Pesaro

Sgarbi al fianco di Carriera. 'Io Apro' pronto a diventare un partito: "Insieme alle politiche del 2023"

Sgarbi al fianco di Carriera. 'Io Apro' pronto a diventare un partito: "Insieme alle politiche del 2023"

Vittorio Sgarbi è arrivato ieri a Pesaro per incontrare Umberto Carriera e altri esponenti del movimento “Io Apro”. Davanti al ristorante La Macelleria, l’onorevole e i componenti del movimento hanno parlato della nascita del nuovo partito “Io Apro al Rinascimento”, con il quale intendono presentarsi alle prossime elezioni politiche del 2023, senza entrare troppo nel dettaglio, ma anticipando che il prossimo 25 febbraio si terrà un’assemblea a Roma. L’incontro è stato programmato - non casualmente - il giorno dopo la decisione del Tribunale di Pesaro che ha dato ragione a Carriera, in relazione al suo ricorso per la multa da 800 euro inflitta dalla polizia per aver fatto cenare trenta persone, tra cui Vittorio Sgarbi, in pieno lockdown. (Leggi qui).  Niente ingiunzione e niente chiusura del locale per 20 giorni. "Creeremo una rappresentanza parlamentare che riporti il popolo al centro della democrazia” – ha affermato sui social lo stesso Carriera riguardo il sodalizio col noto critico d'arte - . “C’è sintonia, andremo insieme alle elezioni”, gli ha fatto eco Sgarbi.    (Foto tratta dal profilo Facebook di Umberto Carriera)     

12/02/2022 18:09
Pesaro, trovato un delfino morto sulla spiaggia

Pesaro, trovato un delfino morto sulla spiaggia

Un delfino della lunghezza di circa due metri è stato trovato spiaggiato sull'arenile adiacente alla Palla di Pomodoro, lungo la spiaggia di Pesaro. L'animale, rinvenuto senza vita, non riportava evidenti ferite esterne. A ritrovare il giovane esemplare sono stati i passanti, intorno alle 8 del mattino. Come da prassi, sul posto sono giunti sia il servizio veterinario della Asur e il personale della Capitaneria di Porto per i rilievi di legge e per la rimozione della carcassa del delfino. Ancora da stabilire le cause del decesso.  (Credit foto: Barbara Uguccioni) 

12/02/2022 13:05
Covid Marche, 2.409 casi oggi: 551 contagi nel Maceratese, solo il 21% è sintomatico

Covid Marche, 2.409 casi oggi: 551 contagi nel Maceratese, solo il 21% è sintomatico

Nell'ultima giornata, seppure in misura contenuta, è proseguito il calo dell'incidenza di casi Covid ogni 100mila abitanti nelle Marche: in 24 ore registrati 2.409 positivi che porta l'incidenza a 1.185, 95 (ieri 1.190,95). È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. Tra gli ultimi positivi 419 persone presentano sintomi; i casi comprendono anche 812 contatti stretti di positivi, 753 contatti domestici, 22 in ambiente scolastico/formativo, 5 in ambiente lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità, un caso rispettivamente in ambito sanitario e assistenziale; su altri 381 sono in corso un approfondimento epidemiologico. In 24 ore sono stati analizzati 8.139 tamponi (6.279 nel percorso diagnostico, con il 38,4% di positivi, e 1.860 nel percorso guariti). Sono 1.909 i positivi che emergono dai test antigenici. Tra le fasce d'età il numero più alto di casi ha riguardato quella tra 25 e 44 anni (691); seguono 45-59 anni con 517 casi e 6-10 anni (244). A livello provinciale Ancona registra 725 positivi in un giorno; poi Macerata (551), Pesaro Urbino (383), Ascoli Piceno (353), Fermo (296); 101 i casi da fuori regione.  Nelle ultime 24 ore sono dimunuiti a 344 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-4 rispetto a ieri), dei quali 46 in Terapia intensiva (-1 rispetto alle ultime 24 ore) e 298 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 66 (-2 rispetto a ieri) e quelli in reparti non intensivi 232 (-1 rispetto a ieri) mentre 34 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano anche cinque decessi correlato al Covid: un 80enne di Ancona, un 95enne di Montecassiano, un 82enne di Fermo, una 53enne di Lapedona e un 70enne di Fabriano. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse

12/02/2022 11:29
Covid - Le Marche restano in arancione per due settimane. Acquaroli: "Misure senza senso"

Covid - Le Marche restano in arancione per due settimane. Acquaroli: "Misure senza senso"

A seguito dell'ultimo confronto avvenuto fra il Ministero della Salute e i rappresentanti delle regioni, è arrivata la conferma: le Marche resteranno in zona arancione per due settimane. Nonostante il graduale calo dei contagi - giunti a 400 unità in meno rispetto a giovedì 10 febbraio - la scelta sembra essere giustificata dal valore temporale dell'ultima ordinanza, che vuole tener conto dell'anamento dei parametri legati al Covid nell'arco di 14 giorni.   "Oggi, giorno di valutazione per le fasce di colore, il ministro Speranza mi ha confermato che le ordinanze valgono per due settimane - ha commentato sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione, Francesco Acquaroli - e che per uscire dalla zona arancione serve avere due rilevazioni rientranti nei parametri sotto la soglia. Già in questa settimana questi parametri sono rientrati: infatti il tasso di occupazione nelle terapie intensive è sceso al 18,5%, mentre in area medica al 29,3%".   "Questo provvedimento appare fuori dalla fase che stiamo vivendo, e purtroppo sembra di vivere una situazione paradossale, con l’utilizzo di un metodo che era stato ideato in una fase di assoluta emergenza, ma che adesso sembra del tutto sproporzionato" conclude Acquaroli.

