Martina Pelatelli sale sul gradino più alto del podio nel campionato del Mondo Wabba, categoria Fitness.
L'atleta di San Severino Marche ha sbaragliato la concorrenza lo scorso 11 luglio, in quel di Perugia, nel corso della manifestazione iridata. Un premio più che meritato per lei dopo i mesi di duro allenamento a cui si è sottoposta sotto la competente guida del coach Claudio Calcabrini, patron della palestra Sole Acciaio di Morrovalle.
Proprio al suo allenatore Martina ha dedicato il titolo di campionessa del mondo, visto che Calcabrini ha festeggiato durante la gara perugina il suo compleanno, che cade l'11 luglio.
Tutto il team della palestra "Sole Acciaio" ci tiene a complimentarsi con Martina, augurandole altrettanti successi in vista delle prossime competizioni.
Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha approvato nei giorni scorsi con propri decreti quattro progetti definitivi-esecutivi del valore complessivo di 750mila euro per i lavori di risanamento del piano viabile in altrettante strade provinciali.
“Abbiamo approvato nell’ultimo Consiglio provinciale del 30 giugno - afferma Pettinari - l’assestamento e la variazione del bilancio di previsione 2021-23 e la relativa modifica del programma delle opere pubbliche. In tempi record, perché è passata una sola settimana dalla seduta consiliare, sono stati redatti e approvati questi nuovi lavori di manutenzione straordinaria per le nostre strade”.
Nel dettaglio si interviene sulla provinciale 169 “San Lorenzo”, sulla 111 “San Faustino”, sulla 15 “Brondoleto” e sulla 6 “Bagnolo Beltrovato”.
Per la provinciale 169 “San Lorenzo” è stato approvato un progetto del valore di 300mila euro. Questa strada, della lunghezza di circa 8,5 km, inizia nel Comune di Treia e lo percorre in direzione montagna; entra nel Comune di San Severino Marche, attraversando dopo circa un km anche la località di San Lorenzo.
Sulla provinciale 111 “San Faustino”, l’intervento di asfaltatura è previsto in più tratti, per un importo di 150mila euro. Questa strada, della lunghezza di oltre 6 km, inizia nel comune di Cingoli e lo percorre, attraversando anche la provinciale “Cingolana”, per terminare con la strada comunale di Filottrano.
Stessa cifra per la provinciale 15 “Brondoleto”. In questo caso si tratta di un’arteria di circa 10 km che si estende dalla frazione di Borgo Lanciano a Castelraimondo e attraversa le frazioni di Brondoleto, Castel Santa Maria e Vasconi. Non si riuscirà a rifare il manto dell’intera strada, bensì i tratti più ammalorati, con particolare attenzione per quello da Castel Santa Maria a Matelica.
Il quarto progetto di 150mila euro riguarda, infine, la provinciale 6 “Bagnolo Beltrovato”. È questo il collegamento tra Morrovalle stazione e la provinciale “Fermana”: ha origini nel centro abitato di Morrovalle stazione, nei pressi del passaggio a livello, e termina sulla rotatoria che interessa la provinciale “Fermana” e lo svincolo della superstrada Val di Chienti.
L’Amministrazione provinciale finanzia tali interventi di lavori straordinari, contemplati nel programma triennale aggiornato delle opere e inseriti nel bilancio 2021, con fondi propri.
Inoltre, sono già stati eseguiti i lavori di risanamento del manto stradale in più tratti sulla provinciale 1 “Abbadia di Fiastra ‑ Mogliano”.
L’intervento di asfaltatura, progettato, appaltato e diretto dalla Provincia di Macerata ha avuto un costo complessivo di 50 mila euro ed è stato finanziato con le risorse proprie dell’ente destinate alla manutenzione straordinaria delle strade.
Si è intervenuto in particolare nel tratto che attraversa la selva Bandini, con interventi puntiformi, dove la strada era più ammalorata. “Stiamo eseguendo in questi giorni - dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - numerosi lavori di asfaltatura, di differenti entità, sulle nostre strade. Come sempre l’Amministrazione provinciale rivolge massima attenzione alla sicurezza stradale”.
Perde il controllo della moto e finisce sotto un'auto: muore un 44enne di Morrovalle, Paolo Mercuri.
Il tragico incidente è avvenuto, intorno alle 17:40 di oggi, in contrada Castellano nelle campagne morrovallesi.
Ancora incerta la dinamica di quanto avvenuto, da una prima ricostruzione sembrerebbe che il centauro abbia perso il controllo del mezzo e, dopo essere stato disarcionato dalla due ruote, sia finito sotto un'auto che sopraggiungeva.
Immediato l'arrivo sul posto dei soccorsi del 118. Gli operatori dell'emergenza hanno subito allertato l'eliambulanza, ma per il 44enne, purtroppo, non c'era più nulla da fare. I disperati tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari sono risultati vani, l'uomo è deceduto sul colpo. Spetterà alla Polizia Stradale ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente
Paolo era uno scout man della Med Store Macerata. Tutta la società biancorossa si unisce al cordoglio della famiglia per la perdita di un amico oltre che un membro dello staff, che lascia un vuoto incolmabile nella Pallavolo Macerata.
Paolo ha sempre vissuto nel volley, prima come giocatore, poi come uno scoutman di grande esperienza e professionalità. Per il suo lavoro è sempre stato apprezzato e stimato da colleghi e collaboratori, diventando un punto fermo della Pallavolo Macerata fin dal suo arrivo sei anni fa con già alle spalle una lunga e invidiabile carriera. Nella società biancorossa ha trovato l’ambiente giusto nel quale trasmettere la propria esperienza, prestando il suo impegno anche con i giovani, come assistente e allenatore nelle formazioni giovanili della Pallavolo Macerata.
È stato una risorsa per la prima squadra nel ruolo di scout man, partecipando alle promozioni che hanno condotto i biancorossi fino alla Serie A e anche quest’anno avrebbe continuato a seguire i giocatori e il coach Di Pinto. Invece la Pallavolo Macerata è oggi costretta all’ultimo saluto per un grande professionista del volley e un amico: Paolo sarà sempre nel cuore di questa società e il suo ricordo rimarrà indelebile in chi ha avuto il piacere di conoscerlo in questi anni, giocatori, membri dello staff, dirigenti e avversari.
"L'aver creato il gruppo di Protezione civile è una della cose di cui vado più orgoglioso. Siamo partiti da zero e ora consegniamo un'eredità importante e fondamentale per gestire le emergenze, con l'auspicio di un lungo periodo di tranquillità di cui tutti sentiamo il bisogno". Con queste parole il sindaco di Morrovalle Stefano Montemarani ha omaggiato il gruppo locale di Protezione civile. Ieri, durante una breve cerimonia davanti al municipio, il primo cittadino ha consegnato al gruppo una targa come segno di riconoscimento dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza al lavoro svolto dai volontari durante la pandemia da Covid-19.
