“Un grande spazio dove ritrovarsi dopo il lungo periodo di lock-down, dove poter tornare ad essere finalmente comunità, dove poter tornare a socializzare e a stare bene con gli altri. Quest’idea ci ha fatto subito dire sì alla proposta evento dell’estate 2020”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha salutato così l’inaugurazione, nella magnifica cornice di piazza del Popolo, del grande giardino all’aperto richiamo fin da subito di centinaia e centinaia di visitatori settempedani ma anche di tantissimi turisti e vacanzieri.
“Fiori, colori e profumi delle nostre tradizioni”, questo il nome dato all’iniziativa, rappresenta per tutti una originalissima proposta a sorpresa che l’Amministrazione comunale e la Pro Loco hanno pensato e ideato in poche settimane ma grazie alla quale, tra numerose altre proposte che la città degli Smeducci è pronta ad ospitare nelle prossime settimane, l’estate settempedana tornerà ad animarsi.
Serate a tema, letture, concerti, presentazioni, una sfilata di moda e molti altri motivi di richiamo, renderanno vivo, infatti, il grande giardino nato da un’idea dell’assessore all’Urbanistica, ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, architetto Sara Bianchi, e realizzato dai Vivai Manfrica e dalla paesaggista Luigina Giordani con il contributo di Assem Spa, dello studio fotografico Fratelli Serini e della Elettro Gp di Gabriele Prato.
Davvero suggestivo passeggiare tra i 36 elementi, tutti differenti, che danno vita a questo spettacolo della natura: ci sono olivi, corbezzoli, piante di agnocasto, melograni, gelsi, aceri, giuggioli ma anche vasi di vite, rosa, lavandula, salvia e altri.
L’installazione resterà aperta, giorno e notte, fino alla fine di settembre e sarà visitabile gratuitamente.
Intanto per domani (mercoledì 5 agosto) è atteso il primo appuntamento estivo con i mercatini serali del mercoledì della mostra mercato di antiquariato, hobbistica e artigianato “Una Piazza d’Altri Tempi”.
Il mercatino si ripeterà anche il 12, 19 e il 26 agosto. Domenica 30, quinta domenica del mese, l’iniziativa durerà per l’intera giornata.
Jack Bonaventura in lacrime dopo aver disputato l'ultima partita con la maglia del Milan in un San Siro deserto.
Il centrocampista marchigiano, infatti, non rinnoverà il suo contratto con i rossoneri e saluta dopo sei stagioni dove ha collezionato 154 presenze e 30 gol. Al termine del 3-0 contro il Cagliari, in cui è stato in campo per 52', l'ex Atalanta si è recato al centro del campo, accasciandosi e piangendo per qualche istante mentre i compagni rientravano negli spogliatoi.
Il saluto ufficiale è arrivato anche dal club rossonero . Il Milan, tramite i propri canali social, ha infatti postato una foto delle lacrime di Bonaventura, commentando: "Grazie Jack". Di sicuro, il campione nativo di San Severino Marche non faticherà a trovare un'altra sistemazione in serie A.
(Foto Instagram Ac Milan)
Il Comune di San Severino Marche ha affidato all’impresa Impriglia Luigi di Serra San Quirico, in provincia di Ancona, i lavori relativi alla riparazione dei danni e al miglioramento sismico di palazzo dei Governatori, sito in via Cesare Battisti.
Le opere, a seguito del ribasso presentato dall’impresa aggiudicataria, prevedono un intervento di 550mila euro oltre Iva e risultano finanziate con i fondi messi a disposizione con l’Ordinanza n. 56 del 2018 dal Commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto del Centro Italia.
Complessivamente erano state invitate alla gara d’appalto affidata in base al minor prezzo 15 imprese, 14 quelle che hanno presentato un’offerta nei termini previsti per legge
Eretto nel 1607 palazzo Governatori, o del Podestà, ha sempre ospitato le istituzioni giudiziarie della città prima di accogliere alcuni uffici del Comune. Sulla facciata sono ancora visibili gli stemmi in pietra dei governatori che un tempo abitarono il palazzo. Sulla corte interna si affacciano i prospetti loggiati dell’ampio scalone dotati di arcate rinascimentali possiate su pilastri ottagonali.
Al piano nobile restano gli ambienti voltati e la sala delle udienze con il suo pregevole apparato ligneo d’arredo e l’elegante portale d’ingresso. Qui, dopo il terremoto del 2016, si tengono le sedute del Consiglio comunale.
La porzione posteriore del palazzo fu adibita a carcere fino agli anni Ottanta. Dal 1968 palazzo dei Governatori ospita anche la biblioteca comunale “Francesco Antolisei.
Nuovi asfalti in arrivo su alcune strade del Comune di San Severino Marche. Diversi i lavori di manutenzione straordinaria approvati dalla Giunta settempedana su progetto redatto dai tecnici dell’ufficio Manutenzioni. Tra questi quelli che riguarderanno il tronco stradale che va da Porta Romana alla parte terminale di via Madonna dei Lumi, nei pressi della fonte di San Francesco, e quelli al tronco finale della strada comunale di San Pacifico, di accesso al crossodromo. Infine rifacimento del fondo stradale anche in via Caccialupi.
