Testare il piano di gestione delle emergenze del comando legione carabinieri "Marche", addestrare il personale alla sua attuazione, verificare l'efficienza dei mezzi e delle telecomunicazioni nonché il grado di preparazione per l'allestimento dell’area logistica.
Sono questi gli obiettivi che hanno spinto l'Arma dei carabinieri a svolgere, a partire dalla prime ore del mattino e lungo tutto l'arco della giornata, un'esercitazione che ha coinvolto i comuni di Visso, Ussita, Pieve Torina, Valfornace e Muccia.
Alla presenza del comandante della legione "Marche", il generale Salvatore Cagnazzo e del prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, i carabinieri hanno simulato un'azione di soccorso in caso di terremoto.
Le fasi dell'esercitazione sono state le più veritiere possibili; partendo dall'attivazione data dalla locale stazione di un evento sismico, seguendo il previsto protocollo, sono stati attivati dapprima la compagnia di Camerino e il comando provinciale di Macerata e, immediatamente dopo, il comando legionale di Ancona.
Sotto la guida operativa del comandante provinciale, il colonnello Nicola Candido, si è giunti a Visso con numerose pattuglie provenienti anche dai comandi provinciali limitrofi, che - dopo un rapido briefing - sono state poi collocate nei punti nevralgici dell'intera area con compiti di viabilità e antisciacallaggio, oltre che di soccorso alla popolazione.
Inoltre, a cura del nucleo di supporto logistico del comando legione carabinieri di Ancona, è stata celermente allestita un'infermeria, un punto di supporto alle telecomunicazioni e una cucina da campo, quest'ultima grazie al 5° reggimento mobile carabinieri "Emilia Romagna", appositamente giunto da Bologna.
Oltre cento gli uomini in campo per questa complessa attività che ha visto operare in sinergia l'arma della componente territoriale, i carabinieri forestali e i reparti speciali del Noe (nucleo operativo ecologico), del Nas (nucleo antisofisticazione e sanità) e del Tpc (tutela patrimonio), con l’importante ausilio della associazione nazionale carabinieri, presente con le sezioni di Jesi, di Filottrano, di Offida, di Recanati e di Spinetoli.
Dopo tre anni la croce sul Monte Bove sta per tornare sull'omonima vetta. Ad annunciarlo, in via ufficiale, è il sindaco di Ussita Silvia Bernardini: "Sono partiti i lavori per il riposizionamento. Stavolta non porteremo la croce su a 'spalla', ma lo faremo tramite un elicottero...ma la magia sarà la stessa!".
La grossa croce metallica era caduta a causa del maltempo nel marzo del 2020 ed era stata recuperata nel luglio dello stesso anno grazie all'intervento dei vigili del fuoco (leggi qui). "Ci sono voluti 'solo' tre anni di carte ed autorizzazioni, ma grazie all’attivismo del Comitato, nato all’uopo, che ha raccolto parte dei fondi, alle donazioni arrivate al Comune di Ussita, all’operato di professionisti che hanno 'donato' il loro lavoro e alla struttura comunale che non ha mai mollato nonostante tutti i vari 'inciampi' e procedure da seguire (avremo la Croce più a norma… sotto tutti i punti di vista), finalmente riavremo la 'nostra' Croce", aggiunge la prima cittadina.
"Che sia di buon auspicio per l’intera ricostruzione di Ussita. Ci vorrà tempo, ma sarà più bella è magica di prima", chiosa la sindaca. Le operazioni di ripristino inizieranno dal 25 al 27 settembre. "In tali giorni volerà sul territorio comunale l’elicottero per il trasporto dei materiali e l’esecuzione dei lavori - precisa in un avviso Bernardini -. Si raccomanda di porre la massima attenzione nelle vicinanze della zona della punta della croce del Monte Bove".
La loro unione è dura e resistente come la pietra e prosegue nello stare l'uno accanto all'altra con il cuore a Vallestretta di Ussita.
