A partire da lunedì 20 aprile vengono riaperti 15 Uffici Postali della provincia di Macerata, indicati nell’elenco allegato, il cui orario di apertura al pubblico era stato temporaneamente rimodulato in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale.
In virtù di queste riaperture, la rete capillare degli Uffici Postali su tutto il territorio provinciale torna ad essere operativa e a disposizione dei cittadini.
La riapertura degli Uffici Postali della provincia di Macerata è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini.
Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.
Questi gli uffici che riapriranno: Avenale; Cesi di Macerata; Chiesanuova di Treia; Civitanova Marche 1; Colferraio; Corridonia 1; Crispiero; Fiordimonte; Frontale; Macerata 1, 3, 5; Mergnano: Montecassiano; Piediripa.
Non si ferma la solidarietà a Treia. Nella “città del bracciale” sono scese in campo l’Usd Treiese del presidente Rodolfo Micucci (donazione alla casa di riposo comunale), l’Asd Carlo Didimi guidata da Marco Sparapani, Adesso Yoga di Barbara Rossetti e il Foto Club Il Mulino presieduto da Mauro Salvatori.
Prosegue anche l'erogazione dei buoni spesa alimentari grazie al lavoro del settore servizi sociali, del responsabile Orazio Coppe e dell'Assessore Luana Moretti. Dal 2 aprile al 16 aprile sono stati 1054 i buoni erogati per 248 nuclei familiari richiedenti (somma totale erogata 52700 euro sui 59000 disponibili).
Sul fronte mascherine, fino a mercoledì 15 aprile, le consegne sono state 10.000 sotto il coordinamento del consigliere delegato alla protezione civile Tommaso Sileoni e l'impegno del gruppo comunale di protezione civile comunale guidato dal Cav. Francesco Fortuna (già maresciallo della locale stazione dei carabinieri di Treia). La metà delle somme utilizzate per l’acquisto sono state il frutto di donazioni ricevute.
La distribuzione prosegue, anche nei prossimi giorni, in tutte le tabaccherie del territorio (2 a Treia centro storico, 2 a Treia zona Borgo, 2 a Passo di Treia e 1 a Chiesanuova).
Novità giungono dalla frazione di Santa Maria in Selva. L'associazione SMS farà una donazione di mascherine (acquistate con il fondo cassa rimanente) a tutti i residenti, 5 per famiglia, sabato pomeriggio (18 aprile) dalle 15 alle 16 presso il circolo.
“Abbiamo preso insieme questa decisione – dichiarano i componenti dell’associazione - per dare un piccolo contributo alla nostra comunità. Per chi non potrà venire a ritirarle, basterà comunicarcelo e ci organizzeremo per fargliele avere; la richiesta è di rispettare le misure di contenimento del contagio al momento del ritiro delle mascherine: distanza di due metri, mascherina, guanti”.
Ad oggi, l'aggiornamento dei contagi vede 40 persone in isolamento domiciliare. Tra queste 23 sono positive al Covid-19.
Il Dpcm 10 aprile 2020 - prorogando le misure di contenimento del covid 19 fino a domenica 3 maggio (compresa) - ha reso obbligatoria, anche nel territorio comunale di Treia, lo stop ai mercati settimanali, la chiusura del cimitero comunale, la chiusura di parchi e giardini, degli uffici comunali (salvo richiesta appuntamento per valide ragioni), della casa di riposo, delle scuole, delle palestre e degli impianti sportivi.
Obbligatorio anche l’annullamento di tutti gli eventi presenti nel calendario delle manifestazioni del comune fino alla data del 3 maggio (tra cui la nona magnalonga della Pro Treia). Il vice sindaco Buschittari, sentendo gli organizzatori, ha anche disposto con ordinanza, l’annullamento della fiera delle primizie di Santa Maria in Piana e di quella di Sant’Ubaldo (previste rispettivamente per il 10 e per 17 maggio).
Laurearsi ai tempi dell’emergenza del covid 19. Potrebbe essere il titolo di una tesi di laurea e invece è la realtà: Vittorio Farabollini si è laureto oggi direttamente dalla “città del bracciale” in questa straordinaria sessione digitale in scienze politiche indirizzo relazioni internazionali all’università degli studi di Macerata.
Dai genitori Antonio Farabollini, pensionato e volontario del gruppo comunale di protezione civile e Daniela Cammertoni, comandante dei vigili urbani di Civitanova Marche dal 1 luglio 1994 - già consigliere comunale di Treia durante la scorsa legislatura - e dagli amici complimenti a Vittorio per il traguardo raggiunto “da remoto” in questa straordinaria sessione digitale.
Anche dall’amministrazione comunale di Treia i migliori complimenti a nome dell’intera comunità treiese al giovane Vittorio, giovane impegnato nell’associazionismo locale, componente consigliere del direttivo dell’associazione Nuova Santa Maria in Piana, ideatore della nuova sagra del bollito “telematica” domenica 26 aprile.
