Il comune di Macerata si è aggiudicato un altro importante finanziamento che permetterà di eseguire lavori di restauro di alcuni tratti delle mura urbiche, in particolare di viale Giacomo Leopardi e viale Diomede Pantaleoni e della ripavimentazione della porzione di marciapiede prospiciente l'Arena Sferisterio, dal sottopassaggio pedonale fino alla fermata dell'autobus (lato viale Diomede Pantaleoni).
Il progetto è volto ad integrare quanto inserito e in parte già realizzato o in corso di realizzazione, nell'ambito del programma unitario di Rigenerazione Urbana presentato dal comune di Macerata, finanziato con fondi del Pnc (Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al Pnrr) denominato MurAperte.
Questa mattina, a Fossombrone, l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori ha partecipato alla conferenza stampa regionale di presentazione, presieduta dall’assessore regionale ai lavori pubblici Francesco Baldelli, della graduatoria del bando relativo all’assegnazione dei contributi. L’intervento che riguarderà Macerata, del valore complessivo di 725mila euro, sarà finanziato in compartecipazione (il finanziamento regionale ottenuto dal Comune è di 500mila euro).
"Un ringraziamento alla regione Marche, al presidente Francesco Acquaroli e all'assessore Francesco Baldelli che con questo, e con altri bandi, hanno impresso un indirizzo rivolto alla valorizzazione dei borghi e delle bellezze storiche del nostro territorio - ha commentato il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli -. Il restauro delle mura storiche rappresenta un altro intervento concreto di riqualificazione del centro storico di Macerata che si va ad aggiungere agli altri portati avanti dall'amministrazione in questi tre anni".
"Esprimiamo grande soddisfazione per l'esito del bando che ha valorizzato la bontà della proposta progettuale redatta dal nostro Ufficio tecnico - ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici, Andrea Marchiori -. Diamo così continuità all'intervento già in opera sul tratto delle mura di viale Leopardi e a quello prossimo all'avvio sulla pavimentazione di piazza Nazario Sauro. Il decoro urbano e la manutenzione del patrimonio della città sono gli obiettivi concreti che l'amministrazione Parcaroli sta attuando".
L'intervento sarà finalizzato alla conservazione dell’esistente. Tutte le superfici saranno interessate da una pulizia con idrolavaggio utilizzando uno specifico macchinario in funzione della consistenza del materiale da trattare per evitare il danneggiamento e salvaguardare la superficie.
Si procederà poi alla scarnitura per l'asportazione della malta di allettamento senza danneggiare le superfici di mattoni e, successivamente, alla ripresa della muratura con materiale simile a quello esistente e realizzata con la stessa tecnica di lavorazione. Le mura saranno poi interessate dalla stuccatura e dal restauro e rifacimento della cornice con mattoni posti in piano sagomati. L’intervento prevede, infine, un trattamento antivegetativo e consolidante e un trattamento protettivo finale.
In relazione al rifacimento del marciapiede prospicente l’Arena Sferisterio, allo stato attuale si presenta in stato di forte degrado con cordoli fortemente usurati e quasi scomparsi sotto la quota dell’asfalto stradale. L'intervento è volto alla sostituzione della superficie asfaltata con una pavimentazione in arenaria.
Per poter rialzare la quota del cordolo perimetrale rispetto la strada e mantenere la stessa quota del marciapiede esistente senza dover modificare il parapetto storico che corre lungo il lato esterno, si provvederà a realizzare un'aiuola lungo il bordo stradale che consentirà una maggior protezione ai pedoni dagli autoveicoli in transito e un miglior habitat per le alberature esistenti.
Sagra della polenta: a Santa Maria in Selva (Treia) si è chiusa l'edizione numero 47. Un evento rivelatosi sold out con migliaia di presenze nonostante il meteo inclemente nel secondo weekend e dunque straordinario perché riemerso con intatta popolarità e attrazione dal post Covid. Finalmente libero da lacci e lacciuoli imposti e rigorosamente rispettati dall'emergenza pandemica.
Una sagra rinnovata nel comitato organizzatore, ora presieduto ad honorem dal parroco don Igino Tartabini nel segno dell'eredità spirituale del predecessore don Giuseppe Branchesi, tra le prime vittime della pandemia.
Un battesimo del 'fuoco' per uomini, donne e giovanissimi impegnati a tutto campo: dalla grande pesca di beneficenza al servizio ai tavoli. Polenta bianca o rossa: sempre e comunque con il like gastronomico di tutti e pure delle delegazioni ospiti, venerdì scorso a cominciare dalla proloco di Piediripa con il presidente e la segretaria generale Pina Ramaccioni.
Sabato c’è stata grande festa attorno al governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. "Un prodotto straordinario, un'organizzazione formidabile a rappresentare una comunità coesa del nostro amato territorio. Santa Maria in Selva è un modello virtuoso in questo percorso identitario dove la forza generosa del volontariato e l'amore per la propria terra si fondono insieme in uno sforzo vincente", ha detto il presidente.
Domenica gran chiusura con numerosi ospiti: "Sono venuto a festeggiare qui con mia moglie il mio terzo anno da sindaco. Sono stato eletto il 24 settembre e mi pare davvero appena ieri" ha detto Sandro Parcaroli che, successivamente eletto pure a capo della Provincia, ha accettato l'invito del predecessore Antonio Pettinari, presidente emerito dell'ente, che essendo di Santa Maria in Selva, della Sagra è 'nume tutelare' e promotore.
Una tavolata d’eccezione con Rosaria Del Balzo Ruiti (CRI), Paola Ballesi (già direttrice dell'Accademia delle Belle Arti a Macerata e Brera), suo marito l'avvocato professor Ubaldo Perfetti; da Sefro il patron della celebre troticoltura 'Erede Rossi', Lino Rossi.
Un tavolo a cui si è pure aggiunto ad un certo punto della serata il patron della Lube, Luciano Sileoni, con il patron della Med Store, lo stesso Parcaroli, un abbraccio e un dialogo stretto stretto tra due imprenditori che hanno fatto la storia dell'industria made in Macerata.
Una tavolata dove la politica è stata bandita (da Parcaroli, sollecitato dai cronisti, l'assicurazione che il parcheggio a rampa Zara si farà tuttavia nei limiti delle provvidenze a disposizione) per far posto a 'sua maestà la polenta. Su tutti la 'benedizione speciale' di don Igino, arrivato con un po' di ritardo perché impegnato costantemente anche e soprattutto nella cura delle anime di Chiesanuova, seppur validamente sostituito a Santa Maria in Selva da don Giovanni, giovane sacerdote da Pechino.
Ideato e organizzato dall'Aps Circolo di Piazza Alta, con il sostegno del comune di Sarnano e di alcune aziende del territorio, la quarta edizione di FuoriMano Festival si sviluppa su tre finesettimana dal 30 settembre al 15 ottobre con otto appuntamenti in programma presso il Loggiato "Cav. Egidio Mariotti" in via Roma.
