Pieve Torina

Apprensione fra i terremotati: mancano dodici giorni per richiedere i contributi per la ricostruzione, ma le schede Aedes sono ancora pochissime

Apprensione fra i terremotati: mancano dodici giorni per richiedere i contributi per la ricostruzione, ma le schede Aedes sono ancora pochissime

Il primo passo per la ricostruzione post terremoto è sempre ed ancora la tanto agognata scheda Aedes.  L’ Ocdpc n. 422 del 16 dicembre 2016 all’articolo 1 infatti stabilisce che  “In ragione dell'elevato numero di edifici da sottoporre a verifica a seguito dell'aggravamento della situazione di danneggiamento conseguente agli eventi sismici della fine di ottobre” a decorrere dalla data di pubblicazione della stessa ordinanza lo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate dagli eventi sismici in premessa attraverso la compilazione della scheda AeDES, di cui all'art. 10 del DPCM 8 luglio 2014, disciplinato dall'art. 3 dell'ordinanza n. 392/2016, è sospeso, fatto salvo quanto previsto dai successivi commi". E di seguito chiarisce che allo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate di proprietà privata attraverso la compilazione della scheda AeDES per l'intera unità strutturale, solo a seguito dell'esito di "non utilizzabilità" secondo la scheda FAST, provvedono i tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia,  su diretto incarico del proprietario o avente diritto, in ragione del fatto che tale procedimento è previsto quale condizione abilitante per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione privata ai sensi di quanto previsto dall'art. 6 del decreto-legge n. 189/2016. In parole povere: per ottenere il contributo per la ricostruzione in seguito a danni lievi occorrono o la scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio e che viene redatta, per esigenze di celerità, dal proprio tecnico di fiducia. L’ Articolo 6 dell’ordinanza n. 8 sull’ “Avvio dei lavori e concessione del contributo” indica la procedura da seguire per ottenere il contributo: 1.       il tutto si avvia con la comunicazione di inizio lavori che costituisce comunicazione di inizio lavori asseverata. In particolare, con la perizia ivi allegata si assevera che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici, al regolamento edilizio, alle normativa sull’efficientamento energetico e che gli stessi interessano alcune strutture dell’edifico per la loro riparazione e per il rafforzamento locale. 2.       La comunicazione di inizio lavori e tutte le istanze inerenti e conseguenti sono inviate all’Ufficio speciale a mezzo PEC. L’Ufficio speciale, utilizzando la procedura informatica, trasmette immediatamente al comune la comunicazione di inizio lavori per i provvedimenti di competenza. Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della stessa ordinanza, quindi entro il 12 febbraio, il soggetto interessato deposita all’Ufficio speciale territorialmente competente la domanda di contributo corredata dalla documentazione necessaria ed entro il medesimo termine, possono altresì presentare domanda di contributo, con le medesime modalità, anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori. Da quanto sopra, se calcoliamo i termini, in pratica restano soltanto due settimane di tempo per richiedere il contributo. Ma a quanto pare, molti cittadini non sono in possesso ancora di scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o di una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio. Il problema dei tempi rapidi per velocizzare il rientro nelle abitazioni lievemente danneggiate, ma concretamente inutili in quanto non rapportati alle attività concrete da svolgere, si è già verificato per le domande di delocalizzazione delle attività produttive, tanto che nell'art. 5 dell'Ordinanza 9 è stato slittato il termine per la presentazione della domanda di delocalizzazione dai 15 giorni inizialmente previsti a 50 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza . Urge pertanto anche in questo caso una circolare del Commissario che chiarisca che il termine non è perentorio o che lo posticipi.          

