Recanati si prepara all’imminente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fissata per giovedì 26 settembre in occasione della cerimonia di inaugurazione del rinnovato orto del convento di Santo Stefano.
In vista dell'arrivo della prima carica dello Stato, il servizio di Polizia Locale dalle ore 9:00 alle ore 20:00 del 26 settembre ha disposto le seguenti regolamentazioni alla circolazione cittadina:
- senso unico alternato nel tratto di strada, via Colle dell'infinito int.ne via Badaloni e Colle dell'infinito int.ne Porta Nuova. Il senso unico alternato sarà regolato da impianto semaforico; il senso unico permetterà la sosta dei veicoli autorizzati nel lato destro (dir.ne di marcia mare/monti);
- al passaggio della scorta presidenziale, deviazione temporanea della circolazione alla rotatoria del Crocefisso, nelle vie Monte Conero e Beato Placido, con chiusura temporanea di via Corridoni,
- divieto di sosta in via Badaloni in ambo i lati (tratto compreso tra via Trento e via Colle dell’Infinito) con rimozione per tutti i veicoli in difetto, con riserva degli stalli presenti per gli invitati all'evento;
- divieto di sosta e fermata in zona porta Nuova da via del Circondario per metriì 25, al fine dî consentire la fermata degli autobus.
- divieto di circolazione in via E.Leopardi, p.le Monaldo Leopardi, via e P.le Santo Stefano, via Leopardi, P.la Sabato del Villaggio, via dell'Ospedale, via Montemorello, via Riccabella, v.lo dell'Olmo (in quest’ultima, sarà consentito il transito solo agli autorizzati FAI/Quirinale per raggiungere il parcheggio privato del convento dei Cappuccini).
- divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli, nelle vie E.Leopardi, p.le M.Leopardi, via e p.le S.Stefano, via della Fonderia, via Leopardi, p.le Sabato del Villaggio, p.le dei Cappuccini e nella curva di via N. Sauro, in corrispondenza dell’intersezione con via Badaloni.
- chiusura al transito in Porta Nuova con sbarramento a tutela dei pedoni;
- chiusura al transito in via Montemorello inters,ne via Badaloni/via Trento a tutela dei pedoni, ad eccezione dei mezzi di soccorso che si dovranno recare all'Ospedale di Comunità,
Durante le varie attività il personale di Polizia Locale si avvarrà di volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile e dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Intitolato questa mattina all'agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia, ucciso dalla mafia a Palermo il 6 agosto del 1985, il piazzale retrostante al Palazzo comunale di Recanati. La celebrazione, voluta dal questore di Macerata Antonio Pignataro, fa parte dell'iniziativa "L’esempio del coraggio - il valore della memoria”.
Dopo gli interventi del prefetto di Macerata Iolanda Rolli e del questore Pignataro, che hanno sottolineato l'importanza di ricordare esempi come quelli di Roberto Antiochia, la parola è passata al Capo della Polizia il prefetto Franco Gabrielli.
"Un plauso al questore di Macerata che ha fortemente voluto questa iniziativa coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole - le parole di Gabrielli -. Una sorta di gemellaggio tra la terra di Sicilia e questa terra, patria di uno dei più grandi poeti, che ha un significato molto concreto. Grazie perché ogni volta che la comunità si riconosce negli uomini e nelle donne della Polizia, credo che siamo nel senso più compiuto della nostra missione."
"Roberto Antiochia non è solo un collega ma porta con sé il messaggio di quanto l'indifferenza sia il male peggiore del nostro tempo - ha sottolineato Gabrielli -. Aveva 23 anni ed era nel pieno delle sue legittime aspettative di vita. Era già stato trasferito a Roma ma decise di rimanere per continuare la sua battaglia in un territorio in cui si moriva uccisi dal piombo della mafia e dall'indifferenza della comunità. Roberto porta con sé un insegnamento sulla lotta alla criminalità: che il peggiore dei mali e il girarsi dall'altra parte fanno morire un pezzo di noi. Ce lo hanno insegnato Falcone e Borsellino: chi ha coraggio muore una volta sola chi non lo ha muore tutti i giorni."
"Allora voglio concludere ricordando un grandissimo artista, Hemingway - ha chiosato il Capo della Polizia -. Roberto non si pose la domanda "per chi suona la campana" perché la campana suonava per lui."
Si e poi preceduto, alla presenza dei fratelli di Roberto Antiochia, all'intitolazione del piazzale al poliziotto vittima della mafia.
Pari e rimpianti per il Villa Musone. I villans tornano da Chiaravalle con un punto dopo un pirotecnico 2-2 contro i locali, in cui i gialloblu sono stati rimontati in due occasioni. Una positiva prestazione per i ragazzi di mister Maurizio Marincioni, più in palla rispetto alla prima uscita contro i Portuali Ancona, anche se rimane il rammarico per il pareggio subito quasi allo scadere. Primo tempo in cui il Villa Musone passa in vantaggio quasi subito: Rossolini spinge Piccini, per il signor Tayeb è rigore e lo stesso Piccini mette a segno il gol del vantaggio.
Al 24' Mencarelli riporta la situazione in parità con una punizione sotto il "sette". Nella ripresa i gialloblu tornano in vantaggio al 59' con un'azione spettacolare: contropiede veloce orchestrato da Marziani, sponda di Piccini e Pancaldi insacca in rete la sfera. Il Villa Musone resiste al forcing dei padroni di casa ma quando sembra fatta D'Urzo, in azione personale, trova la rete del pari. I villans avrebbero l'occasione per fare bottino pieno, ma il tiro cross di Morra si stampa sulla traversa e Marziani non riesce a ribattere in rete.
"Siamo usciti dal campo con l'amaro in bocca perchè pensavamo di esserci meritati i tre punti - commenta mister Maurizio Marincioni - Siamo partiti bene con buona personalità trovando il gol su un rigore che a mio avviso ci stava. Dopo il vantaggio abbiamo continuato a fraseggiare in mezzo al campo ed in un campo così piccolo non è facile, infatti abbiamo subito diversi contropiedi che hanno portato a punizioni e calci d'angolo pericolosi. Nella ripresa abbiamo iniziato a verticalizzare spesso e li abbiamo messi in difficoltà, subendo poco o nulla. Nel finale D'Urzo è riuscito a sfondare sulla destra superando Camilletti e si è involato da solo in area trovando la rete del pareggio, nata quindi da una nostra lettura difensiva rivedibile. Nel finale abbiamo rischiato di vincerla ma non ci siamo riusciti. Nel complesso, non bene nel primo tempo, molto meglio nella ripresa perchè la squadra si è mossa bene grazie anche ai movimenti di Piccini e Marziani e la difesa ha retto egregiamente. Però rimane il rammarico per aver visto sfumare una vittoria".
