericolante, ma si è compiuto in queste ore "un passo di rinascita, un passo di ricostruzione che serve a mostrarci motivati ed operativi" ha proseguito Gentilucci. Più volte il presidente pronuncia  con forza una parola chiave per la comunità colpita dal terremoto: dignità. Se in passato la montagna era a rischio spopolamento, oggi il rischio è aumentato e la desertificazione fa paura. L'antidoto dunque è il Parco, percepito  finalmente come risorsa, sempre nel rispetto della tutela del territorio. Un cambio di mentalità rispetto al passato e un nuovo modo di lavorare all'interno del consiglio direttivo che è evidente dalle parole di Gentilucci: "Con la mia presidenza non è mai uscito un no, ma solo un come si fanno le cose perché crediamo che si possano trovare soluzioni adeguate nel rispetto della normativa”. L'opera è già stata appaltata e per la conclusione dei lavori occorreranno circa sei mesi. Verrà realizzato un edificio NZEB, ossia ad energia quasi zero, interamente in legno, di 700 mq su un unico livello, dotato di sistemi di risparmio energetico. Nel profilo della struttura viene ripreso il logo dell'Ente Parco che simboleggia la montagna che vive.

11/09/2019 11:50
"2016-2019, Tre anni dopo". Visso, Spiganti: "Ci devono dire quale sarà il nostro futuro perché il sisma è stato un vero cataclisma" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Visso, Spiganti: "Ci devono dire quale sarà il nostro futuro perché il sisma è stato un vero cataclisma" (FOTO E VIDEO)

“Questo non è un terremoto come quelli ai quali eravamo abituati: è stato davvero distruttivo, un vero e proprio cataclisma che ha reso dura la vita di tutti. Un fenomeno che rimane nel pensiero, nella persona. Rimane dentro e ciò che abbiamo vissuto quando ci siamo trovati in quella situazione è qualcosa di davvero difficile da raccontare. Si lavora per tutta una vita e poi, in un attimo, perdiamo il bene materiale più importante per le nostre popolazioni: la casa.” Sono le parole del neo eletto sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti, che commenta ciò che è successo dal 2016 a oggi in uno dei comuni maceratesi maggiormente colpiti dal terremoto. Un comune, come tutti quelli delle aree montane, che deve fare i conti anche con i dissesti idrogeologici. “Noi siamo sindaci di frontiera e in questo terremoto siamo stati messi da parte senza avere la possibilità di decidere su ciò che poteva essere fatto o meno; ci hanno fatto scegliere solo le aree dove posizionare le casette e poco più – spiega il primo cittadino -. Visso è da sempre una perla delle Marche ed è conosciutissimo in tutta Italia per la sua storia e la sua tradizione: una città che lavora con il turismo e che registrava circa 6mila presenze l’anno negli anni precedenti al 2016. Oggi ormai possiamo parlare solo di un turismo “mordi e fuggi” anche perché non abbiamo più le strutture alberghiere per la ricezione.” I commercianti si trovano ora tutti raggruppati nei locali “Maestri Artigiani di Visso”. La Città può contare anche due strutture, date per aggregazione, che sono state donate sempre per ricucire il tessuto commerciale. “I locali delle attività commerciali si trovano attualmente in queste due sistemazioni finché non sarà pronta la nuova area Park Hotel dove verranno delocalizzati tutti i commercianti che erano in pizza – spiega Spiganti -. Abbiamo volontariamente deciso di non collocarli nei container perché non vogliamo che rimangano lì per anni. Entro la fine del mese partiranno i lavori nell’area, per un importo complessivo di 8 milioni di euro circa, e appena sarà pronta la struttura i negozi saranno ospitati lì.” Sul fronte scuole, il sindaco è soddisfatto di ciò che è stato fatto in passato. “Quando si mette in atto una buona ricostruzione poi i risultati si vedono – ha spiegato -. La scuola è stata progettata nel 2004 ed è stata costruita per un ottavo grado; non ha quindi avuto nessun danno serio ed è quindi ripartita subito. Grazie alle donazioni possiamo dire di avere un istituto all’avanguardia e lì si concentrano tutti i ragazzi anche dei comuni limitrofi. Mentre sul fronte chiese è già partita quella della Caritas a Villa Sant’Antonio, hanno posto le fondamenta e lì saranno costruiti un centro aggregativo e una ludoteca, donati dalla Tod’s.” “Siamo stati isolati con la Valnerina ma ora siamo riusciti a riaprirla. Ora dovrebbero però far ripartire Frontignano, Castelluccio, Monte Prata perché almeno la gente è invogliata a visitare questi luoghi bellissimi – continua il primo cittadino -. Sappiamo ormai che per il centro storico ci vorranno moltissimi anni quindi cerchiamo di non far scappare i turisti offrendo loro quanto di bello la natura ci ha donato. E proprio in questo senso, insieme a Ussita e Castelsantangelo, abbiamo approvato il progetto per una pista ciclopedonale di 12 chilometri che attraverserà i tre comuni.” Come il sindaco Mauro Falcucci, anche Spiganti pretende dalle istituzioni una risposta. “Dobbiamo dire con sincerità a queste persone che fine debbono fare – osserva il primo cittadino -. E non è un questione di fazioni politiche, la politica lasciamola stare. Ci devono dire quale è il nostro futuro. Se le pratiche rimangono sul tavolo cinque o sei mesi quando ricostruiamo? Il Commissario Errani paragonò il sisma dell’Emilia Romagna a quello delle Marche e sbagliò perché i due fenomeni sono stati completamente diversi – ha proseguito il primo cittadino -. Dovevamo prendere la legge 94 del 1997 e in quel modo, rivedendola, si sarebbe migliorata la condizione delle persone e si sarebbe potuto risolvere qualcosa. Invece siamo andati sempre avanti con ordinanze su ordinanze, l’una che cambiava ciò che era stato detto dall’altra. Così non è possibile.” E poi c’è il poco potere che viene dato ai primi cittadini dei comuni del cratere. “Possiamo correre dalla mattina alla sera ma se non ci dicono che siamo noi a poter agire possiamo fare ben poco – conclude il sindaco di Visso -. Quando gli elettori mettono quella crocetta sulla proprio scheda non cambiano nulla purtroppo: questa è la verità.”  