Non solo, il sindaco ha ricordato anche la nascita della Protezione civile locale 10 anni fa, la sua crescita e il prezioso contributo nelle altre emergenze che il Comune si è trovato ad affrontare. "Quando sono diventato sindaco - ha ricordato Montemarani - non c'era un gruppo. L'abbiamo creato con l'aiuto del mio assessore Palmieri, di Mauro Seri e dei primi storici volontari. Poi l'abbiamo fatto crescere e l'abbiamo dotato di uniformi, attrezzature, un veicolo nuovo e una sede. Sono stati 10 anni molti intensi per me, con alcuni di voi abbiamo vissuto esperienze forti che mi porterò sempre dentro". Il riferimento è alle varie emergenze affrontate: dal nevone del 2012 al sisma del 2016, passando per il pericolo di esondazioni fino ad arrivare alla pandemia. "Ricordo quando nel 2012 la neve superava l'altezza di una Panda - ha aggiunto il sindaco - passammo una domenica pomeriggio a chiamare le famiglie rimaste bloccate in quelle contrade in cui non riuscivamo ad arrivare con i mezzi e poi andammo in giro a suonare ai portoni per sapere se la gente aveva bisogno di qualcosa. Indimenticabile anche il volto di una bambina dopo il terremoto del 2016 che non voleva tornare a casa. Per lei e per tutte le altre persone che non potevano rientrare nelle proprie abitazioni allestimmo tre centri di accoglienza. Infine è arrivata la pandemia e anche qui abbiamo svolto diversi servizi importanti per la popolazione, portando il nostro contributo. Di tutto questo vi sono grato, sono stati 10 anni molto belli, una storia ricca di emozioni".
“Non c’ è acqua da perdere” è la campagna di sensibilizzazione avviata da AATO3 Macerata, in collaborazione con le società di gestione del servizio idrico integrato operanti nel territorio, per evitare situazioni di vera e propria emergenza.
La disponibilità d’acqua non è inesauribile: complici i cambiamenti climatici e l’irregolarità dei deflussi, specialmente nel periodo estivo (nelle ultime settimane nell’ATO 3 Macerata le precipitazioni sono state praticamente assenti) la situazione può raggiungere soglie di criticità a cui è necessario porre rimedio. Come? Un primo fondamentale passo è la sensibilizzazione della collettività, chiamata ad adottare comportamenti responsabili e virtuosi al fine di preservare la risorsa idrica ed evitare possibili razionamenti del servizio.
La campagna comunicativa di AATO 3 di Macerata che partirà il 10 luglio e si concluderà alla fine del mese di agosto è finalizzata proprio a divulgare l’importanza di semplici ma fondamentali accorgimenti, attraverso affissione di manifesti nei principali comuni dell’ATO 3, divulgazione di spot radiofonici e campagna social su Facebook, Instagram ed altri canali comunicativi.
Evitare di lavare l’auto o innaffiare eccessivamente i giardini, chiudere sempre il rubinetto quando non si utilizza l’acqua sono alcuni di quei comportamenti che dovrebbero entrare perennemente tra le buone abitudini quotidiane di ogni singolo cittadino.
Anche il mondo scolastico sarà coinvolto da AATO 3, come di consueto, da una serie di iniziative tra cui un concorso a premi e lezioni interattive volte ad incentivare gli “adulti del futuro” a preservare la risorsa più importante di cui disponiamo: l’acqua.
Durante l’incontro il presidente dell’AATO3 Montemarani ha evidenziato come il risparmio dell’acqua è una necessità: “La situazione presenta alcune criticità – ha detto Montemarani – ed alcuni comuni come Morrovalle hanno emesso ordinanze per evitare sprechi (di cui Montemarani è sindaco, ndr). Come AATO3 facciamo questa campagna di sensibilizzazione, ma negli anni ci siamo fatti carico di campagne di sensibilizzazione nelle scuole con appositi programmi”.
Per dissetare il territorio sono alla progettazione importanti infrastrutture come l’anello dei Sibillini ed il completamento della rete per l’acquedotto del Nera. Nel frattempo all’AATO3 si sta facendo di tutto per far fronte alla situazione andando ad aumentare i punti di captazione. Ancora non si è in emergenza, ma in alcune zone si consultano le previsioni del tempo: Appignano, Treia, Cingoli, Apiro e Camerino e la zona di Pievetorina e di Macereto, soprattutto per le attività agricole.
Per Fulvio Riccio, responsabile comunicazione dell’AATO3: “sappiamo che il 50% dell’acqua potrebbe essere recuperata e che nella nostra provincia negli ultimi anni abbiamo recuperato molti sprechi, in percentuale siamo tra i primi territori in Italia. E quindi possiamo dire che le campagne di comunicazione servono allo scopo”.
APM - su sollecitazione del Gestore hanno emesso ordinanza o la emetteranno nei prossimi giorni per contingentare la risorsa idrica i seguenti comuni:
Appignano
Macerata
Corridonia
Treia
Pollenza
Morrovalle
Montecosaro
Castelfidardo
Apiro
Comuni ASSM - ordinanze storiche relative al divieto di utilizzo
Camerino
San Severino
ASSEM - Il comune di Castelraimondo ha emesso ordinanza per contingentare la risorsa idrica
Inizia venerdì 9 luglio il Morro Festival, l’evento dell’estate 2021 di Morrovalle.
A dare il via al cartellone, dall’Arena San Francesco, è l’attore livornese Paolo Ruffini con uno show che seguirà le emozioni del pubblico per renderlo partecipe della serata e principale protagonista. Ed è proprio per questo che il “Paolo Ruffini Show” non è semplicemente uno spettacolo, non può restare fedele alle righe di un copione perché l’improvvisazione prende il sopravvento.
Anche se si propone come uno One Man Show, venerdì sera Ruffini si lascerà guidare dall’umore che ci sarà tra gli spettatori, per sviluppare un varietà dalla comicità esilarante, capace di lasciare spazio a momenti di riflessione, ma con un approccio all’insegna della leggerezza. Una ricetta che unisce il cult al contemporaneo, uno spettacolo dalla comicità classica ma continuamente irripetibile. Immancabili la sua ironia acuta e le sue battute irriverenti.
Si giocherà con il cinema, attraverso un sorprendente monologo costruito sull’improvvisazione e con i suggerimenti del pubblico.
Ad arricchire lo show altri tre artisti saliranno sul palco: Claudia Campolongo, nei panni della terrorizzante bambina de “L’esorcista”, Max Angioni incursore e disturbatore con i suoi personaggi che lo hanno già reso celebre in molte trasmissioni televisive e con Beatrice Baldaccini, voce strepitosa.
