Muccia

Terremoto: ammonta a 166 il numero di attività commerciali delocalizzate

Terremoto: ammonta a 166 il numero di attività commerciali delocalizzate

Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Muccia, è stata illustrata la delocalizzazione delle attività produttive avvenuta nei comuni del cratere a seguito del sisma del 2016. "Abbiamo delocalizzato in 38 comuni del terremoto 166 attività commerciali per un investimento di oltre 12 milioni di euro e in queste 166 non sono considerati i centri commerciali di Visso e di Camerino che invece hanno avuto altri tipi di finanziamenti - ha esordito l'Assessore Regionale Angelo Sciapichetti -. Per il resto, abbiamo esaudito tutte le richieste ricevute da parte delle attività preesistenti al sisma e che, non potevano più operare a seguito di questo. Una volta create le aree commerciali molti sono stati gli operatori economici (tre a Muccia in particolare) che ci hanno chiesto di poter riaprire le proprie attività poichè hanno finalmente riacquistato una speranza nel futuro toccando con mano la possibilità di ripartire. Gli interventi sono totalmente ultimati in 27 dei 32 comuni che ne hanno fatto richiesta". "784 sono stati i moduli installati per fornire i locali alle 166 attività delocalizzate - ha poi continuato Sciapichetti. Riteniamo quindi che nonostante le difficoltà, i problemi e le lacune, vada però valorizzato quello che è stato fatto a distanza di due anni dal sisma. Così anche per le macerie: facendo dei confronti con altre aree colpite dal terremoto infatti ne è derivato che qui nelle Marche sono state portate via circa 490.000 tonnellate di macerie in 16 mesi, mentre nei primi due anni dopo il terremoto dell'Aquila, le macerie portate via erano solo 100.000 tonnellate. Ciò non sta a significare che tutto va bene e funziona, ma è giusto mettere in evidenza le cose che hanno funzionato".  

08/08/2018 16:12
Muccia, Ferrari contro cinghiale: l'auto si incendia e finisce completamente distrutta

Muccia, Ferrari contro cinghiale: l'auto si incendia e finisce completamente distrutta

Mancavano pochi minuti alle due, questa notte, quando i Vigili del Fuoco sono intervenuti a Maddalena di Muccia per l'incendio di una Ferrari. Il potente bolide, di proprietá di un maceratese che era al volante, è finito fuori strada dopo l'impatto con un cinghiale. Lo schianto è stato piuttosto violento, con la Ferrari che, una volta arrestata la sua corsa su un terreno, si è incendiata, andando completamente distrutta. Il conducente, R.R., è riuscito a scendere dall'auto e mettersi in salvo prima che le fiamme divampassero. Sul posto, per i rilievi di rito, i carabinieri di Camerino.

06/08/2018 08:10
Il Macerata Opera Festival porta il teatro dei burattini e la musica di Mozart a Muccia e a Sarnano

Il Macerata Opera Festival porta il teatro dei burattini e la musica di Mozart a Muccia e a Sarnano

Il Teatro dei Burattini di Como approda nelle Marche: dopo la partecipazione alla Notte dell’Opera a Macerata, lo spettacolo La leggenda del flauto magicoispirato al capolavoro di Mozart in programma per il festival, si sposta nell’entroterra, a Muccia – venerdì 3 agosto alle 16 presso i Giardini Comunali – e a Sarnano – sabato 4 agosto alle ore 16 presso l’Agriturismo Le Querce – due comuni fortemente segnati dal terremoto. Una scelta importante nel segno del tema #verdesperanza che il Festival porta avanti già nei confronti degli abitanti dei comuni del cratere. La tappa a Sarnano è resa possibile grazie al contributo dell’azienda Feel Blue.La rivisitazione portata in scena dal Teatro dei Burattini di Como intende coinvolgere bambini, ragazzi e adulti per offrire loro l’occasione di immergersi nel meraviglioso mondo della musica e della fiaba. Perno dello spettacolo il tema eterno dell’amore sviluppato all’interno di un racconto che non vuole tradire né l’antica leggenda che ispirò l’impresario Schikaneder nella preparazione del libretto dell’opera Mozartiana, né la più remota favola, conosciuta nell’Austria dei secoli scorsi con il titolo “Lulù e il Flauto magico”; ai fini di rendere la musica di Mozart visibile agli occhi e accessibile a tutte le età. Il fascino della rappresentazione risiede anche nei suoi “protagonisti”: burattini di legno di cembro scolpiti, colorati e vestiti con un lungo lavoro artistico e artigianale, a cui si aggiungono la cura di Paola Rovelli per le scene ed i costumi e di Dario Tognocchi per la regia. A sostegno della tappa dello spettacolo a Sarnano c’è Feel Blue Srl: un’azienda leader specializzata nella creazione e produzione di accessori di moda come cuffie, sciarpe e guanti. Situata a Pian di Pieca, frazione del Comune di San Ginesio presso la provincia di Macerata, l’azienda si contraddistingue per i brillanti risultati derivati da una trentennale esperienza nel settore della maglieria, ottenuti grazie a un team aziendale altamente qualificato composto da uno staff giovane, animato da passione per il proprio lavoro, determinazione e rapporto diretto con la terra marchigiana. Il forte legame che unisce la Feel Blue al territorio è evidente sia nell’attenzione all’ecosostenibilità nella realizzazione dell’intero processo produttivo in uno spazio rispettoso dell’ambiente derivato da un impianto di depurazione delle acque e dell’aria; sia nel suo impegno sociale, ben visibile in primis con il progetto Tutti a scuola a Sarnano. La ditta ha deciso infatti di contribuire direttamente alla ricostruzione di alcune delle strutture più importanti per la collettività, la Scuola di Sarnano, ai fini di restituire alle famiglie sarnanesi la sicurezza, la tranquillità e la quotidianità di cui hanno bisogno. Di chiara evidenza la forte affinità che lega il Macerata Opera festival all’azienda Feel Blue nei temi quali la restituzione del benessere al territorio in cui si opera ed il sostegno alla cultura. Un’azienda capace di mettere al centro della propria vision il rispetto e il sostegno dei luoghi in cui produce, si unisce così alla più grande manifestazione culturale delle Marche, che quest’anno dedica la sua edizione ai concetti di sostenibilità e di speranza.

