Grave incidente questa mattina a Cantiano, in provincia di Pesaro-Urbino, dove un'auto è precipitata per quattro metri nel fiume Burano. La persona coinvolta è stata immediatamente soccorsa e trasportata in elisoccorso all’ospedale Torrette di Ancona in stato di ipotermia.
L’episodio è avvenuto intorno alle 12:30, quando i vigili del fuoco sono intervenuti sul luogo del sinistro. Il veicolo coinvolto trasportava due donne: la conducente era già scesa dall’auto prima che questa precipitasse nel fiume. Secondo le prime ricostruzioni, il mancato inserimento del freno a mano potrebbe essere stata la causa dell’incidente, permettendo al mezzo di muoversi fino a sfondare il guard rail e finire in acqua.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri, che stanno effettuando accertamenti sulla stabilità e l’integrità del guard rail. Si ipotizza, infatti, che la barriera non fosse ben fissata o fosse in fase di ristrutturazione, motivo per cui potrebbe non aver retto l’impatto con l’automobile.
Dopo il soccorso alla donna rimasta all’interno del veicolo, i vigili del fuoco hanno avviato le operazioni di recupero del veicolo dal fiume. L’intervento, piuttosto complesso, è durato alcune ore prima che il mezzo venisse estratto dall’acqua. Le indagini proseguono per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità legate alla sicurezza della strada.
(Foto di repertorio)
La Giunta regionale ha approvato il rinnovo e la prosecuzione dell’Accordo con il Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche (S.A.S.M.). L'intesa conferma e potenzia le attività di soccorso, salvataggio e recupero, oltre alle fondamentali operazioni di formazione, addestramento e gestione, essenziali per garantire interventi tempestivi ed efficaci sia in ambito sanitario sia in situazioni di emergenza di diversa natura.
"Rafforziamo e valorizziamo il ruolo del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, cruciale negli interventi di soccorso condotti in territori impervi, montani e in grotte, per il recupero e il trasporto sanitario delle persone infortunate e in situazioni di pericolo, negli incidenti agricoli in ambienti difficili, in stretta collaborazione con il Sistema di emergenza-urgenza sanitaria della Regione Marche - dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini -. Abbiamo potenziato la presenza del tecnico di elisoccorso, che sarà operativo per un periodo di tempo più prolungato, a partire già dall'alba, per garantire la tempestività nelle attività di soccorso anche in questa fascia della giornata quando iniziano le escursioni in montagna, che si intensificano nel periodo primaverile-estivo. Inoltre aumentiamo anche le risorse messe a disposizione di questo importante servizio, che erano ferme al 2018.
"Garantiamo così agli escursionisti marchigiani e ai turisti, soccorsi più capillari e rapidi in ambiente ostile, con ospedalizzazione più veloce in ogni territorio. Una tutela importante anche per i lavoratori delle aree interne, come allevatori, agricoltori e pastori che vivono queste zone a rischio spopolamento".
L’accordo, che prevede un impegno finanziario annuale di 370.000 euro, conferma la collaborazione tra gli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e il S.A.S.M., riconoscendone il ruolo essenziale nelle operazioni di soccorso in ambienti ostili e difficili. Attraverso tecnici specializzati, il S.A.S.M. garantirà la presenza di squadre di soccorso su base provinciale, una squadra dedicata agli interventi speleologici e un Tecnico di elisoccorso operativo presso la base di Fabriano San Cassiano.
L'importanza del Tecnico di elisoccorso è fondamentale negli interventi che richiedono l'uso del verricello, assicurando sia il buon esito delle operazioni sia la sicurezza del personale sanitario a bordo (medici e infermieri). A tutela di una copertura oraria più ampia, il servizio sarà garantito dall’alba al tramonto, con particolare attenzione al periodo primaverile ed estivo, quando il rischio di incidenti in montagna è più elevato.
L’intesa, firmata dal presidente della Regione Marche e dal presidente del S.A.S.M., incarica l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, in qualità di titolare del servizio di elisoccorso, di stipulare una specifica convenzione con il S.A.S.M.
Questo accordo, in linea con la normativa nazionale che disciplina la funzione di pubblica utilità del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, consente a tutte le componenti regionali coinvolte nella gestione delle emergenze (Centrali di emergenza sanitaria, elisoccorso, Protezione Civile) di avvalersi del supporto altamente qualificato dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche. Un impegno concreto per garantire un servizio di emergenza efficiente, tempestivo e sicuro in ogni angolo del territorio regionale.
Cercatore di funghi scopre un vaso pieno di cocaina: sequestrati 900 grammi di droga. La scoperta è avvenuta nelle scorse ore in località Cesane di Urbino, dove un uomo, mentre cercava funghi in un'area boschiva insieme al suo cane, si è imbattuto in un vaso di vetro sigillato e parzialmente interrato.
Spinto dalla curiosità, l'uomo ha aperto il barattolo e ha trovato al suo interno numerosi involucri in cellophane di diverse dimensioni e peso, contenenti una sostanza biancastra. Insospettito, ha subito contattato i Carabinieri, che sono giunti sul posto per effettuare le verifiche del caso.
Gli accertamenti hanno confermato che si trattava di cocaina, per un peso complessivo di circa 900 grammi. Una quantità che, se immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 50mila euro. La droga è stata sequestrata e sarà sottoposta ai previsti esami di laboratorio per determinare con precisione la composizione e il principio attivo.
