Sarà inaugurato mercoledì 12 dicembre, alle ore 17.30, il nuovo Parco Giochi Polivalente realizzato all’interno del Villaggio Container, in via Colombo, a Tolentino. Infatti l’Amministrazione comunale, grazie alla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia che hanno donato la struttura, con il contributo di Truck Team Tolentino, Rotaract Tolentino, Vab Marche e Metal Detector Marche, Umbria ed Abruzzo, Milan Club, Chiesa Battista e Ditta Del Bello Fernando che ha eseguito i lavori, ha potuto realizzare un’area verde attrezzata con un campo da gioco in erba sintetica e giochi per i più piccoli. Il Parco Giochi Polivalente sarà a servizio di tutti i bambini che si trovano a vivere, a causa del sisma, nell’area container e che, dai prossimi giorni, potranno contare su una zona completamente recintata, che garantirà loro di giocare in tutta sicurezza.
Un progetto fortemente voluto dal Sindaco Pezzanesi per favorire momenti di svago e attività sportiva, che offre ulteriori servizi alle famiglie del Villaggio Container e che è stato realizzato grazie all’impegno e alla solidarietà delle Chiese Evangeliche italiane oltre a tanti importanti e sensibili sponsor.
Anche quest’anno torna la magia della rassegna A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ: un nuovo percorso che vuole portare bambini e adulti alla scoperta delle tante identità esistenti, ognuna con i suoi colori e le sue storie, per arricchire le sensibilità e far crescere nuove relazioni. E questa volta sarà ancora più emozionante perché i piccoli spettatori entreranno per la prima volta al Teatro Vaccaj!
Voci, visioni, linguaggi differenti animeranno il palcoscenico del Teatro Vaccaj da gennaio ad aprile con l’unico scopo di emozionare il pubblico di piccoli da 4 a 104 anni!
La rassegna si aprirà il 20 gennaio 2019 con SOGNO, tratto da Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare; un’occasione per far conoscere anche ai più piccoli questo classico del teatro mondiale, in modo leggero e divertente, mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti magici della commedia e la contraddittorietà di situazioni ed emozioni vissute dai protagonisti.
Il 3 febbraio 2019 sarà la volta de IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI, il consueto appuntamento con la favola musicale promosso dall’Associazione Sassi nello Stagno in collaborazione con l’Orchestra Sinfonietta “B. Gigli”. Con due pianoforti e altri 8 strumenti i musicisti eseguiranno uno dei capolavori di Camille Saint-Saëns.
Il 24 febbraio 2019 torna sul palco del Teatro Vaccaj, CENERENTOLA, il primo musical scritto da Saverio Marconi, ispirato alla favola tradizionale di Perrault, nella nuova versione diretta da Ada Borgiani: uno spettacolo che riecheggia gli anni ’50, arricchito dal ritmo e dalla spettacolarità della commedia musicale.
Chiude la rassegna la Compagnia Teatro Verde di Roma, che dal 1986 si dedica interamente al teatro ragazzi, con spettacoli originali che si avvalgono di una tecnica mista (attori, burattini, pupazzi, clownerie, giocolerie, ombre, proiezioni…) prediligendo la musica, i colori e la fantasia. Due appuntamenti da non perdere: il 31 marzo 2019 LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO, il 7 aprile 2019 I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE.
Un’idea originale per i regali di Natale per tutta la famiglia, per condividere emozioni e divertimento!
Info e prenotazioni: info@teatrovaccaj.it – 0733 960059
Nei giorni di rappresentazione, presso la biglietteria del Teatro Vaccaj dalle 15.
APERTURE SPECIALI DELLA BIGLIETTERIA A DICEMBRE, su www.teatrovaccaj.it date e orari.
Un altro appuntamento con la grande musica jazz, giovedì 13 dicembre alle ore 21,15, protagonista sul palco del Politeama di Tolentino: Poiéin Quintet. Un concerto dedicato a musiche del compositore e pianista americano Fred Hersch - uno dei maggiori artisti del panorama jazzistico attuale- attraverso brani originali del quintetto che vede Maurizio Gibellieri ai saxofoni, Walter Pignotti alla chitarra, Emanuele Evangelista al pianoforte, Piero Simoncini al contrabbasso e Niki Barulli alla batteria. I cinque musicisti che hanno dato vita al quintetto Poiéin si sono incontrati nel 2016 per suonare, analizzandone gli aspetti compositivi più caratterizzanti, le composizioni del pianista e compositore americano Fred Hersch (il primo nome del gruppo infatti era “Hersch Project”).
