Pesaro

Emergenza Ucraina, le Marche mettono a disposizione 18 posti letto pediatrici

Emergenza Ucraina, le Marche mettono a disposizione 18 posti letto pediatrici

"Sono 18 i posti letto pediatrici messi a disposizione dalle Marche per i profughi ucraini". Lo fa sapere il referente sanitario regionale e Coordinatore del Gores (Gruppo operativo regionale emergenza sanitaria) Mario Caroli. Nel dettaglio si tratta di 1 posto letto intensivo pediatrico, 1 letto intensivo neonatale, 1 letto subintensivo pediatrico, 2 letti subintensivi neonatali, 7 letti ordinari pediatrici e 6 ordinari neonatali fra Torrette, Marche Nord e Asur Marche. Una disponibilità giunta in seguito alla ricognizione da parte degli enti del Servizio Sanitario Regionale "su richiesta del Dipartimento Nazionale di Protezione civile" nell'ambito della gestione dell'emergenza umanitaria. Altre disponibilità giungeranno nelle prossime ore da parte delle aziende ospedaliere Torrette, Marche Nord, Inrca e Asur Marche, per "i pazienti ucraini oncologici pediatrici, oncologici adulti e dializzati adulti e pediatrici". "Ogni Regione ha avuto la stessa richiesta di disponibilità su indicazione del meccanismo europeo di Protezione Civile che coordina gli aiuti umanitari" precisa Caroli, evidenziando che è stato donato anche un carico "di farmaci" che giungerà in "Ucraina a bordo di un tir della Protezione civile": antibiotici, cortisonici, atropina, adrenalina, medicinali utilizzati per la gestione delle emergenze urgenze e per il trattamento delle patologie croniche ed infettive. Il Dipartimento di Protezione civile nazionale "ha chiesto anche la disponibilità di team sanitari che possano recarsi sul luogo di presenza degli sfollati per fare scouting in vista del trasferimento dei malati in Italia" mentre "per ora non ci è stata avanzata richiesta di evacuazione dei feriti di guerra".

09/03/2022 19:45
Ucraina, dalle Marche partito primo tir di aiuti: "Pronti a ospitare i profughi anche negli alberghi"

Ucraina, dalle Marche partito primo tir di aiuti: "Pronti a ospitare i profughi anche negli alberghi"

Emergenza Ucraina, le Marche si organizzano per accogliere i profughi. Partito un primo Tir della Protezione civile con aiuti sanitari. Aguzzi: “Operativi con breve preavviso per ogni esigenza”. È partito dalle Marche, destinazione Avezzano, un Tir di aiuti sanitari della Protezione civile regionale per l’Ucraina. La città abruzzese è il luogo di raccolta dei soccorsi per il centro sud dell’Italia. Il carico è composto da medicinali e dispositivi sanitari messi a disposizione del sistema sanitario regionale (Asur, Inrca e Aziende ospedaliere di Ancona e Marche Nord). “Uno sforzo organizzativo collettivo che, come sistema regionale, stiamo gradualmente allestendo per affrontare l’emergenza in corso e risultare immediatamente operativi per ogni richiesto di aiuto e accoglienza”, evidenzia l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi. Impegnato in una serie ininterrotta di riunioni e tavoli tecnici, l’assessore sottolinea la grande partecipazione e disponibilità che le istituzioni e le associazioni stanno mostrando per “essere pronti a ogni evenienza. C’è molto fermento da parte di tutti. Richieste operative specifiche non sono arrivate dal Governo nazionale. Flussi ucraini di profughi stanno giungendo, nelle Marche, in maniera occasionale e in ambito familiare, ma siamo pronti a gestire ogni scenario possibile”. Aguzzi riferisce che è in corso un confronto con l’associazione degli albergatori marchigiani per disporre, “con un brevissimo preavviso, di stanze diffusamente ripartite sul territorio, da mettere a disposizione dei profughi che dovessero arrivare”. Si sta lavorando anche per fronteggiare eventuali necessità sul fronte del Covid-19. Per la durata del mese di marzo è operativo il Covid Hotel di Gabicce Mare. Al cessare dello stato di emergenza pandemica, i profughi che dovessero risultare positivi al loro arrivo o che necessitassero di una quarantena verranno ospitati in un’altra struttura alberghiera che verrà individuata a breve. Lunedì 7 marzo, anticipa l’assessore Aguzzi, la Giunta regionale insedierà poi il Comitato organizzativo regionale che coordinerà la gestione dell’emergenza. Sarà composto dalle prefetture, dall’Anci, dai dipartimenti della Regione coinvolti (Protezione civile, Salute, Sociale, Bilancio). Comprenderà anche quello del Lavoro per supportare ogni esigenza occupazionale richiesta.

09/03/2022 13:47
Terribile scontro tra camion e scooter: muore un 16enne

Terribile scontro tra camion e scooter: muore un 16enne

Uno studente di 16 anni, Marco Ragnetti, è morto questa mattina a Pesaro a seguito di un incidente stradale: poco dopo le 8, lo scooter su cui viaggiava si è scontrato contro un tir sulla Urbinate in località Borgo Santa Maria, lungo un rettilineo. Il ragazzo stava andando a scuola, all'istituto Agrario, dove frequentava il secondo anno. Il giovane era in sella al suo scooter e viaggiava in direzione Pesaro mentre dall'altra parte, in colonna, stava procedendo il mezzo pesante. Per cause da accertare, il ragazzo è finito con lo scooter contro l'autotreno malgrado l'autista abbia cercato di gettarsi sulla destra per evitare l'impatto che non ha lasciato scampo al giovane. Nonostante gli immediati soccorsi e il trasporto in Rianimazione, il 16enne è deceduto per le conseguenze del violento impatto. Sul posto anche l'eliambulanza che è ripartita senza trasferire il giovane ad Ancona per le sue condizioni giudicate irreversibili. I rilievi di rito sono spettate, invece, alla Polizia Locale. Il traffico ha subìto forte rallentamenti per almeno due ore.

