Ricominciare a vivere, far ripartire l'economia in sicurezza ma senza indugi, questo è principale messaggio emerso durante un confronto tra gli Amministratori Comunali di Recanati con gli imprenditori rappresentativi del territorio e i responsabili del credito bancario.
“Oggi più che mai è necessario un lavoro di squadra tra l’Amministrazione e tutti i componenti della realtà produttiva ed economica del nostro territorio per verificare problemi e possibili immediate soluzioni concrete. – ha detto il Sindaco Antonio Bravi -Sono le aziende il motore portante della nostra regione ed è di fondamentale importanza una rapida ripartenza in sicurezza per poter ricominciare a produrre reddito e lavoro”
Recanati Produce è il nuovo tavolo di lavoro digitale creato dall'Assessore alle Attività produttive Francesco Fiordomo con il Sindaco Antonio Bravi e i principali imprenditori della Citta di Recanati che rappresentano la storia produttiva del territorio, da Adolfo Guzzini a Giuseppe Casali, Paolo Tanoni, Fausto Pigini, Mimmo Guzzini, attuale presidente di Confindustria Macerata, Michele Casali, la famiglia Clementoni e Sandrino Bertini, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano.
“Recanati Produce nasce come un gruppo di lavoro composto da un primo nucleo di rappresentati pronto ad aprirsi ad altri, - ha detto l’Assessore Francesco Fiordomo - per ragionare insieme, proporre e trovare soluzioni concrete per guardare al futuro con ottimismo, grazie a quelle capacità di sorprendere e di innovare che nel dopo guerra e nei decenni successivi hanno fatto la fortuna di questo territorio e dato occupazione e reddito a molti.”
Dopo un’analisi della situazione attuale provocata dall’emergenza Coronavirus, alle porte della ripartenza dell’intera produttività del territorio, gli imprenditori, durante l'incontro, hanno espresso notevole preoccupazione per il futuro delle aziende.
In ambito sanitario, destano forte apprensione le nuove regole sulla sicurezza nel lavoro, stabilite dal protocollo regionale che andrebbero a rallentare le attività produttive in crisi.
In ambito economico il coro degli imprenditori ha espresso in maniera unanime la necessità immediata di sburocratizzare il più possibile tutti i procedimenti e di poter attingere più liquidità dalle banche per la ripartenza.
La volontà di lottare del comparto imprenditoriale recanatese non è mai mancata nella storia e tantomeno oggi, ma servono programmi finanziari specifici per la ripartenza.
Al centro del dibattito non solo i problemi delle industrie ma anche quelli delle numerose attività artigianali che fanno da tessuto collante del territorio e degli esercenti commerciali della città di Recanati soprattutto del centro storico.
Il Gran Tour dei Musei fa tappa a Recanati con un viaggio virtuale alla scoperta del patrimonio culturale conservato a Villa Colloredo Mels e al Mema - Museo dell’Emigrazione Marchigiana che, nonostante la forzata chiusura per l’emergenza coronavirus, avranno modo di farsi conoscere e valorizzare le proprie collezioni dal 19 al 23 maggio 2020 attraverso una programmazione di tre eventi digitali.
Viaggi virtuali e contenuti multimediali sul tema “Musei per l’uguaglianza: diversità e inclusione’” individuato da ICOM, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei 2020, per approfondire il rapporto che unisce musei e pubblico, in virtù del loro ruolo di luoghi di incontro e di crescita culturale.
"Questo progetto è un'occasione importante per far conoscere e soprattutto mettere in rete tutti i musei della nostra Regione. – ha dichiarato l’Assessore alle Culture del Comune di Recanati Rita Soccio – In questo momento, con il settore culturale in difficoltà, trovo molto positivo avere una programmazione comune per raccontare le eccellenze delle nostre istituzioni culturali. Il tema proposto quest'anno coinvolge il nostro intero polo museale di Villa Colloredo Mels, con attori che raccontano storie legate alla sezione Leopardiana e al Museo Regionale dell'Emigrazione Marchigiana. Recanati e le Marche con la Bellezza e la Cultura possono far star bene e curare non solo l'animo ma anche il fisico.”
Si parte martedì 19 maggio alle ore 17 sulla pagina Facebook dell’Emigrazione Marchigiana ( www.facebook.com/emigrazione.marchigiana) con l’evento “Il Mema-Museo dell'Emigrazione Marchigiana dialoga con la Scuola Dante Alighieri - Campus L'Infinito di Recanati” una video intervista realizzata dal Mema alla Scuola Dante Alighieri – Campus L’Infinito di Recanati che ha una lunga esperienza nell'insegnamento della lingua e della cultura italiana agli stranieri. In questa occasione di dialogo si cercherà di capire cosa spinge, ogni anno, numerose classi di studenti internazionali a partecipare alle visite guidate del Mema. Dedicato agli oltre 700.000 marchigiani emigrati all’estero tra Ottocento e Novecento, il Museo offre un percorso multimediale ed interattivo per tentare di riannodare quei legami profondi che hanno unito ed uniscono tuttora le Marche alle comunità di emigranti.
Il tour prosegue Giovedì 21 maggio alle ore 19, protagonista dell’evento Giacomo Leopardi a Villa Colloredo Mels sulla pagina Facebook Recanati Infinito ( www.facebook.com/Recanati.infinito/) con l’evento “Il Museo come luogo di immaginazione e fantasia” . All'interno del museo civico Recanatese si trova una sezione Leopardiana permanente, composta da opere d'arte, lettere, documenti e cimeli. Sarà Giacomo stesso a raccontare, attraverso la lettura di un passo tratto dallo Zibaldone relativo alla teoria del piacere, quanto l'immaginazione e la fantasia siano importanti al fine di evadere dalla realtà e vedere quello si cela dietro di essa. Partendo da questa riflessione si evidenzia la funzione del Museo inteso come luogo per eccellenza per la promozione dell'immaginazione, della fantasia e della creatività: l'interpretazione di un'opera d'arte, la descrizione che se ne può dare e i significati a cui può rimandare, sono tutti elementi che possono avere tante letture diverse quante sono le persone che la osservano. L'immaginazione e la fantasia, inoltre, sono facoltà universali comuni a grandi e bambini, indipendentemente dalla cultura e dalle differenze di genere, dalla religione e dall'etnia e il Museo diventa un luogo di aggregazione e di inclusione davvero prezioso per tutti.
