Vettura in fiamme nei pressi del casello autostradale di Marotta. I vigili del fuoco sono intervenuti questa notte, poco prima delle ore 3:30, per l'incendio di un'auto al casello dell'A14.
Sul posto la squadra dei pompieri di Fano, con in supporto personale da Pesaro con autobotte, ha spento le fiamme e messo in sicurezza l'auto e l'area dell'intervento. Non si registrano feriti.
Ancora un'allerta meteo arancione per raffiche di vento, dopo quella di due giorni fa, nelle Marche e una gialla per quanto riguarda il rischio idrogeologico legato ai temporali.
L'avviso, valido per tutta la giornata del 5 novembre, è stato diramato dalla Protezione civile regionale. Già dalla serata di oggi, sono attese raffiche di vento di forte intensità sulle aree interne, che domani porteranno pioggia.
Il cielo domani si presenterà nuvoloso, o a tratti molto nuvoloso, per nubi cumuliformi associate al transito di un fronte freddo durante la prima parte della giornata. Seguiranno schiarite alternate a nubi di tipo orografico per il resto della giornata.
Le precipitazioni sono previste durante la notte di oggi e al mattino rovesci e temporali localmente di forte intensità, sparsi nelle zone alto-collinari e montane e isolati altrove. Fenomeni in esaurimento nel primo pomeriggio.
Incidente stradale mortale nel pomeriggio di ieri (1 novembre), sulla Strada provinciale 424 la strada che da Cagli conduce a Pergola. Deceduto un 67enne, al volante di una Toyota Yaris che si è scontrata con una Dacia su cui viaggiavano cinque persone.
I cinque feriti - uno in codice rosso, gli altri con codice di media gravità - sono stati assistiti dal 118 e trasportati in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso.
Sul posto sono intervenuti, oltre ai sanitari, i vigili del fuoco e i carabinieri. La squadra dei vigili del fuoco ha collaborato con il personale del 118 per soccorrere gli occupanti delle auto e ha messo in sicurezza i veicoli coinvolti. La strada è stata chiusa per il tempo necessario per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi di legge effettuati dai carabinieri.
Quattordici persone sono indagate per l'alluvione del 15 settembre 2022 nelle Marche, quando a causa di una violenta ondata di maltempo due fiumi esondarono provocando morte, nell'hinterland senigalliese, e distruzione nella zona di Senigallia e nel Pesarese.
Tra i danneggiati c'è un magistrato in servizio nel tribunale di Ancona e dunque l'inchiesta è stata trasferita alla Procura dell'Aquila che ha inviato l'invito a comparire, a garanzia degli indagati, per l'interrogatorio a sei sindaci di Comuni della vallata dei fiumi Nevola e Misa, a due funzionari dei vigili del fuoco di Ancona e a sei tra funzionari, operatori e responsabili della Protezione Civile. L'accusa è cooperazione in omicidio colposo plurimo.
Nei giorni dell'alluvione morirono 13 persone tra le quali il piccolo Mattia Luconi, 8 anni. Le contestazioni riguardano condotte colpose commissive e omissive che avrebbero causato i morti per "negligenza, imprudenza, imperizia e violazione di norme"; la Procura starebbe lavorando a un secondo filone d'indagine sulla manutenzione dei fiumi per l'ipotizza di disastro colposo.
Scarsa prevenzione e allarmi tardivi sono addebitati, a vario titolo, agli indagati. Tra loro: il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Ancona, Pierpaolo Patrizietti per non aver garantito "l'immediato e continuo reciproco scambio di informazioni"; i sindaci di Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Serra de' Conti, Ostra e Trecastelli (Ancona) chiamati in causa per mancato aggiornamento del flusso di informazioni al prefetto, al presidente della Regione Marche, alla Protezione Civile, del mancato presidio idrogeologico dei punti critici e mancata informazione ai cittadini sui rischi idrogeologici.
I sindaci avevano protestato per primi per il ritardato allarme, visto che l'allerta meteo era stata emessa soltanto per l'entroterra montano e non a valle. Ai sei indagati della Protezione civile regionale, si contesta, tra l'altro, l'inosservanza di direttive e delibere, anche di Giunta regionale, e il mancato adeguamento delle procedure di allertamento regionale a direttive e indirizzi del Dipartimento di Protezione civile nazionale in materia di prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico.
