Da domani a sabato un gruppo di studenti del Liceo Linguistico di Macerata parteciperanno, a Tours, alla Semaine Italienne presentando la loro pièce teatrale “Une Fontaine di Fables”, andata in scena, la prima volta, in occasione della giornata del francese di maggio 2018, organizzata per la festa dell’Europa a Macerata. Non è la prima uscita questa, essendo anche stata selezionata l’opera, che si ispira alle Fables di La Fontaine, per la regia di Francesco Facciolli, anche per il festival europeo di Torino, denominato Lingue in Scena (maggio 2019).
L’appuntamento d’oltralpe è organizzato dall’Associazione Dante Alighieri e dal comune di Saint Avertin, in collaborazione con l’Associazione del Theatre de L’Ephemère; la medesima compagnia che venne ospitata nell’aprile scorso a Macerata nel corso di una loro rappresentazione per tutti gli studenti di francese del liceo linguistico.
La Dirigente Annamaria Marcantonelli sottolinea l’importanza di questo appuntamento, mettendo in evidenza non solo la bontà dell’attività teatrale svolta nel suo liceo, ma anche la possibilità, come in questa occasione, di poter allargare gli orizzonti dei rapporti e dei contatti con i coetanei nei paesi europei. Sarà, in effetti, anche l’occasione per un gemellaggio col Liceo Grandmont di Tours, citta e zona famose, nella valle della Loira, per i bellissimi castelli del Rinascimento francese.
“Teniamo molto a queste possibilità di incontro e di conoscenza destinata ai nostri studenti; inoltre, in questa occasione, al di là della rappresentazione teatrale sarà anche possibile visitare i luoghi di Leonardo da Vinci, avendo proprio la regione Val de Loire organizzato grandi eventi per il cinquecentenario dello scienziato. Ma non sottovalutiamo neppure l’aspetto dello scambio e del gemellaggio che preveder l’ospitalità reciproca fra gli studenti e le loro famiglie” ha commentato la Dirigente.
Ad accompagnare i ragazzi sarà Fabio Macedoni, il professore responsabile del progetto TaS (Teatro a Scuola). Angelica Nicole Ricca, Elisa Re, Matilde Maracci, Bianca Lattanzi ed Elia Storani gli studenti protagonisti della pièce teatrale che si esibiranno nell’ambito, appunto, di questa settimana dedicata alla cultura e alla lingua italiana.
Sabato 12 ottobre, la sede del liceo "Leopardi" di Macerata è stata teatro di una bellissima cerimonia i cui invitati erano i diplomati di cinquanta anni fa: la IIIB diplomatasi nel 1969 ha voluto festeggiare questa mirabile ricorrenza ritornando nei luoghi, dove per cinque anni, ha condiviso gioie e dolori, pensieri e parole, azioni e propositi con i propri docenti. Degli insegnanti di allora, in verità, ne era presente, fisicamente, uno solo, ma l’accoglienza riservatagli è stata decisamente regale; ma il ricordo degli altri ha aleggiato per tutto il tempo, per tutta la mattina, dedicata ad una visita alle aule e agli spazi di allora e conclusasi con una sosta nell’aula magna, alla presenza della dirigente Annamaria Marcantonelli, del presidente dell’Associazione Amici del Classico Fabio Macedoni e degli studenti della classe IIIC del liceo, accompagnati dal prof. Alessandro Farinelli.
Dopo il saluto della Dirigente, che non ha mancato di sottolineare il senso profondo di queste importanti dimostrazioni di affetto e di appartenenza verso il liceo classico, sollecitando i presenti anche a farsi parte diligente e attiva nell’associazione degli Amici del Classico, Guido Garufi ha assunto il comando delle operazioni intrattenendo i presenti con l’inevitabile e a tratti commovente ricordo degli anni trascorsi sui banchi, ma anche delle altre occasioni, non poche, in cui il gruppo si è ritrovato fortemente coeso; ma anche per l’occasione del cinquantenario alcuni componenti sono arrivati pure dall’estero, pur di aggregarsi. Sono state raccontate vecchie storie, riesumati aneddoti legati agli insegnanti di quel tempo (Vincenzo Machella e Benedetto Branciari i più vivi nel ricordo), ripetute battute sempreverdi e imitati passaggi verbali ormai appartenenti alla storia del liceo.
Giovanni Giuga fu insegnante di italiano a quel tempo e, quando ha preso la parola, l’attenzione è stata totale. Non si è smentito, declamando per intero il V canto dell’Inferno (una sua abitudine anche al tempo dell’insegnamento giovanile, come raccontano tutti) ed ottenendo, alla fine, uno scrosciante e convinto applauso, soprattutto dagli studenti. Una poesia composta per tutta la classe da Guido Garufi ha messo fine all’appuntamento mattutino. La IIIB ha stampato per l’occasione una brochure, nella quale tanto è raccontato, scritto e narrato; ma anche dove molto è lasciato al ricordo, evocato dai pochi fogli di carta, ma infinito nel cuore di tutti coloro che l’hanno vissuto. Dopo le foto di rito il gruppo si è trasferito a Loro Piceno per un conviviale dove si narra di un menù rigorosamente anni 70. Altro, di quel pranzo, non è trapelato.
Questi gli alunni della ex IIIB: Mario Beruschi, M. Andrea Caldarelli, Giovanni Cecchi, Lorenzo Cerquetella, Fabio Conforti, Renato Contigiani, Vincenzo Crognoletti, Andino Domizi, Giovanni Flamini, Franco Francalancia, Vittoriano Gallozzi, Guido Garufi, Eraclio Iannelli, Raoul Latini, Claudio Machella, Mario Mastrocola, Nazareno Morresi, Mario Perfetti, Sandro Ramadori, Franco Ramaglia, Andrea Rebichini, Alberico Speranza, Franco Storani, Francesco Verdi, Francesco Zagoreo; Luciano Fazi, Luca Tamburrini.
Ancora poche settimane per visitare a Macerata la mostra “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare”, promossa dal Comune di Macerata e dalla Regione Marche nelle sedi dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi, la Biblioteca Mozzi Borgetti e Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, curata da Aldo Colonetti in collaborazione con il MEET, il centro internazionale per la Cultura Digitale di Milano promosso da Meet the Media Guru, e la prestigiosa collezione di Italo Rota.
