Non so voi, ma io con queste elezioni comunali alle porte mi sto divertendo come un pazzo. E non lo dico in senso dispregiativo. Mi diverto perché cerco di analizzare attentamente tutte le dinamiche. Mi sforzo di inseguire un disegno politico complessivo. Tento di mettermi nei panni del candidato e quindi in quello dell’elettore. Provo a registrare dichiarazioni e comportamenti. Insomma un gran bel passatempo se non fosse che poi si tratterebbe gestire una città per i prossimi cinque anni e di ipotecare il futuro delle loro comunità.Prendiamo il caso di San Severino e Porto Recanati. Entrambe si apprestano al rinnovo delle cariche amministrative ed entrambe fanno intorno ai 12 mila abitanti. A San Severino, se tutte le indiscrezioni saranno confermate, correranno cinque liste: una di centrodestra pressoché unito, una civica apartitica, una del Movimento 5 Stelle, una di sinistra ed una di centro-sinistra. Interessanti le singolari curiosità che la politica locale propone ai propri concittadini in questa sfida elettorale. Il candidato sindaco di centrodestra, Massimo Panicari, è stato assessore nella prima giunta a guida Martini di centrosinistra. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Mauro Bompadre, fino a pochi anni fa era il coordinatore comunale di Forza Italia. Il candidato sindaco del centro- sinistra, Pietro Cruciani, attualmente è consigliere provinciale di Forza Italia. Intanto rilevo subito che cinque liste è qualcosa di abnorme per una città di piccole dimensioni. E già questo dovrebbe suonare come un brutto campanello di allarme non solo per la classe dirigente del posto, ma anche e soprattutto per il livello provinciale dei partiti che essi rappresentano. Poi ci sono gli intrecci o addirittura i cambi di casacca che – se possibile - complicano ancora di più il quadro. Appena cinque anni fa i voti validi furono solo 7611, appena il 63% degli aventi diritto. Staremo a vedere quanti saranno il 5 giugno.A Porto Recanati, sempre che le notizie saranno confermate, la situazione in fatto di liste è la stessa: viaggiamo sulle cinque o sei. Ma di patologico c’è da registrare lo psicodramma del centrodestra che come una maionese impazzita si è frantumato sotto i colpi improvvisi della Lega Nord. Ma andiamo con ordine. Già da un mese tutto il centrodestra aveva chiuso un accordo politico sia sul programma che sul candidato sindaco. Si apprestavano solo quindi ad aspettare il risultato elettorale che li avrebbe visti sicuramente vincenti, se non altro perché tutti gli altri si erano divisi. Infatti lo stesso Salvini pochi giorni fa era venuto a tessere le lodi dell’accordo. Porto Recanati, va detto, è la città di elezione della consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi. Senonché all’improvviso e per ragioni di mera rappresaglia, piomba sulla città Luca Paolini, segretario della Lega Nord e butta all’aria tutto. Anzi, dalla sua pagina di facebook, candida direttamente la stessa Leonardi a sindaco in una lista (un’altra…) di Fratelli d’Italia e Lega Nord, manco lei fosse una qualunque sguattera del Guatemala. La Leonardi non solo non si arrabbia e non tratta Paolini come meriterebbe, ma si accuccia buona, buona alla linea di via Bellerio, in Milano. A Costituzione vigente ciascuno è libero di farsi trattare a pesci in faccia come vuole, ma se questo qualcuno è un personaggio pubblico, qualcun altro ha il dovere di segnalarne l’inconsistenza politica e la profonda inadeguatezza al ruolo che ricopre. Ed io, modestamente, sto qui per questo...Analizzato questo caso la riflessione da fare sarebbe la seguente: quali contromisure hanno i partiti per affrontare le scorribande piratesche che in mezzora possono mettere a ferro e fuoco un’intera cittadina senza nessuno che possa dire né ai, né bai?In entrambi i casi ho fatto ottimisticamente riferimento ai partiti politici e ho dato per scontato l’esistenza di essi, non solo come ideologia, ma anche come organizzazione. Temo però che essi partiti (o quel che di loro resta) abbiano espressamente rinunciato al loro ruolo preferendo quello di comitato elettorale occasionale. Dicono che le ideologie sono superate, come lo sono i concetti di destra e sinistra. Fossi un pedante professore di storia replicherei che la Repubblica di Weimar è nata in questo brodo di coltura, ma siccome sono solo uno che registra solo i fatti di cronaca mi limito a dire che senza ideologia e senza partiti ben organizzati si va solo incontro a penosi trasformismi o a subire, inermi, l’arrembaggio di qualche pirata.
