Venerdì 31 marzo, alle ore 21:30, arriva sul palcoscenico del Teatro Piermarini di Matelica Pojana, celebre personaggio/imprenditore inventato dall’artista padovano Andrea Pennacchi, presenza fissa della trasmissione televisiva Propaganda Live, con "Pojana e i suoi fratelli", spettacolo scritto e interpretato da Andrea Pennacchi con le musiche di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, proposto nella stagione teatrale promossa dal comune di Matelica con l'Amat, realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
I fratelli maggiori di Pojana Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un secondo Tanko, una macchina movimento terra blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta.
"Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo - racconta Andrea Pennacchi -, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. Il mondo deve sapere, pensavamo, come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle 'tecniche' degne dell'Isis".
La città di Matelica ha onorato con tre giorni di iniziative il 79° anniversario dell’eccidio di Braccano, avvenuto nella frazione matelicese il 24 marzo 1944. In quella triste data, truppe delle SS e della Wehrmacht tedesca spalleggiate da contingenti delle Brigate nere e della Guardia Nazionale Repubblicana della Repubblica di Salò lanciarono un'operazione di rastrellamento contro le locali bande partigiane della Resistenza italiana: cinque partigiani (tra cui il parroco di Braccano don Enrico Pocognoni) e un civile furono uccisi una volta fatti prigionieri dalle truppe nazifasciste.
Ogni anno la sezione locale dell’Anpi, con il patrocinio del Comune di Matelica, organizza degli appuntamenti per non dimenticare quanto avvenuto quel giorno. Questa volta si è deciso di dividere i momenti di ricordo in tre giornate. La prima venerdì (24 marzo) con un evento dedicato alle nuove generazioni presso l’aula magna dell’Ipsia Pocognoni, dove è stato proiettato un video documentario dedicato all’eccidio di Braccano dal titolo “24 marzo 1944” realizzato con il contributo degli studenti del professionale su regia di Lorenzo Paciaroni.
Sabato (25 marzo) la commemorazione si è spostata prima a Terricoli per la morte di Cesare Mosciatti e Ilio Cicculesse, ragazzi dilaniati dall’esplosione di alcuni residuati bellici nel 1946, poi a Casafoscola per l’inaugurazione di una lapide dedicata a Terenzio Terenzi e Wassili Niestarol, partigiani trucidati dai nazifascisti il 17 marzo 1944.
Domenica (26 marzo) appuntamento a Braccano. Prima è stato proiettato, presso il museo della Resistenza, il video documentario “24 marzo 1944” con l’intervento del professor Angelo Antonelli dell’Ipsia, poi c’è stato il corteo verso il monumento ai caduti con la deposizione di una corona d’alloro. A concludere la mattinata una Santa Messa presso la chiesa della frazione.
«Giustamente ricordiamo sempre coloro che non ci sono più, coloro che diedero la loro vita per consegnarci una nazione libera e democratica, senza dittatura e tirannide – commenta il sindaco di Matelica Massimo Baldini - ora, probabilmente non ci sono più neppure coloro che sono vissuti dopo questa tragedia e che purtroppo sono vissuti nel ricordo delle atrocità della guerra e degli stermini provocati dal nazifascismo».
«Vorrei ricordare anche tutte queste persone che hanno portato per tutta la vita il peso per quello che hanno visto e sopportato in quei tragici momenti della storia italiana, la seconda guerra mondiale, che io non ho vissuto personalmente, ma che mi sono stati raccontati da coloro che li hanno purtroppo vissuti e ce li hanno tramandati, tra questi mio padre Lamberto e il maestro Giuseppe Baldini, che con il grado di tenente ebbe un ruolo importante nella resistenza partigiana fatta su queste terre».
«Ricordo che ogni volta che mi parlava di questi eventi iniziava sempre dal giorno 8 settembre 1943; data in cui venne annunciato l’armistizio e subito dopo i partiti antifascisti si riorganizzarono dando vita al Comitato di Liberazione Nazionale. Infatti, dopo quella data, nelle zone controllate dai nazi-fascisti era iniziata la “resistenza”».
«Questa oltre ad essere stata una guerra di liberazione contro gli occupanti tedeschi fu anche una guerra civile, perché vide su fronti contrapposti italiani contro italiani divisi dalle scelte che avevano fatto dopo l’8 settembre 1943. I gruppi partigiani nacquero sotto diversi orientamenti politici, però durante la resistenza tutte le formazioni rimasero unite, tutte fecero riferimento al Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia».
«Anche Enrico Mattei ne faceva parte. Per combattere i partigiani, i nazifascisti compivano rastrellamenti in modo tale da catturarli e ucciderli; inoltre, per rappresaglia davano alle fiamme i paesi che ospitavano i partigiani e si accanivano contro la popolazione civile. Ricordo i 335 italiani fucilati il 24 marzo 1944 nelle Fosse Ardeatine nei pressi di Roma, fra questi anche il matelicese Carlo Mosciatti, a cui il 7 dicembre 2005 venne intitolata una via nei pressi del centro commerciale La Sfera, la strage di Boves vicino Cuneo, quella di Sant’Anna di Stazzema in Versilia, di Marzabotto vicino Bologna».