Fino al 3 novembre, giorno di chiusura della mostra, i musei civici della città marchigiana diventano luogo di incontri ed eventi, con l’intento di recuperare cento anni dopo la memoria storica e ripensare le influenze nel presente e nel futuro della scuola tedesca fondata nel 1919 da Walter Gropius e che ha incontrato il genio creativo di un grande artista del futurismo, il maceratese Ivo Pannaggi.
Si comincia giovedì 17 ottobre a Palazzo Buonaccorsi alle 18.30 con un gustoso aperitivo accompagnato dalla musica anni ‘20 -‘30, selezionata per l’occasione dal disk jockey dj Steevo. Alle 22 apertura straordinaria dei musei civici di Macerata con una visita guidata in notturna alla mostra Bauhaus 100 accompagnati dagli operatori di Macerata Culture.
Venerdì 18 ottobre alle 9, presso l’Aula Magna ITE “Gentili” (in Via Cioci 6) si terrà la conferenza “Design talks”, dove insieme a Bruno e Lorenzo Gecchelin e i fratelli Guzzini si discuterà di design.
Sabato 19 ottobre e domenica 26 alle ore 16.30 i musei civici di Palazzo Buonaccorsi accoglieranno i bambini con i laboratori per giocare intorno alle tematiche ed ai programmi della scuola d’arti e mestieri Bauhaus.
Domenica 20 e 27 ottobre alle ore 16.30 visita guidata alla mostra “Bauhaus100” dove sarà possibile scoprire la scuola tedesca attraverso i documenti del movimento selezionati dalla preziosa collezione di Italo Rota, le sale dedicate a Ivo Pannaggi, le opere dell’ingegno contemporaneo e le installazioni di artisti che guardano al futuro.
Giovedì 24 ottobre alle 17.30 presso la Galleria Antichi Forni avrà luogo l’evento “Ombre”: Roberto Paci Dalò presenta il libro “Ombre”, edito da Quodlibet, e l’installazione Typeline.
Venerdì 25 ottobre alle ore 18, presso i musei civici di Palazzo Buonaccorsi si discuterà del tema “Un viaggio nell’Europa delle modernità”. L’evento è in collaborazione con il Centro Studi Pannaggi e l’Università degli Studi di Macerata.
Domenica 27 ottobre alle ore 15, presso i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, un nuovo evento speciale tutto dedicato ai bambini con un laboratorio sulla caricatura, a cura dell’illustratore e caricaturista Marco Martellini.
Martedì 29 ottobre alle ore 18, a Palazzo Buonaccorsi l’incontro con Emilio Antinori dal tema: “L’eredità del Bauhaus. Permanenze e mutamenti nell’epoca della produzione digitale”.
Venerdì 25 ottobre chiudiamo il ciclo di eventi speciali dedicati alla mostra “Bauhaus 100” con la tavola rotonda a Palazzo Buonaccorsi, in collaborazione con il Centro Studi Pannaggi e l’Università di Macerata dal titolo: “Bauhaus e modernità: progetti, strumenti e poetiche” a 100 anni dalla fondazione della scuola tedesca.
Inoltre, fino al 3 novembre, dalle 10.30 alle 17.30, nelle sale di Palazzo Pellicani Silvestri, Corso Matteotti 37, sarà visitabile il progetto Bauhaus 100 del Liceo Artistico Cantalamessa che ha voluto contribuire sviluppando un progetto interdisciplinare, denominato appunto “Bauhaus100”, che ha coinvolto le diverse sezioni della scuola e consentito agli studenti di cogliere molti spunti (artistici, storici e culturali) e di affrontare diverse tematiche legate alla scuola fondata a Weimar cento anni fa.
"In relazione alle notizie relative alla possibile costituzione, all’interno del Consiglio Comunale di Macerata, di un nuovo gruppo denominato “PSI-ITALIA VIVA” riteniamo opportuno chiarire il contesto e le prospettive dell’iniziativa. La stessa fa esplicito riferimento, dopo la formazione del nuovo soggetto politico Italia Viva, al gruppo parlamentare che si è formato all’interno del Senato della Repubblica. A pochi giorni dall’importante appuntamento della “Leopolda”, l’ambito in cui intendiamo muoverci non può che essere quello esclusivamente istituzionale, interno cioè al Consiglio Comunale. Questo non certo per limitare la portata dell’iniziativa che, tra l’altro, sarebbe, a livello nazionale, la prima di questo tipo che avviene in un capoluogo di provincia. Per quanto ci riguarda (in parte questo vale anche per altri che potrebbero condividere questa esperienza in Consiglio) esiste una storia, personale e politica, legata per decenni alla militanza nel PSI e alla cultura del Socialismo Liberale che, come ben sanno i cittadini maceratesi, non abbiamo mai rinnegato ma sempre rivendicato anche in questi anni." A parlare sono i consiglieri della maggioranza di Macerata Enrico Marcolini (La Città di Tutti) e Ulderico Orazi (Partito Democratico).
"Riteniamo che da troppo tempo manca in Italia una moderna forza davvero riformista che essendo larga e inclusiva vada oltre, nella sua azione politica e istituzionale, gli steccati ideologici dell’Ottocento ma che abbia, però, le sue fondamenta ideali sulle uniche culture che hanno prima ricostruito e poi fatto crescere davvero questo Paese e che, ancora oggi, sono maggioritarie negli altri stati europei: quella liberaldemocratica del cattolicesimo popolare e quella, appunto, liberalsocialista - continuano i due consiglieri - . Anche Macerata deve gran parte del suo sviluppo alla capacità di governo derivata dall’incontro di queste due culture e allo spessore, politico e morale, degli uomini che le hanno rappresentate anche a livello locale. Oggi tutto sta cambiando, in parte giustamente e su questo il discorso sarebbe lungo, ma il “cambiamento” non lo si può affidare a movimenti giustizialisti e populisti da un lato e ad una Destra xenofoba ed estremista dall’altro. Con costoro si rischia di tornare indietro anziché costruire il futuro!"
