Tolentino si appresta a vivere un eccezionale evento musicale, inedito per la città. Giovedì prossimo (12 settembre), infatti, nel bel mezzo della settimana in cui si svolgono in città i festeggiamenti in onore del compatrono, San Nicola, all’interno della basilica intitolata al santo taumaturgo, alle ore 21:15 sarà eseguita la Missa Sancti Nicolai Tolentini per soli, coro e strumenti, composta a Salisburgo nel 1768 da Johann Michael Haydn, probabilmente su commissione dei Padri agostiniani della città austriaca.
L’eccezionalità dell’evento, promosso dal Coro Polifonico “Città di Tolentino”, fondato e diretto da Aldo Cicconofri, sta nell’aver riscoperto questa rara opera sacra e soprattutto nel proporla a Tolentino all’interno della Basilica di San Nicola dove – nell’arco dei 250 anni da quando fu composta – non è mai stata eseguita prima.
Sotto la direzione di Carmen Cicconofri, questa inedita esecuzione per la città di San Nicola vedrà protagonisti l’Ensemble femminile dei Coristi a Priori (Perugia) e l’Ensemble femminile del Coro Polifonico “Città di Tolentino” con gli strumentisti Elena Casagrande (vl), Giulia Capacci (vl), Andrea Rellini (vlc), Maurizio Maffezzoli (bc) e le cantanti soliste Alessia Cingolani e Wanda Wojciechowska.
L’esecuzione sarà preceduta da una breve introduzione a cura del priore della comunità agostiniana, P. Giustino Casciano, che parlerà della figura di S.Nicola nel XVIII secolo e del prof. Marcello La Matina dell’università di Macerata, che proporrà un profilo storico-musicologico, illustrando la figura del compositore (uno dei più importanti all’epoca a livello europeo nell’ambito delle musica sacra) e la struttura dell’opera per renderne ancora più godibile il fresco e piacevole contenuto musicale.
Durante l’esecuzione, grazie all’interessamento e alla collaborazione di Alberto Marcelletti, saranno proiettate immagini tratte dall’opera “San Nicola REMADE” del fotografo Maurizio Galimberti.
L’U.S. Tolentino 1919 si è assicurata la prestazioni del centravanti Tommasso Tirabassi, classe 2000 e proveniente in prestito dalla Fermana.
In passato Tirabassi ha militato nelle giovanili di Ancona e Sambenedettese per approdare, lo scorso anno, al Montegiorgio. Domenica scorsa ha anche avuto modo di disputare la sua prima gara con il Tolentino.
Ecco le prime dichiarazioni del neo-giocatore cremisi dopo la presentazione ufficiale: “ Sono molto felice di essere qui, in una società ben organizzata ed un grande gruppo, non vedo l’ora di rimettermi in gioco dopo un brutto anno dove gli infortuni non mi hanno permesso di giocare, darò tutto per aiutare la squadra a raggiungere l’obbiettivo prefissato”.
Nella giornata di lunedì, invece, è stata definita la trattativa con la Sambenedettese per portare in cremisi, a titolo temporaneo, il difensore Federico Marcantoni, classe 2001, cresciuto nel Porto Potenza Picena per poi transitare nella Maceratese.
Ecco le sue prime parole in casacca cremisi: “ Sono molto felice di arrivare al Tolentino, continuando il mio percorso di crescita dopo l'esperienza fatta con la Sambenedettese, che ringrazio per avermi fatto vivere l'esperienza della prima squadra e per avermi dato la possibilità di venire qui. Arrivo in questa società importante ed ambiziosa dove cercherò di fare del mio meglio”.
Sul fronte delle partenze vanno segnalati due ulteriori movimenti che portano a quattro i ragazzi militanti nel settore giovanile cremisi che hanno spiccato il volo verso società professionistiche. Dopo le partenze del portiere Andrea Pettinari (2001, alla Fermana) e dell’attaccante Alessandro Seghetti (2004, al Perugia), nei giorni scorsi sono state definite le trattive che hanno portato il portiere Edin Ajradinoski (2005) alla Fermana ed il difensore Tommaso Bocci (2005) all’Empoli.
Si è conclusa festosamente la 26esima edizione del Corteo Storico Città di Tolentino “Dono dei Ceri a San Nicola” che si è svolta nelle serate del 31 agosto e del 1 settembre nella suggestiva cornice del centro storico di Tolentino .
L'evento ha riportato la città alle autentiche atmosfere medioevali riproponendo il momento in cui tutte le corporazioni, oltre alla Municipalità, donavano un grande cero ai Santi patroni della Città, la cui cera veniva poi utilizzata per costruire delle candele votive che venivano fatte ardere in segno di devozione durante tutto l'anno.
La rievocazione storica è iniziata nella serata di sabato in piazza della Libertà con le esibizioni di tiro con l'arco storico a cura degli arcieri del gruppo “Turma Lincys” di Belforte del Chienti e con i giochi medioevali di destrezza, forza e velocità, il cui punteggio finale era valido per l'assegnazione del Palio 2019.
Domenica pomeriggio invece, per le vie e piazze del centro storico, si è snodato il tradizionale corteo con circa 150 figuranti in abiti d'epoca, arricchito dalla partecipazione del gruppo “Furia et Gratia” di San Ginesio, formato da tamburini e danzatrici; dei “Tympana Raymundi”, danzatori e musici della città di Camerino; del Gruppo Storico di Fiuminata; da una delegazione della rievocazione “Il Solenne Ingresso” di Senigallia, e degli arcieri storici “Turma Lincys” di Belforte del Chienti
Attesissimi ed ammirati nella “Danza dei saluti” anche i piccoli allievi della scuola materna “Rodari” di Tolentino che hanno portato a termine un progetto curato dalle educatrici Martina Quadraroli e Gianna Raponi.
Una scenografia apprezzata grazie anche all’enorme lavoro svolto dalla sarta Maria De Luca, che con devozione e pazienza si è prodigata per realizzare i costumi dei bambini creati ad hoc per questo evento.
