È rientrato oggi nel suo ufficio, dopo 55 giorni vissuti in isolamento domiciliare per via della positività al coronavirus, Francesco Massi. Il segretario generale del comune di Porto Recanati si è potuto nuovamente sedere sulla sua poltrona, dopo settimane piuttosto complesse.
"Oltre alla malattia, ho dovuto superare anche la paura - ci dice -, ma ritrovare i colleghi di lavoro è un piacere. Mi sento fortunato, perché nonostante la lunga quarantena vissuta a casa non ho mai avuto bisogno di un ricovero ospedaliero. Ho accusato febbre alta e forte tosse per 15 giorni, ma mai difficoltà di tipo respiratorio".
"Il tampone positivo è arrivato proprio pochi giorni dopo la scomparsa dei sintomi - racconta Massi -, ma il problema maggiore è stato ottenere i due tamponi negativi nell'arco delle 24 ore, per certificare la mia guarigione. Sono stati necessari cinque test. Per oltre un mese ho atteso il momento del ritorno alla normalità, visto che dopo un tampone positivo, il successivo per constatare la guarigione viene ripetuto a distanza di due settimane".
Francesco Massi, oltre a essere segretario generale del comune di Porto Recanati, svolge lo stesso ruolo anche a Recanati e a Montefano. "È già previsto per domani il mio rientro nell'ufficio di Recanati, mentre martedì sarò a Montefano" dice. Un vero e proprio ritorno alla normalità, al termine di una lunga battaglia.
Il comune di Recanti apre un bando dedicato agli agricoltori per la manutenzione delle aree verdi .
Avere cura e proteggere il proprio territorio è un’arte antica e gli agricoltori per vocazione sono i primi custodi del paesaggio agrario, chi meglio di loro può prendersi cura delle aree verdi pubbliche extraurbane limitrofe alle rispettive aziende agricole ?
Questo il nuovo bando del Comune di Recanati che permette di stipulare convenzioni dirette con i singoli agricoltori per la sistemazione e la manutenzione del verde pubblico nelle strade extraurbane.
Nei gravi tempi di crisi che stiamo vivendo è anche un modo per supportare l’attività agricola nell’ottica del perseguimento delle finalità di promozione e sostegno dell’agricoltura, può essere un piccolo reddito integrativo per gli agricoltori, un lavoro parallelo d’interesse collettivo.
“È una norma di facile applicazione e di immediata esecutività – ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - che permette alla nostra Amministrazione di stipulare convenzioni dirette con i singoli agricoltori grazie ai quali possiamo proteggere insieme il grande patrimonio di bellezza delle nostre campagne”.
Il bando promosso dal Consigliere con delega all’Agricoltura Stefano Miccini in collaborazione con gli Assessorati competenti e l’ufficio tecnico, prevede la stipula di “convenzioni per lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio con singoli imprenditori agricoli”, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n. 228/2001 (“Orientamento e modernizzazione del settore agricolo”) e promuove forme di cooperazione con i cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di pubblica utilità, dando seguito, nell’interesse dell’intera collettività e in modo concreto, al principio di sussidiarietà orizzontale consacrato dall’art. 118 della Costituzione Italiana.
“Per partecipare al bando basta essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto, avere la sede legale nel Comune di Recanati o i Comuni limitrofi. - ha spiegato Stefano Miccini - L’attività consiste nella manutenzione delle strade prese in custodia con l’esecuzione di due tagli e sfalci della vegetazione per un quadrimestre l’anno nelle are di competenza”.
Tutti gli imprenditori agricoli che vogliono partecipare al bando devono esprimere la loro manifestazione d’interesse, le informazioni sono disponibili sul sito internet del Comune di Recanati.
Tradizionalmente diffuso nei paesi anglosassoni, negli Stati Uniti e in Canada, oltre che in Francia, il sidro è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione delle mele. Considerato in passato una bevanda curativa, è un prodotto antichissimo che vanta proprietà antiossidanti e che può essere gustato da solo o impiegato in cucina come valido sostituto del vino e dell’aceto. Tra i produttori storici di questa bevanda c’è Möhl, rinomata azienda a conduzione famigliare con sede ad Arbon, nello svizzero Canton Turgovia. Dal 1895, anno in cui l'agricoltore Hans Georg Möhl aprì la locanda Rössli nella sua fattoria, l’azienda trasforma le mele in succo, mosto e sidro e oggi, per celebrare questa lunga tradizione, ha deciso di creare un museo che ne ripercorre l’affascinante storia imprenditoriale. All’interno di questo spazio, tutto ruota attorno alla mela e al processo che porta alla sua trasformazione in sidro, rappresentato da un’esposizione di strumenti che include antiche presse, macine, apparecchiature da laboratorio e le più grandi botti ovali della Svizzera. Al MoMö, però, la tradizione si sposa con la tecnologia più moderna e i visitatori, attraverso delle postazioni interattive, possono seguire le varie fasi della lavorazione e scoprire tutte le figure professionali che caratterizzano un’azienda del mosto. I video mostrano infatti il lavoro di frutticoltori, tecnologi delle bevande, bottai, apicoltori e distillatori di acquavite.
Il progetto architettonico sviluppato dallo studio svizzero Harder Spreyermann, selezionato da un’apposita commissione nel 2012, integra le tecniche costruttive di un moderno edificio industriale con i materiali tipici della tradizione rurale locale. L’uso contemporaneo del cemento e del tetto in lamiera si fonde perfettamente con il rivestimento verticale in legno, tipico degli edifici agricoli della zona. Le scenografie, curate dalla società zurighese Aroma Productions AG, riproducono in maniera accattivante e interattiva l’intero processo di produzione del sidro, che i visitatori possono completare con una visita guidata all’impianto e alle cantine.
L’illuminazione artificiale, affidata ai due studi di progettazione illuminotecnica lichtgestaltende ingenieure Vogtpartner e Sektor4, è stata pensata con caratteristiche diverse ma perfettamente integrate tra loro. Vogtpartner ha infatti lavorato sull’illuminazione architettonica, ottenuta con temperature colore di 4000 K, mentre Sektor4 si è concentrato sull’illuminazione scenografica e su temperature di 2700 K. Coni di luce a 10°, ottenuti grazie all’impiego di proiettori Palco iGuzzini, illuminano le vere protagoniste di questo innovativo museo: le mele, disposte su una base di legno non trattato. L’area di accoglienza, che ospita la biglietteria, un bar e un negozio, è invece coronata da una griglia in rame lunga 18 metri che regge una serie di lampade a filamento, distribuite secondo tre diverse altezze per creare una sorta di stratificazione della luce e un “umore luminoso” di base.
Lichtgestaltende ingenieure vogtpartner ha poi creato un ulteriore livello di illuminazione a 4000 K per enfatizzare la matericità del cemento scelto per le pareti, le scale e la galleria. A tale scopo, sulle falde del tetto sono stati montati dei binari che ospitano proiettori Palco con griglia antiabbagliamento, che minimizza l’ingombro degli apparecchi.
