Il 2024 si apre al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta con la nuova edizione del Premio Carlo Gargioni, arrivato al suo settimo anno. L’appuntamento, atto ultimo del concorso, è in programma sabato 13 gennaio a partire dalle 21.
Il premio, dedicato al pianista maceratese, sarà come sempre diviso in quattro categorie: colonne sonore, musica d’autore, jazz e pop/rock. Per ogni categoria, nel corso della serata, si esibiranno i concorrenti che hanno superato le semifinali e una giuria di qualità decreterà i vincitori. La giuria sarà composta dalla cantautrice Grazia Di Michele, che sarà anche ospite della serata con una sua performance; Eleonora Bianchini, cantante jazz e docente in conservatorio; Emilio Munda, produttore discografico; Andrea Mei, produttore discografico e musicista; Massimo Manzi, batterista jazz di fama mondiale; Gaetano Marinelli, cantautore e produttore; Michele Fofi, direttore del Civitanova Film Festival; Kristian Sensini, compositore di colonne sonore.
Oltre a Grazia Di Michele, si esibirà anche il vincitore della scorsa edizione, Emanuele Nanni. La serata è come sempre a favore dell'AIL (associazione italiana lotta contro le leucemie, linfomi e mieloma) e a tal proposito interverranno i dottori Riccardo Centurioni e Francesco Alesiani. Presenterà Daniela Gurini. La manifestazione è in collaborazione con il Comune di Civitanova Marche e l’Azienda dei Teatri. Ingresso gratuito.
Il Bramante Pesaro si conferma bestia nera della Halley Matelica: i biancorossi cedono al dominio della formazione di coach Nicolini, che scappa via nel secondo quarto e infligge alla Vigor la prima sconfitta interna stagionale.
Eppure la Halley aveva approcciato bene la gara, costringendo il Bramante a collezionare falli su falli trasformati in una marea di tiri liberi dai biancorossi (ben 16 nel solo primo quarto, di cui 13 realizzati). Matelica ne approfitta così per costruire l’unico “vero” vantaggio biancorosso del match: lo firma Mariani con due triple (e 11 punti nei primi 10’) e i padroni di casa si ritrovano a +5 (18-13 al 9’).
Coach Nicolini si rifugia nella zona 2-3 per mascherare i rapidi due falli dei vari Ricci, Stefani e Sgarzini e la mossa paga dividendi altissimi: nel pitturato i pesaresi dettano legge, tenendo la Vigor a soli due canestri segnati da due punti nel primo tempo, e senza riuscire ad aprire la scatola da fuori, l’attacco biancorosso va in tilt. Il risultato è un parziale di 2-17 a cavallo dei due quarti con il quale il duo Ferri-Delfino lancia la fuga degli ospiti (20-30 al 15’). La Halley è in bambola, ma il Bramante non sfrutta a pieno il momento fallendo qualche tiro piedi per terra e così all’intervallo il vantaggio non è lievitato ulteriormente (27-36 con la firma di Giampaoli sulla sirena).
Ti aspetti la reazione vigorina invece è il Bramante a dare un’altra spallata: tripla di Ferri, poi canestro di Ricci fanno schizzare gli ospiti a +14 (27-41) già a inizio terzo quarto. La Halley annaspa, resta in scia solo grazie all’energia di Mazzotti e a un paio di canestri di Musci, ma alla terza sirena i pesaresi hanno ancora 11 lunghezze di vantaggio (47-58). Il de profundis per la squadra di coach Trullo sembra prossimo a suonare nel cuore del quarto periodo, quando il magistrale Delfino insacca la bomba che posiziona l’asticella del massimo vantaggio bramantino a +17 (47-64 a 8’ dalla fine). La Vigor almeno ci mette orgoglio e produce in un amen un parziale di 13-2 che vale un insperato -6 (60-66) con ancora più di 4’ da giocare. Tempo ce ne sarebbe, ma la Vigor sciupa qualche occasione per tornare ancora più vicina, mentre Giampaoli veste i panni del killer ammutolendo il palas di Castelraimondo.
La Halley mantiene la vetta della classifica con due lunghezze proprio sul Bramante, ma il 2-0 pesarese negli scontri diretti può passare tantissimo nella seconda fase. Ora i biancorossi sono alla vigilia di un tris di gare in una settimana, che si aprirà con un altro scontro diretto delicato in prospettiva: quello con la Goldengas Senigallia terza forza del torneo.
Così coach Trullo a fine partita: «Non è stata assolutamente una buona partita la nostra, non l’abbiamo affrontata come va fatto con partite di questa importanza. Da questo punto di vista, forse è stata una delle nostre peggiori prestazioni e non ci sono scusanti. Nel quarto periodo abbiamo provato a reagire arrivando anche a -6, ma onestamente l’inerzia ce l’hanno sempre avuta in mano loro e meritatamente. Tre i nomi: Ferri oggi ha tirato con percentuali altissime, Giampaoli ci ha punito nei momenti cruciali del match, Delfino è stato determinante con tante cose, anche a rimbalzo d’attacco. Dovevamo giocare diversamente e tornare a farlo di squadra se vogliamo andare fino in fondo.
HALLEY MATELICA-BRAMANTE PESARO 65-74
MATELICA: Provvidenza 6, Pecchia ne, Mentonelli, Ferretti ne, Carone, Mazzotti 17, Ciampaglia, Riccio 10, Mariani 19, Sulina 2, Musci 11. All.: Trullo.
PESARO: Cavedine ne, Delfino 17, Ricci 2, Sgarzini 3, Ferri 24, Nicolini, Centis 3, Sabbioni ne, Stefani 4, Panzieri 7, Giampaoli 14. All.: Nicolini.
ARBITRI: Renga, De Angelis.
PARZIALI: 18-15, 9-21, 20-22, 18-16.
La CBF Balducci HR infila la prima vittoria del 2024, la quattordicesima stagionale, espugnando il campo della C.B.L. Costa Volpino per 3-1 e torna in vetta solitaria nel Girone B di Serie A2 Tigotà approfittando del punto perso da Cremona a Lecco. Gara spesso equilibrata ma portata a casa dalle arancionere grazie alla prestazione della MVP tra le maceratesi, Federica Stroppa, oggi in campo da titolare: 21 punti all’attivo per lei con il 45% in attacco. In doppia cifra anche Fiesoli (decisiva nel finale di quarto set, 16 punti) e Vittorini, partita anche lei titolare, con idem 16 punti. Sono 11 i muri messi a segno dalle maceratesi, per le lombarde da segnalare i 20 punti del nuovo arrivo, l’opposto Ebatombo. Ora nel mirino della CBF Balducci HR la fondamentale sfida di mercoledì prossimo al Banca Macerata Forum contro Messina per i quarti di finale di Coppa Italia Frecciarossa.
