
San Ginesio

San Ginesio, "I Suoni dei Borghi": Mario Brunello torna per la masterclass internazionale
Dal 3 all’8 agosto 2025 torna a San Ginesio il celebre violoncellista Mario Brunello per la settima edizione de "I Suoni dei Borghi", originale masterclass di violoncello da lui ideata e progettata da Annalisa Pavoni. Il progetto è promosso dalla Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona, in collaborazione con il comune di San Ginesio e la locale Pro Loco. Realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura come Progetto Speciale, l’evento è sostenuto, sin dalla prima edizione, anche dalla Regione Marche. I Suoni dei Borghi, nato all’indomani del terremoto del 2016, si conferma tra le esperienze più significative per giovani musicisti e appassionati provenienti da tutto il mondo. L’iniziativa ha raccolto grande interesse anche quest’anno, con 40 partecipanti provenienti da tutta Italia e dall’estero, in particolare da Francia, Olanda, Spagna e Giappone. L’idea è semplice ma ambiziosa: offrire un’esperienza formativa di alto livello che unisca la pratica e le performance musicali, l’incontro con un grande maestro e la scoperta di un contesto naturale e culturale straordinario come quello di San Ginesio – Best Tourism Village, Bandiera Arancione e uno dei Borghi più Belli d’Italia – e di tutto un territorio. A guidare il lavoro degli allievi sarà Mario Brunello, uno dei più autorevoli violoncellisti del nostro tempo, noto non solo per la sua carriera concertistica internazionale, ma anche per il suo impegno nella relazione tra musica e natura, testimoniato dalla direzione artistica de I Suoni delle Dolomiti e Arte Sella. Con lui, la violoncellista e formatrice olandese Sanne de Graaf, che curerà la formazione alla musica d’insieme e l’orchestra di violoncelli. La Masterclass è articolata in due percorsi distinti: uno di alto perfezionamento, rivolto a violoncellisti selezionati, e uno aperto a tutti, intitolato “9–99”, che accoglie amatori, studenti e adulti che suonano per passione, senza limiti d’età o requisiti accademici particolari. L’obiettivo è creare uno spazio accessibile e stimolante per chiunque desideri approfondire il rapporto con lo strumento, tra lezioni individuali e esperienze collettive. Accanto alla formazione, il progetto propone attività culturali e di scoperta e conoscenza del territorio seguendo tre "binomi-guida": Artigianato-Metodo; Arte-Forma; Montagna-Natura che tornano nelle lezioni sotto forma di riflessioni sulla musica. Il programma di quest’anno prevede per l’alto artigianato, la visita alla Fattoria La Rocca di Montefortino, dove si lavora la lana della pecora Sopravissana, razza autoctona in via d’estinzione. Per l’arte, l’uscita alla Basilica di Santa Maria a Piè di Chienti (Montecosaro) sarà accompagnata dagli interventi della professoressa Francesca Coltrinari dell’Università di Macerata, tra i patrocinatori dell’iniziativa. Particolarmente attesa è la camminata musicale in quota, tra i sentieri dei Monti Sibillini, un modo per mettere in relazione suono, silenzio e paesaggio. L’escursione si svolge con l’accompagnamento di guide montane ed è aperta a camminatori esterni (per info e prenotazioni prenotazioneamicimusica@gmail.com). Non mancheranno, infine, i concerti aperti al pubblico. Domenica 3 agosto alle ore 21, nel Chiostro di Sant’Agostino, il concerto inaugurale riunirà un ensemble di musicisti d’eccezione: Mario Brunello al violoncello, Gabriele Mirabassi – clarinettista di fama internazionale tra classica e jazz –, Daniele Orlando – primo violino dei Solisti Aquilani –, Maria Semeraro, straordinaria pianista, impegnata per tutta la settimana con il corso di alto perfezionamento, e Guido Barbieri – storica voce di Radio 3, musicologo e drammaturgo – come voce narrante. In programma la Sonata n. 5 per violoncello e pianoforte di Ludwig van Beethoven (Brunello e Semeraro) e il Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, eseguito da tutti e quattro gli interpreti con la lettura di un testo originale di Barbieri. Il concerto prevede un biglietto di 5 euro, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo: prenotazioneamicimusica@gmail.com Seguiranno i concerti gratuiti (ore 19) dell’orchestra di violoncelli, una performance in quota sui sentieri dei Sibillini, e il concerto finale degli allievi del corso di perfezionamento. Tutti i concerti si svolgono a San Ginesio nel Chiostro o nell’Auditorium del complesso di Sant’Agostino. Il progetto è patrocinato da Università degli Studi di Macerata, FORM – Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, Associazione Arena Sferisterio di Macerata, AIMA – Associazione Italiana Musicisti Amatoriali, Comune di San Ginesio, Pro Loco San Ginesio. L’organizzazione della masterclass si avvale di uno staff giovane e dinamico, composto da due anconetane under 30 attive sin dall’inizio del progetto. Bianca Ottaviani gestisce la logistica e l’accoglienza degli ospiti, italiani e stranieri, portando con sé un’esperienza consolidata in numerosi festival nazionali. Ginevra Bellesi, videomaker e fotografa, attualmente parte del team comunicazione di Lunarossa, cura la documentazione visiva dell’evento.