Domenica 5 novembre, Peppone, Livio e Margherita si trasformano in novelli Indiana Jones; vanno alla ricerca dei tesori nascosti nella culla del Rinascimento marchigiano: la provincia di Pesaro-Urbino, con Pesaro che sarà capitale della cultura nel 2024 e che però diffonde in tutto il territorio manifestazioni e opportunità di viaggio e di curiosità turistica colta.
Due sono i prodotti protagonisti di questa puntata: la Casciotta d’Urbino, il formaggio di cui era produttore e goloso consumatore Michelangelo Buonarroti che se lo faceva spedire da Casteldurante - oggi Urbania - a Roma mentre creava il capolavoro assoluto della Cappella Sistina e il tartufo di cui sono ricchi i boschi che circondano Acqualagna.
Si tiene proprio agli inizi di novembre la 58° mostra internazionale del tartufo che la capitale indiscussa del “tuber magnatum pico” allestisce condividendo questo primato con altri tre borghi dell’urbinate che le fanno corona: Sant’Angelo in Vado, Cagli e Pergola. Proprio a Pergola si scoprirà uno dei tesori nascosti: sono le statue equestri ricoperte di foglia d’oro risalenti al I secolo avanti Cristo, un unicum tra i ritrovamenti archeologici di epoca romana.
Il viaggio di Linea Verde parte però da un luogo magico: la gola del Furlo. È un canyon scavato nei millenni dal fiume nella roccia calcarea. Da qui – visto che è uno dei pochi varchi agevoli dell’Appennino tosco-umbro-marchigiano – è passata tutta la storia.
Fu Vespasiano a scavare la galleria sotto cui ancora si transita per passare dall’Adriatico al Tirreno. La Riserva statale del Furlo è uno scrigno di biodiversità, un libro aperto per i geologi, uno spettacolo della natura dove fare trekking, mountain-bike, canoa. E i tre conduttori si misureranno proprio con questo modo di vivere il Furlo fino a scoprire le aquile che nidificano su questi monti.
Mentre Margherita esplora la natura, Livio va ad assaggiare la Casciotta, ma prima fa tappa nella rocca, stupenda, di Sassocorvaro. Lì Pasquale Rotondi rifugiò durante l’ultima guerra mondiale oltre 10 mila opere d’arte per sottrarle ai bombardamenti e alle razzie naziste.
Peppone invece va in cerca di tartufi seguendo il profumo della "trifola", ma anche le arie del pesarese Gioacchino Rossini che di questi funghi ipogei era golosissimo. I nostri tre – come i moschettieri di Dumas che disputò a lungo di cucina con Rossini – si ritroveranno a Jesi per un finale a sorpresa. Volete sapere qual è? Beh, basta ricordarsi che Margherita ha fatto le Olimpiadi di fioretto e che a Jesi c’è il Club di scherma più titolato al mondo.
Un programma unitario di interventi sul territorio della Regione Marche finalizzato allo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale per un valore di 532,5 milioni di euro. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli hanno firmato, questa mattina, insieme al Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e PNRR, Raffaele Fitto, ad Acqualagna, in festa per l’inaugurazione della tradizionale Fiera Nazionale del tartufo, l’Accordo per la coesione finanziato con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) per il periodo 2021-2027.
L’Accordo sblocca in totale 532,5 milioni di euro, tra le risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-27, pari a circa 333,6 milioni di euro che vengono destinati a opere infrastrutturali, e le risorse del Fondo di rotazione, pari circa 154,3 milioni di euro, destinati ad altri settori: imprese, turismo, cultura, inclusione sociale, istruzione e formazione, più altre risorse ordinarie nazionali pari a 44,5 milioni.
