Un ritorno presso la propria attività da dimenticare per Andrea Maiolino, titolare della palestra “Noor” di Recanati in via Cupa Madonna di Varano, che ieri mattina si era recato sul posto di lavoro dopo circa un mese per organizzare la possibile riapertura di giugno.
La palestra, infatti, era chiusa da un anno a causa delle vigenti normative anti-Covid e solo ieri il proprietario dello stabile ha constatato con sgomento come nell'ultimo periodo dei malviventi avevano forzato la serratura della porta antincendio e girato le telecamere della videosorveglianza verso la parete per non essere individuati.
I ladri, una volta entrati, hanno rovistato ovunque per poi dirigersi verso gli uffici dove hanno trafugato un computer portatile, un amplificatore e un lettore cd lasciando al loro posto invece tutte le attrezzature sportive.
Fortunatamente non sono stati registrati ingenti danni alla struttura e sul fatto stanno indagando i Carabinieri di Recanati per cercare di risalire alla data del furto.
L’Arte, nelle sue differenti espressioni formali, possiede il potere di trasportare l’essere umano in quella zona che Platone chiama l’acustica dell’anima. In questa particolare occasione l’Arte diviene supporto speculare e Omaggio concreto alle donne e agli uomini che nei tragici giorni della Pandemia hanno condiviso dolori, sacrifici ed esperienze con incondizionata dedizione e il più alto senso di umanità: un messaggio, un esempio di valore universale.
La Mostra - dal titolo “ARTE per il Bene Comune” Nel Segno di Joseph Beuys, è stata fortemente voluta e promossa a beneficio di Dematepa, associazione di medici volontari presieduta dal Dott. Fabio Corvatta, che svolge attività di telemedicina a supporto dei medici di medicina generale e dei cittadini per la lotta contro il Covid, dalla Baronessa Lucrezia De Domizio Durini, da Domenico Guzzini, accomunati dalla volontà di intervenire per aiutare il territorio in un momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza post Covid.
Sono parte integrante del progetto esecutivo: Confindustria Macerata, Il Comune di Recanati, l’Assessore alla Cultura Rita Soccio, il Museo Villa Colloredo Mels di Recanati e l’Associazione Paesaggio dell’Eccellenza.
Responsabili culturali dell’evento sono Giorgio D’Orazio, curatore e direttore de "Il Luogo della Natura in Bolognano" e Lucrezia De Domizio Durini, studiosa e militante del pensiero Beuysiano.
Ancora una volta la grande famiglia dell’Arte è stata generosa donando opere di diverse ricerche e differenti tipologie formali.
La mostra rispecchia e rispetta i concetti fondamentali del Maestro tedesco Joseph Beuys: "La collaborazione libera e solidale", "Il rispetto dell’uomo e della nostra Madre Natura". "L’Unità nelle Diversità".
L’allestimento nello spazio della Galleria Civica Guzzini a Recanati darà al visitatore atmosfere suggestive, impressioni e sensazioni di infinito e di trascendenza toccando i sentimenti a seconda della propria sensibilità e del desiderio di comprensione. Si tratta di opere d’Arte, di simboli, metafore e messaggi sociali che si collegano agli stati d’animo, all’idea pura dell’artista.
Nella mostra la musica, sorella gemella dell’arte che esprime l’essenza della potenzialità cosmica, farà da sottofondo alle opere d’arte sublimando l’intero spazio espositivo attraverso la composizione musicale.
L’inaugurazione dell’esposizione ai terrà sabato 29 maggio alle ore 18.00 presso la Galleria Civica Guzzini a Recanati, via Cesare Battisti 34.
Per informazioni Museo Civico Villa Colloredo Mels info@villacolloredomels.it (0717570410)
(Foto di Lucia Montecchiari)
Light for Future vince il bando della Regione Marche riservato agli interventi per le installazioni artistiche volti alla valorizzazione dei borghi e centri storici dei Comuni marchigiani. Il tema del bando per il 2021 è il “light design” inteso come intervento capace di promuovere una fattiva interazione tra ambiente urbano e arte-creatività contemporanea.
Il progetto, promosso dal Comune di Recanati e da iGuzzini illuminazione in collaborazione con l’Associazione Internazionale di Lighting Design IALD, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e la società Distribuzione Elettrica Adriatica DEA sotto la direzione artistica dello scenografo Giancarlo Basili, prevede l’illuminazione architetturale di luoghi rappresentativi della città marchigiana e la proiezione di immagini e suggestioni in grado di dialogare con le persone in un percorso luminoso e narrativo volto a sensibilizzare cittadini e visitatori sul tema della sostenibilità ambientale.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, essere selezionati dimostra come Recanati vuole ripartire dalla cultura e dai progetti condivisi con le eccellenze del territorio. Ancora una volta il lavoro di squadra è risultato vincente. Le installazioni artistiche che andremo a realizzare saranno un’occasione di valorizzazione del centro storico ma anche di socialità e inclusione per la nostra comunità.” ha dichiarato Rita Soccio, Assessore alla Cultura del Comune di Recanati.
A costituire il Comitato Scientifico, guidato dallo scenografo Giancarlo Basili, il sociologo Domenico De Masi e l’architetto Mario Cucinella - insieme con il Comune di Recanati, iGuzzini, IALD (nella persona del lighting designer Susanna Antico) e l’Accademia di Belle Arti (nella persona di Francesca Cecarini).
Oltre all’illuminazione architetturale di alcuni luoghi del centro storico della città, il progetto prevede la proiezione delle immagini frutto di una call to action lanciata da IALD e iGuzzini a quattro tra i più importanti studi di lighting design a livello internazionale - Arup, Licht Kunst Licht, Light Bureau e Speirs Major - sull’uso della luce come strumento di innovazione sociale ed elemento di riqualificazione urbana.
I quattro studi hanno interpretato la loro personale lettura della sostenibilità ambientale realizzando i concept creativi che saranno evocati dai diversi luoghi di Recanati.
“Siamo entusiasti di far parte di questo progetto così importante per Recanati, che abbiamo fortemente voluto insieme al Comune. E’ questo un ulteriore impegno dell’azienda nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni in grado di esaltare luoghi di grande valore, che sono anche i nostri luoghi. Attraverso la creatività e la luce vogliamo promuovere la nostra città, per proiettarla verso il futuro ma con forti radici nella sua storia, nella sua cultura, nella sua architettura e nel suo paesaggio” commenta Adolfo Guzzini, Presidente Emerito di iGuzzini illuminazione.
Light for Future rappresenta un’ulteriore tappa per la valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale di Recanati con l’obiettivo di aumentarne l’attrattività, anche turistica, e potenziarne l’identità culturale.
Gli interventi di luce architetturale e creativa andranno a valorizzare alcuni tra i luoghi più caratteristici del borgo: il Chiostro di Sant’Agostino, il Chiostro di Palazzo Venieri, l’Acquedotto Civico, la Porta San Filippo, l’Ex Cinema Nuovo e il Convento delle Clarisse.
Il Comune di Recanati dà il via al progetto di restauro dei preziosi testi del Liber Iustitiae del XIV secolo, conservati nell’ Archivio storico di Recanati. Una delicata operazione di restauro che verrà effettuata all’interno dei locali della Biblioteca comunale M.A. Bonacci Brunamonti e che per la prima volta potrà essere seguita direttamente dal pubblico interessato, per tutta la settimana, su prenotazione.
Dopo il nulla osta della Soprintendenza delle Marche, sono cominciati ieri i lavori di restauro delle circa 3000 carte del Liber Iustitiae, la preziosa raccolta di libri giudiziari con le rendicontazioni dei processi e delle pene del 1300, antiche scritture dei notai del Comune di Recanati, in latino, con abbreviature e tecniche tipiche dell’epoca.