I borghi delle Marche si raccontano in Cina: a Nanchino il progetto Bandiera Arancione per il turismo del futuro
L’Associazione Paesi Bandiera Arancione ha preso parte, con una propria delegazione ufficiale, alla conferenza internazionale organizzata dalla Jiangsu People-to-People Friendship with Foreign Country Association, celebrativa del 70° anniversario della fondazione dell’Associazione per l’Amicizia con i Paesi Stranieri del Jiangsu. L’evento, tenutosi a Nanchino, ha rappresentato un momento di grande rilevanza diplomatica e culturale, volto a rafforzare le relazioni tra la Cina e i rappresentanti di numerosi paesi esteri. La delegazione italiana era composta da Fulvio Gazzola, presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione, dal vicepresidente Giuliano Ciabocco, dai membri del direttivo nazionale Luca Bernardini e Filippo Gasperi, e da Isabella Parrucci in rappresentanza della Regione Marche, partner strategico del progetto pilota di promozione turistica in corso con il mercato cinese. Durante la conferenza, intitolata “Settant’anni di amicizia, mano nella mano in una nuova era”, i rappresentanti italiani hanno presentato il modello turistico dei borghi certificati Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano: piccoli comuni che si distinguono per autenticità, qualità dell’accoglienza, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale. Un sistema che coniuga tutela identitaria e sviluppo economico, e che si rivolge oggi con crescente interesse al mercato turistico cinese. Nel corso della missione, la delegazione ha preso parte a un incontro bilaterale con i vertici di CITS – China International Travel Service, il più importante tour operator dello Jiangsu – con l’obiettivo di illustrare il progetto pilota di promozione delle località Bandiera Arancione nella Regione Marche, attualmente in fase sperimentale. Tale iniziativa, sostenuta dalla Regione Marche, si pone come modello replicabile anche in altre realtà territoriali italiane e sarà oggetto di una conferenza stampa ufficiale in Regione prevista per i primi di luglio. La missione in Cina si è arricchita di ulteriori momenti istituzionali, tra cui la partecipazione al convegno nella città di Taicang, dove la delegazione è stata accolta dal Sindaco, rafforzando i legami di amicizia e la disponibilità a future collaborazioni. L’Associazione Paesi Bandiera Arancione conferma così il proprio impegno nella promozione internazionale dell’Italia più autentica, favorendo opportunità di crescita condivisa, scambio di buone pratiche e valorizzazione delle eccellenze locali come risposta alla crescente domanda di esperienze turistiche identitarie e sostenibili.

Macerata, dall’oculistica alla pittura: Fiorella Meo, l’infermiera che dipinge l’anima del paesaggio
Infermiera e pittrice autodidatta, Fiorella Meo ha trasformato il suo sguardo in un ponte tra due mondi apparentemente lontani: la medicina e l’arte. Il suo percorso creativo nasce da un’esperienza lontano da casa, in Lombardia, durante gli anni in cui lavorava a Cuasso al Monte, come infermiera ospedaliera. Immersa nella natura del Lago Maggiore e distante dalle sue amate montagne di San Ginesio, ha trovato nella pittura un modo per rimanere connessa ai suoi affetti e al paesaggio interiore. Con oltre 50 quadri realizzati, Fiorella racconta con i colori ciò che ha vissuto: il distacco, il ritorno, il terremoto, la pandemia. E con uno sguardo sempre attento – lo stesso che allena ogni giorno nel suo lavoro nel reparto oculistica dell’Ospedale di Macerata – propone oggi una visione che unisce arte e territorio, tradizione e futuro. Fiorella, quando hai iniziato a dipingere e perché? Ho iniziato a dipingere quando lavoravo in Lombardia in un ospedale a Cuasso al Monte. Ero lontana da casa, dai miei affetti, dal paesaggio che avevo nel cuore. Lì mi sono trovata immersa in un ambiente completamente diverso: il Lago Maggiore, il vento, la luce che cambiava colore in continuazione.Guardare quella natura mi ha spinta a prendere in mano carta e colori. Disegnavo quello che vedevo, prima in modo molto semplice. Era un modo per tenermi ancorata a qualcosa di bello. Sono partita da autodidatta, e pian piano la pittura è diventata una parte di me. Quando sei tornata sei entrata in oculistica. C’è un legame con l’arte? Sembra un passaggio strano, ma per me è stato molto naturale. La pittura mi ha allenato a osservare: luci, ombre, dettagli. È un esercizio continuo di attenzione visiva e sensibilità. Quando ho iniziato a lavorare in oculistica con il dottor Vincenzo Ramovecchi, ho ritrovato lo stesso sguardo, ma con un obiettivo diverso: non più creare, ma proteggere e curare la vista.Credo che il senso della vista sia uno dei più preziosi. È grazie agli occhi che possiamo vedere la bellezza. E curarli è come custodire il nostro modo di stare al mondo. In un secondo momento hai deciso di affinare la tecnica: hai frequentato un corso con Giorgio Ciommei. Cosa ti ha lasciato questa esperienza? Quel corso è stato fondamentale. Giorgio Ciommei, che purtroppo ora non c'è più, mi ha aiutato a comprendere come dare forma più precisa alle emozioni. Non si trattava solo di tecnica: era uno sguardo nuovo, più profondo, sul paesaggio.Ho imparato a dipingere in modo più consapevole. È lì che è nato il mio desiderio di raccontare anche i paesaggi interiori, non solo quelli reali. Hai vissuto anche momenti complessi, come il terremoto e la pandemia. Come hanno influenzato la tua pittura? Il terremoto mi ha lasciato un vuoto. Ho vissuto in pieno quei momenti durissimi. Mi sono dovuta allontanare di nuovo, andando a vivere al mare. È stato un altro distacco, anche emotivo, dalle montagne.Durante la pandemia, la pittura è diventata una vera e propria forma di terapia. È stata la mia medicina per l’anima. In quel periodo ho collaborato anche con una nota farmacia del territorio. Lì ho capito quanto la pittura potesse servire come antistress. Era un gesto semplice, ma profondo. Mi ha aiutata a rielaborare, a sentirmi ancora parte di qualcosa. I colori mi hanno fatto compagnia. Hai un sogno o un progetto che vorresti realizzare per il futuro? Sì, mi piacerebbe dare vita a una rassegna culturale nei borghi dei Monti Azzurri, dedicata agli artisti autodidatti del territorio. Ce ne sono tanti, silenziosi, nascosti, ma con tanto da dire.La rassegna potrebbe chiamarsi “La montagna si colora”: un’occasione per far vivere i borghi con mostre, ma anche con laboratori di pittura all’aperto, per permettere a chiunque di dipingere nei luoghi più belli delle nostre montagne.Con il supporto dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, sarebbe bello creare un’iniziativa che unisca arte, natura e comunità. Perché il paesaggio non è solo qualcosa da guardare: è qualcosa da sentire, da interpretare, da vivere con il cuore e con i colori.