Si è svolto il 15 aprile il consiglio comunale di Treia; tra i punti approvati, oltre alla ratifica delle due variazioni di bilancio di giunta di febbraio e marzo e alla variazione di bilancio di giunta, il regolamento per la disciplina del trattamento dei dati personali acquisiti mediante impianto di videosorveglianza di contesto, rilevazione transiti e lettura targhe attivato nel territorio urbano del comune di Treia.
Una continuazione, quindi, dell’impegno in materia di sicurezza da parte dell’amministrazione con lo scopo di accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche e di dare risposte concrete alla costante richiesta di sicurezza con interventi finalizzati a garantire una sempre più incisiva attività di prevenzione e di contrasto ai fenomeni di illegalità.
Approvata anche la variazione del programma triennale opere pubbliche con l’inserimento della “casa del custode” di Villa Spada.
Il “casus belli” che portò alla caduta della giunta Castellani nell’ottobre 2018 in seguito alle dimissioni davanti al notaio dei 7 consiglieri di maggioranza di Treia 2020 ritorna dopo un anno e mezzo al centro della cronaca politica locale.
La giunta comunale aveva riavviato lo scorso 31 marzo il procedimento per la realizzazione dei lavori necessari per consentire la destinazione a struttura abitativa di emergenza.
L’Amministrazione riprende così il programma di riqualificazione di Villa Spada che diventerà il parco della città, il fulcro dei cammini lauretani, il caposaldo del progetto del pil gall (già presentato a novembre 2019) e la “seconda casa di tutti i treiesi”.
Un ringraziamento agli uffici comunali e al Commissario alla Ricostruzione per aver con l’ordinanza n.86 del 24 gennaio 2020 riapprovato il finanziamento dell’opera “casa del custode” tra quelle da riparare all’interno del patrimonio edilizio pubblico suscettibili di destinazione abitativa.
“La Lega ha ragione a non abbassare la guardia sulla pandemia in Area Vasta 3 e la conferma arriva dalle maldestre e tardive giustificazioni del direttore Maccioni”. Lo afferma, in una nota, l’onorevole leghista Tullio Patassini rispondendo al direttore Alessandro Maccioni, il quale aveva parlato di illazioni riguardo alle parole del leghista sulla gestione dell’ospedale di Treia. (Leggi qui)
“Ti pare normale, Maccioni – continua Patassini - rispondere solo il 10 aprile all’appello lanciato dalla Lega il 5 aprile per bocca del segretario provinciale Merlini e del consigliere comunale Sampaolo e da me reiterato il 7 aprile? Se davvero hai attivato il 6 aprile le procedure di tutela, perché non hai tranquillizzato subito i cittadini? Dove stavate mentre il reparto di cure intermedie (lungodegenza) veniva stato chiuso alle visite il 15 marzo e un medico di base negli stessi giorni ha chiesto un tampone che gli avete fatto solo il 30 e che è risultato positivo?
Ti pare normale che un alto dirigente della sanità regionale, anche se io non l’ho mai fatto, mi accusi di aver dichiarato che ci sono state vittime da Covid-19 nel complesso ospedaliero di Treia?
Ti pare normale definire l’allarme che ho lanciato sugli ambulatori mancata collaborazione e poi ammettere tu stesso che sono utilizzati quotidianamente dai soggetti più a rischio senza che sia stata attivata una task force specifica in modo che non vi circoli più il personale dei reparti?”
E ancora “Ti pare normale dire che non collaboro quando ho persino comprato personalmente visiere e camici ai medici di base che non li hanno ricevuto dalla sanità regionale?”
L’onorevole Patassini ricorda come lo stesso presidente Ceriscioli nel suo recente report abbia sorvolato sulle criticità dell’Area Vasta 3 per non doverle giustificare.
“Non è colpa della Lega se la promiscuità dei percorsi ospedalieri a Civitanova, Camerino, Macerata ha favorito i contagi – conclude Patassini - Persino gli hospices sono stati a rischio. Ora grande attenzione per l’ospedale di San Severino che, destinato a fungere da no-Covid per tutta la provincia, ha problemi a non finire denunciati anche oggi sulla stampa dal sindaco Piermattei”.
Quest'anno l'associazione Nuova Santa Maria in Piana organizza per la prima volta la "Sagra del Bollito online" domenica 26 aprile 2020, la prima in assoluto in Italia.