In merito alle dichiarazioni di Paolo e Flavio Pieroni, intervengono gli ex presidenti della Settempeda Teloni e Sileoni. "L’articolo pubblicato su PicchioNews in data 15 aprile 2016 con le dichiarazioni dei cugini Pieroni Paolo e Flavio in merito agli illeciti avvenuti nella gestione 2006/2007" dicono "ci dà l’opportunità di chiarire i fatti in modo concreto e dimostrabile"."In questo articolo" si legge in una nota "vengono attaccati i presidenti Teloni e Sileoni per non aver fatto ricorso, a seguito della verifica della Guardia di Finanza riguardante la gestione di una contabilità parallela in merito all’anno 2006. Questo non è stato fatto perché i presidenti Teloni e Sileoni hanno iniziato i loro 6 anni di gestione nel 2009 e, quindi, è stato impossibile fare un ricorso e difendersi su fatti e documenti esclusivamente di conoscenza e dominio di Paolo Pieroni.Pieroni afferma che la dirigenza della Settempeda della gestione Teloni e Sileoni durante la verifica della GdF di Camerino non gli aveva fatto alcuna comunicazione, e ciò avrebbe creato problemi per la sua difesa. Le contestazioni traggono però origine dal rinvenimento nel 2008 da parte della GdF di Macerata di documentazione extra contabile in formato excel nel computer della carrozzeria di cui è titolare Pieroni Paolo e, quindi, nessuno meglio di lui sapeva cosa vi era contenuto; poi, nel gennaio 2013, Gabriele Cipolletta, impiegato dell’ufficio contabile per conto della Settempeda, invia una mail a Flavio Pieroni, regolarmente evasa, con cui gli chiede le scritture contabili relative a quel periodo perché vi era una verifica della GdF. In merito alla notifica del processo verbale di constatazione del 29/4/2013 Pieroni Paolo viene subito informato; fu inviata anche per raccomandata la copia del documento della Guardia di Finanza da parte della segreteria della Settempeda per dare a lui la possibilità di difendersi immediatamente con i mezzi che la legge in materia consente. Quindi il suo diritto di difesa non è mai stato in alcun modo leso. A metà giugno del 2013 viene svolta una riunione congiunta tra gli interessati e consulenti legali e fiscali presso la carrozzeria di Pieroni Paolo, ove lo stesso preliminarmente afferma ai 7 testimoni presenti che, essendo la vicenda riferibile al periodo in cui egli era presidente, è ovvio che avrebbe pensato a tutto lui.Dopo un anno e mezzo di silenzio, il 15 novembre 2014 viene notificato l’avviso di accertamento unico, emesso in via solidale nei confronti di SSD Settempeda e Pieroni Paolo: l’importo non è quello di euro 109.180,00 indicato nell'articolo, in quanto maggiorato di euro 23.327,00 a titolo di 1/3 di sanzioni qualora si fosse deciso di pagare spontaneamente, o invece, come verificatosi, di euro 69.981 a titolo di sanzioni complessive, non essendovi stato adempimento spontaneo. Il 24 febbraio 2016 la Settempeda riceve da Equitalia una cartella esattoriale da pagare di euro 166.736,94 e poco dopo tutti leggiamo l’articolo su www.picchionews.it che i cugini Pieroni Paolo e Flavio con soli euro 3.500 riescono a chiudere la pratica sopra citata (solo per ora, poiché la sentenza non è definitiva, e non ne conosciamo il contenuto). Ogni argomento citato è dimostrabile con documenti alla mano".
Investimenti per un milione e trecentomila euro, di cui appena un quarto a carico dei Comuni, garanzie di assistenza per oltre 4mila persone: dagli anziani soli ai minori disabili, a chi ha problemi di salute mentale. Dai sindaci dell’Unione Montana delle Alte Valli del Potenza e dell’Esino di San Severino Marche è arrivato il via libera al nuovo Piano dei servizi sociali.“Nessun taglio è stato fatto rispetto al 2015 - annuncia con soddisfazione il presidente dell’Unione, Gian Luca Chiappa, che sottolinea – L’aver lavorato bene in passato ci ha fatto risparmiare risorse che sono per tutti una importante eredità ma anche una vera garanzia. Non andiamo ancora una volta nemmeno a pesare sulle casse dei Comuni dell’Unione visto che a questi chiediamo solo una piccola compartecipazione per la gestione di servizi indispensabili per chi è solo, per chi è disabile, per chi ha problemi e necessità di avere un’assistenza – prosegue Chiappa, che spiega – Il sistema dei servizi sociali come era un tempo, con il trasferimento di fondi da parte del Governo centrale sul territorio, sta ormai scemando. Già oggi ma sempre più nell’immediato futuro il sistema verterà su bandi nazionali cui si sarà chiamati a partecipare per intercettare risorse ed erogare tipologie diverse d’assistenza ai cittadini. Il cambiamento in atto è sicuramente culturale ma anche, e soprattutto, amministrativo. Siamo preoccupati e consapevoli, non possiamo attendere oltre, dobbiamo anticipare le mosse che ci vengono chieste. Di sicuro deve rimanere l’Ambito Sociale che continua a fare un gran lavoro. I Comuni dell’Unione devono continuare a ragionare uniti e senza divisioni e l’ente che rappresento – conclude Chiappa – deve operare nel bene facendo da capofila”.“Le risorse previste per la sanità e i fondi europei – gli fa eco Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti Sociali - sono i nuovi capitoli della gestione dei servizi sociali. Un tempo c’era il contributo dello Stato che, più o meno certo, garantiva comunque i servizi. Adesso dobbiamo noi attivare risorse e attendere i finanziamenti che arrivano poi, eventualmente, a consuntivo. La logica della legge 328/2000 nazionale e 32/2014 regionale era ben diversa: il territorio programmava quello che gli serviva, utilizzando un fondo unico, e il Comitato dei sindaci decideva cosa fare. Le leggi ci sono ancora ma nei fatti è tutto cambiato perché la programmazione locale è molto ridotta visto che oggi il Ministero detta legge e i soldi, se va bene, vengono restituiti a livello comunitario comunque una volta spesi. La situazione a livello di cassa è molto complessa – sottolinea lo stesso Valeriani che con soddisfazione si unisce al coro dei sindaci che hanno dato via libera al Piano senza tagliare né fondi né prestazioni. Poi però continua - I fondi europei possono andare bene per le sperimentazioni, i servizi aggiuntivi, di sicuro non per l’ordinario. Il sociale merita risposte certe. Speriamo che i decisori tornino sui propri passi”.