CHIARAVALLE - VILLA MUSONE 2-2 (1-1 pt)
CHIARAVALLE: Cecchini, Forlani (62’ Binci), Carletti, Sposito, Sampaolesi (85’ Lorenzini), Rossolini, Mencarelli (73’ Fioretti), Giacomelli, Tigano (79’ Ramoscelli), Rocchetti (57’ Marinangeli), D’Urzo. All. Galdelli.
VILLA MUSONE: Martino, Camilletti, Guzzini, Carloni, Di Luca, Morra, De Martino (76’ Marta), Pancaldi, Marziani, Giuliani (88’ Carnevalini), Piccini. All. Marincioni. ARBITRO: Tayeb di Pesaro.
RETI: 15’rig. Piccini, 24’ Mencarelli, 59’ Pancaldi, 86’ D’Urzo.
Il Questore di Macerata Antonio Pignataro ha promosso, dallo scorso anno, l’iniziativa “L’esempio del coraggio - il valore della memoria” per ricordare uomini straordinari delle Istituzioni che hanno donato la propria vita, consapevoli che il loro lavoro sarebbe rimasto come esempio della lotta in difesa dei più deboli. Il fine di questa iniziativa ha lo scopo di lasciare un ricordo indelebile di questi uomini, come messaggio di speranza e di legalità rivolto soprattutto alle nuove generazioni, intitolando loro una via, una piazza, uno spazio verde o altro luogo.
La proposta, insieme ad altri comuni, è stata accolta con entusiasmo anche dal sindaco di Recanati Antonio Bravi, e domani, alle ore 11.00, verrà intitolato un piazzale, retrostante il palazzo comunale, all’Agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia ucciso dalla mafia a Palermo il 6 agosto 1985.
Alla cerimonia, che si inserisce nel più ampio programma di festeggiamenti per il bicentenario della stesura de “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, è prevista la presenza del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli, dei fratelli di Roberto Antiochia e di alcuni funzionari di Polizia all’epoca dei fatti in servizio a Palermo, tra i quali il Dott. Francesco Pellegrino dirigente della Squadra Mobile. La squadra mobile costituita da questi valorosi dirigenti di Polizia, era soprannominata “l’avamposto degli uomini perduti” per il loro coraggio e la loro determinazione nel fronteggiare un nemico forte e insidioso come la mafia che spadroneggiava non solo in Sicilia ma in tutta l’Italia.
Roberto Antiochia svolgeva il proprio lavoro e serviva lo Stato, come sottolinea in ogni occasione da tempo il Questore Pignataro, con “Disciplina e Onore”. Attraverso queste parole il Questore di Macerata rinnova, sottolinea e dona valore inestimabile, a quei principi fondamentali di uno Stato di diritto: come la fedeltà alla Repubblica, disciplina e onore di cui oggi sembra smarrito il senso.
Il 6 agosto 1985 Roberto Antiochia, giovane poliziotto e ragazzo di fiducia di Cassarà, mentre lo scortava a casa dopo tre giorni di permanenza in ufficio, un gruppo di nove uomini armati di mitra appostati nel palazzo di fronte a quello dove vive Cassarà, comincirono a sparare sull'Alfetta di scorta. Antiochia, cercando di fare scudo con il suo corpo a Cassarà, sceso dall'auto per raggiungere il portone di casa, rimase ucciso dagli spari. Cassarà, rimasto ferito dagli innumerevoli spari dei mitra, riuscì a raggiungere il portone, ma spirò sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa dopo aver visto l'accaduto insieme alla figlia dal balcone della sua abitazione.
Il 17 febbaio 1995, la terza sezione della Corte d'Assise di Palermo condanna all'ergastolo cinque componenti della Cupola mafiosa (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia) come mandanti del delitto.
L’eroe Roberto Antiochia per il suo sacrificio è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: "Agente della Polizia di Stato, in servizio a Roma, mentre era in ferie, spontaneamente partecipava in Palermo alle delicate e difficili indagini sull'omicidio di un funzionario di polizia, con il quale aveva in passato collaborato, consapevole del pericolo cui si esponeva nella lotta contro la feroce organizzazione mafiosa. Nel corso di un servizio di scorta, rimaneva vittima di proditorio agguato ad opera di spietati assassini. Esempio di attaccamento al dovere spinto all'estremo sacrificio della vita".
Grande partecipazione per la "Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza" a Recanati. La giornata, iniziata al mattino con le scuole primarie cittadine, si è poi spostata nel pomeriggio nel polo bibliotecario "A. Brunacci Brunamonti".
Grande soddisfazione da parte dell'Assessore alle Culture e Pubblica Istruzione Rita Soccio. "Sono stati più di 600 le bambine e i bambini che hanno partecipato a questa giornata di gioco educativo - ha commentato -. Noi come Amministrazione, siamo convinti che usare parole come grazie, per favore, prego e scusa è una pratica che rende migliori tutti e per questo la "gentilezza" si dovrebbe festeggiare ogni giorno. Un insegnante che sorride in classe, contribuisce a creare un clima più sereno con gli alunni, sorridere sul luogo di lavoro tra colleghi consentirebbe un approccio più costruttivo all’attività lavorativa, sorridere in un gioco o durante una pratica sportiva favorisce il saper accettare il risultato qualunque esso sia, sorridere a casa consente alle bambine e ai bambini di crescere più sereni. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita di questo grande evento in particolare le Scuole Primarie "Carlo Urbani", "Le Grazie", "Lorenzo Lotto" e "San Vito" e le instancabili collaboratrici della Biblioteca e Mediateca".
Il programma della giornata è stato variegato con tempi e modalità diverse tra le scuole che hanno aderito. Nel polo bibliotecario il programma si è svolto con una breve introduzione sul tema della gentilezza attraverso la visione di due video e di seguito una caccia al tesoro con “Caccia alla parola gentile”. Le bambine e i bambini hanno cercato le parole negli spazi tra la Mediateca e la Biblioteca e alla fine hanno trovato un baule pieno di parole gentili che hanno attaccare su un cartellone. A questo è seguito un laboratorio per “creare” un sorriso da donare alle persone care.
L’Assessore con delega all’ambiente, Michele Moretti, in nome di tutta la Giunta, dei Consiglieri di maggioranza, e di tutti i sostenitori delle lista della coalizione, comunica che una rappresentanza del Comune di Recanati sarà presente al Climate Strike del 27 settembre a Macerata, in quanto "si ritiene di importanza vitale, per affrontare la crisi climatica ed ecologica, informare e sensibilizzare riguardo i delicati temi della tutela ambientale tutta la società civile ed in particolare le giovani generazioni. L’apprendimento dell’esistenza di stili di vita ecologicamente sostenibili e rispettosi della natura sono la via principale per evitare il definitivo deperimento del pianeta."
