Con l’attrezzatura che avevano in macchina e in casa avrebbero potuto demolire un’intera abitazione. Due cittadini romeni sono stati individuati e denunciati dai carabinieri ieri pomeriggio a Tolentino.In estrema sintesi, questo è l’ultimo risultato del grande sforzo posto in essere dalla Compagnia Carabinieri di Tolentino per arginare il fenomeno dei furti, che peraltro ormai sta dilagando a livello nazionale. Proprio il rafforzamento dei servizi preventivi attuati dall’Arma che, come si è potuto notare, ha effettuato controlli a tappeto cinturando la città, hanno fatto sì che in questi ultimi giorni non se ne verificassero; ieri sera, appunto, una concreta risposta alle preoccupazioni della cittadinanza.Una pattuglia del Radiomobile, assistita anche da militari in borghese, ha individuato un’Audi nera con targa bulgara sulla quale, però, viaggiavano due romeni (34 e 43 anni). Dopo averne seguite le mosse, i militari, anche per evitare che i due compissero qualche atto criminoso, sono intervenuti bloccando l’auto e gli occupanti. Durante il controllo del mezzo spuntava un kit composto da una smerigliatrice (frullino), cesoie, cacciaviti, tronchesi, tenaglie, torce, guanti e altro ancora.E' scattata quindi la perquisizione anche presso la loro abitazione di Macerata ed anche qui, sebbene non vi fosse refurtiva, i militari hanno trovato un piccolo market dello scassinatore: piedi di porco, grosse “cagne” e cesoie, frullino a batteria, trapano, torce di vari tipi, guanti e altro. Tra la varia attrezzatura c'erano anche un paio di manette (di pessima qualità) e una particolare videocamera con piccolissimo obiettivo telescopico lungo 60 cm, utile per effettuare ricerche di cose nascoste, come casseforti, cassetti segreti, o per scoprire sistemi di chiusura di porte, finestre e quant’altro.Considerato che i due non svolgevano nessun’attività lavorativa, non vi erano ragioni che giustificassero il possesso di tutto quell’armamentario. I militari sequestravano il tutto e denunciavano i due alla Procura di Macerata per possesso ingiustificato grimaldelli e attrezzi atti allo scasso. Inoltre, verrà loro applicato il foglio di via obbligatorio dal comune di Tolentino.
Continua ad essere presa di mira dai vandali la stazione ferroviaria di Tolentino.Ieri era toccato a una bacheca dell'Informagiovani, distrutta dalle intemperanze di gente con un senso civico decisamente poco sviluppato.Oggi è stata la volta della controsoffittatura, sfondata in più punti probabilmente con dei bastoni. I danni causati da questi incivili sono piuttosto ingenti. E, soprattutto, i cittadini iniziano ad essere stanchi di episodi assurdi che si riflettono negativamente su tutta la collettività.
I Sindaci dell’Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio relativamente alla Delibera che prevede la costituzione dell'Unità Operativa funzionale Sociale e Sanitaria (U.O.SeS) e del Punto unico di accesso PUA, hanno scritto a Romano Carancini, sindaco di Macerata e Presidente Comitato dei Sindaci, Alessandro Maccioni Direttore Area Vasta n.3 ,Luca Ceriscioli Presidente Regione Marche e per conoscenza a Stefano Ricci Dirigente P.F. Integrazione Socio Sanitaria.Il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti e il Sindaco di Tolentino Presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale XVI Giuseppe Pezzanesi ed i Sindaci di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona, San Ginesio, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano e Sarnano, rinnovano all'unisono la necessità di individuare presso l’Ospedale SS. Salvatore di Tolentino le sede per la realizzazione dell'unità operativa U.O.SeS e del PUA giacché capace di favorire l'accessibilità dei residenti del territorio dell’ex Distretto Zona Territoriale n.9 di Macerata. Questo territorio, corrispondente con i due Ambiti territoriali sociali 15 -16 , caratterizzato da una miriade di piccoli comuni con popolazione e sparsi in una superficie assai ampia, necessita inevitabilmente di una struttura centrale ben collocata rispetto all’asse viario tracciato dalla superstrada. Consultando la planimetria della zona in questione, si osserva immediatamente come Tolentino si colloca in una posizione ottimale e baricentrica. Inoltre calcolando tutte le distanze chilometriche dalle due strutture (Macerata e Tolentino) è possibile osservare che il presidio ospedaliero di Tolentino è mediamente più vicino ai Comuni del territorio del Distretto.Per di più, la struttura ospedaliera SS. Salvatore dispone di un ampio parcheggio gratuito e di facile accesso, è collocata vicino alla stazione ferroviaria e servita dal trasporto urbano ed extraurbano; ciò permette di superare ampiamente anche i problemi logistici che nel Comune di Macerata ritroviamo ed in particolare nelle ore lavorative di punta o di massimo affollamento delle strade.La posizione della struttura rende altresì realistico ciò che nella deliberazione regionale si definisce una riorganizzazione dei processi di cura, che devono essere focalizzati sul cittadino e sui suoi bisogni di cura per garantire la necessaria equità d’intervento nell’organizzazione dei servizi sociali e sanitari ai cittadini del Distretto Sanitario. Equità garantita dalla struttura di Tolentino avente una posizione ottimale anche in considerazione di un territorio caratterizzato da un costante incremento dell’invecchiamento della popolazione a cui occorre rispondere con un servizio facilmente accessibile e che eviti situazioni di isolamento e di abbandono.Riteniamo inoltre importante – si legge nella lettera dei Sindaci dell’Ambito XVI - che le due strutture organizzative (U.O.SeS e PUA) devono esistere in un'unica sede, attivando le ovvie sinergie tra la segreteria operativa (U.O.SeS ) e il governo della domanda (PUA/Back-office). Inoltre è indispensabile la salvaguardia della capillarità del servizio, che sostanzia la garanzia di vicinanza del personale PUA al cittadino, con uno sguardo attento,che sia da salvaguardia del livello qualitativo e quantitativo di servizi/prestazioni al cittadino, che devono sempre più essere flessibili all’interno di un panorama di estrema variabilità della domanda e dei bisogni dell’utenza.La stessa deliberazione regionale afferma che Il PUA va organizzato come riferimento semplice ed efficace con un sistema diffuso sul territorio di “Front Office” che garantisca accoglienza e prima risposta ai cittadini e che dovrà garantire: un’apertura giornaliera, accesso al pubblico, orari dedicati al back office…....Questa operatività può essere già garantita nella struttura ospedaliera di Tolentino, coincidente con la prossima apertura della Casa della Salute (DGR n.753/2013), dove possiamo fin da ora individuare spazi reali di condivisione socio-sanitari che favoriscono lo sviluppo dell’integrazione socio sanitaria a livello locale.
