Da Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, riceviamo
Alla seconda riga del suo comunicato stampa, il sindaco di Tolentino parla della “richiesta di scissione di alcuni comuni”. Già alla seconda riga, quindi, diventa difficile abbozzare ogni replica, visto che di richieste di scissione non ce ne sono mai state e che il termine “scissione” non è mai stato sulla bocca di nessuno dei sindaci.
Tuttavia a tante sciocchezze bisogna pur provare a dare una risposta. Prendo in prestito le parole di don Milani e, precisamente, l’affermazione “è ingiusto fare parti uguali tra diseguali”. Le citazioni, però, sono il puntello dei pensieri deboli e quindi provo a spiegarmi ancora, utilizzando da qui in avanti il plurale perché sono convinto che il mio pensiero è lo stesso dei tanti sindaci che realmente fanno i conti con il disastro del terremoto.
Nessuno ha mai detto che alcuni comuni devono essere esclusi dal cratere, ma è oggettivo e innegabile, persino per Pezzanesi, che ci sono comuni che hanno subito più danni di altri e che di questo passo non saranno mai ricostruiti. Nell’affermare e nel ribadire questo, nessuno ha mai parlato di San Severino, Tolentino o fatto nomi specifici di comuni ritenuti meno meritevoli. E’ necessario e fondamentale, però, che si individui uno standard in base ai livelli oggettivi di danno e che si proceda ad una suddivisione in fasce del cratere. Se Tolentino ci rientra, bene; se Tolentino non ci rientra (e di questo proprio Pezzanesi sembra esserne l’unico convinto), bene lo stesso, perché significa che ha problemi diversi che vanno trattati diversamente. Questo significa che se, paradossalmente, in provincia di Pesaro (ad esempio quella Sant’Angelo in Vado che Pezzanesi inserisce tra i comuni dell’ASSM e che sta, come invece é noto ai più, proprio in provincia di Pesaro) c’è un comune che ha subito il “tot” di danni stabilito, è giusto che quel comune sia nella prima fascia del cratere. Il cratere disegnato col compasso o con la riga e la squadra poteva essere funzionale nell’immediato, ma oggi è pura follia. Fermo restando, chiaramente, il principio che chiunque ha subito un danno debba vederlo riparato nel minor tempo possibile, ovunque si trovi.
Essere terremotati, caro Pezzanesi, non è un privilegio che fornisce la password all’Eldorado dei finanziamenti. Noi, quassù, ne avremmo fatto volentieri a meno. Avremmo preferito restare poveri e felici come eravamo e lungi da noi, proprio perché con il terremoto ci facciamo i conti tutti i giorni, sfregarci le mani in attesa che ci piovano denari dal cielo. Chi pensa che il terremoto sia il lasciapassare per spendere e spandere, il terremoto non lo ha visto mai.
L’unità dei terremotati, sia chiaro, la mina chi pensa che i terremotati sono tutti uguali, chi pensa che chi può ancora passeggiare nella sua piazza, fare acquisti nei negozi di sempre e condurre la vita che ha sempre condotto (con il solo contorno di qualche edificio puntellato) sia come chi una vita non ce l’ha più per niente ed ha dovuto rivedere ogni istante delle sue giornate. Io sono convinto che non ci sia un cittadino di Tolentino che pensa di essere stato sfortunato al pari di un cittadino di Castelsantangelo sul Nera e mi imbarazzo per loro nel pensare all’imbarazzo che gli ha creato e che gli sta creando il loro sindaco.
Comunque, visto che Pezzanesi non vuole venire a rendersi conto con i suoi occhi della situazione nei comuni a ridosso dell’epicentro, inviterò personalmente tutti i tolentinati a farlo, mettendo a disposizione una navetta gratuita che li accompagni nel centro storico, dove, lo ricordiamo, si entra solo con caschetto in testa, insieme ai Vigili del Fuoco, e oltrepassando un varco dell’esercito. Comunicherò data e orari.
Dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, riceviamo e pubblichiamo
La realtà del sisma è ben chiara a tutti noi, sappiamo perfettamente quali siano le drammatiche condizioni in cui versano i Comuni epicentro del sisma e di sopralluoghi e di occasioni per costatarne la gravità ne abbiamo avuti già tutti molti e non vi è quindi bisogno di escursioni supplementari, ma questo non può dar adito agli scissionisti di credere che realtà molto più grandi, in termini di popolazione e patrimonio immobiliare, come Tolentino o San Severino Marche, ad esempio, che hanno avuto interi quartieri semi distrutti e il cui dato per persone e immobili colpiti da solo supera la popolazione degli interi Comuni sostenitori della scissione, abbiano riportato danni meno importanti, anche se ovviamente in alcuni casi meno appariscenti a livello apocalittico.
A Tolentino e San Severino Marche, ovviamente, vanno aggiunti, realtà similari quali Caldarola, Serrapetrona, Castelraimondo, Fiuminata, Sarnano, San Ginesio, Cessapalombo, Camporotondo, Colmurano, Mogliano, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Treia, Macerata, Corridonia, Pollenza, Matelica, ecc., luoghi dove la furia del terremoto, in alcuni casi, ha sconvolto duramente i connotati del patrimonio locale pubblico e privato.