“Per noi questa è una giornata epocale - ha detto Acquaroli – perché, con la sottoscrizione dell’Accordo di Coesione, la nostra regione sarà in grado di fronteggiare alcune delle tante emergenze e delle priorità che sono fondamentali per lo sviluppo socioeconomico e infrastrutturale. Siamo davanti a una somma di 532,5 milioni tra Fondo di Coesione e Fondo di rotazione che ci consentiranno di potenziare le infrastrutture viarie, di mettere in sicurezza alcuni porti e di poter prevedere misure di sviluppo turistico e commerciale; interventi che potranno potenziare le politiche dei borghi e dell'accoglienza turistica, ma anche misure culturali e relative a imprese e sociale".
"Voglio sottolineare che siamo la seconda Regione in Italia ad arrivare alla sottoscrizione dell'Accordo di Coesione e questo ci consente di operare velocemente. Sono somme che, in questa fase particolarmente complessa, dove a incidere sono anche l’inflazione e il rincaro dei prezzi delle materie prime, cercheremo di impegnare il prima possibile per poter andare a migliorare la competitività del nostro sistema produttivo e la viabilità dell’intero territorio regionale".
"Vorrei ringraziare il Governo perché in questo anno ha sempre dimostrato grande attenzione per le Marche e dato due risposte che non posso non ricordare oggi: la prima riguarda la Galleria della Guinza, un’opera che ormai era ritenuta da tutti un’incompiuta e archiviata e invece oggi si è invertita la rotta ed è in corso il procedimento per l’apertura del cantiere della prima canna e poi per la progettazione della seconda canna. Inoltre non posso non ricordare i 400 milioni stanziati a seguito dell'alluvione dello scorso anno, a disposizione per la messa in sicurezza del territorio, per il ripristino dei fiumi e, soprattutto, per assicurare la vicinanza alle famiglie e alle imprese che si sono viste toccare per la seconda volta in maniera drammatica. Voglio ringraziare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro Raffaele Fitto e tutte le strutture che oggi hanno reso possibile raggiungere questo importantissimo obiettivo".
L’attività di confronto tra il Governo e la Regione ha garantito la necessaria complementarietà con le altre risorse già attive sul territorio, quelle della nuova programmazione comunitaria FESR e FSEplus, ma anche quella del PNRR. In particolare la scelta strategica della Regione Marche in riferimento ai fondi FSC 2021-27 (333,6 milioni di euro) è stata quella di puntare prevalentemente sulle reti di trasporto, con una concentrazione di circa il 68% delle risorse destinate alla realizzazione e completamento delle strade e sulla piena utilizzabilità dei porti. Si tratta di 16 interventi di importo significativo, evitando la dispersione a pioggia su piccole opere di scarso impatto.
Per quanto riguarda la dotazione del Fondo di rotazione (154,3 milioni di euro), sono stati previsti interventi riferiti a obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale, ma non previsti nella tradizionale programmazione FESR e FSEplus, quali ad esempio gli interventi per sostenere un turismo di qualità e inclusivo o per il sostegno al settore cultura: elementi strategici per il rilancio e il potenziamento del territorio, oltre a interventi di sostegno al tessuto imprenditoriale e di salvaguardia dell’occupazione che non erano strettamente riferibili alla programmazione FSEplus.
Nell’ambito dell’FSC, si evidenziano in particolare i lavori sulla Pedemontana delle Marche, che consentiranno lo sviluppo di una rete stradale alternativa a quella sulla costa, che doterà l’entroterra di un collegamento veloce, con il duplice obiettivo di decongestionare il traffico sull’Adriatica e, nel contempo, di garantire collegamenti migliori con l’entroterra, contribuendo così al rilancio delle aree interne in termini di raggiungibilità, attrattività e competitività. Nell’ambito della connessione tra la SS76 e la E78 si concentrano gli interventi sulle tratte Fossombrone-Pergola (50 milioni di euro), sulla Serra Sant’Abbondio-Cagli (40 milioni di euro) e sulla Carpegna-Lunano (27 milioni di euro), e per l’aggiornamento del progetto tratto Fabriano Est – Sassoferrato (5 milioni di euro).
