Morrovalle, arriva Maria Grazia Cucinotta con “Malena e il Tango”: debutto in prima nazionale
Debutta in Prima Nazionale al Morrofestival di Morrovalle il 3 luglio 2025 alle 21:30 lo spettacolo Malena in Tango di Gianvito Pulzone con la straordinaria Maria Grazia Cucinotta, Gianvito Pulzone, Oscar Bellomo, Claudia Pompili regia di Francesco Branchetti - per poi proseguire la Tournée nei maggiori teatri italiani.
"Malenae il Tango" è un incanto sensuale che si svela in una notte incantata, dove "in una notte avvolta dalla magia del tango, un palco si trasforma in un luogo di passione, nostalgia e poesia". Non è soltanto uno spettacolo teatrale, ma un viaggio intimo e struggente nell'anima di un genere musicale e poetico che ha incantato generazioni.
La protagonista, Malena – ispirata dall’omonimo brano "Malena canta il tango" – diventa la voce di un universo fatto di "storie intrecciate e sentimenti profondi". Le sue parole conducono il pubblico attraverso un labirinto di emozioni, evocando immagini di vite vissute al ritmo del tango. La sua voce piena d’incanto si fonde con la poesia in un dialogo continuo e avvincente tra parole e musica.
Le musiche sono un omaggio ai grandi maestri del genere: "le note di Astor Piazzolla, Carlos Gardel, Aníbal Troilo e Osvaldo Pugliese risuonano potenti e seducenti, trasportando gli spettatori in un'altra dimensione". Brani iconici come "Oblivion", "Volver", "Vuelvo al sur" e "Malena canta il tango" vivono sulla scena, ognuno raccontando una storia diversa, ma uniti da un filo conduttore comune – "la bellezza, la potenza e la forza del tango". Il tango si rivela così non solo come danza, ma come una "filosofia di vita, una narrazione collettiva che abbraccia storie di amore, dolore, lotta e speranza", in cui ogni melodia e ogni passo raccontano di vite vissute, di incontri e separazioni, di sogni e realtà.
Il fascino dello spettacolo – aggiunge il regista Francesco Branchetti - si arricchisce ulteriormente grazie all’ausilio della musica qui vero e proprio attore sin dall’introduzione dalla potente poesia che evoca 'Oblivion' di Astor Piazzolla. La melodia è dolce e malinconica e crea l’atmosfera adatta per l’inizio dello spettacolo". In perfetta sinergia, l’attrice inizia il suo “viaggio” e la recitazione segue l’onda emotiva della musica, di un mondo incantato ed evocato, con "crescendo e decrescendo in diversi punti – musica e interpretazione diventano una sola cosa".
In questo spettacolo, il tango non è solo danza, ma poesia che prende forma, è una sublimazione dell’amore nello spirito, è la perfetta fusione dei corpi con le anime, è la fantasia che diventa realtà, è la realtà che diventa vita: è poesia in movimento, una filosofia di vita che svela il mistero del desiderio e l'eleganza della nostalgia, invitando lo spettatore a lasciarsi avvolgere dalla magia di un sogno senza tempo attraverso elementi scenografici e simbolici di un mondo magico che lo spettacolo riporta in vita anche attraverso luci meravigliose che evocano attraverso un progetto illuminotecnico, affascinante quanto suggestivo, un mondo di magia, di profumo dell’ignoto, di fascino femminile, di passione eterna, che conduce lo spettatore in un viaggio senza precedenti nell’amore e nelle passioni. La regia restituisce al testo la straordinaria capacità di indagare l’animo umano attraverso la musica, i toni, le atmosfere, i colori e l’interpretazione di una straordinaria attrice.
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