Acque agitate nel centrodestra di San Severino, dove la candidatura di Massimo Panicari non è stata digerita benissimo da tutti. E polemiche anche sulla scelta da parte di alcuni esponenti politici di raccogliere firme durante la manifestazione per l'ospedale, rischiando di strumentalizzarne il vero significato.Ma andiamo per ordine. E' di ieri la notizia delle dimissioni dall'incarico di coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia e dell'uscita dal partito di Lorenzo Borgiani. A comunicarlo è stato lo stesso Borgiani in una nota che lascia ben poco spazio all'immaginazione: “Lascio l’incarico di segretario ed esco dal mio partito, ma Fratelli d’Italia continuerà il suo impegno a sostegno della lista civica “Città e Borghi” e del suo candidato sindaco. Lo dico a scanso di equivoci, perché non è mia intenzione sollevare polemiche o attaccare qualcuno. Mi sento solo di esprimere la mia opinione per motivare la decisione che ho preso e per continuare a camminare a testa alta, politicamente parlando, nel rispetto – innanzi tutto – dei miei convincimenti e, poi, di coloro che in questi tre anni di vita della sezione di Fratelli d’Italia a San Severino hanno riposto in me la loro fiducia. Con le altre forze della coalizione abbiamo cercato di condividere un progetto politico di rinnovamento per dare un futuro alla nostra città. Due gli obiettivi di partenza: avere il coraggio di puntare davvero sui giovani e scegliere insieme il candidato sindaco. Entrambi sono stati disattesi a causa di logiche poco chiare. In particolare è stata calpestata la coerenza politica di chi, come me, si è accostato al tavolo delle trattative non per motivi personali – cioè legati a una candidatura, mai chiesta, né cercata – bensì per una passione innata nei confronti dell’impegno civile basato essenzialmente sulla lealtà”.Ad aprire la discussione, invece, sull'opportunità di raccogliere firme per le liste in concomitanza con la manifestazione in difesa dell'ospedale di sabato è stato Valter Bianchi di Forza Nuova (anche lui dovrebbe essere uno dei candidati a sindaco). Sul suo profilo Facebook, Bianchi ha pubblicato due foto nelle quali, sebbene col volto offuscato, si riconosce distintamente un noto esponente del centrodestra locale, con tanto di fascia tricolore indossata per rimarcare l'assenza delle istituzioni, intento a raccogliere firme durante la manifestazione. "Oggi in una protesta civile, popolare e che doveva essere apolitica... c'è chi spudoratamente approfitta per raccogliere firme per la lista elettorale. Rappresentate perfettamente ciò che siete politicamente" tuona Bianchi, aprendo di fatto una discussione sull'opportunità politica di aver raccolto le firme in quel frangente.
"È una grandissima soddisfazione, la manifestazione a mio avviso è più che riuscita": queste le parole dell'avvocato Marco Massei oggi pomeriggio al termine della manifestazione che ha visto centinaia di persone ritrovarsi in Piazza del popolo ed incamminarsi verso l'ospedale Bartolomeo Eustachio, simbolo e fine ultimo di questa lotta popolare."Tanta la gente, la piazza era gremita di cittadini, di mamme e di bambini, e questo è il significato secondo noi di quanto i cittadini dell'entroterra tengano a questo ospedale, che serve non solo San Severino ma anche paesi limitrofi". Soddisfazione anche da parte della portavoce del gruppo delle mamme a sostegno di pediatria Cristina Marcucci: "È stata una cosa unica e significativa per San Severino. È bello vedere come le associazioni si siano unite, e i cittadini si siano uniti e si siano presentati anche coi bimbi, con le carrozzine, coi fuoristrada, le moto e le 500... Dopo questa manifestazione una cosa è sicura: non molleremo!".
Sono state centinaia le persone che già dalle 16 si sono riversate in Piazza del Popolo per manifestare contro la chiusura dell'ospedale di San Severino Marche.Mamme, nonni, bambini e rappresentanti politici di ogni simbolo erano presenti per lottare insieme. In primis i rappresentanti del Comitato per la difesa dell'ospedale che hanno indossato la fascia tricolore, come avevano annunciato, a sottolineare la mancata presenza dell'amministrazione e del sindaco nella lotta per l'ospedale.Ad aprire la manifestazione è stato il vice presidente del Comitato stesso Marco Massei: "Questa è una manifestazione popolare, a difesa di un diritto, quello alla salute, che è vivente, e che dobbiamo guadagnarci giorno dopo giorno. Voglio precisare che è una manifestazione a favore di un ospedale che è funzionante, che c'è e va salvaguardato! E' stato un errore quello di chiudere il punto nascita e la pediatria - ha proseguito Massei, ringraziando anche i politici presenti, il gruppo di clown terapia "la valigia delle meraviglie", il gruppo degli Scorpions e delle 500 - la politica sanitaria regionale va ripensata per salvaguardare e tutelare tutti, perché non ci può essere alcun tipo di distinzione nel diritto alla salute. Una battaglia questa dove le donne e le mamme hanno avuto un ruolo essenziale, hanno davvero fatto capire quanto errate siano state le scelte compiute. Sicuramente con delle istituzioni più attente non staremmo qui a cantare il de profundis del nostro ospedale, ma non molliamo e non molleremo."Affermazione quest'ultima condivisa anche dalla portavoce del gruppo delle mamme a sostegno di pediatria Cristina Marcucci: "Il nostro appello alle istituzioni è ripensateci!" Ed ha colto l'occasione per ringraziare i personaggi famosi che negli ultimi giorni si sono uniti alla battaglia, come Bonaventura e Castori. Da Piazza del Popolo un lunghissimo serpentone si è poi avviato verso l'ospedale, con in testa le moto del gruppo degli Scorpions, i tamburini e le 500 e le fuoristrada in chiusura, passando per le vie del centro dove i negozianti hanno manifestato la loro vicinanza abbassando le serrande e spegnendo le luci come se fossero a lutto per l'ospedale. Giunti di fronte all'ospedale anche i sindaci di paesi limitrofi hanno preso la parola mostrando la loro solidarietà alla lotta dei settempedani: " È una battaglia importante per il territorio - ha affermato il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini - chi oggi è stato assente ha perso un'occasione per difendere se stesso, non solo l'ospedale. Oggi avete dimostrato che non vi piegherete e ricordate, i diritti esistono se il popolo li difende." Presente anche il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni che ha constatato come quella dimostrata dalla popolazione sia stata una "presenza significativa, la risposta di una comunità che si vuole riappropriare del proprio territorio." "Il presidente della Regione Marche deve garantire a tutti il diritto alla salute, sarò al vostro fianco perchè questa è una battaglia giusta e legittima" ha detto Remigio Ceroni, senatore e sindaco di Rapagnano. A chiudere la manifestazione più che riuscita di nuovo l'avvocato Massei: "I cittadini possono ancora fare tanto, possono decidere le sorti dell'ospedale. Noi non molliamo e non molleremo mai, perché non si può battere chi non molla mai!": parole accompagnate da un forte applauso e dalle note dell'inno di Mameli.