08/03/2022 15:08
Covid, sopra quota 2 mila i contagi oggi nelle Marche: incidenza in aumento per il quarto giorno di fila

Covid, sopra quota 2 mila i contagi oggi nelle Marche: incidenza in aumento per il quarto giorno di fila

Nelle Marche incremento del 10-15% di incidenza di casi di coronavirus ogni 100mila abitanti durante la settimana in corso. In particolare l'aumento ha riguardato le classi d'età centrali (1.094 casi oggi tra i 25 e i 59 anni) e la fascia dei bambini dai 5 ai 10 anni (168 casi oggi). Per quanto riguarda i positivi, il 67% ha ricevuto tre dosi di vaccino e completato il ciclo. Lo fa sapere la Regione. Nell'ultima giornata sono stati registrati complessivamente 2.213 casi e, per il quarto giorno consecutivo, l'incidenza è salita anche se in maniera molto lieve, a 659,38 rispetto al 602,03, comunicato il 5 marzo. Resta sopra il 40% la percentuale di positivi tra i tamponi del percorso diagnostico (5.054); in tutto eseguiti 6.826 tamponi che comprendono anche 1.772 del percorso guariti. La provincia di Ancona ha registrato 650 positivi; seguono Macerata (438), Ascoli Piceno (397), Pesaro Urbino (350) e Fermo (280); 98 i casi da fuori Regione. Le persone con sintomi sono 386; i casi comprendono 614 contatti stretti di positivi, 571 contatti domestici, 35 in ambiente di scuola/formazione, 8 in ambiente di vita/socialità, 4 in ambito lavorativo, 2 assistenziale, 1 sanitario.  (Servizio in aggiornamento) 

08/03/2022 11:30
Turismo, le Marche stanziano 5 milioni nel 2022. Acquaroli: "Roberto Mancini confermato testimonial"

Turismo, le Marche stanziano 5 milioni nel 2022. Acquaroli: "Roberto Mancini confermato testimonial"

Conferma del testimonial Roberto Mancini, aggiornamento del Brand "Marche", investimenti sulla promozione e sulla destagionalizzazione, strategie di promozione sui mercati europei di prossimità, partecipazione alle fiere di settore, organizzazione della Settimana del Turismo delle Marche. Sono alcune delle principali misure contenute nel piano annuale del Turismo 2022, presentato in giunta dal presidente Francesco Acquaroli, in qualità di assessore al Turismo, dopo averlo condiviso con il Tavolo di concertazione del settore, per l'inoltro alla commissione consiliare competente. Al momento sono 5 milioni di euro di risorse regionali impegnate e finalizzate alle priorità del breve periodo. "Il programma riparte dalla promozione e dalla ridefinizione e rilancio del Brand Marche - afferma Acquaroli - visto come il risultato della sinergia tra le molteplici opportunità offerte dal nostro territorio, come armonia, generata dal connubio tra storia e bellezza del luogo e dei suoi abitanti, che con passione e lavoro creano prodotti d'eccellenza". "Un concept - aggiunge - che continuerà ad essere interpretato dal testimonial Roberto Mancini, alla luce dei positivi riscontri avuti nella passata annualità. Sarà organizzato un appuntamento di confronto e approfondimento programmatico che abbiamo immaginato come la Settimana del Turismo delle Marche, altrettanto importanti sono gli aggiornamenti ai canali di promozione, le politiche di destagionalizzazione, la partecipazione alle fiere di settore, le iniziative rivolte ai tour operator e agli operatori dell'incoming, interventi per la qualità delle strutture ricettive, solo per citarne alcune". "Un piano concreto - sottolinea il presidente - con obiettivi chiari, che individuano le priorità e i principali assi su cui si muove il lavoro per il rilancio del turismo delle Marche"

08/03/2022 09:52
Capriolo rimane incastrato in un cancello: intervengono i Vigili del Fuoco

Capriolo rimane incastrato in un cancello: intervengono i Vigili del Fuoco

I Vigili del fuoco sono intervenuti nella serata di domenica,  lungo la strada panoramica adriatica del monte San Bartolo, nel Pesarese, per soccorrere un capriolo rimasto incastrato in un cancello.  La squadra, sul posto,  ha liberato l’animale utilizzando un divaricatore. Il capriolo, che è rimasto ferito per tentare di liberarsi, è stato poi consegnato al GRAS (Centro Recupero Animali Selvatici).    

07/03/2022 09:14
Marzo inizia col brivido nelle Marche, il freddo non molla la presa: in arrivo neve anche in pianura

Marzo inizia col brivido nelle Marche, il freddo non molla la presa: in arrivo neve anche in pianura

La morsa del freddo non allenta la sua presa sulle Marche in questo inizio di marzo. La persistenza di un vortice depressionario sul medio versante adriatico continua a favorire la permanenza di aria fredda e instabile, con ventilazione sostenuta lungo la fascia costiera e mare mosso o molto mosso. Il limite delle nevicate, nelle prossime ore, potrà temporaneamente avvicinarsi a quote pianeggianti. Lo segnala il bollettino meteo della Protezione Civile.  LE PREVISIONI - Nella giornata di domani, domenica 6 marzo, i fiocchi di neve scenderanno sino a quote alto-collinari: le precipitazioni - concentrate al mattino - saranno, comunque, deboli e sparse. Temperature previste in diminuzione con massime che non supereranno i 7 gradi a Macerata. Gelate diffuse, in particolare sui settori interni.  Lunedì 7 marzo, in particolare durante la prima parte della giornata, il limite delle nevicate potrà temporaneamente raggiungere quote pianeggianti. Le temperature non avranno variazioni di rilievo, ma si avranno gelate diffuse in tutto il territorio regionale. Vento forte lungo la fascia costiera, con conseguente mare molto mosso lungo la costa centro-settentrionale, mosso su quella meridionale. Un parziale miglioramento della situazione meteo è previsto a partire da martedì, con assenza delle precipitazioni e un temporaneo aumento delle temperature.  