Visto che non sarà possibile svolgere dal vivo la Sagra, l'Associazione ha pensato di proporre un nuovo format innovativo, divertente e soprattutto molto originale. L'evento sarà svolto completamente online. Sul sito Facebook "Sagra del Bollito online” sono stati pubblicati tre tipi di piatti da poter preparare per poi essere mostrati, tramite una foto che ritrae la portata con la persona che la presenta. La foto dovrà essere pubblicata direttamente sulla pagina dell'evento. I premi saranno ripartiti tra i primi 3 che riceveranno più "Mi piace" sotto la loro foto, inoltre è possibile condividerle con amici. Alle ore 21,00 ci sarà una diretta streaming musica dagli anni ‘80 fino ai giorni nostri. Lunedì a mezzogiorno tramite la pagina Facebook, l'Associazione proclamerà chi saranno i primi 3 vincitori dell'evento. Per chi partecipasse da lontano e vincesse uno dei tre premi, il valore del premio gli sarà addebitato sul suo Conto Corrente.
L'idea è stata redatta dal Consigliere Vittorio Farabollini, il quale ha affermato:
La Sagra doveva ovviamente essere annullata a causa dell'emergenza Coronavirus, ma pensandoci su, si poteva organizzare in modalità telematica, facendo cosi una sagra in casa con genitori e figli e per di più con musica in diretta streaming. È una prova mai fatta prima,dice il Consigliere Farabollini, è un modo per svagarsi in casa e riscoprire le vere tradizioni culiarie.
Ecco i tre piatti da cucinare:
-Pasta reale e stracciatella
-Bollito misto (Gallina e Vitello)
-Erbe campagnole
"Come è accaduto nella maggior parte delle strutture residenziali nazionali, sette ospiti delle cure intermedie di Treia sono risultati positivi al COVID-19 unitamente a quattro operatori che li assistevano, mentre gli ospiti ricoverati presso la Riabilitazione sono risultati tutti negativi ivi compresi i medici e il personale sanitario assegnato". A sottolinearlo è il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, al fine di chiarire quanto avvenuto presso l’Ospedale di Comunità di Treia.
"I pazienti positivi delle Cure Intermedie sono stati immediatamente trasferiti presso i centri COVID della Provincia e messi in sicurezza mentre i pazienti non interessati al contagio sono rimasti nella struttura di Treia. L’attività - prosegue Maccioni - è regolarmente proseguita, invece, nel reparto di riabilitazione posto al primo piano che, anche a seguito della esecuzione dei tamponi tutti negativi, non ha evidenziato criticità; mentre nelle cure intermedie sta proseguendo la degenza per gli otto pazienti risultati negativi e si sta predisponendo il secondo campionamento di controllo".
Al fine di far fronte alle criticità insorte per la positività di una parte del personale sanitario delle cure intermedie, garantendo comunque il servizio, si è provveduto da lunedì 6 aprile alla seguente riorganizzazione:
- Copertura di pronta disponibilità per le urgenza dei medici del reparto di riabilitazione 8.00-20.00;
- Accordo con i medici della continuità assistenziale che rimangono in servizio dalle 20.00 fino alle ore 10.00 del giorno seguente nei giorni feriali per continuità della gestione clinica quotidiana dei pazienti attualmente degenti;
- assegnazione temporanea di una unità infermieristica del reparto di riabilitazione alla cure intermedie.
"Si tiene a precisare e sottolineare come presso le strutture di Treia non vi siano state, durante la degenza, vittime da Covid-19 - puntualizza Maccioni - e come costituiscano solo delle illazioni le affermazioni di chi in questo momento particolare dovrebbe collaborare per la risoluzione delle criticità. Relativamente alle attività ambulatoriali che vengono ancora garantite si fa presente come le stesse siano state tutte sospese ad esclusione delle prestazioni con priorità breve oppure urgenti. I prelievi vengono garantiti solamente alle persone che necessitano di prestazioni urgenti oppure in stato di fragilità come i malati oncologici, donne in stato di gravidanza, ecc.. Le stesse prestazioni, peraltro, vengono eseguite in locali completamente autonomi e separati dalle stanze degenza".
"L’attività sanitaria presso la struttura di Treia dell’Asur AV3 continua in piena sicurezza con l’impegno di tutto il personale ivi operante, ivi compresi di medici della continuità assistenziale che quando interpellati non hanno esitato a fornire il loro apporto" conclude Maccioni.
L'amministrazione comunale di Treia, alla vigilia delle festività pasquali, ha fatto il punto sulla situazione legata all'emergenza Covid-19 in città. La negatività al virus di tutto il personale e degli ospiti della nostra Casa di Riposo rappresenta un importante spiraglio di ottimismo per l'intera cittadinanza così come le iniziative di solidarietà verso i propri dipendenti messe in campo dalla LUBE e da altre aziende del territorio.
Quella della negatività dei 47 tamponi effettuati su personale e ospiti della casa di riposo è indubbiamente la notizia più lieta di questo difficile periodo. Come arriva l'amministrazione comunale alla Santa Pasqua?