Sempre nell’ottica di decongestionare il traffico sulla strada SS 16 Adriatica si segnalano gli interventi di connessione della Lungotenna all’Autostrada A14 (24 milioni di euro), la bretella di collegamento tra la SS77 e la SS16 Adriatica (26 milioni di euro) e le varianti alla SS16 Adriatica a Fano (30 milioni di euro) e Porto Potenza Picena (11 milioni di euro).
Previsti inoltre il collegamento Villa Potenza – Sambucheto (30 milioni di euro); Mare-Monti, realizzazione del bypass Molini Conceria (SP219) (15 milioni di euro); l’ammodernamento della viabilità sulla Mezzina (11,1 milioni di euro); la manutenzione straordinaria per lavori di dragaggio porto di Fano (2,5milioni di euro); lavori di dragaggio e di completamento di opere previste nel PRP del porto di Senigallia (2,5 milioni di euro); l’ampliamento in sede SR502 Jesi-Cingoli (13 milioni di euro); l’ammodernamento SS433 Val d’Aso(3 milioni di euro); il bypass Montecchio – Rio Salso (5 milioni di euro).
Sono destinati fondi alla viabilità per la struttura ospedaliera San Claudio di Campiglione di Fermo (28,2 milioni di euro) e per la viabilità di accesso nuova struttura ospedaliera Ancona-Sud Aspio (7 milioni di euro). Infine 3 milioni di euro andranno all’assistenza tecnica all’Accordo.
Il Fondo di rotazione è destinato invece a circa 60 interventi in diversi settori, fra cui rivitalizzazione del tessuto socio-economico delle comunità locali unitamente alle attività di recupero, riqualificazione e valorizzazione dei borghi e centri storici delle Marche; tutela e valorizzazione in chiave integrata degli attrattori culturali e naturali valorizzando la capacità turistica regionale; rafforzamento e la strutturazione nel territorio dei sistemi e delle reti dei luoghi della cultura; sostegno economico a progetti integrati di sviluppo realizzati dalle imprese e dalle cooperative; azioni di politica attiva finalizzate agli aiuti alle assunzioni, oltre all’attivazione di Strumenti finanziari specifici per il sostegno alla creazione di impresa.
Azioni per l’adattamento dei lavoratori e delle imprese ai cambiamenti del mondo del lavoro quali: azioni di formazione per i lavoratori, misure di aiuto alle stabilizzazioni, percorsi e progetti per la sicurezza sul lavoro; azioni di sostegno all’inclusione attiva quali: aiuto alle assunzioni di soggetti appartenenti a categorie svantaggiate compresi disoccupati di lunga durata, contributi erogati agli Ambiti territoriali sociali per disabilità, servizi educativi ai minori e sostegno ad anziani non autosufficienti.
Il riparto tra le aree tematiche del Fondo di rotazione è il seguente: 37,5 milioni di euro per il settore trasportistico (strade e porti); 51,5 milioni di euro per la competitività e imprese nel settore del turismo; 11,9 milioni di euro per le attività culturali; 3,4 milioni di euro per la competitività e imprese industriali/artigianali e cooperative; 25,8 milioni di euro per lo sviluppo dell’occupazione e del lavoro; 13,9 milioni di euro per istruzione e formazione; 9,6 milioni di euro per interventi nell’ambito del sociale e della salute a favore dei soggetti deboli; oltre a 0,6 milioni di euro di assistenza tecnica. Dopo la firma dell’Accordo il presidente Meloni ha visitato gli stand della fiera, circondata dalle centinaia di visitatori presenti.
Un record per Acqualagna trovare nello stesso giorno due maxi tartufi bianchi la cui somma arriva a pesare 1 chilo e 700 grammi. I cercatori sono andati presto nel bosco questa mattina, raccontano i commercianti di Acqualagna, Stefania Tofani dell’azienda Tartufi Tofani, con la sua pepita da 1 kg e 20 grammi e Giancarlo Marini di Marini Tartufi, con un tartufo bianco di 700 grammi, aziende storiche che operano da oltre 50 anni. Entrambi hanno dato la notizia al sindaco Luca Lisi. “È un felice auspicio per l’inaugurazione della 58^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna".
