La XII edizione di “Grand Tour Musei”, in programma dal 18 al 24 maggio, è l'occasione ideale per un viaggio alla scoperta del nostro patrimonio culturale.
“Grand Tour Musei” è una iniziativa promossa dall’assessorato alla cultura della Regione Marche e dalla Fondazione Marche Cultura, in collaborazione con il MiBACT - Direzione Regionale Musei Marche e il Coordinamento Regionale Marche di ICOM Italia: in concomitanza di questo evento, il Comune di Treia apre al pubblico il sito “TreiaMusei” e il canale Youtube con i virtual tour della Città.
Se il periodo storico che stiamo vivendo ci impone di stare lontani, mai come adesso abbiamo la possibilità di sentirci vicini e di raggiungere luoghi ancora inesplorati. Le nuove tecnologie rappresentano, infatti, lo strumento ideale per far sì che questo accada; la cultura digitale, oggi, può essere la risposta al momento difficile che stiamo affrontando, la risorsa a portata di mano, che è in grado di offrire scenari nuovi e possibilità entusiasmanti.
A Treia la declinazione ideale di tale volontà ha trovato sostanza nella creazione del sito “TreiaMusei”, realizzato grazie ad un progetto co-finanziato dalla Regione Marche e che nasce dalla volontà di aggregare tutte le emergenze culturali della Città sotto un unico comune denominatore: la Bellezza.
"TreiaMusei" vuole essere il segno distintivo del patrimonio culturale di Treia e, al tempo stesso, uno strumento per visitare virtualmente la città, godere dei suoi tesori e stimolare l’attenzione e l’entusiasmo di coloro che vorranno poi ammirare dal vivo tanta bellezza, fatta di storia, arte, cultura e tradizione.
L'assessore alla cultura Luana Moretti esprime, anche a nome dell'Amministrazione comunale, grande soddisfazione per questo progetto importante, che si colloca in linea con le nuove strategie di comunicazione multimediale e che, in un’ottica di avanguardia e di promozione del territorio, è capace di stimolare l’attenzione del turista e di invogliarlo a passare giorni piacevoli alla scoperta del Museo archeologico, del Teatro, delle torri medievali, di piazze, chiese e palazzi rinascimentali, con una lunga e rilassante passeggiata intorno alla cinta muraria costellata delle sue 8 porte: un viaggio incantato in una Città senza tempo.
TreiaMusei è il risultato di un lavoro complesso, la cui progettazione e realizzazione è stata curata dalla Responsabile dell'ufficio cultura e turismo del Comune di Treia, Liliana Palmieri e affidata alla ditta Empix Multimedia srl di Civitanova Marche, azienda di spicco nel campo delle comunicazioni innovative.
Un caloroso ringraziamento ad Alessandro Melchiorri, raffinata guida nei video immersivi in cui il visitatore viene preso idealmente per mano ed accompagnato alla scoperta della Città.
Nonostante il difficile periodo del Coronavirus, il progetto “Sport a Treia” ha preso comunque il via.
L’iniziativa viene organizzata dall’U.S. Acli, dall’Asd Green Nordic Walking e dall’amministrazione comunale di Treia col sostegno della Regione Marche, ai sensi della Deliberazione di Giunta Regionale n. 386/2019 (Misura 7) e nell’ambito del progetto “Sport a Treia”.
Il via all’iniziativa è stato dato attraverso la pubblicazione di esercizi di mobilizzazione e attivazione prima e dopo una camminata a cura della professoressa Alessia Testa.
Si tratta di consigli da utilizzare in questo periodo, nel quale è possibile svolgere l’attività sportiva solo a livello individuale e non di gruppo.
I video sono disponibili sulla pagina facebook Unione Sportiva Acli Marche, sul canale youtube dell’Unione Sportiva Acli Marche, sul sito www.usaclimarche.com e sul gruppo whatsapp “Camminata Macerata” (al quale è possibile iscriversi inviando un messaggio al numero 3442229927).
“L’abbinamento tra sport e salute – dicono Giulio Lucidi, presidente regionale dell’Unione Sportiva Acli Marche e David Buschittari vice sindaco di Treia- è alla base di questa iniziativa progettuale che mira, anche in questo periodo difficile, a far praticare corretta attività fisica ai cittadini al momento a livello individuale. Tra l’altro il via a questo progetto viene dato alla vigilia della Giornata mondiale dell’ipertensione arteriosa, programmata per domenica 17 maggio. Vari studi scientifici hanno evidenziato che se l’ipertensione è moderata, l’esercizio fisico può essere il primo mezzo di trattamento non farmacologico, magari abbinato ad una dieta con poco sale ed a calo ponderale. La pratica di esercizi che stimolano in modo apprezzabile il sistema cardiocircolatorio diminuisce del 35% la probabilità di sviluppare ipertensione arteriosa tra le persone che ne possono essere predisposte. L’invito è dunque a muoversi frequentemente e ad utilizzare i video del progetto “Sport a Treia” per fare attività fisica in maniera continua e corretta”.
Il progetto “Sport a Treia” prevede, appena sarà possibile tornare a fare attività sportiva di gruppo, lezioni gratuite di nordic walking, ulteriori attività sportive gratuite a favore di varie fasce della popolazione che saranno realizzate nel territorio comunale fino al mese di settembre 2020.
Lontana dai campi di calcio da fine febbraio, decide di scendere in campo, giocando la partita della solidarietà: la società sportiva Aurora Treia ha effettuato una importante donazione alla protezione civile comunale per l’emergenza Covid-19. Consegnato questa mattina l’assegno dal capitano della prima squadra Andrea Verdicchio al consigliere comunale alla protezione civile Tommaso Sileoni.
Una raccolta fondi effettuata da dirigenti e giocatori, voluta fortemente dal Presidente Stefano Cegna (dal maggio 2019 tornato presidente dopo esserlo stato negli 2000), accompagnato stamattina dal vice presidente Ezio Sassaroli e dal dirigente Paolo Ippoliti.
“Un bellissimo gesto di solidarietà, da una società storica del nostro Comune” fa sapere l’amministrazione comunale “un ringraziamento a tutti i giocatori che hanno promosso questa lodevole iniziativa, sostenuta fortemente dai dirigenti”.
Nella giornata di ieri erano stati Estetista Miranda di Miranda Lambertucci ed Ezio Acconciatore di Ezio Sassaroli di Passo di Treia ad effettuare una donazione di 500 mascherine alla popolazione.
Buoni i numeri di questo inizio di fase 2: 13 le persone in isolamento domiciliare al cui interno 11 le persone positive al covid (meno 3 unità rispetto a venerdì scorso, meno 6 unità rispetto a 15 giorni fa).
L’Amministrazione comunale, che ha già ordinato i test sierologici per vigili urbani e dipendenti della casa di riposo ed i termoscanner da collocare all’ingresso degli uffici comunali, raccomanda di continuare a evitare assembramenti, di mantenere le distanze e di utilizzare le mascherine.
Sono 16 le persone in isolamento domiciliare all’interno delle quali 13 sono le positive al covid 19: questo l’ultimo dato aggiornato al 6 maggio relativo al comune di Treia.