A chiudere il viaggio virtuale il 23 maggio alle ore 12 sarà il Museo dell’Emigrazione Marchigiana sulle pagine Facebook Recanati Infinito e Emigrazione Marchigiana ( www.facebook.com/Recanati.infinito/ e www.facebook.com/emigrazione.marchigiana/) con l’evento digitale “Incontri inaspettati e racconti emozionanti”
Il Museo dell'Emigrazione Marchigiana ci racconta del vero e proprio esodo che ha visto partire dalla Regione Marche tra la fine dell'800 e la prima metà del '900 all'incirca 700.000 migranti. Dietro questi numeri ci sono delle persone, con i loro sogni, le loro sofferenze, le loro vite ed è proprio attraversando gli ambienti del Museo che si potrà ascoltare una di queste testimonianze che farà conoscere da vicino un pezzo della nostra storia e permetterà di alimentare una memoria collettiva comune in cui ciascuno può riconoscersi.
Il Comune di Recanati ha nei giorni scorsi pubblicato un bando per la manifestazione di interesse rivolto ad associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative , polisportive, onlus e altri soggetti che perseguano finalità educative/ricreative e/o sportive socioculturali a favore di minori, per l'organizzazione di attività estive diffuse su tutto il territorio.
Dopo un periodo di forti restrizioni, di quasi totale immobilità fisica e di molte ore davanti agli schermi di tablet e computer, è infatti ora di ristabilire tempi di svago, di gioco, di divertimento, di esplorazioni, di vita all’aperto, di socialità, funzionali a elaborare lo stress accumulato da bambine e bambini, ragazze e ragazzi appartenenti alla nostra comunità.
Per dare opportunità al maggior numero possibile di essi, per recuperare il tempo di costrizione a cui sono stati sottoposti, sebbene per proteggere la loro salute, si è pensato di mobilitare più soggetti, in grado di assicurare la formazione di piccoli gruppi, funzionali al mantenimento di distanze fisiche utili come misura di anti-contagio.
Diffondere sul territorio significa offrire spazi diversi, soprattutto all’aperto, e attività caratterizzate in modo differente, da quelle motorie a quelle espressive, da quelle manuali a quelle esplorative, da quelle creative a quelle laboratoriali, da quelle in campagna a quelle in città. Immaginiamo di poter mettere a disposizione dei cittadini e delle cittadine più giovani tutto il territorio e molte agenzie educative che in esso operano, così che tutta la comunità venga coinvolta con la loro presenza nei parchi, nei giardinetti, nelle strade, nei vicoli e nelle piazze.
Un nuovo patto formativo è necessario per questo, tra tutti gli adulti, a cui chiediamo di collaborare per assicurare la migliore riuscita di questo esperimento, sapendo che comporta assunzione di responsabilità e molte attenzioni. Ognuno può fare la sua parte, accogliendo con pazienza qualche possibile chiasso in più, vigilando con amorevolezza i passaggi di bimbi e bimbe magari in transito a piedi, curando di tenere pulita la città ancora più di prima per donare igiene e bellezza, esprimendosi con gentilezza nel caso di incontri.
È un’occasione unica per rafforzare i legami sociali, messi a dura prova negli ultimi mesi, e uscirne tutti migliori: chi di noi non ha figli, nipoti, conoscenti, alunni e vorrebbe per loro solo il meglio? Ecco, questo è il momento di pensare a ogni giovane cittadino o cittadina come se fosse un proprio figlio, un proprio nipote, un proprio alunno o conoscente, anche se in realtà non lo si conosce. Solo il lavoro sinergico e sistemico di tutti gli attori sociali può offrire ai più giovani esperienze educative e formative solide e qualificate, esperienze che saranno diverse per tipologia, ambienti e metodologie utilizzate, ma accomunate da una costante: la compartecipazione attiva dei diversi soggetti che animeranno più spazi, nella consapevolezza che educare deve essere un’operazione comunitaria e che mai può pensarsi come affidata solo ad alcuni.
La comunità tutta è chiamata ad assumere perciò un ruolo educativo nell’esperienza di centro estivo diffuso che ci apprestiamo a realizzare, come un progetto in cui le giovani generazioni potranno sperimentare e sperimentarsi, sviluppando competenze di cittadinanza attiva, di comunicazione, di problem solving, di partecipazione e di confronto con gli altri.
Ognuno di noi può adoperarsi per creare coesione e partecipazione all’interno della nostra comunità, consentendo di rendere l’offerta estiva ancora più inclusiva, più efficiente, in grado di fronteggiare svantaggi sociali e culturali, nonché di rispondere adeguatamente ai tempi mutati dopo la pandemia.
La pensiamo come un’esperienza corale, grazie al contributo attivo di tutti e di tutte, che intende agire anche per migliorare la qualità delle relazioni sociali all’interno della nostra comunità, rimettendo al centro dell’attenzione di tutti l’educazione dei giovani concittadine e concittadini, l’inclusione e il civismo come generatori di benessere.
Approvato dalla Giunta Comunale il progetto di allestimento del nuovo Museo della Musica di Recanati ubicato nell’edificio adiacente al Teatro Persiani e collegato al Museo Gigli. A cavallo tra la tradizione e l’innovazione il Museo rappresenta un omaggio a Beniamino Gigli, illustre cittadino recanatese a 130 anni dalla sua nascita e a 100 dal suo debutto al Metropolitan Opera di New York e alle realtà musicali del territorio, fiori all’occhiello del panorama musicale italiano nel mondo. Un vero e proprio polo della musica che amplierà l’offerta museale della città dell’Infinito.