Si tratta di due esemplari di Tuber Magnatum Pico di grande qualità, pezzature dal profumo inebriante che domani saranno esposte e messe in vendita dei banchi in piazza Mattei, in occasione dell’apertura della 58^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna.
Da piazza Mattei, cuore dell’evento, il profumo inebriante di tartufo darà il via alla lunga kermesse (fino al 12 novembre) dal sapore unico, quello del celebre Tuber Magnatum Pico e dai grandi numeri per un territorio che ha saputo distinguersi al mondo come distretto economico del prezioso fungo.
Avverrà ad Acqualagna (Pesaro Urbino), la città natale di Enrico Mattei, sabato 28 ottobre, la firma dell'accordo di Coesione tra governo e Regione Marche, alla presenza della premier Giorgia Meloni e del ministro della Coesione Raffaele Fitto. Lo ricorda il presidente della Regione Francesco Acquaroli su facebook.
"Le Marche sono la seconda Regione in Italia a giungere a questo importante risultato per il quale ringrazio il Governo e tutte le strutture tecniche" aggiunge il Acquaroli. Il presidente dell'Eni nacque ad Acqualagna il 29 aprile 1906 e vi abitò fino a 13 anni, quando il padre, un maresciallo dei carabinieri, fu promosso e trasferito a Matelica.
Ad Acqualagna la casa natale di Mattei è stata trasformata in un museo multimediale, sostenuto dall'Eni, dove sono custoditi "inediti stralci della sua storia personale - si legge sul sito della casa museo - : l'ultima firma dell'ingegnere fatta prima di essere ucciso; il tappo della bottiglia di champagne stappato nel febbraio 1953 a seguito della firma di approvazione e fondazione Eni avvenuta in Corso Venezia a Milano. E poi alcuni effetti personali, come la scrivania rimasta intatta con i suoi occhiali, le sue letture, il portasigarette… le passioni di quando non pensava al lavoro, ovvero la pesca, di cui si conservano tutti i suoi strumenti".
Infine in città si apre proprio sabato la 58/a Fiera del tartufo bianco di Acqualagna, una delle più importanti del settore.
(Fonte Ansa)
Cade con la bici e si ferisce gravemente all’addome: intervento dell’elisoccorso per un bimbo di otto anni. L’incidente è avvenuto a Morciola di Vallefoglia, nei pressi di un campetto da calcio in via Del Monte.
In base a una ricostruzione, il bimbo ha perso il controllo del mezzo ed è finito a terra sbattendo sul manubrio della bici. Un colpo violento all’addome che gli ha provocato una profonda ferita.
Sul posto è arrivata l’eliambulanza che è atterrata nel campetto da calcio. Dopo le prime cure del caso, il bambino è stato trasportato, dai sanitari del 118, in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette con l'eliambulanza. Non si troverebbe in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata.
Un tartufaio è stato scoperto dai militari del nucleo carabinieri forestale di Cartoceto (Pesaro Urbino) e multato per 600 euro mentre era intento alla ricerca notturna in località Ripalta di Cartoceto.
I carabinieri lo hanno individuato intorno alle 22:30, mentre stava cercando i pregiati tuberi con l'ausilio di un cane. La multa da 600 euro è relativa al fatto di avere agito in orari non consentiti, con ritiro del tesserino di idoneità alla raccolta per la sua trasmissione al Comune di Cartoceto, in qualità di autorità amministrativa competente.
L'operazione è stata possibile grazie ad accurate indagini e ai numerosi appostamenti eseguiti dai carabinieri forestali. La ricerca di tartufi è assolutamente vietata in ore notturne e al di fuori dei periodi consentiti dalla normativa regionale.
Paolo Ceci è stato eletto presidente del Comitato regionale della Piccola Industria di Confindustria Marche per il quadriennio 2023-2027, nel corso della riunione del Comitato svoltasi ieri presso Confindustria Marche.