02/08/2018 18:46
Muccia, "Dona un metro di campo", al via al progetto per la creazione di un'area verde

Muccia, "Dona un metro di campo", al via al progetto per la creazione di un'area verde

Continua l’impegno per gli amici di Muccia per creare un'area verde polivalente nell'ambito del progetto "Dona un metro di campo". L’idea sorge da Andrea di Franco con un gruppo di volontari che hanno aderito alla sua idea e si sono attivati per renderla operativa, non soltanto per i bambini ma per l'intera comunità di Muccia. L'obiettivo è quello di riuscire a realizzare un'area verde nella quale trascorrere del tempo tra giochi come calcetto e beach volley e momenti di aggregazione, spensieratezza e divertimento. L'area è inoltre già dotata di illuminazione e si è ottenuto anche il permesso per l'installazione di un gazebo che potrebbe essere utilizzato come punto vendita di felpe, maglie e gadget finalizzata alla raccolta fondi. L'8 luglio scorso si è tenuto un incontro nel comune di Muccia al quale erano presenti volontari e progettisti che hanno messo a punto il progetto e protocollato l'accordo con un grande spirito di collaborazione da parte di ognuno. Gli organizzatori confidano negli aiuti da parte della comunità e informano che qualsiasi donazione sarà registrata: sarà quindi garantita la massima trasparenza. Per donare si può procedere tramite contatto diretto oppure tramite bonifico bancario a "La terra trema il cuore no Onlus" con referente Carmen Stella. O ancora, acquistando la "Felpa del cuore" della stessa Onlus tramite bonifico bancario con causale "Erogazione liberale" o "Acquisto felpa del cuore".  

20/07/2018 11:30
Comuni terremotati: la Lega annuncia la proroga al bilancio

Comuni terremotati: la Lega annuncia la proroga al bilancio

“Il Governo risponde ai comuni terremotati subissati dagli adempimenti burocratici con la proroga del termine per l’equilibrio di Bilancio. I ministri dell’Interno Salvini e del MEF Tria hanno firmato ieri il decreto che lascia loro tempo fino al 30 settembre 2018”. Il responsabile della Lega Marche Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e neo designato componente del Copasir annuncia così un ulteriore step nella lotta contro tempo e burocrazia imposta dalla disastrosa gestione del post sisma 2016 da parte dei governi Renzi e Gentiloni. Il decreto, che accoglie una richiesta formulata dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) lo scorso 5 luglio, fa riferimento a “difficoltà organizzative e gestionali tali da non consentire la predisposizione e l’approvazione dei principali documenti contabili, alcuni dei quali caratterizzati da novità e complessità in relazione anche alla contabilità economico patrimoniale”. “Fermo restando il termine del 30 settembre – evidenzia Arrigoni – resta la possibilità di procedere anche in maniera disgiunta con l’approvazione del rendiconto della gestione 2017 comprensiva del conto del bilancio, di quello economico e lo stato patrimoniale. Basterà rispettare il termine di 30 giorni, a decorrere dalla data di ciascuna deliberazione, per l’invio telematico dei documenti contabili e degli allegati al rendiconto della gestione alla banca dati delle Amministrazioni Pubbliche”.

19/07/2018 12:45
Quadrilatero, Terzoni (M5S): "Gli stanziamenti ci sono, perché licenziare?"

Quadrilatero, Terzoni (M5S): "Gli stanziamenti ci sono, perché licenziare?"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della portavoce del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni. "Continua a suonare molto strana l'intenzione dell'Astaldi sulla volontà di licenziare 59 dei 147 lavoratori impegnati ora sul raddoppio della Statale 76 e sulla Pedemontana Fabriano-Muccia: se la memoria non ci inganna, nell'aggiornamento del contratto di programma 2016-2020 stipulato con ANAS Spa sono stati stanziati 160 milioni di euro in più sulla Quadrilatero e relative opere accessorie. Le istruttorie al Cip e termineranno entro massimo quindi giorni, perciò ci si chiede: perché licenziare così tante persone?" - Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati. "Quest'opera mastodontica - sottolinea - ora va ultimata: chi da Fabriano deve andare ogni giorno in direzione Jesi o Ancona conosce benissimo la lunga sequela di disagi che si vivono tra deviazioni, rallentamenti e traffico pesante. E' importante che si producano tutti gli sforzi necessari perché la tratta venga completata. Privarsi di forza lavoro non ci pare una scelta che va in questa direzione, quindi faremo di tutto per far sì che questi licenziamenti non abbiano luogo".  