Nel frattempo, i carabinieri hanno avviato indagini per risalire ai responsabili del traffico di stupefacenti e individuare eventuali collegamenti con il mercato della droga locale.
A metà febbraio, una delegazione dell’associazione Amici Per ODV di Tolentino, composta da Fabiola Caporalini, Pierluigi Tordini e Giovanni Mosca, è partita per il Burkina Faso, per seguire le attività e i progetti di cooperazione internazionale portati avanti nell’Africa Subsahariana da oltre 17 anni.
I volontari hanno visitato il centro Abasmei, alle porte della capitale Ouagadougou, dove Rosalie Kanzyomo ospita una settantina di malati mentali raccolti dalla strada a cui presta cure e accoglienza. I pazienti, di solito allontanati dalle famiglie per l’impossibilità di prendersene cura, vengono alloggiati con i loro figli. All’infanzia del centro sono stare destinate le risorse del progetto editoriale “Per tutti i colori”, realizzato dal collettivo Scriviperbene nel 2024. Parte dei diritti d’autore di questa pubblicazione, edita da Seri Editore, sono stati dedicati anche alla ristrutturazione della farmacia dell’ospedale di Nanoro, importante presidio sanitario del centro-ovest del Paese.
Sono state consegnati, inoltre, tutti i sostegni e gli aiuti familiari e Giovanni Mosca, venuto in Burkina per inaugurare il pozzo realizzato in memoria del figlio Emanuele, ha avviato, sempre affiancato da Amici Per, una collaborazione familiare con l’associazione Saint Odette, che si occupa di assistenza sanitaria ai bambini malati.
Il momento centrale del viaggio è stato proprio l’inaugurazione del pozzo di Emanuele, nel villaggio di Pabre. L’acqua potabile, fonte di vita e di salute per la popolazione, serve 60 clan familiari. Considerando che ogni clan racchiude un gran numero di persone, fino a venti o trenta, se ne deduce l’impatto effettivo sulla popolazione residente. Inoltre, sono già sorte colture circostanti al pozzo, lavorate dalle famiglie del luogo che ne possono beneficiare. Il pozzo, profondo 80 metri, è dotato di un castello per l’acqua e di pannelli solari, con la possibilità di creare piccole condotte per portare la preziosa risorsa alle zone circostanti.
Giovanni ha tenuto un breve discorso a nome suo e della famiglia. Mosca ha ricordato la memoria del figlio, ma un pensiero forte è andato anche a mamma Laura e ai fratelli di Emanuele, Alessandro e Ludovica, il cui desiderio resta quello di venire a visitare il pozzo in un prossimo viaggio.
In vista delle prossime elezioni regionali, Sinistra Italiana Marche lancia un appello alle forze politiche progressiste: è necessario costruire un “tavolo programmatico” con le forze impegnate a livello nazionale a creare un’alternativa reale alle destre. L’obiettivo è definire una proposta politica che possa essere percepita come credibile e concreta dai cittadini delle Marche.
«L’unità delle forze alternative alle destre – fa sapere Sinistra Italiana Marche – è, certamente, un valore. Ma lo è ancora di più la proposta politica che sarà presentata alle cittadine e ai cittadini di questa regione». È proprio su questo aspetto che SI Marche pone l’accento: una proposta che non solo unisca le forze politiche, ma che sia anche in grado di proporre soluzioni concrete per la regione, lontane dalle dinamiche che potrebbero allontanare i cittadini dalla politica.
Un aspetto fondamentale di questa proposta è che non può includere quelle forze politiche che, secondo Sinistra Italiana, «hanno sostanzialmente scelto la destra». In questo contesto, l’organizzazione esclude esplicitamente Base Popolare, il movimento politico che fa riferimento a Gian Mario Spacca, accusato di essersi avvicinato troppo al centrodestra. Infatti, Base Popolare è balzato agli onori della cronaca politica nelle ultime settimane per il tentativo di affermarsi come attore centrale nelle prossime elezioni regionali, ma questo non viene visto favorevolmente da Sinistra Italiana Marche.
«L’autocandidatura di Raimondo Orsetti a sindaco di Osimo e la benedizione del presidente della Regione, Francesco Acquaroli, – spiega Sinistra Italiana Marche – dovrebbero dire a tutte e a tutti che Base Popolare ha scelto la destra. Una vicenda che, a nostro avviso, dovrebbe essere l’ultimo capitolo di una storia che ha molto a che vedere con il riposizionamento di una parte di ceto politico e poco a che fare con la vita quotidiana delle donne e degli uomini delle Marche».
Con questa dichiarazione, Sinistra Italiana ribadisce la sua posizione chiara: chi si allinea con le forze di destra non può essere considerato parte di un progetto alternativo credibile per la regione.
Un altro punto delicato riguarda il cosiddetto “modello Ursula”, il quale, pur avendo visto in passato l’alleanza tra socialisti e popolari, non è ritenuto adeguato per un’alternativa progressista credibile. Il modello, infatti, ha sempre visto la sinistra all’opposizione, e ora non si ritiene che possa essere una formula vincente per le Marche. «Un progetto alternativo, costruito strizzando l’occhio a chi sembra porsi indifferentemente a sinistra o a destra, non è e non sarà credibile», conclude il partito.
In definitiva, l’appello di Sinistra Italiana Marche è chiaro: l’alternativa alle destre deve essere credibile, radicata nel territorio e coerente con i valori della sinistra. Ogni alleanza che possa confondere il messaggio o che sembri oscillare tra posizioni di sinistra e destra non è considerata una via percorribile.