Proseguendo nella loro esperienza di studio e amabile con-divisione di suoni, armonie e strutture, i componenti del quintetto provenienti da esperienze formative e culture musicali eterogenee, hanno iniziato a scrivere, anche in modo collaborativo, brani originali per arricchire sia il programma, sia la loro crescita-ricerca del sound del gruppo.Il verbo poiéin è impegnativo, ma al contempo è estremamente stimolante per chi ha a che fare con i linguaggi espressivi; tra i suoi principali significati abbiamo sentito la necessità di condividerne alcuni: inventare, comporre, produrre, fare, poetare. Si è colta la sfida per trovare, creandoli, i significanti musicali adatti a tale verbo. La rassegna il Jazz che coinvolge band tra le più importanti del panorama italiano, nuove proposte e musicisti di grande richiamo internazionale è organizzata in collaborazione con l’Associazione Tolentino Jazz.
I biglietti per il concerto sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 20 euro+ prevendita. Sottoscrivendo la FRIEND CARD del Politeama è possibile assistere agli spettacoli a prezzo scontato.
Cinquecento persone all’Abbazia di Fiastra (MC) per ascoltare, ieri sera, il Messiah di Georg Friedrich Händel eseguito dalla FORM. Chiesa piena in religioso silenzio per apprezzare ampi estratti del celebre capolavoro della letteratura musicale sacra interpretati dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana con l’Ars Cantica Choir di Milano, il soprano Ilaria Zuccaro, l’alto Roberta Sollazzo e il tenore Massimo Altieri sotto la direzione attenta e autorevole di Marco Berrini.
Alla fine, numerosi minuti di applausi e un bis offerto al pubblico in piedi con l’Hallelujah, che conclude la seconda delle tre parti dell’opera, il brano più celebre dell’oratorio.
Il concerto, ad ingresso gratuito, fa parte del progetto Suoni per la rinascita – Marche InVita ed è sostenuto dall’accordo MIBACT-Regione Marche e coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo. Oggi (domenica 9 dicembre) la FORM porta il Messiah al teatro Goldoni di Livorno.
Nelle Marche, sulla strada statale 77 “Della Val di Chienti”, è provvisoriamente chiusa al traffico la corsia in direzione Civitanova Marche a Tolentino (km 77,000) in provincia di Macerata.
Il provvedimento temporaneo è necessario per consentire la rimozione di un albero caduto sul piano viabile. Sul posto è presente il personale dell’Anas e delle Forze dell’Ordine per consentire la gestione della viabilità e per il ripristino della circolazione il prima possibile.
Lo storico tolentinate Giorgio Semmoloni presenta il suo nuovo libro “La città scomparsa. La società a Tolentino nelle fotografie tra Ottocento e Novecento”. Una raccolta di centinaia di immagini private, molte inedite, attraverso le quali esplora in maniera leggera e divulgativa la società tolentinate nel periodo dell’importante transizione dal mondo dell’economia agricola a quello dell’industria.
La presentazione si terrà giovedì 13 dicembre presso l’Auditorium ASSM di Via Roma a partire dalle ore 18.00. Interverranno l’autore Giorgio Semmoloni, il Prof. Alberto Pellegrino che ne ha curato la prefazione e le autorità locali. “Un album di fotografie di una famiglia allargata – scrive Giorgio Semmoloni - che coinvolge numerosi tolentinati nell’arco di tempo di oltre un secolo e che genera sorprese, commozione ed emozione.
E come in un vero album di fotografie di famiglia – dove hanno la meglio le immagini di situazioni liete (la foto ricordo di una gita, di un matrimonio, la foto con la zia venuta dall'America dopo tanti anni, quella con i compagni di lavoro nel corso di un’ “ottobrata”) – anche qui compaiono immagini che costituiscono i ricordi di un’intera comunità, frammenti di tempo fermato nel suo divenire, costretti e imprigionati in un rettangolo di carta. È singolare constatare come quello, attraverso un procedimento chimico da pochi soldi, riesca a racchiudere tanti sentimenti: nostalgia, commozione, rimpianto, che emergono dal processo di rievocazione tanto e sempre doloroso perché manifesta ciò che è stato e che non è più. E così quel rettangolo insignificante di carta che rappresentava un momento di gioia, si trasforma, per chi lo ha vissuto, in amarezza, e nostalgia.
Ma anche chi, per motivi di età non ha assorbito direttamente quelle emozioni nel preciso istante in cui la luce impressionava la pellicola, si trova a rivivere in ritardo, per empatia, quelle impressioni, se pur con l’immaginazione piuttosto che con il cuore e l’anima in un modo che può essere superficiale ma anche profondamente drammatico in rapporto alla sensibilità personale. In un album di famiglia l’ordine delle immagini è quello cronologico; in questo album l’ordine è stato ridotto a sezioni con un criterio facilmente comprensibile. I brani riportati, dovuti a scrittori tolentinati o che hanno avuto rapporti con questa città, hanno l’intento di completare l’atmosfera che visivamente offrono le fotografie, indiscusse protagoniste di queste pagine."