Le stesse soluzioni iGuzzini, ma in versione Low Voltage, sono state scelte anche per l'illuminazione scenografica e Sektor4 ha optato per la temperatura colore 3000 K, che è stato successivamente modificato fino ai 2700 K usando dei filtri e integrando delle alette direzionali per il controllo dell'abbagliamento. La grande versatilità dei proiettori Palco ha quindi permesso di ottimizzare il lavoro di progettazione e di utilizzare per entrambe le tipologie di illuminazione – architettonica ed espositiva – una sola linea di apparecchi.
La luce scenografica crea gerarchie nello spazio e guida lo sguardo del visitatore negli ambienti del museo, che il rivestimento in legno scuro rende simili all’interno di un fienile. Il forte contrasto chiaro-scuro crea tensione visiva e conferisce vitalità alle vecchie attrezzature utilizzate per produrre il mosto, facendole emergere dall’oscurità. Ogni singolo elemento all’interno del museo è stato reso oggetto di un’attenzione speciale: ad esempio, per evidenziare la plasticità della stretta e alta distilleria a colonna, in funzione fino al 1983, Faktor4 ha utilizzato numerosi apparecchi variandone le direzioni luminose per ottenere omogeneità ed evitare ombre troppo marcate, trasformandola in un elemento attrattivo lungo il percorso di visita.
L’innovativo e scenografico allestimento del museo si è aggiudicato diversi premi, fra cui il XAVER Award 2019 e l’ICONIC AWARD 2019 per la categoria «Innovative Architecture”, ed è stato finalista al Golden Award of Montreux 2019 nella categoria «Permanent Thematic Exhibition».
Con grande rammarico l’Associazione Whats Art annuncia l’annullamento del Recanati Art Festival 2020 in programma il 4 e il 5 luglio.
“Una scelta sofferta, maturata nel corso della quarantena – fanno sapere gli esponenti dell’associazione - praticamente condivisa da tutti e frutto di alcune riflessioni. In primo luogo abbiamo valutato la tempistica e lo stato attuale dell’epidemia, quest’ultima in via di miglioramento ma non ancora sotto controllo. Ci siamo armati di coraggio scegliendo una soluzione a noi di sicuro svantaggiosa ma che non metta in rischio le persone”.
C’è poi una riflessione a partire dalla mission e dalla finalità del Festival: promuovere l’Arte ed offrirla in beneficio al pubblico. “Per fare questo – affermano - abbiamo bisogno della normalità, ad oggi ancora lontana, la sola che ci consentirebbe di realizzare con il solito entusiasmo e in piena libertà un evento pubblico in cui l’aggregazione, la socialità, la fisicità sono essenziali, agli artisti e agli spettatori.
Cercheremo lo stesso di continuare, laddove possibile, la nostra attività di valorizzazione dei fenomeni artistici contemporanei. In questi giorni stiamo condividendo sulla nostra pagina Facebook video, dirette, live streaming che i protagonisti delle passate edizioni del Festival e amici stanno realizzando. Si sta creando una proficua sintonia. Vogliamo contribuire in qualche modo a sostenere gli artisti, la loro voglia di fare”.
Con la V edizione Recanati Art Festival l’appuntamento è rimandato al 9 e 10 luglio 2021
Le tendenze al turismo sostenibile nel 2020 sono quelle di evitare le grandi città e ricercare luoghi di ristoro dell’anima a dimensione d’uomo, immersi nella natura e ricchi di cultura, peculiarità che il Comune di Recanati offre da sempre ai turisti. Il borgo Leopardiano ha in sé tutte le carte vincenti per offrire vacanze sostenibili nell’estate del coronavirus, l’Assessora alla Cultura Rita Soccio delinea le linee guida strategiche del piano turistico.
“Una volta garantita la sicurezza sul piano sanitario, siamo pronti a ripartire puntando sulle nostre grandi eccellenze culturali e sui nostri luoghi di bellezza, grazie anche alla conformazione naturale di Recanati immersa in ampi spazi verdi, in grado di assicurare facilmente il rispetto delle distanze prudenziali. Stiamo preparando un’offerta culturale e turistica in grado di rispondere alle nuove esigenze di benessere per gli ospiti di Recanati. I nostri luoghi ci parlano e grazie al linguaggio emozionale della poesia con Leopardi, della musica con Gigli e della pittura con il Lotto, diventano veri e propri sorgenti di cura.
L’offerta culturale è oggi fondamentale per supportare le persone che devono affrontare isolamenti, carenza di socialità e in generale tutte le conseguenze della crisi che stiamo vivendo da questa valutazione nasce il nostro progetto pilota che abbiamo lanciato a livello nazionale qualche settimana fa “La cultura cura” A differenza di altri comuni anche la nostra programmazione culturale non si annulla, si posticiperanno le date di eventi come Lunaria, Kammerfestival o Gigli Opera Festival, ma con le opportune regole di distanziamento e location selezionate saremo in grado di garantirne l’esecuzione.
Sul fronte musei si ripartirà appena possibile con iniziative mirate nei nostri centri di cultura, Casa Leopardi amplierà gli itinerari di visita con l’attesa apertura delle stanze private di Giacomo “ove abitai fanciullo” e con il Fai stiamo sviluppando un nuovo piano di promozione per le visite guidate all’ Orto sul Colle dell’Infinito. Anche sul versante di un turismo sostenibile legato alla natura e ai percorsi paesaggistici, Recanati offrirà una grande opportunità al mercato legata al cicloturismo grazie ad un progetto in rete con altri comuni sui versanti del Musone e del Potenza finanziati dalla Regione Marche.”
I temi del turismo e le problematiche legate al Covid -19 sono stati dibattuti in una videoconferenza organizzata dall’ Assessora Rita Soccio con gli operatori turistici recanatesi. Un importante incontro online per ascoltare, capire e costruire insieme a ristoratori, albergatori, proprietari di agriturismi e b&b un nuovo cammino verso la riapertura delle attività per la stagione turistica alle porte, alla presenza del Sindaco Antonio Bravi e di Adriana Pierini membro dell’Associazione Operatori Turistici Recanatesi. Sono stati tanti gli operatori che hanno partecipato e sono intervenuti dando un importante contributo alla realizzazione dei piani operativi in atto.
Omaggio del Comune di Recanati e delle Forze dell’Ordine, agli operatori della sanità, medici, infermieri, paramedici e degenti in lotta contro il coronavirus nelle strutture sanitarie di Recanati.
Il Sindaco Antonio Bravi, il Vice Sindaco Mirco Scorcelli, l'Assessore Paola Nicolini, la Consigliera con delega alla Sanità Antonella Mariani, si sono schierati con gli equipaggi dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili Urbani, dei Volontari e dell’Associazione Carabinieri in congedo, per omaggiare il personale sanitario delle tre strutture cittadine: Ospedale di Comunità "S. Lucia", Residenza Sanitaria Assistenziale e la Casa di Riposo IRCER.
Pattuglie schierate e sull’attenti mentre dagli altoparlanti risuonava l’Inno d’Italia.
Medici, infermieri e personale paramedico si sono affacciati dalle finestre delle strutture sanitarie per condividere il toccante momento di solidarietà e di unità.
