Doveva essere una partita facile quella contro l’ultima in classifica, l’Aurora Alto Casertano, e la strada sembrava tutta in discesa dopo l’espulsione nel primo tempo del numero 10 di casa, ma la maledizione della scorsa giornata continua e il Tolentino non trova il gol nonostante l’uomo in più e la partita termina a reti inviolate. Seconda delusione per i cremisi che iniziano a mostrare sempre più carenze in fase di realizzazione.
LA CRONACA - Inizio partita combattuto ma povero di occasioni. Il Tolentino spinge bene fin dai primi minuti ma non riesce a risultare incisiva. Unico evento degno di nota del primo tempo l’espulsione del numero 10 dell’Aurora Alto Casertano, Campano, per le troppe proteste a seguito di un presunto rigore non assegnato a favore della squadra. Primo tempo che si chiude senza gol, con il Casertano in 10.
Secondo tempo con un Tolentino forte del vantaggio numerico che riesce a proporre di più in fase offensiva. A meno di un quarto d’ora dall’inizio della ripresa entra Prosperi al posto di Mengani. La partita si fa sempre più dura e i cremisi, nonostante costringano i padroni di casa a difendere in area, non trovano il sorpasso. Sembra profilarsi di nuovo l’ombra del pareggio in superiorità numerica
La tensione aumenta e mister Mosconi prova a rivoluzionare il reparto offensivo, prima Salvatelli esce per Cicconetti, poi Tortelli per Bartoli, e infine Zammarchi per Moscati, ma la situazione non si sblocca e il risultato rimane congelato. Un altro singolo punto per il Tole che torna dalla trasferta di nuovo con l’amaro in bocca.
Prosegue l’attività di monitoraggio dei cantieri edili da parte del comando provinciale dei Carabinieri di Macerata. Gli ultimi controlli relativi al rispetto delle normative di settore, con particolare riferimento alle condizioni di sicurezza dei lavoratori, sono state svolte dalle compagnie Civitanova Marche e di Tolentino che hanno coordinato i servizi svolti dai militari delle stazioni di Porto Recanati, di Tolentino e di Caldarola.
Servizi effettuati unitamente alla componente specialistica dell’arma, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata. Durante l’espletamento del servizio sono state comminate multe per dieci mila euro complessivi.
A Tolentino, è stato segnalato all’autorità giudiziaria il legale rappresentante di una società di costruzioni per gravi violazioni riscontrate nel cantiere posto in essere per la ristrutturazione di una palazzina nel centro cittadino.
Numerose le carenze rilevate: andavano dalla mancanza dei parapetti a difesa delle aperture dei solai alla mancanza del piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi. È stata disposta la sospensione temporanea dei lavori e sono state elevate sanzioni penali per cinquemila euro.
A Porto Recanati è stato ispezionato un cantiere in cui operavano due diverse ditte. Sono state accertate violazioni in materia di piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi oltre a varie omissioni degli adempimenti connessi all’incarico di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori.
Complessivamente sono state elevate sanzioni per cinquemila euro e, per una delle due ditte, è scattato anche il provvedimento della sospensione dei lavori. Le posizioni dei due titolari delle società e quella del coordinatore per la sicurezza sono al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Ieri i militari della Stazione Carabinieri di Tolentino hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione della Procura di Macerata nei confronti di un 55enne del posto, condannato per lesioni aggravate commesse nel 2014. Il Tribunale di Sorveglianza non ha concesso misure alternative alla detenzione – affidamento in prova ai servizi sociali, detenzione domiciliare- causa comportamenti antigiuridici tenuti nel tempo.
Era stato infatti denunciato dai Carabinieri per un furto all’interno di un centro commerciale nel 2019, oltre che per lesioni e minacce verificatesi all’interno dell’area container dove abitava. La sospensione dell’ordine di carcerazione è stata pertanto revocata e l’uomo dovrà scontare la pena di otto mesi di reclusione. I Carabinieri lo hanno pertanto tradotto al carcere di Fermo.
Nell’ambito di servizi di controllo del territorio la pattuglia di San Severino Marche ha fermato,inoltre, un giovane straniero trovato in possesso di due grammi di stupefacente del tipo hashish occultati nell’auto. Il ragazzo sarà segnalato alla Prefettura di Macerata come assuntore.
Dall’Aurelio Galasse di Pollenza allo Juventus Training Center a Vinovo, l’estremo difensore cremisi Matteo Bucosse, classe 2002 e mvp nel derby di domenica scorsa contro la Recanatese capolista, racconta la sua avventura e la sua crescita alla Juve U23. Non vacilla la sua fede verso quel Tolentino che gli ha dato così tanto, ma lascia lo spiraglio aperto alle possibilità e alle aspirazioni.