31/01/2017 12:15
CNA Macerata sul sisma: richieste di contributo per le imprese

CNA Macerata sul sisma: richieste di contributo per le imprese

“Dobbiamo rilevare un’altra criticità nella gestione dell’emergenza ed è relativa alla concessione dei contributi: è inammissibile che in una situazione del genere, grave e drammatica, si attivi una procedura a sportello, invece di valutarne la concessione sulla base di una effettiva e seria istruttoria relativa alle caratteristiche dei richiedenti. A questo ci opponiamo con forza”. Sono le parole del Presidente Provinciale di CNA Macerata Giorgio Ligliani che ricorda: “La CNA, con i funzionari che compongono la task force terremoto e stanno seguendo cittadini e imprese coinvolti negli eventi sismici, è a disposizione per la compilazione delle pratiche relative alla richiesta di contributo per la sospensione e per la delocalizzazione della propria attività”. “A questo proposito – aggiunge il Direttore Provinciale Luciano Ramadori – ci uniamo alla richiesta del Senatore Morgoni, inserita in un recente emendamento, di allargare il contributo di 5.000 euro anche alle imprese fuori dal cratere”. Le pratiche di cui è disponibile la modulistica fanno riferimento all’indennità di disoccupazione per i lavoratori dipendenti del settore privato compreso quello agricolo, al contributo pari a 5.000 euro (inserito nella legge 229/2016) da erogare una tantum e destinato a lavoratori autonomi, titolari d’impresa, agenti di commercio, professionisti e co.co.co che abbiamo dovuto sospendere la propria attività per via del terremoto; al contributo per le imprese danneggiate o ricadenti nelle zone rosse che intendano delocalizzare la propria attività o che lo abbiano già fatto. In attesa di ricevere adeguate istruzioni dalla Regione Marche riguardo la procedura di invio telematico delle pratiche, gli interessati possono comunque rivolgersi a tutti gli uffici provinciali della nostra associazione. Inoltre, per via delle numerose richieste, CNA Macerata ha attivato un servizio aggiuntivo di sportello ad hoc sul territorio, presso il quale i colleghi saranno operativi secondo il seguente calendario: SAN SEVERINO MARCHE - Martedì 31 Gennaio, ore 15 – Sede CNA Via Virgilio da San Severino 56/58; CAMERINO - Mercoledì  1 Febbraio, ore 9 – Sede CNA Loc. Torre del Parco; MATELICA – Mercoledì 1 Febbraio, ore 15 – Sede CNA Via Bigiaretti 15; PIEVE TORINA – Mercoledì 1 Febbraio, ore 15 – Comune; SAN GINESIO - Giovedì 2 Febbraio, ore 9,30 - Lab di Bellesi Luigi, Loc. Pian di Pieca Lotto 11; TOLENTINO – Giovedì 2 Febbraio, ore 15 – Sede CNA Via del Vallato 1.   Per info: CNA Provinciale Macerata, info@mc.cna.it, 0733/27951                                                                                     

26/01/2017 19:18
Malaigia, Lega Nord: "Sugli allevamenti colpiti la burocrazia non faccia più danni di terremoto e neve "

Malaigia, Lega Nord: "Sugli allevamenti colpiti la burocrazia non faccia più danni di terremoto e neve "

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere regionale delle Marche Marzia Malaigia, Lega Nord: "Il consigliere regionale della Lega Nord Marzia Malaigia, di nuovo presente in questi  giorni sui luoghi del sisma, ora flagellati dalle intense e più che annunciate nevicate, interviene sulla situazione degli allevamenti di bestiame distrutti dagli eventi catastrofici. Capisco perfettamente e mi immedesimo empaticamente nel senso di impotenza e di frustrazione di allevatori, come quelli che ho visitato a Gualdo, Sarnano e paesi limitrofi – afferma la Malaigia -  quando assisto all’arrivo di personale che chiede loro di compilare per l'ennesima volta moduli su moduli per avere dati già più volte forniti nell’arco di questi mesi. Il ritardo delle strutture mobili è l’unico vero problema da risolvere: dal terremoto di agosto solo tante parole, ma gli animali sono rimasti al freddo in strutture pericolanti o del tutto crollate. Gli uomini del soccorso, di protezione civile, pompieri, forestali, ecc. sono encomiabili; quello che lascia a dir poco sbigottiti è il fatto che le strutture di ricovero per animali, le famose 370 stalle di cui si parlava fin dall'inizio, sono miraggi lontani. E quello che ancora non è chiaro è questo dietrofront sibillino della Regione, che indirizza le aziende a rivolgersi direttamente alle ditte specializzate, ma sempre facendone richiesta: ovvio, quindi altri castelli di carta! Quello che infatti mi viene comunicato dagli allevatori è che arriveranno di nuovo tecnici regionali per far compilare nuovi moduli e riverificare i danni. Quindi un ulteriore aggravio di spesa per le casse dei cittadini marchigiani e ancora prezioso tempo perso, in condizioni che richiedevano innanzi tutto l'urgenza: se ci sono situazioni nuove non discuto, ma se i sopralluoghi sono stati più volte fatti, perché tornare a riscrivere di nuovo e di nuovo ancora? Basta riaprire la tempistica ed accelerare le procedure o, meglio ancora, semplificarle al massimo. Gli allevatori devono anche far fronte all’emergenza che ha colpito le loro famiglie oltre che la loro attività, con anziani e bambini in case rimaste per giorni senza corrente elettrica e riscaldamento. Così non li si aiuta, si complica loro la vita. Alla faccia dello snellimento della burocrazia! Che la Regione, per quanto di sua competenza, dia e diffonda informazioni chiare e si comporti in maniera snella ed univoca, oltre che rapida: chi sta al gelo non vive più, e la morte di centinaia di capi di bestiame, ne è la macabra rappresentanza".   

