Serrapetrona

Canoa, kayak e molto altro: "Pagaie in Festa" anima il Lago di Caccamo

Canoa, kayak e molto altro: "Pagaie in Festa" anima il Lago di Caccamo

SERRAPETRONA – Una giornata tra acqua, sport e solidarietà. Sabato 19 luglio, dalle ore 9 alle 18, il lago di Caccamo si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto per accogliere "Pagaie in Festa", l’open day organizzato dalla Monti Azzurri Canoa Kayak Asd, con il patrocinio dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e dell’Unione Montana Monti Azzurri. L’iniziativa, pensata per avvicinare tutti – adulti e bambini – al mondo degli sport remieri, punta a far conoscere da vicino le discipline nautiche con pagaia o remo, in un contesto di pieno contatto con la natura e con un forte spirito di condivisione e sostegno reciproco. Alle 9.00 l’apertura ufficiale con giochi e manovre in acqua, seguita alle 10.00 dall’inizio delle prove libere di canoa, kayak, Sup e altre discipline nautiche. Ogni partecipante riceverà un "attestato di battesimo dell’acqua", simbolico primo passo nel mondo degli sport acquatici. Alle 13.00, la Pro Loco di Serrapetrona offrirà un pranzo a base di prodotti locali: primo freddo, affettati, formaggio, insalata di ceci, pane, acqua e i tradizionali tozzetti accompagnati dalla Vernaccia di Serrapetrona DOCG. Dalle 15.00 si riprendono le attività in acqua, sempre sotto l’occhio vigile dello staff e con la garanzia di sicurezza fornita dalla Croce Rossa Italiana – Comitato di Tolentino, affiancata dal Gruppo Civico di Serrapetrona per il volontariato. La giornata si concluderà alle 18.00 con altri giochi in acqua, i saluti e un arrivederci alla prossima edizione. Alla manifestazione parteciperanno anche diverse realtà sportive provenienti da varie parti d’Italia. Ci saranno gli atleti della Ternana Canottaggio Asd, quelli del Gruppo Kayak di Porto Sant’Elpidio con le loro canoe polinesiane autocostruite, i membri dell’U.S.B. Calypso Adventure di Padova con le canoe canadesi, i Gommonig di San Severino Marche con il caratteristico gommone a ciambella per la discesa sul fiume Potenza, gli sportivi della S.S. Lazio con i Sup e infine il Circolo Canottieri di Piediluco con la canoa polinesiana da gara. Accanto allo sport, ci sarà spazio anche per la solidarietà con la presenza di importanti realtà del volontariato come Avis Caldarola – 5 Comuni, Aido e Admo Monti Azzurri. Ospite speciale dell’evento sarà Alessandro Gattafoni, atleta e testimonial del progetto "125 miglia per un respiro" promosso dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica. "Con questo evento – fanno sapere gli organizzatori – vogliamo far conoscere il nostro Centro Canoe e costruire reti con altre associazioni italiane. Offriamo una giornata di divertimento sull’acqua in cambio di un piccolo contributo: ogni sostegno sarà fondamentale per la nostra crescita". La partecipazione alle attività è aperta a tutti, con un contributo di 10 euro per le prove in acqua (comprensivo di assicurazione), 10 euro per il buono pasto e 10 euro per la maglietta sociale. Per partecipare è necessario saper nuotare ed essere in buona salute; saranno forniti giubbotti salvagente a tutti.

15/07/2025 14:50
Il Nuvole Festival 2025 accende i Monti Azzurri: da Neri Marcorè a Mafalda Minnozzi, un viaggio tra arte e territorio

Il Nuvole Festival 2025 accende i Monti Azzurri: da Neri Marcorè a Mafalda Minnozzi, un viaggio tra arte e territorio