Nella scorsa partita contro la Recanatese ti sei dimostrato il migliore in campo. Sei soddisfatto del risultato? Noi ci prepariamo ogni settimana per portare a casa i tre punti, conoscere l’avversario serve solo per sapere dove andare in giocare. Certo è che quando vai ad affrontare la prima in classifica - che ha sicuramente doti tecniche maggiori delle tue - sai che non devi sbagliare nulla, devi cercare di ridurre al minimo l’errore, e domenica ci siamo riusciti. Non mi voglio prendere tutti i meriti, il reparto difensivo non è mai da sottovalutare quando si finisce una partita a rete inviolata e nello scorso match hanno tutti dato prova di sé.
Credi ci siano state delle mancanze in attacco? Non mi sento di dire che ci sono state vere e proprie mancanze, sicuramente potevamo giocarci meglio qualche occasione ma anche se non abbiamo segnato i nostri attaccanti hanno corso tantissimo: Zammarchi e Severini hanno fatto quasi 14 kilometri a testa in partita, è normale che manchi un po’ di lucidità se fai tutto quel lavoro sporco. Se c’è bisogno di questo per finire le partite a zero a me va benissimo.
Un punto comunque importante che continua a muovere la classifica. Iniziate a puntare ai play-off? L’obiettivo rimane la salvezza, da raggiungere senza passare per strade pericolose. A inizio anno non avremmo mai pensato di trovarci così in alto, nessuno ci avrebbe dato tutta questa fiducia. Noi vogliamo giocarcela con tutti, poi, se sono più forti gli altri, lo dimostreranno in campo; altrimenti, per passare sopra il Tolentino, devono sudare.
Dal Tolentino all’U23 della Juve, com’è stato l’impatto con una realtà così grande? È stato un percorso di crescita tanto da un punto di vista calcistico che da quello umano. Per me era la prima esperienza fuori casa e devo ringraziare i compagni che, soprattutto all’inizio, mi hanno dato una grossa mano. Il circolo dei portieri in particolare mi ha accolto come uno di famiglia: sono arrivato che ero completamente spaesato, il primo giorno dentro Vinovo mi sono perso per farti capire. Non è come un centro sportivo di Serie D o Serie C, lì fino a poco tempo fa ci si allenava la Serie A ed è chiaro che per un ragazzo di 18 anni è un’esperienza fantastica per quanto difficile.
Cosa hai riportato a casa dopo l’esperienza dello scorso anno? Ho imparato tantissimo, senza togliere nulla al Tolentino o al Montemilone Pollenza, dove sono cresciuto, che nel loro piccolo hanno fatto tantissimo; non è da poco trovare società che mettano a disposizione un preparatore per i portieri fin dai piccoli. Hanno fatto e continuano a fare un ottimo lavoro, ma quello che ho imparato su è, ovviamente, di un altro livello. La differenza sta nella cura per i dettagli credo: per farti un esempio, ho imparato ad usare il sinistro.
Quali sono le tue aspirazioni personali per il futuro? Fino a fine stagione sarò con i cremisi, questo è poco ma sicuro. Poi per il futuro vedremo, lascio la porta aperta alle possibilità ma non voglio montarmi la testa o fare troppo progetti. La mia prima preoccupazione per ora è fare bene con il Tolentino, poi a fine stagione valuteremo con la società e vedremo che scelte prendere.
Carmelo Ceselli ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del Consiglio comunale di Tolentino, dopo la frase shock pronunciata nello scorso lunedì. Nel corso dell’ultimo Consiglio Ceselli, nel chiudere il microfono alla consigliera Pd Anna Quercetti, ha pronunciato la frase “Zingara putt…” uscita in un “fuori onda”, ma avvertita dagli altri consiglieri . Il fatto ha sollevato molte polemiche, tanto che la consigliera del partito Democratico ha poi abbandonato l'assise.
“A seguito dello spiacevole episodio che si è verificato nel corso del consiglio comunale di lunedì scorso e che ha avuto anche un eco credo fin troppo amplificato sugli organi di stampa, questa mattina ho incontrato il sindaco Giuseppe Pezzanesi”. Così il presidente del Consiglio comunale di Tolentino.
“Al sindaco ho esternato tutto il mio rammarico e il mio dispiacere per quanto accaduto. Chiunque mi conosca, sa perfettamente che non è mio costume rivolgermi in modo offensivo verso nessuno, tantomeno nei riguardi di una donna che stimo e apprezzo, seppur nella differente posizione politica, come l’avvocato Anna Quercetti.
Malgrado ciò, ritengo di dover rivolgere le mie scuse a chiunque si sia sentito offeso dal mio intercalare che tale era e tale resta. Alla luce di tutto questo, mi sono anche confrontato con gli amici di Forza Italia e insieme abbiamo deciso che, per senso di responsabilità istituzionale, per evitare strumentalizzazioni e per il profondo rispetto che nutro per il sindaco e per la maggioranza che sostengo lealmente da sempre, è necessario fare un passo indietro”.
“Pertanto, sebbene la mia coscienza sia assolutamente a posto, rassegno le mie dimissioni da presidente del Consiglio comunale e rimetto il mio mandato nelle mani del sindaco. L’amore che nutro per questa città e il rispetto per i cittadini che mi hanno dato fiducia, mi impongono altresì di restare fra i banchi del Consiglio comunale fino alla fine della legislatura a sostegno di questa maggioranza”.
