Provincia Macerata

Hockey indoor, a Potenza Picena le finali di Serie B: l'Amsicora Cagliari batte l'HC Roma

Hockey indoor, a Potenza Picena le finali di Serie B: l'Amsicora Cagliari batte l'HC Roma

Superando per 5 a 2 l’H.C. Roma, l’Amsicora Cagliari ha vinto le finali di hockey indoor del campionato italiano di Serie B maschile, svoltesi questo fine settimana a Potenza Picena, conquistando il passaggio in Serie A2. Il PalaPrincipi di viale Piemonte è stato il palcoscenico del play-off nazionale, dove le squadre vincitrici dei rispettivi gironi si sono giocate la possibilità di staccare due biglietti per l’accesso alla serie superiore. Organizzata dall’Hockey Potentia su delega diretta della Federhockey e con il patrocinio di Regione Marche e comune di Potenza Picena, nei due giorni di fase finale oltre ottanta giocatori di sei squadre provenienti da tutta la penisola si sono dati battaglia per la promozione in Serie A2 ottenuta dall’Amsicora Cagliari e dall’H.C. Roma, seguite nella classifica del torneo da Valverde Catania, Tevere – Eur Roma, H.C. Genova e Cus Cube Brescia. Nei premi individuali Giame Carta, dell’Amsicora Cagliari, ha avuto il riconoscimento sia come miglior giocatore sia quello di miglior realizzatore mentre Alessandro Gavazzi del Cus Brescia è stato premiato come miglior portiere. Alla premiazione erano presenti, oltre al presidente dell’Hockey Potentia Rossano Ruffini e al vice Massimo Romoli, il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini insieme agli assessori Giuseppe Castagna (sport) e Michele Galluzzo (turismo), il ùconsigliere regionale Pierpaolo Borroni in rappresentanza dell’Assemblea Legislativa delle Marche e il presidente della municipalizzata Azienda Servizi Potenza Picena Mario Properzi.

23/02/2025 18:40
Ultramaratona del Conero, a Porto Recanati trionfa a sorpresa il siciliano Ferrante: l'ordine d'arrivo

Ultramaratona del Conero, a Porto Recanati trionfa a sorpresa il siciliano Ferrante: l'ordine d'arrivo

  Esito a sorpresa nella quarta edizione dell'Ultra del Conero, che a Porto Recanati ha messo di fronte il meglio dell’ultramaratona italiana e non solo. Sui 100 Km del percorso lungo a spuntarla è stato il siciliano Dario Pietro Ferrante, 25enne di Pantelleria, un’età molto giovane la sua per questo tipo di competizioni. Il corridore dell’Universitas Palermo è stato l’unico a scendere sotto le 7 ore, chiudendo la sua fatica in 6h41’44” con un vantaggio enorme su tutti gli altri contendenti. Seconda piazza per Lorenzo Lotti (Berunners) che aggiunge un secondo posto nella 100 Km alle vittorie degli scorsi anni su 30 e 50 km. 7h06’12” il suo tempo finale, terzo Pierpaolo Pio Bovenzi (Pol.Bellonta) in 7h34’38”. A precedere quest’ultimo è stata però anche la prima donna, la ceca Petra Pastorova che continua a raccogliere successi nelle gare nostrane. Prima all’ultima 24 Ore di Torino, la Pastorova, una delle più grandi specialiste mondiali fra 100 Km e 24 Ore, ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 7h15’01”, alle sue spalle podio anche per Serena Natolini (Esercito 4° Regg.Alpini), vincitrice nel 2023, staccata di 16’09” e per la campionessa italiana Federica Moroni (Atl.Rimini Nord) a 23’56”. Primo posto per Gianluca Proietto (Trail Running Torino) nella 50 km, con il tempo di 3h00’02” e un finale al cardiopalma per contenere Alessio Milani (Fincantieri Atl.Monfalcone) staccato di soli 27”. Terza piazza per Cristian Ghiglietti (Pol.Sandadele) a 18’36”. Alla croata Maja Urban (Ak Maksimir) la prova femminile in 3h49’01” davanti a Elisa Tosi a 8’49” e a Elisa Cesetti (Porto San Giorgio Runners) a 10’45”. La 30 km ha premiato Enrico Bartolotti (Liferunner) che in 1h43’31” ha avuto ragione di Giorgio Lampa (Space Running) a 33” e di Luca Antonelli (Cus Camerino) a 1’12”. Denise Tappatà (Sef Stamura) ha colto la sua terza vittoria nella prova, in 2h07’10” precedendo di 3’52” Francesca De Sanctis (Alteratl.Locorotondo) e di 5’47” Michela Barberini (Atl.Winner Foligno). Prevista anche la 10 km, ossia un unico giro del circuito di gara, con successo per Giacomo Forconi (Space Running) che in 32’14” ha prevalso per 40” su Marco Ercoli (Atl.Avis Castel S.Pietro) e per 56” su Giovanni Cacciamani (Atl.Cingoli). In campo femminile prima Francesca Calvauna (Atl.Gran Sasso Teramo) in 35’33”, alle sue spalle Linda Giorgi (Atl.Avis Perugia) a 2’29” e Francesca Bravi (Grottini Team) a 3’32”. Considerando tutte le distanze sono stati oltre 800 gli arrivati al traguardo, un risultato davvero clamoroso per la competizione marchigiana che ha avuto il pieno appoggio dell’amministrazione locale. Tantissimi i volontari messi in movimento dal Grottini Team, che ancora una volta ha regalato alla città un grandissimo evento. Presenti alle premiazioni i sindaci di Porto Recanati e Recanati Michelini e Pepa, la senatrice Leonardi, il presidente regionale Fidal Romagnoli, i consiglieri federali Fidal Rocchetti e Redolfi e i vertici del main sponsor Amazing Thailand. Appuntamento al prossimo anno per una manifestazione ormai pietra miliare nel mondo dell’ultramaratona.    

23/02/2025 18:28
Macerata, coniglio abbandonato nella colonia felina: "È alla ricerca di una nuova famiglia"

Macerata, coniglio abbandonato nella colonia felina: "È alla ricerca di una nuova famiglia"

L’Associazione di volontariato Argo, attiva da decenni sul territorio maceratese nella promozione dell’adozione di animali e nella tutela del benessere animale, si è trovata di fronte a un caso di abbandono che ha lasciato tutti sconcertati. Nel pomeriggio di sabato, durante il consueto giro di gestione della colonia felina situata presso il cimitero di Macerata, una volontaria dell’associazione, Lidia, ha fatto una scoperta inaspettata: all’interno di una delle postazioni di cibo per gatti si trovava un coniglio bianco con coda pon pon e orecchie lunghe. Dopo un attimo di sorpresa, la volontaria ha capito che si trattava di un animale abbandonato. L’Associazione Argo è intervenuta prontamente per mettere in salvo il coniglio, soprannominato affettuosamente Bianconiglio. Ora il piccolo animale è in stallo presso i volontari e verrà presto visitato da un veterinario per accertamenti sanitari. Purtroppo, presenta già problemi di mobilità alle zampe posteriori, probabilmente dovuti a un trauma o a una patologia neurologica. Questo fa supporre che la sua famiglia, anziché prendersene cura, abbia deciso di abbandonarlo in una zona inappropriata e pericolosa. Purtroppo, l’abbandono di animali presso la colonia felina del cimitero di Macerata non è una novità. L’Associazione Argo ha più volte segnalato episodi simili, sottolineando come la vicinanza di una strada di scorrimento renda questi atti non solo crudeli, ma anche pericolosi per gli animali e per la sicurezza stradale. Di fronte a questa ennesima vicenda, l’associazione lancia due appelli. Il primo è rivolto ai cittadini: adottare un animale è una scelta che richiede responsabilità e consapevolezza; non si tratta di un semplice capriccio. Il secondo è indirizzato al Comune di Macerata, affinché venga installato un sistema di videosorveglianza nel cimitero per contrastare l’abbandono di animali e garantire maggiore sicurezza nella zona. Nel frattempo, Bianconiglio è in cerca di una nuova famiglia amorevole che possa offrirgli le cure e l’affetto che merita. Chiunque voglia contribuire alla sua cura o offrirgli una casa, può contattare l’Associazione Argo (numero 392/7060232).