"Fiduciosi della capacità del genere umano di attuare un doveroso cambiamento di rotta, si vuole contribuire, con la propria testimonianza e partecipazione diretta - sottolinea l'assessore Moretti - alla manifestazione di venerdì prossimo, a sollecitare tutte le istituzioni, ad ogni livello, a fare grandi investimenti volti ad attuare un nuovo corso sociale ed economico, rispettoso dell’ambiente e quindi conforme ai principi di giustizia sociale. Invitiamo tutta la cittadinanza di Recanati ad aderire e partecipare".
Sabato 21 e domenica 22 settembre la Lega torna a far sentire la propria voce in mezzo alla gente. Parlamentari, consiglieri regionali, amministratori e militanti incontreranno nelle piazze di tutte le Marche i cittadini, invitandoli a firmare a sostegno di Matteo Salvini e della sua azione politica.
"La maggioranza degli italiani ci chiede di fare qualcosa contro questo Governo delle poltrone che in pochi giorni ha permesso la ripresa incontrollata degli sbarchi, la gente è preoccupata. Così come è preoccupata dell’atteggiamento servile del Governo verso l’Europa”, spiega il Senatore Arrigoni, responsabile della Lega Marche. “Sarà anche l’occasione per tesserarsi. Tantissimi marchigiani che non hanno mai fatto politica ci stanno contattando perché vogliono dare una mano alla Lega e questo weekend ai gazebo sarà l’occasione giusta”.
I gazebo della Lega, tra sabato e domenica, saranno allestiti in oltre 50 comuni e copriranno tutte le cinque province.
“La Lega è in maggioranza nel Paese – conclude Arrigoni – e visto che non ci fanno andare al voto sono certo che le Marche daranno una risposta importante con migliaia e migliaia di firme, un messaggio chiaro anche nei confronti della fallimentare giunta Ceriscioli e contro i giochi di palazzo che anche in Regione il PD ha improvvisato con il M5S”.
Ecco date e orari dei gazebo nella provincia di Macerata:
Macerata
21/22 settembre
10:00/13:00 Corso Cavour
Recanati
21 settembre
ore 10:00/13:00 e 17:00/19:30 Corso Cavour
22 settembre
ore 10:00/13:00 Corso Cavour
Tolentino
21 settembre
Ore 16:00/20:00 Piazza Maurizi
Cingoli
22 settembre
9:00/13:00 Borgo Paolo Danti
Civitanova Marche
21/22 settembre
9:00/12:30 Corso Umberto I
Matelica
21 settembre
9:30/12:30 - 17:00/19:00 Viale Cesare Battisti
22 settembre
9:30/12:30 Viale Cesare Battisti
San Severino Marche
21 settembre
9:00/18:00 Piazzale della Stazione
22 settembre
9:00/13:00 Piazzale della Stazione
Sarnano
22 settembre
9:00/13:00 - 14:00/18:00 Piazza della Libertà
Morrovalle
21 settembre (Trodica di Morrovalle)
16:00/19:00 Piazza Pertini
Porto Recanati
21 settembre
16:00/20:00 Corso Matteotti
Treia
21 settembre (Passo di Treia)
16:00/19:30 via dell'Asilo
22 settembre (Passo di Treia)
09:30/12:30 via dell'Asilo
Corridonia
21/22 settembre
09:00/13:00 Piazza della Vittoria
Appignano
21/22 settembre
09:00/13:00 Borgo Santa Croce
Sfruttamento del lavoro in un’Azienda Agricola tra i campi di Montelupone e Recanati. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Macerata, il dottor Claudio Bonifazi, ha emesso, per la prima volta nelle Marche, un provvedimento di controllo giudiziario dell’Azienda Agricola Girasole, di proprietà di Mohamed Malik, ai sensi dell’art.3 della legge 199/2016, in materia di contrasto al caporalato.
Il provvedimento è stato attuato su richiesta del procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio ed è seguito alle indagini condotte dal sostituto procuratore Margherita Brunelli che concordava con le risultanze investigative del Nucleo dei carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo, diretto dal Maresciallo Martino Danilo Di Biase e dalla compagnia di Civitanova Marche diretta dal tenente colonnello Enzo Marinelli.
A seguito del provvedimento è stato quindi nominato un amministratore giudiziario, un commercialista di Macerata, esperto in materia di gestione aziendale e iscritto all’Albo degli Amministratori Giudiziari, che affiancherà il titolare dell’Azienda nella gestione della stessa, al fine di garantire una condizione conforme alle leggi e autorizzando tutti gli atti di amministrazione ritenuti utili per l’impresa agricola.
Giornate di lavoro non indicate sul Libro Unico del Lavoro e altre completamente a nero; mancanza di retribuzione e di riposo settimanale; prestazioni lavorative articolare sette giorni su sette, per 12 ore al giorno e per 5 euro all’ora; nessuna visita medica preventiva e nessuna garanzia di formazione e informazione. Tutte condizioni portate alla luce dai militari dell’Arma e che violavano le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il provvedimento del Giudice è stato determinato da un’intensa attività d’indagine volta ad accertare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro in agricoltura. Nello specifico l’indagine, che trae origine da un’attività di osservazione e monitoraggio, è stata eseguita a fine agosto del 2018 dai militari dell’Arma presso i campi agricoli di Montelupone e Recanati.
I carabinieri hanno osservato un via vai di lavoratori impiegati come braccianti agricoli presenti a lavoro dalla mattina al tardo pomeriggio, tutti privi di dispositivi di protezione individuale e tutti di nazionalità straniera.
Il 31 agosto i militari hanno ispezionato uno dei luoghi di lavoro dell’Azienda Agricola a Montelupone e hanno identificato 13 lavoratori, tutti richiedenti asilo politico e in possesso del permesso di soggiorno provvisorio, e tutti ospitati presso le strutture del Gus di Macerata.
Il titolare dell’Azienda, incurante dei precedenti controlli, continuava nella sua attività illecita tanto da far scattare, a fine gennaio del 2019, un ulteriore controllo.
Una importante operazione, svolta dai carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, unitamente al personale dell’Ispettorato del Lavoro di Macerata, diretto dalla Dottoressa Fabrizia Sgattoni, ha permesso di identificare e fotosegnalare 62 lavoratori, tutti di origine straniera, privi di un vero rapporto di lavoro.
Anche questi successivi controlli hanno permesso di evidenziare le criticità emerse nella precedente attività. La procura ha quindi disposto il sequestro dell’Azienda Agricola e il controllo giudiziario della stessa nominando un amministratore giudiziario.