“Ringrazio – conclude Ceselli - e tutti coloro che in questi mesi mi hanno sostenuto e anche coloro che mi hanno criticato: ho cercato di svolgere il delicato ruolo che mi era stato assegnato nel miglior modo possibile e se talvolta posso aver sbagliato, come chiunque, l’ho fatto sempre nella più totale buona fede. Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro a chi verrà dopo di me”.
Una commedia squisitamente romantica che racconta quanto sia complicato lasciarsi dopo tanti anni di relazione. Sabato 5 febbraio alle ore 21,15 si terrà al Politeama Tolentino la proiezione-evento di Lasciarsi un giorno a Roma, il nuovo film di Edoardo Leo, organizzata con il patrocinio del Comune di Tolentino. Al termine del film interverranno gli sceneggiatori Damiano Bruè e Lisa Riccardi, con Marco Bonini, attore nel cast e sceneggiatore. Compatibilmente con gli impegni lavorativi potranno partecipare anche altri componenti del cast.
Tommaso (Edoardo Leo), scrittore di successo, e Zoe (Marta Nieto) brillante game designer vivono un momento complicato. Entrambi sanno che la loro relazione è arrivata al capolinea, coscienti che l’amore è diventato affetto, e che non basta provarci per restare insieme. Sullo sfondo una Roma sublime, alla loro storia d’amore si intreccia quella di una coppia di amici Elena (Claudia Gerini), sindaca di Roma, e del marito (Stefano Fresi), vicepreside di un liceo che si occupa della casa e della figlia.
Edoardo Leo, racconta in modo ironico e disincantato le difficoltà legate alla fine di una storia d’amore. Si affrontano diversi temi riguardanti la fine di una relazione, che sia essa una convivenza o un matrimonio, ma soprattutto la difficoltà nel lasciarsi e di conseguenza nel trovare le parole più adatte, nella speranza di non far soffrire l’altro.
La fine di un amore messa in scena nella bellezza di una città come Roma che gli amori li fa nascere. Una commedia romantica -spiega Edoardo Leo- “su quante cose accumuliamo negli anni e non diciamo al nostro partner. Su quello che faremmo se avessimo la possibilità di scoprire cosa il nostro partner pensa davvero di noi. Quali cose detesta di noi. Alcune di queste cose passano, alcune si accumulano. E diventano insostenibili. Dopo dieci anni di rapporto lasciarsi significa non solo separarsi, ma lasciare un mondo di amicizie, di rapporti, di consuetudini, di cose che ci fanno stare al sicuro".
Tra gli sceneggiatori, Damiano Bruè, nato a Tolentino e trasferitosi da alcuni anni a Roma per seguire la sua carriera nel cinema. A Tolentino è stato tra i fondatori dell’Associazione Officine Mattòli e si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata con indirizzo specifico in “Comunicazione Visiva e Multimediale”.
Biglietti a partire da 5 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2.
Percorre un tratto di superstrada in bicicletta: uomo fermato dai Carabinieri. Il fatto è avvenuto, intorno alle 12, lungo la SS 77 della Val di Chienti. In base alle segnalazioni giunte alla Polizia stradale, un uomo ha imboccato la superstrada in bicicletta all’altezza dello svincolo Tolentino est, procedendo in direzione Civitanova Marche. Sul posto sono accorsi subito i Carabinieri, allertati dai colleghi della stradale.
All’arrivo dei militari l’uomo, di origine colombiana, si era fermato a un distributore di benzina. L’intervento dei Carabinieri ha consentito l’uscita in sicurezza del ciclista dall’arteria stradale, fortunatamente senza gravi conseguenze. Quello di oggi rappresenta l’ennesimo episodio di una lunga serie lungo la SS 77, visto che nell'ultimo anno si è registrata la pericolosa presenza di auto contromano, uomini a piedi, in bicicletta e per ultimo di un giovane in monopattino.
Valutata l'importanza del servizio svolto nell'hub vaccinale Terme Santa Lucia che, ad oggi, effettua - in aggiunta alle normali attività - più di 220 somministrazioni giornaliere di vaccino anticovid e prendendo atto della necessità di mantenerlo attivo fino al 31 marzo, il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la giunta di Tolentino hanno espresso l'indirizzo favorevole al sostegno economico necessario al mantenimento dell’attività, riconoscendo alla Assm Spa un contributo ad hoc.
L’Assm aveva, infatti, comunicato ai vertici dell'Asur Marche e al Comune di Tolentino la difficoltà nel coprire le spese per lo svolgimento dell’attività oltre la fine del mese di gennaio. L'Amministrazione Comunale ha riconosciuto, pertanto, all'Assm un contributo di 15 mila euro al fine di consentire la prosecuzione della campagna di somministrazione fino all'attuale termine dello stato di emergenza e, quindi, fino 31 marzo 2022.