05/03/2022 15:47
Covid, Marche con parametri da zona bianca: "Marcata riduzione sintomaci". Oggi sono il 16% dei 1533 casi totali

Covid, Marche con parametri da zona bianca: "Marcata riduzione sintomaci". Oggi sono il 16% dei 1533 casi totali

Prima settimana con ritorno di parametri sotto la soglia per la zona bianca nelle Marche che si trovano attualmente in zona gialla. Lo fa sapere la Regione. Nella settimana appena trascorsa si è registrato un "appiattimento della curva epidemica" con una "regressione abbastanza ferma nell'ultimo periodo". Guardando ai soggetti sintomatici, in particolare, si è rilevata "una riduzione dell'incidenza più marcata". Il calo dei sintomatici "sta portando una flessione forte delle ospedalizzazioni". Nell'ultima giornata, sono 1.533 i casi registrati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti è salita da 584,38 di ieri a 602,03. Tra i positivi sono 248 i sintomatici; i casi comprendono 501 contatti stretti di positivi, 401 contatti domestici, 29 in ambiente di scuola/formazione, 3 in ambiente di vita/socialità, 2 ciascuno in setting lavorativo, assistenziale, sanitario. In tutto eseguiti 4.796 tamponi di cui 3.497 nel percorso diagnostico con un 'record' di positivi al 43,8%, e 1.299 nel percorso guariti.  A livello provinciale è sempre Ancona, con quasi un terzo del totale, la provincia marchigiana che fa registrare il maggior numero di casi (481), seguita da Macerata (295), Ascoli (258), Pesaro Urbino (241) e Fermo (171): sono 87 i contagiati provenienti da fuori regione. Nell'ultima giornata scende ancora numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: ora sono 191 (-1 rispetto a ieri) di cui 19 in Terapia intensiva (numero invariato), 41 in Semintensiva (-2) e 131 in reparti non intensivi (+1); 15 i dimessi. Registrato anche un decesso (una 86enne di Falconara Marittima), che porta il totale delle vittime a 3.613. 

05/03/2022 11:00
Guerra e crisi energetica, l’Italia al collasso. Ecco le soluzioni se la Russia chiude i rubinetti del gas

Guerra e crisi energetica, l’Italia al collasso. Ecco le soluzioni se la Russia chiude i rubinetti del gas

Le conseguenze già discusse del "Decreto Ucraina" (leggi qui) – comprese quelle derivanti dalle sanzioni promosse dall’Ue – rischiano di pesare ancora di più sulla crisi energetica già in atto. Se la Russia chiudesse i rubinetti, come potrebbe sopperire il nostro Paese al 38% di gas naturale da cui dipende? E dove andrebbe presa l’energia per scongiurare il rischio di un collasso? Tutta l’Italia per funzionare – abitazioni, riscaldamento, fabbriche, industrie, trasporti – ha bisogno di un quantitativo di energia che viene per il 20% circa dalle rinnovabili (la gran parte dall'idroelettrico), per il 33% circa dal petrolio e per il 40% circa da gas naturale. Più un 7% preso da altre fonti secondarie. Nel 2020 gli italiani hanno consumato consumato circa 71 mld di Smc (metri cubi di gas naturale); di questi 66 mld sono importati dall’estero. Praticamente il 95% di gas naturale proviene da altri Paesi, e il restante 5% è prodotto direttamente in Italia. Le nostre maggiori importazioni vengono da Olanda e Norvegia (2,9%), Libia (4,2%), Azerbaijan (9,5%), Algeria (27,8%) e, soprattutto, Russia (38,2%). C’è poi il 13,1% che passa dal mare: il cosiddetto GNL o gas naturale liquefatto. COSA ACCADREBBE SE LA SITUAZIONE IN EUROPA ORIENTALE DOVESSE PEGGIORARE? Le rinnovabili sono da escludere del tutto. Non solo perché al momento non riuscirebbero a compensare adeguatamente il nostro fabbisogno energetico – soprattutto per industrie e trasporti pesanti -, ma anche perché i tempi di approvazione e messa in atto richiederebbero tempi estremamente lunghi. Con effetti visibili solo nel lungo termine.  E nemmeno il nucleare può essere considerato: un po’ per le stesse ragioni delle rinnovabili, e un po’ perché nel nostro Paese rimane ancora un argomento fortemente dibattuto. La necessità di soluzioni a breve termine riguardano l’incremento delle importazioni da altri paesi di gas naturale e GNL, la riapertura delle centrali a carbone e l’utilizzo di gas di stoccaggio. Nel primo caso, però, bisognerebbe fare i conti con i Paesi dai quali già importiamo gas naturale in rapporto anche ai loro altri accordi commerciali - oltre che del loro personale fabbisogno. Sul fronte GNL, invece, sono gli Stati Uniti a rivestire un ruolo decisivo: a loro spetta infatti l’ultima parola sugli accordi con la Cina e con la regione del Qatar (secondo esportatore mondiale). Con quest’ultima, in particolare, gli USA vantano accordi di "joint venture" – si pensi alle multinazionali americane che lì si trovano: "ExonMobil" e "ConocoPhilips" – per la gestione degli impianti di liquefazione situati nel polo petrolchimico di Ras Laffan. In più, l’amministrazione Biden dovrebbe persuadere Giappone e Corea del Sud a rinunciare a parte del loro GNL, in modo da dirottarlo verso l’Europa. Infine, rispetto al gas dello stoccaggio – nove giacimenti in Italia* -, la compensazione sarebbe minima: solo 17 mld di Smc sui 75 mld di cui avremmo bisogno. Stesso discorso per le centrali a carbone – due di queste già riattivate a fine 2021 - poiché riuscirebbero a coprire solamente un 5% del fabbisogno energetico nazionale. * Otto siti appartengono alla Stogit (gruppo Eni): Brugherio, Minerbio, Settala, Ripalta, Sergnano, Sabbioncello, Cortemaggiore, Fiume Treste (ex San Salvo). Mentre i giacimenti di Collalto (Treviso) e Cellino (Teramo) sono di proprietà dell'Edison Fonte dati MISE (Ministero dello Sviluppo Economico)