Per le opere del primo tronco, quelle che interesseranno via San Pacifico Divini, via San Francesco e arriveranno fino al crossodromo è stata prevista una spesa complessiva di poco superiore ai 130mila euro. Sono previsti il rifacimento della fondazione stradale in misto granulometrico frantumato meccanicamente, la pulizia dei cigli della piattaforma stradale, la fresatura della pavimentazione stradale, la posa in opera di un tappetino di conglomerato bituminoso.
In via Caccialupi, infine, si provvederà al rifacimento del manto stradale, anche in questo caso deteriorato da tempo. Per le opere è stato previsto un importo che si aggira sui 50mila euro.
Da domani (sabato 1 agosto), e fino a settembre, il mercato settimanale di San Severino Marche trasloca da piazza Del Popolo in altre due aree della città per far posto all’evento estivo “Fiori, colori e profumi delle nostre tradizioni”, promosso dal Comune.
Le bancarelle per la sola vendita di generi alimentari e ortofrutticoli da parte di esercenti su aree pubbliche del settore alimentare, di produttori agricoli assegnatari di posteggi in forma permanente e dei partecipanti al mercato di “Campagna Amica” di Coldiretti, si trasferiscono nel parcheggio del complesso monumentale di San Domenico.
Gli altri ambulanti, invece, si trasferiranno nel parcheggio lato ovest della stazione ferroviaria e, in parte, su piazzale Don Minzoni.
“Fiori, colori e profumi delle nostre tradizioni” sarà l'evento dell'estate e trasformerà la bellissima piazza Del Popolo in un grande giardino all’aperto, anche la facciata del palazzo del Municipio cambierà aspetto.
Luci a led colorate verdi, bianche e rosse disegneranno, infatti, un grande tricolore sullo storico edificio opera dell’architetto Clemente Orlandi.
Tutti con il naso all’insù domani sera (sabato 1 agosto), alle ore 21, per la grande festa d’apertura del mega addobbo che nell’ovale simbolo della Città di San Severino Marche vedrà sistemati ben 36 alberi, ciascuno portatore di un suo significato.
Una giornata pensata per promuovere il territorio e, insieme, valorizzare i percorsi naturalistici che mirano sempre più a divenire mete frequentate dal turismo lento e sostenibile. Domenica 2 agosto, nell’ambito delle iniziative promosse dalla rete dei Comuni della Marca Maceratese Ma.Ma., la Città di San Severino Marche, insieme al Comune di Serrapetrona, propone un’escursione guidata a piedi a Buca d’Aria.
L’iniziativa, dal titolo “Zaino in spalla… per Buca d’Aria”, è aperta a tutti ed è gratuita. A guidare l’escursione saranno gli esperti del Cai, il Club Alpino Italiano, di San Severino Marche. La giornata è promossa con la collaborazione delle Pro Loco di San Severino Marche e di Serrapetrona e con quella dei volontari dei gruppi comunali di Protezione Civile.
Due gli itinerari previsti: il più breve, con ritrovo alle ore 8 e partenza dal campo di moto cross di San Pacifico, a San Severino Marche, è di 4 chilometri. Si raggiungerà la chiesa della Madonna della Neve dopo circa tre ore di cammino.
Per informazioni e adesioni ci si può rivolgere alla Pro Loco di San Severino Marche al numero di telefono 0733638414.
Un secondo itinerario prevede la partenza, sempre alle ore 8, dal bivio strada dell’Acquedotto a Serrapetrona. Da qui si proseguirà, per una lunghezza di 7 chilometri, per Castel San Venanzo poi per Villa d’Aria, fino ad arrivare alla Buca del Terremoto sempre per le ore 11 circa. All’arrivo a Buca d’Aria incontro tra i due gruppi. A seguire pranzo al sacco davanti la chiesa della Madonna della Neve dove ci sarà anche un po’ di intrattenimento musicale.
Il verde e fitto bosco del monte d’Aria, per chi non lo sapesse, nasconde tra le sue conifere una sorpresa veramente unica a quanti ne percorrono un facile sentiero che conduce verso un’ampia radura dove la rossa roccia si apre in una grande cavità circolare a forma di cratere: si tratta, appunto, della “buca del terremoto”. Uno strano fenomeno geologico che si è aperto qualche migliaio di anni fa.
Il particolare nome è legato alla credenza popolare locale secondo cui l’origine risalirebbe a un antico sisma che, sconvolgendo la struttura della montagna con effetti devastanti, avrebbe generato la conca del diametro di 110 metri profonda circa 20.
Il Comune di San Severino Marche ha deciso di intervenire, con alcuni lavori di manutenzione straordinaria, sulla viabilità locale che risulta già da tempo compromessa al fine di migliorare la sicurezza di automobilisti e pedoni.