Intanto il vice sindaco David Buschittari ha scritto al Presidente Ceriscioli per sollecitare la riapertura delle attività commerciali, legate alla cura della persona, come barbieri, estetiste e parrucchieri; “apprezziamo il senso civico dei nostri cittadini in questo inizio di fase cosiddetta fase 2”, afferma l’amministrazione comunale di Treia “raccomandiamo di continuare a evitare assembramenti, mantenere le distanze ed utilizzare le mascherine”.
Proseguono inoltre le donazioni: dopo il Rotary di Tolentino sabato scorso (mascherine per i vigili urbani, visiere per i medici di base e saturimetri per la popolazione treiese), l’associazione culturale Artemisia Lab di Edi Castellani (20 visiere alla casa di riposo comunale), la Cisi srl di Valeria Coppe di Segusno (Tv) che ha donato 100 occhiali protettivi alla casa di riposo comunale e ai vigili urbani; infine l’associazione Sms, dopo la distribuzione delle mascherine nella Frazione di Santa Maria in Selva, avvenuta nei giorni scorsi,ha donato 300 mascherine all’intera cittadinanza (reperibili presso le tabaccherie del Comune di Treia). Ad oggi, è stata superata quota 12000 mascherine distribuite alla popolazione treiese.
Dopo l’annullamento degli eventi di marzo, aprile e maggio 2020 sono iniziati i contatti dell’amministrazione comunale con le associazioni organizzatrici degli eventi di giugno, luglio ed agosto per decidere le azioni future da intraprendere.
Da lunedì scorso è aperto il cimitero comunale di Treia (dal lunedì alla domenica dalle 8 alle 17); è consentito l'accesso ai parchi pubblici, agli spazi verdi e ai giardini pubblici condizionato al rigoroso rispetto di evitare ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; le aree attrezzate per i giochi per bambini restano chiuse; il mercato settimanale è ripartito martedì 5 maggio 2020 ma solo per i settori previsti dal dpcm 26.4.20; infine le isole ecologiche da lunedì scorso sono state riaperte con I seguenti orari: lunedì 9-13, martedì 15-18, mercoledì 9-13, giovedì 9-13, sabato 9-13 (Treia Capoluogo), martedì 10-13 e venerdì 14-19 (Passo di Treia).
Attimi di forte tensione quelli vissuti al pronto soccorso di Macerata nella tarda mattinata odierna, attorno alle ore 13:00. Un anziano di Treia, dopo aver minacciato i propri familiari ed essere stato trasportato al pronto soccorso in ambulanza con il 118, ha aggredito due infermieri.
Tutto è avvenuto mentre l'uomo era in attesa della consulenza del neurologo e dello psichiatra, a seguito della Tac alla testa svolta per escludere problematiche differenti a quelle connesse alla sfera psichica. Senza motivo, l'anziano ha colpito un'infermiera con un pugno secco al torace, provocandole la frattura dello sterno. A quel punto, è intervenuto anche un infermiere per difendere la collega e l'uomo, pertanto, l'ha morso sul braccio senza lasciarlo più andare. Soltanto l'intervento di altri colleghi è riuscito a neutralizzarlo.
Si tratta di un soggetto psicotico, in cura già da tempo in presidi diversi dall'ospedale di Macerata. Per le indagini del caso è intervenuta la Polizia.
“Riapertura razionale e in sicurezza delle attività di parrucchieri, barbieri ed estetisti. Lo abbiamo chiesto, come Lega, con un'interrogazione al Governo per consentire ad un settore, già pesantemente in crisi per l’emergenza Covid, di risollevarsi al più presto e per arginare rischi economico-sanitari di un crescente abusivismo contro cui vanno attivati immediati controlli”. Lo comunica l’onorevole maceratese della Lega Tullio Patassini, firmatario dell’interrogazione che ha voluto richiamare l’attenzione del Governo sulle criticità di un settore in estrema difficoltà come quello dei servizi alla persona.
“Il Governo aggrava la crisi per parrucchieri, barbieri ed estetisti confermandone la chiusura per un altro mese con il DPCM del 26 aprile. Non solo non hanno ancora ricevuto il necessario sostegno economico, ma dovranno continuare a pagare le spese fisse senza incassare, mentre l’abusivismo dilaga – spiega l’onorevole leghista –. Abbiamo raccolto l’allarme di questi lavoratori e chiesto di consentire la loro immediata riapertura in sicurezza, sia per scongiurare l’aggravamento della crisi finanziaria del settore servizi alla persona, che per la tutela della salute pubblica. È un paradosso che il Governo, in nome della tutela della salute, eserciti il suo controllo totale su coloro che esercitano regolarmente l’attività e nulla intraprenda contro il crescente abusivismo che non osserva alcuna prescrizione rischiando di contribuire alla diffusione del contagio domestico”.
L'amministrazione comunale di Treia ha comunicato l'arrivo dei risultati dei tamponi effettuati mercoledì 29 aprile presso la casa di riposo. Tutto il personale (21 operatori) e gli ospiti (29 pazienti) sono risultati negativi al Covid-19.
"Ringrazio, per la tempestività e la velocità, l'ufficio igiene dell'Area Vasta 3 e il Direttore Alessandro Maccioni - ha sottolineato il vice-sindaco David Buschittari -. L'attività di prevenzione messa in campo dall'amministrazione si è rivelata efficace. Grande merito va all'assessore Luana Moretti e al responsabile del settore Orazio Coppe. Manterremo comunque il massimo livello di attenzione, continuando a gestire la situazione, come fatto finora, con calma e lucidità”.
L'aggiornamento dei casi positivi nel territorio comunale vede 14 contagiati e 17 persone in isolamento domiciliare.
Proseguono intanto le donazioni: anche la Banda Musicale Città di Treia si è mobilitata per dare un segno di riconoscenza e di aiuto ai medici di famiglia cittadini, che in questo periodo - caratterizzato dalla pandemia da Covid 19 - stanno operando a favore della comunità treiese rischiando in prima linea e in prima persona.
I componenti e i familiari della Banda cittadina si sono impegnati per dare un contributo concreto con la donazione di materiale sanitario, dalle mascherine ai disinfettanti, tutto a favore dei medici di famiglia treiesi.
“Passato questo infausto periodo la Banda promette di organizzare a favore di tutti gli operatori treiesi: Protezione Civile, addetti alla Casa di Riposo, operatori sanitari, un grande spettacolo musicale in una delle piazze più belle d’Italia, quella di Treia” promette il Presidente della Banda Paolo Damiani.
“Ancora in campo gli Ordini Dinastici Real Casa Savoia: 100 mascherine per i medici di base di Treia e 300 per la casa di riposo comunale. Un ringraziamento al delegato regionale e al nostro concittadino Andrea Cristofanelli Broglio” dichiara il coc di Treia.
Da lunedì 4 maggio 2020, inoltre riaprono le isole ecologiche e il cimitero (dal lunedì alla domenica, dalle 8 alle 17).
Oggi la Città di Treia festeggia Don Alejandro Gonzalez Parilla per i suoi primi 10 anni di Sacerdozio.