Non è accettabile che qualche sindaco abbia inopportunamente ignorato tutto questo e invitato altri colleghi a sostenere la scissione, quantunque vantaggiosa o doverosa , a loro dire, per i loro territori. Soprattutto se questo sindaco corrisponde al nome di Pasqui i cui apprezzamenti nei miei confronti me li lascio scivolare addosso, Sindaco nominato notte tempo dal presidente nazionale dell’Anci su segnalazione non precisa di qualcuno, responsabile del coordinamento e portavoce dei sindaci del cratere delle quattro regioni colpite dal sisma che a seguito della nomina, a più di un anno a questa parte, si è rivelato talmente attivo sul problema del sisma da non convocare mai alcuna riunione dei sindaci stessi né tanto meno scrivere loro due righe su qualsiasi urgente tematica. Colui che pretende di dare lezioni al Sindaco di Tolentino, probabilmente per indole, non si è distinto per il gioco di squadra che avrebbe dovuto fare, dato il prestigioso incarico, ma per l’organizzazione della tentata fuga verso un cratere più gratificante rispetto a tutti gli altri danneggiati del sisma, con al seguito gli undici Comuni firmatari del documento ed inventa, per l’occasione, un nuovo metodo di convocazione dei tavoli di discussione, delegando per lo stesso invito il “Signor Sisma” in quanto a quella riunione casuale c’erano solo i Sindaci che avevano sentito la scossa, mancando di rispetto agli altri Sindaci del cratere.
I nostri paesi sono in parte distrutti o duramente danneggiati e quasi sempre, salvo casi estremamente particolari, hanno le stesse esigenze pubbliche o private dei Comuni scissionisti con problematiche profonde legate alla scuola, alla sanità, al sociale ed ai parametri che regolano queste materie e alla ricostruzione privata.
Chiedere un cratere dedicato, dopo le lotte fatte insieme e gli indubbi risultati raggiunti, ha, al di là delle scuse accampate, l’indubbio sapore dell’egoismo e dell’ineguaglianza di trattamento verso tutte le legittime aspettative dei tantissimi altri cittadini o imprese danneggiati e profondamente amareggiati a causa del sisma, la cui massa in termini di popolazione e di imprese può ritenersi colossale rispetto al dato numerico dei cosiddetti “Comuni in fuga”. Sottolineo, inoltre, con forza, che tutti loro o gran parte di loro hanno sempre trovato nella nostra Città e dalla nostra Città, supporto, collaborazione economica, sociale, occupazionale, sportiva e culturale. Fu il sottoscritto, ad esempio, in tempi recenti, a proporre il Comune di Camerino per la vicepresidenza all’interno dell’ambito ATO 3 (Gestione Risorse Idriche) e a proporre l’aumento percentuale sulle bollette che pagano i contribuenti di tutte le aree geografiche comprese quelle rivierasche, da destinare, giustamente, come risorse aggiuntive ai territori montani dove nascono le sorgenti idriche che vengono utilizzate fino al mare.
Sottolineo inoltre che la nostra ASSM spa azienda municipalizzata multi servizi ha accordi di gestione rete con i Comuni di Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Camerino, Sant’Angelo in Vado e che gli stessi Comuni sono anche soci all’interno dell’Assm spa. Il nostro ospedale, oggi reso inagibile quasi per la sua totalità per l’appunto dal sisma ha continuato ad erogare con continuità la quasi totalità dei servizi a cui era destinato, questo grazie alla caparbietà dell’Amministrazione comunale e alla disponibilità dell’Asur che ringraziamo, ed è sempre stato ed è tutt’ora punto di riferimento sanitario di moltissimi comuni dell’entroterra.
Tutto ciò conferma e rafforza la mia convinzione che il restare uniti, forti e coesi nelle radici della nostra terra ci farà vincere anche questa battaglia, durissima contro il sisma, con indubbio risultato sulla ricostruzione e sul rilancio dei nostri territori e siccome il lavoro e il credo nei valori che hanno reso grandi il nostro amato Paese nei secoli, è l’unica ragione che anima i nostri cuori e le nostre menti e non troviamo edificante replicare e quindi perdere tempo prezioso nei confronti di chi fa becere ironie sul tema dei Comuni presenti o non presenti alle riunioni della scorsa settimana in quel di Pieve Torina e Muccia, riducendo il dato di presenza solo a chi avesse avvertito o non avvertito le scosse – la dichiarazione si commenta da sola - né tanto meno abbiamo voglia di sprecare tempo prezioso per rispondere alle provocazioni di comitati che in queste ore continuano a emettere sentenze o giudizi senza né capo e né coda sulla gestione del post sisma, lasciando addirittura trasparire odio ed invidia su brillanti risultati ottenuti a favore della Città che dicono di voler tutelare, il che è tutto dire.
Da oggi, come abbiamo fatto sempre, ci imponiamo, possibilmente, di non dedicare il nostro tempo prezioso per rispondere a provocazioni senza fondamenta come quelle a cui abbiamo assistito in questi giorni e ci dedicheremo, come abbiamo sempre fatto, all’approfondimento e alle problematiche riguardanti non solo le nostre problematiche ma anche dei Comuni dell’entroterra che versa in grave stato di disagio e ai quali ci sentiamo, da sempre, profondamente legati.
Il latino lingua morta? Non sono di questa opinione i tre vincitori della seconda edizione del Certamen Philelfianum, la cui cerimonia di premiazione si è svolta il 17 aprile a Tolentino nella Chiesa del Sacro Cuore, meglio conosciuta come Chiesa dei “Sacconi”, riportata all’antico splendore dopo i danneggiamenti degli ultimi eventi sismici. Il primo premio è andato all’emozionata Camilla Amadio del Liceo Classico “Filelfo” di Tolentino, a seguire Erika Fracioni del Liceo “Leopardi” di Macerata e Lorenzo Perfetti ancora del Classico di Tolentino.