E' ufficiale: il dottor Pietro Cruciani sarà il candidato sindaco del centrosinistra a San Severino.A comunicarlo è il coordinatore del Partito Democratico Marco Sabbatini in una nota dove si legge:"Il Circolo PD di San Severino Marche, a seguito di un costruttivo confronto e dopo diversi incontri con le altre compagini politiche, ha deciso di sostenere la candidatura a Sindaco del dott. Pietro Cruciani.La scelta si è basata su una ampia e totale condivisione sui contenuti programmatici di completamento delle progettualità già iniziate dalle precedenti amministrazioni presiedute da Cesare Martini e sostenute dagli amministratori del Partito Democratico, ai quali va il più sincero ringraziamento per l’impegno profuso e i brillanti risultati raggiunti, nonché sulla piena condivisione verso nuovi progetti di sviluppo e rilancio della città.La scelta del Dott. Cruciani ha avuto anche l’approvazione da diversi componenti della società civile, i quali hanno manifestato la loro disponibilità a partecipare alla vita pubblica con la volontà di attuare le idee e le numerose progettualità inserite nell’innovativo e completo programma elettorale elaborato unitamente al candidato sindaco.Il Partito Democratico, a differenza di altri schieramenti, che hanno lanciato i loro candidati sindaci per poi comporre le liste, ha voluto creare prioritariamente un gruppo di persone che, nel condividere un preciso programma politico per il bene della città, hanno scelto democraticamente e collegialmente la migliore figura che potesse garantire la sua completa attuazione".
Detrarre le spese per l’acquisto dei buoni mensa è possibile, ma bisogna far presto!Persino nei preposti uffici del Comune di San Severino il fatto sembrava una novità, fin quando le mamme, sollecitando una maggiore informazione, sono venute a capo della situazione. “Ci siamo informate anche all’Agenzia delle entrate e alla Guardia di Finanza – è il racconto di alcune mamme di San Severino, fra cui Lorena Coronati, che ha due figli alla Primaria – ed alla fine ci è stato confermato che, in virtù della dall’art. 1 c. 151 della Legge 107/2015 (“della Buona scuola”) è consentita la detrazione del 19% anche delle spese sostenute per la mensa scolastica, nel limite di 400 euro per alunno. All’ufficio Servizi sociali, dietro la nostra insistenza, hanno preparato un modulo da compilare e successivamente da portare all’ufficio protocollo per chiedere, appunto, la detraibilità che potrebbe raggiungere circa 80 euro, tutto sommato una discreta somma, visti i tempi che corrono”.Le mamme settempedane hanno fatto ricorso, per portare il fatto a conoscenza di tutti coloro i quali potrebbero esserne interessati, anche al coordinatore comunale di Forza Nuova, Valter Bianchi, che sottolinea: “Recentemente il Comune ha apposto un avviso, senza riportare la data, con cui ricorda che l’acquisto dei buoni mensa detraibili è possibile solo alla filiale di Banca Marche, l’unica che può rilasciare la quietanza di avvenuto pagamento. Nel sito è poi comparso l’avviso di detraibilità in data 23 aprile. Considerando i tempi necessari per richiedere il modulo di domanda ai servizi sociali e per protocollarlo, è già tardi per detrarre i pagamenti con la prossima dichiarazione. Verranno infine danneggiati i cittadini che hanno comprato i buoni pasto in tabaccheria, dove non sono state rilasciate ricevute anche perché i negozianti si sono prestati alla distribuzione senza ricevere compenso. Un mezzo pasticcio”.