"Il mio paese è là dove passano le nuvole più belle". L'evocazione di Jules Renard è un invito a contemplare la tensione tra cielo e intimo sentire, in una danza tra leggerezza e profondità. Così ha preso forma la sesta edizione del Nuvole Festival 2025. Dal 14 Luglio, i borghi dei colli, che Leopardi vestì di eterno "azzurro" nei suoi versi, saranno palcoscenico di momenti di gioia, musica, riflessione in numerosi eventi voluti dall’Unione Montana Monti Azzurri e curati dall'architetto Sandro Polci. Il Presidente Giampiero Feliciotti sottolinea come “questo Festival travalica la mera rassegna di eventi ed è un richiamo accorato a sollevare lo sguardo e a interrogarsi sul futuro”. Una pulsante iniziativa, germogliata dalla visione dell’Unione Montana Monti Azzurri e sostenuta da Giunta Regionale delle Marche, Fondazione CARIMA e Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.  Una coesione quasi ancestrale permea e unifica i 15 comuni che compongono l'Unione Montana Monti Azzurri. Non è una mera contiguità geografica, ma una sinfonia di scelte maturate nel profondo del tempo, di peculiarità storiche incise nell'identità più schietta, di tradizioni sentite e condivise con una devozione quasi sacra, capaci di attraversare, con ammirevole resilienza, le sfide più aspre, dal sisma alla pandemia. Questa tela, densa di un passato che ancora pulsa e tuttavia saldamente protesa verso il domani, costituisce l'humus fertile su cui il Festival intesse la sua narrazione. Secondo Sandro Polci “tra queste valli, si percepisce l'autentico e il buono di ogni giorno e una bellezza che accarezza il passato, raccogliendone le vampe ardenti che sospingono – come nuvole d'estate - verso il futuro. Secondo Giampiero Feliciotti, Presidente dell'Unione Montana Monti Azzurri, considera questi eventi come "un'occasione preziosa per riflettere sulla valorizzazione delle risorse culturali, spirituali e identitarie dei nostri territori: fili d'oro che tessono la trama di una grande famiglia." Il cartellone di questa sesta edizione si rivela un caleidoscopio di esperienze, un invito a immergersi in percorsi artistici e spirituali che promettono di nutrire l'anima e stimolare la mente, portando voci e visioni a librarsi come nuvole tra i borghi. Il 14 luglio, alle 18.30, nei Giardini di Palazzo Ricci a Monte San Martino, si alzerà il sipario su "Note e Versi". Qui, la voce e le canzoni inconfondibili di Neri Marcorè si intrecceranno con la raffinata poesia di Filippo Davoli. Un dialogo vibrante, sospeso tra l'ironia più sottile e la profondità più toccante, capace di suscitare sorrisi, intime riflessioni e, soprattutto, l'anelito al sogno. Un momento di grazia che culminerà con la consegna a Neri Marcorè del prestigioso riconoscimento "Paesaggi di Pace" 2025. Un tributo significativo a "chi è stato operatore di pace, attraverso il lavoro, l’arte o un gesto esemplare", in perfetta sintonia con la massima hegeliana che rammenta come "Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione". Il 20 Luglio, alle 21.00, Piazza Vittorio Emanuele II a Caldarola ospiterà il "Premio Sibilla 2025", un appuntamento di "Musica tra le nuvole e sotto le stelle". Le armonie si leveranno verso un cielo che, in queste notti d'estate, promette visioni stellari, in un evento amicale, concepito per una profonda e gratuita condivisione (Info/prenotazioni 338.9698357). Il 22 Luglio, alle 19.00, presso il Circolo ACLI Pievefavera, risuoneranno le parole di "Immaginazione e Rinascita", una conversazione profonda con Giorgio Maria Cornelio, poeta, scrittore e regista. Un momento per esplorare le vie della creatività come motore di rigenerazione, un invito a lasciare che la mente si innalzi oltre le consuete geografie del pensiero. Il 27 Luglio, a Serrapetrona, presso Villa d'aria, alle 21.00, si vivrà un'esperienza di rara suggestione con "Le Nuvole di San Lorenzo e lo stupore dell’infinitamente grande". In collaborazione con l’Osservatorio astronomico "Crab Nebula" di Villa d'aria (https://goo.gl/maps/EtjgtKFngQWQB9PX7), sarà un'occasione per ammirare le meraviglie del cosmo, lasciando che lo sguardo si perda tra le costellazioni, un'immersione nell'immensità che restituisce il senso profondo del meraviglioso. L'evento è gratuito e richiede prenotazione obbligatoria tramite www.crabnebula.it, info@crabnebula.it o 338.8805855. Un consiglio per i partecipanti: coprirsi bene e scaricare le APP gratuite "SkyView" o "Star Walk" per guidare lo sguardo tra le costellazioni. Il 28 Luglio, alle 21.00, a Camporotondo di Fiastrone, nel "Giardino dei Giusti" Mafalda Minnozzi canterà di nuovole. Un'esibizione dove la voce si fa strumento, il mondo partitura e l'improvvisazione pura libertà: un inno alle nuvole che mutano nel cielo, con forme nuove e sorprendenti.

11/07/2025 18:46
Appennino Foto Festival, successo per la prima settimana

Appennino Foto Festival, successo per la prima settimana

Successo per la prima settimana di eventi dell’Appennino Foto Festival, la rassegna di fotografia naturalistica che si svolge tra i Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona (MC). Da mercoledì a domenica scorsi sono state inaugurate altre quattro mostre fotografiche (altrettante avevano aperto nel weekend precedente) e si sono tenuti incontri con personaggi di spicco del mondo fotografico e non solo, che hanno affrontato in maniera diversa il tema dell’edizione 2025 del festival, la fragilità: dall’importanza di riabitare i borghi dell’entroterra alla scoperta del lato selvaggio degli Appennini, dal coraggio di rischiare tutto per inseguire i propri sogni in cima alle vette più alte del pianeta all’invito a rallentare con le immagini prodotte grazie alla tecnica stenografica sull’Himalaya fino alla fragilità degli uccelli e dell’uomo. Il teatro di Caldarola ha ospitato le premiazioni del 19esimo Concorso internazionale di fotografia naturalistica Asferico dell’Afni (vincitrice assoluta la fotografa russa Catherine Milyakhina) che ha radunato sul territorio i più grandi fotografi italiani e stranieri. Per ritirare il premio sono arrivati non solo fotografi da tutta Italia, ma anche dalla Spagna (Merche Llobera) e dal Lussemburgo (Guy Conrady), partecipando poi agli incontri che si sono svolti il giorno seguente.  Ora, dopo qualche giorno di pausa, tocca alla seconda settimana: giovedì 10 luglio alle 18, l’associazione Sineglossa, in piazza Garibaldi a Belforte del Chienti, affronterà il tema delle redazioni di comunità e guide Nonturistiche che hanno l’obiettivo di raccontare un luogo senza trasformarlo in un prodotto di consumo. La sera alle 21, in piazza Umberto I, sempre a Belforte del Chienti, appuntamento con il climatologo Luca Mercalli che porrà l’accento sulla crisi climatica. Venerdì gli eventi si concentreranno nell’ex chiesa di San Sebastiano a Belforte del Chienti, attuale sede del Midac diretto da Alfonso Caputo, con un aperitivo musicale in compagnia del Duo Doria alle 18 e la presentazione del libro Mediae Terrae del commissario alla ricostruzione Guido Castelli.  Sabato sarà una giornata di sinergie, sempre a Belforte del Chienti, a partire dal mattino alle 11 quando al Campus Simonelli Group si terrà la premiazione del concorso Ibc Photo Awards a cura di Wild Ita e dalle 18 il festival si sposterà nel capoluogo in collaborazione con l’evento MagnaForte. Per le vie del borgo, l’associazione Occhio nascosto dei Sibillini terrà un laboratorio di educazione ambientale per bambini e l’associazione I Nuovi Amici di Macerata esporrà i dipinti realizzati dai ragazzi del centro. Le settimane clou del festival termineranno domenica a Caldarola, nel campetto dell’oratorio di San Gregorio dove alle 18 si terrà l’incontro dell’Occhio nascosto dei Sibillini “Uomo e natura: parola alle associazioni” e alle 21 l’incontro con Marco Granata “Fantasmi selvaggi. I piccoli carnivori, la crisi climatica e noi”. L’obiettivo - principale novità di quest’anno - è quello poi di continuare con gli appuntamenti del festival legati al tema della fragilità per tutto l’anno. «Siamo molto soddisfatti della risposta del pubblico - commentano il presidente dell’associazione PH3 che organizza il festival, Marco Gratani, e il direttore artistico Stefano Ciocchetti - poiché la continua crescita della manifestazione dimostra come non si tratti di un appuntamento legato solo all’ambiente e alla fotografia, ma di una manifestazione che offre in ogni incontro spunti per riflettere sui tanti temi che interessano l’entroterra, l’Appennino e borghi come quelli in cui viviamo. Incontro dopo incontro, ospite dopo ospite, ci rendiamo conto che sta prendendo forma un puzzle di grande valore, capace di fornire diverse chiavi di lettura per affrontare la rinascita dei nostri luoghi».