«Tanti concittadini e vicini alla città di Matelica vennero uccisi e perirono negli scontri che avvennero a Elcito, Valdiola, al Ponte dei Canti, a Casafoscola e a Braccano dove persero la vita quattro italiani: Demade Lucernoni, Ivano Marinucci, Temistocle Sabbatini, Don Enrico Pocognoni (Parroco di Braccano) e Mohamed Raghè e Thur Nur, due somali».
«Pochi giorni fa abbiamo assistito alla proclamazione di don Enrico Pocognoni a “Giusto dell’umanità” presso l’Ipsia di Matelica dove è nato anche un giardino dedicato, come si trova nello Yad Vashem a Gerusalemme il giardino dei “giusti delle nazioni”. Tutti questi fatti dovrebbero farci riflettere e tramandare ai giovani l’importanza della convivenza condivisa e della pace».
Distributori di sigarette sotto attacco degli hacker solidali con Alfredo Cospito. In varie parti d'Italia sui video delle macchinette sono comparse scritte come "Fuori Alfredo dal 41bis", mentre i pacchetti potevano essere acquistati a dieci centesimi, tanto che i tabaccai sono stati costretti a disattivare le macchine.
Gli episodi sono stati segnalati nelle Marche, al momento, a: Matelica, Fabriano, Pesaro e San Benedetto del Tronto. A quanto risulta, i distributori automatici colpiti sarebbero tutti di uno stesso marchio.
Grande partecipazione oggi al convegno di studi in onore di Stefano Cognetti, autorevole amministrativista dell’Università di Macerata, promosso dal professor Stefano Villamena, che ha reso così omaggio al suo Maestro.
L’incontro, dal titolo “Norma, potere e controllo della discrezionalità amministrativa”, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli avvocati, ha visto la presenza di un folto pubblico ed è stato introdotto dalle parole del rettore John McCourt: “Stefano Cognetti, che per tanti anni ha insegnato diritto amministrativo presso la nostra università, è un Maestro della materia ed è per me un piacere presenziare a questo evento che offre grande lustro all’Ateneo e al nostro Dipartimento di Giurisprudenza, confermato dal Ministero come Dipartimento di Eccellenza.
Da rettore, mi trovo spesso ad applicare le “norme”, a misurarmi con il “potere” e la “discrezionalità” amministrativa. Son profili delicati e di grandissima importanza, che è sempre necessario riprendere e approfondire per rendere ancora più efficiente ed efficace la macchina amministrativa”.
Molti gli interventi di alcuni tra i più importanti studiosi e studiose della materia che si sono succeduti sia nella mattina che nel pomeriggio, diciotto docenti che hanno discusso di merito amministrativo, eccessi di potere, leggi e provvedimenti e molto altro riguardante la discrezionalità amministrativa: Sergio Perongini, Rosario Ferrara, Piera Maria Vipiana Perpetua, Margherita Ramajoli, Maria Immordino, Sebastiano Licciardello, Alfredo Contieri, Fabrizio Tigano, Francesco De Leonardis, Sara Spuntarelli, Enzo Cardi, Enrico Follieri, Diana Urania Galetta, Nino Paolantonio, Giuseppe Piperata e Alberto Zito.
A presiedere è stato Franco Gaetano Scoca, specialista di diritto amministrativo e fondatore dell'omonimo studio con sede nella capitale. Presenti anche il direttore del dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli, il direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni Legali Enrico Damiani, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata Paolo Parisella e il presidente dell’Associazione Italiana Professori di Diritto amministrativo Francesco Manganaro.
Il 5 aprile ore 21,15, presso il teatro Piermarini di Matelica, andrà in scena "Bastarde senza gloria” di Gianni Quinto con Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Giulia Perini, Elisabetta Mandalari, Eugenia Bardanzellu. Co-prodotto dall’Ass. Gold e UAO Spettacoli con il contributo del Nuovo IMAIE, l’adattamento e la regia dello spettacolo è di Siddhartha Prestinari.
“Bastarde senza gloria” è un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda. A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere.
È una lente d’ingrandimento sulla paura che, anarchica, compie scelte inaspettate e tira fuori il nero seppia dell’anima: io contro te. La donna in fabbrica: madre, moglie, amante, lesbica o straniera, non smette di essere donna con tutta la sua complessità e fragilità ma indossando sempre la sua fiera ironia. Si scaglia come un felino, ride di sé stessa, ferisce per sbaglio, uccide se necessario ma rinasce come una fenice, anche a costo di perdere.
Una nuova sfida. Un racconto tragicomico ricco di battute al vetriolo, in cui ridere e sbeffeggiare i piccoli, grandi drammi che la vita preserva. Sette donne da raccontare nelle loro fragilità e imperfezioni, nei loro cliché e desideri irrealizzabili. Una pausa caffè si trasforma in uno stillicidio di accuse, giudizi, condanne, in una lotta alla sopravvivenza in cui tutto è lecito.