A seguito dei gravi fatti avvenuti nella discoteca di Corinaldo, il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, in accordo con l’Amministrazione comunale e la Pro Loco TCT, ha deciso di annullare tutte le manifestazioni previste oggi, sabato 8 dicembre. Alle ore 17.30, in piazza della Libertà, verranno soltanto accese le luci e subito dopo ci sarà una preghiera per ricordare le vittime.
Inoltre è stato deciso che prima di ogni iniziativa programmata per domani domenica 9 dicembre, verrà osservato un minuto di silenzio sempre con l’intento di ricordare i morti di questa tragedia.
Il Sindaco Pezzanesi, anche a nome dell’Amministrazione comunale e della Città esprime il proprio cordoglio per quanto avvenuto a Corinaldo e auspica che i feriti possano migliorare quanto prima. Queste vicende – ha detto – colpiscono il nostro cuore: oggi è un giorno molto triste e dobbiamo pensare alle vittime e ai feriti, è il momento delle preghiere. Ma subito dopo è nostro dovere di amministratori prevenire questi incidenti ed educare i nostri giovani sul fondamentale rispetto della sicurezza.
Domenica 16 dicembre, alle ore 9.30, grande festa per tutta la Città di Tolentino, ma anche per tutti i fedeli devoti a San Nicola in tutto il mondo.
Infatti dopo i lavori di messa in sicurezza, finalmente a due anni dal sisma, grazie al costante impegno del Sindaco Pezzanesi e di tutta l’Amministrazione comunale e della Comunità Agostiniana, si riesce ad avere nuovamente fruibile molti degli ambienti sacri della Basilica.
Saranno nuovamente aperti al pubblico, ai turisti e al culto la navata principale, essendo stata montata una rete di sicurezza che protegge il prezioso soffitto a cassettoni. Chiusi la Cappella del Santissimo costruita dal pittore Francesco Ferranti e il presbiterio. Montati un nuovo altare e recuperata dal Museo del Santuario la pala in legno “Lo sposalizio mistico di Santa Caterina tra i Santi Agostino, Nicola e Apollonia” a cui saranno nuovamente affiancati “L’Eterno” in cornice cuspidata e “La deposizione” i quali facevano parte di un’unica opera dipinta tra il 1518 e il 1525 e attribuita a Marchisiano di Giorgio, un pittore tolentinate di origine slava recentemente riscoperto da Giorgio Semmoloni. La parte centrale della grande “cona” è stata rinvenuta, qualche anno fa, nei depositi della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma. L’opera, per molti anni, è stata la pala posizionata nel presbiterio, proprio dietro l’altare e quindi, dopo molti secoli, seppur incompleta, torna nella navata centrale della Basilica.
Aperta anche la Cappella delle Sante Braccia dove sarà sistemato il corpo del Santo e il Cappellone trecentesco i cui preziosi affreschi sono in parte visibili.
Da sottolineare che il lavoro più complesso di messa in sicurezza ha riguardato lo spazio di collegamento tra la navata centrale, il Cappellone e la cappella delle santa Braccia, che risulta essere particolarmente danneggiato.
Questo il programma della cerimonia ufficiale di riapertura della Basilica di San Nicola da Tolentino.
Alle ore 9.30, ingresso dalla porta principale di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Nazzareno Marconi Vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia e Padre Luciano De Michieli, Priore Provinciale degli Agostiniani d’Italia.
A seguire l’illustrazione dei lavori di messa in sicurezza degli ambienti sacri. Interverranno Giuseppe Pezzanesi, Sindaco di Tolentino, Padre Luciano De Michieli, Priore Provinciale degli Agostiniani d’Italia, Padre Giustino Casciano, Priore Comunità Agostiniani di Tolentino e l’Ing. Gianfranco Ruffini, Progettista e Direttore dei lavori.
Alle ore 10.30 celebrazione della Santa Messa Solenne celebrata da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Nazzareno Marconi Vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia accompagnata dalla Schola Cantorum “G. Bezzi” della Basilica di San Nicola.
Le celebrazioni per il centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale continuano a Tolentino con lo spettacolo “Voci e suoni dalla Grande Guerra” organizzato e proposto dall'Associazione Musicale “Nazareno Gabrielli – Città di Tolentino”, in programma domenica 9 dicembre, alle 18, al Teatro Nicola Vaccaj, con ingresso libero ed aperto a tutti.
Infatti la più prestigiosa formazione musicale tolentinate, il Concerto di Fiati “Giuseppe Verdi”, propone un interessante esibizione che prevede in programma l’esecuzione di brani composti o comunque ispirati alle vicende della Grande Guerra.
A dirigere i bravissimi musicisti il Maestro Daniele Berdini. Le canzoni saranno alternate con letture appositamente selezionate da Enzo Calcaterra, storico e curatore di diverse pubblicazioni e mostre dedicate proprio a celebrare il centenario.
Voce narrante Luca Romagnoli, voce solista Alessia D’Errico.