A San Ginesio nasce un’alleanza solidale tra Orchestra, Rotary e Unione Montana: musica, sport e inclusione
Una donazione di materiali scolastici per il “Progetto scuola” di Africa Mission da parte della Rhutten di Caldarola e di Eurocarta di Corridonia. Altrettanti fondi raccolti per l’associazione al termine della serata. E la presentazione ufficiale del logo del progetto “Musica, sport e inclusione - Il farmaco migliore” ideato e fortemente voluto dal patron della Rhutten, Mario Marinelli, e dal fratello e socio dell’azienda, Adriano. Tutto unito dalla grande musica dell’Orchestra che rappresenta ormai la colonna sonora della solidarietà. Sono stati questi i protagonisti della serata andata in scena venerdì scorso nella splendida cornice dell’auditorium Sant’Agostino di San Ginesio: gli onori di casa affidati all’assessore Francesco Paletti. Non una location scelta a caso, vista la firma del patto dell’Unione Montana che ha sede proprio in città: il presidente Giampiero Feliciotti ha infatti siglato il protocollo d’intesa con il presidente del Rotary Tolentino, Giuseppe Bocci, e il presidente dell’Orchestra, Gianni Silvi. Un protocollo che permetterà ai 15 comuni dell’Unione di organizzare eventi di beneficienza con il supporto dell’Orchestra Insieme per gli altri: i musicisti saranno a disposizione gratuitamente per concerti organizzati con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore di progetti nazionali e internazionali. La serata è stata anche l’occasione per conoscere e supportare l’associazione Africa Mission di Urbino, impegnata da oltre cinquant’anni nel sostegno, in particolare in Uganda, di progetti di cooperazione e piani di sviluppo, interventi di emergenza in favore di chi vive e muore in condizioni disumane a causa della guerra o delle carestie. La maggior parte delle attività si svolge nella regione del Karamoja, dove sono già stati realizzati numerosi progetti, sia con fondi dell’associazione, sia con quelli privati, sia con finanziamenti da parte di organismi internazionali. Le aziende Rhutten ed Eurocarta hanno donato all’associazione materiali scolastici per 850 euro e durante il concerto, grazie alla generosità del pubblico, sono stati raccolti 570 euro a sostegno del “Progetto scuola”. Non solo, l’incontro dell’associazione con le istituzioni ha permesso anche di far nascere nuove idee di collaborazione con il territorio dell’Unione Montana: «Abbiamo pensato - ha detto il presidente Feliciotti - che i 15 comuni dell’Ambito potrebbero adottare 15 villaggi dell’Uganda per sostenere i progetti di Africa Mission». Una proposta subito accolta dal rappresentante dell’associazione Valentino Petrelli: «Parleremo con i vertici nazionali del nostro gruppo - ha spiegato - per realizzare un piano che possa prevedere questa lodevole idea». La colonna sonora della serata è stata rappresentata dai brani eseguiti magistralmente dall’Orchestra Insieme per gli altri che conta ormai oltre 200 concerti, più di 100mila euro raccolti durante gli eventi di beneficienza e che fino a settembre ha già in calendario oltre 25 date in tutta la regione. Risultati importanti che sono stati elogiati dal presidente del Rotary Tolentino, Giuseppe Bocci: «La nostra realtà è al fianco di queste iniziative - ha detto - per seguire a pieno la mission che ci guida nel territorio. L’incontro con professionisti come l’imprenditore Mario Marinelli, anche lui rotariano, ci permette di partecipare a eventi benefici come questo, che vedono nei valori dello sport, della musica e dell’inclusione muse e motori fondamentali per un mondo migliore». L’impegno concreto dell’imprenditore Mario Marinelli ha trovato come sempre riscontro nel suo pensiero che viene seguito ogni volta da azioni concrete: «Siamo davvero convinti che lo sport, la musica e l’inclusione siano il farmaco migliore - ha detto -. Noi crediamo in questi valori poiché la musica fa bene all’anima e ci rende più allegri. Crediamo nello sport che lavora per la crescita e l’inclusione: nello sport che vede allenatori e squadre impegnate per includere tutti, far giocare tutti, anche a scapito del risultato e della vittoria. E per dare carattere distintivo allo slogan, lo abbiamo integrato con un simbolo grafico che ne riassuma il contenuto e ne rafforzi la riconoscibilità come elemento caratterizzante. La grafica scelta nasce dall’unione di simboli che rappresentano la musica con l’ottava musicale, lo sport con la S in orizzontale e la palla che danno vita a un omino in movimento con le braccia spalancate in segno di «apertura e accoglienza» verso il mondo. Un logo quindi che rappresenta anche il valore della diversità in genere e che diventa simbolo di inclusione e fratellanza».

