Continua l’impegno dell’Arma dei carabinieri nell’ambito del progetto “Cultura della legalità” presso gli istituti scolastici. Il luogotenente Vito De Giorgi, comandante della Stazione di San Ginesio, il 2 marzo si è recato presso la scuola secondaria “Ugo Betti” per parlare agli studenti di bullismo e cyberbullismo di fronte ad un’attenta platea di giovani studenti.
Il 3 marzo è stato trattato il tema delle dipendenze patologiche (alcool, droga, gioco d’azzardo) con i ragazzi dell’Istituto d’Istruzione superiore Gentili, alla presenza del corpo docenti e della vice preside Tiziana Alessandroni.
Il 7 marzo è stata la volta dell’Istituto Superiore Renzo Frau, con un incontro organizzato dal corpo docenti e dalla dirigente scolastica Mara Amico, dove il maggiore Maggi e il luogotenente de Giorgi hanno parlato agli studenti in particolare della piaga degli stupefacenti, in chiave preventiva, descrivendo gli aspetti legali e sociali sottesi al mondo dello spaccio e dell’assunzione di droga.
A San Severino Marche il luogotenente Lucarelli ha invece incontrato i bambini della scuola materna (incontro organizzato dal preside Luciani e dalla maestra Laterza) sul rispetto delle regole, le norme di comportamento per la strada, il numero di emergenza 112 e su come richiedere un soccorso. L’attentissima platea è stata particolarmente collaborativa e partecipativa anche nell’osservare l’auto di servizio e le sue dotazioni.
Il comandante della Stazione di San Ginesio ha portato avanti anche la campagna di prevenzione sulle truffe, rivolgendosi ad una nutrita platea di fedeli al termine della celebrazione eucaristica presso l’eremo di San Liberato.
Nell’occasione sono stati forniti suggerimenti per prevenire i reati predatori e le truffe in particolare nei confronti delle fasce deboli. Analogo incontro si è svolto il 5 marzo presso la chiesa di San Michele, ove al termine della messa, sono state trattate analoghe delicate tematiche.
Il 27 gennaio del 1967, mentre tutta l’Europa si apprestava a vivere un grande periodo di contestazioni, a Sanremo, durante il Festival della canzone italiana, il cantautore Luigi Tenco veniva trovato cadavere in una stanza del lussuoso albergo Savoy.
Il racconto della vita di un cantautore romantico e dannato, il suo sguardo glaciale così vero da renderlo diverso dai colleghi dello star system della musica italiana del tempo, finti e patinati; rivivranno sul palco del teatro comunale Feronia domenica 12 marzo, alle ore 17, grazie allo spettacolo di Filippo Paolasini: "Ciao amore ciao. Un’inchiesta su Luigi Tenco", per la regia degli Asini Bardasci.
Quello di Tenco è stato un suicidio o un omicidio? Rimane certo che la sua esistenza in vita abbia donato a tutta la musica italiana un’immensa eredità artistica. Lo spettacolo, proposto dai Teatri di Sanseverino, ha un taglio cinematografico e la narrazione è unita a momenti in cui la messa in scena entra in "quarta parete", rivivendo a pieno l’emozioni e le atmosfere di quegli anni. Sul palco, con Filippo Paolasini, anche Lucia Bianchi e Mario Orlandi al contrabbasso, Andrea Jimmy Catagnoli al sassofono e Lucio Matricardi al pianoforte.
Domenica 12 marzo open day gratuito al crossodromo comunale “San Pacifico” di San Severino Marche per tutti i bambini di età compresa tra i 6 e i 9 anni. L’iniziativa, dal titolo "Sali in moto con noi!", è organizzata dalla Federazione Motociclistica Italiana e dal Moto Club settempedano in collaborazione con il Dipartimento per lo sport e Sport e Salute e con il patrocinio del comune.
Dalle ore 9:30 alle 13 e dalle 14:30 alle 18 sarà possibile salire in sella su di una minimoto da fuoristrada e divertirsi in sicurezza grazie alla presenza dei tecnici federali Fmi. Sarà necessaria la presenza di un genitore e basterà esibire la tessere con codice fiscale.
Al termine dell’attività trenta bambini selezionati dai tecnici della Federazione Motociclistica Italiana avranno la possibilità di proseguire il percorso per sei mesi con attività settimanali della durata di due ore articolate in una sessione di educazione fisica e una di pratica in minimoto in impianto federale. Anche questa iniziativa sarà gratuita. Ai partecipanti verrà rilasciata la tessera MiniSport e al genitore la tessera Member Fmi.