24/01/2017 10:25
Il sindaco di Pieve Torina a Roma chiede di dichiarare il cratere "zona franca fiscale"

Il sindaco di Pieve Torina a Roma chiede di dichiarare il cratere "zona franca fiscale"

Una interessante riunione organizzata da Domenico Aquili si è svolta a Roma per i cittadini di Pieve Torina e alla quale hanno partecipato anche molte persone di altri paesi vicini tra i quali Pievebovigliana e Ussita. L’argomento è stato il terremoto e tutte le problematiche che da giorni vengono dibattute a tutti i livelli purtroppo senza alcuna chiarezza dal punto di vista normativo che operativoLa riunione è stata preceduta dal concerto della giovane pianista Manuela Iori, originaria di Pieve Torina, che ha suonato per il pubblico brani di F. Chopin, R. Giazotto e della stessa Iori. A lei sono andati gli applausi convinti del pubblico. Subito dopo è intervenuto il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che ha fatto una panoramica della situazione specificatamente riferita a Pieve Torina, ma assolutamente sovrapponibile a tutti i paesi del cratere.Non è stata una panoramica confortante visto che le norme emanate in questo periodo dal Commissario Errani hanno generato dubbi di ogni tipo e con evidenza siamo di fronte ad una gestione burocratica che rallenta e spesso blocca ogni iniziativa. Gentilucci ha parlato dell’iniziativa per dichiarare il cratere come “Zona Franca fiscale”, rispondendo poi ad una serie di domande dei cittadini e preannunciando l’arrivo di una ulteriore ordinanza commissariale per chiarire i punti oscuri che sono ancora molti.Da parte del pubblico sono stati evidenziati problemi in tema di verifiche di agibilità, tremendamente in ritardo, la possibilità di posizionare strutture di emergenza superando gli assurdi divieti dei burocrati della Regione Marche e la situazione particolare delle seconde case che oggi costituiscono la maggioranza del patrimonio abitativo.La riunione è stata coordinata dall’organizzatore Domenico Aquili e hanno effettuato interessanti interventi Claudia Stefanelli di Ussita che ha evidenziato in particolare i ritardi intollerabili delle verifiche di agibilità e Roberto Micheli di Pievetorina che ha illustrato le finalità del "Comitato per la ricostruzione veloce antisismica sicura al 100% (RIVAS)", iniziativa che vuole privilegiare un serio preventivo studio geologico.Claudia Stefanelli ha annunciato una riunione dedicata alle seconde case che si svolgerà a Roma, presso la parrocchia di Santa Lucia in Via Santa Lucia 5 (nelle vicinanze di Piazzale Clodio) domenica 5 febbraio alle 17. Naturalmente una partecipazione numerosa darà forza alla voce dei proprietari delle seconde case che ormai sono la realtà preponderante di tutta quest’area.

23/01/2017 15:00
A Roma un incontro per i cittadini di Pieve Torina

A Roma un incontro per i cittadini di Pieve Torina

Interessante e movimentata riunione quella organizzata da Domenico Aquili a Roma per i cittadini di Pievetorina e alla quale hanno partecipato anche molte persone di altri paesi vicini tra i quali Pievebovigliana e Ussita. L’argomento è stato ovviamente il terremoto e tutte le problematiche che da giorni vengono dibattute a tutti i livelli purtroppo senza alcuna chiarezza sia normativa che operativa. La riunione è stata preceduta da un bellissimo concerto della giovane pianista Manuela Iori, originaria di Pieve Torina, che ha suonato per il folto pubblico brani di F.Chopin , R. Giazotto e della stessa Iori. A Lei sono andati gli applausi convinti del pubblico. Subito dopo è intervenuto il Sindaco di Pieve Torina , Alessandro  Gentilucci, che ha fatto una panoramica della situazione specificatamente riferita a Pieve Torina, ma assolutamente sovrapponibile a tutti i paesi del cratere. Non è stata una panoramica confortante visto che le norme emanate in questo periodo dal Commissario Errani hanno generato dubbi di ogni tipo e con evidenza siamo di fronte ad una gestione burocratica che rallenta e spesso blocca ogni iniziativa. Gentilucci ha parlato dell’iniziativa per dichiarare il cratere come “Zona Franca fiscale” , rispondendo poi ad una serie di domande dei cittadini e preannunciando l’arrivo di una ulteriore ordinanza commissariale per chiarire i punti oscuri che sono ancora molti! Da parte del pubblico sono stati evidenziati problemi in tema di verifiche di agibilità, tremendamente in ritardo, la possibilità di posizionare strutture di emergenza superando gli assurdi divieti dei burocrati della Regione Marche e la situazione particolare delle seconde case che oggi costituiscono la maggioranza del patrimonio abitativo. La riunione è stata coordinata dall’organizzatore Domenico Aquili e hanno effettuato interessanti interventi Claudia Stefanelli di Ussita che ha stressato in particolare i ritardi intollerabili delle verifiche di agibilità e Roberto Micheli di Pievetorina che ha illustrato le finalità del "Comitato per la ricostruzione veloce antisismica sicura al 100% (RIVAS)", iniziativa che vuole privilegiare un serio preventivo studio geologico. Claudia Stefanelli ha annunciato una riunione dedicata alle seconde case che si svolgerà a Roma, presso la parrocchia di Santa Lucia in Via Santa Lucia 5 (nelle vicinanze di Piazzale Clodio) domenica 5 febbraio alle 17. Naturalmente una partecipazione numerosa darà forza alla voce dei proprietari delle seconde case che ormai sono la realtà preponderante di tutta quest’area.