“Sospensione degli affitti tramite crediti d'imposta ai proprietari degli immobili, la reintroduzione dei voucher per prestazioni lavorative occasionali, il congelamento delle tasse fino al 31 dicembre, l'annullamento delle tasse comunali come TARI e TOSAP, la sospensione dei mutui sulla prima casa per i titolari di partita IVA e dei lavoratori dipendenti in cassa integrazione; la concessione di liquidità a fondo perduto per le attività in crisi, una maggiore chiarezza riguardo la sanificazione e i distanziamenti sociali, infine l'erogazione di contributi a fondo perduto per le spese di adeguamento sanitario”. Sono le proposte degli esponenti di Fratelli d’Italia del Comune di Recanati, in favore degli addetti al settore della ristorazione.
“Il Comune di Recanati potrebbe così farsi promotore di una giusta battaglia a favore di una categoria che, insieme al settore turistico, subirà più delle altre la crisi economica dovuta a questa terribile pandemia”, afferma il consigliere comunale FdI Simone Simonacci. Voglio lanciare un appello all'Amministrazione per accogliere le richieste di un settore fondamentale per la vitalità tanto del Centro quanto delle periferie" prosegue Simonacci. "Sono cosciente delle difficoltà gestionali ed economiche che avranno nei prossimi mesi i Comuni, soprattutto senza un intervento importante da parte dello Stato, ma se vogliamo una città viva e attiva, la ristorazione e la socialità vanno tutelate in questo momento complicato, facendo qualche sacrificio oggi per avere dei benefici domani".
In un momento nel quale con sempre più insistenza si sente discutere di come organizzare la Fase 2 dell'emergenza coronavirus, ancor più fondamentale diventa il ruolo del sistema bancario italiano per fronteggiare la crisi economica.
Abbiamo chiesto a Fabio Di Crescenzo, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, di raccontarci come la BCC si prepara ad affrontare la ripartenza e di spiegarci quali siano le misure intraprese a sostegno di imprese e famiglie messe duramente alla prova dal lockdown.
Direttore, come avete riorganizzato l’attività lavorativa all’interno delle vostre filiali per garantirne l’apertura nonostante l’emergenza coronavirus?
Fin dall’insorgere di questa tremenda pandemia la nostra principale preoccupazione è stata quella di far convivere misure di protezione delle persone, Dipendenti e Clienti, con l’impegno di mantenere attivo il servizio alla collettività, tenendo anche conto del fatto che la necessità di ricorrere alle tradizionali “operazioni di sportello” riguardava prevalentemente la parte più debole ed esposta della popolazione.
Abbiamo fin da subito avuto la fortuna di disporre di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale, quali mascherine, guanti e disinfettanti ed attrezzato tutte le postazioni di front office con pannelli in plexiglass oltre alla esposizione di cartelli recanti le indicazioni di carattere igienico e comportamentale che ormai sono entrate nella quotidianità di ognuno di noi.
Seguendo ed in qualche caso anticipando le indicazioni delle Autorità e l’evolvere dell’epidemia, abbiamo con tempestività ridotto drasticamente la presenza dei colleghi nei luoghi di lavoro, orientativamente intorno al 50%, creando all’interno di ogni struttura, ove possibile, 2 squadre che si sono alternate senza mai incontrarsi; abbiamo fatto massiccio ricorso allo smart working.
Ed inoltre, abbiamo sollecitato in tutti i modi l’operatività a distanza della clientela, incentivando l’utilizzo degli strumenti più adeguati, dall’uso delle carte di debito e di credito all’home banking, offrendo assistenza continua da parte di colleghi esperti del settore.
Altro fatto importante, abbiamo costituito un comitato che abbiamo chiamato “Covid-19”, al quale partecipano alcune strutture della Banca particolarmente impegnate nella complessa gestione di questa fase (Direzione, Responsabile dell’Area risorse umane, della Segreteria/Legale, dell’Organizzazione/Continuità operativa), i rappresentanti aziendali di tutte le sigle sindacali ed il Responsabile esterno della sicurezza: un luogo di promozione di iniziative e di condivisione delle strategie che ha visto unirsi tutte le componenti vitali della Banca.
Di tutto quanto ho qui cercato di illustrare sinteticamente abbiamo sempre dato comunicazione alla clientela, sia con l’affissione di cartelli nelle nostre filiali, sia con il continuo aggiornamento del nostro sito web, sia con passaggi sulle radio locali e sia con pubblicazioni su organi di stampa a larga diffusione fra le nostre Comunità.
Ed infine lasciatemi fare una citazione particolare per gli Amministratori, che hanno dato il loro importante supporto ed il convinto appoggio a qualsiasi iniziativa in favore dei Dipendenti e del Territorio.
Sono state predisposte sanificazioni periodiche degli ambienti?
Abbiamo fin da subito anche avviato un sistematico programma di sanificazione di tutti gli ambienti: la prima operazione è stata effettuata il 15 marzo, nei prossimi giorni verrà effettuata la terza sanificazione di tutti i locali di tutta la Banca.
Quante persone possono essere presenti contemporaneamente all’interno delle vostre filiali? Come ne avete regolamentato l’afflusso?
In una prima fase abbiamo ridotto l’afflusso limitando a 2/3 persone la presenza all’interno dei nostri locali per poi scendere all’ingresso di una sola persona alla volta per le operazioni di sportello ed al ricorso al preventivo appuntamento per la restante operatività; fino a giungere alla chiusura del servizio di sportello pomeridiano per tutte le filiali, alla chiusura di 2 giorni alla settimana (martedì e giovedì) di 2 filiali ed alla chiusura totale di 2 filiali presenti in Comuni (Recanati e Macerata) ove la nostra Banca è presente con 2 sportelli.
Vi saranno orari di apertura modificati sino al termine dell’emergenza?
Proprio in questi giorni, sulla scorta delle riflessioni che da più parti si fanno sulla cosiddetta “Fase 2” ed anche per l’impulso all’operatività che sta dando la messa a terra delle misure governative di aiuto a famiglie e imprese (sospensione del pagamento dei mutui e nuovi finanziamenti agevolati), ci stiamo preparando ad una fase nuova che vedrà aumentare la presenza del personale e della clientela all’interno delle nostre filiali: allo scopo, stiamo allestendo in tutte le postazioni di lavoro di cui dispone la Banca (un numero vicino a 150) degli schermi protettivi in plexiglass che, accanto all’obbligatorietà di fare uso di mascherine e guanti, dovrebbe preservare personale e clientela da rischi di contagio.
E mi fa molto piacere cogliere una occasione come questa per fare un pubblico e particolare ringraziamento a tutti i miei colleghi che in questo periodo hanno dimostrato uno spirito di servizio e di collaborazione fuori dal comune sopportando nel migliore dei modi stress, tensione ed anche legittima paura; a loro voglio rivolgere anche un affettuoso augurio perché nelle prossime settimane e nei prossimi mesi saranno chiamati ad un lavoro ancora più intenso ed impegnativo, sotto tutti i profili: sono certo che risponderanno con il senso di appartenenza, con la dedizione e con la professionalità che sono il segno distintivo della nostra Banca.
Da lunedì 27 aprile, intanto, riapriremo per 3 mattine alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), le filiali di Piediripa e di Via Nazario Sauro a Recanati.
