Solo qualche giorno fa un celebre quotidiano locale impegnava la bellezza di mezza pagina e ben sei colonne per informare i propri lettori sulla solitudine politica del segretario regionale del Partito Democratico, Francesco Comi. Ivi si narrava che contrariamente a Ceriscioli e tutte le sue truppe allocate in Regione, Comi aveva sposato la tesi di Renzi, cioè l’astensione. Questa divergenza di opinioni meritava un titolo a tutta pagina con l’indicazione sicura e perentoria che dava per certo ed irreversibile l’isolamento di Comi dal partito che egli stesso guida.Ad urne chiuse il risultato vero è che la giunta regionale, che ha promosso e sponsorizzato il sì al referendum, ha fatto uno dei fiaschi più grossi dal dopoguerra in poi e Comi standosene comodamente seduto a casa, si è intestato una vittoria che di suo non ha niente. Anzi, spernacchiati da Renzi stesso, sono stati proprio i vertici delle regioni promotrici (quindi anche le Marche) ed in più accusati di dilapidare soldi pubblici inutilmente. La risposta della giunta no triv marchigiana, al premier, deve ancora arrivare. La attendiamo non proprio fiduciosi, ma la attendiamo. Anzi, casomai qualcuno di loro avesse un sussulto di orgoglio e dignità, gli suggerisco di far notare a Renzi che è stato lui e non le regioni a non voler accorpare il referendum con le amministrative. Quindi a sprecare inutilmente soldi pubblici.Mentre Comi sotto, sotto se la ride di gusto, per il presidentissimo Ceriscioli si sta avvicinando il traguardo del primo anno di governo, e in quella occasione dovrebbe redigere le pagelle ai suoi assessori. In attesa del giudizio sui suoi colleghi, io personalmente gli attribuisco un 3 meno. Finora non ha combinato granché e le poche cose fatte le ha solo pasticciate. La riforma sanitaria, nel merito è solo un gran casino senza capo né coda. Nella forma non è stato capace di spiegarla nemmeno ai suoi e, qualche volta è dovuto tornare sui suoi passi, nonostante avesse affermato il contrario. Se venti consigli comunali avessero proposto il referendum sulla sanità, Ceriscioli sarebbe stato battuto direttamente dai cittadini marchigiani. Un gran peccato non averlo fatto. Di questi tempi, non tira buona aria non solo per lui, ma per l’intero clan dei pesaresi. La notizia bomba è che il clan dei pesaresi è stato trivellato a casa sua con dei referendum molto più piccoli e meno importanti. Un notissimo esponente di questo Clan è Matteo Ricci, attuale sindaco di Pesaro e principale sponsor di Ceriscioli. Di solito lo potete trovare nei talkshow, in TV a discettare di tutto. Dai flussi migratori, alle crisi bancarie ha sempre una soluzione in tasca per ogni cosa. Ogni volta che sento le sue intelligenti e dottissime spiegazioni mi batto la mano in fronte ed esclamo: “ma certo, è proprio così, ma come ho fatto a non pensarci prima??” Al diavolo le ideologie del Novecento, si sono detti i due compari. Quando si tratta di avere soldi da gestire hanno idee chiare e concordanti e soprattutto non guardano in faccia nessuno. Sia che si tratti di privatizzare la sanità, sia che si tratti di incorporare comuni a distanza di venti chilometri uno dall’altro. Unioni innaturali? Ma chissenefrega, deve essere stata la risposta, qui ci danno un sacco di soldoni. Qualche elemosina la faremo al comunello appena acquistato, mentre il grosso del bottino ce lo teniamo noi. Sembrava tutto fatto senonché i cittadini dei due comunelli (Mombaroccio e Tavoleto) si sono messi di traverso e, con il referendum consultivo hanno bocciato la fusione. E con essa, almeno per adesso, i sogni del Clan. Il punto dove voglio arrivare è questo: quando qualcuno, in un solo giorno, prende due gran palate sulla bocca in meno di mezzora – una proprio dentro casa e l’altra appena sul cortile - dovrebbe mettersi da una parte per un po' e riflettere su dove e come abbia sbagliato. Una volta, ma nemmeno troppi anni fa, un partito serio ed autorevole si comportava così. Ci si riuniva, si analizzavano i fatti, si riscontravano i numeri e poi si prendevano decisioni anche dolorose per qualcuno, ma utili per lo stesso partito e per l’intera collettività. Questi qui, invece, non solo a consuntivo perdono su tutti i fronti, ma hanno anche la faccia tosta di intimidire, tramite la stampa, chi non si allinea a loro.Cacciateli via, prima che sia troppo tardi….