Ormai tutta Italia, o quasi, conosce il nome di Roberto Riccio, detto anche "il benefattore seriale" da Striscia la Notizia.Durante il tg satirico di Antonio Ricci, diversi servizi curati da Moreno Morello sono andati in onda in quella che è una vera e propria indagine su questa persona che lascia molti interrogativi aperti attorno alla sua figura.Ma Roberto Riccio e il suo operato sono stati difesi a spada tratta da diversi personaggi dello spettacolo, fra cui l'attore maceratese Cesare Bocci, le cui dichiarazioni scritte in un post sul suo profilo Facebook sono state riprese da Striscia e da Morello: "Voglio portare alla vostra attenzione il caso del mostro che Striscia la Notizia sta trattando ormai da quattro puntate. Si tratta di Roberto Riccio, colui che Moreno Morello definisce "il benefattore seriale". Conosco Roberto Riccio da tanti anni ormai, e ogni volta che parlo di lui non posso non definirlo un angelo sceso in terra per la sua bontà, la sua gentilezza, la sua forza di volontà, il suo coraggio, la sua onestà, e il suo grande cuore. Roberto ha scelto di dedicare la sua vita ai poveri e ai malati dell'Africa costituendo Arts for World e con tanto lavoro e caparbietà è riuscito a coinvolgere nelle sue iniziative di raccolta fondi tantissimi artisti. Tutti dopo averlo conosciuto e aver incrociato i suoi occhi si sono spesi per aiutarlo. In Africa Roberto Riccio dorme in tenda e si sposta in autobus, quando gli va bene, se no a piedi, perché i soldi li usa per i poveri non per affittare una jeep. In Africa si è preso la malaria e un'infezione che lo tormenta da anni. In Africa ha costruito un ospedale, un altro lo sta terminando, scavato pozzi, ha dato aiuti alimentari, medici, ha costruito case famiglia, ha collaborato alla costruzione di una scuola donando i bagni, ect. Ora viene accusato da altre associazioni di aver racimolato soldi in nome di progetti che invece non ha mai realizzato e di averli spesi in chissà cosa. E Striscia ha dato voce a questi individui, senza prima aver chiesto un confronto a Roberto, iniziando un massacro mediatico assurdo che sta distruggendo tutto il lavoro che Roberto ha fatto in tutti questi anni. Io ho visto i documenti che smentiscono punto per punto le subdole insinuazioni e le accuse esplicite che gli vengono mosse. E mi chiedo... perché lo fanno? Spero che la magistratura, alla quale Roberto da persona onesta si è rivolto immediatamente, agisca in tempi rapidissimi e obblighi i responsabili a ridare piena dignità a un uomo onesto e ai suoi cari. Roberto, amico mio, ti voglio bene e sono con te".E nella puntata di giovedì scorso, Morello ha ripreso questo post di Cesare Bocci, insieme a una vecchia intervista, cercando di smontare le certezze dell'attore maceratese (di seguito il link per rivedere la puntata).http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/benefattore-seriale-parte-settima_24698.shtmlA questo servizio, l'attore maceratese ha risposto con un altro pacato post: "Cari amici e care amiche, ho appena visto l’ultima puntata che Moreno Morello ha dedicato a Roberto Riccio, “il benefattore seriale”. Sono sempre più convinto di poter aspettare con serenità il corso della giustizia, quella vera, continuando a stare al fianco di una persona buona e onestà". Ma c'è da scommettere che la vicenda non si fermerà di certo qui.
Atto di vandalismo all'interno dei locali della stazione ferroviaria di Tolentino.Ignoti hanno distrutto una bacheca dove vengono affissi gli avvisi dell'Informagiovani che ha sede proprio all'interno della stazione.Il fatto è stato denunciato dal consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Francesco Colosi.
"Sin da quando ci siamo insediati abbiamo subito cercato di lavorare per diminuire e dove possibile abbattere tutte quelle barriere, non solo architettoniche ma anche culturali, in favore dei diversamente abili.Per questo motivo l'Amministrazione comunale ha avviato una interazione continua con l'associazione Lesi non Arresi e con Paolo Vichi. L'intenzione è quella collaborare fattivamente su più livelli per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla scarsa attenzione che noi tutti, specie nei comportamenti quotidiani, abbiamo nei confronti di coloro che hanno problemi di deambulazione non solo derivanti da handicap ma anche per altri motivi, basta pensare alle persone anziane, a chi si trova momentaneamente a muoversi con l’ausilio delle stampelle o alle mamme e alle loro carrozzine. Ecco allora che bisogna progettare e realizzare strade, edifici, negozi, case a misura di persone diversamente abili. A tal proposito abbiamo voluto anche occuparci dei parchi pubblici e dei giochi che, salvo in rarissimi casi, non tengono mai conto dei diversamente abili e che quindi non sono fruibili da tutti i bambini. Con la sistemazione del Parco Isola d'Istria e con l'installazione di nuovi giochi anche per persone diversamente abili rispondiamo ad una giusta esigenza di tutti i cittadini": con queste argomentazioni il sindaco Giuseppe Pezzanesi, l'assessore Silvia Luconi e l’assessore Fausto Pezzanesi hanno illustrato le motivazioni che hanno portato all'organizzazione di alcuni importanti eventi inerenti questi temi. Era presente anche il consigliere delegato all’Ambiente Antonio Trombetta. Va sottolineato che l'acquisto dei giochi istallati al Parco Isola d'Istria è stato finanziato dall'Amministrazione comunale di Tolentino, dal Rotary Club di Tolentino e dall'associazione Lesi non Arresi. Il programma “Un Parco per tutti” verrà aperto sabato 13 febbraio alle ore 20.30, con una cena di beneficenza che verrà ospitata nel salone medioevale del complesso monumentale della Basilica di San Nicola. Il ricavato sarà devoluto all’acquisto di altri giochi da sistemare nei parchi cittadini. Domenica 14 febbraio al cine teatro Don Bosco, alle ore 16.30, interverranno Giuseppe Pezzanesi, Sindaco di Tolentino, Roberto Ballini Presidente del Rotary Club di Tolentino, Paolo Vichi, Maria Gogoi Reggio e Stefano Belardinelli Presidente del Cus Camerino, per la cerimonia di consegna di un tavolo da ping pong da parte del Cus Camerino che sarà sistemato al Palasport "G. Chierici" grazie alla disponibilità dell'associazione Basket Tolentino. Con l'occasione sarà presentata, alle ore 17, la possibilità di praticare il tennis da tavolo anche per i diversamente abili. Alle ore 17.30 andrà in scena lo spettacolo teatrale interpretato da David Anzalone "Targato H": l’intero incasso sarà devoluto all’acquisto di giochi per diversamente abili.Inoltre nel corso della conferenza stampa è stata ufficializzata la collaborazione tra l’associazione Lesi non Arresi con il Glaatad per combattere le patologie derivanti dal gioco d’azzardo mentre Sonia Salvucci ha annunciato che i proventi derivanti dalla vendita del libro dedicato a suo nonno Enzo Pennucci detto “Lu Sellà” verranno consegnati all’associazione Lesi non Arresi il prossimo 21 febbraio.Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al Sindaco Giuseppe Pezzanesi e agli Assessori Silvia Luconi e Fausto Pezzanesi, Paolo Vichi co-fondatore dell'Associazione Lesi non Arresi, Edoardo Mattioli Presidente della Pro Loco TCT, Roberto Ballini Presidente del Rotary Club di Tolentino, Roberto Cambriani del Cus Camerino, Maria Gogoi Reggio Presidente dell'Associazione Basket Tolentino, Antonio Trombetta Consigliere delegato all’Ambiente, Sonia Salvucci e Massimo Tasso dal Glaatad.