È tornata transitabile, dopo il lavoro di uomini e mezzi dell’ufficio Manutenzioni del comune di San Severino Marche, via del Vallato chiusa questa mattina, intorno alle 7:45, a causa della caduta di un albero sulla sede stradale per via del forte vento.
Il cedimento della pianta, una quercia di medie dimensioni, ha ostruito il passaggio sia agli automezzi che ai pedoni. Sul posto la Polizia Locale ha immediatamente predisposto le necessarie deviazioni.
Inoltre, il maltempo di queste ore ha causato la caduta di diversi rami e divelto segnali stradali. Le raffiche, fino a diversi chilometri orari, hanno danneggiato anche una barriera fonoassorbente a confine tra il villaggio terremotati "Campagnano", nel rione San Michele, e un autolavaggio a gettoni, lungo la strada provinciale 127 per Tolentino. Sul posto gli operai dell’ufficio Manutenzioni che hanno provveduto a mettere in sicurezza la struttura.
Sabato prossimo (11 marzo), dopo un periodo di chiusura per lavori di sistemazione e miglioramento, riapre ai visitatori il museo della Guerra allestito nelle sale espositive al primo piano di palazzo Servanzi Confidati.
Il museo raccoglie reperti e documenti della linea gotica, opera difensiva che durante la seconda guerra mondiale divenne un baluardo importante per tutto il territorio dell’Italia centrale.
In mostra oltre 3mila reperti del secondo conflitto donati alla città di San Severino Marche da padre Ivo Marchetti, frate cappuccino, che intendono sottolineare gli orrori del secondo conflitto mondiale con la volontà di preservare la memoria storica e sollecitare la conoscenza del passato.
La raccolta resterà poi aperta tutti i fine settimana e i giorni festivi con il seguente orario: sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Sabato prossimo (11 marzo), alle ore 17.30, l’ex sala udienze del giudice di pace, a palazzo dei Governatori, ospita la presentazione del libro dal titolo: “Figurine italiane. Ritratti e storie tra un millennio e l’altro”, pubblicato da Avagliano editore.
L’autore del saggio, Dario Biagi, dialogherà con Mauro Grespini, giornalista e insegnante, ripercorrendo quasi un secolo di vita italiana e tratteggiando personaggi della nostra cultura come Guareschi, Zavattini, Labranca, Gassman, Berto e altri, fino a Enzo Biagi, il grande giornalista e scrittore che dell’autore è lo zio.
Nato in Brasile, Dario Biagi svolge la professione di giornalista. Ha vissuto gran parte della sua vita a Milano ma attualmente risiede a Osimo. Ha lavorato in vari periodici e, a lungo, alla Rai. Ha pubblicato una quindicina di libri, fra cui otto biografie.
Con Avagliano editore sono usciti “L’incantatore. Storia di Gian Carlo Fusco” (2005), “Il dio carta. Vita di Erich Linder” (2007) e “Lettere d’amore di un eccentrico. Epistolario tra Gian Carlo Fusco e Floriana Maudente” (2020).
L’iniziativa, promossa dall'associazione Gopher, è patrocinata dal Comune di San Severino. Sono in scaletta anche la lettura di alcuni brani del libro e una serie di intermezzi musicali a cura della violoncellista Lavinia Repupilli.
Al termine del pomeriggio sarà offerto un aperitivo dalla storica pasticceria Allegretto di San Severino. Collabora alla realizzazione dell'evento la libreria Gulliver di Giorgio Montecchia.
Il Comune di San Severino Marche ha emesso un avviso di selezione pubblica per titolo, proposta progettuale e colloquio, per l’individuazione del direttore della nuova rete museale dell’Alta Valle del Potenza, costituita a seguito della partecipazione al bando della Regione Marche per il “Sostegno alle aggregazioni di istituti e luoghi della cultura”.
“Oggetto dell’incarico sarà la definizione della missione della rete e l’elaborazione del relativo regolamento nonché l’individuazione del progetto culturale e scientifico che dovrà tener conto di una razionalizzazione delle attività e dei servizi tramite una condivisione di strumenti e personale”, si legge in una nota dell’ente .
