Grande partecipazione al convegno “Alimentazione e prevenzione“ che si è svolto a San Firmano, a Montelupone. Protagoniste della giornata interamente dedicata alla prevenzione e al mangiar sano sono state le farmacie ASPP di Potenza Picena. Hanno partecipato l'organizzatrice del convegno, Cinzia Mandolesi, e Mario Properzi, moderatore dell'incontro. Relatori: l'oncologo Giovanni Benedetti, la biologa nutrizionista Edy Virgili e il biologo nutrizionista Unicam Roberto Ceci.
Uno dei messaggi importanti emersi dal convegno è stato che per mangiare bene, cioè per prevenire molti fattori di rischio responsabili di tante malattie, non bisogna cercare alimenti in altri paesi o continenti, ma mangiare ciò che appartiene al nostro territorio, recuperando quello che di buono c’è nella nostra tradizione e integrandolo con le nuove conoscenze apportate dalla ricerca scientifica.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Ronaldo Pecora, sindaco di Montelupone.
Ho parlato pochi giorni orsono con il Sindaco di Visso. Dovevo comunicargli una iniziativa di un gruppo di studenti fiorentini che stanno organizzando delle attività per raccogliere fondi per la ricostruzione (bravi questi giovani).
Oltre all’amicizia e alla condivisione di una visione politica, mi sento a lui vicino per la mia grande passione, il mio amore viscerale per i nostri Sibillini. Credo nella nostra appartenenza a questa meravigliosa terra nella quale i nostri monti rappresentano il nerbo, la colonna vertebrale: non si cammina eretti senza di questa. Perciò condivido con il mio Collega e amico Giuliano Pazzaglini il dolore e la speranza per tutta la nostra terra così provata.
Noi quaggiù, vicino al mare, non viviamo la distruzione, l’abbandono, ma pure dobbiamo affrontare non pochi problemi e non piccoli. Non voglio però annoiarvi con resoconti che dovrebbero essere ben noti a tutti. Devo tuttavia condividere le informazioni perché possiamo, tutti, mantenerci protagonisti del nostro cammino.
Dopo aver messo in sicurezza tutte le strutture lesionate dal terremoto (molte per un paese che sta “quaggiù”) e aver restituito a una vita dignitosa le tante famiglie colpite dal terremoto, abbiamo dovuto affrontare un problema che solo noi di Montelupone siamo abituati a fronteggiare: la frana, il dissesto idrogeologico. La storia è a tutti nota, anche se temo che generazioni di giovani la ignorino: anche per questo devo parlarne.
Il nostro Paese è risorto ed è oggi bello perché negli ultimi trent’anni sono state realizzate importanti opere nel sottosuolo per annullare gli effetti di un antichissimo movimento franoso. Queste opere sono state interessate dal terremoto che, con la sua azione distruttrice, ne ha minato seriamente l’efficacia.
Nel marasma del post terremoto vaglielo tu a spiegare ai commissari, presidenti, direttori, assessori, sovrintendenti, architetti, ingegneri, geologi ecc. ecc. che noi abbiamo questo problema. A ognuno devi rispiegare che cosa è la frana di Montelupone; e dopo che ne hanno percepito i termini devi spiegare cosa c’entra il terremoto con la frana. Poi devi convincerli che è necessario un intervento anche per questo, seppure in mezzo a migliaia di altri interventi urgenti. Provaci tu a spiegarglielo!
Non volendo annoiarvi, arrivo quasi alla fine: è stato riconosciuto il nesso di causalità tra il terremoto e la frana.
Da questo fondamentale passaggio derivano due inevitabili conseguenze. La prima, propria della fase emergenziale: è stata riconosciuta la necessità di un intervento di somma urgenza sia sul sistema drenante che sul sistema di monitoraggio. La seconda, propria della fase della ricostruzione: il nesso di causalità è il presupposto per autorizzare finanziamenti.
Oltre alla frana c’è il problema scuole: un’intera scuola materna chiusa. E’ dell’altro giorno il Decreto che autorizza il finanziamento di 1.000.000 di euro a Montelupone per la ricostruzione di questa nostra scuola.
Avrete visto dalla stampa quanti Comuni fuori cratere hanno goduto di analogo beneficio. Con questo intervento tutte le scuole del nostro Comune saranno sicure per i nostri figli.
Da ultimo, solo per ora, perché la lista sarebbe molto lunga, il problema Chiese. Le disposizioni Regionali e Nazionali prevedono la priorità per edifici pubblici e scuole, non per le chiese. Ciò nonostante, vista la nostra particolare criticità, ho incontrato il nostro Vescovo e, insieme, abbiamo sottoscritto una richiesta formale nella quale si conviene sulla necessità di un’attenzione particolare alla nostra situazione.