04/03/2022 09:00
Covid, sono 1158 i casi positivi oggi nelle Marche: tornano ad aumentare i ricoveri, tre i decessi

Covid, sono 1158 i casi positivi oggi nelle Marche: tornano ad aumentare i ricoveri, tre i decessi

Nell'ultima giornata sono stati 1.158 i casi di positività al Coronavirus nelle Marche: prosegue il calo dell'incidenza che si attesta a 589,51 (ieri 631,67). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico delle Marche. Dati che, dunque, confermano il trend di discesa dopo il balzo registrato ieri con l'incidenza totale del virus che era tornata a salire.  Sono 225 le persone con sintomi; i casi comprendono 358 contatti stretti di positivi, 321 contatti domestici, 19 in setting scolastico/formativo, 2 in ambito lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità e uno in setting sanitario. A livello provinciale solo Ancona supera i 300 casi giornalieri (365); seguono Macerata (246), Pesaro Urbino (199), Ascoli Piceno (158) e Fermo (146); 44 i positivi provenienti da fuori regione. Due fasce d'età superano i 250 casi: 25-44 anni (315) e 45-59 anni (254); poi 14-18 anni (120) e 19-24 anni (108). Nell'ultima giornata è tornato a salire il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche dopo il -25 di ieri: ora sono 202 (+6 rispetto a ieri) di cui 21 in Terapia intensiva (+1), 48 in Semintensiva (+2) e 133 in reparti non intensivi (+3); 15 i dimessi.  Tre le persone decedute (una 81enne e una 90enne di Ancona, una 89enne di San Benedetto del Tronto) e il totale sale a 3.609. Il totale dei positivi (ricoveri più isolamenti) è salito a 17.712 (+6) e gli isolamenti domiciliari/quarantene sono in discesa a 16.784 (-143) mentre i guariti/dimessi raggiungono quota 309.913 (+1.149). Gli ospiti di strutture territoriali sono 152 e 12 persone in osservazione nei pronto soccorso.

03/03/2022 16:15
Ucraina, Aguzzi: "Non ci sono profughi in arrivo verso le Marche al momento"

Ucraina, Aguzzi: "Non ci sono profughi in arrivo verso le Marche al momento"

"Non ci sono profughi in arrivo verso la regione Marche ad oggi; chi sta entrando in Italia sono circa 2mila persone attraverso Veneto e Friuli Venezia Giulia, con mezzi propri, sapendo già dove arrivare, magari hanno qui parenti, famiglie, persone che conoscono, e vengono di loro iniziativa". Così l'assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi, rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza stampa in cui ha annunciato le misure contro la disoccupazione (leggi qui).  "Da due giorni seguiamo attivamente la situazione profughi, ieri e l'altro ieri ci sono stati incontri tra Regione, Protezione Civile, dipartimento nazionale della Prociv. Per ora nessun accesso diretto alle Marche, - ribadisce Aguzzi - semmai dovessero arrivare profughi nelle Marche, tramite corridoi umanitari o altre iniziative, come Marche, al pari delle altre regioni, noi faremo quanto dovuto per alleviare le sofferenze di queste persone e accoglierle al meglio." "Non sarebbero persone che vogliono rimanere in Italia ma che, finito questo periodo, speriamo al più presto, vorranno poi rientrare nei luoghi d'origine. Noi siamo pronti ad accoglierli - spiega - anche attraverso l'utilizzo potenziale di un Covid hotel che abbiamo a disposizione a Porto Sant'Elpidio, 20 stanze per 40 posti, due sole sono occupate, contrattualizzato fino a fine marzo e potrebbe esserlo anche per le settimane successive. Ad oggi non c'è questo tipo di richiesta".  

03/03/2022 09:36
Guerra Ucraina, blocco dell'export in Russia. Acquaroli: "Scenario preoccupante per le Marche"

Guerra Ucraina, blocco dell'export in Russia. Acquaroli: "Scenario preoccupante per le Marche"

