Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della segreteria provinciale del PD:Il neo eletto segretario provinciale Francesco Vitali ha riunito ieri la sua segreteria.Sono membri della segretaria gli stessi componenti della segreteria Novelli così come annunciato durante l'assemblea che lo ha eletto. Eventuali integrazioni e sostituzioni saranno fatte nelle prossime settimane. Si è subito costituito il gruppo di coordinamento del referendum che riunirà nei prossimi giorni i coordinatori di circolo per illustrare le date di tutti gli eventi in Provincia.Tante le iniziative che toccheranno tutti i territori per illustrare la riforma costituzionale e per illustrare soprattutto nei comuni colpiti, il decreto sul terremoto. In serata il segretario Vitali ha riunito tutti i sindaci della provincia, si è discusso insieme all'assessore regionale all'Ambiente Angelo Sciapichetti sulle ultime vicende Cosmari.Da qui in avanti un calendario fitto di iniziative che vedrà mobilitato tutto il partito, non solo solo sull' importante questione referendaria ma anche sulle problematiche che riguardano quotidianamente il nostro territorio dall'emergenza terremoto alla Sanità.
L’associazione MODA&MOTORI organizza sabato 22 ottobre una sfilata di moda per la presentazione della collezione autunno-inverno.La location della manifestazione è il Ristorante La Filarmonica in via Valenti a Macerata, con prenotazione cena allo 0733-261837 oppure 331/1801660 al costo di euro 25,00.Seguirà alle ore 22,30 il defilé di moda, denominato “Moda & Motori”, per la presentazione della collezione autunno-inverno in collaborazione con Diva Car, concessionaria Audi di Sforzacosta di Macerata.Questo appuntamento, giusto connubio tra moda, motori, divertimento e buona cucina avrà luogo nella splendido salone del Ristorante La Filarmonica di Macerata, e vedrà la partecipazione di Riccardo, finalista a Mister Italia 2015, Roberto, finalista del più bello d’italia 2011, Claudio il portiere goleador, Valeria finalista a Miss Italia 2012, Ilaria Miss Fuoriconcorso, Sara Miss Porto San Giorgio 2014, Denisa finalista di Miss Blumare 2016, Lucia Miss Tuttogelato 2016 e infine Miss Marche 2016 Taryn.L’evento si avvarrà di boutique, atelier e negozi presenti nella provincia di Macerata: Urban abbigliamento uomo, Motivi abbigliamento donna e JD Luxury pelletteria valigeria del centro commerciale Val di Chienti di Piediripa, King sport&style Corridomnia Shopping Park, Sandra biancheria intima Piediripa di Macerata.La sfilata è in collaborazione con lo studio fotografico Pixel, stampa digitale, servizi fotografici per cerimonie ed occasioni molto speciali via Carducci 21 Appignano, parrucchieria, uomo&donna Dani in via Garibaldi 73 Macerata, estetica tradizionale Il Profilo, via Roma 109 Macerata, Floricultura Santinelli, via Ascoli Piceno 2 Macerata.La sfilata sarà presentata da Matteo Pasquali con ingresso libero dalle ore 22,30.Un ringraziamento particolare va ai piccoli e grandi sponsor che hanno permesso la realizzazione di tutto ciò.L’invito a partecipare è rivolto, a chi ama la moda, la bellezza, i motori, la buona cucina e infine gadget in omaggio agli intervenuti.
I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Macerata, dopo gli approfondimenti investigativi coordinati dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, hanno denunciato per il delitto di truffa continuata aggravata in danno allo Stato una dirigente scolastica e due docenti, tutti in servizio presso istituti scolastici di media superiore della provincia di Macerata.Uno dei due docenti è attualmente in aspettativa, ricoprendo la carica di consigliere della Regione Marche.La denuncia è scattata, dopo aver accertato che i suddetti avrebbero di recente utilizzato i permessi e i congedi straordinari, richiesti per restare assistenza ai loro genitori disabili per recarsi in realtà o in località turistiche (la dirigente scolastica, tra l’altro, anche in resort marini del sud Italia e uno dei docenti reiteratamente a Cuba), o in consensi elettorali, riferiti alla propria campagna elettorale, in vista delle consultazioni regionali, svoltesi nel 2015 (come usava fare l'altro docente).Le indagini muovono dall’attività informativa svolta sul territorio, dove le notizie che circolano sull’abuso dei benefici per l’assistenza ai congiunti disabili, previsti dalla legge 104/1992, soprattutto nel settore pubblico, creano particolare malcontento.Le attività di riscontro, testimoniali e documentali, mediante acquisizione anche di copia di biglietti aerei e di attestati rilasciati da vari alberghi, siti in località turistiche, effettuate dalla Guardia di Finanza di Macerata e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare, attraverso una ricostruzione analitica delle giornate in cui i due docenti e la dirigente scolastica si sono assentati dal lavoro, avvalendosi dei permessi per l’assistenza in favore dei congiunti disabili, che essi hanno apparentemente utilizzato tali benefici, per fini totalmente estranei rispetto a quelli previsti dalla normativa.In particolare, i finanzieri hanno proceduto al confronto delle giornate di permesso ex legge 104/1992 e di congedo straordinario richieste dai tre indagati, contestando che effettivamente: La dirigente ha soggiornato nei citati resort o alberghi Un professore si è recato reiteratamente a Cuba L’altro professore ha seguito la propria campagna elettorale In totale sono risultate 151 le giornate di permesso e di congedo, richieste all’ufficio scolastico per l’assistenza in favore dei congiunti disabili, che i tre indagati hanno indebitamente utilizzato. Le assenze dal lavoro per l’assistenza alle persone disabili sono interamente coperte da danaro pubblico per effetto dei pagamenti effettuati dall’Inps.Per questo motivo, in danno degli insegnanti, il Procuratore della Repubblica Giorgio ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo delle somme corrispondenti alle indennità percepite per le citate giornate di indebita assenza, pari complessivamente per i tre ad oltre 10.000 euro, in vista della loro possibile confisca, in caso di sentenza di condanna.