11/02/2022 23:10
Covid - Riprendono le visite presso gli ospedali, ma solo per 45 minuti. Ecco le modalità

Covid - Riprendono le visite presso gli ospedali, ma solo per 45 minuti. Ecco le modalità

Il programma studiato dal Governo per un graduale ritorno alla normalità post pandemia si arricchisce di un nuovo provvedimento. Dal 10 marzo, infatti, sarà previsto il rispristino delle visite parentali presso le strutture ospedaliere. Ma per non più di 45 minuti al giorno. A reintrodurre il permesso è l’emendamento approvato nelle ultime ore dalla Commissione Affari Sociali, con una riformulazione del decreto governativo antecedente - in scadenza il 22 febbraio - e presentato da Annamaria Parente e Davide Faraone, parlamentari di Italia Viva “Era necessaria una norma che facesse chiarezza e ristabilisse uniformità – ha dichiarato Parente – e l’iter per l’approvazione finale di Camera e Senato non dovrebbe comportare problemi. Con questo emendamento abbiamo colto le istanze di tante associazioni e persone singole, testimoniando le forti difficoltà e sofferenze nel non poter far visita ai propri parenti ricoverati gravemente in ospedale. Il nostro obbiettivo è dare dar tempo ai direttori sanitari di tutte le strutture per potersi organizzare” A causa dell’ultimo picco dei contagi – oltre che della situazione generale da due anni a questa parte – ai familiari è stato consentito finora solamente di sostare in sala d’attesa con orari molto brevi. In virtù del termine dello stato di emergenza (31 marzo), l’accesso presso le Rsa potrà avvenire secondo il rispetto delle norme anti Covid: mascherina Ffp2, e certificato di completamento del ciclo di vaccinazione primario più guarigione (con tampone) oppure con dose booster (senza tampone).

11/02/2022 21:20
Marche - Expo Dubai 2020 promuove la regione. "Siamo la terra dell'eccellenza"

Marche - Expo Dubai 2020 promuove la regione. "Siamo la terra dell'eccellenza"

A Dubai le Marche si promuoveranno come “terra dell’eccellenza”. Lo ha anticipato il vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni, in occasione della conferenza stampa promossa, a Cagli (PU), da Townet. La start up ha partecipato, con successo, al Gitex Future Stars Dubai: l'evento tecnologico più grande e importante nell'area Medio Oriente, Africa e Sud Asia (Mena), che attrae pubblico specializzato proveniente da tutto il mondo. Vincitrice del bando emanato dalla Regione e dalla Camera di commercio delle Marche, l’azienda riproporrà anche a Expo Dubai 2020 la propria Smart box: un sistema integrato per l’alimentazione e il controllo di impianti di video sorveglianza e telecomunicazioni. “L’esperienza vissuta da Townet rappresenta un esempio di come la chiave di lettura del sistema produttivo marchigiano debba essere raffigurata all’innovazione – ha dichiarato Carloni – Non a caso, durante la settimana delle Marche che vivremo a Expo Dubai 2020, dal 21 al 26 febbraio, proporremo la nostra come una regione dell’eccellenza, perché è questo l’unico denominatore comune che abbiamo e che dobbiamo valorizzare. Il nostro sistema produttivo - ha aggiunto il vicepresidente - non deve cadere nel controterzismo e nella globalizzazione sfrenata, se non vogliamo rischiare di perdere la grande cultura del saper fare che ci contraddistingue. E il controterzismo si combatte con progetti che costruiscono l'identità innovativa delle Marche come quello di Townet, che consentono di imporci sui mercati ad alto valore aggiunto. Lo spazio va cercato guardano al futuro, prendendo dal passato ciò che è funzionale per essere proiettato nella società del domani”.

11/02/2022 20:45
In 30 a cena nonostante il lockdown: il Tribunale annulla maxi multa al ristoratore di "Io apro"

In 30 a cena nonostante il lockdown: il Tribunale annulla maxi multa al ristoratore di "Io apro"

Una prima vittoria giudiziaria per uno dei leader del movimento "Io Apro". Il Tribunale civile di Pesaro ha annullato la multa da 800 euro inflitta dalla polizia a Umberto Carriera per aver fatto cenare trenta persone, tra cui Vittorio Sgarbi, in pieno lockdown. Quella sera, al ristorante la Grande Bellezza di Mombaroccio, il ristoratore ribelle, tra i fondatore di "Io Apro", decise di sfidare il divieto organizzando la cena malgrado il Dpcm del 3 dicembre 2020 che imponeva la chiusura dei ristoranti alle 18:00, lasciando l'asporto fino alle 22. Umberto Carriera, che era già stato multato, decise di continuare a protestare contro le chiusure organizzando una serie di cene. Quella del 15 gennaio richiamò molta gente e molta polizia. Impugnata la multa, oggi è arrivata la sentenza di annullamento dell'ingiunzione di pagamento con la "disapplicazione del Dpcm del 3 dicembre 2020" scrive il giudice Flavia Mazzini. Le motivazioni tra un mese. Per Carriera, difeso dall'avvocato Lorenzo Nannelli di Firenze, "la verità si fa strada, sta trionfando la giustizia”. (Fonte Ansa)

11/02/2022 11:22
Vaccini, nel 2021 morte 22 persone dopo la somministrazione. Con Pfizer e Moderna le reazioni peggiori