Le delicate operazioni di restauro sono state affidate alle sapienti mani di Giovanni Pagani direttore della società no profit Recanati e Restauro e della sua collaboratrice Valeria Di Capizzi, associazione che ha sede all’interno della biblioteca seicentesca “Clemente Benedettucci” di Recanati e che ne segue da anni il recupero degli antichi testi presenti.
“Con questa operazione non solo andiamo a recuperare e mettere in sicurezza la storia antica di Recanati ma aprendo il restauro alla cittadinanza vogliamo dare un segno importante di condivisone del bene comune. - Ha dichiarato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio – Grazie alla digitalizzazione, il nostro patrimonio degli antichi testi del Liber Iustitiae potrà essere a disposizione degli studiosi e del pubblico sul web. L'Archivio storico come la Biblioteca e la Mediateca sono luoghi importanti per la crescita culturale e personale della nostra comunità.”
Il restauro seguirà delle procedure standard europee. “ Visto il grave deterioramento delle carte dovuto alla loro antichità, l’operazione di restauro sarà divisa in tre fasi principali – ha spiegato il restauratore di beni librari e documentari Giovanni Pagani – nella prima fase provvederemo a mettere in sicurezza le carte deteriorate dal tempo e dalle muffe, una sorta di pre-restauro che permetterà il consolidamento degli antichi testi cartacei. A seguire provvederemo a digitalizzare il materiale con fotografi specializzati e poi passeremo alla fase finale di restauro vero e proprio che prevede anche l’inserimento nei testi di carte velate giapponesi.”
Un lavoro molto delicato che va fatto in stretta collaborazione con la responsabile dell’Archivio storico la Prof Francesca Bartolacci dell’Università degli Studi di Macerata. “il Liber Iustitiae è una raccolta di testi cartacei contenenti anche copertine in pergamene e cuoio, dove sono stati trascritti dai notai del 1300 le deposizioni, i procedimenti penali e le condanne dei criminali dell’epoca, dalle pene pecuniarie per reati minori, alle condanne all’esilio da Recanati, fino alle impiccagioni. – Ha raccontato la Prof Francesca Bartolacci - Ha un valore storico fondamentale che ci aiuta a ricostruire non solo la società medioevale di Recanati ma dell’intera Italia dei Comuni del XIV secolo. Ringrazio il Comune di Recanati per la grande sensibilità dimostrata verso questo prezioso “tassello” di cultura italiana.”
Per prenotare l’accesso alla visione del restauro dei testi antichi basta telefonare alla Biblioteca Bonacci Brunamonti Tel 071 9740021
Inizia a definirsi il protocollo per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione dei punti straordinari di vaccinazione nei luoghi di lavoro. Attraverso una mail inviata dal direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò a tutte le 120 aziende aderenti, per un totale di oltre 10.000 dipendenti coinvolti, si chiariscono numerosi punti della futura organizzazione degli hub vaccinali.
Il Sistema Confindustriale delle Marche si è fatto promotore di una Convenzione con strutture sanitarie private - in possesso dei requisiti per la vaccinazione - con oneri a carico delle imprese, ad esclusione della fornitura dei vaccini. Nel dettaglio, la convenzione è stato sottoscritta con Kos Care srl.
"Questa modalità punta alla ricerca della formula più efficiente dal punto di vista organizzativo e sanitario, nonché a circoscrivere le responsabilità in capo all’azienda" ha evidenziato il direttore di Confindustria Macerata nella mail inviata alle aziende associate nella mattinata odierna.
In sostanza la Convenzione consente ad ogni singola azienda di appaltare la vaccinazione anti Covid ad una struttura sanitaria privata con specifici requisiti riconosciuti dalla regione, assumendone i costi, eccetto quello per i vaccini, ma esonerandosi da qualsiasi onere e responsabilità.
"Solo le aziende che hanno volontariamente scelto di diventare “Hub Vaccinali” (poiché ospiteranno anche i lavoratori delle aziende del territorio) avranno in carico la messa a disposizione di locali e attrezzature di servizio non sanitarie - spiega il direttore Niccolò nel testo della mail -. Nella convenzione si prevede che l’Organizzazione KOS, oltre a tutta l’attrezzatura sanitaria e al personale medico, paramedico e amministrativo necessario, metta a disposizione delle aziende interessate almeno due Punti vaccinali propri per ambito provinciale".
Per la provincia di Macerata saranno quelli di Villalba a Macerata, Villa Pini a Civitanova e le Terme di Sarnano.
Parimenti, Confindustria Macerata ha già individuato i 4 Hub vaccinali aziendali di competenza provinciale, ubicati presso:
- Poltrona Frau Spa di Tolentino-Hub per le aziende che insistono nei comuni di Tolentino-San Severino-Pollenza-Caldarola-Belforte del Chienti-Sarnano-Urbisaglia-Colmurano
- iGuzzini Illuminazione spa di Recanati-Hub per le aziende che insistono nei comuni di Recanati-Porto Recanati-Montecassiano (Sambucheto)-Montefano
- Ica spa di Civitanova-Hub per le aziende che insistono nei comuni di Civitanova Marche-Montecosaro-Monte San Giusto-Morrovalle-Montelupone-Potenza Picena
- Entroterra spa (Pasta di Camerino) di Camerino-Hub per le aziende che insistono nei comuni di Camerino-Castelraimondo-Matelica-Cingoli-Esanatoglia-Visso-Ussita-Muccia-Serravalle-Pioraco-Sefro-Pievetorina-Castel Sant’Angelo-Valfornace
"I singoli Hub aziendali della nostra provincia ospiteranno le vaccinazioni dei dipendenti delle aziende dei territori limitrofi iscritte a Confindustria - sottolinea Niccolò nel testo della mail -. Si è anche ultimata la loro validazione con gli ispettori dell’Asur Marche Area Vasta 3, deputati dalle Linee Guida ad Interim allegate al Protocollo Nazionale alla verifica dell’esistenza nei Punti vaccinali dei requisiti previsti".
A breve Confindustria Macerata comunicherà alle 4 aziende costituite in Hub vaccinali e a quelle interessate al Piano, l’assegnazione specifica ai singoli Hub e darà tempestiva informativa dell’apertura della Piattaforma messa a disposizione da Kos per le adesioni aziendali e per le iscrizioni on line dei singoli dipendenti interessati.
"Nel frattempo si manterrà costantemente aperta l’interlocuzione con il Governatore della Regione Marche al fine di ogni aggiornamento sull’avvio della distribuzione delle dosi vaccinali. L’effettiva operatività del Protocollo nazionale scatterà quando saranno assicurate dosi vaccinali in quantità adeguata da parte della Regione Marche" sottolinea il direttore di Confindustria Macerata.
LE MODALITA' - Il percorso indicato nella Convenzione con Kos sarà il seguente: tutte le aziende interessate accedono al portale messo a disposizione dalla struttura sanitaria privata KOS Care srl, comunicando la propria preventiva adesione all’Accordo, il punto vaccinale prescelto, i propri dati fiscali, il numero potenziale massimo dei dipendenti e collaboratori che potrebbero fruire del servizio e la delega a richiedere e prelevare i vaccini per loro conto presso il Centro regionale di distribuzione Vaccini (hub regionale).
L’ordine di comunicazione a KOS Care srl della adesione all’Accordo potra’ essere riferimento per definire l’ordine di effettuazione dei vaccini presso i singoli punti vaccinali, nel rispetto comunque dei quantitativi di vaccini disponibili e delle priorità eventualmente definite dalla campagna Nazionale di vaccinazione e dalla Regione Marche.