Con un’ordinanza emessa dal commissario straordinario, Fabrizio Curcio, sono stati erogati oltre 13 milioni di euro per l’alluvione che nel maggio aveva colpito principalmente l’Emilia Romagna oltre alle Marche e alla Toscana.
“Questa ordinanza – ha affermato il presidente Acquaroli – sblocca risorse fondamentali per gli interventi di ripristino e la messa in sicurezza dei territori colpiti. Chiedendo di dedicare un’ordinanza per il nostro territorio abbiamo sbloccato l’erogazione di queste risorse, necessarie per dare risposte alle comunità che hanno affrontato difficoltà a causa dell’alluvione e per le imprese che hanno operato negli interventi di ripristino. Ringrazio il commissario Curcio per la disponibilità e l’ingegner Stefano Babini e la struttura che hanno lavorato per accelerare l’erogazione di questi fondi permettendo ai Comuni di procedere ora sia al pagamento delle imprese che hanno eseguito gli interventi di somma urgenza nel 2023 che alla progettazione e realizzazione delle altre opere”.
L’erogazione dei fondi è avvenuta sulla base di una richiesta specifica effettuata dal presidente Francesco Acquaroli, vicecommissario per l’alluvione del maggio 2023, di avere uno stralcio dell’ordinanza dedicata alle Marche in cui figurano anche interventi nel territorio della Toscana, alternativamente a quella cumulativa per le Regioni coinvolte che riguardava principalmente l’Emilia Romagna. Questo ha permesso di accelerare sui tempi e erogare i fondi attesi da Comuni e Province, senza attendere le procedure ancora in corso in altri territori. Un passaggio che ha permesso l’erogazione più celere delle somme.
L’Ordinanza infatti prevede lo stanziamento di oltre 13 milioni di euro per gli interventi segnalati dai Comuni e dalle Province, principalmente sulla viabilità, sui corsi d’acqua minori e per la sistemazione dei dissesti causati dall’alluvione, e di ulteriori 983.350,43 euro per il rimborso delle attività svolte in somma urgenza nei giorni immediatamente successivi all’evento per liberare le strade e per rimuovere le frane.
I Comuni che beneficiano dei finanziamenti stanziati, sia direttamente o per interventi delle province, sono: Monte Vidon Corrado, Montappone, Corridonia, Mogliano, Monte San Giusto, Tolentino, Macerata, Pollenza, Urbisaglia, Castelraimondo, Camerino, Loro Piceno, San Ginesio, Matelica, San Severino Marche, Caldarola, Belforte del Chienti, Petriolo, Treia, Cingoli, Gualdo, Sant’Angelo in Pontano, Penna San Giovanni, Sefro, Valfornace, Monte San Martino, Gagliole, Sassocorvaro, Auditore, Roccafluvione, Monte Giberto, Fiastra e Colmurano.
Dopo la vittoria del Festival di Sanremo e un tour andato immediatamente sold out, Olly ha annunciato nuove date in giro per l’Italia e fra queste ce n’è anche una nelle Marche. Il 13 marzo del prossimo anno l’artista italiano del momento porterà Balorda Nostalgia e tutti gli altri suoi brani alla Vitifrigo Arena di Pesaro.
Il tour, che segna il debutto di Olly nei principali palazzetti italiani, partirà nell'autunno del 2025 per poi proseguire fino alla primavera del 2026. Dopo il tutto esaurito delle prime date annunciate, l'aggiunta di Pesaro rappresenta un'opportunità in più per i fan marchigiani di vivere dal vivo l'energia travolgente dell'artista. L'attesa è già alle stelle e si prevede una corsa ai biglietti nelle prossime ore.
Prosegue la campagna di controlli ai Bed & Breakfast (B&B), avviata dal Comando generale dell'Arma dei carabinieri e promossa dal Comando carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute. L'iniziativa, che ha avuto inizio lo scorso novembre, ha visto coinvolti i carabinieri del Nas di Ancona, impegnati in un'attività di monitoraggio e verifica delle strutture ricettive sul territorio delle Marche.
Nel corso delle 54 ispezioni effettuate nelle diverse province marchigiane, sono emerse irregolarità in circa l'11% dei casi, con la contestazione di sanzioni amministrative per un totale complessivo di 2.633,33 euro. Le principali problematiche riscontrate riguardano la mancata applicazione delle procedure legate all'autocontrollo HACCP, la pulizia inadeguata dei locali e il mancato possesso di autorizzazioni amministrative. Ecco nel dettaglio i risultati dei controlli suddivisi per provincia:
Provincia di Ancona: sono state controllate 21 strutture ricettive, di cui una segnalata all’autorità sanitaria e amministrativa. È stata elevata una sanzione di 233,33 euro. Provincia di Macerata: le ispezioni hanno riguardato 12 strutture, una delle quali è stata segnalata all’autorità amministrativa locale per l’uso di un dispositivo di accettazione ("Key Box") in contrasto con le direttive ministeriali. Sanzione di 233,33 euro. Provincia di Pesaro Urbino: i controlli su 10 B&B non hanno evidenziato irregolarità, confermando il rispetto delle normative in vigore.