“Abbiamo fatto e faremo ancora molto per la città che amiamo, ma ci manca ancora una grande opera, la più grande, la più giusta, la più formativa e futuribile, quella per cui tre anni or sono abbiamo lottato tutti insieme: il nuovo campus scolastico delle superiori”. Questo quanto si legge in una lettera che il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha scritto alle famiglie e ai ragazzi che quest’anno terminano la terza media e che devono iscriversi alle scuole superiori, per invitarli a privilegiare, nelle loro scelte, gli istituti tolentinati.
“Pensavamo che il campus potesse vedere l'apposizione della prima pietra nella fine del 2021 – scrive ancora Pezzenesi -, ma problematiche legate alla progettazione e alla copertura dell'intero finanziamento hanno prorogato al 2022 il sogno di poter vedere l'apertura dei lavori. Oggi abbiamo tutto quello per cui abbiamo lottato, ottenendo il finanziamento completo dell'opera (23 milioni e 500mila euro)”.
"Il progetto è stato approvato dal Comune di Tolentino e dalla Provincia di Macerata e ora è in fase di validazione. Quasi certamente andrà in appalto ai primi di aprile e, nel corrente anno potremo assistere all'apertura del cantiere" aggiunge il sindaco.
Per la chiosa finale Pezzanesi si rivolge direttamente alle famiglie e ai ragazzi: "Non sfiduciatevi proprio ora - il suo appello -. Chi vi ha preceduto, ha lottato con tutte le forze per Tolentino, le sue scuole, il suo futuro, immaginandolo migliore per chi veniva dopo di loro, consapevoli che ci sarebbero voluti anni per giungere al risultato desiderato. Ma ci siamo - conclude il sindaco -, è arrivato il momento, iscrivendosi agli istituti superiori di Tolentino, di dimostrarsi degni eredi per attaccamento al lustro, alla storia, alla cultura della città di tutti coloro che hanno fortemente voluto e condiviso questo progetto”.
Derby di ritorno fra Tolentino e Recanatese con un pesante poker sul groppone dei giallorossi dall’andata. La presenza di Nonni, assente per covid nella sconfitta contro Montegiorgio, rassicura la difesa cremisi, sicuramente il miglior reparto cremisi in campo oggi. Partita che si chiude con a reti inviolate, 0 a 0 e un punto ciascuno.
Primo tempo teso ma con poche emozioni, la Recanatese subisce la pressione di giocare al Della Vittoria e non riesce a trovare la quadra della partita.
Seconda frazione altrettanto equilibrata, colpevole stavolta il Tolentino incapace di fare valere il vantaggio dell’uomo in più. Da lodare invece la prestazione impeccabile di Bucosse, migliore in campo oggi, evidenza ulteriore delle tante occasioni che i leopardiani sono riusciti a creare.
LA CRONACA - Inizio frizzante per i Cremisi con Severini servito da capitan Tortelli: vantaggio sfiorato già nei primi secondi di gara. In generale un buon Tolentino che supera bene la linea dei mediani recanatesi e si inserisce a più riprese. Bene anche in difesa i ragazzi di mister Mosconi che lasciano poco spazio ai leopardiani.
Senigagliesi si rende pericoloso al rintocco dei trenta minuti a seguito dell’errore difensivo di Tortelli, ma un ottimo Bucosse salva tutto. Sembra riprendersi la recanatese sul finale della prima frazione, ma più per sporadici exploit individuali che per azioni di squadra. Bravo Urbietis a sventare il sempre pericoloso calcio d’angolo del Tolentino all’ultimo minuto di recupero.
Secondo tempo che si complica fin da subito per la squadra di mister Pagliari: al 50’ Raparo entra duro su Capezzani e viene espulso, Minella si infuria per il provvedimento dell’arbitro e viene ammonito. La Recenatese però tiene duro e nonostante lo svantaggio numerico costringe Bucosse a dare il meglio di sé per non passare in svantaggio.
Equilibrio precario che sembra sempre sul punto di spezzarsi ma che, complice un Tolentino che sembra volersi accontentare del pareggio e poco incisivo in fase offensiva, rimane intatto fino al fischio del direttore di gara dopo quattro minuti di recupero.
La Recanatese rimane a +5, con una partita in più, dal Trastevere e il Tolentino continua a covare la speranza dei play-off.
Nell’ottobre del 2017 alcuni amici di Renata Rapposelli, pittrice anconetana di 64 anni, ne denunciarono la scomparsa. La donna venne ritrovata morta il mese successivo, a Tolentino, lungo l’argine del fiume Chienti, da un muratore che si era fermato lì per una sosta.
Gli investigatori si concentrarono immediatamente sulla famiglia Santoleri: Giuseppe, 70 anni e Simone, 46 anni, rispettivamente ex marito e figlio della donna uccisa.
Dalle indagini era emerso che la donna nei giorni della scomparsa si era recata nella loro casa a Giulianova (Teramo). Padre e figlio l’avevano invitata con la falsa scusa di gravi problemi di salute del figlio Simone, mentre in realtà l’intento era quello di farla desistere dalle sue pretese economiche per il mantenimento.