Vaccini, nel 2021 morte 22 persone dopo la somministrazione. Con Pfizer e Moderna le reazioni peggiori

Ventidue decessi su cento milioni di somministrazioni totali. Un caso di reazioni avverse ogni milione di inoculazioni. Sono questi i numeri riportati dall'ultimo studio di Aifa in merito alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Nello specifico, nel periodo compreso tra il 27/12/2020 e il 26/12/2021, sono stati 10 i morti per trombosi legati ai vaccini a Pfizer e Moderna, mentre negli altri casi si parla di «fallimenti vaccinali» o «eventi sistemici» su persone fragili. Le segnalazioni di eventi avversi accertati nell’arco di 14 giorni dalla profilassi ammontano a 758, dato che inizia a calare dopo la terza dose. La maggiore sorveglianza da parte della Rete nazionale di Farmacovigilanza evidenzia poi quelle che sono le patologie più preoccupanti emerse dopo la vaccinazione, escludendo i sintomi più comuni come febbre, cefalea o dolori muscolari. Fra questi l'anafilassi (grave reazione allergica acuta) imputata per un totale di circa 28 segnalazioni legate ai due vaccini m-Rna. Segue la "trombocitopenia trombotica" o trombosi (embolie, complicanze dei seni intracranici o cerebrali) dove, nell'età media compresa fra i 40 e i 60 anni (più colpite le donne), i maggiori casi sono imputati stavolta ad AstraZeneca e Johnson & Johnson.  Fra le altre, "paralisi acuta del nervo facciale", "sindrome di Guillain-Barré" o paralisi ascendente, "miocarditi" e "pericarditi", dove i vaccini Pfizer e Moderna tornano a incidere maggiormente sui casi, colpendo anche la popolazione più giovane di età compresa fra i 12 e i 40 anni.     

10/02/2022 13:15
Covid Marche, i nuovi casi scendono sotto soglia 3mila: Macerata seconda provincia per contagi

Covid Marche, i nuovi casi scendono sotto soglia 3mila: Macerata seconda provincia per contagi

Confermata la decrescita dei contagi nelle Marche, un trend che lascia intatte le speranze di un ritorno in zona gialla a stretto giro. Sono 2.935 i nuovi positivi (ieri erano 3.213) con un tasso di positività del 41% (dal 39,7%) sui 7.158 tamponi analizzati (ieri erano 8.087). Continua anche la discesa dell'incidenza, che oggi si attesta a 1.289,12 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.400,89). Rimane sempre Ancona la provincia più colpita con 836 casi, seguita da Macerata (675), Pesaro Urbino (536), Ascoli Piceno (414) e Fermo (359); sono 119 i contagiati provenienti da fuori regione. Tra gli ultimi positivi sono 527 le persone che accusano sintomi (lievi, severi o critici); i casi comprendono 916 contatti stretti di positivi, 806 contatti domestici, 35 in ambiente di scuola/formazione, quattro in setting lavorativo, otto in ambiente di vita/socialità, uno sia in setting assistenziale sia in setting sanitario. Per quanto riguarda le fasce d'età, si confermano quelle tradizionalmente con più infetti ad essere le più colpite. Sono infatti 770 positivi per i 25-44enni e 663 per i 45-59enne. Attenzione anche ai casi tra i più piccoli, con 817 contagi tra gli under 18. La fascia più esposta è quella degli studenti delle superiori: sono stati infatti 241 i casi nella fascia tra 14 e 18 anni, mentre calano i positivi tra gli alunni delle elementari (239 casi).  Nelle ultime 24 ore sono dimunuiti a 361 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-6 rispetto a ieri), dei quali 50 in Terapia intensiva (-1 rispetto alle ultime 24 ore) e 311 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 68 (+2) e quelli in reparti non intensivi 243 (-7 rispetto a ieri) mentre 41 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risulta anche un decesso correlato al Covid: un 82enne di Cingoli spirato all'ospedale di Jesi.   

10/02/2022 12:24
Pnrr, la bozza Sanità alla prova delle Aree Vaste. Saltamartini: "Il Piano è pronto, siamo nei tempi"

Pnrr, la bozza Sanità alla prova delle Aree Vaste. Saltamartini: "Il Piano è pronto, siamo nei tempi"

Si terranno tra domani e venerdì le Assemblee con i sindaci delle cinque Aree Vaste delle Marche per la presentazione e la discussione della bozza definitiva del Pnrr relativo alla sanità marchigiana. Domani, 10 febbraio, alle 13:30 sarà la volta dell'Av2 della provincia di Ancona, a seguire l'Av3 di Macerata e l'Av1 della provincia di Pesaro Urbino. Nella giornata di venerdì invece gli incontri con l'Av4 di Fermo e l'Av5 di Ascoli. "Il Piano è pronto - ha detto l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - ma vogliamo ulteriormente condividerlo con i territori prima della approvazione definitiva. Gli investimenti da fare sono importanti e vanno utilizzati per andare incontro alle esigenze reali dei cittadini, per cui le osservazioni degli enti locali sono fondamentali". Le assemblee, programmate per giovedì scorso, sono state rinviate per esigenze programmatiche e istituzionali legate alla pandemia. Nei prossimi giorni la bozza verrà presentata anche alle parti sociali, agli ordini professionali e ai comitati dei cittadini. La Missione 6 Salute del Pnrr si articola in due componenti: reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale, e poi innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale. Allo stato attuale per la componente 1 sono previsti stanziamenti per quasi 43 milioni per la realizzazione di 29 Case di Comunità, 23 milioni per 9 Ospedali di Comunità e quasi 2,6 milioni per 15 Centrali Operative Territoriali. I Piani Operativi Regionali vanno perfezionati entro il 28 febbraio con le relative Schede di Intervento. "Siamo perfettamente nei tempi previsti - conclude Saltamartini - abbiamo dovuto apportare delle minime variazioni per via delle richieste avanzate solo in questi giorni dal Ministero". La bozza del Pnrr Sanità infine verrà discussa in Consiglio Regionale per il confronto con le opposizioni prima della approvazione definitiva in Giunta.