"Occuparci del sostegno alle famiglie in difficoltà e dell’implementazione delle misure di protezione socio-sanitaria della struttura della casa di riposo è uno dei nostri compiti. Il fatto che i 47 tamponi effettuati a tutto il personale e a tutti gli ospiti della struttura siano risultati negativi all’infezione da coronavirus, ci fa vivere con cuore più leggero le festività Pasquali.
Basta questo dato a rispondere alle sgangherate accuse rivolte all’amministrazione nei giorni scorsi dal segretario provinciale della Lega Merlini che criticava la gestione dell’emergenza al solo fine di buttare discredito sulle strutture comunali.
Le nostre lacrime invece vanno alla memoria delle 4 vittime a ai loro familiari che il virus ha provocato in questa città. Questo aspetto funesto ci consente inoltre di richiamare le nostre famiglie e la nostra popolazione a continuare con assiduità a rispettare le norme di distanziamento sociale con cui convivere per molti mesi ancora, anche quando riprenderanno le attività lavorative, speriamo il prima possibile".
Chi ha avuto il cuore grande in questa emergenza?
"Tutto il personale sanitario ed ausiliare impegnato nelle strutture della Casa di riposo, della Rsa e dell’Inrca. Un grande contributo, anche per i rischi che questo virus comporta, quello dato dai medici di base e dalla protezione civile; un plauso al personale dipendente del Comune che non si e’mai risparmiato in questa brutta vicenda e ai Parroci che hanno fatto sentire la loro vicinanza e celebrato la Pasqua attraverso i social.
L’iniziativa dell’azienda LUBE e’ meritoria conoscendo la sensibilità della proprietà, della Famiglia di Luciano Sileoni e dell’amministratore delegato Fabio Giulianelli, in quanto ha contribuito a creare serenità nelle famiglie di tanti treiesi.
Ringraziamo inoltre le imprese, i privati e le associazioni che in questo periodo hanno fatto e stanno facendo donazioni al Comune nonché fornito mezzi di protezione individuale ai medici di base, al personale della casa di riposo, alla Protezione Civile e a tutti i cittadini treiesi.
In merito alla proposta della lista di opposizione Prima Treia ribadiamo che non ci sono risorse “libere” nel bilancio del comune in quanto l’amministrazione sta proseguendo con l’attuazione delle linee programmatiche e di mandato; la lista Prima Treia quando parla di sostenere le imprese dovrebbe prima convincere alcuni dei suoi componenti, in quanto ricordiamo che gli stessi (che facevano parte della lista di opposizione dell’amministrazione precedente) hanno votato contro le decine di modifiche al prg richieste proprio dalle piccole e medie imprese treiesi, compresa la nuova area di espansione della Lube e che erano determinanti per lo sviluppo delle stesse".
Come risponde l'amministrazione alla polemica innescata dall'onorevole Patassini (leggi qui)?
"Patassini come parlamentare si occupi dei disastri della Sanità Lombarda nella gestione del COVID e non faccia il menagramo!"
Sono arrivati i risultati dei tamponi della casa di riposo di Treia: 47 negativi su 47. A renderlo noto è l'Amministrazione Comunale attraverso una nota ufficiale.
"Dopo la negatività dei tamponi di domenica scorsa, e la positività al covid 19 di una nostra paziente, già ricoverata all'ospedale di Macerata (comunicataci lunedì 6 aprile) abbiamo effettuato di nuovo i tamponi ai pazienti e agli operatori della nostra casa di riposo - si legge nella nota -. Grazie alla tempestività e alla velocità della dottoressa Lucia Isolani, Direttore Uoc Psaal Dipartimento Prevenzione Macerata e di Alessandro Maccioni, Direttore Area Vasta 3, possiamo comunicare il nostro sollievo, nel confermare la negatività di tutto il personale della casa di riposo e dei nostri pazienti".
"L'attività di prevenzione dell'amministrazione - si aggiunge nella nota -, grande merito dell'assessore Luana Moretti e del responsabile del settore Orazio Coppe, prosegue costantemente; un ringraziamento di cuore ai nostri operatori della casa di riposo che stanno dimostrando di essere i vincitori di questa terribile battaglia. Manterremo comunque il massimo livello di attenzione, continuando a gestire la situazione, come fatto finora, con calma e lucidità".
“Per tornare alla normalità dopo l’emergenza Covid, ancora una volta risulta determinante e risolutiva l’azione responsabile del privato rispetto ad uno stato che annuncia liquidità che si incaglia in un mare di carte bollate. Prima Treia, che ha proposto la creazione di un fondo a sostegno delle microimprese cittadine alimentato dalle economie per la mancata attuazione della programmazione comunale, plaude alla determinazione della Cucine Lube grazie alla quale centinaia di famiglie, treiesi e non, vivranno una Pasqua un po’ più serena”.