"Per questo riteniamo importante la sfida che è stata lanciata, sicuramente l’ultima possibilità per i riformisti dopo che, almeno per noi come per molti altri, il PD non è purtroppo riuscito ad essere realmente inclusivo aldilà delle due forze politiche che lo hanno fatto nascere, anzi chiudendosi progressivamente in se stesso. Soltanto per questo intendiamo tornare ad impegnarci: dare un contributo, a partire appunto dal Consiglio Comunale di Macerata, alla costruzione di una grande e moderna forza riformista avendo chiaro che dovrà essere, però, una nuova generazione a guidarla e rappresentarla se, come mi auguro per la nostra città e per il nostro paese, riusciremo a vincere questa che oggi possiamo definire come una “scommessa di partenza”. Tale successo è affidato alla evoluzione dei rapporti politici e, soprattutto, alla capacità di ritrovare un vero “progetto”, politico e culturale, che ridia speranza a tanti maceratesi. Chiaramente prosegue il nostro impegno a sostegno dell’attuale amministrazione e per creare la futura coalizione di centro-sinistra. Occorre tentare, ne vale la pena!" concludono Marcolini e Orazi.
“Costretti altrove” è il tema proposto per l’autunno dal tavolo associativo promosso dal gruppo “La cultura dell’incontro” per il “Cinema d’Incontro” 2019. Quattro appuntamenti per altrettante domeniche pomeriggio (dalle ore 16, ingresso gratuito) da passare al Teatro Don Bosco di Macerata.
Eventi che rinnovano gli ambiziosi, ma imprescindibili obiettivi fissati lo scorso anno: proporre una comprensione dei fenomeni, stimolare il confronto, raggiungere una sintesi e descrivere buone pratiche di convivenza civile. Promotori sono il Centro d’Ascolto e di Prima Accoglienza di via Zara, la Caritas diocesana, il Centro Missionario Diocesano, la Fondazione Migrantes, Refugees Welcome e La Goccia Onlus, con il patrocinio del Comune di Macerata.
Nel 2018, attraverso i film scelti sul filo conduttore “Storie di migranti”, si sono analizzate le reazioni di una comunità ferita come quella maceratese dopo i “fatti” che sconvolsero la vita cittadina a cavallo tra gennaio e febbraio, con l’uccisione della giovane Pamela Mastropietro e il raid razzista compiuto da Luca Traini.
La nuova stagione del “Cinema d’incontro” sarà quest’anno declinata all’insegna di tre pilastri fondamentali: informazione, cultura e socializzazione. Un ulteriore passo verso la costruzione di una concreta cultura dell’incontro, dal quale prende questo tavolo comune.
Si inizia il 20 ottobre con il film “Io sono Lì”, per la regia di Andrea Segre, prodotto nel 2011. Opera che racconta l’amicizia romantica e difficile tra una giovane cinese e un pescatore di origini slave nata tra i tavoli di una piccola osteria di Chioggia. La pellicola ha ottenuto tre candidature ai Nastri d'Argento, quattro candidature e vinto un premio ai David di Donatello, oltre a essere stato premiato dalla rassegna 8 ½ Cinema Italiano e ad aver incassato 483 mila euro.
Moderatrice di questo primo appuntamento sarà la giornalista, poetessa e scrittrice d’origine siriana nata ad Ancona Asmae Dachan. Insignita nel 2019 del Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, 43 anni, Dachan è una illustre esperta di Medio Oriente, immigrazione e dialogo interreligioso.
Il “Cinema d’incontro” proseguirà con un doppio appuntamento nel mese di Novembre, il 10 e il 17, con la visione di “La generazione rubata”, diretto da Phillip Noyce, con l’intervento dell’insegnante Sauro Savelli, e di “La sposa turca”, regia di Fatih Akin, con la partecipazione della giornalista Francesca Cipolloni.
Incontro conclusivo il 1° dicembre con il film “Pasta nera” di Alessandro Piva, moderato dal docente universitario e membro dell’Associazione La Goccia Onlus Stefano Cacciamani. Dopo la proiezione dei film, confermato il format della prima edizione, con dialogo aperto con il pubblico e un aperitivo offerto dal Commercio Equo. Prevista animazione per i bambini sotto i 14 anni.
Sono già quasi 400 e arrivano da più parti d’Italia (Trentino, Torino, Teramo, Venezia, Roma, Gubbio, Bari) i partecipanti che si sono registrati alle due giornate di convegno su “Digitalizzazione del patrimonio culturale” organizzato per giovedì e venerdì, 17 e 18 ottobre, nell’ambito del Master di secondo livello in Formazione, gestione e conservazione di documenti informatici e archivi digitali dell'Università di Macerata a cura del Comitato scientifico composto dai docenti Stefano Pigliapoco, Laura Melosi e Stefano Allegrezza. Vista l’alta partecipazione i lavori si svolgeranno alla Domus San Giuliano, mattino e pomeriggio a partire dalle 10.30 il primo giorno e dalle 9 il secondo.
Il convegno affronta il tema della digitalizzazione del patrimonio culturale sia dal punto di vista teorico e della riflessione critica, sia dal punto di vista pratico con esperienze e casi di studio. “Con questa iniziativa - spiega Pigliapoco - si vuole focalizzare l’attenzione sul patrimonio culturale nelle sue molteplici espressioni, fornendo una visione completa delle problematiche connesse all’uso delle tecnologie informatiche per la loro salvaguardia, valorizzazione e fruizione”. Ai saluti di apertura sarà presenta anche Micaela Procaccia, presidente dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana Anai.
Ampio il parterre di relatori, provenienti da atenei (Università di Padova, Udine, Bologna e Torino) e realtà di importante riferimento nel campo dell’archivistica e dei beni culturali: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione; Direzione Generale Musei del Ministero per i Beni culturali; Istituto Centrale per il Catalogo Unico; Istituto Centrale per gli Archivi; ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana; Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi; Rai Teche; Archivio Storico dell’Istituto Luce Cinecittà; Archivio Audio-Video di Radio Radicale; Archivio Editoriale Multimediale della Città del Vaticano; Biblioteca Apostolica Vaticana; Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia Romagna; Direzione Cultura della Regione Piemonte.
