Si è consumata stamattina una tragedia nel comune di Urbisaglia: una donna straniera di 53 anni, B. I., si è tolta la vita in via Roma gettandosi nel vuoto dal balcone di un parcheggio.
Sono intervenuti i soccorsi ma non c'è stato niente da fare. Anche l'eliambulanza, che era stata allertata, è rientrata.
(Servizio in aggiornamento)
Siti archeologici e grandi testi del teatro classico, più visite guidate e degustazione di prodotti tipici del territorio.
È la formula che abbina cultura e turismo alla base del successo di TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna a cura dell'Amat con i Comuni interessati, la Regione Marche e la Soprintendenza Archeologica, giunta alla 19/a edizione.
In programma 15 appuntamenti, dal primo luglio al 12 agosto, in luoghi suggestivi di grande fascino: il Teatro Romano di Ascoli Piceno, l'Area Archeologica di Santa Maria in Portuno di Corinaldo, il Teatro Romano di Falerone, l'ex Chiesa di San Francesco di Fano, il Salone d'onore del Castello della Porta di Frontone, il Teatro Romano Helvia Recina di Macerata, l'Area Archeologica La Cuma di Monte Rinaldo, il Palazzo Comunale di Osimo, Rocca Costanza a Pesaro, i Parchi Archeologici di San Severino Marche e di Urbisaglia, piazza Garibaldi a Senigallia.
In cartellone tra gli altri Glauco Mauri, Pamela Villoresi, Marco Paolini.
(Fonte e foto: ANSA)
L’Associazione Pro Loco di Urbisaglia in collaborazione con il birrificio Il Mastio di Urbisaglia e altre attività imprenditoriali locali organizza "Urbeers festival", il primo festival della birra artigianale e dello Street Food che si terrà a Urbisaglia in Piazza Garibaldi dal 23 al 25 giugno prossimi, nel contro storico ai piedi della Rocca medioevale. Un appuntamento all’insegna della rinascita, per un territorio come quello del maceratese colpito dal recente terremoto, per porre l’attenzione in uno dei settori economici emergenti quale è la produzione locale di birra artigianale, con l’ottica del completamento della filiera agricola, dalla produzione delle materie prime alla loro trasformazione e vendita.
In occasione dell’evento, saranno presenti oltre 30 tipologie di birre alla spina, selezionate tra quelle dei migliori birrifici artigianali nazionali e locali capitanate dal Birrificio Il Mastio di Urbisaglia.
In abbinamento alla birra artigianale non mancheranno tante proposte street food di qualità, dalla Paella e altri invitanti primi piatti di pesce della nuova linea “Giorgio Mare”, ai migliori fritti marchigiani, succulenti hamburger, bombette e braceria pugliese, fino ad arrivare all’immancabile “craft-pizza” del famoso pizzaiolo urbisalviense Tiziano Scagnoli.
Il festival sarà animato da una serie di eventi paralleli che coinvolgeranno, oltre agli appassionati del mondo birraio anche il mondo dello sport, con una serie di appuntamenti sportivi come il torneo “Beer Basket” previsto per sabato 24 e sponsorizzato dalla Robbys Palestre, e dell’arte con la terza edizione di "La Lunga tela dell'Amore", un immancabile appuntamento di pittura estemporanea per tutti gli artisti della zona e non solo in collaborazione con l'artista Ugo Caggiano, con finalità benefiche. Anche gli animali da compagnia avranno il loro spazio sabato 24 alle ore 10:30 con BeerDog, appuntamento per gli amici a quattro zampe con un fantastico concorso di bellezza. Spazio anche per l’informazione sabato 24 alle 17:30 con la conferenza “La birra e le materie prime: nuove idee imprenditoriali”, l’occasione per presentare e conoscere la produzione agricola delle materie prime, la trasformazione e la successiva produzione della birra artigianale italiana.
Il festival vedrà anche la partecipazione di alcuni tra i migliori home brewers della zona che, nella giornata di domenica 25 realizzeranno in piazza una vera e propria “cotta pubblica” di birra e contestualmente il concorso HBC - Homebrewers Beer Contest, un concorso per gli amanti della birra fatta in casa, presieduta da una giuria di professionisti del settore (UBT Roma, direttivo slow food Umbria / Marche, publicans di riferimento locali e birrai professionisti).
Ad animare il festival anche alcuni tra i migliori birrai di fama nazionale che spineranno le birre di loro produzione mettendosi a disposizione del pubblico per rispondere a tutte le curiosità sul mondo della birra artigianale in costante crescita. A movimentare la manifestazione non mancherà tanta musica live e dj set, con le migliori band del panorama musicale locale sia inedite che affermate: venerdi 23/06 “Sul Comò” e “Vili Maschi”, sabato 24/06 “Capabrò” e “Senzassenso”, domenica 25/06 “Plastika Drastika”, “Sleimers” e “La Sonda”.