Nel primo set la CBF Balducci HR costruisce il suo vantaggio nel cuore del set grazie ai muri e ai colpi di Mazzon (6 punti per lei), tenendo al tentativo finale di rimonta di Costa Volpino. Più equilibrato il secondo set che si decide tutto nel finale: le arancionere sembrano aver trovato lo spunto decisivo nel finale ma non concretizzano due palle set, subendo poi 3 muri consecutivi delle lombarde che portano la sfida sull’1-1. Terzo set tutto di marca maceratese: l’attacco gira quasi al doppio di Costa Volpino e Stroppa protagonista con 8 punti personali e il 70% in attacco. Quarto set di nuovo punto a punto, il finale stavolta è tutto arancionero con Fiesoli sugli scudi con i quattro punti consecutivi che valgono il break decisivo e la vittoria.
LA CRONACA
Novità nello starting six per coach Saja sceglie Bonelli-Stroppa, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Vittorini, Bresciani libero. Per Costa Volpino in campo Dell’Orto-Ebatombo, Agbortabi-Mazzoleni, Vicet Campos-Lancini, Gay libero.
Costa Volpino trova subito un break sfruttando un paio di indecisioni in campo arancionero (4-1), tenendo poi il +3 con il muro di Mazzoleni su Vittorini (7-4). La CBF Balducci HR tiene in cambio palla ma fatica nella fase break, sbloccandosi poi con i muri di Mazzon che valgono il -1 (9-8) e la parità (10-10). Il contrattacco di Vittorini firma l’11-12 e ancora il 12-14, il +3 arriva sull’errore di Lancini (14-17), Stroppa passa per il 14-18. Un fallo di posizione e il muro di Lancini riportano sotto le lombarde (17-18) ma poi proprio la schiacciatrice sbaglia (17-20) e Mazzon mette giù il 18-22. Stroppa firma il 20-24, l’arbitro vede in campo il servizio Costa Volpino che sembrava nettamente fuori (23-24) ma Mazzon chiude 23-25.
Nel secondo set Costa Volpino comincia con l’ex Ghezzi per Vicet Campos, le lombarde ci riprovano (da 1-3 a 7-5) ma Stroppa non ci sta e firma prima il 7-7 poi l’8-9. Fiesoli non trova la riga (12-11) ma si rifà con la pipe del 12-13, è un set equilibrato e il colpo di Ebatombo per il 15-14 lo dimostra. Lancini allunga (16-14), Bonelli e Vittorini a muro fanno subito 16-16, Stroppa mette il +1 (16-17) e Bonelli l’ace del 16-18. La battaglia continua con il lungolinea di Lancini (19-19), si va punto a punto (21-21) poi Mazzoleni ferma Fiesoli (22-21). Reagisce la CBF Balducci HR con Stroppa (22-23) e il muro di Vittorini (22-24), le lombarde annullano due set ball (24-24, muro Mazzoleni) dopo l’ingresso di Green in battuta e Rossi opposta e ancora con Mazzoleni guadagnano la palla set (25-24) chiudendo col terzo muro consecutivo, stavolta di Vicet Campos (26-24) rientrata nel corso del set per Ghezzi.
Nel terzo set gli errori lombardi in attacco lanciano Macerata (2-5 e 4-7), Costa Volpino ritrova il -1 in contrattacco (7-8) poi Fiesoli trova il muro del nuovo +3 (8-11) e due colpi morbidi consecutivi del 9-14. Torna in campo Vicet Campos per Ghezzi nelle lombarde ma arriva subito il muro di Stroppa (9-15), sempre l’opposta arancionera firma poi l’11-18 in contrattacco. L’ace di Mazzoleni vale il 14-19, Fiesoli risponde in pipe (14-21): strada in discesa ora per la CBF Balducci HR che chiude senza problemi con Mazzon (18-25).
Partenza sprint nel quarto set per le maceratesi (0-3) ma poi si spegna la luce in casa CBF Balducci HR e la Costa Volpino torna avanti 5-4: Saja inserisce Busolini per Mazzon, entrambe le squadra gestiscono bene il cambio palla (8-7). Fiesoli rompe l’equilibrio col break dell’8-9, Ebatombo non passa (8-10), Lancini firma l’ace del 10-10. È di nuovo punto a punto: 13-14 errore Lancini, 15-14 errore Stroppa, 16-15 contrattacco Vittorini, Ebatambo 18-17, Fiesoli 18-19, in un continuo rincorrersi tra le due formazioni. Il break è ancora di Fiesoli (18-20), rientra Vicet Campos per Ghezzi ma sempre il capitano mette il 19-21, Ebatombo tira in rete (19-22) e di nuovo la schiacciatrice toscana il 19-23. Cominetti riprova il doppio cambio Green-Rossi, Fiesoli mura la neo entrata (20-24), l’errore al servizio di Vicet Campos mette fine alla contesa.
Stefano Saja (allenatore CBF Balducci HR Macerata): “Chiunque scende in campo scende per dare il meglio di sé e per portare a casa il risultato. Oggi Costa Volpino ha fatto la sua partita e noi siamo riusciti a portare a casa tre punti che non sono scontati solo perché noi siamo primi e loro sono ultimi. Ogni punto nasce da da quello che si fa in campo, oggi siamo stati bravi nella seconda parte del match ad approcciare la partita nel modo che avevamo preparato, con pazienza ma tanta lucidità. Questo abbiamo fatto negli ultimi due set e ha pagato. Brave tutte le ragazze che hanno continuato a spingere nonostante i momenti di difficoltà. Altri tre punti del nostro nel nostro percorso e adesso testa alla Coppa Italia”.
Alessia Fiesoli (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Faccio i complimenti alla mia squadra perché venire a giocare qua non era facile. Non è una classifica veritiera perché loro sono una squadra molto competitiva, difendono tantissimo e noi siamo stati bravi a portare pazienza durante gli scambi lunghi. E perché loro hanno difeso veramente tanto, hanno murato bene. Complimenti a Federica e Arianna che sono partite fin dal primo set e hanno fatto molto bene. Hanno fatto una bella prestazione. Questo significa che siamo una squadra fatta di 13 titolari e quindi sono molto orgoglioso delle mie ragazze e contenta di questi tre punti”.
Federica Stroppa (opposto CBF Balducci HR Macerata): “È stata sicuramente una partita molto intensa, ma sono contentissima di come la squadra sia riuscita, diciamo a tenere botta. E soprattutto poi nella parte finale dei set, a portare a casa con lucidità i set e poi la partita”.
Maceratese e Chiesanuova aprono il 2024 dividendosi un punto a testa di fronte al pubblico delle grandi occasioni che ha gremito il Tubaldi. Primo tempo equilibrato tra le due squadre che iniziano studiandosi a ritmo sostenuto. Il primo affondo è di marca Maceratese ma Fatone devia sopra la traversa.
Il Chiesanuova risponde al 15' con Badiali che però non inquadra la porta. Il Chiesanuova successivamente prova a schiacciare la Maceratese all' interno della propria area con una serie di corner senza però riuscire a scalfire la retroguardia ospite. L' occasione più nitida passa per il 32' dai piedi di Mongiello.
Il capitano del Chiesanuova serve Dutto che però deposita sul fondo. Al 37' Sbarbati viene lanciato in area ma viene fermato dall' uscita di un reattivo Gagliardini. Il primo tempo si chiude in parità con le squadre molto attente nel curare la fase difensiva.