Al termine di un’accesa discussione la donna sarebbe stata strangolata dal figlio. In particolare i giudici di primo grado, nella sentenza che ha condannato Simone a 27 anni e il padre a 24 anni di carcere per omicidio volontario in concorso e per la distruzione del cadavere, hanno descritto il movente nel “mai sopito disprezzo della figura materna” nutrito dal figlio.
Il 46enne l'avrebbe strangolata a mani nude in casa, per poi scaricare il corpo a Tolentino, lungo l’argine del fiume, dentro un sacchetto della spazzatura, con l’aiuto del padre. I giudici hanno riscontrato “indizi gravi, precisi e concordanti che rilevano in modo innegabile un radicato e risalente sentimento di rancore (da parte del figlio) nei confronti della vittima”.
Simone ha sempre negato le accuse, mentre il padre invece ha dichiarato di aver assecondato sempre le scelte del figlio perché “remissivo e succube”. Il 16 dicembre 2021 la Corte d’Assise d’ Appello del tribunale de l’Aquila ha confermato la condanna per Simone, mentre l’ex marito Giuseppe ha avuto uno sconto della pena da 24 a 18 anni.
Dalla perizia psichiatrica è emerso il risentimento di Simone nei confronti della madre; quello stesso risentimento che l’uomo non ha nascosto nelle interviste televisive rilasciate anche nell’immediatezza del fatto. Un disagio familiare protrattosi nel tempo, oltre che dissapori per il denaro .
Un figlio che i testimoni hanno descritto come “una persona disturbata che aveva deliri e allucinazioni”. E’ proprio la sua ex compagna ad aver raccontato che “Simone con la religione aveva un rapporto molto particolare, ha avuto un periodo in cui diceva che vedeva il diavolo che lo prendeva e lo faceva alzare da terra, lo e lo attaccava ai muri”.
Un disagio relazionale “co costruito”, all’interno di una famiglia che prima di disgregarsi era una famiglia benestante, ma all’interno della quale un figlio è cresciuto con evidenti sofferenze e mancanze che probabilmente i genitori non sono riusciti a riconoscere e colmare.
Lo scenario di quello che è accaduto è molto complesso proprio per le dinamiche di quella famiglia, disgregata e segnata da sentimenti forti e profonde lacerazioni.
Non è finita la protesta degli infermieri. Il resoconto del sit in tenutosi in piazza Cavour ad Ancona – in contemporanea con altre piazze d’Italia – ha dato ragione ai manifestanti di una lotta da portare ancora avanti. Soprattutto a seguito del confronto con l’assessore Filippo Saltamartini.
Dopo un rapido intervento, il responsabile regionale alla Sanità ha espresso vicinanza e sostenuto le richieste già avanzate negli ultimi due anni, promettendo di farsene carico e portavoce, oltre che di organizzare un tavolo nei prossimi giorni dove discutere le nuove riforme e strategie. Ma una data certa per il momento ancora non c’è.
“Serve una risposta concreta stavolta – ha dichiarato Elisabetta Guglielmi della NurSind Macerata – perché siamo dei professionisti, non semplice manovalanza. L’intera categoria ha bisogno di essere difesa a livello normativo sia economico, con l’obbiettivo di poter lavorare in autonomia ed essere più efficienti. Non accettiamo più compromessi.
C’è stata molta partecipazione da parte dei colleghi di altri sindacati, sebbene la CISL abbia preferito dissociarsi. Ma è bene ricordare che è molto facile gestire una pandemia da dietro una scrivania anziché in prima in linea col camice indosso. Devono imparare a rispettare noi e le nostre esigenze”.
Una cerimonia solenne per non dimenticare la memoria di un morrovallese che non volle piegare la testa di fronte alle atrocità del regime nazifascista. Questa mattina, in occasione della Giornata della Memoria, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani ha ricevuto in Comune il professor Nazzareno Navisse per consegnargli la Medaglia d’Onore della quale è stato insignito il padre, Ernesto Navisse.
Un momento molto importante per tutta la comunità morrovallese, rappresentata durante l’incontro dal sindaco Andrea Staffolani, da una rappresentanza della giunta e dei consiglieri comunali e dal comandante della stazione dei Carabinieri di Morrovalle Pasquale Cariulo.
Ernesto Navisse, classe 1915, fu arruolato nel 1940 nell’8° Genio di Roma e inviato sul fronte orientale, tra Villa del Nevoso e Fiume, ricondotto a Roma e poi inviato al fronte greco-albanese, dove è rimasto fino al 9 settembre 1943. In tale data fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania nel campo di concentramento di Forbach, in Alsazia.
Durante la prigionia ha subito il trattamento riservato ai militari definiti “badogliani”: carenza di vitto, lavori estenuanti nelle miniere di carbone e nelle industrIe metallurgiche, percosse e maltrattamenti, isolamento, nessuna assistenza sanitaria. A Forbach rimase per due anni, fino al giugno 1945, quado gli Alleati entrarono nel campo e lo liberarono. Fu rimpatriato e nell’agosto dello stesso anno fece ritorno a Morrovalle, dove è vissuto fino al 1999, anno della sua morte.