Ci spiega come la BCC gestirà i prestiti garantiti dallo stato per ripartire dopo l’emergenza coronavirus? Chi e come può richiederli?
Con il DL n.18 del 17 marzo (“Cura Italia”) e con il DL n.23 dell’8 aprile, il cosiddetto “Liquidità”, l’autorità governativa ha inteso dare un aiuto a tutti i soggetti danneggiati dall’epidemia, prevedendo la sospensione del pagamento dei mutui per molte categorie (a mio avviso sarebbe stato più opportuno un intervento di maggiore ampiezza in termini di soggetti beneficiari) e la concessione di prestiti garantiti dallo Stato in favore dei soggetti genericamente individuati come “imprese”.
Quanto ai prestiti, sono state declinate singole iniziative tenendo conto della dimensione del soggetto di riferimento e prevedendo, conseguentemente, iter, importi e garanzie differenziate.
I moduli di richiesta, oltre che nei siti degli Istituti statali che forniscono la garanzia (MCC, SACE, ISMEA), sono stati messi a disposizione dalla nostra Banca attraverso le pagine on line.
Le richieste si possono avanzare utilizzando PEC, mail ed anche via “on line”.
Al momento, e tenuto anche conto del fatto che nei nostri territori sono attive principalmente imprese di piccole dimensioni, l’attenzione è concentrata sui finanziamenti di 25 mila euro, garantiti al 100% dallo Stato ed erogabili senza l’esame del merito di credito da parte della Banca (in effetti si tratta di finanziamenti pari al 25% del fatturato annuo, erogabili con un massimo di 25 mila euro), previsti dal DL 23 “liquidità”, all’art.13 lettera m: nei giorni scorsi sono pervenute diverse decine di richieste che la Banca ha già processato avvalendosi di una task force preventivamente costituita. E ce ne aspettiamo moltissime altre nei prossimi giorni.
Ed aggiungo: per inoltrare la richiesta vai sul nostro sito www.recanati.bcc.it e segui il percorso guidato, è molto semplice!
Quale sarà il tasso di interesse?
Parlando sempre dei prestiti fino a 25 mila euro, la norma ha previsto solo un limite massimo che oggi si attesta attorno all’1,90%.
La nostra Banca ha voluto riservare a tale categoria di finanziamenti un tasso di particolare favore: applicheremo l’1% fisso, a prescindere dalla durata. E per i soci della nostra Banca, un’ulteriore agevolazione: 0,90%.
Qual è il tempo previsto prima di avere i soldi e quando si dovranno restituire?
Per i prestiti fino a 25 mila euro garantiti al 100% dallo Stato è stato previsto un periodo di preammortamento di 24 mesi all’interno di una durata massima di 72 mesi: per le richieste già pervenute si può ipotizzare una erogazione nella prossima settimana, a partire già dai primissimi giorni; per quelle che arriveranno si può immaginare un iter di 3 o 4 giorni dal momento in cui sarà stata presentata tutta la prevista documentazione, grazie anche al supporto della nostra Capogruppo ICCREA e ad un processo semplificato di delibera.
Per quanto riguarda invece i finanziamenti di maggiore ammontare con garanzie dello Stato inferiori al 100% e destinati generalmente alle imprese di più grandi dimensioni si può prevedere un iter di un paio di settimane per giungere alla erogazione.
In questi giorni avete registrato un significativo aumento delle persone che si sono rivolte alle vostre filiali per richiedere i prestiti?
Certamente in questi ultimi giorni il contatto fra la clientela e le strutture operative della Banca si è intensificato molto per l’avvio delle pratiche relative alle misure di aiuto alle famiglie e di sostegno all’economia varate dal Governo: si è trattato, per il momento, di un contatto a distanza, fatto di colloqui telefonici, di scambio di mail e di pec ma riteniamo che nei prossimi giorni salirà notevolmente l’afflusso nelle filiali anche per la formalizzazione di tutte queste pratiche.
Sul fronte dei mutui, come vi state muovendo?
Se ci riferiamo ai mutui chirografari ed ipotecari, destinati all’acquisto di beni strumentali e di immobili da parte di imprese e famiglie, cioè alle operazioni che occupano i primi posti nella normale attività della Banca, devo dire che tale comparto è in fortissimo rallentamento, per non parlare di una vera e propria fase di stallo, fermo restando che, a fronte di specifiche necessità della clientela, la Banca è in grado di soddisfare tutte le aspettative della clientela in tempi rapidi.
Avete previsto ulteriori iniziative, oltre a quelle previste dai decreti governativi, a sostegno delle famiglie e delle imprese che si trovano temporaneamente in difficoltà economiche a causa dell’emergenza coronavirus?
In effetti la BCC di Recanati e Colmurano aveva in parte anticipato le misure poi adottate dal Governo, mettendo a disposizione delle imprese del nostro territorio, già nella primissima fase della crisi sanitaria, un finanziamento per il “sostegno delle piccole imprese”, di importo fino a 30.000 euro e durata fino a 48 mesi con preammortamento, a tassi agevolati (1,50% per i clienti, 1% per i soci della Banca), attivabile on line e procedura istruttoria semplificata, un prodotto del tutto simile a quello messo in campo dal Governo con il DL Liquidità e del quale abbiamo parlato finora.
E tra le altre iniziative già proposte alla clientela mi fa piacere segnalare che il CDA della BCC di Recanati e Colmurano, mostrando grande sensibilità e vicinanza al territorio, ha deliberato di valutare con la più ampia disponibilità le richieste di moratorie al di fuori delle casistiche previste dagli art. 54 e 56 del DL. 18 del 17 marzo 2020, consapevole che le difficoltà che l’attuale situazione di emergenza ha comportato possono riflettersi negativamente anche su fasce di popolazione che apparentemente sembrerebbero indenni da questa situazione, ma che, invece, possono aver bisogno di intervenire a sostegno di familiari e parenti, fenomeno sociale ancora forte nelle nostre piccole comunità locali.
Nella prospettiva di un diverso rapporto Banca/Cliente al quale molto probabilmente ci dovremo abituare in futuro, sono stati rafforzati i servizi on line ed introdotte importanti implementazioni negli strumenti di pagamento elettronico, con particolare riferimento ai massimali a disposizione della clientela, al fine di ridurre l’esigenza di accesso agli sportelli e, nell’immediato, limitare i contatti ed il rischio di contagio.
In conclusione, stiamo affrontando una situazione imprevista per la quale nessuno di noi era preparato e che segnerà un cambiamento epocale e forse irreversibile nelle nostre abitudini, in ogni ambito.
Le Banche avranno un ruolo fondamentale nella ricostruzione di un tessuto economico lacerato e fortemente indebolito, in particolare nel settore delle piccole e medie imprese e delle famiglie, in quello che è il mondo di riferimento della nostra Banca.
E per dare un messaggio di ottimismo e di speranza dico che la BCC di Recanati e Colmurano saprà essere all’altezza della sfida, saprà aiutare e stimolare le migliori risorse di cui dispongono i nostri territori e sarà al fianco di tutti coloro che vorranno operare per riportare serenità, tranquillità e benessere nelle nostre comunità. Noi ci saremo!
