Il 24 marzo del 1944, a Roma, si consumò l'eccidio delle Fosse Ardeatine dove 335 uomini, tra i 15 e i 74 anni, vennero assassinati dalle truppe tedesche con un colpo di pistola alla testa. Fra loro anche l’avv. Odoardo Della Torre, internato nel campo di Urbisaglia dal giugno all’ottobre 1940.
Nell’ottantesimo anniversario dell’eccidio la Casa della Memoria di Urbisaglia, l’ANPI, l'istituto Storico di Macerata e la Fondazione Giustiniani Bandini hanno ricordato il tragico evento con un convegno che si è tenuto venerdì 5 luglio presso l’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra di fronte ad un folto pubblico attento e, a volte, commosso.
L’incontro è stato presieduto dalla prof.ssa Lina Caraceni, docente di diritto penitenziario all’Università di Macerata e membro del Consiglio Direttivo della Casa della Memoria di Urbisaglia.
La prof. Caraceni ha spiegato che da tempo porta avanti i temi legati al diritto all’identità: in questo ambito di ricerca si pone anche l’opera di Attilio Ascarelli, medico legale che nel 1909 insegnò all’Università di Macerata e che nel giugno 1944 fu chiamato a presiedere l’équipe di riconoscimento delle vittime delle Fosse Ardeatine.
Ed è proprio a Macerata che si conserva il Fondo “Fosse Ardeatine” di Attilio Ascarelli, con documenti e le schede di riconoscimento delle vittime conservati presso l'Istituto di Medicina Legale dell’Università di Macerata.
Ancora oggi, le schede biografiche delle vittime, appartenenti al Fondo “Fosse Ardeatine”, sono le uniche fonti sulla vita della maggior parte dei 335 martiri, indispensabile punto di partenza per gli studi futuri sulle biografie delle vittime.
Il convegno si è aperto con il saluto di Riccardo Natalini, Sindaco di Urbisaglia.
Ha introdotto i lavori il prof. Angelo Ventrone, docente di Storia Contemporanea all’Università di Macerata e referente scientifico della Casa della Memoria di Urbisaglia, che ha presentato una relazione dall titolo “La morte della morte: la violenza nazista e fascista nella Seconda Guerra Mondiale”.
«Perché la violenza contro il nemico possa essere esercitata, - ha spiegato il prof. Ventrone -, occorre rompere il legame di umanità che lega, inevitabilmente, carnefice e vittima. Per questo, la vittima prima viene “animalizzata”, cioè trattata come un animale (meglio se nocivo o repellente, come pulci, pidocchi, ecc.); poi viene ridotta a “cosa”, semplice oggetto da utilizzare o di cui liberarsi a proprio piacimento. I regimi totalitari aggiungono però un elemento ulteriore: non solo occultano i cadaveri, ma cercano di cancellare la memoria stessa dell’esistenza delle proprie vittime, come se non fossero mai esistite. È per questo che si può parlare di “morte della morte ».
La dott.ssa Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia, ha tracciato la biografia di Odoardo Della Torre, avvocato nato a Livorno nel 1894, schedato come “Socialista” dalle autorità di Pubblica Sicurezza e sottoposto ad “attenta e assidua sorveglianza” per tutto il Ventennio.
Internato nel campo di Urbisaglia allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, viene successivamente trasferito a Camerino e poi a Sant'Angelo in Vado perché, secondo la Questura di Macerata, a Camerino aveva “contratto molte relazioni, specialmente con professori e studenti” e quindi bisognava allontanarlo.
Dopo la revoca del suo internamento, Odoardo Della Torre fece ritorno a Roma dove, il 18 marzo 1944, venne arrestato dalle SS a seguito di delazione e, senza essere interrogato, rinchiuso nella cella n. 380 del terzo braccio del carcere di Regina Coeli in attesa di essere trasferito a Fossoli e poi deportato.
Il 24 marzo Odoardo Della Torre finì nella Judenlist di Kappler e venne ucciso con un colpo di pistola alla nuca insieme alle altre 334 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Il prof. Mariano Cingolani, docente di Medicina Legale all’Università di Macerata, ha illustrato la problematica dell’identificazione delle vittime nei disastri di massa e il valore dell’esperienza del medico legale Attilio Ascarelli e della sua équipe che, con una tecnica sperimentale messa a punto appositamente per l’occasione, nel 1944 accertarono l’identità di quasi tutte le vittime dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine.
La dott.ssa Lucrezia Boari, dottore di Ricerca in Forensic Sciences, ha trattato in modo specifico le procedure adottate dal prof. Attilio Ascarelli che hanno permesso di accertare in modo affidabile l’identità della quasi totalità delle vittime dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, fra cui quella di Odoardo Della Torre.
Nella scheda di riconoscimento, conservata Fondo “Fosse Ardeatine”, si legge che la salma si presenta “prona, con le gambe fortemente flesse sotto l’addome e con i polsi legati dietro la schiena”.
Il riconoscimento della salma avvenne in base all’abbigliamento: cappotto, abito, gilet, polsino. Il verbale di identificazione della salma n. 247 viene firmato dalla moglie Giuseppina De Santis il 3 settembre 1944.
Il sarcofago di Odoardo della Torre al Mausoleo delle Fosse Ardeatine è il n. 260
Gianluigi Paragone protagonista sabato sera da Arturo Mare a Civitanova Marche. Dopo l’evento di martedì scorso col giornalista e conduttore tv Nicola Porro al Madeira, prosegue a ritmo di successo la rassegna ‘Filosofarte’, prodotta, ideata e divulgata dal consigliere comunale Gianluca Crocetti in collaborazione con l’associazione Nova Polis.
Ieri sera, allo stabilimento Arturo Mare, buona cornice di pubblico per il giornalista, conduttore tv ed ex senatore Gianluigi Paragone che ha presentato il suo libro ‘Moderno sarà Lei’. “Scritto da una persona in carne e ossa e non dall’intelligenza artificiale”, "sotto i riflettori le dinamiche della modernità, dalle case green alle auto elettriche passando per gli algoritmi del web e il sistema degli acquisti online che ‘inghiottiscono’ in primis le nuove generazioni". “Un libro che sta dalla parte dell'identità, della tradizione” – ha affermato Gianluigi Paragone - .