Oltre a questo, considerato il clima che sulla ricostruzione stiamo vivendo, mi sono comportato da buon marchigiano: se le istituzioni latitano il marchigiano non si arrende. Così posso assicurarvi che in qualche maniera, anche facendo i salti mortali, mi impegno a riaprire la chiesa di San Francesco prima possibile . . . e ci metto la mia faccia . . . e ci troverete anche gli antichi confessionali restaurati mirabilmente . . . e magari, questa volta, l’inaugurazione la farà chi della riapertura è l’artefice.
Penso che tanto basti per dare l’idea della complessità del momento. E a tutto questo si aggiungano: il problema delle strade abbandonate da decenni, la conclusione obbligatoria del contratto con la ditta Arcalgas, il dovere urgente di creare qualcosa che mai c’è stato prima per i nostri anziani, la necessità di dare nuove risposte ai nostri giovani (progetti scolastici, sport, tempo pieno), il futuro dell’acqua/bene pubblico.
“Alimentazione e Prevenzione” è il titolo del convegno che si terrà domenica prossima, 11 giugno, presso l’Abbazia di San Firmano organizzato dal Comune di Montelupone in collaborazione con Unicam e l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Macerata con il contributo dell’Azienda Speciale Farmacia Comunali di Potenza Picena. L’evento, la cui apertura è prevista alle ore 17.30, è stato ideato da Cinzia Mandolesi, farmacista presso la Comunale di Potenza Picena, e verrà moderato dal Presidente dell’Aspp Mario Properzi.
“L'idea del convegno sulla corretta alimentazione finalizzata anche alla prevenzione delle malattie nasce sia per motivi professionali, essendo farmacista, sia dalla sensibilità di una persona che come tante altre ha vissuto nella propria famiglia una situazione di malattia importante – ha precisato la dott.ssa Mandolesi - la prevenzione deve essere legata ad un'altra parola: divulgazione. Con questa manifestazione si è voluto inserire un convegno scientifico all'interno di una festa domenicale dove si ha la possibilità di divertirsi con le molte iniziative presenti e richiamare un pubblico si spera vasto ed eterogeneo”.
Interverranno in qualità di relatori Giovanni Benedetti, oncologo dell’Area Vasta 3, sul tema “Alimenti e neoplasie tra prevenzione ed innovazione”, il biologo nutrizionista Edy Virgili su “Ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle malattie oncologiche, metaboliche e neurodegenerative” e il biologo nutrizionista dell’Università di Camerino Roberto Ceci su “Dieta mediterranea: concetti base e applicazioni pratiche”. Il programma di “Ara in Festa” prevede molti appuntamenti durante la giornata: dalla buona cucina ai prodotti alimentari delle diverse aziende agricole locali che parteciperanno, ed infine una esibizione musicale serale dei Believers Band.
Montelupone. Nelle due serate del 2 e del 3 giugno tutto il centro storico di Montelupone è diventato una grande scenografia medievale curata in ogni particolare: via i segnali stradali e l’illuminazione moderna, un via vai di oltre centocinquanta figuranti in costume, mercenari armi cavalli combattimenti e balle di fieno, banchetti di arti mestieri e di vivande, danzatrici musici giullari e sputa fuoco, meretrici frati eretici e tribunale, insomma, un autentico calarsi nel 1353 quando i mercenari di Fra’ Moriale occuparono Montelupone e vi rimasero per tre settimane.
La manifestazione storica “Montelupone Medievale” non è stata una sfilata, né una rievocazione statica, ma un grande Gioco di ruolo che ha visto l’interagire di centinaia di persone, bambini e adulti, in costume e non.
L’affluenza di pubblico ha superato ogni aspettativa nella prima serata: almeno duemila persone, mentre è stata più ragionevole nella seconda, in concomitanza con la finale Champion a Cardiff.
Sono d’obbligo i complimenti all’Asd Ferreo Core (Ivo e Marco) e ai suoi “atleti armati”, al Circolo ippico HorseHarmony, alle danzatrici del Quam Pulchta Es, agli Errabundi Musici, ai Giullari, agli ineguagliabili Sputafuoco e a quanti altri, con un budget molto limitato, sono venuti a Montelupone per animare la prima edizione delle serate medievali.