La Basilica di San Nicola non era il luogo più indicato per parlare di Foibe.A sostenerlo è l'ex assessore di Tolentino Aldo Passarini che sottolinea come "il complesso monumentale di San Nicola, nelle Marche, è considerato il secondo per importanza dopo quello di Loreto.La valenza è senza dubbio data dal ruolo religioso e dal prestigio culturale che esso ha offerto a credenti e non credenti in una visione ecumenica. Se ne dedurrebbe" prosegue Passarini "che anche la sua gestione debba tener conto di questo patrimonio spirituale e civile per non intaccarne la sua storia.Nella sala “Fusconi” del convento si è svolto questa mattina un dibattito, ovvero monologo, sulla tragedia delle foibe. Erano presenti principalmente le scuole superiori della Città e l’amministrazione comunale.È mia convinzione che questo tipo di manifestazioni, da chiunque promosse, non siano consone ad un luogo espressamente di culto religioso e di funzione sociale. A mio avviso, quindi, men che opportuna è stata la richiesta del luogo da parte di chiunque (amministrazione? scuola?) e del tutto inopportuna la concessione da parte della comunità agostiniana, gestore dei luoghi".
Il consigliere regionale del Gruppo Misto Sandro Bisonni denuncia il parere favorevole da parte della Regione Marche in sede di Conferenza Stato – Regioni all'art. 35 dello Sblocca Italia: “Un errore ambientale, politico ed economico”“Le Marche sono tra le migliori regioni in Italia per la raccolta differenziata. Un primato che ci rende orgogliosi e ci sprona a fare sempre meglio per il rispetto dell'ambiente e della salute dei marchigiani. Questo risultato frutto dell'impegno di cittadini e istituzioni non può essere vanificato da logiche equilibriste incomprensibili come quella del presidente Ceriscioli che prima dice 'no' all'inceneritore e poi dice 'si' all'art. 35 dello Sblocca Italia.“Eppure su questo tema il Consiglio regionale si era espresso in maniera chiara e inequivocabile ed aveva approvato, il 1 dicembre 2015, alla unanimità una mozione, emendata da Bisonni, frutto del comune intento di maggioranza e opposizione, che impegnava la giunta regionale ad esprimere parere negativo in sede di Conferenza Stato – Regioni alla realizzazione nelle Marche di qualsiasi inceneritore e di qualsiasi capacità in attuazione del famigerato art. 35 che prevede la realizzazione degli inceneritori, definiti infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale (pertanto indifferibili).“Poco conta il fatto che la realizzazione – prosegue Bisonni – sia subordinata ad accordi interregionali che al momento non esistono e che comunque non potranno garantire nulla. Premesso che resta concettualmente errato trasformare i rifiuti in stato gassoso tramite il processo di combustione realizzando, di fatto, discariche in aria, sia che questo avvenga nelle Marche sia che questo avvenga a casa dei nostri vicini, nel caso quanto ci costerà esportare i nostri rifiuti in Toscana o altrove?”.Ad annunciare l'accordo il Ministro dell'Ambiente Galletti che al termine della Conferenza ha espresso la sua soddisfazione per l'intesa siglata con le Regioni sugli inceneritori regionali. Soprattutto per il passaggio dal no al si di Marche, Umbria, Abruzzo e Molise. Solo Campania e Lombardia hanno mantenuto fermo il loro “no”.“Ceriscioli può essere fiero - conclude Bisonni – il 4 febbraio in sede di Conferenza Stato - Regioni dicendo sì all'art. 35 dello Sblocca Italia, ha deriso il mandato conferitogli dall'assemblea legislativa e quindi dai marchigiani. Bravo.”
Tutto pronto a Tolentino per la grande festa di Carnevale che si terrà domenica 7 febbraio a partire dalle ore 15.00, in piazza della Libertà, dove, come tutti gli anni, è stato allestito una grande PalaCarnevale capace di ospitare diversi eventi.Come sempre grande attesa per il Carnevale Tolentinate, un party in maschera per tutta la famiglia. Tutti sono invitati a partecipare a questa festa con ingresso gratuito e che prevede il coinvolgimento di piccoli e grandi che insieme potranno passare un bel pomeriggio pieno di divertimento. Per giocare è prevista l’animazione di David e Ludovica. Nel corso della festa si terrà la quarta edizione della “Frappa d’Oro”, una competizione per dolci di carnevale che saranno preparati dalle dieci cuoche delle mense comunali e che saranno offerti gratuitamente a tutti i presenti. L’azienda di Norberto Serangeli ha messo a disposizione 1.000 uova mentre la farina è stata donata da un’altra impresa tolentinate. Sono gli ingredienti base per preparare tanti buoni dolci tipici carnevaleschi. Non mancheranno le frappe, le “chiacchiere” e le “castagnole”.Ancora una occasione di aggregazione in uno spazio chiuso e riscaldato dove i bambini, insieme a mamma e papà, potranno divertirsi in tutta sicurezza, gratuitamente e degustando anche i tipici dolci di carnevale.La manifestazione è organizzata dal Comune di Tolentino, dalla Pro Loco TCT e da Inventori di Divertimento.