"Se leggi colori la vita": Un evento per promuovere la lettura tra i più giovani a San Ginesio
L’Associazione culturale Tra le Righe di San Ginesio, che si occupa principalmente della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario rivolto ai bambini e ai ragazzi, prosegue la sua intensa attività. “Abbiamo iniziato nel mese di luglio del 2023 con il progetto “Le Mille e un’estate”, in cui si sono svolti circa 14 incontri di letture e laboratori con musica, teatro, danza, per creare una biblioteca per bambini e ragazzi che al momento non esisteva. Insieme al Comune di San Ginesio ci siamo presentati a tutti i bandi disponibili e abbiamo creato la nuova sezione infanzia-adolescenza della Biblioteca di San Ginesio. Per finanziarci autonomamente allestiamo periodicamente delle pesche di beneficenza che riscuotono molto successo nella comunità locale. Ad oggi abbiamo superato i 1000 libri in possesso.” Parole della responsabile Orietta Nardi che insieme ad altri soci, gestisce le diverse attività rivolte ai cittadini più giovani e anche alle loro famiglie. “La nostra è una realtà aperta al confronto continuo e alla formazione. Annualmente svolgiamo molte azioni per favorire la promozione alla lettura.” Va in questa direzione anche il prossimo evento previsto per sabato 5 aprile all’Auditorium di Sant'Agostino a partire dalle ore 17,00 dal titolo "Se leggi colori la vita. La letteratura come opportunità da cogliere fin dall'infanzia”, con gli interventi di Pierfrancesco Gentilucci, pediatra; Francesca Contigiani, logopedista e dottoressa in psicologia de Il Cerchio Magico; Cinzia Bonifazi, volontaria Nati per leggere; Chiara Tomassetti, libraia presso Bottega del libro di Macerata. Modera gli interventi la giornalista Barbara Olmai. “Il prossimo incontro sarà rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolare ai genitori a cui vogliamo dare il nostro supporto e soprattutto quello degli esperti che abbiamo coinvolto in questa nuova occasione. Promuoviamo lo sviluppo culturale del cittadino, l’integrazione e la relazione sociale, anche per questo chiuderemo l’evento con un aperitivo insieme.” Tra le Righe sta lavorando molto per far frequentare con costanza ai bambini e ai ragazzi la biblioteca. Nella prospettiva di sviluppo e crescita è previsto il trasferimento della sede da Via Capocastello in un locale più grande e confortevole in Corso Scipione Gentili e l’inserimento all’interno del sistema bibliotecario BIBLIOMARCHE SUD. “In questo modo potremmo effettuare le iscrizioni degli utenti all’interno del sistema ed iniziare il prestito dei libri (lo abbiamo fatto anche fino ad ora ma in modo non troppo convenzionale: con carta e penna!). Il sistema BIBLIOMARCHE SUD-prosegue la Nardi- ci darà la possibilità di poter iscrivere gli utenti anche al MLOL, la biblioteca digitale delle Marche, dove ognuno potrà accedere al prestito digitale dei libri. Tutto assolutamente gratuito.” L’associazione, che ha in gestione per conto del Comune la nuova sezione della biblioteca comunale, è molto motivata ad andare avanti: “Abbiamo bisogno del sostegno dei cittadini. Viviamo in un paese del cratere del sisma in cui le occasioni culturali e di socializzazione rivestono molta importanza. Il nostro è un servizio a favore della collettività. Siamo partiti dai bambini perché pensiamo che è lì che cresce il seme della lettura, ma vorremmo cominciare ad espanderci alla promozione della lettura anche nel mondo adulto.”