10/07/2018 10:20
Scossa di magnitudo 3.2 a Muccia

Scossa di magnitudo 3.2 a Muccia

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata distintamente avvertita questa mattina nell'entroterra maceratese. Il sisma, secondo i dati diffusi dall'Ingv, è stato registrato alle 9.19 e ha avuto epicentro a Muccia con una profondità di nove chilometri. Non si registrano danni a cose e persone.

05/07/2018 09:32
Un polo scolastico a Maddalena, un anonimo: "C'erano i soldi ma non li hanno voluti"

Un polo scolastico a Maddalena, un anonimo: "C'erano i soldi ma non li hanno voluti"

Una lettera fatta pervenire al gruppo "La terra trema noi no" è diventata un post su Facebook da parte Diego Camillozzi. Nella lettera un cittadino che dice di voler restare anonimo denuncia un episodio che sarebbe avvenuto all'indomani del sisma e lo fa con queste parole: "Possiamo vincere la guerra?? Un amico qualche giorno fa, orgoglioso e soddisfatto, mi diceva che nell'incontro con il commissario De Micheli riguardo le scuole, era emerso che Banca Italia avrebbe fatto una donazione di 2.500.000 euro a patto che si realizzasse un polo scolastico a Maddalena di Muccia. Le eventuali somme mancanti sarebbero state assicurate dalla De Micheli con apposito decreto.Inoltre Banca Italia avrebbe seguito il polo per 10 anni acquistando attrezzature e fornendo pulmini per il trasporto. Era felice, sarebbe stata una scuola all'avanguardia e confidava nel buon senso degli amministratori locali.Gli edifici scolastici esistenti e danneggiati sarebbero stati comunque finanziati con cambio di destinazione d'uso.Ma proprio il giorno dopo la soddisfazione del mio amico si è trasformata in rabbia quando viene a conoscenza che qualche amministratore ha rifiutato di aderire a questo progetto pur di tenere la scuola nel proprio comune. Oggi le domande che lo assillano sono: è possibile che piccoli comuni in via di estinzione non sappiano dividersi i servizi come scuole, case di riposo, attività sportive, attività culturali, promozioni lavorative ecc per far continuare a vivere i nostri paesi?c'è forse dietro un 'occulta regia perché fra qualche anno tutto finisca??? Dove siete voi che un anno fa firmavate per un Polo Scolastico unico?"

28/06/2018 17:44
Sisma: quattro scosse di magnitudo superiore a 2.0 in dieci ore, la più forte a Muccia

Sisma: quattro scosse di magnitudo superiore a 2.0 in dieci ore, la più forte a Muccia

La terra é tornata a tremare nell'entroterra Maceratese. E per ben quattro volte, in meno di dieci ore, con una magnitudo superiore a due. Questo 13 giugno ha suonato la sveglia presto: la prima all'una e ventitre di questa notte, con una scossa di 2,3 che ha avuto per epicentro Pieve Torina, ad una profondità di 14 km. Poi, alle 8,01 di questa mattina, la terra ha tremato ancora, questa volta con epicentro in territorio di Sant'Angelo in Pontano (magnitudo 2,5). La scossa più forte si é invece registrata alle 11,14 di oggi, questa volta a Muccia con una magnitudo di 2,7 a 9 km di profondità. L'ultimo sobbalzo, per una popolazione ormai sfinita dopo due anni di episodi più o meno significativi, ma continui, é stato invece una manciata di minuti fa, con una scossa di magnitudo 2,2 che ha avuto ancora per epicentro Pieve Torina. 

13/06/2018 12:00
Ricostruzione, dal sistema di calcolo l'amara sorpresa: quasi impossibile effettuare lavori senza accollo per i proprietari

Ricostruzione, dal sistema di calcolo l'amara sorpresa: quasi impossibile effettuare lavori senza accollo per i proprietari