Il Sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore alla Sicurezza, Giovanni Gabrielli, che nei giorni scorsi hanno incontrato i consigli di quartiere e di contrada presentando il progetto per “Il Controllo del Vicinato”, con grande successo di partecipazione, apprezzano i suggerimenti e le proposte della locale vice coordinatrice di Forza Italia, Francesca Marsili, tuttavia sottolineando "come siano troppo lontane dalla realtà istituzionale"."Veniamo al dunque... A proposito di case popolari: in parallelo alla formazione della nuova graduatoria, al vaglio degli uffici in questi giorni, si sta provvedendo a verificare d’ufficio tutte quelle posizioni incerte per ragioni giuridiche o a dichiarazione di parte. Sembra poco chiaro alla Marsili" si legge in una nota "il confine tra diritto pubblico e privato perché, è vero che la sicurezza attiene alle funzioni sindacali per competenza territoriale, ma è altrettanto vero che la normativa statale stabilisce gli strumenti che pone a disposizione del Sindaco per l’esercizio di questa e le modalità d’intervento che non possono sfociare in una giustizia parallela alle forze dell’ordine. La vigilanza privata, proprio perché “privata” non può essere prevista nel bilancio di un Ente pubblico come ausiliaria della polizia locale, inoltre non dimentichiamo che è armata! L’Amministrazione comunale deve attenersi alla legalità e ciò significa agire con interventi cognitivi e non coercitivi, il tutto coordinato dalla Prefettura di competenza provinciale, nel nostro caso quella di Macerata, e ad ausilio dell’opera delle forze dell’ordine. Il far west è un modello di società che non ci appartiene! Se vogliamo intervenire sull’ordinamento statale è un altro discorso ma non è la sede comunale quella dove risolvere il problema. Per ora la discussione e la competenza devono attenersi alle regole vigenti, alla gerarchia istituzionale e delle fonti normative e quindi l’unico atteggiamento lecito è quello di attuare la massima attenzione alla prevenzione attraverso strumentazioni ad hoc, quali le telecamere, la Polizia Locale e l’ausilio di Associazioni riconosciute, registrate in appositi albi a livello statale, non armate e che svolgano esclusivamente un ruolo cognitivo, proprio come “l’Associazione nazionale per il controllo del vicinato” che è stata invitata da questa Amministrazione a parlare ai nostri cittadini, insegnando tutti quegli accorgimenti utili a sconfiggere i malintenzionati. Un’azione che permetta di anticipare e quindi prevenire, attraverso l’opera di ausilio alle forze dell’ordine e alla polizia locale, ma che riguardi strettamente l’aspetto dell’informazione puntuale atta a segnalare ipotesi di reato, specie quelle per cui l’Amministrazione si sta occupando e preoccupando.La creazione di una app è un discorso che implica la condivisione ministeriale e pertanto attiene ad organismi sovra comunali. Per quanto riguarda l’assicurazione collettiva per danni subiti da privati, invitiamo sempre la Marsili a non confondere aspetti privatistici con quelli di diritto pubblico".
Il Tolentino regala un tempo, il Porto d’Ascoli ringrazia e si porta a casa i tre punti. Rispetto alla partita precedente, mister Possanzini rivoluziona ancora la squadra, Fuori Strano per infortunio, Palazzetti e Focante, due difensori per scelta tecnica. E proprio quest’ultima mossa manda subito in confusione il reparto arretrato cremisi che nei primi dodici minuti sbanda paurosamente e vinee trafitto in due circostanze, prima da Nepa e poi dall’ex Rosa, che dopo il gol colpisce anche due legni. Dopo un primo tempo da incubo, ad inizio di ripresa mister Possanzini corre ai ripari togliendo primi Tizie poi Foglia per Palazzetti e Focante. La squadra cremisi accorcia le distanze e la partita diventa più equilibrata. Capitan Ruggeri e compagni le provano tutte per arrivare al pareggio, ma i padroni di casa fanno buona guardia e portano a casa una vittoria più che meritata.La cronaca: pronti via ed il Porto d’Ascoli passa subito in vantaggio al 2’ con nepa che sfrutta al meglio un assist di Leopardi. Al 12’ i locali raddoppiano con Rosa bravo a sfruttare un pallone servitogli da Bolzan. Al 29’ Porto D’Ascoli vicino al terzo gol ancora con Rosa che colpisce il palo. Al 31’ si fa vivo il Tolentino ma la conclusione di Adami termina fuori. Al 35’ Rosa ci prova ancora ma al numero nove del Porto d’Ascoli è ancora il palo a negargli il gol. Si rifà vico il Tolentino al 39’ con Gasparini, ma il suo tiro viene parato da Cinaglia.IL TABELLINOPORTO D’ASCOLI: Cinaglia, Leopardi, Viti, Biancucci, Ciotti, Sensi, Gabrielli, Tedeschi, Rosa (93’ Palmarini) Bolzan. Nepa (68 Cingolani) A disposizione: Capriotti, Tommasi, Calvaresi, Cappelli, Croci. All. FilippiniTOLENTINO: Palmieri, Gobb (76’ Ripa) Ruggeri, Pagliari, Foglia (62’ Focante), Nicolosi, Tizi (46’ Palazzetti) Mercuri, Adami, Gasparini, Mongiello. A disposizione: Domenicucci, Romagnoli, Senigagliesi, Raponi, All. PossanziniARBITRO: Perozzi di AnconaRETI: AL 2’ Nepa , al 12’ Rosa, 49’ MercuriNOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Foglia, Nicolosi, Leopardi, Sensi, Biancucci, Rosa. Espulso al 90’Nicolosi per doppia ammonizione. Recupero 6’ (1+5)
Sta facendo il giro del web la foto scattata ieri da un cittadino maceratese ad un'auto della Polizia Provinciale di Macerata parcheggiata in evidente divieto di sosta, subito dietro a una curva all'altezza del tribunale.Essendo una zona dove quotidianamente dalla Polizia Municipale vengono elevate diverse multe proprio per divieto di sosta, sono stati numerosissimi i commenti indignati da parte di cittadini che si aspetterebbero da figure istituzionali quantomeno il buon esempio.Ironica, invece, la foto pubblicata da un altro cittadino che immortala l'auto della Polizia Municipale di Tolentino lasciata sulle strisce rosa nel parcheggio del centro commerciale La Rancia. Le strisce rosa, anche se non ufficialmente regolamentate dal codice della strada, vengono utilizzate per delimitare parcheggi riservati a donne incinte o alle neo-mamme: "C'era forse un vigile in dolce attesa?". E anche qui i commenti (non propriamente benevoli) si sono sprecati.