“Il museo della musica (MuM), andrà ad arricchire l'offerta culturale della nostra città e sarà un forte attrattore non solo per i turisti e i tanti appassionati di musica, ma anche un luogo di formazione ed educazione per scolaresche di ogni ordine e grado.- Ha dichiarato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio - Le tante "voci" della musica, dal suono al canto, sono elementi identificativi del nostro territorio a partire dai tanti personaggi come il famoso tenore Beniamino Gigli o l'evento nazionale di Musicultura, senza dimenticare le aziende creative che hanno saputo valorizzare e innovare nel tempo gli strumenti tanto da creare un vero e proprio distretto musicale. Il MuM, rappresenta un bell'esempio di collaborazione pubblico/privato dove Regione, Comune e imprenditori hanno contribuito tutti insieme per il benessere psico-fisico e d economico dell'intera Comunità”
Il progetto esecutivo,diretto dall’Architetto Bruno Mariotti dello studio Ch+ prevede un allestimento museale che nasce dall’idea di far entrare il visitatore all’interno di uno strumento musicale, con pareti sinuose tipiche della cassa armonica di uno strumento e ambientazioni sonore e scenografiche in grado di catturare l’attenzione attraverso la stimolazione di tutti i sensi.
Un viaggio nella cultura del suono e della musica del territorio che va dalla storia del grande tenore Beniamino Gigli a Musicultura, passando per il distretto musicale della zona. Il museo è suddiviso su tre piani. All’entrata a pianoterra un’area informativa, dove l’installazione di grandi monitor conducono il visitatore in un viaggio emozionale a ritroso nel tempo, tra i grandi successi internazionali di Beniamino Gigli e la cultura della musica del territorio, con le aziende che hanno reso famoso il distretto nel mondo: le chitarre della Eko, gli organetti di Castagnari, gli impianti di amplificazione dell’FBT e le tastiere della Fatar. Nel primo piano è ubicata l’area espositiva con postazioni interattive e il collegamento diretto al Museo Gigli, al terzo e ultimo piano, una sala audio immersiva per ascoltare concerti e i laboratori didattici per lo spazio dedicato alla formazione.
Un importante progetto frutto dell’accordo tra il Comune e la Regione Marche, reso possibile grazie ai Fondi Europei e all’art bonus dei privati.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 4 persone. Tra le vittime una 96enne di Recanati deceduta all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove era ricoverata. Nell'aggiornamento odierno del Gores viene riportato anche il decesso, avvenuto ieri, del carabiniere in servizio a Macerata Federico La Rotonda (Leggi qui). Salgono a quota 964 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (510), mentre sono 155 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,7% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,4 anni.
Di seguito, nel dettaglio, i dati trasmessi dal Gores:
La tutela della salute pubblica, ovviamente, è la priorità di tutti, ma l’emergenza Coronavirus ha avuto un impatto fortissimo sui pubblici esercizi e sulle partite iva in generale, con danni incalcolabili in tutta Italia. Un crollo che ha messo in grave difficoltà centinaia di attività, tra bar, locali, ristoranti pub pizzerie anche della citta Recanatese. Ancora più preoccupante e incerto si rivela il futuro della categoria, in vista della riapertura dei locali e della messa a norma degli stessi a fronte delle stringenti nuove misure per il contrasto ed il contenimento sul territorio dell'emergenza epidemiologica del COVID-19. Questo il tema dell’incontro tra il Sindaco Antonio Bravi, il Vice Sindaco Mirco Scorcelli e l’Assessore alla Cultura e Turismo Rita Soccio e i rappresentanti degli operatori commerciali di Recanati che hanno formato un’associazione regionale per dar voce univoca alle esigenze.
“Il Comune sarà in prima linea nel sostenere gli esercenti pubblici di Recanati, innanzitutto con l’incentivo dell’utilizzo degli spazi pubblici all’aperto, in concessione gratuita, quindi esente da Tosap.- ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Stiamo studiando un modo per prevedere anche un alleggerimento della tassa sui rifiuti, la Tari, visti i mesi di inattività dei locali .Nel frattempo stiamo già lavorando per garantire comunque una stagione di eventi e alcune interessanti promozioni volte a riattivare il flusso turistico in città con ricadute positive sulle categorie interessate.”
“Una volta garantita la sicurezza sul piano sanitario, nel pieno rispetto delle regole del nuovo decreto governativo ancora allo studio e ad oggi ancora non definite, siamo pronti a ripartire con una programmazione turistica e culturale per attrarre visitatori a Recanati . – ha aggiunto l’Assessora Rita Soccio – Stiamo predisponendo un’ampia offerta culturale che parte dalle iniziative dei Musei, in collaborazione con il Fai e con Casa Leopardi e prosegue con gli eventi come Lunaria, Kammerfestival e Gigli Opera Festival, spettacoli che saremo in grado di garantire con le opportune regole di distanziamento e la selezione di apposite location più appropriate alla crisi sanitaria in corso”
Il Vicesindaco Mirco Scorcelli da parte sua allargando il discorso a tutto il commercio, sia in sede fissa che ambulante ha dichiarato che il Comune sta lavorando per il rilancio del settore e metterà in campo tutte le iniziative possibili, consentite dalle norme e dalle risorse a disposizione.
Il Sindaco Bravi ha ribadito la massima disponibilità a sostenere le esigenze degli esercenti pubblici recanatesi non appena saranno ufficializzate le disposizioni del prossimo decreto attuativo dell’emergenza Coronavirus a cui ad oggi sta ancora lavorando il Governo.
Il Comune di Recanati lancia un avviso pubblico per ricercare soggetti interessati ad organizzare in sicurezza i Centri Estivi sul territorio comunale, per co-progettare e realizzare con l’Ente attività ludico, ricreative, aggregative estive per le bambine, i bambini, e le ragazze e i ragazzi di Recanati. “Abbiamo realizzato un bando specifico per i centri estivi che rientra nella nuova strategia dei servizi dedicati a infanzia e adolescenza in tempi di Covid19 - ha detto Il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - Vogliamo essere pronti con una co-progettazione da fare insieme ai soggetti proponenti, per fornire una rapida risposta ai genitori e a tutti i nostri piccoli cittadini, non appena arriveranno le specifiche indicazioni nazionali e regionali in merito alle modalità di organizzazione. Attivarsi subito ci permette di garantire che già dal mese di giugno, in caso di direttive del Governo, saremo pronti a far partire le attività'. “L’attuale situazione di emergenza da diffusione del contagio da COVID-19 comporta inevitabilmente la necessità di una riconsiderazione dei bisogni delle famiglie e di una riorganizzazione dei servizi a loro dedicati - ha aggiunto l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini - è necessario favorire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori e al contempo occasioni di svago e aggregazione per i minori, tra i più penalizzati in questo lungo periodo di isolamento.”