Lo dichiara il gruppo consiliare Prima Treia a commento della decisione dell’azienda cuciniera treiese di integrare gli stipendi dei propri dipendenti, per la prima volta in cassa integrazione in 53 anni di storia aziendale. Poiché la cassa integrazione eroga solo parte dello stipendio, sarà l’azienda, con propri fondi (che saranno pure tassati dallo Stato) a pagare la differenza consentendo ai propri addetti di percepirlo per intero.
“Sono in tanti ad attendere ancora quel filo di ossigeno promesso dal primo decreto Conte e mai arrivato - continua Prima Treia – A Treia, una sorta di isola felice dal punto di vista dell’economia prima della pandemia, crescono disagio sociale e preoccupazione per un possibile ritardo al ritorno alla normalità per i nuovi contagi. Pesano sul morale fiaccato da 4 morti, alcuni ricoverati gravi i nuovi focolai dell’RSA, dell’Inrca e della Casa di Riposo che rischiano di innescare nuovi focolai domestici. I dati diffusi oggi dall’amministrazione Comunale (che escludono i ricoverati, 4 morti e il personale sanitario non residente) riferiscono di 42 persone in isolamento e 24 positivi dopo che già 80 persone sono uscite dalla quarantena”
Oggi, al Senato, si terrà il voto di fiducia al Governo sul decreto "Cura Italia", che stanzia 25 miliardi per far fronte all'emergenza coronavirus.
Per tutto il corso della mattinata, in aula, si sono susseguiti gli interventi degli esponenti della maggioranza e della minoranza. Questi ultimi hanno annunciato il voto contrario in maniera compatta.
Nel suo discorso di 6 minuti il segretario della Lega Matteo Salvini, nell'annunciare il suo "no" al decreto, ha citato le misure di sostegno messe in campo dal Gruppo Lube per aiutare i propri dipendenti, a produzione ferma.
"Ci sono alcuni imprenditori illuminati che stanno pagando gli stipendi agli operai, pur essendo a casa - afferma Salvini -. Una fra le tante aziende, la Lube, nelle Marche che integrerà - per scelta dei datori di lavoro - ai propri collaboratori la differenza tra cassa integrazione e stipendio pieno. Ebbene lo Stato, chiederà le tasse sulla quota di differenza fra la cassa integrazione e lo stipendio pieno. Detassate almeno quello che gli imprenditori versano ai loro lavoratori in tempo di emergenza. Almeno questo chiediamo".
Ecco il video del discorso integrale di Matteo Salvini al Senato:
A Treia continua anche nei prossimi giorni la distribuzione delle mascherine: Da giovedì 30 marzo fino a mercoledì 8 aprile, ne sono state consegnate ai cittadini più di 7.000.
"Un enorme grazie va a tutte le tabaccherie e agli operatori delle frazioni di Santa Maria in Selva, Camporota e Chiesanuova per essersi resi disponibili, in modo del tutto volontario, alla distribuzione! Un grazie a tutti i volontari della nostra Avis comunale che ha effettuato, e continuerà ad effettuare, le consegne porta a porta per tutte quelle persone che per comprovati motivi non hanno potuto e non possono recarsi nei punti di distribuzione" - afferma il vicesindaco David Buschittari - .
Grazie a tutti i volontari della nostra Protezione Civile comunale che, oltre agli altri servizi, prontamente riforniscono tutti i punti di distribuzione.
Grazie a tutte le associazioni e a tutte quelle persone che hanno donato le mascherine per la popolazione o che comunque hanno fatto e stanno facendo donazioni.
Un altro enorme grazie, di cuore, a tutti i cittadini che si stanno dimostrando essere corretti e che, come richiesto, stanno rispettato tutte le disposizioni imposte evitando quindi di creare assembramenti o file, che stanno utilizzato buon senso e senso di responsabilità soprattutto nei confronti degli operatori addetti alla distribuzione.
In questi brutti periodi riesco a capire il vero significato del detto "l'unione fa la forza": La forza di questa comunità nell'affrontare e superare questa emergenza è proprio nell'unione di tutti i cittadini! Lunedi 13 aprile h 16-18 davanti alla bocciofila a Camporota ricomincia la distribuzione, mentre nei 4 punti di distribuzione di Treia capoluogo, nei due di Passo Treia e in quelli di Chiesanuova e Santa Maria in Selva il servizio è sempre attivo.
Senza sosta la solidarietà: anche i quattro quartieri della disfida del bracciale. Borgo, Cassero, Onglavina e Vallesacco hanno donato somme importanti per l’emergenza covid.
Un ringraziamento di cuore ai presidenti e ai direttivi dei 4 quartieri dall’amminstrazione comunale di Treia e dall’ente disfida del bracciale".
Si è spenta ieri sera presso l'Ospedale di Macerata, all'età di 91 anni, la signora Evelina Medei a causa di una malattia cardiaca.