11/09/2019 11:00
"Viaggiare nel Medioevo": evento speciale dell'associazione "ParadisoMontagna"

"Viaggiare nel Medioevo": evento speciale dell'associazione "ParadisoMontagna"

Si è appena concluso l’evento speciale dell’associazione “ParadisoMontagna” che ha avuto come tematica il viaggiare nel Medioevo egregiamente narrato e spiegato dallo scrittore e studioso di storia medievale Giovanni Melappioni durante il percorso che da Visso porta al Santuario di Macereto. Lo storico ha introdotto i numerosi escursionisti intervenuti, molti dei quali facenti parte dello Sci Club di Recanati, in una sorta di viaggio nel tempo facendoli immedesimare nell’uomo del XII secolo e spiegando le motivazioni di questi lunghi viaggi legati al commercio, alla spiritualità o alla ricerca di migliori condizioni di vita: percorsi spesso sconosciuti, difficili e pericolosi affrontati non certo su strade asfaltate o con comode calzature da trekking. Positivi i commenti dei partecipanti all’evento fortemente interessati e attenti alle storie narrate, segno del percorso intrapreso dall’associazione legato non solo alla frequentazione della montagna ma abbinando a questi cammini momenti legati alla storia, alla musica, al teatro all’arte in collaborazione con le realtà del territorio. Percorso che sicuramente proseguirà anche nei prossimi anni. Realtà come quelle dell’Azienda Agricola “Scolastici” di Macereto che ha ospitato i partecipanti per il pranzo nei propri spazi con una cornice meravigliosa come quella della parete nord del Monte Bove e il Bar Panificio “Fronzi” di Pieve Torina che si è occupato di preparare gli ottimi e abbondanti piatti degustati a km zero e con vere prelibatezze IGP dei nostri Monti Sibillini. A guidare tutti il presidente Pantanetti Simone, Accompagnatore di Media Montagna e Guida Ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, insieme all’intero staff di “ParadisoMontagna” che vi aspetta domenica 15 settembre per un’escursione sulla cima più alta delle nostre montagne: il Monte Vettore!