L’organizzazione del Festival è a cura del Comune di Morrovalle, della Pro Loco locale e di Eclissi Eventi. I biglietti sono disponibili nei circuiti CiaoTickets e TicketOne, e durante la sera dello show: I settore € 20,00 + dp; II settore € 16,00 + dp.
Infoline Eclissi Eventi: 0733.865994 info@eclissieventi.it
Venerdì 16 luglio salirà sul palco dell’Arena San Francesco di Morrovalle, Fulminacci; il 23 luglio Fabrizio Moro e il 30 luglio Enrico Nigiotti.
Niente Tari per le attività costrette alla chiusura forzata a causa della pandemia da Covid-19. È questo uno dei provvedimenti contenuti nella delibera proposta dalla giunta di Morrovalle e approvata ieri sera dal Consiglio comunale.
La delibera approvata ieri sera prevede tre diversi interventi. Innanzitutto, tariffe invariate rispetto all'anno scorso per tutte le utenze. Poi l'esenzione integrale per tutte le attività costrette alla chiusura o danneggiate dai prolungati lockdown, principalmente: bar, ristoranti, palestre, negozi di abbigliamento e tutte le altre individuate dai codici Ateco dei decreti governativi.
Infine, sarà emanato un bando riservato a tutti coloro che hanno subito un calo di fatturato nel 2020: una riduzione del 30% per chi ha subito un calo tra il 30% e il 49,99% rispetto al 2019; e una riduzione del 50% per chi ha subito un calo maggiore o uguale al 50% sempre rispetto all'anno precedente, fino a un massimo di 1.500 euro.
In questo caso, chi avrà i requisiti, potrà accedere al bando e ottenere il relativo rimborso della quota sulla Tari già pagata. A disposizione ci sono circa 140mila euro tra fondi statali e comunali.
"Il nostro obiettivo primario - spiega l'assessore al Bilancio Alfredo Benedetti - è quello di continuare a stare vicino e sostenere in questo difficile momento storico i commercianti, le piccole imprese e i lavoratori colpiti dalla pandemia. Sperando che queste misure possano essere anche da stimolo per una più rapida ripresa economica".
Cade con la moto (una Ducati) lungo la superstrada: conducente viene soccorso in eliambulanza. È quanto avvenuto attorno alle ore 19:15 del pomeriggio odierno, nel tratto compreso tra gli svincoli di Morrovalle e Montecosaro, in direzione mare.
Ancora in corso di accertamento la dinamica dell'incidente, nel quale nessun altro mezzo è stato coinvolto: ai rilievi procederanno gli agenti della Polizia Stradale.
Sul posto sono intervenuti prontamente i sanitari del 118 allertati dalla conducente di un'auto che transitava in superstrada al momento del sinistro.
Constatati i traumi riportati dal motociclista, è stato richiesto il supporto dell'elisoccorso proveniente da Ancona. Si è, quindi, proceduto al trasferimento del centauro in codice rosso all'ospedale dorico di Torrette.
Una donna cade dalle scale all'interno della propria abitazione, interviene l'elisoccorso da Ancona. È quanto avvenuto intorno alle ore 10:30 della mattinata odierna, in prossimità della frazione di Cunicchio, nel territorio comunale di Morrovalle.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, valutate le condizioni della paziente, hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza. Dopo aver ricevuto i primi trattamenti sul posto, la donna è stata trasferita all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.
Il sindaco Stefano Montemarani ha emesso un'apposita ordinanza relativa alla salvaguardia delle risorse idriche del comune di Morrovalle, a seguito di un rapporto dell'Apm di Macerata (società che gestisce il servizio idrico nel paese) che ha evidenziato una generale situazione di carenza nell'approvigionamento idrico.
Pertanto si prevede che l’acqua potabile proveniente dall’acquedotto pubblico sia utilizzata solamente per l’uso domestico, con esclusione assoluta di ogni altro impiego come l’innaffiamento di orti e giardini privati, l'irrigazione dei campi, il lavaggio delle autovetture e quant’altro comportante un utilizzo non indispensabile o ingiustificato che causi uno spreco dell’acqua.
Chi trasgredirà alla regola sarà passibile di sanzione amministrativa. Il provvedimento sarà valido sino al 30 settembre.
Lo scorso sabato 19 giugno si è tenuta a Morrovalle l’inaugurazione della nuova sezione archeologica di Palazzo Lazzarini, dove tra gli altri sono intervenuti Elena Leonardi (Consigliere Regionale) e il Governatore delle Marche dott. Francesco Acquaroli.
La coordinatrice della Lega Morrovalle, Rosella Ruani, nonchè capogruppo di maggioranza in consiglio comunale e consigliere Provinciale della Provincia di Macerata, lamenta il fatto di non essere stata invitata all'evento e che non le é stato lasciato neanche un posto tra le autorità.
"L’Amministrazione Comunale ha voluto valorizzare nel migliore dei modi una delle tante ricchezze che il territorio ha, peccato che allo stesso tempo, in un sol colpo, ha commesso una gravissima doppia discriminazione" - afferma Ruani - .
"Questo ricorda quanto accaduto poche settimane fa ad Ursula von der Leyen e Charles Michel, ad Ankara, dove incontrando il presidente Erdoğan al palazzo presidenziale, l’organizzazione turca ha fatto trovare solo due sedie, una per Erdoğan e l’altra per il presidente del Consiglio Ue, lasciando la presidente della Commissione in disparte- spiega la capogruppo di maggiornaza- . In quella circostanza ne uscì un caso diplomatico, nel nostro caso invece si vuol far passare tutto nell’ombra dell’indifferenza ignorando la gravità dell’accaduto".
"É del tutto evidente - sottolinea - che ciò é stato fatto con l’intento di emarginara la coordinatrice comunale del primo partito uscito vincente (per numero di voti) alle ultime elezioni regionali. D’altronde si sa, si tende sempre a non includere in certi eventi quei soggetti, per così dire, “scomodi” tentando di oscurarli e di metterli in cattiva luce per illuminare se stessi".
Sull’accaduto la Coordinatrice Lega Morrovalle ha inoltre dichiarato: “ sono molto amareggiata da quanto accaduto, ma continuerò a lavorare con ancora maggiore determinazione per il bene del mio e nostro territorio. Io vivo la politica come la più alta forma di servizio alla comunità seguendo i forti principi e valori che mi hanno guidato in tutta la mia vita, rimanendo aperta ad ogni tipo di confronto nello spirito della più ampia inclusività”.