Il Wine Tour delle Marche inizia venerdì prossimo da una località simbolica, una delle capitali del buon vino made in Marche, nelle “Terre del Verdicchio”. Infatti, il 24 marzo, all’osteria Vino e Cucina di Staffolo va in scena “Tradizione in tavola”, serata-evento dedicata a chi ama i sapori autentici della tradizione, la pasta tirata a mano, l’abbinamento tra buona cucina ed etichette di qualità, quelle delle cantine Vignamato, Finocchi e Fattoria Coroncino.
Il giorno dopo, sabato 25 marzo, la golosa “carovana” del Wine Tour delle Marche dalla Vallesina si trasferisce nella valle del Misa e, inerpicandosi lungo tortuosi e pittoreschi percorsi, sale in direzione del panoramico balcone naturale di Arcevia. Qui, in frazione Avacelli, all’agriturismo Le Betulle è in programma la serata “La cucina della nonna”, durante la quale il locale mais ottofile di Roccacontrada, autentica ed esclusiva eccellenza della biodiversità marchigiana, verrà accostato ai vini delle cantine Venturi Roberto, Casaleta e Tenute Cesaroni.
Per gli amanti della birra, infine, è veramente imperdibile l’appuntamento di martedì 28 marzo che, nel cuore di Macerata, vedrà protagonisti i birrifici Mukkeller, Sothis e Godog per la serata dall’evocativo titolo “Cervisia”, descritta come un percorso degustativo di cucina marchigiana e grandi birre del territorio. Per l’occasione, la birroteca Beer Bang di Piazza Mazzini ospiterà un guest-chef d’eccezione: Simone Massi, direttamente dalla vecchia osteria di Marotta.E questo è solo l’inizio del Wine Tour delle Marche, al quale seguiranno altre invitanti tappe.
Il Wine Tour delle Marche è cofinanziato dalla Regione Marche nell’ambito dell’iniziativa “Enoturismno Marche: dalla vigna alla tavola”.
Dura poco più di un quarto l’illusione della Halley Matelica. I biancorossi, privi degli influenzati Paglia e Polselli, partono a razzo sul campo della seconda della classe Blacks Faenza, ma crollano alla distanza contro una squadra dimostratasi di un’altra categoria. Troppo forti i romagnoli, che ci hanno messo un po’ a carburare, magari per qualche scoria ereditata lo scorso weekend con le finali di Coppa Italia, ma che pian piano hanno preso il controllo assoluto del match.
Eppure la Vigor era partita alla grande, trovando in Seck un fattore nel pitturato e nel solito Gallo il motore delle creazioni di tutta la squadra. I biancorossi salgono rapidamente fino al +9 (7-16 al 6’ con tripla di Riccio) e tengono il pallino del match fino all’inizio del secondo quarto. Poi la musica cambia. Poggi e Aromando prendono il controllo dell’area, la Halley inizia a fare una fatica tremenda a trovare il canestro e i padroni di casa sgasano. Un parziale di 17-4 gira completamente l’inerzia della gara, Faenza sale anche a +12 prima che una tripla di Vissani consenta alla Halley almeno di rientrare negli spogliatoi sotto la doppia cifra di svantaggio (44-35).
Purtroppo però la musica non cambia nel secondo tempo. Faenza impone la sua debordante fisicità (eloquente il 48-30 nella battaglia a rimbalzo), Matelica pare poter almeno tenere botta ma una nuova spallata arriva proprio poco prima di fine terzo periodo e quando Pastore firma dall’arco il +20 (67-47 al 29’) la partita può di fatto dirsi conclusa. L’ultimo quarto è di puro garbage time, buono per dare qualche minuto di esperienza ai giovanissimi Fianchini e Offor e poco più.
Una sconfitta tutto sommato preventivabile contro una delle big del campionato, ma più passano le giornate e più diventa stretto il sentiero che porta verso gli spareggi salvezza: San Miniato e il suo 12° posto sono sempre lì a due lunghezze, ma ora di partite ne mancano solo sei. E domenica a Castelraimondo arriva la capolista Real Sebastiani Rieti.
Queste le parole di coach Trullo a fine partita: «Abbiamo approcciato bene la gara, siamo stati avanti per 13-14 minuti. Poi loro hanno alzato l’intensità e con la fisicità che hanno tutto è diventato più difficile per noi, ci siamo disuniti senza riuscire ad arginarli. Dovevamo e potevamo fare meglio, ma obiettivamente vincere sul campo di questa Faenza è davvero un’impresa per poche squadre. Ci siamo innervositi e con squadre di questo calibro non te lo puoi permettere, bisogna rimanere calmi e continuare ad eseguire come avevamo fatto in avvio. Al di là del risultato, dobbiamo ritrovare quella compattezza che abbiamo avuto per un paio di mesi e che ci aveva fatto raccogliere vittorie importanti: è troppo importante per il rush finale che ci aspetta, già a partire da domenica contro Rieti».