23/02/2025 18:17
Serie D, colpaccio Civitanovese a Castelfidardo: Diop firma un successo d'oro

Serie D, colpaccio Civitanovese a Castelfidardo: Diop firma un successo d'oro

La Civitanovese torna a vincere ed espugna il difficile campo del Castelfidardo. Tre punti pesanti in ottica salvezza visto che nei bassifondi della classifica la situazione è sempre più dinamica, con un Notaresco in grande rimonta. Per i rossoblù a decidere è la rete di Diop, arrivata al primo vero affondo del match. Padroni di casa che si leccano le ferite e recriminano per le tante occasioni buttate alle ortiche.  LA CRONACA - Il match si sblocca al 13’ del primo tempo grazie a un colpo di testa preciso di Diop, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Capece, anticipa tutti e insacca in rete. Il Castelfidardo tenta di reagire, ma Bevilacqua al 20’ spreca una ghiotta occasione in contropiede, calciando debolmente verso la porta. Poco dopo, al 25’, Braconi sfiora il pareggio con un colpo di testa che sfila di poco a lato. I padroni di casa provano a rendersi pericolosi e al 37’ colpiscono una traversa, facendo tremare i rossoblù. Prima dell’intervallo, Diop si conferma decisivo anche in fase difensiva, liberando l’area al 42’ su un’insidiosa azione avversaria. La ripresa si apre con il Castelfidardo che spinge alla ricerca del pareggio. Al 46' Petrucci compie una gran parata su un colpo di testa ravvicinato, mantenendo invariato il punteggio. Poco dopo, al 50', Nanapere supera Diop e chiama ancora Petrucci all’intervento a terra. La difesa ospite resiste con ordine e al 53' Diop si conferma insuperabile con un grande anticipo di testa che manda il pallone in angolo. Il Castelfidardo insiste e al 63' Franco salva sulla linea un gol praticamente fatto. La tensione cresce e all'87' arriva una clamorosa occasione per Braconi, che da posizione favorevole calcia alto un rigore in movimento. Nel recupero, al 92', Nanapere trova il gol del possibile pareggio, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Una partita vibrante, decisa da episodi chiave e da un Diop sugli scudi, capace di risultare decisivo sia in attacco che in difesa. Il risultato finale premia la solidità difensiva e la concretezza sotto porta della Civitanovese, lasciando al Castelfidardo il rammarico per le occasioni sprecate. Tabellino Castelfidardo-Civitanovese 0-1 CASTELFIDARDO (4-3-1-2): Munari; Morganti (16’ st Costanzi), Imbriola, Vecchio, Fossi (42’ st Garbattini); Miotto, Gambini, Baldini (30’ st Ausili); Caprari (23’ st Carano); Braconi, Nanapere. A disposizione: Elezaj, Madonna, Marzuolo, Dovhanjk, Prebibaj. All. Marco Giuliodori.  CIVITANOVESE (4-4-2): Petrucci; Franco, Passalacqua, Diop, Rossetti (30’ st Cosignani); Macarof (23’ st Milani), Capece, Domizi (34’ st D’Innocenzo), Buonavoglia, Padovani (30’ st Vila), Bevilacqua (30’ st Rasic). A disposizione: Raccichini, Mancini, Brunet, Aprea. All. Stefano Senigagliesi. Arbitro: Gabriele Zangara della sezione di Catanzaro  Assistenti: Domenico Damato della sezione di Milano e Abibakr Darwish della sezione di Milano. NOTE: corner 8-1; ammoniti Petrucci, Imbriola, Fossi, Passalacqua e Vecchio. Recupero: 2’ pt, 7’ st RETE: 13’ pt Diop

23/02/2025 18:00
Eccellenza, pari senza reti tra Montefano e Chiesanuova: Rombini fermato dal palo

Eccellenza, pari senza reti tra Montefano e Chiesanuova: Rombini fermato dal palo

L'attesa sfida tra Montefano e Chiesanuova termina in pareggio, uno 0-0 che non pregiudica il campionato di entrambe le squadre. Per i viola si tratta del secondo pari consecutivo, ma la zona playout resta a distanza di quattro punti. Per gli ospiti, invece, dopo la vittoria convincente di Urbino un nuovo stop che porta ancor più vicino in classifica il Tolentino, ora dietro una sola lunghezza.  LA CRONACA - Avvio di partita piuttosto bloccato. Per trovare qualcosa da annotare al tabellino bisogna arrivare al 30', quando Mongiello prova la conclusione dalla distanza, la palla se ne va sul fondo lontana dal palo. Cinque minuti più tardi Palmucci serve Ferretti che, però, calcia alto al volo. Al 40' tiro da lontano di Pasqui che finisce sul fondo alla destra di David. È l'ultima emozione del primo tempo.  Nella ripresa, al 53', un tiro-cross di Nardacchione diventa insidioso, ma è bravo Fatone a bloccare. Al 56' tiro da fuori di Russo, David lo fa suo. La parte centrale del secondo tempo è avara di emozioni. Per ritrovare occasioni da rete bisogna arrivare a 5 minuti dal termine, con la conclusione di potenza di Ferretti che termina sopra la traversa dopo che il fantasista aveva raccolto una palla in area. Ultima chance, al 90', per il Montefano: sugli sviluppi di un calcio di punizione svetta Rombini, ma Fatone e il palo gli dicono di no.     

23/02/2025 17:40
Eccellenza, il Tolentino è più forte degli infortuni: Tizi e Salvucci stendono il Monturano

Eccellenza, il Tolentino è più forte degli infortuni: Tizi e Salvucci stendono il Monturano

Il Tolentino si dimostra più forte delle assenze e degli infortuni. I cremisi si impongono per 2-0 contro il Monturano Campiglione, nella sfida interna valevole come ventitreesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. A segno Tizi ed Andrei Salvucci. Tre punti che consolidano la posizione in chiave playoff e riducono la distanza dal terzo posto del Chiesanuova, che ora può vantare soltanto un punto in più.  LA  CRONACA - Passarini è costretto a rinunciare nuovamente a Badiali e Moscati dal primo minuto. Entrambi partono dalla panchina, mentre in avanti va registrata anche l'assenza dell'infortunato Peluso. Al loro posto spazio a Conti e a Cicconetti. Il Monturano non rinuncia alla pericolosità di Palestini e Altobello.  Lovotti sul pronti-via tenta subito il numero da cineteca, ma la sua rovesciata termina di poco alta sopra la traversa. Al quarto d'ora in casa cremisi arriva la doccia fredda dell'infortunio di Conti, che si fa male nel contrastare Palestini, lanciato in contropiede. Al suo posto Passarini inserisce Andrei Salvucci, ridisegnando tatticamente i suoi con l'avanzata di Stricker sulla linea di centrocampo.  Al 23' arriva il vantaggio del Tolentino. Una gran stilettata dal limite dell'area di rigore di Tizi fulmina Monti insaccandosi all'angolino basso e legittimando il predominio territoriale dei cremisi. Sulla fascia destra i padroni di casa procurano più di un pericolo al Monturano grazie alla verve del neo entrato Salvucci. Gli ospiti, subita la rete, divengono più propositivi creando qualche grattacapo alla difesa cremisi, sebbene non riescano a creare limpide occasioni. Si va al riposo con l'1-0 a favore dei padroni di casa.  SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti si presentano con due volti nuovi: Cheddira e Santarelli per Altobello ed Ercoli. Ma è ancora il Tolentino a farsi pericoloso. Al 53' Capezzani pesca con un gran pallone filtrante Lovotti che, a tu per tu, con Monti si fa ribattere la conclusione dal portiere del Monturano.  Con il passare dei minuti i biancazzurri alzano i giri del motore ed i cremisi sono costretti a una partita di contenimento. A sfiorare il gol, però, sono sempre i cremisi. Lovotti si invola verso la porta avventandosi su un lungo lancio proveniente dalle retrovie e di volée tenta di sorprendere Monti. Soltanto il palo gli dice di no. Un minuto più tardi Cicconetti calcia clamorosamente sul petto di un avversario vanificando una grande manovra dei suoi.  Nei dieci minuti finali si rivede in campo anche Moscati. All'88' il Tolentino trova il raddoppio. Salvucci sgasa in maniera impressionante in contropiede mangiandosi il campo per poi battere Monti con una bella staffilata. Nel finale null'altro di significativo accade. I cremisi si confermano in un gran momento e sono l'unica squadra, tra le prime quattro in classifica, a vincere in questa giornata. Il terzo posto, ormai, dista un solo punto.  (Credit foto: Us Tolentino 1919)   