08/07/2025 14:30
“Dal vino fatto con mio nonno al riconoscimento di Forbes”: Matteo Cesari de Maria racconta la cantina VerSer

“Dal vino fatto con mio nonno al riconoscimento di Forbes”: Matteo Cesari de Maria racconta la cantina VerSer

Matteo Cesari de Maria è il titolare ed enologo della VerSer Cantina e Vigneti, una cantina giovane, la più giovane tra i produttori del Serrapetrona DOC. Si tratta di una proprietà di famiglia; Matteo, infatti, gestisce l'attivita insieme ai genitori Andrea Cesari de Maria e Marilena Scagnetti e la sorella Sandra. La cantina è stata inoltre selezionata tra le 100 eccellenze italiane di FORBES nel 2025.  Puoi raccontarci la storia di “VerSer”? Come mai questo nome?   “Questa cantina nasce non per una volontà imprenditoriale, siamo una famiglia che dal Nord decide di investire nelle Marche, ma in realtà è la creazione di un sogno familiare serrapetronese. Perché mia madre è serrapetronese doc da generazioni e suo padre, Giuseppe Scagnetti, è stato un po’ il mentore che mi ha trasferito questa passione sotto forma di conoscenza di un vitigno e della sua vinificazione regina che poi nel tempo è diventato il nostro progetto. Giovane perché i vigneti sono stati impiantati nel 2019 e nel 2020 abbiamo ultimato la costruzione della cantina e l’avvio della prima produzione. Il nome”VerSer” ideato da mia mamma, si origina dall’unione dei due aspetti fondamentali del nostro cuore che sono la Vernaccia come vitigno e Serrapetrona come paese. Verser in francese vuole anche dire versare vino, quindi è un gioco di parole”.  Puoi parlarci dei tuoi vigneti? Quali sono le caratteristiche principali? “Per quanto riguarda i vigneti noi li abbiamo in Località Carpignano che è una frazione di San Severino Marche, quindi i primi territori subito a nord rispetto al comune di Serrapetrona. Totalmente all’interno della reale riproduzione delle uve per le denominazioni di origine controllata e garantita di Serrapetrona. La scelta non è casuale ma è stata originata da e con mio nonno proprio perché questo territorio è quasi unico, è una valle lenticolare dove, soprattutto nella nostra zona, prevale in altissime concentrazioni l’argilla. Essa è un terreno splendido e forse il migliore per i grandi vini, perché nonostante la difficoltà nel lavorarlo e nel gestirlo, offre grande spinta alle piante per una sana e corretta crescita e ha la più alta concentrazione di elementi chimici che sono la base, i mattoncini, con cui le piante costituiscono gli aromi, che saranno poi presenti nel calice. Come detto la cantina piccola è di 2,8 ettari, suddivisi tra 2,2 ettari di Vernaccia Nera e mezzo ettaro di Pecorino. Questo perché io volevo due vitigni autoctoni, la Vernaccia è la regina di questo territorio, ma anche il Pecorino era presente in queste zone da studi condotti da diverse università che io poi ho condiviso e studiato con i miei professori di Milano, ho valutato che era un vitigno figlio della fascia pre appenninica, dove cresceva e si è sviluppato e spostato nel tempo, attraverso i secoli, seguendo le vie di transumanza, fino al mare. È un vigneto particolare perché oltre al giovane impianto viene condotto con delle tecniche di potatura moderne che sono volte ad aumentare la longevità della pianta, il vigneto è studiato per portarlo ad una quasi completa meccanizzazione. Questo perché la mia è una cantina totalmente a gestione individuale, quindi forse unica”.  Qual è la chicca della tua azienda? “Ogni singolo aspetto nel corso dell’anno viene fatto solo ed esclusivamente da me, dalla potatura fino all’etichettatura e all’inscatolamento delle bottiglie prima di consegnarle ai clienti. Questo perché io voglio avere un pieno e totale controllo di tutte le fasi produttive, perché la più piccola scelta fatta in vigna durante la potatura avrà una ripercussione sul calice che si verserà l’anno dopo. Nonostante la piccola superficie il terreno cambia di metro in metro, e solo potendo vedere pianta dopo pianta, comprendendone le caratteristiche, si può andare a fare quella che è poi la creazione di un vino. A questa chicca ne vorrei aggiungere un’altra, sicuramente esistono altre cantine a trazione individuale però io ho un passo in più, quando mi sono iscritto ad enologia, la prima laurea a Milano, ho fatto una tesi sperimentale dove ho progettato una cantina per valorizzare la Vernaccia di Serrapetrona DOCG. Poi grazie ad una selezione sono stato preso nella laurea magistrale in “Scienze Viticole e Enologiche” dove ho potuto con una tesi durata quasi due anni, studiare per primo ed unico al mondo, il vitigno Vernaccia Nera. Fino alla data della mia laurea era considerata probabilmente una sorella minore del famoso Grenache francese. Mio nonno nonostante facesse il vino più per una passione casalinga che per imprenditoria, era convinto che non potesse essere così, che secoli di persone che avevano tutelato questo vitigno e tecniche di vinificazione così particolare, non potevano farlo su qualcosa che fosse importato dalla Francia. Ed è così che al termine di questo lungo percorso, che è andato dalla genetica ed è passato soprattutto dalle analisi chimiche delle uve e di tutte le possibili vinificazioni, ho potuto definire in maniera inoppugnabile l’unicità di questo vitigno. Per cui forse la chicca è che oltre ad essere una cantina a trazione individuale è una delle pochissime, forse l’unica cantina al mondo, che può vantare la proprietà totale ed esclusiva della conoscenza del vitigno. Sembra una cosa banale ma è da queste basi che poi si trae la perfetta espressione di quella che poi sarà l’uva tramutata in vino. Tante cantine possono vantare grandiosi enologi consulenti che però ovviamente non fanno altro che applicare una ricetta, una tecnica, alle varie aziende clienti, che possono essere in Veneto come a Pantelleria. Io non volevo questo, perché il vino si fa in vigna, si fa assaggiando le diverse annate, rispettando totalmente teruar e clima delle annate, dando così una connotazione mai uguale ai vini. Farlo invece attraverso un consulente spesso può portare a questo appiattimento espressivo”.  Che cosa ti senti di dire ad un giovane che custodisce il tuo stesso sogno? “Primo di non abbattersi davanti alle avversità o alla enormità di cose da fare. Quando ho lasciato il posto di lavoro in Piazza San Babila a Milano, in giacca e cravatta, e mi sono seduto per la prima volta alla lezione di chimica organica ero terrorizzato, pensavo alle decine e decine di esami che avrei avuto davanti prima di potermi mettere nell’idea di creare la mia azienda. Ma affrontando in maniera convinta e decisa il percorso, ho potuto vantarmi di una laurea triennale di 106/110 e di una magistrale con i complimenti della commissione da 110 e lode proprio sul mio vitigno, su questo racconto per la prima volta. Poi c’è stato il progetto, creare la vigna, le avversità sono arrivate giorno dopo giorno, ma in maniera tranquilla e determinata si è potuto smontare tutto arrivando a questo destino”.  Progetti in cantiere? “Il prossimo progetto della mia cantina sarà dedicarsi al mondo delle bollicine metodo classico, sia la Vernaccia Nera che il Pecorino hanno grandi capacità di poter esprimere note varie tali e tecniche uniche, producendo spumanti in metodo classico. È un progetto lungo e non facile che speriamo di completare nei prossimi anni. E a questo vorremmo unire un altro sogno che è riportare il vino e le vinificazioni nel centro del paese. La nostra cantina è proprietaria di una cantina storica a poche centinaia di metri dal centro del paese dove si faceva vino ormai più di mezzo secolo fa, la speranza a breve è di poterlo aprire e di destinare questi locali proprio alla realizzazione dei metodi classici”.            

