San Severino Marche aiuta San Severino Marche. Questo, in sintesi, lo scopo dell’iniziativa “Il tuo regalo per la città” proposta alla propria clientela dalla Upim di San Severino Marche in occasione del Natale. Dal 5 al 24 dicembre scorsi il grande magazzino di viale Bigioli ha deciso di destinare un euro, per ogni venti euro di spesa incassati, al Comune con la causale “pro terremotati”.
Un’idea originalissima venuta alle titolari del negozio e che ha trovato subito i favori dei settempedani ma anche della clientela da fuori città. Quanto raccolto sarà utilizzato per i progetti che il Comune di San Severino Marche ha deciso di mettere in atto con i fondi messi insieme in occasione del terremoto.
E’ giunto al giro di boa 'Info desk terremoto' l'iniziativa, gratuita, ideata da Confcommercio Marche Centrali e dedicata agli operatori economici delle aree devastate dal sisma che possono conoscere, nell'ambito di un colloquio a tu per tu con un consulente Confcommercio, soluzioni per dare un futuro alla propria attività.
Le prime due date previste, il 9 gennaio a Sarnano e il 12 gennaio a San Severino Marche, sono state un successo e sono stati molti gli imprenditori che hanno chiesto ai professionisti di Confcommercio indicazioni e suggerimenti, in particolare sul Credito, sul Lavoro, sul Normativo-Tecnico e sul Tributario, per ridare vita alle loro attività economiche. C'è grande attesa ora per il prossimo appuntamento di 'Info desk terremoto' che si terrà il 16 gennaio a Tolentino presso la sede Confcommercio Imprese per l'Italia Marche Centrali in via Ozeri 17. L'ultima data prevista per questa fase di 'Info desk terremoto' è stata fissata poi il 19 gennaio 2017 a Castelraimondo (c/o Borgo Lanciano, Località Lanciano 5). Massima elasticità dell'Organizzazione anche per quanto riguarda gli orari: i professionisti di Confcommercio Marche Centrali sono a disposizione per tutta la giornata come da calendario e cioè la mattina dalle ore 9.30 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 14 alle 17.30.
“Gli imprenditori delle zone terremotate – il commento del direttore generale di Confcommercio Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco –, hanno compreso l'importanza della nostra iniziativa e sono usciti molto soddisfatti dagli incontri con i nostri professionisti. Invito dunque chi non lo avesse ancora fatto a sfruttare questa occasione, che ricordo essere gratuita, partecipando al prossimo appuntamento di Tolentino e/o a quello del 16 gennaio a Castelraimondo”.
Per concludere con tutti gli onori ciò che il terremoto ha lasciato in sospeso e ripartire per l’ennesima stagione da grandi numeri. È ciò che propone il Caem, Circolo automotoveicoli d’epoca marchigiano, con il “Pranzo sociale del Quarantennale” di domenica 15 gennaio e la prima gara del 2017, la suggestiva “240 minuti sotto le stelle”, che si terrà lungo le strade del maceratese sabato 21 gennaio.
“Dovevamo festeggiare i 40 anni di esistenza del nostro club – ricorda il presidente uscente, Pietro Caglini – domenica 30 ottobre, ma la terribile scossa della mattinata mandò tutto all’aria. Vogliamo ricordare in ogni caso un traguardo storico per gli appassionati dei motori di un tempo con il pranzo al Parco Hotel di domenica 15 gennaio. Sarà l’occasione per rivedere, con grande soddisfazione, vecchi amici”. In particolare i soci fondatori che verranno premiati: Fernando Caciorgna, Antonio Campetti, Luigi Cristini, Roberto Isidori, Giuseppe Lazzarini, Cristina Monachesi, Gino Pallotta, Pietro Pretini, Franco Principi, Francesco Rodi Morabito e l’americana Paulette Berman, ricordando con affetto gli scomparsi Silvana Marzi e Gianmario Lazzarini. Durante il convivio verranno consegnati omaggi ai sostenitori del club marchigiano capostipite delle auto e moto d’epoca. Consueto scambio di doni anche con gli altri rappresentativi circoli di appassionati dei motori di un tempo invitati. Prima del passaggio delle consegne il presidente Pietro Caglini, sedici stagioni consecutive da numero uno del Caem dopo 22 anni da segretario, 300 manifestazioni da organizzatore per gli attuali 900 soci del sodalizio settempedano, vivrà l’epilogo agonistico con la “240’ sotto le stelle” di sabato 21 gennaio. Una competizione interamente in notturna che presenta ben 49 prove speciali ed un tracciato quest’anno con diverse novità, fra cui la partenza e l’arrivo da Treia ed il passaggio da San Lorenzo alla frazione settempedana di Serralta dalle grotte di S. Sperandia, la “Cima Coppi”.
Treni in ritardo sulla tratta Fabriano - Civitanova a causa di un incidente anomalo.