Provincia di Fermo: sono stati verificati 7 B&B, di cui uno è stato segnalato all’autorità sanitaria e amministrativa per irregolarità. La sanzione ammonta a 2.000,00 euro. Provincia di Ascoli Piceno: su 4 strutture ispezionate, una è stata segnalata alla locale Azienda Sanitaria Territoriale (AST) e sanzionata per aver superato la capacità ricettiva. La multa è di 167,00 euro.
La campagna di controlli, che si inserisce in un più ampio piano di vigilanza sulla sicurezza e la salute pubblica, ha l’obiettivo di garantire che tutte le strutture ricettive rispettino gli standard igienico-sanitari previsti dalle normative vigenti.
Oggi, intorno alle ore 13:00, la stazione di Pesaro del Soccorso Alpino e Speleologico Marche è stata attivata per un intervento di soccorso a un mountain biker caduto in una zona impervia, nelle vicinanze di Montiego (PU). L’elicottero Icaro 01, operativo per operazioni di elisoccorso, è stato rapidamente inviato sul posto.
L’equipaggio dell’elisoccorso proveniente dall'Aeroporto di Falconara, ha raggiunto la zona dell'incidente con l’aiuto di un Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, il quale si è diretto autonomamente verso il luogo dell'incidente per garantire un rapido intervento.
Una volta sul posto, il personale sanitario ha stabilizzato e imbarellato il paziente, con l’ausilio di tre tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico. Dopo le prime cure, il mountain biker è stato imbarcato sull'elicottero e trasportato all'ospedale di Torrette per le cure del caso.
La decima edizione del Beer&Food Attraction, organizzata da Italian Exhibition Group, ha riunito a Rimini oltre 600 aziende e 1217 marchi, confermandosi uno degli eventi di riferimento per il settore birrario e gastronomico italiano. Nell’ambito della manifestazione si è svolta la 20ª edizione del concorso "Birre dell'Anno", organizzato da Unionbirrai, che ha premiato le migliori produzioni artigianali del Paese.
A conquistare il titolo di Miglior Produttore Italiano è stato il birrificio artigianale indipendente 50&50 di Varese, che ha ricevuto il massimo riconoscimento per la qualità delle sue birre. La Lombardia si è confermata la regione leader, con 12 ori e un totale di 29 piazzamenti. Sul podio anche il Piemonte e, a seguire, le Marche, che hanno ottenuto 13 riconoscimenti, posizionandosi al terzo posto insieme al Lazio.
Tra i risultati più significativi spiccano quelli della provincia di Macerata, che ha raccolto cinque premi. Il birrificio MalaRipe di Ripe San Ginesio ha conquistato l’argento con la birra Zonarossa, nella categoria strong ale di ispirazione angloamericana, e il bronzo con la Ostberlin, nella sezione dedicata alle birre chiare a bassa fermentazione e basso grado alcolico, di ispirazione europea. Il birrificio MC77 di Serrapetrona ha portato a casa un bronzo con la birra A Promise Kept, tra le birre scure ad alta fermentazione e alto grado alcolico, di ispirazione angloamericana, e un argento con la Fleur Sofronia, nella categoria che include birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, con uso di spezie. Un grande risultato è arrivato anche per il birrificio Il Mastio di Colmurano, che ha conquistato l’oro con la Real IGA Barrel, birra affinata in legno.
A completare il quadro delle Marche ci sono altre otto birre premiate, provenienti dalle province di Ascoli Piceno, Pesaro Urbino e Fermo. Tra queste, spiccano il birrificio Babylon di Ascoli Piceno, che ha ottenuto un argento con la #Thuglife, il birrificio Mukkeller di Porto Sant’Elpidio, premiato con un oro e un argento, e il birrificio Styles di Monte Urano, che ha conquistato due medaglie, tra cui un oro con la Black Eyes, birra scura ad alta fermentazione e basso grado alcolico di ispirazione americana.
L’edizione 2024 del concorso Birre dell’Anno ha confermato la crescita e la qualità della produzione artigianale nelle Marche, regione che si dimostra sempre più competitiva nel panorama nazionale. Con un totale di 13 riconoscimenti, il territorio continua ad affermarsi tra le eccellenze italiane, mettendo in luce la creatività e la maestria dei suoi birrifici indipendenti.
Nel tardo pomeriggio di oggi, una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione nelle Marche, in particolare nelle province di Pesaro, Ancona e Macerata. Il sisma, di magnitudo 5.1, è stato registrato alle 18:43 dalla rete dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
L’epicentro del terremoto è stato localizzato in Croazia, lungo la costa settentrionale, a una profondità di 10 chilometri. Non sono stati segnalati danni significativi nella zona, ma la durata e l’intensità della scossa hanno suscitato preoccupazione tra la popolazione, che ha avvertito un forte movimento del suolo.
Grande interesse alla BIT di Milano per il panel “Il nuovo collegamento ferroviario turistico Monaco di Baviera – Ancona” dove è stato presentato il treno Railjet tra Monaco di Baviera e la costa marchigiana, che sarà operativo dal 17 aprile al 5 ottobre. Presente l’assessore ai Trasporti della Regione Marche, Goffredo Brandoni, che ha sottolineato l’importanza di questa novità per il territorio: “Il prolungamento del collegamento ferroviario rappresenta – ha detto - una straordinaria occasione per aumentare la visibilità delle Marche in Europa. È un passo concreto verso l’integrazione della nostra regione nelle principali reti di mobilità europea, con importanti ricadute economiche, culturali e sociali”.