“Il direttore contribuirà, inoltre, all’individuazione e attuazione degli obiettivi e degli indirizzi programmatici a partire dal piano annuale delle attività, al coordinamento e al potenziamento dell’accesso agli istituti in termini di orari di apertura, all’attivazione di strategie di collaborazione tra istituzioni culturali, in particolare le scuole, e realtà economiche, turistiche e produttive anche in funzione dell’individuazione di innovativi canali di finanziamento”.
“Contribuirà poi all’implementazione dell’attività di catalogazione digitale e classificazione delle collezioni, alla pianificazione e alla messa a sistema degli allestimenti e dei percorsi espositivi e alla definizione delle azioni grazie alle quali la rete possa svolgere la funzione di presidio di tutela attiva del territorio di riferimento”.
“In termini di gestione il direttore dovrà mettere in atto l’insieme di tutti i processi necessari a garantire la conservazione, valorizzazione, promozione, totale accessibilità e fruizione delle collezioni; egli dovrà anche coordinare e indirizzare le risorse umane e strumentali, definire la carta dei servizi in sintonia con le esigenze del pubblico, verificare l'attuazione del progetto scientifico e culturale, partecipare con gli organi competenti alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio culturale di riferimento”.
“Al direttore competeranno la promozione e la valorizzazione della rete e delle collezioni che la costituiscono, l’elaborazione del piano delle mostre e manifestazioni culturali e la pianificazione della comunicazione e supervisione del materiale informativo e promozionale. In termini di sicurezza, infine, il direttore dovrà coordinare e verificare tutte le attività di gestione della rete in maniera tale da garantire la sicurezza delle persone e dei patrimoni anche in caso di emergenza, verificare le condizioni assicurative del patrimonio, controllare e accertare il rispetto della normativa in materia di sicurezza dei locali”.
“L’incarico avrà inizio il 1 maggio 2023 e terminerà il 31 dicembre 2024 con la possibilità di un rinnovo per un periodo massimo di un’altra annualità in caso di assegnazione di ulteriori risorse. Il compenso lordo annuale onnicomprensivo per la figura professionale ammonterà a 26.666,64 euro per la prima annualità 2023, e 40.000,00 euro per la seconda annualità 2024. Le domande di partecipazione vanno presentate entro il 5 aprile”.
Il bando completo è disponibile all’indirizzo del Comune di San Severino Marche. La rete museale dell’Alta Valle del Potenza, di cui il Comune di San Severino Marche è ente capofila, è un progetto di narrazione di comunità che mette in rete alcune delle realtà museali presenti nel territorio che, da sole, rappresentano un ricchissimo patrimonio culturale da salvare e conservare quale espressione di valori, credenze, conoscenze e tradizioni che meritano davvero di essere tramandato.
Di essa fanno parte, oltre alla pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, al museo civico archeologico “Giuseppe Moretti”, ai musei di Borgo Conce e al museo del Territorio “Oberdani Poleti”, anche il museo nazionale del costume folcloristico “Habitus” di Castelraimondo, i musei civici di Pioraco e il museo degli attrezzi agricoli “Florindo Ferretti” di Sefro.
Dopo i lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura, un’abitazione unifamiliare in via Coletti, a Cesolo, è tornata agibile a seguito delle scosse di terremoto dell'ottobre 2016.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ricevuta la dichiarazione di fine lavori da parte del tecnico incaricato dalla proprietà, ha revocato quindi l'ordinanza con la quale - a suo tempo - aveva invitato a non utilizzare lo stabile. Per le opere di ricostruzione l’Usr della Regione Marche ha assegnato ai residenti un contributo pubblico di circa 100mila euro.
Serata "amarcord" per vecchie e nuove leve della gloriosa formazione di calcio S.S. Settempeda che, alla vigilia dei cento anni dalla fondazione che cadrà nel 2025, si sono ritrovate per un evento, promosso da Gabriele Cipolletta e ospitato al teatro Italia, che ha permesso di scrivere una bellissima pagina di sport sfogliando ricordi, vittorie e figure mitiche.
All’appuntamento erano presenti in tanti. Ad aprire la serata Marco Crescenzi, presidente della società, che dopo aver dato il benvenuto ad ex giocatori, ragazzi delle giovanili, tecnici e tifosi, ha lasciato la parola all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, ex giocatore anche lui che ha portato il saluto dell'amministrazione.
In rappresentanza della Figc alla serata è invece intervenuto il presidente del comitato Marche, Ivo Panichi, mentre per il Coni era presente il delegato provinciale, Fabio Romagnoli. In sala anche Gilberto Sacchi, responsabile provinciale degli arbitri.