Il Festival si apre sabato 30 settembre alle ore 17:30 con l'inaugurazione di Margini, mostra fotografica sulla marginalità come dimensione esistenziale oltre che geografica: 21 foto inedite di 8 fotografi che esprimono visivamente ciò che per ognuno significa vivere fuori mano. La mostra resterà aperta a ingresso libero nei weekend dal 30 settembre al 15 ottobre.
A seguire, ci sarà l'incontro con Matilde Morrone Mozzi e Maria Letizia Perri, autrici del libro Il segreto di Augusta (edizioni Zefiro), la storia vera di un'aristocratica marchigiana e delle sue vicende familiari. Alle ore 21 si torna al Loggiato per la proiezione del documentario "Infinito. L'universo di Luigi Ghirri" di Matteo Parisini, che sarà presente in sala: un viaggio artistico nei luoghi della provincia, uno studio di terre, acqua, colline, orizzonti infiniti.
Domenica primo ottobre alle ore 18 è in programma l'incontro con lo scrittore Roberto Camurri, membro della giuria del premio FuoriMano e autore di Qualcosa nella nebbia (NNE). Un romanzo dalla lingua suadente e musicale, con delicati tocchi sovrannaturali, attraverso cui Camurri svela la natura ammaliante del passato, che ha il potere di liberarci dalle nostre più recondite paure.
Il Festival prosegue sabato 7 ottobre alle ore 21:15, sempre al Loggiato in Via Roma, con "Io e mia sorella", spettacolo teatrale diretto Gina Merulla, prodotto da Teatro Hamlet, ideato e interpretato da Sabrina Biagioli insieme alla sorella Viola, una ragazza con un cromosoma in più. Divertente, delirante, allegro, a tratti malinconico Io e mia sorella è soprattutto una storia d’amore lunga una vita. Anzi, due. Ha in sé la leggerezza delle cose tremende e la giusta dose di pazzia.
Non è del tutto normale, questo è certo, ma del resto, non vuole e non può esserlo. In tutti i sensi. Nel corso della serata sarà presente l'Aps Anffas Sibillini con uno stand dedicato ai prodotti solidali realizzati e confezionati nell'ambito del progetto di lavoro protetto che coinvolge giovani del territorio con disabilità intellettiva e/o relazionale.
Sabato 14 ottobre, alle 21:15, ci sarà il concerto del cantautore marchigiano Gianluca Lalli, vincitore di numerosi premi, tra cui il premio Rino Gaetano 2005. A FuoriMano Lalli eseguirà brani dall'album Letteratura in Musica, candidato alla Targa Tenco nel 2022 e semifinalista al Premio De Andrè. Si tratta di un lavoro di trasposizione musicale di grandi opere della letteratura occidentale, da Omero, a George Orwell, da Carlo Levi a Ignazio Silone, da Alda Merini a Olindo Guerrini, da Arrigo Boito a Emilio Praga, da Pino Carucci a Maria Grazia Calandrone, fino a Trilussa.
Il Festival si conclude domenica 15 ottobre con un doppio appuntamento. Alle ore 10, il giurato Gilberto Marconi incontrerà i cinque finalisti del premio FuoriMano che presenteranno i loro racconti, selezionati tra le centinaia partecipanti al concorso, e rifletteranno insieme sulle espressioni letterarie della tematica della provincia e della marginalità, filo conduttore del Festival.
Alle ore 18 ci sarà l'incontro con lo scrittore Alessio Forgione, presidente della giuria del Premio FuoriMano, che presenterà il romanzo "Il nostro meglio" (ed. La Nave di Teseo). Classe 1986, Forgione con le sue opere ha vinto il premio Giuseppe Berto 2019, il Premio Intersezioni Italia-Russia 2019, il Prix Méditerranée Étranger 2021 ed è stato selezionato nella dozzina del premio Strega 2020.
"Il nostro meglio" racconta la storia di Amoresano, cresciuto in provincia in una famiglia semplice con una vita fatta di piccoli gesti, bestemmie senza cattiveria e una saggezza popolare che tocca il cuore delle cose: un folgorante romanzo di fallimenti e conquiste, un nuovo, impetuoso lessico familiare del nostro tempo.
"FuoriMano nasce per dare voce ai margini, ai luoghi di confine dove i riflettori si accendono di rado e si spengono presto", spiegano gli organizzatori del Festival "storie che illuminano le linee d’ombra dove non si guarda mai, perché non se ne ha voglia oppure perché si è troppo distratti. Attraverso la letteratura, il teatro, la musica e il cinema anche quest’anno indagheremo le tante sfaccettature di questo tema, costruendo un dialogo tra artisti e pubblico".
Anche l'amministrazione comunale rinnova il suo sostegno alla manifestazione. "FuoriMano è un’iniziativa nata nel 2020 da una felice intuizione di un gruppo di giovani sarnanesi a cui abbiamo subito dato fiducia - commenta il sindaco Luca Piergentili - È un Festival che lavora su un tema importante, soprattutto per le piccole comunità come la nostra, è che, edizione dopo edizione, ha attirato l’interesse di artisti di rilievo nazionale. Quest'anno il festival si svolge per la prima volta in autunno e arricchisce l’offerta culturale del paese in questa stagione, sempre più gettonata anche dai turisti". Gli eventi sono tutti a ingresso gratuito ad eccezione dello spettacolo del 7 ottobre e del concerto del 14 ottobre.
Nell'ambito del Macerata Humanities Festival, mercoledì 27 settembre, nell'aula A della sede universitaria di via Garibaldi 20, avrà luogo una tavola rotonda sul tema "Salviamo la montagna e i suoi borghi", organizzata dall’Associazione laureati dell'Ateneo maceratese Alam.
I lavori saranno guidati dalla presidente della stessa associazione Daniela Gasparrini. Previsto un intervento anche del Commissario alla ricostruzione Guido Castelli. L'incontro vuole focalizzarsi sulle popolazioni colpite dal sisma, spostando l'attenzione dalla ricostruzione degli edifici, seppure importantissima, alla necessità di far tornare nei borghi le persone relegate in luoghi senza identità e significato per la loro comunità.
Interverranno i sindaci Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera e Alessandro Gentilucci di Pieve Torina per illustrare la situazione attuale sul fronte della ricostruzione post sisma. Seguiranno poi gli interventi di Raoul Massimo Fabrini sul tema "Anno 1703 – anno 2016 due terremoti a confronto", Ugo Bellesi su "Il post terremoto 2016", Giuseppe Rivetti su "Prospettive e nuovi strumenti normativi per la rinascita".
Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione in centro storico in occasione della "Notte Europea della Ricerca" in programma venerdì 29 settembre.