Sono state trasmesse in diretta su Facebook le celebrazioni del 25 aprile del Comune di Recanati nella pagina "Liberazione Recanati Live".
La cerimonia si è aperta con il suono delle campane della Torre del Borgo, il Sindaco Antonio Bravi, accompagnato da Tania Paoltroni Presidente del Consiglio Comunale, Sandro Apis Presidente ANPI e dal Comandante della Polizia Locale Gabriella Luconi, ha deposto una corona sotto la lapide che ricorda i caduti nella lotta di Liberazione nell’entrata del Palazzo del Comune.
Una cerimonia toccante che si è conclusa con l'esecuzione integrale dell'Inno di Mameli e del canto partigiano Bella Ciao, diffuso dall'impianto di diffusione del centro storico e accompagnato dall’ondeggiamento delle bandiere tricolore esposte dai cittadini dalle finestre e dai balconi delle case.
E’ previsto per domani mattina alle ore 11 l’omaggio del Comune di Recanati ai medici, infermieri e personale paramedico delle strutture sanitarie e della Casa di Riposo della città, da mesi in prima linea nella lotta contro il covid-19
“Un omaggio simbolico per esprimere con tutto il cuore il nostro “grazie” a nome personale e dei nostri concittadini. – ha detto il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - A tutto il personale medico e paramedico delle nostre tre strutture va la nostra riconoscenza e vicinanza per il loro impegno, senso del dovere e la loro grande professionalità con la quale si prendono cura, ogni giorno, dei nostri familiari e dei nostri cari nelle strutture. Il loro fondamentale lavoro in prima linea nella lotta contro il coronavirus a supporto dell’intera comunità ha un valore inestimabile che nessuno dimenticherà mai”
Il Sindaco Antonio Bravi, il Vice Sindaco Mirco Scorcelli, l'Assessore Paola Nicolini, la Consigliera con delega alla Sanità Antonella Mariani, accompagnati dai Carabinieri, dalla Polizia di Stato, dai Vigili Urbani, dai Volontari e dall’Associazione Carabinieri in congedo, porteranno il loro più sentito ringraziamento, a nome dell’intera città, al personale sanitario delle tre strutture: Ospedale di Comunità "S. Lucia", Residenza Sanitaria Assistenziale e la Casa di Riposo IRCER. Il primo appuntamento previsto alle ore 11 nel piazzale dell'Ospedale, poi a seguire in via XX Settembre per RSA e IRCER.
(Foto Il Cittadino di Recanati)
Il 25 aprile si festeggia la nascita della democrazia in Italia e il ritorno della libertà: una festa civile di liberazione, di rinascita e di ricostruzione che in questo periodo assume nuovi valori e nuovi significati. Per questo il Comune di Recanati e l’Istituto Storico di Macerata in collaborazione con l’Anpi , l’Arci ed altre realtà giovanili e culturali del territorio hanno intensificato i loro sforzi per celebrare insieme questa data fondamentale del calendario civile con un intenso programma di iniziative sui social.
Ricordare gli avvenimenti di 75 anni fa, seppure in una grande piazza virtuale, significa sentirsi vicini, uniti per guardare al futuro con speranza e coraggio, rafforzando il valore della memoria e attingendo all’esempio dei combattenti antifascisti.
“il 25 aprile è il giorno in cui ricordiamo che le nostre radici sono “partigiane” fondate da uomini e donne che combatterono per ritrovare quella libertà di cui da allora possiamo usufruire. – ha dichiarato il Sindaco d Recanati Antonio Bravi - Significa anche ricordare i nostri nonni e i nostri padri, combattenti antifascisti, che furono artefici di quella straordinaria rinascita civile e che oggi costituiscono le generazioni che stanno pagando il prezzo più alto per la grave pandemia nella quale ci troviamo. Ma un pensiero va anche alle generazioni più giovani che forse più di tutti soffrono per l'isolamento nel quale siamo costretti in queste settimane e alle quali chiediamo di riflettere sul valore immenso dei principi di libertà, di democrazia, di giustizia sociale che celebriamo in questa giornata e che dobbiamo impegnarci, tutti insieme, a salvaguardare nel presente e in futuro.
Sarà un 25 aprile diverso quello che festeggeremo sabato ma non per questo sarà meno sentito, saremo uniti in una grande festa virtuale, una vera e propria "maratona" di resistenza partecipata dai concittadini che ci accompagnerà per tutta la giornata”
Tante le iniziative previste on line, per l’occasione è stata creata la pagina Facebook “ Liberazione RecanatiLive” dove verranno pubblicati foto, video, messaggi, e canti, ma anche videolezioni di storia contemporanea, appositamente pensate per l’evento recanatese, che saranno a disposizione della cittadinanza e, soprattutto, degli studenti e dei docenti. Nel pomeriggio è prevista una diretta con frammenti Live Resistenti (in parole e musica) a cura di Fonti San Lorenzo, Circolo ARCI LA SERRA e Collettivo Koinè. Tutti gli eventi saranno rilanciati dalle pagine Facebook #RecanatiBellezzaInfinita, ANPI Recanati, Centro Culturale Fonti San Lorenzo Sambene Circolo Arci La SERRA - Recanati - MC e Accademia dei Cantautori.
Alle ore 15 il programma dei festeggiamenti prosegue dalle finestre e dai balconi di casa per il flash mob #bellaciaointuttelecase organizzato dall’ANPI Nazionale, con la partecipazione del gruppo musicale dei Sambene: tutti i cittadini sono invitati ad intonare da ogni balcone e finestra il canto della Resistenza famoso in tutto il mondo: 'Bella ciao'.
Nella tarda serata di ieri i militari della Stazione Carabinieri di Recanati, insieme ai colleghi della Stazione Forestale, coadiuvati da personale femminile della Polizia Locale, hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata tre persone, due donne rispettivamente di 45 e 30 anni, un uomo di 29, tutti originari della provincia di Ancona.
Nel corso di specifico servizio straordinario finalizzato all’osservanza delle misure di contenimento del fenomeno epidemico da covid-19, intorno alle ore 19.00, i carabinieri hanno fermato il trio sulla Strada Provinciale 105 nell’alto recanatese a bordo dell’autovettura Dacia Sandero di proprietà di una di loro. L’atteggiamento palesato, alla luce delle stringenti misure sulla mobilità, è apparso dapprima impacciato nel dare idonea giustificazione della presenza in zona diversa dalla propria residenza senza giustificato ed apparente motivo, poi è divenuto sempre più nervoso, tale da insospettire i carabinieri che hanno quindi deciso di approfondire il controllo.
In effetti, l’esito della perquisizione, operata grazie alla collaborazione di personale femminile della Polizia Locale, ha consentito di recuperare sulle donne due involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina per complessivi 6,80 grammi di cocaina, occultati nelle loro parti intime, oltre ad un coltello del genere proibito nella disponibilità di tutti nella macchina.
E’ quindi scattata la denuncia per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e porto illegale di arma bianca ed, ovviamente, sono stati sanzionati anche ai sensi dell’art. 4 del decreto legge 19/2020 per la violazione delle misure di contenimento epidemico nella misura aggravata per la reiterazione e l’uso dell’autovettura, pari a 746,66 euro ciascuno se il pagamento avviene entro 30 giorni, altrimenti, 1.066,66 euro entro 60 giorni.