Sulla base di documentazione e moduli forniti da KOS Care srl, l’Azienda provvederà a recapitare a tutti i propri dipendenti e collaboratori adeguata informativa in merito all’iniziativa, nonché richiesta di preventiva adesione volontaria da esercitare entro 7 giorni dalla precedente adesione aziendale, accedendo alla piattaforma web. Nel sito saranno disponibili tutte le informazioni relative al vaccino e alla procedura di vaccinazione e ogni singolo soggetto interessato inserirà i propri dati anagrafici, la email ed un cellulare di contatto, nonché i riferimenti dell’azienda (ragione sociale, partita IVA, eventuale codice di adesione).
Gli estremi della prenotazione vengono comunicati all’interessato, chiamato a confermare o modificare una sola volta la prenotazione.
Una volta confermata la prenotazione sul portale, nel momento in cui la regione comunicherà la disponibilita’ dei vaccini, la stessa avrà valore di conferma della prestazione che quindi sarà addebitata all’azienda, anche nel caso in cui il dipendente non si presenti.
L’intero servizio, comprensivo anche della attività di segreteria organizzativa per la ordinata prenotazione degli appuntamenti e la loro modifica o conferma, viene proposto ad un prezzo di 25 euro per ciascuna prima inoculazione e di 18 euro per la eventuale dose di richiamo.
Al termine del programma di vaccinazione verra’ trasmesso al medico competente di ciascuna azienda o in carenza di altra figura sanitaria appositamente delegata (medico Inail in assenza di medico competente) l’elenco nominativo dei singoli dipendenti già sottoposti a vaccinazione.
Al Tubaldi non passa la capolista: finisce a reti inviolate il match tra Recanatese e Campobasso.
I giallorossi interrompono la striscia di tre vittorie consecutive, ma compiono un altro passo per accorciare sulla zona playoff.
La cronaca. La prima occasione è per la squadra ospite . Al 10′ Ladu serve Cogliati: pericoloso diagonale mancino in girata e palla che sfiora.
La replica dei giallorossi arriva al 17′ con Liguori, che supera un avversario e sfiora il pareggio con un rasoterra sinistro.
Il match è in equilibrio e al 32′ Liguori pesca Mancini, sul filo del fuorigioco, che impegna Raccichini.
La ripresa è meno vibrante.
Da segnalare, al 18′, il tentativo a giro di Vitali che finisce sopra la traversa. La Recanatese si affida al neoentrato Senigagliesi: prima calcia dalla distanza e poi ci prova direttamente su punizione, palla che finisce fuori in entrambi i casi.
L’arbitro decreta sei munti di recupero, ma le due compagini non riescono a segnare e si accontentano di un punto a testa.
Tabellino:
Recanatese: Amadio, Togola, Sbaffo, Raparo, Liguori, Pezzotti, Scognamiglio, Donzelli (71’ Alessandretti), Gomez (67’ Guercio), Brunetti, Mancini S (67’ Senigagliesi). A disposizione: De Chirico, Ferrante, Capitani, Grieco, Pennacchioni, Bove. Allenatore: Giovanni Pagliari
Campobasso: Raccichini, Fabriani, Vanzan, Ladu (76’ Di Domenicantonio), Menna, Dalmazzi, Bontà, Candellori (88’ Zammarchi), Cogliati, Tenkorang, Vitali. A disposizione: Oliva, Sbardella, Martino, Capuozzo, Mancini A., Fruscella, Di Maio. Allenatore: Mirko Cudini
Arbitro: Felipe Salvatore Viapiana (Catanzaro), 1° Ass. Francesco De Santis (Avezzano), 2° Ass. Alberto Rinaldi (Pisa).
Ammoniti: Raparo (R), Senigagliesi (R), Bontà (C).
Angoli: 2-1
Al via il progetto artistico di riqualificazione urbana del Comune di Recanati su proposta del Centro Culturale di Fonti San Lorenzo, affidato alla mano di Morden Gore, tra i più apprezzati writer italiani. Diritti dei bambini, educazione all'autonomia e non al controllo, presa di parola di chi non ha voce: questi sono i temi che prenderanno forma nei tratti di Morden Gore nella parete della sede del Centro Culturale.
Il disegno di Morden Gore darà una valenza propriamente artistica e culturale alla trasformazione del quartiere, connettendo i valori e la metodologia educativa con la bellezza di un disegno dal grandissimo impatto simbolico.
L’opera d’arte pubblica per Morden Gore deve avere la capacità di stimolare i sensi e il pensiero del fruitore, affinché si instauri una relazione tra l’opera e chi la osserva.
“Trovo che dipingere la propria città, integrando i propri disegni al contesto, immaginando che sia una grande tela tridimensionale, dia sensazioni uniche e risultati a volte strabilianti. – ha affermato Morden Gore - C’è poi la speranza che la gente rimanga stupita e colpita dalla tua creazione che il giorno prima non c’era.”
L’iniziativa si inserisce nel progetto “Arte che (si) fa quartiere” nell’ambito della più vasta evoluzione di Fonti San Lorenzo, che grazie all'attivismo dei volontari del Centro Culturale, dei residenti e dell'Istituto Comprensivo “B.Gigli”, sta diventando sempre più un “quartiere educante”, cioè uno spazio basato sulla relazione la condivisione e il protagonismo di chi lo vive.
Una sperimentazione nazionale che nasce con l’obiettivo di unire aspetti diversi di questo processo di trasformazione, innestando nel quartiere il valore e le potenzialità che solo l'arte porta con sé: il valore immaginativo, la bellezza come occasione di identità e riconoscimento sociale, l'opera muraria come opportunità di riqualificazione e rigenerazione di spazi altrimenti marginali. L'arte diventa così occasione per co-costruire un'identità collettiva valorizzando la partecipazione e la cittadinanza attiva di giovani e adulti.
Un’iniziativa che si compone di tre azioni: la prima dedicata ai ragazzi e ragazze della Scuola Secondaria di Primo Grado “Patrizi” che sono stati affiancati dallo street artist Cowarte per la realizzazione di diversi murales sulle pareti della scuola. La seconda azione prevede a giugno il coinvolgimento anche degli adulti del quartiere, in un laboratorio a cielo aperto dove Cowarte e gli studenti recupereranno tutte le pareti abbandonate di Fonti San Lorenzo. La terza azione, appunto in atto in questi giorni, la creazione dell’opera di Morden Gore.
CHI È MORDEN GORE - Morden Gore (1980) nasce a Macerata e sin da piccolo dipinge in clandestinità, immaginando i muri della propria città come grandi tele, rivendicando gli spazi per esprimersi contro l’abusivismo edilizio e la cementificazione, rispettando le leggi non scritte del movimento dei writer. Trova temi e spunti sociali per le sue opere d’arte, ritraendo spesso la figura femminile come simbolo d’amore per l’uomo, donne quasi sempre arabe o africane, costantemente in guerra, che con la loro caparbietà sono chiamate a ribellarsi alle costrizioni a cui sono sottoposte. Partecipa da 20 anni a decine di collettive di strada e festival di street art tra cui Mon Appetit - Parigi; StArt - Milano; Street art festival - Castel Gandolfo; Vedo a Colori - Civitanova Marche; Human Rights - Rovereto; Ratatà – Macerata.
Il Comune di Recanati, continuamente impegnato nella ricerca di nuovi finanziamenti per la realizzazione di importanti opere pubbliche, partecipa a due nuovi bandi nazionali, dedicati alle scuole materne e a progetti di rigenerazione urbana.