I Comunisti di Tolentino sono favorevoli alla proposta avanzata dal M5s di Tolentino di convocare un consiglio comunale urgente "per far pronunciare i cittadini in merito alla riorganizzazione Sanitaria degli Ospedali minori che tagliano servizi essenziali come i punti di primo intervento".Ad affermarlo è Sandro Ruggeri, segretario del PCdI di Tolentino che aggiunge "Dopo le manifestazioni presso i palazzi della Regione, organizzate dai vari comitati locali e la diffida dei sindaci dell’Area Vasta 2, a larga maggioranza PD e Giunta Regionale hanno concesso diverse deroghe alla famigerata delibera del 22 dicembre, lasciando invece Tolentino e tutta l’Area Vasta 3 sprovviste di modifiche.Leggiamo dalla stampa, che il Presidente Ceriscioli, comunica che sarà previsto un nuovo Ospedale nel nostro comprensorio Provinciale con una spesa di oltre 50 milioni, come confermato dal segretario regionale del PD Comi, una dichiarazione presentata sottoforma di concessione quando in realtà, il tutto è previsto da una legge nazionale, un accordo con il Ministro Lorenzin che ufficializza ulteriori fondi per 21 milioni rispetto a l’anno precedente. Uno scenario pronto a diventare realtà e frutto di una politica fatta di tagli e riorganizzazione. Forze politiche, comitati e cittadini stanno ancora aspettando di conoscere le motivazioni della proposta fatta dal Gruppo Uniti per Salvare il PPI di Tolentino, in grado di soddisfare tutti i criteri e allo stesso tempo di salvare i servizi dell’Area Vasta 3 con un risparmio intorno ai 300mila euro ma bocciata dalla Regione.Lo chiediamo di nuovo: perché? Nel frattempo i Comunisti di Tolentino continueranno ad essere a fianco dei Cittadini per poter mantenere i servizi sanitari essenziali previsti dalla nostra Costituzione, servizi di cui beneficia un bacino di oltre 40.00 utenti. Pertanto ben vengano i finanziamenti che possono ulteriormente migliorare la qualità degli stessi ma senza giochi di potere e poltrone sulla pelle delle persone di cui si calpestano i diritti".
Riunita ieri sera all'Abbadia di Fiastra di Tolentino dal Segretario Provinciale Settimio Novelli, la Direzione provinciale del Partito Democratico di Macerata incentrata sul tema Sanità, alla presenza del Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli e del segretario regionale del PD Marche, Francesco Comi. Presenti all'incontro tutti i dirigenti provinciali, i segretari dei circoli locali, gli amministratori delle città più importanti e i consiglieri regionali.Il segretario Comi, che ha introdotto il dibattito con una lunga e puntuale relazione, ha affrontato gli aspetti più delicati contenuti nella riforma sanitaria regionale: l'ospedale unico per acuti per il territorio provinciale, la rete degli ospedali di comunità, le risorse, il referendum, la rete dell’emergenza, il ruolo dei medici di medicina generale, i punti nascita, la medicina territoriale. Relazione condivisa all'unanimità da tutti i presenti."Voglio subito chiarire – ha detto Comi – che la riforma sanitaria regionale non prevede né tagli, né riduzioni di risorse dedicate ai servizi, ma maggiori investimenti che qualificheranno le strutture. Se oggi, infatti, impegniamo complessivamente 63.904.600 euro per la loro gestione, da domani ne impegneremo circa 68.177.880, quindi 4.273.288 euro in più.Le norme sono chiarissime e non sono suscettibili di interpretazione, pena il taglio del fondo marchigiano di 110 milioni di euro e il blocco delle assunzioni, invece indispensabili. Tutto questo – ha precisato Comi – si traduce nel fatto che negli 'ospedali di comunità' aumenteranno le risorse e si qualificheranno i servizi. Quindi per quanto riguarda il territorio maceratese, gli ospedali di Tolentino, Recanati, Matelica, Treia e Cingoli avranno più risorse: circa 1,3 milioni di euro in più rispetto al passato".Poi un passaggio dedicato all'ospedale unico."La scelta di un ospedale unico per acuti non è un capriccio del presidente, ma è lo stesso DM 70/2015 a prevederlo, nel momento in cui stabilisce che gli ospedali di primo livello sono previsti in un bacino compreso tra i 150.000 e i 300.000 abitanti. La provincia di Macerata ha circa 322.000 abitanti. Può fare eccezione un ospedale con caratteristiche montane come Camerino. Una struttura unica potrà garantire gli standard nazionali di sicurezza, qualità e alta professionalità.Il costo è quantificabile in circa 110/130 milioni di euro per circa 420/450 posti letto. Le risorse ci sono. Al ministero c’è un fondo di circa 520 milioni per gli investimenti. Questo può servire a coprire il 50% dell’investimento. Ma non dobbiamo illuderci. Bisogna prima sottoscrivere un accordo di programma con il ministero competente, come dice chiaramente l’ex art. 20 legge 67/1988. L’accordo di programma richiede un progetto chiaro non solo un’idea ed una disponibilità. La rimanente quota di investimento va poi a carico del bilancio della regione Marche, che approva i piani di competenza annuale e pluriennale con votazione in consiglio regionale. Le risorse da dedicare agli investimenti sono reperibili dentro una programmazione pluriennale. Serve la volontà politica.Tenere separati i due ospedali di Civitanova e di Macerata – ha sottolineato il segretario regionale – ha inoltre un costo. Per l’esattezza circa 20 milioni di euro all’anno che potremmo risparmiare ed investire in innovazione, personale, qualità”.Il Presidente Ceriscioli, a cui sono state affidate le conclusioni, ha ribadito la necessità di riformare la sanità per migliorare i servizi e ha sottolineato come negli anni i problemi non gestiti non hanno prodotto soluzioni ma, al contrario, hanno aumentato criticità e disservizi per i cittadini e gli operatori sanitari.