Sono già in vendita i biglietti per assistere alla 10^ di campionato di Lega Pro che al Mapei Stadium Città del Tricolore di Reggio Emilia vedrà di fronte, sabato prossimo, 22 ottobre, alle 16.30, la Reggiana e la Maceratese reduce dal successo corsaro del Barbetti di Gubbio.I tagliandi riservati ai tifosi biancorossi potranno essere acquistati al prezzo di 8 euro + 1 euro di diritti prevendita fino alle 19.00 di venerdì prossimo, 21 ottobre, sul circuito Ticketone (www.ticketone.it, sezione cerca punti vendita). A Macerata i biglietti sono reperibili da Primavisione Macerata s.n.c., Via Roma 125/127 Macerata. È avviato Stampacasa, che permette di stampare direttamente il proprio titolo di accesso allo stadio per il settore medesimo purché attivato con i controlli richiesti di inserimento di tdt.
Il prossimo giovedì, 20 ottobre 2016, si svolgerà, presso la sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata la seconda giornata del ciclo di seminari “Per l’ermo colle.Il paesaggio, bene comune tra tutela e valorizzazione”. Per la giornata sono previsti due seminari: alle ore 15,00 ci sarà quello tenuto da Francesca Testella, dal titolo “La valorizzazione paesistica dei corsi d’acqua tramite la mitigazione del dissesto idrogeologico”,mentre alle ore 17,00 Elisa Scotti, interverrà con “Tutela del paesaggio e dell’ambiente e semplificazioni amministrative nelle recenti riforme”.I due interventi proseguiranno e svilupperanno le tematiche inerenti al paesaggio come “bene comune” e agli effetti negativi sulla società e sull’ambiente in cui essa vive che si verificano quando ci si allontana da quella strada oramai millenaria, così come ampliamente dimostrato e discusso durante la prolusione e la prima giornata di seminari.Elisa Scotti, professore associato di Diritto Amministrativo di UniMC, ci spiegherà l’avvio del percorso di riforma della pubblica amministrazione tesa, tra l’altro, a semplificare e a velocizzare i processi decisionali pubblici e che coinvolge anche il paesaggio e l’ambente.Quali sono gli strumenti messi in campo dal legislatore, quali i risultati attesi e quali le principali criticità che affiorano nel nuovo sistema sono i punti fondamentali sui quali si snoderà l’intervento, nel quale la nuova normativa sarà esaminata anche alla luce dei pareri espressi dal Consiglio di Stato e della giurisprudenza costituzionale e amministrativa.Francesca Testella, assegnista di ricerca in materie giuridico ambientali presso UniMC, attraverso un excursus sulla normativa relativa al dissesto e al rischio idrogeologico, solleciterà un cambio di rotta nelle strategie volte alla valorizzazione del territorio fluviale. Tale cambio potrà avvenire riconoscendo al fiume un ruolo di risorsa multifunzionale per il territorio: elemento strutturante il paesaggio attraversato, corridoio ecologico, spina dorsale di parchi agricoli e perifluviali, di sistemi per la produzione di energia rinnovabile, nuovo spazio pubblico di carattere multiscalare e bioregionale.Anche la presente giornata, come tutti gli altri seminari di “Per l’ermo colle”, è accreditata come evento formativo presso l’Ordine degli architetti della provincia di Macerata.
La commissione Europea, Eurostat e altri uffici statistici hanno stilato una classifica dei Paesi Europei in base al livello di conoscenza dell’inglese della popolazione. La Danimarca, l’Olanda e la Svezia occupano le prime tre posizioni, mentre l’Italia si trova al penultimo posto, seguita dalla Francia. Questo umiliante risultato diventa ancora più grave se si analizza il problema dal punto di vista lavorativo, perché l’importanza dell’inglese sta aumentando giorno dopo giorno e, infatti, secondo le statistiche, la conoscenza di questa lingua incrementa le possibilità di trovare lavoro. Questo dato, poi, è particolarmente rilevante se si nota che in Italia il 38% dei giovani non ha un’occupazione e che nel 23% dei casi il fallimento durante i colloqui di lavoro è dovuto alla mancata conoscenza dell’inglese.Oggi, infatti, la maggior parte delle aziende di tutto il mondo richiede di saper parlare l’inglese. Ma questo non è l’unico motivo per cui bisogna conoscere la lingua inglese. Un’altra buona ragione la fornisce François Grin nel suo English as Economic Value, dove afferma che il ritorno economico dell’investimento nello studio dell’inglese è un dato reale. Un esempio chiaro è questo: in Svizzera chi parla inglese guadagna il 18% in più in media rispetto a un collega di pari livello che non lo sa. Un altro motivo per cui l’inglese è oggi ineluttabile nel mondo del lavoro è la sua forte presenza su Internet: il web (usato con discernimento) è lo strumento più ricco di informazioni e sempre aggiornate in tempo reale ed è quindi il mezzo più efficace per non rimanere indietro. Ciò è prezioso perché gli addetti alle Risorse Umane spesso preferiscono le persone dinamiche, curiose e aggiornate rispetto a chi invece è fermo a conoscenze ormai superate. I viaggi sono un altro valido motivo per cui conoscere l’inglese è importante perché con esso si può comunicare con chiunque e dovunque. Ciò vale per i viaggi di piacere, ma il dato si collega anche in questo caso al mondo del lavoro, che impone sempre di più la capacità di interagire con culture diverse. Quanto sostenuto finora è già noto alla maggioranza degli italiani, infatti il 55% degli inscritti a corsi di lingue frequentano lezioni di inglese per motivi di lavoro, mentre il 30% lo studiano per viaggiare. Inoltre le scuole di inglese in Italia hanno rilevato un notevole aumento delle iscrizioni negli ultimi anni, il che è decisamente positivo, anche se per ora il 47% dei corsisti è ancora principiante, il 46% è ad un livello intermedio e solo il 7% ha un livello di inglese avanzato.L’inglese di per sé non è una lingua complicata, ma è molto difficile scegliere la scuola di inglese che possa soddisfare le proprie aspettative. Una delle migliori possibilità è data dalla scuola di inglese a Macerata Wall Street English, che offre un volo per due persone andata e ritorno in una città Europea a scelta a chi si iscrive ai corsi di inglese a Macerata: ciò permette di rafforzare la lingua grazie al suo utilizzo diretto e di verificare i risultati raggiunti attraverso le lezioni di inglese
A cura dell'esperto, dottoressa Francesca Testella
Iniziamo l’analisi del Decreto sulla Ricostruzione dopo il sisma del 24 agosto 2016 commentando i singoli articoli comma per comma per capirne di più.
Aldilà delle interpretazioni è il testo scritto nero su bianco che parla.