Il provvedimento prevede, per la giornata in questione, il divieto di sosta con rimozione coatta in tutti gli spazi in via Gramsci (esclusa la piazzetta) dalle 8:00 alle 20:00 e il divieto di sosta con rimozione coatta in via Matteotti (fino a via Armaroli) dalle 8:00 alle 20:00. Previsti, inoltre, il divieto di sosta con rimozione coatta in tutta piazza della Libertà dalle 12:00 del 25 settembre alle 12:00 del 2 ottobre e il divieto di transito, eccetto veicoli autorizzati per la manifestazione, mezzi di soccorso, forze dell’ordine e carico/scarico, in via Don Minzoni da via Zara a piazza della Libertà dalle 14:00 alle 21:00 di venerdì 29.
Sono autorizzate la circolazione contro il senso di marcia in via Don Minzoni dei veicoli di servizio delle forze dell’ordine in uscita dalla Questura per motivi di particolare afflusso e concentrazione di pubblico in piazza della Libertà e vie limitrofe e la circolazione contro il senso di marcia in via Domenico Ricci e via XX Settembre dei veicoli di servizio delle forze dell’ordine in entrata dal locale Comando provinciale dei carabinieri.
La Questura di Macerata apre le porte a studenti e studentesse dell'Università di Macerata per consentire loro lo svolgimento di tirocini curriculari all'interno dell'ufficio immigrazione.
È il risultato dell’accordo sottoscritto dal rettore John McCourt e dal questore Luigi Silipo proprio per offrire questa nuova opportunità agli iscritti dell'ateneo. Alla presentazione dell'accordo erano presenti anche i direttori dei dipartimenti coinvolti, Stefano Pollastrelli per Giurisprudenza, da cui sono partiti i primi contatti, e Roberto Mancini per Studi Umanistici, insieme ai docenti referenti dell’accordo.
Considerata, infatti, la delicatezza e la complessità delle attività svolte all’'nterno della Questura, gli studenti che potranno accedere al tirocinio dovranno garantire la massima riservatezza su informazioni e documenti interni e saranno individuati dai referenti del Dipartimento di Giurisprudenza, Stefano Villamena, e del Dipartimento di Studi Umanistici, Elena Di Giovanni, sulla base di specifici requisiti.
"Si tratta - commenta il rettore John McCourt - di un'importante opportunità per i nostri studenti e le nostre studentesse, specialmente per quanti si stanno specializzando nel campo del diritto e della mediazione linguistica. Questo accordo consentirà loro di confrontarsi con il mondo reale, di mettere alla prova le conoscenze acquisite in aula su casi concreti e complessi. Ringrazio il questore per aver creduto in questa importante occasione formativa, consentendo l'ingresso di tirocinanti all’interno di una realtà certamente non semplice".
"È importante - ha ribadito il questore Luigi Silipo - che ci sia un connubio tra Questura e Università con cui abbiamo in piedi numerosi progetti. La particolarità di questo protocollo è la reciproca utilità. Entrare nel nostro mondo può essere per gli studenti un'opportunità per considerare un futuro nella Polizia di Stato. D'altro canto, la Questura si arricchirà perché i giovani portano entusiasmo e voglia di apprendere e daranno un grande aiuto. I tirocinanti avranno a che fare soprattutto con il mondo dell’immigrazione dove le conoscenze universitarie saranno di aiuto al personale che lavora in questo settore. Abbiamo bisogno di interpreti che sappiano rapportarsi con l'utenza e noi offriremo loro tutto il supporto di cui hanno bisogno e trasferiremo loro le nostre conoscenze in uno scambio reciproco e virtuoso".
I tirocinanti potranno conoscere reparti e servizi, apprendere l'assetto organizzativo dell’ente, i processi di lavoro, le tecniche, le procedure e l’utilizzo dei servizi tecnologici. Sotto la guida di un tutor, dovranno impegnarsi nello studio dei fascicoli loro affidati, nell’approfondimento giurisprudenziale e dottrinale e nella predisposizione di minute dei provvedimenti; potranno anche assistere alle riunioni operative su invito dei referenti affidatari.
Tornano protagonisti a Civitanova Marche gli amici quattro zampe in cerca di casa, con una manifestazione a loro dedicata organizzata per domenica primo ottobre, alle ore 15,00, al Varco sul Mare, dalla Pro Loco Civitanova Marche in collaborazione con l’Assessorato al Turismo del Comune di Civitanova. “Adotta…mi”, è il nome dell’evento, cui parteciperanno moltissime associazioni del territorio per sensibilizzare le persone alle adozioni, ma anche ad una corretta educazione, conduzione o convivenza in famiglia con il nuovo amico adottato.
Questa mattina, numerosi volontari hanno preso parte alla conferenza stampa che si è svolta nella Sala della Giunta comunale, accolti dall’assessore Manola Gironacci e da Maria Rosa Berdini, vice presidente della Pro Loco.
“Ci aspetta domenica un evento che tocca il cuore – ha detto l’assessore Gironacci – e questa partecipazione massiva di tante associazioni del territorio che si occupano della tutela degli animali è molto importante per l’Amministrazione comunale. Ringrazio la Pro Loco, per la vicinanza e il lavoro che porta avanti con grande spirito di cooperazione e tutti coloro che hanno aderito. Gli animali tirano fuori il meglio di noi, ma non basta amarli, occorre imparare a convivere con loro in modo da capire ogni esigenza. Mi auguro una bella domenica con tante adozioni”.
A presentare la giornata, ci sarà la giornalista Daniela Gurini, con la partecipazione straordinaria di Bruno Francinella che leggerà alcune poesie in dialetto civitanovese. Sarà organizzata anche una lotteria, per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di alimenti per animali.
“È stato impegnativo, ma siamo orgogliosi di aver coinvolto così tante associazioni provenienti da tutte le Marche – ha spiegato Maria Rosa Berdini – e non escludiamo di ripetere la manifestazione anche in altri comuni. Ringrazio il Comune di Civitanova e l’assessore Gironacci per aver aderito con entusiasmo e invito tutti gli amanti degli animali a venirci a trovare al Varco sul Mare, dove allestiremo una passerella per far sfilare i pelosetti in cerca di famiglia”.
Durante la giornata saranno organizzati anche giochi e intrattenimento per bambini e stand gastronomici grazie alla presenza di Alayde e i truccabimbi, Le Tate Junior con le sculture di palloncini, Natural Toys di Badulescu Mariana con giochi creativi, America Graffity (panini e bibite), Mamma Rosa (pizza) e Vivilandia con i gonfiabili.
Tra le associazioni presenti, ci sarà anche la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente di Ancona, presieduta da Franca Liberotti, e quella di Fermo e Provincia, le cui referenti hanno portato i saluti del presidente on. Michela Vittoria Brambilla”. Ci sarà anche l’esibizione del il Gruppo cinofilo antidroga della Guardia di Finanza Macerata.