Non vanno dimenticati, però, i tantissimi volontari locali che hanno preparato costumi e allestimenti, i commercianti del centro che si sono dedicati allo street food, i più attivianimatori: grandioso Emanuele nelle vesti del Frate eretico, Orietta e Maria in quelle delle meretrici, Pierluigi giudice.
Le due serate hanno evidenziato delle criticità dovute all’eccessiva affluenza di pubblico nella prima serata: servono più parcheggi e bus-navetta; il pur capillare e diffuso street-food non è stato sufficiente per tutti i convenuti. Ma era la prima edizione, questi e altri difetti verranno corretti e “Montelupone Medievale”, così come è stato impostato, ha tutti i numeri per diventare la manifestazione clou delle estati a Montelupone.
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Domenica 11 giugno a San Firmano di Montelupone inizia la manifestazione “Ara in Festa, Alimentazione e Salute” che coniuga il tema di un convegno scientifico con prodotti di eccellenza del territorio, senza tralasciare sia momenti di divertimento che di relax fatto di passeggiate tra i campi, gustando del buon cibo e meditando un po’ sul valore di una corretta alimentazione e di un sano stile di vita.
Dalle ore 10 verranno aperti i Mercatini Bio a chilometro zero, con “Ti porto l’orto” dell’Altra Eco di Recanati e con l’associazione produttori del carciofo di Montelupone-presidio Slow Food. Sempre alle ore 10, visita guidata, con laboratori per bambini, all’azienda agricola Green Project.
Alle ore 15, visita guidata all’abbazia di San Firmano e alle ore 16 visita guidata, con laboratori per bambini, all’azienda agricola Luca Giustozzi.
Alle ore 21.30 musica dei Believers Band con brani dagli anni ’50 ad oggi.
Stand gastronomici per pranzo e cena con produzioni locali.
La parte scientifica della manifestazione: nel pomeriggio dalle ore 17.30, prevede il convegno “Alimentazione e Prevenzione”, presentato dalla dott.ssa Cinzia Mandolesi e moderato dal dottor Mario Properzi.
I relatori: dottor Giovanni Benedetti, oncologo, su Alimenti e neoplasie, tra prevenzione e innovazione; dott.ssa Edy Virgili su Ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle malattie oncologiche, metaboliche e neurovegetative; dottor Roberto Ceci su Dieta mediterranea, concetti base e applicazioni pratiche.
Per maggiori informazioni: 344 2297002; associazioneara@gmail.com
“Serie D”: si è conclusa con questo grido la stagione della CGF di Pranzetti, locale squadra femminile di pallavolo di Montelupone.
Dopo una battaglia di cinque set con l'avversaria dell'anno, la UBI Treia, finalmente le ragazze di mister Lorenzo Bocchini hanno potuto urlare al cielo tutta la loro gioia per la splendida promozione conquistata.
É merito dell'unione della squadra,che ha dato fondo ad ogni energia per ottenere l'obiettivo dichiarato dalla società del Presidente Erbaccio, se dopo alcuni anni ritorna così ad essere protagonista a livello regionale.Il segreto di questo successo sta nell'impegno costante e nella voglia di vincere divertendosi, aspetti fondamentali che con l'esperienza di qualche nuovo innesto, come il ritorno a casa del capitano Sara Sampaolesi in aggiunta al feeling creatosi con le giocatrici più giovani e la mano sapiente del mister.
Un plauso particolare all’allenatore, al dirigente Matteo Ricci e a tutti i collaboratori senza dimenticare l'apporto fondamentale dello sponsor CGF che da tempo sostiene la pallavolo monteluponese.
Non va dimenticato il grande lavoro svolto anche con il settore giovanile, che ha visto la società partecipare ad un campionato di 2^ divisione e a 4 campionati di categoria - under 12, 14, 18 e 16 - creando anche una sinergia con le vicine realtà di Morrovalle e Montecosaro chiamata non a caso “3M”.
Esordio nella serata di oggi, 2 giugno, di “Montelupone Medievale-I Danari di Fra’ Moriale”: un ritorno al passato, quando Fra’ Moriale e il suo esercito di mercenari nel 1353 (o nel 1354 secondo la chronica del Villani) occuparono Montelupone e ne fecero la base per alcune settimane per varie e sanguinose scorribande nei borghi limitrofi.
Montelupone, che ha conservato nei secoli la propria struttura medievale con l’intatta cinta muraria, rivivrà per due serate la convivenza forzata di Fra’ Moriale e i suoi con i cittadini locali, che per lo più erano dediti ai commerci.
Non sarà solo una rievocazione storica, ma un grande Gioco di Ruolo che vedrà i convenuti interagire con gli oltre cento figuranti.