21/06/2025 17:00
Ciclista cade nei boschi di Serrapetrona: soccorso in eliambulanza

Ciclista cade nei boschi di Serrapetrona: soccorso in eliambulanza

Intervento di emergenza questa mattina nei pressi del Rifugio Manfrica, nel comune di Serrapetrona, dove un biker è rimasto ferito dopo una caduta nel bosco. L’allarme è scattato quando l'uomo, di circa 60 anni e impegnato in un'escursione in mountain bike, ha perso il controllo del mezzo su un tratto impervio, finendo rovinosamente a terra. A rispondere con prontezza è stata una squadra del soccorso alpino e speleologico Marche, attivata in supporto all’equipaggio di Icaro 02, l’elisoccorso sanitario partito da Fabriano. Grazie alla collaborazione tra le forze in campo, il recupero del ferito è stato portato a termine in sicurezza. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e un'ambulanza della Croce Rossa, che hanno contribuito a garantire il coordinamento delle operazioni di soccorso e la stabilizzazione del biker. Dopo le prime cure sul luogo dell’incidente, il ciclista è stato trasportato in elicottero all’ospedale regionale di Torrette di Ancona per accertamenti. Le sue condizioni, secondo le prime informazioni, non sarebbero gravi.  

08/06/2025 14:00
Serrapetrona, 60 anni di agricoltura biologica: l’evoluzione sostenibile dell'azienda Maggi & Vecchioni

Serrapetrona, 60 anni di agricoltura biologica: l’evoluzione sostenibile dell'azienda Maggi & Vecchioni