L’impressione è che ci sia molto poco da stare tranquilli e a lanciare l’allarme, più o meno timidamente, sono stati gli stessi professionisti. Quegli ingegneri o architetti che, effettuando simulazioni nel sistema di calcolo per stabilire l’ammontare del contributo per la ricostruzione, hanno scoperto che sarà pressochè impossibile effettuare lavori senza accollo. Senza, cioè, che quanti hanno avuto la loro casa lesionata dal sisma di agosto o di ottobre non metteranno mano al proprio portafogli e ai propri risparmi per poter tornare ad abitarla. Il paradosso, poi, è che se il sistema di calcolo non sarà cambiato, i proprietari di abitazioni piccole non riusciranno a coprire l’importo dei lavori con il contributo ricevuto, mentre i proprietari di abitazioni grandi non riuscirebbero a spenderlo tutto. Il famigerato file di calcolo è stato messo online dal commissario straordinario per la Ricostruzione alcuni giorni fa, dopo un incontro avuto a Camerino tra i professionisti privati e i funzionari dell’ufficio ricostruzione. “Io – racconta l'architetto Loredana Camacci Menichelli - ho iniziato a fare delle prove inserendo i contributi che avevo stimato con un mio foglio di calcolo e pur inserendo importi che secondo le mie stime erano interamente coperti da contributo in realtà andavo sempre in accollo. Di certo nei condomini o per edifici con più proprietari, quando le unità sono di dimensioni diverse, le più piccole finiscono in accollo e quelle più grandi non possono utilizzare il loro contributo totale. Nel ‘97 per intervenire sulle strutture e sulle finiture connesse la procedura era diversa. Oggi, nel file di calcolo, per ogni unità immobiliare stimano il peso in rapporto ai mq e fanno il confronto fra parametrico e quanto previsto nel computo, poi scelgono la somma minore e aggiungono cassa professionisti e iva, e fanno di nuovo il confronto. A questo punto si finisce con l’andare sempre in accollo perché, facendo il confronto con somme maggiorate dall'iva, in proporzione hanno importi che superano il limite. Questo confronto fatto con le somme lorde è quantomeno discutibile in quanto la legge dice che cassa e iva sono in aggiunta”. Della questione sono già stati interessati gli addetti ai lavori e, stando a quanto è dato sapere, non sono mancate frizioni tra funzionari della Regione Marche e funzionari della struttura commissariale che hanno messo a punto questo sistema di calcolo. “Mi è stato detto – prosegue l'architetto Camacci Menichelli - che l'ingegner Spuri si è battuto molto per renderlo pubblico, mentre da Roma volevano giocare a briscola coperta e ruba mazzo contemporaneamente”. Tra l’altro, sembrerebbe che il programma presenta non pochi problemi, che si blocchi molto facilmente e che sia compatibile solo con determinati software.  “Se non siamo sicuri al 100% di come calcolano e interpretano il calcolo scopriremo solo al momento del decreto quanto contributo abbiamo perso e buttato al vento – conclude l’architetto che ha scoperto la falla - magari dopo aver detto ai clienti che la somma prevista nel nostro progetto era interamente coperta dal contributo. Noi tecnici rischiamo di dover spiegare alle riunioni di condominio che più o meno tutti andranno in accollo, ma non per aver fatto interventi necessari che vanno oltre il costo parametrico massimo e magari  perchè le somme parametriche sono basse e non coprono gli interventi necessari, ma perchè il meccanismo di calcolo che hanno impiantato non consente l'utilizzo dell'intero contributo che, se fosse spalmato su tutto l'edificio potrebbe e dovrebbe essere usato per tutti e per coprire tutti gli interventi strutturali e per le finiture connesse necessari”.

26/05/2018 19:18
Iori punta al definitivo rilancio: su di lui squadre di Eccellenza e Promozione

Iori punta al definitivo rilancio: su di lui squadre di Eccellenza e Promozione

La prossima per Mauro Iori potrebbe essere la stagione del definitivo rilancio.  Attaccante eclettico classe 1995 con trascorsi importanti, malgrado la giovane età, con le maglie di Tolentino, Montegiorgio, Sangiustese e Corridonia, nel 2013 ha vinto il premio come miglior under dell'Eccellenza con il Tolentino. Dopo 2-3 anni in cui non è riuscito a trovare la giusta continuità, nella stagione appena conclusa ha messo a segno 11 reti con la maglia del Camerino giocando trenta partite da prima punta. Una stagione importante per Iori sul quale ora sono tornate ad affacciarsi squadre di categoria superiore. Infatti, i rumors di mercato parlano di un forte interessamento di squadre di Promozione, ma anche di Eccellenza, per il giovane attaccante. Che ora attende con serenità e con la giusta fiducia nelle sue capacità di conoscere quale sarà il suo futuro.

26/05/2018 11:00
Cavo elettrico sul giardino della casetta: il fatto diventa una denuncia contro ignoti

Cavo elettrico sul giardino della casetta: il fatto diventa una denuncia contro ignoti

Voleva fare l'orto nel pezzetto di terra dietro alla Soluzione Abitativa di Emergenza che da poco gli é stata assegnata, ma per poco non rimane folgorato da un cavo dell'elettricità che si trovava appena sotto la superficie. Ora, l'episodio (che ieri abbiamo raccontato anche con un video) é diventato una denuncia contro ignoti. L'assegnatario della casetta, infatti, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri e sporgere querela per accertare eventuali responsabilità o mancanze durante i lavori di esecuzione della casetta e, soprattutto, per far sì che da quanto accadutogli si avviassero una serie di controlli per accertare se analoghe anomalie riguardano anche altre SAE.  Già ieri, la polizia municipale di Muccia ha effettuato un sopralluogo sulla casetta, che si trova nella frazione di Costafiore, per accertare i fatti segnalati. 