Inoltre, una delle due donne è stata denunciata in relazione all’art. 1 del d.p.c.m. del 10/04/2020, poiché si era arbitrariamente allontanata dal proprio domicilio nonostante risultasse sottoposta a quarantena obbligatoria.
"Guanti monouso, mascherine e salviette, sono i ‘nuovi’ rifiuti che vanno gestiti con oculatezza e che invece purtroppo oggi a causa di qualche cittadino poco civile troviamo abbandonati sui marciapiedi delle strade e soprattutto nelle aree vicine ai supermercati". A segnalare il fatto è l'Amministrazione comunale di Recanati.
Il Comuneper arginare il problema ha intensificato i controlli nelle aree urbane ma ciò non basta è necessaria una maggiore sensibilità da parte dei cittadini e una collaborazione attiva da parte degli operatori commerciali della città.
“In questi giorni di emergenza sanitaria, in cui tutti siamo costretti, per prevenzione e sicurezza nostra e di chi ci sta vicino, ad utilizzare guanti e mascherine quando siamo in presenza di altre persone o nei luoghi chiusi, notiamo con rammarico un nuovo modo non corretto di disfarsi di questi dispositivi che dopo essere stati usati vengono abbandonati dove capita. Per colpa di pochi ci perde tutta la città. – ha dichiarato l’Assessore alla Viabilità Mirco Scorcelli - Nei prossimi giorni verranno intensificati i controlli su tutta l’area urbana ma è necessaria anche una collaborazione attiva da parte degli operatori commerciali dei supermercati, dei negozi e una maggiore attenzione da parte di tutta la nostra comunità.
Mi appello alla sensibilità dei nostri concittadini sarebbe utile che ognuno di noi facesse la propria parte e buttasse i rifiuti negli appositi di contenitori di raccolta, per evitare che gli operatori comunali possano essere distolti da lavori più utili e necessari”
Proprio a causa di una incivile immissione di rifiuti di vario genere, gli operai del Comune in questi giorni hanno dovuto disostruire una bocca di lupo in Via dei Piceni, accanto al Giardino delle Parole Interrotte. I rifiuti casalinghi di qualche persona che ha scambiato il bordo della strada per una discarica a cielo aperto avevano provocato un intasamento della bocca di lupo con una conseguente fuoriuscita di acqua che fortunatamente non ha provocato danni grazie all’immediato intervento degli operai del Comune.
La realizzazione del COVID Hospital, stimata in un tempo di circa due settimane, vede i volontari marchigiani del Raggruppamento Marche del CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in prima linea sotto il coordinamento del Capo Raggruppamento Stefano Carnevali e del Capo Gruppo Macerata Simone Simonacci.
I volontari del CISOM dei gruppi di Macerata, Fabriano, Ancona e Fermo-Ascoli contribuiscono h24 ai servizi di Segreteria, logistica, vigilanza e cucina mobile con il supporto dei volontari della Misericordia di Ancona e dei medici del dipartimento sanitario della Santa Casa.
La realizzazione di questo nucleo operativo permetterà in primis all’Ospedale di Civitanova Marche, e a seguire anche agli altri ospedali marchigiani, di non avere più pazienti Covid, tornando così alla normale attività. La struttura prevede 42 posti letto per la terapia intensiva e 42 posti di semi intensiva, con la possibilità - se necessario - di operare come terapia intensiva al 100%.
Non è la prima volta che il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si impegna in attività di sostegno alla popolazione.
Simone Simonacci, Capogruppo del Gruppo Macerata, ricorda infatti gli altri impegni affrontati dai volontari del CISOM nel corso di questa emergenza: “In questo momento, il Gruppo Macerata è impegnato, oltre che nella realizzazione di questo Covid Center, anche in servizi di consegna farmaci a domicilio con il COC di Recanati. Inoltre, in collaborazione con la Caritas di Recanati, distribuiamo pacchi alimentari per chi è in difficoltà. Abbiamo prestato servizio anche per la distribuzione dei “Pranzi di Pasqua”. Siamo sempre al servizio della comunità e di chi soffre. Le amministrazioni della Provincia di Macerata e le Diocesi possono contare sulla nostra collaborazione.”
In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando a causa dell'emergenza Coronavirus, Recanati può contare su un altro Medico di Famiglia. Ieri, infatti, a Piazzale Europa 11, negli ex locali del supermercato dove a breve aprirà il nuovo Medi Center, ha preso servizio la dottoressa Ilaria Pavoni, vicepresidente AIDO di Recanati. Il suo ambulatorio fungerà inoltre da punto informativo per accedere a spiegazioni valide e precise sulla donazione degli organi, un tema etico, morale e scientifico molto sentito. Il Medico di Famiglia, è “il sanitario che gode del più alto indice di gradimento in Italia - si legge nel sito AIDO - e rappresenta uno dei riferimenti più autorevoli per la comunità, occupando così una posizione cruciale nel determinare gli orientamenti culturali generali della pubblica opinione. La nuova legge sui trapianti (n.91 del 1999), affida al Medico di Famiglia un ruolo di primaria importanza nella promozione della cultura della donazione.”
Presente all’apertura la presidente AIDO Recanati Piera Marconi la quale vorrebbe coinvolgere i medici di famiglia recanatesi. Ora che il primo punto è stato avviato la sua speranza è che altri medici seguano l’esempio della dott.ssa Pavoni.
Ilaria Pavoni è la sorella di Andrea, un ragazzo molto conosciuto in città, morto a causa di un incidente con la moto nel 2016. Insieme si erano iscritti all’AIDO e di conseguenza, alla morte di Andrea, sono stati donati cornee a due giovani ragazzi, e tessuti. La mamma Norma Stramucci, poetessa e scrittrice, in memoria di suo figlio ha scritto il libro Soli 3 + (quell’altro) che contiene testi in prosa dello stesso Andrea e dei suoi fratelli Ilaria e Paolo. La famiglia è anche organizzatrice dell’iniziativa a scopo benefico “Nel nome di Andrea”.
Come diventare donatore: L’espressione di volontà può essere manifestata iscrivendosi all’AIDO e, grazie al progetto “una scelta in Comune”, presso l’Ufficio Anagrafe, al momento di ottenere o rinnovare la carta d’identità.
L'Associazione culturale Iustissima Civitas ha attivato nei giorni scorsi il crowdfunding per acquistare e donare al Punto di Primo Intervento dell'Ospedale "Santa Lucia" di Recanati una barella da trasporto modello P8000, necessaria per poter trasportare i pazienti nelle condizioni più critiche nella massima sicurezza.Non si tratta della prima iniziativa dell'Associazione: già nelle scorse settimane, infatti, aveva già donato 5 barelle dello stesso tipo al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata. "Tra gli scopi della nostra associazione c'è quello della cura del prossimo: mai come in questo momento c'è assoluto bisogno che chi ha qualcosa in più si prodighi in favore di chi ha qualcosa in meno" ha ricordato Simone Simonacci, Presidente onorario di Iustissima Civitas."La nostra attività è servita a mettere in rete il mondo civico e imprenditoriale, così da aiutare in questo momento di particolare emergenza le strutture sanitarie, fronte di battaglia di questa emergenza" sostiene il Presidente Emanuela Pergolesi. "Per questa donazione - afferma Michele Gianfelici, Vicepresidente dell'associazione - abbiamo già raccolto una parte importante della cifra necessaria. Serve ancora qualche contributo, ma siamo certi che i recanatesi dimostreranno ancora una volta il loro spirito di generosità, permettendoci di formalizzare l'acquisto della barella per il Punto di Primo Intervento dell'Ospedale di Recanati".