Strumento di valorizzazione delle eccellenze per il Liceo Classico “F.Filelfo”, che con questa competizione intende promuovere lo studio della cultura classica e umanistica e dimostrare quanto il latino sia efficace strumento educativo, il Certamen Philelfianum, unico certamen nazionale di latino umanistico, rappresenta un momento culturale altamente significativo anche per il territorio, poiché con la sua denominazione, rende omaggio al celebre tolentinate Francesco Filelfo, uno dei più grandi restauratori delle lingue classiche della civiltà umanistica.
Destinata agli studenti della quarte e quinte classi dei Licei Classici, la gara, alla sua seconda edizione, consiste nella traduzione di brani in prosa, tratti da opere composte da illustri autori delle humanae litterae, operanti fra XV e XVI secolo e fondamentali per la formazione intellettuale dell’Italia e dell’Europa del Rinascimento. Il passo sorteggiato quest’anno alla prova, che si è svolta il 9 marzo, presso l’attuale sede dei Licei dell’IIS “F. Filelfo”, è stato tratto dal De viris illustribus dell’umanista Bartolomeo Facio, scelta che ha permesso ai concorrenti di cimentarsi in un’operazione culturale assolutamente originale e inedita, visto che dell’opera proposta non esistono traduzioni in nessuna lingua.
L’iniziativa è resa possibile grazie al patrocinio e alla collaborazione dell’Associazione Filelfiani di Tolentino, presieduta da Franco Belluigi, che ha messo in palio il primo e secondo premio, mentre il terzo premio è stato offerto dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, dai cui membri sono composti il comitato scientifico e la commissione giudicatrice, presieduta dalla prof.ssa Silvia Fiaschi, grande studiosa della figura del Filelfo. “L’educazione umanistica – ha detto la Fiaschi nel suo intervento introduttivo, volto a illuminare il significato profondo dei testi selezionati per la prova- non scinde mai quelle che sono le conoscenze disciplinari da quelle che devono essere le competenze etiche che deve avere chi studia arti che liberano il pensiero e ci rendono capaci di avere un senso critico”.
Durante la cerimonia di premiazione, tra gli affreschi di Luigi Fontana, alla presenza del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della dirigente scolastica Santa Zenobi, degli studenti concorrenti e dei docenti, l’attento e affezionato pubblico ha potuto godere anche della suggestiva esibizione dei ragazzi del Coro giovanile dell’I.I.S. “Filelfo”, diretto dal maestro Fabiano Pippa, e del giovane organista Riccardo Ricci che tra i rapimenti vocali di ritmi gospel e le sonate di Buxtehude hanno trascinato tutti in incanti d’altri tempi.
Continuano gli appuntamenti di formazione e didattica promossi dall’associazione culturale e musicale Tolentino Jazz. Dopo la masterclass della scorsa settimana con Massimo Manzi, uno dei più grandi batteristi italiani, salirà in cattedra, sabato 21 al Politeama di Tolentino, Massimo Morganti per una full immersion di musica di insieme rivolta a tutti i giovani jazzisti che desiderano sviluppare le loro capacità di interplay e di interpretazione. Morganti, docente di Armonia Jazz presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia, è fra i più prestigiosi arrangiatori e direttori di jazz ensemble in Italia, oltre ad essere un eccellente trombonista. Il suo ultimo lavoro discografico, dal titolo Arrangiamenti, ha ricevuto ovunque grande apprezzamenti ed è stato inserito dai critici in Giappone nella lista dei migliori dischi jazz pubblicati nel 2017. Il 12 maggio sempre al Politeama si terranno le ultime due masterclass, con il chitarrista Fabio Zeppetella e con il contrabbassista Ares Tavolazzi.
Importante convegno a cura del Rotary di Tolentino e Camerino sul tema “La responsabilità sanitaria dopo la legge n.24 del 2017”. L’appuntamento è per il 20 aprile, alle 15, al Politeama di Tolentino. Nel corso dell’incontro verranno illustrate le principali disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché di responsabilità professionale di coloro che esercitano la professione sanitaria.
Il convegno si aprirà con il saluto delle autorità: Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino; Valerio Borzacchini, governatore del Distretto Rotary 2090; Gianfranco Coccioli, presidente del Tribunale di Macerata; Maria Cristina Ottavianoni, presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata; Americo Sbriccoli, presidente onorario dell’Ordine dei medici di Macerata; Alessandro Maccioni, direttore generale dell’Area vasta 3. Seguiranno, con moderatori Renzo Tartuferi, assistente del governatore e Stefano Gobbi, presidente del Rotary di Tolentino, gli interventi su “I problematici confini della responsabilità penale del medico dopo la legge Gelli-Bianco” del docente Carlo Piergallini, ordinario di diritto penale all’Università di Macerata; “Le novità in tema di responsabilità civile da attività sanitaria” di Patrizio Gattari, presidente di sezione del Tribunale di Milano; “La perizia e la consulenza tecnica nei procedimenti di responsabilità sanitaria: novità e problematiche” di Piergiorgio Fedeli, associato di Medicina legale all’Università di Camerino. L’evento è accreditato con 3 crediti formativi dall’Ordine degli avvocati di Macerata
Sabato 24 marzo le classi seconde della scuola media Dante Alighieri hanno incontrato, presso la sala mensa, un ingegnere elettronico. Insieme hanno affrontato un tema tanto caro a noi ragazzi: internet e tutto quello che lo riguarda compreso il cyberbullismo. Innanzitutto l’ingegnere ha spiegato cos’è internet: ovvero una rete costituita da oggetti fisici, soprattutto cavi, nata durante la guerra fredda per scopi militari.