23/01/2017 11:27
Viaggio al gelo sotto due metri di neve: reportage da Monte Cavallo, Valfornace e Pieve Torina - FOTO E VIDEO -

Viaggio al gelo sotto due metri di neve: reportage da Monte Cavallo, Valfornace e Pieve Torina - FOTO E VIDEO -

Non perdono il sorriso gli abitanti dei paesi di montagna dell'entroterra maceratese che in questi giorni si trovano ad affrontare l'emergenza maltempo. Abbiamo fotografato la situazione di Monte Cavallo, Valfornace e Pieve Torina, comuni che sono stati letteralmente sommersi dalla neve. Luoghi nei quali si è abituati ad affronatre inverni gelidi, ma che si trovano ugualmente in difficoltà data l'eccezionalità della nevicata degli scorsi giorni. "Monte Cavallo è un paese di montagna - dice Pietro Cecoli, sindaco di Monte Cavallo - e quasi tutti gli anni siamo ci troviamo a far fronte ad emergenze di questo tipo. Va detto però che la nevicata di questo inverno ha una portata del tutto eccezionale. Le strade, almeno fino ad un certo punto, sono aperte, anche se come è ovvio non tutti i mezzi possono circolare. Il problema c'è nelle frazioni dove ci urge far arrivare alcune attrezzature che abbiamo già richiesto alla protezione civile. Ho personalmente fatto richiesta di motopale non molto grandi che ci servono per liberare gli ingressi di alcune casa, ci sono zone infatti dove si sono ammucchiati oltre due metri di neve. Siamo abituati, è vero, ma la situazione non è sicuramente piacevole".

21/01/2017 21:00
Pieve Torina: crolla la stalla de "La Collina", intrappolati 150 maialini di pochi mesi

Pieve Torina: crolla la stalla de "La Collina", intrappolati 150 maialini di pochi mesi

La neve ed il terremoto non fanno altro che aggravare la grave situazione che stanno passando gli allevatori pievetorinesi. La stalla dell'azienda agricola "La Collina" di Pieve Torina, di proprietà di Roberto Micheli, aveva già subito gravi danni per causa del terremoto ed ora per causa del peso eccessivo della neve è crollata la tettoia. Sono rimasti intrappolati 150 suinetti che hanno due mesi di vita e purtroppo per causa del freddo cinque di questi sono morti. Roberto Micheli ha detto: "io ed i miei dipendenti stiamo facendo di tutto per liberare i maialini e se non ci dovessimo riuscire da soli chiederò aiuto all'Esercito. Per causa di queste forti nevicate il camion che di solito mi porta il mangime per i maiali non riusciva a risalire la strada che porta alla mia stalla ed in quell'occasione ho dovuto chiedere aiuto all'Esercito. La situazione si sta facendo sempre più grave, da troppo tempo io ed altri allevatori siamo in attesa di aiuti e non possiamo più andare avanti così".

20/01/2017 16:02
Emergenza neve: appelli per gli animali da tutta la provincia di Macerata

Emergenza neve: appelli per gli animali da tutta la provincia di Macerata

Nella provincia di Macerata la situazione di agricoltori e animali è tragica. Da tutta la provincia ci arrivano richieste di aiuto per animali domestici e d'allevamento che di seguito riportiamo.  In primis il rifugio per cani e gatti Colle Altino di Camerino. Il peso della tanta neve ha spezzato diversi rami, anche grandi, e fatto crollare alcune coperture e i  recenti.  Chiedono aiuto a tutti, la situazione al canile è davvero complessa. Chi può vada a dare una mano a togliere la neve, muniti di attrezzi vari e pale.  Si prega di portare tutto quello che si può. La strada l'hanno liberata ieri, quindi il canile e' accessibile.  Per informazioni contattare Ania Pettinelli al numero 320/1994807 o Roberto Cola al numero 338/9226107. Il canile si trova in loc. Colle altino, Camerino . Altro appello riguarda la disponibilità a offrire stalli casalinghi ed adozioni per portare via gli animali dalle zone terremotate e invase dalla neve.  Contatto Bencini Paola 3396498145.   Anche il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, lancia un grido d'aiuto.  Sono sommersi dalla neve e si devono raggiungere le frazioni isolate e portare da mangiare agli animali.  La situazione è disperata, a Vallestretta e Casali ci sono ancora degli allevatori con il loro bestiame. "Le stalle mobili non sono arrivate" . Questo invece lo sfogo sulla sua pagina facebook di Adriano Valente,  titolare dell'azienda agricola Scolastici di Pieve Torina.   Ci sono per fortuna anche risposte di aiuto agli appelli: il Rifugio per animali La Campagnola di Sorbara di Modena mette invece a disposizione la propria struttura per ospitare animali di privati colpiti dal sisma. Contattare Cinzia Vescovini Tel 3398099494 - 059907006  Sarah La Danish Jorgensen sulla sua pagina facebook offre il suo sostegno a tutti gli allevatori della provincia di Macerata dando disponibilità ad ospitare animali nella sua azienda a Fiastra. Dispone di un capannone di circa 350 mq con all'interno anche due box per cavalli e altri quattro box in un campo recintato.    Sulla situazione degli animali interviene anche Coldiretti che parla di "una nuova strage di animali in un territorio a prevalente economia agricola, con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini molti dei quali costretti al freddo". Si aggiunge che "appena il 15% delle strutture di protezione degli animali siano state completate fino a ora e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo sotto il peso della neve e delle nuove scosse". Infine l'Ente nazionale protezione animali, in un comunicato dichiara che è necessario rafforzare la presenza dell'esercito nelle zone del sisma  "non solo per ripristinare le vie di comunicazione ma anche affinché il Genio militare costruisca le stalle per gli animali, superando così tutti i problemi burocratici che hanno avuto solo l'effetto di far morire di freddo centinaia e centinaia di animali".          

