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Sold out per la sagra della polenta di Santa Maria in Selva. Acquaroli: "Un modello virtuoso"

Sold out per la sagra della polenta di Santa Maria in Selva. Acquaroli: "Un modello virtuoso"

Sagra della polenta: a Santa Maria in Selva (Treia) si è chiusa l'edizione numero 47. Un evento rivelatosi sold out con migliaia di presenze nonostante il meteo inclemente nel secondo weekend e dunque straordinario perché riemerso con intatta popolarità e attrazione dal post Covid. Finalmente libero da lacci e lacciuoli imposti e rigorosamente rispettati dall'emergenza pandemica. 

Una sagra rinnovata nel comitato organizzatore, ora presieduto ad honorem dal parroco don Igino Tartabini nel segno dell'eredità spirituale del predecessore don Giuseppe Branchesi, tra le prime vittime della pandemia.

Un battesimo del 'fuoco' per uomini, donne e giovanissimi impegnati a tutto campo: dalla grande pesca di beneficenza al servizio ai tavoli. Polenta bianca o rossa: sempre e comunque con il like gastronomico di tutti e pure delle delegazioni ospiti, venerdì scorso a cominciare dalla proloco di Piediripa con il presidente e la segretaria generale Pina Ramaccioni.

Sabato c’è stata grande festa attorno al governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. "Un prodotto straordinario, un'organizzazione formidabile a rappresentare una comunità coesa del nostro amato territorio. Santa Maria in Selva è un modello virtuoso in questo percorso identitario dove la forza generosa del volontariato e l'amore per la propria terra si fondono insieme in uno sforzo vincente", ha detto il presidente.

Domenica gran chiusura con numerosi ospiti: "Sono venuto a festeggiare qui con mia moglie il mio terzo anno da sindaco. Sono stato eletto il 24 settembre e mi pare davvero appena ieri" ha detto Sandro Parcaroli che, successivamente eletto pure a capo della Provincia, ha accettato l'invito del predecessore Antonio Pettinari, presidente emerito dell'ente, che essendo di Santa Maria in Selva, della Sagra è 'nume tutelare' e promotore.

Una tavolata d’eccezione con Rosaria Del Balzo Ruiti (CRI), Paola Ballesi (già direttrice dell'Accademia delle Belle Arti a Macerata e Brera), suo marito l'avvocato professor Ubaldo Perfetti; da Sefro il patron della celebre troticoltura 'Erede Rossi', Lino Rossi.

Un tavolo a cui si è pure aggiunto ad un certo punto della serata il patron della Lube, Luciano Sileoni, con il patron della Med Store, lo stesso Parcaroli, un abbraccio e un dialogo stretto stretto tra due imprenditori che hanno fatto la storia dell'industria made in Macerata.

Una tavolata dove la politica è stata bandita (da Parcaroli, sollecitato dai cronisti, l'assicurazione che il parcheggio a rampa Zara si farà  tuttavia nei limiti delle provvidenze a disposizione) per far posto a 'sua maestà la polenta. Su tutti la 'benedizione speciale' di don Igino, arrivato con un po' di ritardo perché impegnato costantemente anche e soprattutto nella cura delle anime di Chiesanuova, seppur validamente sostituito a Santa Maria in Selva da don Giovanni, giovane sacerdote da Pechino.

 

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