Ad aggiudicarsi l’ambito premio, il Palio 2019, è stato il Quartiere San Giovanni che si è distinto dagli altri quartieri che ha distaccato gli altri quartieri di una lunghezza.
Il corteo dalla piazza principale, dove era stato allestito un palco ad hoc, si è spostato alla Concattedrale di San Catervo per la solenne cerimonia di offerta dei “Ceri Fioriti et Belli” all'urna del Santo, Patrono di Tolentino. Da li il corteo è ripartito snodandosi per le vie per svolgere la stessa cerimonia alla Basilica di San Nicola , co-Patrono della Città.
E' spettato al Vicesindaco e Assessore al Turismo Silvia Luconi leggere la pergamena consegnata prima a Don Gianni Compagnucci di San Catervo e poi a Padre Giustino Casciano di San Nicola, contenente l’editto tipico con cui la cerimonia veniva esposta alle genti nella cerimonia ufficiale
Ottima la riuscita dell’evento, con grande partecipazione e numerosi figuranti, culminata con un conviviale incontro offerto dall’Associazione, in collaborazione con il Comune, nei locali del deposito ferroviario, messi a disposizione dall’associazione Fabrica City.
Un evento realizzato solo grazie alla collaborazione ad ogni livello, tanto che l'Associazione Corteo Storico Città di Tolentino “Dono dei Ceri a San Nicola” ha tenuto a ringraziare per la gradita presenza il vicesindaco Luconi, oltre a tutta l'amministrazione comunale e la Pro Loco TCT per il supporto dato nell'organizzazione della manifestazione.
Ringraziamenti speciali anche all'Avis comunale di Tolentino che ha concesso il proprio spazio di Palazzo Sangallo per i gruppi esterni dei figuranti, a Fabrica City per la disponibilità del locali per la cena offerta dall'Associazione Corteo Storico ai figuranti e ai collaboratori per la chiusura della Manifestazione. Un grazie speciale a Paolo Domizi e Monia Prioretti che hanno condotto i giochi del sabato ed a Chiara Del Pupo per aver coordinato i vari momenti del corteo storico di domenica pomeriggio.
L'ultimo grazie, il piu sentito, va a tutti i figuranti, ai gruppi esterni e ai tanti collaboratori dell'Associazione che hanno contribuito ancora una volta alla buona riuscita di questa storica manifestazione.
Modifiche alla circolazione stradale a Tolentino per consentire lo svolgimento della manifestazione "Sul Ponte del Diavolo tra storia e leggenda", in programma nei giorni venerdì 6 settembre con orario di inizio alle ore 17.00 e fine manifestazione alle ore 24.00 e sabato 14 settembre con orario di inizio alle ore 15.00 circa e fine manifestazione alle ore 24.00 circa.
"Per garantire il regolare svolgimento della manifestazione in sicurezza in Via del Ponte - spiega l'Amministrazione - nonché l'allestimento delle strutture necessarie, occorre provvedere con la predisposizione del divieto di sosta e del divieto di transito veicolare. Il comando di Polizia Locale ha emesso una ordinanza con la quale dalle ore 17.00 del giorno venerdì 6 settembre fino alle ore 24.00 e comunque fino a fine manifestazione, in Via del Ponte è disposto il divieto di sosta con rimozione e il divieto di transito veicolare, estesi a tutti i veicoli. Dalle ore 15:00 del giorno sabato 14 settembre fino alle ore 24:00 e comunque fino a fine manifestazione, in via del Ponte è disposto il divieto di sosta con rimozione e il divieto di transito veicolare, estesi a tutti i veicoli."
Tolentino in lutto. In queste ore è venuto a mancare Carlo Ferranti. Per anni aveva ricoperto importanti incarichi all’interno del Partito Socialista ed era stato eletto Consigliere comunale. Inoltre, in varie legislature aveva ricoperto la carica di assessore. Molto conosciuto a Tolentino si è anche molto impegnato nel mondo sportivo e in particolare all’interno dell’Unione Sportiva Tolentino come dirigente. Ha lavorato presso la Conceria del Chienti. Molto attivo sia in politica che nella Comunità tolentinate, Carlo Ferranti, 75 anni, lascia la moglie Bruna e il figlio Massimo.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha inviato un messaggio di cordoglio e di vicinanza alla famiglia, anche a nome dell’amministrazione comunale e della città tutta, sottolineando "l’impegno politico e personale di una persona che ha vissuto da protagonista la vita politica e amministrativa della Città di Tolentino, apportando un fondamentale contributo per la crescita sociale, economica e di infrastrutture che hanno migliorato il contesto complessivo cittadino."
Continuano fino all’inizio della scuola le attività per i minorenni del terremoto realizzate dal progetto Resiliamoci. Durante l’estate le associazioni Anima Giovani asd, Glatad, Cooss Marche e Opera hanno dato vita a una serie di campi estivi nel cratere sismico del maceratese: laboratori, gite e incontri con gli anziani. Per creare senso di resilienza.
Giochi, laboratori, momenti di spensieratezza, incontri fra bambini e anziani per ricostruire il senso di comunità. Sono queste le attività che hanno dato forma ai campi estivi organizzati nell’ambito del progetto Resiliamoci lungo l’estate del 2019, a servizio dei minorenni del cratere sismico. Iniziative per bambini e ragazzini si sono tenute in quattro località, a Pioraco, Treia, Tolentino e Macerata, con lo scopo di dare linfa alle comunità che vivono da tre anni la dimensione del dopo terremoto.
Ancora in questi giorni, mentre il suono della prima campanella si avvicina, proprio a Macerata si sta tenendo il campo estivo Verde estate, nella struttura di Villa Cozza. Qui fra le varie attività i bambini ne stanno portando avanti una speciale, gli incontri bisettimanali con gli anziani del centro diurno “La Sorgente” dell’Ircr di Macerata. I laboratori organizzati dagli educatori sono occasione di scambio intergenerazionale fra i bimbi e i nonni, verso il rafforzamento della dimensione comunitaria. A organizzare il campo è l’Associazione Anima Giovani asd, una delle quaranta realtà del Terzo settore che si sono mobilitate.