09/09/2019 19:45
Pick-up in fiamme a Visso: intervengono i Vigili del Fuoco

Pick-up in fiamme a Visso: intervengono i Vigili del Fuoco

I Vigili del Fuoco del Comando di Macerata sono intervenuti qualche minuto prima delle 14:00 a Visso, in Località Villa Sant'Antonio, per un incendio di un'autovettura: un pick up. A lanciare l'allarme il proprietario del mezzo. L'intervento della squadra del Distaccamento di Visso ha permesso di spegnere il veicolo e mettere in sicurezza l'area: nessuna persona è rimasta coinvolta.   

01/09/2019 17:08
Due scosse di terremoto a Norcia di 4.1 e 3.2: avvertite anche nel maceratese

Due scosse di terremoto a Norcia di 4.1 e 3.2: avvertite anche nel maceratese

La terra torna a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle ore 2:02 a Norcia, in provincia di Perugia, nel territorio umbro, a 8 chilometri di profondità. Due minuti dopo c'è stata una seconda scossa, sempre con lo stesso epicentro, di 3.2. Alle 2:06 si è registrata una terza scossa di magnitudo 2.0. Undici minuti dopo una nuova scossa di magnitudo 3.0. Il terremoto è stato distintamente avvertito in tutta la provincia maceratese e alcuni cittadini sono scesi in strada. L'epicentro si trova infatti a 11 chilometri di distanza da Castelsantangelo sul Nera.  AGGIORNAMENTO ORE 10:25 Lo sciame sismico continua ad essere attivo nella zona epicentrale. A partire dalle 7:12 del mattino registrate altre tre scosse rispettivamente di magnitudo 2.7 (ore 7:12), 2.8 (ore 7:58) e 2.4 (ore 9:49). Non si registrano al momento danni a cose o persone.  

01/09/2019 02:23
“La storia nelle storie: da Visso a Macereto”, l'evento speciale di ParadisoMontagna

“La storia nelle storie: da Visso a Macereto”, l'evento speciale di ParadisoMontagna

Un nuovo evento speciale organizzato da ParadisoMontagna per domenica 8 settembre 2019: “La storia nelle storie: da Visso a Macereto”. Ci sarà un ospite speciale, lo scrittore e studioso di storia medioevale, Giovanni Melappioni che nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo storico, "L’Ultima Offensiva" a cui ha fatto seguito nel 2013 il racconto lungo in ebook "Lo spettro di Ney" e nel 2015 "Missione d'onore", il romanzo premiato con la Giara d'Argento al premio letterario "La Giara", per scrittori esordienti, organizzato dalla Rai. Durante l’escursione guidata da Simone Pantanetti, Accompagnatore di Media Montagna iscritto al Collegio delle Guide Alpine della Regione Marche e Guida ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, verrà percorsa una parte dell’antica via Lauretana che metteva in collegamento il Regno di Napoli con la Valle del Chienti e Loreto fino a raggiungere il Santuario di Macereto. Ampi e generosi panorami al cospetto del Monte Bove ricchi di storie da narrare come quella di Elisabetta Malatesta rifugiatasi nella Rocca di Visso dopo la decapitazione del marito Piergentile da Varano. Una sensibilità particolare verso il mondo della storia quella dei componenti dell’associazione ParadisoMontagna: ricordiamo l’evento organizzato per il 25 aprile e dedicato all’eccidio di Mucciafora con il Prof. Paolo Coppari (presidente dell’Istituto Storico di Macerata) e quello con Lidia Massari (prof.ssa di Latino e Greco presso il Liceo “G.Leopardi” di Recanati) che durante la notte di San Lorenzo ha incantato gli escursionisti con la mitologia delle civiltà antiche legata alla volta celeste. Non semplici escursioni in montagna ma momenti legati alla cultura, alla musica, al teatro, alla storia ma anche all’enogastronomia di un territorio meraviglioso come quello dei Monti Sibillini. Infatti, l’escursione di domenica terminerà con un pranzo organizzato dal "Panificio Fronzi” di Pieve Torina, eccellenza del territorio che si caratterizza per l’alta qualità dei propri prodotti dettata da un lato dalla cura nella scelta degli ingredienti e dall’altro dalla pluridecennale esperienza nel settore, presso l’Azienda Agricola “Scolastici” di Macereto apprezzata per i prodotti caseari come il cacio e la ricotta sopravvissani.  