I brani musicali della Prima Guerra Mondiale sono le canzoni che furono scritte e cantate nel periodo 1914-1918 e che avevano, in qualche modo, attinenza con gli eventi politici e militari della Grande Guerra. Esse appartengono a vari repertori e perciò, per motivi musicali ma soprattutto ideologici, vengono generalmente eseguite da interpreti differenti. Verranno proposte al pubblico, tra le altre, “Come d’autunno” di Franco Arrigoni, “O’ surdato ‘nnammurato” di Califano, Cannio e “La leggenda del Piave” scritta da Mario e celeberrimo inno di intere generazioni che combatetrono e vinsero nei territori attraversati dal fiume Piave.
A seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco presso un edificio compreso nei civici n.10 – 14 di Via Adriana a Tolentino, dove è stato riscontrato un pericolo alle falde di tutto il tetto di copertura, è stato ritenuto necessario, al fine di evitare pericoli alla pubblica incolumità, mettere in sicurezza l'area circostante e interdire la circolazione nelle vie adiacenti l'edificio.
Pertanto il Comando di Polizia Locale ha emesso una ordinanza con la quale dal giorno 5 dicembre 2018 fino al termine dei lavori di ripristino del tetto di copertura dell'edificio, la circolazione nelle vie limitrofe è così di seguito disciplinata: in Via delle Caserme è temporaneamente disposto il senso unico di marcia con direzione Via Ozeri – Via delle Caserme – Montecavallo; in Viale Adriana divieto di transito veicolare dal civico n. 1 al civico n. 21 e divieto di transito veicolare e pedonale dal civico n. n.10 al civico n. 14; in Via Benedetto Silvio, divieto di transito veicolare dal civico n. 1 al civico n. 9.
Nell’anticipo dell’ottava giornata del campionato provinciale Csi, va in scena nella splendida cornice del centro sportivo “Roberto Gattari”, il derby tolentinate fra il Borgorosso Tolentino e le Cantine Riunite Csi, gara molto sentita entrambe le parti, vista la forte rivalità sportiva. Al termine di una partita davvero rocambolesca, con numerosi capovolgimenti di fronte, è la squadra biancorossa a festeggiare, che conquista la prima vittoria casalinga della stagione.
Fra le file biancorosse convocato ancora una volta il bomber Assane Diallo; esordio stagionale invece per Gianluca Corvini, al rientro da un lungo infortunio. Mister Corsalini invece deve fare a meno, causa squalifica, dell’attuale capocannoniere del campionato Marco Maccari.
Inizio di gara piuttosto blando, le squadre si studiano, mister Vecerrica è cauto e ordina ai suoi di aspettare gli avversari nella propria metà campo; ma su uno scambio stretto gli ospiti vanno in vantaggio con un potente tiro da fuori area di Cavarischia.
Il Borgorosso non ci sta e inizia a far girare velocemente la palla; su uno schema da calcio d’angolo Lorenzo Porfiri pareggia i conti con un potente tiro dal limite dell’area, e Diallo porta avanti i suoi con una conclusione rasoterra che beffa il portiere cantinaro.
La difesa locale si rilassa troppo e su una dormita colossale viene punita da Farricelli, lasciato solo davanti alla porta. Sul finire del tempo però è ancora Diallo a riportare i suoi di nuovo in vantaggio con un preciso diagonale all’angolino. La prima frazione di gioco si conclude sul 3-2.
Nella ripresa i biancorossi, vedendo gli avversari a corto di energie alzano il pressing nonostante il vantaggio, ma come spesso accade, le troppe disattenzioni difensive portano al 3-3 delle Cantine Riunite su un azione di ripartenza e successivamente al 3-4, dopo un errato posizionamento della barriera su un calcio di punizione.
A questo punto Corsalini ci crede e ordina di attaccare ancora, ma nel momento migliore delle Cantine arriva il gol dell’ex Gianluca Corvini direttamente da calcio di punizione.
Nel finale di gara il decisivo gol del 5 a 4 di Marco Falcioni,al rientro dopo un piccolo infortunio, autore di una gara davvero di carattere, decreta la vittoria del Borgorosso.
Grande soddisfazione espressa dal mister Roberto Vecerrica e dal capitano Francesco Cantolacqua per la seconda vittoria consecutiva arrivata proprio nel derby, dopo un periodo complicato: “Era davvero importante vincere questa gara, molto sentita da alcuni, e i ragazzi hanno messo la grinta giusta che avevo chiesto nel pre-partita, anche se commettiamo ancora troppi errori difensivi che a volte ci complicano le cose”, dice il mister Vecerrica. “Un plauso speciale a Corvini per l’esordio, con un gol importante in un momento in cui stavamo subendo troppo. Ora aspettiamo anche il rientro di Lambertucci e Paciaroni, per le prossime gare, che a causa di impegni lavorativi non hanno potuto essere molto presenti finora.”