Una scuola che a San Severino Marche ha una lunghissima tradizione, con una storia che ha accompagnato intere generazioni, si appresta a celebrare il 120° anniversario della sua fondazione.Si tratta dell’Istituto Professionale “Ercole Rosa”, nato nel 1896. Le manifestazioni si snodano nei giorni da venerdì 6 al domenica 8 maggio.Venerdì 6 maggio, alle ore 21,00, presso il Cine Teatro Italia, è prevista una rappresentazione teatrale dei ragazzi dell’Ipsia, dal titolo “Tra l’Ade e l’Olimpo” (mitocomicologia). Lo spettacolo si ripete sabato 7 maggio mattina, alle ore 10,00, riservato alle scuole.Alle ore 17,30 di sabato 7 maggio, presso l’Istituto Professionale in Via Salimbeni, è in programma la celebrazione ufficiale dei 120 anni, con interventi e testimonianze sulla storia dell’Ercole Rosa.Sono moltissime le famiglie di San Severino che hanno sentito racconti e aneddoti di genitori, nonni, zii, che hanno frequentato il Professionale, sulla loro esperienza e vita scolastica.Le celebrazioni proseguono con la presentazione del Progetto “IPSIA RACING KART”. Si tratta di progettazioni di varie tipologie di kart realizzati dai ragazzi, anche con materiali innovativi. Sarà successivamente inaugurata la mostra “TRA ARTE E MECCANICA, 120 ANNI DI SCUOLA PROFESSIONALE”.L’esposizione si articola in due sezioni: una con gli oggetti più antichi risalenti agli anni ’20, l’altra sezione con progetti funzionanti a motore, realizzati dagli studenti dal 2000 in poi con motori di autovetture e motociclette. I 3-4 pezzi più significativi saranno trasportati in Piazza del Popolo di S. Severino domenica 8 maggio per essere esposti in concomitanza con il raduno delle Fiat 500, organizzato dal Gruppo Amatori 500 per l’assegnazione del 20° Trofeo “Alberto Angelucci”.
Non so voi, ma io con queste elezioni comunali alle porte mi sto divertendo come un pazzo. E non lo dico in senso dispregiativo. Mi diverto perché cerco di analizzare attentamente tutte le dinamiche. Mi sforzo di inseguire un disegno politico complessivo. Tento di mettermi nei panni del candidato e quindi in quello dell’elettore. Provo a registrare dichiarazioni e comportamenti. Insomma un gran bel passatempo se non fosse che poi si tratterebbe gestire una città per i prossimi cinque anni e di ipotecare il futuro delle loro comunità.Prendiamo il caso di San Severino e Porto Recanati. Entrambe si apprestano al rinnovo delle cariche amministrative ed entrambe fanno intorno ai 12 mila abitanti. A San Severino, se tutte le indiscrezioni saranno confermate, correranno cinque liste: una di centrodestra pressoché unito, una civica apartitica, una del Movimento 5 Stelle, una di sinistra ed una di centro-sinistra. Interessanti le singolari curiosità che la politica locale propone ai propri concittadini in questa sfida elettorale. Il candidato sindaco di centrodestra, Massimo Panicari, è stato assessore nella prima giunta a guida Martini di centrosinistra. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Mauro Bompadre, fino a pochi anni fa era il coordinatore comunale di Forza Italia. Il candidato sindaco del centro- sinistra, Pietro Cruciani, attualmente è consigliere provinciale di Forza Italia. Intanto rilevo subito che cinque liste è qualcosa di abnorme per una città di piccole dimensioni. E già questo dovrebbe suonare come un brutto campanello di allarme non solo per la classe dirigente del posto, ma anche e soprattutto per il livello provinciale dei partiti che essi rappresentano. Poi ci sono gli intrecci o addirittura i cambi di casacca che – se possibile - complicano ancora di più il quadro. Appena cinque anni fa i voti validi furono solo 7611, appena il 63% degli aventi diritto. Staremo a vedere quanti saranno il 5 giugno.A Porto Recanati, sempre che le notizie saranno confermate, la situazione in fatto di liste è la stessa: viaggiamo sulle cinque o sei. Ma di patologico c’è da registrare lo psicodramma del centrodestra che come una maionese impazzita si è frantumato sotto i colpi improvvisi della Lega Nord. Ma andiamo con ordine. Già da un mese tutto il centrodestra aveva chiuso un accordo politico sia sul programma che sul candidato sindaco. Si apprestavano solo quindi ad aspettare il risultato elettorale che li avrebbe visti sicuramente vincenti, se non altro perché tutti gli altri si erano divisi. Infatti lo stesso Salvini pochi giorni fa era venuto a tessere le lodi dell’accordo. Porto Recanati, va detto, è la città di elezione della consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi. Senonché all’improvviso e per ragioni di mera rappresaglia, piomba sulla città Luca Paolini, segretario della Lega Nord e butta all’aria tutto. Anzi, dalla sua pagina di facebook, candida direttamente la stessa Leonardi a sindaco in una lista (un’altra…) di Fratelli d’Italia e Lega Nord, manco lei fosse una qualunque sguattera del Guatemala. La Leonardi non solo non si arrabbia e non tratta Paolini come meriterebbe, ma si accuccia buona, buona alla linea di via Bellerio, in Milano. A Costituzione vigente ciascuno è libero di farsi trattare a pesci in faccia come vuole, ma se questo qualcuno è un personaggio pubblico, qualcun altro ha il dovere di segnalarne l’inconsistenza politica e la profonda inadeguatezza al ruolo che ricopre. Ed io, modestamente, sto qui per questo...Analizzato questo caso la riflessione da fare sarebbe la seguente: quali contromisure hanno i partiti per affrontare le scorribande piratesche che in mezzora possono mettere a ferro e fuoco un’intera cittadina senza nessuno che possa dire né ai, né bai?In entrambi i casi ho fatto ottimisticamente riferimento ai partiti politici e ho dato per scontato l’esistenza di essi, non solo come ideologia, ma anche come organizzazione. Temo però che essi partiti (o quel che di loro resta) abbiano espressamente rinunciato al loro ruolo preferendo quello di comitato elettorale occasionale. Dicono che le ideologie sono superate, come lo sono i concetti di destra e sinistra. Fossi un pedante professore di storia replicherei che la Repubblica di Weimar è nata in questo brodo di coltura, ma siccome sono solo uno che registra solo i fatti di cronaca mi limito a dire che senza ideologia e senza partiti ben organizzati si va solo incontro a penosi trasformismi o a subire, inermi, l’arrembaggio di qualche pirata.