09/02/2022 19:27
Scuola Marche, le scelte degli studenti: il 56,4% opta per i Licei, in crescita il dato dei Professionali

Scuola Marche, le scelte degli studenti: il 56,4% opta per i Licei, in crescita il dato dei Professionali

Cresce l’interesse per gli Istituti tecnici e professionali, scelti rispettivamente dal 30,4% e dal 13,2% dei ragazzi e delle ragazze delle Marche. I Licei, con i loro diversi indirizzi, restano in testa nelle preferenze delle studentesse e degli studenti: vengono scelti dal 56,4% dei neoiscritti. Questi i primi dati che emergono sulle iscrizioni online per l’anno scolastico 2022/2023 che si chiuderanno questa sera. Le iscrizioni riguardano le classi prime di Primaria, Secondaria di primo e secondo grado, dei percorsi di Istruzione e formazione professionale. In tutti questi casi la procedura si è svolta online. I Licei continuano a essere scelti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti alle prese con la scelta di cosa studiare dopo la Secondaria di primo grado, ma con una lieve flessione. Un anno fa il 57,8% dei ragazzi preferiva un indirizzo liceale, quest’anno sono il 56,4%. Il Classico passa dal 6,5% dello scorso anno al 5,9%. Il 35,4% delle iscrizioni va ai Licei scientifici. Nell’ambito dei percorsi scientifici a essere in calo è la scelta relativa all’indirizzo tradizionale: un anno fa riguardava il 15,1% dei neoiscritti, quest’anno si scende al 12,4%. Il 7,8% delle studentesse e degli studenti opta per il Linguistico. Crescono il Liceo delle Scienze umane (7,6%) e l’Artistico (6,8%). Stabili i Licei musicali e coreutici (0,6%). Gli Istituti tecnici salgono al 30,4% delle scelte. In particolare, il Settore Tecnologico è scelto dal 20,9%, il Settore Economico dal 9,5%. L’interesse per gli Istituti professionali cresce di un punto, arrivando al 13,2%.  Oltre il 91% degli utenti si ritiene soddisfatto dal funzionamento delle iscrizioni online sia in termini di facilità della procedura che per il tempo risparmiato. Quest’anno, per accedere alla procedura online era necessario avere una identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). La risposta relativa alle iscrizioni arriverà alle famiglie tramite e-mail.

09/02/2022 18:09
Marche - La Sanità è destinata a peggiorare, nonostante il PNRR. Ecco perché

Marche - La Sanità è destinata a peggiorare, nonostante il PNRR. Ecco perché

Le mancate riforme e revisioni dei modelli sanitari attesi da anni e richiesti a gran voce negli ultimi due hanno solo reso più evidente il profondo stato di confusione in cui riversa il Ministero della Salute in Italia. Segno di un’emergenza pandemica gestita in maniera fallimentare. Dal Piemonte alla Calabria mancano 17 mila medici e 350 mila infermieri per raggiungere gli standard fissati a livello europeo dall’Ocse, per cui servirebbero almeno 8,8 infermieri ogni mille abitanti. L’Italia invece si ferma a 5,6. Di più: la carenza del comparto infermieristico – il più sfruttato durante l’emergenza, oltre che il più vessato dal punto di vista stipendiale (previsti entro febbraio tagli fino a 500 euro) – non è stato nemmeno compensato dai cosiddetti rinforzi arrivati durante la prima ondata di contagi. Il motivo? Troppe assunzioni a tempo determinato: delle 83.180 figure iniziali solo 17.151 sono state stabilizzate a livello contrattuale, di cui 8,7 mila nuovi infermieri. Tutti gli altri hanno lasciato la trincea all’alba della variante Omicron. PER FARE CHIAREZZA Gli ultimi dati aggiornati da Istat nel 2019 rendono conto di 603.856 operatori sanitari, e circa 330 mila OSS. Ma ad oggi il primo dato sembra essersi sensibilmente ridimensionato (fra decessi, abbandoni e sospensioni), così come il secondo del quale però non vi è alcun Albo di riferimento per essere appurato ufficialmente. L’ASUR Marche contava nel 2019 circa 13.795 dipendenti così distribuiti: 2.176 (Area Vasta 1), 4.084 (Area Vasta 2), 3.403 (Area Vasta 3), 1.651 (Area Vasta 4), 2.481 (Area Vasta 5).* A questi vanno aggiunti i 1.411 operatori sanitari reclutati durante l’emergenza Covid, di cui 1.246 precari fra medici (292), infermieri (601) e altro personale (353). Stabilizzati solo 165. Inoltre, tanto per la categoria medici/infermieri quanto per gli operatori socio sanitari non è consultabile alcun Elenco Regionale di iscrizione, per il quale solo un anno fa è stata presentata una proposta di legge (n 32 del 4 marzo 2021) rimasta ferma. QUINDI? Chi pensa che i 20 mld del PNRR destinati alla Salute in Italia (ad oggi 15,63 accertati in via ufficiale) riusciranno a tamponare in maniera significativa le varie criticità, dovrà ricredersi. Solo la metà dei fondi, infatti, verrà utilizzata per realizzare 1.288 case di comunità, 602 centrali operative territoriali per l’assistenza domiciliare e 381 ospedali di comunità per le cure di lunga degenza. Il resto verrà dirottato su digitalizzazione, innovazione e ricerca. Risultato? Per evitare che le strutture restino vuote sarà necessario entro 5 anni assumere almeno 30.485 infermieri, ma senza sapere quali soldi verranno impiegati per la loro formazione – dato che il Ministero della Salute non dispone delle risorse necessarie. Di conseguenza il debito italiano rispetto al PNRR vedrà aumentare i propri oneri, dato che solo per il personale sanitario neo assunto bisognerà in qualche modo garantire le retribuzioni. In mancanza di riforme radicali l’orizzonte dei nuovi tagli alla sanità appare inevitabile, con conseguente nuova carenza di medici e infermieri. Inoltre, bisogna tenere conto del 28 febbraio 2022, la deadline stabilita dal Governo per lasciar presentare a ciascuna regione il proprio progetto di risanamento della Sanità locale. La bozza presentata il 20 gennaio scorso in giunta dall’assessore Filippo Saltamartini – secondo il progetto “Italia Domani” - vuole sfruttare i primi 182 mln assegnati del PNRR distribuendoli fra servizi territoriali (come case della salute e ospedali di comunità) e adeguamento strutturale, tecnologico e digitale della rete ospedaliera. A livello nazionale, difficile non temere anche per il futuro più imminente una vera e propria battaglia fra le regioni nel tentativo di accaparrarsi quanti più fondi possibili. Con il rischio – nemmeno così assurdo - per qualcuno di fare carte false. Di sicuro, a rimetterci saranno le certezze di cura per gli italiani. *dati PIANO PERFORMANCE 2021-2023 Asur Marche