Svolta sulla scena politica portorecanatese. L'ex sindaco Sabrina Montali, attraverso un lungo post su facebook annuncia la sua rinuncia alla candidatura. Tra i motivi principali "il distacco crescente tra la gente ed il ceto politico, sempre meno attento al bene comune." Secondo le parole della Montali il contesto politico portorecanatese risulta ai cittadini confusionario facendo sì che questi diano un giudizio negativo a tutti i candidati, colpevoli di ambire alla poltrona piuttosto che a fare il bene della città. Parla inoltre della sua esperienza di sindaco, esperienza che non vuole ripetere visti gli attacchi subiti, volti solamente a minare la sua dignità. Il suo non è un abbandono. Con l'associazione "Libertà e Giustizia" parteciperà ugualmente al confronto politico . Queste le sue parole:"Ho deciso, con molto rammarico, di non presentare la mia candidatura alle prossime elezioni comunali di Porto Recanati. Poiché, però, credo nel mio progetto per la città e ci credono ancora molti cittadini, voglio spiegare perché sono costretta a rinunciare, abbandonando una prospettiva politica che ritengo necessaria per fermarne il declino della mia città. E’ mia precisa convinzione che ognuno di noi, vivendo in una comunità organizzata ad ogni livello, abbia il diritto ed il dovere di partecipare alla vita pubblica portandovi il proprio impegno personale e le proprie idee. Sono altrettanto convinta che una ampia partecipazione possa consentire il necessario confronto delle opinioni politiche e che possa assicurare un rapporto corretto tra amministratori ed amministrati. Purtroppo, però, come è sotto gli occhi di tutti, viviamo tempi difficili sotto questo profilo e registriamo da tempo un distacco crescente tra la gente ed il ceto politico; che appare ormai sempre meno attento al bene comune e sempre più interessato alla propria carriera politica ed ai benefici che ne derivano. Un ceto, quindi, sensibile all’intreccio perverso tra politica ed affari, perché il potere economico punta a realizzare i propri guadagni contando su amministratori che li favoriscano per perpetuare la propria carriera ed, in certi casi addirittura, per arricchirsi. Porto Recanati è un esempio di questa situazione, direi, quasi emblematico ed io ne ho portato sulle spalle il peso intollerabile per un anno, armata solo di coerenza, trasparenza, onestà e determinazione, contro cui è stato aizzato e scatenato tutto ciò che di prezzolato c’è in una comunità. Anche oggi che il Consiglio di Stato ha certificato le mie scelte, restituendo alla città il suo territorio libero da cementificazioni pregiudizievoli. Pertanto la mia rinuncia dipende dal fatto che, in questo momento ed in questo contesto, non c’è spazio per la buona politica. I porto recanatesi sono frastornati e si trovano a dover capire chi, nel brulicare di liste e di candidati sindaci, può lavorare per il bene della città; finendo per mettere insieme, in un giudizio negativo, tutti coloro che si propongono o, addirittura, per votare chi promette di più. Io mi rifiuto di essere coinvolta in un giudizio complessivo che considera tutti i candidati assetati di potere ed in cerca della poltrona. Dipende, poi, anche dal fatto che, pur ritenendo che la politica è un servizio per i cittadini e quindi un sacrificio per chi la pratica onestamente e disinteressatamente, non ritengo che possa diventare – come dimostra la mia esperienza di un anno da sindaco – una vita d’inferno dove si rischia la propria dignità, attaccata da chi innesca il discredito mediante notizie tendenziose o manipolate che, però, quando arrivano sulla stampa svolgono il proprio effetto perverso. Si tratta di una condizione nella quale ci si domanda, di fronte a soggetti per i quali “l’affare” da concludere è questione di vita o di morte, se non sia a rischio anche l’incolumità fisica. Ho preso la decisione della rinuncia anche per non dover imporre rischi di questo genere a chi avrebbe partecipato al percorso della candidatura. Concludo dicendo che, però, la mia partecipazione alla vita sociale e politica non cesserà e che attraverso l’Associazione “Libertà e Giustizia” sarò presente nel confronto cittadino poiché, come dice il manifesto di L.& G., vogliamo essere il collegamento tra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica. Farò quindi da spina nel fianco nei confronti del malaffare e dei metodi mafiosi, che vanno banditi da Porto Recanati. Avv. Sabrina Montali"Nei commenti al post, diversi i commenti di stima e delusione di chi, invece, l'avrebbe voluta di nuovo candidata sindaco.