“Non possiamo pensare che gli errori del passato possano, un giorno, ripetersi né sul suolo della nostra Patria né altrove. Bene fanno i nostri maestri ed i nostri professori, con i loro studenti, ad essere qui oggi perché la nostra società deve riflettere sull’importanza di questo giorno, considerato da molti una semplice vacanza di aprile. Dobbiamo onorare la memoria di chi ha dato la propria vita per la libertà e che, ancora oggi, ci chiede di non tradire quel sacrificio “tanto antico e sempre nuovo” perché quel sacrificio è divenuto un esempio globale per tutti i movimenti che lottano per la libertà”.Con queste parole, a nome dell’Amministrazione comunale settempedana, l’assessore alla Cultura, Simona Gregori, ha ricordato l’importanza del 25 Aprile, Giornata della Liberazione, nel discorso ufficiale pronunciato davanti al monumento alla Resistenza alla presenza, fra gli altri, del sindaco dei ragazzi, Leonardo Simoncini, del presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, del consigliere provinciale Pietro Cruciani, degli assessori Giampaolo Muzio e Giampiero Pelagalli, dei consiglieri Alessandra Aronne, Romina Cherubini, Gabriela Lampa e Fernando Taborro, del comandante la locale stazione dei Carabinieri, dei rappresentanti della Polizia Municipale e degli alunni delle scuole. Al corteo, aperto dal Gonfalone del Comune e dalla bandiera dell’Anpi, si sono unite rappresentanze e insegne dell'Associazione Nazionale Carabinieri e della Croce Rossa Italiana, con i loro volontari, dell'Arma di Cavalleria, dell'Avis, della Protezione Civile e di altre associazioni Combattentistiche e d'Arma.“In questo giorno – ha anche sottolineato la Gregori - oltre alla Resistenza partigiana vanno riconosciute tutte le resistenze: quella dei militari che si unirono alle formazioni partigiane, il silenzioso sacrificio delle centinaia di migliaia di militari italiani internati e dei lavoratori coatti deportati in Germania, degli ebrei, dei rom, degli omosessuali, dei diversamente abili che fecero la stessa sorte. In questo giorno speciale va ricordata la resistenza della popolazione civile, di quanti nascosero e salvarono i perseguitati e le loro famiglie, divenuti da un giorno all’altro reietti tra i reietti. Moto spontaneo di tante coscienze, queste gesta solidali silenziose ed eroiche costituirono le radici nobili della nostra Costituzione. Ricordare la Liberazione - ha anche detto la Gregori - è indispensabile per poter affermare i valori della nostra nazione democratica”.Dopo il suo saluto è seguito quello di Sergio Gironi, presidente della sezione Anpi “cap. Salvatore Valerio” di San Severino Marche. Nel corso della cerimonia ha prestato servizio il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” diretto dal maestro Vanni Belfiore.
Continua ad essere ancora molto fitta la nebbia che sta ricoprendo San Severino in questa fase pre elettorale. Nuovi nomi e nuove smentite si susseguono giorno dopo giorno, creando sempre più confusione negli elettori che si trovano sommersi in un surreale silenzio generale. L'unica fonte di notizie sul tema elezioni finora è la pagina Facebook "Comunali- San Severino Marche 2016" di Gianluca Gelsomino. Tante le liste che dovrebbero presentarsi, poche ancora le certezze. “Questa è una situazione anomala - ci ha confessato Massimo Panicari, candidato sindaco della lista "Città e Borghi"- a dimostrazione che negli ultimi dieci anni la politica non è riuscita a dare risposte concrete alle istanze del paese. Che ci siano così tante liste sicuramente denota un bel risveglio di coscienze, ma allo stesso tempo porterà chiunque andrà a governare a rappresentare solo una piccola parte dei cittadini, creando magari qualche problema in più“. Nella nebbia, però, si comincia a sentire il rombo di qualche motore: la lista "Città e Borghi" è quasi completa, “stiamo lavorando per trovare altri due o tre soggetti che la completino - ha aggiunto Panicari - e il 5 maggio la presenteremo ufficialmente“.Nel frattempo dallo staff di Beppe Grillo è arrivata la certificazione per il simbolo del Movimento 5 stelle per la lista "La città bella", candidato sindaco Mauro Bompadre.La manager Rosa Piermattei presenterà la propria lista sabato 7 maggio alle 18 al Teatro Italia, ed entro la stessa data verrà presentata anche la lista civica orientata a centro sinistra "Per San Severino" capitanata da Francesco Borioni il quale afferma“: “La lista non è ancora completa, ci stiamo ancora lavorando ma siamo decisamente a buon punto“. Non si conosce ancora il nome del candidato per il centro sinistra , aleggiano solamente tante voci che vedrebbero ancora come candidato più probabile Pietro Cruciani. Dal PD fanno sapere che ci sono delle novità che verranno fuori presto. Altro punto interrogativo è la possibile lista civica guidata da Valter Bianchi di Forza Nuova. I vari candidati hanno ormai pochi giorni a disposizione per completare tessera dopo tessera i vari puzzle che sono le loro liste, non ci resta che vedere quanti colpi di scena ci riserveranno le ultime settimane prima delle presentazioni ufficiali. Mauro Bompadre, candidato sindaco della lista "La città bella" Francesco Borioni, candidato sindaco lista "Per San Severino"