Tra le opere che partiranno a breve il rifacimento di via Santa Chiara, stretta stradina che porta al monastero di clausura all’interno delle mura storiche di Castello al Monte, quello di alcuni tratti della strada comunale a servizio della località di Colotto, che collega l’omonima frazione alla provinciale San Severino Marche – Tolentino, e il rifacimento di alcuni tratti della strada comunale Ponte delle Capre – Valle dei Grilli, strada bianca che dalla Statale 361 “Septempedana”, all’altezza del km 61+200, va fino alla fine del territorio comunale, in direzione di Castelraimondo.
Per via Santa Chiara e per la strada di Colotto è prevista la manutenzione straordinaria del manto stradale con rifacimento della pavimentazione dei piani viabili e la posa di conglomerato bituminoso a caldo tipo tappetino. Per la comunale Ponte delle Capre – Valle dei Grilli, invece, è previsto il completamento dell’arteria viaria fino oltre il nucleo abitato esistente con la sistemazione della pavimentazione con conglomerato bituminoso sempre di tipo tappetino in modo da evitare anche i disagi, soprattutto nel periodo estivo, della polvere sollevata dalle auto lungo le strade con pavimentazione in breccia.
Oltre all’asfaltatura dei piani viabili i lavori prevedono anche la pulizia dei cigli della piattaforma stradale e la fresatura della stessa.
La spesa complessiva delle opere, su progetto redatto dai tecnici dell’area Manutenzioni del Comune di San Severino Marche, si aggira sui 30mila euro.
Arrivano le novità in casa Settempeda. Dopo la serie di conferme, la società biancorossa annuncia i primi colpi di mercato. Sono ufficiali gli arrivi di Andrea Capenti e Claudio Mariselli. Sono loro i volti nuovi che andranno a rinforzare l’organico e, nello specifico, il reparto offensivo. Per il primo è un ritorno in maglia biancorossa(stagioni 2013/14 e 2014/15 in Promozione), mentre è una prima volta per il secondo. Come detto stiamo parlando di due attaccanti. Andrea Capenti può essere considerato il “colpo” del mercato biancorosso, vista l’importanza del giocatore, dovuta anche alla lunga militanza in categorie superiori(Promozione e Eccellenza). Capenti arriva dall’Aurora Treia in cui ha militato nelle ultime tre stagioni, mentre in precedenza ha giocato con Casette Verdini, Corridonia, Lorese e Maceratese.
Elemento di qualità che può giostrare in tutti i ruoli dell’attacco, compreso quello di trequartista, sa abbinare velocità e tecnica oltre ad eccellere come uomo assist. Capenti potrà essere un’arma tattica molto importante per mister Ruggeri, già suo allenatore negli anni a San Severino. Chi non ha mai vestito il biancorosso è, invece, Claudio Mariselli. Dopo la positiva esperienza al Sarnano, formazione nella quale ha saputo mettersi in mostra nelle ultime tre annate a suon di gol(24 in totale di cui sette quest’anno), ritrova una categoria più importante che aveva avuto modo di conoscere grazie alle esperienze con Caldarola, Potenza Picena e nelle due formazioni romane del Tor di Quinto e del Tirreno. L’abilità in zona gol è un aspetto sicuramente importante che rende l’esterno, ruolo principale anche se la sua duttilità può permettergli di giostrare in altre zone del campo, un elemento di affidamento e un jolly che potrà trovare spazio nelle rotazioni dell’attacco. Un altro che riabbraccia il biancorosso è Mattia Palazzetti, terzo neo arrivo e nuovo vice Caracci. Per il giovane portiere(classe 97’) di San Severino, già in organico nell’anno della vittoria del campionato di Seconda, è dunque un ritorno alla Settempeda squadra che, a parte gli ultimi mesi in forza ai “cugini” del Serralta, lo ha visto protagonista praticamente da sempre.
Piazza del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, quest’estate si trasforma in un grande giardino all’aperto. È la proposta anti Covid dell’Amministrazione comunale settempedana guidata dal sindaco Rosa Piermattei che ha deciso di far tornare ad essere quella che un tempo fu piazza del Mercato in un luogo di socializzazione e incontro. Con le dovute distanze e le attenzioni necessarie a quel che richiede il periodo, come il divieto assoluto di assembramenti, ma con l’idea e la voglia di tornare anche alla normalità.
Dal primo sabato di agosto, l’apertura ufficiale è attesa per il 1 agosto alle ore 21, e fino alla fine di settembre “Fiori, colori e profumi delle nostre tradizioni” trasformeranno l’ovale simbolo della città degli Smeducci.
Previsto un addobbo, tra piante e vasi di fiori, con 36 elementi tutti differenti l’uno dall’altro e tutti con un proprio significato: olivi a rappresentare la pace e la rigenerazione, lagerstroemia simbolo di longeva bellezza, corbezzoli simbolo dell’Italia e del tricolore, agnocasto simbolo di purezza e di innocenza, melograni simbolo di abbondanza, prosperità, energia vitale e fecondità, gelso simbolo di pazienza e saggezza, acero campestre simbolo di modestia, prudenza e riservatezza, giuggiolo simbolo del silenzio. E poi, ancora, arbusti diversi e vasi di vite, simboli forza, rosa simbolo di eleganza, mirto simbolo di fecondità, lavandula simbolo di diffidenza, salvia simbolo si salvezza e purificatore, salvia russa simbolo di gioia, cariotteri simbolo di calma e letizia.