In merito alle dichiarazioni di Paolo e Flavio Pieroni, intervengono gli ex presidenti della Settempeda Teloni e Sileoni. "L’articolo pubblicato su PicchioNews in data 15 aprile 2016 con le dichiarazioni dei cugini Pieroni Paolo e Flavio in merito agli illeciti avvenuti nella gestione 2006/2007" dicono "ci dà l’opportunità di chiarire i fatti in modo concreto e dimostrabile"."In questo articolo" si legge in una nota "vengono attaccati i presidenti Teloni e Sileoni per non aver fatto ricorso, a seguito della verifica della Guardia di Finanza riguardante la gestione di una contabilità parallela in merito all’anno 2006. Questo non è stato fatto perché i presidenti Teloni e Sileoni hanno iniziato i loro 6 anni di gestione nel 2009 e, quindi, è stato impossibile fare un ricorso e difendersi su fatti e documenti esclusivamente di conoscenza e dominio di Paolo Pieroni.Pieroni afferma che la dirigenza della Settempeda della gestione Teloni e Sileoni durante la verifica della GdF di Camerino non gli aveva fatto alcuna comunicazione, e ciò avrebbe creato problemi per la sua difesa. Le contestazioni traggono però origine dal rinvenimento nel 2008 da parte della GdF di Macerata di documentazione extra contabile in formato excel nel computer della carrozzeria di cui è titolare Pieroni Paolo e, quindi, nessuno meglio di lui sapeva cosa vi era contenuto; poi, nel gennaio 2013, Gabriele Cipolletta, impiegato dell’ufficio contabile per conto della Settempeda, invia una mail a Flavio Pieroni, regolarmente evasa, con cui gli chiede le scritture contabili relative a quel periodo perché vi era una verifica della GdF. In merito alla notifica del processo verbale di constatazione del 29/4/2013 Pieroni Paolo viene subito informato; fu inviata anche per raccomandata la copia del documento della Guardia di Finanza da parte della segreteria della Settempeda per dare a lui la possibilità di difendersi immediatamente con i mezzi che la legge in materia consente. Quindi il suo diritto di difesa non è mai stato in alcun modo leso. A metà giugno del 2013 viene svolta una riunione congiunta tra gli interessati e consulenti legali e fiscali presso la carrozzeria di Pieroni Paolo, ove lo stesso preliminarmente afferma ai 7 testimoni presenti che, essendo la vicenda riferibile al periodo in cui egli era presidente, è ovvio che avrebbe pensato a tutto lui.Dopo un anno e mezzo di silenzio, il 15 novembre 2014 viene notificato l’avviso di accertamento unico, emesso in via solidale nei confronti di SSD Settempeda e Pieroni Paolo: l’importo non è quello di euro 109.180,00 indicato nell'articolo, in quanto maggiorato di euro 23.327,00 a titolo di 1/3 di sanzioni qualora si fosse deciso di pagare spontaneamente, o invece, come verificatosi, di euro 69.981 a titolo di sanzioni complessive, non essendovi stato adempimento spontaneo. Il 24 febbraio 2016 la Settempeda riceve da Equitalia una cartella esattoriale da pagare di euro 166.736,94 e poco dopo tutti leggiamo l’articolo su www.picchionews.it che i cugini Pieroni Paolo e Flavio con soli euro 3.500 riescono a chiudere la pratica sopra citata (solo per ora, poiché la sentenza non è definitiva, e non ne conosciamo il contenuto). Ogni argomento citato è dimostrabile con documenti alla mano".