La manifestazione è patrocinata dai Comuni di Urbisaglia e Colmurano e si avvallerà della partecipazione dell’Associazione Pro Loco di Colmurano, la Protezione Civile di Urbisaglia e Colmurano, l’Associazione Carabinieri in Congedo “A. Beni” di Urbisaglia, l’Associazione Volontari Soccorso e P.A. di San Ginesio.
Forte del successo registrato nelle due precedenti edizioni, torna anche a Giugno durante la fashion week di Milano il progettoFor Marche - Food for Good, l’iniziativa ideata dalla AD dell'agenzia di Potenza Picena MAP Communication Antonella Mazzarella con la collaborazione del WHITE, il principale Salone Italiano Moda Donna e Uomo leader internazionale per la ricerca, per dare un aiuto concreto ai piccoli produttori del Centro Italia duramente colpiti dal sisma.Le birre artigianali del Birrificio Il Mastio di Urbisaglia (MC), i succhi di frutta La Golosa di Montelparo (FM), gli affettati tipici del Salumificio Corona di Montemonaco (AP), le confetture dell’azienda le Spiazzette di Amandola (AP), i dolci di Gianfornaio di Amandola (AP) per i dolci, e ancora e i vini bio dell’azienda Ciù Ciù, sono tutti protagonisti nella varie aree food del White.Inoltre due apecar personalizzate For Marche posizionate nello splendido garden di via Tortona offrono Street food Made in Marche con i prodotti delle aziende indicate precedentemente.Il catering è a cura di Mama Cake di Milano.Nelle precedenti edizioni avevano dato il loro sostegno al progetto For Marche ed avevano visitato le aziende esposte al White il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la showgirl e conduttrice tv Cristina Chiabotto, la stilista Francesca Vaccaro, moglie di Carlo Conti, la presentatrice Paola Marella.In allegato il comunicato stampa, alcune immagini scattate a Milano dei prodotti e la foto di Antonella Mazzarella con Alessia Ventura (ospite in uno degli appuntamenti di Panorama d’Italia in cui sono stati offerti i prodotti For Marche).
Forte del successo registrato nelle due precedenti edizioni, torna da oggi fino al 19 giugno il progetto "For Marche, Food For Good", l’iniziativa promossa da MAP Communication e WHITE, il principale Salone Italiano Moda Donna e Uomo leader internazionale per la ricerca, con lo scopo di dare un aiuto concreto ai piccoli produttori del centro Italia duramente colpiti dal sisma.
La MAP Communication è un’agenzia di comunicazione attiva nel marketing, advertising, ufficio stampa, PR ed e-business nata nel 1979 dalla tenacia e dall’intuito dei due imprenditori Antonella Mazzarella, Responsabile PR, e Mario Carlocchia, Strategic Planner. A testimonianza dell’impegno e dello stile dell’agenzia, i premi e i numerosi riconoscimenti vinti nel corso degli anni, ma soprattutto la stima e la fiducia dimostrata dalle aziende che si affidano a MAP nei settori Moda, Vitivinicolo, Alimentare, Arredamento, Sport-Fitness, Farmaceutico-Sanitario, Settore Pubblico e Religioso.
“Quest’iniziativa - ha spiegato Antonella Mazzarella, AD dell’agenzia MAP - è nata dal desiderio di poter fare qualcosa di utile e concreto per dare una mano a chi si è trovato in grave difficoltà a causa del terremoto. All’inizio non avevamo molte pretese ma abbiamo subito pensato che la comunicazione potesse essere uno strumento valido ed efficace per fornire un sostegno concreto ed immediato. In effetti la risposta è stata forte e non si è fatta attendere, soprattutto a Milano, indice del fatto che la solidarietà non si fa solo ‘sotto casa’ ma anche a chilometri di distanza”.
Il White ha subito sposato l’iniziativa, sin dall’edizione di gennaio 2017: “Non posso che ringraziare - prosegue Antonella Mazzarella - Massimiliano Bizzi e Brenda Bellei che ci hanno sin da subito appoggiato e così la nostra piccola azione si è trasformata in un’ottima vetrina per questi piccoli produttori. Siamo rimasti sorpresi del grande aiuto ricevuto dalla stampa, a livello locale e nazionale, e dalle redazioni dei più importanti telegiornali. La comunicazione si è dimostrata ancora una volta una leva fondamentale per far passare un messaggio di grande importanza. Perciò ci apprestiamo ad affrontare la prossima edizione con rinnovato orgoglio e ancora maggior slancio”.
A Gennaio e a Febbraio, in occasione delle due edizioni 2017 del White, moltissimi erano stati i buyer, gli operatori del settore, i giornalisti e gli appassionati di moda che avevano potuto assaggiare e conoscere alcune delle specialità enogastronomiche delle Marche all’interno degli spazi della fiera.
Con l’edizione di questo mese, l’iniziativa si ripete: saranno tre le aree food and beverage in cui si potranno gustare eccellenze enogastronomiche di altissima qualità. Oltre ai due punti ristoro dislocati lungo il percorso espositivo, anche nell’area VIP del WHITE saranno messi a disposizione alcuni prodotti di caffetteria, dolci e pasticceria provenienti dalle zone terremotate.