“Crediamo che come non mai in questo periodo ci sia bisogno di tornare a socializzare, ad incontrarsi e ad essere comunità - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che aggiunge - Il Coronavirus ha colpito duramente la nostra realtà, ci ha segnato tutti. Da queste esperienze si deve rinascere più forti, dentro e fuori. E poi quest’anno la città non può godere del suo giardino storico che sarà presto interessato, per quanto riguarda il bar frequentato da tanta gente, sia ragazzi che famiglie, da lavori di ampliamento. Ecco allora che, idealmente, abbiamo pensato di trasferire in un altro luogo magico, la nostra meravigliosa piazza con le sue attività che vogliono a tutti i costi tornare a vivere, questa idea che si lega molto anche all’ambiente e alla vivibilità del nostro stesso territorio”.
Il grande giardino avrà anche sedute e spazi illuminati e permetterà di vivere al suo interno tantissime iniziative che saranno organizzate proprio nel corso dell’estate. A rendere possibile il progetto ideato realizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco, l’opera dei Vivai Manfrica, della paesaggista Luigina Giordani, l’Assem Spa, lo studio fotografico Fratelli Serini, la Elettro Gp di Gabriele Prato di San Severino Marche.
Sarà affidato a un team multidisciplinare, del quale saranno chiamati a far parte giovani talenti del territorio, il compito di dare continuità all’azione che in questi due anni ha visto sottoscrivere e poi crescere con il primo piano di azione il Contratto di Fiume dell’Alto Potenza.
La decisione, in piena fase due dell’accordo, è stata presa in seno all’ultima assemblea degli stessi sottoscrittori tra cui figurano l’Unione Montana Potenza Esino Musone, i Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Muccia, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia insieme al settore Tutela delle acque e Difesa del suolo e della costa della Regione Marche, al Consorzio di Bonifica, all’Ordine dei Geologi, all’Ambito Territoriale Ottimale, alle associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente.
Il piano d’azione del Contratto di Fiume, coordinato dall’architetto Carlo Brunelli, ha interessato la parte superiore del bacino idrografico avente una superficie di oltre 650 chilometri quadrati di cui si propone ora una riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche, di inquinamento, paesaggistiche e naturalistiche.
Quello che servirebbe ora, questo quanto emerso dall’assemblea degli amministratori locali, è una prima disponibilità di contributi regionali o finanziamenti specifici seppure molte delle azioni previste siano virtualmente a costo zero consistendo nella formazione di tavoli, intese o riorganizzazioni di uffici e strumenti normativi.
Particolare interesse ha mosso nel corso dell’ultimo incontro dei soggetti coinvolti l’opportunità di predisporre azioni preparatore alla formazione degli accordi agroambientali d’area previsti dal Psr o dei nuovi Distretti di agricoltura biologica.
L’Unione Montana Potenza Esino Musone continuerà ad essere soggetto di riferimento del Contratto di Fiume, in quanto già espressione della collegialità d’azione dei Comuni, degli enti e delle associazioni coinvolte nel progetto. Al coordinatore del piano d’azione è stato al momento chiesto di continuare a svolgere il ruolo di guida per la seconda fase, quella di attuazione. Nel contempo sarà individuato un team multidisciplinare, di giovani professionisti locali appunto, che verrà formato nei prossimi due anni e che sarà chiamato ad acquisire l’esperienza necessaria a svolgere il ruolo di coordinamento dalla terza fase in poi.
L’idea, inoltre, è quella di chiamare a raccolta anche altri territori per coinvolgere nel Contratto di Fiume anche la bassa valle del Potenza oltre a quelli che, nell’alta valle, non hanno ancora aderito a quello che rappresenta comunque un importante strumento di programmazione strategica integrata per la pianificazione e la gestione dei territori fluviali, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso una serie di azioni comuni.
Dopo una modifica sperimentale durata alcuni mesi, e dettata dalla presenza di diversi cantieri della ricostruzione post-terremoto in zona, è stata di nuovo ripristinata la viabilità in viale Europa, a San Severino Marche.
È stata disposta anche una nuova regolamentazione della sosta.
L’ultimo tratto di viale Europa non sarà più a senso unico ad uscire dall’incrocio con via Cancellotti, anche se resta l’obbligo di svoltare a destra.
Come ogni anno i frati cappuccini di San Severino Marche celebrano la Festa del Perdono che, in questa occasione, acquista un valore particolare visto che sarà riaperta la chiesa di San Salvatore, che ospita la comunità di religiosi, messa in sicurezza dopo il terremoto.
Le celebrazioni inizieranno venerdì 31 luglio, alle ore 21, con una liturgia penitenziale, nel giardino del santuario, che sarà presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli. A seguire si terrà anche un piccolo momento conviviale.