Inoltre ci saranno “Meridiana” canile comunale Civitanova/U.N.A Macerata odv; Associazione di Volontariato “Argo” Macerata; Oasi Felina “Gli Aristogatti¬” Civitanova; “Fratello Cane Odv” Civitanova Marche che gestisce anche il Canile di Recanati; Uniti per la Coda” di Morrovalle con Ombretta Cristiani, “Zampe & Code felici” di Fermo; Sezione OIPA Macerata e Nucleo Guardie Ecozoofile Oipa Macerata; “Dog Warts” a.s.d Scuola di Educazione Cinofila Civitanova Marche; “Amiche degli animali” Volontarie Recanati"; “Gli Amici del cane” canile ENPA di Macerata; “Futura Vet” Ambulanza Veterinaria Tolentino; Rifugio del Cane Colle Altino – LNDC Sez. Camerino e Matelica Aps; Libreria Giunti.
In occasione della Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, lo Sferisterio si illumina di blu per ricordare ogni anno al mondo la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 200 differenti lingue dei segni nel mondo.
La WFD ha lanciato così la sfida “Blue Light for Sign Languages” per rendere più forte il messaggio e unire il mondo, i suoi cittadini, le comunità e le società attraverso la luce blu e la Federazione Internazionale delle Persone Sorde, di cui l’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi – Aps ETS sezione provinciale di Macerata, ha aderito alla campagna.
Per l’occasione alcuni tra i luoghi più rappresentativi del mondo si sono illuminati di blu, colore che è stato usato dalla WFD fin dalla sua fondazione nel 1951 e il fiocco blu è stato il simbolo della lotta delle comunità sorde nel corso dei secoli per l’uguaglianza nella società, i diritti umani delle persone sorde e il riconoscimento delle lingue dei segni nazionali.
“L’Amministrazione comunale ha accettato la sfida patrocinando l’iniziativa – interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro – e illuminando lo Sferisterio di blu, per riaffermare il nostro impegno a supportare le lingue dei segni, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sordità ed esprimere vicinanza alla comunità sorda globale. Un’azione semplice ma significativa, a dimostrare anche che Macerata è sempre più una città inclusiva”.
Ancora un altro tentativo di truffa telefonica dopo quella raccontata nei giorni scorsi: un copione molto simile che questa volta dall'Anconetano si sposta nel Maceratese, in particolare a Treia. Una signora di 76 anni, Giuliana, è riuscita a non cadere nella trappola di una truffa telefonica che mirava a estorcerle 3000 euro.
Questa la dinamica: la donna ha ricevuto una chiamata da un sedicente carabiniere il quale le ha comunicato che suo figlio aveva investito una donna e che era stato arrestato e trattenuto in caserma. Per questo motivo, il falso militare le ha chiesto di inviare 3000 euro a un fantomatico avvocato che avrebbe potuto liberarlo. Inoltre l'ha invitata a lasciargli il suo numero di cellulare così da farla ricontattare al più presto dall' avvocato- truffatore che presumibilmente avrebbe portato avanti la truffa fino a chiederle le coordinate del conto corrente. Quando la donna ha comunicato di non avere a disposizione quei soldi ma solo mille euro, il falso carabiniere le ha risposto che sarebbero comunque stati sufficienti.
La donna, preoccupata per la sorte del figlio e allo stesso tempo insospettita per la dinamica della telefonata, ha chiesto di poter parlare con lui. Il truffatore le ha passato al telefono un suo complice che si è finto il figlio in lacrime chiedendole disperatamente aiuto: “Aiutami mamma”. A quel punto, però, la signora Giuliana ha confermato quello che inizialmente era solo un cauto sospetto: quella che aveva sentito naturalmente non era la voce di suo figlio, che peraltro era uscito di casa solo mezz’ora prima. Ha capito immediatamente che si trattava di una truffa e prima di riagganciare, ha ammonito il fraudolento dell'immininente denuncia che avrebbe sporto.
La donna ha poi segnalato il fatto ai carabinieri, che, avvisati da altre telefonate nei giorni precedenti, hanno già avviato le indagini per risalire ai responsabili della truffa.
Si tratta dell’ennesimo caso di truffa telefonica ai danni di anziani e non solo: un fenomeno sempre più diffuso e pericoloso, a volte talmente ben ordito da poter ingannare un numero ampio di persone, specialmente se ci si trova in un momento di fragilità psicologica ed emotiva.
All'apparenza un reminder ridondante e superfluo ma vale comunque la pena ricordare di prestare sempre la massima attenzione alle chiamate o messaggi sospetti e di non fornire mai dati personali o soldi a persone sconosciute o sedicenti enti pubblici ufficiali. In caso di dubbio, è sempre meglio verificare la veridicità delle informazioni ricevute e contattare le autorità competenti.
Serrati controlli dei carabinieri del comando provinciale maceratese nel weekend. Nel corso del servizio sono stati ispezionati 30 obiettivi sensibili e sottoposte a verifica 271 persone. Cinque le patenti ritirate e un arresto.
In particolare i militari della stazione di Corridonia hanno rintracciato e arrestato un cittadino italiano, operaio 43enne, di origini tunisine, già condannato per truffa consumata, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura della Repubblica del tribunale di Teramo.
L’uomo dovrà espiare la pena di mesi 9 di reclusione oltre al recupero della pena pecuniaria della multa di euro 500.000 euro. Ora il 43enne si trova nel carcere di Fermo.
I carabinieri di Macerata hanno denunciato in stato di libertà, invece, un cittadino italiano, 44enne, residente nel capoluogo poiché, controllato alla guida della propria auto, è risultato positivo all’accertamento alcolemico. All’uomo è stata ritirata la patente , per la successiva sospensione, e l’auto è stata affidata a persona idonea alla guida.
Segnalato anche un minore, cittadino albanese 17enne, domiciliato a Macerata, perché trovato in possesso di una sigaretta, poi sottoposta a sequestro, confezionata artificialmente e contenente marijuana.
Denunciati un uomo 61enne, artigiano, residente a Civitanova Marche, e una donna, 26enne , studentessa residente a Sirolo, poiché controllati alla guida delle proprie auto sono risultati positivi all’accertamento alcolemico. Per entrambi è scattato il ritiro della patente, per la successiva sospensione, e l’affidamento delle auto a persone terze idonee a guidarle.
Una giovane studentessa 23enne, residente a Potenza picena invece, è stata invece segnalata alla Prefettura di Macerata, quale assuntrice di sostanze stupefacenti, poiché durante un controllo è stata trovata in possesso di circa 7,2 grammi di hashish.
i carabinieri della compagnia di Tolentino, inoltre, hanno segnalato alla prefettura di Macerata quattro giovani uomini, tre operai ed un rappresentante, tra i 18 ed i 33 anni poiché, nel corso di controllo a luoghi di aggregazione giovanili ed esercizi pubblici, sono stati trovati in possesso ognuno un grammo di sostanza stupefacente tipo hashish, marijuana e cocaina.
Uno dei quattro segnalati, inoltre, nel corso del controllo ha provato maldestramente a disfarsi della sostanza stupefacente in suo possesso gettandola dal finestrino della propria auto, proprio davanti ai militari operanti. Le sostanze stupefacente sono state sottoposte a sequestro.