Nel 2020 le Marche hanno esportato in Russia merci per un valore di oltre 274 milioni di euro. In particolare, il comparto calzature esporta verso questa destinazione circa il 90% delle sue produzioni. Sono sufficienti questi due dati per capire quanto la guerra in atto in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia abbiano un forte impatto sull’economia marchigiana: la merce ordinata è pronta da spedire ma ferma; altri ordini sono già in produzione ma non potranno essere consegnati e i pagamenti sono bloccati. Per fare fronte a questa nuova emergenza su mercati che già da anni soffrono a causa della pandemia, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli insieme all’assessore alle Attività produttive Mirco Carloni e al presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, questa mattina ha incontrato in videoconferenza una delegazione di 50 imprenditori e i rappresentanti di tutte le associazioni di categoria. “Lo scenario che abbiamo di fronte – ha detto Acquaroli - è drammaticamente preoccupante ed in continua evoluzione. Certamente non è rassicurante per le nostre imprese marchigiane che sui mercati dell’est europeo avevano costruito negli anni rapporti consolidati. Oggi è tutto diverso e su questa nuova configurazione stiamo lavorando: nell’immediato per dare risposte insieme al Governo Nazionale a quelle che sono le emergenze di carattere economico e in prospettiva per andare a conoscere nuovi mercati e cogliere nuove opportunità”. “Senza dimenticare che il nostro primo pensiero va alle vittime e alla popolazione ucraina che sta subendo questa aggressione – ha proseguito Carloni -, abbiamo parlato dei riflessi di questa guerra sulla nostra economia regionale che purtroppo rischiano di essere drammatici. Alcune nostre imprese hanno una forte propensione per i mercati russi e anche per quello ucraino e, in generale, per l’area asiatica". "Quanto sta accadendo rischia di creare un'incertezza molto pesante per molti produttori soprattutto del settore fashion, moda e scarpe - ha spiegato Carloni -. Per questo motivo oggi, insieme al presidente Acquaroli e al presidente della Camera di Commercio Sabatini abbiamo convocato questo tavolo per decidere insieme delle strategie. Abbiamo già in mente alcune idee che percorreremo rapidamente senza perdere tempo cercando di creare, se possibile, un sollievo a queste eventuali perdite di fatturato delle nostre aziende”. "L’ascolto e il confronto con imprenditori e associazioni di categoria – ha detto Sabatini - ci rende chiaro che due sono le strade da percorrere in contemporanea: aprire nuovi mercati per le nostre esportazioni, perché i rischi per chi si muove sul mono mercato sono sempre più pesanti, e trovare velocemente risorse (non esclusa la cassa integrazione straordinaria) che siano sostegno concreto per gli imprenditori, e penso a quelli del distretto fermano-maceratese della calzatura, della pelletteria e della moda". "Il prossimo appuntamento del Micam ci vedrà fare conto con uno scenario ancora una volta mutato - ha aggiunto Sabatini -. Nonostante gli sforzi e il successo ottenuto con la possibilità di accesso in Italia riconosciuta ai vaccinati con lo Sputnik, dobbiamo moltiplicare gli sforzi verso altre soluzioni da mettere a punto velocemente con la Regione Marche e il supporto di Ice. A Milano ancora una volta saremo presenti con i più alti vertici istituzionali per trovare risposte puntuali alle richieste che vengono direttamente dal mercato marchigiano, tra i più colpiti economicamente in Italia da questa nuova crisi". Nel 2020 le Marche hanno esportato verso la Russia principalmente prodotti del settore Calzaturiero per un valore di oltre 91 milioni di euro che rappresentano una quota del 33,3% sul totale delle esportazioni delle Marche verso questo paese. Queste esportazioni inoltre rappresentano il 27,2 % di quanto esportato dall’Italia in questo settore verso la Russia. Rispetto all’anno precedente le esportazioni del settore calzaturiero marchigiano verso la Russia si erano già contratte del 24,7% a causa della pandemia. Il settore apparecchi elettrici rappresenta il 14,8% del totale dell’export Marche verso la Russia, la meccanica il 13,5%, il mobile il 9,8%.  

02/03/2022 15:01
Covid, 1904 casi oggi nelle Marche: torna a cresce incidenza del virus. Quasi 500 prenotati per vaccino Novavax

Covid, 1904 casi oggi nelle Marche: torna a cresce incidenza del virus. Quasi 500 prenotati per vaccino Novavax

I nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, nelle Marche, sono 1.904 su 4.865 esaminati nel percorso diagnostico-screening. La percentuale di positività è del 39,1% (ieri al 42,6%), mentre il tasso di incidenza su 100mila abitanti aumenta dal 661,57 al 664,64. Questo quanto emerge dai diffusi dall’osservatorio epidemiologico.  Resta la provincia di Ancona quella con il maggior numero di nuovi positivi, una costante di questa quarta ondata, con 543 casi. A seguire le province di Macerata con 416, Pesaro Urbino con 332, Ascoli Piceno con 277 e Fermo con 255. Sono 81 i nuovi contagi da fuori regione. Su 1.904 nuovi casi di Covid nelle Marche, 927 sono tra 25 e 59 anni, fasce di età dove maggiore è la presenza di no-vax. Tra 6 e 10 anni i nuovi infettati sono 161, mentre nella fascia d'età tra i 14 e i 18 anni sono 132. I sintomatici sono 388, i contatti stretti di casi positivi 569, i contatti domestici 471, i positivi in setting scolastico formativo 33, i contatti in ambiente di vita socialità 5, per 423 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici.  Nel frattempo, per il nuovo vaccino Novavax, a base proteica, "in totale nella nostra regione si sono prenotate circa 500 persone, il 10% delle quali provenienti da altre Regioni. Anche in questo caso un plauso va indirizzato all'efficienza con cui medici, infermieri, farmacisti e tecnici del servizio sanitario regionale hanno organizzato questo nuova vaccinazione" ha precisato Saltamartini.  L'assessore ha aggiunto che il vaccino, da oggi, "sarà inoculato nei punti di vaccinazione come da prenotazione on line". "Intanto - conclude - registriamo positivamente il calo dei contagi, con l'indice Rt sotto l'unità, anche se la guardia non viene affatto abbassata ed i centri vaccinali rimangono in esercizio, seppure con una diminuzione del personale che ritorna nei reparti nella cura delle altre malattie". Ancora in discesa il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: 16 degenti in meno nell'ultima giornata. Restano ricoverate nelle strutture marchigiane 221 persone di cui 23 in Terapia intensiva (-5), 47 in Semintensiva (numero invariato rispetto a ieri) e 151 in reparti non intensivi (-11). Cinque le persone decedute, tutte con patologie pregresse: si tratta di un 93enne di Porto Recanati, un 83enne di Fabriano, un 81enne di Morrovalle, una 93enne di Monte San Pietrangeli e un 83enne di Mondolfo. 

01/03/2022 11:45
Draghi, l’Italia invierà armi a sostegno dell’Ucraina. E intanto riaprono le centrali a carbone

Draghi, l’Italia invierà armi a sostegno dell’Ucraina. E intanto riaprono le centrali a carbone