Entrambi i finanziamenti sono messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per un valore totale di oltre 9 milioni di euro.
“La nostra Amministrazione è ormai famosa per la grande capacità di intercettare fondi europei e nazionali per la realizzazione di opere pubbliche- ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – è sempre stata una nostra priorità, ricordiamo che ad oggi sono in atto a Recanati lavori nei diversi settori urbanistici per un ammontare di 13 milioni di euro tutti finanziati con i contributi reperiti dai fondi strutturali tra Commissione Ue Governo e Regione Marche. Grazie alle competenze e al lavoro intenso dei nostri collaboratori siamo fiduciosi sulla presentazione di questi nuovi progetti.”
Le richieste di finanziamento sono così suddivise: 4 milioni e duecento mila euro sono stati richiesti per i progetti delle scuole d’infanzia, dove si prevede la ristrutturazione della scuola materna di Via Camerano, nel rione Mercato e la costruzione di una nuova scuola materna per l'Istituto comprensivo Beniamino Gigli che possa assorbire le scuole di Villa Teresa e dei Palazzi Lorenzini, strutture non di proprietà comunale per i quali attualmente il Comune paga l’affitto.
I restanti 5 milioni di euro ( il massimo consentito dal bando ) sono richiesti per la rigenerazione urbana di importanti opere pubbliche.
“L'attenzione e l'impegno degli uffici ci consentono di provare ancora una volta ad ottenere finanziamenti statali, - spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo- La sensibilità sul tema edilizia scolastica si conferma mentre scegliamo di intervenire su Castelnuovo con ben tre progetti: struttura sportiva, sistemazione area parcheggio Clarisse e recupero ex Asilo Carancini, sul Rione Mercato con la scuola materna di Via Camerano e l’area di Via degli Alpini; oltre ad un nuovo tentativo per il Castello di Montefiore. Non ci facciamo illusioni, la partecipazione ai bandi può andare bene o male, possono essere finanziati tutti i progetti, alcuni o nessuno, ma e fondamentale provarci con idee chiare e progetti credibili: e questi ci sono.”
Scontro fra tre auto: tre persone ferite trasportate al pronto Soccorso
È il bilancio di un incidente avvenuto, nella mattinata odierna, a Recanati in Contrada Addolorata.
Tre autovetture si sono scontrate tra loro per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Municipale, ed una di queste ha terminato la propria corsa in un giardino privato.
Lanciato l’allarme sono accorsi prontamente sul posto i mezzi di soccorso di 118 e Vigili del Fuoco
Tre le persone portate al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Recanati. La squadra dei pompieri di Macerata, intervenuta con un’autobotte e un mezzo 4x4, ha provveduto alla messa in sicurezza della zona dell’intervento.
Coraggio, orgoglio e generosità. Proprio nel significato più profondo di queste parole è racchiuso lo spirito della 29ª edizione delle Giornate FAI di Primavera in programma sabato 15 e domenica 16 maggio 2021. Le Giornate FAI di Primavera sono il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown.
Anche quest’anno la grande manifestazione di piazza del FAI, dal 1993 il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte, storia e natura, torna a coinvolgere gli italiani - dopo i mesi difficili vissuti - nell’entusiasmante scoperta delle bellezze che ci circondano, grazie all’apertura di 600 luoghi in 300 città e 19 Regioni, molti dei quali poco conosciuti o accessibili in via eccezionale, visitabili in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti.
Le Giornate FAI sono un’occasione per conoscere l’inestimabile patrimonio culturale d’Italia e un grande momento di incontro tra il FAI e tutti gli italiani. Chi deciderà di partecipare contribuirà ad aiutare la Fondazione, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, a portare avanti la sua missione.
Per prenotarsi e prendere parte all’iniziativa è richiesto un contributo minimo di 3 euro. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure attraverso l’iscrizione annuale - sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento - o ancora con l’invio di un sms solidale al numero 45586, attivo dal 6 al 23 maggio 2021.
Nelle Marche 61 aperture, 55 beni, 19 località a cura di 5 delegazioni, 6 gruppi FAI, 6 gruppi Giovani. Nell'ultima edizione, risalente al 2019, le Marche segnarono il record di visitatori: oltre 55.000 visitatori negli 80 beni aperti in tutta la regione.
Il catalogo dei beni visitabili durante le Giornate FAI di Primavera raccoglie una proposta così varia e originale che è impossibile da sintetizzare. Ne segnaliamo alcuni:
- Delegazione di Pesaro Urbino:
Rocca Costanza
La Rocca, detta Costanza dal nome di Costanzo Sforza, signore della città, si trova non lontano dalla linea di costa e doveva difendere Pesaro dall'assalto nemico proveniente dal lido o dal porto, e sorvegliare anche la via Flaminia. E' circondata da un profondo fossato a quadrifoglio, in origine pieno d'acqua, superato da un ponte in muratura di cui restano solo le asole murarie.
I lavori di sterro per tale opera di fortificazione iniziarono nel 1474 e, secondo la tradizione del tempo, videro l'intervento di diversi personaggi, dall'imprenditore fiorentino Giorgio di Francesco Marchesi, all'architetto Luciano Laurana, allo stesso committente Costanzo Sforza. L'edificio costituisce un bell'esempio di architettura militare di fine '400; comprendeva inoltre un'aula amministrativa, che serviva da segreteria ducale, ed una residenziale, necessarie in seguito ai tanti disordini interni alla città; successivamente fu destinata all'uso di carcere, subendo diverse modifiche.
L'antica fortezza ha una pianta quadrata con quattro torri cilindriche angolari di circa 20 metri di diametro, su basi scarpate. Il portale a sagoma poligonale, è sormontato da una fascia di pietra d'Istria con lo stemma ed il nome latino del duca Giovanni Sforza, che terminò l'imponente opera nel 1483. Le basi scarpate delle torri dovevano deviare i colpi delle bombarde e attutirli. Varcato l'ingresso, si accede ad un ampio cortile, disegnato dal Laurana, con porticati ad archi regolari ricchi di capitelli, scudi e peducci con emblemi sforzeschi.
- Delegazione di Ancona:
Osservatorio astronomico Paolo Senigalliesi
L'Osservatorio astronomico di Ancona, gestito dall'A.M.A. (Associazione Marchigiana Astrofili), è situato nella zona di Pietralacroce, una delle colline più alte della città che mirano il mar Adriatico e lo skyline storico e portuale del capoluogo. All'interno della sua caratteristica struttura a cupola sono contenuti due telescopi oggetti di continui studi: 1 rifrattore da 150 mm di diametro, usato prevalentemente per la visione di oggetti planetari e 1 riflettore (Newton) da 400 mm di diametro, usato per la visione degli oggetti nebulari.
Inaugurato nel 1976 durante il X congresso dell'Unione Astrofili Italiani in programma ad Ancona. Sul terreno demaniale ottenuto in concessione venne innalzata una costruzione poligonale a 24 lati, parti prefabbricate ancorate a un plinto di cemento, sulla quale venne montata una cupola in vetroresina con ossatura metallica. In merito alla strumentazione, l'università di Catania aveva dismesso in quel periodo un tubo rifrattore con montatura del tipo Merz-Cavignato che per tanti anni aveva operato sull'Etna. La parte meccanica venne ceduta con la formula del “prestito permanente” e a questa montatura venne applicato un tubo a traliccio e sistema ottico newtoniano di 35 cm di diametro e 225 cm di focale. La realizzazione dello specchio e la supervisione alla trasformazione della meccanica fu opera di Paolo Senigalliesi, il compianto socio al quale l'Osservatorio stesso è dedicato.