23/02/2025 17:10
Eccellenza, la Maceratese cade a Urbino: Morelli fa perdere l'imbattibilità esterna alla 'Rata'

Eccellenza, la Maceratese cade a Urbino: Morelli fa perdere l'imbattibilità esterna alla 'Rata'

La Maceratese cade sul campo dell'Urbino e incassa la prima sconfitta esterna stagionale in campionato. A decidere la sfida, allo stadio Montefeltro, un gol di Morelli arrivato nel corso del secondo tempo. Un risultato che, in ogni caso, non pregiudica la posizione in classifica dei biancorossi, con la vetta che resta distante due soli punti, visto il concomitante pareggio del K Sport Montecchio sul campo dell'Osimana. Per l'Urbino una vittoria di platino in ottica playoff.  LA CRONACA - Possanzini a sorpresa sceglie di inserire dal primo minuto Ribeiro come mediano, mentre in difesa ritorna titolare Lucero. Il tridente da cui non si prescinde è quello composto da Vrioni, Marras e Cognigni. Urbino senza Dalla Bona, ma con la coppia d'attacco Bardeggia-Santi.  Inizio di partita arrembante da parte della Maceratese, che mostra subito la voglia di aggredire l'area avversaria per dimenticare il pareggio nel derby contro il Tolentino che è costato la vetta della classifica. L'Urbino, invece, si affida alle ripartenze appoggiandosi sulla pericolosità di Bardeggia, bravo a svariare su tutto il fronte offensivo. L'attaccante gialloblù è una vera e propria spina nel fianco della difesa ospite e ci prova per ben due volte prima della mezz'ora, senza però inquadrare la porta. La gara dopo gli alti ritmi iniziali, diviene tattica e avara di emozioni. Si arriva all'intervallo senza sussulti.  SECONDO TEMPO - Nella ripresa, dopo ulteriori dieci minuti di noia, arriva la prima vera occasione da rete della partita. È il 57' quando l'Urbino conduce in maniera ottimale una transizione. con Bardeggia che apre per Cusimano: il diagonale del numero 7 gialloblù è troppo strozzata e si spegna a lato.  La Maceratese ribatte su calcio piazzato. Al 64' la punizione di Vanzan mette i brividi ad Alessandroni e viene deviata in angolo. Sugli sviluppi del corner nulla accade. Al 66' Cognigni alza bandiera bianca per un problema fisico e viene sostituito da Gomez. Al 69' Alessandroni si esalta nell'intervenire sul tiro a giro di Marras e sul ribaltamento di fronte arriva il vantaggio dell'Urbino.  Bardeggia sfugge nuovamente alla marcatura della difesa biancorossa ed è bravo ad aspettare il rimorchio di Morelli che, indisturbato, ha il tempo di mirare e piazzare il piattone che fa secco Gagliardini (70'). La reazione della Maceratese è assai flebile. Il colpo di testa di Vrioni non fa paura ad Alessandroni all'84'. Un minuto più tardi Vanzan cade in area di rigore e l'arbitro sceglie di estrarre il giallo per simulazione nei confronti del terzino. Decisione contestata da tutta la panchina della 'Rata'. Finale concitato con cinque minuti di recupero concessi, ma niente di significativo accade nell'extratime. La Maceratese incappa nella seconda sconfitta stagionale, la prima in trasferta. 

23/02/2025 17:00
Il campione e maestro di brazilian Jiu Jitsu Federico Tisi a Macerata

Il campione e maestro di brazilian Jiu Jitsu Federico Tisi a Macerata

Federico Tisi nelle Marche per l’inaugurazione della sede a Macerata della scuola Tribe Jiu Jitsu. Già campione europeo, oltre che pioniere dalla disciplina del Jiu Jitsu brasiliano in Italia, il maestro ha tenuto uno stage presso la palestra Idylle a Pollenza sabato 22 febbraio. All’interno della struttura, accolto dal maestro Renato Fratini Tisi ha promosso un percorso formativo per insegnare a proteggersi da una aggressione dopo essere finiti a terra. Un incontro molto partecipato al quale hanno preso parte allievi provenienti anche da fuori regione.  Al suo fianco, l’istruttore della scuola maceratese Diego Donzelli, figura di riferimento per Tisi nel territorio: "La mia presenza qui non è soltanto un appuntamento una tantum per un seminario tecnico - ha affermato il campione nato a Suzzara, in provincia di Mantova, nel 1974 -, ma far conoscere il nostro metodo di lavoro e per inaugurare la nostra sede a Macerata con il maestro Donzelli". "Come lui, tutti i nostri tecnici sono stati preparati in modo puntiglioso direttamente da parte mia - ha aggiunto Tisi - e devono attraversare un percorso formativo importante prima di aprire un loro corso".  Il Tribe Jiu Jitsu nasce nel 1999 a Roma e si è presto diffuso in tutta Italia. Il maestro Tisi oggi vive e insegna a Milano nella sede centrale, tenendo seminari come quello svoltosi all’Idylle nelle accademia più prestigiose al mondo: "Ritengo fondamentale avvicinarsi a zone come queste - ha sottolineato -, come molti bambini ho iniziato con il Judo e confrontandoli possiamo considerare il Jiu Jitsu più inclusivo, in quanto permette di essere praticato anche da persone non più giovanissime o che non solo in forma fisica smagliante. Non esistono differenze di genere ed è adatto per i bambini".  Lo stage ha mostrato, inoltre, come sia importante un addestramento mentale oltre che fisico alla disciplina, nel caso in cui ci si trovi a dover affrontare una situazione di rischio: "Lavoriamo molto su concetti come la distribuzione del peso e la connessione del nostro corpo a quello dell’avversario – ha ribadito Tisi –, impariamo a muoverci in modo ergonomico ed efficiente, per acquisire poi tutta una serie di movimenti che ci permettono di decidere cosa fare con quel controllo".  Nel suo libro "La forza tranquilla", scritto nel 2023, il maestro ha smitizzato molti luoghi comuni sulle arti marziali e sugli sport da combattimento, puntando molto, così come fatto durante il seminario, su una maggiore fiducia in se stessi e sull’essere preparati ad affrontare situazioni durante le quali si sta subendo una violenza: "La forza tranquilla per me è uno status mentale – ha detto Tisi –, ovvero quando attraverso la pratica delle arti marziali riusciamo a confrontarci in modo consapevole con qualcosa di pericoloso, imparando ad affrontare situazioni intense e violente". "Questa esperienza che maturiamo nel Jiu Jitsu porta a sviluppare una capacità di controllo a livello fisico ed emotivo – ha concluso –, gestendo al meglio situazioni critiche. Abilità poi si riflette nella vita di tutti i giorni, rendendoci persone più equilibrate, tolleranti, rispettose e disciplinate, oltre che in grado di interagire meglio a livello familiare e sociale".  