Il concerto dei finalisti di Musicultura 2020, in programma al teatro Persiani di Recanati il prossimo 24 aprile, non potrà svolgersi nelle modalità previste, in ottemperanza alle restrizioni contenitive di Sars-CoV-2. Per l’appuntamento, che è ormai un classico della primavera recanatese, si aprono scenari alternativi.
“Con l’amministrazione comunale abbiamo concordato che dare ove possibile segnali di normalità trasmetta fiducia, dia forza all’immagine della Città, lavoro alle maestranze” ha detto il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri “L’idea è di fare slittare di qualche settimana l’evento e di adattarlo alle disposizioni in materia di contenimento epidemico. Non sarà semplice, vorremmo produrre un vero e proprio happening crossmediale. Lo streaming, i social, Rai Radio saranno i mezzi per raggiungere con belle storie e belle canzoni, da Recanati, una platea nazionale ben più ampia di quella che il teatro consente di accogliere”.
Nel frattempo le sedici canzoni finaliste di Musicultura 2020 sono protagoniste sulle frequenze di Rai Radio 1, presentate e commentate giornalmente nell’ambito di Radio 1 Music Club da John Vignola e nei week end da Duccio Pasqua e Sandro Fioravanti in Radio 1 Musica. Il Vicedirettore di Rai Radio1 Ivano Liberati commenta così la rinnovata partnership tra Musicultura e l’emittente:
“Sono particolarmente contento che anche in un momento così complicato ci siano delle ˂prove tecniche di normalità˃ per dare un senso alle nostre vite sospese. Una di queste è sicuramente Musicultura, che nonostante tutto c’è e dà voce agli artisti emergenti. Noi trasmettiamo su Radio1 e sui nostri profili social i brani dei finalisti. Ci siamo e ci saremo, convinti che proprio in una fase così inedita Radio1 riesca a svolgere pienamente quel ruolo di servizio pubblico che resta il suo patrimonio genetico”. L’estate intanto si avvicina e il pensiero corre anche alle notti di Lunaria sotto le stelle in piazza Leopardi…
“L’anteprima nazionale del Concerto dei 16 finalisti al Teatro Persiani è per Recanti e per tutti gli amanti del Festival un appuntamento molto atteso,- ha detto il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - cercheremo di organizzare l’evento, nel massimo rispetto di tutte le norme previste dal contenimento, con l’aiuto delle media radiofonici televisivi e digitali. Per quanto riguarda Lunaria, per sua natura organizzata come un salotto di ascolto in piazza, se la situazione nei prossimi mesi migliora come ci auguriamo, seguendo le regole del distanziamento del pubblico vigenti al momento possiamo ipotizzare di confermare la programmazione estiva.”
“Se è vero che la cultura e quindi la musica ci può curare nell'anima e nel corpo, come stiamo cercando di provare scientificamente con il progetto Cultura e Benessere, non poteva mancare a Recanati anche quest'anno l'anteprima nazionale di Musicultura. – ha detto l’Assessore alla cultura Rita Soccio - Nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e nelle forme più innovative e digitali, la musica e le voci dei cantanti porteranno un messaggio positivo e di speranza in un settore duramente colpito come quello della cultura, che ricordiamo essere di vitale importanza sociale ed economica in un paese come il nostro che porta l'arte, la musica e la cultura nel proprio DNA.”
Aumentano i gesti di solidarità da parte delle aziende marchigiane sul fronte dei Dpi, ovverosia materiali di protezione, tanto preziosi in questo periodo.
L’azienda Lardini di Filottrano ha donato 2 mila mascherine ai numerosi operatori commerciali che contribuiscono a dare una parvenza di normalità alla difficile realtà quotidiana.
Si moltiplicano a Recanati le iniziative di solidarietà e di assistenza per tutti i cittadini che hanno bisogno sia di aiuti concreti che di supporti psicologici specializzati durante l’isolamento forzato a causa della pandemia in corso. “ In questa situazione di incertezza, di continuo cambiamento e di attesa del ristabilirsi della normalità, abbiamo anche implementato il servizio di assistenza psicologica specializzata telefonica per permettere ai cittadini di controllare lo stress da Coronavirus -ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi -Saranno ben quatto le psicologhe a disposizione della comunità per parlare con tutti coloro ne sentissero l’esigenza, le ringrazio personalmente per il loro importante contributo volontario ”
Un servizio gestito dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Recanati, ce ne parla l’Assessora Paola Nicolini nonché psicologa, psicoterapeuta, e docente di psicologia all'Università di Macerata
“Siamo tutti sottoposti a uno stress di tipo psicologico, soprattutto perché ci siamo dovuti riadattare in pochissimi giorni, adottando comportamenti che sono per lo più contrari a quanto avevamo appreso in precedenza: fare movimento, stare con altre persone, coltivare i legami sociali. In questa situazione è normale provare stati d'animo altalenanti, come la rabbia, la tristezza, la paura, la noia. Può darsi che si sia iniziato a soffrire di insonnia, che si provi insofferenza verso il cibo o al contrario si sia alla sua ricerca in modo affannoso, che si abbiano frequenti scatti di rabbia o pensieri continui di inutilità e rassegnazione.
In tutti questi casi, un colloquio con persone qualificate può essere d'aiuto. Consigliamo di rivolgersi al servizio di consulenza anche per problemi legati ai bambini, agli anziani, nel caso si sia in situazione di lutto o di malattia.
Consigli utili per vivere meglio il periodo? Darsi una regolarità giornaliera, negli orari e creare nuove routine, soprattutto per i bambini. Rispettare i ritmi sonno-veglia e gli orari dei pasti. Darsi giornalmente momenti di interazione con amici e familiari, sebbene a distanza. Esporsi per qualche minuto alla luce del sole, anche solo affacciandosi alla finestra”
Questi i numeri telefonici messi a disposizione dal Comune dove poter chiamare negli orari prestabiliti per l’ assistenza psicologica specializzata e strettamente riservata :
- 3357546402 il lunedì dalle 17 alle 19, il mercoledì dalle 8 alle 10 e il venerdì dalle 19 alle 21;
- 3478614783 dal martedì al giovedì dalle 17 alle 19;
- 3394729435 il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 13
- 3470826795 martedì 19-21 e mercoledì 15-17
Sul fronte donazioni tante sono le nuove iniziative di solidarietà. A scendere in prima linea anche il negozio di enogastronomia WeMarche con la donazione di oltre 100 kg di pasta artigianale consegnate al mercato Ti porto l’orto, che in questo momento sta aiutando dodici famiglie recanatesi.