19/01/2017 20:16
Incredibile a Pieve Torina: crolla la tensostruttura adibita ad asilo

Incredibile a Pieve Torina: crolla la tensostruttura adibita ad asilo

''La neve, forse le scosse di oggi, hanno fatto crollare la tensostruttura provvisoria adibita ad asilo, e che per fortuna era deserta''.    Lo dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, che è furioso per la carenza di aiuti ricevuti in questi giorni con l'emergenza neve: ''servono più Stato e meno burocrazia, altrimenti non so come andremo a finire qui. Ho 35 persone isolate nelle frazioni e non posso raggiungerle''. Secondo il sindaco anche altre tensostrutture si sono abbassate. (Ansa)

18/01/2017 16:32
Gentiloni: rafforzato l'impegno dell'esercito nelle zone terremotate

Gentiloni: rafforzato l'impegno dell'esercito nelle zone terremotate

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in contatto continuo con la Protezione Civile e il Commissario Errani, ha chiesto al Ministro Pinotti un ulteriore, rafforzato impegno dell'esercito - assieme alla strutture operative già presenti - per garantire la massima presenza e prossimità dello Stato nei luoghi già colpiti dal sisma e oggi interessati dalle nuove scosse. (Fonte: Ansa)

18/01/2017 13:26
Pievetorina, l'emergenza terremoto non si placa

Pievetorina, l'emergenza terremoto non si placa

Il terremoto sta diventando una valanga. A Pieve Torina, uno dei comuni più colpiti dalle scosse, la neve sta facendo precipitare una situazione già difficilissima. Strade bloccate, rami pericolanti, viabilità in tilt e frazioni isolate con le aziende agricole in ginocchio e il bestiame al gelo perchè mancano le stalle. Agnelli appena nati e praticamente condannati a morte, il dramma degli allevatori peggiora giorno dopo giorno. Raggiungere il bestiame per accudirlo è diventata un'impresa e in alcuni casi serve persino la scorta dell'Esercito. Le conseguenze per l'economia locale sono incalcolabili, devastanti. In paese, la tensostruttura della zona di emergenza si sta deformando schiacciata dal peso della neve e cresce la preoccupazione che possa crollare. Chi è rimasto a Pieve Torina purtroppo è ancora costretto a vivere nei camper o nelle roulotte, ma quando il termometro di notte scende a -12 gradi non bastano una stufetta elettrica o qualche coperta in più per scaldarsi. Non va meglio a chi, a sue spese, ha acquistato piccoli moduli prefabbricati: è servito l'intervento dei Vigili del Fuoco per liberarne i tetti dalla spessa coltre di neve. L'Amministrazione Comunale è impegnata h24 per cercare di supportare la popolazione e affrontare, con l'aiuto dei militari dell'Esercito, i mille problemi scatenati dalle nevicate. Un'emergenza continua che non deve assolutamente diventare infinita.

18/01/2017 11:51
Neve incessante: situazione drammatica per gli allevatori del maceratese