"Don Alejandro è arrivato circa i primi giorni di settembre del 2018 - scrive l'Associazione Nuova Santa Maria in Piana di Treia, l'Don Alejandro Gonzalez Parilla per i suoi primi 10 anni di Sacerdozio di Treia -. Sono 10 anni che il signore ha donato alla chiesa e ai fedeli un sacerdote amorevole e al servizio di Dio e del prossimo. Grazie per l’enorme contributo che, con la tua presenza, dai a tutti noi fedeli! Sperando di fare tutti insieme una grande festa, appena sarà passata l'emergenza Covid 19. Congratulazioni Don Alejandro, da parte di tutto il Comitato e dai suoi Parrocchiani."
Anna Gentiletti raggiunge quota 100 anni. Si tratta della terza centenaria di Treia, dopo Ida Impecora (105) e Ida Barbetta (104).
Anna, nata il 29 aprile 1920 a Treia, ha vissuto sempre in campagna (zona Conce) e si è trasferita nella Frazione di Camporota; si è sposata con Gino Matteucci nel 1945 quando la guerra finì (dopo 10 anni di fidanzamento, appena Gino tornò dalla guerra).
Nella vita ha sempre lavorato i campi, ha avuto una figlia Marisa Matteucci che vive a Macerata, sposata con Mario Giustozzi, due nipoti Valentino e Donatella e i pronipoti Sara e Michele. Anna è la sesta di nove figli, i genitori erano Filippo Gentiletti e Maria Crocioni.
Ha vissuto una vita nella preghiera, con un solo hobby: il lavoro. Dall’Amministrazione Comunale di Treia i migliori auguri ad Anna e ai suoi familiari per questo grande traguardo raggiunto.
Si sta concludendo positivamente la distribuzione dei buoni spesa alimentare del mese di aprile nel comune di Treia;
Dal 2 aprile al 29 aprile: 1141 buoni erogati per 272 nuclei familiari richiedenti (somma totale erogata 57050 euro).
L’amministrazione comunale ha adottato nuove misure per il mese di maggio (inizio lunedi' 4 maggio): in attesa della definizione degli aiuti statali, ha destinato nuove risorse per le persone e le famiglie in stato di bisogno per tutto il mese di maggio, individuando i criteri di ammissione ai benefici previsti; decisa l’istituzione di un fondo di 10000 euro in aggiunta ai fondi regionali della L. 431/98 e aumentato il capitolo per i sussidi e i contributi agli indigenti di altri 10000 euro; infine aumentato di 5000 euro il capitolo per il sostegno alle attività delle associazioni di volontariato che operano nel settore del sostegno alla popolazione in stato di bisogno.
Le domanda potranno essere presentate da lunedì 4 maggio seguendo le indicazioni degli avvisi presenti nel sito istituzionale del Comune di Treia (a partire dal 30 aprile).
Prosegue la distribuzione delle mascherine (fino ad esaurimento, già raggiunta quota 12000): si potranno ritirare presso le tabaccherie del territorio comunale.
Non si arresta la solidarietà: in campo per la casa di riposo comunale la tabaccheria di Passo di Treia di Stortoni Luca e Luciani Graziella e la Farmacia di Michele Rinaldi: entrambi hanno effettuato una donazione di 100 mascherine.
Dopo l’annullamento degli eventi di marzo e aprile, saltano anche quelli di maggio 2020; iniziati i contatti dell’amministrazione comunale con le associazioni organizzatrici degli eventi di giugno, luglio ed agosto per decidere circa le azioni da intraprendere.
Cosa cambia con il dpcm 26.4.20 nel comune di Treia da lunedì 4 maggio 2020: con una nuova ordinanza sindacale (valida appunto dal 4 fino al 17 maggio) si prevede il proseguimento per i dipendenti della modalità di prestazione lavorativa in lavoro agile; la limitazione dell'accesso fisico agli uffici comunali solo ai casi di effettiva ed assoluta necessità, da valutarsi con l'ufficio preposto all'erogazione del servizio e previo appuntamento, da fissarsi telefonicamente o tramite email ai recapiti indicati in ordinanza; il cimitero comunale di Treia sarà aperto dal lunedì alla domenica dalle 8 alle 17; sarà permesso l'accesso ai parchi pubblici, agli spazi verdi e ai giardini pubblici condizionato al rigoroso rispetto di evitare ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; le aree attrezzate per i giochi per bambini rimarranno chiuse; il mercato settimanale sarà riaperto da martedì 5 maggio 2020 ma solo per i settori previsti dal dpcm 26.4.20; tale ordinanza è valida da lunedì 4 maggio a domenica 17 maggio 2020.
Situazione covid 19 aggiornata a mercoledì 29 aprile: 18 persone in isolamento domiciliare al cui interno 15 positivi al Coronavirus.
"Ultimo aggiornamento covid-19 con gli ultimi dati di giovedì 23 aprile 2020: 21 persone in isolamento domiciliare al cui interno 18 positivi al covid; 6 purtroppo i decessi, 103 è il numero delle persone uscite dall’isolamento domiciliare". A comunicare i dati è l'amministrazione comunale di Treia.
Prosegue, inoltre, l'erogazione dei buoni spesa alimentare: Dal 2 aprile al 23 aprile 1111 buoni erogati per 266 nuclei familiari richiedenti (somma totale erogata 55550 euro sui 59000 disponibili).
I buoni spesa possono essere erogati fino alla data del prossimo 30 aprile.
La giunta intanto, in attesa della definizione degli aiuti statali, ha deliberato in data odierna nuove risorse per le persone e le famiglie in stato di bisogno per tutto il mese di maggio, individuando i criteri di ammissione ai benefici previsti: decisa l’istituzione di un fondo di 10000 euro in aggiunta ai fondi regionali della L. 431/98 e aumentato il capitolo per i sussidi e i contributi agli indigenti di altri 10000 euro; infine aumentato di 5000 euro il capitolo per il sostegno alle attività delle associazioni di volontariato che operano nel settore del sostegno alla popolazione in stato di bisogno.
Le domanda potranno essere presentate da lunedì 4 maggio con le modalità che verranno comunicate la prossima settimana.
“Vista l’esistenza del problema, il Comune interviene direttamente, adeguando gli strumenti finanziari alle esigenze della reali della popolazione” così l’amministrazione comunale di Treia.
A Camporota e Santa Maria in Selva le mascherine sono state distribuite rispettivamente dall’associazione Circolo Acli Camporota e dall’associazione SMS; la prima ha effettuato una donazione per la casa di riposo comunale e per i medici di base del territorio, la seconda ha acquistato appunto mascherine per la popolazione.
Non si arresta la solidarietà: scesi in campo anche Bertini Beatrice erboristeria Flor Herbe di Macerata (medici di Base), Renzi Ferdinando di Renzi Fabrizio (protezione civile), rosticceria pizzeria Speedy di Treia.
Donate mascherine ai vigili urbani: in campo, ancora una volta, il Rotary di Tolentino con la presidente Passacantando.
Proseguono le misure di contenimento fino al prossimo 3 maggio (anche le isole ecologiche restano chiuse fino a quella data).
Riaperto l’ufficio postale di Chiesanuova (questa settimana aperto 3 giorni), sempre aperto quello di Treia Capoluogo, 2 giorni a settimana operativo l’ufficio di Passo Treia.