30/08/2019 15:59
Il Visso calcio scompare: "Non ci sono le possibilità per andare avanti"

Il Visso calcio scompare: "Non ci sono le possibilità per andare avanti"

 A comunicarlo è stato oggi un freddo comunicato della Figc Marche che annuncia l’inattività dell'Asd Visso calcio a partire dalla stagione 2019/2020. Le difficoltà erano molteplici per la società del presidente Quinto Mattioli, che però sembravano mitigate dall’aver trovato uno sponsor che la sostenesse, vale a dire il consorzio Arcale. Purtroppo – come sostenuto dallo stesso Mattioli –  le problematiche erano molteplici, oltre alle spese di gestione, infatti, mancavano delle strutture sportive adeguate per disputare le partite. Lo stadio del Paese, infatti, non è utilizzabile, e l’accordo per giocare su quello di Ussita non si è trovato, anche a causa del fatto che il paese montano è stato commissariato dopo le dimissioni del sindaco. Inoltre, come affermato dallo stesso presidente della squadra, “i dirigenti non ci sono più e nemmeno i giocatori, perciò bisogna trovarli da fuori e rimborsarli. Non ci sono le possibilità per andare avanti". Ora è difficile prevedere un futuro per la squadra di un paese, Visso, devastato dal terremoto, che deve fare i conti con una ricostruzione lenta, se non inesistente finora.  “Ora non c’è più nemmeno una squadra di calcio, ma dobbiamo andare avanti, dispiace per i giovani, ma sono sicuro che qualcosa in futuro faranno", ha concluso uno sconsolato Quinto Mattioli.  

29/08/2019 17:20
"Vogliamo la ricostruzione non i concerti, se ci volete aiutare scendete con noi in piazza": il grido dei terremotati

"Vogliamo la ricostruzione non i concerti, se ci volete aiutare scendete con noi in piazza": il grido dei terremotati

"Vogliamo la ricostruzione e non i concerti". "Godetevi pure i concerti ma almeno risparmiateci quella ipocrita commedia di dire che lo fate per noi. Noi vogliamo la ricostruzione delle nostre case e non i concerti". "Se veramente volete aiutare i terremotati scendete con noi in piazza, altro che andare ai concerti gratuiti fingendo di farlo per aiutarci". "Al di là dello spettacolo e della bella musica, stringi stringi rimane tutto fermo e nulla cambia per le popolazioni delle zone terremotate. Quindi a che serve tutto questo?". Sono solo alcune delle grida di rabbia e di aiuto disperato che si levano dalle pagine social del gruppo Facebook "La terra trema noi no", in merito alla terza edizione di RisorgiMarche, il festival ideato da Neri Marcorè. L'articolo pubblicato da "Il Metauro", che riporta i malumori dei terremotati risale al 2 agosto ma ancora oggi, soprattutto a tre anni di distanza dalla prima scossa che ha colpito il Centro Italia, i sentimenti delle popolazioni colpite dal sisma sono gli stessi. “C’è stato un terremoto che ha distrutto decine di migliaia di abitazioni. Fatto morti e feriti, il peggior disastro che ha colpito l’Italia negli ultimi anni. La ricostruzione dovrebbe essere la priorità delle priorità." Gli appartenenti al gruppo social criticano anche la lenta e farraginosa burocrazia che non permette loro di ricostruire e di poter dare una speranza al futuro di queste terre.  

28/08/2019 12:04
Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Il Commissariato straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini ha assegnato ieri le 200 unità di personale previsto dal decreto Sblocca cantieri. 116 sono quelle destinate alle Marche, 30 all'Abruzzo e 27 ciascuna a Lazio e Umbria. "L'accordo raggiunto per la ripartizione del personale destinato alla ricostruzione dal dl sblocca cantieri - commenta Farabollini - innesta linfa vitale nei processi istruttori e rappresenta un'ulteriore occasione per ribadire che la ricostruzione non prescinde dalla condivisione di intenti e risorse nel comune sforzo di dare risposte ai territori".

28/08/2019 08:35
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