Raccontare ai piccoli per far riflettere i grandi su cosa significhi essere bambini oggi e sulla fatica di crescere. Sono versi che invitano alla poesia, gesti che richiamano al rito del gioco, parole che suonano come proclami quelli che si intrecciano, e che si ripetono, nella lezione - spettacolo che Marco Moschini, maestro, attore e autore ha proposto ai piccoli alunni delle scuole elementari settempedane nell’ambito della rassegna “Teatro Vietato ai Maggiori” promossa dai Teatri di Sanseverino all’Italia. Un vero e proprio laboratorio che ha portato sul palco giochi, parole e magia. Alla fine della lezione - rappresentazione gli attenti e silenziosi spettatori hanno applaudito a lungo, felici di aver assistito a uno spettacolo realmente unico e indimenticabile.Autore di testi inseriti nell’elenco dei cento libri considerati “imperdibili” dall’Associazione Italiana Editori e dall’Associazione Italiana delle Biblioteche oltre che dai promotori dell’iniziativa “Nati per Leggere”; Marco Moschini è stato maestro di scuola elementare per trentasei lunghi anni dopo aver firmato anche opere di poesia e narrativa per l’infanzia e per la didattica. Ha pure dato un importante contributo a tantissime riviste dedicate ai formatori e alle famiglie. Nel 2000 il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, gli ha assegnato una Benemerenza di prima classe, con facoltà di fregiarsi della Medaglia d’oro, per meriti educativi.
Per il ponte del 25 Aprile i musei settempedani saranno aperti al pubblico con orari straordinari e presenteranno anche speciali sezioni. A renderlo noto è l’assessorato comunale alla Cultura e al Turismo che ricorda l’operazione porte aperte in occasione della Giornata della Liberazione. Questi gli orari in cui sarà possibile effettuare le visite: domenica e festivi (25 Aprile compreso) dalle 10 alle 13 la mattina e dalle 15 alle 18 il pomeriggio, giorni feriali dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Gli orari con le aperture speciali resteranno in vigore fino al 1 maggio sia alla pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” che al museo archeologico “Moretti” di Castello al Monte.Nella pinacoteca sarà possibile visitare, ancora per pochi giorni, anche la sezione di opere ospiti, pertinenti alle collezioni del palazzo Vescovile, concessa in prestito dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, come contributo alla festosa inaugurazione della civica raccolta di opere d’arte nella sua nuova veste espositiva al cui taglio del nastro ha preso parte il direttore dei Musei Vaticani, il professor Antonio Paolucci. La sezione è composta da undici dipinti del secolo XVII, oggi custoditi nei depositi di quella che sarà la sezione settempedana del Museo Arcidiocesano di arte e arredi sacri. I dipinti sono stati scelti dai curatori dei lavori di riallestimento della pinacoteca, Alessandro Marchi e Luca Maria Cristini, per dare maggiore contestualizzazione storico-artistica alla fioritura culturale che San Severino visse a partire dal 1586 allorchè Sisto V lo elevò alla dignità di Città e vi ripristinò quella sede vescovile che era già stata del santo patrono Severino. “In quegli anni – spiega l’architetto Luca Maria Cristini - le famiglie nobili della città, i cui esponenti si riunivano nelle accademie cittadine a dissertare di arte, musica, letteratura, avevano ingaggiato una virtuosa competizione nel dotare gli altari che avevano in giuspatronato nelle principali chiese urbane delle più belle e ricercate opere d’arte inquadrate da apparati rutilanti d’oro. Così avvenne per i Margarucci, che attraverso il colonnello Annibale acquistarono a Ferrara due magnifici dipinti di Ippolito Scarsella per l’altare in San Domenico”.La sezione di opere provenienti dalle collezioni vescovili contiene i ritratti di Sisto V e della serie dei cinque vescovi che tra il 1586 e il 1704 ressero la diocesi settempedana favorendo questa gara a rendere sempre più ricche e preziose le chiese cittadine, e una serie di importanti opere su tela tra le quali il professor Paolucci ha ricordato nella sua conferenza inaugurale, il caravaggesco “San Sebastiano curato dalla pia Irene” di Giovan Francesco Guerrieri da Fossombrone. Tra le altre opere vanno ricordate un’inedita pala d’altare con l’Immacolata e la Venerabile Francesca del Serrone, mistica settempedana verso la quale era esplosa nel secolo XVII un fortissima devozione popolare, un altro inedito dipinto, opera del pittore settempedano d’origine camerte Paolo Marini.