22/05/2018 13:14
Muccia: vincita da un milione di Euro alla Tabaccheria Carnevali

Muccia: vincita da un milione di Euro alla Tabaccheria Carnevali

Gioca al Million Day e si porta a casa 1 milione di Euro, centrando la combinazione vincente. E' successo a Maddalena di Muccia, al Motel Carnevali. Il fortunato giocatore, almeno per ora, resta ignoto Si tratta del quindicesimo nuovo milionario, incoronato grazie al Million Day ed ha centrato il premio indovinando la combinazione 9-21-31-37-44.  "Non solo terremoto, dunque, ma anche fortuna a Muccia - ha affermato il titolare della ricevitoria Carnevali, sentito telefonicamente nel pomeriggio di oggi - Già nel 2009 la nostra ricevitoria é stata teatro di una vincita significativa di 500000 Euro. Quella volta fu grazie ad un Gratta e Vinci. Questa volta, invece, il fortunato vincitore ha partecipato, con un euro, all'estrazione del Million Day ed ha centrato la combinazione di 5 numeri (su 55) che gli ha permesso di mettere in tasca la cifra a sei zeri. Chiaramente non conosciamo l'identità del fortunato, ma, visto quello che sta accadendo su questo territorio a seguito del sisma, vogliamo sperare che questa vincita abbia portato il sorriso in una famiglia che magari lo aveva perso". La stessa ricevitoria Carnevali, lo ricordiamo, é attualmente delocalizzata in una struttura provvisoria, dopo che il Motel situato lungo la statale, a Maddalena di Muccia, era stato gravemente danneggiato dal terremoto.

21/05/2018 18:36
Muccia, prova a fare l'orto davanti alla Sae ma rischia di rimanere folgorato - VIDEO

Muccia, prova a fare l'orto davanti alla Sae ma rischia di rimanere folgorato - VIDEO

Prova a piantare qualcosa nel piccolo spazio di terra davanti alla sua Sae a Costafiore di Muccia, ma appena inizia a scavare rischia di restare folgorato per la presenza di cavi elettrici trovati appena cinque-sei centimetri sotto terra.  E' la disavventura capitata domenica a un terremotato che ha documentato l'incredibile episodio con un eloquente video. Il cavo, oltre ad essere stato posizionato praticamente in superficie, risulta anche fuoriuscire dal tubo che dovrebbe contenerlo. Da quanto afferma il cittadino, il cavo dovrebbe essere interrato ad almeno 80 centimetri. Il fatto sarà denunciato alle autorità competenti. 

21/05/2018 16:39
Sisma, magnitudo e discrepanze. Il professor Tondi: "Le variabili sono diverse, ma è stato un 3.9 senza possibilità di discussione"

Sisma, magnitudo e discrepanze. Il professor Tondi: "Le variabili sono diverse, ma è stato un 3.9 senza possibilità di discussione"

Rete scatenata sulla magnitudo del terremoto di questa mattina alle 10.49 con epicentro fra Muccia e Pieve Torina. La magnitudo ufficiale diffusa da Ingv è stata prima di 3.8, poi corretta al rialzo con un 3.9. L'istituto Emsc, invece, aveva fornito nell'immediato una magnitudo di 4.1, con epicentro spostato di qualche chilometro, per poi ribassare a 4.0.  Nel frattempo, ad Amatrice è stata registrata alle 14.38 una nuova scossa di magnitudo 3.4. Per chiarire come mai sulla magnitudo dei terremoti i dati non siano sempre concordi abbiamo chiesto lumi al professor Emanuele Tondi, geologo, che con la sua consueta disponibilità chiarisce i motivi delle discrepanze.  Professor Tondi, ancora una volta si discute molto sulla magnitudo del sisma. Quello di questa mattina è stato calcolato da Ingv prima come 3.8 e poi corretto in 3.9. Eppure, la sensazione fra i cittadini è che la scossa sia stata più intensa. C'è una spiegazione scientifica? La prima magnitudo pubblicata da Ingv è la Ml “magnitudo locale”, calcolata rapidamente utilizzando l’ampiezza media dei sismogrammi registrati dalla rete sismica. Successivamente" spiega il professor Tondi "mediante calcoli più complessi e lunghi, viene calcolata la Mw “magnitudo momento”, che prende in considerazione anche altri parametri, come per esempio la lunghezza del sismogramma. Questo è il motivo della variazione del dato, il più esatto è sempre l’ultimo valore comunicato. Per quanto riguarda la magnitudo “percepita”, che in realtà si chiama intensità, questa può essere molto diversa da terremoto a terremoto e da luogo a luogo. L’Intensità di un terremoto dipende, oltre che dalla magnitudo e dalla distanza dall’epicentro, anche dalla direttività delle onde sismiche e dall’amplificazione legata alle caratteristiche geologiche locali. Per esempio, un terremoto di magnitudo 3,9 con epicentro a Muccia può avere una intensità diversa a Camerino a seconda se la direttività delle onde sismiche (per quel terremoto specifico) è verso nord o verso sud. Oppure se ci si trova in una zona con amplificazione locale oppure no. Inoltre, la direttività influenza anche la distanza a cui viene “sentito” il terremoto. Se la direttività è verso nord, il terremoto viene “sentito” anche a grandi distanze a nord dell’epicentro, rispetto, per esempio, ad un altro con direttività verso sud. Questi fenomeni possono far variare la magnitudo “percepita” anche di un valore di mezzo grado (indicativamente). Quindi, in una ipotetica discussione tra chi questa mattina ipotizzava un 3,8 o un 4,3… hanno ragione tutti e due. Ma la magnitudo del terremoto delle 10:49 a Muccia è Mw=3,9, e senza possibilità di discussione".