09/02/2022 10:30
Marche, sempre più danni alle produzioni agricole: nuovo piano per il contenimento dei piccioni

Marche, sempre più danni alle produzioni agricole: nuovo piano per il contenimento dei piccioni

La Regione Marche mette in campo due misure: la prima (Dgr 79) rivolta al contenimento del nuovo piano di controllo del piccione (Columba Livia domestica) e la seconda riguardante il calendario venatorio 2021/2022 per l’allenamento dei cani per i mesi di febbraio e marzo 2022. La giornata ha segnato un cambio di rotta della Regione rispetto al Piano di controllo del piccione approvato il 27 novembre 2018, a favore di una gestione che prende le mosse dalle azioni sperimentate per il contenimento del cinghiale (DGR n. 1469 del 8 novembre 2018). Tale misura autorizza, di fatto, i proprietari o conduttori di fondi in cui si manifestano danni alle produzioni agricole causate da piccioni, a eseguire interventi direttamente sui terreni di cui gli stessi sono titolari. Questo cambiamento si è dimostrato necessario viste l’inefficacia delle misure precedenti che evidenziavano tempi di intervento tali da non contrastare l’aggravamento dell’impatto sulle produzioni agricole. L’azione di riduzione numerica tramite abbattimento con sparo ha dimostrato anch’essa un effetto limitato a un arco temporale ridotto, talvolta di alcune ore, per cui i piccioni tornano sulla stessa coltura dopo breve tempo.  Per quanto concerne il Dgr 80, la Regione Marche approva il calendario per l’allenamento dei cani per i mesi di febbraio e marzo 2022, che prevede le uscite nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica. La Giunta regionale conferma le zone della passata stagione venatoria, a eccezione della Zona denominata “Donico” ricadente nel Comune di Cagli, e il Territorio della A.R. denominata “Monteguiduccio”, ricadente nel comune di Montefelcino. Tutte le località sono divise per territorio provinciale e l’attività di allenamento potrà svolgersi dall’alba al tramonto. In riferimento alle prescrizioni contenute nel vigente Piano Faunistico Venatorio Regionale sono state individuate le zone sulle quali sarà possibile, effettuare l’attività prevista; l’elenco sarà disponibile presso tutti gli ATC di pertinenza e verranno messe a disposizione di chiunque le necessiti. Il Vice Presidente della Regione Marche con delega alla caccia e pesca nelle acque interne Mirco Carloni si dice soddisfatto per aver portato a termine “un percorso tutt’altro che scontato che va nella direzione di una gestione integrata delle criticità, soprattutto per le tante misure afferenti tematiche sia del mondo venatorio che agricolo”. Le due Dgr sono già visibili sul sito della Regione per poter essere consultate da chiunque voglia usufruirne.   

08/02/2022 16:24
Covid, oltre 3mila casi oggi nelle Marche: quasi il 30% dei contagi è tra under 18, cala l'incidenza

Covid, oltre 3mila casi oggi nelle Marche: quasi il 30% dei contagi è tra under 18, cala l'incidenza