La prima giornata è incentrata sugli obiettivi strategici della digitalizzazione dei beni culturali, presentando le novità più rilevanti in materia di linee guida, standard di riferimento e strumenti. La seconda è dedicata alla presentazione di esperienze e casi di studio di particolare interesse.
Il programma completo è disponibile sul sito www.masterarchividigitali.unimc.it.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico è ritornato a Macerata anche Pedibus, il sistema di accompagnamento che permette ai giovani studenti delle elementari di recarsi a scuola a piedi e in gruppo sotto la guida di uno o più adulti. Sono i genitori partecipanti a determinarne l’itinerario, le fermate e gli orari di passaggio e normalmente sono gli stessi genitori a guidarlo, a turno. Una soluzione di trasporto ecologico, sostenibile e allo stesso tempo divertente.
Il Pedibus offre infatti un’alternativa all’utilizzo delle auto private, a volte motivato solo dall’abitudine, riducendo gli ingorghi e i parcheggi scorretti intorno alle scuole e favorendo lo sviluppo dell’autonomia dei bambini e il loro apprendimento delle buone pratiche della mobilità urbana. Infine, ma non ultimo, è parte delle iniziative partecipative ed innovative che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi relativi alla diminuzione del gas serra, emessi in questo caso dalle auto utilizzate per il trasporto.
L’esperienza del Pedibus è attiva a Macerata dal 2016 e alcuni numeri danno la misura del buon livello di penetrazione nelle scuole elementari della città. Complessivamente sono state coinvolti 9 plessi scolastici, 399 bambini e 66 genitori accompagnatori. I risultati di questa scelta misurano 1964 km percorsi a piedi per raggiungere la destinazione che hanno determinato una riduzione della Co2 pari a 4210 kg.
Insieme al Comune anche alcune aziende del territorio, APM, COOP e ORO DELLA TERRA, hanno sostenuto il Pedibus in tutti gli anni di attività abbracciandone a pieno i valori.
Il 18 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Menopausa, Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere) organizza un Open Day dedicato al benessere della donna in menopausa, con servizi clinico-diagnostici e informativi gratuiti su tutto il territorio nazionale.
L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Onda, gode del patrocinio della Società Italiana di Ginecologia della Terza Età (SIGITE), della Società Italiana di Ginecologia e ostetricia (SIGO), della Società Italiana della Menopausa (SIM) e della Società Italiana dell'Osteoporosi del Matabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) ed è stata resa possibile grazie al supporto non condizionante di MSD Italia.
In tutto il territorio nazionale, gli ospedali con i Bollini Rosa aderenti al progetto apriranno le porte alla popolazione femminile con consulti, colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiale informativo. Onda ha anche realizzato un opuscolo dedicato proprio a questa fase della vita, cercando di fornire risposte ai quesiti più comuni e di dare consigli utili di prevenzione.
L'Ospedale di Macerata aderisce all'iniziativa proponendo per venerdì 18 ottobre visite ginecologiche gratuite per la prevenzione ed ecografie pelviche trans-vaginali rivolte a donne con sintomi conclamati di menopausa, irregolarità mestruali perduranti da almeno sei mesi o in amenorrea da 12 mesi. Le visite saranno effettuate al terzo piano dell'ala vecchia dell'Ospedale dagli specialisti U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal dottor Mauro Pelagalli, dalle ore 9:00 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 19:00, previa prenotazione al numero 0733-2572393.
Presso l'Ospedale di Civitanova, nell'ambito dell'Open Day, verranno eseguite visite ginecologiche gratuite per la prevenzione ed il trattamento dell'incontinenza urinaria e del prolasso genitale. Le visite saranno effettuate al secondo piano dell'Ospedale di Civitanova dai ginecologi U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, di cui è il responsabile facente funzioni il dottor Filiberto Di Prospero, dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00. La prenotazione, obbligatoria, va effettuata al numero 0733-823054 dalle ore 11:00 alle ore 14:00.
L'obiettivo è quindi quello di sensibilizzare la popolazione femminile sui cambiamenti che accompagnano la menopausa e di informare circa i comportamenti e le terapie per migliorare i disturbi a breve, ma anche le complicanze a medio e lungo termine. Una corretta informazione, un'attenta prevenzione e, laddove necessaria, un'adeguata terapia ormonale sostitutiva, sono fondamentali per migliorare la qualità di vita delle donne in menopausa, periodo delicato e sempre più duraturo tenuto conto dell'allungamento dell'aspettativa di vita.
Il 21 e il 22 ottobre alle ore 16.30 torna a riunirsi il Consiglio Comunale di Macerata. Lunedì, a partire dalle ore 15, verranno discusse le interrogazioni in merito al campo sportivo San Giuliano (presentata dal consigliere Paolo Renna di Fratelli d’Italia), al piano urbano della mobilità sostenibile (David Miliozzi di Pensare Macerata) e alla richiesta di informazioni sulla normativa e sulla situazione attuale delle bacheche a servizio della propaganda politica (Andrea Marchiori del Gruppo Misto).
L’assise cittadina esaminerà poi la delibera sulla variazione dell’offerta formativa in seno alla programmazione della rete scolastica del sistema educativo marchigiano per l’anno scolastico 2020/2021.
L’assemblea continuerà i lavori con la discussione dell’ordine del giorno in merito alla richiesta di potenziamento del Trasporto Pubblico Locale presentata dei consiglieri Michele Verolo e Lina Caraceni (A Sinistra per Macerata) e da altri consiglieri comunali.
Tre, infine, le mozioni che verranno affrontate e che riguardano le infiltrazioni di acqua allo Sferisterio (Anna Menghi di Comitato Anna Menghi e altri consiglieri comunali), l’impegno alla presentazione di un progetto sugli scarti alimentari per a ricevere il finanziamento previsto dalla legge 32/17 (Andrea Boccia, Roberto Cherubini e Carla Messi del Movimento 5 Stelle) e le iniziative contro la chiusura dello sportello bancario “Ubi Banca” in viale Indipendenza nel quartiere Santa Croce – Colleverde (Riccardo Sacchi di Forza Italia e altri consiglieri comunali).
Se la seduta del 22 ottobre dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per il giorno 24 ottobre alle ore 16.30.