Nel ringraziare i colleghi del Comitato Piccola Industria per la stima e la fiducia dimostrata, e il presidente uscente Gianni Tardini per l’eccellente lavoro svolto, Ceci ha dichiarato: “Accolgo questa nomina con grande entusiasmo, ma al contempo conscio della grande responsabilità che mi attende. Le PMI marchigiane in questi ultimi anni si sono trovate ad affrontare sfide di portata inedita che hanno causato mutamenti profondi dello scenario internazionale e l'obiettivo della Piccola Industria di Confindustria Marche, in continuità con il lavoro svolto egregiamente dal mio predecessore, sarà quello di affiancarle e supportarle nella loro complessa quotidianità per contribuire alla ripresa e allo sviluppo del sistema produttivo regionale. Per questo strategici continueranno ad essere l’ascolto, la vicinanza, la condivisione e la collaborazione con i territori”.
Nel corso della stessa riunione il Comitato ha eletto i due vicepresidenti Giorgio Moretti, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Ancona e Alfredo Leonardi componente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Pesaro Urbino.
Allerta meteo gialla per vento e burrasca nelle Marche per il pomeriggio di oggi e tutta la giornata di domani. L'avviso è stato diramato dalla Protezione civile regionale.
In particolare, nel pomeriggio odierno e nelle prime ore di domani, sono attesi venti sud-occidentali con raffiche fino a burrasca forte nelle zone più interne e burrasca in quelle costiere, con allerta gialla.
Per domani, in particolare nella seconda parte, sono previsti ancora venti sud-occidentali con raffiche fino a tempesta in particolare nelle zone alto-collinari e montane, e in quelli sud-orientali con raffiche fino a burrasca nelle zone costiere.
Nella giornata di domani, inoltre, i tratti costieri della zona di Ancona e quelli più a sud, saranno interessati da mare molto mosso o agitato.
Terribile scontro frontale tra un autocarro e una vettura: 25enne soccorso d'urgenza in eliambulanza. L'incidente è avvenuto poco prima delle 14, a Pesaro, lungo la strada delle regioni. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante che trasportava materiale infiammabile - per ragioni da chiarire - avrebbe invaso la corsia in cui transitava l'auto - una Opel - che procedeva in direzione del capoluogo.
Il giovane conducente della vettura, un 25enne pesarese, è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale "Torrette" di Ancona, mentre l'uomo alla guida del camion, un 30enne, è stato condotto per accertamenti all'ospedale di Pesaro. Alla messa in sicurezza del tratto hanno provveduto i vigili del fuoco. Presenti sul posto anche i carabinieri di Montecchio e la polizia locale di Montelabbate, che hanno gestito la viabilità sino al completamento delle operazioni di soccorso. La carreggiata è rimasta chiusa al traffico in entrambe le direzioni.
Una società di servizi ha fatturato "prestazioni a largo spettro" a una onlus operante nel settore socio-assistenziale, aventi medesima sede, per quasi 700mila euro in due anni, che sarebbero state gonfiate ad hoc per generare crediti fiscali inesistenti ed eludere la norma che limita la distribuzione di utili ai soci.
Ad accertarlo i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino con l'indagine "Spettro". Sono stati segnalati all'autorità giudiziaria (il pm ha emesso l'avviso di chiusura indagini) i componenti delle due compagini sociali, l'amministratore di fatto e di diritto di entrambe e due commercialisti che, a vario titolo, sarebbero coinvolti in diverse ipotesi di reato: emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, autoriciclaggio, falso indotto in atto pubblico e nelle attestazioni e relazioni del professionista, mendacio bancario e false comunicazioni sociali.
Dopo gli accertamenti, tra i quali una perquisizione con un'unità cinofila "cash dog", è stato eseguito un decreto del gip di sequestro preventivo di beni per un ammontare di quasi un milione di euro su richiesta della Procura di Urbino, tra liquidità finanziarie, preziosi, quote societarie, tre auto, immobili e terreni nella disponibilità degli indagati.