Un 55enne operaio tolentinate, è stato sanzionato poiché circolava con il proprio motociclo con un certificato di assicurazione digitale falsificato. Per quest’ultimo patente ritirata per la sospensione e motociclo sottoposto a sequestro amministrativo.
A Matelica i carabinieri della stazione di Camerino hanno denunciato, inoltre, una, 43enne, residente ad Esanatoglia, poiché controllata alla guida della propria autovettura, è risultata positiva all’accertamento alcolemico. Anche per lei è scattato il ritiro della patente di guida per la sospensione ed il veicolo affidato a terza persona idonea alla guida.
Nel corso del servizio i carabinieri di Mogliano hanno rinvenuto all’interno di un barattolo di vetro, che si trovava sul ciglio della strada in contrada Santa Croce, 20 grammi di hashish e circa 2 grammi di marijuana. Le sostanze stupefacenti sono state sottoposte a sequestro.
Il pattinaggio settempedano in festa per la riapertura dell’impianto di via Bramante dopo i lavori di manutenzione straordinaria che hanno portato alla realizzazione di una nuova pista in resina colorata dell’anello e del rettangolo centrale.
Tanti gli atleti presenti insieme alle loro famiglie. Con loro, a rappresentare l’Amministrazione comunale, sono intervenuti il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.
Per la Rotellistica Settempeda erano presenti il presidente, Paolo Crognaletti, tecnici e responsabili societari. Coinvolta nell’iniziativa anche la Società Amatori Basket, presente con il diesse Guido Grillo. Insieme alla nuova pavimentazione, infatti, il pattinodromo di via Bramante è stato dotato di uno spazio dedicato al gioco del basket che consentirà di allenarsi all’aperto in una struttura che sarà aperta a tutti.
A supportare l’iniziativa la Banca Macerata, Panatta Sport, il club Vesmaco Skating Official, la pasticceria Charlotte, il centro Vitality, la Novavetro, la società Euronet, il pub L'Insolito Ritrovo e l’impresa F.lli Mizioli Srl.
Il Comune di San Severino Marche ha investito circa 30mila euro per la nuova pavimentazione e per alcuni lavori di preparazione del fondo. Le opere sono state affidate alla impresa Vesmaco di Claudia Cacciani di Jesi, una ditta specializzata che realizza piste per pattinodromi, e all’impresa settempedana di Alban Dobrozi. L’intervento è stato progettato dai tecnici dell’ufficio Manutenzioni del Comune.
La festa per la riapertura si è tenuta in occasione della “Settimana Europea dello Sport” ed è rientrata tra le iniziative della campagna “BeActive” promosse in collaborazione con Anci nell’ambito di un più vasto progetto finanziato dalla Comunità Europea, cofinanziato e gestito dal Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il supporto di Sport e Salute e che ha inteso promuovere il benessere fisico e la salute dei cittadini diffondendo i valori sportivi in ogni individuo a prescindere dalla fascia di età e dalla dimensione sociale.
Le Marche e il pubblico italiano del kite in festa per il primo oro continentale della storia di questa disciplina. La grande notizia arriva dalla cittadina britannica di Portsmouth dove il pesarese Riccardo Pianosi (sezione Velica Marina Militare) ha conquistato l'oro al campionato europeo Formula kite, la disciplina che dai prossimi Giochi di Parigi 2024 farà parte delle classi veliche olimpiche.
Per Pianosi, 18 anni compiuti lo scorso marzo, cresciuto nella squadra kite del Club Vela Portocivitanova (CVP), un argento e due bronzi continentali alle spalle, si tratta di un passo decisivo verso il suo sogno a cinque cerchi: appena un mese fa infatti, con un quinto posto assoluto nel mondiale World Sailing in Olanda, aveva regalato all'Italia il pass olimpico per Parigi 2024.
Sul gradino più baso del podio, c'è Lorenzo Boschetti (CC Aniene), nativo di Cesenatico che, come l'amico-rivale montefeltrino, ha fatto faville in questo campionato europeo. Grazie ai brillanti parziali di ieri, i due azzurri hanno guadagnato direttamente il ticket per le finali odierne, dalle quali sono poi arrivati l'oro (Pianosi) e il bronzo (Boschetti). Al secondo posto il francese Maximilian Nocher, in assoluto uno dei migliori specialisti del Formula Kite a livello internazionale.
"Siamo felicissimi per questo importante successo di Riccardo che incassa il primo titolo continentale assoluto – la soddisfazione di Cristiana Mazzaferro, presidente CVP - Era la sua occasione e non l’ha sprecata, in testa dall’inizio alla fine nelle opening series, è approdato direttamente in finale con 13 punti di distacco sul secondo, nella finalissima è stato freddo ed efficace chiudendo la sfida alla seconda manche. Siamo orgogliosi di seguire il percorso agonistico di questo giovane atleta sempre più vicino a realizzare il suo sogno olimpico”.
Incidente a Montefano: motociclista scivola e finisce sotto un’auto parcheggiata. Il fatto si è verificato intorno alle 16 e 30 di oggi, lungo via della Quercia, quando per cause ancora ignote il centauro 32enne ha perso il controllo del proprio mezzo, scivolando e rimanendo incastrato.
Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco di Macerata che hanno tratto in salvo il ferito. Presenti anche i carabinieri e i sanitari del 118, i quali hanno disposto il trasferimento in codice rosso all’ospedale Torrette di Ancona con l’eliambulanza.
La Civitanovese strappa i tre punti in extremis ad un Chiesanuova mai domo, che paga carissimo l’errore compiuto al quinto minuto di recupero. Un autogol dei biancorossi getta alle ortiche i 90 minuti di buon gioco disputati fino a quel momento e regala alla squadra di Mobili il secondo successo stagionale.
Primo tempo equilibrato, con un paio di occasioni infruttuose ai danni della Civitanovese: Pasqui calcia sul portiere dall’area piccola e i rossoblù provano ad impostare in contropiede, senza successo. Poco da segnalare fino al duplice fischio.
Nella ripresa i ritmi si abbassano ulteriormente e le azioni scarseggiano salvo qualche tiro ambo i lati. Il risultato rimane fermo sullo 0-0 fino al 95esimo, quando oramai la gara sembrava volgere al termine, il Chiesanuova rimasto in 10 subisce l’autogol decisivo che regala l’intera posta in palio ai padroni di casa: Dutto sbaglia clamorosamente il rinvio e calcia nella propria rete.
La Maceratese torna sconfitta 2-1 dalla trasferta con l’Urbania, dopo una gara giocata in salita fin dai primi minuti. L’uno due dei padroni di casa lascia i ragazzi di mister Lattanzi in svantaggio di due punti al termine della prima frazione e il gol nel secondo tempo non basta a recuperare. Urbania al terzo successo di fila, Maceratese ferma a 3 punti.
La gara prende subito una brutta piega per la Maceratese che si trova a subire le offensive dei padroni di casa: il primo brivido arriva con la punizione di Marengo, fuori di poco.