"Per accedere ad Internet - ha spiegato - abbiamo bisogno di wi-fi e quindi di una SIM . Il wi-fi non è altro che un'antenna che porta ai nostri dispositivi la rete Internet. Chiede dati personali e registra che ogni numero di telefono corrisponde ad una certa persona. Quando ci connettiamo, il gestore telefonico ci assegna una specie di targa che ci segue ogni secondo mentre navighiamo: è l’indirizzo IP (Internet protocol).L’IP viene memorizzato in ogni sito in cui entriamo lasciando una nostra traccia. Lasciamo una traccia anche se utilizziamo un nickname per garantirci l’anonimato: in rete nulla è anonimo. Su You-Tube o su qualunque altro social bastano 60 like per far conoscere i nostri gusti ad Internet. Questo avviene grazie ad un Algoritmo, capace di analizzare i nostri like, individuare le nostre preferenze e proporci prodotti : questo fenomeno viene chiamato profilazione. Per poter navigare consapevolmente è necessario conoscere l’inglese".
Durante l'incontro si è parlato anche del bullismo che sempre più spesso sta utilizzando il web per colpire.
"C’è un ultimo fenomeno - ha concluso - , recente e, purtroppo, molto diffuso: il cyberbullismo. Viene considerato cyberbullismo non solo il pubblicare video di atti di bullismo, ma anche il pubblicare foto e video senza il consenso dell’interessato. Questi utenti vengono chiamati cyberpolli. Infatti la polizia postale impiega poco tempo per rintracciarli. Esiste anche un’applicazione “YouPol” che permette all’utente di interagire con la polizia denunciando così l’atto di bullismo. Navigare in Internet rimane comunque una cosa positiva che ci permette di avere una fonte quasi inesauribile di ricerca . Quello che l’ingegnere elettronico ha detto e che io ho riassunto ha lo scopo di farci stare più attenti a come utilizziamo Internet e quindi di darci la possibilità di navigare consapevolmente".
Ancora soddisfazioni per il giovane cuoco tolentinate Andrea Giuseppucci che è stato invitato dal Ministero per gli Affari Esteri e dall’istituto Italiano di Cultura a Parigi a rappresentare le Marche ad una importante serata che si terrà nella capitale francese a metà giugno.
Andrea Giuseppucci, al pari di altri importanti chef, come già fatto ad esempio da Bottura, avrà il compito di preparare e presentare piatti ricavati dalle ricette tradizionali delle Marche, facendo scoprire ai palati francesi e non solo, le prelibatezze gastronomiche e le tipicità marchigiane che, ovviamente saranno accompagnate dai nostri migliori vini.
L’evento vedrà la partecipazione di ospiti di varie ambasciate e consentirà a tutti i partecipanti di degustare e apprezzare sia i piatti preparati dallo chef Andrea Giuseppucci che la grande tradizione enogastromonica delle Marche, senza dimenticare il grande cuoco dei monarchi europei del Settecento, Antonio Nebbia.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'Associazione Città in comune.
"Sbagliate e fuori misura le affermazioni del Sindaco Pezzanesi su presunte classificazioni tra città terremotate “di serie A e di serie B”.
Pezzanesi si sente discriminato? Dopo che, a un anno e mezzo dal sisma, ha rifiutato categoricamente di installare una sola SAE (le casette prefabbricate, unifamiliari di legno) perché a Tolentino non servono, perché secondo lui tutto va bene, ora si agita perché i sindaci dei comuni montani che hanno subito danni molto pesanti chiedono comprensibilmente di poter differenziare il cratere? Dopo che a Tolentino sono piovuti 20 milioni per interventi sugli edifici pubblici (v. Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.510 del 27.02.18 al comma 5) senza che in un anno e mezzo lui abbia costruito nulla per i terremotati, avendo prodotto solo carta, mentre i sindaci che hanno seguito scrupolosamente e responsabilmente le direttive della protezione civile e i protocolli per la gestione dell’emergenza devono ancora vedersi completare la consegna delle casette?
A Pezzanesi occorrono ripetizioni di logica, di misura e di senso del bene comune: o il terremoto a Tolentino ha fatto danni gravi e allora si attrezzi per dare risposte abitative subito e costruisca le SAE per chi ha diritto, oppure abbia la decenza di tacere di fronte a comunità distrutte o semidistrutte dal terremoto. Non solo sta ignorando i bisogni dei tolentinati che hanno perso la casa e ritardando irresponsabilmente l’adozione di risposte concrete, ora sta anche pregiudicando con atteggiamenti arroganti il ruolo che Tolentino riveste quale avamposto naturale e storico del territorio montano della provincia.
Ricordi chi di dovere a Pezzanesi che è un sindaco e non il gestore della proprietà di famiglia, che non è padrone ma servo della comunità che rappresenta e che le sue responsabilità sono molto più ampie di come interpreta il suo ruolo".