Gita fuori porta? Meglio prendere l'ombrello. Non sembrano esserci buone notizie sul fronte meteo in vista del ponte del 25 aprile. Secondo le previsioni di Meteo Marche, infatti, a partire da venerdì e fino a lunedì, il tempo sarà particolarmente incerto."Il peggioramento" a detta degli esperti di Meteo Marche "si concretizzerà a partire dalla giornata di venerdì 22 aprile con le piogge che dal pomeriggio diverranno anche insistenti e abbondanti, poi passeremo un sabato e una domenica all'insegna della variabilità sempre con i rovesci e i temporali in agguato. A partire dalla serata di domenica, l'entrata di aria più fredda determinerà una recrudescenza del maltempo, con le precipitazioni che poi nella giornata di lunedì interesseranno gran parte della regione. Più colpite le zone costiere nella prima parte della giornata, a seguire il tutto si sposterà verso sud coinvolgendo maggiormente maceratese ed ascolano".
di Nicola VorzilloDomenica 5 giugno anche Porto Recanati sarà chiamata alle urne per le amministrative 2016, sono circa 8300 i portorecanatesi che dovranno scegliere il nuovo sindaco.Le elezioni del 2014 avevano visto vincere l’avvocatessa Sabrina Montali che con la lista Noi per Porto Recanati aveva ottenuto 2802 preferenze, poi il 19 maggio 2015 ha dovuto lasciare Palazzo Volpini dopo le dimissioni di 9 dei 16 consiglieri della Giunta Comunale. Il Commissario Mauro Passerotti ha preso il suo posto e terminerà il suo mandato di un anno alla vigilia delle nuove elezioni.A oggi sembra complessa la situazione politica di Porto Recanati, nel 2014 erano solo 3 le liste che si erano presentate mentre a oggi sono ben 5 i candidati sindaco pronti a darsi battaglia, senza tener conto di sorprese dell’ultimo minuto. Ecco al momento i nomi dei candidati sindaco con i rispettivi partiti che lo supportano:Sauro Pigini, ingegnere, candidato per il Movimento 5 Stelle.Loredana Zoppi, ex assessore al Bilancio e Servizi Sociali è stata scelta per rappresentare Uniti per Porto Recanati e vedrà anche l’appoggio di SEL.Giovanni Giri, preside dell’ITIS E. Mattei di Recanati è il candidato sindaco per PD, Paese Vero e Alternativa Civica.Roberto Mozzicafreddo, ingegnere, correrà alle elezioni per UDC, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord.Alesandro Rovazzani è il volto scelto dalla lista Porto Recanati a Cuore.Come detto non si escludono altre candidature, la più probabile è quella dell’ex sindaco Montali desiderosa di riprendersi quel posto perso un anno fa. Si prospetta dunque una lotta fino all’ultimo voto e le varie liste proveranno fino alla fine ad accaparrarsi i voti degli indecisi per governare per i prossimi 5 anni.
Sfugge al controllo della padrona e azzanna una donna che passava in sella alla sua bici.E' successo oggi intorno alle 13 a Porto Recanati, all'incrocio fra via Sorcinelli e via Recanati. Una signora di 46 anni stava rientrando a casa in bicicletta, quando improvvisamente è stata aggredita da un pitbull ad un braccio. Il cane era al guinzaglio, ma è riuscito a sfuggire al controllo della padrona che ha tentato, insieme ad altre persone che avevano assistito alla scena richiamate anche dalle urla di dolore della vittima, di staccare il pitbull dal braccio della donna.Nel giro di qualche minuto, sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato la 46enne in ospedale a Civitanova. Per suturare la vasta ferita provocata dal pitbull sono stati necessari ben 40 punti di sutura. Della vicenda sono stati interessati i carabinieri.
Il fatto è accaduto in mattinata nella zona industriale di Porto Recanati. Un silo destinato alla conservazione di derrate alimentari ha preso fuoco per cause ancora da accertare. Fortunatamente i danni sono stati contenuti in quanto la struttura era semivuota.Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno domato facilmente il rogo e i Carabinieri per gli accertamenti di rito. Rimarrà una pattuglia per il controllo dell'area.