Nel secondo giorno di arancione per le Marche, i numeri dei contagi tornano a salire sebbene ieri avessero riflettuto - è bene sottolinearlo - l'effetto domenica con meno test effettuati. Sono 3.152 i nuovi positivi (ieri erano 1.022) con un tasso di positività del 38,4% (dal 37,5%) sugli 8.219 tamponi analizzati (ieri erano 2.722). Continua la discesa dell'incidenza, che oggi si attesta a 1.512,58 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.714,39). Rimane sempre Ancona la provincia più colpita con 876 casi, seguita da Macerata (715), Pesaro Urbino (553), Ascoli Piceno (473) e Fermo (425); sono 110 i contagiati provenienti da fuori regione. I soggetti con sintomi sono 602, i casi in fase di approfondimento epidemiologico sono 759, i contati stretti di casi positivi 898, i contatti domestici 814, i positivi in ambito scolastico formativo 48. Per quanto riguarda le fasce d'età, si confermano quelle tradizionalmente con più infetti ad essere le più colpite. Sono infatti 837 positivi per i 25-44enni e 731 per i 45-59enne. Attenzione anche ai casi tra i più piccoli, con 917 contagi tra gli under 18. La fascia più esposta è ancora quella dei bambini delle scuole elementari: sono stati infatti 317 i casi nella fascia tra 6 e 10 anni. Le Marche, da ieri in zona arancione per lo sforamento delle tre soglie previste, secondo i dati forniti dalla Regione, sarebbero di nuovo sotto uno dei tre parametri che hanno determinato il passaggio di fascia: nell'ultima giornata si è registrato un ulteriore calo di pazienti in Terapia intensiva che ora sono 50 (-2 rispetto a ieri), un valore che fa diminuire la saturazione Covid in questo tipo di reparto al "19,5%" (soglia 20%) rispetto ai "256 posti" disponibili. Nel complesso, in un giorno -11 ricoverati che nella regione si attestano ora a 366. Anche in Area medica (1.027 posti letto), comunica ancora la Regione, i valori superano di poco la soglia per la zona arancione (30,7% rispetto al 30%). In totale sono 316 (-9 rispetto a ieri) i degenti in Area medica (reparti di Terapia Semintensiva e reparti non intensivi). Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano 9 decessi correlati al Covid: una 81enne di Monte San Vito, un 89enne di Pesaro, un 102enne e una 68enne di Fano, un 60enne di Porto Recanati, una 88enne di Montemarciano, un 62enne di Castel di Lama, un 81enne di Martinsicuro e una 94enne di Tolentino. 

08/02/2022 11:00
INTERVISTA – La mobilità delle Marche alla prova del PNRR. “Siamo pronti per la ripartenza”

INTERVISTA – La mobilità delle Marche alla prova del PNRR. “Siamo pronti per la ripartenza”

Il 28 febbraio 2022 sarà una data decisiva: le Regioni presenteranno ufficialmente i vari progetti di “ripartenza” che saranno finanziati con i fondi del PNRR. Ciascuna delle macro-categorie interessate dal Piano “Italia Domani” dovrà tenere conto delle cifre già predisposte e rispondenti ai criteri fissati dal Governo. Il discorso vale naturalmente anche per gli interventi alle “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, del valore di 25,40 miliardi di euro. Anche la Regione Marche si appresta a definire gli ultimi dettagli per quello che sarà il bilancio finale auspicato, con l’obbiettivo non solo di favorire la continuazione di quei lavori rimasti bloccati a causa della pandemia – complice  anche la carenza dei materiali – ma anche la programmazione di nuovi, importanti progetti volti a migliorare l’esperienza del trasporto pubblico e privato. Sul tema è intervenuto l’Assessore al Bilancio e Ricostruzione, Guido Castelli. Come sta procedendo il piano di riassetto della mobilità? Stiamo cercando di progettare al meglio quello che sarà il ritorno alla normalità. Nel momento in cui la pandemia mollerà la presa vogliamo essere all’altezza di quelle che saranno le sfide successive, e che presuppongono un grande sistema di valorizzazione della nostra mobilità. Nello specifico cosa avete in programma di fare? Partiamo innanzitutto dall’azione di sollecitazione del trasporto pubblico: quindi, sostenere tutte le scelte del consumatore, generare condizioni di vantaggio anche attraverso agevolazioni tarrifarie, in modo che tutti i cittadini possano scegliere come spostarsi senza problemi. Vogliamo attivare dei finanziamenti che possano consentire la sostituzione di autobus e di convogli ferroviari vetusti con mezzi di ultima generazione. Quanto denaro pensate di dover investire? Come Regione Marche la volontà è quella di impiegare circa 47 milioni di euro nei prossimi due anni per il rinnovo dei mezzi, e poco meno di 10 milioni di fondi PNRR per avere almeno due convogli ferroviari di ultima generazione. La gente vuole poter tornare a viaggiare su trasporti sicuri e performanti. Qual è il progetto più a breve termine? Sicuramente l'attuazione  della “Carta Tutto Treno Marche” approvata in giunta nelle ultime ore: lo scopo è incentivare con risorse regionali la scelta di chi già viaggia abitualmente sui treni locali e a lunga percorrenza. Inoltre, questa collaborazione con Trenitalia vuole migliorare anche il rapporto con i più giovani, aiutandoli a familiarizzare sin dalla scuola primaria con l’uso del treno per le gite. Che tipo di difficoltà avete riscontrato negli ultimi mesi? L’ultimo picco di pandemia ha costretto molti conducenti alla quarantena. L’unico modo di contenere i contagi sui treni era sopprimere alcune corse. Per il trasporto su gomma, invece, il dramma è stato non solo mettere a disposizione bus sostitutivi, ma trovare anche chi li guidasse. L’amministrazione ha avuto grosse difficoltà in questo senso, ma fortunatamente le aziende si sono comportate bene. Qual è lo stato dei lavori per quanto riguarda la Quadrilatero e la SS 77 della Val di Chienti? Il completamento di alcune opere finora è previsto per il 2023 ma non mi sento di dare per certa alcuna tempistica: sarebbe da spegiudicati.  