Non potevano mancare alcuni volti noti che hanno scritto la storia biancorossa: Cristian Bucchi, Fabrizio Castori, Gabriele Baldassarri e Francesco Sfrappini. Ricordate anche le carriere di alcuni “big” come Giacomo Bonaventura.
Straordinario l’escursus di Gabriele Cipolletta che, con passione e competenza, ha ricordato momenti epici della società attraverso foto, filmati, storie, narrazioni e aneddoti. Tra tanto materiale, raccolto grazie ad anni e anni di dedizione alla società, il video, girato nel 1978, che ha mostrato l’ingresso in campo, allo stadio comunale di San Severino Marche, della Nazionale militare italiana con Paolo Rossi, Antonio Cabrini, Leonello Manfredonia e altri giovani futuri campioni.
Inedito anche l’ascolto dell’inno che accompagnava la squadra biancorossa nel primissimo dopoguerra. Una serata da incorniciare, premessa alla grande festa che nel 2025 saluterà il primo centenario della Settempeda.
Taglio del nastro da applausi e fila all’ingresso, nei primi due giorni d’apertura, per la mostra delle pittrici inaugurata sabato scorso nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza Del Popolo.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Del Colle di Colleluce e organizzata dall’instancabile Serenella Eugeni, ha visto la partecipazione, all’evento inaugurale, del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e del vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.
Ritratti, panorami e paesaggi, nature vive e morte, fanno da sfondo alla collettiva che ospita le opere di oltre 40 artiste ed accoglie, in via del tutto eccezionale, anche le sculture di Fabrizio Savi, settempedano che alla donna ha dedicato due sue meravigliose creazioni.
La mostra anticipa, ma solo di qualche giorno, la Festa della donna e, come da tradizione, celebra la creatività femminile. Partita da una ventina di artisti, nella prima edizione, oggi è arrivata a contarne più di quaranta per quella che è l’edizione numero sette.
Negli spazi espositivi che accolgono la rassegna sono presenti i lavori di Adriana Antonini, Fiorella Biondi, Laura Bartolacci, Giulia Bellini, Inge Bathelt, Maria Teresa Cristini, Milvia Catena, Martina Cochi, Anna Palma Conforti, Angelica Dignani, Eliana Della Mora, Anna Evangelisti, Alba Frezzini Crognali, Ginevra Fiori, Simona Giachetta, Barbara Giorgi, Genny Iachetta, Clara Lucarini, Nunzia Lorenzini, Maria Luisa Lacchè, Michela Melchiorri, Maria Paola Marconi, Shura Oyarce, Clara Paciaroni, Samuela Rotili, Laura Tombesi, Anna Maria Valenti e Maria Ersilia Valentini.
Con loro anche le pittrici Maria Luisa Belli di Passo di Treia, Monica Conforti di Tolentino, Tiziana Cameli di Pieve Torina, Clauda Del Curto di Fano, Gabriella Gattari di Tolentino, Serenella Gregorio di Isernia, Andrea Jager di Passo di Treia, Silva Monaco di Pesaro, Silvana Rossi di Fano e Susi Rastelli di Montecassiano
Rosella Natalini è il nuovo presidente del Club Alpino Italiano di San Severino Marche. Ad eleggerla l’assemblea degli iscritti all’associazione che ha nominato consiglieri Adele Dignani, Alex Bodgan Lacusta, Giulia Pacini Panebianco, Leonardo Properzi, Marino Scattolini, Silvia Tartuferi. Eletti revisori Alnerio Salicini, Lucia Soverchia e Gianpaolo Storani.
La sezione settempedana del Cai è nata nel 1947. Primo presidente, e socio fondatore, è stato Luigi Mataloni che, fin dagli anni Trenta, si era prodigato con un gruppo di appassionati della montagna nell'organizzazione di escursioni e competizioni sportive di fondo.
Dal 1948 le attività sociali sono andate intensificandosi con l'organizzazione di escursioni in montagna, gite turistiche, veglioni e rassegne cinematografiche. Intorno agli anni Settanta, presidente Spartaco Natalini, l’associazione ha preso il nome di Sci-Cai con l'affiliazione alla Fisi.