“Su alcune strutture – ha ricordato Ceriscioli – c'è ancora il cartello con la dicitura 'pronto soccorso', ma in realtà non lo sono. È dai primi anni Novanta che non esistono più. Sono consapevole che fare queste riforme è molto difficile, anche perché c'è una grande distanza tra la percezione dei e la realtà delle strutture oggi esistenti. Certo c'è chi sta cavalcando e strumentalizzando questo percorso, senza mai fare una proposta. Il Gruppo del Movimento 5 Stelle ha fatto una conferenza stampa per dire che vogliono dare un ruolo più incisivo al Consiglio regionale invece che alla Giunta, senza però – come al solito – avanzare una visione sanitaria.Dobbiamo, però, tenere a mente che le strutture ospedaliere sul territorio, così come sono, senza la riorganizzazione prevista da questa riforma sanitaria, vanno incontro ad una scadenza, così come stabilito dal decreto ministeriale 70/2015. Devono essere convertite entro dicembre 2016, obblighi di legge soprattutto dobbiamo presentare il piano al governo entro febbraio.Una riforma che, però, ho voluto seguisse binari precisi. Intanto, noi abbiamo voluto in primis mantenere le stesse risorse per ogni struttura di medicina territoriale e così sarà negli anni futuri. Continueranno gli investimenti sugli ospedali di comunità e la medicina territoriale che deve completare l'offerta con gli ospedali per acuti. Strutture, quelle del territorio, che non hanno i vincoli degli ospedali per acuti, e per questo potranno ricevere risorse in crescendo, modellate alle esigenze di una determinata comunità.È comprensibile che la chiusura dei punti nascita comporti la sollevazione popolare, difficilmente potrebbe essere altrimenti. Ma bisogna anche pensare che, per esempio a San Severino, le camere operatorie dedicate ai parti cesarei vengono riconvertite in servizi dedicati ad attività per acuti”.Una riflessione poi il Presidente l'ha dedicata alla necessità di realizzare un ospedale unico a Macerata. “Mettere insieme più strutture significa accentrare le turnazioni previste per legge, concentrando le attività e raggiungendo numeri più alti, che garantiscono più qualità e sicurezza ai servizi della struttura. Più qualità e più sicurezza che aiutano anche a drenare la mobilità passiva, che in questi anni è aumentata notevolmente. Nessuno pretende che domani mattina si giunga ad una soluzione per un tema così complesso, ma è sbagliato non entrare in un dibattito serio e costruttivo. È necessario che gli amministratori individuino i criteri per la realizzazione dell'ospedale unico. Sarà poi la regione a preoccuparsi delle risorse per un progetto che noi riteniamo strategico. Dire di chiudere uno dei due ospedali, tra quello di Civitanova e quello di Macerata, è una provocazione che qualcuno ha voluto strumentalizzare ma non è certo il disegno reale che ha la regione”.Molti gli interventi che si sono susseguiti nel corso della Direzione: Loredana Riccio, Giulio Silenzi, Cesare Martini, Massimo Montesi, Romano Carancini, Roberta Belvederesi, Domenico Ulissi, Francesco Fiordomo, Franco Antonini, Stefano Norscini. Tutti hanno concordato sulla necessità di informare meglio i cittadini sui contenuti della riforma, di un maggior impegno per contrastare la disinformazione e le strumentalizzazioni, sull'esigenza di programmare l’investimento per un nuovo e moderno ospedale per acuti e, soprattutto, sulla necessità di andare avanti con le riforme. ? ?
"Tolentino si attivi per proporre il referendum abrogativo sulla sanità. I capigruppo sottoscrivano la richiesta di un consiglio comunale urgente": quello di Gian Mario Mercorelli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle a Tolentino, è un vero e proprio appello rivolto a tutte le forze politiche. "Visto lo scempio che si sta perpetrando ai danni della sanità pubblica, il MoVimento 5 Stelle, nel corso di una recente riunione tra attivisti, portavoce comunali, regionali e nazionali, ha deciso di proporre un referendum per abolire la riforma sanitaria regionale voluta dal Pd di Spacca e Ceriscioli. Raccogliendo le firme dei cittadini" spiega Mercorelli "il referendum non potrebbe essere indetto prima del 2017, forse troppo tardi. E’ però possibile agire più rapidamente e dare voce ai cittadini già nei prossimi mesi se almeno 20 amministrazioni comunali delle Marche formalizzeranno la richiesta di referendum entro poche settimane. I quattro quesiti referendari sono già stati inviati al Sindaco di Tolentino Pezzanesi. Dato che un Consiglio Comunale straordinario può essere convocato solo su iniziativa di almeno un quinto dei Consiglieri (o del Sindaco), chiediamo pubblicamente a tutti i capigruppo di sottoscrivere la richiesta di convocare immediatamente un Consiglio Comunale urgente dedicato all’approvazione di una delibera che richieda alla Regione Marche di indire il referendum che consentirà ai cittadini marchigiani di decidere il proprio destino in materia di sanità. Ricordando che la salute pubblica non ha colore politico, confidiamo nel senso di responsabilità di chi è chiamato ad amministrare la nostra città".
Dopo lo straordinario successo riscosso con la prima serata di giovedì scorso, questa sera la Galleria di Macerata torna nuovamente ad animarsi al ritmo latino grazie al Caffè Venanzetti.Si ballano Bachata - Urban Latino - Raggeton - Dance con in consolle Diego 3G Dj e Lelemari Voice. L'animazione è a cura dell'ormai notissimo e apprezzato gruppo dei Mas Flow.Aperitivo cena euro 10 con 2 drink, aperitivo Sushi euro 15 con 2 drink.