Possono presentare la propria candidatura per la co-progettazione e la realizzazione dei “Centri Estivi 2020” di Recanati associazioni, cooperative, polisportive e tutti coloro che operano in ambito educativo, ludico e culturale, con sede a Recanati.
I soggetti che manifesteranno il proprio interesse a collaborare con il Comune di Recanati per la co-progettazione e la realizzazione delle attività estive per i minori nella fascia di età tra i 3 mesi e i 14 anni, dovranno proporre un progetto educativo, ludico e ricreativo, da realizzare nel territorio del Comune di Recanati nel periodo compreso tra l’8 giugno e il 31 agosto 2020, e comunque fino alla ripresa delle attività scolastiche, per una durata minima di almeno 2 settimane, con un orario giornaliero di almeno 4 ore continuative, per almeno 5 giorni a settimana. L’idea è quella di creare gruppi ristretti di bambini impegnati in attività da svolgere prevalentemente in aree esterne, parchi, giardini pubblici, giardini delle scuole, in un clima emotivamente coinvolgente. È prevista una parte di formazione obbligatoria, per gli aderenti al bando, così da garantire sicurezza e qualità. Sarà cura del Comune di Recanati verificare le forme di aiuto più opportuno alle famiglie in difficoltà, per una copertura parziale o totale dei costi delle rette dei centri estivi, nel caso non vengano previsti contributi nazionali o regionali a sostegno delle spese per la frequenza dei servizi.
“Il Comune di Recanati preveda subito misure di sostegno in favore dei venditori ambulanti”.
A chiederlo i consiglieri comunali Benito Mariani e Pierluca Trucchia, della Lega Salvini Premier, con apposita mozione presentata al Sindaco per attivarsi con urgenza a sostegno dei commercianti ambulanti per quanto di competenza comunale.
“L'attuale emergenza Sanitaria legata al Covid-19 sta delineando un'emergenza economica e sociale senza precedenti anche nella nostra città”, spiegano i consiglieri del Carroccio.
“Dall' ultimo DPCM del 26 aprile 2020 gli operatori del commercio su area pubblica risulta essere una categoria per la quale non sono state indicate le date di riapertura, nè certe nè probabili, tranne che per i mercati alimentari e di ortofrutta. Una categoria, come tante altre, che non ha avuto l'attenzione che merita da parte del Governo Nazionale.
A causa della chiusura dei mercati settimanali, per gli ambulanti è terminata improvvisamente e senza alcun guadagno sia la stagione invernale sia quella primaverile.
La maggioranza dei venditori ambulanti sono micro-imprese individuali che rappresentano l'unica fonte di reddito per la loro stessa famiglia, che non lavorando da mesi meriterebbero degli aiuti economici e non un aggravio di costi per riprendere l'attività.
Considerato che da lunedì 4 maggio con l' inizio della Fase 2 dell' emergenza coronavirus l'Amministrazione Comunale ha dato via libera alla riapertura dei mercati alimentari nelle due giornate feriali del classico mercato settimanale: martedì e sabato.
Il mercatino “ Ti porto l'orto” di Villa Colloredo continuerà a rimanere aperto il giovedì pomeriggio.
I venditori ambulanti a postazione fissa hanno pagato ad inizio anno la tassa di occupazione di suolo pubblico per tutto il 2020”.
Mariani e Trucchia propongono al Sindaco e Giunta di attuare a favore di questa realtà economica, che rappresenta anche una tradizione storica del nostro paese e che tutti abbiamo a cuore, le seguenti proposte:
"esenzione totale delle imposte comunali per l'occupazsione degli spazi di suolo pubblico e Tari per tutto il 2020 per tutti gli operatori del commercio ambulante; per tutti quei ambulanti che hanno già pagato la tassa per l'anno 2020 considerare tale pagamento valido per l'anno 2021. fino al 31/12/2020 sosta gratuita nel parcheggio Centro Città 2.0 e nei parcheggi situati lungo la circonvallazione della città per le 4 ore del sabato mattina quale incentivo al mercato settimanale.
In questo difficile momento occorre che il Comune di Recanati s' impegni a dare aiuti concreti anche al commercio ambulante, concludono”.
Il cicloturismo, punta di diamante attuale del turismo nelle Marche con il progetto Marche Outdoor è un mercato in crescita con una grande opportunità di sviluppo per il territorio.
Tra i protagonisti del progetto anche il Comune di Recanati capofila nella gestione e realizzazione della nuova ciclovia nel tratto del Potenza. Il cicloturismo rappresenta una modalità di turismo sostenibile che utilizza un mezzo a zero impatto ambientale e consente di unire al piacere della vacanza la possibilità di fare attività fisica e vivere “a misura d’uomo” la natura ed i percorsi scelti. Il finanziamento attributo dalla Regione Marche al Comune di Recanati di 650 mila euro, copre il primo stralcio della realizzazione della ciclovia del Potenza e renderà fruibile da ciclisti e pedoni un tratto di 23 km compreso tra Porto Recanati, Recanati e Montelupone per un tracciato complessivo regionale che si estende su 70 km ciclo-pedonali dal mare all’entroterra e che conta oltre 2000 percorsi ciclabili tutti da scoprire e coinvolge 130 comuni in tutte le Marche.
Un piano che ha permesso l'aggiornamento delle strade secondarie e la creazione di una rete per attraversare la regione Marche che può essere percorsa da tutti i tipi di ciclisti, dalle famiglie fino agli atleti più esperti.
“Questo progetto rappresenta una grande opportunità di sviluppo turistico ed economico dei Comuni della vallata del Potenza. – ha dichiarato l’Assessora alla Cultura e al Turismo Rita Soccio- Il cicloturismo in costante crescita rappresenta, soprattutto in questo momento, un modo sicuro e sostenibile per scoprire la bellezza dei paesaggi, il buon cibo e i beni culturali del nostro territorio. La scelta della Regione Marche di investire in questo tipo di infrastrutture turistiche, ricordo anche la Via Lauretana, è senz'altro un'ottima occasione di connettere tra loro le comunità e di marketing territoriale.”
