Centro Nuoto Macerata ha confermato la sua eccellenza anche ai Campionati Italiani Surflifesaving disputati sulla spiaggia di Riccione, conquistando due medaglie e numerosi piazzamenti tra i primi 30 d’Italia in ogni categoria.
La squadra maceratese, composta da 30 atleti (24 categoria e 6 Esordienti A) e guidata dal tecnico Lorenzo Menchi, ha affrontato con determinazione gare impegnative come tavola, frangente, bandierine, 90 sprint e staffette.
Tra i risultati più importanti spiccano la medaglia d’argento di Simone Scarponi nelle Bandierine Cadetti (5° nei 90 Sprint Cadetti) e il bronzo di Chiara Cipriani nei 90 metri Sprint Ragazze. Ottima performance anche per Mattia Alessandrelli, 4° nelle Bandierine Juniores, e per Tommaso Zaffrani Vitali, undicesimo nella stessa gara Cadetti.
Tra le finaliste femminili, buoni risultati per Mariel Calabrese (8° Sprint Juniores), Anya Lattanzi (11° Bandierine Ragazzi) e Alessia Moretti (18° Sprint Ragazzi). Nella gara in mare del frangente, il CNM ha raggiunto due finali con Tommaso Campanella (23°) e Angelica Marsuzi Florentino (30°).
Anche tra i più giovani Esordienti A sono arrivate soddisfazioni: Nicolò Mari ha chiuso 10° nelle Bandierine sulla spiaggia e Kristian Frani 8° nei 60 metri Sprint.
Grazie ai buoni piazzamenti di tutti i componenti, il Centro Nuoto Macerata si conferma società di alto livello, 33° nella graduatoria nazionale stagionale e primo posto regionale consolidato. Tra gli atleti che hanno contribuito al successo anche Miriam Incicco, Diego Crescimbeni, Renzo Ionni, Federico Rinaldi, Alessia Addimando, Paola Angeletti, Eleonora Brandi, Noemi Leboroni, Lucrezia Lorenzetti, Irene Paglialonga, Susanna Pesaola, Elena Piercamilli, Giulia Razeti, Lavinia Tognetti, Ilaria Turchetti, Vincenzo Azzari, Ernesto Pallotto, Nicolò Palucci, Mattia Scuffia.
La Corte d’Appello di Ancona ha ribaltato la sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado dal tribunale di Macerata nei confronti di un 31enne, accusato di violenza sessuale su una 17enne nel 2019. L’uomo è stato condannato a tre anni di carcere per violenza sessuale nella forma di minore gravità. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 90 giorni e la difesa ha già annunciato il ricorso in Cassazione.
In primo grado, i giudici di Macerata avevano assolto l’imputato, motivando la decisione con il fatto che la giovane “aveva già avuto rapporti ed era in condizione di immaginarsi i possibili sviluppi della situazione”.
La ricostruzione dei fatti indica che la giovane e l’imputato erano usciti in auto insieme ad un’altra coppia; quando gli altri due si erano allontanati, i due erano rimasti soli in una zona appartata. La vittima ha raccontato di essere stata bloccata con una mano sulla spalla e di aver subito l’abuso contro la propria volontà. Dopo l’accaduto, la ragazza si confidò con le amiche, ricevette assistenza da un’insegnante e si recò in pronto soccorso, dove presentò denuncia.
La sostituta Procuratore Generale di Ancona, Cristina Polenzani, aveva chiesto in appello di riformare la sentenza e condannare l’imputato alla pena richiesta in primo grado (4 anni e 1 mese), o in subordine per il reato di minore gravità, con possibilità di sospensione condizionale della pena. La Procura ha sottolineato che il consenso deve essere presente dall’inizio alla fine del rapporto, evidenziando come la volontà della ragazza non fosse stata rispettata.
La difesa aveva invece sostenuto la tesi di un rapporto consenziente, richiamando la mancata opposizione fisica della giovane, l’assenza di gravi lesioni e i toni scherzosi dell’imputato in chat subito dopo i fatti.
La consigliera del gruppo misto del comune di Macerata, Sabrina De Padova, interviene con parole dure dopo la notizia dell'assoluzione di un 31enne accusato di violenza sessuale, motivata – secondo quanto riportato – dal fatto che la vittima "aveva già avuto rapporti" (leggi qui l’articolo completo).
De Padova ha espresso tutta la sua rabbia e delusione per una vicenda che, a suo dire, "riporta indietro il senso stesso di giustizia e civiltà". "Macerata ancora una volta è al centro di una notizia che scuote le coscienze - aggiunge -. Un uomo di 31 anni è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale. La motivazione che emerge lascia attoniti: ‘lei aveva già avuto rapporti’. Davanti a una frase simile non riesco a restare in silenzio. Non posso. Non voglio.”
De Padova parla come "donna, madre, docente e consigliera eletta", e sottolinea con forza quanto sia "inaccettabile una cultura che ancora oggi metta in dubbio la credibilità di una vittima sulla base della sua vita privata". "È come se il consenso, una volta dato, diventasse una condanna permanente - aggiunge -. Come se una donna, dopo un rapporto consenziente, non potesse più dire ‘no’. Non è questo il diritto. Non è questa la giustizia. E non è questa la città che vogliamo rappresentare".
L’esponente del gruppo misto richiama anche la storia recente di Macerata, ricordando episodi che hanno segnato la coscienza collettiva, come il caso Pamela Mastropietro e la sparatoria di Traini, per ribadire quanto la città abbia già vissuto momenti di dolore e smarrimento: "Oggi ci troviamo di fronte non a un gesto violento, ma a qualcosa che forse è ancora più subdolo: una giustificazione. Una frase che legittima la cultura dello stupro e la narrazione che colpevolizza la vittima, analizzandone la vita privata per giustificare l’aggressore".
Per De Padova, il punto non è solo giudiziario, ma profondamente culturale: "Difendere le donne significa farlo sempre, senza se, senza ma, e senza ambiguità. Invito la magistratura a riflettere su quale messaggio mandano le sentenze. Non esiste alcun passato, alcun comportamento, alcuna storia che possa legittimare la violenza o negare l’ascolto a una donna che dice no".