Sabato 1 agosto la Festa del Perdono proporrà, a partire dalle ore 18,30, proprio le celebrazioni con l’inaugurazione della chiesa, sempre alla presenza del cardinale Menichelli. Alle ore 21, invece, spettacolo “Insieme a Francesco e Leone” nel giardino del santuario con musiche originali di Stefano Corsi e testi francescani. Domenica 2 agosto, alle ore 10, santa messa per bambini con lancio dei palloncini in giardino. Alle 11,30 santa messa in chiesa e poi, alle ore 21, messa sotto le stelle in giardino. Da lunedì 3 agosto le celebrazioni delle sante messe riprenderanno in chiesa.
La chiesa dei Cappuccini da sempre rappresenta un luogo di aggregazione per la comunità settempedana mentre il santuario, ospitando anche un importante Centro di Studi Francescani, è divenuto ormai riferimento per persone che arrivano anche da fuori.
Dopo il sisma il luogo di culto, in particolare, è stato interessato da importanti opere di messa in sicurezza che ne hanno reso fruibili di nuovo alcuni spazi.
La chiesa dal 1576 appartiene ai Francescani. La prima costruzione risale però all’XI secolo, quando un gruppo di pie donne, dopo aver ricevuto due visite da San Francesco, si insediò in questa zona, abbracciando l’ordine delle Clarisse. Della chiesa originale rimane la facciata in pietra bianca locale, qualche testimonianza negli archi della parete meridionale. La chiesa oggi si presenta nella forma acquisita in seguito all’ampliamento e ai rifacimenti cinquecenteschi messi in opera dai Francescani in seguito ai danni provocati dall’esercito di Francesco Sforza. L’interno, a navata unica coperta da volta a botte, presenta due cappelle laterali a pianta quadrata realizzate nell’Ottocento.
Serrata val bene una messa. Gli abitanti del castello (XII/XIII secolo) che vide nel 1426 le ultime poco gloriose gesta dell'erede delle fortune degli Smeducci, Smeduccio che nel tentativo di riprendersi San Severino mise a sacco la rocca, finendo poi vinto dalle truppe pontificie a Castel Sant'Angelo in catene a Roma, si sono ritrovati dopo la 'resistenza' al lockdown, all'assedio della moderna pestilenza (vedi Covid -19) per celebrare il patrono Sant'Apollinare a monte.
All'ombra -seppure si fosse al calar del sole- della bella chiesetta che riaffaccia nella splendida piazzetta del castello, 'teatro' vocato di cerimonie nuziali, gli abitanti della frazione settempedana in vista di Cingoli, si sono riuniti come una famiglia sola in uno spazio organizzato autonomamente. Balle di paglia come banchi e balle di paglia per l'altare rustico della celebrazione eucaristica celebrata dal popolare padre Luciano Genga, frate guardiano della confraternita del SS.Crocifisso di Treia. Poi la cena comunitaria: un'agape fraterna dove ognuno da casa, si era portato al castello, come dopo una 'resistenza vincente, il pasto fatto di cose buone e semplici.
Lo spirito dell'antico Castello del 200/300 continua ad aleggiare tra la popolazione sparsa ai suoi piedi nelle forme tecnologiche attuali. Dice Sergio Sparvoli: "Abbiamo creato un gruppo WhatsApp che conta cento aderenti. Il social ci e' servito ora, come i 'fuochi' accesi di torre in torre nel Medioevo, per riunirci nella celebrazione del patrono, ma durante il lock down per sentirci ancora assieme, noi di Serralta. Che abbiamo sempre nel cuore. Tanti ricordi, foto, all'insegna di 'Com'eravamo e pure di come siamo".
Il Castello, perfettamente restaurato e curato da tutti come fosse casa propria, non cederà più all'assalto degli...Smeducci, all'abbandono e all'oblio, cioè, tanto vivo è nel cuore dei suoi ultimi 'difensori' (e dall'amministrazione comunale di San Severino).
Il suo personale “almanacco” è ricco e per certi versi unico: 32 stagioni, oltre 850 presenze, 5 campionati vinti, 2 promozioni, vari spareggi disputati. Le squadre nelle quali ha giocato sono Tolentino (esordio da diciassettenne contro il Penne in serie D nell’86/87), Pollenza(per 13 anni), Matelica, Elfa, Lorese, Colmurano, Serralta e Settempeda (ultima avventura). E’ la storia calcistica di Roberto Sorichetti (classe 59’) uno dei maggiori protagonisti del calcio dilettantistico marchigiano, un numero uno conosciuto, stimato e apprezzato.
Roberto è anche uno dei longevi essendo rimasto attore protagonista sul campo fino a pochi mesi fa, all’età di 51 anni.
Sorichetti in queste settimane ha preso la fatidica decisione: niente più calcio giocato e guantoni appesi al chiodo.
Lo attende ora una nuova esperienza: preparatore dei portieri.
Dopo aver pensato più volte negli ultimi anni di smettere, Sorichetti si è convinto a fare questa scelta: “Sono stato vicino a fermarmi diverse volte e il giorno dopo lo spareggio di Osimo contro il Rapagnano, complice la delusione per la sconfitta, sembrava essere il momento. All’improvviso però mi è scattato dentro qualcosa che mi ha detto di non mollare e che non era ancora tempo".