San Ginesio, ruba idropulitrice da mille euro: denunciato 63enne
I carabinieri della stazione di Urbisaglia hanno denunciato un 63enne di San Ginesio. L'uomo è stato identificato come responsabile del furto di un'idropulitrice del valore di circa 1.000 euro, asportata da un capanno di proprietà di una 40enne del posto nel mese di febbraio. Le indagini sono state avviate a seguito della querela presentata dalla vittima e hanno portato i militari ad effettuare una perquisizione domiciliare a carico del 63enne. Durante il controllo, l'idropulitrice rubata è stata ritrovata all'interno della sua proprietà. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo, al momento del rilascio del capanno in cui custodiva la propria attrezzatura, avrebbe approfittato della situazione per sottrarre anche l'idropulitrice della donna. Scoperto il furto, i carabinieri hanno provveduto a denunciare il responsabile all'autorità giudiziaria. Il macchinario è stato restituito alla legittima proprietaria, mentre il 63enne dovrà ora rispondere delle accuse davanti alla giustizia.

San Ginesio, coinvolto in un incidente con l'auto risulta positivo alla cocaina: denunciato 22enne
I carabinieri della Stazione di San Ginesio hanno denunciato all’autorità giudiziaria un giovane di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine e residente in zona, per essersi messo alla guida di un’autovettura dopo aver assunto sostanze stupefacenti. il fatto si è verificato quando il giovane, coinvolto in un sinistro stradale con un'altra autovettura, è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per le necessarie cure mediche. Durante il ricovero, i carabinieri hanno sottoposto il 22enne a degli accertamenti tossicologici, i quali hanno evidenziato la presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo. In particolare, è stato riscontrato l'uso di "cocaina". A seguito dei risultati degli accertamenti, per il giovane è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per guida sotto l'effetto di stupefacenti. Inoltre, è stato disposto il ritiro immediato della sua patente di guida, con conseguente sospensione che verrà formalizzata dal Prefetto di Macerata.

Dramma a San Ginesio, scivola in un dirupo mentre raccoglie la legna: muore un uomo
Una tragedia ha colpito questa sera la località Colle San Ginesio, dove un uomo di 88 anni è stato trovato morto in un campo. In base a una ricostruzione, l'anziano stava lavorando la legna quando, per cause ancora da accertare, è scivolato rovinosamente in un dirupo. La caduta gli ha procurato gravi traumi, che si sono rivelati fatali. L'allarme è stato lanciato intorno alle 19:30. Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorritori del 118, purtroppo, non è stato possibile fare nulla per salvare la vita dell'uomo. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri, che stanno indagando per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.