L’amministrazione ha previsto una intensificazione dei controlli nei week end del 25 e 26 aprile e del 1 2 3 maggio (il numero delle sanzioni negli ultimi giorni è in aumento rispetto al primo mese della fase emergenziale).
Il Comune di Treia raccomanda ai cittadini di continuare a seguire le regole, restando a casa, almeno fino al prossimo 3 maggio.
Scatta la fase due per il Contratto di Fiume dell’Alto Potenza. Dopo la discussione delle strategie e la formazione del quadro sinottico nasce, infatti, il primo Piano di azione che le Amministrazioni locali sono state invitate a sottoscrivere dal presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, in vista dell’assemblea conclusiva.
Coinvolti nell’iniziativa i Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Muccia, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia insieme al settore Tutela delle acque e Difesa del suolo e della costa della Regione Marche, al Consorzio di Bonifica, all’Ordine dei Geologi, all’Ambito Territoriale Ottimale, alle associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente.
Gli elaborati tecnici sono stati consegnati dal coordinatore del Piano, architetto Carlo Brunelli, insieme a tutte le schede d’azione che hanno interessato la parte superiore del bacino idrografico avente una superficie di oltre 650 chilometri quadrati. Si tratta di un territorio caratterizzato prevalentemente da aree boschive, pascoli e seminativi in cui il sistema insediativo si sviluppa principalmente nel fondovalle e dove insistono ben quattro siti Natura 200 e alcuni elementi di pressione ambientale.
Il Contratto di Fiume costituisce un importante strumento di programmazione strategica integrata per la pianificazione e gestione dei territori fluviali, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche, di inquinamento, paesaggistiche e naturalistiche. Inoltre il suo scopo è quello di promuovere la collaborazione e la sussidiarietà fra i diversi attori, istituzionali e non, operanti sul territorio, finalizzando tutte le azioni alla rinascita del bacino idrografico, in una visione non settoriale ma integrata del fiume, inteso come ambiente vitale, bene comune da gestire in forma collettiva e partecipata.
Il primo piano d’azione del Contratto di Fiume contiene gli obiettivi da perseguire nel periodo 2020-2022. La quasi totalità delle azioni è di tipo non strutturale e a costi molto accessibili per le amministrazioni locali nella mancanza di certezze sulla disponibilità di contributi regionali o finanziamenti specifici. Tra queste alcune azioni sono virtualmente a costo zero e consistono nella formazione di tavoli, intese o riorganizzazioni di uffici e strumenti normativi. Si è ritenuto prioritariamente importante che il processo si avvii, che ogni Comune porti alla fase di studio, di progettazione, e magari di realizzazione, di un intervento almeno in ogni ambito in cui è stato articolato il bacino dell’Alto Potenza. Previsti, inoltre, l’avvio di iniziative di conoscenza con le scuole, l’avvio di una serie di progetti integrati assieme al Consorzio Bonifica, studi sulla possibilità di avviare accordi agroambientali, la creazione di un regolamento di polizia rurale unitario e di un corpo territoriale di vigilanza ambientale, Tutte azioni, queste, che da sole sono in grado di modificare profondamente, e in meglio, il rapporto tra la comunità locale e il suo territorio.
"Avremmo voluto ritrovarci a comunicarvi altro, ma il Disegno di Dio per zio Don Peppe è stato differente da ciò che tutti auspicavamo". La famiglia di Don Giuseppe Branchesi ha inviato alla nostra redazione una commovente lettera per ricordarne la memoria, scritta a mente fredda ma con ancora il dolore nel cuore, dopo la scomparsa avvenuta la scorsa domenica 19 aprile a causa del coronavirus.
Grazie da parte nostra e da parte di zio Don Giuseppe.
Ecco la lettera integrale inviataci dalla famiglia di Don Giuseppe Branchesi:
"AGLI AMICI DI OGNI DOVE CARISSIMO/A,
così si aprivano le tue lettere con cui eri solito accompagnarci in occasione delle festività religiose o, più semplicemente, negli innumerevoli momenti conviviali nei quali la tua presenza non è mai mancata.
“Fratelli”, questa non è una parola con cui dare inizio ad una formula talvolta riecheggiante in maniera vuota e lontana. Oggi più che mai, in questo silenzio eloquente ed assordante, irrompi nello smarrimento e nella fragilità esistenziale delle nostre vite, mai come ora tanto evidente, continuando a testimoniare con la tua ineguagliabile originalità e profonda bontà di cuore che l’esser fratelli non è altro che la nostra condizione di Figli di un unico Dio che è Padre.
Non avremmo mai voluto trovarci nella condizione di scrivere questa lettera, ma ci hai sorpresi con un altro dei tuoi “scherzi a prete”. Questa volta ti sei superato. Ed eccoci qua a tentare di formulare alcune frasi di senso compiuto, non con la tua stessa penna, artistica e sapiente, ma supportati da un cuore tanto addolorato quanto grato per i prodigi della tua presenza.
Quattro anni fa la nostra famiglia si è ritrovata orfana di un padre del quale tu ammiravi l’operare ispirato e silenzioso. Ora è un’intera comunità ad essere orfana di un padre, ma anche sacerdote, fratello, amico e… Ciascuno di noi si ritrova solo, disorientato, privato della granitica certezza che tu saresti stato “per sempre”. Tentiamo ardentemente di trovare nella nostra logica un pretesto razionale che sazi la nostra necessità di dare un senso a tutto questo e dia pace ai nostri cuori, ma è cosa vana.
Ed ecco, allora, che oltre la voracità della mente riusciamo a percepire quella fastidiosa sensazione di pace e di serenità di cui vorremmo tanto negarne la presenza in questo momento, ma che è così delicata, così dolce, così amorevole da aprirci le porte della Gratitudine, della Misericordia e del Perdono. Lì c’è Dio.
Non sarebbe bastato uno stadio intero per accogliere la moltitudine di “fratellini” e “sorelline” che avrebbero voluto esserti vicino per un ultimo saluto, un CIAO, a presto. E invece anche questa volta ci hai spiazzato, sei stato ancora una volta un passo avanti a tutti, ci hai preceduto. Te ne sei andato in punta di piedi, non nel clamore dell’evento che sarebbe stato ricordato nei libri di storia come “Il funerale alla Woodstock”. Straordinariamente costretti nelle nostre case, ci hai donato un’occasione unica di esserti accanto in una dimensione più profonda ed intima.
In fondo sei anche riuscito a raggiungere la tua “immortalità terrena”, nessuno di noi ha potuto piangere il tuo corpo esanime. Viene da pensare che, con la complicità del buon Dio, ancora una volta sei stato capace di rinnovare in maniera del tutto originale, come tuo solito, il tuo esser portatore dell’annuncio pasquale: “Cristo è Risorto, Alleluja”. Ci hai lasciati in sospeso… ed ora? Ora è il tempo di accogliere questo dolore, di condividerlo con chi ci è accanto, di continuare con la certezza di non esser soli.
Il sentimento è comune: sono tanti i tuoi fratelli che in questi giorni stanno scrivendo di te, rimettendo insieme tante piccole pagine della tua storia. Non basterebbe davvero una biblioteca intera per raccontare la tua indomita volontà di esser fratello del Mondo.