La FORM torna nella splendida cornice storica dell’Abbazia di Fiastra (MC), per un nuovo concerto, sabato 8 dicembre alle 18.
Dopo l’acclamata esecuzione del Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart effettuata lo scorso anno, è la volta di un altro celebre capolavoro della letteratura musicale sacra: il Messiah di Georg Friedrich Händel, ampi estratti del quale saranno eseguiti dalla FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana con l’Ars Cantica Choir di Milano, il soprano Ilaria Zuccaro, l’alto Roberta Sollazzo e il tenore Massimo Altieri sotto la direzione attenta e autorevole di Marco Berrini.
Il concerto, che fa parte del progetto Suoni per la rinascita – Marche InVita, sostenuto dall’accordo MIBACT-Regione Marche e coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo, intende promuovere le attività culturali nei territori colpiti dal sisma del 2016 con questa opera di grande valenza simbolica: un monumentale trittico "pittorico-musicale" in onore della divinità trionfante, composto in origine come opera di beneficenza per celebrare la rinascita del mondo in una nuova era di amore e solidarietà fra gli uomini.
“Il Messiah rappresenta un unicum nella produzione di Händel - scrive nel libretto di sala il musicologo Cristiano Veroli - e, in generale, nel contesto del repertorio musicale sacro occidentale. Eccezionali sono infatti la sua genesi, la sua composizione letteraria e la sua forma musicale.
Il libretto, scritto da Charles Jennens, non ha precedenti: è un testo costruito esclusivamente con citazioni letterarie tratte da diverse fonti sacre – Antico e Nuovo Testamento (traduzione inglese del 1611) e Prayer Book (Libro dei Salmi, 1549) – e ricomposte a formare un’unità di una compattezza stilistica tale da sembrare frutto di nuova invenzione. L’architettura della sua musica è talmente originale da impedire una rigida classificazione dell’opera nell’ambito dei generi tradizionali: formalmente si tratta di un oratorio, ovvero di una composizione drammatica su soggetto sacro eseguita però senza rappresentazione scenica, alla maniera di un concerto. La sua natura non è affatto drammatica, bensì epico-cerimoniale”.
Ingresso gratuito.
Nella serata del 5 dicembre i Carabinieri della Stazione di Tolentino hanno arrestato e sottoposto al regime di detenzione domiciliare un italiano di 50 anni, B. A., operario residente a Tolentino, dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona.
I militari dell’Arma avevano denunciato penalmente l’uomo già nel 2014, quando lo avevano colto alla guida della propria autovettura in stato di ebbrezza alcolica, con un tasso che superava la soglia consentita. All’epoca gli fu contestualmente sospesa la patente di guida, riacquisita qualche mese più tardi, e gli fu concessa, in alternativa alla detenzione, la pena sostitutiva dei lavori di pubblica utilità.
Ciò non è bastato ad evitare che quanto già accaduto si ripetesse: infatti nel 2017 l’uomo, di nuovo alla guida, provocava un incidente stradale in cui tra l’altro riportava lesioni che comportarono il suo ricovero in ospedale a Macerata. Anche in questo caso il tasso alcolico nel sangue superava di molto la soglia consentita.
Sarà la scure della giustizia a fermarlo per qualche tempo: la sopraggiunta condanna definitiva per i fatti del 2014, in considerazione anche dell’inottemperanza ai lavori di pubblica utilità, mai svolti, gli costeranno 3 mesi di detenzione domiciliare.
Si comunica che nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 dicembre, gli agenti della Polizia Locale di Tolentino sono stati allertati da un passante che ha notato, da un edificio già danneggiato dal terremoto, in via Adriana, una serie di coppi che minacciavano di cadere a terra.
Sono stati subito allertati i Vigili del Fuoco di Tolentino che, grazie ad un cestello, messo a disposizione dalla locale Assm spa, hanno cominciato a rimuovere tutte le parti pericolose e che potevano crollare sulla sottostante via.
L’intervento è durato un paio di ore e al termine del quale è stato deciso, in via precauzionale, di chiudere sia al traffico pedonale che veicolare, via Adriana dal numero civico 10 al numero civico 14, dall’angolo con via Benedetto Silvio all’angolo con traversa Adriana.
Per apporre le transenne e la necessaria segnaletica sono intervenuti gli operai del servizio reperibilità del Comune.
Un ulteriore controllo verrà effettuato nella mattinata di giovedì 6 dicembre e in maniera più approfondita e con la luce del giorno.
RICEVUTO E PUBBLICATO - COMUNE DI TOLENTINO
Oggi 5 dicembre 2018 si è tenuta la cerimonia di posa della targa in ricordo del dottor Nicola Comi presso la struttura ospedaliera di Tolentino. Di seguito si riporta il discorso tenuto dal Direttore dell’Area Vasta 3 Dr. Alessandro Maccioni in occasione dell’evento.