L'indagine ha riguardato anche una richiesta di decreto ingiuntivo (per oltre 400 mila euro) al Tribunale di Urbino sulla base di documentazione che si sarebbe rivelata falsa, un accordo di ristrutturazione del debito chiesto allo stesso Tribunale mediante allegazioni documentali risultate non veritiere o artefatte da alcuni professionisti
È emerso inoltre che un villino adibito a residenza di uno degli indagati era censito, catastalmente, come un capanno agricolo e per questo fatto il soggetto è stato deferito. A livello tributario, compiute attività di verifica fiscale finalizzate a riqualificare l'attività aziendale svolta dalla onlus in quella di società a scopo di lucro, disconoscendo oltre ai costi per fatture per prestazioni inesistenti, anche ogni tipo di agevolazione fiscale adottata dalla ditta in virtù del suo status giuridico: oltre 1,5 milioni di euro le imposte dovute dalla stessa.
(Fonte Ansa)
Due donne ferite, una in gravi condizioni e trasportata in eliambulanza ad Ancona, e strada chiusa per quasi due ore. È il bilancio di un incidente avvenuto questa stamattina, intorno alle 7, lungo Ss 745 Metaurense che collega Urbania a Fermignano, nel territorio comunale di Urbania.
Il sinistro, con una dinamica ancora in fase di accertamento, ha coinvolto tre veicoli: un furgone e due auto. Violento lo scontro, tanto che una delle due vetture coinvolte è rimasta pericolosamente in bilico sul ponte del fiume Metauro.
Una conducente ha riportato lesioni gravi ed è stata assistita dai sanitari e poi trasferita in eliambulanza all'ospedale di Torrette in codice rosso; un'altra donna ha riportato ferite più lievi ed è stata portata all'ospedale di Urbino.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la sede stradale che è rimasta chiusa per circa due ore e i mezzi coinvolti. La circolazione è poi ripresa prima delle 9 ad una sola corsia in senso alternato.
Sorprese dall'oscurità smarriscono il sentiero e chiamano i soccorsi. I vigili del fuoco del distaccamento di Cagli e gli uomini del soccorso alpino sono intervenuti intorno alle 19:30 di sabato, in località Furlo, nel comune di Fermignano, per soccorrere due ragazze rimaste bloccate in una zona impervia.
La richiesta è pervenuta direttamente dalle interessate in quanto, durante l'itinerario di rientro, a causa dell'oscurità, hanno smarrito la traccia del sentiero rimanendo disorientate all'interno della boscaglia.
I soccorritori, tramite coordinate Gps, hanno raggiunto le due ragazze e, viste le buone condizioni fisiche, hanno provveduto a riaccompagnarle al punto di partenza dell'escursione, dove era parcheggiata la loro autovettura.
Vasto incendio in un’area boschiva di circa 10.000 metri quadrati. I vigili del fuoco sono al lavoro, dalle ore 11:00 circa di questa mattina, per un incendio di sottobosco divampato in località Smirra a Cagli.
Sul posto sono intervenuti squadre dei pompieri di Cagli, Urbino, Pesaro, i carabinieri forestali e il personale della Protezione Civile .
Dopo diverse ore di intervento, i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e bonificare la vasta area coinvolta. Non si segnalano feriti o intossicati.
Sono sempre più, oggigiorno, i casi di sofferenza di gente che, in mille modi e maniere, comunica di "non farcela più", di non riuscire a sostenere il peso della vita. Questa volta è toccato a una donna di 54 anni, che domenica scorsa, nel pomeriggio, a Pesaro, consumata dal suo malessere psichico, ha effettuato una chiamata straziante ai carabinieri.
In preda allo sgomento, tra un singhiozzo e fiumi di lacrime ha detto: "Ho ingoiato tante pasticche ma ancora non sono morta, mi butto sotto al treno, mi butto sotto al treno”, ripetendo questa frase come fosse un loop, una musica malinconica intrisa di sofferenza.
Dall’altra parte del telefono gli operatori della centrale operativa di Pesaro, gli appuntati Diego Giudici e Davide Pellegrino, accolte le parole di sconforto e strazio, hanno localizzato immediatamente il cellulare della donna, cominciando ad instaurare con lei un lungo dialogo di ascolto, supporto, sostegno, aiutandola a raccontare i suoi malanni, le sue paure, le sue ansie.