Un’operazione strategica per il turismo che permetterebbe a chi soggiorna nella citta di Recanati di andare in bici fino al mare grazie al collegamento diretto verso le splendide spiagge della riviera del Conero. Un percorso che si snoda tra le colline ricche di vigneti e uliveti e il la riva del Potenza fino a scoprire la bellezza delle spiagge della costa. Un’opportunità per incrementare i flussi turistici nel territorio ma anche per tutelare l’area considerata ad alto valore ambientale ed ecologico.
Il cicloturismo è un vero e proprio modo di viaggiare che esce dai trend di un turismo di massa, gli amanti della bicicletta hanno una spiccata sensibilità ambientale e una grande curiosità per i luoghi al di fuori dei grandi itinerari, amano scoprire il territorio in maniera lenta e diretta, assaporando l’aria e degustando le delizie enogastronomiche dei posti. Un fenomeno, quello del cicloturismo, che ha trovato terreno fertile nei paesi del Centro e Nord Europa per poi estendersi negli ultimi anni anche in Italia che ha iniziato a sfruttare le potenzialità insite nel suo patrimonio naturale, artistico e culturale dove sicuramente non ha rivali.
La Fondazione Ircer Assunta di Recanati ha messo a disposizione dal 2014, attraverso un progetto in collaborazione con il Comune, 60 orti sociali da coltivare, di 50mq cadauno, situati nella zona rurale di Chiarino.Attualmente la maggior parte dei lotti sono assegnati; i coltivatori sono per lo più anziani in pensione, ma anche lavoratori più giovani.
L’orto svolge un’importante funzione sociale: alcune famiglie fanno grande affidamento sull’autoproduzione poiché significa risparmiare anche 100 euro ogni mese; si rafforzano la socialità e la partecipazione dei cittadini; si sperimentano metodi di coltivazione di cui ci si sta dimenticando rispettando i cicli della natura.In questo periodo di emergenza da Covid-19, le richieste di assegnazione sono aumentate. “Ora più che mai c’è bisogno di questi spazi per impiegare energie e tempo, poiché chi abita in città spesso non ha una corte esterna" - spiega il Consigliere IRCER con delega agli orti sociali Federico Guazzaroni – "Molte persone hanno vissuto la quarantena da sole, con pochi stimoli e una routine stravolta; perciò il provvedere al proprio orto ha un effetto decisamente positivo".
In seguito alle recenti disposizioni è possibile raggiungere il proprio orto, attenendosi ai comportamenti indicati dalla Direzione quali mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro, indossare la mascherina, evitare assembramenti; a tal fine sono stati apposti dei cartelli informativi in prossimità dei terreni e sensibilizzati i coltivatori.Si può presentare richiesta per l'assegnazione degli ultimi orti contattando gli uffici degli Ircer al numero 0717574270 o inviare una mail a fondazione@ircerassuntarecanati.it
Sessantottenne cade una pianta e si schianta a terra dopo un volo di circa due metri. È quanto avvenuto nel pomeriggio odierno, attorno alle ore 17:20, a Recanati, in contrada Duomo. La caduta è avvenuta mentre l'uomo svolgeva le operazioni di potatura.
Sul posto è immediatamente intervenuto il personale del 118 che ha soccorso l'uomo e richiesto il supporto dell'eliambulanza.
L'uomo è stato trasportato all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso, a seguito dei traumi al bacino riportati nella caduta.
Via libera del Coni alla realizzazione del nuovo progetto di ampliamento del PalaCingolani di Recanati.
La notizia arriva a seguito dell’aggiornamento effettuato dalla Giunta del Comune di Recanati che è intervenuta con un apporto finanziario dedicato ai lavori previsti della struttura per coprire la parte eccedente del contributo nazionale ottenuto "Sport e periferie" previsto nel quadro degli interventi per le periferie sportive e gestito dal Coni.
"Un passo avanti per poter riprendere i lavori dopo uno stop inatteso e non facile da gestire nella giungla delle norme che riguardano i lavori pubblici- spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo-. Sindaco e funzionari hanno trovato una sintesi importante con il Coni ed ora che è arrivata la loro approvazione possiamo andare avanti. I tempi si sono prolungati, ne siamo consapevoli ed anche dispiaciuti ma su decine di attività andare a buon fine senza intoppi è fisiologico che a volte possano anche emergere problemi. Il nuovo PalaCingolani avra' un ruolo strategico non solo per lo sport".
Dopo la rinuncia della ditta aggiudicataria dei lavori che grazie ad un accordo con il Comune ha evitato il contenzioso e il blocco delle procedure e dopo la successiva rinuncia delle altre ditte che avevano partecipato alla gara, finalmente oggi grazie alla conferma del Coni e all’adeguamento del progetto al prezziario regionale per la preparazione del nuovo appalto, l' ufficio tecnico del Comune di Recanati può procedere con la gara d'appalto per conoscere la nuova ditta che effettuerà i lavori.
Il progetto consentirà di ampliare il PalaCingolani per ospitare fino a 2000 persone rispetto agli attuali 1006.
L'ampliamento della struttura, avviato anni fa per le esigenze del basket, oggi più che mai, in questi periodi di emergenza coronavirus dove il distanziamento personale diventa prezioso, permetterà al PalaCingolani di divenire un punto di riferimento essenziale per il territorio non solo per le attività sportive ma anche per l’organizzazione di grandi eventi e manifestazioni.
Si è fatta notare al Premio Bianca d'Aponte vincendo la categoria "miglior testo", ed ha conquistato le finali delle Targhe Tenco 2019 come “miglior opera prima”, la cantautrice marchigiana Marta De Lluvia, è reduce dal primo album solista, “Grano”, fortunato esordio che ha convinto a pieno critica e pubblico. Un album intimo e delicato, tra paura e desiderio, lungo la strada tortuosa che porta alla consapevolezza, in cui anche il dolore può arricchire.
E mai come in questo momento – con l'emergenza Coronavirus che sta sconvolgendo l'Italia e il mondo - c'è bisogno di riflettere per disseminare la radice della coscienza e farne qualcosa di buono, proprio come canta Marta in “Gomitoli di Vento”. Solo così potremmo cogliere la naturale bellezza dietro le cose.