Addolorati per il grave lutto e a darne il triste annuncio sono state le figlie Elda, Luisa e Simona, il genero Mario, i fratelli Sandro e Luciano, i nipoti Paolo, Stefano, Andrea, Francesca e Alessia e al cordoglio si sono uniti gli adorati pronipoti insieme ad amici e parenti tutti.
In ottemperanza alle disposizioni della Diocesi di Macerata, il rito religioso della Benedizione, verrà celebrato presso il Cimitero di Treia alle ore 11 di Giovedì 9 Aprile.
Una settimana dura per tutta la famiglia in quanto nel giro di 5 giorni erano venuti a mancare all'affetto dei propri cari anche i due generi della signora Evelina, Augusto Ballini di 63 anni residente a Sforzacosta e Gabriele Gianpieretti di 58 anni che abitava a Chiesanuova di Treia ma originario di Ostra, entrambi a causa di delle malattie.
“Basta giocare con la salute dei cittadini dell’Area Vasta 3: Treia è l’emblema di quanto sia esplosivo, in piena emergenza Covid, mettere la testa sotto la sabbia per settimane. Subito percorsi controllati e screening con ogni mezzo anche per i fruitori esterni delle strutture per circoscrivere un contagio che rischia di coinvolgere l’intero sistema di medicina di base, le persone più fragili e le loro famiglie".
L’onorevole leghista Tullio Patassini richiama ai propri doveri la sanità regionale che, in provincia di Macerata, evidenzia criticità nella gestione dell’emergenza e l’Amministrazione di Treia per aver sottovalutato il problema dell’ospedale cittadino.
“Mentre Covid si fa largo nelle mura delle strutture sanitarie al punto che il presidente della regione Ceriscioli esclude Area Vasta 3 dal suo report al consiglio ieri, che cosa stanno facendo il direttore Maccioni e quello dell’Inrca Genga che, all’ospedale di Osimo, alle prese con una situazione analoga, sta chiudendo i reparti? La rete di sicurezza nel trasferimento dei malati Covid da un ospedale all’altro è stata fin dal primo momento a maglie più che larghe: non si contano i contagi avvenuti per la promiscuità a Civitanova, San Severino, Camerino, Macerata. Questa nuova tegola di Treia e Appignano (dove ci sono contagi all’Inrca, ndr) fa emergere una criticità su cui la Lega chiede attenzione da tempo, che nasce dalla promiscuità dei percorsi e sta esplodendo tra i medici e con i servizi erogati alla popolazione non ricoverata”.
È lo stesso Patassini a ripercorrere le tappe della vicenda treiese:
- intorno al 15 marzo nella RSA di Treia è stato chiuso alle visite dei parenti il reparto di lungodegenza, ufficialmente per proteggere i pazienti dal contagio esterno. Ieri hanno dichiarato che 7 pazienti, 3 operatori e un medico risultano contagiati;
- negli stessi giorni un medico di base, che opera come altri negli ambulatori al piano terra della struttura, ha richiesto il tampone per aver curato malati Covid. L’Asur glie lo ha fatto dopo settimane ed è stato ufficialmente dichiarato positivo quasi 30 giorni dopo la richiesta. Se non ha infettato nessuno si deve solo al senso di responsabilità con cui ha scelto di auto-isolarsi;
- mentre casi di contagio e morti sospette nella RSA di Treia venivano denunciati alla stampa dai parenti, hanno continuato a funzionare senza particolari accorgimenti gli ambulatori per i prelievi, la medicazione, la gestione delle patologie croniche di cui è necessario il monitoraggio (tipo quelle da trattamenti con anticoagulanti). Insomma: almeno metà della popolazione treiese è entrata in contatto con la struttura riportandone potenzialmente le conseguenze all’interno delle proprie mura domestiche.
- Ad oggi la sede treiese dell’Inrca, divisa dal reparto di lungodegenza chiuso per contagio solo da una porta antipanico, sta continuando a funzionare senza che si abbia notizia di precauzioni in atto.
“Il silenzio della sanità regionale è assordante e non è accettabile perdere ancora tempo prezioso dietro a fiere e algoritmi sul picco di contagio mentre la popolazione rischia la pelle per un prelievo – conclude l’onorevole leghista – Quali misure si stanno prendendo in concreto e tempestivamente per tutti i medici di base e per le realtà come quelle di Treia, città che ha già pianto 4 morti e in cui il contagio sta toccando anche la Casa di Riposo comunale, Appignano e altre città della provincia?”
Aumentano le persone uscite dall’isolamento domiciliare e quelle che, fatto il tampone la seconda volta, risultano negative: sono queste le buone notizie che vengono da Treia.
Questi gli ultimi dati ricevuti dall’Amministrazione comunale: 32 persone in isolamento domiciliare e 19 soggetti positivi al coronavirus; ben 80 le persone uscite dall’isolamento.