Da una recente indagine de La Polis-Università di Urbino, coordinata da Ilvo Diamanti, su ''Come sono cambiati i marchigiani'' sono emersi dati poco rassicuranti.Secondo questa ricerca infatti presentata all'Istao ad Ancona, in collaborazione con il Consiglio regionale nell'ambito dei seminari per amministratori locali ''#Marcheuropa'' il 45% del campione di mille intervistati teme per il lavoro (il 57% pensa siano venute meno le opportunità di occupazione), il 55% segnala un declino della qualità dei servizi. Anche se l'83% è ancora contento di vivere qua.Le Marche hanno perso fiducia, hanno paura del futuro, soprattutto del lavoro che non c'è, hanno perduto la ''complicità fra economia e società, il legame fra imprese, famiglia, comunità'', che ne facevano il tratto distintivo, non si vivono più come un pezzo, sostanzialmente soddisfatto, dell'Italia di mezzo, ma ''sono ormai in mezzo all'Italia'': una regione in crisi, come molte altre.I marchigiani si sentono "in sintonia con l'Umbria anzitutto, poi con l'Emilia Romagna e la Toscana. Circa meta' dei cittadini vede con favore la creazione di una grande regione dell'Italia centrale, l'Italia di mezzo, con i vicini umbri e toscani, che si affianca a un crescente sentimento di appartenenza al riferimento territoriale e simbolico del 'Centro Italia'".(ansa)
La città intera piange la scomparsa di Rosa Stramandinoli. Una donna di 53 anni, mamma di Tanya e Loredana, compagna di Daniele.Per anni aveva lavorato nella centralissima gelateria Da Guido ed era per questo conosciutissima.Si è spenta all'Ospedale di Torrette per un male che non le ha lasciato salvezza.L'ultimo addio a Rosa questa mattina nella Chiesa del Preziosissimo Sangue.
Nel tardo pomeriggio di ieri 13 aprile 2016, a Porto Recanati(MC), i Carabinieri della Stazione di Porto Potenza Picena (MC) in collaborazione con quelli di Porto Recanati, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare per il reato di sequestro di persona e rapina emessa dal Tribunale di Ancona – Sezione Riesami e Appelli, su richiesta della locale Procura della Repubblica che concordava con le risultanze investigative svolte dai reparti operanti, emessa nei confronti di C. D., una donna 26enne residente a Chiaravalle (AN) ma di fatto senza fissa dimora, che la sera del 22 gennaio scorso, a Porto Potenza Picena, dopo aver messo un annuncio su un sito specializzato per incontri, si incontrava nella stanza di un affittacamere, con un cliente con il quale aveva contrattato una prestazione sessuale.Quando il cliente, un uomo sposato di Macerata, entrava nella stanza e iniziava a spogliarsi per intrattenersi sessualmente, la donna chiudeva a chiave la porta della stanza e dal bagno usciva un complice che armato di coltello minacciava il cliente e si faceva consegnare la somma detenuta dal malcapitato, circa 100 euro . Nel frattempo rivestitosi, dopo aver consegnato il denaro, il cliente riusciva a raggiungere la porta della stanza e a fuggire dopodiché avvisava i Carabinieri dell’accaduto che avviavano immediatamente le indagini.Le attività investigative permettevano di identificare sia la donna arrestata, trovata con un altro cliente che probabilmente veniva salvato dalla rapina che il suo complice, un 26enne di origini calabresi, che però al momento è rimasto denunciato a piede libero. La coppia successivamente si era resa protagonista di un analogo episodio commesso nel mese di marzo ad Ancona.La donna, dopo le attività di rito, è stata tradotta in regime di arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza.