"Ho sentito tante volte da mio padre i racconti di quando era al fronte e le vicissitudini della sua prigionia – ha ricordato Nazzareno Navisse ricevendo l’onorificenza dalle mani del Prefetto Ferdani – a noi sta il dovere morale di interiorizzare l’insegnamento che ci lascia la sua storia. Quello che più mi fa piacere è la parola “onore”. Un qualcosa che si acquisisce e dà origine alla stima e al rispetto di tutta una comunità per i comportamenti che un individuo ha avuto nel corso della sua vita pubblica. La memoria deve però passare anche dalle scuole. Trent’anni fa istituimmo in Italia i consigli comunali dei ragazzi, un progetto nato per educare gli studenti all’educazione civica ma che ancora oggi viene portato avanti con successo".
"Ci tenevo molto, in questa giornata così importante, ad onorare otto città della nostra Provincia e, in qualità di rappresentante dello Stato, di andare ad onorare in prima persona le personalità scelte dal Capo dello Stato per questo che non è solo un attestato formale – ha sottolineato il Prefetto Ferdani – incontrarci e confrontarci tra istituzioni è importante per mantenere vivo il ricordo. Perché se oggi siamo qui, in libertà e in pace, lo dobbiamo anche a persone che hanno sofferto e sono stati espropriati della loro vita per questo".
"E’ un grande onore per me e per tutti i cittadini morrovallesi ricordare il nostro concittadino Ernesto Navisse – ha detto il sindaco Staffolani – le testimonianze dei sopravvissuti, i racconti, i documenti e la storia devono essere fonti utili non solo per il presente, ma anche per le generazioni future e tutti, a partire da noi che abbiamo responsabilità istituzionali, siamo chiamati a migliorare il mondo in cui viviamo".
A Tolentino, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani e il sindaco Giuseppe Pezzanesi hanno consegnato a Domenico Menghi e Gino Pistacchi la Medaglia d’Onore riservata ai cittadini italiani, militari e civili, ed ai familiari dei deceduti, che sono stati deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale. Poiché gli insigniti sono deceduti l’onorificenza è stata ritirata dai congiunti Dimitri Montecchiari, Carlo Pistacchi e Michele Montecchiari.
Le celebrazioni del Giorno della Memoria sono proseguite nella concattedrale di San Catervo con la santa messa e a seguire in via Buozzi, angolo Piazza Peramezza, con la deposizione di una corona di alloro sulla targa che ricorda le “Vittime della Shoah” a cui è stato intitolato lo stesso parco pubblico.
Erano presenti l’assessore Fausto Pezzanesi, il presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, i Consiglieri comunali Monia Prioretti, Martina Cicconetti, Diego Aloisi, il Comandante della Compagnia Carabinieri Capitano Giulia Maggi, il Comandante della Stazione dei Carabinieri Luogotenente Gaetano Barracane, il comandante della Polizia Locale Commissario David Rocchetti, i rappresentanti della sezione Anpi di Tolentino, tra cui Lanfranco Minnozzi e Vittorio Luciani, diversi familiari di deportati nei lager e campi di lavoro tedeschi tra cui Vittorio Calvigioni.
“La Shoah non va dimenticata. Sono stati tempi oscuri e non dobbiamo permettere che si ripetano”. Sono le parole di Ivano Tacconi, classe 1938, ex consigliere comunale di Macerata, iscritto da più di 40 anni all’Anpi e vecchio militante della DC di Enrico Mattei – come lui stesso ricorda romanticamente.
Ivano è nato proprio nell’anno delle Leggi Razziali introdotte in Italia: 6000 ebrei residenti furono costretti a emigrare, più di 7000 ad essere deportati in campi di concentramento nel nostro Paese e all’estero.
Alla fine della guerra, il bilancio delle sole persecuzioni è stato di 7.579 ebrei identificati e arrestati, di cui 6.806 deportati nei lager, dai quali ne sono ritornati soltanto 837. I morti furono 5.969.
Oggi Ivano si occupa di pubblicità, ma ricorda ancora la sua infanzia scanzonata e, al contempo, profondamente segnata dai fatti storici di quel tempo, divisi fra la paura seminata da fascisti e nazisti e la promessa di fare in modo che orrori del genere non si sarebbero più ripetuti.
In questa intervista la sua storia di ragazzo che si affacciava a un’Italia da ricostruire. Oggi adulto che vive per non dimenticare:
Sale l'attesa per il derby maceratese del girone F di Serie D tra Tolentino e Recanatese, in programma per domenica 30 gennaio, alle 14:30, presso lo stadio Della Vittoria. Una partita in occasione della quale la società di casa ha scelto di istituire la "giornata cremisi".
Non saranno, pertanto, validi gli abbonamenti sottoscritti dai tifosi ad eccezione degli abbonati nel settore “poltroncine” che potranno accedere gratuitamente allo stadio.
Sarà inoltre possibile vedere la partita in diretta streaming sulla pagina Facebook della società cremisi al costo di 5 euro, con pagamento effettuabile tramite PayPal, Carta di Credito (prepagate, postepay).