Il suo appello è chiaro e si chiude con un tono accorato: "Se questo è ancora messo in discussione, allora la nostra battaglia è più urgente che mai. Provo rabbia, tristezza, frustrazione. Quando la giustizia arretra, è tutta la società a tornare indietro".
È stato firmato oggi il Protocollo d’Intesa istituzionale tra Comune di Visso, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Agenzia del Demanio, Ufficio Speciale per la Ricostruzione Marche (USR) e Croce Rossa Italiana – Comitato di Visso, alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco. L’accordo rappresenta un passo decisivo per la ricostruzione pubblica del borgo dell’Alto Maceratese, tra i più colpiti dal sisma del 2016, e per il potenziamento dei servizi essenziali.
Con la firma del protocollo vengono avviate due opere strategiche: la nuova Caserma del Distaccamento dei Vigili del Fuoco, finanziata con 5,5 milioni di euro dal Programma triennale 2024-2026 per le infrastrutture del Corpo Nazionale, e la nuova sede della Croce Rossa Italiana – Comitato di Visso, sostenuta da 1 milione di euro nell’ambito del Programma straordinario di rigenerazione urbana post-sisma tramite l’ordinanza 137 del commissario al sisma 2016, Guido Castelli.
Alla firma erano presenti, tra gli altri, il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, il sindaco di Visso Rosella Sensi, il Questore di Macerata Luigi Mangino, il direttore dell’USR Marche Marco Trovarelli, la presidente regionale della Croce Rossa Rosaria Del Balzo Ruiti, il presidente del Comitato di Visso David Celi, rappresentanti del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e dell’Agenzia del Demanio, oltre alla senatrice Elena Leonardi e al vicario del prefetto di Macerata Giuseppe Di Martino.
Commentando la firma, il sindaco Rosella Sensi ha dichiarato: “Con questo protocollo, Visso compie un passo importante nel percorso di ricostruzione e resilienza. Non è solo un segnale di speranza per i cittadini, ma una certezza concreta: il riconoscimento di ciò che Visso era prima del terremoto e di ciò che tornerà a essere. L’impegno odierno vuole restituire e rafforzare un senso di sicurezza per chi vive, visita e ama il nostro borgo”.
Anche il Commissario Guido Castelli ha sottolineato l’importanza delle nuove strutture: “La nuova caserma e la sede della Croce Rossa non sono solo opere pubbliche, ma segni tangibili della presenza dello Stato e della collaborazione tra istituzioni. La ricostruzione diventa così anche ricostruzione di fiducia, con infrastrutture moderne e servizi che ridanno vita ai borghi dell’Appennino”.
Il sottosegretario Prisco ha aggiunto: “Si tratta di un investimento concreto sulla sicurezza dei cittadini e di un presidio stabile per un territorio che ha conosciuto il dolore del sisma ma anche la forza della rinascita. Ringrazio il Commissario, il Comune e tutti gli enti coinvolti per la sinergia istituzionale che ha reso possibile questo risultato”.
Le due strutture sorgeranno in località “Il Piano”, lungo via Roma, su aree contigue di proprietà comunale e privata. L’obiettivo è duplice: rafforzare i presidi pubblici di sicurezza e soccorso e contribuire alla rinascita urbana e sociale, favorendo la permanenza e il ritorno delle famiglie.
Il Comune di Visso curerà la variante urbanistica e la cessione dei terreni, concedendo inoltre in comodato gratuito l’immobile per la Croce Rossa. Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco si occuperà dell’acquisizione delle aree private e affiderà all’Agenzia del Demanio la progettazione e i lavori, mentre l’USR assumerà il ruolo di soggetto attuatore per la sede CRI. L’obiettivo è completare l’intervento entro due anni dall’approvazione della variante.
Il documento prevede anche interventi sulla viabilità locale, tra cui la realizzazione di una rotatoria in prossimità di Largo Martiri delle Foibe, e istituisce un tavolo tecnico permanente per garantire coordinamento e monitoraggio costante delle opere.
Si è conclusa con la grande festa del podio, dopo tre intense giornate di gare, la V e ultima tappa del Trofeo Optimist Italia Kinder Joy of Moving, ospitata dal Club Vela Portocivitanova (CVP) e riservata agli Under 15.
Per l’occasione, il porto civitanovese e la sede del CVP sono stati animati dall’entusiasmo di 241 giovani velisti, tra cui 88 cadetti, che hanno dato vita a un weekend di sport, amicizia e sana competizione. Le condizioni meteo-marine non sono state semplici: corrente, vento leggero e instabile hanno messo alla prova i partecipanti, ma grazie all’ottimo lavoro del Comitato di Regata, presieduto da Mario Cucciolla, si sono comunque concluse sei prove per la Divisione A e cinque per la Divisione B.
Ottimi risultati per gli atleti dell’agonistica civitanovese. Kilian Breda è salito sul terzo gradino del podio, mentre Tommaso Pierdomenico è stato premiato come 1° atleta classe 2016 e ha chiuso 8° nella classifica generale, aggiudicandosi inoltre entrambi gli scafi messi in palio nella tradizionale estrazione finale. Bene anche Maximilian Neuendorf (55°) e Anita Pietrella (63ª).
Tra gli juniores, ben sette ragazzi del CVP hanno chiuso in Gold Fleet: Nicolò Di Marino (37°), Elena Cardinali (39ª), Federico Dolci (52°), Clarissa Montagnoli (55ª), Olivia Cardinali (57ª), Mia Paoletti (61ª) e Lorenzo Pietrella (69°). Da segnalare che tra le ragazze juniores la migliore ha chiuso al 5° posto assoluto. Gli altri giovani civitanovesi hanno regatato in Silver Fleet: Fabio Paniccia, Giulia Pierdomenico, Adriano Cisbani, Francesco Pagani, Serghey Mangiakardo, Alisia Pellei e Anna Loncao.
La tappa di Civitanova ha chiuso il circuito nazionale Kinder Joy of Moving, dopo le precedenti regate di Crotone, Follonica, Villasimius e Ostia. Nella classifica complessiva del Trofeo, Kilian Breda ha confermato la seconda posizione overall, mentre Tommaso Pierdomenico ha conquistato la prima posizione tra i nati nel 2016 e Mia Paoletti si è distinta tra le juniores femminili.