Piazza delle Rimembranze gremita per il comizio del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a sostegno del sì al referendum del 17 aprile.La tappa maceratese di Salvini è partita dal pranzo a Montelupone insieme a centinaia di iscritti e simpatizzanti della Lega. Poi è proseguita in direzione di Porto Potenza, dove il segretario della Lega ha incontrato gli operatori balneari, chiedendo informazioni sulla situazione delle scogliere. Infine, è approdato a Porto Recanati, dove ad accoglierlo in piazza c'erano tantissimi simpatizzanti e iscritti, tra cui anche una rappresentanza di immigrati.E’ salito sopra un camioncino insieme alla consigliera regionale (Fratelli d'Italia) di Porto Recanati, Elena Leonardi, che verrà sostenuta anche dalla Lega nelle prossime elezioni di giugno. Ha iniziato parlando dell’Hotel House dove secondo lui ci sono anche delle persone per bene e normali come Mustafa e uno dei portieri storici che vivono là dentro, "ma qualora non dovessero bastare le buone maniere per portare alla normalità questa realtà in quel caso toccherà alle ruspe fare il loro dovere".Ha proseguito difendendosi da chi lo aveva accusato in mattinata di aver attaccato il Presidente Mattarella: “Secondo Mattarella l’Italia non ha bisogno di frontiere e confini, io difendo il diritto dell’Italia e degli italiani di essere un Paese sicuro dove accogliere chi è in regola e in possesso di documenti. Ma non parlo solo di persone, ma anche di merci. Ho parlato prima con una rappresentanza di pescatori e agricoltori marchigiani, che vorrebbero più controlli sulla merce che entra, ci vendono per buono il pesce scaduto che viene dall’altra parte del Mondo, vengono tolti i dazi sull’olio che viene dalla Tunisia o sulle arance del Marocco, l’Europa ha messo anche delle restrizioni sulla pesca delle vongole, non si possono pescare vongole più piccole di 25mm, se viene trovata un’imbarcazione con 3 vongole fuori calibro questa viene confiscata, questo è secondo loro il problema più grande, non quello che gli altri Paesi ci fanno mangiare e che ci vendono per buono e non lo è”.Salvini ha poi parlato del lavoro “Per far ripartire il lavoro non c’è bisogno degli 80€, non servono bacchette magiche ma bisogna agire eliminando alcune leggi che non funzionano come la legge Fornero, in modo che chi ha 60 anni e ha versato 40 anni di contributi possa andare in pensione e permttere ai giovani di 20 anni di trovare lavoro invece di mandarli a lavorare all’estero, bisogna inoltre eliminare alcuni strumenti fiscali come gli studi di settore che bloccano interi settori produttivi” proseguendo poi con l'annuncio di una iniziativa che coinvolgerà tutte le piazze italiane l’8 maggio: “Domenica 8 maggio è la festa della mamma, non dell’utero in affitto o del genitore 1 o del genitore 2, noi rispettiamo le persone e le loro scelte nella vita privata ma non possono imporcele, se saltano tutti i paletti della società non ci sarà più un futuro, il matrimonio è previsto tra l’uomo e la donna, il bambino deve essere adottato se c’è una mamma e un papà, tutto il resto non è un modello di sviluppo”.Si è soffermato poi sulla sicurezza: “L’articolo 52 del codice penale, cioè quello del reato dell’eccesso della legittima difesa, va cancellato, se di notte entrano in casa dei ladri mascherati non può la gente stare a capire quanto sia armato il ladro, bisogna finirla che l’aggredito venga arrestato e il delinquente rimanga libero”. Ha ringraziato poi i carabinieri e la polizia presente ricordando gli scontri che sono avvenuti sabato a Rimini dove una poliziotta è rimasta ferita ed un suo collega che la soccorreva è stato morsicato da alcuni ragazzi dei centri sociali.“C’è bisogno di regole e ordine, chi scappa dalla guerra ha il diritto di essere accolto in Italia, ma a oggi solo il 3% di chi fa richiesta di asilo lo fa per questo motivo, quindi bisogna aiutare prima chi è italiano, marchigiano poi il resto del mondo. Nella regione Lombardia abbiamo previsto un aiuto economico ai genitori divorziati ma questo aiuto viene dato a chi è residente in Italia da almeno 5 anni e il 90% degli aiuti che diamo sono a italiani che hanno contribuito allo sviluppo del paese”“Sono contento di vedervi numerosi oggi qui, a testimonianza che la politica si sta riavvicinando alla gente e alle problematiche del territorio, per questo siamo qui perché non vi voglio proporre dei supereroi ma persone normali disposti a sacrificarsi e e che conoscano i cittadini, sono gente onesta e concreta che conosce il territorio, a proposito domenica prossima c’è il referendum sulle trivelle che nelle Marche è più sentito visto che avete il mare a due passi e dovete votare si perché il vero petrolio delle Marche e dell’Italia è il territorio, le sue campagne, il mare e le sue montagne, inoltre i soldi che i petroliferi guadagnano non vengono spesi nel territorio ma spostati altrove.”