“Questo giorno rimarrà nella piccola storia del nostro comune”. Sono queste le parole con cui il sindaco di Morrovalle Stefano Montemarani ha aperto il dibattito che è seguito all'inaugurazione della nuova sezione archeologica del museo-pinacoteca di palazzo Lazzarini. Diversi gli ospiti dell'evento “Archeologia a Morrovalle. Dallo scavo alla musealizzazione”. Per i saluti sono intervenuti, oltre al primo cittadino: il presidente della Regione Francesco Acquaroli, la presidente dell'Archeoclub Morrovalle Nazzarena Acquaroli, l'assessore comunale a Cultura e Turismo Valentina Salvucci, il presidente dell'Archeoclub d'Italia Rosario Santanastasio. A seguire gli interventi dell'ingegnere Paolo Alessio, direttore tecnico della società Gasdotti Italia, il dottor Stefano Finocchi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, il prof Roberto Perna, docente di Archeologia classica a Unimc, Stefano Coccia e Isabella Piermarini della Società Cooperativa Archeologia. A condurre il giornalista e scrittore Adolfo Leone. In sala era presenta anche tutta la giunta comunale, gli archeologi che hanno partecipato agli scavi e il conte Antonio Lazzarini.
Due le aree archeologiche rinvenute nel 2019 a Morrovalle duranti gli scavi della Società Gasdotti Italia S.p.a per la realizzazione del metanodotto San Marco-Recanati: nella prima, in contrada Burella, sono state portate alla luce sepolture di una necropoli Picena con presenza di elementi di corredo funerario, inquadrabili tra la fine del VII e il VI secolo a. C.; nella seconda, in località Borgo Santa Lucia, sono stati trovati resti di epoca romana, in particolare reperti che confermano la presenza nelle vicinanze del Fanum Apollonis. Dopo un anno e mezzo di studi e restauri, curati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche in collaborazione con la Cooperativa Archeologia, con il supporto del Comune e la collaborazione dell'Archeoclub locale e di Unimc, si è arrivati all'inaugurazione di oggi, il coronamento di un percorso di archeologia preventiva nato dalla sinergia di tutti gli attori coinvolti. Due la sale espositive con i reperti, corredate da pannelli esplicativi con testi e immagini che sono state inaugurate. A supporto dell'esposizionr, anche una sala immersiva, dove il visitatore potrà vedere, con la realtà aumentata, le aree in corso di scavo e le ricostruzioni in 3d delle sepolture.
“La storia di Morrovalle che finora conoscevamo per il suo aspetto medioevale – ha sottolineato il sindaco Montemarani - si arricchisce quindi di due capitoli che andranno approfonditi, perché abbiamo fatto parte anche di due grandi civiltà del passato. Si potrebbe pensare che gli studi archeologici sono solo per gli addetti ai lavori, ma io non la penso così. Il momento di crisi che stiamo vivendo è per me innanzitutto una crisi del soggetto, una crisi dell'uomo, che si è smarrito, è disorientato, ha perso certezze, ha perso valori, ha perso quelle evidenze che una volta facevano parte del nostro senso comune. E proprio l'andare a studiare le nostre radici, le antiche civiltà, può essere uno dei fili di Arianna che ci aiuteranno ad uscire dal labirinto in cui ci siamo cacciati”.
“Sono felice che queste scoperte possano rappresentare anche un'attrattiva turistica – ha aggiunto il governatore Acquaroli - ma devono rappresentare soprattutto uno stimolo a cercare di capire sempre di più quella che è la nostra storia, che molto spesso neanche noi riusciamo a comprendere in profondità. Poi da assessore al Turismo mi sento di dire che cercheremo di creare circuiti legati al paesaggio, alla storia medievale dei nostri borghi, al mare, alla montagna, alle peculiarità enogastronomiche, ma anche circuiti legati all'archeologia, perché girando il nostro territorio scopriamo una serie impressionante di siti, che fanno della nostra regione una regione ricchissima”.
Ha parlato di un piccolo grande sogno che si realizza l'assessore Valentina Salvucci. “Sono una archeologa mancata – ha detto - per cui quando nel 2019 ho saputo di questi rinvenimenti e ho fatto un'esperienza di scavo per me è stato assolutamente emozionante. Come Comune poi ci siamo inseriti e abbiamo cercato di fare in modo che questi reperti rimanessero a Morrovalle, cosa non scontata. Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza abbiamo quindi avviato questo progetto, che va ad arricchire il nostro museo, la nostra città e l'offerta turistica. C'è grande soddisfazione per il risultato finale, frutto della sinergia di tutti i soggetti che hanno partecipato”.
Se l'importanza dell'archeologia preventiva nella realizzazione di grandi opere come il metanodotto è stata affrontata dall'ingegner Alessio della Gasdotti Italia e dai tecnici della società Cooperativa Archeologia, sono stati il dottor Finocchi e il prof Perna a parlare della rilevanza dei reperti rinvenuti.
“Prima del 2019 – ha spiegato Finocchi riferendosi ai reperti di epoca picena – non c'era cognizione di una presenza così antica nel territorio. Tra la fine del VII secolo e l'inizio del VI secolo a. C. la comunità picena era già strutturata in modo gerarchico con una livello sociale che prevedeva una verticalità. E questo possiamo dirlo perché nella necropoli abbiamo scoperto delle sepolture monumentali, in cui il defunto che ricopriva ruoli specifici nella comunità, è sepolto al centro e isolato dal resto, come a voler dividere il sacro dal profano. Inoltre i corredi funerari testimoniano rapporti con altre civiltà del Lazio, dalla Sabina, del Tirreno, il controllo della viabilità e delle merci”. “Io credo che le informazioni che arrivano da questi scavi sono fondamentali – ha continuato Perna - Abbiamo ritrovato il Fanum appollonis, un deposito votivo, dove sono stati lasciati e deposti materiali votivi appunto. Ed è importante perché è da questi materiali che capiamo il culto. Noi dobbiamo pensare al culto nel mondo antico in maniera diversa ad oggi: il culto era parte integrante della comunità, quindi capire il culto significa capire come le comunità percepivano se stesse. I romani quando sono arrivati in questo territorio, già popolato e articolato, hanno individuano il culto per trasformarlo dal punto di vista sociale e politico. Il Fanum nasce quindi per trasformare la precedente comunità, e in questo senso i rinvenimenti ci danno elementi fondamentali per capire come questo territorio sia stato trasformato tra il III e il II secolo a. C. Chi abitava qui è diventato romano, ma se vogliamo un romano diverso dai romani di Roma, è stato una trasformazione biunivoca, come tutte le trasformazioni. La comunità picena era composta soprattutto da pastori e guerrieri, quindi era legata alla transumanza e non aveva forti insediamenti stabili. I romani hanno portato un'economia diversa, agricoltori che hanno imposto ai precedenti pastori un modo diverso di gestire il territorio”.