Il fenomeno dello sfruttamento del lavoro, su cui il prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha indirizzato la propria attenzione fin dal suo arrivo in Provincia, non è circoscritto dunque ad alcune località italiane ma è più diffuso di quanto si possa immaginare.
Il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, il più antico reparto speciale dell’Arma (fondato nel 1926), presente in Provincia con un suo nucleo inserito presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, e il Comando provinciale di Macerata, stanno operando e opereranno per tutelare il lavoro in tutte le sue forme; reprimendo gli abusi e contrastando lo sfruttamento e il condizionamento del mercato del lavoro nel quale, non di rado, si insinuano i tentacoli di forme di criminalità strutturate.
Il Villa Musone in cerca dell'immediato riscatto. Dopo il ko interno di sabato scorso contro i Portuali Ancona, i villans hanno voltato subito pagina in vista del prossimo appuntamento. I ragazzi si sono allenati bene in settimana per arrivare pronti alla sfida in casa del Chiaravalle.
Un avversario ostico quello allenato da mister Riccardo Onorato reduce da un pareggio in rimonta negli ultimi minuti sul difficile campo della Laurentina. Pertanto una squadra da affrontare con la giusta determinazione, come rimarca mister Maurizio Marincioni. "Contro i Portuali Ancona l'approccio è stato abbastanza traumatico - afferma il trainer gialloblu - contro una squadra sicuramente attrezzata per fare bene in campionato ma noi non siamo stati all'altezza della situazione.
Quindi una partita nata male e proseguita in quel senso. Sabato andremo a Chiaravalle, contro una squadra reduce da un pari in rimonta e quindi galvanizzata e motivata da quel risultato, in un campo piccolo in cui bisogna tirare fuori tutte le qualità per emergere: la squadra si sta allenando bene ed è chiaro che in certi casi la differenza la fa la determinazione e la maniera come si approccia la partita. Sabato siamo stati carenti sotto questi punti di vista ma sono convinto che a Chiaravalle affronteremo la partita in un'altra maniera, convinti e sicuri delle nostre capacità". Fischio d'inizio sabato 21 settembre alle ore 15.00 al "Comunale" di via Sant'Andrea a Chiaravalle. Dirige l'incontro il signor Sami Tayeb di Pesaro.
La Recanatese ha tesserato il difensore spagnolo classe 1998, Christian Rutjens. Nella stagione 2018/2019 Rutjens ha giocato la prima parte di stagione in giallorosso collezionando 16 presenze. La seconda parte di campionato ha vestito invece la maglia del Cesena con il quale ha vinto il campionato e totalizzato 13 presenze e 1 gol.
Rutjens è dotato di una grande struttura fisica ed è molto forte nel gioco aereo. La Recanatese, con il tesseramento del difensore spagnolo, rinforza ancora di più il pacchetto difensivo aggiungendo una pedina fondamentale nello scacchiere giallorosso.
Domenica appuntamento alle ore 15 per la quarta giornata di Campionato che vede la Recanatese impegnata contro il Cattolica Calcio S.M. allo stadio Capanni di Savignano sul Rubicone.
Non ce l'ha fatta Giuseppe Pigini, l'uomo di 84 anni che nella mattinata di martedì 17 settembre aveva avuto un incidente con la sua Fiat Punto in via Loreto. Lo scontro con un'Alfa 156 station wagon era avvenuto su un'arteria laterale della strada che porta in direzione Osimo-Castelfidardo. L'anziano è spirato all'ospedale di Torrette dove era stato ricoverato d'urgenza a seguito delle lesioni riportate nel sinistro, ma dopo 24 ore di cure ha esalato l'ultimo respiro.
È stata effettuata la gettata della nuova soletta del ponte sul fiume Musone della strada provinciale 105 “Recanati - Osimo”. Su questo impalcato, dopo un primo stralcio di lavori, si è reso necessario un intervento non prevedibile e più consistente di manutenzione straordinaria, proprio sulla soletta e su alcune travi.
Ora, dopo la gettata, occorre attendere una settimana di tempo per permettere la maturazione del calcestruzzo e successivamente saranno effettuati gli interventi di impermeabilizzazione e di asfaltatura del tratto stradale.
“Come avevamo previsto - afferma il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - siamo in grado di chiudere il cantiere entro la fine di settembre e di riaprire così la viabilità. I lavori sono avanzati velocemente, anche perché la ditta incaricata, la Calzolari SRL, ha proseguito senza sosta pure durante il mese di agosto”.
Per la terza giornata di campionato del girone F di serie D al Tubaldi si affrontano Recanatese e Montegiorgio che, insieme all’Atletico Porto Sant’Elpidio, sono le uniche squadre del girone a punteggio pieno dopo le prime due giornate.
Parte bene la Recanatese, ci prova subito Morales con una conclusione dalla distanza. Al 4’ azione di Senigagliesi sulla sinistra che si accentra ed esplode il tiro che termina di poco sul fondo. Al minuto 8 altro spunto di Senigagliesi sulla sinistra, il cross basso viene respinto da un difensore, al limite dell’aria è ben appostato Morales che prova la conclusione, bella la risposta di Mercorelli. Al 12’ lancio in profondità di un ispirato Senigagliesi, la conclusione dal limite dell’aria di Borrelli si spegne sul fondo. Spinge ancora la squadra giallorossa, al 17’ occasione per Goretta che però viene colto in posizione di fuorigioco. Al 27’ altro filtrante di Borrelli per Pera, la conclusione dell’attaccante giallorosso viene deviata in angolo. Dal calcio d’angolo seguente, pennellata di Borrelli per il colpo di testa di Ficola che esce di pochissimo a lato. Al minuto 29 la Recanatese si porta in vantaggio, Esposito recupera palla a Titone a metà campo e apre sulla destra per Borrelli che con un preciso cross trova Pera dentro l’area che a sua volta appoggia di testa per Esposito che mette il pallone in rete. Al 35’ si fa vedere anche il Montegiorgio, conclusione di Marchionni dai trenta metri che si spegne sul fondo. Al 42’ altra grande palla di Senigagliesi che serve Pera, la sua conclusione è alta sul fondo.