- Delegazione di Fermo:
Mostra pittorica permanente Giuseppe Pende
Giuseppe Pende, di origine pugliese, incomincia a dipingere all'età di 8 anni grazie anche alla passione del padre Nicola, pittore dilettante, di professione magistrato, dimostrando subito notevole propensione alla pittura. Si iscrive alla facoltà di Architettura. Negli stessi anni frequenta con ottimi risultati i campi di atletica e nel 1935 diviene campione italiano di salto triplo. Tra gli anni cinquanta e sessanta Pende inizia a eseguire sculture in varie tecniche e dimensioni che spaziano dal bassorilievo al tutto tondo, dai bronzi alle statue lignee. Nei primi anni settanta inizia a sostituire i l'olio ad altri colori, intraprendendo così un nuovo periodo di ricerca artistica dove predilige altre tecniche come le tempere, gli acrilici, i pastelli, le matite, i pennarelli e persino le biro. Anche i supporti sui quali dipinge sono i più disparati: tele, formica, lastre zincate, alluminio, ottone, tavole, carta e cartoncini, piastrelle di ceramica, masonite, seta e altre stoffe.
- Delegazione di Ascoli Piceno:
Palazzo e Pinacoteca Vescovile
Nella splendida città di Ascoli Piceno, Piazza Arringo è la più antica e la più grande in dimensioni, caratterizzata sul lato sud dall'imponente facciata del Palazzo Comunale dell'Arengo e ad est dalla Cattedrale di S. Emidio col Battistero; tra i due blocchi chiude il lato sud il complesso del Palazzo Vescovile, che ha di fronte edifici rimaneggiati tra XVIII e XIX secolo tra i quali Palazzo Panichi, sede del Museo Archeologico.
Il Palazzo Vescovile di Ascoli è costituito da un complesso di tre edifici adiacenti di diversa epoca e stile; fino al secolo scorso con gli orti e il giardino murato lambiva le sponde del sottostante Torrente Castellano e nel tardo medioevo costituiva il luogo del potere politico-religioso del Vescovo di Ascoli.
La grande facciata della Cattedrale di Cola dell'Amatrice (1529) si sovrappose parzialmente al Palazzo Caffarelli e successivamente il nuovo Episcopio chiuse il lato Sud della Piazza.
Palazzo Caffarelli si sviluppa su tre livelli e dalle epigrafi in facciata conosciamo gli interventi operati dal vescovo Caffarelli nel 1496 e dal vescovo Filos Roverella con il primo restauro. Sull'angolo opposto si erge il Palazzo Roverella. L'edificio fu fatto costruire a cominciare dal 1532 dal Vescovo Roverella (1518-1550), poggia su un alto basamento in bugne rustiche e tra le finestre del primo piano, sotto lo stemma papale è collocata l'epigrafe celebrativa. Il fronte posteriore del Palazzo si sviluppa su quattro livelli fuori terra, con un doppio ordine di loggiato a tre arcate, sul grande giardino all'italiana. La loggia del piano primo fu tamponata nel XVIII secolo e all'interno delle arcate vennero realizzate semplici finestre rettangolari. Tra i due palazzi si sviluppa la lunga facciata dell'Episcopio, frutto di numerosi interventi architettonici fatti eseguire dai Vescovi nelle diverse epoche.
- Delegazione di Macerata:
Cingoli: passeggiata verso il centro storico
Una passeggiata alla scoperta della meravigliosa realtà paesaggistica che avvolge come un abbraccio, il prestigioso nucleo architettonico-monumentale della città di Cingoli. Il percorso guidato da giovani esperti conoscitori del territorio, ha nei luoghi topici, i suoi affascinanti riferimenti: i viali Gino Valentini, i giardini pubblici, i viali della Carità e il parco delle Pietre Vive. Attraverso la Porta dei Tassi ci si inoltra poi verso via della Polisena e il quartiere dello Spineto, costeggiando i palazzi nobiliari tra gli altri Palazzo Puccetti, affiancati da umili case, fino ai resti dell'antica Sinagoga. Il percorso si conclude con la originale e coinvolgente esperienza del "Restauro Aperto" nella Chiesa di Santo Spirito prestigioso luogo sacro le cui origini risalgono alla metà del 300.
Tanti però saranno i gioielli delle Marche da poter visitare, tra gli altri anche: il borgo storico di Offida, Villa Cerboni Rambelli e la Riserva naturale Sentina a San Benedetto del Tronto, l'Antica farmacia dell'ospedale Fatebenefratelli di Jesi, la cattedrale di San Flaviano a Recanati, il complesso storico Cartiere Miliani a Fabriano, il percorso di architettura modernista a Senigallia, Villa Severini a Fano.
La Recanatese batte per tre a uno il Porto Sant'Elpidio, nel recupero della ventunesima giornata del girone F del campionato di Serie D. Si tratta di tre punti pesanti per la formazione leopardiana, che ora torna a "vedere" la quota playoff: i 41 punti della Matese distano solo tre lunghezze e i giallorossi hanno giocato una partita in meno.
LA CRONACA - Il vantaggio arriva al settimo minuto del primo tempo, al termine di una spettacolare azione, conclusa da una splendida conclusione ad incrociare di Sbaffo, al volo. Il raddoppio arriva a stretto giro di posta, con un contropiede velocissimo dei leopardiani. Stavolta Sbaffo si traveste da uomo assist e lancia Togola in campo aperto: il terzino è bravissimo a battere a tu per tu il portiere avversario.
Il tris giunge all'alba della mezz'ora di gioco con l'ottima iniziativa di Liguori sul lato destro dell'area di rigore: il suo tiro a fil di palo è vincente. Nel frangente la difesa di casa è apparsa piuttosto sonnacchiosa.
Nella ripresa il Porto Sant'Elpidio trova la rete della bandiera, grazie alla precisa realizzazione di Carissimi dagli undici metri. Palla da una parte, Amadio dall'altra. Restano parecchi dubbi circa la concessione del penalty, causato dall'atterramento di Palladini: è apparso piuttosto generoso.
"L'incrocio tra la strada Carlo Urbani con la strada Torrette in contrada San Pietro, per la sua conformazione, è da sempre tra i più pericolosi della città. Gli incidenti si susseguono ormai settimanalmente con gravi danni ai mezzi e mettendo a rischio l'incolumità dei conducenti e i loro trasportati. Si registrano danni anche ai beni dei privati, quali recinzioni e muretti, come accaduto nell'ultimo grave incidente dell'11 marzo".
A segnalarlo è Benito Mariani, coordinatore cittadino della Lega Recanati.
"La strada principale, Carlo Urbani, che collega la città alla strada Regina è interessata da un traffico automobilistico elevato - aggiunge il consigliere leghista -. Su questa strada, in entrambi i sensi di marcia, nell'attraversare l'incrocio gli autoveicoli transitano ad elevata velocità nonostante i limiti previsti ed indicati da apposita segnaletica. La strada Torrette è anch'essa molto trafficata e pericolosa a causa della condizione di dissesto in cui si trova da tanti anni. Inoltre, in prossimità di tale incrocio e nelle vicinanze, non sono presenti attraversamenti pedonali".
"I cittadini, residenti e non, da anni segnalano la pericolosità di questo incrocio chiedendo di intervenire perché sia reso più sicuro, ma il loro appello resta ancora inascoltato. Riuscire ad immettersi nella strada Carlo Urbani sani e salvi, partendo dallo stop della strada Torrette, è pressoché questione di fortuna!" lamenta Mariani.