Il servizio amplia infatti le opportunità di viaggio per i turisti tedeschi e austriaci, migliorando la connettività del territorio marchigiano con il cuore dell’Europa. Grazie alla collaborazione tra la Regione Marche, Deutsche Bahn (DB) e Österreichische Bundesbahnen (ÖBB), il collegamento Monaco-Rimini sarà prolungato fino ad Ancona, toccando le città di Riccione, Cattolica, con fermate anche a Pesaro e Senigallia. Il Railjet 83 partirà da Monaco alle 9.34, arrivando ad Ancona alle 19.10, mentre il Railjet 82 partirà da Ancona alle 11.30 per raggiungere Monaco alle 20.26.
Il Railjet offre un’esperienza di viaggio moderna e confortevole, con 430 posti in classe economica, 86 in prima classe, 16 in business, e 3 per disabili facilmente accessibili grazie agli ingressi a pianale ribassato. A bordo sono disponibili Wi-Fi gratuito, giornali digitali, un ristorante con tavoli e sgabelli da bar, nuove aree snack con distributori automatici, oltre a spazi dedicati per biciclette, sci e snowboard.
“Il tempo necessario a realizzare questo progetto, a cui tengo particolarmente, è stato dettato dalla necessità di risolvere il problema logistico della ricarica del treno,” ha detto Brandoni. “I viaggi saranno giornalieri e, oltre ad estendere il servizio alla nostra regione, abbiamo accolto con piacere l’idea che i collegamenti ferroviari saranno operativi per un periodo più lungo rispetto al passato, dal 17 aprile al 5 ottobre, e non solo durante l'estate. I prezzi dei biglietti saranno accessibili, a partire da meno di 50 euro, e la durata del viaggio sarà inferiore alle 10 ore.
Il treno sarà integrato con un sistema di servizi di trasporto locale, il cosiddetto Link,” ha aggiunto in conclusione l’assessore. “Chi scenderà a Pesaro troverà un collegamento su gomma per Urbino, chi scenderà a Senigallia avrà un collegamento con gli alberghi. Ci sono poi Link tra Porto San Giorgio e Fermo, da Varano di Ancona all’Università Politecnica delle Marche e da Ancona Torrette all'ospedale. Il prossimo progetto prevede un collegamento per chi scenderà ad Ancona per raggiungere la riviera del Conero.
Dal 10 al 16 febbraio torna nelle Marche l'iniziativa nazionale di prevenzione cardiovascolare "Cardiologie Aperte 2025", promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore Hcf Onlus dei Cardiologi Ospedalieri Anmco. Giunta alla sua 19ª edizione, la campagna si pone l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione cardiovascolare e sulla necessità di prendersi cura del proprio cuore.
L'iniziativa coinvolgerà alcune tra le più importanti strutture sanitarie della regione. Aderisce l'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, dove la Cardiologia ospedaliera e Utic sono dirette dal dottor Marco Marini. Sarà protagonista anche l'ospedale Santa Maria della Pietà di Camerino, con la Cardiologia a indirizzo riabilitativo guidato dalla dottoressa Josephine Staine, e l'ospedale San Salvatore di Pesaro, dove Cardiologia e Utic sono sotto la guida del dottor Giovanni Tarsi.
Secondo i dati diffusi dalla Fondazione, le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte a livello mondiale. La prevenzione, quindi, diventa un fattore determinante per ridurre l'incidenza di queste patologie. Durante la settimana, i cittadini potranno contare su un supporto concreto grazie al numero verde 800 05 22 33 , attivo da lunedì 10 a venerdì 14 febbraio, dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Chiamando gratuitamente, sarà possibile ottenere informazioni e consulenze dirette sui problemi legati alle malattie del cuore. A rispondere ci saranno 600 cardiologi Anmco, con un totale di 1.300 ore di consulenza gratuita.
Quest'anno, la Fondazione ha deciso di porre particolare attenzione alla prevenzione di genere. Le donne, infatti, tendono spesso a trascurare la propria salute cardiovascolare, ritardando l'accesso alle cure anche a causa di sintomi meno riconoscibili rispetto a quelli maschili. Durante la settimana di “Cardiologie Aperte”, oltre alla consulenza telefonica, alcune strutture organizzeranno screening cardiologici gratuiti, dibattiti e momenti formativi per sensibilizzare il pubblico su queste tematiche.
Secondo il professor Domenico Gabrielli, Presidente della Fondazione per il Tuo cuore Hcf Onlus e Direttore della Cardiologia dell'Ospedale San Camillo di Roma, la prevenzione è fondamentale in ogni fase della vita. “Le malattie efficaci rappresentano la prima causa di ricovero ospedaliero e di mortalità. La prevenzione è l'arma più efficace per contrastarne l'insorgenza. Deve iniziare dai banchi di scuola e accompagnare ogni fase della vita”, ha dichiarato.
Da oltre vent'anni, la Fondazione per il Tuo cuore si impegna attivamente nella ricerca e nella prevenzione, con iniziative come questa che mirano a ridurre l'incidenza di malattie che colpiscono indistintamente uomini e donne. “Cardiologie Aperte” si conferma un appuntamento fondamentale per promuovere la salute del cuore e offrire ai cittadini un'occasione per prendersi cura di sé, con il supporto di professionisti del settore.