Provengono dalle Marche tutte le aziende di cui sarà possibile assaggiare le tipicità enogastronomiche: Salumificio Corona di Montemonaco (AP) per i salumi, Le Spiazzette di Amandola (AP) per le confetture, Gianfornaio di Amandola (AP) per i dolci, La Golosa di Montelparo (FM) per i succhi di frutta, il Birrificio Il Mastio di Urbisaglia (MC) per la birra. A dare il suo contributo all’iniziativa anche l’azienda vitivinicola Ciù Ciù di Offida (AP) che ancora una volta ha scelto di sposare un’iniziativa benefica. A curare il catering sarà l’azienda Mama Cake di Milano che ha aderito sin da subito al progetto e ha selezionato alcuni fra i migliori produttori delle Marche portando in una fiera così importante i loro prodotti.
Il progetto "For Marche,Food for Good" oltre che al White, è stato protagonista dell’edizione di marzo della BIT, Borsa Internazionale del Turismo, e delle varie tappe di Panorama d’Italia, iniziativa promossa dalla testata che sta toccando numerose città della penisola per mostrare e far conoscere le tante eccellenze tricolori.
Avrebbe compiuto 110 anni il 24 giugno, ma non ce l'ha fatta. Nel pomeriggio di oggi è spirata a Urbisaglia Maria "Mimì" Sebastiani, la donna più anziana della provincia di Macerata.
Sarà anche vero che gli anni iniziavano sicuramente a pesare, ma un dubbio sul ruolo che può aver giocato il terremoto anche in questo decesso rimane. La signora Mimì, infatti, a seguito del terremoto aveva dovuto lasciare la sua abitazione: la casa in via Crescimbeni a Macerata dove era nata il 24 giugno 1907, era stata infatti dichiarata inagibile a seguito del sisma e si era dovuta trasferire ad Urbisaglia.
Al suo fianco, l'amministratrice di sostegno, Aloisia Morlupi, e una badante. La signora Sebastiani era la più grande di quattro sorelle: il papà era l’avvocato Ezio Sebastiani, già segretario della Camera di Commercio di Macerata, mentre la mamma Beatrice Amodei era la figlia del sindaco di Macerata dal 1914 al 1917.
Nubile per scelta - "la mia libertà sarebbe stata limitata" amava dire - dopo il liceo classico "Mimì" aveva intrapreso la carriera di infermiera e fino all'ultimo è stata sempre legatissima alla Croce Rossa, dove aveva raggiunto il grado di tenente.
Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano andate peggiorando, anche se recentemente sembrava ci fossero segnali di miglioramento. Oggi pomeriggio, invece, il decesso.
Sciarpe, occhiali da vista, magliette, scarpe. Tantissime scarpe, perlopiù da tennis. Abbandonate a terra l’una sull’altra, sfuggite da piedi in corsa verso luoghi più sicuri. Lontano da quella piazza un attimo prima tranquilla e d’improvviso mare in tempesta.
Nel mezzo, ad annaspare confusa e spaventata, gente in lacrime. Chi con un braccio o una gamba sanguinanti, chi senza più punti di riferimento né amici o familiari al fianco. “Più di tutti mi ha fatto effetto vedere padri di famiglia salire sul palco e gridare spaventati al microfono i nomi di chi si era perso” racconta Diego Silveri. Diego è di Macerata ed è uno delle migliaia di juventini che da tutta Italia ieri sera ha raggiunto Torino per seguire dai maxischermi in piazza San Carlo la finale di Champions League contro il Real Madrid. Era in piazza quando si è alzata quella che chiama “onda” mentre prova a spiegare le sensazioni vissute in quei momenti di panico. Un’onda che ha travolto tutto, fatta di persone che si spingevano rovinosamente su altre persone. “Ho assistito a tutta la scena, ma grazie a Dio - racconta - l’onda non mi ha travolto”.
Diego si è svegliato ieri di buon mattino e insieme ad Andrea, Marco e Alberto, tre amici dello Juventus Club Doc di Treia, si è messo in strada, direzione Torino. “Sarei dovuto andare a Cardiff, ma per una cerimonia in programma oggi non sono partito più. Alcuni miei amici che ci erano stati mi hanno raccontato che valeva la pena e così ho deciso di godermi anch’io l’emozione di una piazza tutta bianconera. Mai avrei immaginato - dice - che sarebbe successo quello che è successo. Scene viste solo nelle videocassette di mio padre, con le immagini della finale del 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles contro il Liverpool. Io ancora non ero nato, sono del 1986.