“Sta dalla parte dei nostri nonni, dalla parte di chi non ha bisogno di farsi dare patenti di ecosostenibilità. È il racconto di un mondo probabilmente passato di moda ma che, nel solo ricordarlo, crea un po’ di malinconia e fa sorridere, forse persino star bene i dischi o le cassettine, i dvd che si noleggiavano al Blockbuster, i gettoni del telefono e non solo”.
Paragone ha espresso nel contempo parole di apprezzamento nei confronti della nostra regione: “Civitanova mi piace molto. Le Marche sono una delle regioni che più mi appassionano in quanto hanno un carico di storia, di quell’imprenditorialità fatta da piccole realtà che, ahimè, stanno pagando il prezzo di una globalizzazione selvaggia, di una dimensione finanziaria che le ha messe fuori gioco. Nonostante tutte queste croci, l’imprenditore marchigiano è un imprenditore che riesce sempre e comunque a far valere la sua tenacia, determinazione e fantasia su diversi settori”.
Molto soddisfatto il consigliere comunale Gianluca Crocetti, ideatore rassegna Filosofarte: “Una serata entusiasmante da Arturo Mare Civitanova, che ha visto protagonista Gianluigi Paragone per la 36^ tappa itinerante della rassegna Filosofarte. Tantissime presenze all’evento a cui hanno preso parte, tra gli altri, il vicesindaco Claudio Morresi, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, il presidente del Consiglio comunale Fausto Troiani, il consigliere comunale Piero Croia nonché dirigente della Nova Polis insieme all’avvocato Gianluigi Boschi, il consigliere comunale Roberto Tiberi, il presidente Tiziano Luzi della Nova Polis e numerose altre istituzioni”.
Nell’occasione Paragone ha fatto un cenno anche sul suo altro libro ‘Maledetta Europa’. “L’Italia deve tornare a mio avviso verso il rinascimento, verso l’umanità, verso il sentimento, mettendo al centro l’essere umano e le sue emozioni – conclude Gianluca Crocetti- e non buttarsi a pieno ritmo verso il progresso, perché da una parte sì aiuta a esprimersi nelle varie tecnologie anche all’interno delle aziende, ma dall’altro lato può creare serie problematiche se fuori controllo”.“Ringrazio ancora tutti per la folta partecipazione. Appuntamento al prossimo evento Filosofarte con un altro grande ospite”.
Molto soddisfatto anche Vittorio Rastelli, padrone di casa Arturo Mare: “Siamo davvero felici di aver ospitato, qui da Arturo Mare, un personaggio di rilievo come Gianluigi Paragone. C’è stata una bellissima risposta e partecipazione da parte del pubblico a questo evento letterario e culturale che valorizza l’intero territorio”. Intanto, il 29 luglio arriverà a Civitanova, al Duca, Natasha Stefanenko per la presentazione del libro “Ritorno nella città senza nome”. Ingresso gratuito alla presentazione, a seguire gustosa cena.
Drammatico incidente questa mattina a Montefano, auto precipita in un laghetto: morta una coppia di anziani di Filottrano. L’allarme è scattato, intorno alle 10:30, nel lago del Circolo per la pesca sportiva Wild Fish Azzoni. A riconoscere il corpo dei genitori sono stati i figli, accorsi sul posto: Rita Caporaletti aveva 82 anni, e aveva da tempo problemi di salute, mentre il marito Giuseppe Paolorossi aveva 92 anni.
I carabinieri propendono per la pista del gesto volontario da parte dell'uomo. Il marito non avrebbe più sopportato il peso della malattia della consorte, che da tempo soffriva di Alzheimer. Nella giornata di ieri l'anziano avrebbe anche effettuato un sopralluogo sul posto, come confermato dal gestore del Wild Fish Azzoni, Franco Beccacece.
Secondo una ricostruzione, la vettura, una Fiat Punto, avrebbe attraversato la stradina di breccia che attraversa il lago, per poi inabissarsi nello specchio d’acqua.
Due giovani, che hanno assistito alla scena, hanno cercato di salvare la vita ai due occupanti del mezzo gettandosi in acqua, senza tuttavia riuscirci. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con i sommozzatori, il personale del 118 e i carabinieri della Compagnia di Macerata.
I sommozzatori, provenienti da Teramo, una volta in acqua hanno estratto dall'abitacolo i due anziani per poi riportarli in superficie. Successivamente i pompieri del Comando di Ancona, con l'ausilio di un'autogru, hanno recuperato l'auto precipitata nel lago.
Sul luogo della tragedia anche il medico legale Antonio Tombolini. Sulle motivazioni del gesto gli inquirenti non sembrano avere dubbi, il magistrato, Rosanna Puccini, ha disposto l'ispezione cadaverica sui corpi dei due anziani, a seguito della quale è prevista la consegna delle spoglie alla famiglia. La coppia lascia tre figli, Sauro, Rosalia e Piero. I due erano prozii del sindaco Luca Paolorossi.
Nel nostro percorso di osservazioni e consigli per individuare un’alimentazione idonea ci siamo imbattuti nelle considerazioni su una particolare reazione del nostro corpo: lo stress. Quante volte nell’arco della tua giornata ti sei ritrovato a pronunciare questa frase? “Mamma mia… questo caldo mi stressa proprio!” “Questo lavoro è stressante, non vedo l’ora di andare in vacanza” o ancora “Questa situazione mi stressa!” Ma esattamente, sappiamo cosa sia questo stress? Lo stress secondo l’ OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è altro che una risposta naturale del corpo e della mente a situazioni percepite come minaccia o eccessivamente impegnative, in altre parole è una risposta ad una richiesta di adattamento.