L’azienda agricola biologica di Maggi & Vecchioni di Serrapetrona è una realtà familiare, radicata sul territorio, che ha fatto del lavoro una ragione di vita. Essa attualmente è arrivata alla sua terza generazione con il giovane Yuri Maggi e con il fondamentale supporto del fratello Jonatan, figli di Luisa e Luigi, il quale ha aggiunto: "L’azienda è nata nel 1964 grazie a mio nonno, da subito allevatore e conduttore di fondo, già allora predominava una visione di ciclo chiuso e di qualità… tutto quello che veniva coltivato, a sua volta era impiegato per l’uso zootecnico e per l’autosufficienza familiare".   Puoi raccontarci la storia della vostra azienda agricola? “Pionieri del biologico da sempre, nel 2000 siamo entrati nel sistema di certificazione così da garantire una tracciabilità dei nostri prodotti. Nei primi anni, dopo diversi investimenti importanti come la stalla e il laboratorio di trasformazione, ci siamo sganciati dal sistema di vendita del capo zootecnico alla distribuzione (macellerie e minimarket), così da arrivare direttamente al consumatore finale. Negli anni successivi ci siamo concentrati per portare i clienti in queste bellissime montagne dove è ancora possibile assaporare la genuinità di un prodotto di alta qualità, un prodotto che nonostante l’avanzare del tempo è rimasto intatto. Dal 2015 l’azienda ha iniziato a credere sempre più al green e alle energie rinnovabili, così abbiamo installato grazie ai fondi europei, una pala eolica, in grado di garantire l’autosufficienza dal punto di vista energetico, così da essere ad impatto zero. Nel 2016 il terremoto ha segnato anche noi, ci siamo dovuto reinventare e grazie al mercato nazionale abbiamo aperto le porte alla vendita su tutto il territorio avvalendoci delle spedizioni. Nel 2018 poi è arrivato il mio insediamento e con esso l’inizio di investimenti importanti grazie all’affiancamento dei fondi europei, con l’acquisto di trattori e di attrezzatura per ottimizzare sempre più le fasi di lavoro nei campi. Nel 2021 poi un’altra batosta, l’arrivo della pandemia, ma grazie alla consegna a domicilio si è aperto un mercato importante verso la nostra provincia, così da farci prendere una scelta. A dicembre 2024 abbiamo aperto il nostro primo punto vendita extra aziendale a Macerata. Proprio in questi giorni abbiamo attivato un impianto fotovoltaico con una grande capacità di accumulo, per arrivare all’autosufficienza anche nelle ore notturne, in mancanza di vento”.  Che cosa ti senti di dire a un giovane che punta ad aprire una sua azienda agricola?  “Sono un giovane in agricoltura, dedico tutta la mia vita a tutto ciò. Forse non è semplice iniziare e decidere di aprire un’azienda agricola, i fattori sono molteplici, da quello di carattere economico a quello sociale. Devono essere fatti dei macro investimenti di avvio per un lavoro che non è in grado di garantire un reddito a chi ci lavora. Poi c’è da dire che la società ha avviato da diversi anni ormai, un processo sempre più veloce e imminente. L’agricoltura deve rispettare i tempi della natura, cioè, se il sabato sera vuoi andare a ballare non è detto che tu possa andare, se hai una nascita in stalla devi restare a lavoro. Poi potrei dire che siamo ancora considerati di classe B o forse C, fin dalle scuole ci dicevano che se non studiavi andavi ad arare la terra. E ancora… quale genitore augura la vita da agricoltore al proprio figlio, o meglio ancora, quale genitore invita il proprio figlio o figlia a fidanzarsi con un agricoltore/allevatore? Però un però esiste sempre, se ami questo lavoro non conosci la fatica che giorno dopo giorno richiede, se ami questo lavoro non vorresti mai fermarti alla sera e non vedi l’ora che sia mattina per ripartire, perché noi non ne facciamo una questione economica, ma di soddisfazione personale”.  Puoi parlarci dei vostri prodotti? “Noi realizziamo prodotti di alta qualità, ad oggi siamo autonomi sul tutto fabbisogno zootecnico e alimentare, questo ci permette di lavorare a nostra volta un prodotto di grandi sapori, insaccati senza nessun conservante a parte il sale, carni fresche bovine e suine, farine, ceci, lenticchia, farro ecc.. tutti prodotti che lavoriamo in azienda, e che a sua volta abbiamo coltivato nei nostri campi e poi stoccato nei nostri magazzini”. Puoi svelarci la chicca della vostra azienda? “La nostra azienda si è sempre distinta per la conduzione in biologico, siamo sempre stati al passo con l’innovazione. Nei nostri prodotti si riscopre i sapori di una volta perché semplicemente non li abbiamo mai abbandonati. Una chicca? Gli insaccati. I nostri maiali pascolano all’aperto in mezzo al bosco e questo gli dà un gran sapore al prodotto finito”. Progetti per il futuro? “Per il futuro abbiamo in mente di innovare questo gran lavoro che stiamo facendo ora, l’azienda è davvero efficiente in molti campi, da quello idrico a quello energetico. Per ridurre l’impatto dei nostri trattori, stiamo programmando investimenti, diminuendo sempre più le fasi di lavorazione ma garantendo assolutamente la qualità”.

17/05/2025 17:14
Oltre 250 ciclisti alla scoperta dell’entroterra maceratese tra sport, natura e borghi incantati

Oltre 250 ciclisti alla scoperta dell’entroterra maceratese tra sport, natura e borghi incantati

Oltre 250 i partecipanti al Vic Bikepacking 2025, l’evento cicloturistico che si è tenuto il 10-11 maggio nell’entroterra maceratese, in collaborazione con il negozio Bike Workshop, dedicato a tutti gli appassionati di ciclismo e di avventura. Un’esperienza cicloturistica che combina il piacere id fare sport con la scoperta di scorci mozzafiato.La partenza è stata da Villa Quiete di Treia, una meravigliosa villa rinascimentale, che ha estasiato i partecipanti venuti soprattutto da fuori regione. Il primo giorno, i ciclisti hanno scoperto luoghi magici come piazza del Popolo e il castello di San Severino Marche, la piazza e i panorami di Serrapetrona, Camerino e Montelago, per poi scendere prima a Sefro e poi a Pioraco. Per quanto riguarda il secondo giorno, i cicloturismo sono partiti alla volta di Matelica, passando per i colorati murales di Braccano, sono saliti all’Abbazia di Roti, per poi scendere il Valdiola e ritornare a Treia in piazza.Marco Sordini, è uno degli organizzatori insieme ad Alessandra Cristalli e a Nicola Santori: “Si è creata una sinergia con tutti i comuni, da Sefro, dove il sindaco Tapanelli si è impegnato per aiutarci con i tavoli per la cena, fino a Treia che ci ha messo a disposizione la Villa per la partenza, ma anche Matelica e San Severino Marche. Non c’è stato un comune che non ci ha aiutato, ringraziamo tutti”. Il campo base è stato allestito a Pioraco, Sordini ha aggiunto: “Ringrazio di cuore il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, ci siamo trovati davvero benissimo, è stato di una lungimiranza e disponibilità infinita. Ci ha messo a disposizione quanto di più bello ci sia in paese, tra cui il nuovo centro sportivo composto dal palazzetto, al prato adiacente dove abbiamo fatto allestire le tende, fino al chiostro per la cena, che è stata una chicca. Tutti i partecipanti sono rimasti a bocca aperta”.Molto soddisfatta Alessandra Cristalli, presidente del Vic: “Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare un bellissimo evento e a portare tantissimi cicloturisti da fuori regione, tutto ciò grazie alla collaborazione delle amministrazioni dei comuni attraversati ed agli sponsor che ci hanno sostenuti. Non resta dunque che aspettare l’edizione del 2026”.