Siamo arrivati intorno alle 15. Abbiamo lasciato la macchina e con un autobus - va avanti Diego nel suo racconto - abbiamo raggiunto la piazza, che già a quell’ora era abbastanza piena. C’erano tantissime trombette che suonavano, si respirava un clima di festa. Una volta entrati, ci siamo ritrovati con alcuni nostri amici. Ma nel punto in cui eravamo si vedeva male, allora Marco e Andrea hanno deciso di andare a vedere la partita a casa di un amico, mentre io e Alberto ci siamo sistemati sui gradini del monumento a Emanuele Filiberto. Ci siamo salvati perché eravamo più in alto rispetto alla folla che ci stava davanti, che è stata contenuta dai piloni con le catene di ferro.
Trascorsa una manciata di minuti dal terzo goal, dalla sinistra dello schermo in fondo alla piazza abbiamo visto un mare di teste come un’onda che si allargava sempre di più. Al centro, il vuoto e tutti che spingevano verso l’esterno per provare a uscire. Abbiamo visto davanti a noi gente che correva e cadeva a terra. Ho pensato: adesso esplode una bomba. Avevo paura che sparassero. Quando ti trovi in queste situazioni le pensi tutte, ti tornano in mente le scene di ogni giorno in televisione. Avevo paura per quello che sarebbe potuto succedere di lì a poco. Dieci minuti dopo, un’altra ondata, ma di senso contrario alla precedente. E la tensione è tornata. Mi sono chiesto: cos’altro succede adesso? Poi una terza. Siamo rimasti immobili, come in trappola, perché stavamo al centro e le vie di uscita erano bloccate dal flusso delle persone, abbiamo solo potuto aspettare. Sono stati minuti interminabili.
Al fischio finale abbiamo deciso di scendere i gradini e allora abbiamo visto a terra sciarpe, occhiali da vista, magliette, scarpe. Tantissime scarpe da tennis. C’era gente - ricorda Diego - che piangeva dalla paura, scene di panico. Quando finalmente siamo riusciti a uscire dalla piazza, abbiamo raggiunto Andrea a casa del suo amico. Più tardi abbiamo recuperato la macchina e intorno alle due di notte siamo ripartiti”.
"Stiamo tornando da Torino - scrive in un post su Facebook un'altra maceratese presente ieri in piazza San Carlo, Sabina Chiavari, di Urbisaglia ma residente a Loro Piceno - abbastanza ammaccati, più che altro psicologicamente. Era una bella festa: tutti in piazza con la stessa passione. Poi all'improvviso il caos. Un boato. Una massa di persone che ti corre addosso e ti trascina non sai dove non sai perché. L'unico pensiero: l'incolumità delle figlie. Abbraccio la piccola che era vicino a me, con uno sguardo vedo mio marito che abbraccia Noemi, poi solo spintoni e paura. Dopo tre ondate di panico cerco marito e figlia. I telefoni non funzionano. Passano 15 minuti, poi un contatto. Ci siamo tutti e senza ferite. Andiamo via, ma le forze dell'ordine dove erano? Organizzati male, allo sbaraglio. Ancora non si è capito in Italia che la psicosi è pericolosa e che non si può far finta di organizzare un evento in questo modo!".
Tra le oltre 400 fasce tricolore di sindaci italiani che apriranno la parata del prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica, ai Fori Imperiali di Roma, ci sarà anche un'ampia rappresentanza marchigiana, guidata dal presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi.
Gli amministratori dei comuni terremotati saranno in prima fila.
Le fasce tricolori marchigiane che hanno garantito la presenza partiranno dai comuni di: San Benedetto del Tronto, Apiro, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Belforte del Chienti, Castelraimondo, Castignano, Colmurano, Comunanza, Cupra Marittima, Esanatoglia, Fiastra, Force, Macerata, Mogliano, Monsampietro Morico, Monte Rinaldo, Montedinove, Montegallo, Monteleone di Fermo, Monteprandone, Offida, Ortezzano, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Poggio San Vicino, Pollenza, San Severino Marche, Senigallia, Urbisaglia, Sefro, Bolognola, Acquasanta Terme.
"Apprezziamo l'iniziativa e l'attenzione dimostrata", ha detto Mangialardi, "...considerando che 87 dei 131 comuni del cratere sono purtroppo proprio delle Marche ed è un giusto riconoscimento all'impegno di prima forza civile del Paese in un momento storico tanto complesso per il centro Italia e per le Marche in particolare".
C’è ancora molto da chiarire sulla morte del veterinario di Montelupone Olindo Pinciaroli, che la notte la mattina di domenica che è stato brutalmente assassinato dal suo assistente Valerio Andreucci, 24 anni.
Dopo la notizia che il giovane, che quella tragica mattina era alla guida dell’ambulanza veterinaria, aveva assunto circa 4 grammi di cocaina la sera precedente, è emerso un altro particolare raccapricciante. Durante la serata di sabato, passata in un locale di San Benedetto, Andreucci avrebbe inviato degli sms agli amici in cui scriveva apertamente: “ Vado su e l’ammazzo” riferendosi al suo datore di lavoro.