Il secondo tempo si apre nel segno della Maceratese. Il vantaggio arriva al 53': Perri libera una conclusione che viene deviata dal difensore locale che mette fuori causa Fatone. Al 59' Gagliardini è protagonista di un grande intervento su un tiro angolato di Defendi.
Al minuto 86' Perri ha tra i piedi la palla del raddoppio che però viene liberata dalla retroguardia del Chiesanuova. Gli ultimi istanti di gara sono scanditi dagli assalti del Chiesanuova che trova il pareggio al 95'.
Il tiro cross di Defendi si insacca all' angolino e fa esplodere di gioia i supporters biancorossi locali. Un pari d'oro per il Chiesanuova che conquista il primato solitario in classifica.
(FOTO DI FRANCESCO TARTARI)
La sfida tra Montefano e Montegranaro termina in un pareggio a reti bianche dopo una gara intensa ed emozionante. Entrambe le squadre hanno dato il massimo sul terreno di gioco, creando un'atmosfera carica di tensione e eccitazione per i tifosi.
Il match è iniziato subito ad alta intensità, con il Montegranaro che ha sfiorato il gol al 13' in seguito ad una pericolosa azione in area viola. Monaco spazza via la palla che finisce sui piedi di Tissone, ma il suo tiro viene respinto dal corpo di un difensore avversario.
Il Montefano non si fa intimorire e Jallow al 15' tenta il gol dalla distanza, ma il portiere avversario David interviene bene bloccando il pericoloso tiro da fuori area. Brivido al 22', quando Orlietti del Montefano, respingendo un cross, ha rischiato di beffare David, ma la palla ha colpito il palo, salvando così il risultato.
Il Montefano ha continuato a premere con azioni di grande qualità, come l'iniziativa di Calamita al 25' che ha crossato per Guzzini, il cui colpo di testa è stato parato brillantemente da Taborda. Poco da segnalare fino al duplice fischio che fissa il parziale sullo 0-0.
Il secondo tempo ha visto il Montefano annullare un gol per fuorigioco al 1', una decisione che ha suscitato polemiche e discussioni. Nonostante questo, entrambe le squadre hanno continuato a cercare il gol, con il Montegranaro che ha sfiorato il vantaggio al 10' con una deviazione fortunosa respinta da David.
La partita è rimasta aperta fino all'ultimo minuto, con azioni spettacolari e parate decisive da entrambe le parti. Jallow ha messo a segno un'azione straordinaria al 37', superando Morzzini e colpendo il palo, ma David è riuscito a respingere la conclusione. Al termine del match il risultato non è cambiato e le due formazioni si dividono equamente la posta in palio.
Il nuovo anno comincia con un sorriso per il Tolentino. I cremisi hanno la meglio della Sangiustese Vp per 5-3, nella frizzante sfida valevole come prima giornata del girone di ritorno del campionato di Eccellenza Marche. Tre punti cruciali per mantenersi nelle zone alte della classifica, in attesa del big match in programma tra una settimana contro il K Sport Montecchio Gallo. Da segnalare la doppietta al debutto con la nuova maglia di Cardinali.
LA CRONACA - Le scelte di Possanzini stupiscono. Viene lanciato dal primo minuto il classe 2007 Gabrielli a centrocampo, così come il neo arrivato Cardinali (2003) come punta centrale. Nel tridente offensivo, oltre all'intoccabile Borrelli, c'è anche Cancelli. In porta si rivede Bucosse, con Orsini che non figura neppure in panchina. Ben cinque gli under in campo dal 1' anche nella Sangiustese: Calcabrini (2004), Tombolini (2003), Sfasciabasti (2005), Marini (2003) e Del Brutto (2003).
Al 6' Tolentino subito in vantaggio. Sul cross di Borrelli il braccio di Calcabrini è colpevolmente largo. Lo stesso numero dieci è infallibile dal dischetto, per lui esultanza con tanto di maglia celebrativa ("100 volte", ndr). È uno a zero cremisi.
Al 15' clamorosa occasione sciupata dai padroni di casa per il raddoppio. Cardinali trova la stoccata da centro area dopo ennesima giocata di Borrelli, ma il suo tiro è troppo centrale e viene ribattuto da Monti.
Come un fulmine a ciel sereno arriva il pari della Sangiustese al 18'. Splendida conclusione di Del Brutto, che toglie la ragnatela da sotto il sette. La rete dà fiducia agli ospiti, che impegnano nuovamente Bucosse dalla distanza.
La manovra cremisi diviene appannata mentre la Sangiustese guadagna campo. Ancora Del Brutto sfiora la doppietta staccando indisturbato sugli sviluppi di corner, ma senza inquadrare la porta (44'). Al riposo si va sull'uno a uno.
Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino trova immediatamente il gol. Cross pennellato da Borrelli e colpo di testa, innocuo per la verità, di Cardinali su cui Monti è tutt'altro che irresistibile (46').
Subito lo svantaggio la Sangiustese si riversa nuovamente in avanti. È bravo Bucosse al 61' a respingere sul tap-in di Handzic. Il forcing rossoblù viene premiato con il gol al 67'. Il neo entrato Lattanzi non sbaglia l'incornata da centro area. È due a due.
Di nuovo Lattanzi va vicinissimo al 2-3 cinque minuti più tardi. La sua conclusione in allungo trova solo l'esterno della rete. Scampato il pericolo i cremisi colpiscono in contropiede.
Garcia, subentrato a uno spento Cancelli, pesca Cardinali che, a porta spalancata, non può non insaccare e firmare la doppietta personale al 73'.
È il gol che cambia la partita. Nasic al 77' arrotonda il risultato con una rete d'autore. Il centrocampista cremisi traina il contropiede portando a spasso mezza difesa ospite prima di beffare Monti con un diagonale chirurgico.
Non è, però, finita qui. Ancora Lattanzi accorcia le distanze all'85' con una conclusione potente che incoccia la traversa prima di sorprendere Bucosse. Finale infuocato con ben 6 minuti di recupero concessi.
C'è spazio per l'espulsione di Sopranzetti che placca Moscati, lanciato verso l'area. La Sangiustese chiude in dieci e dice così addio alle velleità di rimonta. Al sesto di recupero Garcia firma la cinquina mettendo in ghiaccio la vittoria quando gli schemi sono totalmente saltati. Il Tolentino può festeggiare tre punti d'oro. La vetta dista ora solo due punti.
La partita valida per il sedicesimo turno di Eccellenza Marhce fra Urbino e Civitanovese è stato rinviato a causa del maltempo. Al Montefeltro di Urbino infatti era calata una nebbia fittissima che ha impedito l'inizio della gara. L'arbitro, dopo aver atteso quartacinque minuti nella speranza che la visibilità migliorasse, ha decretato il rinvio del match.
È andata in scena ieri la XXII edizione della Festa del Torrone di Camerino, parzialmente rivisitata a causa del maltempo: il programma prevedeva la classica misurazione in piazza, ma la pioggia ha imposto lo svolgimento al chiuso all'interno dell'Auditorium Benedetto XIII, evento che ha anche fatto da anteprima all’apprezzatissimo Concerto dell’Epifania eseguito dalla banda Città di Camerino, diretta dal maestro Vincenzo Correnti.