Alla premiazione hanno partecipato numerose figure istituzionali, tra cui Giovanni Pierini, Consigliere FIV Marche, e Walter Cavallucci, Segretario Nazionale della Classe Optimist, che ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’evento:
“Un ringraziamento al Club Vela Portocivitanova. Siamo soddisfattissimi della regata e di tutta la stagione. Il Trofeo Kinder è un evento importante perché permette ai ragazzi alle prime armi di confrontarsi con agonisti più esperti, trasmettendo valori fondamentali per la crescita sportiva. Il circolo ospitante è sempre stato presente in tutte le tappe, e voglio ringraziare Cristiana Mazzaferro per il suo impegno nello sviluppo della vela giovanile, in particolare nella classe Optimist”.
Soddisfazione anche da parte di Cristiana Mazzaferro, Presidente del Club Vela Portocivitanova:
“Ringrazio la Classe Optimist e il Comitato di Regata, davvero impeccabili in ogni aspetto, sia in acqua che a terra. Siamo felici non solo per i risultati ottenuti, ma soprattutto per la crescita continua della nostra base giovanile, che inizia proprio da questa classe e rappresenta il futuro della vela civitanovese”.
Con questa tappa, Civitanova Marche ha chiuso in grande stile una stagione sportiva all’insegna della passione, della formazione e della promozione della vela giovanile.
Si accende lo scontro politico in città dopo la decisione dell'amministrazione comunale di Tolentino di affidare la gestione dei Musei Civici, della Sala di Lettura e dello IAT alla cooperativa "L’Orologio" di Pontassieve (Firenze).
Una scelta che, secondo Giovanni Gabrielli (Lega Tolentino) e Roberto Scorcella (Forza Italia Tolentino), rappresenta “una svendita della cultura locale” e “una sconfitta per tutta la comunità tolentinate”.
Le due forze di opposizione parlano di una decisione “politicamente miope, socialmente penalizzante e culturalmente discutibile”, che allontana la gestione del patrimonio storico-artistico cittadino da chi lo conosce e lo vive ogni giorno.
“L’Amministrazione ha deciso di consegnare la nostra identità culturale a un soggetto esterno – spiegano Gabrielli e Scorcella – che nulla ha a che fare con la nostra realtà. È una scelta che priva Tolentino delle sue competenze e delle sue energie migliori.”
Lega e Forza Italia denunciano il rischio che la città finisca per “essere amministrata a distanza anche nella sua anima culturale”, diventando una semplice “filiale” di un progetto nazionale. Non manca un riferimento polemico al futuro del Teatro Nicola Vaccaj, con un interrogativo diretto all'amministrazione: "Dovremo aspettarci lo stesso metodo anche per il Teatro Vaccaj? Sarebbe inaccettabile vedere affidato anche uno dei simboli più rappresentativi della nostra città a chi non ne conosce storia e identità".
Secondo i due esponenti di opposizione, la decisione rappresenta una mancata opportunità di sviluppo e occupazione locale: "Un’amministrazione lungimirante avrebbe potuto creare posti di lavoro qualificati per i tanti giovani tolentinati laureati in beni culturali, storia dell’arte o turismo, coinvolgendo associazioni e cooperative del territorio. Si è invece scelto un modello distante e burocratico".
Gabrielli e Scorcella chiedono chiarezza su quali benefici economici e culturali concreti deriveranno da questa esternalizzazione e se sia previsto un coinvolgimento di personale locale nella gestione: "Per noi la cultura non è un servizio da appaltare al ribasso – concludono – ma un investimento strategico per la crescita, la formazione e l’orgoglio di una comunità. Continueremo a vigilare con fermezza affinché il patrimonio culturale di Tolentino resti patrimonio dei tolentinati".
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Nei giorni 24 e 25 ottobre, presso l’Auditorium ex Banca Marche dell’Università di Macerata, si terrà il convegno “Nuove prospettive di diagnosi e cura del tumore polmonare e pleurico”, organizzato dalla dottoressa Francesca Marchesani, direttrice dell’U.O.C. di Pneumologia dell’ospedale di Macerata, in qualità di Responsabile Scientifico.
Il carcinoma polmonare rappresenta una delle principali cause di morte per neoplasia a livello mondiale, con un forte impatto clinico e sociale. Negli ultimi anni, la gestione della malattia ha registrato significativi progressi, grazie a screening mirati, alla collaborazione multidisciplinare tra le diverse specialità e all’introduzione di terapie target e immunoterapie.
Durante il convegno, la prima giornata sarà dedicata agli stadi iniziali e localmente avanzati del tumore, con approfondimenti su diagnosi precoce, gestione dei noduli polmonari e opzioni terapeutiche, inclusi trattamenti chirurgici, chemioterapici e radioterapici. La seconda giornata esplorerà il carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata, il microcitoma polmonare e il mesotelioma, con un focus su come la profilazione molecolare e le nuove terapie mirate stiano rivoluzionando l’approccio clinico.
“All’evento interverranno esperti regionali, nazionali e internazionali, garantendo un elevato livello di aggiornamento scientifico per tutti i professionisti coinvolti nella cura dei pazienti oncologici toracici”, ha dichiarato la dottoressa Marchesani.
L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di confronto scientifico e aggiornamento sulle strategie più avanzate nella gestione del tumore polmonare e pleurico.
Un pomeriggio dedicato alla memoria scolastica del territorio e al valore dell’educazione come eredità culturale condivisa. Venerdì 24 ottobre 2025, a partire dalle ore 16:30, il Museo della Scuola “Paolo & Ornella Ricca” dell’Università degli Studi di Macerata ospiterà l’incontro “Esporre la memoria scolastica del territorio: il fondo Bacelli al MUDESC”, presso la sede museale di via Giosuè Carducci 63/A.
L’appuntamento nasce con l’obiettivo di presentare al pubblico il fondo Bacelli, recentemente riallestito al museo, e di valorizzare la memoria e l’eredità educativa di Fiorella e Dario Bacelli, due figure che hanno lasciato un segno profondo nella scuola e nella cultura maceratese.
Dopo i saluti istituzionali del professor Simone Betti, Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione Primaria, dei Beni Culturali e del Turismo, e della professoressa Anna Ascenzi, Presidentessa della Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo (SIPSE), i lavori saranno aperti dal professor Fabio Targhetta, Direttore del Museo della Scuola “Paolo & Ornella Ricca”.