Ci rivolgiamo ad una biologa nutrizionista la dottoressa Nazeda Kastha, consulente presso Associati Fisiomed, che proprio per il suo lavoro in ambito alimentare ha ben individuato gli elementi inerenti allo stress, comprese le difficoltà in ambito nutrizionale.
Dottoressa Kastha, esiste un’età dove lo stress è maggiore?
"Secondo il mio parere la risposta è no. Lo stress è proporzionale all’età in cui ci troviamo. Provate a dire ad un bambino che lo stress che sta provando per affrontare la verifica di matematica è minore rispetto a quello che dovrà affrontare per l’esame di maturità, oppure provate a dire ad un adolescente che i motivi che ora lo stressano, tra qualche anno gli risulteranno futili… Quale sarà secondo voi la risposta? Ecco perché secondo me, ogni età ha il suo stress". Ma lo stress può essere solo negativo?
"In realtà no, esistono due tipi di stress, lo stress positivo, (anche detto eustress) è quello che ci aiuta a generare maggiore attenzione e concentrazione, dandoci la carica per affrontare una prestazione sportiva o per dare il nostro meglio a quel lavoro che il capo ci ha assegnato ed è uno stress detto anti- aging perché ci mantiene giovanili ed attivi. Poi abbiamo lo stress negativo, detto distress, che è quello che ci genera ansia ed angoscia e questo è detto pro- aging perché stimola l’invecchiamento.La differenza principale tra i due tipi di stress è che quello definito positivo ha una durata a breve termine mentre quello negativo, oltre allo stato d’animo che ci altera, ha una durata molto più lunga e cronica". Quali sono i principali sintomi del distress?
"I principali sintomi del distress sono: innanzitutto ansia ed angoscia, due emozioni che entrano in gioco non più per incoraggiarci a fare del nostro meglio ma per produrre in noi quelle emozioni di inadeguatezza. A livello fisico quindi si manifesta come depressione, irritabilità, cefalea, insonnia e fatica muscolare".
C’è correlazione tra stress e alimentazione?"Assolutamente sì, perché cervello ed intestino sono collegati e quest’ultimo prende il nome di secondo cervello, cosi quello che viene percepito a livello di cervello, si riversa a livello intestinale, portando a problematiche come difficoltà digestiva, bruciore di stomaco, gonfiore addominale, stitichezza e diarrea. Queste problematiche a lungo andare possono portare a uno stato di malattia". Esiste un rimedio contro lo stress?
"Uno dei rimedi migliori contro lo stress è l’attività fisica perché questa oltre a ridurre il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari genera uno stato di benessere esaltando e migliorando l’umore per la secrezione di beta-endorfine. Anche la dieta potrebbe essere usata come un fattore anti stress perché quando cuciniamo per chi amiamo si producono ormoni del benessere e del piacere quali dopamina e serotonina".
L’ansia è una reazione innata dell’essere umano che compare in situazioni stressanti o di incertezza, causandoci un senso di apprensione e preoccupazione.
La sua origine etimologica dal latino “Angere”, significa opprimere, chiudere la gola e indica perfettamente l’aspetto somatico del soffocamento.
L’ ansia ha una sua motivazione necessaria alla sopravvivenza, infatti costituisce una reazione naturale ad un momento complesso per allertarci, per essere pronti a reagire e ci permette di aumentare le nostre potenzialità.
In tal caso l’ansia è funzionale all’uomo, compare con una lieve sudorazione o un aumento del battito cardiaco ed è proporzionata all’evento scatenante, che può essere un esame, un colloquio di lavoro.
Una volta risolta la causa, scompare senza influenzare la nostra quotidianità, nel frattempo ci ha permesso di ottenere una maggiore concentrazione e a migliorare il risultato. In queste circostanze la possiamo gestire con una respirazione appropriata, con l’attività fisica o con la meditazione.
Quando, invece, cominciamo a vivere uno stato d’allarme in circostanze apparentemente innocue e l’ansia comincia a manifestarsi spesso e in maniera prolungata, con una reazione sproporzionata rispetto alla realtà, allora il livello di controllo è andato oltre la sua funzione, cominciando ad inficiare il normale svolgersi della quotidianità.
In tal caso l’ansia smette di essere funzionale e compromette le nostre capacità, le nostre risorse ed energie.
Si inizia allora a vivere in uno stato di realtà alterato, completamente staccato dal qui ed ora, si comincia a proiettare ogni evento al futuro, pre-occupandoci, appunto, in maniera prematura di qualcosa che ancora dovrà accadere e che magari non accadrà, ma che noi abbiamo già costruito nel nostro peggior immaginario, magari in base ad esperienze negative passate.
In questa situazione, in cui non si riesce a vivere il presente, si convive con una preoccupazione cronica, che porta a problemi respiratori, palpitazioni, dolori al petto, fino ad arrivare agli attacchi di panico.
Quando sentiamo queste sensazioni cosi sgradevoli vediamo l’ansia come un mostro da sconfiggere, contro cui lottare; in tal caso proviamo a rovesciare la prospettiva e immaginiamola, invece, come un’amica fedele che ci vuole mandare un messaggio ben chiaro per aiutarci a vedere un aspetto di noi che non riusciamo a cogliere.
Potrebbe essere il nostro inconscio che vuole comunicarci che c’è qualcosa nella nostra vita che non ci piace, è come se fosse la nostra energia vitale che chiede di essere ascoltata per farci vivere liberi, esprimendo la nostra vera natura che in qualche modo stiamo reprimendo.
Non è un caso che l’ansia sia spesso presente nelle persone che prediligono il pensiero, la razionalità e il controllo; infatti essa rappresenta il grido di ribellione della nostra parte più istintiva e primordiale che implora di essere ascoltata, è un inno alla vita, un messaggio della nostra anima che vuole condurci a un’esistenza degna di essere vissuta.
Frontale tra due auto, due feriti, uno trasportato a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 4 della notte appena trascorsa, lungo la provinciale 362 (Jesina) nel territorio comunale di Montefano.