Relativamente ai buoni spesa alimentare questa la situazione dopo quattro giorni dal ricevimento delle domande: 664 buoni erogati per un totale di 33.200 euro liquidati (altri 4500 euro relativi alle ultime 20 domande da liquidare); restano dunque ancora sul piatto circa 20.000 euro rispetto ai 59.000 concessi dal governo.
Proseguono le donazioni. Dopo quella del comitato parrocchiale di Chiesanuova, è arrivata nelle ultime ore quella del comitato festeggiamenti della Parrocchia di San Lorenzo.
Nel pomeriggio, invece, da registrare quella di Marco Giacomini di gi.ma.car, che ha rifornito la protezione civile comunale di guanti e mascherine.
Proprio la protezione civile comunale ha rifornito i punti consegne delle oltre 20.00 mascherine arrivate: da domani, mercoledì 8, dalle ore 9, riprenderà così la consegna delle mascherine presso tutte le tabaccherie di Treia capoluogo (2 in centro storico e 2 nel borgo), Passo Treia (2) e Chiesanuova (1).
Solo per chi lo chiede espressamente è attivo il servizio trasporto mascherine porta a porta a cura dell’avis di Treia: per info e prenotazioni: treia.comunale@avis.it oppure telefonare a 3801058133 o 335 5886049.
Una breve malattia uccide Giuseppina Spurio aveva 60 anni.
La donna era originaria di Chiesanuova di Treia ma viveva a Torino da 40 anni.
Giuseppina aveva 60 anni, ieri a causa di una breve malattia le sue condizioni sono peggiorate e dopo aver salutato per videochiamata i suoi familiari si è spenta serenamente all'Ospedale Don Giovanni Bosco di Torino dove lavorava da 35 anni.
Giuseppina lascia la mamma Vittoria, il marito Mario, i figli Alberto e Alice, l'adorato nipotino Cristian, il fratello Alessio, i generi Sergio e Jessica, i cognati Marisa, Salvatore e Luigina, i nipoti Jessica, Celeste e Fabio.
Era una donna forte, generosa e lavoratrice, era la prima tifosa della Juventus, accoglieva tutte le settimane gli amici di Juventus Club Treia Marche che si recavano a Torino per le partite, con il suo bel sorriso.
Aveva lasciato Chiesanuova sin da giovane ma ad ogni occasione tornava in paese per stare vicino alla cara famiglia e cari amici.
La salma sarà trasportata da Torino al Centro Funerario di Macerata mercoledì pomeriggio. Il carro passerà per Chiesanuova giovedì per una benedizione alle 09:30 nella parrocchia San Vito e Patrizio poi proseguirà la tumulazione e la benedizione alle ore 10:00 da Frate Luciano Genga presso il cimitero di Treia
“L’Amministrazione Comunale di Treia è l’unica a fare politica di bassa lega scadendo sul personale per non dare risposte nel merito. Giunta e maggioranza sapevano e non hanno fatto nulla per giorni prima di attivarsi per scongiurare l’allargamento del contagio ai cittadini attraverso gli ambulatori dell’RSA e l’INRCA. La Lega ha lanciato un allarme doveroso che trova conferma nei post su Facebook ed i comunicati stampa a cui fanno ricorso il vicensindaco facente funzioni Buschittari e il capogruppo Sileoni per giustificarsi”.
Simone Merlini, treiese e responsabile provinciale della Lega a Macerata, non intende lasciar correre sulla gragnuola di pesanti accuse personali che la giunta Comunale di Treia gli ha rovesciato addosso pe aver chiesto spiegazioni sulla gestione del focolaio Covid scoppiato presso il complesso ospedaliero cittadino e che potrebbe essersi allargato a chi ha fruito e continua a fruire degli ambulatori.
“È gravissimo che il vicesindaco facente funzioni Buschittari in un posto fatto intorno alla mezzanotte sul profilo ufficiale Città di Treia abbia ammesso di essere a conoscenza da giorni del problema, di essere molto preoccupato, ma di parlarne solo adesso perché la questione è esplosa sulla stampa. Cosa ha fatto nel frattempo per tutelare la salute dei suoi concittadini che fruiscono degli ambulatori della struttura? - continua a chiedere Merlini – Perché Buschittari dice di aver sollecitato l’Asur il 1° aprile visto che tutti sapevano da giorni che un medico di base treiese, tra quelli che esercitano negli ambulatori del complesso ospedaliero, era in auto-isolamento in attesa di un tampone effettuato dall’Asur quasi dopo 15 giorni? Perché Buschittari dice di aver sollecitato i tamponi a ricoverati e personale sanitario e non ha anche preteso dall’Asur una riorganizzazione dei servizi in modo da non alimentare le potenzialità di contagio di quei cittadini che lui stesso definisce ‘estremamente fragili e, quindi, ancora più esposte al contagio?