Le zone beneficiarie dei contributi
I commi 1 e 2 dell’articolo 1 (Ambito di applicazione e organi direttivi) del Decreto rappresentano il fulcro della vicenda della ripartizione dei contributi per la ricostruzione. Essi infatti individuano l’ambito oggettivo di applicazione del decreto.
Che se ne dica, segnano apertamente una linea di demarcazione tra i comuni espressamente elencati nel testo e quelli invece non indicati.
Il primo comma così infatti recita:
Le disposizioni del presente decreto sono volte a disciplinare gli interventi per la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei Comuni indicati nell’allegato 1.
Per quanto riguarda la Regione Marche l’allegato elenca i comuni di:
18. Amandola (FM) 19. Acquasanta Terme (AP) 20. Arquata del Tronto (AP) 21. Comunanza (AP) 22. Cossignano (AP) 23. Force (AP) 24. Montalto delle Marche (AP) 25. Montedinove (AP) 26. Montefortino (FM) 27. Montegallo (AP) 28. Montemonaco (AP) 29. Palmiano (AP) 30. Roccafluvione (AP) 31. Rotella (AP) 32. Acquacanina (MC) 33. Bolognola (MC) 34. Castelsantangelo sul Nera (MC) 35. Cessapalombo (MC) 36. Fiastra (MC) 37. Fiordimonte (MC) 38. Gualdo (MC) 39. Penna San Giovanni (MC) 40. Pievebovigliana (MC) 41. Pieve Torina (MC) 42. San Ginesio (MC) 43. Sant’Angelo in Pontano (MC) 44. Sarnano (MC) 45. Ussita (MC) 46. Visso (MC)
Il comma 2 precisa poi che
2. Le disposizioni del presente decreto possono applicarsi altresì in altri Comuni delle Regioni interessate, diversi da quelli indicati nell’allegato 1, qualora venga dimostrato il nesso di causalità diretto tra i danni ivi verificatisi e gli eventi sismici del 24 agosto 2016, comprovato da apposita perizia giurata.
Dunque, a rigor di logica, sono
DESTINATARI DIRETTI dei contributi i comuni di cui all’elenco.
Sono invece DESTINATARI EVENTUALI tutti gli altri comuni della Regione; destinatari eventuali e SOGGETTI ALLA CONDIZIONE della
dimostrazione della sussistenza di un NESSO DI CAUSALITA’ DIRETTO tra i danni subiti ed il terremoto dello scorso 24 agosto
comprovato da una PERIZIA GIURATA
Questo dunque il ragionamento a valle.
Ma quali sono a monte i criteri alla base dell’inclusione dei comuni indicati nell’elenco non vengono specificati nel provvedimento.
Mi spiego meglio: i comuni delle aree limitrofe a quelli elencati (quindi stesse province) sono sulla carta messi sullo stesso piano dei comuni ricadenti in altre province (ad. es. Pesaro) ed assolutamente rimasti illesi dal terremoto.
Questo perché alla base del decreto è posto il presupposto della dimostrazione della sussistenza del nesso di causalità tra danni ed evento sismico.
Oltre a ciò va evidenziato che il nesso di causalità deve essere DIRETTO: il che significa che il sisma deve essere la causa del danno e sono pertanto esclusi i danni che non siano direttamente connessi al sisma ma ne siano invece conseguenza indiretta.
Da una lettura di questi primi commi si possono pertanto trarre le seguenti considerazioni di sintesi:
al di fuori dei comuni di cui all’ elenco, tutti gli altri comuni della Regione Marche sono considerati non beneficiari dei contributi SALVO DIMOSTRAZIONE della sussistenza di danni che siano stati direttamente causati dal terremoto.
Ed incombe sul danneggiato l’onere di fornire tale dimostrazione supportata inoltre da una perizia giurata.
Torna subito al lavoro la Cucine Lube Civitanova, a 24 ore di distanza dalla vittoria di Latina che ha segnato il terzo successo consecutivo dei biancorossi in SuperLega. Gli uomini di Blengini, ora in vetta alla graduatoria a punteggio pieno insieme a Perugia ma con un miglior quoziente set, sono già proiettati verso l'impegno infrasettimanale di campionato. Mercoledì prossimo 19 ottobre (ore 20.30), infatti, arriva all'Eurosuole Forum la neo promossa Biosì Indexa Sora, gara in cui i cucinieri andranno a caccia del quarto hurrà di fila di fronte ai propri tifosi.Oggi pomeriggio in programma una seduta di pesi, mentre domani pomeriggio sarà il momento dell'allenamento di tecnica, prima della consueta seduta di rifinitura di mercoledì mattina che precederà la gara con la formazione ciociara. Non sarà l'unico impegno settimanale di campionato: domenica prossima, infatti, i cucinieri saranno di scena a Busto Arsizio per la quinta di andata contro la Revivre Milano.Martedì sera alle 23.10 su TV Centro Marche (canale 10 del digitale terrestre) sarà possibile rivedere le immagini della vittoria della Cucine Lube Civitanova a Latina nella terza giornata di SuperLega.