Investimenti per un milione e trecentomila euro, di cui appena un quarto a carico dei Comuni, garanzie di assistenza per oltre 4mila persone: dagli anziani soli ai minori disabili, a chi ha problemi di salute mentale. Dai sindaci dell’Unione Montana delle Alte Valli del Potenza e dell’Esino di San Severino Marche è arrivato il via libera al nuovo Piano dei servizi sociali.“Nessun taglio è stato fatto rispetto al 2015 - annuncia con soddisfazione il presidente dell’Unione, Gian Luca Chiappa, che sottolinea – L’aver lavorato bene in passato ci ha fatto risparmiare risorse che sono per tutti una importante eredità ma anche una vera garanzia. Non andiamo ancora una volta nemmeno a pesare sulle casse dei Comuni dell’Unione visto che a questi chiediamo solo una piccola compartecipazione per la gestione di servizi indispensabili per chi è solo, per chi è disabile, per chi ha problemi e necessità di avere un’assistenza – prosegue Chiappa, che spiega – Il sistema dei servizi sociali come era un tempo, con il trasferimento di fondi da parte del Governo centrale sul territorio, sta ormai scemando. Già oggi ma sempre più nell’immediato futuro il sistema verterà su bandi nazionali cui si sarà chiamati a partecipare per intercettare risorse ed erogare tipologie diverse d’assistenza ai cittadini. Il cambiamento in atto è sicuramente culturale ma anche, e soprattutto, amministrativo. Siamo preoccupati e consapevoli, non possiamo attendere oltre, dobbiamo anticipare le mosse che ci vengono chieste. Di sicuro deve rimanere l’Ambito Sociale che continua a fare un gran lavoro. I Comuni dell’Unione devono continuare a ragionare uniti e senza divisioni e l’ente che rappresento – conclude Chiappa – deve operare nel bene facendo da capofila”.“Le risorse previste per la sanità e i fondi europei – gli fa eco Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti Sociali - sono i nuovi capitoli della gestione dei servizi sociali. Un tempo c’era il contributo dello Stato che, più o meno certo, garantiva comunque i servizi. Adesso dobbiamo noi attivare risorse e attendere i finanziamenti che arrivano poi, eventualmente, a consuntivo. La logica della legge 328/2000 nazionale e 32/2014 regionale era ben diversa: il territorio programmava quello che gli serviva, utilizzando un fondo unico, e il Comitato dei sindaci decideva cosa fare. Le leggi ci sono ancora ma nei fatti è tutto cambiato perché la programmazione locale è molto ridotta visto che oggi il Ministero detta legge e i soldi, se va bene, vengono restituiti a livello comunitario comunque una volta spesi. La situazione a livello di cassa è molto complessa – sottolinea lo stesso Valeriani che con soddisfazione si unisce al coro dei sindaci che hanno dato via libera al Piano senza tagliare né fondi né prestazioni. Poi però continua - I fondi europei possono andare bene per le sperimentazioni, i servizi aggiuntivi, di sicuro non per l’ordinario. Il sociale merita risposte certe. Speriamo che i decisori tornino sui propri passi”.
“Non possiamo pensare che gli errori del passato possano, un giorno, ripetersi né sul suolo della nostra Patria né altrove. Bene fanno i nostri maestri ed i nostri professori, con i loro studenti, ad essere qui oggi perché la nostra società deve riflettere sull’importanza di questo giorno, considerato da molti una semplice vacanza di aprile. Dobbiamo onorare la memoria di chi ha dato la propria vita per la libertà e che, ancora oggi, ci chiede di non tradire quel sacrificio “tanto antico e sempre nuovo” perché quel sacrificio è divenuto un esempio globale per tutti i movimenti che lottano per la libertà”.Con queste parole, a nome dell’Amministrazione comunale settempedana, l’assessore alla Cultura, Simona Gregori, ha ricordato l’importanza del 25 Aprile, Giornata della Liberazione, nel discorso ufficiale pronunciato davanti al monumento alla Resistenza alla presenza, fra gli altri, del sindaco dei ragazzi, Leonardo Simoncini, del presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, del consigliere provinciale Pietro Cruciani, degli assessori Giampaolo Muzio e Giampiero Pelagalli, dei consiglieri Alessandra Aronne, Romina Cherubini, Gabriela Lampa e Fernando Taborro, del comandante la locale stazione dei Carabinieri, dei rappresentanti della Polizia Municipale e degli alunni delle scuole. Al corteo, aperto dal Gonfalone del Comune e dalla bandiera dell’Anpi, si sono unite rappresentanze e insegne dell'Associazione Nazionale Carabinieri e della Croce Rossa Italiana, con i loro volontari, dell'Arma di Cavalleria, dell'Avis, della Protezione Civile e di altre associazioni Combattentistiche e d'Arma.“In questo giorno – ha anche sottolineato la Gregori - oltre alla Resistenza partigiana vanno riconosciute tutte le resistenze: quella dei militari che si unirono alle formazioni partigiane, il silenzioso sacrificio delle centinaia di migliaia di militari italiani internati e dei lavoratori coatti deportati in Germania, degli ebrei, dei rom, degli omosessuali, dei diversamente abili che fecero la stessa sorte. In questo giorno speciale va ricordata la resistenza della popolazione civile, di quanti nascosero e salvarono i perseguitati e le loro famiglie, divenuti da un giorno all’altro reietti tra i reietti. Moto spontaneo di tante coscienze, queste gesta solidali silenziose ed eroiche costituirono le radici nobili della nostra Costituzione. Ricordare la Liberazione - ha anche detto la Gregori - è indispensabile per poter affermare i valori della nostra nazione democratica”.Dopo il suo saluto è seguito quello di Sergio Gironi, presidente della sezione Anpi “cap. Salvatore Valerio” di San Severino Marche. Nel corso della cerimonia ha prestato servizio il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” diretto dal maestro Vanni Belfiore.