Neve incessante: situazione drammatica per gli allevatori del maceratese

La neve che sta dando tregua a Macerata continua a scendere copiosa nelle zone montane, proprio nei piccoli centri già devastati dal sisma. Tanti i problemi per questa abbondante nevicata sia a causa della precaria situazione degli abitanti sia per la sua portata. Gli allevatori sono disperati e cercano soluzioni sopra le loro forze, perchè si sentono lasciati soli e bloccati da una burocrazia senza fine. Anche il segretario regionale del PD, Francesco Comi, prende posizione su Facebook e sottolinea "i troppi problemi burocratici e la poca informazione" a cui queste persone, già di per sè in condizioni di emergenza, si sono trovati di fronte, quando invece dovevano essere aiutati. L'ultimo allarme è stato lanciato dall' Azienda Agricola Scolastica, un'azienda biologica che si occupa di allevamento di ovini con la produzione e la vendita diretta di prodotti caseari certificati ICEA. Su Facebook, questa mattina raccontano la loro drammatica situazione: "In tanti ci avete chiesto un aggiornamento riguardo la situazione, purtroppo è peggiorata e ha nevicato tutta la notte, anche stamattina c'è una bufera fortissima. L'altezza della neve è intorno a al metro e ottanta ma ci sono cumuli alti anche quattro metri. Siamo usciti a fatica da casa e non riusciamo a raggiungere le stalle neanche a piedi. Le strade provinciali sono interrotte da ieri sera e tutte le frazioni sono isolate. Stanotte sono crollate due stalle con mucche e p...ecore all'interno, una a Gualdo e una a Belforte. Non sappiamo in che condizioni siano i nostri animali e dalle sei di questa mattina stiamo contattando tutte le forze dell'ordine per richiedere un intervento.. sembra non ci siano abbastanza mezzi e comunque squadre mal equipaggiate. Speriamo che in giornata intervenga l'esercito perché gli animali sono senza cibo né acqua da ieri." Altra storia, non meno difficile, quella di un allevatore di Sarnano che nonostante un metro e mezzo di neve ieri pomeriggio ha cercato di salvare le sue 34 mucche dal freddo e dalla coltre bianca, senza l'aiuto di nessuno e senza avere la sua stalla, crollata con il sisma. Purtroppo questi sono solo due esempi, tanti son o gli allevatori che oggi versano in uno stato di emergenza che non vede fine e che sta tragicamente dimezzando il loro bestiame. Lasciare sole queste persone con i loro animali è un danno non solo economico ma anche umano e civile.

18/01/2017 10:03
Pieve Torina: la celebrazione di Sant'Antonio si fa anche con la neve

Pieve Torina: la celebrazione di Sant'Antonio si fa anche con la neve

Da Valsantangelo di Pievetorina ci arriva un esempio di grande attaccamento alle tradizioni ed al territorio da parte di un sacerdote ottantenne, Don Candido Pelosi, che dopo il terremoto è rimasto sul posto e ha coinvolto in questa occasione i suoi parrocchiani a perpetuare la ricorrenza di S Antonio Abate.  S. Antonio è un santo simpatico alla gente, ma lui, che è vissuto nel deserto torrido dell'Egitto, ha scelto per la sua festa il giorni più freddi dell'inverno. Ma i tenaci residenti di questi paesi terremotati non si sono scoraggiati e vogliono conservare le tradizioni. Orfani della chiesa, danneggiata dal sisma, nella cappella ricavata nella casa parrocchiale di Valsantangelo, hanno organizzato una bella celebrazione. Sfidando la strada gelata, in Panda e Jeep, o arrancando a piedi con qualche scivolone, si è raccolto un variopinto gruppetto di persone, dal paese, da Massaprofoglio,da Casavecchia, da Pievebovigliana, da Roma. Nella messa, il parroco don Candido Pelosi, ha ricordato la figura del santo patrono degli animali, modello di austerità, di amore a Dio, di servizio ai poveri, "per dire grazie al Signore che ci dà il necessario per vivere e ci vuole fratelli". E stare così, insieme, nella preghiera, nel canto, stretti gli uni vicini agli altri, è stato un momento consolante, dopo tanta solitudine di gente, scappata dai paesi, dispersa dai luoghi amati, incerta per il futuro. E poi il dono del pane, un pane morbido e fresco, portato dai fratelli Piero e Paolo Morelli, dal loro forno di Ostia, per questo incontro, voluto particolarmente da loro stessi. Lo scambio della pace, la benedizione del pane, la preghiera a s. Antonio: segni del cuore, e infine...  un grazioso gesto di gentilezza, espresso con un cioccolato caldo, offerto ai presenti. La gente del posto non vuole scappare, ma rimanere testimone nella terra dei padri, costruendo l'avvenire e sperando in tempi migliori.              

17/01/2017 14:05
Emergenza neve a Pieve Torina: Esercito all'opera

Emergenza neve a Pieve Torina: Esercito all'opera

Da ieri nevica ininterrottamente nelle zone terremotate delle Marche. "Con tre operai malati - spiega il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci - siamo riusciti ad affrontare l'emergenza grazie ad alcune assunzioni temporanee e all'intervento dell'Esercito". Nel centro abitato "abbiamo una decina di centimetri di neve, ma in montagna siamo arrivati a mezzo metro". A Pieve Torina sono state puntellate la tensostruttura del dormitorio e quella che fa da mensa. I maggiori disagi, secondo il sindaco, li vivono gli allevatori che dormono in camper per rimanere vicino alle stalle. A Camerino "sta funzionando il piano neve - dice il sindaco Gianluca Pasqui -. Per oggi le scuole sono chiuse, d'intesa con l'azienda di trasporti. Ma la viabilità è discreta". Scuole chiuse oggi e domani a San Ginesio. La neve non aiuta "tutto il lavoro burocratico che stiamo facendo per avere le casette" secondo il sindaco Mario Scagnetti: ''siamo arrivati a -12 gradi''. (Fonte Ansa)