Il comune di Matelica, grazie al Piano nazionale Complementare Sisma 2009-2016 a valere sui fondi Pnrr, ha ottenuto un finanziamento di 345mila euro per il miglioramento tecnico/funzionale e la messa in sicurezza delle strade denominate Gesso, Colli e Campamante.
L'Unione Montana Potenza Esino Musone ha provveduto ad esperire la gara (procedura aperta) per l'affidamento degli interventi pertinenti la viabilità menzionata. La ditta Edilasfalti & C. Srl con sede a Camerino, con un ribasso del 2,10%, si è aggiudicata la gara per l'esecuzione dei lavori di miglioramento delle suddette infrastrutture.
I lavori sono iniziati e in località Campamante si è già provveduto all’installazione dei guard-rail. Grande soddisfazione per l’assessore ai Lavori Pubblici Rosanna Procaccini in quanto "si tratta di lavori importanti ad arterie stradali molto utilizzate dai cittadini di Matelica".
Controlli dei carabinieri: ventimila euro di sanzione per la titolare di un ristorante cinese di Matelica. È quanto hanno disposto i militari della locale stazione, coadiuvati nel servizio da personale del nucleo ispettorato del lavoro, nei confronti di un locale sito in città.
La titolare, una donna trentacinquenne di origini cinesi, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata, per irregolarità in merito alla formazione antinfortunistica dei propri dipendenti. Come conseguenza del provvedimento è scattata una multa pari a ventimila euro.
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"Il Ristorante Mizu di Matelica ha ottenuto da subito la revoca del provvedimento di sospensione (N. 64 del 15.03.2023) emesso dallo stesso I.T.L. di Macerata del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro. Quindi il ristorante ha continuato con regolarità ad essere aperto", sottolinea l'avvocato Luigi Ciambrone, legale della ristoratrice.
"È bene ricordare che l'attività ispettiva ha riguardato e ha accertato violazioni inerenti meri aspetti formali della materia anti-infortunistica sui luoghi di lavoro per la mancata formazione del personale - aggiunge l'avvocato -. Circa la salubrità e le norme igienico sanitarie l'accesso ispettivo, invece, ha potuto constatare ed accertare l'assoluto rispetto delle norme a tutela della vasta clientela".
Si è tenuta stamattina, domenica 12 marzo, al teatro Piermarini di Matelica l’assemblea annuale degli Alpini Marche. L’iniziativa, molto partecipata, ha riunito i capi sezione delle Marche per il consueto appuntamento annuale con diversi punti all’ordine del giorno.
Alla mattinata hanno partecipato anche il sindaco di Matelica Massimo Baldini e il vicesindaco Denis Cingolani, che hanno portato i saluti della città ringraziando il presidente regionale Sergio Mercuri e il capogruppo della sezione locale Angelo Ciccarelli.
«Grazie per aver scelto Matelica e il nostro splendido teatro per questo appuntamento – si legge in nota – il vostro impegno nelle varie iniziative e il rispetto per la realtà che rappresentate sono fonte di stimolo per cittadini e istituzioni».
La città di Matelica protagonista al Fermo Forum in occasione di Tipicità. Da questa mattina il comune matelicese è in bella mostra a Fermo con il suo stand espositivo all’interno della manifestazione dedicata alle tipicità marchigiane. Prodotti tipici e immagini della città che sono a disposizione dei tanti visitatori che da oggi a lunedì affolleranno l’evento.
Grande protagonista il Verdicchio di Matelica grazie all’Associazione Produttori che farà degustare i suoi vini nello spazio dedicato alla città, dove oggi era presente anche il vicesindaco Denis Cingolani.
Nell’ultimo incontro del Comitato Istituzionale del cratere sismico delle Marche, che si è tenuto a Camerino lo scorso 3 marzo alla presenza di numerosi sindaci e tecnici, il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli e il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli hanno comunicato le risorse messe a disposizione dei comuni per la ricostruzione pubblica.
Il finanziamento degli interventi che il nuovo Piano della ricostruzione pubblica ha assegnato alla città di Matelica ammonta a ben 8,8 milioni di euro che si vanno ad aggiungere alle risorse già ottenute.
"Una somma importante - commenta con soddisfazione il sindaco Massimo Baldini - con queste risorse andiamo a chiudere il cerchio per quanto riguarda la ricostruzione pubblica e si potranno sistemare anche tutte le mura castellane comprese le porte e il torrione con un importo di 2,7 milioni di euro. Un’altra quota di 800mila euro sarà destinata alla sistemazione di via Oberdan e via Nuova".