Il treno proveniente da San Severino, poco prima di Tolentino, ha investito una famiglia di cinghiali, sembra almeno tre provocando inevitabili rallentamenti. Il treno è rimasto fermo a lungo all'altezza dell'investimento mentre i treni provenienti dal senso opposto hanno dovuto attendere che la vettura ripartisse per proseguire il viaggio portando ai passeggeri un ritardo di circa una ventina di minuti.
“Sicurezza sismica degli edifici e dei centri storici. Informarsi per conoscere, capire, prevenire” è il titolo del convegno di studi promosso dal Comune di San Severino Marche in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, in programma per venerdì prossimo (13 gennaio), alle ore 21, al teatro Feronia.
Dopo i saluti del sindaco, Rosa Piermattei, seguiranno gli interventi del professor Stefano Lenci, ordinario di Scienza delle Costruzioni presso la facoltà di Ingegneria, sul tema: “La vulnerabilità sismica degli edifici”, del professor Enrico Quagliarini, docente di Architettura Tecnica presso la facoltà di Ingegneria sul tema: “Terremoto e centri storici: studi e ricerche per la sicurezza e la riduzione del rischio”, del dottor Francesco Clementi, ricercatore di Scienze delle Costruzioni sulla “Normativa sismica e le costruzioni esistenti”. Chiuderà le relazioni l’ingegner Patrizia Angeli, presidente nazionale Ipe, l’associazione degli Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
In attesa dei recuperi e di iniziare il girone di ritorno, la Settempeda prosegue il lavoro come da tabella di marcia sfidando il maltempo. Malgrado le condizioni più che difficili di questi giorni con i campi ricoperti di neve e con il ghiaccio in agguato, i ragazzi biancorossi si sono mostrati “coraggiosi” ritrovandosi per svolgere gli allenamenti.
Il tecnico Ruggeri non ha voluto perdere nemmeno una seduta e cosi il mister e il suo vice Quagliuzzi hanno portato i giocatori, che hanno risposto presente, in campo a testimonianza dell’unità di intenti e della voglia che c’è per risollevarsi e venire fuori da una situazione delicata (vedasi classifica). Naturale che gli allenamenti siano stati dedicati più che altro alla parte fisica e atletica, dato che è praticamente impossibile utilizzare il pallone per prove tattiche, ma questo è un aspetto ugualmente importante e potrà tornare utile per il prosieguo del campionato che, presumibilmente, potrebbe allungarsi.
Resta, infatti, da capire quando si potranno recuperare le varie partite rinviate e le previsioni per i prossimi turni non appaiono delle migliori e si potrebbero verificare altri spostamenti. In effetti già nel prossimo fine settimana i timori di nuovi rinvii ci sono tutti, a cominciare dall’impegno della Settempeda che, da calendario, dovrebbe ospitare l’Elfa Tolentino. Gara che segna l’avvio del ritorno e coinciderebbe con il quarto impegno casalingo consecutivo(compreso quello non disputato con la Sefrense) e che porta ricordi piacevoli(all’andata, debutto nel torneo, la Settempeda si impose). Altra partita sentita, attesa e dall’estrema importanza viste le posizioni in graduatoria delle due compagini. Insomma, un vero e proprio scontro diretto per la salvezza che si spera possa, nel caso, essere giocato al meglio specie dal punto di vista atmosferico e della praticabilità del terreno di gioco.
Più di 5mila richieste di sopralluogo raccolte, oltre 900 famiglie assistite per un totale di 1800 cittadini, mille domande di contributo per l’autonoma sistemazione evase, una decina di abbattimenti di edifici pericolanti già effettuati e un migliaio di verifiche ancora da portare a termine. Sono questi i numeri dell’emergenza sisma presentati, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, dal vice sindaco di San Severino Marche, Giovanni Meschini.
All’assise settempedana, ospitata in seduta ordinaria presso l’Auditorium dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, sono state mostrate anche le percentuali di utilizzabilità degli immobili: solo il 34% di quelli ispezionati dalle squadre Aedes in tutto il territorio comunale è risultato agibile, un altro 24% è stato dichiarato agibile ma solo con provvedimenti. Si attesta invece sul 57% la percentuale di utilizzabilità delle strutture visitate dalle squadre Fast che hanno svolto più di 2300 sopralluoghi.
“Abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo un evento unico e straordinario - ha spiegato il vice sindaco Meschini, per poi aggiungere - Comune e Amministrazione comunale sono stati tempestivi nella gestione dell’emergenza riuscendo ad allestire, in meno di 24 ore, ben 450 posti letto per l’accoglienza di chi d’improvviso si è ritrovato senza una casa. Si è trattato di una gestione dell’emergenza molto complessa perché le scosse si sono ripetute per due mesi senza soste”.
Il lavoro nel Comune di San Severino Marche, intanto, prosegue. Ogni giorno gli uffici dove si raccolgono le richieste dei cittadini, che restano aperti anche la domenica, registrano un centinaio di accessi.