Il borgo, come un set cinematografico, presenterà sei punti di riferimento: 1) la Piazza del Borgomastro, con Campo di Addestramento, le Coppe del Potere e il Sentiero del Cavaliere; 2) Le scuderie (Parco Franchi); 3) Il Mercato Nero (Vicolo degli Orti) con Cartomante, Meretrici, Tagliagole e Segreti; 4) Il Mercato di Paese (Piazzali di via Roma) con il Bachicultore, il Fruttivendolo, il Macellaio, il Pescivendolo ed altro . . 5) il Tribunale (piazzale Paci, alla convergenza tra via Giachini e via Borgianelli); 6) l’Arcieria.
Inoltre, la linea rossa indica il percorso a cavallo e quella verde la via del commercio. Per i convenuti, locande e taverne proporranno un diffuso street food basato sulla cucina medievale.
Hanno visto una colonna di fumo denso che saliva dalla campagna e hanno chiamato il 115. La nube nera proveniva da una mietitrebbia in fiamme guidata da un agricoltore che stava lavorando la terra.
L'incidente è accaduto nella mattinata di oggi, giovedì 1 giugno, in via Molino a Montelupone. Le cause dell'incendio sono ancora da accertare, ma probabilmente a scatenarlo sono state le alte temperature che hanno surriscaldato il motore.
Sul posto è intervenuta una squadra dei vigli del fuoco di Macerata con tre mezzi.
Poiché le fiamme hanno intaccato anche dei piloni della luce presenti nel campo, per concludere le operazioni di spegnimento i vigili hanno dovuto attendere che l'Enel interrompesse il servizio di fornitura dell'energia elettrica.
Illeso l'autista della macchina agricola.
L'Associazione ciclistica dilettantistica Velo Club Montecassiano, con il patrocinio dei comuni di Montecassiano e Montelupone, ha organizzato per venerdì 2 Giugno prossimo la quinta edizione del BCGIRO, passeggiata ecologica Montecassiano - San Firmano che nelle scorse edizioni ha riscosso notevole successo.
La passeggiata, aperta a tutti e con qualsiasi tipo di bici, partirà alle ore 8.30 dalla piazza Unità d'Italia di Montecassiano. Per chi volesse é consigliato per i bambini sotto i 10 anni unirsi al gruppo a Sambucheto alle ore 9.00 in P.le Maestri del Lavoro, nei pressi della rotatoria. Sia a Montecassiano che a Sambucheto saranno presenti punti per le iscrizioni. L'arrivo e' previsto a San Firmano percorrendo la strada quasi completamente in pianura che corre parallela al fiume Potenza attraversando le nostre meravigliose campagne. Dopo una sosta per il ristoro, si tornerà tutti insieme a Sambucheto dove la passeggiata avrà termine.
Con l'iscrizione di 5 euro verrà consegnata la maglietta del BCGIRO. Quanto ricavato verrà interamente devoluto al comune di Pievetorina duramente colpito dal sisma. L'evento è reso possibile anche grazie alla collaborazione di alcuni sponsor locali che ogni anno contribuiscono alla riuscita di questa bella iniziativa. La pedalata, di circa 23 km, per gli organizzatori vuole avere l'obiettivo di trascorrere insieme il 2 Giugno Festa della Repubblica, pruomovere la solidarietà e trascorre alcune ore a contatto con la natura.
Circondato da Comuni ben più grandi, il borgo di Montelupone emana un forte appeal che non si basa soltanto sui suoi rinomati carciofi, mieli o pizze, ma soprattutto sulla conservazione di una integra struttura architettonica medievale, entro una cinta muraria ancora intatta e ben distinta da ogni edificazione successiva. Non a caso, insieme a Piobbico, Montelupone fu il primo Comune marchigiano ad essere designato tra I Borghi più belli d’Italia.
Tale considerazione ha spronato gli amministratori, e in particolare l’assessore Orietta Mogliani, a promuovere e realizzare una particolare rievocazione notturna, ambientata nelle piazzette e nei vicoli intra-moenia, che si terrà nelle serate del 2 e del 3 giugno, dalle ore 19 alle 24. Niente sfilate nei costumi storici, né statici “presepi viventi” , ma vita vera calata in anno domini 1353, quando Fra’ Moriale in persona governava il luogo e da lì dirigeva il suo esercito privato fatti di mercenari.
Sono pronti oltre cento figuranti, mentre gli atelier sfornano costumi a gogò e l’Asd Ferreo Core perfeziona la “sceneggiatura” dinamica.