E’ tornato nella “sua” San Severino Marche, la città che per cinque anni – dal 2010 al 2105 – lo ha visto impegnato come sacerdote nella parrocchia di San Severino Vescovo, monsignor Antonello Napolioni, nominato a novembre dello scorso anno alla guida della Diocesi di Cremona. In visita presso l’Arcidiocesi camerte settempedana il presule, che era in compagnia dei giovani preti della Diocesi di Cremona, si è concesso un tour fra le bellezze della città: da piazza Del Popolo alla concattedrale di Sant’Agostino per finire con la rinnovata pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi”.Fra gli incontri anche quello con il sindaco, Cesare Martini, gli assessori Simone Vitturini e Simona Gregori. E proprio l’assessore alla Cultura, Gregori, ha accompagnato vescovo e sacerdoti a fare visita alla raccolta d’arte insieme all’architetto Luca Maria Cristini, il direttore dell’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi, che ha curato il riallestimento e i nuovi percorsi espositivi della civica pinacoteca settempedana. In mattinata monsignor Napolioni era stato ricevuto, a Camerino, dall’arcivescovo monsignor Francesco Giovanni Brugnaro. Il tour settempedano di monsignor Napolioni è proseguito all’abbazia di San Lorenzo e si è concluso nella parrocchia di San Severino dove, insieme agli altri sacerdoti, il presule ha presieduto e concelebrato una santa messa. Da ultimo cena nel convento di Santa Chiara.
“L'ospedale di San Severino Marche ha finalmente una sua identità precisa, rimane un ospedale dell'Area Vasta 3 con tutti i suoi servizi di eccellenza”: così il sindaco Cesare Martini riguardo l'accordo che ha firmato il 18 aprile in prima persona, sottoscritto anche dal direttore dell'Area Vasta Marini e dal Presidente della Regione Ceriscioli.Chirurgia e Oculistica saranno i due punti di riferimento, mantenendo lo standard di qualità dei reparti di oncologia, hospice, medicina e del punto di primo intervento.Il Punto nascita ed il reparto di ostetricia, però, erano anche loro un'eccellenza del nostro nosocomio... “La chiusura del punto nascita poteva essere condotta meglio, ne sono convinto. Non c'è stata una gestione politica attenta, è una ferita aperta proprio per l'importanza che questo reparto aveva in tutto il territorio provinciale e non solo. L'accordo raggiunto non rimargina questa ferita, ma ci mette una benda. Ceriscioli finalmente ha dato un'identità all'ospedale, nel quale anche il servizio di week- surgery è fondamentale. Basti pensare che anche da Torrette ci sono richieste per venire a fare attività nell'ospedale San Severino”.Rimane aperto invece il discorso per quanto riguarda l'attività ambulatoriale di pediatria: sono garantite 3 ore al giorno per 6 giorni a settimana, da monitorare e possibilmente aumentare nel tempo, secondo la necessità di utilizzo.“So bene che il dottor Maccioni e la dottoressa Faccenda avevano concordato un numero maggiore di ore con le mamme a sostegno di pediatria e ne abbiamo discusso molto. Per ora anche Marini ha ritenuto più opportuno garantire queste 18 ore settimanali da poter aumentare, invece di dover fare il contrario nel caso in cui le ore risultassero troppe rispetto alla richiesta effettiva, ma il discorso resta assolutamente aperto.”Proprio per salvare l'ospedale il 30 aprile è stata organizzata una manifestazione popolare.“Sì ne sono a conoscenza e la trovo una manifestazione legittima. La sanità incide sulla vita dei cittadini, quindi è giusto che gli stessi usino un mezzo come questo per sensibilizzare chi deve prendere una decisione su come la deve prendere. Il Comitato per la salvaguardia dell'ospedale ha fatto un ottimo lavoro e lo spirito della manifestazione è totalmente condivisibile, spero solo che, visto il periodo caldo, questa manifestazione nata da un nobile intento non venga strumentalizzata per qualche propaganda per le prossime votazioni”. Una campagna elettorale caratterizzata, secondo il sindaco uscente, da molto tatticismo, caratteristico del periodo pre-elettorale, ma anche da molta voglia di fare e di mettersi in gioco.Sono diversi i nomi della sua amministrazione venuti fuori come possibili candidati sindaco, Vittorini, Felicioli, Muzio, ma c'è sempre anche il nodo Cruciani... “Per quanto riguarda l'amministrazione uscente meriterebbero tutti di riproporsi: hanno amministrato per 5 anni il che dà loro la giusta esperienza. Per quanto riguarda Cruciani sono convinto che potrebbe dare il suo contributo se si allarga la coalizione. Il mio rammarico resta quello di non aver fatto le primarie, sia per l'individuazione del candidato sindaco, ma più che altro per poter parlare con la gente e rappresentare l'operato dell'amministrazione. Quello che è sicuro è che l'amministrazione che verrà troverà un buon bilancio grazie allo sblocco del Patto di Stabilità che permetterà di avere dei fondi a disposizione per dei lavori per la comunità, come quelli che si stanno facendo ora e che, tengo a precisare, sono stati programmati in precedenza e non vengono attuati per campagna elettorale.”