“In Belgio, dove vivo adesso, l'isolamento per l'emergenza Covid-19 è iniziata lo scorso 17 marzo – ha fatto sapere Marta De Lluvia – e con misure meno severe rispetto all'Italia. Anche qui i concerti sono stati annullati e si parla del 31 agosto come data per la ripresa degli eventi. In Belgio non c'è un vero e proprio status di artista ma si può beneficiare di un sussidio di disoccupazione per i mesi in cui non si riesce a lavorare. In questo periodo emergenziale il settore culturale però chiede di più. Seguo con interesse e partecipazione il movimento che sta nascendo in Italia per il riconoscimento e la tutela degli artisti, spero che da questo possa nascere qualcosa di nuovo”.
Marta ci racconta cosa aveva in preparazione prima che la situazione precipitasse: “Stavo lavorando a un progetto live, in trio, chitarra, contrabbasso e violoncello e a uno spettacolo con un collettivo di donne artiste di Bruxelles, In Her Skin. La calma obbligata mi ha riportato a leggere, scrivere e riflettere, tutte cose che nello scorrere “normale” delle cose è fin troppo facile perdere di vista. Nonostante la difficoltà del momento devo ammettere che mi sto godendo la possibilità di fermarmi, ne avevo bisogno”.
“Grano” contiene otto canzoni nate nel corso di un lungo periodo di crescita personale fatto di viaggi in giro per l'Europa; la nona traccia invece, è un canto tradizionale andino, “Ojos azules”. Al disco della cantautrice di Recanati hanno collaborato ottimi musicisti: Stefano Cabrera (violoncello), Tina Omerzo (pianoforte), Pietro Martinelli (contrabbasso) Lorenzo Bergamino (batteria), Maria Pierantoni Giua (voce e chitarra) Edmondo Romano (chalumeau) e Armando Corsi (chitarra). L'album è stato arrangiato e prodotto da Raffaele Abbate per la OrangeHomeRecords (Leivi - Genova).
C’era molta attesa per la riapertura progressiva delle attività della fase 2 dell’emergenza coronavirus, ma grazie alla sensibilità dei cittadini Recanatesi il borgo sta vivendo con grande ordine le prime giornate di graduale rientro ad un po’ di normalità.
Tra le iniziative della Giunta Recanatese, molto apprezzata dai genitori e da alcuni pediatri, la comunicazione che l'Amministrazione ha appositamente creato per i bambini e le bambine del Comune, studiata per informare anche i più piccoli su ciò che sta succedendo in città, con un messaggio inviato via whats app alle famiglie, postato nei social e stampato in manifesti affissi. Nei parchi pubblici, in cui le aree gioco sono ancora chiuse, come da decreti ministeriali, sono comparse locandine che spiegano, rivolgendosi ai piccoli frequentatori, perché non si possono usare i giochi.
“Abbiamo ritenuto importante studiare una comunicazione dedicata ai bambini, dove loro stessi possono capire la situazione e sentirsi informati – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - un modo utile per aiutare genitori e familiari a dare qualche spiegazione ai più piccoli, che uscendo trovano alcune cose cambiate, come persone in giro munite di mascherine e i giochi nei parchi delimitati da nastri che indicano che non si possono usare”
Tra paure e speranze, tante sono le emozioni e i sentimenti che accompagnano le persone in questa delicata fase, in aiuto le indicazioni dell’ Assessora ai Servizi Sociali del Comune di Recanati, Paola Nicolini docente di psicologia all'Università di Macerata nel suo ruolo professionale di psicologa.
“Non tutte le persone reagiscono allo stesso modo. C’è chi è preso dal terrore di ammalarsi e di contagiare altri, che vorrebbe restare chiuso in casa fino a che tutto sia superato, c’è chi invece al contrario pensa che tanto non succederà nulla, che ammalarsi capita a quelli disattenti, che se la vanno a cercare. Entrambi questi modi di pensare sono piuttosto insalubri: il primo perché blocca l’azione e fa restare incastrati in una ricerca ossessiva di igiene e di sterilizzazione, con la paura che fa da padrone e immobilizza l’azione, che protrae perciò il periodo di isolamento oltre misura, perché stare chiusi in casa a lungo, evitando l’aria aperta e qualche rapporto sociale, tra quelli permessi, non può che aumentare il malessere psicologico. Il secondo, in cui sono compresi quelli che pensano di essere immuni, perché queste cose sì, sono pericolose, ma riguardano gli altri, sono anch’essi poco aderenti alla realtà, mettendosi perciò a rischio per imprudenza e spavalda convinzione”
Come è noto, per uscire in sicurezza è necessario adottare le misure giuste, utilizzando la mascherina al chiuso, usando i guanti in modo corretto e smaltendoli correttamente una volta utilizzati. La regola d’oro, su tutte, quella di mantenere la distanza fisica, che mette in sicurezza anche quando si è all’aperto e quando si va a fare visita ai familiari.
“La carica emotiva accumulata in questo periodo è forte, tra notizie allarmanti e bombardamento di informazioni - continua l’Assessora Nicolini . - prendersi il tempo per fare piccole prove di normalità con una passeggiata breve, un saluto da lontano ai familiari che si sono sentiti solo per telefono o videochiamata, una visita ai cari al cimitero, una spesa nei mercati settimanali all’aperto, consentiranno un rientro graduale. La constatazione e l’osservazione dei comportamenti acquisiti dalla maggior parte delle persone, sarà un ulteriore contributo a riconquistare uno stato di serenità: in generale nel nostro territorio abbiamo appreso a stare in file ordinate, cediamo il passo allontanandoci se ci si incrocia sui marciapiedi più stretti, ci si distanzia se si è in locali al chiuso. Abbiamo appreso abbastanza velocemente queste nuove modalità, e che ci siano “entrate in testa” lo dimostra il fatto che proviamo talvolta fastidio nel vedere film o spettacoli, che ovviamente sono stati girati prima della pandemia, in cui si vedono persone abbracciate, accalcate, tutte insieme intorno a un tavolo. È un segnale importante di come i nuovi schemi di comportamento abbiano sostituito le abitudini, anche se da molto radicate”
A supervisionare le corrette riaperture pubbliche il Vice Sindaco, Mirco Scorcelli “ Mi complimento con i miei concittadini, non è stato rilevato nessun comportamento scorretto in città, sia nei parchi che nelle entrate dei cimiteri. È un segnale che fa ben sperare”.