Il progetto Resiliamoci, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, iniziativa Aree terremotate, ha fatto dei campi estivi uno strumento per il contrasto alla povertà educativa che rischia di radicarsi nei territori spopolati dal sisma. Aperti a tutti in forma gratuita, vi hanno partecipato anche minori rimasti senza casa dopo la scossa del 2016 e che da allora hanno conosciuto la vita da sfollati, il soggiorno nei container e nelle Sae, l’attesa infinita della ricostruzione.
Per i bambini e le famiglie di Tolentino, San Ginesio e altri centri dell’Ambito territoriale XVI, l’associazione Glatad, partner di progetto, ha organizzato sette appuntamenti bisettimanali col suo centro doposcuola e aggregativo Giolab on the Road, nella Fattoria didattica delle Meraviglie fra Pollenza e Tolentino. Non solo, campi estivi realizzati dalla Cooss Marche si sono tenuti a Pioraco e hanno coinvolto le famiglie dell’Ambito Territoriale XIX con sport, gite, compiti, tante attività manuali coi giovanissimi che si sono incontrati al Centro estivo Giramonti. Intanto nella zona di Treia, teatro, arte, sport, natura, inglese hanno caratterizzato gli appuntamenti della cooperativa sociale Opera, messi in moto col Centro estivo in campagna.
Resiliamoci – RESILIenzA Mobilitazione e Opportunità per Crescere Insieme supporta i nuclei familiari di 67 fra gli 87 comuni colpiti, con particolare riferimento alle province di Macerata, Fermo e Ancona. Fino al 2020 ha elaborato una capillare rete di attività grazie alla mobilitazione di quaranta partner, con capofila la cooperativa Opera. Le occasioni di educazione si rivolgono direttamente a mille e cinquecento ragazzi e alle loro famiglie, i campi estivi sono una delle manifestazioni per rompere l’isolamento che si è creato attorno a chi vive nelle aree terremotate.
Dopo le meritate vacanze, Simone Ruffini è pronto per tornare a fare sul serio. Il nuotatore di fondo tolentinate, reduce dal quarto posto ottenuto agli ultimi Mondiali di nuoto in Sud Corea, proprio questa settimana torna in vasca per iniziare la preparazione atletica in vista della prossima stagione.
"L'obiettivo saranno i Campionati Europei di Budapest - spiega Ruffini-, che si disputeranno a giugno del 2020. Sicuramente gareggerò per la 25 chilometri, e se ci sarà possibilità di qualificarsi, anche nella 10 chilometri. Sto valutando insieme al mio team di fare anche qualche gara della Coppa del Mondo ma su distanze più lunghe. È tutto in fase di studio visto che ancora non si conoscono i criteri di qualificazione per gli Europei".
Un anno che, purtroppo, non lo porterà ai Giochi di Tokyo 2020 in quanto la 25 chilometri, sua distanza preferita e nella quale è stato oro mondiale a Kazan nel 2015, non è prevista alle Olimpiadi: "Purtroppo non posso puntare ai Giochi, la 25 chilometri non è distanza olimpica e non avendo partecipato ai Mondiali nella 10 chilometri, sono tagliato fuori dalla corsa per il Giappone".
Mondiali di Sud Corea che lo hanno visto arrivare ad un passo dal podio in una giornata contrassegnata da pioggia torrenziale e vento che hanno sferzato l'Expo Ocean Park di Yeosu, il campo gara: "Quando ci sono condizioni come mare mosso e correnti forti, io mi esalto. ll percorso di avvicinamento ai Mondiali è stato problematico, visto che ho avuto la mononucleosi. L'ho scoperta a novembre, e quindi ho potuto allenarmi seriamente soltanto ad aprile. Essere arrivato quarto dopo soltanto tre mesi di blanda preparazione, mi lascia soddisfatto".
"Certo, se mi aveste fatto la stessa domanda una settimana dopo la gara - prosegue Ruffini -, la delusione sarebbe stata ancora tanta. Tornato a casa (a Tolentino, ndr), i miei genitori cercavano di spronarmi ad esser contento, ma io non ce la facevo. Ora, a mente fredda, lo considero un buon risultato. A 30 anni sono riuscito a rimettermi in gioco, quando avrei anche potuto prendermi un anno più tranquillo dopo un problema come quello che ho affrontato. E invece ho fatto di tutto per rimettermi in sesto e farmi trovare pronto. La medaglia sarebbe stata bellissima, però va bene anche così. Sebbene un pizzico di rammarico ci sia ancora".
Per affrontare grandi eventi come i Mondiali, Simone deve sottoporsi a sedute di allenamento massacranti: "Nei periodi di carico arriviamo a nuotare 23 chilometri al giorno. Io mediamente resto in acqua dalle 2, alle 2 ore e mezza a sessione: sia al mattino che al pomeriggio. L'allenamento si svolge sempre in piscina, visto che il serbatoio di chilometri necessario per affrontare le gare è realizzabile soltanto in vasca".
Il nuoto di fondo negli ultimi anni sta cambiando molto. Sempre più campioni del nuoto in vasca scelgono di mettersi alla prova nelle acque libere.
Il caso più eclatante, in Italia, è quello di Gregorio Paltrinieri che alle prossime Olimpiadi di Tokyo cercherà di inseguire una medaglia sia in vasca che nel fondo: "Il nostro sport - dice Ruffini - sta crescendo tanto. Il livello ora è molto più alto. La differenza maggiore si vede nella sprint finale. Negli ultimi 1500 metri un ragazzo che fa gare in vasca logicamente è più veloce di uno che ha fatto sempre gare in mare. Io faccio anche gare in vasca, ma i miei personali sono più bassi rispetto a quelli di un Gregorio (Paltrinieri, ndr) o di un Wellbrock che è riuscito a vincere sia la 1500 che la 10 chilometri agli ultimi Mondiali".