Nonostante gli amici abbiano cercato di fargli cambiare idea, il ragazzo lungo la via Chiaravallese, tra Osimo e Polverigi, domenica mattina ha accostato il mezzo e ha iniziato a colpire ripetutamente Olindo Pinciaroli con un coltello da cucina lungo 33 cm portato probabilmente da casa. 15 colpi inferti al torace, alla schiena e anche al viso, il veterinario ha cercato di difendersi, fuggire dall’abitacolo dell’ambulanza e ripararsi sotto al mezzo, ma per lui non c’è stato nulla da fare, causa un fendente che gli ha perforato cuore e polmone.
Ora il pm Pucilli, che non ha contestato per ora le premeditazione, in base anche agli sms inviati, dovrà cercare di fare chiarezza in una storia fatta ancora di tante ipotesi. Forse Andreucci era ancora sotto l’effetto della cocaina della sera precedente, tanto da non ricordarsi neanche di aver dichiarato, subito dopo l’omicidio di essere stati assaliti da 4 zingari. Ad oggi il gip Cimini, ha disposto la misura cautelare in carcere per il giovane ascolano per il rischio di reiterazione del reato.
Aveva assunto 4 grammi di cocaina nella notte tra sabato e domenica, durante una serata tra amici, Valerio Andreucci, il fantino di 23 anni fermato per l'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, di 54 anni, ucciso a coltellate nei pressi della sua ambulanza veterinaria domenica mattina lungo la strada Chiaravallese a Osimo. Lo ha detto lo stesso Andreucci, rispondendo oggi alle domande del gip Carlo Cimini durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di Montacuto alla presenza del suo legale Alessandro Angelozzi. Andreucci - che secondo l'avvocato aveva "gli occhi spiritati" - ha raccontato di avere notato un'auto bianca con le frecce accese in una piazzola vicino al luogo del delitto, poi "buio totale". La prima versione fornita dal giovane era invece di un tentativo di rapina da parte di quattro uomini armati di coltelli, ritenuta non credibile dai carabinieri che stanno conducendo le indagini e che lo hanno arrestato. dreucci, ma l'avv. Angelozzi ipotizza "un collegamento nella sua percezione dell'auto". Quanto alla cocaina, il legale sta vagliando la possibilità che il suo assistito sia un tossicodipendente cronico. In carcere al 23enne di Ascoli Piceno, che collaborava occasionalmente con Pinciaroli e che quella mattina stava facendo con lui un giro per cose di lavoro, sono stati somministrati tranquillanti e sonniferi.. Nel pomeriggio l'autopsia sul corpo del veterinario apresso l'ospedale di Torrette.
A condurre l'esame autoptico il medico legale Adriano tagliabracci, incaricato dal pm Marco Pucilli. Dovrà stabilire quali tra le numerose ferite da arma da taglio inferte alla vittima, soprattutto al torace e alla gola, ne abbiano provocato il decesso. I carabinieri continuano a raccogliere testimonianze e elementi che aiutino a individuare il movente della furia omicida, non ancora chiarito. Se stando a familiari e conoscenti fra Pinciaroli e il suo assistente non c'erano forti dissapori, è anche vero che la violenza dell' aggressione farebbe pensare a motivi di contrasto profondi, a una vendetta, o magari al timore che il veterinario potesse raccontare o denunciare qualcosa. Si sta anche cercando di inventariare cosa c'era all'interno dell'ambulanza e se manca qualcosa: non il denaro, ritrovato addosso al morto. (ANSA).
Si terrà domani, mercoledì 24 maggio, l'autopsia sul corpo di Olindo Pinciaroli, il veterinario di 54 anni ucciso a coltellate dal suo collaboratore, Valerio Andreucci, 23 anni, fantino e ragazzo di scuderia, la mattina di domenica scorsa lungo la strada Chiaravallese a Osimo (Ancona). Il medico legale Adriano Tagliabracci dovrà stabilire quali delle numerose ferite da arma da taglio inferte alla vittima, soprattutto al torace e alla gola, ne abbiano provocato il decesso.
Sempre domani, Valerio Andreucci comparirà davanti al Gip Carlo Cimini per l'interrogatorio di garanzia. Ieri il suo difensore ha parlato di un giovane ''tuttora in stato confusionale, incapace di fare un discorso lineare'', immemore di quanto accaduto domenica, forse perché sotto l'effetto di sostanze che potrebbero avere alterato il suo stato mentale. Una descrizione che non collima con l'impressione riportata dagli inquirenti durante l'interrogatorio di ben 12 ore cui il fantino è stato sottoposto a poche ore dal delitto: Andreucci è apparso lucido.