Per cause in corso di accertamento una Bmw, condotta da un 26enne, e un Jeep, condotta da un 40enne, sono entrate in collisione frontalmente. Nell’impatto la Bmw ha poi finito la sua corsa nel fossato
Lanciato l’allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118, della croce Gialla e dei vigili del fuoco.Il ragazzo di 26 anni alla guida della Bmw è stato trasportato a Torrette in ambulanza con un codice rosso, mentre l’uomo che si trovava al volante della Jeep è stato trasferito all’ospedale di Macerata.
I rilievi sono spettati ai carabinieri.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legale Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato".
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le controversie riguardanti il trattamento dei dati personali anche riguardo l’attivazione dei contratti di fornitura delle utenze. Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Civitanova Marche che chiede: “È legittimo l’utilizzo dei dati personali dei clienti tra gestori senza l’avvenuto consenso esplicito?”
Il caso di specie ci porta ad esaminare una vicenda molto attuale affrontata dalla CEDU (ric. 23215/21 del 25 giugno) tenuto conto che con la fine del mercato tutelato se una persona non ha scelto un nuovo gestore verrà passata automaticamente al nuovo scelto da Arera. Orbene la CEDU «ribadisce che il diritto alla protezione dei dati personali è garantito dal diritto al rispetto della vita privata ai sensi dell'articolo 8. L'articolo 8 prevede quindi il diritto a una forma di autodeterminazione informativa, che consente alle persone fisiche di far valere il loro diritto alla vita privata per quanto riguarda i dati che, sebbene neutrali, sono raccolti, trattati e diffusi collettivamente e in una forma o in un modo tale che i loro diritti di cui all'articolo 8 possano essere esercitati.
Nel determinare se le informazioni personali conservate dalle autorità riguardassero aspetti di vita privata, essa ha tenuto debitamente conto del contesto specifico in cui le informazioni di cui trattasi sono state registrate e conservate, della natura delle registrazioni, del modo in cui tali registrazioni sono utilizzate e trattate e dei risultati che possono essere ottenuti» (L.B. c. Ungheria [GC] del 9/3/23 per le norme internazionali sul tema). È irrilevante che i dati in questione (dati dell'appartamento, metratura, indirizzo, nome del proprietario messo come intestatario dell'utenza “fantasma” etc.) fossero contenuti nei pubblici registri del catasto, non fossero stati ceduti da B. a terzi ma usati solo per la fatturazione delle utenze: il ricorrente non aveva prestato nessun consenso consapevole, libero e informato al loro uso e non si capisce come entrambi i gestori che si sono succeduti ne siano entrati in possesso.
La prassi recente e costante della CEDU sulla materia, in linea con quella della CGUE, è molto chiara nel considerare trattamenti illeciti tutti quelli eseguiti senza il consenso informato dell'interessato: deve essere espresso, perciò le telefonate, suonare il campanello, con la scusa che i dati sono pubblici (citofono, elenchi telefonici, dati in ogni caso accessibili etc.), inserire nei siti web diciture “ se consulti il nostro sito automaticamente presti il consenso all'uso dei tuoi dati” o simili non costituiscono autorizzazioni valide al loro impiego se non fornite espressamente, in modo consapevole ed informato, dagli interessati (Satakunnan Markkinapörssi Oy e Satamedia Oy c. Finlandia [GC] del 27/6/23).
Pertanto, anche in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare quanto segue: “Cedere i dati del cliente al nuovo gestore senza il suo espresso e consapevole consenso è una violazione della sua privacy ex art.8 Cedu con relativo risarcimento del danno subito” (CEDU decisione del 25.06.2024).
Rimango come sempre in attesa delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L’U.S. Tolentino 1919 ha comunicato di aver raggiunto l’accordo con il giocatore Aurelio Barilaro.
Terzino destro classe ’94, Barilaro nella passata stagione ha raggiunto la vittoria del campionato di Promozione girone A con la maglia del Fabriano Cerreto. In passato è stato un giocatore dell’Ambrosiana, Cittanovese, Castrovillari, Ancona, Messina ed è cresciuto nelle giovanili della Reggiana.
Barillaro si è detto entusiasta per questa nuova avventura in maglia cremisi, oltre che convinto del progetto presentatogli dal ds Crocetti e da Mister Passarini.
“Sono molto felice della mia scelta calcistica di quest’anno. Non ho esitato a prendere questa decisione, soprattutto dopo aver sentito le parole sia del direttore sportivo Crocetti e del mister Passarini dichiarandomi che in questa società avrei respirato di nuovo ‘calcio’, costruito da professionalità e sani principi. Entusiasta per questa nuova avventura con l’augurio sia per i miei nuovi compagni, per me e per tutta la dirigenza di toglierci grandi soddisfazioni. Un saluto a tutti i tifosi del Tolentino Calcio”.
Oggi, alle ore 17:00, la chiesa del Santissimo Crocifisso di Mogliano ha fatto da cornice a un evento carico di emozione e felicità: il matrimonio di Sacha Amaolo e Vanessa Antonelli.
Sacha, originario di Corridonia e dipendente della vetreria Gorbini, è molto noto nel mondo calcistico. Nella stagione appena conclusa ha giocato a Monte San Giusto con la maglia della Stese. Vanessa, invece, è di Treia e lavora come legale alla dogana di Civitanova. Insieme, hanno coronato il loro sogno d’amore, scambiandosi il fatidico sì davanti a parenti e amici.
Gli auguri più sentiti sono arrivati dai genitori di Sacha, Primo e Cristina, oltre che dai genitori di Vanessa, Tiziana e Giovanni, e dai fratelli Samuel, Aurora e Omar. La società Stese di Monte San Giusto, insieme ai suoi dirigenti e tifosi, ha voluto esprimere il proprio affetto e sostegno a Sacha in questo giorno speciale.
Dopo la cerimonia, i festeggiamenti si sposteranno presso la splendida “Villa Antinori Prestige Relais & Spa” di Loro Piceno, dove parenti e amici si riuniranno per celebrare insieme agli sposi.