16/01/2017 11:32
Montecassiano solidale: raccolti ulteriori fondi in favore di Pieve Torina

Montecassiano solidale: raccolti ulteriori fondi in favore di Pieve Torina

La maratona di solidarietà avviata in favore di Pieve Torina, comune fortemente colpito dal terremoto, è proseguita anche durante le feste natalizie. Sono stati tanti i montecassianesi che hanno colto il vero senso delle festività decidendo di effettuare una donazione in favore degli abitanti del comune maceratese che quest’anno sono stati costretti a trascorrere anche le feste di Natale e Capodanno tra freddo e disagio.  Lo scorso 22 dicembre, il sindaco Leonardo Catena aveva simbolicamente consegnato nelle mani del primo cittadino di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, un assegno da 3.300 euro, somma raccolta grazie alle attività e alle manifestazioni organizzate dall’amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni locali. Ma la raccolta fondi non si era fermata, anzi è proseguita senza sosta e la somma è aumentata fino a raggiungere quota 5.275 euro. Così il sindaco Catena ha colto l’occasione per ringraziare la Corale “Piero Giorgi” e la Banda filarmonica comunale “Piero Giorgi” per le raccolte effettuate rispettivamente nei concerti del 26 dicembre e del 1° gennaio, ed un gruppo di privati cittadini che hanno fatto una donazione in occasione del cenone di San Silvestro. Nei prossimi giorni la somma incassata verrà riversata in favore del Comune di Pieve Torina. Ma la raccolta di beneficenza non è ancora conclusa. Nel corso di quest’anno, infatti, sarà ancora possibile fare ulteriori donazioni di fondi o beni con versamento sul conto di tesoreria del Comune di Montecassiano indicando come causale “Pro Sisma 2016”, all’interno del progetto “Montecassiano solidale”.    

12/01/2017 11:31
"Le nostre mucche stanno morendo di freddo e lo Stato non ci consente di comprare una stalla mobile"

"Le nostre mucche stanno morendo di freddo e lo Stato non ci consente di comprare una stalla mobile"

 ''Abbiamo perso due mesi. Moduli su moduli da riempire, un sacco di burocrazia, e intanto le mucche rischiano di morire assiderate sotto la neve, e i lupi hanno già sbranato due vitellini appena nati''. Nelle zone del sisma sono decine le stalle distrutte o gravemente lesionate dalle scosse di agosto e ottobre, e migliaia i capi di bestiame, vacche e pecore, che rientrati a valle dai pascoli estivi non hanno più trovato un riparo. Attilio Rivelli è un allevatore di Pieve Torina. ''Abbiamo 150 mucche da carne, la casa inagibile, due stalle senza tetto''. 40 mucche sono state ospitate nella stalla di un amico, ''le altre le abbiamo sistemate sotto una tettoia esterna. Ma di notte fa -15 gradi, l'acqua nelle tubature gela, gli animali non potranno andare avanti a lungo in queste condizioni''. I Rivelli erano pronti ad acquistare una stalla mobile, ''ma ci hanno detto aspettate, aspettate...un rimpallo continuo fra Protezione civile e Regione. Ogni volta manca qualche carta''. (Ansa)

08/01/2017 22:13
Entro l’estate 1.599 volontari da impiegare nelle aree terremotate: pubblicato il bando

Entro l’estate 1.599 volontari da impiegare nelle aree terremotate: pubblicato il bando

Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017. Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.  I destinatari del bando sono: gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.   I volontari saranno così ripartiti: Abruzzo 207 volontari; Lazio 453 volontari; Marche 617 volontari; Umbria 322 volontari.   Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio. Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato. Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti. La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.   I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento: a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli b) Protezione Civile c) Patrimonio Artistico e Culturale d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.   I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online. Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.   Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario. I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari. Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/

07/01/2017 19:13
"Terremotu te pijasse un gorbu": i ragazzi della Joys Band divertono gli sfollati

"Terremotu te pijasse un gorbu": i ragazzi della Joys Band divertono gli sfollati