Forse, anche questa volta, è nelle piccole cose che si ritrova l’essenza di tutto: in un semplice, fermo, fraterno GRAZIE.
Grazie a te caro Fratello per esserti lasciato guidare dalla Luce di Verità, per esserti fatto strumento di Bene, per aver compiuto meraviglie.
Grazie (a denti stretti) a questo virus che ci sta dando l’opportunità di riscoprire il senso profondo della Vita.
Grazie a tutti i tuoi fratellini sparsi nel Mondo che ti vogliono bene e ti hanno accompagnato nel compimento della tua Missione e Vocazione. Grazie a chi in quest’ultimo periodo di prova ha pregato, sperato e affidato la tua guarigione. Siamo certi che le nostre preghiere non sono state vane.
Grazie a te Claudio, altre parole non servono.
Grazie anche a chi in questi anni non ha compreso il tuo essere fuori dagli schemi e talvolta ha osteggiato questa tua unicità. Non è mai troppo tardi per perdonare ed esser perdonati.
Grazie a tutto il personale sanitario che si è preso cura di te. Eccellenti professionisti ed ancor più uomini e fratelli dal grande cuore. Grazie per esser entrati a far parte della nostra grande famiglia. Che il vostro servizio sia sempre sorretto e guidato dall’Alto.
Grazie a Dio per averci donato un Fratello così prezioso.
La promessa con cui ci congediamo, per il momento, è che ripartiremo anzi continueremo, consapevoli, oggi più che mai, di essere tutti Fratelli del Mondo. La tua presenza saprà farsi sentire sempre, ovunque e comunque. Salutaci babbo Giovanni e tutti gli altri fratelli che ti hanno preceduto in Cielo, vegliate su di noi".
“IN MISSIONE NEL MONDO CON DON PEPPE” – campagna crowdfunding
Facendo nostra la volontà del Fratellino Don Peppe di essere Fratello del Mondo, parte della Chiesa in uscita verso gli ultimi e i più piccoli che sempre si rivelano essere i grandi della storia, abbiamo pensato di continuare il suo progetto di vicinanza al mondo missionario a cui sempre ha riservato la sua energia.
Non essendo possibile ritrovarsi, abbiamo pensato a questo canale che va oltre gli strumenti ordinari a cui siamo abituati in queste occasioni. D'altronde tutto ciò che è legato a lui non può che essere originale. Anche questi strumenti moderni di socialità possono essere un mezzo di Amore e di Bene.
Pertanto, è nostra intenzione continuare a sostenere le realtà missionarie a lui vicine utilizzando questa raccolta fondi “IN MISSIONE NEL MONDO CON DON PEPPE” appositamente creata dalla sua famiglia per questa occasione. Chiunque voglia sostenere questa iniziativa può dare un proprio contributo accedendo al link https://www.gofundme.com/f/in-missione-nel-mondo-con-don-peppe .
Venerdì 24 aprile, alle ore 11,30, conferenza stampa su Zoom per presentare Aipas Marche, una comunità interprofessionale del mondo sociale e socio-sanitario che, in collaborazione con le quattro Università delle Marche, promuove la partecipazione attiva alla realizzazione del welfare territoriale.
Dotata di una piattaforma online che contiene approfondimenti, studi, ricerche sul mondo sociale e socio-sanitario delle Marche prodotti da esperti e protagonisti diretti, Aipas Marche vuole offrire un contributo per far fronte all'emergenza Covid-19 mettendo a disposizione di tutta la comunità, e in particolare del mondo del sociale e del socio-sanitario, i propri strumenti.
La piattaforma, nata con il contributo di Halley Informatica, rappresenta uno strumento pratico di lavoro e di condivisione dove poter reperire i contributi e le buone prassi di tutti gli Ambiti Territoriali Sociali delle Marche (www.aipasmarche.it). Della stessa fa parte anche l’Ats dell’Unione Montana Potenza Esino Musone che riunisce i Comuni di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia.
** Link alla Conferenza Stampa: https://us04web.zoom.us/j/8232068084 **
Dopo quasi due mesi dallo stop della produzione e dalla chiusura degli store su tutto il territorio nazionale, Gruppo LUBE si prepara alla fase 2 programmando la ripartenza dell’azienda in ottemperanza alle linee guida suggerite dal Governo e dal Ministero della Sanità per salvaguardare la salute dei propri dipendenti nei luoghi di lavoro.
LUBE pensa alla fase 2, con non poche difficoltà e preoccupazioni sul futuro economico e sociale del nostro Paese, come espresso da Fabio Giulianelli, AD del Gruppo LUBE: “Nel breve periodo sono state prese le decisioni più naturali per fronteggiare il Covid-19, quello che ci fa più paura è la ripartenza. Sarà quello il momento più duro, siamo parte di un’economia globalizzata dove la concorrenza è fortissima”.
“Va benissimo l’iniezione di liquidità - continua Giulianelli -, ma i finanziamenti stanziati sono solo dei prestiti che, prima o poi, dovranno essere restituiti; se le aziende non riaprono, se non si torna a produrre reddito e il problema rimane. Vedo tanti elementi di criticità se non si riapre al più presto, ogni settimana in più di chiusura è per noi un macigno; ma insieme alle aziende devono riaprire anche i negozi, garantendo ovviamente la sicurezza dei lavoratori e dei clienti, altrimenti non serve e a nulla riaprire le fabbriche. Se non si vende non si produce e di conseguenza non si possono pagare gli stipendi; è un circolo vizioso”.
Nel futuro del Gruppo LUBE, da sempre attenta ai propri dipendenti, c’è la voglia di tornare il prima possibile a fare bene il proprio lavoro e a produrre per risollevare l’Italia anche se nulla sarà mai più come prima. La dirigenza LUBE ha infatti fin da subito integrato la cassa integrazione affinchè gli stipendi dei propri collaboratori rimanessero inalterati, prova tangibile volontà, del rispetto e della gratitudine che il Gruppo ha nei confronti della grande famiglia LUBE.
L’azienda è pronta a riaprire le porte ai propri dipendenti, sia in fabbrica che negli uffici, fornendo tutto l’occorrente per garantire gli standard di sicurezza richiesti: dalle mascherine, i guanti e gli igienizzanti, fino ai termoscanner per la rilevazione della temperatura e ristrettissime misure di sicurezza sia in entrata che in uscita e la doppia turnazione necessaria per garantire il distanziamento sociale: il lavoro infatti sarà organizzato in due turni, metà dipendenti faranno il primo turno dalle ore 6.00 fino alle 13.00 e l’altra metà il secondo turno, che partirà alle ore 13:15 per terminare alle ore 20:15, questo sia negli uffici che nella produzione in modo che non ci sia alcun pericolo per tutta la forza lavoro.
“Credo che tutti dovremmo reiventarci il lavoro” spiega Fabio Giulianelli. “I negozi in primis dovranno essere in grado di fornire ai clienti una garanzia di sicurezza e di fiducia che va oltre la salute dei dipendenti e dei clienti. Questi elementi, uniti a professionalità e qualità che dovrà gratificare ogni acquisto, saranno indispensabili per richiamare l’attenzione del consumatore; nel dopo-Covid il prezzo non sarà più l’unica determinate di scelta ma il valore reale di un prodotto che di distingue dalla massa per qualità e durevolezza. Dove possibile l’acquisto diventerà ancora più consapevole”.