Ieri, in una gremita piazza Cesare Battisti, si è svolto il terzo appuntamento del festival nazionale del libero pensiero “Presente liberale”. Dopo Nicola Porro, Francesco Borgonovo, Camillo Langone e Giovanni Sallusti, ieri è stata la volta del direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone, intervistato da Michele Silenzi, direttore di Liberilibri.
Daniele Capezzone, partendo dal suo libro “E basta con ‘sto fascismo”, è intervenuto sui temi di più diretta attualità, dalla situazione del governo alle elezioni europee. Ma soprattutto, l’incontro è stato un coinvolgente momento di riflessione attorno alla questione della libertà che sempre più frequentemente viene messa in pericolo da un’ideologia aggressiva.
Un’ideologia che, come ha evidenziato Capezzone, tende a cancellare gli spazi di autodeterminazione individuale e, in particolare, la possibilità di esprimere tranquillamente il proprio pensiero senza essere ogni volta tacciati di “fascismo” quando si dice qualcosa di difforme rispetto alla narrazione dominante.
Durante l’incontro è emerso come da questa ideologia non possa venire nulla di buono perché impedisce il confronto sano e aperto che sta alla base di ogni società democratica e liberale. L’incontro è stato dunque anche un appello a un maggiore dialogo tra forze politiche e culturali che troppo spesso si guardano come veri e propri nemici invece che, più appropriatamente, come avversari e contendenti in una corsa democratica.
L’assessore Riccardo Sacchi, che fin da principio ha voluto fortemente questo festival unico nel suo genere, commenta con soddisfazione: “Grazie alla collaborazione con Liberilibri, ancora una volta il festival Presente liberale si dimostra un prezioso motore di approfondimento e discernimento culturale attraverso le lenti del libero pensiero”.
È tempo di finali al Torneo Barbaro. La terza edizione ha regalato un mese ricco di emozioni, con oltre 500 partecipanti provenienti da tutta la regione e più di 100 incontri che hanno animato il centro storico di Morrovalle.
Le finali 3° e 4° posto di tutte e quattro le categorie avranno inizio sabato 6 luglio alle 19 nel campo del piazzale Borgo Marconi di Morrovalle per poi proseguire domenica con le finali per il primo posto. Occhi puntati sulla finalissima della categoria maschile Élite, nel quale avremo il bis della finale dello scorso anno tra Shada Beach Club (detentori del titolo) e Assodrink FC. Questa sfida sa anche di rivincita dello scorso campionato di Eccellenza, dato che si sfideranno alcuni giocatori delle compagini del Montefano e della Civitanovese.
Lo Shada, capitanati da Diego Cingolani, potrà contare su Vittorio Guzzini (2002), Ernest Alla (2002), Daniele Postacchini (2004), Ardit Tonuzi (1998), Lorenzo Pigini (1998), Jacopo Marini (2003), Filippo Tarducci (2002), Diego Orlietti (2002).
Dall’altra parte, nell’Assodrink FC, troveremo una squadra composta esclusivamente da ragazzi di Civitanova con il quartetto delle Civitanovese Jacopo Domizi (2003), Alex Strupsceki (2002), Federico Ruggeri (2001), Matteo Ercoli (2002), oltre a Marco Muzi (2002), Mattia Nepa (2001), Daniele Frontini (2001), Mattia Ferri (2002), Elia D’Alessandro (2001) e Alex Elisei (2002).
Sarà una vera e propria finale d’Eccellenza, che avrà inizio alle 22, una volta concluse le finali delle categorie Junior, Young e Women, tra le grandi novità attuate dall’organizzatore Nicholas Rapari in questa terza edizione per la promozione del movimento femminile e giovanile. Le due serate saranno accompagnate da telecronaca live, esibizioni musicali, punto ristoro, e tanto altro ancora.
Non resta che dare appuntamento per questo weekend calcistico davvero entusiasmante dalle 19 di oggi in poi al piazzale Borgo Marconi di Morrovalle.
Tutto pronto in Ateneo per la settima edizione de “Il Bello di Unicam”, in programma nelle giornate di lunedì 8, martedì 9 e mercoledì 10 luglio.
L’iniziativa è dedicata non solo alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino, ma anche alla promozione dell’importanza della scienza e della ricerca scientifica.
“Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, – ha affermato il Rettore Graziano Leoni – abbiamo voluto ripetere questa iniziativa per sottolineare quanto di positivo gli Atenei e i centri di ricerca italiani stanno dando al nostro Paese. Quest’anno il tema chiave dell’evento sarà “gratitudine”, indirizzata ogni giornata su una tematica specifica. Saranno con noi illustri ospiti esperti degli argomenti che affronteremo nelle diverse giornate e che ringrazio per aver voluto essere con noi”.
I lavori di ogni giornata, che avranno avvio alle ore 10 presso la sala convegni del Rettorato, saranno coordinati dal Rettore Leoni.
”Innovazione” sarà il tema della prima giornata in cui si parlerà di Intelligenza Artificiale con, tra gli altri, Luigia Carlucci Aiello “madre” dell’intelligenza artificiale in Italia, già Direttrice del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale, Sapienza Università di Roma, Gabriele Mazzini Team Leader AI ACT European Commission, Francesco Marcelloni Coordinatore Gruppo Intelligenza Artificiale Università di Pisa
“Restituzione” sarà il tema della giornata di martedì 9 luglio in cui sarà ricordata la figura di Carlo Urbani. Saranno ospiti, tra gli altri, Giuliana Chiorrini moglie di C. Urbani, Vincenzo Varagona Giornalista e Presidente UCSI, Andrea Piccaluga Scuola Superiore S. Anna di Pisa, Loredana Cappellacci Direttrice Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” di UNICAM, Angelo Capulli Fratello di Maria Grazia Capulli, Riccardo De Angelis e Romeo Marconi Registi del documentario “Carlo Urbani ho fatto dei miei sogni la mia vita”, che sarà proiettato a conclusione dei lavori. Nell’occasione sarà inaugurata la nuova sede della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” e saranno consegnati i Diplomi alle allieve ed agli allievi della Scuola.