23/02/2025 15:20
I giovani che restano, la storia di Elisa: "Il terremoto mi ha fatto riscoprire il legame col mondo agricolo

I giovani che restano, la storia di Elisa: "Il terremoto mi ha fatto riscoprire il legame col mondo agricolo

Elisa Orpello, 28 anni, è un'imprenditrice agricola dell’entroterra maceratese, la sua attività si divide tra Camerino e Pieve Torina. Il suo è un giovane esempio, di chi non lascia la sua terra, nonostante le difficoltà, ma anzi punta su di essa con decisione, per rivitalizzarla. Orpello è inoltre la delegata provinciale di Coldiretti Giovani impresa Macerata.  Elisa, nel 2018 hai fatto una scelta di vita, iniziando a lavorare nell’azienda agricola di famiglia. Nei paesi dell’entroterra stiamo assistendo ad un forte spopolamento, ancora di più dopo il sisma del 2016, la tua scelta dunque è stata in controtendenza. Come mai hai optato per la permanenza e per un conseguente investimento nel tuo territorio di origine? "Proprio il terremoto mi ha fatto capire il forte legame che c’è tra me ed il mondo agricolo, in quanto ci siamo trovati costretti a restare, anche orgogliosamente, in questo territorio per curare e badare ai nostri animali. Da lì pian piano è maturata in me la decisione di aprire quel cassetto in cui tenevo chiuso il mio sogno per fargli prendere forma". Puoi raccontarci di che cosa ti occupi in particolare?  "Insieme a mio padre ci siamo divisi bene i compiti, ognuno ha il suo ruolo ben definito. Io mi occupo principalmente dell’agriturismo e del punto vendita, mio padre invece dell’allevamento dei bovini, dei suini e dei molteplici lavori necessari in campagna. L’azienda infatti nasce come allevamento di bovini di razza marchigiana, linea vacca vitello in biologico, poi l’ho incrementata con l’allevamento di suini, con l’annesso locale di trasformazione e con il punto vendita. Ed in seguito ho aperto l’agriturismo". Dal 2023 sei la nuova delegata di Giovani Impresa Macerata eletta dal movimento giovanile di Coldiretti. Come stai vivendo questa esperienza? "In ottobre per la categoria ‘Campagna Amica’ sono stata premiata all’Oscar Green Coldiretti". Lo scorso anno hai deciso ulteriormente di puntare sul territorio maceratese aprendo l’agriturismo ‘Raggio di Sole’. È un sogno realizzato? Ti sei prefissata degli obiettivi? "Il progetto è stato incrementato dal terremoto, esso mi ha aperto un altro ramo imprenditoriale a cui non avevo pensato in precedenza, che è quello dell’agriturismo. Il ‘Raggio di Sole’ mira ad accogliere i turisti che vengono nelle Marche perché oltre a far apprezzare i bei territori di cui ne è ricca, e ad assaporare le nostre tradizioni, vuole dare l’opportunità di far conoscere il mondo agricolo anche a chi vive in città, il quale a volte non ha la fortuna di vivere la tranquillità e la lentezza del naturale ritmo. Vedo infatti che ad oggi molti dei clienti che hanno avuto l’opportunità di soggiornare nel nostro agriturismo hanno apprezzato soprattutto lo stretto contatto con il mio mondo".  

23/02/2025 14:50
Il Serralta si riscatta con un 3-1 contro la Lorese: una vittoria meritata e determinante per la salvezza

Il Serralta si riscatta con un 3-1 contro la Lorese: una vittoria meritata e determinante per la salvezza

Dopo il ko di Sefro, il Serralta trova immediato riscatto sfruttando il fattore campo e una serata presso che perfetta sotto vari punti di vista superando l’ostica Lorese con un 3-1 finale che non lascia dubbi su di un  successo ampiamente meritato. Partita che si decide in pratica nel primo tempo chiuso dai gialloblù con tre reti di scarto; poi nella ripresa controllo e gestione del risultato mantenuto dall’ottima prova collettiva e da un grande Diego Lanari che sempre pronto ed attento tra i pali e bravo a tenere a freno una Lorese che ci ha provato, ma che ha trovato solo un gol, in pratica quello della bandiera. Pronti via e il match si mette al meglio per il Serralta che la sblocca con bomber Vissani che sfrutta un lancio lungo e mette in porta scavalcando il portiere con un preciso pallonetto. Al 27’ il raddoppio è cosa fatta. Azione che si sviluppa da una rimessa laterale e viene poi rifinita da Buratti che trova il mancino vincente. Poco prima del riposo c’è modo per i locali di trovare il tris. Cross di Sparvoli con inserimento perfetto di Ceresani che di testa mette in porta. Nel primo tempo La Lorese è frastornata e il tecnico ospite opta per tre sostituzioni prima ancora dell’intervallo. Ripresa però diversa perchè gli ospiti partono con ben altro piglio e atteggiamento per cercare di raddrizzare una situazione che appare compromessa. Prima mezz’ora senza acuti, poi al 29’ Storani accorcia le distanze con un bel sinistro in diagonale, poi lo stesso Storani si ripete dal limite trovando però uno strepitoso Lanari che gli dice di no. Intervento determinante per lo sviluppo del match dato che non consente agli ospiti di riaprire il confronto nel finale che non presenta altre emozioni e alla fine il Serralta mantiene un risultato molto importante e che porta tre punti utili per avvicinare la quota salvezza, ormai sempre più vicina.        SERRALTA-LORESE 3-1 RETI: 2’ Vissani, 27’ Buratti, 42’ Ceresani, 74’ Storani SERRALTA: Lanari, Sparvoli, Rapaccioni, Lacchè, Botta, Crescenzi, Moretti, Buratti(74’ Cappellacci), Vissani(90’ Pelagalli), Ceresani(96’ Cruciani), Falconi. A disp. Baruni Qaim, Baruni Roland, Vissani Enrico, Magarelli, Elisei, Simonetti. All. Masciani LORESE: Piermattei, Piccinini, Berrettoni(54’ Passarini), Ciamarra, Buccolini(43’ Doga), Forti(43’ Berozzi), Morganti, Carducci, Canesin(68’ Pierantoni), Storani, Ciurlanti(32’ Mazzuferi). A disp.Taborri, Acquaticci, Doga Alessio, Montaretti. ARBITRO: Razgui di Macerata  

23/02/2025 14:00
Calcio a 5, Il Serralta rialza la testa: vittoria in extremis contro il Castelfidardo

Calcio a 5, Il Serralta rialza la testa: vittoria in extremis contro il Castelfidardo