14/05/2025 12:09
Serrapetrona, Enrica “Righetta” Marchetti compie 100 anni: un secolo di vita tra le colline di Caccamo

Serrapetrona, Enrica “Righetta” Marchetti compie 100 anni: un secolo di vita tra le colline di Caccamo

Un secolo di vita tra le colline di Serrapetrona. È qui, nella sua terra, che il 27 aprile scorso Enrica Marchetti, conosciuta affettuosamente da tutti come Righetta, ha raggiunto il traguardo dei 100 anni. Un secolo di vita trascorso nel cuore dell’entroterra maceratese, precisamente a Savignano, frazione di Caccamo di Serrapetrona, dove è nata e dove ha sempre vissuto, portando avanti con orgoglio le tradizioni e i valori della sua terra. Righetta è l’ultima in vita di cinque sorelle: nel 1961 ha sposato Marino Boncagni, con cui ha condiviso la vita fino al 2008, quando lui è venuto a mancare. La sua storia personale si intreccia con quella del territorio: anche dopo il terremoto del 2016, che l’ha costretta a lasciare la sua abitazione danneggiata dal sisma, non ha voluto allontanarsi dalla sua terra. Oggi vive nelle Sae di Caccamo, insieme all’amato figlio Luigino, continuando a essere parte attiva della comunità che tanto ama. Sempre stimata per la sua onestà, la sua sincerità e l’irresistibile simpatia, Enrica è stata ed è un punto di riferimento per tutti: con la battuta sempre pronta e la porta di casa sempre aperta, ha accolto per decenni amici, vicini e chiunque avesse bisogno di un sorriso o di un aiuto. La sua presenza ha contribuito a rendere Savignano un luogo speciale, dove l’umanità e la solidarietà non sono solo parole, ma stile uno di vita. La festa per il suo centesimo compleanno è stata una vera e propria manifestazione d’affetto: gli amici, i parenti e gli abitanti di Savignano si sono radunati a Caccamo per farle una sorpresa, celebrando insieme a lei questo importante traguardo. Anche il sindaco Silvia Pinzi e la giunta comunale hanno partecipato, portando una targa con un messaggio speciale a nome di tutta la cittadinanza di Serrapetrona: “In questa giornata ti auguriamo di accendere le 100 candeline non solo per celebrare la tua vita, ma anche per riconoscere la luce che hai portato in quella dei tuoi familiari e della comunità: tanti auguri Enrica!” La storia di Enrica Marchetti è la testimonianza viva di come l’ambiente, lo stile di vita e il legame con le proprie radici siano ingredienti fondamentali per una vita lunga e felice. Vivere nei piccoli borghi dell’entroterra, immersi nell’aria buona, circondati da buon cibo e tradizioni autentiche, rappresenta un patrimonio prezioso, non solo culturale ma anche di benessere. Righetta ne è la prova più bella: cent’anni di vita, di affetti e di comunità.

30/04/2025 16:52
Serrapetrona, Caccamo in fiore: colori, tradizioni e sapori per celebrare il 25 aprile tra natura e bellezza

Serrapetrona, Caccamo in fiore: colori, tradizioni e sapori per celebrare il 25 aprile tra natura e bellezza

Una giornata immersi nella bellezza. Vuole essere questo l’ormai tradizionale appuntamento con la Festa dei fiori che da 23 edizioni anima la frazione di Caccamo di Serrapetrona e tutto il territorio circostante. Il 25 aprile, il paese si trasformerà in un vivace palcoscenico di colori, profumi e tradizioni. La mostra mercato di piante e fiori sarà il cuore pulsante della giornata, affiancata da esposizioni di artigianato artistico, prodotti tipici locali e street food. Non solo una festa per gli occhi, ma anche per il palato e un'opportunità per conoscere le piccole realtà produttive del territorio. L’evento, che si svolgerà nel corso dell’intera giornata, rappresenta un’occasione per dare nuova linfa alle realtà locali dove sarà possibile degustare piatti tipici e approfittare per una piacevole pausa gastronomica. Tra le iniziative collaterali, spicca l'Open day del Centro canoa, con prove gratuite aperte a tutte le età al lago di Caccamo: una zona dove sarà bello approfittare per una passeggiata o un momento di relax. In programma poi il Circo Ludobus che animerà la giornata con giochi antichi in legno. Nel pomeriggio, spazio all’intrattenimento itinerante con trampolieri, trucca bimbi e bolle di sapone, per la gioia di grandi e piccini. La Festa dei fiori non è solo un evento, ma un invito a rallentare, a scoprire l’incanto nascosto dei borghi dell’entroterra, a lasciarsi sorprendere dalla semplicità e dall’armonia di luoghi dove il tempo sembra scorrere più lentamente. L’ingresso è libero e, in caso di maltempo, la manifestazione verrà rinviata a domenica 27 aprile. Un’occasione unica per chi ama la natura, i fiori, la convivialità e vuole vivere un 25 aprile diverso, all’insegna della bellezza e dell’autenticità. "Invitiamo cittadini e turisti a vivere con noi questo evento che è ormai diventato una tradizione per il territorio - dice il sindaco Silvia Pinzi -. Sarà la prima occasione di primavera per venire a scoprire le bellezze che Caccamo e Serrapetrona offrono dal punto di vista naturalistico, storico e culturale. Tante anche le attività enogastronomiche pronte ad accogliere coloro che vorranno conoscere i sapori della nostra terra".

22/04/2025 12:20
A lezione di kayak: il Centro Canoa Caccamo apre le porte agli studenti

A lezione di kayak: il Centro Canoa Caccamo apre le porte agli studenti

Il kayak come strumento di scoperta, sport e valorizzazione del territorio. Con questo spirito l'associazione "Monti Azzurri canoa kayak", a Serrapetrona ha ospitato nei giorni di mercoledì 9 aprile e martedì 15 aprile gli alunni dell’Istituto Comprensivo via Ugo Bassi di Civitanova Marche per due giornate di lezioni teoriche sulla pratica del kayak. L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto di apertura alle scuole che proseguirà nel mese di maggio, quando a partecipare saranno anche gli istituti del comprensorio dei comuni limitrofi. L’obiettivo è duplice: avvicinare i più giovani allo sport della pagaia e far conoscere il centro federale e il patrimonio naturalistico del lago di Caccamo, uno specchio d’acqua suggestivo, nato come bacino idroelettrico Enel e oggi riqualificato per finalità turistiche e sportive. Il Centro Canoa Caccamo è una realtà d’eccellenza nelle Marche: ben strutturato e in costante evoluzione, rappresenta una meta preferenziale per appassionati, atleti e gruppi sportivi, che scelgono il lago per allenamenti, raduni e gare ufficiali.  "Far scoprire questo luogo ai più giovani è per noi una missione - spiega Cristiano Leccesi, presidente dell’associazione affiliata alla Federazione italiana canoa e kayak -. Conoscere la disciplina del kayak significa anche sviluppare il rispetto per l'ambiente, la consapevolezza delle risorse naturali e un legame più profondo con il territorio". Le lezioni teoriche sono solo il primo passo: il percorso prevede anche uscite pratiche in acqua e attività ludico-formative, in un contesto sicuro e stimolante. Una vera e propria scuola a cielo aperto, dove lo sport diventa veicolo di educazione e scoperta. Il Centro, con sede proprio in riva al lago, continua così la sua opera di promozione del territorio attraverso lo sport, aprendo le sue porte non solo agli atleti, ma anche a studenti e famiglie. Una scelta che unisce passione, formazione e valorizzazione ambientale.