"Inoltre, tra le opere finanziate ci sono 800mila euro per integrare il finanziamento per l’edilizia popolare e 1 milione di euro per il recupero dei danni subiti dal sisma al cimitero comunale, chiesa e loggiato - aggiunge il primo cittadino -. Siamo molto soddisfatti poi per il sostanzioso finanziamento di 3,5 milioni di euro ricevuto per la ricostruzione dell’Abbazia di Santa Maria de Rotis, l’antica abbazia benedettina del X° secolo posta all’interno del Parco Naturale Regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito".
"Ringrazio a nome di tutta l’amministrazione comunale il commissario Castelli, il presidente Acquaroli, la struttura commissariale e tutto l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione a partire dall’ingegner Trovarelli, con cui collaboriamo costantemente in maniera proficua insieme ai tecnici del comune che si sono adoperati per raggiungere questi importanti risultati" conclude Baldini.
Questa mattina (lunedì 6 marzo) è stata ripristinata parzialmente la viabilità ordinaria in corrispondenza del sovrappasso di collegamento tra via San Sollecito e via Bellini nella zona dei plessi scolastici.
Il suddetto tratto stradale avrà un senso unico alternato con diritto di precedenza per i veicoli che provengono da via Bellini. Viste le ridotte dimensioni della carreggiata disponibile alla circolazione veicolare si raccomanda di prestare attenzione soprattutto nelle ore di punta.
«Abbiamo fatto il possibile per arginare i disagi causati dal maltempo, sempre prestando la massima attenzione all’incolumità pubblica dei veicoli e persone – ha commentato il vicesindaco e assessore alla Viabilità Denis Cingolani -. Nel frattempo ci adopereremo per ripristinare il prima possibile l’intera carreggiata con importanti lavori strutturali».
La galleria dei rimpianti di questa stagione della Halley Matelica si arricchisce di una nuova opera. I biancorossi giocano una gara da due volti, una da urlo nei primi 17’, una sconclusionata nei secondi 23’, e lascia strada a una Goldengas Senigallia sempre priva di Santucci e Giannini, cui sono bastate lucidità e un immenso Giacomini (27 punti, 5/11 da 3 e 12 falli subiti) per portarsi a casa i 2 punti.
Eppure la Halley aveva approcciato bene la gara, prendendo presto le redini della stessa. Senigallia ribatte ai primi colpi vigorini e mette il naso avanti (6-9 al 4’), ma i padroni di casa prendono fuoco nella seconda parte del primo periodo, confezionando un parzialone di 15-1 che li spinge a +19 (32-13).
La Goldengas sembra intontita ma nel secondo quarto qualcosa cambia. Matelica inizia a fare improvvisamente fatica nel trovare il canestro, le triple di Enihe e Paglia illudono lasciando il vantaggio pressoché immutato, ma la difesa a zona e un Giacomini indemoniato cambiano completamente l’inerzia poco prima dell’intervallo lungo: un parziale di 0-14, infatti, riporta gli ospiti vicini come non lo erano mai stati dopo i primi minuti di partita (40-35 all’20’).
È l’inizio di una partita completamente diversa, nella quale la Halley torna vittima dei fantasmi di un paio di mesi fa e la Goldengas, che trova in Neri la spalla perfetta per l’imprendibile Giacomini, prima rosicchia il resto dello svantaggio e poi mette la freccia. Matelica si tiene in piedi soltanto coi tiri liberi, ma l’inerzia ormai è cambiata e Senigallia così prima sorpassa e poi decolla fino a toccare il +7 (50-57 a fine terzo periodo).
Con Gallo fuori gioco per lunghi minuti per falli, l’attacco produce solo la mini-fiammata che riporta la Vigor a -2 (55-57 a 7’ dalla sirena con bomba di Enihe), ma Senigallia non trema e gestisce senza particolari patemi fino in fondo, con la Vigor incapace di raddrizzare la barca anche con il pressing allungato a tutto campo. Quando poi lo stesso Gallo fallisce la tripla del potenziale -2 a 10” dalla sirena, i 2 punti prendono ufficialmente la strada della Spiaggia di Velluto.
Le sconfitte di tutte le altre concorrenti al 12° posto lascia di fatto immutata la situazione alla vigilia del weekend di sosta che vedrà il campionato lasciare alle finali di Coppa Italia. Ma ora le partite restanti sono solo sette e la Halley ha sempre la necessità di vincere due partite in più rispetto a San Miniato: lo spazio per ulteriori errori è davvero risicato.
Così coach Trullo al termine del match: «E’ anche difficile spiegare cosa sia successo. Abbiamo giocato 17’ minuti vicini alla perfezione, muovendo la palla e giocando una bella pallacanestro, oltre che difendendo molto bene. Poi è bastato qualcosa a turbarci, loro hanno alzato l’intensità e ci siamo fermati completamente, chiudendo il primo tempo avanti solo di 5 quando potevamo essere serenamente avanti di 10-12 punti.