Macerata e Cuneo sono le ultime tappe del viaggio di “Voglio vivere in Italia”, produzione originale laF realizzata da EiE Film in onda giovedì 17 ottobre 2019 alle ore 21.10 in prima tv assoluta su laF (Sky 135). Simone & Anna terminano il viaggio che li ha portati a riscoprire la provincia italiana attraverso il punto di vista originale e inedito di alcuni abitanti molto speciali: gli stranieri che hanno scelto di viverci e realizzare qui i loro sogni.
Nell’episodio dedicato a Macerata, ad accompagnare Simone & Anna nei luoghi simbolo della città, dallo Sferisterio al piccolo teatro all’Italiana, dall’Abbazia di Fiastra dei Monaci Cistercensi all’Università, sono alcuni stranieri che hanno trovato nella cittadina marchigiana nuove opportunità di realizzazione personale e professionale.
Tra questi: la berlinese Franziska Kurth che, dopo aver lavorato alla direzione artistica dell'attuale Macerata Opera Festival, oggi continua ad operare nel settore della lirica occupandosi in particolare di relazioni internazionali; l’inglese Michael Lacey Freeman, in Italia da quasi 30 anni, che a Macerata insegna inglese ed è impegnato attivamente in progetti contro il bullismo; ed ancora, Huang Ping, professoressa di cinese all’Università.
In una birreria del centro incontrano il noto musicista americano Mike Melillo, pianista jazz che ha collaborato con moltissimi artisti – da Ennio Morricone a Nicola Piovani – vincendo ben due Grammy Awards; uno dei suoi più cari amici a Macerata è Hideaki Kawano, l’unico giapponese in città, di professione artista, designer e cuoco.
Dal 21 al 25 ottobre, Macerata ospita la terza edizione della Settimana di Eccellenza, organizzata dal dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata nell’ambito del progetto ministeriale “3I4U. Innovazione, Internazionalizzazione, Inclusione per l’Università” e dedicata al tema “Giovani, Studenti e Infiniti Mondi”. Una settimana ricca di seminari, laboratori ed esperienze didattiche con ospiti nazionali e internazionali che coinvolgerà circa 130 studenti.
“L’Università di Macerata non si ferma mai – ha esordito il rettore Francesco Adornato che ieri ha presenziato la conferenza stampa del Career Day che si svolgerà venerdì 18 -. Stiamo facendo di questo Dipartimento e di questo edificio un luogo simbolico come testimoniato anche dalla fermata della stazione e dal terzo livello post laurea. Ringrazio il professor Corsi per il rapporto di profonda stima e amicizia che si è sviluppato in questi anni e un saluto di incoraggiamento al futuro che ci aspetta e ai professori Stramaglia e Fermani.”
“Il Dipartimento di Scienze della Formazione è stato al centro del mio impegno, della mia sollecitudine, della mente e del cuore – ha spiegato il professor Michele Corsi prossimo alla pensione -. Per le terza edizione della Settimana di Eccellenza è stato coinvolto l’interno dipartimento e abbiamo deciso di mettere al centro lo studente: non si tratta di uno slogan ma di un faro, un principio, una sostanza etica. Abbiamo quindi deciso di allargare lo sguardo verso di loro coinvolgendo i docenti, il territorio e la cultura."
"Gli studenti sono cambiati e l’Università deve quindi cambiare per essere attrattiva verso gli studenti e non annoiarli. Dobbiamo quindi reinventarci e fare il tifo a 360 gradi per lo sviluppo e la crescita dell’Ateneo, come suggerito costantemente dal nostro rettore. Il passaggio generazionale è un fenomeno che tutti abbiamo a cuore e in particolare il nostro rettore. Oggi salutiamo il nostro futuro con i docenti Stramaglia e Fermani e la volontà è di continuare a perseguire dei progetti interdisciplinari, con una contaminazione continua tra tutte le aree scientifiche e di ricerca” ha concluso il professore Corsi.
“Insieme ai docenti, ad aprile ci siamo interrogati su quali fossero le emergenze del Dipartimento e abbiamo deciso di focalizzare la Settimana di Eccellenza sugli studenti adottando un modello alter-disciplinare con zone di fertilizzazione incrociate tra le varie discipline – ha aggiunto Massimiliano Stramaglia, docente di Pedagogia generale e sociale -. Ci interrogheremo quindi sui cambiamenti generazionali, sui nuovi modi di “essere giovani”, sulle forme inedite di apprendimento, sulla necessità di rispondere ai bisogno territoriali senza perdere di vista le componenti decentrate e delocalizzate dei saperi.”
“La Settimana di Eccellenza ci permetterà di ascoltare illustri ospiti e poter interagire con loro, in un rapporto sempre trasversale tra studenti, dottorandi e docenti – ha aggiunto Alessandra Fermani, docente di Psicologia Sociale -. Speriamo di poter stimolare delle domande nei nostri studenti perché dietro a ogni scoperta c’è sempre una meraviglia e perché è questo il compito proprio di noi insegnanti.”
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Servizio di largo raggio quello svolto questa mattina (15 ottobre) dalla Compagnia dei Carabinieri di Macerata, sotto il coordinamento del maggiore Roberto De Paoli. I controlli hanno interessato diverse zone del Capoluogo: ispezionati l'esterno degli Istituti Scolastici in via Cioci, il terminal bus di Piazza Pizzarello, i giardini Fontescodella, l'esterno della stazione ferroviaria e i Giardini Diaz.
L'operazione ha portato all'identificazione di numerosi studenti e automobilisti: nulla di particolare è stato riscontrato.
“Totale solidarietà alle farmacie colpite ultimamente da questi episodi incresciosi come la farmacia Foresi di Civitanova Marche e la farmacia dei Velini di Macerata”. Così il Presidente dei Farmacisti di Macerata Luciano Diomedi in merito all’ennesima rapina in farmacia in meno di un mese nel territorio maceratese.
Episodi che evidenziano lo stato di criticità della professione e la vulnerabilità del presidio sanitario, secondo Diomedi: "È certo che siamo uno dei tanti settori esposti, per una serie di fattori che sono insiti nel nostro presidio. La farmacia come primo presidio sanitario sul territorio deve essere aperta a tutti e non è pensabile attuare sistemi di controllo all’accesso sul modello di quelli attuati nelle banche o nelle gioiellerie, per fare un esempio. Questo ci porta a una maggiore vulnerabilità, in considerazione anche di una crisi economica che comprime il paese e del fatto che si sta riducendo il personale in farmacia, anche per un trend negativo della stesso comparto".