Un giovane di 20 anni si trova ricoverato in gravi condizioni in seguito ad un incidente stradale che si è verificato intorno alle 13.40 lungo la strada che collega San Severino a Cingoli, all'altezza di Serralta.Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di San Severino, una Citroen C3 da un 54enne e una Fiat 600 condotta da un 20enne, entrambi di San Severino, si sono scontrate frontalmente e ad avere la peggio è stato il giovane che ha battuto violentemente il capo, riportando un forte trauma commotivo unito a una copiosa perdita di sangue.Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che viste le gravi condizioni in cui versava il 20enne hanno allertato l'elisoccorso di Ancona. Icaro è atterrato nel piazzale dell'Ospedale di San Severino. Il ragazzo è stato trasportato a Torrette. Illeso il conducente della C3.
I carabinieri della Stazione di San Severino Marche, al comando del Luogotenente Pierluigi Lupo, nel loro quotidiano impegno contro la criminalità, specie quella predatoria che tanto allarme sta creando in questi ultimi tempi in tutto il territorio nazionale, non sottovalutano gli altri fenomeni quali il traffico delle droghe.E' proprio di ieri sera un’operazione portata a termine dai militari, che ha visto indagato un disoccupato di 25 anni del posto. Molto composito e vario il quantitativo di droghe sequestrate. Il giovane, che già era controllato dai militari da qualche tempo, ieri sera è caduto nella rete dopo che i suoi movimenti sono stati seguiti. Al momento del controllo i carabinieri hanno avuto conferma ai loro sospetti: in tasca aveva due dosi (2 grammi) di cocaina. Ma ovviamente il controllo non si esauriva lì, ma veniva esteso anche nell’abitazione del 25enne. Qui i militari hanno trovato una sorta di bazar della droga. Infatti, sequestravano 30 grammi di hashish contenuti in tre ovuli, 18 grammi di marijuana, 23 grammi di semi di cannabis indica ed un attrezzo utilizzato per triturare la marijuana. Il giovane, è stato denunciato alla Procura per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il presidente Luca Ceriscioli ha firmato con i dirigenti dell'Asur e il sindaco di San Severino Marche Cesare Martini un documento che definisce il nuovo assetto dell'ospedale di San Severino, nell'ambito della riorganizzazione del sistema sanitario regionale.Il percorso è già stato avviato in seguito alla chiusura del punto nascita, avvenuta il 14 marzo, che ha materialmente liberato gli spazi per le nuove attività. La struttura settempedana resterà un ospedale, inserito nella rete clinica con un potenziamento della week surgery multispecialistica (oculistica, dermatologia, chirurgia) di presidio unico di Area Vasta, il mantenimento dell'attività di ginecologia, nonché della presa in carico delle donne con gravidanza fisiologica e di tutte le cronicità. (Ansa)
Doppia visita guidata, prima e dopo quelle che verranno proposte in occasione delle speciali aperture programmate per il lungo ponte 25 Aprile, alla rinnovata pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” di San Severino Marche recentemente riaperta nel corso di una cerimonia ufficiale cui ha preso parte anche il direttore dei Musei Vaticani, il professor Antonio Paolucci. Domani (domenica 17 aprile), l’Accademia Filelfica di scienze, lettere e arti di Tolentino ha organizzato un tour alla raccolta d’arte e presso altri monumenti settempedani con ritrovo alle ore 8,30 a Tolentino.L’arrivo a San Severino Marche è previsto per le ore 9. Si partirà dalla chiesa di San Domenico per proseguire per la chiesa di San Lorenzo in Doliolo. Successivamente ci si trasferirà in pinacoteca per la visita alle “Liete stanze”. Ad accompagnare i visitatori sarà l'ingegner Marcello Muzzi, presidente dell’Archeoclub di San Severino Marche. La gita è stata accreditata presso l'Ordine degli Architetti di Macerata.Giovedì 2 giugno, invece, saranno i Teatri di San Severino a proporre, in occasione della Festa della Repubblica, un altro tour in pinacoteca sempre dal titolo “Per queste liete stanze”, lo stesso proposto per la riapertura della preziosa raccolta d’arte che, lo ricordiamo, ospita fra le altre un capolavoro del Pinturicchio, opere dei fratelli Salimbeni e numerosi altri tesori. La visita del 2 giugno sarà guidata da Luca Maria Cristini, architetto settempedano che ha firmato il riallestimento, e da Francesco Rapaccioni, giornalista settempedano console provinciale del Touring Club. Doppio l’appuntamento, alle ore 16 e alle ore 18, con ingresso gratuito.
Un imprenditore cinese e un operaio suo connazionale sono stati sorpresi dagli agenti del comando della Polizia Municipale di San Severino Marche, nel corso di normali controlli alla circolazione stradale, alla guida di mezzi sprovvisti del regolare tagliando assicurativo.Nei loro confronti sono state elevate pesanti sanzioni. Le violazioni sono state riscontrate in due distinte operazioni nel corso di normali controlli alla circolazione stradale. L’imprenditore è stato fermato su di un mezzo la cui assicurazione era scaduta da un paio d’anni. Era scaduta poche settimane fa, invece, l’assicurazione del ciclomotore sul quale viaggiava l’operaio incappato nei controlli della Municipale.