Negli anni Novanta la sezione ha dato alle stampe, e per alcuni anni, il notiziario trimestrale "Monte San Vicino", organizzato mostre fotografiche anche itineranti, serate tematiche, programmi escursionistici e sviluppato il settore alpinistico. Questo ha permesso di organizzare i primi corsi sezionali di alpinismo ed entrare come socio costituente nella scuola intersezionale di scialpinismo "Sibilla".
Nel segno della tradizione e dell'innovazione, dagli anni Duemila la sezione ha portato avanti programmi annuali escursionistici aperti anche ai non soci insieme a collaborazioni nell'ambito di più articolate iniziative comunali e sovracomunali, serate tematiche con l'intervento di ospiti portatori di esperienze diverse, progetti scolastici su temi ambientali e culturali.
Importante è stata la realizzazione dell'itinerario escursionistico "Tra Santi e Incanti..." che da Camerino a San Severino Marche o viceversa, passando per Serrapetrona, si snoda in gran parte lungo l'antico tracciato della via Romano-Lauretana. Nel tempo la sezione ha anche gestito i rifugi di Madonna delle Nevi, di Frontignano, di monte Pormicio.
Ammonta a oltre 10,5 milioni di euro il finanziamento degli interventi che il nuovo piano della ricostruzione pubblica ha assegnato alla città di San Severino Marche.
“Una quota considerevole – commenta con soddisfazione il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei – che ci permetterà di ultimare alcune importantissime opere per il nostro territorio, a partire dal ponte dell’Intagliata, una struttura strategia fulcro della nuova viabilità che collegherà la vallata del Potenza alla vallata del Chienti attraverso l’intervalliva Tolentino – San Severino Marche”.
“Il piano ufficializza una quota destinata a tale intervento per un milione e 250mila euro, spiega Piermattei. Tra le opere finanziate, inoltre, la palestra ex Gil e l’ex cinema Italia. Ringrazio il nuovo commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, l’ufficio speciale per la Ricostruzione, con il quale collaboriamo costantemente in maniera proficua, e i tecnici del Comune che si sono adoperati per il raggiungimento dell’obiettivo”.
Gli interventi principali, per quanto riguarda il Comune di San Severino Marche che è stato inserito tra le realtà del cosiddetto “cratere ristretto”, quelle cioè che hanno subito i danni maggiori dal terremoto del 2016; riguarderanno la rigenerazione urbana, per un importo complessivo di 6,5 milioni di euro.
Tra le opere finanziate figurano il recupero delle mura castellane con il restauro delle porte di accesso al nucleo storico: porta San Francesco, porta Sette Cannelle e un intervento di 2.332.000 euro, la palestra ex Gil con un intervento di quasi 2 milioni 300 mila euro, il miglioramento sismico e il ripristino dell’ex cinema Italia previsti, con opere per oltre 1 milione e 400 mila euro. Infine altri 500mila euro circa saranno destinati alla palazzina Scuriatti.
Sempre per la rigenerazione urbana sono stati previsti fondi per la progettazione di altre importanti opere: il chiostro del Duomo vecchio e il museo archeologico, la torre degli Smeducci e, infine, palazzo Servanzi Confidati.
I finanziamenti previsti dal nuovo Piano della ricostruzione pubblica permetteranno, inoltre, il recupero di alcuni cimiteri nelle frazioni del vastissimo territorio comunale: Corsciano, Serralta, Cesolo, Colleluce, Pitino e Serripola. Il nuovo piano sarà portato in cabina di coordinamento a breve e poi il commissario procederà con le ordinanze specifiche come autorizzazione alla spesa.
La grande musica torna protagonista nel matrimonio tra i Teatri di Sanseverino e la Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che sabato prossimo (4 marzo), alle ore 20:45, porta in scena al prestigioso comunale Feronia una straordinaria serata sulle arie di Richard Strauss e Ludwig van Beethoven.
In programma il poema sinfonico "Le Metamorfosi" di Strauss e la "Sinfonia Eroica" di Beethoven: un'occasione unica di ascoltare due splendidi momenti della musica con un organico orchestrale di alto livello diretto dal maestro Manlio Benzi.
Cambiare forma per rigenerarsi a nuova vita. Questo è il senso di ogni metamorfosi, a partire da quelle descritte nei racconti della mitologia antica, dove la trasformazione in un altro da noi stessi che conservi però intatto il nostro spirito è indicata come l’unica via di uscita da una crisi.