Dopo un primo commento a caldo, vogliamo fare chiarezza su alcuni aspetti della sentenza del Consiglio di Stato sul Burchio e anche smentire alcune fantasiose interpretazioni del provvedimento espresse da più parti in queste ultime ore. Per entrare nel merito della vicenda, il Consiglio di Stato ha pienamente confermato la decisione dell'Amministrazione Montali di annullare in autotutela la precedente delibera di approvazione dell'accordo e di non approvare la Variante. Secondo l’Organo giurisdizionale, infatti, tale Variante era stata approvata dall’Amministrazione Ubaldi senza considerare l'interesse urbanistico della città, e facendo risultare una riduzione della volumetria edificabile in realtà soltanto fittizia (in questo modo rendendo fittizia anche la compensazione urbanistica che era il presupposto richiesto dalla Legge regionale). Questo aspetto, peraltro, era stato puntualmente evidenziato dalla Soprintendenza, ma completamente ignorato dall'Amministrazione (come si evince dai punti 5.1, 5.2 e 5.3 della sentenza n. 1337/2016). A proposito di un’altra questione che sta particolarmente a cuore ai cittadini portorecanatesi, ovvero le richieste di risarcimento danni, possiamo affermare che quelle presentate dalla Sipa e dalla 2P di Paoloni sono state interamente rigettate; mentre quella avanzata dalla Coneroblu è stata respinta per quanto riguarda il danno da ritardo ed il mancato guadagno, ovvero il profitto ipotizzato dalla società dalla realizzazione dell'investimento. E’ stato riconosciuto, invece, l’indennizzo solo ed esclusivamente per le spese vive - cioè per le opere realizzate - sostenute dopo la stipula dell'accordo. L’avvocato Andrea Berti non aveva escluso di dover riconoscere alla Coneroblu tali somme a conclusione della vicenda, tanto è vero che, in un apposito punto della Delibera di annullamento, il Comune si riservava di attivare un procedimento ad hoc per quantificare il valore delle opere realizzate una volta verificata la loro utilità nell'interesse pubblico.Su quest’ultimo aspetto, si apre un’altra partita, perché va da sé che, nel caso in cui non ne risultasse l'utilità pubblica, potrebbe emergere un danno erariale causato da chi ha ingenerato nella società l'affidamento: questo “chi” è solamente la maggioranza guidata da Rosalba Ubaldi.
Domani Matteo Salvini sarà a Montelupone e per la terza volta a Porto Recanati dopo i due blitz all'Hotel House, dove la Lega Nord sta preparando una lista per le prossime elezioni comunali nella quale non esclude l'ipotesi di alleanze con il resto del centrodestra.Il leader della Lega in merito al referendum sulle trivellazioni del prossimo 17 aprile promuoverà lo slogan: "Ferma le trivelle il 17 aprile VOTA SI".Verso le 13 Salvini sarà a pranzo a Montelupone al ristorante Moretti in via Fermi. Poi verso le 15 è atteso a Porto Recanati in piazza delle Rimembranze dove terrà il comizio. Non è escluso un nuovo tentativo di visita all'Hotel House.
Da questa sera è ufficiale: per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali di oltre 1300 comuni italiani nelle Regioni a statuto ordinario la data stabilita stasera con decreto dal ministro dell’Interno Alfano è il 5 giugno, con il turno di ballottaggio fissato per le due settimane successive, il 19 giugno.Nelle Regioni «speciali», si voterà sempre il 5 e il 19 giugno (ballottaggio), anche in Sicilia, in Sardegna e in Friuli Venezia Giulia; in Trentino Alto-Adige le elezioni sono state indette per l’8 maggio, inValle d’Aosta, il 15 maggio. Sono circa 1370 i comuni interessati al voto, di cui oltre 1100 appartenenti a Regioni ordinarie e 190 a Regioni a statuto speciale.Tra le novità, il fatto che saranno eletti i primi sindaci di ventisette nuovi comuni istituiti nel 2016 mediante processi di fusione amministrativa.Si voterà in 7 capoluoghi di regione: Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste e 26 comuni capoluogo di provincia. In provincia di Macerata i Comuni interessati dal rinnovo delle amministrazioni comunali sono Porto Recanati, San Severino e Castelraimondo