La reazione del Serralta è arrivata e così dopo tre sconfitte consecutive i gialloblù tornano ad assaporare il successo imponendosi al Palas Ciarapica sul Castelfidardo. Non era un periodo semplice né una serata comoda per i settempedani che dovevano registrare assenze importanti(Suarez e Borioni squalificati) e l’assenza di mister Riccio sostituito in panchina dal vice Munafò, ma la squadra ha risposto al meglio giocando una partita di cuore e di voglia fino a conquistare l’obiettivo della vigilia. Successo giunto in extremis proprio all’ultima azione. Oltre a tutto questo c’era un rivale forte, esperto e che lotta per i play off. L’avvio di gara sembra propendere dalla parte del Castelfidardo, ma a trovare la rete(7’) è invece il Serralta con l’acuto di Gustavo, vantaggio che dura però poco perché Flores impatta dopo soli due minuti. Ancora Gustavo riporta avanti i locali al 13’, ma gli ospiti confermano la loro forza giocando un primo tempo ottimo riuscendo a capovolgere la situazione con le reti di Gabella e Jaconeta. All’intervallo il punteggio è 2-3. Anche la ripresa comincia in salita per il Serralta che vede il match mettersi non bene dopo il 2-4 di Gattafoni praticamente alla prima azione. Grazie alla replica immediata di Stacchiotti, i gialloblù ritornano sotto e si mantengono in corsa per mantenere viva la partita. Il 3-4 resta in piedi per un lungo periodo, anche se il Castelfidardo sfiora più volte l’allungo. Si giunge all’epilogo quando la gara cambia volto e si decide proprio nei secondi finali. Dopo un time out chiamato da mister Munafò, il gioco riprende con 2’ da disputare e subito Piccinini impatta sugli sviluppi di un angolo. 4-4 e sessanta secondi alla fine. Castelfidardo in attacco, la difesa di casa recupera palla e il giovane Sbaraglia parte in velocità andando poi a trovare l’angolino basso con una precisa “puntata”. Gol del definitivo sorpasso(5-4) e vittoria del Serralta che torna a festeggiare il bottino pieno che vale tanto per la classifica e pone al sicuro la squadra settempedana rispetto alla zona play out, verdetto praticamente definitivo. SERRALTA-CASTELFIDARDO 5-4 RETI: pt 7’ Gustavo, 9’ Flores, 13’ Gustavo, 23’ Gabella, 29’ Jaconeta; st 1’ Gattafoni, 32’ Stacchiotti, 32’ Piccinini, 33’ Sbaraglia SERRALTA: Vignati, Gustavo, Dialuce, Paciaroni, Stacchiotti, Sbaraglia, Bonci, Nardi, Attili, Piccinini, Grillo, Principi. All. Munafò CASTELFIDARDO: Monti, Morotti, Del Pozo, Flores, Matteucci, Massaccesi, Gabella, Jaconeta, Pantaleone, Gattafoni, Lanari, Dubbini. All. Tonelli  

23/02/2025 13:00
Pallamano, La Macagi Cingoli soffre ma vince il derby: 28-25 al Camerano

Pallamano, La Macagi Cingoli soffre ma vince il derby: 28-25 al Camerano

La Macagi Cingoli vince il derby contro il Camerano e dà un segnale alle pretendenti per la salvezza: lotterà fino all’ultimo per evitare i play-out. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno vinto 28-25 contro la squadra di Tedesco nella 18^ giornata di Serie A Gold di pallamano. Dopo un primo tempo tra luci ed ombre, nella ripresa i cingolani riescono a rimontare il parziale e ad andare in fuga, sfruttando il fisiologico calo fisico degli avversari. Nella prima mezz’ora di gioco i padroni di casa sbagliano tanto e Camerano ne approfitta per controllare l’inerzia del match. L’inizio della Macagi è incoraggiante, visto il 2-0 firmato Naghavialhosseini e Ciattaglia. Dall’altra parte Laera, Cirilli e Vilarò ribaltano il parziale sul 2-3. Sul 3-4 Rossi sventa la conclusione di Strappini, mentre Albanesi è provvidenziale su Cirilli: Strappini ringrazia e pareggia sul 4-4.  Rossi continua a parare su Renaud-David e Ciattaglia, così l’ex Cirilli segna la rete del nuovo vantaggio ospite sul 4-5. Makhlouf e Naghavialhosseini colpiscono una traversa a testa, Renaud-David pareggia ma Belardinelli conferma il +1 dei gialloblù (5-6). Sul 7-7 la Macagi continua ad essere sfortunata, con il palo di D’Benedetto. Albanesi ci mette del suo per sventare i tentativi di Marinelli e Laera, tuttavia Ballerini conferma il vantaggio ospite sul 7-8 al 16’. Qui Cingoli strappa un mini break di 3-0 con Makhlouf, Strappini e Ciattaglia e si porta sul +2 per la seconda volta della gara al 21’ (10-8). Camerano risponde con un contro 0-3 firmato Dello Vicario e doppio Ballerini e ristabilisce il +1 sul 10-11: Rossi aiuta i compagni sbarrando la strada a Mangoni e Makhlouf. Ciattaglia e Renaud-David riportano avanti la Macagi (12-11), Laera fa 12-12. Nei secondi finali ci sono tanti errori: Rossi è reattivo su D’Benedetto, Coppola dice due volte no a Laera e Ballerini scaraventa fuori una ghiotta occasione. A fil di sirena, però, ci pensa Laera a chiudere il primo tempo sul 12-13 in favore degli ospiti.  Nella ripresa Cingoli si riorganizza e con il break nella parte centrale del parziale conquista i due punti. Dopo l’ennesima parata di Rossi su Makhlouf, Strappini pareggia, ma dall’altra parte Vilarò e Cirilli conquistano l’unico +2 ospite della partita sul 13-15 al 34’, con Rossi bravo a neutralizzare un 7 metri a Somma. La Macagi non ci sta e con un break di 4-0 firmato Mangoni, Strappini, Makhlouf e ancora Mangoni si porta sul 17-15.  Cirlli e Dello Vicario tengono Camerano sul -1, però i locali mettono a segno un altro 3-0 con i gol di Strappini, Makhlouf e D’Benedetto, portandosi sul 21-17 al 45’ nonostante il palo di Makhlouf a inizio serie, con Albanesi reattivo su Laera. Vilarò fa 21-18, ma ormai Cingoli è sul pezzo: la Macagi mette in fila un altro 4-0 con D’Benedetto, Mangoni, Ciattaglia e Naghavialhosseini, portandosi sul +7 al 52’ (25-18). In questo frangente Albanesi neutralizza i tentativi di Dello Vicario, Laera dai 7 metri e Cirilli. Camerano, però, non molla e risponde con un 1-4 messo a segno da Cirilli (2), Ballerini e Belardinelli, riportandosi a -4 sul 26-22 a 5 minuti dalla fine, con Naghavialhosseini a colpire una traversa sul +6. I locali restano concentrati e ristabiliscono il +5 prima con Renaud-David, poi con Makhluf sul 28-23 al 58’, con Ciattaglia a colpire l’ennesima traversa del match. I gialloblù, in superiorità numerica, recuperano altri due gol con Boschetto e Cirilli, con in mezzo la traversa di Makhlouf (ottavo legno del match per i locali), fissando il definitivo 28-25.  La Macagi Cingoli si aggiudica così il derby contro Camerano in una bella e rumorosa cornice di pubblico, riuscendo anche a portarsi in vantaggio negli scontri diretti, vista la sconfitta di una rete nel match di andata. Questo vuol dire che, in caso di arrivo a pari punti tra queste due squadre, i cingolani finirebbero davanti in classifica e giocherebbero eventuale gara 2 dei play-out tra le mura amiche. Strappini e compagni, comunque, riaprono la lotta salvezza, con il 12° posto a 8 punti, portandosi a -3 dal Pressano in 11^ posizione e attualmente salvo senza spareggio.  La squadra di Palazzi, dopo un primo tempo altalenante, nella ripresa ha sfruttato il calo fisico degli avversari giocando la sua pallamano veloce che le ha permesso di andare in fuga. Agli ospiti di Tedesco va il merito di averci creduto dal primo all’ultimo minuto con una formazione ricca di giovani: basti pensare che in campo, in una fase del match, giocavano contemporaneamente un classe 2007, un 2008 e un 2009.  Il miglior marcatore della partita è l’ex Davide Cirilli con 7 gol, seguito a 5 da Laera, Ciattaglia, Mangoni e Strappini e a 4 da Makhlouf e Ballerini. Da segnalare anche le ottime prestazioni di Albanesi nella ripresa e Rossi nel primo tempo tra i pali.  Ora la Serie A Gold va in pausa per la Coppa Italia che si disputerà a Rimini nel prossimo fine settimana, alla quale non parteciperanno né cingolani né cameranesi. La Macagi Cingoli tornerà in campo l’8 marzo alle 15.30 sul campo della Raimond Sassari terza in classifica, mentre Camerano sfiderà in casa Bolzano alle 18.00 in quella stessa data.  Tabellino  Macagi Cingoli 28-25 Camerano (12-13) MACAGI CINGOLI – Albanesi, Coppola, Jaziri, D’Agostino, D’Benedetto 2, Ciattaglia 5, Naghavialhosseini 3, Mangoni 5, Somma 1, Bordoni, Latini, Strappini 5, Renaud-David 3, Compagnucci, Gigli, Makhlouf 4. All. Palazzi  CAMERANO – Rossi, Anzaldo, Carloni A., Laera 5, Ballerini 4, Dello Vicario 2, Marinelli, Gambini, Antonelli, Jdidi, Coppari, Boschetto 2, Cirilli 7, Vilarò 3, Carloni N., Belardinelli 2. All. Tedesco  ARBITRI – Dionisi-Maccarone  Foto di Doriano Picirchiani Giacomo Grasselli – ufficio stampa Polisportiva Cingoli   