Le Marche sono pronte alle Notti del Degrado. Due serate assolutamente imperdibili, di cinema, letture, risate e gente grezza. Venerdì 20 aprile al Teatro Politeama di Tolentino e lunedì 23 aprile alla Sala degli Artisti di Fermo, Degrado Postmezzadrile presenta la serie completa di "Quando eravamo patrò", con l'anteprima planetaria della puntata conclusiva, ancora inedita. Si tratta dell'ultimo atto della saga pubblicata sul web, tra il canale Youtube e la pagina Facebook di Dpm, che racconta le avventure e disavventure di Manfredo Prati, potente industriale decaduto, ma determinato a tornare ai fasti dell'età dell'oro.
Venerdì sera al Politeama, l'intera serie, con un nuovo montaggio e l'anteprima del gran finale, sarà accompagnata dalla proiezione di 4 filmati di Critica alla ragion postmezzadrile. L'attore Mirco Abbruzzetti darà voce ad alcuni estratti del libro Degrado postmezzadrile – Studi sociologici, pubblicato nel dicembre 2017 ed acquistabile su Amazon. Biglietto unico 4 euro. Inizio alle ore 21.30.
Lunedì 23 aprile il Degrado sbarca a Fermo alla Sala degli artisti, con un programma altrettanto ghiotto. Si inizia alle ore 20, con aperitivo tipicamente mitteleuropeo a base di pecorino, fave, ciauscolo e vino rosso (bevuta e magnà a 5 euro, chi vuole il sushi se lo porti da casa). Alle 21.30 l'inizio della proiezione (ingresso a 4 euro), con la serie completa di Quando eravamo patrò e alcuni filmati di Critica alla ragion postmezzadrile. L'appuntamento fermano sarà allietato da alcuni superospiti, come si conviene ad un evento di gala. Presenta la serata il comico Piero Massimo Macchini, all'accompagnamento musicale provvederà il maestro Vincenzo Macchiati.
"Siamo onorati di proiettare sul grande schermo la nostra serie con il gran finale della prima stagione di Quando eravamo patrò – commentano i membri della pagina Degrado Postmezzadrile – era disponibile anche il Kodak Theatre di Hollywood, ma avevamo paura di trovare traffico. Rivolgiamo un ringraziamento enorme ai ragazzi del Politeama e della Sala degli artisti per aver voluto organizzare queste due serate ed agli ospiti che le arricchiranno. Non saranno solo proiezioni, ma ci piace pensarle come due serate di orgoglio postmezzadrile, dedicate agli oltre 27.000 fans della nostra pagina ed a tutti quelli che ancora non ci conoscono. Noi, più riservati di Greta Garbo, ci saremo ma resteremo rigorosamente anonimi. Volevamo fare come Marlon Brando agli Oscar e mandare una ragazza Apache a parlare al nostro posto, ma do la stroemo na ragazza Apache nelle Marche zozze? Potremmo essere comunque riconoscibili per le scarpe smatate e l'atteggiamento compulsivo davanti al ciauscolo".
Per tutte le brutte persone che non hanno mai seguito Quando eravamo patrò, niente paura. Le puntate verranno riproposte tutte insieme, quindi anche chi si sta chiedendo "ma che d'è sta robba?" potrà tranquillamente assistere alla serata. La serie racconta le vicissitudini di Manfredo Prati. Industrialotto decaduto, ignorante, arrogante, cinico (ha anche dei difetti, ma non li dimostra) con una passione sfrenata per "lo nero" e "li schampi", Prati tenterà in ogni modo di tornare alla bella vita. Lo affiancano nella sua avventura la moglie Santina, il figlio Vraianne, l'imprenditore cinese Luigino, il tenente della Guardia di finanza Tesgamo, l'ottuso discotecaro Mastrolindo e molti altri personaggi. Parallelamente alle avventure del nostro eroe si fa largo l'inquietante figura di Sesto Quintani, bieco personaggio con le mani in pasta dappertutto, che alla guida del Partito de li quatrì scalerà il potere fino ad ambire a governare il Paese, a patto che riesca a trovare la maggioranza in Parlamento.
In occasione del 70° anniversario della Costituzione Italiana ed in vista del prossimo 25 Aprile “Festa della Liberazione, il dipartimento di storia e filosofia dell’Istituto d’Istruzione Superiore “F. Filelfo” organizza due eventi di notevole rilevanza per gli studenti.
Venerdì 20 Aprile (dalle 11 alle 13), presso i locali “Ex Toyota”, l’on. Valerio Calzolaio interviene e discute con gli studenti delle classi quinte sul tema “Costituzione e Parlamento”.
Venerdì 27 Aprile (dalle 14.30 alle 16) all’ITE, la professoressa Barbara Malaisi, docente all'Università di Macerata, e Lorenzo Marconi, presidente dell’ANPI provinciale, tengono una lezione sul tema “1948 – 2018 settant’anni di Costituzione della Repubblica Italiana”, aperta a tutti gli studenti.
Mercoledì 4 aprile, all’apertura della scuola, un fatto inaspettato attendeva gli alunni della primaria “Don Bosco”: due pesanti scatoloni tutti per loro!
All’interno tanti libri! Era sicuramente la sorpresa di cui avevano parlato le maestre!
Ma facciamo un passo indietro. Tempo fa la loro maestra Michela Bordi, in modo del tutto casuale tramite un social, conosce un’insegnante di una scuola di Milano, Grazia D’Addato, e tra di loro nasce un rapporto di confronto su diverse attività da svolgere in classe. La collega lombarda le parla di un progetto che avrebbe potuto coinvolgere anche gli alunni della primaria “Don Bosco”, in quanto all’interno del territorio colpito dal sisma e con la sede inagibile. Il progetto, organizzato dalle insegnanti Grazia D’Addato, Laura Tregrossi, Tina Nenna e Laura Galgani, interessava quattro classi quinte della scuola “Stefano e Tommaso Fabbri” di Milano e aveva come finalità la lettura di un libro dell’autrice Zita Dazzi: “La valigia di Adou”.