Seguiranno gli interventi di Silvana Bacelli, che offrirà un ricordo personale e biografico dei genitori Fiorella e Dario, e di diverse voci del mondo scolastico che hanno condiviso con loro esperienze di vita e di insegnamento. Tra queste, Fabiola Scagnetti, Dirigente scolastico e Tutor organizzatrice del tirocinio di Scienze della Formazione Primaria, Teresa Marcozzi, Dirigente scolastico, collega e amica di Dario Bacelli, Leila Giordani, docente del Circolo Didattico da lui diretto, e Patrizia Canuti, docente ed ex allieva di Fiorella Bacelli.
A chiudere l’evento sarà una visita guidata al Museo della Scuola, con un focus dedicato alla collezione Bacelli, condotta dalla professoressa Marta Brunelli, Vicedirettrice del Museo.
L’iniziativa, patrocinata dalla SIPSE, rappresenta un momento di riflessione e condivisione aperto a tutta la cittadinanza, per riscoprire le radici scolastiche e culturali della comunità maceratese.Il Museo della Scuola “Paolo & Ornella Ricca” rinnova così la propria missione di luogo vivo della memoria, capace di raccontare — attraverso oggetti, documenti e testimonianze — la storia dell’educazione e del territorio.
"Aveva già avuto rapporti dunque era in condizione di immaginarsi i possibili sviluppi della situazione". Lo scrivono i giudici del Tribunale di Macerata - come riporta oggi Il Messaggero - in un passaggio della motivazione della sentenza con la quale hanno assolto un 31enne, che al momento dei fatti aveva 25 anni, dall'accusa di violenza sessuale su una ragazza di origine straniera, allora 17enne, nel Maceratese.
Oggi è prevista un'udienza ad Ancona per il giudizio d'appello sulla vicenda. Quella sera la giovane e l'imputato erano usciti in auto insieme ad un'altra coppia; poi gli altri due erano scesi, in una zona appartata, e la parte offesa e l'allora 25enne erano rimasti soli.
Proprio in quei momenti si sarebbe consumato lo stupro: secondo il racconto della ragazza, l'imputato l'avrebbe bloccata con una mano sulla spalla - ecchimosi guaribili in otto giorni - e avrebbe abusato di lei. La difesa ha sostenuto che si fosse trattato di un rapporto consenziente anche perché, scrivono i giudici, "la 17enne non aveva in alcun modo opposto resistenza né invocato aiuto. Non aveva cercato di sottrarsi ad esempio aprendo la portiera posteriore pur potendolo fare tranquillamente".
La giovane aveva invece ribadito di non aver voluto il rapporto con l'imputato e che "aveva provato a respingerlo con un pugno ma non si poteva muovere". Ma, scrivono i giudici, in base a quanto riporta Il Messaggero in un articolo dedicato a questo caso - "il suo ripensamento non è stato recepito dall'imputato se non, forse, al termine del breve rapporto quando la ragazza era tornata nel residence". Poi la giovane si era confidata con le amiche, un'insegnante era venuta a conoscenza del fatto, l'aveva accompagnata in pronto soccorso e a sporgere denuncia.
Sabato 8 novembre, alle ore 11, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Comune di Bolognola conferirà la cittadinanza onoraria a Filippo Sorcinelli, artista e imprenditore marchigiano che da anni lega il proprio nome alla promozione della bellezza, della spiritualità e del territorio.
Fondatore dell’atelier LAVS – Laboratorio Atelier Vesti Sacre, celebre per aver realizzato i paramenti liturgici dei papi Benedetto XVI e Francesco, e oggi di Leone XIV, Sorcinelli è anche l’anima del marchio di profumi d’arte Filippo Sorcinelli, con boutique a Roma, Milano, Assisi e Mondolfo.
Il rapporto tra Sorcinelli e Bolognola nasce nel 2016, anno del terremoto che colpì il cuore delle Marche. Da quell’esperienza nacque EPICENTRO, una fragranza dedicata ai luoghi del sisma, ispirata proprio al piccolo borgo di montagna — il più alto della regione, immerso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.EPICENTRO non è solo un profumo, ma un’opera sensoriale che traduce il dolore in bellezza: il flacone poggia su una base che simula le vibrazioni del terremoto e il tappo riproduce un frammento autentico delle macerie del municipio di Bolognola, raccolto dallo stesso artista durante la sua prima visita.
Da allora, Sorcinelli è diventato una presenza costante nella vita del paese, impegnandosi a promuovere la rinascita del territorio e a far conoscere nel mondo la “Bononia”, la “terra delle cose buone”.
Negli anni, il legame con la comunità si è consolidato: su richiesta del sindaco Cristina Gentili, il maestro ha restaurato lo stendardo storico del Comune e ne ha realizzato uno nuovo, donandolo alla cittadinanza come simbolo di rinascita e continuità.
“Siamo orgogliosi di poter chiamare Filippo Sorcinelli nostro concittadino”, dichiara il sindaco Gentili. “Dal 2016 ci dimostra vicinanza, sensibilità e amore per la nostra comunità, aiutandoci a diffondere la bellezza e la forza del nostro territorio ancora impegnato nella ricostruzione post-sisma”.
Commosso il commento dell’artista: “Diventare cittadino onorario di Bolognola è un onore che mi riempie di gioia. Questa comunità mi ha ispirato fin dal primo istante. L’Arte, per me, è un modo per scuotere le coscienze e ricordare che anche dal dolore può nascere la bellezza. Porterò Bolognola sempre con me, come simbolo di resilienza e speranza”.
Chi è Filippo Sorcinelli
Nato e cresciuto nelle Marche, Filippo Sorcinelli è musicista, artista visivo e imprenditore. Dopo gli studi al Conservatorio “Rossini” di Pesaro e al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, è stato organista titolare in diverse cattedrali italiane.
Nel 2001 fonda LAVS, atelier di arte sacra a Santarcangelo di Romagna, diventato punto di riferimento internazionale per la progettazione e realizzazione di vesti e suppellettili liturgiche.