“Con la tempistica siamo avanti rispetto ad altri Comuni, anche per la scelta della soluzione delle squadre Fast – ha spiegato il vice sindaco Meschini – ma abbiamo ancora tanto da fare perché ci sono molte lacune nelle procedure indicate dal Governo che stiamo cercando di colmare. Aspettiamo l’apertura di un ufficio sisma a livello provinciale e, nel mentre, ci stiamo adoperando con gli uffici della Regione per dare tutto il supporto necessario alle attività produttive e alle imprese del territorio. Nella legge dei grandi numeri ci può stare qualcuno che sia scontento ma va tenuto conto anche delle dimensioni del nostro Comune che per estensione è uno dei più grandi delle Marche con i suoi 195 chilometri quadrati di territorio. Con il Municipio inagibile poi - ha proseguito il vice sindaco facendo il punto della situazione nel corso della seduta del Consiglio comunale – ci siamo trovati a dover gestire un’emergenza nell’emergenza. Alla fine è stato fatto un gran lavoro da un’Amministrazione che si è dimostrata anche coraggiosa rinunciando, ad esempio, ai container. La soluzione avrebbe creato forti rischi e ghettizzato una parte della popolazione. La nostra scelta si è invece indirizzata verso la riorganizzazione di alcune grandi strutture come il complesso di San Pacifico, dove avremo a disposizione più di cento posti letto, o l’albergo Feronia, dove potremo contare su un’altra ventina di stanze. Concentreremo per il resto la nostra attenzione sulle Sae, soluzione che richiederà più tempo ma che offrirà una giusta risposta alla popolazione terremotata”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto la sospensione delle lezioni per le classi dell'Itts l'Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, ospitate nel plesso “Alessandro Luzio”, per la giornata di domani (mercoledì 11 gennaio) a seguito delle infiltrazioni d'acqua provocate dalla rottura di una tubazione in un bagno del secondo piano, rottura causata dalle basse temperature dei giorni scorsi. Gli operai del Comune sono subito intervenuti per la riparazione del guasto e la rimozione dell'acqua.
Le operazioni si sono concluse nella tarda mattinata di oggi ma per consentire il ripristino funzionale delle aule e dei locali, e per effettuare tutte le verifiche tecniche, a scopo precauzionale si è decisa la sospensione temporanea delle lezioni.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta dagli studenti dell'Ipsia "E. Rosa" di San Severino duramente colpiti dal terremoto.
"Il terremoto ha cercato di portarci via le nostre giornate, le nostre abitudini, la tranquillità e la fiducia nel futuro. Noi, però, non gliela diamo vinta: resistiamo!
Resistiamo per noi e per la nostra città.
Il nostro edificio ha resistito alla violenza delle scosse e, anche se siamo una piccola scuola e non si parla quasi mai di noi, esistiamo e continuiamo ad essere una realtà viva nel nostro territorio da oltre 100 anni. Per questo non ci siamo tirati indietro quando si è trattato di aprire le porte ai nostri coetanei dell’Itis e abbiamo accettato volentieri di condividere con loro i nostri piccoli spazi
Noi resistiamo e faremo qualsiasi cosa per vedere rinascere la nostra terra e mantenere viva la nostra scuola e, con essa, tutte le nostre speranze.
Noi esistiamo e resistiamo!"
Dieci pellicole, per venti serate in totale, per riportare il cinema a teatro ma anche, e soprattutto, per “favorire il ritrovarsi in un momento così difficile”. E’ duplice la proposta della direzione del cinema San Paolo e dei Teatri di Sanseverino che, insieme e unendo le forze, tornano a proporre la stagione cinematografica sospesa, nei mesi scorsi, a causa del terremoto. Si riparte giovedì prossimo (12 gennaio) con “La pazza gioia” di Paolo Virzì con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti. Le protagoniste della storia sono Beatrice e Donatella, due pazienti psichiatriche con storie molto diverse ma entrambe con vicissitudini giudiziarie. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, nata all’interno di una comunità d’accoglienza che porterà ad una fuga avventurosa e toccante, alla ricerca di un po’ di gioia in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani.
La rassegna di cinema verrà presentata al teatro Italia, per l’inagibilità del San Paolo, in doppia programmazione il giovedì e il venerdì, sempre alle ore 21, e a ingresso gratuito.