08/02/2022 10:00
Costa: "Niente più mascherine all'aperto dall'11 febbraio". Attesa per il provvedimento

Costa: "Niente più mascherine all'aperto dall'11 febbraio". Attesa per il provvedimento

"In arrivo un provvedimento del Ministero della Salute per togliere le mascherine all'aperto su tutto il territorio nazionale senza distinzione di colore per le regioni a partire dall'11 di febbraio", lo ha detto all'Ansa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. "Questo è un segno di speranza per tutti gli italiani", ha aggiunto. "Subito dopo sarà l'occasione - ha proseguito Costa - per decidere se toglierle anche in zona gialla e arancione con un provvedimento del Ministero della Salute condiviso con il Cts. Ma direi che già oggi non vedo grandi differenze tra zone gialle e arancioni perchè i contagi sono in calo e la campagna vaccinale va molto bene. Bisogna dare un segnale positivo ai cittadini". "Sono d'accordo con la fine dello stato di emergenza al 31 marzo. L'obiettivo del governo è questo. Confido che non venga prorogato e credo che sicuramente ci saranno le condizioni". Così il sottosegretario alla Salute è intervenuto alla trasmissione 'Tagadà' su La7. "Mancano ancora 12-13 milioni di dosi booster. Se procediamo con questo ritmo in 30-40 giorni è facile pensare che per metà marzo avremmo completato la dose booster a 49 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni con la gradualità inizieremo l'allentamento delle misure, anche per gli stadi". A parlare è stato anche il ministro della Salute Roberto Speranza in occasione dell'Agorà del Pd Basilicata sul tema del Pnrr: "Siamo in una fase ancora di lotta contro il Covid anche se ci sono segnali incoraggianti, con una decrescita del 30% dei casi in una settimana. Questo è stato possibile grazie ad una campagna vaccinale straordinaria. In questi giorni stiamo riuscendo a piegare la curva dei contagi senza aver dovuto ricorrere a misure restrittive particolarmente invasive per la vita delle persone". 

07/02/2022 20:13
Si rinnova la partnership fra Regione Marche e Trenitalia: torna la "Carta Tutto Treno"

Si rinnova la partnership fra Regione Marche e Trenitalia: torna la "Carta Tutto Treno"

Un titolo di viaggio speciale, rilasciato a tutti quei passeggeri che hanno la residenza in uno dei comuni della regione. Il rilancio anche per il 2022  - con possibilità di proroga fino al 2023 - della "Carta Tutto Treno Marche" testimonia la rinnovata partnership fra Regione Marche e Trenitalia, secondo uno schema economico che prevede l’impegno da parte di Palazzo Raffaello per un importo di 400.000 euro equamente diviso tra i due anni oggetto dell’accordo.   Il titolo di viaggio "agevolato", previsto e disciplinato dall'azienda del gruppo FdS, sarà affiancato a un abbonamento annuale presso il servizio ferroviario del territorio, permettendo al titolare di accedere ai treni di lunga percorrenza (Frecciabianca e Intercity) che esulano dalle competenze regionali.  Il costo per accedere ai vari Frecciabianca e Intercity - che operano sulla direttrice adriatica o sulla linea romana - sarà di 130 euro per distanze fino a 60 km e di 150 euro per distanze superiori, secondo la tratta indicata sull’abbonamento. La differenza di costo è coperta dalla Regione, dietro presentazione di rendiconto trimestrale da parte di Trenitalia.

07/02/2022 17:45
Covid, quarantena e dad: ancora una rivoluzione delle regole, ecco cosa cambia nelle scuole

Covid, quarantena e dad: ancora una rivoluzione delle regole, ecco cosa cambia nelle scuole

Nuova rivoluzione delle regole anti Covid nelle scuole. A partire da oggi verranno dimezzati i giorni di quarantena per gli alunni delle scuole medie e superiori non vaccinati, mentre scomparirà la dad per gli studenti vaccinati. È questo quanto previsto nella nuova circolare diffusa dal direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, che recepisce le nuove disposizioni del Governo. Vediamo, nel dettaglio, cosa cambia.  SUPERIORI E MEDIE - Con un unico caso positivo in classe, viene confermata l'attività didattica in presenza per tutti gli studenti delle scuole medie e superiori, stante l'obbligo di indossare mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. Non si fanno distinzioni tra alunni vaccinati e non vaccinati. Distinzioni che scattano in caso della presenza nella sezione di due o più casi positivi.  L'attività didattica prosegue in presenza, con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni, per gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo (booster). Stesse disposizioni valgono anche per coloro che sono in possesso di idonea certificazione di esenzione alla vaccinazione. Scatta, invece, la quarantena di cinque giorni per i non vaccinati oppure vaccinati con ciclo completo o guariti da oltre 120 giorni. Al sesto giorno sarà possibile tornare in classe indossando per i successivi cinque giorni la mascherina Ffp2.  ELEMENTARI - Per quanto riguarda le scuole elementari, fino a quattro casi positivi tra gli alunni, l’attività didattica prosegue in presenza per tutti, con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso positivo accertato. Questa misura vale per i bambini che abbiano superato i 6 anni di età, mentre per gli alunni con età inferiore a 6 anni si applica la dad. Non si fanno distinzioni tra alunni vaccinati e non vaccinati.  Con cinque o più casi di positività in classe, invece, scatta la quarantena di cinque giorni per gli alunni non vaccinati oppure vaccinati con ciclo completo o guariti da oltre 120 giorni. Per i successivi cinque giorni dopo il rientro dalla quarantena gli studenti dai 6 anni in su indossano la mascherina Ffp2.  Per gli alunni che hanno concluso il ciclo vaccinale primario o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo (booster) l’attività didattica prosegue in presenza con mascherine Ffp2 fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso positivo accertato (per quanto riguarda gli alunni di età superiore a 6 anni, per quelli con età inferiore a 6 anni si applica la dad).  NIDI E SCUOLE MATERNE (0-6 anni) - Fino a quattro casi di positività l'attività didattica continua in presenza, mentre per i docenti della sezione in cui sono stati riscontrati i casi di positività si dispone l'utilizzo della mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. In caso di cinque o più casi positivi tra i bambini si applica al gruppo classe la sospensione delle attività in presenza, per una durata di cinque giorni e si attiva il Piano scolastico per la didattica digitale.   