"Il 30 agosto scorso, dopo una lunga e terribile malattia, Nicola Comi si è arreso, non senza lottare, e ci ha lasciati. Un vuoto enorme per tanti: tutti quelli che lo hanno conosciuto, stimato e apprezzato; un vuoto enorme per la sua adorata famiglia, i suoi amici, i colleghi di lavoro, i compagni e gli avversari di partito, i suoi pazienti, i cittadini di Tolentino.
Per molti, i più, sarà ricordato come uno dei Sindaci di Tolentino, più amati e stimati, ovvero il Sindaco delle grandi opere: dalla piscina al palazzetto, dalle scuole dell’infanzia agli asili comunali, dal parco isola d’Istria alla urbanizzazione dei quartieri King, Nenni, Papa Giovanni XXIII. Altri lo ricorderanno come il presidente delle case popolari della Provincia di Macerata che nel 1997 si fece carico di avviare la ricostruzione post sisma e realizzare, in tempi record, tante strutture abitative provvisorie per i terremotati.
Qualcun altro invece lo ricorderà come un uomo di partito, colto, generoso, appassionato, dalla coinvolgente retorica, capace di vedere le cose prima degli altri, di sognare, di immaginare, di anticipare, di sperimentare, di costruire progetti ambiziosi e di sviluppo della propria città e del proprio territorio. In tanti ed in modi diversi ricorderanno Nicola Comi.
Noi però vogliamo ricordarlo nel modo che lui sicuramente avrebbe apprezzato di più: come il “dottore Comi”, così come lo chiamavano i suoi pazienti, i suoi stessi colleghi, i cittadini di Tolentino, e non potrebbe essere diversamente.
La sua professione di medico, che mai aveva sospeso, neppure durante la sua esperienza da amministratore, era la sua vita. L’Ospedale di Tolentino, dove era entrato giovanissimo, era la sua seconda casa, i suoi pazienti ed i suoi collaboratori la sua famiglia allargata, i suoi colleghi gli amici più stretti. Tutti lo chiamavo nello stesso modo: il dottore Comi.
Nicola Comi è stato uno studente modello con formazione classica presso le scuole di Tolentino, successivamente si è laureato con il massimo dei voti alla facoltà di medicina di Roma e specializzato in cardiologia. Giovanissimo e brillante neolaureato, dopo una breve ed intensa esperienza come medico della mutua, era entrato di ruolo nell’ospedale di Tolentino, dove ha scelto di rimanere per tutta la sua vita professionale svolgendo il suo lavoro per oltre 40 anni.
Non ha mai voluto lasciare l’ospedale della sua città, neppure quando, all’inizio degli anni ‘90, con il processo di riorganizzazione del servizio sanitario, l’Ospedale di Tolentino è stato notevolmente ridimensionato. Lui preferì rimanere anche quando molti suoi colleghi scelsero, giustamente, di andare a Macerata per avere maggiori prospettive di carriera.
Non voleva lasciare la sua città ed i suoi pazienti, non voleva lasciare il suo ospedale, anche se sempre più piccolo e meno prestigioso: l’ospedale di Tolentino è stato per oltre 40 anni il suo luogo di lavoro, la sua seconda casa e mai lo ha abbandonato.
Andare in pensione, ricordano i familiari, non fu facile per lui. Soffrì anche nel vedere danneggiato ed evacuato l’ospedale con il terremoto del 2016, quando perse in un attimo la sua casa e il suo luogo storico di lavoro: due colpi durissimi per il dottore Comi.
Noi oggi vogliamo ricordare la persona che più di ogni altra è vissuta dentro questo ospedale, e attraverso il suo ricordo assumerci l’impegno di ricostruirlo. Tolentino e la sua comunità meritano servizi di eccellenza e noi ci impegniamo, anche nella memoria di Nicola Comi, a ripristinarli e conservarli con cura”.
Dopo la prima iniziativa pubblica dello scorso 30 settembre “Passeggiando Tolentino”, che ha richiamato oltre 170 persone, il gruppo spontaneo di cittadini “Visione Sibillina”, promuove il suo prossimo evento. Domenica 9 dicembre alle ore 17,00 le Grotte di Palazzo Sangallo, gentilmente concesse dall’Amministrazione Comunale, ospiteranno “Gente di Tolentino”, un pomeriggio diverso dal solito in cui dare spazio alle visioni e ai desideri che i partecipanti alla passeggiata hanno voluto lasciare ai promotori.
Foto, video e semplici performance teatrali, uniti al racconto di chi vorrà portare il proprio contributo, continueranno ad alimentare la partecipazione attiva delle persone, tesa alla rigenerazione della collettività. Visione Sibillina è uno spazio di confronto e di voglia di fare rete a partire dalla bellezza del conoscersi e dell’incontrarsi, per creare percorsi comuni che guardano alla crescita del singolo e della comunità locale nell’ottica della gentilezza.