Questo il cartellone completo: giovedì 19 e venerdì 20 gennaio “Escobar” con Benicio Del Toro, Josh Hutcherson e Brady Corbet, per la regia di Andrea Di Stefano, giovedì 26 e venerdì 27 gennaio “Il labirinto del silenzio” con Alexandre Fehling e André Szymanski, per la regia di Giulio Ricciarelli, giovedì 2 e venerdì 3febbraio “L’uomo che vide l’infinito” con con Dev Patel, Jeremy Irons e Devika Bhise, per la regia di Matt Brown, giovedì 9 e venerdì 10 febbraio “Perfect Day” con Benicio Del Toro, Tim Robbins e Olga Kurylenko, per la regia di Fernando Aranda, giovedì 16 e venerdì 17 febbraio “Sole Alto” con Tihana Lazovic, Goran Markovic e Nives Ivankovic, per la regia di Dalibor Matanic, giovedì 23 e venerdì 24 febbraio “Il condominio dei cuori infranti” con Isabelle Huppert e Valeria Bruni Tedeschi, per la regia Samuel Benchetrit, giovedì 2 e venerdì 3 marzo “Julieta” con Emma Suarez, Adriana Ugarte e Daniel Grao, per la regia di Pedro Almodòvar, giovedì 9 e venerdì 10 marzo “Truman – Un vero amico è per sempre” con Ricardo Darìn, Javier Càmara e Dolores Fonzi, per la regia di Cesc Gay, giovedì 16 e venerdì 17 marzo “Lo chiamavano Jeeg Robot” con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli, per la regia di Gabriele Mainetti.
Le proiezioni al teatro Italia saranno a cura dello staff del San Paolo.
Domani (lunedì 9 gennaio) lezioni regolari nelle scuole di San Severino Marche.
Sabato scorso, a seguito della violenta ondata di maltempo che aveva portato neve e soprattutto ghiaccio sulle strade, il sindaco Rosa Piermattei aveva emesso un'ordinanza posticipando il rientro in classe degli alunni dopo le vacanze di Natale. Il Comune garantirà regolarmente anche il servizio di scuolabus.
Speravamo tutti che l’arrivo della prima neve fosse uno sfoggio di celerità ed efficienza. Una medaglia al merito da appuntare sul petto da ostentare in ogni dove a dimostrazione delle capacità organizzative della locale classe politica. Gelo e neve erano annunciati da lungo tempo. Prevedibili ed infatti previsti da tutti i meteorologi dell’orbe, sono puntualmente arrivati. Immaginavamo spazzaneve già revisionati che scalpitavano e pronti per la partenza. Depositi di sacchi di sale sparpagliati per tutto il territorio. I mezzi del soccorso alpino, con al seguito troupe televisive, pronte a documentare il trasporto di foraggio in stalle provvisorie per alimentare il bestiame degli allevatori, messo al sicuro in ricoveri di fortuna. Fatti e non parole, pensavo fosse pure lo slogan di tanta operosità.
Invece niente. È stata la solita debacle. Una Caporetto politica prima che organizzativa. Gli spazzaneve dell’ANAS (almeno dalle mie parti) non sono passati. O se sono passati lo hanno fatto veramente male. Non ricordo a mia memoria una performance peggiore. Eppure stavamo parlando di zone terremotate. Dell’epicentro o a due passi da esso. Quello che in televisione e sui giornali chiamano il “cratere”.
Quando c’era la Provincia da Pettinari assessore ai lavori pubblici (praticamente preistoria) a Pettinari presidente (l’altro ieri) se c’era un ritardo di anche solo un’ora, partivano telefonate a raffica anche in piena notte, per lamentarsi direttamente col presidente di turno. Poi però, in giro per le strade, c’erano più spazzaneve che automobili. E di notte viaggiavano camion con sale e breccia.
Il risultato del passaggio all’ANAS è sotto gli occhi di tutti. Un condensato di ritardi, inefficienze, lavori svolti male, oppure neanche fatti. In un territorio, lo ripeto, che avrebbe dovuto essere particolarmente tenuto in considerazione in questo post terremoto.
Ringraziamo il ministro Del Rio e la sua riforma - aborto. Se non fosse stato per lui e quelli che gli sono andati appresso, oggi avremmo strade pulite e una viabilità normale e non da terzo mondo come ci hanno ampiamente dimostrato.
Nelle zone di montagna il sisma ha fatto i suoi gravi danni sin dal 24 agosto. Quattro mesi. Ebbene in centotrenta giorni, questi governanti qui – tra commissari straordinari, vice, capi della protezione civile, sono una dozzina di persone - non sono stati capaci di portare sui pascoli e sugli alpeggi una cinquantina di stalle prefabbricate. Dieci, venti pannelli per stalla da caricare su di un camion e da far montare ai militari. Oppure un semplice tendone, ma che oggi chiamano pomposamente tensostruttura. Invece niente. Bastava un mese lavorandoci con tutta calma. In quattro mesi non hanno combinato niente. Non hanno messo in piedi nemmeno una capanna.
Eppure i sindaci sono mesi e mesi che si sgolano a chiederle. Il freddo e la prima neve in montagna era caduta già a metà novembre. Non hanno letteralmente mosso una paglia. Ed oggi il bestiame, grazie alla loro incapacità, sta a due cifre sottozero.