Ad inizio secondo tempo trova subito il pari il Montegiorgio, al 48’ calcio d’angolo battuto da Omiccioli e colpo di testa vincente di Marchionni. Passano quattro minuti e la Recanatese torna in vantaggio, Lattanzi serve Borrelli sulla destra, il cross del numero 10 giallorosso trova Pera dentro l’area che di testa batte il portiere rossoblu. Al 55’ il Montegiorgio protesta per un rigore non assegnato nel contrasto aereo tra Ficola e Titone. Partita più vivace nel secondo tempo, al 57’ Nodari perde un contrasto con Marchionni a centrocampo, il numero 10 del Montegiorgio serve Rozzi dentro l’area, la conclusione di quest’ultimo si spegne alta sopra la traversa. Al 63’ la conclusione di Mariani si stampa sul palo. Al 65’ risponde la Recanatese che pareggia il conto dei legni, traversa colpita da Borrelli. Al 76’ la Recanatese sfiora il 3-1, punizione di Borrelli dentro l’area, il colpo di testa di Nodari esce di pochissimo. Al 78’ conclusione di Mariani facile preda di Sprecacè. Al minuto 86’ grande occasione per Pera su assist di Padovani. Dopo quattro minuti di recupero si conclude una bellissima partita con la vittoria dei giallorossi che si portano così a 9 punti dopo tre giornate.
RECANATESE: Sprecacè, Ficola, Lattanzi P. (76’ Sopranzetti), Morales (80’ Raparo), Nodari, Esposito, Pera, Lombardi, Goretta (72’ Padovani), Borrelli, Senigagliesi (83’ Ruci). A disposizione: Bruno, Pizzuto, Dodi, Monachesi, Pedroni. Allenatore: Federico Giampaolo
MONTEGIORGIO: Mercorelli, Aloisi, Di Nicola, Omiccioli, Ferrante, Baraboglia, Nasic (70’ Nepi), Mariani (80’ Adusa), Titone, Marchionni (66’ Trillini), Rozzi (70’ Alighieri). A disposizione: Marani, Gnaldi, Lattanzi E., Tempestilli, Zancocchia. Allenatore: Gabriele Baldassarri
Arbitro: Sig. Alfredo Iannello (Messina), Sig. Paolo Tomasi (Schio), Sig. Luca Gibin (Chioggia).
Reti: 29’ Esposito (R), 48’ Marchionni (M), 52’ Pera (R)
Ammoniti: Di Nicola (M), Sopranzetti (R)
Calci d’angolo: 4-1
Note: 400 spettatori circa
Un Villa Musone troppo brutto per essere vero viene battuto in casa 3-0 dai Portuali Ancona nella prima uscita del campionato. Un risultato che non lascia spazio a troppi commenti, e meritato da parte degli avversari, che sono scesi in campo con il piglio giusto e con un'ottima organizzazione tattica, tutti ingredienti che hanno messo in seria difficoltà i villans che non sono mai stati in grado di cambiare l'inerzia della partita.
È vero che i gialloblu sono una squadra completamente rinnovata, e pertanto non è subito facile trovare il giusto amalgama, tuttavia la squadra è mancata sotto diversi aspetti. Da menzionare le prestazioni di Carnevalini a centrocampo, di Fiengo, di Leone e Guzzini mentre davanti De Martino è entrato bene. Ora l'importante è metabolizzare questa sconfitta in fretta e guardare alla prossima partita di campionato.
Buon avvio tra le due compagini che si affrontano a viso aperto, mancando di precisione davanti alla porta. La svolta arriva al 19' quando Lazzarini sfonda sulla destra, entra in area di rigore e batte in diagonale Martino. Il Villa Musone sembra accusare il colpo e subisce alcune sortite offensive degli ospiti, che non trovano il bersaglio grosso. Per mister Marincioni piove sul bagnato al 24' quando Carloni, non al top, si ferma anzitempo per infortunio. Al 31' azione in velocità sulla destra degli ospiti, velo di Lazzarini per l'accorrente Giampieri che batte Martino in uscita per lo 0-2. Un minuto dopo lo stesso Giamperi colpisce il palo dopo un'altra azione avvolgente. Giampieri timbra il tris al 43' raccogliedo un cross dalla destra e insaccando con una precisa zampata.
Nella ripresa i villans non riescono a invertire l'inerzia del match nonostante la buona volontà. Al 58' Giamperi sfiora la tripletta personale sfiorando il palo in diagonale. I gialloblu non riescono a riaprire i giochi ma sfiorano il gol della bandiera all'87' con Piccini che viene murato all'ultimo da Angiolani. Finisce 3-0 per i Portuali.
VILLA MUSONE - PORTUALI ANCONA 0-3 (0-3 pt)
VILLA MUSONE: Martino, Camilletti M., Guzzini (79' Prosperi), Carloni (24' Fiengo), Di Luca, Pancaldi, Bora (54' De Martino), Carnevalini (68' Marziani), Piccini, Giuliani (61' Leone), Agostinelli A disp. Ortenzi, Sbacco, Piccinini, Tonuzi All. Marincioni
PORTUALI ANCONA: Angiolani, Perugini, Durazzi, Candelaresi, Savini, Orciani, Mascambruni (86' Lodigiani), Pelosi, Canda (78' Bojang), Giamperi (64' Ripanti), Lazzarini (72' Rinaldi) A disp. Ferri, Ulisse, Santarelli, Lombardi All. Ceccarelli
Arbitro: Simonella di Macerata
Reti: 19' Lazzarini, 31' e 43' Giamperi
Note: Ammoniti Lazzarrini, Leone
Il Villa Musone comunica l'accordo con il giocatore Alessandro Marta per la stagione agonistica 2019-20. Alessandro, terzino destro classe 2000 cresciuto nel settore giovanile gialloblu, torna a vestire la casacca dei villans dopo che nella scorsa stagione ha militato nella Recanatese nella seconda parte di stagione.
Un ritorno importante e gradito quello di Alessandro, giovane molto promettente, che darà sicuramente il suo apporto prezioso alla causa gialloblu. Alessandro è già a disposizione di mister Maurizio Marincioni e sarà convocabile in vista della partita contro i Portuali Ancona.
A seguito dell’incendio divampato lo scorso 18 agosto nell’abitazione della famiglia Falsone, nel fabbricato sito a Recanati in Piazzale Pintucci Cavalieri, l’Amministrazione comunale, presente fin da subito sul posto prima con l’Assessore alla Protezione Civile Mirco Scorcelli, rientrato immediatamente da Porto Recanati, poi raggiunto dall’Assessore ai Servizi Sociali Paola Nicolini, una volta verificato che non c’erano feriti, né il rischio di coinvolgimento nell’incendio delle altre abitazioni vicine, si sono subito interessati per trovare un alloggio dove potessero trascorrere la prima notte le 8 persone che occupavano l’edificio. Dopo ore trascorse al telefono e grazie alla fattiva collaborazione dei funzionari e di alcuni dipendenti del Comune, del Segretario Comunale e in stretto contatto con il Sindaco Antonio Bravi, si è giunti all’obiettivo.