I carabinieri continuano a raccogliere testimonianze e elementi che aiutino a individuare il movente della furia omicida, non ancora chiarito. Se stando a familiari e conoscenti fra Pinciaroli e il suo assistente non c'erano forti dissapori, è anche vero che la violenza dell' aggressione farebbe pensare a motivi di contrasto profondi, a una vendetta, o magari al timore che il veterinario potesse raccontare o denunciare qualcosa. Si sta anche cercando di inventariare cosa c'era all'interno dell'ambulanza e se manca qualcosa: non il denaro, ritrovato addosso al morto. E' confermato che Pinciaroli, già ferito, ha tentato di scendere o è caduto dall'ambulanza veterinaria condotta da Andreucci per venire poi travolto dal furgone. Forse l'assassino ha cercato di fare marcia indietro per rimettere in moto il mezzo, ma poi lo ha abbandonato, andando a rannicchiarsi in un fossato a 100 metri di distanza. Da lì ha chiamato la madre, inventando la storia della rapina.
(Ansa)
Venerdì 19 maggio la Medea Montalbano ha incontrato i suoi sponsor alla "Cantina La Murola" di Urbisaglia. Una location prestigiosa per salutare un’annata di assoluto prestigio che ora sta per vivere il suo atto più emozionante, con la finale play-off di sabato prossimo, con la promozione in Serie A2 in palio.
Presenti non solo i rappresentanti del main sponsor Medea Care, ma anche tante altre realtà che hanno reso la Medea Montalbano quella che è oggi, protagonista di un’avventura ancora tutta da vivere ma già bellissima, con un risultato di una regular season vinta guidando il treno dall’inizio alla fine, con ben 21 partite vinte su 24 giocate.
"Ora ci attende il meglio". Lo hanno detto anche i rappresentanti delle istituzioni intervenuti a portare il loro saluto: il presidente della Fipav Marche Franco Brasili, il vicepresidente del comitato territoriale Fipav Macerata Enrico Marcantoni, il sindaco di Macerata Romano Carancini e Roberto Bartoli in rappresentanza del main sponsor Medea Care, ognuno con la sua pagina di storia da raccontare, delle pagine di storia legate dal filo rosso della conoscenza della storia di questa società che negli ultimi anni è cresciuta in modo esponenziale. Questo grazie alla capacità organizzativa della dirigenza, ma anche grazie al fondamentale apporto degli sponsor e delle realtà territoriali che hanno avuto la lungimiranza di credere e capire le potenzialità di un progetto tecnico che ora è alle porte di un grande traguardo.
Istituzioni e sponsor che hanno accolto in massa l’invito a partecipare alla serata, segno di una collaborazione non solo economica ed operativa, ma anche di un rapporto di stima reciproca che è il vero motore dell’attività del Montalbano Volley, che sta lavorando sul territorio e che sta facendo fiorire germogli importanti su quell’humus pallavolistico che a Macerata qualcuno aveva dato per essiccato quando in realtà si è dimostrato ben fertile e che ora sta portando la Medea a lottare per l’A2. Significativa in questo senso anche la presenza di Pietro Paolella, presidente dell’Helvia Recina Volley che ha già staccato il biglietto per la Serie B1 Femminile.
Questi gli ingredienti di una festa ben riuscita, insieme al teatro della serata: quella "Cantina La Murola" che ha ospitato in una cornice di eleganza raccolta, di qualità, di gusto estetico e di cura dei particolari che fanno la differenza questo momento di incontro. Grazie anche al catering fornito da Gazzani di Civitanova.
Ora si ritorna alla pallavolo giocata, in attesa di sapere l’avversario l’appuntamento però è noto: sabato 27 maggio, ore 21, Marpel Arena. La Medea, che è salita sul treno della storia, affronta la prima stazione.
Ci sarà anche Radio Studio 7, che seguirà la gara in diretta come ha seguito tutta l'entusiasmante cavalcata della truppa biancoverde. Martedì 23 maggio alle 21 l'emittente trasmetterà lo speciale sulla serata di venerdì, visibile sia sulla web tv della radio che sui canali 610 e 611 del digitale terrestre.
Avrebbe fatto tutto da solo Valerio Andreucci il giovane ascolano fermato stamani per l'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, ammazzato a coltellate ieri mattina a Osimo, durante un viaggio di lavoro intrapreso insieme all'assistente a bordo di un'ambulanza veterinaria.
Dopo il delitto, sul movente del quale trapelano ancora poche indiscrezioni, Andreucci avrebbe inventato l'assalto di un commando di 4 rapinatori lungo la via Chiaravallese. ''Io sono riuscito a mettermi in salvo'' aveva raccontato ai familiari al telefono, chiedendo che andassero a prenderlo.
Poi il lungo interrogatorio notturno, mentre i carabinieri raccoglievano elementi che hanno indotto il pm a disporre il fermo per gravi e concordanti indizi di colpevolezza.
Valerio Andreucci, 23 anni, è stato portato nel carcere di Montacuto; aveva sostenuto la tesi di un'aggressione per rapina da parte di 4 sconosciuti. (Ansa)
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E' stato ritrovato a 150 metri dal luogo del delitto, sul lato destro della strada Chiaravallese, il grosso coltello da cucina con l'impugnatura di metallo con cui Valerio Andreucci, 23 anni, avrebbe ucciso ieri mattina il veterinario Olindo Pinciaroli, 54 anni. L'arma era sporca di sangue, e verrà sottoposta ad accertamenti sulle impronte.