L’intero borgo sarà popolato da musici itineranti, danzatrici, spadaccini soldati e guardie, giullari e sputa fuoco, cavalieri e cavalli a disposizione anche di bambini, donnine facili e mattacchioni, frati, giudici, mercanti e quant’altro, insomma un completo set in movimento che accoglierà centinaia di visitatori invitati ad interagire. Ecco, l’interazione sarà la caratteristica distintiva delle due serate: la gente potrà sostenere Ubaldo o fomentare la rivolta, il tutto attraverso la destinazione di monete di ferro guadagnate o perdute a seguito di innumerevoli mission da portare a termine in uno scenario davvero sorprendente e gioioso. Non mancherà il mercato medievale con antichi mestieri e bancarelle storiche, mentre locande e taverne proporranno menù a tema.
Per gli appassionati di calcio, che non vorranno perdersi la grande finale del 3 giugno, sarà allestito un maxi schermo nella palestra della scuola adiacente la piazza.
Una foto con un coltello in mano: è quanto hanno trovato gli investigatori nella memoria interna dello smartphone di Valerio Andreucci, il fantino ventitrenne indagato per la morte del veterinario Olindo Pinciaroli, ucciso a coltellate domenica 21 maggio mentre viaggiava a bordo di un'ambulanza veterinaria guidata dallo stesso Andreucci. Una prova che potrebbe collegare Valerio a quel coltello insanguinato trovato a pochi metri dal corpo di Pinciaroli.
Un puzzle investigativo che inizia a prendere forma considerando anche gli sms che Andreucci ha inviato ai suoi amici il giorno prima dell'omicidio: "Vado e lo uccido" e "Mi ammazzo". E' pesante il quadro probatorio a carico del fantino 23enne accusato dell'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, tanto che il difensore, l'avv. Alessandro Angelozzi ''alla luce di quanto emerso'' ritiene ''purtroppo necessario avere un nuovo colloquio con lui per approfondire tutti gli aspetti di questa vicenda e cercare di entrare nel vivo del suo profondo 'io'. Per poter acquisire - spiega il legale - una cognizione piena del fatto che a mio parere appare ancor più confuso''. Il giovane ha inviato messaggini agli amici chiedendo, pare, ''dove si può nascondere un corpo?''. ''Sto al fatto – replica il difensore - che lo stesso pm ha disposto che venga verificata attraverso l'analisi del sangue e delle urine prelevate domenica ad Andreucci la presenza di sostanze stupefacenti che potrebbe aver assunto''.
La salma di Olindo Pinciaroli è stata trasportata questa mattina dall’obitorio di Torrette alla chiesa di San Firmano di Montelupone, dove alle 15 si svolgerà il funerale. La moglie chiede giustizia per suo marito, barbaramente ucciso.
Si è concluso giovedì scorso nei locali del Centro di aggregazione giovanile di Montelupone il corso di lingua araba per bambini.
Le insegnanti Maria, Fathia e Anna hanno accolto per mesi una piccola schiera di bambini che, di etnia per lo più marocchina, crescono a vanno a scuola a Montelupone, parlano il dialetto locale, giocano a pallone all’oratorio e poco sanno della lingua e della cultura dei Paesi d’origine dei loro genitori. Questi bambini e questi ragazzi stanno crescendo rapidamente, presto saranno donne e uomini, ma qualcuno di loro rischierà, per motivi i più vari, di sentirsi un “déraciné”, uno sradicato, perché potrà sentirsi straniero sia in Italia che in Marocco. L’antidoto? La puntuale costruzione di una propria e autentica identità, nella consapevolezza che la doppia cultura è una ricchezza. Essi, oggi, scrivono leggono e pensano in italiano, ma è giusto e importante che sappiano anche scrivere leggere e parlare in arabo, perché la loro identità culturale non può venire dimezzata, svuotata.
L’idea e il supporto alla “Scuola di lingua araba” sono dovuti al vicesindaco Alberto Muccichini e alla professoressa nei licei di Recanati Daniela Gattari – nonché presidente del Centro culturale Galantara - che da giovanissimi hanno sperimentato l’essere italiani in Germania. Entrambi testimoniano con assoluta convinzione la stessa cosa: la doppia cultura arricchisce e definisce al meglio la propria identità consapevole.
C’è ancora molto da chiarire sulla morte del veterinario di Montelupone Olindo Pinciaroli, che la notte la mattina di domenica che è stato brutalmente assassinato dal suo assistente Valerio Andreucci, 24 anni.