Dopo il dibattito visite guidate con gli archeologi dello scavo nelle sale espositive. Le visite proseguiranno settimanalmente con le guide dell'Archeoclub nei giorni di sabato e domenica dalle 16 alle 19.
La "società agricola Staffolani Pierino" è un'azienda familiare di 12 ettari che si trova nelle campagne della frazione di Trodica, a Morrovalle.
I gestori hanno iniziato la loro attività come mezzadri in località Asola, poi si sono trasferiti a Trodica nel '63, sempre come mezzadri, sino a quando nel '71 la proprietaria dei terreni non ha deciso di venderli proprio a loro. Hanno iniziato in quattro: due fratelli con le loro mogli. Tutti di origini marchigiane e contadine.
Uno dei due fratelli è morto nel 2013: "Ho adorato questa esperienza a contatto con la natura, circondata dalla mia famiglia. Fino a poco tempo fa io cucinavo per tutti, ancora oggi capita. Ma sono stanca di lavorare. Sono nata in campagna e voglio morirci, non mi sarebbe piaciuto andare fuori. Siamo sempre stati nella stalla o giù al campo" dice la vedova dell'uomo, Maria.
"Ma qui sono rimasto 'da per me' (da solo ndr), siamo invecchiati e in queste condizioni duriamo poco - ci dice Pierino -: ho iniziato che avevo 5 anni e ora ne ho 80. Ringraziando il signore mi sento ancora discretamente, i compagni miei sono tutti al cimitero, può essere che stasera vai a dormire e domattina non ti alzi. E' un lavoro che se ti piace lo fai, potevo anche scegliere di andare a lavorare per qualcun altro in fabbrica ma ho sempre voluto essere indipendente, se voglio fermarmi a 'discorrere' con te, lo faccio. Un lavoro fisso con sempre gli stessi movimenti automatici avrebbe reso la vita stressante, veder crescere un vitello è tutta un'altra soddisfazione".
"Quello dell'agricoltore è il miglior mestiere, a parer mio il lavoro della campagna è l'unico vero lavoro. Per esempio ho la comunione di un nipote domenica, ma c'è una mucca che sta per partorire, non so se mi lascia libero."
La sveglia è alle 7, si va a dormire a mezzanotte. Si pulisce la stalla per prima cosa, poi nei campi, i cui prodotti vengono successivamente portati al Consorzio Agricolo Sagretto di Corridonia. "Piantiamo di tutto: grano, orzo, mais, radicchio, spinaci, e in più abbiamo l'allevamento di animali: mucche e tori, oche, galline, conigli, gatti, cani" spiega Pierino.
La società agricola conta 21 capi di mucche: la maggior parte sono di razza marchigiana.
Ma le spese sono tante: c'è da pagare l'IMU e le attrezzature costano caro. "Se le aziende sono piccole non ti salvi, devono misurare almeno 50 ettari" dice Pierino.
La sua di azienda, invece, può vantare oltre 300 coppe ottenute quando portavano gli animali alle mostre di Macerata. Ogni volta se ne vincevano 3 o 4: "Non mi ricordo quanti anni sono che ci vado. Siamo molto orgogliosi. La fiera più grande è stata quella di Parigi nell'89, ho portato un toro di nome Aceto e una manza. Sono stato lì 15 giorni, una delle soddisfazioni più grandi della mia vita. Era pieno di tori, belle bestie. L'esperienza è stata eccezionale."
"Ai giovani ricordo che si devono mettere in testa che qualcuno deve anche zappare la terra, non possono fare tutti lo stesso mestiere, tutti giornalisti o muratori. La scuola serve ed è bella, ma arrivato a 20 anni non puoi fare il contadino se non hai le abilità per trattare un animale. I miei nipoti non sono abituati a questo lavoro, bisogna nascerci. Uno di loro ha fatto Agraria ma ora lavora in una fabbrica di scarpe, non ha continuato su questa strada".
"Prima venivamo tutti i giorni qui per aiutare o a giocare - interviene la nipotina Sara -, ora veniamo di meno e soprattutto a prendere il latte. Io farò 14 anni a settembre e ho scelto la scuola per biotecnologie in modo da prendere in mano l'azienda un giorno, ma lavorereri solo nei campi, non con gli animali".
Il "Biocontadino" è un altro tipo di azienda agricola: il proprietario è Vittorio Giacomini, ha 29 anni e fa questo mestiere da otto.
"Ho lavorato per un anno come dipendente e mi piaceva quello che facevo, ho quindi continuato su questa strada mettendomi in proprio e aprendo la partita IVA. Ho fatto agraria ma non sapevo di arrivare fino a questo punto. La particolarità della mia azienda è che i prodotti sono biologici, la qualità che hanno e la passione che ci metto è ciò che li rende speciali. Il mio motto è: coltiviamo il futuro con le tecniche del passato, in passato non veniva usato niente di chimico, poi sono stati scoperti questi prodotti e la maggior parte delle persone li utilizzano".
Vittorio ha un orto di 1.6 ettari a Morrovalle e un frutteto di mezzo ettaro a Corridonia. Coltiva ortaggi e frutta biologici e li vende a negozi a km 0, ai GAS cioè gruppi di acquisto solidale, e a domicilio tramite l'e-commerce al sito www.biocontadino.com.
Coltiva ortaggi di stagione: adesso ci sono zucchine e pomodori, insalata, sedano, prezzemolo, basilico, cetrioli; d'inverno anche cavolfiori, spinaci, bieta, cicoria. Il frutteto è nuovo, due anni fa ha piantato 85 piante da frutto di tutti i tipi: 10 ciliegi, 10 peschi, 10 albicocchi, anche un nocciòlo, un melograno.
Tutto è certificato biologico. Per averlo bisogna possedere un terreno non trattato con prodotti chimici per 3 anni. Superati i 3 anni si sceglie l'ente certificatore che viene a fare i controlli prelevando campioni del prodotto o della terra stessa. Il sapore del biologico è nettamente migliore anche se la forma degli ortaggi è più piccola e crescono più lentamente.
"L'agricoltura è particolare e mutevole, ogni stagione è diversa, tante volte non ho un prodotto perchè nell'orto ancora non c'è, tendo sempre a rispettare le stagioni e quello che mi offre la terra. Ci sono dei problemi che sono all'ordine del giorno: una gelata d'inverno, o troppo caldo d'estate, la mancanza idrica può rovinare il raccolto. Ma anche le soddisfazioni sono tante: vedere il proprio prodotto piantato, fatto crescere e una volta assaggiato, avere un buonissimo sapore"
"Ci sono giovani che si approcciano a questo mestiere ma dopo poco lo abbandono perchè è molto faticoso: le iscrizioni all'istituto agrario sono aumentate ma di contadini effettivi non ce ne sono tanti. Se cerchi qualcuno difficilmente trovi chi sia disposto a fare sacrifici, specialmente nel periodo estivo - afferma Vittorio -. L'agricoltura avrà una brutta svolta nel futuro se continuiamo a usare prodotti chimici perchè vanno ad inquinare troppo, si arriverà a un punto in cui il prodotto piantato avrà sempre più bisogno di prodotti chimici. Bisogna trovare un equilibrio tra quello che serve e quello che non".