15/04/2025 12:07
Serrapetrona, auto si schianta contro i dissuasori all'uscita della superstrada: interviene l'eliambulanza

Serrapetrona, auto si schianta contro i dissuasori all'uscita della superstrada: interviene l'eliambulanza

Un incidente stradale si è verificato questa mattina, poco prima delle 12, sulla superstrada (SS 77 della Val di Chienti) in direzione mare, all'uscita di Serrapetrona. Per cause da accertare, un’automobilista ha perso il controllo del veicolo, finendo contro i dissuasori di sicurezza posti lungo la carreggiata. L’impatto ha causato diversi danni al mezzo e ha coinvolto due persone a bordo, che sono state prontamente soccorse dai sanitari del 118. Vista la gravità della situazione, è stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza per il trasporto di uno dei feriti verso l'ospedale. Entrambi i coinvolti sono stati trasportati in ospedale, ma le loro condizioni non sembrano essere critiche. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l'area e la polizia stradale, che ha provveduto a ricostruire la dinamica dell'incidente e a gestire il traffico, che ha subito rallentamenti a causa dell’operazione di soccorso.

12/04/2025 13:39
La Pasqua prende forma a Serrapetrona: viaggio all'interno della 'grande pasticceria' Quacquarini (FOTO e VIDEO)

La Pasqua prende forma a Serrapetrona: viaggio all'interno della 'grande pasticceria' Quacquarini (FOTO e VIDEO)

“La forza della tradizione”. È questa la scritta che accoglie i visitatori all’interno dello store dell’azienda vitivinicola e dolciaria Quacquarini a Serrapetrona. E non è solo uno slogan: è un vero e proprio manifesto che prende vita tra bottiglie di Vernaccia, dolci stagionali e profumi d’altri tempi. Un invito a immergersi in una storia di famiglia, fatta di passione, lavoro e qualità. In vista della Pasqua, siamo entrati nel cuore pulsante della dolciaria: il laboratorio. Qui, tra profumi di colomba appena sfornata e fontane di cioccolato, abbiamo avuto modo di testare come la tradizione prende forma con passione e artigianalità. Ad accoglierci è Mauro Quacquarini, titolare dell’azienda insieme ai fratelli Monica e Luca:  “Abbiamo già consegnato i prodotti ai nostri clienti. Quest’anno la Pasqua cade tardi, il 20 aprile. Speriamo nel bel tempo, così che le persone possano godersi momenti di convivialità e uscite all’aperto. Colgo l’occasione per invitare tutti a venire a Serrapetrona”. I cavalli di battaglia per queste festività restano i grandi classici: colombe e uova pasquali, realizzate con cura artigianale e dipinte a mano.“Non abbiamo introdotto grandi novità, se non qualche decorazione originale sulle uova e qualche gusto diverso nelle colombe. Ma resta salda la nostra filosofia: qualità e rispetto della tradizione Quacquarini”. Ed è proprio questa filosofia che si respira a ogni passo nel laboratorio. Circondati da colate di cioccolato e da impasti profumati, osserviamo lo staff all’opera, tra gesti esperti e grande dedizione. “La qualità dei nostri prodotti – sottolinea Mauro – non dipende solo dalle materie prime, ma soprattutto dal processo produttivo. Non siamo un’industria dolciaria, ma una grande pasticceria organizzata. I macchinari li scegliamo con attenzione, li acquistiamo solo se migliorano o almeno non alterano i nostri standard artigianali”. Un equilibrio tra passato e futuro che affonda le sue radici nella storia di famiglia: “Quacquarini nasce come azienda agricola, grazie al lavoro di nostro padre. Noi figli abbiamo portato avanti il progetto, ampliandolo. La dolciaria è nata nel 1989: all’inizio solo torroni, poi pian piano ci siamo evoluti, fino a proporre cioccolato, biscotteria, panettoni, colombe e uova. È stata un’evoluzione naturale, quasi 35 anni di lavoro”. Un lavoro che non smette di stupire, soprattutto i più piccoli.  “Abbiamo avuto in visita una scolaresca di seconda media: vedere gli occhi sbalorditi dei ragazzi di fronte a tutto quel cioccolato è stato impagabile. E ovviamente non è mancato l’assaggio di colomba”. Nel laboratorio Quacquarini la Pasqua è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Un racconto dolce, fatto di passione e tradizione, da gustare morso dopo morso.

12/04/2025 12:00
Il vino tra tradizione, mercato e regole: un incontro del Rotary Tolentino a Serrapetrona

Il vino tra tradizione, mercato e regole: un incontro del Rotary Tolentino a Serrapetrona