"L'economia cittadina è sull'orlo del baratro: le partite IVA, i ristoratori e i commercianti sono allo stremo e non sanno se o quando riapriranno le loro attività - È intervenuto così in una nota stampa, quest’oggi, il consigliere di minoranza del Comune di Recanati Simone Simonacci, in riferimento alla tanto attesa Fase 2 - Aver letto titoli di giornale dove si annunciava l'inizio dell'estensione notturna dei parcheggi a pagamento ha provocato in me e nel circolo cittadino di Fratelli d'Italia la voglia di intervenire".
"La decisione mi sembra un'assurdità, un atto che andrà a danneggiare anche quelle poche attività che inizieranno la loro ripresa dall'asporto - continua Simonacci - Discorso diverso vale per la ZTL che, durante i giorni feriali del periodo estivo abbiamo sempre avversato ma che, stavolta, se sfruttata per concedere più spazio ai gestori di locali, ristoranti, pub e bar in modo da lavorare in sicurezza, potrebbe rappresentare una svolta nella gestione dell'emergenza. Sin dall'inizio della crisi, Fratelli d'Italia ha cercato di interpretare il ruolo di opposizione costruttiva, presentando proposte economiche in più occasioni - sottolinea l’ex candidato sindaco del centro-destra - Speriamo che la fase 2, tra le riaperture, consenta anche un maggior dialogo tra Amministrazione e opposizioni, magari avviando un confronto costruttivo proprio partendo da quelle proposte che abbiamo presentato".
A tal proposito, ho presentato una mozione, chiedendo alcune misure, come la concessione gratuita dell'occupazione di suolo pubblico, uno sconto TARI per tutte quelle attività che hanno dovuto tenere chiuso a causa del lockdown, di rendere gratuiti i parcheggi su strisce blu da dopo le ore 18 fino a fine anno, la sospensione della tassa sulla segnaletica stradale, un aiuto concreto a gestori di esercizi commerciali e proprietari dei locali intervenendo sugli affitti e la sospensione dei canoni di affitto per locali di proprietà del comune - annuncia Simonacci e aggiunge - Inoltre ho avanzato la proposta di predisporre un parcheggio gratuito riservato per ogni titolare di attività commerciali e, come anticipato sopra, la concessione gratuita, di ulteriori porzioni di spazio pubblico agli esercizi del settore horeca".
"Sono proposte che in altri comuni sono già diventate realtà e siamo disponibili a discutere su tutti questi punti con l'amministrazione per il bene della comunità recanatese - conclude l’esponente di Fratelli d’Italia - Siamo e saremo sempre dalla parte di chi vuole rimboccarsi le maniche e lavorare".
Lunedì 4 maggio con l'inizio della Fase 2 i principali parchi pubblici di Recanati, Villa Colloredo, Colle dell'Infinito e i Giardini Beniamino Gigli saranno riaperti al pubblico per passeggiate e attività motorie. La fruizione degli spazi all'interno dei parchi, informa il Comune, dovrà avvenire nel rigoroso rispetto delle regole per contrastare il possibile contagio da coronavirus, in particolare quelle relative alle distanze interpersonali, al divieto di assembramenti e all'uso di mascherine o di protezioni a copertura di naso e bocca.
I parchi saranno monitorati dalla videosorveglianza e controllati dal pattugliamento dei vigili urbani, agli ingressi ci saranno cartelli con le misure da osservare. "L'emergenza Covid-19 purtroppo non è finita e dal 4 maggio ci attende una fase molto delicata e incerta - dice il Sindaco Antonio Bravi -. Sarà possibile ritornare e passeggiare nelle nostre splendide aree verdi, ma mantenendo il distanziamento fisico con divieto di assembramenti".
(fonte: ANSA).
Vasta operazione antidroga quella messa in piedi, nella mattinata di ieri, dai carabinieri della Compagnia di Osimo, supportati dai colleghi delle caserme di Recanati, Porto Recanati, Civitanova Marche e Loreto.
I militari hanno proceduto ad arrestare un italiano e tre albanesi tra Loreto, Recanati (blitz in due condomini di via Simboli e via Vogel) e Porto Recanati (irruzione in un casolare in zona Santa Maria in Potenza). Stando a quanto emerso dalla indagini, i quattro erano i componenti di una banda dedita allo spaccio di cocaina lungo la costa.
I quattro soggetti finiti in manette, risultano tutti incensurati e sono stati condotti nel carcere di Montacuto in attesa dell'udienza di convalida.
Si tratta di un albanese di 32 anni, beccato con 300 grammi di cocaina a bordo della sua Alfa Giulietta e con 10.450 euro in contanti nella sua abitazione; di un albanese di 36 anni, sorpreso con 10mila euro nella sua auto; di un italiano di 37 anni, a cui hanno sequestrato bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi; di un albanese di 45 anni, trovato con attrezzatura per il taglio della droga.
Lunedì 4 maggio con l’inizio della cosiddetta ‘fase 2' dell’emergenza coronavirus, i principali parchi pubblici di Recanati, Villa Colloredo, Colle dell’Infinito e i Giardini Beniamino Gigli saranno riaperti al pubblico per passeggiate e attività motorie.
La fruizione degli spazi all’interno dei parchi dovrà avvenire nel rigoroso rispetto delle regole per contrastare il possibile contagio da coronavirus, in particolare quelle relative alle distanze interpersonali, al divieto di assembramenti ed all’utilizzo di mascherine o comunque di protezioni a copertura di naso e bocca. I parchi saranno costantemente monitorati dal sistema di videosorveglianza e controllati dal pattugliamento dei vigili urbani, agli ingressi saranno presenti dei cartelli con tutte le misure da osservare.
Tra le riaperture anche lo sgambatoio per i cani; rimarranno chiuse e non fruibili, come da ultimo decreto, le aree attrezzate per il gioco dei bambini.