Dopo la notizia che il giovane, che quella tragica mattina era alla guida dell’ambulanza veterinaria, aveva assunto circa 4 grammi di cocaina la sera precedente, è emerso un altro particolare raccapricciante. Durante la serata di sabato, passata in un locale di San Benedetto, Andreucci avrebbe inviato degli sms agli amici in cui scriveva apertamente: “ Vado su e l’ammazzo” riferendosi al suo datore di lavoro.
Nonostante gli amici abbiano cercato di fargli cambiare idea, il ragazzo lungo la via Chiaravallese, tra Osimo e Polverigi, domenica mattina ha accostato il mezzo e ha iniziato a colpire ripetutamente Olindo Pinciaroli con un coltello da cucina lungo 33 cm portato probabilmente da casa. 15 colpi inferti al torace, alla schiena e anche al viso, il veterinario ha cercato di difendersi, fuggire dall’abitacolo dell’ambulanza e ripararsi sotto al mezzo, ma per lui non c’è stato nulla da fare, causa un fendente che gli ha perforato cuore e polmone.
Ora il pm Pucilli, che non ha contestato per ora le premeditazione, in base anche agli sms inviati, dovrà cercare di fare chiarezza in una storia fatta ancora di tante ipotesi. Forse Andreucci era ancora sotto l’effetto della cocaina della sera precedente, tanto da non ricordarsi neanche di aver dichiarato, subito dopo l’omicidio di essere stati assaliti da 4 zingari. Ad oggi il gip Cimini, ha disposto la misura cautelare in carcere per il giovane ascolano per il rischio di reiterazione del reato.
E' stato accoltellato ripetutamente, al tronco e al capo Olindo Pinciaroli, veterinario maceratese di 54 anni, ma su di lui non vi sono tracce di colluttazione. Lo ha stabilito l'autopsia, conclusa nel tardo pomeriggio presso l'Istituto di Medicina legale di Torrette dal medico Adriano Tagliabracci. La vittima è stata raggiunta da parecchie coltellate di cui alcune letali, in particolare quelle al tronco, una delle quali ha raggiunto il cuore. Esaminando il corpo della vittima, il medico legale ha riscontrato solo ferite da coltello e nessun trauma da colluttazione o derivante da un eventuale investimento stradale.
Dell'omicidio volontario di Pinciaroli è accusato il suo giovane collaboratore, Valerio Andreucci, 23 anni, ascolano, che guidava l'ambulanza veterinaria su cui viaggiavano i due domenica mattina lungo la strada Chiaravallese a Osimo. Davanti al gip il giovane ha ammesso di aver assunto circa 4 grammi di cocaina tra la sera di sabato e quella mattina, senza riuscire a riferire cosa accadde (ANSA).
Aveva assunto 4 grammi di cocaina nella notte tra sabato e domenica, durante una serata tra amici, Valerio Andreucci, il fantino di 23 anni fermato per l'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, di 54 anni, ucciso a coltellate nei pressi della sua ambulanza veterinaria domenica mattina lungo la strada Chiaravallese a Osimo. Lo ha detto lo stesso Andreucci, rispondendo oggi alle domande del gip Carlo Cimini durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di Montacuto alla presenza del suo legale Alessandro Angelozzi. Andreucci - che secondo l'avvocato aveva "gli occhi spiritati" - ha raccontato di avere notato un'auto bianca con le frecce accese in una piazzola vicino al luogo del delitto, poi "buio totale". La prima versione fornita dal giovane era invece di un tentativo di rapina da parte di quattro uomini armati di coltelli, ritenuta non credibile dai carabinieri che stanno conducendo le indagini e che lo hanno arrestato. dreucci, ma l'avv. Angelozzi ipotizza "un collegamento nella sua percezione dell'auto". Quanto alla cocaina, il legale sta vagliando la possibilità che il suo assistito sia un tossicodipendente cronico. In carcere al 23enne di Ascoli Piceno, che collaborava occasionalmente con Pinciaroli e che quella mattina stava facendo con lui un giro per cose di lavoro, sono stati somministrati tranquillanti e sonniferi.. Nel pomeriggio l'autopsia sul corpo del veterinario apresso l'ospedale di Torrette.