Per questo motivo, nei mesi scorsi, tutti gli store e i centri cucina LUBE e CREO Kitchens hanno mantenuto attivo il servizio clienti online, per garantire la presenza, la vicinanza e mettendo al servizio dei propri clienti la sicurezza e la professionalità di un Gruppo solido con oltre 50 anni di storia alle spalle, fornendo consulenze e progettazioni online.
Sono due le parole chiave indispensabili per la riapertura e che contraddistingueranno tutti gli STORE del Gruppo: Sicurezza e Servizio. Sicurezza, attraverso la sanificazione dei negozi con l’ozono che ha reso gli ambienti completamente puliti e igienizzati.
Servizio, una delle caratteristiche che distingue Gruppo LUBE da sempre e che si concretizza nella cura del cliente e dei servizi pre e post-vendita molto efficienti. Verrà prolungato l’orario di apertura fino alle 22:00 con ingressi solo su appuntamento per evitare affollamenti.
Ogni cliente avrà a disposizione un intero negozio solo per lui, per un’esperienza d’acquisto sicura e dedicata.
"E’ un momento difficile e delicato per tutti ci rialzeremo e ci reinventeremo senza paura perché LUBE è sinonimo di determinazione, sicurezza e fiducia" conclude Giulianelli.
Loris Marini, giovane di Chiesanuova da Treia, si è laureato alla facoltà di Economia, indirizzo "Banche, Aziende e Mercati" dell’Università degli Studi di Macerata, con una tesi dal titolo “Crescita economica e crescita sostenibile: un binomio possibile?”.
Dai genitori Marco e Stefania, dalla sorella Asja e dagli amici i migliori complimenti per il traguardo raggiunto lo scorso 14 aprile.
Anche l’Amministrazione Comunale di Treia si congratula con il neo laureato e gli augura le migliori prospettive per il futuro.
Laurearsi ai tempi del covid 19, non è il nome della tesi di laurea ma il traguardo raggiunto dalla treiese Agnese Gigli,: laureata in scienze infermieristiche all'università Politecnica delle Marche di Ancona, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di laurea in infermieristica (sede distaccata di Macerata) con un ottimo 108/110.
Dall'amministrazione comunale di Treia le più vive congratulazioni! Dopo Gloria Astolfi e Vittorio Farabollini abbiamo la nostra terza laureata in modalità telematica! A lei complimenti dei genitori, dei fratelli Giacomo e Filippo e degli amici!
"Ciao Don Peppe", "Ciao Fratello", "Grazie Don Peppe" sono questi i messaggi che nel piovoso pomeriggio di oggi erano presenti lungo la strada che dalla frazione di Santa Maria in Selva conduce a Treia.
L'ultimo viaggio di Don Giuseppe Branchesi, deceduto ieri all'età di 82 anni dopo una lunga battaglia iniziata a metà marzo contro il Coronavirus, ha visto la partecipazione di tanta gente che nonostante le limitazioni anti-Covid e la pioggia battente, è stata presente lungo le strade dove è passato il feretro con la salma del parroco della Chiesa di Santa Maria in Selva che ha poi raggiunto il cimitero di Treia per la tumulazione.
Una cerimonia funebre in forma ristretta ma nella quale non è mancato il calore e l'amore della gente, che attraverso i loro applausi hanno voluto rendere omaggio ad un uomo e un sacerdote la cui scomparsa ha gettato nel lutto l'intera provincia di Macerata.
La salma ha terminato il suo percorso al Cimitero di Treia dove erano presenti solo i parenti più stretti e il Vescovo della Diocesi di Macerata Monsignor Nazzareno Marconi, che insieme ad altri rappresentanti della Curia hanno dato l'ultimo saluto a Don Peppe.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
La scomparsa di Don Giuseppe Branchesi ha gettato nel lutto l'intera provincia di Macerata. Il parroco di Santa Maria in Selva, frazione di Treia, si è dovuto arrendere al coronavirus a 82 anni, dopo una lunga battaglia iniziata a metà marzo.
La tumulazione della salma avverrà domani alle ore 16 presso il cimitero del Comuni di Treia.
In queste ore sono tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno arrivando alla nostra redazione, ognuno dei quali offre un ricordo personale e sincero di una figura che ha lasciato il segno in tantissimi fedeli, e non solo.
Nella sua attività di insegnante di religione, Don Peppe ha educato generazioni di maceratesi, così come indelebile è stato il suo coordinamento del Comitato Parrocchiale di Santa Maria in Selva, grazie al quale ha fatto divenire una tradizione immancabile quella della Sagra della Polenta.
Di seguito, proponiamo ai nostri lettori un video-ricordo di Don Peppe. È il nostro modo per salutarlo un'ultima volta, rievocando le sue parole:
Di seguito, abbiamo scelto di raccogliere tutti i messaggi d'addio pervenuti in queste ore.
Il ricordo di don Felice Riva
Carissimo don Peppe Branchesi, ci hai lasciato nella domenica della Divina Misericordia.
Mi è difficile salutarti con questo mio scritto, sono rattristato per non esserti stato vicino in questi due mesi di isolamento e so che hai lottato contro il Covid, e in questa lotta ti sono stato vicino nella celebrazione eucaristica, offrivo al Signore misericordioso le tue sofferenze, le tue speranze di poter riabbracciare tutti i tuoi cari, parrocchiani e amici sparsi ovunque.
Tu parroco delle parrocchie Santa Maria in Selva in Santa Maria in Selva-Treia (MC) e Santa Lucia in Camporota-Treia (MC)hai sperimentato la sofferenza della tua gente in un momento di tristezza dovuta al terremoto.
Sei stato la voce di tanti sofferenti, hai portato la tua testimonianza producendo serenità nei momenti della grande tempesta.
Non posso dimenticare la tua allegria, la gioiosa serenità del Sacerdote, gioia, forza, coraggio e serenità trasfusa nei tuoi parrocchiani e in tutto il territorio, tutti hanno corrisposto al tuo vivere nella carità e per la carità.
Ottimo docente e sacerdote vicino agli ammalati, ai bisognosi, alla tua comunità anche quella politica, specialmente nel momento del grande bisogno.
Quante volte hai donato giocattoli ed alimenti ai ragazzi della comunità di don Antonio Mazzi, ai diversamente abili dell’Opera Don Guanella, ai genitori dei bambini ricoverati all’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù di Palidoro-Fiumicino (RM).
Grazie Don Peppe, mi hai conosciuto e mi seguivi sul palinsesto Rai Notte dagli anni 90, mi chiamavi a stare con la tua gente, dalla celebrazione all’adorazione eucaristica, l’ottavario dei morti, alla festa patronale … a raccontare ai tuoi parrocchiani, ai tuoi bambini, giovani, anziani,ammalati, il mio vivere quotidiano da prete accanto agli ultimi.