"In effetti non sarebbe stato piacevole finire con un ko e così sono rimasto alla Settempeda per dare una mano al gruppo e alla società e per cercare un pronto riscatto - afferma Sorichetti -. Devo dire che la decisione è stata giustissima perché c’è stata la vittoria nel torneo successivo e ho deciso di fare pure l’anno in Prima Categoria per aiutare il gruppo con la mia esperienza”.
Probabilmente chiudere così è stato il massimo, la classica ciliegina sulla torta: “In effetti è così. Mi sento sereno e tranquillo. Sto bene e lascio integro e avrei potuto giocare ancora. Non ho rimpianti e sono contento per quanto fatto e penso che oggi sia il momento giusto per chiudere la carriera. Farlo da vincente o quantomeno positivamente è l’ideale e in effetti è accaduto questo. Ringrazio compagni e società per avermelo permesso e ora riparto con un’altra storia che confido possa essere altrettanto lunga e bella”.
Un’avventura lunghissima chiusa a 51 anni: “Mi ha aiutato il fisico e il fatto di non aver mai avuto infortuni seri. Quanto tempo fra i pali, incredibile! Non mi sembra vero che sia trascorso tutto questo tempo! Se penso a quando ho iniziato e alla strada fatta...Mi fa un certo effetto tutto ciò, sicuramente mi emoziona. Non ho rimpianti ed è stato tutto bellissimo. Una carriera lunghissima che mi ha permesso di conoscere campionati diversi e tante generazioni di calciatori con cui ho dovuto rapportarmi".
"Devo ammettere che l’unica difficoltà potrei dire che sia stata proprio quella di vivere nello spogliatoio con ragazzi tanto più giovani, ma anche questo è stato interessante e mi ha giovato perché è stata una esperienza in più” ammette Sorichetti.
Immagino che avrai da raccontarne di cose in 32 stagioni di calcio: “Le storie e gli aneddoti che ho vissuto sono tantissimi, alcuni dei quali particolari e divertenti. Mi sento di parlare però delle tantissime persone e compagni che ho incontrato e apprezzato in tutti questi anni nell’ambiente del calcio. Io non ho mai avuto problemi con nessuno, né dentro né fuori dal campo quindi le esperienze sono state tutte positive e chi ho conosciuto resterà per sempre nel mio cuore”.
Vorresti citare qualcuno? “Non vorrei fare torto a qualcuno non nominandolo, ma è difficile fare nomi, ce ne sono davvero a centinaia. Allora scelgo quelli che sento più vicini e cito Tombolini e Crocetti, amici fraterni con i quali ho giocato per più tempo, mentre fra gli allenatori mi piace menzionare Andreani, Bacci e Viviani, anche se molti altri sono stati per me fondamentali”.
Passiamo alle squadre con cui hai giocato...”Il Tolentino, perché è la squadra della mia città e lì ho iniziato nelle giovanili diventando un portiere. Come dimenticare il debutto in cremisi in quel di Penne ad appena 17 anni. Inoltre posso dire di essere stato profeta in patria, dato che in pochissimi sono riusciti a giocare titolari nel Tolentino da tolentinati doc. Il Pollenza, poi, dove sono stato ben 13 anni e dove ho ottenuto risultati incredibili crescendo come persona e come giocatore. Poi c’è San Severino, che mi ha ospitato per 8 anni, e le sue due squadre: il Serralta che rappresenta tanto per me e la Settempeda dove ho terminato, ottenendo un successo, l’attività”.
Al mondo del calcio non potevi dire addio completamente, infatti farai il preparatore nel club biancorosso: “Altra avventura che inizierà presto, almeno si spera di poter partire con gli allenamenti. Lavorerò al fianco dell’amico Stefano Tombolini nel settore giovanile della Settempeda e mi occuperò di seguire i portieri cosa che farò anche per la prima squadra”
Una miniguida per scoprire otto luoghi simbolo della città degli Smeducci. Curata dal professor Egidio Pacella la pubblicazione, dal titolo “Percorso urbano delle fonti di San Severino Marche”, è stata presentata nella sala Aleandri del teatro Feronia dallo stesso autore.
Per il suo lavoro Pacella si è avvalso della collaborazione di Donella Bellabarba, Piera Angeloni, Paolo Gobbi, Marisa Ventura e Piergiorgio Della Mora.
Presenti all’incontro anche il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, l’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, la presidente della Pro Loco, Paola Miliani.
Dalla fonte della Misericordia, in piazza del Popolo, alla fonte dell’Isola attraverso un percorso che prosegue per via della Pitturetta, via Santa Barbara per arrivare a Castello e da qui ridiscendere fino alla fonte delle Sette Cannelle, luogo sicuramente tra i più scenografici di quelli presenti nel mini tour.
Otto tappe che arrivano fino a via San Pacificio Divini, San Lorenzo e via Salimbeni, dove si trova la fonte del Leone.
L’itinerario ripasserà poi da piazza Del Popolo, il cui ovale fa da scenario allo zampillio delle due fontane, fino ad arrivare al borgo Fontenuova.
L’acqua, in particolare quella portata a valle dal fiume Potenza, e le fonti sono da sempre la clessidra dello scorrere del tempo in città. Hanno segnato lo sviluppo economico ma anche la vita di tantissimi settempedani. Luoghi di ritrovo e di socializzazione, oggi le fonti conservano intatto un grandissimo fascino.