Effettuare la vaccinazione anti-Pneumococco (PVC) dal 1 marzo sarà possibile anche nelle farmacie convenzionate. La Regione Marche ha raggiunto un importante accordo sperimentale con la rete rappresentata da Federfarma Marche e Confservizi Assofarm Marche che punta a garantire un servizio capillare sul territorio regionale, facilitando l'accesso alla vaccinazione per la popolazione.
"Si tratta di un importante passo avanti nella strategia vaccinale della Regione Marche – ha spiegato il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. Grazie alla collaborazione con le farmacie del territorio, sulle quali abbiamo da subito puntato anche avviando come prima regione in Italia la sperimentazione della Farmacia dei Servizi, potremo garantire capillarità, facilitando la protezione delle fasce più a rischio della popolazione. La somministrazione del vaccino anti-Pneumococco in farmacia rappresenta un'opportunità per incrementare le coperture vaccinali e migliorare la prevenzione delle infezioni più gravi causate da questo batterio".
L'accordo, valido per 2 anni dal 1 marzo 2025, prevede che i farmacisti abilitati alla somministrazione dei vaccini anti SARS-CoV-2 possano somministrare anche il vaccino anti-Pneumococcico, previa formazione specifica. Durante la fase sperimentale saranno fornite fino a 2000 dosi complessive di vaccino anti-Pneumococcico.
Le farmacie aderenti potranno effettuare la vaccinazione anti-pneumococcica a coloro che in passato non si sono presentati ai servizi vaccinali delle AST per effettuare la vaccinazione (i soggetti nati tra il 1952 ed il 1959). Eccezionalmente sarà possibile fare il vaccino in farmacia quando l’assistito oggetto della chiamata attiva dei servizi vaccinali (nel 2025 i soggetti nati nel 1960) sia impossibilitato a recarsi presso i Servizi vaccinali delle AST. La vaccinazione è rivolta anche a chi ha compiuto 65 anni dal 2017 in poi e a chi non rientra in questo gruppo ma ha diritto alla vaccinazione per patologie o condizioni particolari.
Lo pneumococco è un batterio di cui si conoscono oltre 90 tipi, una parte dei quali prevenibili appunto con la vaccinazione. Le persone più a rischio di ammalarsi sono i bambini nei primi anni di vita (al di sotto dei 5 anni), le persone anziane (a partire dai 65 anni) e i soggetti di qualunque età con malattie croniche. Le infezioni causate dallo pneumococco colpiscono frequentemente l’orecchio e le prime vie respiratorie causando otite e sinusite (soprattutto in età infantile). Forme di infezione più gravi sono la polmonite, la meningite e la sepsi (infezione diffusa a tutto il corpo) che possono portare anche alla morte.
La storia si ripete. La produzione del miele delle Marche continua a calare: dopo il 2021, con il raccolto ai minimi storici e un 2022 e un 2023 difficili, nel 2024 si è tornati a una situazione disastrosa. A soffrirne di più sono stati i mieli primaverili con un crollo dell’85% e del 90%, specialmente per il miele di acacia praticamente inesistente. Situazione che è andata migliorando nella stagione estiva ma sempre con un calo del 50%. Un quadro che è simile in tutta la regione e che sta preoccupando gli apicoltori marchigiani rappresentati dai Consorzi apistici delle cinque province marchigiane.
“Lo sfasamento delle temperature degli ultimi dieci anni con inverni poco freddi, primavere anticipate, forti venti e estati torride, sono le principali cause del crollo del miele per il quale gli apicoltori sono stati costretti a somministrare le alimentazioni di soccorso per la sopravvivenza delle colonie con costi elevatissimi - dichiarano i presidenti dei Consorzi della provincia di Pesaro e Urbino Frederic Oliva; della provincia di Ancona, Sergio Cocciarini; della provincia di Macerata, Alvaro Caramanti; delle provincie di Fermo e Ascoli Piceno, Giovanni Zucconi – A questo si aggiunge il forte flusso in entrata dei mieli di importazione che non rispettano gli standard di qualità europei. La Cina, per esempio, con la sua concorrenza sleale uccide noi apicoltori, negli ultimi anni ha dimezzato gli alveari e triplicato l’export di miele che vende a un euro a barattolo”.
La Cina è infatti il primo esportatore mondiale di miele, con una quota in volume del 25% (Ismea-2022). Inoltre, il prezzo è eccessivamente basso ed il mercato è fermo a causa dell’enorme quantitativo di miele che proviene dall’estero. Miele che, da una ricerca della UE, risulta essere adulterato con zuccheri esogeni per il 46% e che entra ad un prezzo notevolmente inferiore al reale costo di produzione”. Nell’ambito della direttiva Breakfast in Ue, si è raggiunto, grazie anche al contributo dei Consorzi marchigiani – un grande obiettivo: introdurre in etichetta l’obbligo di indicare ciascun paese d’origine e la rispettiva quota percentuale nelle miscele di miele.
“Un importante passo avanti – continuano i presidenti – ma servirà ancora tempo prima che gli Stati membri recepiscano la direttiva. La crisi che si è abbattuta sul settore è drammatica con impatti economici devastanti che portano le aziende marchigiane a rischio collasso. Inoltre, va ricordato il ruolo determinante che le aziende apistiche svolgono a difesa della biodiversità e per l’equilibrio dell’ecosistema. Nonostante tutto questo, continua il nostro impegno per la tutela dei mieli marchigiani ma diventa sempre più indispensabile l’intervento della Regione Marche".