Anche il mondo del calcio si mobilita per cercare di salvare l'ospedale di San Severino, grazie proprio a due illustri settempedani che si sono fatti strada nel calcio a livello nazionale.Giacomo "Jack" Bonaventura, centrocampista del Milan lo ha dimostrato con una foto in cui, con la divisa della sua squadra, mostra un cartello con su scritto "No chiusura reparto nascite di San Severino Marche". L'allenatore del Carpi Fabrizio Castori, invece, mostra la propria solidarietà al reparto di ostetricia in un comunicato stampa:" Ho seguito attraverso la stampa locale e tramite i miei amici settempedani con cui mi sento quotidianamente, la vicenda della chiusura del punto nascite dell'ospedale di San Severino. Decisione contro la quale si è vista sollevare l'intera cittadinanza con le sue istituzioni in primis e i vari comitati, associazioni e singoli cittadini a seguire. È sempre grave quando una città perde qualche suo punto di riferimento, ma quando si tratta di un?eccellenza che riguarda addirittura l'intero entroterra maceratese, com'è il caso del reparto ostetricia dell'ospedale di San Severino Marche, il danno appare ancora più grave in relazione anche all'enorme disagio che verrà causato alla cittadinanza. In quel reparto hanno visto la luce i miei tre figlio è il mio primo nipotino e ricordo bene l'alta professionalità e la massima disponibilità del personale medico e paramedico. È un vero peccato quindi che tutto ciò vada disperso. Voglio augurarmi, pertanto, che, se ci fosse ancora una minima possibilità di conservare il punto nascita dell'ospedale "B. Eustachio", le autorità competenti possano tornare sulle loro decisioni e fare in modo che si possa continuare a nascere nella "nostra" San Severino Marche."Una forte vicinanza dimostrata da due illustri settempedani che nella vita sono arrivati lontano senza però dimenticare la città dove sono nati. La lotta per il punto nascita continua in vista della maxi manifestazione che si terrà in Piazza del Popolo sabato 30 Aprile dalle ore 16.
Da una recente indagine de La Polis-Università di Urbino, coordinata da Ilvo Diamanti, su ''Come sono cambiati i marchigiani'' sono emersi dati poco rassicuranti.Secondo questa ricerca infatti presentata all'Istao ad Ancona, in collaborazione con il Consiglio regionale nell'ambito dei seminari per amministratori locali ''#Marcheuropa'' il 45% del campione di mille intervistati teme per il lavoro (il 57% pensa siano venute meno le opportunità di occupazione), il 55% segnala un declino della qualità dei servizi. Anche se l'83% è ancora contento di vivere qua.Le Marche hanno perso fiducia, hanno paura del futuro, soprattutto del lavoro che non c'è, hanno perduto la ''complicità fra economia e società, il legame fra imprese, famiglia, comunità'', che ne facevano il tratto distintivo, non si vivono più come un pezzo, sostanzialmente soddisfatto, dell'Italia di mezzo, ma ''sono ormai in mezzo all'Italia'': una regione in crisi, come molte altre.I marchigiani si sentono "in sintonia con l'Umbria anzitutto, poi con l'Emilia Romagna e la Toscana. Circa meta' dei cittadini vede con favore la creazione di una grande regione dell'Italia centrale, l'Italia di mezzo, con i vicini umbri e toscani, che si affianca a un crescente sentimento di appartenenza al riferimento territoriale e simbolico del 'Centro Italia'".(ansa)
Diverse le novità venute fuori dall'incontro tra le mamme del gruppo Facebook per la salvaguardia di pediatria e il dirigente dell'Area Vasta 3 dott. Maccioni, alla presenza anche della dott.ssa Faccenda. Cristina Marcucci, Roberta Spernanzoni, Anna Czervinska e Giulia Smerilli, supportate dalle avvocatesse Francesca Meschini e Cristina Servi, sono riuscite a portare le ore di ambulatorio di pediatria dalle 4 proposte dalla Faccenda a 5 ore assicurate per cinque giorni a settimana. Inoltre resta aperta la trattativa per quanto riguarda la possibilità di tenere aperta la pediatria anche il sabato o la domenica. "È stato un incontro positivo, i dottori sono stai disponibili al dialogo e alla trattativa - ha dichiarato Marcucci - hanno capito le nostre preoccupazioni ed hanno cercato di venirci incontro il più possibile, e per questo li ringraziamo . Questo faccia a faccia ci ha dato ancora più forza nel continuare la nostra lotta, perché Maccioni ci ha garantito che qualora ci fossero più accessi al reparto e quindi più necessità si potrà tranquillamente rivedere l'orario aumentando le ore. Per questo ci teniamo a ricordare a tutte le mamme che il servizio ambulatoriale di pediatria c'è, e a breve verranno ufficializzati gli orari".