Il rapporto fra Simone Ruffini e il nuoto è nato a Tolentino, nella piscina comunale della città, dove ha iniziato a dare le prime bracciate: "Vengo da una famiglia di sportivi. Mia sorella ha nuotato fino al quinto superiore, e ora allena a Tolentino dove segue i ragazzi del nuoto. Mio padre ha un passato nell'atletica e fa tuttora triathlon: la passione per le grandi distanze è di casa. Mia madre correva con lui. Il nuoto di fondo mi è sempre piaciuto. Sin da piccolo, quando per la prima volta ho gareggiato nella distanza dei 3000".
"Sono andato via da Tolentino a 16 anni per spostarmi a Pesaro. Lì ho fatto due anni di convitto perché dovevo prima finire la scuola, poi ho preso un appartamento con altri ragazzi e sono rimasto fino al 2012. Dopodiché mi sono trasferito a Roma, dove vivo tuttora. Appena posso torno sempre a casa. Questa settimana, la prima in cui torno ad allenarmi dopo le vacanze, sarò in piscina a Tolentino: è una piacevole tradizione".
Per uno sportivo, al giorno d'oggi, è fondamentale anche il rapporto con i social: "Negli ultimi 2-3 anni li sto sfruttando per dare visibilità a quello che faccio. In Italia di nuoto di fondo se ne parla poco. Mi piace far sapere alle persone cosa sto facendo e come procedono gli allenamenti. Posto anche frasi motivazionali, in modo che siano d'ispirazione agli altri. Da un lato i social mi hanno avvicinato molto agli appassionati e ai giovani nuotatori, dall'altro - in molti casi - si tratta di persone che non ho mai incontrato nella vita reale: bisogna abituarsi, oramai è così".
Duro l'intervento del Consigliere regionale Sandro Bisonni sulla vicenda della delocalizzazione dell''istituto scolastico Don Bosco a Tolentino.
“Il Sindaco – dichiara Bisonni – recentemente ha annunciato a mezzo stampa di voler consolidare e adibire a pubblico utilizzo il complesso Don Bosco. In questa affermazione vi è la prova che l'edificio può essere recuperato e messo in sicurezza e ne consegue che la scelta di delocalizzare la scuola è appunto una scelta e non una necessità. Una scelta che i tolentinati pagheranno in termini di scomodità di spostamenti e quindi di inquinamento e di ulteriore consumo di suolo. Una scelta di chi non riesce ad ascoltare le tante voci che si sono alzate a difesa della vitalità del centro storico e di chi non riesce a vedere al di là dell'immediato, dimostrando mancanza di visione e totale incapacità di risposta alle reali esigenze dei cittadini.”
Anche sulla scelta di dividere la scuola in due pezzi, Bisonni non risparmia critiche: “La scelta poi, di dividere la scuola in due lasciandone un pezzo in centro, è la classica toppa peggiore del buco, che dimostra pure la mancanza di coraggio di andare sino in fondo alle proprie idee, perché è più che evidente che dividere una scuola in due non può essere né una soluzione logica né intelligente. In buona sostanza questa vicenda della Don Bosco decreta ufficialmente il totale fallimento del governo Pezzanesi che non riesce a dare risposte utili ad una città così duramente colpita dal sisma e ancora ferma ai nastri di partenza, ma ancor più colpita dall'incapacità amministrativa del sindaco Pezzanesi".
Il gatto fugge di casa e si arrampica su un'impalcatura molto alta, il proprietario mosso dal pianto disperato delle figlie chiama i Vigili del Fuoco per recuperare il felino.
L'episodio si è verificato poco fa, intorno alle 22:30, in via San Catervo a Tolentino.
Un gatto, di appartenenza ad una famiglia del luogo, fuggito di casa, si è poi arrampicato su di un'impalcatura molto alta, non riuscendo più a scendere. Le bambine, figlie del proprietario del felino, hanno incominciato a disperarsi perché rivolevano il gatto con sé, perciò l'uomo ha subito avvertito i Vigili del Fuoco affinché potessero recuperare l'animale.
I pompieri sono tuttora al lavoro per recuperare il gatto dall'impalcatura.
Si aggiunge una nuova pagina, alla querelle relativa alla scuola Don Bosco di Tolentino.
La scuola Don Bosco sarà divisa in due. La Giunta ha deliberato la delocalizzazione parziale dell’istituto comprensivo in contrada Pace.
Alla decisione ha fatto seguito la richiesta agli uffici competenti di trasferire il contributo di 8 milioni di euro, concesso per la riparazione dei plessi scolastici danneggiati dal sisma, per la costruzione di due nuovi edifici. Uno nel circuito del centro storico, l’altro in contrada Pace, adiacente al futuro campus dedicato agli istituti superiori.
Sulle recenti delibere emanate dalla giunta Pezzanesi è intervenuto il Pd tolentinate che si è espresso in una nota.
“ll Partito Democratico di Tolentino condanna fortemente le ultime decisioni dell’attuale amministrazione comunale che hanno decretato la morte del centro storico di Tolentino - spiegano i dem -. Con due delibere approvate in tutta fretta nel mese di agosto, a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, è stato deciso di: triplicare i posti auto a pagamento ed aumentare significativamente il costo orario per il parcheggio, questo per i prossimi 25 anni. Parcheggiare a Tolentino diventerà un lusso per pochi. Delocalizzare la scuola Don Bosco in piena periferia, nonostante l’intera città si sia mobilitata in questi mesi contro questo progetto che è diventato triste realtà”.
“Decisioni incomprensibili – concludono i dem - che svuoteranno completamente le vie ricomprese tra le mura della città”.
I soci del Rotary di Tolentino, presieduto da Carla Passacantando, lo scorso venerdì 30 agosto hanno incontrato Gabriele Gravina, presidente della Federazione italiana Giuoco Calcio, al Politeama.
Ed è stato un interessantissimo appuntamento sul tema “Il calcio nella società di oggi”, durante il quale il presidente, eletto il 22 ottobre 2018 con il 97,2% dei voti, ha illustrato come è cambiata la Figc da quando la dirige.