Una donna di Civitanova è stata trasportata in ospedale per accertamenti a seguito di un brutto incidente stradale verificatosi nel tardo pomeriggio di oggi lungo la statale Adriatica, nel territorio di Porto Recanati.La donna era alla guida della sua Fiat Punto guidata da una giovane donna civitanovese e viaggiava in direzione sud, quando ha improvvisamente sbandato andando a scontrarsi contro un furgone Iveco condotto da un giovane di Mogliano che viaggiava in direzione opposta. Nell'urto il furgone si è ribaltato, ma fortunatamente la persona al volante non ha riportato conseguenze.La donna, invece, è stata accompagnata in ospedale per tutti gli accertamenti del caso: le sue condizioni, comunque, non sarebbero gravi. Il traffico ha subito forti rallentamenti. Sul posto, per i rilievi, la Polizia Stradale.(Foto Massimiliano Serenelli)
Questa mattina nel mega condominio di Porto Recanati si è svolta un'operazione di controllo che ha visto la partecipazione di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia Municipale di Porto Recanati e Asur. Era presente anche un'unità cinofila.Tali controlli hanno portato al controllo di 6 abitazioni e circa 40 residenti. Dalle operazioni sono emerse una decina di bombole vuote di GPL e pochi grammi di hashish per uso personale. Un cittadino di origini pakistane è stato trovato senza permesso di soggiorno e verrà rimpatriato.Controllati anche 5 esercizi commerciali, risultati tutti con licenza regolare."La situazione sta lentamente migliorando" afferma Andrea Innocenzi, primo dirigente della Polizia di Stato "da quando hanno ripristinato l'ascensore, poi, anche i cumuli di immondizia che prima regnavano dappertutto, ora sono circoscritti solamente ad un paio di piani". (Foto Si.Sa)
Una "Torre di Babele cruciforme". E' questa una puntuale definizione del sociologo Adriano Cancellieri sull’Hotel House, eco mostro di 17 piani nella zona sud di Porto Recanati.Frutto di un'assurda idea di edilizia turistica degli anni ’60, inizialmente era stato progettato come un agglomerato di appartamenti sul mare destinanti a diventare le seconde abitazioni dell’emergente classe media ma, a partire dagli anni '90 si è trasformato in luogo di concentrazione di una popolazione di lavoratori immigrati. Senza eufemismi, è, a tutti gli effetti un "ghetto urbano".In Italia non esiste nulla di simile: più di 2000 inquilini provenienti da 40 paesi diversi in uno spazio limitato di 480 appartamenti, tanto che, proprio per questo peculiare crogiolo di razze, è stato spesso al centro di inchieste e studi di carattere antropologico e etnologico. (Foto Simone Salvucci) Scorgendolo dall'esterno l'Hotel House è un mastodontico edificio con panni colorati stesi sui tantissimi balconi e centinaia e centinaia di antenne. Al mattino si possono vedere scene di ordinaria quotidianità: c'è gente che va a lavoro, bambini che aspettano l'autobus per andare a scuola, donne che chiacchierano in una cornice, tuttavia, di inesorabile degrado. Il graduale disfacimento della struttura è stato causato nel corso degli anni, da una parte, dal mancato pagamento dei servizi idrici e dell'energia elettrica, generando difficoltà sociali, razionamento dell'acqua potabile ed una serie di problematiche igienico sanitarie.Purtroppo però, uno dei problemi principali che affligge la struttura e che ha portato anche a pregiudizi ed episodi, anche recenti, di xenofobia nei confronti degli abitanti, sono quelli, a differenza di chi vive regolarmente, che per vivere delinquono. Lo stabile è stato più volte al centro dei fatti di cronaca nera. Di notte si trasforma in un mercato per lo spaccio di droga con conseguenti episodi di violenza ai quali gli abitanti assistono impotenti. Sono gli inquilini le prime vittime dei delinquenti. Perché lì "lavorano" delinquenti veri, in contatto con i clan mafiosi.I colori si rivelano solo quando gli oggetti vengono illuminati dalla luce ma ancora tanta luce bisognerà fare per squarciare il velo dei pregiudizi.Questa mattina una task force coordinata da Andrea Innocenzi, primo dirigente della Polizia di Stato, ha effettuato dei controlli nel mega condominio per contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e per controllare residenti e licenze (l'ultimo blitz risale a dicembre 2015, leggi qui). Sei appartamenti ed una quarantina di persone controllate hanno portato al sequestro di 10 bombole di Gpl e piccole dosi di sostanze stupefacenti. E' risultato irregolare solamente un cittadino di origini pakistane, senza permesso di soggiorno che verrà rimpatriato. Cinque gli esercizi commerciali controllati, tutti con licenza regolare. (leggi qui).