“Grazie all’acqua nel XIII San Severino Marche – ha ricordato Donella Bellabarba insieme all’autore della pubblicazione, Egidio Pacella – divenne un importante centro di produzione della lana e della seta ma anche luogo dove esistevano numerose concerie e cartiere. Queste ultime furono le prime ad essere istituite in Italia, dopo quelle di Fabriano”.
Tra le testimonianze di questo antico quanto glorioso passato anche Borgo Conce, esempio d’archeologia industriale unico nelle Marche e in Italia.
Ad agosto Egidio Pacella riproporrà i contenuti della sua miniguida con una visita guidata ai luoghi dai quali ha tratto ispirazione. La brochure contiene anche una pianta della città.
La pubblicazione, col patrocinio di Comune e Pro Loco, è stata possibile anche grazie ai contributi della ditta Piancatelli strutture metalliche e della società di trasporti Contram.
Festa grande tra i commercianti di viale Eustachio per la riapertura, dopo il cambio di gestione, della rosticceria al civico 65 che oggi si presenta sotto le insegne dell’azienda agricola Bartoccioni Gian Palma di Colleluce.
Piatti tipici della tradizione marchigiana, e non solo, sposeranno produzioni a chilometri zero, vendita di legumi, ortaggi, olio, salumi e formaggi di una delle migliori imprese del territorio.
Alla cerimonia del taglio del nastro ha preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
San Severino Marche, città d’arte, si presenta a turisti e vacanzieri in un nuovo spot dedicato a quello che viene descritto come un “gioiello in mezzo al verde”.
Tre minuti di video - realizzato dal Comune, assessorato al Turismo in collaborazione con assessorato alla Cultura, insieme a Mama, la rete Marca Maceratese che unisce i Comuni del territorio, all’Unione Montana Potenza Esino Musone e alla Pro Loco settempedana -, che raccontano delle bellezze artistiche e architettoniche, del patrimonio naturalistico, dei castelli che un tempo difendevano la città degli Smeducci, delle raccolte d’arte, dei panorami e dei paesaggi di una terra straordinaria sotto molti punti di vista.
“Una realtà magica che fa innamorare - sottolinea il sindaco, Rosa Piermattei – e che può essere vissuta in ogni stagione. Sono sempre più gli stranieri che ci scelgono, molti gli italiani che ci scoprono grazie all’attività di molti operatori impegnati sempre più nel dare ospitalità di qualità e nell’allargare l’offerta e adeguarla ai tempi che corrono”.
Soddisfazione anche da parte dell’assessore comunale al Turismo, Jacopo Orlandani, che sottolinea: “Abbiamo deciso di ripartire da qui, di ripartire da noi. Dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19 non potevano non ricominciare dal nostro territorio e dalla sua straordinaria bellezza. Questo è il miglior biglietto da visita che possiamo offrire a turisti e vacanzieri ma anche a chi è di casa qui”.
Il “viaggio” parte, e non poteva essere altrimenti, dal profilo della città alta, con una suggestiva inquadratura di Castello al Monte su cui svetta la torre civica, per poi volare sopra piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, e proseguire sul monumentale complesso di San Domenico, e ancora sopra i tetti del centro storico, sulla Torre dell’Orologio.
Le immagini entrano dentro il giardino pubblico Coletti, tra le strette vie dietro piazza, nelle sale che ospitano le opere d’arte della pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi” inquadrando, con un colpo d’occhio unico, il Polittico di Vittore Crivelli e la Madonna della Pace del Pinturicchio.
Poi si torna al Castello al Monte, con le volte a crociera dipinte della fonte delle Sette Cannelle, per giungere al Duomo antico, al chiostro e fin dentro il museo archeologico “Giuseppe Moretti”.
I fotogrammi d’artista aprono ancora lo sguardo all’interno del teatro Feronia, con il sipario storico abbassato e la raffigurazione di Raffaele Fogliardi, su disegno di Filippo Bigioli, della sacerdotessa dea Camurena Celerina intenta a liberare uno schiavo.
Nell’intenso viaggio per immagini si fa visita anche alla campagna settempedana per raccontare uno dei territorio più estesi della regione con i suoi quasi 194 chilometri quadrati.
Eccola la Doc “più piccola d’Italia”, dove si producono anche i Terreni di Sanseverino, poi gli uliveti da cui si ricava il pregiato olio extravergine d’oliva che nasce proprio da queste dolci colline, i salumi, gli insaccati e gli altri prodotti tipici della tradizione locale. Tra i richiami, questa volta all’outdoor, pure quelli dedicati al bike, con le ciclabili su strade sterrate, al cross e all’enduro.
Ma il territorio non sarebbe così bello se le immagini non raccontassero anche del borgo di Elcito, il “Tibet delle Marche”, del castello di Serralta, di quello di Pitino, incantevole realtà che, con il suo territorio, rappresenta il più ricco insediamento piceno di tutto l’entroterra maceratese.