"Lo scorso ottobre cessava per la Federazione – ha detto - un periodo di grande crisi, un momento di difficoltà legato soprattutto ad una fase commissariale delicata, un periodo duro che era il segno tangibile di un'incapacità da parte di chi aveva governato. Il 97,2% di consensi è stato un messaggio per evidenziare l'esigenza per ripartire, un momento di rilancio, una rivoluzione culturale. Abbiamo così lavorato in maniera intensa su progetti raccogliendo idee, ma sopratutto abbiamo cercato di dare certezza al sistema, cioè regole di riferimento fondamentali".
Si è parlato della Nazionale italiana di calcio che è prima nel girone per la qualificazione agli Euro 2020, delle prossime partite, ma anche dell'ottimo rapporto che c'è tra il presidente Gravina e mister Roberto Mancini. Gravina si è fermato a parlare con i rotariani e con i tanti ospiti presenti, Fabio Sturani della Regione Marche; Fabio Luna, presidente del Coni Marche; Mario Baroni, sindaco di Muccia; Stefano Belardinelli, presidente del Cus di Camerino; Andrea Passacantando, presidente di Copagri Macerata.
C'erano anche il calciatore del Tolentino Luca Cicconetti, il presidente e vice del Borgorosso, Michele Borri e Silvano Ronconi; il presidente dell'associazione sportiva Caldarola, Simone Castellani.
Il Ponte del Diavolo torna a vestirsi a festa proponendo la rievocazione storica che ricrea momenti di vita della Tolentino del duecento, compresa la leggenda tanto cara ai tolentinati. Diverse le novità previste per la nuova edizione “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda”. Testimonial della rievocazione sarà il bellissimo attore e modello Mario Ermito direttamente dalla trasmissione televisiva “Tale e quale”.
La manifestazione aprirà i battenti il 5 settembre, alle 21, in piazza della Libertà con la firma del gemellaggio tra i Ponti del Diavolo, tra l’associazione “I Ponti del Diavolo” di Tolentino e la Pro loco di Ricigliano, comune in provincia di Cosenza che ospita un Ponte del Diavolo. Il tutto per dar seguito all'iniziativa che ogni anno varca i confini incontrando i ponti “gemelli” quelli ai quali è attribuita la denominazione “del Diavolo”.
L’altro appuntamento è in programma per il 6 settembre, alle 20, con il “Banchetto sul Ponte del Diavolo” (info prenotazione allo 0733/972937). Seguirà l'8 settembre, alle 10, la partenza del corteo da piazza San Nicola per l'aula verde del Ponte del Diavolo che alle 10.30 ospiterà messa e rievocazione del rito delle “antiche canestrelle” ed al termine una degustazione di prodotti tipici. La funzione sarà celebrata da mons.Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, originario di Tolentino. Il 10 settembre, festa di San Nicola, è in programma in piazza della Libertà, alle 21, la consegna del premio “Ponte del Diavolo” al cittadino tolentinate dell’anno.
Questa volta l'ambito riconoscimento sarà assegnato allo storico Enzo Calcaterra per i notevoli studi sulla città di Tolentino. L'appuntamento clou sarà per il 14 settembre, alle 21, in piazza della Libertà, centro storico e Ponte del Diavolo per la rievocazione della leggenda con il gruppo storico Ponte del Diavolo e della corsa all’anello a cavallo dedicata al cavaliere Alberto Eleonori. Nel corso della serata, con testimonial personaggi del mondo dello spettacolo, Mario Ermito e l'attore Raffaello Balzo, verranno proposte sfilate, giochi con il “Gruppo dei tamburini e sbandieratori di Offagna” ed al termine una degustazione di prodotti tipici.
La leggenda si associa così a frammenti di storia che vivono nella tradizione per un evento unico nel suo genere. La manifestazione “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda” è a cura dell’associazione “I Ponti del Diavolo”, presieduta da Carla Passacantando, in collaborazione con il comune di Tolentino.
Nel tardo pomeriggio di lunedì 2 settembre, per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale, prontamente intervenuti sul luogo, si è verificato un tamponamento che ha coinvolto - fortunatamente senza gravi conseguenze per i conducenti - quattro autovetture.
A causa di un notevole sversamento di gasolio, probabilmente dovuto alla perdita da un serbatoio di un automezzo, nella rotonda che disciplina il traffico e le precedenze tra via Filzi, via del Ponte (di fronte al Ponte del Diavolo), via Foro Boario e viale Murat, alcune autovetture hanno perso aderenza col manto stradale e si sono tamponate.
Sono rimaste coinvolte nell'incidente una Fiat Panda guidata da una ragazza, un furgone di una azienda locale Fiat Scudo, un suv Jeep e una Volkswagen Lupo. Tutti i conducenti sono residenti a Tolentino e come detto non hanno riportato ferite o contusioni.
Gli agenti della Polizia Locale sono prontamente intervenuti per evitare altri incidenti e dopo i rilievi di legge e la rimozione dei mezzi hanno provveduto a incaricare una ditta specializzata per la pulizia della strada dai residui oleosi di gasolio.
Sono in corso accertamenti per individuare il mezzo che ha perso il carburante causando i tamponamenti.
(Foto di repertorio)
Splendida chiusura per la III edizione del Tolentino Jazz Festival con due concerti all’insegna del miglior jazz, riconfermando il successo delle serate precedenti. Ad aprire le danze ci ha pensato il pianista umbro Luca Cipiciani che insieme al suo quintetto si è fatto apprezzare per le sue composizioni dalla tessitura armonica moderna con richiami sia al post-bop che alla musica jazz europea. Temi e arrangiamenti di buona fattura si sono sposati a sonorità suggestive, colori e dinamiche ben intrecciate con successioni accordali interessanti e costruzioni ritmiche in movimento.
Fra i brani in programma “Astera”, “Blues for Mr. R.C.”, dedicato a Riccardo Catria, la suggestiva ballad “ “Sintagma” e “S.C.” arguto omaggio alla follia nel segno di Monk e Silver. Di prima qualità gli interventi solistici sia di Cipiciani sia dei suoi talentuosi compagni di palco a partire dal giovanissimo Catria, tromba intrigante dal timbro ricco di mille sfumature, fino a Francesco Angeli, ottimo e grintoso sax, Emanuele Rappuoli, che ha ben figurato nei suoi soli, e Dino Caravello fluido e dinamico con la sua batteria.