A conclusione del lavoro programmato, tutti i libri utilizzati sono stati donati agli alunni di Tolentino, così da poter avere in comune alcune interessanti attività. Con curiosità sfogliando i libri un’ ulteriore sorpresa li attendeva: sulla prima pagina vi erano una dedica e un segnalibro personalizzato, completamente ideati dagli alunni.
Pronti alla lettura allora! "Un grazie speciale va ai bambini lombardi che con la loro solidarietà hanno contribuito a condividere il piacere della lettura con gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria Don Bosco"
"E' vergognoso che ci siano sindaci, soprattutto dell'entroterra, che continuano a chiedere che ci sia una suddivisione tra terremotati di Serie A e terremotati di Serie B" - Lo ha dichiarato in una recente intervista a Canale14 (qui il video integrale) il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. Dichiarazioni, le sue, destinate a far discutere, soprattutto tra quei colleghi sindaci che con le scosse ci fanno i conti tutti i giorni e che con le conseguenze delle scosse ci si devono confrontare ormai da quasi due anni.
"Abbiamo centinaia di sfollati anche noi e non va bene che per il solo fatto di non avere edifici rasi al suolo si pensi che possiamo aspettare o che altri debbano avere la precedenza": questa l'estrema sintesi dell'intervista a Pezzanesi, che sembra un chiaro attacco a quei sindaci, Pasqui e Falcucci in primis, che ormai da tempo chiedono la suddivisione del cratere in base agli effettivi livelli di danno riportati nei vari comuni. Il primo cittadino di Tolentino fa poi riferimento alla riunione che si é tenuta poche ore dopo la scossa dello scorso 10 aprile, a cui hanno partecipato i vertici della Regione Marche, la commissaria Paola De Micheli e il capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli: "Nessuno ci ha invitati. Non é tollerabile che si facciano riunioni in cui non siamo invitati".
Il grande pubblico lo conosce nei panni di Capocenere, “l’enigmista” di Zelig, ma non è che uno dei personaggi di Claudio Batta. Sabato 21 aprile alle ore 21,15 sarà al Politeama di Tolentino con il suo nuovo spettacolo comico “Recital 2018” per Aperitivo Cabaret. Dopo Giorgio Verduci, un’altra serata all’insegna della comicità con apericena in Caffetteria a partire dalle ore 20 incluso nel biglietto d’ingresso.
In Recital 2018 Claudio Batta spazia tra il vasto repertorio degli ultimi due spettacoli comici, Agrodolce dove si parla delle abitudini alimentari degli italiani, sprechi e consumi inadeguati e Da quando ho famiglia sono single spettacolo che affronta l’argomento educazione e genitorialità. Una combinazione dei suoi spettacoli e personaggi che lo hanno contraddistinto sulla scena del cabaret nazionale, non può mancare un accenno a Capocenere e alla sua “Nimmistica”.
Il cabaret non è che uno dei settori in cui Claudio Batta ha espresso il suo talento. Nasce dal teatro, percorrendo, in particolare, il territorio del Teatro Comico Civile che per definizione si caratterizza come un tipo di teatro ‘che affronta, ridendo, argomenti sociali, temi di attualità, denuncia e critica [...] spettacoli propositivi che veicolano contenuti, danno informazioni, aprono nuovi scenari, favoriscono la riflessione e, allo stesso tempo fanno ridere e divertire’. È alla radio con molti dei suoi personaggi di cabaret all’interno dei programmi di Rtl 102.5 di Radio 105. È stato protagonista della sit-com “Belli Dentro” ambientata in carcere in onda su canale 5. Ha scritto due libri: La nimmistica e Uttobene uttobene.
Claudio Batta sarà affiancato da Norberto Midani, storico collaboratore di Gianni Rodari, presenza fissa allo Zelig di Milano e protagonista di commedie e spettacoli nei teatri di tutta Italia.
I biglietti per lo spettacolo sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle 17,30 alle 19,30 e da un’ora prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 20 euro+ prevendita.
L’evento è organizzato in collaborazione con Bernys Town e Multiradio.
Profondo cordoglio nel mondo forense per la scomparsa di Saretta Conti Guerra, moglie del noto e stimato avvocato Paolo Guerra.
Verrà ricordata dal marito Paolo, dal figlio Maurizio e dai nipoti Valerio, Aurora, Vittorio, Alessio e Giulia "per il sorriso, la dolcezza, l'ironia e i sentimenti di amore per il prossimo che dimostrava quotidianamente come sposa, madre e nonna meravigliosa".
La camera ardente sarà allestita dalle ore 15 di questo pomeriggio (martedì 17 aprile) presso la Sala del Commiato "Terracoeli" di Tolentino.
I funerali avranno luogo domani, mercoledì 18 aprile, alle ore 10:30 presso la Chiesa dello Spirito Santo di Tolentino.
Sabato 21 aprile presso il Teatro Spirito Santo di Tolentino alle ore 17.30 si terrà l'incontro tra i terremotati per elencare le richieste ai neo parlamentari. L'evento nasce grazie all'idea di Peppe Mariani, ex sindaco di Roccafluvione (Ascoli Piceno) e attualmente terremotato.