L’avvocato della Maceratese, Giancarlo Nascimbeni, fa il punto della situazione sulla trattativa che dovrebbe portare al passaggio di proprietà della società.“Non c’è da farsi prendere da tutte queste ansie. Come ha detto la presidente Maria Francesca Tardella, non è che lei deve vendere necessariamente sennò casca il mondo. Lei è intenzionata a cedere e vuole vendere. Le pratiche sono difficilissime perché vanno rispettate non solo le norme civilistiche ma anche quelle federali. C’è da verificare il tutto, lo stiamo facendo, l’orizzonte è positivo. La Tardella e noi come legali siamo favorevolmente portati a concludere questa situazione salvo verifiche dell’ultima ora. La questione è molto delicata e complessa, non è facile perché ci sono cose importanti. Non c’è nessuna spada di damocle come da altre parti. Sono sempre molto scrupoloso. Debbo salvaguardare gli interessi della proprietà ma anche della società come entità cittadina, non è che posso dare la società al primo venuto. Mi sembra che la squadra non ne stia risentendo, sta facendo anzi buoni risultati da quando si è saputo, si sta impegnando”.Poi l’avvocato Giancarlo Nascimbeni aggiunge: “C’è una fattispecie che stiamo esaminando con molta attenzione dopo averne scartate altre alle quali non davano nessun affidamento. Mi auguro di poter dare un parere favorevole a breve e positivo. La Tardella è vero che non deve vendere, ma ha deciso di vendere, a me questa volontà l’ha espressa fin da luglio, anche su mio consiglio, visto quello che sta capitando nel mondo del calcio. I tifosi possono stare tranquilli, la società va avanti. La Tardella era presente anche a Gubbio. Non vedrei tutto questo allarmismo. Professionalmente non mi faccio condizionare da niente, tanto meno dalla fretta. Il parere definitivo lo devo dare io, sto assumendo le mie informazioni, in questo momento conosco l’identità dell’acquirente finanziatore. Mi muovo su questa linea”.Si era detto che i termini per la trattativa sarebbero scaduti a metà mese. “E’ vero, però c’è stato qualche ritardo nelle informative”.L’avvocato Nascimbeni spende due parole anche sulla partita della Maceratese a Gubbio. “Sono rimasto molto male leggendo sui social che alcuni tifosi della Maceratese nell’occasione avrebbero tifato per il Gubbio, preconizzando anche una sconfitta per 4 a 0. Ci sono rimato male sia da sportivo che da presidente degli Amici della Rata. Fra l’altro hanno portato fortuna alla Maceratese. Per quanto riguarda il rigore Magi si è stupito, ma quando è stato alla Maceratese ha avuto undici rigori a favore, di cui sette sbagliati, non mi pare che si è lamentato mai, non l’ho sentito mai lamentarsi. Per quanto riguarda il comportamento dell’arbitro, dopo il rigore giusto o non giusto che sia, ma ci sta nel calcio, il portiere del Gubbio doveva essere espulso e invece non è stato neppure ammonito. Quella sceneggiata che ha fatto il portiere era irriverente, ha perso un sacco di tempo. Mi stupisco di queste polemiche che ci sono state non certo innescate dalla Maceratese e tanto meno dalla Tardella. Il signor Magi, che io stimo tantissimo, vada a vedere se gli undici rigori presi quando era alla Maceratese erano tutti sacrosanti, peccato che sei sette ne ha sbagliati”.
Una chiusura col botto per Leguminaria. L’edizione 2016 conclusasi ieri sera ha superato largamente le aspettative degli organizzatori, a cominciare dalle presenze, ben oltre le 20.000 pronosticate all’inizio.Un bilancio più che positivo per la rassegna che ha al centro la riscoperta dei nostri piatti poveri a base di fagioli, ceci e lenticchie. Complici anche gli ospiti, primo su tutti il grande Eugenio Finardi, che con la sua “musica ribelle” ha fatto ballare un pubblico di fan numerosissimo.Ha espresso grande soddisfazione per la riuscita di questaedizione ricca di novità il sindaco di Appignano, Osvaldo Messi, che sottolinea in particolare la variegata offerta e l’ottimo livello dell’intrattenimento musicale: «Il mio ringraziamento va a tutte le associazioni che hanno reso possibile il successo di Leguminaria, e a tutti i cittadini che hanno collaborato».L’unione fa la forza a Leguminaria, e lo dimostrano anche i numeri della manifestazione: 250 volontari, 30 cuoche, 55 espositori di prodotti bio, oltre 30 ceramisti, oltre 100 musicisti. A fornirli il presidente della locale Pro Loco Luca Buldorini, che dichiara: «Sono estremamente felice per le migliaia di visitatori presenti e per la partecipazione degli appignanesi, che ci sono stati vicini non solo a livello logistico ma anche morale. Alla mia età avere avuto la possibilità di guidare una macchina organizzativa come questa è stata davvero una grande soddisfazione.»https://youtu.be/rmafmZQN9Xs
Due furti in due diverse palestre. È quanto avvenuto nel cuore della notte appena trascorsa in due strutture sportive, una di Macerata e l'altra di Corridonia.Gli autori del furto si sono introdotti nelle palestre forzando una porta e, una volta dentro, hanno scassinato le macchinette che distribuiscono merendine e bevande, racimolando il poco contenuto di spiccioli che era al loro interno.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Macerata che stanno effettuando tutti gli accertamenti sull'accaduto.
Una mostra/vendita di opere di artisti marchigiani che hanno messo a disposizione la propria creatività per scopi benefici. Si intitola Artisti per l’Hospice, aprirà il 21 ottobre per chiudersi il 27, con la vendita delle opere alla Galleria Mirionima. Gli artisti che hanno aderito alla manifestazione, patrocinata dal Comune di Macerata, sono Andrea Agostini, Isabel Aledo, Anna Calcaterra, Stefano Calisti, Dolores Cantelmi, Luigi Cristallini, Romina Germani, Gianni Mercuri, Cinzia Paciaroni, Patrizia Poloni, Giuseppe Ponzelli, Nazareno Rocchetti, Teresita Sgolacchia, Laura Tomassetti, Marvy Tomassetti.L’iniziativa è stata presentata oggi in conferenza stampa dall’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde presenti il dottor Luigi Nardi, responsabile dell’Unità operativa Terapia e Cure Palliative dell'ospedale di Macerata, Isabella Properzi, presidente dell’associazione Gigi Ghirotti ed Emanuela Corvatta, coordinatrice dei volontari che operano nell’Hospice di Macerata.“È un progetto nato dall’impegno dei volontari della associazione Gigi Ghirotti Macerata Onlus, con lo scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione della Cura della Persona al termine della vita – ha detto il dottor Luigi Nardi –. Numerosi artisti di chiara fama locale e nazionale hanno generosamente contribuito alla realizzazione dell’evento donando una loro opera che sarà possibile acquistare nel corso della manifestazione e il cui ricavato sarà poi devoluto all’associazione. Il senso dell’evento, coniugare l’espressione artistica alla cura del fine vita, si riallaccia alla capacità delle équipe di operare non solo secondo i principi della “scienza e coscienza”, ma proponendo un approccio alla persona così complesso e variabile tanto da poterlo definire l’Arte della Cura”.