23/02/2025 12:30
La guerra sta finendo: Europa e Zelensky sconfitti

La guerra sta finendo: Europa e Zelensky sconfitti

Da qualsivoglia prospettiva, sembra che ormai la guerra in Ucraina si avvii alla propria conclusione. E non possiamo che rallegrarcene. Vladimir Putin, presidente russo, e Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, hanno già trovato la quadra, come si suol dire. E sono risoluti nella loro decisione di porre fine a questo sciagurato e osceno sconfitto, che già troppi lutti ha causato sia sul fronte russo, sia soprattutto su quello ucraino. Come prevedibile, e nonostante tutti i proclami del guitto Zelensky, attore Nato, e dei cortigiani europei del bellicismo atlantista, l'Ucraina non è nemmeno vagamente riuscita a imporsi e a trionfare sulla Russia. A quanto pare, abbassare la temperatura di un grado e chiudere i rubinetti di casa - come nel 2022 ci chiedevano di fare - non è servito a molto, se non a dare prova del tramonto dell'Occidente. Non era necessaria in effetti una scienza per prevederlo, e solo un'ideologia ottusa come quella dell'Unione Europea poteva far credere il contrario alle masse tecnonarcotizzate e teledipendenti. I veri sconfitti di questa guerra sono, naturalmente, il guitto di Kiev, del tutto simile ai burattini di Mangiafuoco, che una volta utilizzati non servono più e vengono gettati alle fiamme, e poi quell'Unione Europea che fin da subito ha pateticamente assunto la postura del servo e ora come servo senza dignità viene trattato fino in fondo. Non ha vinto soltanto Putin, che naturalmente ha ottenuto ciò che desiderava, frenando l'avanzata dell'imperialismo a stelle e strisce e bloccando finalmente la possibilità dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato, braccio armato della violenza della civiltà dell'hamburger. Ha vinto anche il codino biondo che fa impazzire il mondo: soprattutto ha vinto sull'Unione Europea, che ora è più debole che mai ed è ancor più dipendente di prima rispetto al proprio padrone a stelle e strisce. Si potrebbe anzi dire, a posteriori, che questa è stata certamente la guerra della civiltà del dollaro contro la Russia, ma anche e non trascurabilmente il conflitto condotto da Washington contro l'Unione Europea, che ora esce con le ossa rotte. Viene platealmente punita per aver osato in passato guardare alla Russia e alla Cina, tradendo idealmente il proprio sempiterno padrone a stelle e strisce. E ora viene brutalmente riportata alla propria subalternità totale rispetto a Washington, vedendosi costretta a troncare ogni rapporto con la Russia e con la Cina: emblematico risulta il caso del gas, che ora l'Unione Europea è costretta ad acquistare a prezzi esorbitanti da Washington, e che prima, come è noto, comprava a prezzi contenuti da Mosca. E, mentre si registra questa Caporetto, la signora Ursula von der Leyen propone urbi et orbi il riarmo dell'Europa. Vi sarebbe da ridere, se solo non vi fosse da piangere. Il vertice di Parigi tra i paesi europei per discutere della guerra in Ucraina non fa, poi, che segnalare una volta di più la morte ormai evidente dell'Unione Europea, del tutto simile a uno zombie che ancora cammina ma che già da tempo ha abbandonato la vita. Si potrebbe anzi ragionevolmente asserire che l'epilogo della guerra in Ucraina possa intendersi come la pietra tombale sull'Unione Europea. La Russia di Vladimir Putin e gli Stati Uniti d'America del codino biondo che fa impazzire il mondo, Donald Trump, hanno già deciso che la guerra deve finire e lo hanno fatto escludendo integralmente l'Unione Europea dalle trattative. L'Unione Europea dunque continua a essere trattata come un servo senza dignità, ed è giusto che sia così, dato che essa stessa ha da subito assunto l'ignobile postura del servo. Essa, insieme con l'Ucraina del guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, è la vera sconfitta della guerra. Non solo perché è stata ridicolmente esclusa dalle trattative di pace, ma anche perché si trova ora a essere decisamente più debole di quanto già non fosse prima che la guerra principiasse. La vittoria di Washington si misura anche da questo: l'Unione Europea si trova ora a essere ancora più soggiogata dalla potenza a stelle e strisce, avendo spezzato i suoi legami con la Cina e con la Russia e trovandosi ora a dipendere in toto da Washington. Sì, la guerra d'Ucraina non è stata solo la guerra della civiltà del dollaro contro la Russia, colpevole di non genuflettersi al suo dominio: è stata anche la guerra che Washington ha condotto contro l'Unione Europea, per punirla per le sue precedenti simpatie verso la Russia e verso la Cina e per renderla ancora più subalterna al proprio dominio. Si pensi anche solo alla controversa questione del gas, che prima l'Europa acquistava a prezzi contenuti dalla Russia e che ora è costretta a comprare a prezzi esorbitanti dal cosiddetto amico americano. Per non parlare poi della Germania, tradizionalmente celebrata come la locomotiva d'Europa: la Germania si trova ora in una crisi profondissima, che si lascia inquadrare sotto il segno della recessione, come limpidamente affiora dal comparto automobilistico in crisi nera. Che succede se crolla la Germania? Non è difficile immaginarlo: con effetto domino, precipita l'intero costrutto tecnocratico dell'Unione Europea, tempio vuoto che santifica il capitale finanziario e quotidianamente umilia e mortifica lavoratori e ceti medi. Se, come ormai pare evidente sotto ogni profilo, l'Unione Europea dovesse crollare, allora non resterebbe che dire con le parole del poeta: nunc est bibendum. Intanto, Enrico Mentana, con l’usuale sobrietà, vomita odio verso i "manigoldi di cartone" (sic!) che osano sostenere le ragioni di Putin e di Trump, offendendo l’invaso: con un piccolo ripasso di storia, sarebbe d’uopo far notare al bardo del pensiero dominante, Mentana, che l’invaso è la Russia, gradualmente accerchiata dall’uccidente fin dagli anni Novanta.