Dall'albergo diffuso al parco lineare, i progetti di San Ginesio per il rilancio del borgo
Dal suo insediamento nel 2018, l'amministrazione Ciabocco di San Ginesio ha intrapreso un cammino di recupero e rilancio del territorio che ha saputo coniugare la ricostruzione post sisma con un’attenta valorizzazione del patrimonio culturale e turistico locale. Un percorso che ha messo al centro la bellezza del borgo, non solo come valore storico e paesaggistico, ma anche come motore di sviluppo per il futuro. “Siamo partiti subito appena eletti nel 2018 e abbiamo definito un piano bellezza. Recuperare in funzione di una ricostruzione intelligente tutte quelle che erano le potenzialità che San Ginesio poteva mettere in mostra e diciamo che ne abbiamo abbastanza”, afferma il sindaco Ciabocco. In questo contesto, l'amministrazione ha puntato a un recupero responsabile del patrimonio, trasformando il danno subito dal terremoto in un'opportunità per la crescita. Non è un caso che San Ginesio sia stato scelto dalle città creative dell’Unesco come comune pilota per la ricostruzione. Questo riconoscimento ha rappresentato un punto di partenza per una serie di progetti, tra cui la partecipazione a numerosi bandi finalizzati a intercettare finanziamenti per la rigenerazione del territorio. Tra i progetti più significativi, si distingue il contratto istituzionale per lo sviluppo, un bando che ha consentito la realizzazione di un parco lineare, pensato per valorizzare la cinta muraria medievale del borgo. “Grazie alla vittoria di questo bando andremo a realizzare un parco lineare, attraverso il quale andremo a valorizzare quella che è tutta la cinta muraria. Con un percorso ciclopedonale fruibile a tutti”, sottolinea Ciabocco, evidenziando come il progetto sia anche un modo per rendere il patrimonio accessibile a tutti i cittadini e i visitatori, promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Accanto alla valorizzazione del patrimonio, l’amministrazione ha investito nel miglioramento dell’offerta turistica con iniziative innovative. “Cito poi, il bando borgo accogliente, un finanziamento che abbiamo ottenuto per un albergo diffuso, un progetto che abbiamo messo insieme ai comuni di Gradara e Ripatransone. È un progetto che vede la collaborazione tra pubblico e privato. Questo progetto sarà replicabile in tutti gli altri comuni bandiera arancione delle Marche”, aggiunge Ciabocco. Un esempio di come il lavoro congiunto tra enti locali e imprenditori possa generare valore, promuovendo al contempo l'accoglienza turistica e l’economia locale. Il lavoro svolto dall'amministrazione non è passato inosservato a livello internazionale. Oltre alla riconferma della bandiera arancione e al titolo di uno dei "Borghi più belli d’Italia", San Ginesio ha ricevuto dall'UNWTO il prestigioso premio di miglior villaggio turistico nel 2019, un riconoscimento che ha dato al comune una visibilità mediatica straordinaria, aprendo la strada a nuovi progetti di rigenerazione e sviluppo. "In quell’anno, nel 2019, San Ginesio era l’unico comune a rappresentare l’Italia. Questo ci ha dato una riconoscibilità mediatica notevole, dando il via a una serie di iniziative importanti, soprattutto nell’ambito della rigenerazione del borgo", afferma Ciabocco, concludendo che questo premio ha avuto un impatto positivo non solo sul turismo ma anche sulla cultura locale. Tra le iniziative più emblematiche in ambito culturale, la ricostruzione dell’Auditorium Sant’Agostino rappresenta un esempio di “ricostruzione intelligente”. Il recupero dell’edificio ha consentito il ritorno a San Ginesio delle opere d'arte che, a causa del sisma, erano state spostate nel Palazzo Campana di Osimo. “Questo ha portato di nuovo le persone a visitare San Ginesio per la Cultura, e questo ha fatto la differenza”, sottolinea il sindaco. Un progetto che ha dato un nuovo impulso al turismo culturale, facendo sì che San Ginesio diventasse nuovamente un punto di riferimento per gli amanti dell'arte e della storia. In sintesi, l'amministrazione Ciabocco ha saputo trasformare le difficoltà derivanti dal sisma in una straordinaria occasione di sviluppo per San Ginesio, lavorando su più fronti: dalla valorizzazione del patrimonio storico e culturale, alla creazione di nuove opportunità turistiche, fino alla promozione di modelli di collaborazione tra pubblico e privato. Il comune di San Ginesio, grazie a un approccio lungimirante e alla capacità di attrarre risorse, è oggi un esempio di come una ricostruzione ben pianificata possa diventare un volano di crescita e innovazione.

Incidente con un cinghiale, danni per oltre 2 mila euro: Regione Marche condannata al risarcimento
Incidente con un cinghiale mentre è alla guida di un’auto, il giudice di Pace condanna la Regione Marche al risarcimento dei danni. È quanto stabilito da una sentenza, pubblicata oggi, dalla giudice Maria Giuseppina Vita. Nello specifico, la giudice di Pace di Macerata ha condannato la Regione Marche a risarcire i danni subiti dall'autoveicolo di proprietà di F.N., residente a Camporotondo di Fiastrone, e a pagarne le spese legali. Al momento dell'incidente, a bordo del veicolo vi era anche la figlia del conducente e della proprietaria del mezzo. Nella causa civile davanti al giudice di Pace di Macerata, la signora F.N. era difesa dall’avvocato Marco Belli del foro di Macerata. IL FATTO – Il signor B.P.,(marito della proprietaria dell'auto) alla guida dell'autoveicolo, stava percorrendo regolarmente la SP 502 nel tratto che collega Sarnano a Caldarola, in direzione Sarnano-Caldarola. Giunto al km 71+900 circa, nel comune di San Ginesio, la carreggiata è stata improvvisamente invasa da un cinghiale che, provenendo dalla destra rispetto al suo senso di marcia, ha urtato la parte anteriore del veicolo. L'incidente ha causato danni al veicolo per un ammontare di 2.030,21 euro. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti carabinieri della Compagnia di Tolentino, i quali hanno effettuato il verbale ed effettuato i rilievi di rito. Durante il processo, l’avvocato è riuscito a dimostrare che la Regione Marche era a conoscenza del fatto che la strada in questione e il luogo del sinistro "erano già stati teatro di incidenti preceduti dalla presenza di animali selvatici. Nonostante tale consapevolezza, la Regione non aveva adottato alcuna misura per prevenire ulteriori incidenti simili". Nella sentenza, la giudice ha ribadito che la "legittimazione passiva per l'incidente è attribuibile alla Regione Marche, e ha confermato che la responsabilità in base all'art. 2052 c.c. ricade su di essa, in quanto custode della strada e degli eventuali rischi legati alla presenza di fauna selvatica". Inoltre nella sentenza è stato affermato il principio secondo il quale "spetta alla Regione fornire la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo, come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o, comunque, non evitabile neanche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure".