Nel 2013 dà vita al marchio di profumi Filippo Sorcinelli, che trasforma esperienze ed emozioni in fragranze d’arte. Oggi il brand è un punto di incontro tra arte, spiritualità e ricerca olfattiva contemporanea
Un pomeriggio di confronto e riflessione sul valore della pianificazione consapevole e sull’importanza di scelte finanziarie, legali e fiscali informate. È questo lo spirito che ha animato l’incontro “Coltiviamo il nostro futuro: spunti per una pianificazione efficiente ed inclusiva”, svoltosi ieri pomeriggio nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata.
L’iniziativa, promossa da un gruppo di professioniste di diversi settori, ha posto al centro il tema dell’educazione finanziaria e della consapevolezza economica, intese come strumenti di libertà e responsabilità, non solo per le donne ma per l’intera comunità.
A introdurre il dibattito è stata Sara Fiorini, Private Banker Fideuram, che ha evidenziato come sia fondamentale “saper affrontare con il giusto equilibrio le esigenze presenti e gli obiettivi futuri nel contesto attuale”. A seguire, la collega Cecilia Pasquali, anch’essa Private Banker Fideuram, ha ribadito che “imparare a pianificare e a fare scelte consapevoli è la base della nostra vita”, sottolineando il valore educativo e culturale di un approccio più attento alla gestione del proprio futuro economico.
Accanto alle professioniste della consulenza finanziaria, sono intervenute Romina Leombruni, Funzionaria dello Stato, e Alessia Fermani, Avvocatessa, che hanno arricchito il confronto con una tavola rotonda sull’inclusività finanziaria, toccando i temi dell’equità, della tutela dei diritti e delle opportunità nel mondo del lavoro e della finanza.
“La pianificazione è la grande protagonista di un paradigma del risparmio coerente con le fasi della vita – ha spiegato Monica Micozzi, Private Banker Fideuram – per affrontare con consapevolezza la realtà odierna, valorizzare e aiutare chi si sente o viene escluso dalla pianificazione finanziaria”.
Una platea attenta e partecipe ha accolto con interesse i contributi delle relatrici, in un clima di scambio e condivisione di esperienze. A concludere l’incontro è stata Pisana Vecchiotti, Private Banker Fideuram, che ha ricordato come “saper pianificare e rendere il lavoro più equo significa costruire un’economia più forte, perché quando le donne stanno meglio, sta meglio anche il Paese”.
"Quando l'ignoranza gioca brutti scherzi". Così - in una nota congiunta - le liste di maggioranza del comune di Tolentino (Tolentino popolare, Riformisti Tolentino e Tolentino Civica e Solidale) replicano alle polemiche innescate dai segretari cittadini di Lega (Giovanni Gabrielli) e Forza Italia (Roberto Scorcella) circa l'affidamento alla Cooperativa l'Orologio dei servizi museali, del punto informativo e della sala lettura (leggi qui).
"Le dimensioni economiche del bando non consentivano affidamenti diretti - rimarcano dalla maggioranza -. Il bando, inoltre, dava la più ampia possibilità di partecipazione e quindi anche a soggetti locali, che potevano associarsi e collaborare per formulare una proposta".
"L'aggiudicazione dell’appalto si basava per l’80% sul progetto e solo per il 20% sulla dimensione economica, quindi nessuna spinta al 'ribasso'. Il personale attualmente impiegato è stato integralmente tutelato attraverso una specifica clausola di riassorbimento presente nel bando (salvo scelte autonome e personali)", si aggiunge nella nota. Rispedita al mittente anche la poca conoscenza della cooperativa del territorio (la sede centrale della stessa è a Firenze, ndr): "La Cooperativa l'Orologio è attualmente impegnata nella gestione dei Musei di Macerata e Recanati. Tutti incapaci?".
"Se la colpa è quella di aver fatto una gara ad evidenza pubblica, evitando di favorire magari con metodi clientelari e poco trasparenti, la costruzione di associazioni ad hoc, con personale la cui unica competenza fosse quella di essere di Tolentino, ci assumiamo la responsabilità di questa scelta fatta esclusivamente nell'interesse della città", puntualizzano le liste di maggioranza.
"Siamo certi che chi è in possesso di reali ed effettive competenze potrà senz’altro essere preso in considerazione dalla cooperativa affidataria dell’appalto come avvenuto in altri contesti. Le polemiche sollevate sono quindi il frutto evidente della volontà, pretestuosa, di gettare discredito sull'attività amministrativa, senza approfondimento e conoscenza", concludono dalla maggioranza.
Fine settimana all'insegna della sicurezza sulle strade della provincia di Macerata grazie ai controlli intensificati da parte dei carabinieri del Comando Provinciale, impegnati sia sulle principali arterie stradali sia nelle zone della movida giovanile. L’obiettivo delle operazioni è stato garantire maggiore sicurezza alla circolazione e prevenire comportamenti a rischio, soprattutto nelle ore notturne.
A Macerata, i militari della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato un 45enne originario dello Sri Lanka, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso alla guida in stato di ebbrezza. L'uomo è stato fermato nel corso della notte alla guida della propria auto: l’etilometro ha registrato un tasso alcolemico di 0,98 g/l. Per lui è scattato il ritiro della patente, mentre il veicolo è stato affidato a una persona idonea.
Ben più movimentato l’intervento a Civitanova Marche, in via Carducci, dove i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno intimato l'alt a un'auto. Il conducente, un 50enne residente a Castelfidardo, già noto alle forze dell’ordine, ha ignorato l’ordine e ha tentato la fuga. Ne è nato un inseguimento lungo le vie cittadine, con i carabinieri che hanno mantenuto alta l’attenzione per evitare rischi a passanti e altri automobilisti.
Dopo alcune centinaia di metri, l’uomo è stato raggiunto e bloccato. Dal controllo è emerso che la patente gli era stata revocata e che l’auto, non di sua proprietà, apparteneva al padre. L’uomo è stato quindi denunciato per inottemperanza all’alt, guida con patente revocata e resistenza a pubblico ufficiale. Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita e non si sono registrati danni.
I controlli dei Carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni, con particolare attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e alle strade più trafficate, per prevenire incidenti e garantire la sicurezza dei cittadini.