I lavoratori dello stabilimento AMCGG di Matelica hanno confermato lo stato di sciopero durante l’assemblea che si è tenuta lunedì 4 aprile. I dipendenti del Gruppo Ghergo proseguiranno la mobilitazione fino alla sottoscrizione del contratto di verniciatura e alla definizione del cronoprogramma di smantellamento e di installazione dei nuovi impianti, ritenuti garanzia minima per la salvaguardia della produzione, in attesa del protocollo d’intesa da siglare in Regione.Sempre ieri mattina, presso lo stabilimento GI&E di Porto Recanati, si è svolto un incontro del tavolo tecnico per la definizione dell’ordine di acquisto del nuovo impianto di verniciatura e l’aggiornamento del cronoprogramma: si è andati ulteriormente nel merito delle valutazioni tecniche dell’impianto da acquistare, ma non si è arrivati alla definitiva firma dell’ordine né all’aggiornamento del cronoprogramma.
Chi dice che con la cultura non si "mangia"? Secondo gli ultimi studi elaborati dalla start up Twig sulla base dei dati sugli imponibili fiscali del 2014 e pubblicati la settimana scorsa dal Dipartimento delle Finanza, sono Camerino e Macerata le due città più ricche della provincia maceratese.Le due realtà cittadine, sedi di importanti ed antiche Università risultano avere il reddito annuo pro capite più alto nel maceratese: 20.237 euro a Camerino e 20.133 a Macerata. La media provinciale è di 15.854 euro.Recanati, altra città culturalmente impegnata guadagna il terzo posto con 18.112 euro. Solo il quarto posto per Civitanova Marche, con un reddito di 17.908 euro, dato in calo rispetto a qualche anno fa.Seguono poi, inaspettatamente, due piccole città montane, Sefro e Pioraco, rispettivamente con 17.850 euro e 17.798 euro, redditto riconducibile molto probabilmente al commercio della trota ed alle industrie cartaria.Tra le prime dieci anche Porto Recanati, (settima con 17.493 euro), Tolentino (ottava con 17.348 euro), Matelica (nona con 17.122 euro) e Castelraimondo (decima con 17.098).Tredicesimo posto per Corridonia (16.641 euro) e sedicesimo per Potenza Picena (16.539). Solo il ventitreesimo posto per San Severino Marche (16.248 euro).Tra i paesi con reddito inferiore ai 14mila euro: Cessapalombo (13.780), Poggio San Vicino (13.606), Monte San Martino (13.591), Monte Cavallo (13.245), Gualdo (12.711), Comuni che chiudono la graduatoria con le cifre più basse della provincia.Per visualizzare l'elenco completo dei 57 comuni delle provincia di Macerata clicca qui.
Ennesimo furto d'auto ed ennesima Golf che si è volatilizzata.Teatro del furto è stata la zona limitrofa alla stazione di Porto Recanati dove si trovava parcheggiata una Volkswagen Golf nera serie 7 targata ER 471 PN. Il proprietario quando è tornato a riprenderla non l'ha più trovata e non ha potuto far altro che sporgere denuncia.Chiunque abbia notizie dell'auto è invitato a rivolgersi alle forze di polizia.
I carabinieri di Porto Recanati e quelli di Porto Potenza Picena, insieme ai colleghi della Compagnia civitanovese, nelle prime ore della mattinata odierna hanno tratto in arresto tre cittadini tunisini: M.B.K. di anni 30; S.B.S. di anni 28; I.B.J. di anni 27.I tre erano colpiti da una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Ancona – Sezione Riesame ed Appelli, in quanto il 9 novembre 2015, nottetempo, all’interno dell'Hotel House, avevano picchiato selvaggiamente un connazionale di 47 anni, "reo" di non averli ospitati nel proprio appartamento. Il malcapitato riportava la perdita di alcuni denti, un trauma cranico facciale oltre a ferite e contusioni varie.La vittima non ha saputo fornire i nominativi delle persone che lo avevano aggredito, ma, le indagini dei carabinieri di Porto Recanati, agevolate dalla conoscenza della maggior parte degli occupanti del condominio, hanno permesso di individuarli quali autori dell’aggressione.L’Autorità Giudiziaria ha concordato pienamente il risultato investigativo emettendo i provvedimenti.I Carabinieri di Porto Recanati, ricevute le ordinanza di custodia cautelare, verificato che gli stessi si erano allontanati da Porto Recanati, supportati dai colleghi delle varie Stazioni limitrofe, in particolare quelli di Porto Potenza Picena, sono riusciti a rintracciarli in un condominio, nella zona periferica a nord proprio di Porto Potenza.Nelle prime ore della mattinata odierna è scatta l’operazione che ha permesso di sorprenderli nel sonno, evitando qualunque reazione.I tre tunisini dopo le incombenze di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Camerino a disposizione dell’autorità giudiziaria.