"I nostri Consorzi hanno chiesto al presidente Acquaroli e all’assessore all’Agricoltura Antonini di farsi carico dei problemi del settore affinché la Regione possa stanziare quanto prima risorse adeguate a sostegno degli apicoltori al fine di mitigare almeno parzialmente gli effetti negativi del 2024. Inoltre, I Consorzi pongono di nuovo all’attenzione della Regione la richiesta di attivare la misura ACA 18 del Piano strategico della Pac, come è stato fatto nelle regioni limitrofe Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, che prevede un pagamento annuale per alveare a favore dei beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico. Questo consentirebbe all’apicoltura marchigiana di rientrare tra le destinatarie dei contributi messi a disposizione degli apicoltori dall’UE attraverso le Regioni” - concludono i presidenti.
Un’idea originale per avvicinare la politica alle persone: Matteo Ricci, europarlamentare Pd, ha lanciato sui social l’iniziativa "Un marchigiano alla porta", invitando i suoi conterranei a ospitarlo a cena per discutere, in modo informale e conviviale, delle sfide europee e delle problematiche locali.
Riprendendo in chiave ironica il vecchio detto sui marchigiani come "esattori del Papa", Ricci ha spiegato il senso della proposta: ascoltare le famiglie direttamente a casa loro, creando un dialogo autentico e spontaneo. Un format che richiama la sua precedente esperienza con "Pane e Politica", iniziativa da cui è nato anche un libro omonimo (Paperfirst, 2023).
"Le Marche sono una terra di lavoratori, artigiani, imprenditori e grandi artisti - ha sottolineato l’europarlamentare - Abbiamo portato la bellezza nel mondo, ma oggi affrontiamo tante incognite e difficoltà. Voglio parlarne direttamente con voi".
Le cene saranno trasmesse in diretta social. Ricci promette di non presentarsi a mani vuote: "Porterò un buon vino marchigiano, e oltre al bere, speriamo di portare anche un po’ di speranza", ha dichiarato.
Un'ondata di forte vento ha colpito oggi la regione Marche con raffiche intense registrate soprattutto dalle 13 alle 15, come previsto dall'allerta meteo della Protezione civile. Ad ora, sono stati circa 90 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per far fronte ai danni causati dal vento. Le richieste di intervento sono state principalmente legate alla caduta di alberi sulla sede stradale, ma anche per infissi e insegne che si sono staccati o sono diventati pericolanti.
La situazione è stata particolarmente critica in alcune province, dove si sono registrati numerosi disagi per i cittadini e le autorità locali: Pesaro Urbino 20 interventi, Ancona 40 interventi, Macerata 20 interventi, Fermo 6 interventi, Ascoli Piceno 6 interventi.
Uno degli episodi più rilevanti nel Maceratese è stato il crollo di un ramo sulla superstrada a Caccamo di Serrapetrona, che ha causato disagi al traffico. Ma anche altre località sono state interessate da interventi urgenti, come Macerata (dove sono stati gestiti rami caduti in via Bramante e viale Leopardi) e Civitanova Alta, dove un albero è stato abbattuto dal vento.
I vigili del fuoco, impegnati in tutta la regione, hanno lavorato senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini, rimuovendo rapidamente i pericoli e intervenendo in situazioni critiche. Nonostante il gran numero di interventi, non si registrano feriti.
(Nelle foto l'intervento effettuato in corso Mazzini ad Osimo per rimozione parti pericolanti)
La Protezione Civile delle Marche ha diramato un messaggio di allertamento per vento, valido dalle ore 14:00 di oggi, lunedì 27 gennaio, fino alle ore 24:00 di domani, martedì 28 gennaio. L'avviso segnala condizioni meteo avverse con venti intensi che interesseranno in particolare le zone interne e costiere centrali della regione.
Per la giornata di oggi, lunedì 27 gennaio, è stata emessa un'allerta gialla per vento su tutto il territorio regionale, valida dalle ore 14:00 fino alla mezzanotte. Nella giornata di domani, martedì 28 gennaio, l'allerta sale a livello arancione per le zone interne centrali (Zona di Allerta 3) e per le aree collinari e costiere centrali (Zona di Allerta 4). Per la zona meridionale collinare e costiera (Zona di Allerta 6) rimane invece un'allerta di livello giallo.
Secondo le previsioni, le zone interne centrali e le aree collinari e costiere centrali saranno particolarmente interessate dai venti, che inizieranno a intensificarsi dal tardo pomeriggio di oggi. Nella giornata di domani, le raffiche nelle aree alto collinari e montane della Zona 3 potranno raggiungere livelli di tempesta violenta, con velocità tra i 103 ei 117 km/h, e localmente addirittura il livello di uragano, superando i 118 km/h. Nella Zona 4, che comprende le aree collinari e costiere centrali, i venti saranno leggermente meno intensi, ma comunque significativi, con raffiche che potranno raggiungere il livello di burrasca forte, tra i 75 e gli 88 km/h, o quello di tempesta, tra gli 89 ei 102 km/h.
A Macerata, per tutta la giornata di martedì 28 gennaio, è stata disposta la chiusura dei giardini Diaz e del parco di Villa Lauri; la riapertura è prevista per mercoledì 29 gennaio.
Un'attenuazione temporanea dell'intensità del vento è prevista tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di martedì, ma la situazione potrebbe peggiorare nuovamente nelle ore successive.