È arrivato Garby a Matelica. Questa mattina, nel piazzale Don Franco Paglioni (adiacente alla Chiesa di Regina Pacis), è stato inaugurato l’impianto "mangia-plastica" Garby. Si tratta di un’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione tra comune di Matelica, Corepla, ATA 3 e Cosmari, che permetterà ai cittadini di conferire bottiglie e contenitori in plastica riciclabile, accumulando punti e ottenendo vantaggi tramite la convenzione con Corepla.
Presenti il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani, l’assessore alla Nettezza Urbana Graziano Falzetti, il direttore del Cosmari Brigitte Pellei, il comandante della polizia locale Giuseppe Corfeo, il direttore ATA3 Massimo Principi e il consiglio degli studenti dell'Istituto Comprensivo Enrico Mattei.
Il Cosmari ha regalato buste di plastica colorate a tutti i giovani presenti proprio per incentivarli al corretto smaltimento. Il sindaco della città di Matelica ha evidenziato la caratteristica del comune: "Il Cosmari fa sì che l’immondizia prodotta nelle nostre case venga smaltita correttamente. Il nostro comune punta molto al concetto di ‘plastic free’, ci tengo dunque a incitare tutti i ragazzi a prestare attenzione al mondo della raccolta differenziata".
Il direttore del Cosmari Brigitte Pellei ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: "Questo compattatore serve per raccogliere e riciclare le bottigliette che spesso si lasciano in giro, a terra, così da fare in modo che questo non accada più".
Il direttore ATA3 Dott. Massimo Principi ha aggiunto: "L’ATA3 è un ente, un’unione di comuni che controlla il lavoro del Cosmari. Abbiamo aderito al bando di Corepla, un’organizzazione pubblica che avvia il riciclo della plastica che noi differenziamo nelle case. Questo consorzio ci ha consentito di installare questo compattatore: si inserisce una bottiglia, la schiaccia e la mette in un bidone che periodicamente il Cosmari raccoglierà".
"In questa macchina va solo un tipo di plastica, quella dei contenitori per alimenti – bottiglie di acqua minerale, olio e latte. Questa Pet ha un valore maggiore ed è bene che venga raccolta e trattata separatamente dalle altre plastiche. Questo consente di ottenere una materia prima seconda, cioè una nuova plastica di maggiore qualità", conclude Principi.
Il comune di San Severino Marche, in collaborazione con la società di trasporti Contram Spa, ha organizzato un servizio di bus navetta gratuito in occasione dei funerali del cardinale Edoardo Menichelli, in programma per mercoledì 22 ottobre.
Dalle ore 8 dal piazzale del Commercio, nei pressi dell’ospedale, due bus navetta raggiungeranno Castello al Monte. Il servizio sarà garantito, a ciclo continuo, fino alle ore 13 per permettere, ad esequie avvenute, un regolare deflusso.
I funerali avranno inizio alle ore 10 ma si raccomanda di raggiungere il santuario della Madonna dei Lumi, dove avranno luogo le esequie, per tempo vista la previsione di un grande afflusso di fedeli
È vivamente consigliato l’utilizzo del parcheggio del piazzale del Commercio ubicato di fronte all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” e facilmente accessibile dalle due rotonde lungo la Sp. 361 “Septempedana” (a destra direzione Eurospin per chi proviene da Castelraimondo, e a sinistra direzione SìConTe per chi arriva da Passo di Treia – Macerata).
Alcuni posti auto saranno disponibili in via Scampoli dove verrà istituito il senso unico a salire in direzione di via Bramante. La polizia locale ricorda che la circolazione stradale in via Madonna dei Lumi, da e per il santuario della Madonna dei Lumi, è stata modificata per garantire la sicurezza pubblica e la gestione del traffico con l’istituzione del divieto di accesso in via Madonna dei Lumi dall'intersezione con via Scampoli e porta San Francesco.
È stato quindi istituito il senso unico di marcia a saire in via Madonna dei Lumi, nel tratto dal civico n. 16 fino a via San Francesco e via Scampoli, con l’obbligo di svolta a destra per i veicoli provenienti dal piazzale del Santuario in uscita verso via San Francesco e via Scampoli. Sono esclusi dalle limitazioni i mezzi delle forze dell'ordine e i mezzi di soccorso.
Il grande successo di pubblico e l'eccezionale valore artistico dell'esposizione hanno portato alla decisione di prorogare la mostra "Rinascimento Marchigiano. Opere d'arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede" fino al 7 gennaio 2026.
L'esposizione, allestita nella prestigiosa Galleria d'Arte Moderna del piano nobile del Palazzo Comunale di San Severino Marche, è l'ultima e significativa tappa di un percorso itinerante partito da Roma e già passato per Ascoli Piceno e Ancona, e che ad anno nuovo supererà i confini nazionali per essere presentata con un evento itinerante in Cina, Germania e Spagna.
Curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi e realizzata da Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni con il contributo del Commissario Straordinario alla Ricostruzione post sisma 2016, la mostra è stata ampiamente riconosciuta come l'evento culturale di punta dell'estate marchigiana 2025, celebrando la rinascita del patrimonio storico-artistico colpito dal sisma del 2016.
La proroga consentirà a un pubblico ancora più vasto di ammirare le 15 straordinarie opere che resteranno nelle sale espositive, grazie alla rinnovata autorizzazione concessa dai proprietari. Le opere in mostra sono testimonianze della ricchezza artistica del territorio, offrendo un viaggio emozionante attraverso la pittura e la scultura marchigiana tra il XII e il XVIII secolo, focalizzato sul tema del sisma e della ricostruzione dell'identità culturale.
Il cuore dell'esposizione continua dunque a battere con capolavori che includono il Trittico di Valle Castellana di Carlo Crivelli (pinacoteca civica di Ascoli Piceno), la Madonna in trono con Bambino, Redentore, San Sebastiano e committenti di Pietro Alemanno (museo diocesano di Ascoli Piceno), il Polittico dei Fratelli Vivarini (pinacoteca parrocchiale di Corridonia), il Polittico di Funti di Filotesio detto Cola dell’Amatrice (museo diocesano di Ascoli Piceno), il toccante Crocifisso ligneo del XIII secolo (Corridonia) e il Busto reliquiario di Sant’Apollonio (fine XV secolo) da Fermo.
