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Ussita, la protesta degli allevatori: "Multe a raffica per chi si protegge dal lupo"

Ussita, la protesta degli allevatori: "Multe a raffica per chi si protegge dal lupo"

"È bastata una norma contenuta nel regolamento di Polizia Rurale Comunale ad autorizzare i carabinieri forestali a dar vita serie di multe contro gli allevatori della zona che per proteggere il bestiame dal lupo usano strumenti di prevenzione".

È quanto si legge in una nota di protesta da parte di quegli allevatori che pascolano l'altopiano di Macereto nel versante ussitano. ''E' una situazione grottesca - scrivono - perche' mentre i nostri colleghi del confinante pascolo di Visso subiscono pesanti perdite da parte del lupo alle aziende con vitelli e puledri, difficili da proteggere con le attuali strumentazioni disponibili. Viceversa gli allevatori di Ussita con altra tipologia di bestiame, in particolare ovino, attraverso un buon uso delle misure di prevenzione - quali recinzioni elettrificate e cani da guardiania - hanno quasi azzerato le perdite''.

Tutto bene quindi? ''Certo, non fosse per una inedita e inusuale interpretazione di una norma contenuta nel Regolamento di Polizia Rurale Comunale da parte dei locali carabinieri forestali, che ha scaturito un pesante flusso di sanzioni e controlli - prosegue la nota di protesta - a danno degli stessi allevatori, tutti tacciati della medesima violazione. Sanzioni ripetute con una spaventosa frequenza, nonostante gli scritti difensivi regolarmente presentati".

"Una situazione paradossale quindi, grottesca, che rischia di disincentivare l'utilizzo degli strumenti di prevenzione come buona misura di mitigazione del conflitto tra grandi carnivori e attività zootecniche, esacerbando animi già esasperati da ben altre difficoltà, come la mancanza di acqua sui pascoli che si protrae dal sisma dell' ottobre del 2016. Gli allevatori - si precisa nel documento - sono irremovibili nel mettere in pratica tutti i sistemi consentiti per Legge per prevenire gli attacchi''.

Chiedono però risposte definitive sul come proseguire il loro lavoro alle amministrazioni, agli Enti preposti, al Comando Carabinieri Forestali, all Assessore all'agricoltura della Regione Marche, al Ministro dell'agricoltura e al Ministro dell'ambiente. ''La vita dei nostri animali vale più di una 'licenza poetica', che - si conclude la nota degli allevatori ussitani - ci sta costando molto sia in termini economici che psicologici, in un contesto come quello dell'Appennino terremotato, in cui non si sente davvero alcun bisogno di ulteriori difficoltà''. 

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