Andreucci era stato rintracciato nei pressi dai carabinieri poco dopo l'omicidio, accucciato in un fossato a 100 metri dall'ambulanza veterinaria su cui viaggiava con il dottore, ma sul lato sinistro della strada. Era in stato semiconfusionale, ha tentato di descrivere una finta rapina ad opera di 4 sconosciuti, ma nel corso del lungo interrogatorio notturno si è più volte contraddetto. Non ha tuttavia confessato. Il pm ha disposto la convalida del fermo a carico del giovane: al momento l'ipotesi di reato è omicidio volontario, senza premeditazione.
L'autopsia dirà quali sono stati i colpi mortali. Ancora da mettere a fuoco invece il movente dell'assassinio.
''La nostra ambulanza è stata affiancata da un'auto, sono scese quattro persone e ci hanno aggredito''. Queste le prime dichiarazioni rese dal collaboratore di Olindo Pinciaroli, il veterinario maceratese ucciso a coltellate stamani lungo la Chiaravallese, mentre era diretto a Polverigi per lavoro.
Secondo il collaboratore della vittima, che presenta ferite ad una gamba e alle mani, attorno alle 9:30 sarebbero stati aggrediti da altre persone, non ancora rintracciate. Fra le ipotesi al vaglio dei carabinieri di Osimo e del Reparto investigativo di Ancona la rapina violenta, o una discussione degenerata nell'accoltellamento, ma non si escludono altri scenari.
Il giovane viene sentito in queste ore dai carabinieri. Si cercano riscontri al suo racconto, e soprattutto si cerca di ricostruire il movente della supposta aggressione.
Sarà l'autopsia a stabilire quanti colpi hanno raggiunto il veterinario, e quali siano stati i fendenti mortali: la prima ispezione medico-legale ha accertato ferite da arma da taglio all'emitorace, all'addome e al collo. (Ansa)
Da venerdì 28 aprile a domenica 30, torna ad Urbisaglia il Festival “Il tuo Nome è scritto nel Cielo”, terza edizione dell’evento organizzato dalla parrocchia San Lorenzo. Un contenitore di libero pensiero cattolico fatto di incontri, spettacoli, testimonianze di fede, preghiera, mercatini, giochi e stand gastronomici.
Tema dell’edizione 2017 sarà la carità e ad aprire il festival sarà frate Alessandro, noto come “un tenore per conto di Dio, la voce di Assisi”. A chiudere la tre giorni invece Giada Nobile. Le novità di questa edizione riguardano calendario e location. “Il tuo Nome è scritto nel Cielo” viene anticipato accorpandolo alla festa del Sacro Cuore e non si svolgerà nella frazione de la Maestà bensì in Piazza Garibaldi, nel cuore di Urbisaglia ferito dallo sciame sismico: il Festival vuole essere sarà un modo per ripartire e riacquisire speranza.
Il programma inizia alle 16 di venerdì con il saluto del parroco Don Marino. Subito dopo il 2° Memorial “Valerio Brunori” organizzato dall’associazione sportiva Valfiastra Volley. Alle 18.30 Piazza Garibaldi ospiterà l’appuntamento più atteso con Frate Alessandro Giacomo Brustenghi, dell'Ordine dei Frati minori e tenore, il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico.
Porterà la sua testimonianza e naturalmente si esibirà. In serata alle 20 la cena nell’oratorio, alle 21 la Santa Messa nella collegiale di San Lorenzo (tutte le iniziative si faranno qui in caso di maltempo) e a seguire la processione del Sacro Cuore.
Sabato alle 16 animazione e testimonianza, sempre in musica, di Frate Emanuele. Poi alle 17.30 l’incontro con la cantautrice Debora Vezzani che racconterà la sua bella storia che ha favorito numerose conversioni. Alle 19 la Messa, alle 20 la cena e alle 21.45 l’Adorazione Eucaristica.
Domenica alle 16.30 Luciana Salvucci, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Colmurano, Urbisaglia e San Ginesio, presenterà il Pof realizzato con gli insegnati di religione “La carità con il cuore di un bambino”. Alle 17.45 seguirà la testimonianza di Giada Nobile, affermata attrice e musicista cui il terremoto di Amatrice ha portato via, purtroppo, i genitori. Alle 19 sarà il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi a celebrare la Santa Messa e alle 20.15 calerà il sipario con la cena nell’oratorio.
Cerimonia di inaugurazione della "nuova area camper della riserva naturale dell'abbadia di Fiastra venerdì 7 aprile 2017, ore 11 Abbadia di Fiastra, Urbisaglia (MC). Sarà presente il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini dottor Giuseppe Sposetti, contemporaneamente verranno riaperti al pubblico il chiostro, i musei annessi e il giardino del Palazzo dei Principi, che tornano ad essere fruibili dopo la chiusura a causa del terremoto.