(Foto di Lucia Montecchiari)
A Morrovalle nasce il gruppo civico "Cura e partecipazione".
Spinta dall’esigenza di attuare un concreto rinnovamento politico, sociale e culturale, l’iniziativa ha origine dall’idea di numerosi cittadini con competenze specifiche e trasversali, indipendenti da qualsiasi riferimento partitico. Il gruppo ha già annunciato la sua partecipazione alle prossime elezioni comunali.
"Dopo mesi di intensi e proficui incontri è emerso il desiderio di apportare un cambiamento dal punto di vista delle idee e soprattutto dei fatti - sottolineano in una nota i membri della nuova civica -. Nel nome è contenuta l’idea di fondo che anima l’iniziativa, condivisa da una consistente parte della popolazione. Vale a dire la volontà di prendersi cura, con costanza e impegno, della città e di tutto ciò che può contribuire al suo miglioramento; allo stesso tempo si intende promuovere una partecipazione attiva dei cittadini alla cosa pubblica. Motivo per cui il gruppo propone un progetto a lungo termine, ovvero una comune visione di fondo, che si realizzerà a partire dalle prossime elezioni e si protrarrà nel futuro, indipendentemente dal risultato ottenuto".
"In un momento di svolta e di ripartenza come quello attuale, occorre che il discorso pubblico cittadino torni a ragionare esclusivamente sulle idee e sui contenuti, scavalcando le dannose logiche tipiche della politica clientelare - si aggiunge -. Nessuno dovrà più sentirsi obbligato a votare una parte per un “favore” ricevuto. E’ necessario abbandonare certe dinamiche del passato messe in atto a fini elettorali. Se si fa tanto in pochi mesi, pensate a cosa si sarebbe potuto fare lavorando per 5 anni".
"Da queste considerazioni scaturisce l’impegno a organizzare periodicamente assemblee pubbliche, durante le quali ogni cittadino non sia un semplice spettatore ma abbia la possibilità di intervenire ed esporre i propri pareri. Ciò non solo permetterà alla popolazione di riappropriarsi finalmente della scena politica locale e di esercitare in pieno i propri diritti democratici, ma garantirà una visione completa del paese di cui, con onore e consapevolezza, “Cura e partecipazione” è chiamato alla guida - puntualizzano i membri del neo gruppo civico -. Seguendo lo stesso pensiero critico, non rinneghiamo a priori l’operato politico delle precedenti amministrazioni, ma si pone come alternativa per inaugurare una nuova stagione politica a Morrovalle, presentando proposte innovative fondate esclusivamente sui contenuti e sulle competenze".
Il gruppo si dichiara aperto a tutte le forze civiche, sociali, associative, politiche e culturali del paese. "A poco serve criticare senza riserve. Occorre invece spirito d’iniziativa e dialogo per portare alla luce limiti e mancanze dello status quo cittadino, ponendo alla base dati concreti e uno studio dettagliato del territorio. A riguardo dovrebbe essere compito dell’amministrazione creare le condizioni per poter realizzare i migliori progetti per il futuro".
Nuove proposte, dunque, ma di che tipo? Un primo punto fondamentale evidenziato dai cittadini che compongono “Cura e partecipazione” è la responsabilità di avanzare soltanto idee concrete e traducibili in realtà: "Esporre e proporre determinati progetti significa avere una visione di fondo e la capacità di concretizzare quanto sostenuto. Non si tratta di una gara egoistica per confezionare un programma oltre le ragionevoli pretese, a meri scopi propagandistici. La posta in gioco è il bene di Morrovalle! Quello che i cittadini trodicensi e morrovallesi per anni hanno auspicato è finalmente compiuto: la formazione di un gruppo di giovani brillanti, indipendenti dalle usurate logiche partitiche, animati da un cuore vivo e un’intelligenza vivace. Mossi non da desideri o brame personali, ma dal solo proposito di contribuire al risveglio economico, sociale e culturale della città. Ora è il momento di agire insieme, affinché tutto questo possa protrarsi in un’opera costante per il bene comune di Morrovalle".
Preso in ostaggio e violentato da un gruppo di connazionali, giornata da incubo per un 20enne pakistano: arrestati i suoi aguzzini.
Una brillante operazione, conclusa in sole 24 ore dalla denuncia di un ventenne pakistano, ha portato gli uomini del Commissariato di Polizia di Civitanova Marche e della Squadra Mobile di Macerata ad assicurare alla giustizia due pericolosi cittadini originari del Pakistan, entrambi regolari con il permesso di soggiorno, resisi responsabili di sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo, tentata estorsione, rapina e lesioni personali.
Il cittadino pakistano, che non parla italiano ed è chiedente asilo in Italia, vedendo i poliziotti impegnati in servizio di istituto si è avvicinato loro, chiedendo aiuto e cercando di spiegare ciò che gli era accaduto in inglese. Data la gravità di ciò che stava trapelando, gli investigatori lo hanno accompagnato in Commissariato ove, con l’ausilio di un interprete, lo stesso aveva denunciato di essere stato prelavato da due connazionali e portato nelle campagne vicine al Comune di Morrovalle. Qui, raggiunto un casolare isolato, il giovane è stato picchiato e immobilizzato, denudato e violentato. Il turpe atto è stato nel contempo filmato con un cellulare, per realizzare un video col quale ricattare la vittima, al fine di indurla a procurare 3000 euro agli aguzzini.
Se così non fosse stato, gli stessi avrebbero divulgato il video in Pakistan in modo da rovinare la reputazione della vittima e della sua famiglia. Nel contempo, al malcapitato è stato sottratto anche il telefono cellulare e il passaporto oltre che 300 euro che erano in suo possesso. Il giovane, sconvolto, approfittando di un momento di distrazione dei suoi aguzzini, è riuscito a fuggire durante la notte e, giunto a Civitanova Marche e vedendo una pattuglia del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza impegnata nell’attività di controllo del territorio, si è avvicinato chiedendo aiuto. Fulminea la risposta degli investigatori che, identificati i responsabili, immediatamente hanno ad individuare i luoghi, ossia sia gli appartamenti in uso ai presunti responsabili, sia il casolare ove era stata denunciata l’aggressione.