La guerra è la priorità. La svolta ecologica può aspettare. Potrebbe essere riassunto così l’ultimo intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi, chiamato in queste ore a rendere ufficiale il decreto legge del 25 febbraio 2022. L’Italia si unisce, così, agli Stati maggiori dell’Ue nel voler fornire il proprio supporto bellico e aiuti umanitari al popolo ucraino. A sua volta, in attesa di conoscere l’esito dei negoziati guidati dalla compagine di Putin al grido di “smilitarizzazione e de-nazificazione”. Nel frattempo, l’Occidente prova a correre ai ripari anche sul fronte “caro-energia”. In questo senso, il premier Draghi ha descritto quella che sarà la norma aggiuntiva allo stesso decreto legge di cui sopra: si parla di una “maggiore flessibilità nell'uso delle diverse sorgenti di energia elettrica del Paese”. Detto altrimenti, l’Italia si appresta a mettere da parte i piani sulla transizione ecologica e a riaprire le centrali a carbone presenti sul territorio, nel tentativo di calmierare – almeno per ora – il prezzo dell’energia (leggi qui). Un misura necessaria - come ha voluto sottolineare Palazzo Chigi -, dato che i rubinetti del gas provenienti dalla Russia sono stati chiusi in questi giorni a seguito delle sanzioni mosse dall’Ue (leggi qui). Si tratta di impianti, però, che di per sé coprono solo per il 15% del fabbisogno energetico nazionale. Cinque di questi sono di Enel, altri due rispettivamente di A2A (Milano) e Eph (Rep. Ceca). Sette centrali, in tutto, distribuite nelle città di La Spezia (Liguria), Torrevaldaliga (Lazio), Fiume Santo e Portoscuso (Sardegna), Fusina (Veneto) e Montefalcone (Friuli Venezia Giulia). Per citare un dato ulteriore, nel 2021 la produzione di questi impianti ha coperto a malapena il 4,9% del fabbisogno nazionale. Ma ad oggi è giusto supporre che l’obbiettivo di eliminare entro il 2025 il carbone come fonte energetica non verrà centrato come da programma. Insomma, in Italia il “green” dovrà ancora aspettare, non si sa bene quanto. Tutto dipende da quando le armi – finalmente – taceranno sul fronte dell’Europa Orientale.

28/02/2022 18:09
Crisi Ucraina, l'Italia si allinea all'Ue per il sostegno bellico. Ma Draghi teme ripercussioni dello Swift russo

Crisi Ucraina, l'Italia si allinea all'Ue per il sostegno bellico. Ma Draghi teme ripercussioni dello Swift russo

È attesa per oggi pomeriggio la comunicazione ufficiale da parte del premier Mario Draghi, in virtù dell'ultimo d.l. 25 febbraio 2022, n. 14. in materia di "Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina". Dopo Germania, Belgio, Olanda, Francia e Gran Bretagna, anche l'Italia si appresta dunque ad inviare il proprio materiale bellico a sostegno dell'esercito di Kiev (e non solo) che in queste ore cerca di tenere duro sul fronte della resistenza invocata a più riprese dal presidente Volodymyr Zelensky. Armi anticarro e missili stinger: la scelta da parte di Draghi di voler perseguire la linea europea sta nell'atto simbolico - da parte degli stati membri dell'Ue - di testimoniare una unità forte e decisa, smontando così i tentativi di Putin nel metterla in discussione, facendo leva sugli accordi economici. Va da sé che, spostando l'attenzione proprio da questa prospettiva, Palazzo Chigi vorrebbe nel frattempo provare mitigare le tensioni fra Stati Uniti e Russia. Fra chi, nei suoi discorsi, apre alla prospettiva di una Terza Guerra Mondiale, e chi - per dare una svolta all'invasione militare - ha da poco attivato il "sistema di allerta nucleare" come carta vincente da giocare sul tavolo dei negoziati. Soprattutto se si pensa che una volta che bloccati i canali di Polonia e Romania, né risentirà - in negativo - anche il traffico di armi e profughi. E la situazione, a quel punto, potrebbe ulteriormente peggiorare. In questa situazione, però, l'Italia può solo fare la voce piccola, dato che sta già cominciando a pagare le spese ("salate") di quel 40% di dipendenza dal territorio russo, dal punto di vista energetico. Timida, infatti, è stata la voce dello stesso Draghi rispetto alle sanzioni finora adottate dall'Ue - fra cui il blocco del sistema bancario Swift. L'unica speranza, a questo punto, è quella di uno stop allo scambio di minacce da parte dei due blocchi mondiali, giocate ormai tanto sul piano economico quanto su quello militare. L'Italia, complice la propria negligenza, non può permettersi di resistere a lungo in una stasi geopolitica che rischia di svuotarle le tasche più di quanto non stia già facendo (Leggi qui).   

28/02/2022 11:45
Marche, la Croce Rossa ha avviato la "raccolta fondi online" per sostenere il popolo ucraino

Marche, la Croce Rossa ha avviato la "raccolta fondi online" per sostenere il popolo ucraino

Da Ancona a San Severino, e poi in tutta la regione. La Croce Rossa delle Marche - in concomitanza con l'appello del comitato nazionale - ha ufficialmente dato il via alla campagna di fondi per sostenere il popolo ucraino, alla luce dei drammatici sviluppi della crisi geopolitica avviata dalla Russia di Putin.  Cibo, acqua, assistenza sanitaria: questi i beni di prima necessità che i volontari stanno cercando di racimolare il più possibile in queste ore, facendo leva anche sul comunicato diffuso in rete e in tutta Italia.  "Alla luce dell’intensificarsi delle violenze - si legge - e delle conseguenti gravi emergenze umanitarie in Ucraina, la Croce Rossa Italiana lancia una urgente raccolta fondi finalizzata al sostegno delle enormi necessità cui stanno dando risposta senza sosta i volontari della Croce Rossa Ucraina. Al fine di garantire la protezione massima dei civili coinvolti, la Croce Rossa continua uno stretto dialogo tra le parti alle quali lanciamo l’appello di rispetto delle norme del DIU, diritto internazionale umanitario. Le necessità sono enormi e, con il vostro aiuto, possiamo fare ancora di più. "In molti ci stanno contattando dall'Ucraina - ha dichiarato Andrea Galvagno, presidente del Comitato regionale Marche della Croce Rossa Italiana - e ci siamo attivati il prima possibile per contrastare questa nuova emergenza sanitaria. Ci serve l'aiuto di tutti: nei prossimi giorni faremo anche una ricognizione sul territorio in cerca ricerca di strutture che possano accogliere i profughi che potrebbero arrivare qui da noi dopo aver attraversato Romania e Polonia». Di seguito, il link diretto per fare donare alla Croce Rossa Italiana: https://dona.cri.it/emergenzaucraina/~mia-donazione?_cv=1