Serrapetrona ha ospitato un evento di rilevanza organizzato dal Rotary Tolentino, presieduto da Giuseppe Bocci, con un tema di fondamentale importanza per il futuro del settore vitivinicolo: "Il vino tra tradizione, mercato e regole: presente e futuro di un patrimonio italiano". L’incontro, tenutosi alla cantina Alberto Quacquarini, ha visto la partecipazione di esperti del settore e ha offerto spunti di riflessione sulle sfide e le opportunità che il mondo del vino si trova ad affrontare, tra innovazione, tradizione e regolamentazione. Tra i relatori, Roberto Potentini, enologo e docente universitario, che ha fornito un’analisi dettagliata dei vini dealcolizzati, un settore emergente che sta guadagnando terreno, soprattutto in Paesi come gli Stati Uniti, la California, la Nuova Zelanda, l’Australia e la Francia. Secondo Potentini, sebbene questi vini non rappresentino una minaccia per i consumatori tradizionali, possono attrarre nuovi segmenti di mercato, come quelli delle bevande analcoliche. "In Italia, il fenomeno è ancora agli inizi, con una regolamentazione che è entrata in vigore solo alla fine del 2024, ma la crescita del settore è già visibile", ha aggiunto Potentini. Potentini ha, inoltre, evidenziato il calo dei consumi di vino, che nelle Marche è passato da 110 litri pro capite nel 1980 a soli 24 litri nel 2023. C’è stata una discesa che si è verificata in particolare dal 2007 in poi. Ha anche sottolineato come, nonostante questa discesa, la cultura del vino sia diventata sempre più sofisticata, con un forte interesse per l’enoturismo e lo "storytelling" legato alle cantine. Benedetto Ranieri, socio del Rotary Tolentino, ex direttore generale dell’assessorato dell’agricoltura della Regione Marche e moderatore dell’incontro, ha focalizzato l’attenzione sulla viticoltura nelle Marche, descrivendo una regione particolarmente vocata alla produzione vinicola, con oltre 11.000 aziende vitivinicole e 18.000 ettari di terreno coltivato a vigna. Ha trattato la storia del vitigno. La più antica testimonianza della presenza della vite coltivata è rappresentata da ritrovamenti di reperti inerenti la lavorazione del vino in Mesopotamia. In Italia è arrivata con gli Etruschi. Ha parlato delle difficoltà che il settore sta vivendo o vissuto, come le malattie delle viti e i costi energetici, ma ha anche sottolineato le opportunità offerte dalla tecnologia. A prendere la parola è stata anche Paola Calafati Claudi, segretario dell’Unesco Tolentino Terre Maceratesi, che ha illustrato l’importanza del “Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico” e delle pratiche agricole tradizionali, un’iniziativa fondamentale per la tutela delle tradizioni vitivinicole. Il nutrizionista Roberto Talamonti ha poi condiviso le sue riflessioni sul rapporto tra vino e nutrizione, approfondendo i benefici e i rischi legati al consumo moderato di vino. La serata è stata, inoltre, un’occasione per degustare alla cantina Quacquarini la vernaccia, vino spumante docg che rappresenta una vera e propria eccellenza del territorio. La produzione di questo vino è limitata a un’area circoscritta che include l’intero comune di Serrapetrona e parte dei comuni limitrofi. La sua particolare tecnica di spumantizzazione, che prevede tre fermentazioni, lo rende un prodotto unico nel suo genere. Alla serata hanno partecipato, infine, il presidente dell’Unione Montana Monti azzurri di San Ginesio Giampiero Feliciotti, il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi, il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni, il governatore eletto del Distretto 2090 Stefano Gobbi, insieme ai fratelli Luca e Mauro Quacquarini, titolari della cantina insieme alla sorella Monica, che hanno offerto ai partecipanti una visione completa del futuro del vino nelle Marche, tra innovazione, tradizione e sfide del mercato. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto e crescita per tutti i presenti, con l’auspicio che la cultura del vino marchigiano possa continuare a prosperare, valorizzando le tradizioni e accogliendo le nuove sfide del mercato globale. Al termine c’è stata la cerimonia dell’ingresso di due nuovi soci del Rotary Tolentino, Simone Scisciani, socio unico e amministratore unico dell’impresa edile Scisciani e Frascarelli e Stefano Vissani professionista nell'allevamento del bestiame per la produzione di suini.    

10/04/2025 11:20
Serrapetrona, incidente  sulla SS77: auto finisce contro il guardrail: due feriti all'ospedale

Serrapetrona, incidente sulla SS77: auto finisce contro il guardrail: due feriti all'ospedale

I vigili del fuoco sono intervenuti oggi, poco dopo le ore 15:00, a seguito di un incidente stradale verificatosi lungo la SS77, nei pressi dell'uscita di Serrapetrona, in direzione Civitanova Marche. Un'auto, Volkswagen Fox, per cause in corso di accertamento si è schiantata contro il guardrail. La squadra dei pompieri di Tolentino ha messo in sicurezza il veicolo coinvolto nell'incidente, evitando ulteriori pericoli per la viabilità. A bordo della vettura erano presenti due persone, un uomo e una donna, che sono stati prontamente soccorsi dal personale del 118. I due feriti non hanno riportato lesioni gravi, ma sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale di Macerata per accertamenti medici. Sul luogo dell'incidente, oltre ai vigili del fuoco, era presente anche la polizia stradale, che ha effettuato i necessari rilievi per ricostruire la dinamica dell'incidente. 

25/03/2025 19:48
A Serrapetrona una collezione unica di reperti storici e fossili: c'è l'idea di un museo permanente

A Serrapetrona una collezione unica di reperti storici e fossili: c'è l'idea di un museo permanente

Il comune di Serrapetrona sta lavorando alla creazione di un museo permanente per ospitare una collezione unica di oltre 2800 reperti paleontologici, archeologici e numismatici. Questa collezione, inizialmente sequestrata venti anni fa e poi affidata al comune, è diventata il fulcro di un progetto che ha visto l’organizzazione di mostre temporanee, come quella attualmente in corso a Palazzo Claudi, dedicata ai fossili paleontologici. Come ha dichiarato Michele Borri, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune: "Tutto nasce dal ritrovamento di una collezione avvenuto qui a Serrapetrona una ventina di anni fa. La collezione fu inizialmente sequestrata per poi essere lasciata in gestione al nostro comune per poter creare un museo permanente. È un sogno che stiamo portando avanti da tanto tempo". Nel 2025, il Comune continuerà a organizzare mostre temporanee in attesa di inaugurare il museo permanente. Con l’avvio dei lavori per la nuova struttura, Serrapetrona punta a creare uno spazio che valorizzi appieno questo patrimonio, che rappresenta non solo un'importante risorsa culturale ma anche una potenziale attrazione turistica per la zona.

28/02/2025 12:18
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