"Una situazione difficile che abbiamo evidenziato, grazie alla sensibilità dell’Ordine dei Medici di Macerata - prosegue Diomedi -, in un convegno lo scorso mese sulla violenza sugli operatori sanitari. La collaborazione con le forze dell’Ordine non è mai mancata grazie al loro impegno e abnegazione. Esiste da sempre una stretta collaborazione con la divisa che forse in questo momento dobbiamo ancor più rinsaldare, grazie alla regia della Prefettura, per migliorare la sicurezza di questi luoghi di lavoro. Aumentando, per esempio, la sorveglianza degli stessi farmacisti e, di conseguenza, le segnalazioni a polizia e carabinieri di fatti e comportamenti anomali. Occorre poi generalizzare il ricorso ai sistemi di videosorveglianza, perché permettere l’identificazione e la cattura di un solo rapinatore significa prevenire molte rapine, dal momento che spesso si tratta di rapinatori seriali".
Bisognerebbe investire anche sulla preparazione del personale di fronte a situazione di rischio: "Penso, ad esempio, a dei corsi di formazione sulla gestione del panico. Proprio grazie alla stretta collaborazione con le forze dell’ordine dovremmo promuovere iniziative di formazione per i farmacisti sulla prevenzione delle rapine, in collaborazione con il sindacato dei titolari. Certo si può fare sempre di più e su un tema come questo occorre unire le forze e mettere a punto iniziative comuni che raggiungano il maggior numero possibile di colleghi, anche avvalendosi di esperti".
"Quanto ai cittadini e ai colleghi il messaggio più importante da trasmettere è: se si è coinvolti in una rapina in farmacia (così come in qualunque altro esercizio pubblico) occorre mantenere la calma e non tentare reazioni che, per quanto coraggiose, rischiano di mettere in pericolo le persone presenti, che spesso sono anziani, bambini e donne in gravidanza, è inutile rischiare conseguenze drammatiche per poche centinaia di euro" conclude il presidente Diomedi.
Le immagini di guerra di Balelli e di Stranges, il rapporto tra la fotografia al Fronte della Grande Guerra e i reportage realizzati oggi in zone di conflitto, saranno l'oggetto dell'incontro che si terrà presso l'aula Verde, all'Abbadia di Fiastra, il prossimo 19 ottobre, alle 17.
Oggi, come cento anni fa, il fotografo di guerra ci restituisce immagini cariche di umanità e di poesia, descrivendo la vita di tutti i giorni, la vita dei soldati, delle donne e dei bambini, lo svolgersi degli eventi tra macerie e distruzione, la dolorosa realtà quotidiana degli ultimi.
All'evento, organizzato dal Centro Studi Carlo Balelli in occasione della ricorrenza del Decennale della sua fondazione, seguirà un brindisi per festeggiare la Storia dell'attività dell'Associazione. Con una felice e proficua sinergia con le istituzioni e con gli Enti che conservano il Fondo Balelli, il Centro Studi, durante i dieci anni del suo operato, ha realizzato eventi, convegni, mostre e pubblicazioni, ponendo l'attenzione su diverse tematiche della produzione della dinastia.
Una produzione vastissima e variegata, che offre uno spaccato sui centri urbani, sul lavoro nell'agricoltura e nelle fabbriche, sugli eventi sociali, sul costume e sulla ritrattistica tra Ottocento e Novecento. L'evento del 19 ottobre sarà anche l'occasione per presentare la ristampa del volume "Obiettivo sul fronte e le Squadre Fotografiche militari nella Grande Guerra".
Il catalogo, che ha lo stesso titolo della mostra e lo compendia, presenta tutte le fotografie esposte in mostra, insieme alla narrazione, corredata da lettere e documenti originali, dell'esperienza di Carlo Balelli quale fotografo della Grande Guerra.
Giacomo Buoncompagni, dottorando dell’Università di Macerata, è il vincitore del primo premio nazionale “Vilfredo Pareto per la sociologia 2019” promosso dal Centro di Ricerca in sicurezza Umana dell'Università di Perugia.
In occasione del Festival della sociologia, il riconoscimento viene assegnato ogni anno ai candidati che, con rigore metodologico, presentano ed espongono, in italiano, inglese, francese o spagnolo, un saggio sulle tematiche più attuali relative al pensiero sociologico classico corroborato anche da una ricerca empirica e da abilità di esposizione al pubblico. I relatori devono dimostrare rigore metodologico in lingua italiana, inglese, francese o spagnola, per la durata di quindici minuti. Il vincitore, oltre a un premio ricordo, potrà pubblicare il contributo proposto in una rivista di scienze sociali.
Giacomo Buoncompagni è dottorando di ricerca in Human sciences – tutor Sebastiano Porcu e Lucia D'Ambrosi, curriculum Psychology communication and social science, di cui è reponsabile Alessandra Fermani. Buoncompagni è laureato in comunicazione pubblica ed, esperto di social media, immigrazione e fenomeni di cyber violenza.
Le sue tematiche di ricerca riguardano lo studio della comunicazione digitale, giornalismo interculturale, media e criminalità.
Si è aperta sabato 12 ottobre, a Palazzo Pellicani Silvestri a Macerata, l’esposizione “Bauhaus 100” del Liceo Artistico “Cantalamessa” del capoluogo, evento collegato alla mostra curata da Aldo Colonetti “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” che si sta svolgendo in città. Si tratta di una selezione delle varie attività che la scuola sta svolgendo fin dal passato anno scolastico sul tema, in occasione appunto del centenario della fondazioen dell’Istituto tedesco.