21/05/2018 15:21
Mobilificio inagibile e con puntellamenti di fortuna. Sequestrato un capannone a Muccia, due denunciati

Mobilificio inagibile e con puntellamenti di fortuna. Sequestrato un capannone a Muccia, due denunciati

Il mobilificio era inagibile, ma continuava ad essere frequentato e l’attività andava avanti nonostante l’ordinanza di inutilizzabilità dell’immobile, con puntellamenti “di fortuna”. Così la Guardia di Finanza di Camerino, a seguito di un controllo, ha fatto scattare il sequestro per un capannone di oltre 2500 metri quadrati, a Muccia. Amministratore e titolare della ditta sono stati denunciati. Nell’ambito dell’attività di controllo finalizzata alla verifica del regolare assolvimento degli obblighi imposti dalla normativa sul lavoro e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, i finanzieri delle Tenenza di Camerino hanno constatato, infatti, che il mobilificio, benché gravato da un’Ordinanza del Sindaco che ne dichiarava l’inagibilità totale con categoria “E” (la più grave), determinata dagli eventi sismici dello scorso anno 2016, era in realtà rimasto operativo con dipendenti al lavoro. L’Ordinanza, emanata già dal novembre 2016, disponeva l’assoluto divieto di utilizzo per i proprietari, per gli occupanti a qualunque titolo, nonché per chiunque vi potesse accedere, sino al perdurare delle condizioni rilevate e comunque fino alla sua messa in sicurezza mediante l’esecuzione di tutte le opere necessarie.      Tuttavia, una volta giunti presso la sede del mobilificio, i finanzieri hanno constatato non solo che il fabbricato fosse aperto, con la presenza di dipendenti intenti alla lavorazione del legno, ma anche che la struttura era sorretta, nei suoi punti nevralgici, ovvero sulle intersezioni delle travi portanti e al centro dell’edificio, da pericolosissimi puntellamenti “fai da te”: sostegni in legno apposti in maniera approssimativa all’immobile. In un punto, in particolare, è stata sistemata una pila di tavole in legno poste una sopra l’altra fino al soffitto, per sostenere la travatura del capannone. Al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, oltre che degli operai al lavoro, si è proceduto immediatamente all’evacuazione dell’intero immobile, il quale è stato sottoposto a sequestro penale, mentre l’amministratore dell’impresa ed il proprietario dello stabile sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per l’inosservanza del provvedimento dell’Autorità.  L’operazione, che segue l’analogo sequestro di un centro commerciale operato dagli stessi militari nel settembre scorso, evidenzia ancora una volta il costante presidio della Guardia di Finanza attuato su tutto il territorio, a tutela dei cittadini, della sicurezza e dell’incolumità pubblica.

09/05/2018 11:03
Amato (Ingv) sulla recente attività sismica: "Non sembrano esserci anomalie. Ma gli scenari possibili sono diversi"

Amato (Ingv) sulla recente attività sismica: "Non sembrano esserci anomalie. Ma gli scenari possibili sono diversi"