La tradizionale misurazione del Torrone, eseguita dal sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, insieme al Maestro Paolo Attili e alla figlia Arianna, al vicesindaco Antonella Nalli, all'assessore Silvia Piscini e alla presidente della Proloco, Delfina Benedetti.
Risultato finale ben 246,20 metri di Torrone di Camerino poi degustato da tutto il pubblico presente. Un prodotto d'eccellenza che nel 2023 è stato promosso a livello internazionale in tutte le fiere in cui è stata presente la Città di Camerino: BIT di Milano, Tipicità Experience di Fermo e all'Exploring Bandiere Arancioni al Castello Sforzesco di Milano.
Grande successo anche per il Trofeo della Befana organizzato dall'Asd Camerino Castelraimondo, che si è chiuso sempre ieri presso il palazzetto comunale di Camerino, con la premiazione da parte del sindaco Roberto Lucarelli e dell'assessore allo Sport, Silvia Piscini. Trofeo che ha visto la partecipazione di numerose squadre provenienti da tutta la Regione.
Oggi la chiusura delle ricchissime iniziative natalizie organizzate dall’amministrazione comunale: dalle ore 15.30, giochi e animazione saranno protagonisti presso il Vallicenter per salutare insieme il grande successo di "Scopri, vivi, gusta il Natale a Camerino".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'Avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica assai attuale relativa al risarcimento dei danni e nello specifico quelli causati da incidente su pista da sci.
Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un nostro lettore di Macerata, che chiede: "Se durante la discesa da una pista da sci, si urta contro una staccionata di legno non segnalata e si subisce una lesione, è possibile richiedere il risarcimento del danno al gestore degli impianti sciistici?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una tematica estremamente attuale, relativa ad un’attività sportiva anche se non praticata a livello agonistico, interessando principalmente l’istituto della responsabilità del custode per i danni cagionati dalla cosa in custodia, disciplinato dall’art. 2051 del codice civile.
Articolo che stabilisce espressamente come "ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito", ovvero l’accadimento di una circostanza imprevedibile e fuori dall’ordinaria consuetudine.
A tal proposito, così come affermato dalla Suprema Corte: "Nello schema legale della responsabilità oggettiva per danni derivati da cose in custodia dell'art. 2051 c.c., il limite oltre il quale cessa la relazione oggettiva tra colui (il custode) che dispone della cosa e l'evento pregiudizievole derivato al terzo "dalla cosa", debba rinvenirsi nell'intervento di una fattore estrinseco alla cosa stessa, qualificabile come "caso fortuito" che, per il suo carattere di imprevedibilità e di eccezionalità, sia idoneo ad interrompere il nesso causale. Tale ipotesi ricorre anche nel caso in cui l'evento imprevedibile ed eccezionale debba ravvisarsi nella condotta dello stesso danneggiato" (Cass. Civ.; sez. III, dep. 05/07/2017; n.16509).
Nel caso specifico, proprio tale pronuncia della Corte di Cassazione, evidenzia come il gestore dell’impianto sciistico sia responsabile per i danni accorsi allo sciatore durante la discesa proprio per il fatto di aver omesso la dovuta segnalazione in prossimità di una staccionata, elemento questo di pericolo che va ad escludere qualsiasi circostanza di caso fortuito.
Inoltre, laddove il soggetto danneggiato dovesse evidenziare nei riguardi del gestore degli impianti comportamenti dolosi o colposi idonei ad integrare la responsabilità extracontrattuale disciplinata dall’art. 2043 del codice civile, anche il tale circostanza, il gestore sarebbe responsabile dei relativi danni avvenuti allo sciatore, così come affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 4018 del 2013.
"Affinché si possa pervenire all'individuazione di un comportamento colposo in capo al gestore, ex art. 2043 c.c., con conseguente risarcimento del danno, è necessario, sulla base dei principi generali - si legge nella sentenza -, che il danneggiato provi l'esistenza di condizioni di pericolo della pista che rendano esigibile, sulla base della diligenza specifica richiesta, la protezione da possibili incidenti; condizioni in presenza delle quali è configurabile un comportamento colposo del gestore per la mancata predisposizione di segnalazioni" (Corte di Cass. Civ., Sez. III; 19/02/2013; n.4018).
Pertanto, in risposta alla domanda posta dal nostro lettore, il gestore dell’impianto sciistico risulterebbe il responsabile a titolo di risarcimento dell’evento dannoso accorso allo sciatore, proprio perché avvenuto nonostante l’impiego dell’ordinaria diligenza e attenzione richieste da parte del danneggiato; al contrario, "ove tale condotta dovesse risultare imprudente o gravemente colposa, il nesso causale tra danno subito e fatto ingiusto altrui, risulterebbe irrimediabilmente interrotto", precludendo allo sciatore, il risarcimento del danno subito (Cass. Civ., sez. III , del 10/05/2018, n. 11274).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Tante presenze, ieri, a Civitanova Marche per l'arrivo nella palazzina di Lido Cluana, in sella alla sua scopa, della Befana. Per la gioia dei bambini, la vecchietta più amata ha lanciato caramelle e dolciumi, confermando la sua straordinaria generosità.
Il 6 gennaio, giornata che "tutte le feste le porta via", ha anche ufficialmente chiuso i battenti la casa di Babbo Natale, dopo un mese. "Un successo enorme - lo definisce Gianluca Crocetti, presidente della Commissione Cultura e Turismo del Comune di Civitanova -, abbiamo registrato una grandissima affluenza delle famiglie. Genitori e bambini hanno giocato, creato, impastato, cantato e recitato".
"Un grazie enorme a tutti coloro che hanno partecipato all'organizzazione di queste giornate - conclude Crocetti -. Una menzione particolare va a Maria Rosa Berdini, presidente della Proloco di Civitanova Marche che con la sua energia e volontà è riuscita a creare in pochissimo tempo una macchina perfetta".
Le Marche restano a mani vuote. Dei 210 premi in palio nell'estrazione speciale della Lotteria Italia 2023/2024 andata in scena nella serata dell'Epifania, durante la trasmissione "Affari Tuoi" condotta da Amadeus, soltanto uno, infatti, è finito nella nostra regione: uno dei premi di terza categoria, da 20mila euro, venduto a Sant'Elpidio a Mare. Questa la combinazione del tagliando vincente: P 435628.
I cinque super biglietti milionari sono stati assegnati tra la Lombardia e la Campania. Il primo premio da 5 milioni di euro è stato venduto a Milano (Serie F 306831). Il secondo premio, da 2,5 milioni di euro, è stato invece abbinato al tagliando Serie M 382938 venduto a Campagna, in provincia di Salerno.
Il terzo premio da 2 milioni di euro è stato vinto dal biglietto Serie I 191375 venduto ad Albuzzano, in provincia di Pavia. Il quarto premio da 1,5 milioni di euro va al tagliando C 410438 venduto a Roncadelle, in provincia di Brescia e il quinto e ultimo premio di prima categoria da 1 milione di euro è andato al tagliando N 454262 venduto a Montescudo Monte Colombo, in provincia di Rimini.