Ha educato a non mollare, a combattere assieme: parroco, famiglia, scuola, società …
Mi hai insegnato che in qualsiasi luogo è necessario entrare in punta di piedi, perché il tempo è rivelatore, se camminassimo solo nelle giornate di sole non raggiungeremmo mai la nostra destinazione; mi hai insegnato a ballare sotto la pioggia, ad amare il Signore attraverso gli altri, specialmente a saper stare vicino al sofferente, agli ultimi, questo è l'amore vero.
Grazie Don Peppe che ci hai insegnato l’amore infinito.
Il ricordo della Lube
Tutta la Lube Volley esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa di Don Peppe Branchesi, grande tifoso del volley biancorosso, che non è riuscito a vincere una lunga battaglia contro il Covid
Il parroco di Santa Maria in Selva, frazione di Treia, a gennaio aveva ricevuto squadra e staff al completo con la tradizionale cena a base di polenta, altra sua grande passione, per festeggiare il titolo di campioni del Mondo
RIP Don Peppe!
Il ricordo della Parrocchia San Vito e Patrizio
Grazie Don Peppe
Dal profondo del cuore anche noi della parrocchia di Chiesanuova ti siamo grati per averci traghettato in un momento non facile dalla guida del nostro Don Guido a don Peter giovane sacerdote
In questo frangente hai preso in mano una parrocchia che sembrava smarrita e l'hai aiutata anche sul fronte del comitato feste, che sembrava destinato a mollare.
Con la tua esperienza e il tuo affetto hai rimotivato tutti!
Ora, non hai ancora finito, intercedi presso il Signore per noi che ti abbiamo voluto bene. Nel giorno della Divina Misericordia prega anche per chi ti ha criticato. Addio don Peppe già ci manchi tantissimo
Il ricordo del Comune di Appignano
L'Amministrazione Comunale e tutta la comunità di Appignano partecipano al dolore per la perdita del caro don Giuseppe Branchesi. Don Peppe, come tutti lo chiamavamo, è sempre stato molto attivo e presente nella nostra realtà parrocchiale e in tante manifestazioni del paese. Con la sua bonaria allegria e le sue profonde riflessioni ci ha trasmesso la forza e la grandezza di valori universali come la fratellanza e il rispetto reciproco. Ci stringiamo, con affetto, ai familiari, in particolar modo al nostro don Natale, cugino del caro don Peppe, certi che la sua presenza rimarrà per sempre, nei nostri ricordi e nei nostri pensieri. Ciao don Peppe!
Il messaggio del consigliere provinciale Deborah Pantana
Ciao Don Peppe, mi mancherai tanto, da quando sei stato il mio primo prof. di Religione mi hai sempre accompagnato.. dicevi sempre di SI, non lasciavi indietro nessuno, non giudicavi, accoglievi come fa un padre..l’ultima volta che ci siamo visti mi hai detto:” Daje Deborah co sa politica, non molla!!!” .. so che ci starai più vicino di prima , veglia su di noi
Il ricordo del sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli
Mi dispiace molto caro Don Peppe, gli angeli ti portino dal nostro Padre...Sei stata una persona encomiabile, sempre al servizio di chi aveva bisogno.Ti prometto che in tuo onore quando si riaprirà la quarantena farò venire i tuoi polentari a Monte Cavallo. R. I.P.
Il ricordo dell'onorevole Tullio Patassini
Fratello Don Peppe, l'energia, il cuore e la testa non ti sono mai mancati e li hai donati a generazioni di ragazzetti che oggi ti piangono come si fa con un padre. Giovanni all'arrivo ti avrà preso di certo per mano con il suo sorriso rassicurante. Un abbraccio ai tuoi amati Francesco Soldini e Anna Soldini e più grande a Maria Pia che ha spalle e cuore immensi che l'aiuteranno a sopportare anche questo. Prega per noi
Il ricordo del vice-sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini
Condoglianze alla famiglia Branchesi. Don Giuseppe era di Avenale di Cingoli, nostro concittadino. Perdiamo un uomo di valore per l'impegno sociale oltrechè stimatissimo parroco. Era stato con noi, l'ultima volta, al tradizionale appuntamento della benedizione dei Panini di S.Antonio a Villa Torre a febbraio e nella preghiera prima del pranzo aveva detto di rivolgerci alla Madonna capace di lenire le angosce umane e del nostro tempo. Addio a uno dei sacerdoti simbolo del nostro territorio
I giovani degli anni '70 del Circolo Giovanni XXXIII di Treia salutano Don Peppe
Caro Don Peppe speravamo che la tua tenacia ti avrebbe riportato a noi. Dopo le prime preoccupazione sembrava certa una tua ripresa. Condoglianze affettuose ai tuoi cari.
Per noi, giovani di allora sei stato il sacerdote, il complice, ma, soprattutto, il fratello maggiore.
Ti conoscevamo già da seminarista, alcuni di noi sono stati i tuoi chierichetti nella tua prima messa e per molti altri sei stato il celebrante del loro matrimonio. Con te abbiamo condiviso i migliori anni della nostra giovinezza. La tua simpatica e buona “spregiudicatezza” rimarrà sempre nei nostri ricordi.
La fondazione tra fine anni 60 e inizio 70 del Circolo Giovanni XXIII ha costituito per tanto tempo momenti gioiosi di aggregazione non solo dei giovani di allora ma di soggetti adulti: veramente una famiglia composita.
Chi non ricorda le simpatiche partite del dopo cena a sette e mezzo che coinvolgeva sia noi giovani che gli adulti dell’epoca dove spesso uscivano più “matte” e quindi diversi “sette e mezzo legittimo” causa di immense ma simpatiche discussioni che riempivano la serata.
I due biliardi che sono stati la scuola di noi giovani. Il ping pong, la televisione in bianco e nero che ha garantito diverse serate, compreso lo sbarco sulla luna. Il recupero di una saletta nella cantina del palazzo vescovile comunicante con il giardino. Un recupero fatto con il lavoro gratuito di tanti soggetti anche adulti nelle ore notturne e con materiale regalato, se non comperato a debito. Quella salett ache è stata la nostra complice, con la complicità del jukebox nelle prime cotte giovanili.
Il circolo, se ricordiamo bene, costò circa 4.000.000 di Lire, un debito da te miracolosamente estinto anche grazie ai proventi dei carri allegorici da te promossi e allestiti sempre nelle ore notturne; carri che hanno gloriosament partecipato ai vari carnevali o manifestazioni a carattere provinciale: dal carnevale passo Treiese alla festa dei fiori di Macerata; dalla sagra delle ginestre di Recanati alla sagra del carciofo di Montelupone.
Ricordiamo anche il piccolo, ma meraviglioso e rifornito bar del circolo gestito gratuitamente dalla tua mamma Annetta, che ricordiamo con affetto.
Ora che anche noi che non siamo più giovani, ripensando a quelle avventure non possiamo fare a meno di non ricordarti: un piccolo grande prete che anche da maturo non ha perso mai lo spirito intraprendente e cocciuto.
Nostro signore ti accolga non solo come pastore generoso e buono ma come soggetto operoso che ha accompagnato la nostra giovinezza arricchendola di valori.