Il gran finale della kermesse è arrivato per mano di Marco Postacchini, con la sua formazione “All Stars” impreziosita ulteriormente da un super ospite: Flavio Boltro. Dallo Swing alla Ballad fino ad incursioni nella Bossa Nova il variegato universo musicale delle composizioni di Postacchini si è imposto in tutta la sua avvincente freschezza; i brani in programma provenivano tutti dall’eccellente lavoro discografico di qualche anno fa dal titolo” Do you Agree?” inciso per l’etichetta NOTAMI con buona parte dei membri della formazione presente sul palco.
Il tocco da maestro della tromba di Boltro si è messo in luce con grande charme e naturalezza sia nei coinvolgenti ed articolati soli che nei dialoghi con Postacchini in “Do you Agree?” e “But not for you”, inserendosi perfettamente nel mood dei brani e nel dinamico gioco di insieme della prestigiosa band del sassofonista marchigiano.
Anche in questa occasione Postacchini ha sfoggiato il suo indiscusso talento di polistrumentista che unito a quello di compositore e di arrangiatore fa di lui una delle personalità musicali più brillanti nel panorama jazz italiano. La complessità armonica della musica di Postacchini, i temi gradevoli e accattivanti, la scrittura fluida e i giochi contrappuntistici sono stati il filo conduttore del repertorio proposto che includeva fra brani “ Insomnia”, “Somewhere in the Sky”, “ Boring Days” e “Stand Clear of th Closing Door, Please!”.
Sempre all’altezza delle scelte stilistiche e dinamiche dettate dai brani, provvisti di un groove costantemente rinnovato e ricco di energia, attenta a tutte le soluzioni timbriche e ai passaggi collettivi, la band di Marco Postacchini ha dato vita ad una performance di alto livello; i pregevoli solisti tutti in possesso di grandi capacità tecniche ed espressive rendono questo ensemble un luminoso esempio di eccellenza italiana di livello internazionale.
Vanno dunque citati per i loro meriti Davide Ghidori e Samuele Garofoli alla tromba, Simone La Maida al sax alto, soprano e al clarinetto, Carlo Piermartire al trombone, Filippo Gallo alla chitarra, Emanuele Evangelista al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria. Grintoso il bis finale “New Song” che ha chiuso con un trascinante funky un’esibizione travolgente.
Loro Piceno, Urbisaglia, Tolentino, San Severino e Serrapetrona hanno ospitato il tradizionale evento motociclistico d’epoca di grande successo del CAEM/Scarfiotti.
Due positive giornate, con meteo favorevole, hanno accompagnato i circa 40 motociclisti ed equipaggi partecipanti alla 23^ edizione della Rievocazione Storica del Circuito Chienti e Potenza. Il plotone ha solcato il ridente paesaggio maceratese, ricco di curve e saliscendi, lontano dalle vie di traffico, in due tappe dedicate al turismo culturale e gastronomico unito alla rievocazione del suggestivo Circuito, un progetto sportivo che risale a metà degli anni venti, quando la competizione aveva validità per il Campionato Italiano.
Nel pomeriggio del sabato i partecipanti si sono ritrovati presso l’Abbadia Cistercense di Fiastra, per dirigersi poi all’Azienda Agricola Il Lorese, dove hanno potuto effettuare una visita alle cantine con un assaggio del pregiato e prelibato vino cotto, tipica produzione di Loro Piceno. Successivamente la carovana ha raggiunto le rovine romane del Parco Archeologico di Urbisaglia di notevole interesse storico, con il criptoportico e l’anfiteatro risalenti al I secolo. La giornata di domenica è stata poi dedicata alla classica Rievocazione Storica, lungo i circa 37 km del Circuito del Chienti e Potenza. Dopo la partenza da Piazza della Libertà a Tolentino i radunisti hanno raggiunto San Severino Marche, Serrapetrona, Caccamo, Belforte del Chienti per affrontare poi il secondo giro effettuando nove prove di abilità a cronometro, distribuite in tre sezioni, che hanno determinato le classifiche. Ad imporsi nell’assoluta, per la quinta volta consecutiva, è stato il settempedano Gian Paolo Paciaroni su Benelli Leoncino del 1957, che ha preceduto il matelicese Enrico Traballoni su Guzzi Sport 14 side del 1930, che si è affermato tra le “Pre 1950”. Tra i mezzi in corso di omologazione successi per il recanatese Riccardo Lombardelli (Guzzi Airone sport del 1950) e il treiese Silvano Arcangeli su Guzzi Astore 500 del 1951. Nella classifica femminile ha prevalso la perugina Patrizia Baldoni su Matchless G3L del 1943. Alle premiazioni è stato assegnato il “3° Memorial Luca Lausdei” a Dante Petrucci, assiduo partecipante del Chienti e Potenza proveniente da Fossombrone, assieme ad altri soci del Registro Benelli. Il Memorial ricorda un appassionato scomparso recentemente, particolarmente vicino all’attività organizzativa del CAEM. Gradita la parentesi “culturale” offerta dal partecipante perugino Claudio Trippetti che ha donato al CAEM l’originale di un articolo del 1924 relativo proprio alla prima edizione del Circuito Chienti e Potenza, un esempio di “partecipazione attiva” nel segno della comune passione, come sottolineato dal presidente del club organizzatore Roberto Carlorosi.
Come sempre numerosi gli esemplari presenti di prestigio, da una Guzzi 250TT del 1928 ad un side Harley-Davidson del 1925, una Benelli TN175 del 1932, una Rudge Sport 4V del 1936, Itala Super del 1934, Ganna Sport Python 4V del 1933, poi AJS, Bmw, Bianchi, Gilera, Matchless, Mi-Val, Motobi, Parilla, Triumph, oltre a Lambretta e Vespa, un ottimo spaccato della produzione motociclistica dei primi sessant’anni del novecento.