Immediata la perquisizione notturna, che ha permesso di sorprendere i soggetti mentre cercavano di disfarsi del passaporto e del telefono della vittima, che sono stati ritrovati e acquisiti. Attesa la pericolosità dimostrata dai due pakistani, entrambi trentenni, già conosciuti alle Forze dell’Ordine e con precedenti specifici, è stata richiesta dalla Procura della Repubblica, con successiva adozione da parte del GIP, la misura della custodia cautelare in carcere per i due, atteso sia il pericolo di fuga che la reiterazione di reati similari. Gli stessi sono stati pertanto catturati dai poliziotti nel pomeriggio di venerdì 10 giugno e tradotti presso il carcere di Montacuto in quanto gravemente indiziati di sequestro di persona aggravato, violenza sessuale di gruppo, di rapina impropria e di lesioni personali aggravate. Tutti i gravi reati commessi in concorso tra loro.
Quattro serate, tre concerti e uno show, con grandi nomi della musica e dello spettacolo che animeranno il mese di luglio: tra questi il vincitore di Sanremo 2018 Fabrizio Moro. È il Morro Festival, l'evento clou dell'estate di Morrovalle messo a punto dall'assessorato a Cultura e Turismo del Comune in collaborazione con la Eclissi Eventi.
Si inizia il 9 luglio con Paolo Ruffini, il comico, presentatore e attore livornese salirà sul palco dell'Arena con il suo nuovissimo “Paolo Ruffini show”.
La settimana dopo, il 16 luglio, sarà la volta di Fulminacci, al secolo Filippo Uttinacci, che porterà in tour il suo secondo album uscito a marzo "Tante care cose". Uno dei nomi nuovi del panorama musicale italiano, Fulminacci si fa conoscere nel 2019 con il suo primo album "La vita veramente", che conquista subito il favore di critica e pubblico. L'anno scorso è arrivata la partecipazione a Sanremo Giovani nella sezione "Campioni" con il brano Santa Marinella, che si è classificato sedicesimo.
Venerdì 23 luglio il concerto di Fabrizio Moro, una delle sei tappe del tour nazionale "Canzoni nella stanza, percorso unplugged 2021". Il cantante romano pubblica il suo primo singolo "Per tutta un'altra destinazione" nel 1996. Ma è nel 2007 che si fa conoscere dal grande pubblico con il brano "Pensa", dedicato alle vittime della mafia e vincitore di Sanremo Giovani, nonché del Premio Critica Mia Martini. Nel 2018 vince il Festival di Sanremo con "Non mi avete fatto niente" in coppia con Ermal Meta. L'anno dopo esce il suo decimo album "Figli di nessuno", mentre sul finire dell'anno scorso la raccolta "Canzoni d'amore nascoste", una selezione di brani dei primi anni di carriera presentati in veste completamente rinnovata, oltre a due inediti.
Il festival si chiude il 30 luglio con un altro livornese: Enrico Nigiotti con “Notti di luna”, chitarra e voce. Il cantautore esordisce nel 2008 con il singolo Addio, nel 2009 partecipa al talent show Amici di Maria De Filippi e nel 2010 esce il suo primo album che porta il suo stesso nome. Nel 2017 partecipa a X Factor e ottiene un terzo posto, poco dopo esce il singolo "L'amore è", che viene certificato disco di platino. Dopo il 10° posto a Sanremo 2019 con “Nonno Hollywood”, vincitore del Premio Lunezia, l'anno scorso è tornato sul palco dell’Ariston con “Baciami Adesso”, che ha chiuso al 19° posto e che ha lanciato il suo ultimo disco, “Nigio”.
Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21,30. Biglietti disponibili on-line e nei punti vendita Ciaotickets e TicketOne. Info 0733-865994
E' un intervento di restyling su più fronti quello che sta interessando la selva di San Francesco, l’area verde che circonda il convento francescano nel centro storico di Morrovalle.
I lavori hanno preso il via con la sistemazione dei sentieri che si snodano nella selva in cui è immerso l’antico fabbricato comprensivo dell’Auditorium San Francesco. Un lavoro che, per le condizioni in cui versava la zona, ha più il sapore di una riscoperta. E così oggi quei sentieri emersi dal verde, sono comodamente percorribili. Sono state posizionate anche delle staccionate per definire ancora meglio i camminamenti e sono state realizzate le aree pic-nic con tavoli e panchine.
"L’idea di fondo che guida l’operazione - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Andrea Staffolani - riguarda il recupero della socialità, sia per i cittadini morrovallesi che per i visitatori che speriamo di riavere ben presto nel nostro territorio".
Per completare il nuovo look della selva saranno posizionati dei cartelli informativi sui tipi di piante e alberi presenti nella zona. Mentre i sentieri prenderanno il nome degli animali che è possibile trovare nell'area verde, con una breve descrizione per ognuno. Chi visiterà la selva, dunque, troverà esposte sia le caratteristiche botaniche, che le abitudini di vita degli animali con apposite informazioni curate da esperti.
"D'altronde anche i giovani partecipanti al concorso annuale ArcheoJunior avevano chiesto, nel 2019 nel contest 'La città che vorrei', di riqualificare l'area per il gioco e il tempo libero. Ora questo desiderio sta prendendo sempre più forma. L'obiettivo è di restituire alla cittadinanza e a quanti vorranno uno spazio valorizzato in tutta la sua bellezza" sottolineano i rappresentanti dell'amministrazione comunale di Morrovalle.
Oltre alla parte naturalistica, c'è quella funzionale: tutto il piazzale antistante è stato asfaltato e sarà utilizzato come parcheggio. Inoltre è stata rinnovata anche l'illuminazione pubblica. Mentre per la parte ricreativa l'amministrazione ha deciso di investire sul campo da calcetto adiacente all'Auditorium San Francesco, con una nuova e più adeguata recinzione e il rifacimento del manto in erba sintetica.
"L’offerta - aggiunge l'assessore Staffolani - si potrà avvalere a breve anche di una "palestra nel verde", un'autentica palestra con attrezzature tipiche per la tonicità del corpo".
La scuola media “Luigi Canale” di Morrovalle ha ospitato nella mattinata del 3 giugno gli alunni della scuola primaria dei plessi “via Piave” e “via Giotto” per una “visita” al loro futuro istituto.
Viste le normative COVID, gli scolari e le loro maestre sono stati accolti nel piazzale della scuola secondaria da alcuni professori e dai componenti del Consiglio Comunale Giovanile con il sindaco Davide Faleburle in fascia tricolore. Tutta la Giunta Comunale al completo ha presentato l’organizzazione della scuola secondaria e della nuova avventura che tutti loro dovranno affrontare.