Tutto diventa più semplice e concreto quando a parlare sono i fatti, quando è proprio una coppia, Sante Nori e Maria Capuzi, a dimostrare come un matrimonio può resistere a tutto, anche al tempo.
I protagonisti di questa bella storia vivono a Roma ma sono tutti e due di Vallestretta di Ussita e oggi festeggiano, da quel 27 agosto 1960, i loro 63 anni di matrimonio con tutta la famiglia.
"È bastata una norma contenuta nel regolamento di Polizia Rurale Comunale ad autorizzare i carabinieri forestali a dar vita serie di multe contro gli allevatori della zona che per proteggere il bestiame dal lupo usano strumenti di prevenzione".
È quanto si legge in una nota di protesta da parte di quegli allevatori che pascolano l'altopiano di Macereto nel versante ussitano. ''E' una situazione grottesca - scrivono - perche' mentre i nostri colleghi del confinante pascolo di Visso subiscono pesanti perdite da parte del lupo alle aziende con vitelli e puledri, difficili da proteggere con le attuali strumentazioni disponibili. Viceversa gli allevatori di Ussita con altra tipologia di bestiame, in particolare ovino, attraverso un buon uso delle misure di prevenzione - quali recinzioni elettrificate e cani da guardiania - hanno quasi azzerato le perdite''.
Tutto bene quindi? ''Certo, non fosse per una inedita e inusuale interpretazione di una norma contenuta nel Regolamento di Polizia Rurale Comunale da parte dei locali carabinieri forestali, che ha scaturito un pesante flusso di sanzioni e controlli - prosegue la nota di protesta - a danno degli stessi allevatori, tutti tacciati della medesima violazione. Sanzioni ripetute con una spaventosa frequenza, nonostante gli scritti difensivi regolarmente presentati".
"Una situazione paradossale quindi, grottesca, che rischia di disincentivare l'utilizzo degli strumenti di prevenzione come buona misura di mitigazione del conflitto tra grandi carnivori e attività zootecniche, esacerbando animi già esasperati da ben altre difficoltà, come la mancanza di acqua sui pascoli che si protrae dal sisma dell' ottobre del 2016. Gli allevatori - si precisa nel documento - sono irremovibili nel mettere in pratica tutti i sistemi consentiti per Legge per prevenire gli attacchi''.
Chiedono però risposte definitive sul come proseguire il loro lavoro alle amministrazioni, agli Enti preposti, al Comando Carabinieri Forestali, all Assessore all'agricoltura della Regione Marche, al Ministro dell'agricoltura e al Ministro dell'ambiente. ''La vita dei nostri animali vale più di una 'licenza poetica', che - si conclude la nota degli allevatori ussitani - ci sta costando molto sia in termini economici che psicologici, in un contesto come quello dell'Appennino terremotato, in cui non si sente davvero alcun bisogno di ulteriori difficoltà''.
La terra torna a tremare nelle Marche. Un terremoto di magnitudo 3.1 si è verificato nella notte in provincia di Macerata, ad Ussita ad una profondità di 9 chilometri.
La scossa è stata registrata dalla Sala Sismica INGV di Roma, all'1.41 di questa notte. Non risultano al momento danni provocati dalla scossa avvertita distintamente dalle popolazioni dell'entroterra maceratese.
È tornata la neve sull'Appennino marchigiano. A Frontignano di Ussita stamani c'è un manto bianco di 10-15 centimetri, "non sufficiente per immaginare una riapertura straordinaria degli impianti sciistici, ma comunque suggestiva per chi volesse salire in quota per ammirare il paesaggio, farsi una passeggiata e magari degustare qualcosa", dice all'Ansa l'amministratore della società che gestisce gli impianti anche di Bolognola, Francesco Cangiotti.