Le feste belle e calde di ogni buon sentimento e tutti i migliori auguri li abbiamo ricevuti e li abbiamo elargiti. Ieri per ultima è arrivata la Befana, vecchia, con le scarpe rotte, a cavallo di una scopa e con il sacco sulle spalle pieno di bei regali per i buoni e di carbone per i cattivi.
La vecchia a cavallo della scopa è un’immagine romantica, strana per i bambini di oggi, nostalgica per noi bambini di un tempo lontano, che oggi facciamo fatica a reperire una calza ed un camino dove appenderla per far ricevere i doni ai nostri figli o meglio ai nostri nipoti. La Befana in questa difficoltà di proiezione moderna dell’incanto di sempre diventa allora la metafora della nostra coscienza che ci dona forza, volontà e salute per essere buoni, capaci di esprimerci al meglio nel nostro lavoro, nella nostra missione nell’anno che verrà.
Il nostro lavoro è contribuire al diffondersi di una cultura della salute che attecchisca con radici profonde nella conoscenza di tutti per la protezione della salute individuale e collettiva. Tralasciamo in relazione a questo spinoso e determinante argomento chi avrebbe oggi dovuto ricevere un regalo e chi il carbone, ci auguriamo per il 2024 che tutti quelli che hanno una possibilità, una responsabilità abbiano poi tra un anno la calza piena di riconoscimenti e ringraziamenti.
Noi con la nostra rubrica “Sano a sapersi” faremo il nostro meglio: osserveremo, cercheremo di capire, ci faremo aiutare da studiosi, ricercatori, dai medici specialisti, dai politici e programmatori del servizio pubblico e di quello privato. Nell’euforia ancora coinvolgente delle feste vissute in serenità, amicizia ed amore amo immaginare uno tsunami di buona informazione medico-scientifica che in parallelo accompagni una ristrutturazione moderna dei presidi territoriali della tutela della salute.
Sul fronte del privato già nel 2023 abbiamo avuto positive avvisaglie; nel pubblico è stato approvato un piano regionale sanitario che dovrà ricevere le sue linee attuative nel 2024. Da segnalare nel territorio della provincia di Macerata il gruppo medico “Associati Fisiomed” con le sue cinque sedi distribuite nella provincia, l’ultima inaugurata con programmi futuristici due mesi fa (leggi qui), sta proponendo un modello organizzativo e strutturale dove la diagnosi e la cura sono garantite da ottime professionalità e dal più moderno assetto tecnologico, ma dove sono anche presenti uno spazio e le figure idonee per elargire una comunicazione sanitaria di primo livello in favore della prevenzione.
È il primo esempio di un progetto lungimirante ed illuminato che tende ad agganciare le strutture del servizio sanitario nazionale per un futuro di collaborazione e complementarietà a favore di un servizio sanitario composito ed efficiente. In questa prospettiva tutti comunque devono avere la possibilità di attingere, secondo le loro aspettative, le variegate forme di tutela della salute.
Sarà compito di tutti gli attori coinvolti far mantenere il carattere di universalità ad un servizio integrato e composito. A noi dell’informazione accogliere gli aspetti più interessanti, fornire anche gli input critici, stimolare una conoscenza per il contributo di tutti. Già dalla prossima domenica contiamo di poter discutere nella nostra rubrica di questi argomenti con il Presidente dell’ordine dei medici ed odontoiatri della provincia di Macerata, il dottor Romano Mari, un’opinione di primissimo livello professionale ed istituzionale.
La Kappabi Futsal Potenza Picena viene fermata per 8-2 dall’Olimpia Regium Reggio Emilia e vede sfumare il pass per la Coppa Italia. Nel match da dentro/fuori contro gli emiliani, i potentini incappano in una giornata no e non riescono a concludere il girone d’andata nel lotto delle prime quattro.
Un match equilibrato per i primi 10 minuti poi i locali sono riusciti a scavare il primo solco, 3-0, con la rete di Di Iorio a rendere meno amara la prima frazione. Nella ripresa i locali hanno preso il largo, con i giallorossi che non sono riusciti a rientrare in partita, con il gol di Gomez nel finale a chiudere la contesa sull’8-2.
"Purtroppo il risultato parla da solo - afferma mister Moro -. Non abbiamo affrontato la partita con la giusta mentalità. Eravamo lenti e poco aggressivi nonostante questo abbiamo chiuso il primo tempo sull’1-3. Nel secondo tempo eravamo scarichi e demotivati. Si impara dalle sconfitte quindi ora testa bassa e lavorare. Dobbiamo pensare subito al prossimo impegno contro la Real Fabrica".
OR REGGIO EMILIA-KAPPABI POTENZA PICENA 8-2 (pt 3-1)
OR REGGIO EMILIA: Di Giorno, Edinho, Lafif, Caffarri, Canale, Santoriello, Ruggiero, Timite, Guennounna, Halitjaha F., Aquilini, Mazzariol All. Margini
KAPPABI POTENZA PICENA: Luciani, Di Iorio, Nunzi, Nikinha, Pizzo, Carnevali, Babucci, Rossi, Gomez, Belleggia, Tinteanu, Sgolastra All. Moro
Arbitri: Filippi di Bergamo e Krupic di Brescia (Crono: Bruno di Bergamo).
Reti: pt 9’25” Halitjaha F. (OR), 10’14” Edinho (OR), 15’25” Canale (OR), 19’55” Facundo (PP); st 2’55” Ruggiero (OR), 5’28” Canale (OR), 6’48” Edinho (OR), 7’58” Edinho (OR), 9’30” Ruggiero (OR), 15’35” Gomez (PP).
Note: ammoniti Halitjaha F., Mazzariol e Rossi.
I punti di vista attraverso cui osservare un paesaggio, che sia urbano o naturale, sono molteplici e dipendono da come li si attraversa, con quale mezzo.
Nello specifico, un’angolatura meno ordinaria della città di Macerata è data dallo spostamento in bicicletta; un veicolo che spesso nel pensiero più diffuso è visto come inconcepibile per la conformazione territoriale maceratese.
Per chi fosse interessato a percorrere lo scenario che si apre oltrepassata l’affermazione “Macerata non è una città per biciclette”, abbiamo raccolto delle testimonianze che restituiscono una visione più ampia e stratificata del fenomeno, tra complessità e opportunità.
Dunque, in che modo Macerata può essere considerata ciclabile?
A tal riguardo, occorre fare una distinzione temporale tra le ciclovie esistenti, iniziate e compiute, e quelle in cantiere, che sono in procinto di essere realizzate ma di cui ancora non ci sono tracce visibili.
A informarci sulle piste attualmente percorribili è l’assessore Andrea Marchiori: “Il comune di Macerata ha intrapreso diverse iniziative per promuovere la mobilità sostenibile e l’uso delle biciclette nella città. La prima azione è stata la realizzazione di una pista ciclopedonale che parte da Fontescodella, passa vicino al Palasport e arriva fino a Collevario.