"Va ricordato che l'art. 14 del Codice della Strada stabilisce poteri e compiti degli Enti proprietari delle strade, a cui sempre più giudici fanno riferimento a seguito di gravi incidenti stradali, nell'attribuire responsabilità anche ai sindaci" preciso ancora Mariani.
Pertanto i consiglieri leghisti del comune di Recanati, con apposita mozione, chiedono - per motivi di sicurezza stradale e pubblica - che venga sistemata la strada Torrette nel tratto che presenta buche e avvallamenti pericolosi, e che venga installato un semaforo intelligente che funzioni con verde fisso sulla strada Carlo Urbani in entrambi i sensi di marcia, e a chiamata per i pedoni e chi proviene dalla strada Torrette in contrada San Pietro.
Primo maggio all’insegna del maltempo nelle Marche.
I Vigili del fuoco stanno lavorando da ieri sera a causa del maltempo per fronteggiare le diverse richieste che sono pervenute alle sale operative. In particolar modo sono richieste dovute ad alberi e rami pericolanti. Le maggiori criticità si sono avute nella provincia di Ancona ed in particolare nella zona del Fabrianese dove oltre agli alberi ed ai rami pericolanti nella mattinata a Sassoferrato la squadra di Arcevia e intervenuta per riposizionare dei box di cavalli che sono stati divelti dalla propria sede.
Al momento sono una cinquantina gli interventi effettuati nella Regione. Per quanto riguarda il Maceratese diverse le operazioni dei Vigili del Fuoco nella notte e nelle prime ore della mattina per rami e alberi caduti, soprattutto nelle zone di Camerino, Corridonia e Recanati
Non si segnalano feriti.
(Le foto sono relative all’intervento di Sassoferrato)
Continua la campagna solidale verso le famiglie recanatesi in difficoltà che hanno avuto un grave peggioramento dalla crisi determinata dal protrarsi del periodo pandemico.
Grazie all’impegno dell’associazione AltraEco, in collaborazione con il GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) “Gassosa”, con la Bottega del Commercio Equo e il patrocinio del Comune di Recanati, riparte l’iniziativa della Spesa Solidale.
Il progetto, da giovedì 6 maggio, intende sostenere settimanalmente e costantemente per tutta l’estate, almeno dieci famiglie “fragili”, individuate dall'ufficio servizi sociali in rispetto della normativa sulla privacy, con pacchi di spesa di generi alimentari preparati con il contributo dei soci e dei simpatizzanti delle Associazioni coinvolte.
L’iniziativa parte grazie ad un nucleo base di persone che si sono rese disponibili a sostenere continuativamente l’impegno per il tempo che sarà necessario e fa affidamento su un effetto positivo e trascinante verso tutti coloro che vorranno unirsi alla campagna solidale, per poter sostenere l’impegno di spesa ed aiutare un sempre maggior numero di famiglie in difficoltà.
Il Sindaco di Recanati Antonio Bravi manifesta "il suo apprezzamento alle associazioni coinvolte nell'iniziativa e invita i concittadini e le concittadine che hanno possibilità ad aggiungersi a quanti hanno già dato disponibilità".
L'Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini aggiunge il suo plauso all'iniziativa, che cade in un momento difficile per molte famiglie e riesce a venire incontro ad alcune esigenze difficilmente colmabili con gli strumenti a disposizione: “Come spesso accade, la bellezza del volontariato riesce a creare benessere e meraviglia. Ne siamo grati.”
Per aderire alla campagna solidale si potranno utilizzare le seguenti modalità di contributo:
- ordine di una cassetta/prodotto solidale per i soci del GAS 2;
- donazione di contributi in denaro, possibilmente periodici e continuativi, per chi è volontario o cliente della bottega di Mondosolidale, oppure con un acquisto diretto di prodotti;
- donazione di contributi in denaro possibilmente periodici e continuativi per i clienti del mercatino del biologico Ti Porto l’Orto e per i soci di Altraeco, oppure acquisto diretto di prodotti;
- erogazione liberale, possibilmente mensile, per la spesa solidale all’IBAN di Altraeco: IT 52 Z 0760113400001030117145
Approvato dalla Giunta il progetto definitivo della nuova ciclovia del Potenza di cui il Comune di Recanati con i Comuni partner Montelupone e Porto Recanati, è capofila nella gestione e realizzazione della nuova infrastruttura.
Redatto a firma del professionista incaricato arch. Omar Pasquinelli, per un importo di 650.000 euro, totalmente finanziato dalla Regione Marche al Comune di Recanati, la nuova infrastruttura renderà fruibile a ciclisti e pedoni il tratto compreso tra Porto Recanati, Recanati e Montelupone.
Un percorso di 23 km che da Recanati si snoda lungo le dolci colline Leopardiane, tra le campagne ricche di vigneti, di luoghi d’interesse storico e il la riva del Potenza, fino a scoprire la bellezza delle spiagge di Porto Recanati.
“Un progetto di mobilità sostenibile e di interconnessione del territorio che apre a Recanati nuove opportunità di sviluppo turistico ed economico – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Grazie alla realizzazione della nuova infrastruttura i Comuni della vallata del Potenza potranno essere scoperti da un turismo lento ed ecosostenibile. Un progetto di valorizzazione del territorio basato sulla connessione delle bellezze del paesaggio a piste ciclabili percorribili che ci permetterà di potenziare l’offerta di qualità.”
Il cicloturismo è una modalità di turismo sostenibile che utilizza un mezzo a zero impatto ambientale e consente di unire al piacere della vacanza la possibilità di fare attività fisica e vivere “a misura d’uomo” la natura ed i percorsi scelti.
“Grazie all’investimento della Regione su questo tipo di infrastrutture, i cittadini e i turisti potranno andare in bici dal mare alla collina in un percorso in rete con i Comuni di Porto Recanati e Montelupone - ha affermato l’Assessora alla Cultura e al Turismo Rita Soccio - il percorso rafforzerà le identità culturali delle singole comunità regalando ai visitatori nuove esperienze. Il cicloturismo permette di scoprire paesaggi e luoghi di interesse storico al giusto ritmo, veloce per divertirsi e piano per non perdersi nulla, la bicicletta è il mezzo di trasporto perfetto per viaggiare immersi nelle bellezze della nostra natura.”
Con due aree di sosta e segnalazioni tecniche e storiche dei luoghi di interesse culturale, il percorso della nuova ciclovia del Potenza rientra nella rete ciclabile regionale. Una forma di impianto a pettine che consentirà il collegamento delle aree interne con la litoranea adriatica. Le vallate fluviali si configurano come percorrenze “naturali” sia dal punto di vista morfologico, per la mancanza di forti dislivelli, che dal punto di vista storico-turistico, costituendo l’ossatura lungo la quale si sono sviluppate storicamente tutte le attività umane.
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano annuncia che da giovedì 29 aprile 2021 riapriranno, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza sanitaria, i Beni nelle regioni dov’è consentito in base al DPCM del 26 aprile. Nei fine settimana la prenotazione è obbligatoria entro al massimo 24 ore prima. Le prenotazioni si potranno effettuare sulle pagine web dei singoli Beni a partire da mercoledì 28 aprile.
Nelle Marche riapre al pubblico l’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati l’orto-giardino a pochi passi dalla casa natale di Giacomo Leopardi, in cima al famoso “ermo colle” in cui il poeta ambientò la celebre poesia L’Infinito. Un tempo orto concluso dell’antico Monastero di Santo Stefano, è ancora oggi un luogo semplice di pace e silenzio, che induce alla riflessione e alla contemplazione, punteggiato di cipressi e alberi da frutto, con ortaggi, fiori e qualche filare di vite, restituito alla sua storica natura grazie a un progetto donato al FAI dall’architetto Paolo Pejrone e realizzato insieme al Comune di Recanati.