San Ginesio, oltre 5 milioni per la riqualificazione del convento di Santa Maria delle Grazie
«L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha dato l’ok alla concessione del contributo di 5,2 milioni per il convento di Santa Maria delle Grazie di San Ginesio, nel Maceratese». A darne notizia è il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, che aggiunge: «L’opera di rilancio del cratere sismico passa attraverso diversi canali, e li stiamo percorrendo tutti allo stesso modo poiché la rinascita di questi luoghi non può lasciare indietro niente e nessuno. Ringrazio come sempre per la puntualità il lavoro sinergico portato avanti con Usr e con la Regione guidata dal presidente Acquaroli». Il progetto di riparazione post sisma del grande immobile, composto da tre unità strutturali per un totale di circa 1100 metri quadrati, si concentrerà sulla parte più antica dell’attuale Istituto delle Suore Francescane, risalente ai primi anni del XVII secolo, e sulla parte più recente del convento, costruita negli anni ’70. Resta esclusa da questo progetto la chiesa di Santa Maria delle Grazie, che segue un altro canale di finanziamento. Nel primo caso, a livello architettonico, l’intervento prevede la pulitura delle facciate esterne, la ridistribuzione interna al piano primo al fine di garantire una migliore distribuzione delle stanze e servizi igienici più ampi e funzionali. Contestualmente, si agirà sull’efficientamento energetico dell’immobile. Sulla seconda unità strutturale, è stato proposto un intervento di miglioramento sismico e di riqualificazione estetica.

San Ginesio, al Metamorfosi Festival il cine concerto per contrabbasso con proiezioni di cortometraggi
Domenica 1 dicembre, alle ore 17 presso l’Auditorium Comunale di Sant’Agostino di San Ginesio, avrà luogo il cine-concerto per contrabbasso solo e proiezione di cortometraggi dal titolo “Esse est percipi”, terzo appuntamento della sesta edizione del Metamorfosi Festival - Musica da Camera per San Ginesio. Tale progetto, penultimo della stagione 2024, che anima l’autunno della stagione concertistica dell’associazione Selìfa di San Ginesio, anche quest’anno sta registrando presso il pubblico e presso la critica un largo successo, favorito dall’originalità e varietà delle proposte musicali offerte e dall’eccellente livello artistico dei musicisti finora esibitisi. Il Metamorfosi Festival intende presentare al pubblico una proposta singolare e trasversale, mediante l’interazione tra le differenti arti visive, quali quelle del teatro e del cinema d'autore. Così il direttore artistico del Metamorfosi Festival, Federico Bracalente, presenta il contrabbassista Giacomo Gradozzi, autore e unico protagonista del concerto “Esse est percipi”: “Il progetto di Giacomo Gradozzi deriva da un suo originale atto creativo con il quale intende mettere in musica alcune tra le più impressionistiche e poetiche pagine cinematografiche che l’autore del progetto ha in animo di proiettare estemporaneamente durante lo spettacolo. L’idea di sonorizzare le pellicole dei maestri Ray, Duchamp e Beckett nasce dall’intuizione di dare un significante fonico a linguaggi visivi lontani dalla nostra esperienza contemporanea. Le musiche scelte danno un corpo ad espressioni artistiche così diverse, dove si fondono gesti, simboli e archetipi dell’essere umano. Una riflessione di suoni e immagini, sulla coscienza di sé come percezione esterna da parte di noi stessi, col tramite degli altri esseri che vediamo come nostri simili e che, a loro volta, ci riconoscono come tali. La realtà è cosparsa di specchi, in cui continuamente ci riflettiamo. Un solo musicista, con il suo contrabbasso, evocherà attraverso le composizioni di Anderson, Berio Rabbath e Vasks, l’ineluttabile confronto con il sé, come echi di drammatica e lancinante liricità a tratti luminosa, a tratti materica. L'esse delle cose è un percipi, e non è possibile che esse possano avere una qualunque esistenza fuori dalle menti pensanti che le percepiscono”. Il Metamorfosi Festival si concluderà il 22 dicembre, con l’attesissimo spettacolo teatrale-musicale ‘’Io, Giacomo’’, con un duo d' eccezione composto dal noto attore e doppiatore marchigiano Luca Violini e dal violoncellista Federico Bracalente.