Con queste opere anche la Pietà (XVIII secolo) attribuita a Giuseppe Puglia, detto “Il Bastaro”, da Visso, e la sua Madonna con Bambino, san Francesco e santa Maria Maddalena (XVII secolo) da Amandola, insieme all’imponente tela San Carlo in gloria e i Santi Lorenzo, Giovanni Battista, Francesco e Apollonia (XVII secolo) di Cesare Dandini (Ancona), la Cornice in legno intagliato e dorato (XV secolo) del trittico Cristo in pietà tra San Sebastiano e San Rocco, l’opera Presentazione al tempio di Ludovico Trasi (XVII secolo) (pinacoteca civica di Ascoli Piceno), la scultura lignea San Rocco (XVI secolo) (Comune di Caldarola) e una straordinaria croce astile (XV secolo) di manifattura abruzzese.
Non potranno invece continuare a far parte dell’esposizione le opere Christus Trimphans del Maestro del Crocefisso di Sant’Eutizio e Madonna in trono con Bambino e sant'Anna, san Rocco e san Sebastiano di Lorenzo d'Alessandro.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, esprime grande soddisfazione per la decisione di prorogare l’evento fino all’inizio del nuovo anno: "Siamo oltremodo entusiasti per questa proroga che ci permette di prolungare la magia del 'Rinascimento Marchigiano' fino all'Epifania 2026. Le tante visite registrate fino ad oggi sono la prova tangibile di quanto la nostra comunità e i visitatori abbiano apprezzato l'opportunità unica di ammirare da vicino questi capolavori restaurati. Questa mostra non è solo un'esposizione d'arte, ma un simbolo forte della resilienza e della rinascita delle nostre terre. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile estendere questo momento di bellezza e profonda riflessione sulla nostra identità culturale".
La mostra è visitabile presso la Galleria d'Arte Moderna del Palazzo Municipale di San Severino Marche con i seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 18; sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 11 alle 19 con orario continuato.
La Corte Sportiva d’Appello Territoriale delle Marche ha accolto il reclamo presentato dalla società Trodica Calcio in merito alla squalifica del proprio allenatore Roberto Buratti. Il ricorso, presentato in data 7 ottobre, contestava la sanzione di squalifica fino al 26 novembre inflitta dal Giudice Sportivo Territoriale a seguito dell'espulsione rimediata dal tecnico nel corso del match contro il Montegranaro (LEGGI QUI).
Dopo aver esaminato la documentazione e le motivazioni del reclamo, la Corte Sportiva d’Appello Territoriale, riunitasi ad Ancona presso la sede della FIGC - LND - Comitato Regionale Marche in data 20 ottobre, ha deliberato di accogliere parzialmente il ricorso presentato dal club biancoceleste. Con decisione definitiva, la Corte ha disposto di ridurre la squalifica dell’allenatore Roberto Buratti fino al 12 novembre, anticipando la scadenza originaria di due settimane.
Dopo aver già saltato le sfide contro Tolentino, Montecchio Gallo e Montefano, Buratti dovrà ora rinunciare anche a sedere in panchina nelle gare contro Matelica, Chiesanuova e Urbania. Potrà tornare a guidare la squadra dall’area tecnica all’undicesima giornata, nella sfida casalinga contro l’Urbino. In totale, l’allenatore del Trodica sconterà sei giornate di squalifica, due in meno rispetto alle otto inizialmente comminate dal Giudice Sportivo.
Oltre 4.000 presenze, pubblico anche online, teatri sold out ed eco sui media nazionali: la terza edizione del Macerata Humanities Festival conferma il suo ruolo di punto di riferimento nel panorama culturale italiano. Promosso dall’Università di Macerata e insignito della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, il festival – svoltosi dal 14 al 17 ottobre – ha offerto una riflessione collettiva sul tema “La forza del dialogo”, inteso come motore di conoscenza, comprensione e trasformazione sociale.
In quattro giorni e 51 eventi, la città si è trasformata in un grande spazio di confronto e creatività. Oltre 200 tra relatori, artisti, musicisti, poeti, scrittori e studiosi provenienti dall’estero e da tutta Italia – inclusi atenei come Pisa, Bologna, Milano Bicocca, Roma Tre, Modena-Reggio Emilia, Trento, Salerno, Pavia e dall'Accademia di Belle Arti di Firenze – hanno dialogato con il pubblico in università, teatri e spazi cittadini.
Il Festival ha offerto un percorso ampio e stratificato: dal teatro con Stefano Fresi e Domenico Iannacone, alle riflessioni sul patrimonio e la memoria con artisti come Anne Mwiti; dalla scrittrice contemporanea Catherine Dunne agli interventi sui diritti negati ai poveri e ai migranti di Rossella Miccio. Non sono mancati momenti di profondo coinvolgimento civile, come gli incontri sul passato dei Balcani con Ado Hasanović e Azra Nuhefendić, e proposte che hanno intrecciato ricerca e didattica, dalla pedagogia civica all’intelligenza artificiale in rapporto alle Humanities.
Il festival ha coinvolto tutti i cinque Dipartimenti dell'Ateneo, il Museo della Scuola "Paolo e Ornella Ricca", la Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi", le Biblioteche e l’Istituto Confucio, insieme a un ampio network di partner: Accademia di Belle Arti di Macerata, Ars in Fabula, Emergency, Amnesty International, Overtime Festival, Fondazione Giulia Cecchettin, Fondazione Piombini Sensini, Biblioteca Statale, Cgil e Cisl Macerata, Casa di Reclusione di Fermo, UPI - University Press Italiane, Alam e molti altri.
Il festival è stato sostenuto da cinque sponsor ufficiali – iGuzzini, BCC Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube – con il patrocinio della Regione Marche e della Fondazione Marche Cultura e la collaborazione del Comune di Macerata.
La contemporanea fiera dell’editoria universitaria – BOOKS UP ha accolto 15 case editrici universitarie provenienti da tutta Italia, da Bolzano a Cagliari. La tavola rotonda conclusiva ha visto la partecipazione di Paola Corti, open education manager di Sparc Europe, e ha posto le basi per la redazione di un manifesto per l’editoria universitaria e la scienza aperta.
Tra gli eventi simbolo, la serata con Gino Cecchettin, Barbara Poggio ed Elena Mil ha toccato corde profonde nel pubblico del Teatro della Filarmonica, mostrando come il dialogo possa farsi strumento di rinascita collettiva.