La seggiovia di Frontignano tornerà in funzione, invece, per il lungo ponte del 25 aprile e per il primo maggio, poi con l'arrivo della bella stagione le due stazioni saranno pronte ad accogliere gli amanti della montagna a tutti i fine settimana e da giugno attività anche per gli appassionati della bicicletta, "un modo per vivere le nostre montagne praticamente tutto l'anno", spiega Cangiotti.
Sul fronte delle previsioni meteo, il fine settimana che ci attende sarà all'insegna del brutto tempo, attese piogge diffuse su tutte le Marche e anche altre nevicate attorno ai 1500 metri di quota.
(Credit foto: Bolognolaski.it)
È tornata la neve sulle piste da sci di Frontignano e Bolognola e ha portato con sé il freddo ad alta quota. Sui monti Bove e Prata, ad esempio, le temperature sono scese fino a -6 gradi. "I circa dieci 10 cm caduti - fanno sapere i gestori degli impianti - non ne consentono comunque l'immediata riapertura".
La perturbazione che ha portato nuove nevicate sull'Appennino marchigiano e pioggia a valle, nella giornata odierna lascerà spazio a un cielo sereno o poco nuvoloso.
Una tendenza che, stando alle previsioni meteorologiche del Centro Multirischi, si dovrebbe confermare anche per domani, mercoledì 29 marzo e per la giornata di giovedì.
Incidente nella mattinata di oggi sulle piste da sci di Frontignano, a Ussita. Erano circa le 10:30 quando una ragazza recanatese di 26 anni, durante una lezione di snowboard, è caduta battendo la testa. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di ciò che è accaduto, fatto sta che subito è partita la macchina dei soccorsi.
Sul posto è stato richiesto l'intervento del soccorso pista, del soccorso alpino e dei sanitari del 118. La 26enne, a seguito dell'impatto al suolo ha subito una perdita di coscienza e dopo essere stata trattata in loco e stabilizzata, è stata caricata all'interno dell'eliambulanza, per poi venire trasferita all'ospedale regionale di Torrette. Si sospetta che la giovane abbia riportato un trauma cranico.
Incidente nella mattinata di oggi a Frontignano di Ussita. Erano circa le 10 quando un giovane di 31 anni, mentre si dirigeva verso gli impianti sciistici, ha subito un ribaltamento con il quad che conduceva. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di ciò che è accaduto, fatto sta che subito è partita la macchina dei soccorsi. L'uomo è stato assistito dai sanitari del 118 che, a seguito dei traumi riportati, ne hanno disposto il trasferimento d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona via terra, tramite ambulanza.
È tornata la neve sull'Appennino marchigiano. Al rifugio della stazione sciistica di Frontignano di Ussita si registra un manto bianco di 40 centimetri. La neve sta cadendo sopra i 700 metri di quota, con le precipitazioni che sono previste dal Centro multirischi regionale per l'intera giornata odierna.
Si registra anche un calo delle temperature. Per le giornata di domani, giovedì 2 marzo e venerdì 3, è atteso un miglioramento che porterà anche all'apertura degli impianti montani per la gioia degli amanti dello sci
È stata firmata questa mattina la convenzione per la gestione del servizio idrico integrato tra Ato 3 e comune di Ussita. "È il mio primo atto da presidente, e sono orgoglioso di poter lasciare ai cittadini di Ussita, realtà cui sono particolarmente legato, la gestione in proprio del bene acqua" sottolinea Alessandro Gentilucci, nominato lo scorso dicembre alla guida dell’ente che si occupa dell’organizzazione e gestione dei servizi idrici integrati per 46 comuni delle provincie di Macerata ed Ancona.
"Concediamo ad un comune montano l’opportunità di mantenere, in forma autonoma, il servizio idrico integrato seguendo criteri di economicità e di qualità. Una soluzione diversificata" conclude Gentilucci "resasi necessaria per andare incontro alle specificità di contesti territoriali che richiedono interventi mirati come nel caso di Ussita".