La verità è che sono solo capaci di produrre burocrazia: ordinanze, decreti, regolamenti, prezziari, tabelle. O al massimo nominare dirigenti i loro compagni e sodali. I quali a loro volta dovrebbero essere quelli che risolvono concretamente i problemi. Ma siccome pure loro non ne sono all’altezza eccoci qui con questo risultato: un assoluto disastro su tutti i fronti.
Sarebbe bastato prendere a modello il sisma del ’97 e valorizzare gli uomini che governavano allora. Invece che rottamarli sdegnosamente manco fossero indegni. Per fare un Mario Conti (il segretario generale delle giunte D’Ambrosio e Spacca) non basta tutto il battaglione di dirigenti della Regione Marche messi assieme.
In questo squallido e penoso quadro chi ci rimette in ultima istanza è il cittadino. Dopo aver avuto contro le forze della natura, oggi si trova pure contro chi, viceversa, dovrebbe sostenerlo ed aiutarlo, per dovere istituzionale.
Guardate che così non funziona. Non si va da nessuna parte. Il presidente della Repubblica, Mattarella, sul terremoto ci ha messo la propria faccia. Piuttosto che lodarlo ad ogni parola che dice, sarebbe meglio per tutti che ciascuno facesse il proprio mestiere. Possibilmente bene, o almeno facendo ogni sforzo possibile.
Tra l’altro i politici, per arrivare al governo e dare prova di efficienza, hanno sgomitato parecchio. E non glielo ha ordinato il medico.
E soprattutto non pensino di poter sfruttare l’occasione del terremoto solo per poter appaltare i lavori più facili e redditizi alle cooperative pesaresi o ravennati e lasciare quelli più improbi e difficili alle ditte locali.
A buon intenditor poche parole...
Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017.
Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.
I destinatari del bando sono:
gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi
di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando
e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.
I volontari saranno così ripartiti:
Abruzzo 207 volontari;
Lazio 453 volontari;
Marche 617 volontari;
Umbria 322 volontari.
Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio.
Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato.
Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti.
La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.
I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento:
a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli
b) Protezione Civile
c) Patrimonio Artistico e Culturale
d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.
I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online.
Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.
Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario.
I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari.
Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/
Ha passato una vita sui fornelli e recentemente ha tagliato un traguardo importante e di prestigio. 40 anni di attività. Francesco Scuriatti è da sempre lo chef del suo ristorante, “Da Francesco” appunto, e ogni giorno è in cucina come se fosse la prima volta, dedito a preparare i suoi piatti dedicati soprattutto alla cucina tradizionale marchigiana. Per la frazione di Taccoli è una sorta di istituzione e il locale fin dai primi anni è stato un riferimento per molti, specie in occasione di cerimonie e feste. Francesco ha seguito la tradizione di famiglia iniziando al fianco della mamma Leondina e oggi insieme a lui ci sono la moglie Mariella, i figli, Letizia e Matteo, e il genero Daniele. Dunque una gestione con forte impronta familiare che va avanti da tempo e destinata a durare ancora a lungo. Pur restando Francesco il fulcro del ristorante, qualcosa è cambiato nel locale e le novità non sono finite. I gestori più giovani stanno cercando di stare al passo con i tempi e puntano ad offrire un qualcosa in più. Sette anni fa, infatti, c’è stato il primo cambiamento, per il bar, mentre in questi giorni è stata rinnovata la sala ristorante.
“Abbiamo deciso di compiere l’ultimo passo -dice Letizia Scuriatti- ammodernando anche la sala del ristorante consci che era ormai tempo per uniformare l’arredamento a quello del bar. Partiremo ufficialmente domenica 9 quando il nuovo ristorante funzionerà regolarmente, a partire dal pranzo; mentre l’inaugurazione vera e propria la faremo domenica 15 quando dalle ore 18 serviremo un aperitivo di benvenuto a coloro che verranno a farci visita”. “Come dico sempre-continua Letizia-pur essendoci cambiamenti visibili restiamo sempre noi. Non vogliamo certo cambiare il modo di proporci e di fare. Le linee guida inculcateci da nostro padre restano le stesse. Saremo pronti ad accogliere la clientela di tutti i giorni e ad organizzare serate e cerimonie. La cucina tradizionale sarà la base delle nostre proposte, anche se siamo rivolti anche alle novità con piatti moderni che possano accontentare tutti i gusti. Puntiamo, anche, a catturare una clientela più vasta, pronti a soddisfare le esigenze di tutti”. “Siamo felici e orgogliosi-conclude Letizia- di svolgere una attività che ci sta tanto a cuore e che ha rappresentato molto per la nostra famiglia e per mio padre in particolare. E’ una gioia portare avanti quello che lui ha costruito in tanti anni e quando lo vediamo ancora fare lo chef con enorme passione è una cosa che ci riempie il cuore e dà forza a tutti noi”.