I ragazzi della primaria sono stati invitati ad assistere alla visione di alcuni video: una visita virtuale della scuola, una lezione di scienze e un filmato preparato dal Consiglio Comunale Giovanile dove “i grandi” conducevano i “piccoli” lungo il percorso delle loro esperienze.
I piccoli delle elementari sono stati molto contenti di questa uscita. Hanno partecipato con allegria ma pure con attenzione. Particolari sono state le parole rivolte loro dalla Dirigente Dott.ssa Arianna Simonetti che hanno voluto sia rassicurare che responsabilizzare tutti quanti i bimbi pronti il prossimo anno al grande passo.
Ogni alunno della primaria ha ricevuto in dono una piccola bandiera avente, a fronte il logo dell’I.C. e sul retro una famosa frase di Martin Luter King: “Se non puoi essere la strada maestra, sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei”
Alla fine, tutto il corpo educante, ha augurato “Buone vacanze e…..Buon prossimo inizio!!”
Il Ministero per la Transizione Ecologica destina oltre 10 milioni di euro per interventi finalizzati alla mitigazione del dissesto idrogeologico nella Regione Marche.
“Un’ottima notizia e un buon risultato per la nostra regione – commenta l’assessore regionale alla Difesa del Suolo e della Costa, Stefano Aguzzi - perché con questo importante stanziamento potremmo ridurre il dissesto idrogeologico in tutte le province e in situazioni che ci sono state segnalate di grande criticità e interesse. Questi fondi si aggiungono a quelli già previsti dal Bilancio regionale per l’annualità 2021-22”.
Il Ministero esaminerà le proposte e, a breve, invierà le risposte alla Regione Marche su quali interventi saranno finanziati definitivamente. Si tratta di fondi statali che vengono messi a disposizione periodicamente, solitamente una volta all’anno e il Ministero ha chiesto alla Regione Marche di trasmettere l’elenco degli interventi da proporre per il finanziamento, individuati all’interno del ReNDis, il Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo, che siano almeno nella fase della progettazione esecutiva o che arrivino, in breve tempo, a questo stadio.
La Regione ha già inviato un elenco di 11 interventi estratti dal ReNDis, di cui 5 dotati di progettazione esecutiva e 6 che arriveranno alla progettazione esecutiva entro il 2021 o nei primi mesi del 2022. Almeno il 20% delle risorse assegnate è destinato al finanziamento di “progetti integrati”, che riguardano cioè il miglioramento della qualità delle acque e la sicurezza per le eventuali esondazioni.
Il primo intervento in elenco riguarda proprio quest’ultima tipologia e si riferisce alla mitigazione del rischio idraulico e alla riqualificazione fluviale del tratto terminale del fiume Aso, nei Comuni di Altidona, Lapedona, Campofilone, Pedaso, in provincia di Fermo, per un importo di 2.150.000 euro. Sempre in Provincia di Fermo, si prevedono un intervento di sistemazione idraulica del fiume Ete Vivo a Fermo e Porto San Giorgio per 1.240.000 euro e un intervento per il completamento delle opere di difesa della costa, con realizzazione delle scogliere emerse, a Porto Sant’Elpidio (1° stralcio) per 2.950.000 euro.In provincia di Macerata, gli interventi proposti sono: lavori di manutenzione idraulico-forestale del fiume Potenza nei Comuni di Castelraimondo e San Severino Marche (754.800 euro), mitigazione del rischio idraulico al fiume Bagnolo a Morrovalle (600.000 euro), opere di mitigazione e rischio idraulico al fosso Cunicchio a Montecosaro (750.000 euro), manutenzione delle arginature e ripristino della sezione idraulica del fiume Potenza a Montelupone e Recanati (483.500 euro).Nella provincia di Ancona, gli interventi riguardano le opere idrauliche connesse alla realizzazione di casse di espansione sul fosso Rigo a Castelfidardo (136.986 euro). Nella provincia di Pesaro e Urbino, è stato segnalato il completamento del consolidamento del centro abitato di Monte Cerignone, in via Ca’ Rosso (1 milione di euro). L’elenco prevede anche altri due interventi che potrebbero essere finanziati nel caso ci fossero risorse aggiuntive disponibili.
“Un ottimo risultato che ci consentirebbe di ridurre il dissesto in tutte le province” ha concluso Aguzzi.
Mancano solo gli ultimi ritocchi per il taglio del nastro della nuova sezione archeologica del Museo-Pinacoteca comunale nella sede di palazzo Lazzarini a Morrovalle.
“In questi ultimi giorni – spiega l'assessore a Cultura e Turismo Valentina Salvucci - tutti i reperti rinvenuti duranti gli scavi della Società Gasdotti Italia spa per la realizzazione del metanodotto San Marco-Recanati sono stati posizionati nelle apposite teche di vetro. E sono stati installati pannelli esplicativi con testi e immagini a corredo. Stiamo definendo la data di inaugurazione, a cui collaborerà anche l'Archeoclub che gestisce palazzo Lazzarini. Un particolare ringraziamento va alla Società Gasdotti Italia che ha finanziato il restauro e l'allestimento, alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche e alla Società Cooperativa Archeologica per gli studi e i restauri compiuti”.
Due le aree archeologiche rinvenute nel 2019 a Morrovalle: nella prima, in contrada Burella, sono state portate alla luce sepolture di una necropoli Picena con presenza di elementi di corredo funerario, inquadrabili tra la fine del VII e il VI secolo a.C.; nella seconda, in località Borgo Santa Lucia, sono stati trovati resti di epoca romana, in particolare reperti che confermano la presenza nelle vicinanze del Fanum Apollonis.
Secondo l’archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche Stefano Finocchi “si tratta di importanti scoperte che arricchiscono il panorama storico e archeologico di questo territorio e che trovano nella prestigiosa sede di Palazzo Lazzarini la giusta valorizzazione”.
“Un lavoro di studio, restauro e valorizzazione dei contesti indagati che giunge alla fine di un percorso di archeologia preventiva e che ha coinvolto lo stesso gruppo di lavoro che ha materialmente seguito gli scavi archeologici” dice Isabella Piermarini, archeologa della Società Cooperativa Archeologia.
Un anno e mezzo di studi e restauri, curati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche in collaborazione con la Società Cooperativa Archeologia, con il supporto dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Morrovalle e la collaborazione dell'Archeoclub locale. Ora i reperti sono pronti per essere ammirati.
Tre le stanze allestite a Palazzo Lazzarini, la prima dedicata alla sezione Picena, la seconda ai reperti di epoca romana e nella terza c'è una proiezione video su tre pareti dove i visitatori, grazie a una tecnologia di realtà aumentata realizzata dalla società Play Marche, potranno ricevere, sotto forma di musica e immagini, informazioni digitali anche sul sito stesso com'era al momento degli scavi archeologici.