Il sorpasso arriva dopo lo scoccare dei venti minuti: Nunez (21’) insacca di testa il cross di Marengo e batte l’incolpevole estremo ospite. Il raddoppio segue pochi minuti più tardi, con Mangiarotti che viene steso in area da Sensi e dagli undici metri trasforma per il 2-0.
Nella ripresa la Maceratese si risolleva a caccia del pari e inizia a forzare per recuperare terreno: l’Urbania si difende fino alla mezz’ora, quando Perri (74’) finalmente riesce a sfondare e accorcia le distanze. L’assedio finale non basta però a pareggiare i conti e il triplice fischio sancisce il 2-1 definitivo per l’Urbania.
Continua a non ingranare il Tolentino di Buratti. La squadra cremisi, dopo il rotondo successo infrasettimanale in Coppa Italia contro la Sangiustese Vp, viene sconfitto tra le mura amiche del "Della Vittoria" dal Castelfidardo per 3-1.
Non pervenuti i progressi sul piano del gioco e della condizione fisica da parte dei padroni di casa. Decidono le reti di Kurti, Braconi e Fabbri. Non basta la firma di Santirocco per i cremisi. Nel suo undici iniziale, mister Buratti ha proposto due cambi rispetto alla formazione che ha pareggiato contro il Montecchio Gallo nello scorso turno, ritrovando dal primo minuto Borrelli, fresco papà di Clara.
Il fantasista viene collocato insieme a capitan Petrucci in appoggio alla prima punta Moscati, classe 2003. In porta confermato il giovanissimo Orsini (2006), con linea difensiva a quattro composta da Tomassetti, Mistura, Lanza e Balloni. A centrocampo Greco, Frulla e Bracciatelli.
LA CRONACA - Avvio effervescente di partita. Al 3' ci prova Balloni con una conclusione al volo che non inquadra lo specchio di porta al termine di un'azione insistita dei padroni di casa. Braconi vicinissimo al vantaggio ospite all'8' con una sassata che colpisce la traversa e danza sulla linea di porta senza varcarla.
Con il passare dei minuti la sfida si incattivisce e lo spettacolo scende di tono. Al 25' torna a premere il Tolentino che ha una clamorosa occasione con Lanza che colpisce la traversa col suo colpo di testa su assist al bacio di Borrelli.
Poco dopo la mezz'ora si fa vedere capitan Petrucci con una rasoiata che si spegne a lato. Al 42' è ancora lui a impegnare Elisei alla parata, con palla deviata in corner. È l'ultima emozione del primo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi arriva fulmineo l'uno a zero del Castelfidardo. Una deviazione di Kurti su cross di Nacciarriti trova l'angolino laddove Orsini non può arrivare. Al 57' bellissimo raddoppio degli ospiti con Braconi che fredda a tu per tu il portiere cremisi al culmine di un contropiede condotto in maniera magistrale dalla squadra di Giuliodori.
Il Tolentino accorcia le distanze al 60' con la zampata di Santirocco su assist di Borrelli. Le flebili speranza di rimonta si infrangono pochi minuti più tardi con l'eurogol di Fabbri che va a togliere le ragnatele dal sette, approfittando di un errore di Storani.
La girandola delle emozioni non finisce qui. Un ingenuo fallo di Fabiani (che viene espulso) su Santirocco regala il rigore ai cremisi. Dagli undici metri Borrelli coglie il legno e butta alle ortiche la chance di riaprire i giochi.
I minuti finali sono una lenta agonia per i tifosi di casa, che devono fare i conti anche con l'espulsione di Bracciatelli. Il Tolentino resta inchiodato a un solo punto dopo tre giornate: un avvio di campionato horror. Al termine del match duro confronto tra la squadra e gli ultras cremisi.
Lo scorso 11 settembre il comitato cittadino "Civitanova Unita", coordinato dalla professoressa Giuliana Venturini, la lista civica "Nova Urbs", coordinata da Paolo Maria Squadroni, e il "Comitato Spontaneo Ambientalista", coordinato da Tiziana Streppa, hanno fatto richiesta di incontrare l'assessore all'ambiente del comune di Civitanova Giuseppe Cognigni per discutere del problema rappresentato dall'inquinamento del Basso Bacino del Chienti.
Tema tornato più che mai d'attualità dopo il recente rapporto epidemiologico nazionale "Sentieri 6", che ha segnalato un eccesso di mortalità per malattie tumorali e malformazioni neonatali nell'area, compresa tra le 46 più inquinate d'Italia. L'assessore ha risposto con sollecitudine all'invito e l'incontro è avvenuto venerdì 22 settembre presso i locali del comune di Civitanova Marche.
Per le associazioni hanno partecipato la professoressa Venturini (Civitanova Unita), la dottoressa Franco e il dottor Squadroni (Nova Urbs), assente la professoressa Streppa (Comitato Spontaneo Ambientalista) per motivi personali, mentre per il Comune erano presenti l'assessore Cognigni, il segretario Morosi e due dirigenti degli uffici tecnici.
Le associazioni hanno illustrato ai rappresentanti comunali come ad oggi non sia chiaro se sia stata condotta" da parte degli organi competenti una caratterizzazione precisa ed aggiornata del tipo di inquinamento presente nell'area del Basso Bacino del Chienti" e se siano state "individuate le azioni da compiere in merito".
Le associazioni hanno, quindi, chiesto "di formulare una delibera consiliare di indirizzo per l'assunzione di responsabilità riguardo la questione dell'inquinamento ambientale" e di "assumere l'impegno formale di convocare un consiglio comunale aperto, con l'intervento dei tecnici degli uffici regionali preposti e dei politici delle amministrazioni locale, provinciale e regionale".
Consiglio che "relazioni la cittadinanza sullo stato dei fatti e delinei le tracce per l'istituzione di un tavolo di lavoro, di cui facciano parte i 5 comuni dell'area (Civitanova Marche, Montecosaro, Morrovalle, Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare), le rispettive province e la regione Marche, volto ad avviare un progetto di bonifica del sito".
L'assessore Cognigni ha promesso di riferire al sindaco quanto richiesto e di aggiornare sugli sviluppi le associazioni, che a loro volta verificheranno che ciò venga fatto in modo appropriato e tempestivo.
Somiglia ad una grossa noce racchiusa nella nostra testa che ci permette di elaborare pensieri ed idee, comprendere concetti, decodificare messaggi e stimoli esterni: si tratta del sistema più complesso esistente in natura e non solo, una macchina perfetta chiamata cervello.
Per la scienza, l’intero apparato cerebrale prende il nome di encefalo, di cui il cervello costituisce la parte più pesante e voluminosa, responsabile del pensiero, del linguaggio e, contrariamente a quanto si crede, anche delle emozioni.