“L'arte è sempre espressione di vita – ha affermato l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde - e lo può essere in tanti modi, anche sostenendo un progetto importante come questo. Ringrazio i volontari del'Hospice di Macerata perché svolgono un compito di grande valore, nella tragedia aiutano a cercare bellezza".Da più di un anno, è aperta a Macerata la nuova realtà dell'Hospice "Il Glicine". Sempre più spesso si sente parlare di umanizzazione delle cure, della centralità del malato, dei suoi bisogni e dei suoi diritti. Questo significa cercare di mettere al primo posto il diritto della persona a non essere lasciata sola nel fronteggiare la sua malattia, a essere informata in modo corretto sulla ragione per cui soffre e per cui è sottoposta a certe cure, anche nei momenti in cui la malattia diventa terminale.In quest’ottica è nata nel 2003 l’Associazione Cure Palliative Gigi Ghirotti Macerata –Onlus, un’associazione di volontariato con la finalità di promuovere la diffusione sia dal punto di vista teorico che applicativo delle cure palliative come risposta globale e individualizzata ai bisogni del malato terminale e della sua famiglia. Fin dalla sua apertura, l’Associazione collabora e sostiene l’Hospice “ Il Glicine “ di Macerata, centro residenziale di cure palliative, situato all'interno dell'ospedale, nella palazzina in cui trova la sua collocazione anche il servizio di terapia del dolore. L’Hospice è, quindi, una struttura sanitaria finalizzata ai malati terminali, quando nel momento più vicino alla fine, la persona malata e la famiglia si trovano, spesso, a sostenere da soli tutto un peso che è sia fisico, con l'aggravarsi del quadro clinico, sia psicologico, con l'avvicinarsi del momento in cui la vita finirà. Personale medico, infermieristico e di supporto, stanze singole dotate di ogni comodità anche per i parenti, un luogo accogliente e il più possibile familiare, la presenza di volontari che sostengono e si fanno strumento, sia per i pazienti che per i parenti.L’Hospice il Glicine è nato a grazie alla collaborazione tra l’ospedale ed enti privati, tra cui l’associazione Ghirotti, che sostiene la struttura con l’acquisto di beni materiali finalizzati al miglioramento dell’assistenza sanitaria in Hospice, finanzia il progetto per l’inserimento nell’equipe di una psicologa per garantire assistenza ai pazienti, ai familiari e al personale sanitario, sorregge la formazione continua del personale e dei volontari, attualmente sono 12, che animano l’Hospice.La mostra, le cui opere avranno un prezzo di base accessibile a tutti, verrà inaugurata il prossimo 21 ottobre, alle ore 18.15, nei locali di piazza della Libertà alla presenza del critico d’arte Alvaro Valentini che farà una breve presentazione degli artisti che partecipano all’iniziativa, e rimarrà aperta fino al 27 tutti i giorni con orario 18 – 20.30.
Prorogata al 18 ottobre la scadenza del termine per la richiesta di sopralluoghi su edifici privati danneggiati dal terremoto del 24 agosto scorso.Lo ha comunicato ai Centri operativi comunali la Protezione civile, Direzione di Controllo e Comando (DiComaC), che sta gestendo le operazioni di verifica dei danni. La decisione a seguito del fatto che alcuni comuni non avevano ricevuto la comunicazione.Nel sito del Comune di Macerata (http://www.comune.macerata.it) è possibile scaricare il modulo di richiesta di sopralluogo e trovare le informazioni sulle modalità di consegna ai servizi tecnici comunali.
“I conflitti di valore nello spazio pubblico: tra prossimità e distanza” è il tema del settimo Colloquio di etica organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata per mercoledì e giovedì, 19 e 20 novembre 2016 nella sede di via Garibaldi.Intorno a tali questioni si troveranno a discutere studiosi di riconosciuto prestigio internazionale, insieme a giovani ricercatori di varie università. Il colloquio si articola in tre sessioni: al centro della prima sessione, “Lo spazio pubblico tra pluralismo e relativismo”, in cui interverranno Giampaolo Azzoni, filosofo del diritto dell’Università di Pavia, e lo psichiatra Francesco Stoppa, sarà posto il tema del confine fra pluralismo e relativismo, e la funzione civile delle istituzioni nella rigenerazione dello spazio pubblico. Nella seconda sessione, “Valori e Conflitti”, verrà approfondito il rapporto tra conflittualità e vita comune (Francesco Botturi, Università cattolica di Milano) e il discorso potrà quindi spostarsi sul tema del rapporto tra violenza e convivenza, disuguaglianze e povertà (Petar Bojanic, Institute of Philosophy and Social Theory di Belgrado). L’ultima sessione, “Attraverso e oltre i conflitti”, porterà in primo piano il tema dell’emancipazione femminile, grazie alla partecipazione di Geneviève Fraisse (CNRS, Parigi), e infine la grande questione, affidata al penalista Luciano Eusebi (Università cattolica di Milano), di una giustizia chiamata a ripensare il rapporto tra la colpa e la pena.Due paradossi sembrano oggi pesare sul presente e sul futuro della convivenza: da un lato i valori, intesi come orizzonti di senso alti e moralmente vincolanti, attorno ai quali si plasma il vissuto personale e collettivo, invocati da sempre come alternativa alla logica del più forte e fonte di ethos condiviso, sembrano addirittura diventati un ostacolo ingombrante sulla via di una convivenza pacifica; da un altro lato, lo spazio pubblico, tradizionalmente inteso come il crocevia aperto e inclusivo in cui prossimità e distanza, “rapporti corti” e “rapporti lunghi” possono trovare un punto di equilibrio nel riconoscimento di un bene che accomuna, sembra al contrario trasformarsi in un incubatore di conflitti interminabili, ai quali la minaccia terroristica, ormai estesa su scala planetaria, conferisce una drammaticità nuova, attivando una spirale in cui paura diffusa e domanda di sicurezza si potenziano reciprocamente.Da questi due paradossi scaturiscono alcune domande che saranno poste al centro del VII Colloquio di etica, in continuità con i Colloqui precedenti*: i conflitti che attraversano la sfera pubblica sono prodotti da un eccesso o, al contrario, da un deficit di valori morali? La sfera pubblica è uno spazio neutro, regolato da meccanismi puramente funzionali e strumentali, oppure la dimensione morale vi ha un originario diritto di cittadinanza, al punto che proprio tale dimensione segna lo spartiacque fra civile e incivile? Quale può essere, soprattutto oggi, in un’epoca di pluralismo diffuso, un punto di sintesi fra autonomia individuale e responsabilità sociale, e quindi fra etica privata ed etica pubblica?INFODipartimento di Studi umanistici / Sezione di Filosofia e Scienze umane: Via Garibaldi, 20 – 62100 Macerata http://filosofia.unimc.it/it/ - T+39 0733 258 4323 - F +39 0733 258 4333http://www.unimc.it/filosoficamente/Eventi/i-conflitti-di-valore-nello-spazio-pubblicoProf. Luigi Alici, luigi.alici@unimc.it - prof.ssa Carla Danani, carla.danani@unimc.it - prof.ssa Donatella Pagliacci, donatella.pagliacci@unimc.it
Entro la fine di questa settimana sarà ratificato il passaggio di consegne della presidente Maria Francesca Tardella ad un gruppo di imprenditori toscani, i cui nomi per ora non sono stati resi ufficiali.Gli stessi acquirenti però continuano a muoversi sul mercato. Dopo l'arrivo del centrocampista svizzero Alban Ramadani, sembra in dirittura d'arrivo anche la trattativa per il tesseramento del difensore Alessio Cannoni (classe 1993), ex Fondi, L'Aquila, Savona, Pro Patria e Pontedera. Il giocatore attualmente è svincolato.