Per questo tratto,abbiamo installato una serie di cartelli stradali per indicare i percorsi ciclabili su strade che non possono essere riservate alle sole biciclette, a causa delle loro dimensioni ridotte. In questo modo, abbiamo creato un anello ciclopedonale che collega diverse zone della città, sia in sede propria che in sede promiscua. Tra le aree collegate, ci sono anche gli istituti scolastici, che erano uno dei nostri obiettivi principali. Un altro intervento che abbiamo realizzato è stato quello di creare una pista ciclabile circolare intorno ai giardini Diaz, dove vanno a correre anche moltissime persone”.
Il consigliere di opposizione e membro dell’associazione Fiab Ciclo Stile di Macerata, Alberto Cicarè, ha evidenziato delle criticità circa il piano di mobilità in questione, sostenendo che “le infrastrutture per le biciclette dovrebbero essere leggere e funzionali, mentre quelle realizzate dal comune sono costose e inadeguate. Non si stratta solo di piacevolezza del percorso ma anche e soprattutto della sicurezza del ciclista”.
Per quanto concerne la ciclabile sopracitata che dai giardini Diaz arriva fino a Collevario, sempre Cicarè, ha proseguito nel dire che “a eccezione di un breve tratto davanti a Fontescodella, le altre parti sono tutte esposte al traffico veicolare, senza alcuna protezione per i ciclisti, se non dei cartelli sparsi qua e là che indicano la presenza di una ciclabile”.
Da qui, ha fatto menzione di una proposta avanzata in sede di consiglio comunale, quando si discuteva dei possibili progetti da finanziare con il fondo di 172.000 euro per la ciclabilità: “un’idea basata sull’utilizzo della corsia ciclabile, ovvero una striscia di vernice che separa visivamente la corsia riservata alle biciclette da quella per le auto. Si tratta di una soluzione leggera e flessibile, in quanto la strada può essere percorsa anche dalle auto quando non ci sono biciclette, ma che allo stesso tempo tutela la vita dei ciclisti e li mette in sicurezza. Una pratica diffusa in molte città che tuttavia non è stata accolta”.
Per i progetti in procinto di essere messi in cantiere e che hanno ricevuto un fondo di 3 milioni di euro dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), spicca l’anello extra cittadino di 40 km il cui scopo, afferma Marchiori, “è quello di creare una rete ciclabile integrata che colleghi la città con le valli del Potenza e del Chienti. Per realizzare questo progetto, abbiamo tenuto conto di due livelli di pianificazione: quello regionale, che ha previsto la realizzazione delle ciclovie a pettine, ossia dei percorsi che attraversano le due vallate in direzione del mare; e quello comunale, che ha integrato le ciclovie a pettine con il collegamento inter vallivo, ossia un percorso che permette di passare dalla vallata del Potenza a quella del Chienti attraversando la città in modo sicuro e panoramico, evitando le vie principali e utilizzando strade extraurbane”.
Un focus tematico che inevitabilmente emerge come prioritario è proprio l’attraversamento “sicuro”, la sicurezza su strada per chi va in bicicletta senza il pericolo costate di condividere dei tratti in cui sfrecciano le auto.
Attualmente, per quanto concerne il percorso in questione, in particolare i tracciati che seguono le vallate dei fiumi Potenza e Chienti, non sembra prevalere un’idea di messa in sicurezza né di una percorribilità rispetto al profilo territoriale: “Magari la utilizzeranno le persone che hanno già un certo allenamento- afferma Cicarè - o una bici con una pedalata assistista ma non sarà certamente un tragitto adatto alle famiglie. I percorsi devono avere un senso e una continuità. Un senso c’è se tu capisci che stai facendo un percorso che ti porta da A a B e tra A e B c’è continuità; non posso trovarmi tra queste due mete per 100 metri protetto e poi mi buttano in mezzo alla strada. In quel momento si perdono tutte le caratteristiche di sicurezza”.
A questo punto abbiamo chiesto ad Andrea Marchiori in che modo nei progetti presentati s’intende risolvere una questione che, fuor di metafora, è di vitale importanza.
“Le ciclovie a pettine esistenti sicuramente non garantiscono un attraversamento in sicurezza delle vallate, in quanto sono state concepite per uno scopo diverso. Noi, invece, vogliamo creare una rete ciclabile completa e armonica, che sia dedicata esclusivamente ai pedoni, ai runner e ai ciclisti”.
“I percorsi progettati- prosegue l’assessore- sono completamente fuori sede stradale, cioè si sviluppano su strade inter poderali, di campagna, contrade, ecc. che verranno adeguatamente sistemate sia dal punto di vista della pavimentazione (stabilizzato o terra battuta o erba o asfalto ecologico) che della segnaletica. Il nostro progetto non si rivolge solo agli appassionati di ciclismo che vogliono percorrere lunghe distanze, ma anche a chi vuole utilizzare la bicicletta per spostamenti brevi e funzionali. Infatti, consentirà di collegare tra loro diverse località del territorio, come Villa Potenza, Sforzacosta e Piediripa”.
Tornando dentro i confini cittadini, un aggiornamento recente, che risale a questa settimana e per cui è stato consegnato il cantiere, consiste nella realizzazione di un percorso totalmente ciclopedonale e totalmente fuori sede stradale che dal Palasport di Fontescodella conduce ai giardini Diaz passando dentro all’omonimo parco. "L’ idea- ha affermato Marchiori- è stata quella di sistemare il parcheggio del palazzetto di Fontescodella che diventerà così un hub di sosta lunga. Per cui chi arriva in macchina la può lasciare gratuitamente e da lì prendere la propria bici o affittarne una elettrica e arrivare al centro di Macerata senza entrare su strada. Dal parco, con un percorso fuori sede, si arriva al sottopassaggio che sta davanti al parcheggio del parksì; dal sottopassaggio si riattraversa la strada totalmente in sicurezza e si entra dentro i giardini Diaz”.
Una vittoria, la prima nel 2024, che lenisce (in parte) le ferite per la cocente eliminazione ai quarti di Coppa Italia per mano di Monza. La Cucine Lube Civitanova riparte dai tre punti ottenuti contro la Pallavolo Padova, nella sfida valevole per la seconda giornata di ritorno del campionato di Superlega. Sfida vinta in tre set (25-19, 25-17, 25-23), punteggio grazie al quale viene consolidato il quarto posto in classifica.
Un'Epifania dolce per i vicecampioni d'Italia. Migliore in campo, come all'andata, è Alex Nikolov: il giovane schiacciatore bulgaro mette a segno 17 punti con il 61% in attacco. Ottima prova anche per Zaytsev, autore di 15 punti con 3 muri vincenti. Tra le fila ospiti i top scorer sono i due centrali, Plak e Crosato, con 9 punti a testa.
Il calendario non concede pause. Cucinieri di nuovo in campo martedì, alle 17, in Champions League contro il Galati, in terra romena.
LE FORMAZIONI - Marchigiani in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Chinenyeze e Anzani centrali, Nikolov e Zaytsev laterali, Balaso libero. Veneti schierati con una diagonale di ex biancorossi, il palleggiatore Falaschi e l’opposto Garcia Fernandez, al centro Crosato e Plak, sulla banda Desmet e Gardini, Zenger libero.