Nuova visita istituzionale dei vertici della Regione Emilia Romagna al Comune di San Severino Marche. Alla vigilia dell’Epifania il sindaco, Rosa Piermattei, ha ricevuto nella sede provvisoria del Municipio, l’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile, Paola Gazzolo, insieme al direttore dell’Agenzia di Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, Maurizio Mainetti, e al responsabile della Protezione Civile Anci Emilia-Romagna, Marco Iachetta, quest’ultimo fra i primi funzionari ad essere arrivati in città in piena emergenza sisma. All’incontro hanno preso parte anche gli assessori comunali Paolo Paoloni e Tarcisio Antognozzi.
“C’è una rotazione continua di funzionari e tecnici emiliano romagnoli, sono tutti professionisti veramente straordinari – sottolinea il sindaco Piermattei, che aggiunge – Vorrei ringraziare la Regione Emilia-Romagna, l’assessore Gazzolo che è tornata a farci visita ma anche il presidente Stefano Bonaccini che ci fa sentire sempre la sua vicinanza. Il nuovo incontro è servito per fare il punto della situazione sui lavori in corso e per parlare delle necessità che la nostra città ha. Siamo stati duramente colpiti dal terremoto, abbiamo ancora bisogno di una grossa mano d’aiuto che può arrivare solo da chi ha vissuto già questo dramma”.
Dal gruppo Il Centrosinistra per San Severino riceviamo
Il bilancio di questo 2016 è tutt'altro che semplice da chiudere. Sicuramente lo abbiamo iniziato con forte determinazione, impegno, energia e voglia di partecipazione, con queste prerogative abbiamo continuato, man mano che il nostro gruppo è andato crescendo e consolidandosi, proseguendo nel lavoro e nella assunzione di responsabilità con coesione e reciproca fiducia. Ci siamo approcciati nel nostro compito di opposizione con ragionevolezza e ponderazione, qualità che il nostro rappresentante in consiglio (non a caso) esprime pienamente. Abbiamo offerto la nostra collaborazione alla maggioranza così come alle altre forze della minoranza, avendo come unico obiettivo quello di favorire lo sviluppo socio economico della città, nel rispetto di etica, buon senso e uguaglianza. La nostra attività in consiglio è stata coerente con questo spirito, e perdonateci se abbiamo più di una volta soffermato la nostra attenzione su diversi aspetti legati alla cultura: siamo e restiamo convinti che sia una delle nostre principali risorse, volano di economia e crescita.
Abbiamo espresso più volte il nostro dissenso votando contro una politica clientelare che favorisce gli interessi di pochi, siamo stati vigili sui conti e sugli affidamenti di incarichi e servizi, abbiamo insomma fatto del nostro meglio per rappresentare degnamente i nostri elettori e per svolgere a pieno il compito che ci siamo assunti. Ci troviamo ora alla vigilia di un nuovo appuntamento importante, un consiglio che abbiamo, insieme alle altre forze della minoranza fortemente voluto e richiesto, nel quale attraverso la presentazione di due interrogazioni e di una mozione cercheremo di fornire apporti concreti e sostanziali nella gestione dell'emergenza legata al sisma. Vogliamo risposte chiare ed esaustive sulla gestione della problematica legata alle scuole, vogliamo che si faccia chiarezza sulla politica culturale di questa amministrazione, le cui logiche ci sfuggono, e vogliamo infine fornire uno strumento reale di sostegno ai cittadini per affrontare i disagi legati al sisma che ci ha colpito. Questa non è critica o attacco politico: questa è la politica in cui crediamo, fatta di confronto e scambio, ma anche di responsabilità ed impegno, e per questo vogliamo dare il nostro contributo e fare la nostra parte.
Freddo polare e neve non sono riusciti a fermare la Befana che è arrivata puntuale a Serralta. Anzi, la presenza del manto bianco ha permesso alla Befana di presentarsi non a cavallo della scopa come abitualmente fa, ma utilizzando una slitta. Partendo dal borgo vecchio, l’anziana signora è giunta fino alla chiesa del Torrone dove c’erano ad aspettarla tanti bambini e le persone che hanno presenziato alla Santa Messa, celebrata alle ore 11.00, che ha aperto la giornata di festa.
Come da copione l’energica “vecchietta” ha distribuito doni ai più piccoli e diversi sono stati gli scherzi fatti e il divertimento non è mancato. Gli abitanti della frazione di San Severino hanno avuto un’altra bella sorpresa: la presenza del primo cittadino settempedano Rosa Piermattei e dell’assessore Sara Bianchi che hanno voluto presenziare a questo tradizionale appuntamento che è stato l’ultimo degli eventi previsti per le festività di questo periodo. Comitato di Serralta che, però, non si ferma mai e presto si metterà in moto per preparare a dovere il prossimo appuntamento che sarà, sempre in questo mese, la festa di San Antonio, ricorrenza dedicata alla benedizione dei pani e degli animali.
Necessario di nuovo, a distanza di due mesi dal sisma, un chiarimento sui sopralluoghi, non ancora conclusi(!), di agibilità degli edifici nelle zone colpite dal terremoto.