Prosegue l’opera di promozione culturale dell’Associazione Casale delle Noci, guidata dal Presidente Franco Moschini. Il Politeama di Tolentino, dal 7 al 29 settembre, ospiterà la mostra “Trasparenze d’Autore. Sculture in vetro di grandi artisti”. Grazie alla concessione di collezionisti privati, le opere di Picasso, Fontana, Ernst, Kokoschka, Arp, Cocteau ed altri protagonisti dell'arte del '900, realizzate sotto la guida di Egidio Costantini dai più valenti maestri vetrai veneziani con il prestigioso marchio “La Fucina degli Angeli”, saranno esposte nel centro culturale tolentinate dedicato alle arti e allo spettacolo.
La mostra, curata dalla Professoressa Paola Ballesi, verrà accolta nella sala polivalente del Politeama e sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 17 alle 20. L'inaugurazione è prevista per sabato 7 settembre alle ore 18:00.
L'esposizione è in linea con la missione dell'Associazione Casale delle Noci che l'ha organizzata: favorire la conoscenza dell’artigianato di qualità che integra competenze tradizionali con arte e design. In “Trasparenze d’Autore” l’arte si sposa con l’artigianato di eccellenza, offrendo allo spettatore un incontro straordinario con l’arte vetraria realizzata nella Fucina degli Angeli, il movimento artistico per l’Arte del Vetro fondato da Egidio Costantini nella prima metà degli anni ’50 a Venezia.
La Fucina è luogo fisico ma anche ideale dove gli artisti e le loro idee hanno dato vita a straordinarie forme, colori e volumi. L'esposizione gode del Patrocinio del Comune di Tolentino. Al Politema sarà possibile richiedere la pubblicazione omaggio dedicata all’evento "Quaderni del Casale 5", curata dal prof Luigi Ricci ed edita dal Casale delle Noci. Per tutto il periodo della mostra, alcuni proprietari delle attività economiche aderenti a “Tolentino Commercio Centro Storico”, realizzeranno vetrine a tema vetro, accogliendo l’invito degli organizzatori a promuovere in sinergia la mostra e la città di Tolentino.
Partenza a spron battuto e mille emozioni nel derby allo stadio Della Vittoria tra Sangiustese e Tolentino davanti ad una buona cornice di pubblico.Bruciante l’avvio della matricola cremisi (al ritorno in Serie D dopo un decennio) che sulle ali dell’entusiasmo al quarto d’ora era già sul doppio vantaggio: il 4-4-2 disegnato da mister Mosconi sembrava dare i suoi frutti, con un attacco apparso subito in palla, mentre i rossoblù apparivano un po’ sorpresi e svagati nelle primissime battute.Il match si accendeva infatti dopo appena un giro di lancette con il colpo di testa di Palmieri su cross dalla destra, sbloccando l’equilibrio in favore dei padroni di casa.Gli ospiti, schierati con il solito 4-2-3-1 (confermato lo stesso undici che aveva battuto la Jesina in Coppa una settimana fa, con la sola eccezione di Orazzo al posto di Zannini), potevano rimettere subito in carreggiata l’incontro con il calcio di rigore concesso dall’arbitro Di Cicco per atterramento di Boschetti, ma dagli undici metri Pezzotti calciava alto lasciando invariato il risultato.Dopo il botta e risposta di occasioni (Boschetti oltre la traversa da ottima posizione), le due formazioni lamentavano entrambe la mancata concessione di un penalty per un sospetto mani in area, poi ripartiva ricchissima la cronaca.Contropiede micidiale al 16’ pt con di Di Domenicantonio servito da Palmieri che siglava il raddoppio, mentre al 23’ pt era finalmente Pezzotti ad accorciare le distanze per la Sangiustese ed andare vicino poco dopo al clamoroso pari.Visti i ritmi alti e la temperatura elevata entrambe le squadre alla mezz’ora tiravano un po’ il fiato, chiudendo sul 2-1 la prima frazione e abbassando un po’ l’intensità della manovra.Anche i secondi 45’ partivano con i padroni di casa che si facevano preferire, ma questa volta la difesa di casa si mostrava più attenta a non farsi sorprendere ed il centrocampo filtrava molto meglio le incursioni locali.Arrivava dunque il meritato pari con Pezzotti dalla sinistra che approfittava di un’incertezza del terzino Cerolini e serviva al bacio per la prima rete stagionale di Mingiano che griffava il 2-2.I locali fallivano la possibilità di ripassare in vantaggio con Mastromonaco (alto un rigore in movimento), mentre in seguito la gara si incanalava prevedibilmente su binari molto più tranquilli rispetto alla prima frazione.I crampi chiedevano il proprio contributo dopo i primi indiavolati minuti con la sequenza dei cambi che provava a infondere nuove energie sul rettangolo verde.Bello lo spunto al 40’ di Pomiro che innescava Manari: sul suo cross arrivava però con un pizzico di ritardo Soprano che mancava l’appuntamento con il tris, mentre sul fronte opposto Capezzani impegnava in presa Chiodini.Dopo 4’ di recupero, il match si chiudeva sul 2-2.Soddisfatte entrambe le formazioni con i neopromossi padroni di casa che festeggiavano con un punto il centenario che cade proprio in questi giorni, mentre gli ospiti potevano dedicare idealmente il pari alla memoria di Gilberto, padre del tecnico Senigagliesi scomparso venerdì e ricordato con uno striscione dagli ultras della Stese (giunti al Della Vittoria a sostegno della squadra) e dallo speaker di casa prima dell’ingresso in campo delle due formazioni.
TOLENTINO – SANGIUSTESE 2-2
TOLENTINO (4-4-2): Rossi, Bonacchi, Cerolini, Lupo, Viola, Labriola, Mastromonaco (50’ st Massaroni), Tortelli (32’ st Tirabassi), Di Domenicantonio (26’ st Capezzani), Minnozzi (20’ st Tizi), Palmieri (39’ st Strano). A disposizione: Bucosse, Kamana, Laborie, Cicconetti. Allenatore Andrea Mosconi.