Abbiamo delle responsabilità su questa sconfitta perché ho rivisto alcune difficoltà mentali che pensavo fossero superate ormai, quando ci sono tornati sotto sembrava fossimo andati a -30. Eravamo cresciuti da questo punto di vista e invece rieccoci qua. Poi c’è da dire che nelle ultime due partite gli esterni hanno prodotto molto poco, tirando con cattive percentuali. Non segniamo neanche tiri aperti e lo stiamo pagando. Avevamo 40 punti al 15’ giocando un basket champagne, poi però se ne segni solo 23 nei restanti 25’ di solito perdi.
Difendere va bene, ma se non la metti mai dentro poi è dura, anche perché poi le squadre avversarie si chiudono in area e diventa tutto più difficile. Noi comunque non dobbiamo pensare agli altri, la nostra forza è stata quella lavorare e credere in un mezzo miracolo: ora mancano sette gare, anche vincendo oggi non avremmo fatto nulla. Sappiamo che dobbiamo vincere anche qualche partita proibitiva sulla carta e sperare che all’ultima giornata, andando a guardare la classifica, avremmo centrato quel 12° posto».
Festa alla casa di riposo di Matelica per i 100 anni di Terza Chiappini. Circondata dall’affetto dei familiari, degli altri ospiti e dello staff della struttura, la signora Terza ha festeggiato il suo compleanno con una bella festa impreziosita da fiori, cartelloni, palloncini e dalla presenza dei piccolissimi pronipoti nati da poco.
Presenti anche il sindaco di Matelica Massimo Baldini e il vicesindaco Denis Cingolani, che hanno fatto gli auguri alla signora Terza anche a nome del resto dell’amministrazione comunale e della città di Matelica.
Ci voleva un’impresa e non è arrivata. La Halley Matelica, seguita al PalaChemiba di Cerreto d’Esi da un centinaio abbondante di tifosi, sbatte contro la qualità e l’esperienza della Ristopro Fabriano, nonostante una partita gagliarda ma zavorrata dai troppi errori.
I vigorini inseguono per tutti i 40’ senza mai mollare la presa, ma pagano una brutta serata al tiro, soprattutto nell’ultimo periodo, e vengono puniti anche troppo severamente nel punteggio per quanto fatto vedere in campo.
L’avvio di gara è tutto della Janus. Stanic dirige da par suo, Enihe e Provvidenza soffrono la fisicità di Fall nel pitturato e così la Vigor finisce subito con la testa sott’acqua (10-3 al 3’).
L’energia di Adeola e Seck accende però il motore ai biancorossi, che tornano in scia fino ad impattare, ma la mole enorme di secondi tiri concessi e un nuovo blackout offensivi rilanciano la Ristopro, che a cavallo tra primo e secondo periodo scappa via con un parziale di 12-0 (26-14 al 12’ firmato da uno Stanic già a quota 11 punti).
Quantomeno i biancorossi, pur nella pessima serata balistica e con qualche tiro libero sprecato, non perdono la testa e contengono le perdite con la difesa a zona, rientrando negli spogliatoi sotto di 8 (40-32).
Non cambia la musica al rientro dagli spogliatoi. Fabriano pare poter controllare, pur senza incantare, anche perché Matelica spreca troppe occasioni per poter tornare in scia. I biancorossi però lottano con grande caparbietà, la Ristopro va in fuori giri e i biancorossi si riaffacciano addirittura a -4 (52-48) con Polselli che trova il canestro da sotto poco prima della fine del quarto.
Si gioca sul filo dei nervi negli ultimi 10’, con le due squadre che se le danno (sportivamente parlando) di santa ragione, ma anche che sbagliano davvero tanto. La Halley resta sempre sotto la doppia cifra di svantaggio, ma con appena 3 punti segnati nel quarto è difficile pensare in grande. Così quando Centanni infila la quarta tripla della sua serata per il nuovo +9 biancoblu (60-51 a 4’ dalla sirena) la strada che porta i 2 punti ai padroni di casa è già tracciata.
Questo il commento a caldo di coach Trullo: "E’ stata una partita che abbiamo mal giocato a livello offensivo. Abbiamo tirato troppo da 3 punti, soprattutto in una serata in cui non avevamo buone percentuali, ma soprattutto rispetto alle ultime sette partite stavolta abbiamo giocato meno insieme, che è stato ciò che ci ha portato a resuscitare dall’ultimo posto. È chiaro che oggi giocavamo contro una squadra forte e ci poteva stare perdere, ma a 5’ dalla fine eravamo ancora a -5 nonostante tutto quello che abbiamo sbagliato".
"Abbiamo tirato i tiri liberi col 43% contro il loro 87%, abbiamo sofferto tanto a rimbalzo nonostante ci fossimo preparati su questo: lasciargli 17 rimbalzi offensivi vuol dire dar loro tante seconde occasioni e con Fabriano questo lo paghi".
"Dovevamo e potevamo fare meglio. La difesa in compenso ha retto bene, abbiamo tenuto a 67 punti una squadra che ne fa solitamente 83 a partita. Il problema sono stati i nostri 51 punti contro i 70 abituali. Non siamo nella posizione di poter fare calcoli, domenica arriva Senigallia e giocando in casa per noi è una partita molto importante, da provare a vincere per restare attaccati al treno dei playout".