Grazie Don Peppe, ti porteremo sempre nel cuore
Il messaggio di cordoglio dalla Chiesa Cristiana Battista delle Marche
Apprendiamo con tristezza la notizia della dipartita di Don Giuseppe Branchesi. Don Peppe, nel corso della sua vita terrena, è stato un esempio per tutti coloro che hanno avuto il piacere e il privilegio di conoscerlo. Ha saputo portare il Vangelo attraverso mezzi come il gioco, lo sport, e l'aggregazione. Ogni suo gesto di amicizia ha rappresentato una testimonianza sincera di una vita di fede vissuta in Cristo Gesù. A nome della Chiesa Cristiana Battista delle Marche vogliamo esprimere le più sentite condoglianze alla sorella Maria Pia, ai familiari tutti e alla comunità di Treia.
Benedetto sia Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre che ha compassione di noi, che ci consola e ci rende forti nei dispiaceri, perché anche noi possiamo consolare tutti quelli che soffrono e dar loro lo stesso aiuto e lo stesso conforto che Dio ha dato a noi. Possiamo essere certi che più soffriamo per Cristo, più riceveremo da lui conforto e incoraggiamento. II Corinzi 1: 3-5
Il messaggio di cordoglio della Diocesi di Macerata
È tornato oggi alla Casa del Padre dopo un vita intera spesa nel ministero sacerdotale don Giuseppe Branchesi, parroco della nostra diocesi a S.Maria in Selva.
Da sempre figura di riferimento per tutta la comunità diocesana, si era particolarmente impegnato nella pastorale della scuola, in quella dei coltivatori diretti e nell’apostolato di evangelizzazione attraverso il metodo dei Cursillos de Cristianitad. Dai Cursillos don Peppe, come amava essere chiamato, ha diffuso lo stile sereno di una fede che è allegria e lode a Dio per il dono della vita.
Sempre positivo e coraggioso don Branchesi ha affrontato anche la prova del coronavirus con la forza della fede ed il sostegno della famiglia, di tanti amici e di tutta la comunità diocesana che in questi giorni non ha mai mancato di ricordarlo al Signore nella preghiera, insieme con tante vittime di questa epidemia.
Per suo e nostro desiderio, ha comunicato il Vescovo, verrà tumulato nella cappella dei sacerdoti defunti del cimitero di Treia. Per lui come per tutti, quando questa pandemia lo permetterà, ci ritroveremo a pregare solennemente in tanti. I familiari hanno comunicato: «Zio Don Giuseppe è tornato dal Padre. Vi ringraziamo per averlo accompagnato in questi 81 anni di vita terrena. Ora continuerà a guidare tutti i suoi "fratellini" dal Cielo e più che mai ci sarà vicino. Un abbraccio a tutti. Anche se vorremmo essere tutti vicini dobbiamo rispettare le norme che ci sono in questo particolare momento restando ognuno nelle proprie abitazioni. Grazie».
Il messaggio di cordoglio dal Sindaco di Macerata Romano Carancini
Il sindaco di Macerata Romano Carancini ha espresso cordoglio per la scomparsa, a causa del coronavirus, di don Giuseppe Branchesi, parroco della parrocchia di Santa Maria in Selva.
Carancini ha inviato un messaggio di vicinanza dell’intera città alle sorelle Adele e Maria Pia e alle loro famiglie, ricordando don Peppe, come amava essere chiamato, per il suo impegno, la dedizione e l’amore verso la comunità, cui lascia un prezioso patrimonio di umanità e saggezza.
“Don Peppe Branchesi lascia un vuoto profondo nella nostra comunità cittadina – afferma il sindaco - È stato un prete del popolo, di questa terra: semplice, schietto, gioioso, mai banale in ogni presenza. Ha formato tanti giovani nelle scuole e soprattutto continuava a tenere insieme l'esperienza umana degli studenti anche dopo l'uscita dalle scuole con incontri, messaggi, cene. Segno profondo dello spirito di comunità. Macerata lo ricorda con infinito affetto.
IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI TOLENTINO: "UOMO E SACERDOTE STRAORDINARIO"
IL RICORDO DEL VICE-SINDACO DI TREIA: "ERA UN ESEMPIO PER TUTTI"
LO SPECIALE LEGAME TRA DON PEPPE E LA COMUNITA' DI MUCCIA: IL RICORDO DEL SINDACO MARIO BARONI (FOTO)
IL RICORDO DELL'ARCIVESCOVO DI CAMERINO-SAN SEVERINO FRANCESCO MASSARA
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MACERATA ANTONIO PETTINARI
Lo scorso 13 gennaio l’ultima apparizione ufficiale: nella “sua” Santa Maria in Selva con la squadra della Lube laddove la leggenda del volley treiese era nata. Tutti i giocatori della rosa avevano incontrato in una cena conviviale, il tifo storico della squadra godendo della prelibata polenta preparata dal Comitato Parrocchiale capitanato proprio da Don Giuseppe Branchesi.
Era stata l'occasione giusta per festeggiare lo straordinario triplete conquistato lo scorso anno e culminato con la vittoria del titolo mondiale nella città del bracciale.
Il 22 maggio 2011 aveva ricevuto il premio “treiese dell’anno” dalle mani del presidente della Pro Treia Francesco Pucciarelli e dall’allora sindaco Luigi Santalucia in una stupenda cerimonia al teatro comunale di Treia: in qualità di presidente onorario del comitato nazionale “Polentari d’Italia” era stato insignito di questo prestigioso riconoscimento, conferito ai cittadini di treiesi che hanno contribuito a diffondere il nome della città del bracciale al di fuori dei confini cittadini.
“Don Peppe è stato in questi anni un esempio per tutti – dice il vice sindaco di Treia David Buschittari - : dai corsi di cristianità, alla fondazione del circolo “Giovanni XXIII” al Duomo di Treia, dal giornale “Orizzonti treiesi” ai campi scuola per i giovani della parrocchia e a quelli della caritas a San Lorenzo di Treia, fino ai gemellaggi del comune con Irlanda, Germania, Bulgaria, Repubblica Ceca e Polonia (portati avanti dal cognato Prof. Giovanni Soldini, assessore ai servizi sociali del comune dal 1995 al 2012, purtroppo scomparso nel 2016); una rete di relazioni da nord a sud con i Polentari d’Italia, il vero modo per essere un prete tra la gente”.
“Ha sempre perseguito l’obiettivo di comunicare anche con chi era lontano dalla chiesa: con il gioco, lo sport e la polenta, offrendo amicizia che era anche esperienza di fede. Con l’opera “I Polentari d’Italia” ha fatto conoscere Treia in tutta la penisola; 44 sono state le edizioni della celebre sagra della polenta di settembre, ormai evento clou dell’inizio d’autunno per l’intera provincia”
“Consulente regionale della Coldiretti, fondò la squadra di volley a Treia a metà degli anni 60 all’oratorio, insegnante di religione a Ragioneria a Macerata, l’amicizia storica con il Cardinal Ersilio Tonini, sacerdote da 58 anni, 81 d’età con lo spirito di un teenager: con Don Peppe se ne va una figura insostituibile per Santa Maria in Selva, Treia e una intera provincia”.
“Un abbraccio – a nome dell’amministrazione comunale - alla sorella Maria Pia, a tutti familari, ai parrocchiani di Santa Maria in Selva e Camporota e ai suoi polentari di Santa Maria in Selva, Treia e di tutta Italia”.