Per la raccolta e la distribuzione di generi alimentari, sono impegnate ogni giorno le Associazioni di volontariato Caritas – Parrocchia Cristo Redentore, Controvento APS e Croce Gialla, associazioni che stanno raccogliendo oltre ai generi alimentari anche smartphone, tablet e computer portatili, utili ai bambini per seguire lezioni on line.
La cultura come cura ai tempi del Coronavirus. Parte da Recanati, dove il genius loci raggiuge l’apice nell’orma poetica che Giacomo Leopardi ha impresso sul luogo, un’indagine finalizzata a mappare lo stato dell’arte sull’influenza che la cultura del territorio ha sul benessere delle persone.
La ricerca, in collaborazione con la Regione Marche, curata da Promo PA Fondazione, che da anni lavora sul tema, nasce da un’idea dell’Assessore alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio “ L’emergenza che stiamo affrontando con il Covid-19 ci impone un cambio di prospettiva e lo studio di nuovi scenari per creare un’offerta culturale e turistica in grado di rispondere a nuove esigenze economiche e sociali di benessere per l'intera comunità di Recanati. I nostri luoghi ci parlano e grazie al linguaggio emozionale della poesia con Leopardi, della musica con Gigli e della pittura con il Lotto, diventano veri e propri sorgenti di cura. Ci auguriamo che il progetto su Recanati possa divenire un modello utile da replicare nei comuni italiani che credono nella cultura che cura”
L’alleanza tra cultura e salute in questi ultimi anni si è rafforzata grazie al diffondersi della consapevolezza di quanto sia stretto e sinergico questo rapporto, così come dimostrano dati clinici sempre più ampi e diversificati. In questo senso alle organizzazioni culturali è riconosciuto un ruolo sempre più attivo in affiancamento al sistema socio-sanitario, quali co-protagoniste del welfare e agenti di cambiamento sociale.
“Mai come nel momento attuale - afferma Francesca Velani, vice presidente di Promo PA Fondazione e direttore LuBeC - l’offerta culturale è fondamentale nel supportare coloro che devono affrontare isolamenti, carenza di socialità, difficoltà economiche e organizzative, e in generale tutte le conseguenze della crisi che stiamo vivendo. L’alleanza tra cultura e salute è necessaria e ormai imprescindibile e può rappresentare anche un’opportunità per innescare nuove modalità di collaborazione tra imprese ed istituzioni del sistema culturale e creativo, che avranno il compito di essere il motore di un nuovo pensiero di cui saranno protagoniste città e cittadini”.
Il progetto si compone di tre azioni: l’indagine, che intende fotografare lo stato dell’arte dei progetti tra cultura e benessere sul territorio regionale, alcuni incontri che si svolgeranno con la partecipazione di esperti nazionali internazionali e l’avvio di un tavolo di lavoro regionale che avrà sede nel Comune di Recanati.
La ricognizione on line prevede sia la somministrazione di un questionario alle organizzazioni culturali, socio-sanitarie ed educative del territorio regionale, sia la realizzazione di interviste semi-strutturate alle principali realtà già attive sul tema. Obiettivo primario dell’indagine è rilevare i progetti in essere a Recanati e nella regione Marche, le esigenze di sistema degli operatori impegnati in questo ambito, nonché la disponibilità degli stessi a collaborare allo sviluppo di programmi e servizi di welfare culturale sul territorio. Gli esiti dell’analisi qualitativa consentiranno di definire priorità e traiettorie di lavoro per le successive fasi del progetto.
Dopo i 19 casi di positività riscontrati (17 ospiti e 2 operatori, leggi qui) nel giorni scorsi, la situazione presso la struttura per anziani Ircer Assunta di Recanati è in continua evoluzione.
Si è entrati in una nuova fase della gestione dell'emergenza, vista la presenza di ospiti positivi al Covid 19 e di ospiti non Covid 19. Una fase critica e complessa, sotto tutti gli aspetti.
La Fondazione ritiene che, per la tutela della salute e sicurezza delle cure, l’ospite non autosufficiente, e ora positivo al Covid 19, vada trasferito in strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate.
"Si ritiene che il trasferimento sia doveroso e il più sicuro per questa tipologia di ospite già fragile con pluri patologie e ora positivo al virus Covid 19 - sottolineano il presidente Giacomo Camilletti e la direttrice generale Mara Pierini -, e sia doveroso perché aumentata la sua fragilità e complessità. Questa nuova tipologia di ospite non corrisponde più alla tipologia di ospite entrato in Ircer e accompagnato dall’unità valutativa distrettuale iniziale".
Per questo motivo, il 9 aprile è stata inviata all’ASUR Area Vasta 3 una formale richiesta di trasferimento degli ospiti Covid 19 presso strutture sanitarie. Successivamente, la richiesta è stata inviata anche ad ASUR Marche, assieme a quella di poter attingere alla sua graduatoria di personale infermieristico, perché ne è in carenza.
Dovendo gestire nel frattempo la nuova fase di emergenza, l'Ircer ha rafforzato il proprio organico con l'assunzione di un medico che si aggiunge a quello già presente in organico. "A Lui, a nome della Direzione e del Consiglio di Amministrazione Ircer va tutto il nostro ringraziamento - dicono Camilletti e Pierini -, apprezzamento e senso di gratitudine perché, ha accettato la richiesta, senza indugio, e si è rimesso anche lui in prima linea nonostante fosse in pensione da alcuni anni, volendo al contempo apportare la sua specializzazione e lunga esperienza ospedaliera a supporto della gestione dell’emergenza sanitaria in Ircer".
Pasqua di solidarietà per le 85 famiglie recanatesi segnalate dai servizi sociali che hanno ricevuto in dono il pranzo pronto domenica mattina grazie alla rete di solidarietà instaurata tra il Comune di Recanati e gli esercizi commerciali.
"Recanati ha un cuore che batte solidale tra i suoi concittadini, un piccolo dono per rendere più piacevole un momento di festa e di condivisione. – ha detto il Sindaco Antonio Bravi - Un plauso in particolare alle famiglie che hanno ritirato i pacchi in maniera ordinata nel pieno rispetto delle regole che l’emergenza attuale impone.”
L'operazione, coordinata sul posto dal Sindaco Antonio Bravi e dagli assessori Mirco Scorcelli (protezione civile), Paola Nicolini (servizi sociali) e dal Presidente del Consiglio Comunale Tania Paoltroni, è stata resa possibile grazie a Marco Menghini, titolare del ristorante Tonino, che ha coinvolto gli operatori commerciali di Si con te di Villa Teresa e de Le Grazie, panifici Giorgini e Donnini&Manzotti, Pastificio D'Andrea, azienda agricola "i tre filari", il negozio di prodotti alimentari marchigiani We Marche e Bauli.
I pranzi, composti da lasagne, arista, pane, contorno, frutta, colomba, uovo pasquale e una bottiglia di vino, sono stati preparati da Marco Menghini con i cibi offerti dagli operatori commerciali e distribuiti direttamente a casa alle persone impossibilitate a muoversi e nei due punti consegna ubicati al il ristorante Tonino e in via Politi davanti la chiesa di Cristo Redentore.