Lo stesso senso è racchiuso nelle Metamorphosen di Strauss, splendida, commovente composizione dell’estrema maturità artistica del musicista, scritta sulle macerie di un’Europa devastata dal secondo conflitto mondiale che aveva di fronte a sé un’unica speranza: raccogliere i frammenti sparsi di un passato buono, bello, sacro per traghettarlo, sotto nuove forme, nel futuro.
Le note della Terza Sinfonia Eroica di Beethoven, l’altro capolavoro della letteratura musicale che completa il programma di questo grande concerto della Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, risuoneranno invece nella seconda parte quale espressione di un sogno musicale di un eroismo salvifico per l’umanità che mantiene intatta, anche oggi, la sua immensa forza comunicativa. Ingresso intero a 12 euro, ingresso ridotto (abbonati alla stagione di prosa) a 10 euro, biglietto di cortesia (giovani under 18 e scuole) a 5 euro.
Torna agibile, dopo i lavori di riparazione del danno con miglioramento sismico della struttura, un edificio bifamiliare in via Cavour. Ai proprietari l’ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche ha riconosciuto per le opere di ricostruzione un contributo di 645mila euro.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ricevuta la comunicazione di fine lavori da parte del tecnico incaricato della proprietari dell’immobile ha revocato l’Ordinanza di inagibilità con la quale, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato l’abitazione non utilizzabile.
Tre uomini di origine croata e una donna italiana, residenti tra Zagarolo e Tor Bella Monaca, sono destinatari della misura cautelare della custodia in carcere a seguito di un furto in abitazione consumato a San Severino Marche.
Il 15 gennaio, la centrale operativa della Compagnia di Tolentino ha inviato la pattuglia della stazione presso una villetta alla periferia del paese, il cui proprietario, in quel momento fuori regione, aveva avuto contezza della presenza di persone intente a rubare all’interno; ciò grazie ai sensori del sistema di videosorveglianza, installato in casa e collegato al telefono cellulare.
La vittima ha subito allertato una parente, che si trovava in zona e che, oltre ad avvisare i carabinieri, si è avvicinata con la propria auto all’abitazione parcheggiando a bordo strada in attesa della pattuglia. A quel punto la donna ha notato un’autovettura di colore scuro transitare, in quella strada isolata, a forte velocità.
In sede di sopralluogo i militari hanno verificato che gli autori del furto avevano provocato danni non trascurabili all’abitazione, forzando il cancello in ferro e la porta finestra della cucina, intrattenendosi a lungo all’interno per perpetrare il reato, alla ricerca della cassaforte, dandosi poi alla fuga perché avvedutisi della presenza del sistema di videosorveglianza interno.
In sede di denuncia, sporta dai proprietari, è emerso poi che erano riusciti a sottrarre un orologio e delle sterline, mentre i tentativi di aprire la cassaforte non erano andati a buon fine perché vi era stata l’interruzione anticipata dell’azione criminosa.
Le successive indagini, condotte nell’immediatezza dei fatti, attraverso acquisizione di fonti testimoniali e analisi dei sistemi di videosorveglianza dei comuni di San Severino Marche e Castelraimondo hanno consentito di individuare il mezzo, e di avviare le indagini.
L’attività informativa condotta dai carabinieri ha fatto emergere che abitualmente l’autovettura era utilizzata da soggetti residenti a Zagarolo e Tor Bella Monaca, controllati tempo prima in costiera romagnola.
Il confronto tra le foto segnaletiche dei presunti ladri, e i volti ripresi dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione e della città, ha permesso di riconoscere con certezza i quattro autori del reato, uno dei quali indossava anche lo stesso capo di vestiario in entrambi i contesti, ovvero durante il furto e in sede di foto segnalamento.
Successivi riscontri hanno consentito di verificare che il gruppo aveva alloggiato la notte precedente in un hotel di Ancona, aveva fatto tappa a San Severino Marche, ove aveva perpetrato il reato, per poi riallontanarsi verso il luogo di residenza.
Sulla base delle risultanze investigative relazionate, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di misura cautelare a carico degli indagati, per il reato di furto in abitazione in concorso.
Il 9 febbraio scorso, il Gip ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, eseguita la settimana scorsa dai militari del Norm di Tolentino e della Stazione di San Severino Marche, in collaborazione con le stazioni carabinieri di Colonna e Tor Bella Monaca, dipendenti dalla Compagnia di Frascati, ove gli indagati sono residenti.