San Ginesio, la Fornarina torna risplendere: "Ultimo atto di un restauro a porte aperte"
San Ginesio, il 30 novembre alle ore 17:00, presso l’Auditorium di Sant’Agostino, verrà presentata l'opera lignea policroma restaurata, raffigurante "Sant’Andrea e la battaglia fra ginesini e fermani", conosciuta come "Battaglia della Fornarina". L'opera, attribuita a Nicola Ulisse da Siena e datata 1463, rappresenta il simbolo dell'identità ginesina, proprio perché racconta la storica battaglia, avvenuta nel 1377, in cui San Ginesio riuscì a preservare la propria indipendenza da Fermo, grazie all'intuizione di una fornaia che avverò dell'assedio imminente delle truppe fermane. Il restauro è stato eseguito all'interno di un laboratorio "trasparente", appositamente allestito nell'Auditorium in cui è conservata l’opera. Durante l'intero periodo del restauro, il pubblico ha avuto la possibilità di assistere alle diverse fasi dei lavori, seguendo passo dopo passo il meticoloso lavoro dei restauratori. Il restauro, finanziato dalla Fondazione Carima, è stato affidato alla ditta ARTè di Milko Morichetti di Mogliano, in collaborazione con l'Istituto di Restauro delle Marche (I.R.M.) dell'Accademia di Belle Arti di Macerata e la sezione di Diagnostica dei Beni Culturali della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, e si è concluso in questi giorni. I lavori svolti nell'arco di quattro mesi verranno raccontati durante la conferenza di presentazione dell'opera restaurata e le persone presenti potranno ammirarla da vicino ed osservare i particolari ricchi di peculiarità botaniche, architettoniche, di costumi, corazze e armamenti, prima che venga riposizionata nel suo altare originale. Durante gli studi effettuati sull'opera, sono emerse molte novità curiose riguardano la sua composizione, che verranno condivise con il pubblico. I restauratori faranno anche scoprire i materiali e le tecniche artistiche utilizzate dall'artista per la sua realizzazione. La conferenza sarà anche l’occasione per parlare della vicenda storica che ha portato alla realizzazione dell'opera con la professoressa Pepe Ragoni e del contesto storico-artistico con Pierluigi Moriconi della Soprintendenza delle Marche e lo storico dell’arte Stefano Papetti. Alla conferenza interverranno anche, il rettore di Unicam, Graziano Leoni, il direttore di Abamc, Piergiorgio Capparucci, il direttore Gianni Fermanelli della Fondazione Carima, la docente Unicam, Graziella Roselli, il restauratore Milko Moricheƫti e la coordinatrice di Irm Francesca Aloisio.

San Ginesio, la corale Bonagiunta in concerto al teatro "Ventidio Basso"
Concerto della corale Bonagiunta di San Ginesio, giovedì 28 novembre alle ore 20:30 presso il teatro “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno. "Carmina Burana", composta da Carl Orff tra il 1934 e il 1936 su versi di clerici vagantes, di studenti itineranti del XI e XII secolo raccolti nel "Codex Buranus", è una delle opere più iconiche del XX secolo, conosciuta per la sua forza ritmica e per l’intensità espressiva e coinvolgente, guiderà il pubblico verso un viaggio musicale senza pari. L'apertura trionfale dell'Opera con l'epico coro di "O Fortuna" (Fortuna Imperatrix Mundi) è un’invocazione alla dea Fortuna, alla “Sorte imperatrice del mondo”, ci introduce nel misterioso mondo medievale attraverso un universo di suggestioni musicali in un componimento dedicato alla sorte che governa il destino degli uomini secondo il proprio capriccio. Questo brano di grande impatto musicale ha avuto un'ampia diffusione in tutto il mondo, tanto da essere stato inserito in oltre 50 colonne sonore di film, in programmi televisivi e spot pubblicitari. Sotto la direzione del M° Fabrizio Marchetti, a far rivivere questa musica di straordinario coinvolgimento sarà un’imponente formazione corale, composta dalla corale Bonagiunta di San Ginesio diretta dal M° Fabrizio Marchetti, dal coro “Francesco Tomassini” di Serra de' Conti (AN) diretto dal M° Mirco Barani e dalla corale “S. Cecilia” di Teramo diretta dal M° Maurizio Vaccarili. Inoltre si esibiranno i solisti, Annalisa Di Ciccio soprano, Marco Severin baritono e il controtenore Stefano Guadagnini, al pianoforte il M° Davide Martelli e il M° Giuseppe Massimo Sabatini, alle percussioni il M° Ludovico Venturini (timpani), il M° Luca Ventura, il M° Gioele Balestrini e il M° Marco Germani. Ad arricchire la formazione saranno i cori delle voci bianche “la Corolla” di Ascoli Piceno, diretto dal M° Mario Giorgi e coro “Joy Choir” diretto dal M° Tiziana Muzi. Biglietto di cortesia, 10 euro.

San Ginesio, 518 mila euro per il restauro della sede del municipio
Trasferiti 518 mila euro all'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per la sede del municipio di San Ginesio, in provincia di Macerata. Si tratta del primo acconto sul totale di 2,5 milioni di euro che saranno necessari per l’intervento nel suo insieme. A disporre il trasferimento tramite decreto il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli. “I municipi sono sedi strategiche e spesso edifici di grande importanza anche culturale e simbolica per le comunità locali – dichiara il Commissario Castelli -. L’intervento di San Ginesio, per cui vanno ringraziati il presidente Francesco Acquaroli, l’Usr e il sindaco Giuliano Ciabocco, si inserisce in una più ampia e conclamata tendenza positiva della ricostruzione pubblica, di cui i municipi fanno parte. Abbiamo inaugurato nelle ultime settimane già altre due ‘case del Comune’, a San Severino e Matelica, e procediamo fiduciosi per restituire il prima possibile alla piena funzionalità anche tutti gli altri municipi danneggiati dal sisma”. Il resto del contributo programmato sarà trasferito man mano che le procedure avanzeranno, fino all’ultimazione dei lavori.