Potevano bastare poco più di tremila euro per salvare la Settempeda? E' questa la domanda che ci si pone dopo la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Macerata che ha accolto, in parte, il ricorso presentato dal solo Paolo Pieroni, presidente della Settempeda nel biennio 2006-2007, periodo oggetto di accertamento da parte della Guardia di Finanza.Paolo Pieroni, difeso dal dottor Flavio Pieroni, ha quasi azzerato le pretese dell'accertamento effettuato dall'Agenzia delle Entrate: in base a tale sentenza, l'importo da pagare per la Settempeda dagli originari 109.180 euro è stato ridotto a circa 3500 euro, cifra che sicuramente non avrebbe dovuto determinare la scomparsa di una società gloriosa e blasonata come la Settempeda.La vicenda risale ad alcuni anni fa, nelle more di una verifica effettuata dalla Guardia di Finanza: la dirigenza dell'epoca, secondo quanto affermato dalla difesa, non aveva fatto alcuna comunicazione a Paolo Pieroni e non aveva richiesto chiarimenti allo stesso."Il comportamento tenuto da parte dei rappresentanti della società sportiva, non ha giovato nè alla posizione personale del Pieroni, nè alla stessa società destinataria a fine 2014 di un accertamento che immediatamente ha generato prematuri e inutili allarmismi. Per i dirigenti della Settempeda, però, da subito Paolo Pieroni era identificato come unico colpevole e unico responsabile delle presunte violazioni fiscali": Pieroni e il suo consulente, una volta informati dei fatti, in diversi incontri con i responsabili della società, hanno subito confermato la piena disponibilità a concertare con la S.S. Settempeda la migliore strategia difensiva nella fase di accertamento con adesione ed eventualmente pure nel successivo probabile contenzioso."Il comportamento tenuto invece dalla Settempeda" dice ancora la difesa di Paolo Pieroni "nelle persone dei due presidenti Sandro Teloni e Piero Sileoni, è stato di chiusura totale, rinunciando persino alla proposizione del ricorso per tutelare quantomeno la posizione della società sportiva. Non solo. Gli stessi hanno anche minacciato di voler agire nei confronti del Pieroni nelle opportune sedi per l'enorme danno sociale arrecato alla società sportiva a seguito della indotta cessazione dell'attività della Settempeda. La migliore risposta a queste affermazioni al comportamento tenuto viene dalla recente sentenza". Come a dire: sarebbe bastato probabilmente un semplice ricorso per evitare che la Settempeda facesse la fine che invece ha fatto.
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Se le indiscrezioni che abbiamo raccolto a San Severino hanno un loro riscontro, deve essere stato questo il motto che ha dato lo spunto a Fabio Eusebi per decidere di tornare di nuovo prepotentemente nel campo politico. Le condizioni, in città ci sono tutte: la necessità di trovare un’alternativa ad un centrosinistra rissoso e spaccato; la speculare frammentazione nel centrodestra, privo di una figura autorevole di riferimento; i balletti dell’area centrale che con le loro pregiudiziali ad personam producono solo impasse. Un brodo di coltura assolutamente favorevole per l’ex sindaco che forte della sua popolarità – già sperimentata nel passato – lo potrebbe catapultare al vertice del municipio. Il fatto è che a quanto pare il nome di Eusebi non sarebbe poi così certo come sembra: "Dopo vari incontri abbiamo raggiunto un accordo per partecipare insieme alle elezioni - ha dichiarato Massimo Panicari - faremo una lista insieme ma non c'è alcun nome certo né come candidato sindaco, né per i consiglieri". Dello stesso parere anche Gilberto Chiodi: "Non c'è nulla di vero, c'è stato solo un primo incontro tra Panicari e il presidente del circolo di FI Filiberto Bernabè".Se è vero, come pare, che si è arrivati ad una sintesi tra le componenti principali del centrodestra (Forza Italia e FDI), il quadro a San Severino cambia radicalmente. Restano da vedere le reazioni e le azioni della Lega Nord. Se fossero positive, probabilmente si svuoterebbe la lista civica della Piermattei. Così come dall’altra parte si costringerebbe ad un accordo tra la Aronne, il PD ed i centristi. Nessuna novità inoltre dal Movimento 5 stelle, che a quanto pare starebbe ancora aspettando la certificazione da parte dello staff di Beppe Grillo per l'attribuzione del simbolo, e non scioglie la riserva nemmeno Valter Bianchi di Forza Nuova su una possibile lista civica.Da oggi, se le notizie in nostro possesso fossero confermate, la situazione a San Severino passa direttamente dallo stato gassoso a quello solido. Un brinamento che presto produrrà i suoi effetti.
"Ho visto chiaramente una signora uscire con due buste della spesa piene di spazzatura indifferenziata, denuncia una cittadina di San Severino Marche, poi, continua, la stessa ha aperto tre sacchi azzurri contenenti plastica, correttamente differenziati ed esposti di fronte alle abitazioni private e vi ha infilato la propria spazzatura come nulla fosse. Assurdo!".Questa la protesta che ci è giunta da un abitante di Rione di Contro che ha assistito a questa spiacevole scena."La signora camminava tranquilla e, con nonchalance, ha mischiato la sua immondizia con quella degli altri, richiudendo poi i sacchi come se non avesse fatto nulla di male!".Un gesto questo, che denota molta non curanza oltre che, assenza totale di senso civico. Inotre, a San Severino, sono in vigore da qualche anno i sacchetti muniti di microchip per evitare il più possibile errori nella divisione e aumentare la responsabilità dei cittadini verso questa forma indispensabile di rispetto.Come se lo spiegheranno le persone ignare, quando vedranno recapitarsi a casa una bella multa per aver mischiato i rifiuti?