Come posso trasmettere alle generazioni del futuro la Memoria della Shoah? E come farlo nel rispetto della sostanza storica, ma tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia? Infine: quali fra le molte iniziative possibili offrono i migliori benefici sul piano didattico e formativo?Per rispondere a queste domande l’Università di Macerata istituisce giovedì 20 ottobre 2016 un Seminario di ricerca e disseminazione della Memoria. Il seminario, quest’anno indirizzato alla memoria di Elie Wiesel, è uno dei dieci organizzati in contemporanea, tra il 13 e il 21 ottobre, dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e dal Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria in altrettanti atenei: sono le Università del Piemonte Orientale, Milano Statale, Trieste-Gorizia, Bologna-Forlì, Macerata, Perugia, Teramo, del Molise, Bari “Aldo Moro” e della Calabria.Il seminario dell’Università di Macerata si svolge in collaborazione con l’Ambasciata d’Israele in Italia e con il patrocinio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Ancona, del Consiglio Regionale delle Marche, della Regione Marche e del Comune di Macerata. Esso, inoltre, da un lato vede presente, in qualità di parte attiva nei processi di testimonianza e di insegnamento, luoghi significativi della Memoria ebraica e partigiana, dall’altro si avvale della collaborazione di artisti e associazioni culturali impegnati nella rappresentazione della Shoah e dei suoi molteplici aspetti, quale mezzo di trasmissione della Memoria attraverso l’arte, la musica, la danza e il teatro. Quest’anno è prevista la visita guidata al campo di Urbisaglia, presso la Fondazione Giustiniani Bandini, a cura della dottoressa Giovanna Salvucci, e la collaborazione artistica dell’associazione culturale “Teatro della Comunità”, diretta dall’attore e regista di teatro e cinema Marco Di Stefano e dalla danzatrice Tanya Khabarova. La visita e la rappresentazione artistica sono da intendersi come parte integrante dell’evento formativo.La responsabilità scientifica e organizzativa è della professoressa Clara Ferranti; la Segreteria del seminario (riferimenti in calce) è formata da due giovani studiose e da una unità del Personale Tecnico-Amministrativo dell’ateneo. Hanno confermato la loro adesione in qualità di relatori i professori Carla Canullo, Carla Marcellini, Maria Elena Paniconi e Marcello Pezzetti.Le lezioni e la rappresentazione artistica avranno luogo la mattina alla Domus San Giuliano dalle 9 alle 13.30; l’introduzione storica e la visita guidata al campo di Urbisaglia si svolgerà nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30. Il programma dettagliato e altro materiale informativo sono disponibili nella pagina web www.unimc.it/seminariomemoria.Il giorno in cui ha luogo il seminario obbedisce a una scelta precisa. All’alba di sabato 16 ottobre 1943 la polizia tedesca, agli ordini del tenente colonnello delle SS Herbert Kappler, fece irruzione nel Ghetto di Roma, con obiettivi il sequestro, la deportazione e l’eliminazione degli ebrei romani. Fu questo il più efferato crimine del genere compiuto in Italia: degli oltre mille catturati e tradotti ad Auschwitz ne tornarono sedici. Anche grazie al contributo di Giacomo Debenedetti, il 16 ottobre, o Sabato Nero, rappresenta da allora un momento chiave nella Memoria, ebraica e non solo ebraica.La Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, costituitasi nel marzo 2011, è stata presentata ufficialmente il 24 gennaio 2012 alla Camera dei Deputati; il 4 giugno 2012, sempre alla Camera dei Deputati, ha tenuto i suoi primi tavoli tecnici, centrati su Negazionismo, Museologia della Shoah e Didattica della Shoah. Dopo una prima collana di tre volumi, uscita fra il 2010 e il 2013 per i tipi di Rubbettino, la Rete ha fondato nel 2014 una seconda collana presso le Edizioni Università di Macerata, dal titolo “Il tempo, la storia e la memoria”. Dal 2012 al 2015 la Rete ha organizzato, nel ricorrere del 16 ottobre, quattro Corsi nazionali di Storia e didattica della Shoah, seguiti complessivamente da oltre cinquemila fra studenti e insegnanti.Il nuovo Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria riunisce attualmente tre atenei, Teramo, Macerata e della Calabria. Il Centro parte dall’esperienza della Rete Universitaria per svilupparla e approfondirla sul piano della ricerca e della conseguente disseminazione. Insieme, la Rete e il Centro si propongono di diffondere, fra l’altro in occasione del 27 gennaio e del 16 ottobre, “buone pratiche” nella lotta contro ogni forma di razzismo e antisemitismo, in vista della costruzione nelle generazioni più giovani di un sentimento di cittadinanza europea condivisa e di una cultura volta al pluralismo e alla tutela dei diritti umani e civili.In Italia la commemorazione della Shoah rappresenta ormai un valore acquisito. Dall’anno 2000 questo valore è divulgato e protetto da una legge nazionale: è la legge che fra l’altro individua nel 27 gennaio il “Giorno della Memoria”, allo scopo di «ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Legge 20 luglio 2000, n. 211, art. 1).Il senso profondo della legge va comunque oltre l’obbligo di ricordare il passato, spesso riassunto nella formula “Perché non accada mai più”, consegnata in eredità da Primo Levi. Ricordare la Shoah e diffonderne la conoscenza significa innanzitutto, in termini più ampi ma non per questo generici, educare alla moderna cittadinanza europea attraverso la promozione di valori e sentimenti alla base della pacifica convivenza fra popoli, religioni ed etnie differenti, come la responsabilità individuale, la libertà democratica e la lotta al razzismo.Informazioni praticheIl seminario è principalmente rivolto a insegnanti di scuole secondarie di primo e di secondo grado, ma è aperto anche a insegnanti di altro grado, agli studenti e a chiunque abbia interesse verso i temi trattati. Attività funzionale alla formazione continua e alla valorizzazione delle competenze professionali, esso rientra fra i titoli riconosciuti in ambito scolastico dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 121.