“Sostenibilità” sarà il tema della giornata conclusiva e si parlerà di sostenibilità, economia circolare e nuovi materiali con, tra gli altri, Andrea Caneschi Direttore INSTM-Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali, Alessio Malcevschi Delegato RUS Università di Parma, Josè Maria Kenny Università di Perugia, Marco Falzetti Direttore APRE. Sarà possibile anche visitare il Laboratorio Marlic.
“Il Bello di Unicam”, ispirato alla rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c’è”, ideata dalla giornalista camerinese Maria Grazia Capulli, è a lei dedicato, come ogni anno. Nel corso della giornata di martedì 9 luglio saranno anche rivelati i vincitori o le vincitrici della seconda edizione dei “Premi di laurea in memoria di Maria Grazia Capulli”, iniziativa resa possibile grazie alla volontà manifestata dal dott. Angelo Capulli, di voler ricordare la sorella giornalista attraverso il finanziamento di un premio, per un importo di € 2500, volontà che l’Ateneo ha accolto con grande entusiasmo tanto da voler integrare con una somma di pari importo un ulteriore premio.
Il comitato provinciale dell’UISP è pronto a dare il via alla stagione 2024-25 con la terza edizione del Campionato di Calcio a 5. Un evento sportivo che promette alcune novità entusiasmanti, mantenendo al contempo l’alto livello di inclusione che è diventato il segno distintivo dell’organizzazione.
Il progetto per la nuova stagione prevede un girone all'italiana, dove le squadre si affronteranno per determinare la classifica finale. Questa classifica stabilirà i tabelloni per le competizioni della post-season: i Playoff e la Wild Cup.
L'ultima edizione ha visto il Perù FC trionfare nei Playoff, conquistando l’ambita Coppa UISP al termine di una finale appassionante contro l’Atletico Macerata, disputata ad aprile. Nel torneo parallelo, la Wild Cup, riservata alle squadre della seconda metà della classifica, i Jaguars FC hanno avuto la meglio, guadagnandosi dieci tesseramenti gratuiti per la nuova stagione.
Accanto ai premi di squadra, verranno assegnati anche riconoscimenti individuali ai migliori giocatori del campionato, incentivando ulteriormente la competizione e mettendo in luce i talenti emergenti del torneo.
L’iscrizione al campionato è semplice e accessibile attraverso i canali social del comitato organizzatore. Per agevolare le società, l’UISP garantisce un campo per le partite casalinghe a tutte le squadre che ne avessero bisogno. Ogni atleta dovrà presentare un certificato medico sportivo per l’attività agonistica, ma non ci sono limiti numerici di giocatori per squadra, consentendo una partecipazione ampia e variegata.
L’inizio del campionato è previsto per la metà di ottobre e, come ogni anno, si attende un torneo caratterizzato dai più alti valori dello sport e da una sana competizione agonistica.
Il Campionato Provinciale di Calcio a 5 UISP continua a essere un’importante piattaforma per la promozione dello sport inclusivo. Grazie alla sua formula aperta e alla sua organizzazione impeccabile, rappresenta un’occasione unica per gli atleti di diverse abilità e background di confrontarsi sul campo, stringere nuove amicizie e vivere l’emozione della competizione.
La stazione del Soccorso Alpino e Speleologico di Macerata, intorno alle 13.00 di oggi, è stata attivata dalla Centrale 118, per un intervento di soccorso a un’escursionista che ha accusato un malore sul “Sentiero li Vurgacci”, Pioraco.
Le squadre del Cnsas, insieme ai colleghi del 118, una volta giunti sul posto e dopo aver valutato le condizioni sanitarie della donna, hanno stabilizzato ed imbarellato la paziente sul posto.
Successivamente trasportata con “la barella portantina”, speciale barella utilizzata dal Cnsas in ambiente impervio, fino al parcheggio dove un ambulanza del 118 era in attesa.
Domani (domenica 7 luglio) come ogni anno la città di San Severino Marche si ferma per ricordare le vittime dell’Eccidio di Chigiano e Valdiola. Quest’anno la commemorazione coinciderà con l’80 anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
La sezione Anpi “Capitano Salvatore Valerio” e la Città di San Severino Marche, Medaglia d’Oro al Merito Civile per la partecipazione alla lotta partigiana, deporranno una corona d’alloro al Monumento alle ore 17. Dopo il saluto delle autorità, rappresentate dal sindaco, Rosa Pieramttei, si terrà un reading a cura dell’associazione Sognalibro dal titolo: “Le donne settempedane nella Resistenza”.
A seguire la professoressa Annalisa Cegna, direttrice dell’Istituto storico di Macerata e docente di Storia contemporanea di Unimc terrà un intervento sulla “Resistenza taciuta. Donne che liberano, donne che si liberano”. Il pomeriggio si chiuderà con una merenda sui prati organizzata con la collaborazione di Coop Alleanza 3.0, del sindacato pensionati Spi Cgil di Macerata, della Cgil di Macerata e del locale Comitato della Croce Rossa Italiana.
Promuovere le pari opportunità attraverso uno spazio itinerante dedicato alle donne, con momenti di approfondimento delle esperienze a sostegno del mondo femminile nei campi della musica, della cultura, del lavoro e dello sport. Tutto questo è “Domina festival”, l’appuntamento organizzato dalla Provincia di Macerata, con il Comune di Civitanova Marche, la Pro Loco e con il contributo della Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna, che si terrà giovedì 11 luglio, dalle 21.30 al Varco sul mare.