Il 5 gennaio presso il palazzetto dello sport di Porto Sant'Elpidio si è esibita la Joys Band compagnia teatrale composta da dilettanti allo sbaraglio, ragazzi di Pieve Torina e Visso vogliosi di divertirsi e divertire. Prima dell'inizio dello spettacolo ha parlato il rappresentante dell'associazione "Contro il cancro con amore", sostenendo che questo terremoto ha davvero sconvolto i nostri animi ma questo non ci deve impedire di vivere le nostre vite perché solo in questo modo i nostri paesi lesionati dal sisma potranno risorgere. È stato ringraziato il sindaco di Porto Sant'Elpidio Nazzareno Franchellucci che è sempre presente per questo tipo di iniziative, il direttore dell'Hotel Holiday Daniele Gatti per il suo lavoro e la sua sensibilità verso i terremotati ospiti della struttura alberghiera, l'Assessorato al Turismo e la squadra di basket di Porto Sant'Elpidio per aver concesso il palazzetto dello sport. Appena finiti i ringraziamenti i ragazzi della Joys Band hanno mostrato un video commovente composto da foto dei nostri paesi gravemente lesionati dal terremoto.Dopo la fine del video è cominciato lo spettacolo e per una sera i ragazzi della Joys Band sono stati i "principi della risata", riuscendo a far dimenticare agli spettatori le tristi conseguenze del terremoto. Una risata permette di andare avanti nella vita e di sconfiggere la paura del terremoto e proprio per questo lo spettacolo della Joys Band era intitolato "terremotu te pijasse un gorbu" (#terremotutepijasseungorbu) .Tra uno sketch e l'altro venivano lette delle poesie e dei pensieri dedicati ai valori della vita e ai sentimenti che provano gli sfollati per causa del terremoto inoltre la lettura delle poesie e dei pensieri era accompagnata dalla musica della chitarra di Carlos. Le offerte raccolte durante lo spettacolo teatrale saranno destinate alla realizzazione di un piccolo parco giochi per i bambini della tendopoli di Pieve Torina proposto dal medico pediatria del capoluogo Dott. Salvatore Stasolla

06/01/2017 21:35
I Sindaci del terremoto in udienza straordinaria dal Papa - VIDEO - FOTO

I Sindaci del terremoto in udienza straordinaria dal Papa - VIDEO - FOTO

"Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio di sognare una volta di più". Lo ha detto il Papa a migliaia di terremotati del centro Italia - dalle diocesi di Rieti, Spoleto-Norcia, Macerata e Ascoli Piceno, accompagnati dai loro vescovi - ricevuti in aula Paolo VI, dopo aver ascoltato le testimonianze di due di loro.    Bergoglio si è quindi detto orgoglioso dei suoi parroci "che non hanno lasciato la terra, è buono avere pastori che se vedono il lupo non corrono". Ricordando di aver già ringraziato sia autorità che vigili del fuoco che volontari, il Pontefice ha, infine, rivolto un grazie anche a "tutti quelli che si sono immischiati in questo dolore vostro perché quando uno fa la lista sempre si vede chi non ha detto, no, a tutti". (Ansa) Nota del Comune di Castelraimondo Il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, accompagnato dall’assessore Elisabetta Torregiani e da una delegazione di cittadini ha partecipato oggi all’udienza speciale per i terremotati di Papa Francesco, che si è svolta questa mattina in Vaticano. Il sindaco ha portato in dono al Pontefice una copia del libro che narra la storia dei 700 anni dalla fondazione di Castelraimondo, consegnato nelle sue mani al momento del saluto. Con grande sorpresa, il Santo Padre ha subito ricordato di aver conosciuto, quando si trovava in Argentina, un padre cappuccino originario proprio di Castelraimondo. Si tratta di Padre Giuseppe Gaggiotti, uomo di chiesa nonché storico della cittadina, autore del primo libro su Castelraimondo la cui prima edizione fu scritta a metà degli anni Settanta. “Una forte emozione – ha affermato il sindaco Marinelli – e una inaspettata sorpresa la lucidità con cui il Santo Padre ha immediatamente ricordato il nostro concittadino, conosciuto quando entrambi si trovavano in Argentina, un incontro che secondo alcune memorie deve essere avvenuto verso la fine degli anni Ottanta”. 

05/01/2017 14:37
Riapre la strada che collega Pieve Torina a Serravalle del Chienti

Riapre la strada che collega Pieve Torina a Serravalle del Chienti

“Non solo una strada, riapre una speranza per Pieve Torina”. Con queste parole, questa mattina, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ha riaperto una delle strade principali del paese montano, oggi fortemente distrutto dal terremoto.“Questa strada attraversa il centro abitato e collega Pieve Torina a Serravalle del Chienti, per andare poi a Colfiorito – ha affermato il primo cittadino –, è un piccolo passo ma che vuol dire tanto. Il nostro comune è stato completamente distrutto dalle scosse e la riapertura di una delle arterie principali rappresenta un piccolo passo in avanti, vuole essere una speranza per la nostra comunità e la prima di una lunga serie. Tutto questo è stato possibile grazie all’impagabile lavoro dei Vigili del Fuoco che stanno operando sul nostro territorio e alle loro opere di messa in sicurezza degli edifici gravemente lesionati che permettono ora il transito da qui fino a Serravalle. Per questo e per tutto quello che stanno facendo li ringrazio a nome personale e di tutta la comunità di Pieve Torina”.

03/01/2017 17:53
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