Peppe Mariani è molto attivo sui diritti dei terremotati e in un suo post su facebook dedicato a tale incontro sostiene:
"Non dobbiamo mollare..Nessuno meglio di me e pochi altri, sa bene che è difficile farsi ascoltare... è da settembre 2016 che "urlo"..
Mi auguro comunque,che si ricrei quella atmosfera di "rabbia positiva" e di voglia di lottare, la stessa che lo scorso anno a gennaio portò migliaia di terremotati in piazza.. prima a Grisciano poi a Roma.. uniti e senza personalismi e "capipopolo", nè interessi personali, politici e neanche campanilistici..
Nel mio piccolo, ho sempre detto e fatto tutto quello che ritenevo e ritengo ancora, utile ai terremotati di tutto il cratere.. Magari sbagliando e certamente senza risultati apprezzabili..
Ma questa è una guerra e le battaglie saranno ancora molte. Abbiamo interi paesi distrutti, decine di migliaia di persone senza più casa,. le risposte date finora dalle istituzioni sono sbagliate, inadeguate e tardive. C'è bisogno di un cambio di passo. Aiutiamoci a non far morire questi territori meravigliosi.
Per questo credo sia giusto incontrarsi e farci sentire dai nuovi parlamentari eletti. Quale che sarà il nuovo governo, noi dovremo chiedere all'intero parlamento di prendere degli impegni chiari e concreti nei nostri confronti". (Giovanni Maria Pontieri)
Il sisma ha distrutto vite, case, luoghi di lavoro. E per molti, tutto quello che resta del “prima”, purtroppo, è il mutuo. Si può sospendere, non si può sospendere, conviene o meno sospenderlo, ci sono o non ci sono le condizioni per sospenderlo? Insomma: la fumosità, in una logica tutta italiana, la fa da padrona. E per tanti, troppi, l’ipoteca su un cumulo di macerie pesa come una spada di Damocle nel futuro di chi si trova, già di suo, costretto a riscrivere la sua vita.
E, come spesso accade, gli istituti di credito si trovano nella posizione privilegiata di distinguere cliente da cliente, interpretando secondo convenienza, anche a seconda degli istituti di riferimento, una norma che sembra scritta in funzione di tutti, tranne che dei terremotati.
E così, molti clienti, si sono trovati a fare i conti con le situazioni più assurde. Di seguito, si riportano alcune delle più eclatanti “interpretazioni” di Istituti Bancari del Territorio.
- Sospensione concessa solo se il proprietario di “Prima Casa” è anche il mutuatario; quindi, chi non rientra in questa “condizione” continua a pagare il mutuo pur avendo l’abitazione inagibile e in zona rossa;
- diversi titolari di mutui sono stati segnalati al CRIF come cattivi pagatori a causa della tardiva regolamentazione della sospensione da parte delle Banche;
- alcune Banche hanno intimorito i propri clienti comunicandogli che – se avessero sospeso il mutuo – molto difficilmente avrebbero potuto richiedere altri finanziamenti / mutui in futuro;
- per i mutui sospesi delle attività produttive, la Banca già ha comunicato che dal 2019 il mutuo riprenderà con il pagamento di una doppia rata mensile;
- una Banca di Amatrice - ad ogni sospensione - ha fatto firmare un nuovo piano di ammortamento calcolando, nello stesso, gli interessi per il periodo di sospensione.
A raccogliere le testimonianze di quei clienti che si trovano a fare i conti con queste situazioni è stato il Comitato Mutui Sulle Macerie, nato proprio per fare fronte comune e combattere la “disinformazione”.
“La Legge che prevede la Sospensione dei mutui sino al 31 Dicembre 2020 – scrivono in una nota diffusa nei giorni scorsi - sembra essere stata oggetto delle più ‘attente’ e ‘singolari’ interpretazioni da parte degli Istituti Bancari. Premesso che, all’Art. 21 dell’allegato alla Legge n. 172/2017 così si legge: ‘[…] Con riguardo alle attività economiche nonché per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta, localizzate in una 'zona rossa' [...] il termine di sospensione dei pagamenti […] è fissato al 31 dicembre 2020’.
Pertanto, la Legge sembrerebbe prevedere la sospensione fino al 2020 delle rate dei mutui qualora ci siano i seguenti requisiti: immobili “prima casa” e attività produttive, inagibili o distrutte, inserite nelle zone rosse dei Comuni del Centro Italia colpiti dal terremoto del 2016. Ne consegue che, nulla da interpretare per le Banche, anzi, i mutuatari non dovevano far altro che presentare l’attestazione che l’immobile era sito in Zona Rossa. Nel caso di specie, molte persone, invece, si sono trovate a iniziare una vera e propria battaglia (persa) contro le Banche, pur avendo tutti i requisiti per rientrare nella sospensione delle rate dei mutui”.
Quanto alle “interpretazioni” degli Istituti di credito, il Comitato Mutui Sulle Macerie aggiunge: “I casi riportati sono tutti stati vissuti e raccontati da persone che non hanno alcun motivo di inventarsi ‘storie’, anzi, purtroppo, non hanno alcuna voce in capitolo. Ti trovi una ‘Banca’ che vuole toglierti anche quello che non hai più! E noi abbiamo diritto ad una soluzione, una possibilità per andare avanti, per continuare a lavorare… non per le Banche ma per la nostra vita! Una vita che ha il consenso di essere ‘devastata’ dalla Natura, ma non da uomini a cui non interessa cercare una soluzione per chi ha perso tutto. SE LA CARA IPOTECA ORA È UN CUMULO DI MACERIE ALLE BANCHE, ALLO STATO, NON INTERESSA”.