L’encefalo comprende anche il tronco encefalico (che controlla funzioni vitali come la respirazione e la pressione sanguigna) e il cervelletto. Quest’ultimo si occupa del mantenimento della posizione nello spazio, dell’equilibrio e della coordinazione del movimento…non a caso è l’organo che, a breve termine, risente maggiormente dell’abuso di alcool!
Organo principale del sistema nervoso centrale, il cervello si suddivide in due emisferi (sinistro, che controlla le facoltà logiche e verbali, e destro, sede delle attività creative) e si presenta come una sorta di centralina formata da neuroni, cellule nervose collegate tra loro, e da fibre disposte in fasci, simili a cavi elettrici.
Se fino agli anni Novanta si è creduto che il numero massimo di neuroni posseduto da ogni neonato fosse destinato a diminuire con l’avanzare degli anni, recentemente si è invece evidenziato che nel cervello umano adulto nascono ogni giorno circa 1400 nuovi neuroni.
Una scoperta, questa, che ha aperto nuove strade nella cura delle malattie neurodegenerative. Ci riferiamo in particolar modo alle demenze senili, vera e propria piaga sociale in una popolazione che invecchia sempre più: si stima infatti che nel 2050 saranno almeno 114 milioni le persone nel mondo che presenteranno un deterioramento delle funzioni cognitive.
La forma più comune di demenza senile è il morbo di Alzheimer, descritto per la prima volta nel 1906 dall’omonimo psichiatra e neuropatologo tedesco. Il 21 settembre si è celebrata la Giornata Mondiale dedicata a questa patologia, ad oggi responsabile del 60-70% dei casi di demenza.
Come è noto, l’esordio del morbo di Alzheimer avviene in età presenile (solitamente –ma non sempre- oltre i 65 anni) manifestandosi con la difficoltà nel ricordare eventi recenti.
Per approfondire l’argomento, abbiamo interpellato il dottor Aldo Paggi, medico consulente neurologo e psichiatra presso il centro medico "Associati Fisiomed" e già specialista presso gli Ospedali Riuniti di Torrette-Ancona.
Dott. Paggi, quali sono le cause dell’insorgenza del morbo di Alzheimer?
"L'Istituto Superiore di Sanità riporta che in Italia i malati di demenza sono circa 1 milione e che, di questi, circa 600 mila sono affetti da Alzheimer.
È la più comune forma di demenza, è primitiva e di origini ancora sconosciute, ma non è l’unica, perché c’è anche la malattia di Pick (o demenza fronto-temporale) più rara della prima forma ma altrettanto seria. Poi c’è la demenza vascolare o arteriosclerotica che è una conseguenza di una scarsa circolazione sanguigna a livello cerebrale.
Sono sindromi neurodegenerative tutte caratterizzate da una graduale e irreversibile perdita di neuroni e dei loro collegamenti interneuronali e con conseguente riduzione delle funzioni mnesiche (la memoria), cognitive e comportamentali.
Il morbo di Alzheimer è una malattia tipica dell'età avanzata: la maggior parte dei pazienti, infatti, ha più di 65 anni. Altri importanti cofattori sono la familiarità, la predisposizione genetica, il sesso, lo stile di vita e molti altri.
Benché non sia ancora del tutto nota la causa primaria che dà inizio al morbo di Alzheimer, è stato evidenziato che l'accumulo a livello cerebrale di particolari proteine anomale e, più precisamente, la proteina beta-amiloide (β-amiloide beta e Tau) gioca un importante ruolo nella comparsa della malattia e nella neurodegenerazione che la caratterizza".
Cosa fare qualora un nostro caro manifestasse i sintomi tipici della malattia? Una diagnosi precoce può fare la differenza?
"Per l'individuo di età avanzata, manifestare qualche amnesia di troppo, riscontrare delle insolite difficoltà di calcolo e avere problemi di linguaggio e comprensione di nuovi concetti deve rappresentare un campanello d'allarme, tale da indurre a consultare un medico per capire se si tratti effettivamente di Alzheimer agli esordi o di un'altra condizione.
È consuetudine suddividere l'evoluzione dei sintomi connessi al morbo di Alzheimer in tre fasi (o stadi). La fase iniziale del morbo di Alzheimer è il momento della malattia in cui compaiono i primi sintomi.
Le manifestazioni di esordio dell'Alzheimer consistono tipicamente in:
- Piccoli problemi di memoria a breve termine (amnesia anterograda);
- Aprassia, cioè incapacità di compiere azioni comuni come fischiettare;
- Sporadici cambiamenti di personalità;
- Occasionale mancanza di giudizio;
- Ripetere più volte la stessa domanda;
- Lievi difficoltà di linguaggio (principio di afasia), di calcolo (principio di acalculia), di ragionamento e comprensione di nuovi concetti;
- Tendenza alla passività e alla mancanza d'iniziativa,
Il paziente dimentica eventi o conversazioni recenti a cui ha partecipato; smarrisce oggetti; non ricorda i nomi dei luoghi e delle cose (anomia); fatica a riconoscere oggetti e cose che prima erano note (agnosia); comincia a perdere le facoltà di scrittura e lettura.
La fase intermedia dell'Alzheimer si caratterizza per la comparsa di nuovi disturbi.
Tra questi figurano:
- Problemi di memoria a lungo termine;
- Instabilità emotiva, sbalzi d'umore, depressione, ansia e/o agitazione;
- Comportamenti ossessivi, ripetitivi e/o impulsivi;
- Episodi di delirio e comportamento paranoico (senza alcun motivo, il paziente è sospettoso delle persone che lo circondano, fino a dimostrarsi, talvolta, aggressivo);
- Confusione (o disorientamento) spazio-temporale, con il paziente che fatica a realizzare dove si trova, a dire con certezza il giorno della settimana ecc;
- Allucinazione uditive;
- Sonno disturbato.
A questo stadio dell'Alzheimer, è molto frequente che il paziente cominci ad aver bisogno del supporto di altre persone che lo aiutino nella vita quotidiana; per esempio, potrebbe aver bisogno di sostegno nel lavarsi, nel vestirsi o nell'utilizzare il bagno.
La fase finale dell'Alzheimer è il momento della malattia in cui il quadro sintomatologico ormai completo peggiora ulteriormente e diviene incompatibile con una vita normale. Le capacità cognitive sono ormai del tutto compromesse: lo dimostra il grado di severità estremo raggiunto dai deficit di memoria e dalle difficoltà di linguaggio.
Gli episodi di delirio e paranoia sono sempre più comuni, così come gli sbalzi d'umore. Inoltre, compaiono nuove problematiche, tra cui:
- Difficoltà di deglutizione;
- Perdita di controllo della funzione intestinale e vescicale (incontinenza);
- Perdita del controllo motorio, con il paziente che si muove sempre meno;
- Perdita di peso.
A questo stadio della malattia, il soggetto con Alzheimer diviene completamente incapace di occuparsi di sé stesso, pertanto ha bisogno quotidianamente di qualcuno che lo aiuti nel mangiare, nel lavarsi, nel muoversi ecc.