La donna è stata salvata in extremis dai militari del nucleo radiomobile di Pesaro, gli appuntati Vittorio Minervino e Cataldo Semeraro, precipitatisi a casa sua mentre gli operatori continuavano con lei il contatto telefonico. La 54enne aveva già ingerito tantissime pillole di "tavor" e altri psicofarmaci, quella chiamata ai carabinieri era stata l’ultima e ancora disperata richiesta di aiuto prima di morire. Rintracciata, con un gran sospiro di sollievo, la donna è stata affidata alle cure dei sanitari del 118.
"E’ sintomatico che nella società di oggi, in cui assistiamo quotidianamente alle sofferenze come guerre, malattie, disagi lavorativi, in cui la sfiducia la fa da sovrana, si ricerchi ancora una volta aiuto concreto nelle forze dell'ordine, non generico come nella quotidianità, ma disperato, l’ultimo inconscio, estremo, grido di aiuto in cui si ripone invece totale fiducia. Sono molto compiaciuto e mi congratulo con gli operatori della centrale operativa di Pesaro per la prontezza con cui hanno accolto il dolore di questa donna, empatizzando e simpatizzando con lei, con le sue emozioni, con i suoi sfoghi, dimostrando capacità di ascolto e di comprensione, allo stesso tempo riuscendo a mantenere la calma e ad avere mente fredda per localizzarla inviando subito una macchina che potesse raggiungerla per metterla al sicuro, grazie per il vostro sostegno alla fragilità umana". Queste le significative parole del segretario provinciale Unarma (l'associazione sindacale carabinieri) di Pesaro e Urbino, Marco Ravizzone.
"E’ incredibile pensare che la vita di questa donna fosse legata davvero a un filo così sottile, voleva farla finita, aveva ingerito tutte quelle pasticche, quella chiamata sarebbe potuta essere l’ultima e invece le ha salvato la vita, perché si è sentita capita, accolta, ha sentito che qualcuno, anche fosse un carabiniere sconosciuto, riusciva a comprendere il suo dolore. La sensibilità dimostrata dai carabinieri che hanno operato è lodevole e meritevole di un riconoscimento". Così conclude, in una nota, anche il segretario provinciale aggiunto Floriana Casciabanca.
Principio di incendio nella zona del motore di un bus di proprietà di Ami spa che viaggiava in direzione via Giannetto Dini a Urbino: l'autista ha fermato la corsa e ha fatto scendere tutti i passeggeri in sicurezza e poi ha portato il mezzo in una zona isolata per gestire insieme ai propri colleghi le procedure di spegnimento. Del fatto, accaduto stamattina verso le 10.55, ne dà notizia Adriabus soc. cons. arl.
Il principio d'incendio si è sviluppato su un mezzo di Ami, della linea 3D, un Citytour Iveco: sul bus erano presenti alcuni passeggeri; l'autista, informa Adriabus, "accortosi di quanto stava accadendo, ha prontamente fermato la corsa in viale Gramsci, ha fatto scendere e messo in sicurezza gli utenti, gestendo al meglio la fase d'emergenza”.
“Il conducente di Ami ha condotto l'autobus in una zona più isolata per poi procedere a spegnere il principio d'incendio con il supporto dei colleghi, sopraggiunti immediatamente".
Ami "ha già avviato le necessarie verifiche sull'accaduto". Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco ma l'autista e i suoi colleghi avevano già spento le fiamme al motore del bus e messo in sicurezza il mezzo.
"La destra ha cavalcato le paure degli italiani con i suoi slogan per dieci anni: blocco navale e respingimenti. La sinistra ha messo al primo posto l'accoglienza. Minniti ha provato a fare accordi con i Paesi del Nord Africa e ha avviato l'accoglienza diffusa. Ma, mentre l'accoglienza ha funzionato, gli accordi sono stati disattesi e si sono creati problemi di rispetto dei diritti umani":
Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci Pd, presidente di ALI-Autonomie, ospite di Coffee Break, in onda questa mattina su La7. "Bisogna, pertanto, essere pragmatici: non c'è nessuna invasione. Bisogna uscire dalla logica dell'emergenza: parliamo di flussi migratori strutturali, che vanno gestiti in modo strutturale, aumentando i flussi legali e l'accoglienza diffusa", ha concluso Ricci.