Questi i prezzi dei biglietti di ingresso: poltroncine (20 euro), tribuna coperta (10 euro), gradinata 'Pallorito' (7 euro), curva (solo tifosi ospiti, 10 euro), biglietto gratuito per gli under 16.
"Si fa presente che tutti coloro che intenderanno seguire il match allo stadio, under 16 compresi, dovranno munirsi del biglietto di ingresso e al momento dell'acquisto sarà necessario fornire nome, cognome e numero di telefono - informa l'Us Tolentino -. L’accesso allo stadio è consentito soltanto a coloro che saranno in grado di esibire il Super Green Pass e che indossano mascherine Ffp2".
Onde evitare assembramenti e lunghe attese si consiglia vivamente di acquistare i tagliandi in prevendita e di presentarsi allo stadio con molto anticipo rispetto all’orario di inizio del match (i cancelli saranno aperti sin dalle ore 13:30).
I biglietti d'ingresso potranno essere acquistati tramite il circuito Vivaticket sia on line che nelle ricevitorie convenzionate, oltre che presso lo stadio “Della Vittoria” di Tolentino il giorno della partita, dalle 13 alle ore 15, dopodiché i cancelli verranno chiusi e non sarà più possibile accedere allo stadio.
È stato pubblicato il nuovo bando del Cosmari per l’assunzione del direttore generale che andrà a sostituire Giuseppe Giampaoli. Va sottolineato, come vi siano delle sostanziali differenze rispetto al primo avviso pubblicato. L’unica laurea richiesta è quella in Ingegneria.
Dopodiché è necessaria un’esperienza di almeno due anni nella funzione di direttore generale, ovvero aver maturato una consolidata esperienza di almeno 5 anni "in un ruolo analogo a quello ricercato o di pari, o maggior responsabilità, con qualifica dirigenziale o con funzioni apicali comparabili presso complesse realtà private e/o pubbliche, con non meno di 150 dipendenti, e questo negli ultimi dieci anni".
Tra i requisiti – si legge ancora nell'avviso - il possesso di master e dottorati di ricerca in materie attinenti. Per questo bando sono, inoltre, previste tre prove: una scritta, una orale e una terza di valutazione tecnica. Cosmari si riserva, inoltre, “di assumere il vincitore della selezione con contratto a tempo pieno determinato, per tre anni, dopo un periodo di prova pari a 6 mesi".
"Durante il periodo di prova la società si riserva di far affiancare il vincitore al direttore in carica per acquisire tutte le informazioni e le specifiche competenze necessarie per la miglior esecuzione del contratto per un periodo non superiore al periodo di prova. Al termine del periodo di affiancamento, la carica di direttore verrà svolta in totale autonomia. Il mancato superamento del periodo di prova – si precisa nel bando - comporterà la cancellazione dalla graduatoria".
La retribuzione per la durata del periodo di affiancamento sarà pari a 7.000 euro lordi mensili, comprensivi del superminimo individuale. Una volta superato il periodo di prova, Il direttore del Cosmari verrà assunto con un contratto di tre anni a tempo determinato e percepirà uno stipendio di circa 140mila euro annui. Per chi volesse partecipare, le domande vanno presentate al Cosmari entro (e non oltre) le ore 12 del prossimo 10 marzo.
Albero pericolante: giovedì mattina (27 gennaio) è previsto l'abbatimento. Lo comunica l'amministrazione comunale di Tolentino. "La pianta - informano - pianta si trova nei pressi del distributore "IP" di fronte al monumento alla Vittoria dello Stadio, in via Nazionale. Per l'intervento, che impegnerà la ditta incaricata circa 2 ore, si provvederà all'interruzione temporanea del traffico su Via Flaminia per motivi di sicurezza. Si consentirà il transito soltanto ai veicoli pesanti e quelli adibiti al trasporto pubblico, previa momentanea interruzione delle operazioni di abbattimento dell'albero".
"Per tale intervento - spiega il Comune - considerato che l'essenza arborea è inserita nell'elenco delle piante protette, è stata preventivamente ottenuta specifica autorizzazione rilasciata dall'Unione Montana "Monti Azzurri" a seguito di specifico sopralluogo e valutazione dello stato dei luoghi".
Novanta bambini e ragazzi, 192 partite disputate: questi i numeri che hanno caratterizzato la finale del Master Fit Junior Program 2020/2021 che si è disputato nella giornata di domenica scorsa sui 6 campi coperti dell’Associazione Tennis Tolentino. Alla manifestazione accedevano di diritto i primi 4 giocatori di ogni categoria della classifica provinciale, a fronte dei singoli tornei disputati nel corso dell’intera stagione, a cui hanno preso parte i tennisti provenienti da tre provincie (Pesaro, Macerata ed Ascoli Piceno), suddivisi in ben nove diverse categorie: Red mista (fascia d’età 5/7 anni), Orange Maschile e Femminile (8/9 anni), Super Orange Maschile e Femminile (10/11 anni), Green Maschile e Femminile (12/13 anni) e Super Green Maschile e Femminile (14/15 anni) guidati dai capitani e fiduciari Fit Pierpaolo Cenci (provincia di Macerata), Massimo Grazioli (provincia di Ascoli Piceno) e Luca Pavoni (provincia di Pesaro).