Gli amanti dello sci e degli sport invernali nel fine settimana appena trascorso hanno letteralmente "preso d'assalto" le stazioni sciistiche marchigiane nel Maceratese.
"A Frontignano e Bolognola abbiamo registrato circa 10mila presenze", ha fatto sapere il gestore degli impianti, Francesco Cangiotti.
"C'è un ottimo innevamento e tutte le poste disponibili sono in funzione, abbiamo avuto davvero tantissima gente, malgrado un po' di nebbia che andava e veniva", ha aggiunto Gli impianti resteranno aperti anche nel corso della settimana: "Nonostante sia lunedì - ha aggiunto Cangiotti - anche stamani abbiamo un discreto numero di persone che sono salite in quota per sciare".
Non tuttto è filato liscio però. Nel weekend si è registrato qualche disagio alla circolazione, con i carabinieri che sono stati costretti a chiudere la provinciale che da Bolognola porta a Pintura, a causa della sosta selvaggia di molteplici automobilisti. Registrato un boom di presenze anche al comprensorio sciistico Sassotetto-Santa Maria Maddalena.
Con il recente avvio della stagione sciistica e in particolare con l’apertura dei comprensori di Sassotetto–Santa Maria Maddalena, Pintura-Bolognola e Frontignano di Ussita, i carabinieri del Comando Provinciale di Macerata, con specializzazione “sciatori”, hanno organizzato e attivato i servizi di vigilanza e soccorso sulle piste per contribuire a garantire lo svolgimento della pratica sportiva e del divertimento in sicurezza.
I carabinieri con specializzazione sono presenti sia presso la Compagnia di Tolentino – con competenza sul territorio di Sassotetto - che presso la Compagnia di Camerino, che svolgerà vigilanza presso gli impianti di Bolognola e Frontignano. La presenza dell’Arma sarà assicurata grazie ai servizi congiunti o organizzati in coordinamento con i carabinieri del gruppo Forestale, che garantiranno la preziosa presenza di militari qualificati.
Tutti i carabinieri hanno conseguito infatti la specializzazione presso il centro di addestramento alpino di Selva di Val Gardena. I militari, che abitualmente svolgono i tradizionali compiti d’Istituto essendo inquadrati nelle stazioni carabinieri e nei reparti del gruppo forestale, metteranno le loro competenze a disposizione della sicurezza anche in ambiente montano, contribuendo al soccorso e alla vigilanza in particolare dei fruitori delle piste da sci.
I servizi saranno svolti prevalentemente nel fine settimana o comunque nei giorni e orari di maggior afflusso, su sci e con l’utilizzo di motoslitta. I “carabinieri della montagna” hanno una lunga tradizione storica, che risale all’origine dell’Arma stessa, insieme ai tradizionali reparti a cavallo.
Nel 1814 infatti, quando nacque l’allora Corpo dei carabinieri, il territorio del piccolo stato sabaudo era costituito per il 70% della sua estensione da zone montane; da qui la necessità di formare dei militari in grado di perlustrare terreni difficili e impervi.
Le tappe che condussero all’unità d’Italia videro ampliare l’impiego di idonei operatori alle zone appenniniche. La prima scuola alpina dell’Arma nacque nel dopoguerra e nel 1968 prese la denominazione di “Centro Carabinieri Addestramento Alpino” con sede a Selva di Val Gardena (Bolzano) che forma sciatori, rocciatori, addetti al soccorso alpino e alle squadre antivalanga.
Le competenze tradizionali forestali, a seguito del recente accorpamento sono state un valore aggiunto proprio con particolare riguardo al delicato tema della sicurezza e soccorso in ambiente innevato. Oggi infatti le competenze in materia di “controllo del manto nevoso e previsione del rischio valanghe, nonché le attività consultive e statistiche” sono di competenza dell’Arma attraverso il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari (servizio Meteomont carabinieri).