Anche il Premio Humanities ha registrato una crescita significativa delle candidature: 70 quelle pervenute quest’anno, divise tra poesia e narrativa da studenti delle scuole superiori e dell’università.
L’edizione 2025 ha ottenuto una forte risonanza mediatica, con articoli e approfondimenti su testate nazionali come Il Manifesto e Avvenire, oltre a menzioni e servizi su media regionali e portali culturali online.
Sui social, i numeri confermano la crescita: oltre 440 mila visualizzazioni su Facebook, 180 mila su Instagram, con un aumento del 28% di click rispetto al 2024.
“Questa terza edizione del Macerata Humanities Festival ha dimostrato quanto un’università possa essere un luogo vivo di incontro e di libertà”, ha dichiarato il rettore John McCourt. “In un tempo in cui il pensiero è troppo spesso polarizzato o strumentalizzato, l’università resta uno spazio autonomo di riflessione, dove le idee possono confrontarsi con garbo, ascolto e rigore. Le Humanities ci insegnano proprio questo: che il dialogo, fondato sull’ascolto e sul rispetto per le idee altrui, non è debolezza ma la più alta forma di intelligenza collettiva. Il Festival è la prova che la cultura, quando nasce da un’autentica apertura, sa parlare a tutti e può ancora ispirare il futuro.”
“Il dialogo non è la semplice trasmissione di un contenuto – ha commentato Fabiola Falappa, direttrice del Festival – ma la qualità della nostra relazione con l’altro e, in fondo, del nostro essere nel mondo. Questo festival è stato un invito collettivo a mettersi in cammino, a far respirare le parole e a migliorare le relazioni della nostra vita comune, alimentando la speranza e la capacità di immaginare nuove possibilità, oltre la realtà.”
Con la Supercoppa dedicata alla memoria di Pierluigi Pascolini, per tutti "Pigio", la FIGeST Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali archivia anche la stagione del lancio della ruzzola e del rulletto 2024/2025. Le squadre delle province di Macerata e Perugia sul podio conquistano ben 7 posizioni su 9 totali.
A Gualdo Tadino ben 42 formazioni in gara - di cui 12 di categoria A, 14 di categoria B e 16 di categoria C -, si sono confrontate in un finale molto competitivo dopo essere risultate le migliori nelle qualificazioni. Due le manches, da otto lanci ognuna, disputatesi sulle strade di Montecchio, Piagge e Voltole in una straordinaria competizione organizzata dalla Asd Morano 2000 FB.
Questi i vincitori della Supercoppa edizione 2025. Per la categoria A primo posto per la Fidea Halley Matelica (Mc), secondo per La Valle (Mc), terzo per la Asd Rigali-Nocera (Pg) e quarto per la Asd Morano 2000 FB (Pg).
Per la categoria B oro per il team di Pievebovigliana (Mc), argento per la squadra La Valle (Mc) e bronzo per il team Corinaldo Ruzzola Prima o Poi (An). Nella categoria C, infine, primo posto per il team Bender Pistrino (Pg), secondo per la squadra Ripalta-Castiglioni (An) e terzo posto per la Fidea Halley Matelica (Mc).
Alle premiazioni final i sono intervenuti i familiari di Pierluigi, il presidente di specialità FIGeST Angelo Gaudenzi, il presidente del Dipartimento Sport che rotolano FIGeST, Mauro Sabatini, e il consigliere federale Alessio Passeri.
Dopo lo strepitoso esordio con l’apertura di stagione firmata da Massimo Morganti e dalla Colours Jazz Orchestra alle prese con una riuscitissima rilettura delle arie d’opera in chiave jazz, Macerata Jazz Winter 2025/2026 prosegue sabato 25 ottobre alle 21:15 con un altro appuntamento da non perdere: Tullio De Piscopo porta sul palco del Teatro Lauro Rossi il suo nuovo spettacolo "I Colori della Musica", un viaggio travolgente attraverso ritmo, energia e passione.
Il festival, organizzato da Musicamdo Jazz, promosso dal Comune di Macerata - Assessorato alla Cultura, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Marche e in collaborazione con I-Jazz, Università di Macerata, Consorzio Marche Spettacolo, Società Civile dello Sferisterio, ospita infatti una leggenda della musica italiana e internazionale.
De Piscopo ha saputo tracciare in oltre cinquant'anni di carriera un segno indelebile grazie al suo stile inconfondibile, alle radici napoletane e alle grandi collaborazioni con artisti come Astor Piazzolla, Quincy Jones, Chet Baker, Mina, Fabrizio De André, Franco Battiato e naturalmente Pino Daniele, con cui condivise un sodalizio artistico e umano indimenticabile.
Sul palco maceratese, De Piscopo ripercorrerà i momenti salienti della sua storia musicale, dagli storici assoli di batteria ai successi popolari come Andamento Lento, Stop Bajon e Pummarola Blues, fino alla sua celebre interpretazione di Libertango, tributo all’amico Piazzolla. Un concerto che mescola jazz, pop, blues e tradizione mediterranea, restituendo l’essenza più autentica del suo essere “cacciatore di suoni”.
Come di consueto, il Centrale Macerata aprirà la serata alle 19:30 con l’aperitivo musicale del Daniele Cervigni Quartet che scalda l’atmosfera con un repertorio elegante e vivace, tra groove mediterranei e grandi standard jazz.
Nel foyer del Teatro Lauro Rossi continua anche l’appuntamento con Foyer di Jazz, la mostra fotografica di Carlo Pieroni, che accompagna ogni data del festival con un’esposizione tematica dedicata agli artisti protagonisti della serata. In occasione del concerto di sabato, saranno esposte le immagini di Tullio De Piscopo, scattate dal fotografo nel corso della sua lunga carriera.
Prosegue inoltre il percorso di formazione di ImproveIsAction Lab, curato da Emanuela Sabbatini, responsabile della comunicazione di Macerata Jazz, in collaborazione con l’Università di Macerata. Un progetto che nasce con una prospettiva didattica e partecipativa, offrendo agli studenti dell’Ateneo un’esperienza diretta nella comunicazione e nella narrazione culturale, trasformando il festival in un laboratorio vivo di creatività e sperimentazione.