CRONACA - Padova parte forte alla battuta e si prende il primo break della partita con due ace consecutivi di Gardini (2-4). La replica di Civitanova porta la firma della coppia di centrali Chinenyeze-Anzani. Grazie a loro la Lube si riporta in parità (5-5).
Un turno al servizio di Lagumdzija crea scompiglio nella ricezione patavina, Nikolov ne approfitta e fa volare i padroni di casa a +3 (9-6). Raggiunto il vantaggio nel punteggio, la squadra di Blengini viaggia con il pilota automatico. Gli unici grattacapi e attimi di nervosismo si segnalano dopo un paio di indecisioni degli arbitri, corrette dall'utilizzo del video-check. Il primo set scivola facile nella mani della Lube (25-19). Particolarmente ispirato Nikolov: 6 punti con il 75% in attacco.
Cucinieri che partono forte anche in avvio di secondo set con la murata di Chinenyeze che vale il break immediato (0-2). Civitanova accumula sino a tre punti di vantaggio, prima di un rientro d'orgoglio di Padova che si riporta in parità sul 12-12 approfittando di un calo d'attenzione dei marchigiani. E allora sale in cattedra Zaytsev: tre punti in fila dello 'Zar' e biancorossi che scappano via di nuovo (17-14). Allungo che, stavolta, è decisivo (25-17).
Anche nel terzo set la Lube fa la differenza a muro e scava un solco tra sé e gli avversari, facilitata anche dai tanti errori in attacco dei patavini. La formazione di Cuttini esce mentalmente dalla partita (13-8) e, quindi, il coach ricorre ampiamente alla panchina inserendo in campo Porro, Zoppellari e Truocchio.
La mossa provoca una scossa, con gli ospiti che riescono a ricucire sino al meno uno (15-14). Padova trova anche la parità nel finale con l'ace di Falaschi, suo unico punto della partita (22-22). A far passare la paura ci pensa Nikolov che imita l'ex compagno di squadra, mette e segno il servizio vincente, e consegna alla Lube due set point. Il secondo è quello buono: il pallone messo a terra da Zaytsev consegna tre punti che sono un toccasana per i ragazzi di Blengini.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova - Pallavolo Padova 3-0 (25-19, 25-17, 25-23)
Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1, Zaytsev 15, Chinenyeze 6, Lagumdzija 9, Nikolov 17, Diamantini 0, Bisotto (L), Balaso (L), Anzani 4, Bottolo 0. N.E. Thelle, Larizza, Yant, Bisotto. All. Blengini.
Pallavolo Padova: Falaschi 1, Gardini 6, Plak 9, Garcia Fernandez 6, Truocchio, Cardenas Morales 0, Crosato 9, Taniguchi (L), Zoppellari 0, Guzzo, Zenger (L), Desmet 7, Porro 4. N.E. Fusaro, Taniguchi. All. Cuttini.
ARBITRI: Vincenzo Carcione (RM) e Michele Brunelli (AN).
PARZIALI: 25-19 (26'), 25-17 (27’), 25-23 (32’). Totale: 1h 23'.
NOTE: Padova: battute sbagliate 13, ace 3, muri 5, attacco 46%, ricezione 56% (31% perfette). Civitanova: battute sbagliate 12, ace 4, muri 8, attacco 52%, ricezione 49% (30% perfette). Spettatori 1.746. MVP: Nikolov.
(Credit foto: Spalvieri/Lube Volley)
Da qualche tempo a questa parte, quando si incontrano Halley Matelica e Bramante Pesaro non è mai una sfida banale. E anche il primo incrocio del 2024, quello in programma domani pomeriggio (palla a due ore 18) a Castelraimondo rinnova l’ormai consolidata tradizione. Anche stavolta, infatti, le due formazioni occupano i primi due posti della classifica, con la Halley che fa la lepre, forte di una striscia aperta di sei vittorie in fila, e il Bramante che, dopo un avvio di stagione stellare (con tanto di vittoria casalinga all’overtime sulla Vigor), ha ceduto un po’ il passo prima della sosta natalizia con due ko piuttosto inattesi, soprattutto quello contro Ancona.
La squadra di coach Massimiliano Nicolini ormai la conosciamo bene. Il giocatore di maggior impatto realizzativo (ma non solo) è il lungo argentino Lucio Delfino, Mvp della prima parte di stagione o poco ci manca con i 16,2 punti a partita ma soprattutto con la mobilità, l’energia e òa sapienza tecnica con pochi eguali a questo livello. La seconda bocca da fuoco biancoblu è Andrea Giampaoli, 10,3 punti a gara ma soprattutto la tendenza a metterla nei momenti importanti, un po’ come il “lider maximo” del team Michele Ferri (7,8 punti a sera). Sotto canestro a fare coppia con il fratellino di Carlos Delfino è solitamente Alessandro Panzieri, 7,8 punti ad allacciata di scarpe e una mano solitamente caldissima dal perimetro, ma occhio anche alla poliedricità di Giovanni Centis (6,9 punti a gara) e alla concretezza di Alberto Stefani (5,4 punti a partita). Le rotazioni degli esterni sono invece completare da mister utilità Matteo Ricci (5,6 punti a sera) e dai giovanissimi Elia Sgarzini (2,2 punti di media) ed Enrico Nicolini (1,5 punti a partita).
Squadra estrosa, che ama dettare i suoi tempi ma che sa anche imporre il suo sistema difensivo: servirà una Vigor vicina alla perfezione per vincere una partita del genere, ancora di più per pensare di ribaltare il -8 rimediato nel match di andata, vero obiettivo della gara in ottica seconda fase.
Arriva alle battute finali la mostra “Da Ulisse a Corto Maltese, viaggio nell’immaginario di Hugo Pratt”, inaugurata nel Museo civico Villa Colloredo Mels a fine agosto nell’ambito del Recanati Comics Festival e nata dalla collaborazione tra Comune di Recanati, Associazione Arcadia, Sistema Museo e Cong Sa.
Decisamente positivo il bilancio finale, che ha superato quota 6500 visitatori, con tantissimi utenti giunti appositamente a Recanati da tutta Italia per godere delle 60 tavole esposte; lusinghiero anche il dato relativo al bookshop, con oltre 500 tra libri e fumetti venduti oltre al merchandising, e la cartella Odissea da collezione andata esaurita nei primi giorni dell’esposizione. Sono state 27, inoltre, le classi che hanno scelto i laboratori sul fumetto attivati dalla sezione Didattica di Sistema Museo, a cui aggiungere 9 iniziative collaterali e 4 visite guidate speciali realizzate in collaborazione con Arcadia, e 3 eventi realizzati esclusivamente per bambini e famiglie.
“Una scommessa vinta, quella di puntare sul fumetto per arricchire la nostra offerta culturale e turistica – dichiara Rita Soccio, assessora a Culture e Turismo del Comune di Recanati – e la mostra di Pratt si colloca in una visione più ampia di sviluppo e crescita della nostra comunità, obiettivo che abbiamo costantemente perseguito in questi anni. Ricordo a questo proposito, l’apertura della ricca sezione di fumetti e manga nel Polo Bibliotecario Comunale “Bonacci, Brunamonti”, molto frequentata soprattutto dai giovani e presto all’avvio di laboratori mirati. Siamo molto felici e soddisfatti dei grandi numeri della mostra. Quando l'associazione Arcadia ci ha presentato la proposta, abbiamo subito accolto e deciso di finanziare il progetto, anche se ciò comportava notevoli sfide nel reperire le risorse necessarie. Questo progetto strutturale, come altri, costituisce una prova tangibile che eventi culturali di qualità sono un volano anche economico per la nostra città. Ringrazio quanti hanno collaborato con competenza e passione a questo eccezionale risultato”.