Mentre la terra continua a tremare incessantemente, soprattutto nell'area fra Muccia e Pieve Torina, aumenta nella la preoccupazione nei cittadini, anche a seguito delle recenti esternazioni dell'ex presidente di Ingv Enzo Boschi. Un contributo importante a capire cosa sta accadendo nell'area dove nel 2016 è iniziata la sequenza sismica che ha devastato il centro Italia arriva dal professor Alessandro Amato, sismologo di Ingv. "Premetto che non so come potrà evolvere la sequenza, come detto in altre occasioni. Il futuro non è scritto, direbbe Joe Strummer, e questo vale anche in sismologia. I processi che avvengono in profondità e i cambiamenti del sistema (dovuti per esempio a trasferimento di stress da altre faglie, a fluidi che si spostano, a cambiamenti termici e mineralogici) fanno sì che quando inizia la rottura su una faglia questa può arrestarsi dopo pochi metri (producendo un micro-terremoto), dopo uno-due chilometri (magnitudo circa 4), una ventina (M~6), qualche centinaio (M~8) e così via. Una delle sfide della sismologia è proprio la comprensione di quello che accade in profondità in quei momenti e perché. Venendo all’attività recente, faccio alcune osservazioni a titolo personale. La prima è che il grande numero di eventi rilevato in quell’area (migliaia nell’ultimo mese) è dovuto al fatto che lì la rete sismica nazionale Ingv è molto molto sensibile, e permette di localizzare eventi molto piccoli. Poiché, come previsto dalla legge di Gutenberg-Richter, questo numero aumenta di un fattore ~10 ogni punto di magnitudo più bassa, quando si hanno un paio di M4+ ci si deve aspettare una ventina di M3+, circa 200 M2+, 2000 M1+, ecc. A un certo punto, continuando a scendere di magnitudo, questa progressione viene meno non perché non ci siano terremoti più piccoli, ma perché la rete non riesce a registrarli tutti. Si perde la completezza. Tenete presente che i più piccoli eventi che i turnisti INGV sono riusciti a localizzare in quest’area hanno magnitudo intorno a 0.0 (ce ne sono qualche centinaio tra 0 e 0.5!). Vediamo i numeri fin qui, partendo dal 1° aprile limitandoci agli eventi in un raggio di 10 km da Pieve Torina (dalla pagina cnt.rm.ingv.it):M≥4 2M≥3 17M≥2 211M≥1 2244Se andiamo a M0+ ne troviamo parecchi altri, ma non 20.000 come prevede la G-R, solo perché non riusciamo a vederli tutti. Però sicuramente ci sono.Questa analisi ci mostra che questa fase della sequenza sta seguendo perfettamente la Gutenberg- Richter e non sembrano esserci anomalie particolari, a parte il fatto che ad aprile ci furono i due M4.0 e 4.6.  Tuttavia" dice Amato "ribadisco quanto detto all’inizio che non ho idea di cosa potrebbe succedere. Ci sono vari scenari possibili ed è difficile quantificare le probabilità di ciascuno di essi. 1) la sequenza prosegue nei prossimi mesi con qualche alto e basso (fino a M~4-5) senza eventi forti (M>5). 2) Ci sono delle zone del sistema di faglie attive dal 2016 che hanno ancora il potenziale per eventi importanti (M>5) e possono rilasciarlo sismicamente nei prossimi mesi. 3) Si attivano nei prossimi mesi delle faglie vicine con eventi importanti (M>5), evenienza sempre probabile anche se non ci fossero stati i terremoti del 2016-2017. 4) Si attivano nei prossimi anni delle faglie anche lontane dall’area del 2016 con eventi importanti, anche distruttivi. Uno scenario non esclude gli altri, naturalmente.Se provo a dare delle probabilità a questi casi (a titolo personale e senza calcoli statistici, ma solo per ragionarci su), direi:1) ~80%2) ~40%3) ~20%4) 100% Questi numeri sono buttati là solo per ragionarci, compreso l’ultimo che a mio avviso è quello che dovrebbe far riflettere di più. Naturalmente e in generale, le probabilità aumentano tanto più si estende il periodo di osservazione".

08/05/2018 12:29
Terremoto, amianto e macerie: "La terra trema noi no" scrive al difensore civico

Terremoto, amianto e macerie: "La terra trema noi no" scrive al difensore civico

L'associazione "La terra trema noi no" di Muccia ha richiesto l'intervento del difensore civico regionale Andrea Nobili, per conoscere i risultati dei rilievi effettuati dall'Arpam "al fine di verificare la presenza di fibre di amianto nell'aria presso i siti in cui vengono trasportate le macerie del sisma". In una nota, il comitato ricorda che la Regione Marche ha individuato, per la provincia di Macerata, i siti di deposito del Cosmari, nel Comune di Tolentino, e un altro sito nel Comune di San Ginesio. "Presso tali siti - si legge - vengono trasportate tutte le macerie della Provincia, macerie che possono contenere anche materiali pericolosi, e in particolare anche l'amianto. Il 3 aprile scorso sono stati richiesti tutti i risultati dei rilievi effettuati per verificare la presenza di amianto dell'aria, dati che per legge l'Arpam aveva l'obbligo di fornire entro 30 giorni. I dati non sono stati forniti, e l'associazione si è rivota al Garante dei diritti regionale".   (fonte Ansa)

06/05/2018 22:10
Il professor Tondi duro sull'ex presidente Boschi: "Vuol screditare Ingv per motivi puramente personali"

Il professor Tondi duro sull'ex presidente Boschi: "Vuol screditare Ingv per motivi puramente personali"