Ci sono test ed esami specifici per una diagnosi precoce?
"In genere, la diagnosi di Alzheimer si fonda sulle informazioni provenienti da:
Anamnesi;
Esame obiettivo;
Esame neurologico;
Test cognitivo e neuropsicologico;
Esami di laboratorio;
Esami di diagnostica per immagini, riferiti al cervello.
Di questi esami è di estrema importanza il Bilancio Cognitivo, un esame semplice, non invasivo, non doloroso ma che è fonte di tantissime informazioni sullo stato mentale reale del soggetto. È un’indagine ancora poco praticata ma ricca di preziose informazioni utili anche per valutazioni comparative successive.
Si tratta del Mini-Mental Test, o Test di Folstein. È un questionario composto da 30 domande, che permettono di analizzare le capacità di calcolo, memoria, ragionamento, linguaggio, attenzione ecc. della persona".
Come procede il lavoro della ricerca in ambito terapeutico? Ci sono novità rilevanti?
"I farmaci attualmente disponibili per il morbo di Alzheimer sono piuttosto limitati e il loro impiego non è in grado di risolvere la malattia o bloccare la neuro-degenerazione, ma si limita ad alleviare alcuni dei sintomi manifestati dal paziente.
Per queste ragioni, la ricerca in questo campo continua ad andare avanti allo scopo di individuare nuovi principi attivi per tentare di contrastare l'avanzamento della patologia.
Purtroppo la ricerca scientifica, molto costosa e complessa, è ancora distante dal traguardo risolutivo per questa malattia per cui molte case farmaceutiche stanno rallentando il loro impegno economico nella ricerca. Certo è che chi arriverà, prima o poi, al traguardo finale di un farmaco veramente efficace avrà apportato un beneficio immenso a tutta l’umanità".
Ci ricordi qualche regola valida per prevenire questa e altre forme di demenza senile.
"Far lavorare il corpo, evitare le cattive abitudini, prendersi cura del proprio cuore, seguire una dieta equilibrata, con speciale riferimento alla dieta mediterranea, stimolare la mente, mantenere rapporti sociali. Inoltre cessazione del fumo, il trattamento del diabete, dell'ipertensione e dell'ipercolesterolemia".
I ragazzi dell'Under 14 dell'Hockey Potenza Picena, in rappresentanza della regione Marche, sono stati protagonisti dell'edizione del Trofeo Coni 2023 in Basilicata aggiudicandosi la medaglia d'oro per la loro categoria.
La mini Olimpiade italiana ha coinvolto ben 16 squadre in rappresentanza di altrettante regioni: le Marche si sono classificate al primo posto, davanti a Trentino, Piemonte ed Emilia Romagna. Divertimento, amicizia e spirito di squadra sono stati i valori scesi in campo insieme ai giovani atleti potentini.
Non riesce a sbloccare lo 0 dei punti in classifica la Macagi Cingoli. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 39-37 in casa del Trieste, nella partita della terza giornata di Serie A Gold maschile di pallamano. Strappini e compagni non sono riusciti ad esprimere la loro solita pallamano veloce, svegliandosi troppo tardi, quando il risultato era ormai compromesso.
LA CRONACA - Nei primi 20 minuti le due squadre si fronteggiano a viso aperto, poi i locali riescono a conquistare due break di vantaggio che si riveleranno cruciali per il proseguimento della gara. Dapiran segna la prima rete, doppio D’Benedetto ribalta il parziale sull’1-2, con Mihail autore di due grandi parate salva risultato dopo la traversa di Radojkovic.
Ceccardi pareggia, ma Codina Vivanco ristabilisce il +1 ospite. Kosec e Dapiran consegnano il vantaggio di Trieste sul 4-3 al 5’, mentre dai 7 metri D’Benedetto fa 4-4. De Luca e Kosec piazzano il 6-4, però dall’altra parte Strappini, Ciattaglia e ancora Strappini valgono il contro-sorpasso sul 6-7.
Di Nardo pareggia, D’Benedetto tira fuori un penalty, così Radojkovic ne approfitta per segnare l’8-7. Kosec e Radjkovic rispondono a due gol di fila di Shehab, mentre Codina Vivanco fa 10-10. Dopo l’11-10 di Dapiran, Bordoni pareggia i conti e Shehab firma la rete dell’11-12, dopo le parate di Mihail e Zoppetti su Radojkovic e Bordoni. Il nuovo pari è firmato Pranjic, poi Ceccardi fallisce il 7 metri del nuovo vantaggio.
Dopo il 13-13 di Somogyi, Trieste trova un break di 4-0 firmato doppio Ceccardi, De Luca e Di Nardo, con Giorgi decisivo sui tentativi di D’Agostino e Ciattaglia: al 25’ il risultato è di 17-13. I locali, nonostante gli affondi di Strappini e Codina Vivanco, riescono a mantenere le 4 reti di vantaggio grazie ai colpi di Dapiran, Urbaz e Radojkovic: il primo tempo finisce 20-16.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Trieste riesce addirittura a raddoppiare il vantaggio contro una Macagi Cingoli troppo frettolosa e nervosa, che riacquista lucidità solo nel finale con un colpo di coda, ma non serve ad evitare il terzo ko consecutivo con due reti di scarto. Mazzarol piazza il +5 in apertura di secondo tempo, Strappini ristabilisce il -4. Sul 23-18 di Pranjic, Somogyi e Mangoni riescono a riportare a -3 la Macagi sul 23-20, ma Kosec e Dapiran trovano ancora il +5 al 37’ (25-20).
Gli alabardati sono più in palla: dopo il 25-21, infatti, si involano a +6 grazie alle marcautre di Kosec e Mazzarol. Shehab e Codina Vivanco provano a tenere a galla i cingolani, ma Dapiran ribadisce il 29-23. Cingoli torna a -4 grazie a due reti consecutive di Shehab sul 29-25. La partita, però, si indirizza verso i padroni di casa quando, sul 31-27, Trieste trova un break di 4-0 con Urbaz, doppio Dapiran e De Luca, parziale sul 35-27. Ciattaglia e D’Agostino accorciano, ma Dapiran, De Luca e Kosec trovano le reti del 38-30 al 53’.
Proprio mentre sembrava che Cingoli avesse alzato bandiera bianca, ecco la reazione furente dei ragazzi di Palazzi. Trieste, mentalmente rilassato per il vantaggio di +8, comincia a sbagliare: la Macagi ringrazia e piazza un clamoroso break di 0-6 con le reti di Mangoni (2), Ciattaglia (2), Strappini e Shehab, portandosi sul 38-36 a 2 minuti e mezzo dalla fine, grazie anche a una bella parata di Albanesi su Dapiran.
Ormai, tuttavia, è troppo tardi, perché il dodicesimo gol di Dapiran all’alba dell’ultimo minuto vale i due punti per i triestini, con il 7 metri di Codina Vivanco a 5 secondi dalla sirena che serve solo a rendere meno amara la sconfitta.