Alla manifestazione "Gente di Tolentino”, in cui si vuole rafforzare il senso di appartenenza ad una città che può e deve continuare il suo percorso di crescita, è stata invitata a partecipare anche l’Amministrazione Comunale, a cui i promotori consegneranno uno dei desideri emersi al temine delle passeggiate proposte e rilanciato anche sui social con un sondaggio: la rigenerazione di un luogo della città. L’invito al pomeriggio è rivolto alle persone che sentono di poter dare il proprio contributo per generare processi di speranza per il nostro territorio. Visione Sibillina è un laboratorio di idee aperto a tutti.
Dopo il sisma molte cose sono cambiate ma la città ha ancora molto da offrire.
Mercoledì 12 dicembre, alle 21.15, al Teatro Vaccaj di Tolentino va in scena È QUESTA LA VITA CHE SOGNAVO DA BAMBINO?, l’attesissimo recital con Luca Argentero.
L’affascinante e poliedrico attore, diretto da Edoardo Leo, racconta le storie di tre grandi personaggi dalle vite straordinarie, che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina: Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani.
Tre storie, tre personaggi, una sola cosa in comune: essere diventati, ognuno a proprio modo, degli eroi!
Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ’46, faceva simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà. In lui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano. Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo, è l’uomo stesso. Alberto Tomba, l’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”.
Lo spettacolo è tutto esaurito da ottobre: i biglietti sono andati letteralmente a ruba in pochissimo tempo dall’apertura delle vendite sia online che al botteghino.
Prima dell’inizio dello spettacolo, a partire dalle ore 20.15, L’Enoteca Altrochebacco organizza un esclusivo aperitivo all’interno del nuovissimo bar del Teatro, con specialità gastronomiche locali (€ 8,00).
Pianista eclettico, di formazione classica ma di spirito moderno in prima linea nel panorama dell’interpretazione della musica contemporanea, Fabrizio Ottaviucci sarà il nuovo protagonista di Master Piano Festival. Il concerto che si terrà al Politeama di Tolentino domenica 9 dicembre alle ore 18 prevede musiche di John Cage, Giacinto Scelsi, Alvin Curran e Terry Riley.
Nella doppia veste di interprete classico/contemporaneo e di moderno compositore e improvvisatore, Fabrizio Ottaviucci coniuga le sue abilità esecutive con la cosiddetta improvvisazione, denominata intuitiva, che pratica da molti anni. Si distingue dalle altre pratiche improvvisative per l’assoluta libertà stilistica e la tendenza a usare i linguaggi più disparati inserendo così spazi musicali provenienti dal jazz, pop, rock, dalla musica leggera ed etnica.
Formazione classica, spirito moderno: in questa apparente dicotomia si potrebbe sintetizzare l'attitudine di interprete e compositore di Fabrizio Ottaviucci. Diplomatosi brillantemente in pianoforte presso il Conservatorio di Pesaro, nell'arco della sua carriera ha tenuto studi anche in Composizione con Fausto Razzi e Musica Elettronica con Walter Bianchi. Ha sostenuto centinaia di concerti nelle maggiori città italiane e straniere, partecipando a Festival di grande prestigio, con tournée in Spagna, Austria, Inghilterra, Messico, Stati Uniti, Canada.
Ha collaborato con prestigiosi partner: tra gli altri ricordiamo il compositore e musicista tedesco Markus Stockhausen (figlio del celebre Karlheinz, conosciuto quando, seduto tra il pubblico di un concerto di Ottaviucci, questi gli chiede di salire sul palco e improvvisare con lui) con il quale lavora intensamente dal 1986 anche nei repertori tradizionali; Terry Riley, compositore statunitense tra i fondatori del minimalismo, con il quale ha partecipato ad esecuzioni dirette dal compositore, realizzando una versione inedita, pubblicata da Stradivarius, dei due Keyboard Studies e di Tread on the Trail (prima versione per pianoforte dell’opera); collabora inoltre in maniera stabile con Mike Svoboda. Nel 1988 è il primo italiano ad uscire su etichetta ECM (So far…almost inside, firmato Markus Stockhausen Ensemble: Stockhausen, Ottaviucci, Gary Peacock e Zoro Babel). Marchigiano di nascita, dotato di una spiritualità molto forte, Ottaviucci vive da qualche anno ad Assisi ed è Direttore artistico del Festival di Musica contemporanea italiana di Forlì.
Al termine del concerto verrà offerta una degustazione enogastronomica organizzata con la Cantina Il Pollenza e il Frantoio Verducci.
La rassegna Master Piano Festival è organizzata in collaborazione con il Maestro Cinzia Pennesi e l’Accademia della Libellula.
I biglietti per il concerto sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,00 alle 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Il costo del biglietto è di 15 euro+ prevendita.Sottoscrivendo la FRIEND CARD del Politeama è possibile assistere agli spettacoli a prezzo scontato.