07/02/2022 16:53
Carabinieri Forestali, il bilancio del 2021: oltre un milione di euro di multe, incendi boschivi triplicati

Carabinieri Forestali, il bilancio del 2021: oltre un milione di euro di multe, incendi boschivi triplicati

Nel 2021 i Carabinieri Forestali delle Marche hanno accertato 593 illeciti penali, che hanno portato alla denuncia di 496 persone all'Autorità Giudiziaria. In ambito di attività sanzionatoria amministrativa, contestati 2.415 illeciti che hanno comportato sanzioni comminate per un importo complessivo di oltre un milione di euro (1.020.954,17). I controlli nel settore della tutela del territorio e delle aree protette sono stati 37.793 e rappresentano l'ambito di maggiore impegno dei Carabinieri Forestali (58% dei controlli). Accertati 76 reati e 715 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 117.696,06 euro. Per la tutela della flora e della fauna selvatica e in ambito maltrattamento degli animali, sono stati eseguiti 16.900 controlli, dai quali sono emersi 122 reati segnalati all'Autorità Giudiziaria. Accertati 793 illeciti amministrativi per un importo sanzionato pari a 326.373,68 euro. Tra le attività poste in essere a tutela della fauna e flora a rischio di estinzione dalle normative internazionali, si annoverano quelle svolte nel settore della Cites (Convenzione Internazionale per la Tutela delle Specie in via di Estinzione) e nel settore Eutr/Flegt sul contrasto all'importazione e al commercio illegale di legno e prodotti da esso derivati proveniente da tagli illegali e/o da interventi di disboscamento. Complessivamente i due Nuclei Carabinieri Cites (Ancona e Fermo) hanno effettuato 811 controlli accertando 14 reati e 15 illeciti amministrativi per un importo contestato pari a 36.150 euro. Rilasciate 802 certificazioni Cites riguardanti l'importazione e/o l'esportazione di oggetti realizzati in materiale appartenente a specie protette, come ad esempio avorio o pellami di serpente o coccodrillo. Quanto alle azioni di prevenzione e repressione degli incendi boschivi: 1.015 controlli, 99 reati, 50 illeciti amministrativi accertati per un importo sanzionato pari a 9.602,00 euro. Favoriti dall'andamento climatico, nell'arco del 2021 si sono verificati 84 incendi boschivi (il triplo rispetto allo scorso anno) che hanno interessato una superficie totale percorsa dal fuoco di circa 366 ettari (superficie boscata 111 ettari; superficie non boscata 255 ettari).

06/02/2022 16:13
Sanità, gli infermieri sfidano la Regione: “Basta chiacchiere, ascoltateci”

Sanità, gli infermieri sfidano la Regione: “Basta chiacchiere, ascoltateci”

“CGIL, CISL e UIL hanno fallito nel loro intento di rappresentare la nostra categoria: vogliamo riprenderci il ruolo sindacale che fino ad oggi la politica ci ha negato”. Con queste parole i rappresentanti del Nursind sono tornati ad attaccare i “colleghi firmatari” – accusati di aver sottoscritto un contratto non dignitoso che ha peggiorato le condizioni economiche e normative dei dipendenti del comparto. La causa scatenante? Presunte pressioni politiche sugli stessi sindacati, che adesso tentano di sollecitare la Regione Marche affinché si intervenga al più presto sulla situazione drammatica in cui l’intera divisione infermieristica versa negli ultimi due anni. «Abbiamo chiesto molte volte la collaborazione con le istituzioni – ha dichiarato Elisabetta Guglielmi, responsabile provinciale del Nursind – ma abbiamo ricevuto solo pacche sulle spalle. Leggere poi di scaramucce tra politica e sindacati non è rispettoso per nessuno, ci dovrebbe essere una unità di intenti volta a migliorare e ottimizzare la sanità regionale». Poca trasparenza nella gestione sanitaria, pronto soccorso sovraffollati, personale sempre più decimato, tagli sugli stipendi, precarietà di apparecchiature mediche, disparità salariali, ferie mancate e zero permessi. Gli infermieri non firmatari sono ancora in attesa del “tavolo di confronto” con le forze politiche. «Siamo lieti che ci sia un’apertura da parte delle forze politiche – prosegue Guglielmi – ma adesso l’attenzione sulla Sanità va posta a 360°. E soprattutto servono azioni concrete e celeri, perché le parole non guariscono e non pagano. Chi prende decisioni da dietro una scrivania è figlio di una gestione “medico centrica”, poco rispettosa degli infermieri. E che non sa cosa significhi stare in corsia col camice addosso per 8 ore: bardati, sudati, con tre paia di guanti, dove ogni azione diventa uno sforzo sovraumano. Auspichiamo – conclude Guglielmi - di poter presto sedere ai tavoli regionali per poter al meglio rappresentare come Nursind chi oggi produce salute rispetto a chi non fa che prendere scelte senza nemmeno considerarci».

05/02/2022 17:00
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