Stavolta interviene il coordinatore della Dicomac, Immacolata Postiglione, con una circolare datata 28 dicembre 2016 recante chiarimenti “sulle attività connesse ai sopralluoghi di agibilità coordinati dalla Dicomac”.
Occorre però fare prima un passo indietro.
Con l’entrata in vigore dell’OCDPC n.422 del 16/12/2016 dal 27 dicembre 2016 il sopralluogo con scheda Fast, da cui scaturisce un esito di “non utilizzabilità”, diventa presupposto indispensabile per l’accesso alla procedura Aedes/GL-Aedes.
Ai sensi dell’articolo 1 comma 5 della predetta ordinanza, la DiComaC continua a provvedere al coordinamento delle attività di rilievo mediante la scheda AeDES, ai sensi dell'art. 3 c. 1 dell'OCDPC 392 del 6 settembre 2016, esclusivamente con riferimento:
a) agli edifici pubblici;
b) al completamento dei rilievi nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata;
c) agli edifici con scheda FAST con esito "sopralluogo non eseguito" per contestuale richiesta di approfondimento mediante scheda AeDES;
d) ai sopralluoghi ripetuti su richiesta, con perizia asseverata di un tecnico di parte, sia su edifici già classificati con scheda AeDES che su edifici dichiarati agibili a seguito di sopralluogo FAST.
e) ai sopralluoghi da ripetere in relazione all'esito "D" di scheda AeDES rilasciato da tecnici coordinati dalla DiComaC.
Con questa circolare vengono dunque ora date indicazioni sulla gestione ed il prosieguo delle attività relative ai sopralluoghi di agibilità coordinati dalla stessa Dicomac, con particolare riferimento alle modalità di presentazione delle istanze.
Aree 1 e 2
Innanzitutto nel territorio delle Regioni interessate vengono individuate due aree:
un’Area 1, costituita da tutti i Comuni di cui agli allegati 1 e 2 alla legge n.229/2016
un’Area 2, costituita dagli altri Comuni nei quali si sono registrati danni agli immobili in conseguenza degli eventi sismici di cui all’oggetto.
In relazione all’appartenenza ad una delle due aree viene poi indicata una specifica procedura:
Per i Comuni in Area 1
i sopralluoghi di agibilità (sia con scheda Fast, sia - per le fattispecie previste all’articolo 1 comma 5 della citata OCDPC n.422/2016 - con scheda Aedes) vengono autorizzati ed organizzati secondo quattro differenti modalità:
per gli edifici per i quali è già stata presentata un’istanza di sopralluogo alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016, ma non è stato effettuato ancora alcun sopralluogo, rimane valida la precedente istanza (sopralluogo Fast, ovvero Aedes/GL-Aedes per i casi di cui all’articolo 1 comma 5, lettere a) e b) dell’OCDPC 422/2016);
per gli edifici per i quali non è stata presentata alcuna istanza alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016, può essere presentata un’istanza semplice di sopralluogo da parte del richiedente avente diritto, oppure una richiesta da parte del Sindaco (sopralluogo Fast, ovvero Aedes/Gl-Aedes per i casi di cui all’articolo 1 comma 5, lettere a) e b) dell’OCDPC 422/2016);
per gli edifici già ispezionati prima del 30 ottobre che riportavano esito A (con o senza F), laddove si riscontrino danni che potrebbero compromettere l’agibilità, può essere presentata un’ulteriore istanza semplice di sopralluogo da parte del richiedente avente diritto, ovvero richiesta da parte del Sindaco (sopralluogo Fast);
per gli edifici già ispezionati riportanti esito D il sopralluogo viene effettuato d’ufficio (sopralluogo Aedes/GL-Aedes).
Per i comuni in Area 2
i sopralluoghi di agibilità (sia con scheda Fast, sia - per le fattispecie previste all’articolo 1 comma 5 della citata OCDPC n.422/2016 - con scheda Aedes) vengono autorizzati ed organizzati secondo tre modalità diverse:
per gli edifici per i quali è già stata presentata un’istanza di sopralluogo alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016 (fa fede la data di protocollo presso il Comune/COC, 27 dicembre incluso), ma non è stato effettuato ancora alcun sopralluogo, rimane valida la precedente istanza (sopralluogo Fast);
per gli edifici per i quali non è stata presentata alcuna istanza alla data del 27/12/2016, giorno di pubblicazione dell’ordinanza 422/2016, il richiedente avente diritto può presentare un’istanza di sopralluogo corredata da perizia asseverata che comprovi la presenza di danni nell’edificio e il nesso di causalità diretto tra i danni e l’evento oppure da ordinanza sindacale di sgombero, conseguente agli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 (sopralluogo Fast)
per gli edifici già ispezionati riportanti esito D il sopralluogo viene effettuato d’ufficio (sopralluogo Aedes/GL-Aedes).