La donna, di 47 anni, residente a Zagarolo, è stata così tradotta al carcere di Rebibbia, mentre uno dei correi, un 57enne, è stato accompagnato al carcere di Ancona; gli altri due indagati, irreperibili, sono ancora destinatari della misura.
Tutti gli indagati hanno numerosi alias e un fitto numero di precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio. I due tradotti al carcere erano stati sottoposti al regime di detenzione domiciliare fino al mese di settembre scorso.
Si continuerà a lavorare per step per il recupero, la rigenerazione urbana e la valorizzazione del giardino storico “Giuseppe Coletti”. A spiegare l’intervento, finanziato nell’ambito del Piano complementare al Pnrr nei territori colpiti dal sisma con una previsione di spesa di 740 mila euro, è stata la sindaca, Rosa Piermattei, nelle sue comunicazioni durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.
Il cantiere è coordinato dall’agronomo e paesaggista Luigina Giordani, una esperta in materia, mentre l’appalto delle opere è stato affidato all’impresa settempedana Vivaio Manfrica.
Il primo intervento sulla vegetazione riguarda la valutazione di stabilità con il metodo Vta. Si tratta di un’ispezione dettagliata di tutte le parti dell’albero per accertare le condizioni vegetative ma anche quelle fitosanitarie e gli eventuali difetti bio meccanici. In base ai risultati ottenuti gli interventi saranno mirati su ogni singolo albero per il quale saranno individuate le possibili cure. Per alcuni ci sarà poi bisogno di procedere con accertamenti strumentali più approfonditi.
“In questa prima fase – ha spiegato la sindaca in Consiglio - ci si limiterà alla rimozione di pochissimi alberi, che sono secchi da tempo, e di giovani alberi non coerenti con l’impianto arboreo del giardino che magari sono nati spontaneamente da semi trasportati dal vento o dagli uccelli. Sempre in questa prima fase, in considerazione delle caratteristiche storiche del giardino, sarà anche recuperato l’asse centrale che collega in modo diretto l’ingresso principale da via Matteotti al chiosco bar”.
L’ultima seduta del Consiglio comunale della città di San Severino Marche si è aperta con un avvicendamento nei banchi dell’opposizione dopo le dimissioni del consigliere Alberto Pilato quale rappresentante della lista civica “Insieme per San Severino”.
L’Assise settempedana ha convalidato, con il voto unanime dei presenti, la nomina di Debora Bravi, consigliere neoeletto della stessa lista, assente alla seduta per motivi di lavoro. In base all’articolo 45 del Decreto legislativo 267 del 2000 è previsto, infatti, che il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, venga attribuito al candidato che, nella medesima lista, segue l’ultimo degli eletti.
Bravi alle Amministrative del 2021 aveva ottenuto complessivamente 173 voti. Al neoeletto consigliere il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha espresso "i migliori auguri di buon lavoro" ringraziando, "per l’attività svolta in Consiglio comunale", il dimissionario Alberto Pilato.
Ringraziamenti sono giunti anche dal capogruppo della lista “Insieme per San Severino”, Tarcisio Antognozzi, che ha sottolineato in aula: "Il consigliere Pilato si è distinto in vari anni di Consiglio comunale per l’alto senso istituzionale, per la sua competenza e per una grande capacità di dialogo con gli altri gruppi consiliari. Lo salutiamo con un po’ di rammarico pur comprendendo bene le ragioni che hanno spinto alla sua decisione".
Al consigliere neoletto "che con entusiasmo e passione saprà dare il proprio contributo" è stato indirizzato il saluto di Antognozzi cui è seguito quello del capogruppo della lista "San Severino Futura", Francesco Brioni, il quale ha ringraziato Pilato, ricordando l’impegno e la passione per la politica ma soprattutto l’impegno per la città, e dato il benvenuto alla neoeletta consigliera. Auguri alla nuova componente del Consiglio sono giunti pure dal presidente dell’Assise, Sandro Granata.
Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che a San Severino Marche ha la propria residenza, ha incontrato il sindaco della città, Rosa Piermattei, concedendosi un tour, in compagnia dello stesso primo cittadino, per ammirare alcuni dei monumenti più importanti del centro storico.