23/02/2025 12:15
Il Rotary Club di Macerata celebra la Festa dei Mestieri: premiata Fiorella Ciamarra Girolami e nominato socio onorario Ugo Belles

Il Rotary Club di Macerata celebra la Festa dei Mestieri: premiata Fiorella Ciamarra Girolami e nominato socio onorario Ugo Belles

Una serata ricca di eventi e significati quella organizzata dal Rotary Club di Macerata in occasione della Festa dei Mestieri, dedicata alla valorizzazione dell’artigianato locale. Tra gli applausi del pubblico, Fiorella Ciamarra Girolami ha ricevuto il prestigioso Premio Tandoi, riconoscimento che celebra il talento e la dedizione degli artigiani del territorio. Consegnando la targa, la Presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone, ha sottolineato come l’artigianato rappresenti molto più di un mestiere: è espressione di creatività, un ponte tra passato e futuro. Fiorella Ciamarra Girolami incarna perfettamente questi valori, contribuendo alla valorizzazione della cultura artigiana e alla sua trasmissione alle nuove generazioni. La serata è stata arricchita dall’intervento dell’avvocato e socia del Club Luisa Surdi, che ha affrontato il tema della condizione femminile nel mondo del lavoro. Nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di incentivare l’occupazione femminile, illustrando le misure previste dall’ordinamento a sostegno di aziende e privati per favorire l’inserimento lavorativo delle donne. Ha inoltre sottolineato come un aumento dell’occupazione femminile, il miglioramento delle retribuzioni e l’adozione di politiche di conciliazione vita-lavoro possano contribuire a contrastare il fenomeno dell’“inverno demografico”, che vede l’Italia tra i Paesi europei con il più basso tasso di natalità. Un altro momento di grande significato è stato il riconoscimento di Socio Onorario a Ugo Bellesi, giornalista e autore di numerosi volumi e pubblicazioni, attualmente collaboratore della rivista “Civiltà della Tavola”, edita dall’Accademia Italiana della Cucina di Milano. “Anche se il suo percorso da socio attivo si è concluso – ha dichiarato la Presidente Irene Tedone – il suo spirito rotariano resta parte integrante della nostra comunità. È un onore averlo con noi come Socio Onorario, in segno di riconoscenza per il suo impegno e il suo spirito di servizio, che hanno contribuito alla crescita del nostro Club”. Una serata intensa, all’insegna della celebrazione del talento, della cultura e dell’impegno sociale, valori fondanti del Rotary

23/02/2025 12:00
Interno Marche, il progetto di ORAstudio tra i “Best Projects 2024” di Archilovers

Interno Marche, il progetto di ORAstudio tra i “Best Projects 2024” di Archilovers

Il progetto architettonico per l’hotel Interno Marche, curato da ORAstudio, è stato selezionato come uno dei “2024 Best Projects” su Archilovers “per la sua straordinaria estetica, creatività e funzionalità”. Selezionato tra gli oltre 25.000 progetti pubblicati nel 2024, è inserito in una sezione speciale del portale Archilovers, la piattaforma internazionale dedicata ad architetti, designer, ingegneri. “Una bella notizia che ci riempie di gratitudine, che condividiamo con il nostro team e con tutti coloro che hanno lavorato insieme a noi a questo splendido progetto - la dichiarazione di ORAstudio, studio di architettura fondato nel 2017 da Cristiana Antonini, Claudio Tombolini, Michele Bonfigli e Federico Pisani - Arriva dopo un 2024 nel quale siamo cambiati, ci siamo evoluti e siamo cresciuti: molto di quanto fatto vedrà la luce nell’anno che sta arrivando e siamo davvero impazienti di poterlo condividere”. ORAstudio, fondato nel 2017 da Cristiana Antonini, Claudio Tombolini, Michele Bonfigli e Federico Pisani, è composto da un team multidisciplinare in grado di gestire compiutamente il processo progettuale e costruttivo. La mission è quella di creare dei progetti unici, grazie all’integrazione nello studio di diverse competenze, unite da una visione del lavoro moderna che si basa su professionalità, attenzione al cliente, innovazione, sostenibilità, rispetto e cura del servizio. Interno Marche è l'hotel che racconta 60 anni di design italiano e che nasce nella villa liberty di Tolentino che fu sede di Nazareno Gabrielli e Poltrona Frau. Il progetto architettonico e di interior design è stato curato da ORAstudio, ed ha ottenuto due certificazioni di eccellenza per la sostenibilità, entrambe con il massimo del punteggio: LEED®V4 for Hospitality di livello Platino con ben 87 punti, che attesta Interno Marche come primo Hotel LEED Platinum in Italia nel settore e terzo nel mondo, e la certificazione GBC ®Historic Building, protocollo per la conservazione, riqualificazione, recupero e integrazione di edifici storici. Interno Marche vuole essere summa e omaggio all’imprenditore - Franco Moschini - che attraverso Poltrona Frau e marchi come Cassina, Cappellini, Zanotta, Gebrüder Thonet ha contribuito alla diffusione del Made in Italy nel mondo. 3.600 m2 dedicati alla storia del design internazionale e ai suoi protagonisti con 25 camere e 5 suite long stay: diverse una dall'altra ed ispirate, ciascuna, allo stile del progettista cui sono intitolate oltre che ai 5 movimenti stilistici che hanno attraversato l’ultimo secolo. Alle 30 camere si aggiungono un lounge bar, il bistrot restaurant L’Opificio, una SPA con palestra.  

23/02/2025 11:50
Civitanova Marche, 20enne marocchino denunciato per violazione del foglio di via obbligatorio

Civitanova Marche, 20enne marocchino denunciato per violazione del foglio di via obbligatorio

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Civitanova Marche hanno denunciato un 20enne marocchino, residente a Fermo, per violazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Civitanova Marche. Durante un controllo di routine nelle vie del centro, il giovane, già segnalato alle forze dell'ordine, è stato identificato come destinatario del provvedimento emesso nel novembre 2023. Il ragazzo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per non aver rispettato la misura del foglio di via.

23/02/2025 11:15
Porto Recanati, Dario Pietro Ferrante trionfa alla 4° edizione dell'Ultra del Conero: un successo per la Grottini Team

Porto Recanati, Dario Pietro Ferrante trionfa alla 4° edizione dell'Ultra del Conero: un successo per la Grottini Team

E’ Dario Pietro Ferrante, 25 anni, di Pantelleria il trionfatore della 4° edizione dell’Ultra del Conero che ha tagliato il traguardo dei 100km in 6 ore 24 minuti e 44 secondi. “Sono felicissimo perché era la mia prima ultramaratona, si è corso davvero bene. Sono rimasto impressionato dall’organizzazione che ha rasentato la perfezione. Il clima che si respira è davvero unico, musica dappertutto. Ringrazio la Grottini team e la città di Porto Recanati”. Sono le sue parole al traguardo dove ad aspettarlo era già pronto un parterre d’eccezione per le premiazioni. I sindaci Michelini e Pepa, la senatrice Leonardi, il presidente regionale Fidal Romagnoli, i consigliere federali Fidal Rocchetti e Redolfi e i vertici del main sponsor Amazing Thailand. Al secondo posto Lorenzo Lotti dell’Asd Berunners, terzo Pierpaolo Pio Bovenzi dell’Asd Asi dei piazzamenti di prestigio valevoli, lo ricordiamo, per il campionato italiano assoluto. Per quanto concerne le donne, la regina della manifestazione è la Ceka Petra Pastorova, seconda Serena Natolini che ha gareggiato per l’esercito italiano, al terzo posto Federica Moroni dell’Atletica Rimini Nord. Un autentico successo, dunque, di pubblico e di sport. In memoria di Mimmo Strazzullo che, dall’alto, avrà sorriso come era consueto fare.  