Degli 8 occupanti, i 3 residenti a Recanati sono stati sistemati in hotel mentre gli altri 5, non residenti, dopo accordi fra il Vice Sindaco e i parenti dei Rapisarda, sono stati ospitati temporaneamente nella loro abitazione di Montefano, con l’impegno di trovare anche per loro un’abitazione nei giorni a seguire, appena presi contatti con il Comune di Montefano da cui provenivano.
I due assessori sono stati presenti sul posto fino a che l’incendio non è stato domato dai Vigili del Fuoco, a cui "indirizziamo il nostro ringraziamento, e non si sono trovati alloggi per trascorre la notte per tutti gli 8 occupanti. Fin dal giorno seguente gli uffici preposti hanno lavorato per trovare soluzioni idonee a una sistemazione della famiglia recanatese, anche attraverso molteplici contatti e la fattiva collaborazione del gruppo locale della Caritas, cui va altresì indirizzata la nostra gratitudine - spiega l'Amministrazione -. Il Vice Sindaco Scorcelli e l’Assessore Nicolini, insieme ai dirigenti e agli uffici, hanno avuto continui contatti con la famiglia Falsone che intanto era ospitata dal Comune sempre in hotel, per prospettare 3 soluzioni abitative che l’IRCER, coinvolti nella persona dell’Architetto Biagioli, hanno messo a disposizione."
"Valutate di comune accordo le diverse possibilità, la scelta veniva formalizzata nella giornata di venerdì 6 settembre tra il Presidente dell’IRCER, Dott. Alfredo Moretti e la famiglia Falsone, con la firma del contratto d’affitto e la consegna delle chiavi di un appartamento in zona San Francesco, riconosciuto dagli occupanti adatto alle loro esigenze - prosegue l'Amministrazione -. La famiglia ha potuto quindi trasferirsi il 9 settembre in un’abitazione che garantisce alcuni mesi di permanenza, in attesa della possibilità di rimettere mano alla casa danneggiata, come più volte dichiarato dalla famiglia stessa. Ci sono stati continui colloqui fra gli uffici dei servizi sociali dei Comuni di Recanati e Montefano per trovare anche una sistemazione autonoma gli altri 5 familiari, e da tempo la famiglia Rapisarda si è trasferita in un appartamento nel comune di Montecassiano ai confini con Montefano."
"Arrivati a conclusione del lavoro di sostegno, ricerca di soluzioni concrete e conforto per superare l’emergenza, pensiamo sia giusto informare la cittadinanza circa gli esiti della difficile situazione, ringraziando quanti in modo diretto o indiretto si sono attivati e hanno contribuito a identificare e realizzare le soluzioni via va adottate" conclude la nota.
Presidente, la BCC è tornata competitiva e sta facendo sentire il suo peso....
La BCC di Recanati e Colmurano sta progressivamente tornando al ruolo che compete ad una Banca locale, che è quello di soddisfare le esigenze finanziarie delle imprese e delle famiglie. Abbiamo avviato una strategia di marketing relazionale che contribuirà alla diffusione del nostro brand per far sì che la clientela nel momento in cui debba fare un investimento o abbia necessità di un finanziamento, o di un qualsiasi servizio bancario o assicurativo, riconosca nella nostra BCC il partner più idoneo, più veloce e più disponibile.
Dopo la positiva chiusura del bilancio 2018 una se- mestrale che rispetta le attese?
La gestione caratteristica della Banca nel primo seme- stre del 2019 è estremamente positiva e riteniamo che questo trend possa continuare anche nel secondo semestre del 2019. La forte spinta commerciale avviata nel settembre 2018 dal nuovo Direttore Generale Fabio Di Crescenzo sta facendo sentire i suoi effetti positivi. Il primo semestre del 2019 si chiude con un utile lordo piuttosto importante, vicino ai 2 milioni di euro. Confidiamo che i positivi dati della gestione caratteristica, e cioè della gestione corrente, possano essere confermati anche nel secondo semestre. Il risul- tato finale dell’esercizio 2019 probabilmente verrà influenzato dalle operazioni di natura straordinaria, quali ulteriori cessioni e svalutazioni del credito deteriorato, che la Capogruppo ICCREA, su indicazione della BCE, la Banca centrale Europea, sarà obbligata a richiederci. Queste operazioni straordinarie di pulizia del credito anomalo, causato dalla pesante crisi economica del periodo 2009 - 2012, potrebbero impattare negativamente sul risultato finale dell’esercizio 2019, ma saranno molto utili per liberare definitivamente la nostra BCC dalle scorie del passato e per riavviare un ciclo virtuoso, basato su crescita e sviluppo.
La crisi economica si fa ancora sentire e la Banca cerca in ogni modo di sostenere una ripresa che tarda ad arrivare....
L’economia nazionale è molto debole e quella marchigiana lo è ancora di più. Alcuni distretti come il calzaturiero e la produzione di cappe ed elettrodomestici arrancano. A ciò vanno aggiunti gli effetti devastanti del terremoto che ha determinato un forte rallentamento delle attività economiche delle aree del cratere ed una continua migrazione della popolazione colpita dal sisma dall’entroterra verso la costa. La nostra Banca sta facendo tutto il possibile per aiutare le imprese e le famiglie di queste aree a tornare alla normalità, ma rimettere in moto l’economia di questi territori richiederà del tempo ed anche un forte impegno da parte della politica.
L’adesione al Gruppo Iccrea quanto sta favorendo l’operatività della BCC?
Come abbiamo già evidenziato in altre circostanze l’appartenenza al Gruppo Iccrea rende la nostra BCC più solida e performante. Il costante confronto con i funzionari della Capogruppo consente di valutare al meglio le strategie di crescita e di sviluppo e di condividerne le scelte operative.
Prospettive per il futuro della Banca?
In un mercato difficile come quello attuale e che si prospetta molto competitivo anche per gli anni a venire, riteniamo che per la nostra Banca possano sussistere ampi spazi di crescita. Così come riporta l’art. 2 del nostro Statuto, la BCC ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di Banca, al fine di consentire una crescita responsabile e sostenibile dei territori in cui opera. È questo lo spazio che una Banca come la nostra non solo può, ma deve coprire, con competenza, professionalità, disponibilità e cortesia. Questo è il nostro mercato e se riusciremo ad occupare bene questi spazi, che sono gli spazi tipici delle BCC, le prospettive future per la nostra Banca non potranno che essere molto positive.
Un teatro Persiani sold-out per la cerimonia di premiazione dei vincitori della nona edizione del Concorso letterario nazionale “Raccontar…Scrivendo” promosso da “La Casetta degli Artisti-Recanati”, associazione culturale che per prima ha compreso l’importanza di lanciare sul web un’iniziativa per promuovere Giacomo Leopardi e la città di Recanati.
I vincitori arrivano da ogni parte d’Italia, dalla Sicilia al Friuli, al Piemonte e via dicendo, accompagnati dalle loro famiglie e trascinati da un grande entusiasmo per avere un riconoscimento quanto mai significativo.