Continua ad essere ancora molto fitta la nebbia che sta ricoprendo San Severino in questa fase pre elettorale. Nuovi nomi e nuove smentite si susseguono giorno dopo giorno, creando sempre più confusione negli elettori che si trovano sommersi in un surreale silenzio generale. L'unica fonte di notizie sul tema elezioni finora è la pagina Facebook "Comunali- San Severino Marche 2016" di Gianluca Gelsomino. Tante le liste che dovrebbero presentarsi, poche ancora le certezze. “Questa è una situazione anomala - ci ha confessato Massimo Panicari, candidato sindaco della lista "Città e Borghi"- a dimostrazione che negli ultimi dieci anni la politica non è riuscita a dare risposte concrete alle istanze del paese. Che ci siano così tante liste sicuramente denota un bel risveglio di coscienze, ma allo stesso tempo porterà chiunque andrà a governare a rappresentare solo una piccola parte dei cittadini, creando magari qualche problema in più“. Nella nebbia, però, si comincia a sentire il rombo di qualche motore: la lista "Città e Borghi" è quasi completa, “stiamo lavorando per trovare altri due o tre soggetti che la completino - ha aggiunto Panicari - e il 5 maggio la presenteremo ufficialmente“.Nel frattempo dallo staff di Beppe Grillo è arrivata la certificazione per il simbolo del Movimento 5 stelle per la lista "La città bella", candidato sindaco Mauro Bompadre.La manager Rosa Piermattei presenterà la propria lista sabato 7 maggio alle 18 al Teatro Italia, ed entro la stessa data verrà presentata anche la lista civica orientata a centro sinistra "Per San Severino" capitanata da Francesco Borioni il quale afferma“: “La lista non è ancora completa, ci stiamo ancora lavorando ma siamo decisamente a buon punto“. Non si conosce ancora il nome del candidato per il centro sinistra , aleggiano solamente tante voci che vedrebbero ancora come candidato più probabile Pietro Cruciani. Dal PD fanno sapere che ci sono delle novità che verranno fuori presto. Altro punto interrogativo è la possibile lista civica guidata da Valter Bianchi di Forza Nuova. I vari candidati hanno ormai pochi giorni a disposizione per completare tessera dopo tessera i vari puzzle che sono le loro liste, non ci resta che vedere quanti colpi di scena ci riserveranno le ultime settimane prima delle presentazioni ufficiali. Mauro Bompadre, candidato sindaco della lista "La città bella" Francesco Borioni, candidato sindaco lista "Per San Severino"
Raccontare ai piccoli per far riflettere i grandi su cosa significhi essere bambini oggi e sulla fatica di crescere. Sono versi che invitano alla poesia, gesti che richiamano al rito del gioco, parole che suonano come proclami quelli che si intrecciano, e che si ripetono, nella lezione - spettacolo che Marco Moschini, maestro, attore e autore ha proposto ai piccoli alunni delle scuole elementari settempedane nell’ambito della rassegna “Teatro Vietato ai Maggiori” promossa dai Teatri di Sanseverino all’Italia. Un vero e proprio laboratorio che ha portato sul palco giochi, parole e magia. Alla fine della lezione - rappresentazione gli attenti e silenziosi spettatori hanno applaudito a lungo, felici di aver assistito a uno spettacolo realmente unico e indimenticabile.Autore di testi inseriti nell’elenco dei cento libri considerati “imperdibili” dall’Associazione Italiana Editori e dall’Associazione Italiana delle Biblioteche oltre che dai promotori dell’iniziativa “Nati per Leggere”; Marco Moschini è stato maestro di scuola elementare per trentasei lunghi anni dopo aver firmato anche opere di poesia e narrativa per l’infanzia e per la didattica. Ha pure dato un importante contributo a tantissime riviste dedicate ai formatori e alle famiglie. Nel 2000 il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, gli ha assegnato una Benemerenza di prima classe, con facoltà di fregiarsi della Medaglia d’oro, per meriti educativi.
Per il ponte del 25 Aprile i musei settempedani saranno aperti al pubblico con orari straordinari e presenteranno anche speciali sezioni. A renderlo noto è l’assessorato comunale alla Cultura e al Turismo che ricorda l’operazione porte aperte in occasione della Giornata della Liberazione. Questi gli orari in cui sarà possibile effettuare le visite: domenica e festivi (25 Aprile compreso) dalle 10 alle 13 la mattina e dalle 15 alle 18 il pomeriggio, giorni feriali dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Gli orari con le aperture speciali resteranno in vigore fino al 1 maggio sia alla pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” che al museo archeologico “Moretti” di Castello al Monte.Nella pinacoteca sarà possibile visitare, ancora per pochi giorni, anche la sezione di opere ospiti, pertinenti alle collezioni del palazzo Vescovile, concessa in prestito dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, come contributo alla festosa inaugurazione della civica raccolta di opere d’arte nella sua nuova veste espositiva al cui taglio del nastro ha preso parte il direttore dei Musei Vaticani, il professor Antonio Paolucci. La sezione è composta da undici dipinti del secolo XVII, oggi custoditi nei depositi di quella che sarà la sezione settempedana del Museo Arcidiocesano di arte e arredi sacri. I dipinti sono stati scelti dai curatori dei lavori di riallestimento della pinacoteca, Alessandro Marchi e Luca Maria Cristini, per dare maggiore contestualizzazione storico-artistica alla fioritura culturale che San Severino visse a partire dal 1586 allorchè Sisto V lo elevò alla dignità di Città e vi ripristinò quella sede vescovile che era già stata del santo patrono Severino. “In quegli anni – spiega l’architetto Luca Maria Cristini - le famiglie nobili della città, i cui esponenti si riunivano nelle accademie cittadine a dissertare di arte, musica, letteratura, avevano ingaggiato una virtuosa competizione nel dotare gli altari che avevano in giuspatronato nelle principali chiese urbane delle più belle e ricercate opere d’arte inquadrate da apparati rutilanti d’oro. Così avvenne per i Margarucci, che attraverso il colonnello Annibale acquistarono a Ferrara due magnifici dipinti di Ippolito Scarsella per l’altare in San Domenico”.La sezione di opere provenienti dalle collezioni vescovili contiene i ritratti di Sisto V e della serie dei cinque vescovi che tra il 1586 e il 1704 ressero la diocesi settempedana favorendo questa gara a rendere sempre più ricche e preziose le chiese cittadine, e una serie di importanti opere su tela tra le quali il professor Paolucci ha ricordato nella sua conferenza inaugurale, il caravaggesco “San Sebastiano curato dalla pia Irene” di Giovan Francesco Guerrieri da Fossombrone. Tra le altre opere vanno ricordate un’inedita pala d’altare con l’Immacolata e la Venerabile Francesca del Serrone, mistica settempedana verso la quale era esplosa nel secolo XVII un fortissima devozione popolare, un altro inedito dipinto, opera del pittore settempedano d’origine camerte Paolo Marini.