Il video spot racconta, da ultimo, di una piazza Del Popolo “viva” in occasione di concerti e grandi eventi che, anche in quest’estate 2020, faranno di San Severino Marche “Città d’arte” un vero gioiello… da vivere e raccontare.
La presentazione ufficiale è attesa per giovedì 30 luglio in occasione di un nuovo appuntamento con la rassegna “Una Piazza da Cinema”.
Raffica di conferme in casa Settempeda. La dirigenza biancorossa tiene fede all’impegno preso e mantiene in blocco anche per la prossima stagione l’organico “vecchio” che tanto bene ha saputo fare all’esordio in Prima Categoria. L’ossatura della squadra che era al terzo posto al momento dello stop sarà così a disposizione di mister Ruggeri, ad esclusione di Fiecconi e Scocchi che hanno salutato per scelte personali prendendo strade diverse e la società biancorossa coglie l’occasione per ringraziarli del contributo dato per i recenti successi augurando loro le migliori fortune.
Settempeda, dunque, che non ha voluto fare troppi cambiamenti andando sul sicuro puntando su ragazzi che conoscono alla perfezione l’ambiente, dando così seguito al progetto improntato già da alcune stagioni. Obiettivo raggiunto come era stato anticipato di recente per la piena soddisfazione di tutto lo staff dirigenziale, a cominciare dal responsabile Sauro Orazi, colui che ha lavorato a fondo incontrando tutti i giocatori: “Siamo molto contenti di quanto fatto. La squadra è rimasta praticamente la stessa e questo era il nostro desiderio fin dall’inizio. Non è stato semplice impostare il lavoro in tempi come questi in cui si è costretti a muoversi fra molte difficoltà, ma devo dire che ogni ragazzo è stato esemplare. Colgo l’occasione per ringraziare ogni singolo giocatore che ha dimostrato di capire perfettamente la situazione venendoci incontro sotto vari aspetti dimostrando intelligenza, professionalità e amore verso la maglia e il club”. In attesa dell’ufficialità della ripartenza del campionato e di conseguenza della data di inizio degli allenamenti, è certo che quest’anno la Settempeda punterà ancor di più sulle risorse che ha in casa e quindi si pescherà a fondo dalle giovanili portando in preparazione almeno 6/7 ragazzi alcuni dei quali potrebbero tornare utili anche nel corso della stagione. Il lavoro dei dirigenti intanto non è finito, dato che l’attività sul mercato continua alla ricerca di nuovi elementi utili a rinforzare e completare il gruppo. Sono in corso alcune trattative che presto potrebbero essere chiuse e ufficializzate.
Tornando alle riconferme si parte dal numero uno Marco Caracci per andare ai difensori Marco Del Medico, Stefano Galuppa, Walter Latini e Leonardo Massi. I centrocampisti saranno Roberto Broglia, Amarildo Dedja, Tommaso Gianfelici, Manuel Minnucci, Simone Panzarani, Marco Rossi e Romario Selita. Come attaccanti, infine, Jacopo Borioni, Edoardo Montanari, Simone Marasca e Lorenzo Rocci.
Dal 5 agosto, e per tutti i mercoledì del mese, appuntamento sotto le stelle con l’antiquariato, l’hobbistica e l’artigianato. Il Comune di San Severino Marche e la Pro Loco organizzano la mostra mercato “Una Piazza d’altri Tempi”. Ogni mercoledì di agosto (5, 12, 19 e 26) mercatino serale.
L’evento viene proposto, inoltre, ogni quinta domenica di ogni mese. Le prossime date in calendario sono 30 agosto e 29 novembre.
Entro il 28 luglio, le famiglie interessate ad usufruire dello scuolabus dovranno presentare richiesta tramite apposito modulo al fine di poter permettere l’organizzazione del servizio medesimo in base alle ulteriori vigenti normative conseguenti all’emergenza sanitaria da Covid-19. A ricordarlo è l’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche.
“In base al regolamento comunale vigente il servizio di trasporto viene assicurato in riferimento all’abitazione di residenza anagrafica del trasportato. Richieste di salita e discesa in punti diversi dall’abitazione di residenza, che comportino variazioni di percorso, dovranno essere rappresentate in sede di iscrizione e il loro accoglimento da parte del servizio sarà comunque subordinato alla compatibilità con l’organizzazione. L’ammissione al servizio di trasporto è inoltre subordinata al versamento di una quota, a titolo di contributo, stabilita da apposito atto dell’Amministrazione comunale. Per gli alunni in condizioni di disabilità è prevista l’esenzione in base alla legge 104/92. Attualmente sono previste le seguenti contribuzioni in base a diversi tipi di abbonamento, da pagarsi anche a rate: intero 160 euro, intero ridotto per famiglie con 2 figli 162 euro, intero ridotto per famiglie con tre figli 126 euro, una sola corsa di andata o di ritorno 105 euro”.
Le domande, disponibili anche online, vanno inoltrare ai seguenti indirizzi email: servizisociali@comune.sanseverinomarche.mc.it oppure protocollo@comune.sanseverinomarche.mc.it
Per maggiori informazioni o chiarimenti ci si può rivolgere all’ufficio Servizi Scolastici, al numero di telefono 0733641320.