Nel 2017 il Bene è stato dato in concessione dal Comune di Recanati, dal Centro Nazionale Studi Leopardiani e dal Centro Mondiale della Poesia e della Cultura “Giacomo Leopardi” al FAI, che ha voluto qui realizzare un progetto di valorizzazione e restauro che mettesse in relazione i due aspetti del Colle dell’Infinito: quello paesaggistico e quello filosofico e poetico.
“Per consentire al pubblico di visitare i Beni nella massima sicurezza, il FAI si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza interpersonale o fisica, spiegano in una nota. In tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.
Il giorno precedente l’appuntamento, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare materiali di supporto alla visita nel Bene, a cura dell’Ufficio Affari Culturali FAI. Gli stessi materiali, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo, saranno accessibili in loco su supporti digitali grazie a un QR Code scaricabile direttamente in biglietteria.
L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio sarà permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi FAI i clienti dovranno indossare la mascherina e saranno a disposizione guanti monouso, qualora fossero preferiti all’igienizzazione delle mani. Si invita inoltre a effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori. L’accesso è vietato a chi abbia una temperatura corporea superiore a 37.5°”.
A seguito delle recenti misure varate dal DPCM del 26/04/2021 in merito all’emergenza sanitaria in atto, che prevedono la riapertura - nelle regioni classificate Gialle - di musei e altri siti culturali, la città di Recanati si prepara al meglio per accogliere visitatori e turisti nelle strutture del circuito museale “Infinito Recanati”.
Da sabato 1 maggio, l’Ufficio Turistico di via Leopardi e la Torre del Borgo/MUREC apriranno al pubblico nelle giornate di sabato e domenica, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie dettate dall’attuale fase pandemica.
Per accedere alla Torre del Borgo sarà necessaria la prenotazione obbligatoria.
Maggiori dettagli sulle modalità d’accesso saranno forniti sui siti web www.infinitorecanati.it e www.myrecanati.it
Per quanto riguarda invece il Museo Civico di Villa Colloredo Mels e il Museo Beniamino Gigli sarà necessario attendere ancora qualche altro giorno per la riapertura; nel primo sito si stanno infatti realizzando importanti lavori sugli impianti antincendio e altre migliorie, che stanno interessando tutti gli spazi del vasto polo culturale, mentre all’interno del Teatro Persiani, che ospita il Museo Gigli, sono in via di ultimazione i lavori del Museo della Musica.
Dal 3 maggio le canzoni dei finalisti in onda su Rai Radio 1 e al via la gara su Facebook per eleggere 2 vincitori
Presentati in concerto in anteprima nazionale i 16 finalisti della XXXII edizione di Musicultura, dal Teatro Persiani di Recanati, in diretta su Rai Radio 1, la radio ufficiale dell'evento.
Una grande serata di musica d’autore live condotta da John Vignola con la partecipazione di Marcella Sullo e Duccio Pasqua in collegamento dagli studi di Roma di Saxa Rubra di Rai Radio 1. Ospite della serata il poeta e scrittore Guido Catalano tra i membri del Comitato di Garanzia di Musicultura. “Non avrei mai pensato di essere nell’ importante Comitato insieme a Vasco Rossi e a tanti altri grandi musicisti – ha detto Catalano - Io amo la musica, è stato bellissimo poter leggere le mie poesie accompagnato dai musicisti a Musicultura. Sono sopravvissuto alla pandemia scrivendo fiabe, leggendo libri e ascoltando musica".
Dalla Regione Marche il saluto dell’Assessore alla Cultura Giorgia Latini “E’ un grande piacere portare il mio saluto a Musicultura simbolo e eccellenza culturale delle Marche capace di valorizzare la nostra identità e di trasmettere a livello nazionale e nel mondo l’immagine della nostra straordinaria regione. Oggi più che mai, dopo la chiusura prolungata per la crisi sanitaria che ha creato danni non solo economici ma anche psicologici e sociali, sostenere e promuovere eventi culturali significa porre le basi per il benessere della comunità, il rilancio e la rinascita delle Marche. Grazie a Musicultura riparte quindi lo spettacolo, le emozioni e il territorio. Mi congratulo per questa manifestazione che dal 1990 contribuisce all’evoluzione stilistica e al ricambio generazionale della canzone italiana aprendo al dialogo intergenerazionale dove nuovi linguaggi espressivi si confrontano con la tradizione".
Il Sindaco di Recanati Antonio Bravi nel dare il benvenuto ai giovani finalisti ha sottolinato il legame culturale che c’è tra Recanati Musicultura e la poesia ricordando la figura dello storico fondatore e direttore artistico del Festival Piero Cesanellli: “Qui a Recanati abbiamo tutti amato Piero Cesanelli, la città lo vuole ricordare intitolando a suo nome il largo dove è ubicato il nostro storico Teatro Persiani.”
“E’ veramento bello ritrovarsi insieme ad ascoltare la musica dal vivo nel Teatro della città – ha aggiunto l’Assessora alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio- Recanati non si è mai fermata, la cultura è il motore che ci ha spinto a realizzare sempre nuove idee e progetti per vivere meglio.” Presente alla serata, la seconda città del Festival, Macerata, con l’ Assessore ai grandi eventi del Comune Riccardo Sacchi “Macerata e Recanati oggi in Italia sono le città per cantare. Ci avviciniamo con grande impazienza ed entusiasmo a vivere la settimana delle serate finali di Musicultura di giugno a Macerata".
Presentatori d’eccezione, per una notte, anche i giovani studenti delle Università di Camerino e Macerata nei lanci dei 16 artisti finalisti sul palcoscenico del Persiani.
Ad aprire la carrellata delle esibizioni Henna con Au revoir una canzone che scopre un amore destinato a finire, eseguita dalla cantautrice Valtellinese con verve espressiva ed originalità di pensieri.
Con un brano dagli orizzonti sonori nitidi e un approccio interpretativo tagliente, il produttore e artista triestino Sesto si e sibito con Sbalzi una canzone con un equilibrio suggestivo tra densità e rarefazione.
Valanghe è la canzone proposta da Elasi, una galassia di spunti stilistici condensati in un sound personale; un bell’invito a tuffarsi nel ballo della vita.
Ciao sono Vale, un nome d’arte che è gia una presentazione e una canzone che parla di un amore corrisposto che trova nel fuoco di un rapporto a due il rifugio dal freddo del mondo: Tutto ciò che vuoi eseguita con una voce intensa e un arrangiamento calibrato.
Caravaggio, da Latina, con una vocalità moderna e personale, ha presentato la canzone Le cose che abbiamo amato davvero, il pathos di una verità amara, figlia della vita vissuta.
Come tirarsi fuori da una relazione tossica, Elvira Caobelli lo racconta con forza e passione nel brano Grazie a Dio ne sono fuori, una canzone minimale nella forma e potente nella sostanza.
I The Jab si sono esibiti con ritmo, melodia e fluidità nel brano Giovani favolosi, una prova matura, figlia della volontà di rispondere artisticamente a sé stessi.
Lune storte è la canzone di Luk di Napoli un evocativo flusso di coscienza, tra sonorità dilatate e avvolgenti aperture melodiche.
La gioia della passionalità e lo stupore dell’amore vissuti e cantati senza rete, sono i temi di Miglio nella canzone Pornomania, una freccia che va diritta al centro.