27/02/2022 15:15
Covid, oggi 1271 nuovi casi nelle Marche: quasi il 30% nella fascia d'età 25-44 anni

Covid, oggi 1271 nuovi casi nelle Marche: quasi il 30% nella fascia d'età 25-44 anni

Prosegue la lenta discesa dell'incidenza di casi da coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: nell'ultima giornata 1.271 positivi e incidenza che passa da 684,49 a 660,31.  Ancora vicina al 40% (37,3%) la percentuale di casi tra i tamponi del percorso diagnosi (4.962) . Resta la provincia di Ancona quella che fa registrare il maggior numero di positivi (396); seguono le province di Macerata (299), Fermo (193), Pesaro-Urbino (189), Fermo (165); 39 i casi da fuori regione. Sono 215 i soggetti con sintomi, 519 i contatti stretti di casi positivi, 286 i contatti domestici, 6 i positivi in ambito scolastico formativo, 3 i contatti in ambiente di vita socialità, 233 i casi in fase di approfondimenti epidemiologico. È ancora la fascia d'età 25-44 anni a registrare il numero più alto di positivi (348) seguita da 45-59 anni (293): da sole costituiscono la metà dei nuovi contagi fatti registrare nelle ultime 24 ore. Stabile, invece, il numero di nuovi casi nelle fasce 6-10 anni (99) e 14-18 anni (110).  (Servizio in aggiornamento) 

27/02/2022 11:00
Upi Marche, Antonio Pettinari passa il testimone a Giuseppe Paolini: eletto il nuovo presidente

Upi Marche, Antonio Pettinari passa il testimone a Giuseppe Paolini: eletto il nuovo presidente

Giuseppe Paolini, presidente della Provincia di Pesaro Urbino, è il nuovo presidente dell’Upi Marche. È stato eletto all’unanimità dal Consiglio Direttivo al termine dell’Assemblea generale congressuale svoltasi nella sala Giovannetti del Palazzo Studi di Macerata convocata per rinnovare gli organi statutari dopo la tornata elettorale del 18 dicembre scorso. Vice presidenti sono Sandro Parcaroli, presidente della Provincia di Macerata, e Daniele Carnevali, presidente della Provincia di Ancona. Fanno parte del nuovo Consiglio Direttivo, oltre al presidente e ai due vice, anche gli altri due componenti di diritto Michele Ortenzi, presidente della Provincia di Fermo e Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli. L’elezione degli organi, consiglio direttivo, collegio dei revisori dei conti e delegati all’Assemblea nazionale è stata frutto di un accordo unitario che ha portato ad un'unica lista di consiglieri provinciali. Eletti all’unanimità gli altri 5 componenti del consiglio direttivo Belinda Raffaeli (Ancona), Daniele Tonelli (scoli), Laura Sestili (Macerata), Diego Mandolesi (Fermo) e Marila Girolomoni (Pesaro Urbino). Fanno parte del Collegio dei Revisori dei Conti il Presidente Marco Teodori (Ascoli), i componenti effettivi Leonardo Guerro (Ancona) e Mariano Calamita (Macerata) e i revisori supplenti Serena Silvestri (Ascoli) e Erika Acciarri (Fermo). Delegati all’Assemblea Nazionale sono stati eletti i consiglieri Sandra Gambini (Ancona), Luciana Barlocci (Ascoli Piceno), Milena Sebastiani (Fermo), Andrea Mozzoni (Macerata) e Enrico Rossi (Pesaro e Urbino). All’Assemblea, presieduta dal presidente uscente Antonio Pettinari, che ha introdotto i lavori, è intervenuto anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dopo il saluto del presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli. Il direttore dell’Istituto di Studi sui sistemi regionali e sulle autonomie del Cnr di Roma Giulio Maria Salerno, ha tenuto un’interessante relazione sul tema “La riforma delle Province. Problemi e prospettive”. “Ringrazio per la fiducia accordatami – dice il neo presidente Giuseppe Paolini, che dal 2019 fa anche parte del Comitato direttivo dell’UPI nazionale –, così come un ringraziamento va ad Antonio Pettinari per il lavoro svolto. Le Marche vanno dal fiume Tavollo al fiume Tronto, di fronte al mare e dietro l’Appennino, che ne fanno una terra meravigliosa di gente laboriosa e combattente". "Rappresenterò l’intero territorio e con gli altri quattro presidenti di Provincia speriamo di fare grandi cose, fedeli al motto di Vincenzo Cardarelli che diceva che ‘di esser marchigiani bisogna meritarselo’. Siamo pronti ad affrontare le importanti sfide che ci attendono, anche legate alle risorse del Pnrr e alle ricadute sui nostri territori e sui servizi alla popolazione e ai Comuni” conclude Paolini.  

26/02/2022 16:50
Draghi su crisi Ucraina e economia. “Pronti a difenderci”, ma il discorso non regge. Ecco il perché

Draghi su crisi Ucraina e economia. “Pronti a difenderci”, ma il discorso non regge. Ecco il perché