“L’emergenza Covid -19 purtroppo non è finita e dal 4 maggio ci attende una fase molto delicata e incerta. – Ha detto il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - Sarà possibile ritornare e passeggiare nelle nostre splendide aree verdi, ma con la coscienza di mantenere le misure di distanziamento fisico e di divieto assoluto di assembramenti. Presto, grazie alla collaborazione con le associazioni che hanno in convenzione la gestione di alcuni parchi minori, saremo pronti a riaprire anche queste aree verdi della città. Siamo pronti anche per la riapertura dei cimiteri, come stabilito a seguito di una riunione di Giunta tenutasi online lo scorso mercoledì. In questa fase di riaperture contiamo molto sul profondo senso civico dei nostri concittadini e concittadine, ai quali va il nostro ringraziamento per averlo già ampiamente dimostrato nel periodo di massime restrizioni. Nella stessa riunione – continua il Sindaco Bravi – si sono prese in esame possibili iniziative per venire incontro alle esigenze delle famiglie, pensando alle scuole chiuse e alla graduale ripresa del lavoro da parte dei genitori. Stiamo pensando a un’anticipazione dell’apertura di centri estivi, in una modalità diffusa sul territorio, con piccoli gruppi di bambini e bambine”.
Al via anche la riapertura dei mercati alimentari, con bancarelle distanziate e relative regolamentazioni di divieto di assembramento. Si parte martedì 5 maggio con il mercato di quartiere a Villa Teresa e sabato 9 maggio con il mercato settimanale del centro storico, e continuerà a rimanere aperto il giovedì pomeriggio il mercatino “Ti porto l’orto” di Villa Colloredo. Per garantire maggiori facilitazione alla circolazione degli automezzi in centro storico, la ZTL (Zona a Traffico Limitato) in centro, nei giorni festivi, si chiuderà alle ore 19, un’ora prima rispetto all’orario attuale. Dal 4 maggio entrerà anche in vigore il nuovo senso di marcia in Via Cavour e Via Calcagni che consentirà alle auto di proseguire la marcia da Piazza Leopardi verso Via Roma. Dalla prossima settimana, gradualmente e in seguito a un’adeguata progettazione da presentare in Regione, riprenderanno alcuni servizi, tra i quali quelli offerti dal Centro socio-educativo, dal Centro di aggregazione giovanile, nonché le assistenze domiciliari, grazie al coordinamento dell’Ufficio Servizi sociali. Le informazioni saranno tempestivamente comunicate.
“Si comprende che siano operazioni da seguire con la massima attenzione, per garantire la sicurezza sanitaria e la qualità delle interazioni - commenta l’Assessora alle Politiche Sociali, Paola Nicolini - La collaborazione tra uffici comunali, famiglie, utenti e gestori dei servizi sarà tutta indirizzata a questo scopo, che richiederà qualche giorno per mettere a punto tutte le procedure, nel rispetto delle disposizioni normative”.
Grazie al calo delle richieste di emergenza, il servizio della Protezione Civile, impegnato nella distribuzione casa per casa di medicinali, generi alimentari e sacchetti della raccolta differenziata verrà effettuato due giorni alla settimana: il giovedì e il sabato.
Vasta operazione antidroga quella messa in piedi, nella mattinata di oggi, dai carabinieri della Compagni di Osimo che si sono avvalsi dell'ausilio dei colleghi delle caserne di Recanati, Porto Recanati e Loreto. I militari hanno proceduto ad arrestare, per spaccio di sostanze stupefacenti, un italiano e tre albanesi tra Loreto, Recanati (irruzione in due appartamenti di via Simboli e via Vogel) e Porto Recanati (irruzione in un casolare in zona Santa Maria in Potenza).
LEGGI QUI I DETTAGLI DELL'OPERAZIONE
In questo periodo di emergenza sanitaria, i social diventano lo strumento più adatto per combattere l'isolamento e condividere gli appuntamenti più significativi del nostro paese.
Così come è stato per il 25 aprile, dove la diretta Facebook ha proposto tante iniziative totalizzando oltre 7 mila contatti, l’Amministrazione Comunale di Recanati ripropone una maratona social anche per celebrare la ricorrenza del 1 Maggio, festa dei lavoratori, per riflettere sul futuro del lavoro nel momento della parziale ripresa delle attività durante l’emergenza coronavirus.
Il 1 maggio on line si aprirà sulla pagina Facebook RecanatiBellezzaInfinita alle ore 10 con un intervento del Sindaco di Recanati Antonio Bravi, a seguire il sindacalista della UIL Marche Manuel Broglia parlerà del “Lavoro in sicurezza per costruire il futuro”, la maratona social si chiuderà con l’intervento dello storico Marco Moroni sul tema “Il Lavoro a Recanti tra 800 e 900 un microcosmo industrioso”.
“Il lavoro e la salute sono i beni più preziosi da tutelare in mezzo a questa crisi sanitaria che ha messo anche in ginocchio tante aziende, liberi professionisti e relative famiglie - ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - La ripartenza ci sarà con una rinnovata organizzazione del lavoro che punta innanzitutto sulla sicurezza personale.
Il protrarsi dell’emergenza rischia di acuire sempre di più le divisioni sociali tra chi ha e chi in questo momento non riesce nemmeno a far mangiare la propria famiglia e la tutela delle categorie più deboli della comunità è il principale impegno della nostra Amministrazione, grazie anche alle numerose donazioni dei privati che pervengono nel conto corrente comunale aperto per l’emergenza sociale.
Ci tengo inoltre a sottolineare che durante questo periodo, che prima o poi passerà, non bisogna perdere le abilità e l’ ingegno che hanno fatto diventare grande il nostro territorio, ma al contrario, per dare un senso al presente è necessario impegnarsi per migliorarsi, acquisendo nuove capacità e competenze grazie anche all’aiuto del web, per essere pronti e ancora più motivati alla ripartenza.”
Il Comune di Recanati ha messo a disposizione un conto corrente per poter fare donazioni destinate a fronteggiare l’emergenza sociale della comunità generata dall’attuale situazione sanitaria. Questo è il conto : IT12S0876569130000000065262 intestato a Comune di Recanati Piazza Leopardi, 26 presso la Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano La causale da inserire è: Emergenza coronavirus – misure urgenti di solidarietà.