Anche quest’anno, ed era la nona edizione il Concorso ha registrato un incredibile successo con migliaia di partecipanti che si sono cimentati sulle tracce fornite dall’Associazione recanatese guidata dal presidente Gabriele Magagnini, scegliendo quale tema “La quiete dopo la tempesta”.
Un’iniziativa che ha trovato sin da subito tantissime adesioni da ogni parte d’Italia e resa possibile con la collaborazione del Comune, che vi ha subito creduto, con il Patrocinio della Regione Marche, che ha manifestato grande sensibilità per l’iniziativa e con il supporto di diversi altri soggetti: Casa Leopardi, Malléus dell’Antica Bottega Amanuense, Clementoni, Fratelli Guzzini, Edizioni La Favella, Effetto Luce, ELI, Eko, Tecnostam- pa, Frenexport, Stefy Line, Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, Quacquarini di Serrapetrona e Vini Accattoli di Montefano.
È nato così un progetto coltivato per anni e che ha il suo punto di forza nella possibilità di trasmissione degli elaborati sul web. L’obiettivo del concorso è quello di divulgare e far conoscere ulteriormente la poetica leopardiana come pure Recanati a tutti gli studenti. Da tutta la Penisola gli studenti, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, hanno confermato, semmai ce ne fosse bisogno, il grande fascino di Giacomo Leopardi, capace oggi, a distanza di più di 200 anni, di essere quanto mai attuale.
Quello che gli organizzatori propongono con il concorso è un Leopardi giovane, capace di interloquire al meglio con i ragazzi che si sono entusiasmati partecipando con le loro riflessioni sulle tracce proposte.
Oltre 30 anni di esperienza bancaria conseguita nell’ambito del Credito Cooperativo con particolari competenze nella consulenza aziendale, nella pianificazione di soluzioni per la gestione del rischio di credito e nello sviluppo commerciale della clientela e delle relazioni istituzionali.
Vanta consolidata esperienza nella programmazione e pianificazione di progetti complessi e nella guida di un team ad alte prestazioni ed elevati livelli di performance. Laureato presso l’Università degli Studi di Ancona (oggi Politecnica delle Marche) con una tesi di laurea specialistica su “Il rapporto delle BCC con le PMI nelle Marche”.
Dopo una esperienza di oltre 17 anni maturata presso la BCC di Fano partendo dall’attività di sportello fino ad assumere ruoli in staff alla Di- rezione Generale, nel 2006 approda a Banca Agrileasing Spa (oggi Iccrea BancaImpresa Spa) assumendo il ruolo di Responsabile della Succursale di Ancona, avviando un percorso specialistico nell’area corporate, con successive esperienze quali Vice Responsabile del Centro Imprese Emilia Romagna e Marche e a partire dal 2015 Responsabile del Centro imprese di Ancona con competenza regionale per il perimetro di riferimento dell’attività corporate del Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA.
Forte dell’esperienza maturata, a partire dal mese di giugno, in distacco da Iccrea Banca, assume il ruolo in staff alla Direzione Generale, in qualità di Vice Direttore Generale con particolare attenzione allo sviluppo delle relazioni commerciali della banca.
Nel Ruolo di Responsabile Commerciale viene chiamato a coordinare l’area operativa della Banca attraverso l’armonizzazione dell’attività degli uffici, Retail, Corporate, Private e Pianificazione Commerciale oltre al neo costituito Ufficio Finanza Strutturata e Consulenza d’Impresa in linea con le nuove opportunità di mercato e con gli obiettivi strategici che la Capogruppo Iccrea Banca intende perseguire.
L’area di riferimento ha lo scopo principale di indirizzare e coordinare la rete commerciale della Banca al fine di massimizzare la creazione di valore. Gestire e curare gli aspetti operativi e di marketing intesi a migliorare la qualità d’immagine e servizio reso alla clientela e ai soci; presidiare l’evoluzione delle performance
commerciali, analizzando le dinamiche in atto, proponendo lo sviluppo di specifiche iniziative commerciali anche attraverso l’assistenza agli Uffici di Area e alle Filiali nell’attività di collocamento dei prodotti. La funzione si completa attraverso l’attività di gestione dei contatti con enti esterni coinvolti nei processi dei quali è interessata l’Area Commerciale, secondo gli indirizzi dettati dall’Organo amministrativo e dalla Direzione Generale, intrattenendo rapporti con le Società con le quali la Banca ha stipulato convenzioni per il collocamento di prodotti/servizi destinati alla propria clientela.
In modo particolare, con l’ausilio anche della funzione di Finanza Strutturata e Consulenza d’Impresa, si intende supportare il territorio in aree di particolare interesse come: settore Primario, Terzo Settore, Capital Market, Finanza Agevolata, Confidi, Start-up/PMI innovative a sostegno delle potenzialità della propria clientela elettiva e del proprio territorio di riferimento.
Era il mese di gennaio quando il Consiglio direttivo della BCE riunitosi a Francoforte affermava di non modificare la politica dei tassi di interesse dopo la fine del programma del c.d. quantitative easing che aveva consentito l’immissione nel sistema bancario e finanziario della UE di una notevole liquidità negli ultimi anni. Sono bastati pochi mesi e la presa d’atto che l’economia dell’eurozona non mostrava significativi segnali di ripresa, perché Draghi ripensasse di utilizzare nuove misure a sostegno della stabilità del sistema dell’eurozona, tra cui lo strumento del quantitative easing, anche tenendo conto dell’indice Zew sulle prospettive future dell’economia tedesca.
È di metà giugno l’anticipazione che la BCE sta valutando di intervenire ancora sui tassi e di ripristinare il quantitative easing per cercare di risollevare l’economia europea. Ma prima di soffermarci su tale decisione è utile ricordare che anche negli USA, solo un paio di mesi fa, si è discusso di modificare i tassi di interesse quale principale misura di stimolo per l’economia statunitense.
Ad aprile, infatti, Donald Trump ha espressamente chiesto alla Federal Reserve di compiere drastici tagli dei tassi di interesse e di riutilizzare il quantitative easing, ritornando cioè al programma di acquisto di bond e asset finanziari già utilizzato dopo la crisi del 2008. Il Presidente USA ha auspicato nuove politiche espansive, con un taglio dei tassi di mezzo punto percentuale per far riprendere a volare l’economia americana, ritenendo insufficiente la riduzione del portafoglio degli asset in pancia alla FED accumulato proprio durante il programma di quantitative easing.