"Si tratta di un momento importante per il territorio maceratese poiché segna la riapertura della stagione turistica, dopo gli eventi sismici, di questo luogo di interesse storico, artistico, architettonico, spirituale e ambientale, simbolo della provincia di Macerata". Ha così ribadito il presidente della Fondazione Baldini Giuseppe Sposetti.
La Locanda Le Logge, ristorante di Urbisaglia gestito da Andrea Tombolini, è stata selezionata tra i migliori ristoranti italiani da Chef Awards, gli Oscar della ristorazione italiana che vedranno la propria cerimonia conclusiva a Milano il prossimo 29 maggio con la premiazioni dei 10 migliori chef nazionali.
Oltre alla Locanda Le Logge, solo altri 4 ristoranti della provincia di Macerata sono stati inseriti in questa prestigiosa selezione, (Cavallini, Galileo, La Greppia e Emasi).
Il premio Chef Awards, alla sua prima edizione, è diverso perché la classifica è decisa solo dai voti e dalle opinioni dei "clienti": per la prima volta gli chef verranno giudicati proprio dalla voce più sincera, quella di chi ha testato i ristoranti e lasciato un commento sul web. Nato dalla volontà di cambiare i canoni di giudizio riferiti al mondo della cucina considerati fino ad oggi, Chef Awards ha utilizzato un nuovo concetto di votazione: la selezione dei migliori ristoranti è infatti basata sulle recensioni online lasciate da oltre 3 milioni di persone sulle principali piattaforme web, e ha visto la valutazione di più di 400 mila locali.
Fine settimana a tutta birra in Spagna dove si è tenuto il Barcellona Beer Festival al cui interno sono stati decretati i vincitori del Barcelona Beer Challenge, il concorso internazionale a cui hanno partecipato anche numerosi birrifici italiani e che, soprattutto, hanno riportato a casa ben 25 medaglie: 6 ori, 9 argenti e 10 bronzi; su un totale id 98 medaglie assegnate.
A combattersi a suon di boccali il birrificio Il Mastio di Urbisaglia che ha conquistato la bellezza di due ori con le due birre Litha e Corrosipa. La Litha ha trionfato nella categoria Witbier surclassando la belga Limburgse Witte di Cornelissen e l’italiana Collesi Bianca di Tenute Collesi. Mentre la Corrosipa è stata premiata come miglior Amercan IPA lasciandosi alle spalle due birre “di casa”: le spagnole Camarillo di Mad Brewing e Turtle Neck di Napar.
Non contento degli ori, Il Mastio ha conquistato anche due medaglie d’argento con altre due birre: la Rifle nella categoria American Pale Ale e la Road 77 tra le American Amber Ale.
Grande successo per il birrificio di Urbisaglia che torna a casa con un bel bottino e la consapevolezza di aver conquistato il rispetto in una competizione importante nel settore.
(Foto pagina Facebook "Birrificio il Mastio")
Daniele Piatti, geologo, ex sindaco del comune di Loro Piceno, il 7 marzo scorso è stato nominato Presidente di Tennacola spa, eletto con l’unanimità.
Gli altri membri del consiglio di amministrazione sono: l’ing. Renato Vallesi, Giuseppe Mochi, ex sindaco del comune di Montappone, la sarnanese Simona Tidei, dott.ssa in economia e commercio, e Francesca Testella, consulente ambientale, prof. a contratto di diritto dell’ambiente presso Unicam e una delle" penne" di Picchio News.
Il Presidente ha garantito a nome di tutto il Cda il massimo impegno nella continuità della qualità del servizio per tutto l’Ato 4 “per i cittadini e con i cittadini” di tutti i 27 comuni in un’ottica solidale e di compartecipazione.
Urbisaglia e il suo parco archeologico sono stati i protagonisti, sabato 4 marzo, a Tipicità Fermo Forum presso lo stand Marche Book Style di Giaconi Editore grazie al libro "Alla scoperta dell'Antica Urbs Salvia". Il libro è stato promosso attraverso laboratori didattici rivolti a bambini di tutte le fasce d'età. I piccoli si sono cimentati nella scrittura su tavolette cerate, nei giochi di logica romani (i dadi, gli astragali e il tria) e nell'attività di scavo archeologico. A guidare i bambini in questa esperienza c'erano le due archeologhe autrici del libro, Francesca Pettinari e Giuseppina Poloni.
Il testo parla del parco e del museo archeologico di Urbisaglia: sotto la guida di Numisio Rufino, piccolo abitante di Urbs Salvia, i giovani lettori vengono condotti alla scoperta del centro antico attraverso tanti giochi e curiosità. Una guida tutta da scoprire, giocare e colorare. Un evento importante per la promozione del nostro territorio da cui sicuramente scaturiranno numerose collaborazioni future con blogger ed autori marchigiani. Il parco archeologico di Urbs Salvia è una realtà molto significativa non solo all'interno della provincia di Macerata ma per tutto il territorio marchigiano e soprattutto a misura di bambino.