Come ogni anno torna la festa più divertente, più colorata, più pazza di tutte.Ecco tutti gli eventi in programma da giovedì 4 febbraio a Macerata e provincia, per questo Carnevale 2016.L’Anap in collaborazione con Ancos, Meridiana e la società di formazione Imprendere srl, organizza la Festa di Carnevale per bambini che si terrà sabato 6 febbraio alle ore 16.00 presso l’Asilo Ricci di Macerata (via Dell’Asilo 36).L’ingresso alla manifestazione è gratuito, e i bambini presenti potranno godere della divertente animazione a cura del Gruppo Clown Avulss e imparare a preparare gustosi dolcetti grazie alla partecipazione degli allievi dei corsi di Imprendere.Anna Falchi attrice, showgirl e produttrice cinematografica sarà la madrina dell’edizione numero ventisei del Carnevale Maceratese in programma domenica 7 febbraio 2016. Carri, gruppi e maschere sfileranno nell’anello dei giardini Diaz come succede da quasi un quarto di secolo per un Carnevale Maceratese cresciuto di edizione in edizione.Sabato 6 e Martedì 9 febbraio 2016 Macerata Musei vi aspetta per il carnevale al Teatro Lauro Rossi con laboratori e animazione per bambini dai 5 ai 10 anni costo 5,00 euro. Prenotazione obbligatoria 0733 256361 - 271709Si terrà martedì grasso, 9 febbraio 2016, per il secondo anno, a San Severino, la grande festa di Carnevale per bambini organizzata da Villa Collio, in collaborazione col Ristorante Marisa e con la partecipazione de La Norcineria.Un grande evento specificamente studiato per le famiglie, per festeggiare nel miglior modo, nel giorno clou del Carnevale. Finalmente un pomeriggio interamente dedicato ai bambini, che proseguirà poi in serata con proposte anche per i grandi, dalle 21 alle 24 con i Mas Flow e Dj Bmas360 musica Revival e Balli di gruppo. Dalle 15.30 alle 19.30 a Villa Collio di San Severino, musica, animazione della Balena Dispettosa, spettacoli, sfilata delle maschere e tanto divertimento.Dal 5 al 9 febbraio 2016 si terrà la 51° edizione del carnevale Passotreiese. Info carnevalepassotreiese@gmail.comCarnevale tolentinate da sabato 6 a martedì 9, Palacarnevale in Piazza della Libertà a Tolentino.Mogliano, Carnevale dei bambini, 9 febbraio, Palazzetto, dalle ore 15.Porto Potenza, 7 febbraio, PalaPrincipi, dalle 15 alle 19.Corridonia, carnevale dei bambini, 6 febbraio, piazzale Fornace, dalle 14.30.La pro loco di Pioraco invita tutti i bimbi e le loro famiglie a divertirsi insieme sabato 6 febbraio dalle ore 15 presso l'istituto Sacro Cuore. Regali e presentazione per tutte le mascherine. Dolci e bevande, stelle filanti, coriandoli...e tanto altro da scoprire!Monte S. Giusto, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Montecassiano, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Montefano, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro.Morrovalle, 9 febbraio, dalle 14, vie del centro storico.Sarnano, 9 febbraio, dalle 15 alle 19, Palasport.Recanati, Carnevale dei bambini, 9 febbraio, dalle 14.30 atrio palazzo Comunale.Carnevale portorecanatese, domenica 7 febbraio, con inizio alle ore 15 in Piazza Fratelli Brancondi di Porto Recanati.A Civitanova si festeggerà il Carnevale. Grande è l’attesa di questo evento che porterà nella piazza tanti bambini in maschera. Domenica 7 febbraio moltissimi i carri allegorici e gruppi che sfileranno nelle vie cittadine fino a piazza xx Settembre.Il carnevale a Pollenza si festeggerà domenica 7 febbraio a partire dalle 14.30. L’organizzazione, affidata alla Pro Loco “Corporazione del Melograno” col patrocinio del Comune di Pollenza, ha scelto infatti di anticipare i festeggiamenti alla domenica per consentire a la più ampia partecipazione delle famiglie. “Stelle s…filanti in piazza” è il titolo dell’evento che avrà inizio presso i Giardini del Donatore e che con una ricca sfilata di gruppi mascherati raggiungerà la centrale Piazza Libertà. La musica, gli scherzi e l’animazione tipica del Carnevale intratterranno grandi e piccoli e per allietare il palato e per l’occasione l’Amministrazione comunale offrirà dei dolci a tutti i bambini presenti. Le iscrizioni dei gruppi mascherati resteranno aperte fino a venerdì 5 febbraio, gli interessati possono contattare via mail la Pro Loco “Corporazione del Melograno” scrivendo a: prolocopollenza@libero.it oppure chiamando il n. 333.282172; per i gruppi iscritti che raggiungeranno i dodici elementi è previsto un premio offerto dal Comune di Pollenza.
Il Comune di Tolentino, Assessorato alla Sicurezza, ha promosso come già annunciato, una serata riservata ai componenti dei Consigli di Quartiere e di Contrada per illustrare i risultati ottenuti dall’esperienza già testata su più Comuni con la collaborazione delle autorità competenti e dell’Associazione Nazionale per il Controllo del Vicinato. L'iniziativa nasce dall'esigenza, dettata dall'escalation dei furti che stanno interessando Tolentino ed i Comuni limitrofi.L’intento che l’Amministrazione intende perseguire è quello di far conoscere un’idea già in atto con successo, sia in Italia che all'estero, favorendo il controllo sociale attraverso l’applicazione dei più alti valori solidali, con il fine di coadiuvare l’attività cognitiva sul territorio da parte delle forze dell'ordine. Per illustrare in maniera approfondita l'organizzazione e il funzionamento dell’Associazione Nazionale sono intervenuti Enzo Musardo, membro del direttivo nazionale dell’Associazione e referente dell’Alto Lazio e Domenico Bevilacqua, referente provinciale e cittadino di Civitanova Marche.All'incontro hanno partecipato una folta rappresentanza dell’Associazione dei Carabinieri in Congedo, il Comandante della Polizia Locale Maria Cristina Ascolani e in qualità di organizzatori, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l'Assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli. “Il controllo del vicinato” – si è detto - può essere un sistema volontaristico molto efficace per favorire un reale e solidale controllo del territorio. Ogni residente conosce perfettamente la propria zona e i propri ambiti e quindi per primo può segnalare ed aiutare a prevenire furti o eventi criminosi. Oggi, grazie a questa associazione riconosciuta sul territorio nazionale – hanno proseguito Pezzanesi e Gabrielli – si potrà perfezionare l’opera di contrasto alla preoccupante escalation di furti che giustamente crea insicurezza tra i cittadini. In questi giorni stiamo lottando per il fattore “S” ossia sanità, sicurezza e sociale. Ecco allora che con la partecipazione attiva e responsabile di tutti si possono migliorare le situazioni esistenti.