Si è tenuta stamattina, presso i locali della Gma, l’assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia sezione di Matelica presieduta da Franco Crescentini.
Tanta partecipazione e tanto entusiasmo per un collettivo che negli anni ha reso onore alla memoria dei caduti organizzando diverse iniziative. Quest’anno ricorre il 30esimo anniversario della scomparsa del matelicese Gionata Mancinelli, paracadutista deceduto a Mogadiscio il 3 agosto 1993.
Proprio in occasione di questo anniversario l’associazione organizzerà una manifestazione a Matelica per ricordare il soldato caduto durante la missione Onu “Ibis” in Somalia. All’assemblea di stamattina erano presenti il vicesindaco Denis Cingolani e l’assessore Graziano Falzetti.
«Da sempre l’associazione nazionale paracadutisti è a servizio e a disposizione della città con iniziative come quella del prossimo 3 agosto in onore di Gionata Mancinelli – commenta Cingolani – li ringraziamo per la loro costanza e per tenere viva un’importante associazione a Matelica».
Comunità di Matelica, Treia e Monteprandone in lutto per la scomparsa di frate Carlo Belogi. Il religioso è deceduto, nel pomeriggio di ieri, all’hospice di San Benedetto del Tronto all’età di 81 anni.
“Fra Carlo Belogi per 20 ha operato con intensità e fervore nel nostro amatissimo Santuario del Santissimo Crocifisso”, lo ricorda l’amministrazione comunale di Treia.
“Frate esemplare, molto conosciuto e amato dalla nostra comunità per la sua sensibilità, la profonda attenzione alle relazioni umane e la presenza gioiosa tra i suoi confratelli”, lo ricorda inoltre il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi.
“Fra’ Carlo è stato un religioso pieno di talenti. A nome dell'Amministrazione comunale e di tutta la comunità monteprandonese, porgo le condoglianze alla famiglia, alla comunità dei frati e a quanti gli hanno voluto bene”.
I funerali si svolgeranno, mercoledì 22 febbraio alle ore 11, al santuario di Santa Maria delle Grazie di Monteprandone e alle ore 15, al santuario di Santa Maria Apparve di Ostra.
È stato sottoscritto questa mattina, dal sindaco di Matelica Massimo Baldini e dal prefetto di Macerata Flavio Ferdani, un protocollo d’intesa contro la violenza di genere che mette a punto diverse azioni integrate tra i diversi organismi coinvolti nel patto.
La firma del protocollo si è tenuta presso la sede del Comune di via Spontini alla presenza del primo cittadino, del Prefetto, della Giunta comunale, della dirigente scolastica dell’Ipsia Pocognoni Alessandra Gattari accompagnata dalla professoressa Linda Alfano e della vicepreside dell’Itcg Antinori Oriella Cacciamani.
"Questo protocollo di intesa la Prefettura di Macerata lo ha già sottoscritto con i Comuni di Macerata e di Civitanova Marche, per questo motivo ringraziamo il Prefetto Ferdani per avere dato alla comunità matelicese questo privilegio – ha commentato il sindaco Baldini -. Abbiamo constatato direttamente quanto il Prefetto abbia a cuore tutte le iniziative che sono rivolte alla salute e alla sicurezza dei cittadini, alle azioni di prevenzione e formazione, all’accoglienza e alla vicinanza alla popolazione nei momenti di difficoltà".
"L’abbiamo visto vicino a noi ultimamente quando siamo stati colpiti dalle alluvioni del 15 settembre e 10 ottobre - sottolinea il primo cittadino -, vicino nell’organizzare incontri e nel raccogliere i dati dei danni subiti e presentarli direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Protezione Civile, vicino nell’organizzazione dei servizi di trasporto scolastico quando la pandemia ci aveva messi a terra, vicino insieme alle Forze dell’Ordine per organizzare gli incontri con le scuole per la lotta contro la diffusione della droga o negli incontri per difendere gli anziani e le persone deboli contro i raggiri, le truffe e i furti, vicino ai giovani per far conoscere i valori della Costituzione Italiana in particolare nella ricorrenza della Festa della Repubblica, vicino nel visitare le attività economiche del territorio e valorizzare le persone che si impegnano a costruire e dare lavoro".
"Oggi siamo veramente onorati di sottoscrivere questo protocollo di intesa contro la violenza di genere al fine di diffondere la cultura della legalità e di contribuire ad attivare azioni di prevenzione, formazione e contrasto al fenomeno della violenza contro le donne, dei minori e delle persone che hanno subito e subiscono violenza, fenomeno che purtroppo vediamo perpetrarsi ogni giorno - conclude Baldini -. Ogni provincia ha un centro antiviolenza con funzioni di offrire consulenza gratuita e supporto alle donne vittime di violenza come specificato nel protocollo di intesa che molto volentieri abbiamo sottoscritto. Invitiamo i cittadini a usufruirne in caso di bisogno contattando il numero telefonico 0733/256487".