23/02/2025 11:05
Difficoltà quotidiane, come affrontarle

Difficoltà quotidiane, come affrontarle

Quando abbiamo un malessere tendiamo ad arrovellarci alla ricerca della causa e di una soluzione immediata, la mente viene invasa da pensieri ed ipotesi alternative che possano condurci ad una risposta. Mettiamo in atto un’ immane fatica che ha come unico risultato di  aumentare la confusione. Se, invece, provassimo a fare il contrario? Se cominciassimo a fermarci ad ascoltare il vuoto dentro di noi?  Concedersi di non far niente per permettere di far emergere un’energia naturale che risiede in noi ma che soffochiamo spesso con pensieri tossici ripetitivi o con  preconcetti condizionati dalla cultura e dal contesto in cui viviamo. Proviamo ad abbandonare ogni sforzo, prendiamoci un momento per respirare profondamente, per ridurre l’attivazione del sistema nervoso simpatico, responsabile della risposta “lotta o fuga”. La respirazione lenta e profonda stimolerà il sistema parasimpatico che induce calma e rilassamento. Ora immaginiamo il nostro volto felice, soddisfatto; questo semplice esercizio può riattivare energie nascoste che spostano la visuale dal malessere presente ad un altro lato di noi che può condurci a nuove prospettive, sistemando in modo naturale le cose. Più continuiamo ad analizzare il problema, più ci perdiamo dentro, la  nostra mente ha il potere di ingigantire le difficoltà con scenari a volte autolimitanti. Prendere le distanze dalla nostra inquietudine, osservarci in modo diverso può ridimensionare la realtà circostante a cui riusciamo a dare un significato differente. Rimanere fermi su opinioni rigide può condurci lungo una strada chiusa dove non troviamo una via d’uscita. Dall’altro, abbracciare la flessibilità, lasciarsi condurre dal flusso della vita ci apre a nuove prospettive, allora cominciamo a fare ciò che ci viene naturale, in modo spontaneo perché lì troviamo la nostra reale identità a la risposta giusta per noi. Cedere all’energia naturale che sentiamo dentro di noi ci consente di manifestare la nostra essenza. Prendere un primo distacco dal problema presente ci permette di non identificarci con esso, comprendiamo che stiamo vivendo un momento difficile, ma è solo un momento, noi non siamo il nostro malessere. Così proviamo a sostituire i pensieri negativi con quelli positivi. L’insegnamento più potente è l’accettazione dell’incertezza come parte dell’esperienza umana, la nostra vita è piena di situazioni imprevedibili per cui agire senza aspettarsi che ogni cosa sia perfetta ci può donare una sensazione di libertà e serenità.  

23/02/2025 11:00
Muccia, denunciato 24enne egiziano per falsità materiale e furto

Muccia, denunciato 24enne egiziano per falsità materiale e furto

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Camerino, durante un controllo del territorio, hanno fermato un'Opel Zafira con a bordo un giovane di 24 anni, di origini egiziane e residente a Brescia. Durante il controllo, il ragazzo è stato trovato in possesso di una patente di guida egiziana contraffatta e di una tessera del codice fiscale intestata a una donna, per la quale non è riuscito a fornire spiegazioni sul possesso. Il giovane è stato denunciato per falsità materiale e furto. I documenti sono stati sequestrati e sono ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

23/02/2025 10:50
Messaggi telefonici per convincere l’ex compagna e riprendere la relazione: scatta la condanna

Messaggi telefonici per convincere l’ex compagna e riprendere la relazione: scatta la condanna

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti sentimentali che spesso e volentieri vanno a terminare. Di seguito la domanda di una lettrice di Civitanova Marche che chiede: "A quale responsabilità può andare incontro l’ex compagno che invia messaggi telefonici per riprendere una relazione sentimentale che sa di essere definitivamente terminata?".  A tal proposito è utile ricordare che con il reato di molestia o disturbo alle persone il legislatore ha inteso tutelare la tranquillità pubblica per l'incidenza che il suo turbamento ha sull'ordine pubblico, data l'astratta possibilità di reazione. L'interesse privato individuale riceve una protezione soltanto riflessa e la tutela penale è accordata anche senza e pur contro la volontà delle persone molestate o disturbate, dal momento che ciò che viene in rilievo è la tutela della tranquillità pubblica per i potenziali riflessi sull'ordine pubblico di quei comportamenti idonei a suscitare nel destinatario reazioni violente o moti di ribellione. L'elemento materiale della molestia è costituito dall'interferenza non accettata che altera fastidiosamente o in modo inopportuno, immediato o mediato, lo stato psichico di una persona (Sez. 1, n. 19718 del 24/03/2005) e l'atto per essere molesto deve non soltanto risultare sgradito a chi lo riceve, ma deve essere anche ispirato da biasimevole, ossia riprovevole motivo o rivestire il carattere della petulanza, che consiste in un modo di agire pressante ed indiscreto, tale da interferire nella sfera privata di altri attraverso una condotta fastidiosamente insistente e invadente (Sez. 1, Sentenza n. 6064 del 06/12/2017). Inoltre si rileva come il reato di molestia non ha natura necessariamente abituale e richiede necessariamente una reiterazione di comportamenti intrusivi e sgraditi nella vita altrui, sicché può essere realizzato anche con una sola azione purché particolarmente sintomatica dei motivi specifici che l'hanno ispirata.  L'elemento soggettivo del reato invece consiste nella coscienza e volontà della condotta, tenuta nella consapevolezza della sua idoneità a molestare o disturbare il soggetto passivo, senza che possa rilevare l'eventuale convinzione dell'agente di operare per un fine non biasimevole o addirittura per il ritenuto conseguimento, con modalità non legali, della soddisfazione di un proprio diritto (Sez. 1, n. 50381 del 07/06/2018). Con riferimento all'intento della condotta costituito da biasimevole motivo, è sufficiente anche il compimento di un unico gesto, come nel caso di una sola telefonata effettuata con modalità rivelatrici dell'intrusione nella sfera privata del destinatario (Sez. 1, n. 3758 del 07/11/2013). Quanto alla possibilità che il reato sia integrato mediante l'invio di sms e messaggi WhatsApp, secondo quanto condivisibilmente affermato di recente dalla Suprema Corte, ciò che rileva ai fini della sussistenza del reato in parola "è il carattere invasivo della comunicazione non vocale, rappresentato dalla percezione immediata da parte del destinatario dell'avvertimento acustico che indica l'arrivo del messaggio, ma anche - va soggiunto - dalla percezione immediata e diretta del suo contenuto o di parte di esso, attraverso l'anteprima di testo che compare sulla schermata di blocco", realizzandosi in tal modo in concreto una diretta e immediata intrusione del mittente nella sfera delle attività del ricevente (Sez. 1, n. 37974 del 18/03/2021). Si è altresì ritenuto che il carattere invasivo della messaggistica telematica non può essere escluso per il fatto che il destinatario di messaggi non desiderati, inviati da un determinato utente (sgradito), possa evitarne agevolmente la ricezione, senza compromettere in alcun modo la propria libertà di comunicazione, semplicemente escludendo o bloccando il contatto indesiderato (in tal senso, Sez. 1, n. 24670 del 07/06/2012).  In realtà, tenuto conto che il reato di cui all'articolo 660 del codice penale mira a tutelare, non già la libertà di comunicazione del destinatario dell'atto molesto, ma a prevenire il turbamento della tranquillità pubblica, e considerato altresì che anche le telefonate sgradite, persino su apparato fisso, possono attualmente essere "bloccate" attraverso la apposita funzionalità, ciò che rileva ai fini della sussistenza del reato in parola, "è l'invasività in sé del mezzo impiegato per raggiungere il destinatario, non la possibilità per quest'ultimo di interrompere l'azione perturbatrice, già subita e avvertita come tale, ovvero di prevenirne la reiterazione, escludendo il contatto o l'utenza sgradita senza nocumento della propria libertà di comunicazione" (Sez. 1, n. 37974 del 18/03/2021). Pertanto, in risposta alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che "integra il reato di molestie la condotta dell'uomo che non riesce ad accettare la rottura della relazione con la compagna e prova a convincerla a riprendere il rapporto inviandole ripetuti messaggi telefonici nonostante poi la stessa lo abbia bloccato" (Cass. Pen., Sez. I, sentenza n. 34821/22). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                          

23/02/2025 10:30
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