“A dare il buon esempio” - ha rimarcato il Sindaco ai presenti – “essendo voi tutti componenti dei Consigli di quartiere e di contrada, onorando al meglio l’impegno che avete sottoscritto con gli altri cittadini, sarete sicuramente pronti a collaborare per la miglior riuscita dell’iniziativa.”“Inoltre” – ha informato il Sindaco – “siano in contatto con la Prefettura che coordinerà il progetto al fine di favorire al meglio il controllo del territorio, il rispetto e la salvaguardia delle persone e delle proprietà. Viviamo un momento difficile, pertanto, è necessario fare la propria parte per garantire la sicurezza dei cittadini nel rispetto delle istituzioni e delle leggi.” Il progetto prevede l'adesione spontanea dei cittadini che non si adoperano come “ronde” ma effettuano una vigilanza attenta sul territorio di riferimento senza sostituirsi alle forze dell'ordine ma semplicemente segnalando tutte quelle situazioni anomale che posso costituire l’anticamera a fattispecie di reato. Il controllo del vicinato nasce negli anni '80 negli Stati Uniti e attualmente vi aderiscono solo negli Usa più di dieci milioni di famiglie. In Italia arriva negli anni duemila e attualmente impegna circa dieci mila famiglie in centotrenta comuni. Il controllo del vicinato è un efficace strumento di prevenzione che propone la partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione con le forze dell'ordine al fine di ridurre il verificarsi di reati contro le persone e la proprietà. È importante che i cittadini capiscano di poter segnalare, solo attraverso i loro coordinatori, con scrupolo ed attenzione le situazioni veramente sospette, attuando la cosiddetta prevenzione “situazionale”, riducendo la vulnerabilità ambientale e comportamentale, soprattutto, riducendo al minimo le opportunità. In tal modo sarà anche più forte la consapevolezza di appartenere a una comunità organizzata. Il consiglio che gli esperti hanno dato è quello di prevenire attraverso pratiche semplici e quotidiane, come annotarsi le targhe degli autoveicoli sospetti, scambiarsi i contatti con i vicini, utilizzare anche le più moderne tecnologie di comunicazione, sorvegliare la casa del vicino quando è assente, chiedere agli sconosciuti che cosa fanno nella zona e chi cercano, guardare l'ambiente in cui si vive con maggiore attenzione, segnalare quindi la presenza di persone sospette. Va sottolineato che la collaborazione con le forze dell'ordine sono alla base del funzionamento del progetto. Il regolamento prevede la formazione per tutti coloro che decideranno di aderire all'associazione oltre alla distribuzione di materiale informativo. È bene precisare che “il controllo del vicinato” spesso consente anche ai servizi sociali comunali di intervenire prima che situazioni delicate e di disagio portino a conseguenze irreparabili e molto gravi. I nostri occhi e le nostre orecchie insieme al nostro buon senso sono gli strumenti utili per favorire una comunità dove vivere più sicuri assicurando benessere comune e maggior fiducia, oltre al rispetto delle normative. I costi sono bassissimi, tutto si basa sul volontariato gratuito, le uniche spese che si devono sostenere riguardano la realizzazione e l'apposizione dei cartelli nelle zone dove si attua il “controllo del vicinato”. Importante la figura del coordinatore che viene scelto autonomamente dei componenti del gruppo che deve essere capace di collaborare con le forze dell'ordine e contemporaneamente di favorire l'aggregazione attiva dei componenti e dei residenti in genere. Importante anche l'accoglienza dei nuovi cittadini per indicare ai nuovi residenti le buone pratiche della raccolta differenziata, la posizione delle scuole, dei negozi, ecc.In conclusione - hanno detto il Sindaco e l’Assessore - il prossimo passo sarà quello di un’assemblea pubblica ma nel frattempo inizieranno le assemblee di quartiere per organizzare i primi gruppi, costituire i vari comitati e i relativi coordinatori che saranno formati adeguatamente.
Una nuova allerta meteo per vento forte con validità dalle 18 di mercoledì 3 alle 12 di giovedì 4 febbraio è stata emessa dalla Protezione Civile delle Marche.Il rapido transito di un fronte freddo, a partire da nord, nella nottata fra mercoledì e giovedì e nelle prime ore della mattinata di giovedì, porterà rovesci e temporali sparsi e, soprattutto, vento forte da nord est lungo la costa con raffiche fino a tempesta e conseguente mare agitato.Il vento, nel pomeriggio di mercoledì, proverrà dai settori occidentali e sarà maggiormente intenso nelle zone interne, con raffiche fino a vento forte. Dalla serata si avrà una repentina rotazione da nord est ed una intensificazione lungo la costa fino a burrasca, a cominciare dal pesarese. Nella nottata il vento interesserà progressivamente tutta la fascia costiera. Nella giornata di giovedì l'intensità del vento calerà dapprima nel settore centro settentrionale e poi, da fine mattinata, anche nel settore meridionale.
Nei giorni scorsi si è riunito il consiglio A.N.P.I. di Tolentino per programmare gli eventi per i prossimi mesi.La discussione principalmente si è occupata della prossima Commemorazione dei Martiri di Montalto che si svolgerà da giovedì 17 a domenica 20 marzo 2016.Si è deciso di anticiparla di una settimana per evitare la coincidenza con la Santa Pasqua.La discussione è poi proseguita con l’organizzazione del 16° congresso Nazionale A.N.P.I.. Il Consiglio ha deciso di effettuare il congresso di sezione sabato 27 febbraio all’auditorium della Biblioteca Filelfica, dalle ore 15.30 alle 20.00.Nei prossimi mesi la sezione di Tolentino sarà anche impegnata in una campagna di informazione, in vista del referendum sulla riforma del Senato e della Legge Elettorale. All’unanimità il consiglio si è espresso per il NO a queste riforme costituzionali, aderendo all’iniziativa referendaria in stretta coerenza con la linea seguita per due anni sul tema.Dopo il recente seminario svoltosi a Milano dall’A.N.P.I. Nazionale ed in occasione dell’imminente Giornata del Ricordo, è stato deciso di organizzare un’iniziativa sui Confini orientali, per abbattere pregiudizi e posizioni preconcette.Anzitutto, bisogna restituire alla legge istitutiva della “giornata” (L.30.3.2004, n. 92) il suo vero valore, che emerge sostanzialmente dalle prime quattro righe, che assegnano il vero compito di “ricordare e riflettere”.Lo trascrivo, per memoria: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani, dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.”