"La firma del protocollo d’intesa contro la violenza di genere sottoscritto oggi con il Sindaco di Matelica, che ringrazio per la sensibilità istituzionale, e alla presenza della Giunta e dei dirigenti scolastici intende promuovere – ha dichiarato il prefetto Ferdani - una sempre maggiore e costante collaborazione istituzionale per assicurare risposte adeguate e condivise e garantire una prevenzione e contrasto a questa inaccettabile violenza con il coinvolgimento del mondo della scuola e degli studenti quali protagonisti dell’affermazione della cultura del rispetto, perché la violenza nei confronti delle donne è anche un problema culturale e quindi il cambiamento culturale deve partire proprio dal mondo della scuola".
Impresa epica di una Halley Matelica che non muore mai. I biancorossi, sotto di 16 a inizio terzo quarto, cancellano il divario e al rush finale piegano la Luciana Mosconi Ancona regalandosi la terza vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime sette partite. Partita tutta di rincorsa per i ragazzi di coach Trullo, che si rianimano nell’ultimo quarto e firmano il sorpasso decisivo a 2,7 secondi dalla sirena col tap-in di Provvidenza. Ma meglio andare con ordine per raccontare una partita che, soprattutto nel finale, ha regalato emozioni pazzesche ai 400 del palasport di Castelraimondo.
Ancona per almeno tre quarti non fa praticamente toccare palla a una Halley troppo pasticciona. I dorici prendono le redini del match sin dai primi minuti, accesi dall’energia e dai canestri di Giombini e Ambrosin e alimentata dalle folate di Ciribeni e Carnovali. Coach Coen mischia le difesa e la Vigor non trova antidoti credibili, se non a sprazzi, e così gli ospiti dilatano man mano il vantaggio fino a salire anche al +16 (30-46 in apertura di terzo quarto con la firma di Reggiani). Gli ospiti sembrano poter controllare senza problemi, ma commettono un grave errore: non chiudono i conti nel momento più buio della serata vigorina e così la Halley in quel pertugio rimasto aperto è brava a infilarsi con la rabbia di chi ha l’acqua alla gola.
Gallo e Seck, limitati dai falli nel primo tempo, diventano dei fattori, Matelica rosicchia punto su punto e impatta a quota 67 proprio con la tripla del play napoletano. Riccio firma il primo sorpasso della serata a meno di 3’ dalla sirena (69-67), Ciribeni replica col canestro e fallo e quando Carnovali scocca la quinta tripla della sua serata sembra notte per la Halley (69-73 con meno di 2’ da giocare). Vissani tiene in vita Matelica con una bomba senza senso, Carnovali sciupa e allora Gallo dalla lunetta riporta avanti i suoi (74-73).
Il Campetto rimette il naso avanti con Ambrosin (74-75), ma alla Halley restano una ventina di secondi per il possesso che vale una partita. Gallo si avventura in area senza fortuna, ma dal nulla sbuca Provvidenza che infila di tabella il tap-in nel vantaggio Matelica (76-75). Restano 2,7 secondi sul cronometro, la palla arriva a Ciribeni che palleggia e poi scocca il tiro del potenziale hurrà dorico: ferro, Bedin è lì in agguato e appoggia al volo, ma per gli arbitri il tempo è già scaduto. Proteste, parapiglia, succede di tutto, ma gli arbitri non cambiano idea: tutto rinviato alle moviole del post partita, ma la vittoria è biancorossa.
Con Empoli ai box per il turno di riposo, la Halley sale solitaria al terzultimo posto, ma l’aggancio al 12° posto di San Miniato non si concretizza a causa del ritorno al successo dei toscani su Ozzano. La rincorsa vigorina continua e nel prossimo weekend farà tappa a Cerreto d’Esi per un altro derby: quello con la Ristopro Fabriano.
Queste le parole di coach Trullo a fine partita: «A sensazione sono convinto che il canestro finale di Bedin non fosse valido, però lo rivedremo con calma dai video per capire se gli arbitri hanno avuto ragione o meno. Al di là di questo, nei primi 20’ minuti ci sono grandi colpe nostre e la cosa mi fa arrabbiare. Abbiamo controllato di più i rimbalzi difensivi, dove avevamo sofferto in precedenza, ma quello che conta è che ora siamo una squadra tosta, che non molla anche quando va sotto di 14-16 punti. Offensivamente abbiamo letto con pazienza le tante difese cambiate da Coen, nel primo tempo abbiamo sprecato qualche buon tiro aperto, poi abbiamo spedito di più la palla dentro e le cose sono cambiate. Per come eravamo messi abbiamo, purtroppo la nostra è una scalata dell’Everest, ci vorrà un mezzo miracolo per arrivare ai playout. Dovremo viaggiare su medie da playoff, ora lo stiamo facendo ma sarà difficile farlo sempre».