E’ tornato nella “sua” San Severino Marche, la città che per cinque anni – dal 2010 al 2105 – lo ha visto impegnato come sacerdote nella parrocchia di San Severino Vescovo, monsignor Antonello Napolioni, nominato a novembre dello scorso anno alla guida della Diocesi di Cremona. In visita presso l’Arcidiocesi camerte settempedana il presule, che era in compagnia dei giovani preti della Diocesi di Cremona, si è concesso un tour fra le bellezze della città: da piazza Del Popolo alla concattedrale di Sant’Agostino per finire con la rinnovata pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi”.Fra gli incontri anche quello con il sindaco, Cesare Martini, gli assessori Simone Vitturini e Simona Gregori. E proprio l’assessore alla Cultura, Gregori, ha accompagnato vescovo e sacerdoti a fare visita alla raccolta d’arte insieme all’architetto Luca Maria Cristini, il direttore dell’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi, che ha curato il riallestimento e i nuovi percorsi espositivi della civica pinacoteca settempedana. In mattinata monsignor Napolioni era stato ricevuto, a Camerino, dall’arcivescovo monsignor Francesco Giovanni Brugnaro. Il tour settempedano di monsignor Napolioni è proseguito all’abbazia di San Lorenzo e si è concluso nella parrocchia di San Severino dove, insieme agli altri sacerdoti, il presule ha presieduto e concelebrato una santa messa. Da ultimo cena nel convento di Santa Chiara.
“L'ospedale di San Severino Marche ha finalmente una sua identità precisa, rimane un ospedale dell'Area Vasta 3 con tutti i suoi servizi di eccellenza”: così il sindaco Cesare Martini riguardo l'accordo che ha firmato il 18 aprile in prima persona, sottoscritto anche dal direttore dell'Area Vasta Marini e dal Presidente della Regione Ceriscioli.Chirurgia e Oculistica saranno i due punti di riferimento, mantenendo lo standard di qualità dei reparti di oncologia, hospice, medicina e del punto di primo intervento.Il Punto nascita ed il reparto di ostetricia, però, erano anche loro un'eccellenza del nostro nosocomio... “La chiusura del punto nascita poteva essere condotta meglio, ne sono convinto. Non c'è stata una gestione politica attenta, è una ferita aperta proprio per l'importanza che questo reparto aveva in tutto il territorio provinciale e non solo. L'accordo raggiunto non rimargina questa ferita, ma ci mette una benda. Ceriscioli finalmente ha dato un'identità all'ospedale, nel quale anche il servizio di week- surgery è fondamentale. Basti pensare che anche da Torrette ci sono richieste per venire a fare attività nell'ospedale San Severino”.Rimane aperto invece il discorso per quanto riguarda l'attività ambulatoriale di pediatria: sono garantite 3 ore al giorno per 6 giorni a settimana, da monitorare e possibilmente aumentare nel tempo, secondo la necessità di utilizzo.“So bene che il dottor Maccioni e la dottoressa Faccenda avevano concordato un numero maggiore di ore con le mamme a sostegno di pediatria e ne abbiamo discusso molto. Per ora anche Marini ha ritenuto più opportuno garantire queste 18 ore settimanali da poter aumentare, invece di dover fare il contrario nel caso in cui le ore risultassero troppe rispetto alla richiesta effettiva, ma il discorso resta assolutamente aperto.”Proprio per salvare l'ospedale il 30 aprile è stata organizzata una manifestazione popolare.“Sì ne sono a conoscenza e la trovo una manifestazione legittima. La sanità incide sulla vita dei cittadini, quindi è giusto che gli stessi usino un mezzo come questo per sensibilizzare chi deve prendere una decisione su come la deve prendere. Il Comitato per la salvaguardia dell'ospedale ha fatto un ottimo lavoro e lo spirito della manifestazione è totalmente condivisibile, spero solo che, visto il periodo caldo, questa manifestazione nata da un nobile intento non venga strumentalizzata per qualche propaganda per le prossime votazioni”. Una campagna elettorale caratterizzata, secondo il sindaco uscente, da molto tatticismo, caratteristico del periodo pre-elettorale, ma anche da molta voglia di fare e di mettersi in gioco.Sono diversi i nomi della sua amministrazione venuti fuori come possibili candidati sindaco, Vittorini, Felicioli, Muzio, ma c'è sempre anche il nodo Cruciani... “Per quanto riguarda l'amministrazione uscente meriterebbero tutti di riproporsi: hanno amministrato per 5 anni il che dà loro la giusta esperienza. Per quanto riguarda Cruciani sono convinto che potrebbe dare il suo contributo se si allarga la coalizione. Il mio rammarico resta quello di non aver fatto le primarie, sia per l'individuazione del candidato sindaco, ma più che altro per poter parlare con la gente e rappresentare l'operato dell'amministrazione. Quello che è sicuro è che l'amministrazione che verrà troverà un buon bilancio grazie allo sblocco del Patto di Stabilità che permetterà di avere dei fondi a disposizione per dei lavori per la comunità, come quelli che si stanno facendo ora e che, tengo a precisare, sono stati programmati in precedenza e non vengono attuati per campagna elettorale.”