A condurre l'esame autoptico il medico legale Adriano tagliabracci, incaricato dal pm Marco Pucilli. Dovrà stabilire quali tra le numerose ferite da arma da taglio inferte alla vittima, soprattutto al torace e alla gola, ne abbiano provocato il decesso. I carabinieri continuano a raccogliere testimonianze e elementi che aiutino a individuare il movente della furia omicida, non ancora chiarito. Se stando a familiari e conoscenti fra Pinciaroli e il suo assistente non c'erano forti dissapori, è anche vero che la violenza dell' aggressione farebbe pensare a motivi di contrasto profondi, a una vendetta, o magari al timore che il veterinario potesse raccontare o denunciare qualcosa. Si sta anche cercando di inventariare cosa c'era all'interno dell'ambulanza e se manca qualcosa: non il denaro, ritrovato addosso al morto. (ANSA).
Si terrà domani, mercoledì 24 maggio, l'autopsia sul corpo di Olindo Pinciaroli, il veterinario di 54 anni ucciso a coltellate dal suo collaboratore, Valerio Andreucci, 23 anni, fantino e ragazzo di scuderia, la mattina di domenica scorsa lungo la strada Chiaravallese a Osimo (Ancona). Il medico legale Adriano Tagliabracci dovrà stabilire quali delle numerose ferite da arma da taglio inferte alla vittima, soprattutto al torace e alla gola, ne abbiano provocato il decesso.
Sempre domani, Valerio Andreucci comparirà davanti al Gip Carlo Cimini per l'interrogatorio di garanzia. Ieri il suo difensore ha parlato di un giovane ''tuttora in stato confusionale, incapace di fare un discorso lineare'', immemore di quanto accaduto domenica, forse perché sotto l'effetto di sostanze che potrebbero avere alterato il suo stato mentale. Una descrizione che non collima con l'impressione riportata dagli inquirenti durante l'interrogatorio di ben 12 ore cui il fantino è stato sottoposto a poche ore dal delitto: Andreucci è apparso lucido.
I carabinieri continuano a raccogliere testimonianze e elementi che aiutino a individuare il movente della furia omicida, non ancora chiarito. Se stando a familiari e conoscenti fra Pinciaroli e il suo assistente non c'erano forti dissapori, è anche vero che la violenza dell' aggressione farebbe pensare a motivi di contrasto profondi, a una vendetta, o magari al timore che il veterinario potesse raccontare o denunciare qualcosa. Si sta anche cercando di inventariare cosa c'era all'interno dell'ambulanza e se manca qualcosa: non il denaro, ritrovato addosso al morto. E' confermato che Pinciaroli, già ferito, ha tentato di scendere o è caduto dall'ambulanza veterinaria condotta da Andreucci per venire poi travolto dal furgone. Forse l'assassino ha cercato di fare marcia indietro per rimettere in moto il mezzo, ma poi lo ha abbandonato, andando a rannicchiarsi in un fossato a 100 metri di distanza. Da lì ha chiamato la madre, inventando la storia della rapina.
(Ansa)
Avrebbe fatto tutto da solo Valerio Andreucci il giovane ascolano fermato stamani per l'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, ammazzato a coltellate ieri mattina a Osimo, durante un viaggio di lavoro intrapreso insieme all'assistente a bordo di un'ambulanza veterinaria.
Dopo il delitto, sul movente del quale trapelano ancora poche indiscrezioni, Andreucci avrebbe inventato l'assalto di un commando di 4 rapinatori lungo la via Chiaravallese. ''Io sono riuscito a mettermi in salvo'' aveva raccontato ai familiari al telefono, chiedendo che andassero a prenderlo.
Poi il lungo interrogatorio notturno, mentre i carabinieri raccoglievano elementi che hanno indotto il pm a disporre il fermo per gravi e concordanti indizi di colpevolezza.
Valerio Andreucci, 23 anni, è stato portato nel carcere di Montacuto; aveva sostenuto la tesi di un'aggressione per rapina da parte di 4 sconosciuti. (Ansa)
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E' stato ritrovato a 150 metri dal luogo del delitto, sul lato destro della strada Chiaravallese, il grosso coltello da cucina con l'impugnatura di metallo con cui Valerio Andreucci, 23 anni, avrebbe ucciso ieri mattina il veterinario Olindo Pinciaroli, 54 anni. L'arma era sporca di sangue, e verrà sottoposta ad accertamenti sulle impronte.
Andreucci era stato rintracciato nei pressi dai carabinieri poco dopo l'omicidio, accucciato in un fossato a 100 metri dall'ambulanza veterinaria su cui viaggiava con il dottore, ma sul lato sinistro della strada. Era in stato semiconfusionale, ha tentato di descrivere una finta rapina ad opera di 4 sconosciuti, ma nel corso del lungo interrogatorio notturno si è più volte contraddetto. Non ha tuttavia confessato. Il pm ha disposto la convalida del fermo a carico del giovane: al momento l'ipotesi di reato è omicidio volontario, senza premeditazione.