Per quanto riguarda le precipitazioni, lungo il crinale appenninico sono attesi fenomeni deboli e sparsi, con brevi rovesci nelle ore centrali della giornata di domani. Questi episodi saranno comunque di breve durata e si esauriranno rapidamente nel corso del pomeriggio.
La Protezione Civile invita la popolazione a prestare la massima attenzione ai rischi legati al vento forte, come la caduta di alberi, rami o oggetti mobili, e a limitare gli spostamenti nelle ore di maggiore intensità. È consigliabile mettere in sicurezza strutture e oggetti che potrebbero essere sollevati o danneggiati dalle raffiche.
Il questore di Pesaro-Urbino ha emesso 8 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di tifosi coinvolti nei disordini avvenuti al termine della partita tra Vis Pesaro e Recanatese, giocata il 19 maggio 2024, presso lo stadio Benelli. La partita, valida per i play-out del campionato di Lega Pro Serie C, ha visto la vittoria della Vis Pesaro, che ha così evitato la retrocessione.
Gli episodi di violenza si sono verificati nel tratto di autostrada che segue l’ingresso del casello di Pesaro, in direzione Ancona, dove un gruppo di tifosi della Vis Pesaro, tra cui anche un minorenne, ha violato la misura del Daspo a cui erano già sottoposti. I tifosi hanno lanciato sassi, fumogeni, artifici pirotecnici e oggetti contundenti contro i pullman che trasportavano i tifosi della Recanatese.
Non solo i tifosi pesaresi sono stati protagonisti di comportamenti violenti. Anche tre tifosi della Recanatese sono stati identificati per intemperanze e danneggiamenti durante l’incidente, contribuendo al clima di caos post-partita.
Dopo aver completato le indagini e identificato i responsabili, il questore ha emesso i Daspo che vanno da uno a cinque anni, con l’obbligo per gli interessati di non partecipare a manifestazioni sportive durante il periodo di interdizione. Di questi provvedimenti, tre riguardano l’aggravamento di sanzioni precedenti e uno è stato emesso come nuovo provvedimento.
Il “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo” è ufficialmente candidato per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO. La decisione è stata presa durante una riunione interministeriale, in attesa del rinnovo degli organi della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
“Un grande risultato frutto di un enorme lavoro portato avanti in questi anni, per il quale ringrazio tutti coloro che si sono adoperati, principalmente gli uffici regionali, il Ministero della Cultura e il Ministero per gli Affari Esteri – ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. – Voglio ringraziare anche Giorgia Latini, già assessore regionale alla Cultura, che ha avviato questo dossier, e l'assessore Chiara Biondi per aver portato avanti il lavoro. Parte così la corsa per Parigi, dove la candidatura sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale e poi, nel 2026, alla valutazione finale. I teatri all’italiana, di cui il centro Italia, con le Marche capofila, possono vantare una densità unica ed esempi di eccezionale valore architettonico e culturale, rappresentano una testimonianza del genio italiano racchiusa in luoghi meravigliosi che sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Un altro grande risultato per il nostro territorio, ora lavoreremo per l'obiettivo finale”.
La candidatura è stata promossa dalla Regione Marche, coordinata dal Servizio UNESCO con l’assistenza degli uffici territoriali del Ministero della Cultura e il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO. Si compone di diciotto teatri distribuiti in tre regioni (Marche, Emilia-Romagna e Umbria) e coinvolge 18 comuni.
Le Marche sono protagoniste assolute di questa candidatura, con ben 14 teatri rappresentati. Tra questi, spiccano cinque gioielli della provincia di Macerata, la più rappresentata: il Teatro Lauro Rossi di Macerata, il Teatro Vaccaj di Tolentino, il Teatro Feronia di San Severino Marche, il Teatro Persiani di Recanati e il Teatro Mugellini di Potenza Picena. Questi luoghi non solo rappresentano un patrimonio architettonico e culturale di straordinaria importanza, ma testimoniano anche il profondo legame delle comunità locali con l’arte e la tradizione teatrale.
A completare il quadro marchigiano ci sono i teatri di Ascoli Piceno, Offida, Fermo, Porto San Giorgio, Urbania, Pesaro, Fano, Fabriano e Jesi. A questi si aggiungono Bagnacavallo e Sant’Agata Feltria in Emilia-Romagna, e Spoleto ed Amelia in Umbria.
L’assessore alla Cultura delle Marche, Chiara Biondi, ha sottolineato l’importanza di questo risultato: “Siamo di fronte a un traguardo straordinario, che riconosce il valore unico e irripetibile del nostro patrimonio culturale. Ora ci aspetta una fase cruciale, in cui continueremo a lavorare con determinazione e visione mantenendo viva la speranza che questo patrimonio possa ottenere il riconoscimento che merita, come simbolo universale della nostra cultura. Anche da parte mia, infine, i ringraziamenti al presidente Acquaroli, all’onorevole Giorgia Latini, al Ministero della Cultura, al Ministero degli Affari Esteri, agli uffici UNESCO del MIC, agli uffici regionali, alla Fondazione Links e a tutti coloro che hanno lavorato con impegno e dedizione per raggiungere questo primo, importantissimo risultato”.
La provincia di Macerata, con i suoi teatri di rara bellezza e storia, si conferma come un territorio ricco di eccellenza culturale e di bellezza. La candidatura a Patrimonio mondiale UNESCO rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione di questi luoghi e per promuovere il ruolo centrale delle Marche come cuore pulsante della tradizione teatrale italiana.