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Cultura Tolentino

La FORM all’Abbadia di Fiastra con il Messiah di Händel

La FORM all’Abbadia di Fiastra con il Messiah di Händel

La FORM torna nella splendida cornice storica dell’Abbazia di Fiastra (MC), per un nuovo concerto, sabato 8 dicembre alle 18.

Dopo l’acclamata esecuzione del Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart effettuata lo scorso anno, è la volta di un altro celebre capolavoro della letteratura musicale sacra: il Messiah di Georg Friedrich Händel, ampi estratti del quale saranno eseguiti dalla FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana con l’Ars Cantica Choir di Milano, il soprano Ilaria Zuccaro, l’alto Roberta Sollazzo e il tenore Massimo Altieri sotto la direzione attenta e autorevole di Marco Berrini.

Il concerto, che fa parte del progetto Suoni per la rinascita – Marche InVita, sostenuto dall’accordo MIBACT-Regione Marche e coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo, intende promuovere le attività culturali nei territori colpiti dal sisma del 2016 con questa opera di grande valenza simbolica: un monumentale trittico "pittorico-musicale" in onore della divinità trionfante, composto in origine come opera di beneficenza per celebrare la rinascita del mondo in una nuova era di amore e solidarietà fra gli uomini.

“Il Messiah rappresenta un unicum nella produzione di Händel  - scrive nel libretto di sala il musicologo Cristiano Veroli - e, in generale, nel contesto del repertorio musicale sacro occidentale. Eccezionali sono infatti la sua genesi, la sua composizione letteraria e la sua forma musicale.

Il libretto, scritto da Charles Jennens, non ha precedenti: è un testo costruito esclusivamente con citazioni letterarie tratte da diverse fonti sacre – Antico e Nuovo Testamento (traduzione inglese del 1611) e Prayer Book (Libro dei Salmi, 1549) – e ricomposte a formare un’unità di una compattezza stilistica tale da sembrare frutto di nuova invenzione. L’architettura della sua musica è talmente originale da impedire una rigida classificazione dell’opera nell’ambito dei generi tradizionali: formalmente si tratta di un oratorio, ovvero di una composizione drammatica su soggetto sacro eseguita però senza rappresentazione scenica, alla maniera di un concerto. La sua natura non è affatto drammatica, bensì epico-cerimoniale”.

Ingresso gratuito.

 

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