Nell’ultima conferenza stampa, il Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Draghi si è espresso condannando nuovamente le azioni del Cremlino nei confronti dell’Ucraina e assicurando che il nostro Paese sa già come reagire all’impatto economico che l’attuale crisi geopolitica avrebbe sulle tasche degli italiani per via del ‘caro bollette’. La soluzione prospettata per il rincaro dell'energia? Maggiori investimenti nelle rinnovabili, per rendere l’Italia un paese più autonomo entro il breve termine. Di fatto, però, le argomentazioni del premier non reggono. Consideriamo i  tre assiomi principali sui quali queste si basano e che abbiamo già citato: il triangolo Ucraina, Russia e Ue, le sanzioni economiche, l’incremento degli investimenti nelle rinnovabili. Draghi, nel suo appello, esordisce dicendo “l’Ucraina è un paese europeo”. No. L’Ucraina, almeno per ora, rimane uno Stato indipendente, conteso per ragioni di mercato dai due blocchi mondiali USA e Russia. Quest'ultima, forte dell’esperienza pregressa della Crimea,  era tornata già nei primi anni 2010 ad esercitare le sue pressioni. Nella fattispecie, di fronte alla proposta dell’Ue di un “accordo di associazione” – volto a favorire l’annessione dell’Ucraina con la formula del libero scambio – il Cremlino rilanciò alla fine del 2013 con l’Unione doganale. In caso di rifiuto, l’Ucraina si sarebbe vista chiudere i rubinetti del gas e i rapporti commerciali per i quali già dipendeva per un terzo dall'ex Unione Sovietica. I primi segnali, infatti, furono lo stop delle importazioni di acciaio, cioccolato e diversi altri prodotti. Risultato: l’allora presidente ucraino Viktor Janukovyč fu costretto a cedere, e la scelta favorì ulteriormente i rapporti commerciali fra Kiev e Mosca, oltre alla graduale ascesa dei collaborazionisti filo-russi. Uno schema sostenuto anche dallo strumento della "battaglia mediatica" che – si pensi alla strage di Odessa del 2014 – alimentò la retorica politica attraverso l'utilizzo improprio di espressioni come “genocidio del popolo russo”. La stessa formula di cui Putin si è servito negli ultimi giorni per giustificare l’inizio dell’operazione militare speciale. "Per liberare i popoli di etnia russa dal governo Zelensky". Per quanto riguarda, invece, le famose sanzioni minacciate dall’Ue nei confronti di Mosca, anche qui il discorso non regge. La loro utilità, infatti, è già da tempo messa in discussione dalla presenza all'interno del mercato mondiale dei cosiddetti “cavalieri neri”. Si tratta di tutti quegli stati e imprenditori che, nonostante i provvedimenti, continuano ad avere rapporti commerciali con il paese sanzionato. Non solo. Le sanzioni oggi sono l’espediente migliore per condurre una guerra senza doverla combattere, ma funzionano di fatto solamente in un paese democratico. Cioè, laddove una stampa e un’opposizione libera siano in grado di fare pressione sul proprio governo affinché cambino le azioni politiche in corso. Ragionamento che, quindi, non vale in un paese dove vige un regime autarchico, o comunque una dittatura. Piuttosto, queste "multe" finirebbero con il colpire solamente le fasce più deboli della popolazione, con il risultato di impoverirla. E questa, per sentirsi al sicuro, non farà che stringersi ancora di più attorno alla figura politica da cui è governata. Poiché è l’unica a garantire in quel momento storico il minimo del sostentamento per sopravvivere. In ultimo, l’auspicio del presidente Draghi è di "mettere in campo quasi 8 miliardi di cui 6 per l'energia, senza rincorrere a nuovi scostamenti, e utilizzando i margini di crescita e finanza pubblica ottenuti nel 2021". Questo per sopperire al ‘caro bollette’ e, quindi, agli effetti che il rincaro dell’energia avrebbe nei prossimi mesi sulle finanze degli italiani. Il problema è che questi 8 miliardi non si sa ancora da dove verranno pescati. Soprattutto alla luce del fatto che il fabbisogno energetico dell’Italia dipende per tre quarti dalle importazioni. Comprese le rinnovabili. Non serve, in questo senso, nemmeno appellarsi a una maggiore importazione del GNL (gas naturale liquefatto) che, sebbene proveniente dagli Stati Uniti, è soggetto agli accordi fra questi e la Cina. A sua volta legata, come si sa, alla Russia - che peraltro in queste ore funge da àncora di salvezza rispetto alle sanzioni dell'Ue. Persino le argomentazioni addotte in contemporanea dai ministri Cingolani e Giorgetti, se ben viste, non fanno ben sperare in questa “pezza” del Governo buona solo sulla carta. Gli interventi per accelerare la costruzione di impianti fotovoltaici, eolici, geotermici e produrre da sé gas naturale dovranno tenere conto dei costi e, quindi, degli investimenti da effettuare, oltre che della risposta che daranno le singole regioni a livello legislativo e di impatto ambientale. E in merito a un ipotetico miglioramento delle esportazioni nostrane, anche qui bisognerà vedere come gli “Stati che contano sul mercato” risponderanno,alla luce dei nuovi, inevitabili accordi commerciali. Nulla di quanto discusso, insomma, potrà essere di fatto attuato nel breve termine, come il nostro governo. L’unica certezza è che persino l’attesa avrà un costo salato per gli italiani.

26/02/2022 14:00
Da Macerata si alza il grido dell'Ucraina. "Aiutateci, basta guerre e sofferenza" (FOTO e VIDEO)

Da Macerata si alza il grido dell'Ucraina. "Aiutateci, basta guerre e sofferenza" (FOTO e VIDEO)

Macerata ha raccolto l'appello. L'Italia, c'è. Più di duecento persone hanno preso parte oggi alla manifestazione che si è tenuta in Piazza Cesare Battisti - in pieno centro storico - per gridare "stop alla guerra in Ucraina". Presenti nel sostenere la comunità ucraina anche i rappresentanti dei sindacati CGIL, CISL e UIL, movimenti studenteschi della Provincia e varie altre associazioni come Libera, Emergency e Amnesty.Una manifestazione pacifica, iniziata in perfetto orario come da programma (h.11). Sulle note amplificate di "Imagine" di John Lennon - e sotto un'inaspettata nevicata, giunta come fosse un "segno del cielo" -, tutti i partecipanti si sono stretti (anche attraverso i social) attorno al popolo ucraino. Per provare a credere insieme a un "domani di pace", senza più guerre. A scandire l'evento sono stati vari interventi e appelli delle associazioni, poesie e slogan, adesioni che giungevano in tempo reale.  "Vi prego, aiutateci - grida una delle tante donne della comunità ucraina presente nelle Marche - I miei genitori e il mio nipotino sono a Kiev e hanno paura. Si nascondono, hanno fame, vogliono fuggire via da lì. Abbiamo bisogno del vostro aiuto".Di seguito FOTO e VIDEO della diretta:      

26/02/2022 13:00
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