Ha scatenato numerosissime reazioni l'articolo pubblicato dal geosifico Enzo Boschi, professore ordinario di Sismologia all'Università di Bologna, nella sezione Scienza di Agi (qui), in cui viene criticato aspramente il presidente di Ingv Doglioni e più in generale il metodo di lavoro di tutto l'istituto.  Il professor Emanuele Tondi, geologo e responsabile della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell'Università di Camerino, non ci sta e spiega i motivi di tanta acrimonia da parte di Boschi verso i suoi ex colleghi. "Il professor Boschi (ex Presidente Ingv) è in conflitto con il prof. Doglioni (attuale Presidente Ingv), proprio a causa degli eventi del 2009 a L'Aquila, come chiaramente emerge dalla sua intervista. Quello che dispiace" afferma il professor Tondi "è che per motivi puramente personali, cercando di vendicarsi su Doglioni, non si fa scrupoli nè della "paura" delle persone, già duramente provate, nè di screditare un importante ed eccellente ente nazionale che lui stesso ha contribuito a creare. L'Ingv non rassicura nessuno, come non lo faccio io. Con le sue note spiega semplicemente come stanno le cose, suggerendo sempre la stessa cosa: prevenzione. Se leggete il mio post del 4 Aprile (qui), che è simile alla nota Ingv pubblicata poi il 6 aprile (qui), potrete leggere come quello che afferma oggi Boschi c'è già tutto. Ci sono i terremoti storici avvenuti tra il 1700 e il 1800 a nord di Muccia (tra Camerino e Cagli), messi per altro in relazione con gli eventi avvenuti nel 1703 più a sud. Questo però non significa che gli attuali eventi non siano comunque da considerarsi aftershocks associati ai forti terremoti di fine ottobre 2016. Poi, il prof. Boschi forse non sa che, a differenza de L'Aquila, a Muccia non sono note grandi faglie in grado di generare forti terremoti (come quelli di fine ottobre 2016). Fossi in lui mi preoccuperei di più della zona di Tredozio in provincia di Forlì e Cesena, più vicina a Bologna, dove abita. La zona è ad alta pericolosità sismica e l'ultimo forte terremoto di magnitudo stimata pari a 6,1 è avvenuto nel lontano 1561".  (foto della Sezione CAI di Ascoli Piceno)

05/05/2018 11:00
Boschi vs Ingv: "E' lecito pretendere di sapere da Doglioni che cosa succederà nell’immediato futuro a Muccia e dintorni"

Boschi vs Ingv: "E' lecito pretendere di sapere da Doglioni che cosa succederà nell’immediato futuro a Muccia e dintorni"

C'è grande apprensione nell'area devastata dal sisma nel 2016 per le continue scosse che da diversi giorni stanno interessando in modo particolare l'area di Muccia e Pieve Torina. Se da un lato i sismologi di Ingv parlano di normale sequenza di aftershocks all'interno di quella attivatasi nel 2016, il geosifico Enzo Boschi, professore ordinario di Sismologia all'Università di Bologna, in un articolo pubblicato nella sezione Scienza di Agi chiede se ci sia invece da preoccuparsi. "Nell’ultimo mese nell'area di Muccia si sono verificate circa 2200 scosse sismiche. A proposito di Muccia il presidente dell’INGV attualmente in carica, Carlo Doglioni, il 10 aprile ebbe a dichiarare a UnoMattina, RaiUno: “Difficile prevedere se ci saranno ulteriori scosse ma quello che sta succedendo è nell'ordine naturale dell'assestamento" una frase che non vuol dir niente ma che ha lo scopo evidente di tranquillizzare.     Dopo il 10 aprile di scosse ce ne sono state moltissime. “Ordine naturale dell’assestamento” è una locuzione assolutamente priva di significato sul piano scientifico e inutile per gli scopi della Protezione Civile. Meraviglia una dichiarazione inutile e tanto pilatesca da parte di un personaggio che da almeno sette-otto anni dichiara di poter prevedere i terremoti analizzando proprio le sequenze sismiche. A L’Aquila si verificarono circa 300 scosse nei mesi precedenti il terremoto del 6 aprile 2009. A Muccia solo in un mese ne sono già state registrate più di 2.200! A questo punto non si può certo negare che a Muccia i terremoti non “aumentino di numero”. Allora è lecito pretendere di sapere da Doglioni che cosa succederà nell’immediato futuro a Muccia e nei suoi dintorni.  La mia opinione a proposito di Muccia, per quel poco che vale, è decisamente diversa da quella dell’attuale vertice INGV, secondo me permeata da un ottimismo d’accatto senza alcuna base scientifica. Fino al terremoto del 10 aprile le scosse si erano distribuite in modo casuale all'interno della vasta area interessata dalla sequenza e si potevano considerare come la normale evoluzione del fenomeno. Potevano essere interpretate come ulteriori rotture di tanti piccoli segmenti di faglia. La scossa di Muccia del 10 aprile e la successiva sequenza ha modificato drasticamente questa visione. Non può assolutamente tranquillizzare il fatto che il terremoto di Muccia sia avvenuto all'estremità nordoccidentale della zona appenninica finora attivata. Non è vero che quello che stiamo osservando nelle ultime settimane possa essere minimizzato a “ordine naturale assestamento”, qualunque cosa significhi. Temo, visto l’andazzo, che venga ignorata l’attuale situazione di Muccia e delle zone vicine. Finora ci si è limitati a invocare “l’ordine naturale dell‘assestamento” in maniera grottesca. Più che i vertici dell’INGV, che ormai sembrano disinteressati alla moderna Sismologia applicata alla sismicità del nostro Paese, spero che queste considerazioni arrivino ai vari organi di Protezione Civile.   Concludendo, per il principio di precauzione, mi permetto di invitare tutti coloro che ne hanno la responsabilità e la capacità di mettere in atto tutte le possibili misure preventive a Muccia e nelle zone circostanti. Non è detto che il terremoto arrivi ma è sempre meglio e doveroso essere comunque preparati". Il testo integrale dell'intervento di Boschi si trova qui 

04/05/2018 12:25
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