“Domina dal latino ‘Donna’ ‘Signora’ è un Festival itinerante al femminile, ideato da Mr Sound e dedicato a tutte le artiste che usano la voce, i suoni e le parole per emozionare in musica – spiega Laura Sestili, consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità -. Per la prima volta abbiamo deciso di esportare questo format, già presente nella provincia di Fermo, anche nel nostro territorio perché crediamo che attraverso il linguaggio universale della musica si possano diffondere più facilmente messaggi importanti come quelli del rispetto e delle pari opportunità, ma che possa essere anche un momento di sano divertimento e aggregazione”.
“Un’opportunità per valorizzare l’arte e la creatività delle donne – ha aggiunto il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica – e al contempo per riflettere su un tema molto importante come quello delle pari opportunità. Attraverso la musica vogliamo veicolare la speranza di una società migliore. Ringrazio la Provincia di Macerata, a partire dalla consigliera Laura Sestili per aver voluto portare questo festival anche a Civitanova”.
Protagoniste della serata civitanovese saranno la cantautrice, scrittrice e performer teatrale Roberta Giallo, la cantautrice Lara Grillini in arte Laragosta e la cantante Ludovica Gasparri. Modera Michele Monina.
Roberta Giallo inizia la sua carriera aprendo il concerto di Sting in piazza del Plebiscito a Napoli, in diretta su All Music. Viene notata da Mauro Malavasi che la presenta a Lucio Dalla. Insieme lavorano al disco intitolato “L’oscurità di Guillaume” che ottiene un grande successo di pubblico e di critica. Nel 2019 debutta sul grande schermo nelle vesti di attrice protagonista nel film “Il Conte Magico”, per cui riceve la menzione come miglior attrice al Symbolic Art Film Festival di San Pietroburgo. Lavora alla realizzazione di diverse colonne sonore tra cui i film “Il cuore grande delle ragazze” di Pupi Avati e ha pubblicato numerosi dischi.
Lara Grillini, in arte Laragosta, con la sua ultima canzone “Sulla mia pelle” ha voluto rappresentare un grido di ribellione contro la normalizzazione della violenza di genere e la colpevolizzazione delle vittime.
Ludovica Gasparri rivela una grande passione per la musica fin da piccola quando ha debuttato in un giovanissimo Signor Bonaventura all’età di 13 anni. Diplomata al Conservatorio Rossini di Pesaro in canto lirico, è stata allieva del soprano Daniela Dessì e ha collaborato con artisti di fama internazionale come il baritono Leo Nucci.
Se Pesaro ha conquistato il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024, per la provincia di Macerata, l’anno in corso potrà sicuramente essere ricordato come l’anno che ha dato tanto, in termini di successi e visibilità, grazie alla ruzzola.
Quella che è una delle tante discipline sportive della Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali - che è guidata proprio da un maceratese, il presidente nazionale Enzo Casadidio - non solo conta in questa realtà marchigiana tanti appassionati ma vanta anche tantissimi campioni. Ne è una riprova il fatto che al Campionato tricolore a squadre, nelle tre categorie in gioco, il titolo è stato appannaggio di tre formazioni maceratesi.
E il successo si è ripetuto, a Valfornace, anche in occasione del Campionato italiano individuale. A salire sul gradino più alto del podio è stato, nella categoria A, Marco Piersanti, nato ad Apiro, nel Maceratese, ma residente e in gara per un team di Ancona. Gradino più alto del podio, anche nelle altre due categorie B e C, per altri due maceratesi: Romeo Paoletti di Fiordimonte (Cat. B) e Giustino Del Bianco di Cingoli (cat. C).
È forse finito, dunque, il dominio in questo sport di perugini e anconetani? Presto ne avremo una riprova con il Campionato italiano di rulletto a squadre in programma per metà luglio a Porto Sant'Elpidio. Alla manifestazione sportiva accolta a Valfornace hanno preso parte oltre 300 persone tra atleti, i migliori del centro Italia, tecnici e giudici. L’appuntamento è stato organizzato grazie all'impegno della Asd Pff Pievebovigliana presieduta da Stefano Pintucci.
Alla cerimonia di premiazione di quella che è stata la 49esima edizione del Campionato italiano di ruzzola individuale, hanno preso parte, tra gli altri, il vice presidente vicario di Figest, Valeriano Vitellozzi, il presidente regionale Marche, Matteo Capeccia, il presidente provinciale, Patrizio Romaldini, il presidente nazionale di specialità ruzzola, Mauro Sabatini, il presidente provincia di Perugia, Alessio Passeri.
Tra le autorità il vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Gianluca Pasqui, il presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, l’assessore Domenico Iori, il consigliere comunale Pietro Scipioni, il presidente della Asd Pff Pievebovigliana, Stefano Pintucci, il delegato Coni per la provincia di Macerata, Fabio Romagnoli.
Queste le classifiche finali che hanno visto assegnare il titolo di Campione d’Italia individuale nella ruzzola:
Cat. A: 1. Marco Piersanti (Apiro - Mc), 2. Massimo Cardarelli (An), 3. Lorenzo Pandolfi (An).
Cat. B: 1. Romeo Paoletti (Fiordimonte Valfornace - Mc), 2. Venanzio Micheli (Camerino - Mc), 3. Marino Sanpaolo (Seppio Pioraco - Mc)
Cat. C: 1. Giustino Del Bianco (Cingoli - Mc), 2. Franco Poggi (FM), 3. Bruno Ferroni (Si).
Paolo Giannoni prende il posto di Giuseppe Baioni nel cda dell’azienda Teatri di Civitanova. Il sindaco, Fabrizio Ciarapica, ha infatti firmato il decreto di nomina dopo le dimissione di Giuseppe Baioni, lo scorso aprile, dal Cda dell’azienda culturale della città.
“Sono onorato di essere stato scelto dal sindaco per questo ruolo così significativo - ha commentato Giannoni - . Assumo questo incarico in sostituzione dell'amico Giuseppe Baioni che ringrazio per il suo grandissimo lavoro. Credo fermamente nel potere della cultura come strumento di crescita sia delle singole persone sia della coesione sociale. Il mio obiettivo è quello di lavorare a stretto contatto con il cda dell'azienda, con i consiglieri comunali, la giunta e con tutta la comunità civitanovese per valorizzare e arricchire l'offerta culturale di Civitanova Marche”.
