Covid-19, Patassini (Lega) replica a Maccioni: "La promiscuità dei percorsi ospedalieri ha favorito i contagi"
“La Lega ha ragione a non abbassare la guardia sulla pandemia in Area Vasta 3 e la conferma arriva dalle maldestre e tardive giustificazioni del direttore Maccioni”. Lo afferma, in una nota, l’onorevole leghista Tullio Patassini rispondendo al direttore Alessandro Maccioni, il quale aveva parlato di illazioni riguardo alle parole del leghista sulla gestione dell’ospedale di Treia. (Leggi qui)
“Ti pare normale, Maccioni – continua Patassini - rispondere solo il 10 aprile all’appello lanciato dalla Lega il 5 aprile per bocca del segretario provinciale Merlini e del consigliere comunale Sampaolo e da me reiterato il 7 aprile? Se davvero hai attivato il 6 aprile le procedure di tutela, perché non hai tranquillizzato subito i cittadini? Dove stavate mentre il reparto di cure intermedie (lungodegenza) veniva stato chiuso alle visite il 15 marzo e un medico di base negli stessi giorni ha chiesto un tampone che gli avete fatto solo il 30 e che è risultato positivo?
Ti pare normale che un alto dirigente della sanità regionale, anche se io non l’ho mai fatto, mi accusi di aver dichiarato che ci sono state vittime da Covid-19 nel complesso ospedaliero di Treia?
Ti pare normale definire l’allarme che ho lanciato sugli ambulatori mancata collaborazione e poi ammettere tu stesso che sono utilizzati quotidianamente dai soggetti più a rischio senza che sia stata attivata una task force specifica in modo che non vi circoli più il personale dei reparti?”
E ancora “Ti pare normale dire che non collaboro quando ho persino comprato personalmente visiere e camici ai medici di base che non li hanno ricevuto dalla sanità regionale?”
L’onorevole Patassini ricorda come lo stesso presidente Ceriscioli nel suo recente report abbia sorvolato sulle criticità dell’Area Vasta 3 per non doverle giustificare.
“Non è colpa della Lega se la promiscuità dei percorsi ospedalieri a Civitanova, Camerino, Macerata ha favorito i contagi – conclude Patassini - Persino gli hospices sono stati a rischio. Ora grande attenzione per l’ospedale di San Severino che, destinato a fungere da no-Covid per tutta la provincia, ha problemi a non finire denunciati anche oggi sulla stampa dal sindaco Piermattei”.
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