È possibile, segnalandolo alla Segreteria del seminario con congruo anticipo, far partecipare le classi o una selezione di alunni. In tal caso si prega di inviare una mail di richiesta alla prof.ssa Ferranti, e in copia alla dott.ssa Palmoni, con allegato l’elenco nominativo degli studenti. La partecipazione è gratuita e al termine del seminario tutti i partecipanti, ad eccezione degli studenti dell’Università di Macerata, ricevono un attestato individuale di partecipazione, valido a norma di legge, con il riconoscimento di 2 crediti formativi. La partecipazione parziale al seminario, o solo la mattina o solo il pomeriggio, dà diritto al riconoscimento di 1 credito formativo.Per gli studenti dell’Università di Macerata, l’accreditamento e il n. dei CFU sono a discrezione di ciascun Consiglio di Classe di ogni Dipartimento. Altre informazioni relative all’ottenimento dei crediti formativi sono reperibili nel Portale Docenti della prof.ssa Ferranti.Le lezioni e la rappresentazione artistica avranno luogo la mattina presso la Domus San Giuliano (Via Cincinelli 4, Macerata), dalle 9.00 alle 13.30 (dalle 8.15 alle 9.00 verrà effettuata in loco la registrazione dei partecipanti); l’introduzione storica e la visita guidata al campo di Urbisaglia, sito presso l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra (MC), avrà luogo nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30. Il programma dettagliato e altro materiale informativo sono disponibili nella pagina web www.unimc.it/seminariomemoria e nel Portale Docenti della prof.ssa Ferranti.Ciascun partecipante è pregato di iscriversi utilizzando il Modulo Google predisposto, a seconda del caso, per docenti/studenti/uditori, reperibile online ai seguenti indirizzi:MODULO PER DOCENTI https://goo.gl/forms/4Xj3Uwvr5DOqHzYy2MODULO PER STUDENTI https://goo.gl/forms/62yvV9iP27XCRbeX2MODULO PER UDITORI https://goo.gl/forms/icltTB0zKRNzka763Il modulo, che non necessita il possesso di un account google, dovrà essere compilato in ogni sua parte e inviato entro il 18 ottobre 2016. L’invio è già predisposto nel modulo stesso.Per la pausa pranzo è possibile usufruire di uno sconto del 15% sulla consumazione presso il ristorante “da Rosa”, adiacente all’Abbazia di Fiastra. Il buono sconto può essere ritirato durante la registrazione al seminario e deve essere presentato alla cassa al momento del pagamento.Lo spostamento presso l’Abbazia di Fiastra è a cura dei partecipanti. Per info sul trasporto urbano: autolinee SASP 0733.663137, CONTRAM 0737.63401. Per ulteriori chiarimenti e info è possibile contattare la prof.ssa Clara Ferranti, uff. 0733.2584339, cell. 348.0050431, ferranticlara@gmail.com, o la Segreteria del seminario:dott.ssa Eleonora Palmoni, cell. 338.6777537, eleonorapalmoni@gmail.comdott.ssa Denise Grasselli, cell. 348.9760164, denise.gr@gmail.comdott. Agostino Regnicoli, uff. 0733.2584348, agostino.regnicoli@unimc.it
Il percorso di formazione “Alla scoperta del Medio Evo”, rivolto a tutte le scuole primarie, secondarie di I e II grado, è promosso dall’Associazione DIESSE di Macerata insieme all’I.I.S. “Bramante” di Macerata e al Centro Studi San Claudio al Chienti.Il prof. Nazareno Morresi, uno dei relatori, sottolinea: “Il corso è nato dall’interesse di alcuni docenti verso il Medio Evo, periodo che sarà approfondito nella particolare prospettiva della storia del nostro territorio. Con gli incontri ci proponiamo di aumentare la consapevolezza della metodologia della ricerca storica e di approfondire la storia locale e le interconnessioni tra specie vegetali, l’ambiente e le vicende storiche e culturali.”La partecipazione ai vari appuntamenti è aperta a tutta la cittadinanza ma gli insegnanti, con l'iscrizione, potranno chiedere il rilascio dell’attestato, dato che il corso è valido per concorrere a soddisfare l’obbligo della formazione previsto dalla L. 107.“Gli incontri sono rivolti in particolare al mondo della scuola. – continua il prof. Morresi- Perciò, per la ricaduta didattica e lo sviluppo delle competenze professionali, sono previsti laboratori sull’utilizzo critico dei testi letterari e dei documenti storici e attività da svolgere in classe”.Le 25 ore in programma, infatti, saranno articolate in lezioni e laboratori, una visita guidata all’Abbazia di San Claudio al Chienti e una serata dedicata al “Cibo tradizionale a tavola” con illustrazioni, commenti e otto degustazioni, curate dallo chef pluristellato Silvano Scalzini del “Picciolo di rame”.I relatori sono particolarmente illustri e qualificati, a cominciare dal prof. Roberto Lambertini, docente di Storia Medievale all’Università di Macerata; molti sono studiosi di fama internazionale come il prof. Franco Nembrini; altri sono collezionisti, ricercatori e studiosi locali, come il noto prof. Giovanni Carnevale.Sarà proprio il prof. Lambertini ad aprire il corso all’auditorium dei Geometri di Macerata martedì 25 ottobre alle ore 15.00 con una lezione dal titolo: “Il metodo storico”.Per informazioni scrivere a: diesse.allascopertadelmedioevo@gmail.com
Due gol in venti minuti (il secondo a dire il vero segnato a metà con Handanovic...) sul palcoscenico della Scala del calcio e Federico Melchiorri regala al suo Cagliari tre punti di platino. Il due a uno finale dei sardi contro l'Inter matura tutto nel secondo tempo, dopo che nella prima frazione il bomber nerazzurro Icardi aveva fallito un rigore.Nerazzurri in vantaggio con Joao Mario e poi via al Melchiorri show sul quale prima Handanovic miracoleggia. Il portiere della squadra di De Boer deve arrendersi al 71' e all'85' di fronte ai colpi del bomber di Macerata (il secondo anche con un pizzico di fortuna e sul quale si attendono precisazioni ufficiali in merito alla paternità da parte della Lega) che così regala altri tre punti al Cagliari e una vittoria di prestigio al Meazza. Comunque, anche se venisse assegnato l'autogol di Handanovic, per tutti quella di oggi resterà la grandissima giornata di Federico Melchiorri e della sua doppietta, la prima in serie A.Alla fine della partita sulle reti di Mediaset Premium Melchiorri viene incoronato man of the match. “Era fondamentale fare almeno un punto su questo campo – dice Federico Melchiorri a caldo – Abbiamo raggiunto il massimo risultato, meglio di cosi non poteva andare”.E’ giusto dire che è il più bel pomeriggio della sua carriera calcistica? “Quando ti trovi qua, in uno stadio così, che hai ammirato per tutta la vita, puoi giocarci e riesci addirittura a segnare. Si, effettivamente è il pomeriggio più bello”.Ha vinto la tua battaglia con la malattia, si sta riprendendo quello che forse avrebbe dovuto ottenere qualche anno fa.“Tutto viene al momento giusto. Evidentemente era questo il momento che dovevo prendermi queste soddisfazioni. Me le sto prendendo e me le godo tutte”.Finalmente con il Cagliari avete fatto punti in trasferta.“Era un obiettivo che ci siamo prefissati, riuscire a sbloccare le partite anche in trasferta. Abbiamo la giusta mentalità, stiamo facendo un ottimo campionato”.Cosa è cambiato fra il primo e il secondo tempo di Inter-Cagliari?“Ci siamo messi un po’ meglio in campo. Nel primo tempo li abbiamo attesi un po’ troppo. Abbiamo iniziato a pressarli, loro hanno accusato un po’ di stanchezza. Si sono un po’ sbilanciati e ci hanno permesso di sfruttare meglio gli spazi”.