La mattinata si è aperta con un’introduzione del Dirigente scolastico, il professor Claudio Mengoni che, oltre a dare il benvenuto agli intervenuti, ha spiegato lo spirito con cui è stata allestita la mostra, quello di evidenziare come dal punto di vista didattico oggi il Liceo Artistico sia la scuola che meglio richiama l’impostazione, cento anni fa decisamente innovativa, che il Bauhaus diede all’insegnamento artistico. Una impostazione che legava il mondo dell’arte a quello dell’artigianato e a quello della nascente industria, con caratteristiche particolari che si ritrovano nella struttura dei corsi e nelle metodologie didattiche del Liceo Artistico. Come testimonianza di ciò nell’esposizione vengono anche mostrati alcuni prodotti realizzati dagli studenti dei diversi indirizzi della scuola.
Il prefetto di Macerata, la dottoressa Iolanda Rolli, che ha gentilmente accettato di essere presente all’evento inaugurativo, in un breve saluto ha sottolineato l’importanza del fatto che le scuole siano collegate al territorio, perché esse hanno il compito di coinvolgere i ragazzi nella conoscenza e nella valorizzazione di una zona ricca di arte e di cultura come il maceratese; un’arte e una cultura di cui proprio i ragazzi sono gli eredi e che dunque devono conoscere, salvaguardare e arricchire.
La mostra, alla cui realizzazione hanno contribuito oltre agli studenti e agli insegnanti del Liceo Artistico anche il comune di Macerata, Macerata Musei e Sistema Museo, è visitabile tutti i giorni, dalle 10:30 alle 17:30, fino al 3 novembre.
Incontro tra i laureati e laureandi di Unimc (360) e i rappresentanti di 47 aziende del territorio. Gli obiettivi? Favorire e migliorare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e incrementare i rapporti con le imprese del territorio. Il Carrer Day di Unimc si terrà venerdì 18, a partire dalle ore 9:00, all’interno della biblioteca giuridica dell’Università. I partecipanti potranno incontrare e dialogare personalmente con i responsabili delle risorse umane delle principali aziende del territorio che hanno delle posizioni lavorative aperte. Presenti anche le principali associazioni di categoria: Confindustria, Confartigianato, CNA Macerata con Eures, uno sportello regionale e di rete europea per i servizi per l’impiego.
“Il Career Day rappresenta una possibilità comune di fare percorsi condivisi che si riversano sulle aziende e sul territorio – ha spiegato il rettore di Unimc Francesco Adornato – perché abbiamo tutti la necessità di costruire percorsi di rilancio del territorio. Con i nostri percorsi didattici e con queste iniziative cerchiamo di immaginare il futuro prima che arrivi o comunque ci teniamo preparati: è questo ‘l’umanesimo che innova’. Ci sarà molto da lavorare ma credo che ci siano tanta determinazione e fiducia nel formare i giovani e far venire fuori il territorio da questa fase di transizione.”
“L’idea del progetto è quella di far sì che i ragazzi escano da questa giornata con un posto di lavoro che sia un apprendistato con possibilità di assunzione o dei tirocini retribuiti – ha aggiunto Pamela Lattanzi, delegata del rettore all’Orientamento -. Ogni azienda avrà la possibilità di fare 24 colloqui e ogni studente potrà farne 5: il tutto è stato organizzato svolgendo un matching tra il curriculum degli studenti e le posizioni richieste dalle aziende. Il pomeriggio sarà invece incentrato su queste ultime con dei workshop dedicati.”
“Per noi il Career Day rappresenta un attestato di riconoscimento non solo per i rapporti personali che ci sono con il rettore Adornato ma anche per la progettualità di ambizione – ha aggiunto Gianni Niccolò, direttore di Confindustria Macerata -. Il progetto è un’occasione per rendere ancora più vicini il mondo degli umanisti e dei tecnocrati; questo perché in ogni azienda, oltre alle capacità tecniche, serve una cultura di fondo e un approccio al problem solving, caratteristiche tipiche di una cultura umanistica. A noi servono persone preparate e l’Unimc è in grado di offrirle.”
“Speriamo di poter mettere questa sinergia a regime a disposizione del futuro – ha commentato Pacifico Berrè, responsabile Sviluppo e Categorie di Confartigianato -. Nonostante ciò che ha colpito il nostro territorio tre anni fa credo che ci sia vivacità nella ricerca di personale da parte delle aziende. Il Carrer Day rappresenta un progetto strutturale che sarà sicuramente in grado di dare un grandissimo supporto alle domande e alle offerte del mondo del lavoro.”
“Con il Carrer Day si sottolinea un riconoscimento che arriva sia dal territorio ma anche da un sistema di aziende – ha aggiunto Mauro Giustozzi, direttore generale dell’Università di Macerata -. Continueremo a investire su questo settore e su una intuizione che può diventare una pratica effettiva di questo Ateneo.”
In preparazione al Carrer Day, Unimc ha organizzato anche delle giornate di formazione volte a fornire suggerimenti sulla preparazione di un curriculum vitae, sui colloqui di lavoro e sul proprio percorso di carriera. Mercoledì 16 inoltre, alle ore 16:00, presso il Polo Pantaleoni, gli studenti avranno anche l’occasione di incontrare Jack Cambria, ex comandante dell’Hostage Negotiation Team della Polizia di New York.
Il rettore Adornato ha concluso ringraziando tutte le aziende che hanno deciso di aderire a questa importante iniziativa per i laureandi e laureati annunciando che l’Unimc ha avviato dei percorsi di studio per lo spazio.
Al via il secondo atto di Build the Future, il progetto dell’Amministrazione comunale di Macerata che vede al suo fianco il Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3, che ha deciso di aumentare le risorse disponibili a vantaggio della sicurezza urbana con lo scopo di intervenire con un progetto di educazione e prevenzione alle varie forme di dipendenze nelle scuole della città q e quindi rivolto alle giovani generazioni.
La seconda parte del progetto è stata presentata oggi alla stampa, dopo che la prima ha visto coinvolti circa 700 studenti dei quattro Istituti comprensivi Dante Alighieri, Enrico Fermi, Enrico Mestica e Convitto nazionale in un percorso di riconoscimento delle emozioni e sulla percezione di sé e sul ripensamento e la valorizzazione di luoghi sensibili a loro cari che li ha portati a vedere la città più accogliente e a misura di bambini e ragazzi. Il secondo step di "Buld The Future" vuole realizzare un programma di prevenzione “a lungo termine”, come auspicato dal NIDA (National Institute On Drug Abuse), dal momento che un intervento ripetuto negli anni aumenta in modo esponenziale la sua potenziale efficacia.