L'autopsia dirà quali sono stati i colpi mortali. Ancora da mettere a fuoco invece il movente dell'assassinio.
''La nostra ambulanza è stata affiancata da un'auto, sono scese quattro persone e ci hanno aggredito''. Queste le prime dichiarazioni rese dal collaboratore di Olindo Pinciaroli, il veterinario maceratese ucciso a coltellate stamani lungo la Chiaravallese, mentre era diretto a Polverigi per lavoro.
Secondo il collaboratore della vittima, che presenta ferite ad una gamba e alle mani, attorno alle 9:30 sarebbero stati aggrediti da altre persone, non ancora rintracciate. Fra le ipotesi al vaglio dei carabinieri di Osimo e del Reparto investigativo di Ancona la rapina violenta, o una discussione degenerata nell'accoltellamento, ma non si escludono altri scenari.
Il giovane viene sentito in queste ore dai carabinieri. Si cercano riscontri al suo racconto, e soprattutto si cerca di ricostruire il movente della supposta aggressione.
Sarà l'autopsia a stabilire quanti colpi hanno raggiunto il veterinario, e quali siano stati i fendenti mortali: la prima ispezione medico-legale ha accertato ferite da arma da taglio all'emitorace, all'addome e al collo. (Ansa)
Un veterinario di 54 anni, Olindo Pinciaroli, originario di Urbisaglia e residente a Montelupone, è stato trovato morto con delle sospette ferite da arma da taglio lungo la strada Chiaravallese, a ridosso di un canneto.
Ferito anche un collaboratore italiano di 30 anni, rintracciato dai carabinieri e ora ricoverato in ospedale a Osimo. Fra le ipotesi al vaglio del magistrato Marco Puccili quella di una rapina o di una discussione degenerata nell'accoltellamento, ma non si escludono altri possibili scenari. Pinciaroli, molto conosciuto nel settore dell'equitazione, si stava recando a Polverigi per prestare assistenza medica ad un maneggio. Il corpo è stato trovato a bordo dell'ambulanza sanitaria con la quale si era messo in viaggio insieme all'assistente. Sul posto sono accorsi i Cc di Osimo e del reparto operativo di Ancona, e il 118.
Amante e appassionato di animali, Pinciaroli lavorava prestava la sua attività in tre ambulatori di Macerata, Sambucheto e Porto Potenza Picena; curava anche un piccolo allevamento di cavalli in proprio. Era spesso consultato da circoli ippici, ma anche da privati.
Il dottore viveva a Montelupone con la moglie dentista e la figlia di 4 anni.
Con il passare delle ore sembra trovare riscontro il racconto del giovane ferito e prende corpo l'ipotesi di un'aggressione finita con il morto.
''La nostra ambulanza è stata affiancata da un'auto, sono scese quattro persone e ci hanno aggredito''. Queste sono state le prime dichiarazioni rese dal collaboratore di Pinciaroli. Il giovane, anche lui ferito, viene sentito in queste ore dai carabinieri. Si cercano riscontri al suo racconto, e soprattutto si cerca di ricostruire il movente della supposta aggressione. (Ansa)
Il Comune di Montelupone e la Condotta Slow Food Loreto Val Musone hanno stipulato un protocollo di intesa, biennale e rinnovabile, finalizzato a una stretta collaborazione per la promozione del gusto, della giusta e corretta alimentazione, dello sviluppo sostenibile dell’economia agro-alimentare locale, della tutela dell’ambiente e delle tradizioni e identità culturali, della difesa della biodiversità.
Interesse delle due parti è educare alla cultura alimentare valorizzando le “buone, pulite e giuste” pratiche di lavorazione e trasformazione dei prodotti locali, gratificando nuove possibilità occupazionali. In tale contesto, si promuove una corretta informazione e formazione, a partire da interventi rivolti ai giovani in età scolare, coinvolgendo anche i genitori, i nonni e, più in generale, gli adulti, al fine di valorizzare il patrimonio agro-alimentare locale e gli aspetti salutistici legati al cibo.
Erano presenti alla firma del protocollo d’intesa: per la Condotta Slow Food Loreto Val Musone, Antonello Loreto, Giada Fabiani, Lodovico Nardozi, Leonardo Marotta; per il Comune di Montelupone, il sindaco Rolando Pecora, la segretaria Stefania Bolli, l’assessore alle produzioni Giordano Elisei.