La verità, caro vicesindaco facente funzioni Buschittari, è che amministrare non è fare i post di mezzanotte su Facebook come Conte e scatenare il burattino in seconda Sileoni contro il sottoscritto per buttarla in caciara. Amministrare è fare il proprio dovere moralmente e formalmente tirando fuori gli attributi invece di nascondersi dietro al balletto delle competenze”.
"L'informazione arrivata oggi pomeriggio conferma una situazione che desta preoccupazione presso la Struttura R.S.A di Treia: 5 pazienti e 5 operatori sanitari positivi al coronavirus". Questa la comunicazione ufficiale proveniente dal Comune di Treia.
"Esprimiamo la nostra vicinanza al personale posto in isolamento e a quello che assicura continuità a un servizio di cura così importante e delicato -proseguono dall'Amministrazione Comunale -, perché dedicato a persone estremamente fragili, ancora più esposte in questo momento alla possibilità di ammalarsi gravemente".
La RSA di Treia, così come gli ambulatori dei medici di base rientra nella competenza esclusiva dell'ASUR.
“Tuttavia, - dichiara David Buschittari, il vice sindaco di Treia - appena sono venuto a conoscenza, informalmente tramite un medico di base del territorio delle prime positività nella struttura, ho sollecitato l’ufficio igiene (già avvertito dalla struttura di Treia) affinché effettuasse i tamponi a tutti, pazienti e al personale sanitario e gli stessi sono stati effettuati poche ore dopo la mia richiesta (mercoledì 1 aprile). Inoltre, dopo essermi informato sulle vicende successive, relative agli spostamenti dei pazienti positivi, ho sollecitato la fornitura (già richiesta dall’azienda) dei dispositivi di protezione indivuduale agli operatori in attività, e gli stessi sono stati consegnati poche ore dopo (stamattina domenica 5 aprile)”.
Interviene anche il capogruppo di maggioranza Tommaso Sileoni, delegato alla protezione civile: “Colgo l'occasione per ringraziare il Consigliere Andrea Mozzoni che come volontario della nostra Avis sta facendo da traid d'union tra l'associazione e l'amministrazione comunale e si sta spendendo, a fatti e non a parole, in tante azioni a beneficio della nostra comunità".
Stando all'ultimo aggiornamento, i contagi del comune restano stabili: 35 persone in isolamento domiciliare al cui interno 20 positivi al covid 19. Sono 67 le persone uscite dall'isolamento domiciliare, 4 purtroppo i decessi avvenuti.
Tutti i tamponi effettuati nella casa di riposo comunale hanno, invece, dato esito negativo. "Una grande notizia che dà grande speranza ai treiesi per il futuro" sottolinea il vicesindaco Buschittari.
Prosegue senza sosta la solidarietà a Treia: sono arrivate nella tarda mattinata di ieri 2000 mascherine, donate da Ernesto ed Elisabetta Raponi alla città e alla casa di riposo comunale; la donazione è stata effettuata per ricordare la figura di Benito Raponi, grande personaggio treiese, industriale e sportivo che ha segnato profondamente la storia della città del bracciale.
La distribuzione inizierà questa mattina, sabato 4 aprile, dalle ore 9, presso tutte le attività commerciali di sali e tabacchi del comune di Treia (centro storico, zona borgo, Passo Treia e Chiesanuova).
“Per quanto riguardano le frazioni di Camporota e Santa Maria in Selva – fa sapere il Comune - si potranno ritirare presso il Circolo di Santa Maria in Selva previa chiamata a uno dei due operatori (3357160409 o 3357160410). Chi per comprovate esigenze non può in nessun modo recarsi in uno dei punti di consegna può contattare anche l’Avis di Treia che si è attivata per consegnarle a domicilio contattando preventivamente i seguenti numeri: 380 10 58 133 o 335 58 86 049 339 16 48 458 o 339 21 72 121”. Intanto dopo due giorni di ricezione domande buoni pasto ecco la situazione: 114 domande presentate per un totale di 24000 euro concessi in buoni pasto.
Prosegue l’attività del centro operativo comunale di Treia, reperibile al numero 0733218700.
Quarta vittima del Coronavirus a Treia. Si è spento all'ospedale di Civitanova, dove era ricoverato, il 72enne Paolo Pettinari.
Anche la moglie ha contratto il Covid-19 ed è ricoverata al nosocomio di Camerino. Paolo Pettinari lascia, oltre alla coniuge, due figli.
Per quanto riguarda il conteggio dei numeri nel comune treiese ecco l’ultimo aggiornamento: 35 persone in isolamento domiciliare al cui interno si conteggiano 20 positivi al covid-19, fa sapere l'amministrazione comunale.