Debutto amaro per la Roana CBF Macerata che a Rimini perde per 3 a 0 (25-16/27-25/25-18) contro il Caf Acli Stella.Le ragazze di coach Giganti partono bene e si portano in vantaggio al primo time out tecnico (5-8) ma le padrone di casa, ritornano in campo più agguerrite e iniziano a martellare da posto 4 e si rifanno sotto. La Roana CBF cerca di tenere le distanze fino al 15- 12 poi spengono la luce e subiscono un break di 7 punti. Soltanto un errore in attacco del Caf Acli dà la possibilità alle maceratesi di ruotare, ma non riescono ad invertire la rotta e le locali riconquistano la battuta e ricominciano a macinare punti fino alla fine del set.Nel secondo parziale entra Bellucci per Armellini, per il suo debutto ufficiale con la squadra. Questa volta il set è più equilibrato, ma alla fine la spuntano ancora una volta le padrone di casa dimostrando un sistema di gioco più lucido rispetto alle avversarie.Il terzo set è monotematico, la Roana CBF, per quanto ci provi non riesce a far decollare il suo gioco subendo molto in ricezione e nella fase muro-difesa. Al secondo time out tecnico le due squadre hanno un solo punto di differenza per il Caf Acli Stella, ma ritornate in campo, Giorgi e compagne non reggono in ricezione e il match finisce.La Roana CBF accusa il colpo, dovuto anche ad una preparazione che ha visto gli infortuni delle due palleggiatrici e quindi l'impossibilità di fare amichevoli pre-campionato (a parte una con la Corplast Corridonia); manca quella sinergia tra i reparti che ormai la distinguono. Bisognerà lavorare sui meccanismi di una squadra che ha un grosso potenziale e che è stata costruita per giocare da protagonista. Al di là del rammarico della prestazione e di aver perso i primi tre punti della classifica, la strada ancora lunga da percorrere e nulla è perduto.Nota positiva della serata i tifosi maceratesi, un folto gruppo di "Ubriachi di Helvia" ha raggiunto Rimini per tifare le sue ragazze e non hanno mai smesso di tifare per le ragazze, a dimostrazione che il movimento di pallavolo femminile a Macerata sta riscuotendo successo.La prossima gara sarà sabato prossimo, 22 ottobre, alle 21.15 al Fontescodella di Macerata contro la formazione di New Font Mori Gubbio.
“Credevo sinceramente che la partita fosse ormai destinata allo 0-0, il risultato che forse alla fine sarebbe stato più giusto”. L’allenatore della Maceratese, Federico Giunti, è raggiante dopo la prima vittoria esterna in campionato, a Gubbio, che ha consentito alla Maceratese di aumentare a tre punti il vantaggio sulla zona play out della classifica.Il rigore che ha deciso il risultato ha fatto infuriare gli avversari.“Non commento come non ne ho commentato altri a nostro sfavore, anche se Palmieri mi ha detto che è stato toccato sul piede con cui ha anticipato il portiere”.Poi Giunti aggiunge: “Venivamo da una sconfitta, patita a Bergamo, incredibile. I ragazzi tenevano a fare bella figura. Ed hanno avuto il merito di riuscirci, grazie all’attenzione costante nelle situazioni topiche, che invece non abbiamo avuto con l’Albinoleffe. Sono contento perché se alla terza partita di fila riesci a fare una prestazione del genere, vuol dire che hai recuperato bene e ti sei alimentato correttamente”.Note particolari?“Un plauso per Lorenzo De Grazia capace di resistere per tutte le partite. Non l’ho mai avvicendato dall’inizio del campionato. Oggi avrebbe meritato il gol. L’ha solo sfiorato”.Come giudica la prestazione della Maceratese?“Convincente come le altre. Noi non siamo strutturati in maniera tale da poter tenere botta restando tutti dietro. Ragion per cui dobbiamo tentare in ogni gara di offendere, facendo la partita. Altre volte non ci è andata bene pur giocando un buon calcio”.Il match-winner, Matteo Colombi, è raggiante. “Il gol decisivo mi mancava. Ho preso convinto il pallone ed ho calciato sicuro, senza pensare a possibili errori. Poi la grande gioia. Ora sono sicuramente più disteso. È stato quel pizzico di fortuna che ci voleva”.L’allenatore del Gubbio, il grande ex Giuseppe Magi, è arrabbiato con l’arbitro: “La sconfitta non dipende da noi, ma da un episodio che non commento. Mi dispiace, senza giudicare se l’arbitro possa aver sbagliato oppure no, per il suo atteggiamento alla fine quando ha espulso Rinaldi. La Maceratese ha vinto, anche se il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Noi abbiamo prodotto più gioco, ma alla fine è andata così”.Ora due giorni di riposo per i biancorossi dopo il tour de force di tre gare in una settimana, poi si penserà alla Reggiana.