Il presidente del Cosmari Marco Graziano Ciurlanti e il direttore generale Giuseppe Giampaoli promuovono un importante incontro per progettare la tariffa puntuale nei Comuni della provincia di Macerata e soci dello stesso Cosmari per la gestione dei rifiuti.
L’appuntamento è per mercoledì 18 aprile, alle 16, alla Sala Conferenze del Cosmari, in località Piane di Chienti, a Tolentino.
Nel corso dell’incontro intitolato “Verso la Tarip: progettare la tariffa puntuale nei comuni della provincia di Macerata” verrà illustrato il programma di Cosmari srl in attuazione della Normativa nazionale e della recente Legge regionale in materia di Tariffa Puntuale dei rifiuti.
Dopo i saluti istituzionali interverranno i rappresentati di Teea srl che illustreranno gli aspetti tecnico/informatico relativi agli impianti tecnologici e all’allestimento mezzi; Quadra srl che i presenteranno il software e le attività relative alla Tari; E-Lios srl – Spin Off dell’Università di Camerino che parlerà degli aspetti di interfaccia tra i programmi comunali e il software di gestione Tarip.
Questo è un primo incontro che consente di fare il punto della situazione su un fondamentale argomento inerente la gestione integrata dei rifiuti e la raccolta differenziata. Infatti il Cosmari sta sperimentando l’applicazione della Tariffa Puntuale e la nuova normativa consente di avviare un processo che passi proprio dalla sperimentazione all’applicazione reale della nuova TaripP, con lo scopo di favorire una maggiore differenziazione e una più equa applicazione della tariffa ai cittadini virtuosi. Cosmari srl è pronto ad avviare un crono programma per l’applicazione graduale della Tarip a partire dai Comuni dove è già in uso il microchip.
La Regione Marche è la prima in Italia che legifera in merito alla tariffa puntuale. Con la tariffazione puntuale, il cittadino avrà la sicurezza di pagare in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotta, vedendo premiati i propri sforzi per aumentare la raccolta differenziata. Con la tariffa il cittadino è responsabilizzato e vengono promossi comportamenti virtuosi: più si differenzia meno si paga, meno rifiuti non riciclabili si producono a tutto vantaggio dell’ambiente.
L’approvazione della legge è un risultato importante che valorizza il ruolo delle Ata e delle associazioni ambientaliste voluta dalla maggioranza e votata all'unanimità. La legge attua le previsioni contenute nel Piano regionale gestione rifiuti, dà seguito al decreto del ministero dell’Ambiente del 20 aprile 2017, favorisce azioni finalizzate a politiche e percorsi amministrativi dei comuni diretti all'implementazione della tariffa puntuale.
Il provvedimento è in linea con le direttive europee e perfettamente coerente con il principio “chi inquina paga”. Previste dotazioni informatiche per i Comuni, un tavolo tecnico e campagne di comunicazione. La legge ha una dotazione finanziaria di 50mila euro per il 2019.
Si chiama Ambra il cane labrador che il Rotary di Tolentino ha adottato per donare a Tonino e Tamara Talamonti, genitori della piccola Viola, di due anni, che partecipa alla pet therapy del Centro Santo Stefano di Tolentino. Il club, nell’ambito del progetto “Un cane per amico”, sostiene il mantenimento dell’addestramento dell’animale, che parte in questi giorni per durare un anno, ad opera dell’educatore cinofilo Andrea Zenobi, specializzato nella preparazione dei cani nell’assistenza di persone con disabilità motoria, di allerta medica per diabetici e come compagni di vita per bambini con autismo. E, l’altra sera, al ristorante “La contrada” di Tolentino, c’è stata la donazione ufficiale del cane alla famiglia Talamonti. L’animale, comunque, verrà consegnato ai beneficiari tra un anno, dopo l’addestramento. Oltre alla famiglia Talamonti, all’evento erano presenti Andrea Zenobi, che opera con l’associazione “Il mio labrador” di Pollenza, Mariella Grassettini responsabile del Centro Santo Stefano di viale XXX Giugno. Ancora un service del Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi, a favore dei più deboli.
Stava transitando con la sua auto, insieme alla figlia, in contrada San Martino, a Tolentino, quando per cause in corso di accertamento ha perso il controllo dei veicolo, finendo a ruote all'aria. Sono stati attimi di autentica paura, oggi pomeriggio, per una donna e la sua bambina, che procedevano lungo l'arteria che collega la zona delle Grazie con il centro cittadino. Stando a quanto é dato sapere, comunque, le due non hanno riportato traumi di particolare gravità. Soccorse dai sanitari del 118, sono state trasferite presso il vicino Pronto Soccorso per accertamenti. Sul posto, per le operazioni di rimozione del veicolo e per bonificare la sede stradale, anche i Vigili del Fuoco. Il traffico nella zona é rimasto bloccato per diverse decine di minuti.
I vigili del fuoco, stamattina intorno alle 8.30, sono intervenuti per rimuovere le campane della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Tolentino in Contrada Bura, presso il Campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Le quattro campane erano poste sul campanile lesionatosi ulteriormente con le recenti scosse sismiche.
L’intervento della squadra dei Vigili del Fuoco è valso alla rimozione delle campane e la messa in sicurezza del campanile.ì