I Sudestrada con un elettro-pop ispirato e un testo levigato hanno presentato Bazar, la descrizione di un romantico altrove in bilico tra sogno e realtà.
Una canzone di sentimento e solitudine quella presentata dai fratelli Brugnano in Canzoni da mangiare insieme, la poetica sincerità del pensare l’amore in presa diretta.
La radio è la canzone sbarazzina, felicemente vestita in abito rétro di Mille che ha espresso con voce frizzante, ritmo in battere e ritornello trascinante.
Sara Rados con parole giuste, cercate con cuore e fatica ha presentato Carapace un brano spiazzante, onirico e al tempo stesso concreto.
La sincerità di un ventenne che si interroga sul proprio futuro in una ballad dai toni delicati e struggenti è la canzone presentata da Lorenzo Lepore: Futuro.
I The Pax Side Of The Moon si sono esibiti con la canzone-inno Lombardia (dicon tutti che sei mia…) la Lombardia e le sue genti stilizzate con ironia, autoironia e tenerezza.
Francesca Romana Perrotta ha chiuso il concerto dei 16 artisti finalisti con la canzone d’amore Dentro a un bar: entrare in un bar e riconoscere lui, seduto di spalle, in un attimo sentirsi riavvolgere dalle spire di una storia d’amore.
Da lunedì 3 maggio Rai Radio 1 prenderà in consegna le canzoni finaliste per accompagnarle nelle case degli italiani nelle trasmissioni di Radio 1 Music Club e Stereonotte condotte rispettivamente da John Vignola e Duccio Pasqua. Lo stesso giorno si aprirà la gara sulla pagina Facebook di Musicultura per l’elezione del pubblico, a suon di like, di due degli otto vincitori finali del Festival. Gli altri sei vincitori saranno decretati dal prestigioso Comitato di Garanzia di Musicultura composto da Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Alessandro Carrera, Guido Catalano, EnnioCavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.
In otto saliranno sul palcoscenico dello Sferisterio di Macerata, insieme ai grandi ospiti delle serate finali, nella settimana del Festival tra il 14 e il 19 giugno, dove si contenderanno il titolo di vincitore assoluto e l’ambito Premio Banca Macerata di 20 mila euro.
Il Garante Regionale dei Diritti della Persona accoglie il ricorso presentato dalla Lega Recanati per l'avverso diniego tacito del Comune di Recanati, opposto all'istanza di accesso agli atti presentata dal capogruppo Benito Mariani, in data 18 febbraio 2021, per ottenere gli atti e documenti relativi alla convenzione Project Financing denominato “Infinito Recanati – Proposta per un nuovo modello di gestione e valorizzazione dei beni culturali e delle politiche per il Turismo della Città di Recanati con la Società Cooperativa Sistema Museo”.
In particolare, veniva richiesta “tutta la documentazione, relativa a sicurezza e agibilità dei musei e delle strutture in concessione alla Soc. Cooperativa Sistema Museo”, oltre ad altra documentazione meglio dettagliata nell'iniziale istanza, tra cui anche quella relativa al contratto di subappalto con la cooperativa Spazio Cultura.
"Alla richiesta di accesso agli atti seguiva il silenzio di oltre due mesi da parte dell'Amministrazione comunale, pertanto, sono stato costretto a rivolgermi al Difensore Civico Regionale al fine di tutelare il diritto di poter svolgere l'attività e l'azione politica di controllo in qualità di consigliere comunale" sottolinea Mariani.
"Ricordiamo come da mesi il gruppo consiliare della Lega si stia adoperando per verificare e fare chiarezza su quanto previsto nel contratto di convenzione sia stato rispettato ed applicato a tutela di tutte le parti interessate, partendo dalla tutela dei diritti dei lavoratori e loro sicurezza nei luoghi di lavoro, all'utilizzo dei servizi civili, alla tutela del patrimonio artistico culturale recanatese, e alla sicurezza dei turisti - ricorda ancora il consigliere leghista -. Contratto che costa alla Città dell'Infinito ben € 1.548.000,00 (più iva)".
Il Difensore Civico Regionale in virtù del combinato-disposto di cui agli articoli 43, comma 2, Tuel e 25, comma 4, della Legge n. 241/1990, ha chiesto di riesaminare il diniego tacito, opposto al Consigliere Mariani, consentendo al medesimo di accedere alla documentazione richiesta.
È di 7,1 milioni di euro l’investimento che la Provincia di Macerata ha previsto per gli istituti scolastici del territorio. “Questo è un finanziamento che segue tutti gli interventi già annunciati sulle nostre scuole - dichiara il Presidente Antonio Pettinari in conferenza stampa, alla presenza anche dell’ingegnere Luca Fraticelli e del tecnico Piercarlo Bugari - . Il Ministero dell’Istruzione ha disposto con un decreto di fine marzo queste risorse di 1 miliardo e 125 milioni di euro a favore di Province, Città metropolitane ed enti di decentramento regionale, assegnando alla nostra Provincia la quota di 7.106.807,75 di euro da destinare a interventi di manutenzione straordinaria, efficientamento energetico, nuove costruzioni, messa in sicurezza e cablaggio degli edifici scolastici.
"Entro il 30 aprile, quindi in tempi molto celeri, dobbiamo proporre gli interventi da realizzare e completare i progetti di fattibilità che servono per effettuare la procedura di inserimento delle opere nella piattaforma nazionale. Tali proposte saranno esaminate dal Ministero nella loro conformità e quindi autorizzate o meno. A quel punto, ottenuto il via libera potremo proseguire con gli atti necessari”.
La Provincia di Macerata, che ha sempre mostrato costante attenzione sulla sicurezza delle scuole, ha previsto degli interventi che si inseriscono nel contesto dei progetti già approvati e di quelli in corso; sono numerosi i lavori già progettati nelle scuole provinciali attraverso altri canali di finanziamento, compresa anche la realizzazione della scuola innovativa, che sarà costruita grazie al bando nazionale che la Provincia si è aggiudicato nel 2020, del valore di 10 milioni di euro.
Due milioni e 400mila euro vengono previsti per i lavori di realizzazione dei nuovi spazi all’IIS Leonardo da Vinci di Civitanova Marche, dove ci sono il Liceo Classico e Scientifico. In questa scuola, cresciuta in modo esponenziale a livello di iscritti, si prevede un ampliamento per avere a disposizione 15 nuove aule.
Nuove aule anche per l’IIS Mattei di Recanati, dove l’investimento di 1,2 milioni di euro permetterebbe la realizzazione di 10 classi, che si aggiungerebbero alle 5 già costruite nell’ultimo anno nel nuovo ampliamento.
“Una considerazione particolare è stata rivolta anche alle palestre - prosegue Pettinari -, strutture che servono migliaia di studenti. In questo caso abbiamo previsto 1,1 milioni di euro per la costruzione della nuova palestra all’IIS Mattei di Recanati, dove a pochi metri ci sono anche il Liceo Scientifico e non molto distanti il professionale e il Liceo Classico. Questa struttura sarà a servizio anche di questi istituti secondari cittadini.
Stessa logica a Macerata dove destineremo 1,2 milioni di euro per la costruzione di una nuova palestra in via Cioci: in questo caso sarà a disposizione dell’IIS Matteo Ricci, dell’ITE Gentili, del Liceo artistico Cantalamessa, del Liceo Classico e del Linguistico Leopardi. Infine 1,2 milioni di euro per la nuova palestra dell’IIS Garibaldi di Macerata, dove tra l’altro sono in corso i lavori per la messa in sicurezza della palestra esistente, grazie al reperimento di risorse extra-terremoto”.