"Siamo orgogliosi, come Associazione Culturale Arcadia, di aver contribuito a questo successo per la nostra città, insieme a tutti gli altri partner coinvolti – dichiara la presidente Alice Fabretti - Il fumetto, e in particolare il fumetto di Pratt, è opera d'arte, capace di dare emozioni attraverso parole e immagini ad un pubblico vastissimo, che vogliamo veder crescere ancora nei futuri appuntamenti di cui la nostra associazione si farà promotrice. Un ringraziamento a quanti ci hanno sostenuto finora e credono nel nostro progetto”.
La mostra recanatese termina però con un ulteriore motivo di vanto per i musei civici e la città tutta, in quanto la sezione dell’Odissea andrà in esposizione dal 21 gennaio a Cremona, presso il Centro del Fumetto Andrea Pazienza, mentre il resto delle tavole sarà presto esposto in una grande mostra ospitata in uno dei musei più importanti al mondo, del quale al momento non è ancora possibile rendere pubblico il nome.
Arriva l'Epifania ed è tempo di Pasquella. Anche quest'anno il Coro Oddo Marconi di Montefano ha interpretato questo tipico canto delle Marche, nella stessa Montefano e nei paesi limitrofi. Oggi è stata la volta di Montefiore e di Bagnolo di Recanati, stasera il coro si esibirà in occasione del presepe vivente (a Montefano).
Il canto rituale marchigiano, ed emiliano romagnolo, prende il nome di Pasqua Epifania, espressione che veniva associata al giorno del 6 gennaio poiché, secondo l'usanza, tutte le più importanti festività venivano abitualmente definite "Pasqua".
Il canto, eseguito da un gruppo di suonatori e cantanti chiamati "pasquellanti, è di tradizione contadina e serviva per augurare la buona sorte per l'anno nuovo, fertilità ai terreni e delle giovani spose, richiedendo offerte, cibo e vino.
Un colpo di mercato sensazionale quello messo a segno dall'Attila Basket, che si è assicurata le prestazioni di Giorgio Trentini, ala classe 2001 proveniente dalla Pallacanestro Pavia.
"Avevamo iniziato il campionato con una rosa importante per la categoria. Purtroppo alcuni gravi infortuni hanno colpito due giocatori indispensabili della nostra squadra, costringendoli a chiudere in anticipo la stagione. Da lì è partita una serie di sventure, che hanno inevitabilmente condizionato quelli che erano i nostri programmi all'inizio del campionato. Da più di un mese eravamo alla ricerca di un profilo che potesse far fronte alle carenze che si erano verificate in corso d'opera. Giorgio Trentini risponde perfettamente a questo identikit". Queste le parole del presidente Giuseppe Pierini, lieto di accogliere nel proprio club il cestista lombardo.
Trentini infatti, oltre a poter contare su una buona struttura fisica, grazie ai suoi 200cm e 95kg, è un giocatore in grado di dare tanta dinamicità e allo stesso tempo equilibrio in mezzo al campo. In più dispone di piedi veloci per poter attaccare fronte a canestro, oltre ad una buona mano dalla lunga distanza.
Dopo una carriera giovanile di alto profilo, maturata nel vivaio della Robur et Fides, Trentini ha avuto esperienze importanti anche in Serie B, in cui ha giocato con la maglia del Varese. La voglia di mettersi in gioco anche fuori regione e la serietà della società portorecanatese l'hanno ora convinte a scegliere di proseguire la propria carriera nell'Attila Basket.
"Da un po' di tempo ero alla ricerca di un'esperienza in un posto diverso. Si è aperta questa possibilità di venire a Porto Recanati e insieme al mio procuratore abbiamo voluto intraprendere questo viaggio. Sono rimasto subito colpito dall'organizzazione della società e dall'impegno di tutti i ragazzi, che in soli due giorni sono riusciti a trasmettermi la passione che nutrono nei confronti di questa squadra e di questo sport in generale. Non vedo l'ora di scendere sul parquet".
Queste dunque le prime parole in arancio-blu per Trentini, che negli scorsi giorni si è allenato con la squadra e sarà a disposizone di coach Nicola Scalabroni per il delicato impegno di domenica contro la Virtus Civitanova. Lo stesso coach si è detto soddisfatto delle prime indicazioni che il suo nuovo giocatore ha saputo dargli. "Trentini ci porta versatilità e ci consente di avere una presenza fisica differente nel nostro quintetto. Il ragazzo ha già fatto vedere in questi primi allenamenti come abbia voglia di lavorar bene e fame di dimostarre il suo valore. Da questo punto di vista credo che Porto Recanati sia la piazza giusta per metterlo nella condizione di rendere al meglio".
A partire dalla prossima partita, che si giocherà domenica 7 gennaio al PalaRisorgimento di Civitanova Marche alle ore 18:00, l'Attila sarà attesa da un mese e mezzo ricco di impegni, in un girone caratterizzato da continui ribaltoni negli scontri diretti e dove tutto è ancora in discussione. Grazie alla nuova formula che permette infatti di raggiungere i playoff anche nella poule B della seconda fase, l'Attila Basket, ora anche con un Trentini in più, potrà sicuramente giocarsela con tutte le principali contendenti.
Nella giornata di ieri, venerdì 5 gennaio, sono iniziati gli attesissimi saldi invernali. Da qui fino alla fine del mese si potrà dunque acquistare la merce a prezzi vantaggiosi, usufruendo di sconti che variano dal 30 al 50%.
Passeggiando per Corso Matteotti a Porto Recanati e per i corridoi del Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata, abbiamo curiosato nei diversi negozi per chiedere sia ai venditori che agli acquirenti come fosse andata questa prima giornata di saldi.
Si acquistano per lo più capi di abbigliamento, ma i saldi riguardano tutti i negozi: da quelli di articoli per la casa a quelli di giocattoli per bambini.
La maggior parte dei commessi intervistati non si è detta pienamente soddisfatta, in quanto si aspettava una maggiore affluenza di clienti. Tutto sommato, nel periodo natalizio sono stati molti i regali da impacchettare, registrando un incremento delle vendite. Sono pochi però coloro che, dopo aver affisso in vetrina l'etichetta "saldi", hanno visto il proprio negozio preso d'assalto.
La sensazione è che la "febbre dei saldi" non sia ancora scoppiata. Fra chi è ancora fuori per le vacanze e chi magari aspetta qualche ribasso ulteriore, sono stati pochi gli scontrini battuti in questa prima giornata di sconti.
Nell'era degli acquisti online e dei black friday, il periodo di saldi vive dunque un momento di flessione. Ci sarà comunque tempo nei prossimi giorni per provare a smentire queste impressioni.