Bufera di neve a Frontignano di Ussita restano chiuse le piste da sci. A darne comunicazione è la società che gestisce gli impianti.
"Amici oggi la forte bufera che ha depositato quasi un metro di neve e il vento non ci permettono di aprire la stazione", si legge sulla pagina Facebook Frontignano 360. Aggiungendo che sono in corso i lavori con i gatti delle nevi per sistemare tutti i tracciati che torneranno a disposizione degli amanti della montagna già da domani.
Intense nevicate stanno interessando anche la zona di Bolognola dove, però, restano aperte le sciovie Pintura 1, Pintura 2 e tappeto Scoiattolo.
Sta nevicando anche a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, tre dei borghi più colpiti dal sisma del 2016. Al momento ci sono una decina di centimetri di neve già depositata al suolo.
Per gli amanti delle piste da sci di Frontignano, dunque, bisognerà attendere probabilmente a giornata di domani, quando le condizioni meteo sono previste in miglioramento.
Le nevicate, che da lunedì hanno imbiancato le località di Frontignano di Ussita e Bolognola, hanno consentito la tanto attesa riapertura delle piste da sci.
Da oggi, 20 gennaio, Frontignano ha riaperto le piste Starna, Direttissima Belvedere, Pian Dell’Arco e Saliere solo fino alla partenza Belvedere oltre ai tapis roulant Campo scuola, dove si trovano noleggi e scuola sci. Le piste saranno aperte dalle 8:30 alle 16:30
Da sabato 21 gennaio, inoltre, riapriranno anche quelle di Bolognola: Pintura 1- pista azzurra, Tappeto Madonnina, Pista slittino, Tappeto scoiattolo e Campo scuola, con orario 8:30 16:00.
Intanto nelle prossime ore sono attese nuove nevicate sui monti Sibillini e in generale su tutto l'arco appenninico. La quota neve scenderà fino si 400-500 metri, stando alle previsioni del Centro Multirischi Marche. Le precipitazioni più importanti sono attese per domani.
A fronte delle nevicate previste per tutta la giornata di sabato (domenica condizioni meteo migliori) viene raccomandato di salire agli impianti muniti di catene o gomme termiche.
Risveglio "bianco" a Frontignano di Ussita (Macerata), dove dalla prima ore della mattinata sta cadendo la neve in maniera copiosa.
Nel corso della giornata, stando alle previsioni meteorologiche del Centro Multirischi della Regione Marche, la quota neve si alzerà attorno ai 1.700 metri di quota, ma nei prossimi giorni potrebbe tornare a scendere attorno a quota 1.200 metri.
Secondo i gestori degli impianti sciistici di Frontignano e Bolognola, per il prossimo fine settimana sulle piste marchigiane potrebbero esserci accumuli nevosi di 50-60 centimetri. Intanto, nel weekend appena trascorso, a Frontignano è entrato in funzione il Campo scuola con la presenza di tantissimi appassionati della neve.
L’inverno caldo rischia di mettere in ginocchio anche gli operatori turistici della montagna marchigiana e in generale dell'Appennino centrale.
L'assenza di precipitazioni nevose impone la chiusura degli impianti sciistici e "se la neve non arriverà entro pochi giorni avremo la stagione completamente compromessa con gravi perdite economiche", afferma Francesco Cangiotti, l'amministratore della Società funivie Bolognolaski che gestisce anche gli impianti di Frontignano di Ussita (Macerata), recuperati di recente dai danni causati dal sisma.
"Le temperature restano per tutto l'arco della giornata sopra lo zero termico e questo - spiega ancora Cangiotti - non consente di attivare l'innevamento programmato, nonostante quest'anno abbiamo acquistato un nuovo cannone spara neve. Se continuerà a non nevicare saremo costretti a chiedere lo stato di emergenza e quindi degli aiuti economici".