Revisioni
Richiesta con perizia asseverata
Per i comuni di entrambe le aree, in merito ad una eventuale richiesta di ripetizione del sopralluogo, fatti salvi i casi indicati in precedenza, la revisione dell’esito Fast di edificio agibile o di revisione di un esito Aedes/GL-Aedes già emesso necessitano della presentazione di un’istanza accompagnata da perizia asseverata di un tecnico di parte.
Doveri del Coc
La circolare specifica poi che per tutti i sopralluoghi ripetuti, il Comune/COC deve informare la squadra dell’esito del precedente sopralluogo e deve fornire alla stessa tutta la documentazione disponibile, inclusa la scheda compilata nel precedente sopralluogo
Nuova scheda e sopralluogo ripetuto
Nel caso di un ulteriore sopralluogo autorizzato sullo stesso edificio, la precedente scheda è da ritenersi superata e la nuova scheda la sostituisce completamente, salvo eventuali incongruenze che richiedano approfondimenti da parte del centro di coordinamento sovraordinato.
La squadra deve indicare sulla scheda l’ulteriore sopralluogo in intestazione la dicitura “sopralluogo ripetuto” ed indicherà nelle note il riferimento della precedente scheda, allegandone copia, se disponibile.
Termine
Per tutti i Comuni, sia di Area 1, sia di Area 2, il termine di scadenza per la presentazione delle istanze è fissato inderogabilmente al 16 gennaio 2017 (fa fede la data di protocollo presso il Comune/Coc).
Zone rosse
Fanno eccezione degli edifici ricadenti nelle zone rosse ufficialmente definite e delimitate da ordinanza sindacale.
Dove vanno a finire le schede?
Ma dopo tutte queste verifiche in molti si chiedono dove vanno a finire le schede compilate.
La circolare chiarisce che le squadre di rilevatori consegnano
le schede Fast in originale presso i centri operativi regionali di competenza e ne lasciano copia al Comune/Coc),
le schede Aedes/GL-Aedes in originale si consegnano
presso la Dicomac
oppure presso i centri operativi regionali di competenza (con rilascio del modello riepilogativo GE1 e, se necessario, del modello GP1 al Comune/Coc).
Una verifica di completezza della documentazione presentata e ad una sintetica analisi sulla coerenza dei dati viene effettuata
presso la Dicomac
oppure presso i centri operativi regionali di competenza
Ogni settimana le schede recepite presso i centri operativi regionali devono essere da questi recapitate alla Dicomac, accompagnate da specifico verbale di consegna, per essere informatizzate e scannerizzate.
Doveri dei sindaci
La circolare rammenta poi che è compito dei Sindaci
adottare tutti i necessari provvedimenti in funzione dell’esito dei sopralluoghi eseguiti sia con schede Fast, sia con schede Aedes/GL-Aedes.
E anche nel caso in cui il fabbricato abbia un esito “agibile” (sia con schede Fast, sia con schede Aedes/GL-Aedes), è opportuno che il Sindaco lo comunichi ai cittadini interessati.
Doveri delle Regioni
Infine le Regioni devono
veicolare l’informativa a tutte le proprie strutture interessate ed agli Enti locali
effettuare d’intesa con la Dicomac un efficace monitoraggio ai fini della corretta applicazione della procedura.
Domenica prossima (8 gennaio) tradizionale Concerto dell’Epifania al teatro Feronia, a partire dalle 17, con il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani - Città di San Severino Marche” e la partecipazione straordinaria del Corpo bandistico “Città di Appignano”, della cantante Alessia Gismondi e del tenore Andrea Ferranti.
Il concerto, diretto dal maestro Vanni Belfiore, è ad ingresso gratuito. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di San Severino Marche, è promossa nell’ambito della nuova stagione de “I Teatri di Sanseverino”.
La solidarietà non si ferma nemmeno il giorno dell’Epifania. I volontari dell’associazione Porto Recanati Solidale, infatti, hanno consegnato ai terremotati settempedani nove deumidificatori donati dalla De Longhi per aiutare chi ancora vive in camper e roulotte. La consegna è stata eseguita personalmente dai vertici del sodalizio portorecanatese nato per iniziativa di Giampiero Cappetti e Gianni Cimmino subito dopo il terremoto di Amatrice. L’associazione Porto Recanati Solidale è molto attiva ed ha già portato camion di aiuti ai senzatetto di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. I volontari, poi, da settimane seguono anche i terremotati che hanno trovato alloggio nei campeggi di Porto Recanati e lungo la costa. Non gestiscono soldi, per una precisa scelta, ma raccolgono quanto possono lanciando appelli ad aziende e alla popolazione di portorecanatese che ha dimostrato concretamente di avere un cuore realmente grande. A ritirare i deumidificatori presso l’area accoglienza camper allestita dal Comune nel rione Settempeda è stato il coordinatore dei volontari del gruppo di Protezione Civile di San Severino Marche, Dino Marinelli.