Tutti i match sono stati arbitrati dai ragazzi agonisti dell’Associazione Tennis Tolentino ed ogni singola gara è stata gestita da un istruttore del circolo: Federica Salvatori, Elena Moretti e Riccardo Birilli, con la supervisione dell’intera organizzazione curata dal Maestro di Tennis Alessio Rinaldelli. “Voglio ringraziare e fare i complimenti per la perfetta organizzazione della tappa finale del Master, riservata ai tennisti che si avvicinano al tennis, a tutto l’intero staff dell’Associazione Tennis Tolentino - esordisce il consigliere Fit Regionale e responsabile del settore giovanile marchigiano Andrea Pallotto – in primis per la meravigliosa struttura di cui dispongono location ideale per lo svolgimento dell’intero evento sui 6 campi coperti in una sola singola giornata.
Il tutto nel massimo rispetto delle regole Covid vigenti in cui oltre ai giocatori hanno assistito numerosi genitori e maestri ed istruttori di tennis provenienti da svariati circoli dell’intera regione Marche". Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte, il presidente della Fit Regionale Marche Emiliano Guzzo, unitamente al consigliere Fit Andrea Pallotto e l’Assessore allo sport del comune di Tolentino Fausto Pezzanesi.
La seconda parte della stagione 2021/22 del Politeama inizia con una grande novità: Cassini&Friends. Si tratta di quattro spettacoli comici dal format innovativo, dove oltre a Dario Cassini si esibiranno giovani comici e ospiti speciali del panorama cabarettistico nazionale. Il primo appuntamento si terrà giovedì 27 gennaio alle ore 21:15 al Politeama di Tolentino, e l’ospite d’eccezione sarà Gianluca Impastato.
Fra i più apprezzati comici del panorama italiano, Gianluca Impastato diventa celebre grazie a Colorado Cafè dove partecipa a tutte le edizioni. Tra i suoi personaggi più famosi ricordiamo Chicco D’Oliva, lo strampalato intenditore di vini, e Mariello Prapapappo, l’investigatore dell’assurdo. Partecipa anche a “Paperissima Sprint” e “Grande Fratello Vip”. Prende parte a diverse serie tv come “Medici miei”, “Così fan tutte” e “Fratelli Benvenuti”. Nel 2020 è nel programma “Enjoy – Ridere fa bene” condotto da Diego Abatantuono e Diana Del Bufalo.
Dario Cassini è uno dei grandi della comicità italiana, ha alle spalle una lunga esperienza televisiva nei tre cult-show della tv italiana come Zelig Circus, Le Iene e Colorado. Ha all’attivo oltre venticinque spettacoli scritti e replicati in tutta Italia.
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2.
Risultato contro tutte le aspettative per il match valido per la 17esima giornata di campionato di Serie D fra Tolentino e Montegiorgio. Uno 0 a 3 perentorio conquistato nel secondo tempo da un Montegiorgio corsaro in trasferta che viola per la prima volta (su azione) la porta del Della Vittoria. Primo tempo piuttosto noioso e povero di azioni, preludio di una seconda frazione ben più movimentata e ricca di emozioni.
LA CRONACA - Primo tempo equilibrato in cui le due squadre si studiano e non si rendono pericolose l’un l’altra. In linea con l’andamento fino a questo punto del campionato del Montegiorgio. La squadra rossoblù conta soli 3 gol segnati sino al 45' e ben 15, dopo oggi, nel secondo.
La ripresa è movimentata sin dalla prime battute, con un Tole che parte più convinto e conquista addirittura un calcio di rigore, arrivando a un passo dal sorpasso: Gagliardini anticipato da Zammarchi entra duro e Padovani batte dagli undici metri. L’ultimo uomo del Montegiorgio non ci sta e decide di rifarsi dell’errore commesso nel migliore dei modi e para il penalty, che costa a Padovani il secondo errore stagionale dal dischetto; Fofana prova la ribattuta ma la palla scivola fuori. Mister Mosconi riorganizza le proprie forze al 20’ del secondo tempo per sfruttare al meglio le occasioni in attacco e il piano sembra anche funzionare. Al 26’ del secondo tempo è però Albanesi a portare in vantaggio il Montegiorgio con un gol a sorpresa, bravo a punire l’ingenuità in difesa di Stefoni. Da lì in poi è un galvanizzato Albanesi a farla da padrone sul campo, fino a trovare il raddoppio e la doppietta personale a pochi minuti dal recupero. A chiudere definitivamente i giochi ci pensa Zannocchia e il Montegiorgio cala il tris.
La partita si chiude quindi sul 3 a 0, con la seconda sconfitta in casa dei Cremisi e un importante successo per il Montegiorgio, fondamentale per uscire dalle sabie mobili del fondo classifica. Per il Tolentino da segnalare anche gli infortuni di Padovani e Strano, la cui entità sarà valutata in settimana. Una giornata decisamente no.