Un giovane di 20 anni si trova ricoverato in gravi condizioni in seguito ad un incidente stradale che si è verificato intorno alle 13.40 lungo la strada che collega San Severino a Cingoli, all'altezza di Serralta.Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di San Severino, una Citroen C3 da un 54enne e una Fiat 600 condotta da un 20enne, entrambi di San Severino, si sono scontrate frontalmente e ad avere la peggio è stato il giovane che ha battuto violentemente il capo, riportando un forte trauma commotivo unito a una copiosa perdita di sangue.Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che viste le gravi condizioni in cui versava il 20enne hanno allertato l'elisoccorso di Ancona. Icaro è atterrato nel piazzale dell'Ospedale di San Severino. Il ragazzo è stato trasportato a Torrette. Illeso il conducente della C3.
I carabinieri della Stazione di San Severino Marche, al comando del Luogotenente Pierluigi Lupo, nel loro quotidiano impegno contro la criminalità, specie quella predatoria che tanto allarme sta creando in questi ultimi tempi in tutto il territorio nazionale, non sottovalutano gli altri fenomeni quali il traffico delle droghe.E' proprio di ieri sera un’operazione portata a termine dai militari, che ha visto indagato un disoccupato di 25 anni del posto. Molto composito e vario il quantitativo di droghe sequestrate. Il giovane, che già era controllato dai militari da qualche tempo, ieri sera è caduto nella rete dopo che i suoi movimenti sono stati seguiti. Al momento del controllo i carabinieri hanno avuto conferma ai loro sospetti: in tasca aveva due dosi (2 grammi) di cocaina. Ma ovviamente il controllo non si esauriva lì, ma veniva esteso anche nell’abitazione del 25enne. Qui i militari hanno trovato una sorta di bazar della droga. Infatti, sequestravano 30 grammi di hashish contenuti in tre ovuli, 18 grammi di marijuana, 23 grammi di semi di cannabis indica ed un attrezzo utilizzato per triturare la marijuana. Il giovane, è stato denunciato alla Procura per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il presidente Luca Ceriscioli ha firmato con i dirigenti dell'Asur e il sindaco di San Severino Marche Cesare Martini un documento che definisce il nuovo assetto dell'ospedale di San Severino, nell'ambito della riorganizzazione del sistema sanitario regionale.Il percorso è già stato avviato in seguito alla chiusura del punto nascita, avvenuta il 14 marzo, che ha materialmente liberato gli spazi per le nuove attività. La struttura settempedana resterà un ospedale, inserito nella rete clinica con un potenziamento della week surgery multispecialistica (oculistica, dermatologia, chirurgia) di presidio unico di Area Vasta, il mantenimento dell'attività di ginecologia, nonché della presa in carico delle donne con gravidanza fisiologica e di tutte le cronicità. (Ansa)
Doppia visita guidata, prima e dopo quelle che verranno proposte in occasione delle speciali aperture programmate per il lungo ponte 25 Aprile, alla rinnovata pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” di San Severino Marche recentemente riaperta nel corso di una cerimonia ufficiale cui ha preso parte anche il direttore dei Musei Vaticani, il professor Antonio Paolucci. Domani (domenica 17 aprile), l’Accademia Filelfica di scienze, lettere e arti di Tolentino ha organizzato un tour alla raccolta d’arte e presso altri monumenti settempedani con ritrovo alle ore 8,30 a Tolentino.L’arrivo a San Severino Marche è previsto per le ore 9. Si partirà dalla chiesa di San Domenico per proseguire per la chiesa di San Lorenzo in Doliolo. Successivamente ci si trasferirà in pinacoteca per la visita alle “Liete stanze”. Ad accompagnare i visitatori sarà l'ingegner Marcello Muzzi, presidente dell’Archeoclub di San Severino Marche. La gita è stata accreditata presso l'Ordine degli Architetti di Macerata.Giovedì 2 giugno, invece, saranno i Teatri di San Severino a proporre, in occasione della Festa della Repubblica, un altro tour in pinacoteca sempre dal titolo “Per queste liete stanze”, lo stesso proposto per la riapertura della preziosa raccolta d’arte che, lo ricordiamo, ospita fra le altre un capolavoro del Pinturicchio, opere dei fratelli Salimbeni e numerosi altri tesori. La visita del 2 giugno sarà guidata da Luca Maria Cristini, architetto settempedano che ha firmato il riallestimento, e da Francesco Rapaccioni, giornalista settempedano console provinciale del Touring Club. Doppio l’appuntamento, alle ore 16 e alle ore 18, con ingresso gratuito.
Un imprenditore cinese e un operaio suo connazionale sono stati sorpresi dagli agenti del comando della Polizia Municipale di San Severino Marche, nel corso di normali controlli alla circolazione stradale, alla guida di mezzi sprovvisti del regolare tagliando assicurativo.Nei loro confronti sono state elevate pesanti sanzioni. Le violazioni sono state riscontrate in due distinte operazioni nel corso di normali controlli alla circolazione stradale. L’imprenditore è stato fermato su di un mezzo la cui assicurazione era scaduta da un paio d’anni. Era scaduta poche settimane fa, invece, l’assicurazione del ciclomotore sul quale viaggiava l’operaio incappato nei controlli della Municipale.