Sgarbi, noto critico d’arte e opinionista che della città degli Smeducci è stato anche amministratore per un breve mandato, si è recato in visita strettamente personale al Marec, il museo dell’arte Contemporanea, allestito all’interno del riaperto palazzo vescovile, per ammirare alcune opere in mostra in quella che è la raccolta delle opere d’arte strappate al sisma, da lui stesso inaugurata, a giugno dello scorso anno, alla presenza dell’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Massara, del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, del soprintendente, Giovanni Issini, del presidente dell’associazione musei ecclesiastici Italiani, Giovanni Gardini, e del nunzio apostolico per l’Italia, Emil Paul Tscherrig.
Sgarbi, tra i massimi esperti d’arte in Italia, si è soffermato a lungo davanti ad alcune opere tra cui il capolavoro, fuori mostra, del Pinturicchio, “La Madonna della Pace”.
Dopo una breve passeggiata nella bellissima piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, e un momento conviviale all’osteria Ninetta con i suoi più stretti collaboratori e con il suo legale di fiducia, l’avvocato settempedano Giampaolo Cicconi, Sgarbi ha proseguito il tour con un sopralluogo fuori programma all’interno del Santuario del Glorioso e, infine, facendo tappa al Castello al Monte.
Durante la passeggiata il sottosegretario ha incontrato tanti settempedani con i quali si è fermato a parlare e scambiare opinioni. Con molti c’è stato anche il tempo per una foto ricordo. Piacevole sorpresa l’incontro con il calciatore della Fiorentina Giacomo Bonaventura, settempedano di origini.
Il comune di San Severino Marche, in qualità di ente capofila della nuova Rete museale dell’Alta Valle del Potenza costituita a seguito della partecipazione al bando della Regione Marche per il “Sostegno alle aggregazioni di istituti e luoghi della cultura”, procederà alla selezione pubblica per titoli, proposta progettuale e colloquio, del direttore di rete. Tale incarico avrà decorrenza dal 1 marzo 2023 e validità fino al 31 dicembre 2024, con la possibilità di un rinnovo.
Per il professionista che sarà chiamato a coordinare la rete museale, è previsto un compenso annuale lordo onnicomprensivo per l’annualità 2023 di circa 27mila euro, che aumenteranno fino a 40mila euro per il 2024 e altri 40mila euro per il 2025. Il responsabile dell’area amministrativa, su mandato della Giunta comunale, procederà dunque all’indizione di una procedura di selezione pubblica.
La Rete museale dell’Alta Valle del Potenza è un progetto di narrazione di comunità che mette in rete alcune delle realtà museali presenti nel territorio che, da sole, rappresentano un ricchissimo patrimonio culturale da salvare e conservare quale espressione di valori, credenze, conoscenze e tradizioni che meritano davvero di essere tramandato.
Di essa fanno parte, oltre alla pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”, al museo civico archeologico “Giuseppe Moretti”, ai musei di Borgo Conce e al museo del Territorio “Oberdani Poleti”, anche il museo nazionale del costume folcloristico “Habitus” di Castelraimondo, i musei civici di Pioraco e il museo degli attrezzi agricoli “Florindo Ferretti” di Sefro.
Un pomeriggio di festa e divertimento ha salutato, in piazza Del Popolo, il graditissimo ritorno del Carnevale in maschera. L’appuntamento, il penultimo nel cartellone degli eventi promossi dalla Pro Loco e dal Comune in collaborazione con la Dm Show Services, ha riscosso un grande successo di pubblico.
Tante le famiglie che hanno scelto il luogo simbolo della città di San Severino Marche per fare festa. Moltissimi i bambini in maschera che hanno preso parte al mega party, tra musica e allegria, con la partecipazione straordinaria di alcune mascotte dei cartoon tra cui Super Mario Bros, Sonic e Pikachu. A tutti i presenti la Pro Loco ha offerto zucchero filato e popcorn.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore comunale al Turismo, Michela Pezzanesi, e la presidente della Pro Loco, Paola Miliani, hanno premiato il gruppo più numeroso, quello della frazione Colleluce, la maschera più originale rappresentata dai fenicotteri rosa arrivata da Appignano, la maschera più giovane di un bimbo di appena tre mesi e la maschera diversamente giovane. Inoltre un premio speciale è andato all’associazione Luci e Pietre per le tante iniziative curate per i bambini fin dal periodo natalizio.
Molto apprezzato, infine, anche il piccolo luna park installato sopra la piattaforma insieme all’angolo street food. L’ultimo degli appuntamenti in calendario per il Carnevale settempedano sarà quello di sabato prossimo (25 febbraio) con il ritorno del veglione dello sport a villa Collio.