In pochi sapevano che a Serripola di San Severino Marche si producono cornamuse o che a Macerata dal 1872 si realizzano sax e che a Camerino si costruiscono e riparano organi provenienti anche da altri stati europei. Con “Suonano gli strumenti made in Marche”, evento promosso dall'Associazione Casale delle Noci, presieduta dal Pres. Franco Moschini, musicisti, liutai e artigiani venerdì 30 novembre si sono dati appuntamento al Politeama di Tolentino per presentare la loro produzione. L'organaro Michel Formentelli ha portato a vivere il pubblico presente storie di altri tempi grazie ai suoni dell’organo e di una spinetta proveniente da Versailles. Prima del terremoto la sua azienda si trovava a Camerino, ora il suo lavoro si è spostato a Castelraimondo. Ospite dell’evento, organizzato anche dallo staff del Politeama e coordinato dalla giornalista Barbara Olmai, Luciano Buscarini, proprietario della Buscarini Guitars di Osimo, che realizza chitarre uniche, assecondando i desideri e i gusti dei suoi committenti. I suoni prodotti dalla batteria della Ds Drum, azienda nata a Torino ma che ora è stata acquisita dalla FBT di Recanati, hanno dato una spruzzata di energia al pomeriggio, occasione per presentare il volume "Quaderni del Casale 4. Strumenti musicali delle Marche" a cura di Luigi Ricci, con la collaborazione di Giada Sbriccoli e Laura Cottone, ricevuto dai presenti in copia omaggio alla fine della serata. A Recanati la Fisarmoniche Castagnari produce organetti dal 1914. Sono i nipoti del fondatore Giacomo che portano avanti questa realtà arrivata alla quarta generazione. È stato bello sentire il suono dell’organetto dalle giovani mani di un musicista. La Borgani Saxsophones ha una storia ancora più lunga. Nasce a Macerata nel 1872. L’azienda è da sempre improntata all'innovazione, ancora oggi investe in ricerca. Con una breve dimostrazione dei suoni prodotti dalle tastiere, si è parlato anche della storia delle tastiere elettriche marchigiane. L’ultima parte del viaggio è stata dedicata alla cornamusa. Nel suo laboratorio di Serripola a San Severino, Luca Paciaroni è riuscito a fondere la sua passione per la musica a quella per l'artigianato in un'unica attività: Varro Bag Pipe Maker. Nel finale, il 12enne Ares Midiri ha suonato un violino prodotto a Jesi, dal liutaio Giuseppe Lorenzo Quagliano. Gli strumenti che lo necessitavano, sono stati amplificati da casse FBT, che agli albori era un piccolo laboratorio artigianale, oggi è un'industria leader a livello nazionale ed internazionale nell'amplificazione. L’associazione Casale delle Noci, che si occupa di valorizzare l’artigianato di qualità e le “contaminazioni” con design, nuove tecnologie e mondo digitale, con questo evento e con il volume ha voluto rendere omaggio a tante aziende che, partendo dal lavoro artigianale, hanno saputo difendere nel mercato globale il loro stile, portando alto il nome delle Marche
Riparte per il terzo anno il CoderDojo Tolentino, in collaborazione con la BIblioteca Filelfica, che propone laboratori gratuiti di coding ed educazione digitale per bambine e bambini dai 5 ai 14 anni, tenute da Danila Leonori esperta di coding e da altri volontari del coderdojo Tolentino ed esperti provenienti da altri coderdojo italiani. Le attività si differenziano in base alle fasce d'età e vengono svolte da esperti nel settore.
Programmare il proprio videogioco, capire come funziona uno smartphone e perché va usato consapevolmente senza essere un utente passivo della tecnologia è una competenza che non può mancare al giorno d'oggi. Imparare a programmare è una competenza di base come saper leggere o scrivere. La prima data sarà quella del 9 dicembre dalle 10 alle 12:30 (Prenotazione obbligatoria al sito: http://bit.ly/cuoredojo2018), data in cui si riproporrà il CUOREDOJO, manifestazione di solidarietà nata proprio a Tolentino nel 2017, a seguito del SISMA.
Questa volta, con una versione rinnovata per cui sarà un cuoredojo diffuso in tutta Italia, i proventi andranno in favore dei paesi del bellunese colpiti dall'alluvione.
Per aiutare:
c/c intestato a Regione del Veneto
IBAN: IT 75 C 02008 02017 000105442360
Causale: “CuoreDojo in Veneto per maltempo ott-nov 2018”
Dall’estero swift/bix UNCRITM1VF2
Le date successive saranno: 20 gennaio, 17 febbraio, 3 marzo, 31 marzo , 28 aprile, 31 maggio 2019 dalle ore 15 alle ore 19 (delibera di Giunta n°433 del 19-11-2018).