La nomina va a ripristinare i numeri dei membri del consiglio di amministrazione composto dalla presidente Maria Luce Centioni (Fratelli d'Italia), dalla vice Agnese Biritognolo (Vince Civitanova), Paolo Giannoni (Forza Italia), Armando Lazzarini (Lega), e Antonio Nortesani (Civitanova Unica)
Sono stati presentati venerdì pomeriggio, a Macerata, i lavori di riqualificazione e rigenerazione dell’area verde "Helvia Recina", un parco giochi aperto ed inclusivo il cui progetto è stato realizzato con il contributo della presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Marche.
"L'amministrazione comunale sta puntando sempre di più alla promozione dell’inclusione in città e lo fa anche attraverso gli spazi pubblici e, dunque, con parchi con giochi sempre più inclusivi che riguardano sia la disabilità che i bambini normodotati - ha detto il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Francesca D’Alessandro -. Siamo convinti che l’inclusione prevede una socialità che favorisca sempre più le relazioni e faciliti i rapporti in una fase delicata come quella della crescita. Macerata inclusiva è un obiettivo che ci stiamo prefiggendo su tutti i fronti e attraverso tutti gli Assessorati”.
"Un plauso all'Amministrazione comunale che sta concretizzando ciò che per me è stato l'impegno di una vita - ha aggiunto la consigliera regionale Anna Menghi, in rappresentanza della Regione Marche -. La disabilità è al centro dell'azione politica e non possiamo che essere soddisfatti di vedere il frutto dei semi che sono stati lanciati dalle associazioni e da chi combatte da tanti anni affinché la disabilità sia normalità. Dobbiamo ricordarci che al centro ci sono le persone e questo spazio rappresenta esattamente il concetto di inclusione".
"Un impegno che avevamo preso con i cittadini e che abbiamo mantenuto trasformando quella che era un’area ammalorata da anni in un parco giochi inclusivo e, inoltre, abbiamo recuperato il campo da basket come richiesto da molti giovani della zona – ha commentato l’assessore con delega al Decoro Urbano e ai Parci Pubblici Paolo Renna -. Un ulteriore passo, rispetto ai tanti progetti che stiamo sviluppando e portando avanti, per restituire decoro e fruibilità agli spazi pubblici oltre ad aree sicure e moderne alla cittadinanza".
L’intervento è consistito nella riqualificazione dell’area giochi “Helvia Recina” e del campo da basket dando così vita a un polo ludico-sportivo in cui poter svolgere attività con una particolare attenzione al tema dell’inclusione e, dunque, alle persone con disabilità.
Nello specifico, sono state installate una struttura multi-gioco fruibile da persone con disabilità mediante apposite rampe; tre altalene (una con sedili a tavoletta e a cesto per le persone con disabilità, una con cestone e l’altra con seggiolino inclusivo e sistema di ritenuta di sicurezza); un gioco a molla; un sistema per comunicazione a breve distanza mediante tubo sotterraneo e un tavolo da pic-nic con posto a capotavola a sbalzo per il posizionamento di fruitori in carrozzina.
Oltre all’installazione delle nuove attrezzature è stata eseguita una sentieristica finalizzata a garantire la piena fruibilità e accessibilità dell’area e che collega i due accessi della stessa, quello a nord-ovest e quello a sud.
Anche il campo da basket che si trova vicino all’area ludica è stato interessato da lavori di riqualificazione: è stata sistemata la superficie di gioco che era fortemente ammalorata, si è proceduto al rimodellamento e alla regolarizzazione della planarità e sono state ridefinite le linee del campo. Infine, è stato migliorato l’accesso al campo da basket mediante la sistemazione di un cancello carrabile praticabile da automezzi sia per soccorso che per trasporto di persone con disabilità.
“Un momento particolarmente emozionante” – ha esordito la presidente Afam Alzheimer Uniti Marche Odv Berardinelli durante l’incontro all’interno del Caffè Alzheimer con una delegazione della Fondazione Colonna – . Il primo dopo la gravissima perdita il 9 agosto dello scorso anno per la scomparsa di Nicola Colonna, che da sempre ha diretto la Fondazione titolata al padre Girolamo e presieduta dalla madre.
La presidente ha accolto, insieme ai collaboratori Afam e alle numerose persone malate con i propri familiari, la delegazione della Fondazione Colonna, composta da Filippo Colonna, dal dottor Gianni Giuli e dal dottor Pierfrancesco Gentilucci, ringraziandoli per l’appoggio con cui negli anni hanno sostenuto il Caffè Alzheimer, “un aiuto non solo in termini economici ma anche di vicinanza e partecipazione ad un percorso”.
La presidente ha ricordato l’alta figura di Nicola Colonna e la sensibilità, la generosità che lo caratterizzavano. Ha poi affermato l'importanza del Caffè Alzheimer nel grande “puzzle” della presa in cura della persona fragile, fondamentale per abbattere lo stereotipo che di fronte a una diagnosi di demenza non si può fare nulla, mentre invece tanto può essere fatto per migliorare la qualità della vita delle persone malate e delle famiglie, essenziali sono la formazione ed essere accompagnati con competenza e cuore per affrontare una quotidianità non certo facile.
Concetto ripreso dal dottor Giuli che ha dichiarato come la formazione e la socialità siano elementi importanti nella presa in cura della fragilità. Filippo Colonna, nel complimentarsi con l’Afam per il grande lavoro che svolge, ha ribadito la ferma volontà di seguitare nel cammino intrapreso dal padre che teneva particolarmente al Progetto del Caffè Alzheimer.
Infine il dottor Gentilucci ha sottolineato che “in una società quale quella attuale in cui da tempo gli anziani hanno superato numericamente le nascite è opportuno investire e prepararsi nel dare servizi alla fragilità”. Gli incontri del Caffè Alzheimer sono presso i locali di Circolamente (via dei Velini 19/C).