È utile ricordare le dimensioni e gli obiettivi del quantitative easing adottato dalla FED sino al 2015 per capire le parole di Donald Trump. In tale periodo il bilancio della FED è passato da circa 800 miliardi di dollari a 4400 miliardi di dollari, con la creazione di nuova moneta immessa sul mercato per acquistare debito pubblico (principalmente titoli di stato), che così è aumentato drasticamente come visto prima. Dal 2015 la FED ha terminato l’acquisto di titoli pubblici (mantenendo però a bilancio quelli già acquistati) e di conseguenza ha terminato l’emissione di nuova moneta. Infatti il bilancio della FED è da allora piuttosto costante. Dopo la fine del quantitative easing la FED ha posto in essere il processo inverso ovvero, un programma di quantitative tightening, attraverso il quale ha iniziato a ritira- re la liquidità immessa preceden- temente nel sistema per steriliz- zarla (cioè eliminarla), aumentando di conseguenza i tassi di interesse sul mercato, rivalutando il cambio e diminuendo l’inflazione.
Ciò avviene principalmente in due modi: 1) la FED vende i titoli di stato sul mercato acquistati in precedenza ed elimina la liquidità incassata dalla vendita, oppure 2) attende la scadenza dei titoli di stato che ha in bilancio che verranno rimborsati dallo Stato per poi eliminare il denaro incassato.
Con questa procedura quindi la FED ha ritirato gradualmente la moneta dal mercato, cercando di rivalutare il dollaro, di diminuire la domanda di titoli di stato e di conseguenza anche i prezzi, ma con aumento dei tassi di interesse. Donald Trump chiede ora la cessazione del quantitative tightening che non sembra aver incrementato l’inflazione ma solo il debito pubblico e il prezzo dei titoli azionari, per cui sollecita a gran voce un ritorno ad un programma di stimolo e di espansione per sostenere l’economia americana che non cresce come nelle previsioni.
A distanza di quasi due mesi la stessa decisione, stranamente ora criticata da Trump soprattutto in termini di concorrenza sleale sui cambi, viene ipotizzata da Mario Draghi che, nel recente simposio delle banche centrali tenutosi a Sintra, ribadisce come la BCE sia pronta a intervenire con tutti gli strumenti a sua disposizione se l’inflazione resterà al di sotto degli obiettivi, come appare ormai quasi certo. Gli strumenti ipotizzati dalla BCE prevedono nuovi acquisti di titoli di Stato, finanziamenti a basso costo alle banche ed un possibile taglio dei tassi di interesse, nonostante quattro anni di stimoli straordinari da oltre 2.600 miliardi, rendendosi necessari nuovi aiuti all’economia europea. Draghi ha sottolineato che «guardando in prospettiva, i rischi per l’outlook rimangono orientati al ribasso e gli indicatori per i prossimi trimestri puntano a una debolezza persistente».
I rischi che sono stati presenti per tutto l’ultimo anno - ha aggiunto Draghi - in particolare i fattori geopolitici, la crescente minaccia del protezionismo e le vulnerabilità dei mercati emergenti, non sono scomparsi e continuano a pesare in particolare sul settore manifatturiero.
Per tale motivo, ha aggiunto Draghi, «nelle prossime settimane il Consiglio direttivo delibererà in che modo i nostri strumenti possono essere adattati alla severità del rischio sulla stabilità dei prezzi. Manteniamo la capacità di rafforzare la nostra forward guidance modificando la sua condizionalità per tener conto delle variazioni negli aggiustamenti del percorso di inflazione».
La Bce, quindi, vuole guidare le aspettative di inflazione - che stanno calando - verso l’alto. Draghi ha però voluto anche indicare gli strumenti che «nelle prossime settimane» potrebbero essere almeno predisposti per sostenere questa strategia, tra cui un taglio dei tassi, insieme a misure che possano ridimensionare gli eventuali effetti collaterali. Il tasso di rifinanziamento è attualmente a zero - e molto probabilmente resterà in ogni caso a questo livello - mentre il tasso sui depositi presso la Bce è a -0,40%: è qui che la Bce - il presidente è stato esplicito nell’ultima conferenza stampa - intende intervenire. Non secondariamente c’è poi il quantitative easing, anche se non appare lo strumento primario in questa fase.
In questo quadro macro-economico e di politica (attuale e futura) dei tassi di interesse v’è da dire che il mercato dei mutui sta realizzando risultato che sembravano irraggiungibili, sia in riferimento ai tassi fissi che ai tassi variabili. I dati del mese ci indicano che il costo medio dei mutui a tasso fisso in Italia (ponderato su durate di 20 e 30 anni) è sceso all’1,68%, il livello più basso di tutti i tempi. Inoltre, se il costo del fisso è sceso ai minimi è perché gli indici con cui è calcolata la rata il giorno della stipula, gli Eurirs, hanno ritoccato al ribasso i precedenti minimi, complice il calo del rendimento del Bund tedesco, sceso a sua volta al minimo a -0,328% sulla durata a 10 anni.
L’Euribor a 1 mese, l’indice su cui si calco- lano le rate variabili mese dopo mese, è sceso a -0,398%, minimo assoluto. Dopo le parole di Draghi i mercati danno per scontato che la Bce entro fine anno taglierà il tasso sui depositi di almeno 10 punti base, portandolo dall’attuale soglia di -0,4% (minimo assoluto) a -0,5%.
Quando questo accadrà le rate di chi sta pagando un mutuo a tasso variabile, già clamorosamente basse considerato che ad oggi allo spread andrebbe sottratto (e non sommato) l’Euribor perché negativo, scenderanno ulteriormente.
Dunque, l’effetto Draghi, cui aggiungasi l’effetto-Fed che sicuramente procederà ad un taglio dei tassi per stimolare nuovamente l’economia come richiesto dal Presidente Trump, significa un vantaggio di circa 300 euro l’anno per chi stipula un mutuo oggi.
In prospettiva, però, entro fine anno il risparmio dovrebbe riguardare anche la categoria dei “vecchi mutui” rimasti fedeli al tasso variabile. Se la Bce ridurrà il tasso sui depositi di 10 punti base, la rata di un prestito ipotecario medio di euro 130 mila dovrebbe scendere, a seconda della durata residua, tra i 7 e i 10 euro. Cifre da raddoppiare se la BCE taglierà, e non è affatto da escludere, il tasso di 20 punti base. Come è dato a vedere, i tempi corrono veloci ed a distanza di poche settimane il cambio della politica dei tassi di interesse e l’adozione di strumenti a sostegno dell’economia incidono non solo sui consumatori finali ma anche sulle banche che devono recepire e fronteggiare nuove sfide, nonché sono costrette ad adeguarsi a repentini cambiamenti concernenti le strategie commerciali e l’impatto che questi strumenti rischiano di avere a livello patrimoniale.
Articolo a firma di Gerardo Pizzirusso