(Foto di Frontignano360)
''Il territorio comunale di Ussita ha due importanti vincoli identificati con i codici R3 e R4, legati al rischio idrogeologico e al rischio frane che nel tempo hanno purtroppo dato segni delle loro pericolosità: nella Frazione di Vallestretta sono state le frane a colpire, mentre le alluvioni hanno già interessato il territorio dove sono situati gli impianti sportivi come il palazzo del ghiaccio e la piscina, oltre al camping, il parco giochi e le numerose abitazioni. Mentre sembra imminente la risoluzione del vincolo R4, grazie alla regia e all’autorevole intervento del Commissario Straordinario Legnini, la risoluzione del problema R3 legato alle frane non sembra ancora sulla linea di partenza, nonostante siano già stati stanziati diversi milioni di euro sia per i lavori a Vallestretta - rischio valanga -, sia per la riforestazione del Monte Rotondo- rischio valanghina''.
Questo è quanto afferma in nota stampa il consigliere di minoranza al Comune di Ussita Guido Rossi, il quale già in data 23 settembre aveva presentato alla sindaca di Ussita Silvia Bernardini un’interrogazione: ''Sulla scorta della terribile alluvione che si è abbattuta sulle Marche nelle provincie di Ancona e Pesaro, la quale ha colpito con estrema violenza città e borghi meravigliosi, lasciando dietro di sé un bilancio in termini di perdite umane pesantissimo, avevo chiesto alla prima cittadina che tipi di interventi fossero stati fatti o predisposti dall’amministrazione comunale a difesa del territorio e della popolazione per affrontare eventuali problemi dovuti ad eventuali piogge a carattere straordinario e se nel territorio a vincolo R4 ci fossero abitazione con la presenza di privati o cantieri aperti''.
''In attesa di una risposta tranquillizzante, alla luce della violenta alluvione che ha spazzato via Ischia provocando dieci morti, tenendo presente che gli eventi ambientali e atmosferici stanno diventando sempre più gravi, impattanti e imprevedibili - conclude Guido Rossi - ho contatto nuovamente la sindaca, sollecitando una risposta a quanto richiesto oltre due mesi fa con la speranza di avere un riscontro positivo. Ho scritto anche al Prefetto di Macerata, al Presidente della Regione Marche – recentemente nominato Commissario Delegato per gli eventi alluvionali - affinché intervengano autorevolmente in caso di ‘mancanze’ da parte dell'amministrazione. Sono ormai diversi anni che l'amministrazione ha a disposizione oltre 3.000.000 di euro per intervenire sulla frazione di Vallestretta e oltre 1.500.000 euro per la riforestazione di Monte Rotondo ma ancora non vediamo alcun cantiere aperto''.
Droga e armi in casa: in manette un 34enne. Nel corso di controlli, nell’area montana dei Monti Sibillini, i carabinieri della stazione di Visso hanno tratto in arresto un trentaquattrenne nella vicina Ussita poiché trovato in possesso di un fucile calibro 12, delle relative munizioni, di due coltelli a serramanico e di dosi di cocaina, hashish e marijuana.
L’uomo, dopo un primo controllo effettuato di notte su strada, i militari della Compagnia di Camerino hanno esteso il controllo anche all’abitazione del giovane, dove hanno rinvenuto ulteriore stupefacente. Dopo le formalità di rito, il 34enne è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Brutta avventura per un bambino di 7 anni a Ussita, caduto con la bici durante una gita su un sentiero in montagna. L'allarme è scattato nella tarda mattinata di oggi, a seguito dell'incidente avvenuto lungo il sentiero che dal rifugio Piani di Pao conduce al rifugio del Fargno.
Il piccolo, in sella alla sua bici, è caduto rovinosamente a terra per ragioni ancora da chiarire. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi: per il bambino, in vacanza a Ussita con i genitori, è stato necessario il trasporto d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette. Non si trova, in ogni caso, in pericolo di vita.