SANGIUSTESE (4-2-3-1): Chiodini, Orazzo (26’ st Basconi), Santagata, Perfetti, Mengoni, Scognamiglio, Pezzotti (39’ st Manari), Palladini, Mingiano (45’ st Patrizi), Niane (14’ st Soprano), Boschetti (32’ st Pomiro). A disposizione: Raccio, Zannini, Doci, Romano. Allenatore Stefano Senigagliesi.
ARBITRO: Sig. Giorgio Di Cicco della sezione di Lanciano.ASSISTENTI: Sig. ri Lorenzo Concari della sezione di Parma e Andrea Lusetti della sezione di Reggio Emilia.RETI: 2’ pt Palmieri, 16’ pt Di Domenicantonio, 23’ pt Pezzotti, 10’ st Mingiano.NOTE: corner 2-0; ammoniti Pomiro, Mastromonaco, Scognamiglio, Tortelli e Mengoni; spettatori 300 circa con rappresentanza ospite; recupero 1’ +4’.
Al termine della rifinitura odierna al Mariotti di Montecosaro, nonostante il grave lutto che lo ha colpito nella giornata di ieri, è mister Stefano Senigagliesi a presentare la prima gara del campionato di Serie D 19/20 che domani prenderà il via.
Partenza con il botto per la Sangiustese che inaugurerà la sua stagione con un derby: alle ore 15.00 allo stadio Della Vittoria di Tolentino sfiderà infatti i neo-promossi cremisi di mister Mosconi.
“Una sfida bella e affascinante, difficilissima. Avrei preferito sicuramente affrontarla in un altro momento – ha dichiarato il tecnico osimano – visto che ora il Tolentino vola sulle ali dell’entusiasmo. Il centenario, il passaggio del turno in Coppa, l’esordio in casa davanti al proprio pubblico dopo una brillante promozione dall’Eccellenza sono fattori che daranno loro ulteriore carica. Sono comunque contento di rivederli in questo campionato, sicuramente, come ho già dichiarato, più adeguato all’importanza della città e al blasone della Società”.
“Il Tolentino ha diversi elementi di assoluto spicco, dovremo stare molto attenti. La gara di domani – ha concluso Senigagliesi – per noi rappresenterà un banco di prova determinante, sia per capire il nostro livello sia per capire la sostanza di cui siamo fatti. Fino ad ora è andato tutto abbastanza bene, ma ci manca la prova del nove. I ragazzi anche questa settimana si sono allenati benissimo, si sta creando un gruppo granitico e unito, con i grandi che sostengono alla perfezione i più giovani con la loro esperienza ed il loro carisma. Diversi sono già i profili che secondo me in prospettiva potranno crescere molto, il mix mi sembra ancora una volta ben riuscito. Insomma, le componenti per essere ottimisti e pensare in positivo per il futuro sembrano esserci tutte. Ora bisognerà solo aspettare il verdetto del campo, il solo che potrà stabilire se siamo stati bravi a creare le basi per un’altra annata positiva”.
Di seguito l’elenco dei giocatori convocati per la gara di domani.
PORTIERI: Chiodini, Raccio.
DIFENSORI: Basconi, Guzzini, Mengoni, Orazzo, Patrizi, Santagata, Scognamiglio, Zannini.
CENTROCAMPISTI: Doci, Manari, Palladini, Perfetti, Proesmans.
ATTACCANTI: Boschetti, Chiussi, Mingiano, Niane, Pezzotti, Pomiro, Romano, Soprano.
È iniziato con grande successo il Festival Cremisi promosso dall’unione Sportiva Tolentino in occasione del centenario Cremisi.
Nella prima serata, nel piazzale antistante lo stadio Della Vittoria dopo l’inaugurazione della manifestazione si sono alternati momenti di sport con la presentazione delle squadre e di musica con il concerto dei Recidivi, band tributo a Vasco Rossi.
Venerdì 30 agosto alle ore 19 apertura degli stand gastronomici e a seguire alle ore 19.30 inaugurazione dei festeggiamenti del centenario con lancio di palloncini e taglio della torta. Alle ore 20.30 ci sarà un tributo alle Glorie Cremisi e a seguire il giornalista Riccardo Cucchi intervisterà Arrigo Sacchi, Alberto Zaccheroni e il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Alle ore 22.30 le migliori hits italiane in ska e raggae.
Sabato 31 agosto alle ore 16 partita delle Glorie Cremisi della storica promozione in serie C2 guidare da Mister Fabrizio Castori.
Dalle 18 alle 22 spettacoli gratuiti per bambini. Alle ore 19 apertura stand gastronomici. Alle ore 19.30 presentazione settore giovanile UST. Alle ore 20.30 tributo alle Glorie Cremisi con il giornalista Roberto Tallei e Fabrizio Castori. Alle ore 22 musica dal vico con Roberto Ghergo e Sun Beat Air Orchestra.
Domenica 1 settembre dalle ore 18 spettacoli gratuiti per bambini. Alle ore 19 apertura stand gastronomici e a seguire, dopo l’omaggio alle Glorie cremisi, alle ore 21.30 Pierino Show con Alvaro vitali e Stefania Corona. Alle ore 22.30 dj set.
Avanzano i lavori di risanamento profondo della pavimentazione avviati da Anas (Gruppo FS Italiane) sul tratto marchigiano della strada statale 77 “della Val di Chienti”, per un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro.
A partire da martedì prossimo, 3 settembre, sarà interessato un nuovo tratto di 3 chilometri nel territorio comunale di Tolentino (dal km 75,550 al km 78,500). Il transito durante i lavori sarà sempre consentito a doppio senso sulla carreggiata opposta, mentre lo svincolo di Tolentino/Zona Industriale sarà provvisoriamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Foligno.
I lavori consistono nella completa rimozione della vecchia pavimentazione e nel rifacimento della sovrastruttura stradale fino agli strati più profondi, compresa la sistemazione idraulica della piattaforma e il rifacimento della segnaletica orizzontale.