“Anche quest’anno l’Area Vasta 3, attraverso il coordinamento e la supervisione scientifica dei professionisti del dipartimento delle Dipendenze – ha detto il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni - affianca il Comune di Macerata in questo importante progetto che vede coinvolti oltre 500 tra bambini e ragazzi in un percorso di prevenzione che può essere definito “di comunità”. Il lavoro di promozione della salute che ha come target le giovani generazioni parte dalla convinzione che supportare la gestione delle emozioni e delle relazioni sia il passaggio fondamentale per prevenire e contrastare ogni forma di dipendenza. Aiutare i ragazzi a sviluppare consapevolezza di sè, delle proprie potenzialità e sostenere la loro salute fisica e mentale significa avere generazioni più consapevoli e sane in futuro.”
“Il progetto Build The Future è stato per il nostro Dipartimento una scommessa – ha affermato Gianni Giuli direttore del Dipartimento Dipendenze patologiche Area Vasta 3 - perché per la prima volta, raccogliendo la sollecitazione del Comune di Macerata, ci siamo cimentati in un progetto di prevenzione che non fa nessun riferimento esplicito ad alcol, droghe o dipendenze comportamentali ma abbiamo lavorato sul potenziamento delle life-skills e sulla riappropriazione e trasformazione dei luoghi cittadini. Considerando gli ottimi risultati ottenuti, sia in termini di partecipazione che di valutazione del progetto, cogliamo con la seconda annualità la preziosa occasione di poter realizzare un programma di prevenzione “a lungo termine e speriamo di poter proseguire questo innovativo e ambizioso percorso anche negli anni a venire.”
Il progetto prosegue rivolgendosi alle ultime classi della primaria e della secondaria di primo grado che vivono un momento di transizione e quindi di potenziale incertezza attraverso una prima fase, denominata “Build the Future Lab”, con incontri laboratoriali in classe con la rappresentazione di sè e delle skills attraverso oggetti e manufatti, momenti di gioco strutturato e discussioni in circle time, attività di ideazione e drammatizzazione di storie con il finale aperto, momenti di gioco e di condivisione del lavoro svolto con i genitori per le primarie, role-playing e così via.
Partendo dal presupposto che il cambiamento può essere inteso come fenomeno circolare che quindi non è necessariamente frattura con il passato ma si pone in continuità con quello che siamo, le attività laboratoriali in classe hanno lo scopo di valorizzare il racconto di sè e delle proprie capacità, per poi individuare le risorse che il bambino vuole potenziare ed, infine, esercitare l’utilizzo delle skills necessarie per affrontare le situazioni stressanti e nuove, leggendole come opportunità e non come ostacoli.
Le attività creative e la loro realizzazione nel tessuto urbano che ormai costituiscono il tratto distintivo di Build The Future acquistano da quest’anno uno spazio fisso presso il Centro per Famiglie del Comune di Macerata, in viale Indipendenza, all’interno dello spazio verde della Croce Verde, dove verranno svolte le attività della seconda fase denominata Build The Future Factory dal prossimo mese di novembre fino ad aprile 2020. .
Lo spazio è stato immaginato come un luogo in cui, attraverso l’ideazione e realizzazione di manufatti, supportata dal team creativo del progetto, i ragazzi abbiano modo di incontrarsi ed impegnarsi in un obiettivo comune da condividere poi con il resto della cittadinanza.
Alla Factory, inoltre, proprio per accompagnare i ragazzi nelle delicate fasi dell’adolescenza, è sempre prevista la presenza di almeno un operatore psicosociale con cui confrontarsi. Lo spazio è aperto anche ai bambini delle primarie che saranno invitati a ideare e decorare una sorta di labirinto - tema del passaggio, della guida - in plexiglass da installare in uno dei parchi cittadini. Prevista anche la possibilità di intervenire con una decorazione/trasformazione nel nuovo polo scolastico alle casermette. La factory naturalmente sarà aperta ai genitori di tutti gli studenti.
Così come accaduto nel primo atto di Buld The Future, anche nel secondo, ad aprile, è previsto il Festival, un momento di sintesi che invaderà la città con le trasformazioni e riletture del tessuto urbano e mostrerà ai cittadini le attività svolte nell’anno.
Tutte le attività verranno realizzate con il supporto di un team di operatori composto da pedagogisti, psicologi, educatori, creativi, esperti di arti visive, e di comunicazione coordinati dai professionisti dell’UVPS del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche AV3.
L'aggressione è avvenuta questa mattina - intorno alle 9:00 - all'Inps di Macerata, nella struttura di via Dante Alighieri. Un 53enne è stato bloccato da una guardia giurata, mentre ha tentato di entrare in possesso della sua pistola. Tutto sarebbe scaturito, secondo le prime ricostruzioni, da un litigio che l'uomo ha avuto con un dipendente dell'Inps a causa dei ritardi provocati dalla coda ad uno sportello.
Per placare gli animi è intervenuta propria la guardia giurata, richiamata sul posto dal dipendente, ma il 53enne non ha voluto saperne di uscire dalla struttura ed è quindi nata una colluttazione. L'uomo ha tentato più volte di sfilargli la pistola, minacciando sia la guardia giurata che il resto della clientela presente di morte. Sul posto sono prontamente intervenuti anche gli agenti della Polizia con una "volante", che hanno contribuito a bloccarlo.
L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti, non è nuovo a tale tipo di episodi. Nel mese di agosto scorso aveva tenuto un analogo comportamento all'interno degli stessi Uffici e nella circostanza, avvicinato dalla stessa guardia giurata che aveva tentato di calmarlo, al momento di uscire dallo stabile, l'aveva colpita con una bottiglia ad una mano.
L'aggressore è stato arrestato, e si trova ai domiciliari nella propria abitazione di Macerata in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto. La guardia giurata si è recata in ospedale per accertamenti, visto il ferimento lieve causato dalla collutazione.
Incidente nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00, in Contrada Cervare, a Montelupone.
A scontrarsi frontalmente, per cause in corso di accertamento, un furgone Peugeot della ditta di trasporti GLS e un'Audi: violentissimo l'impatto tanto che la parte anteriore della vettura, alimentata a diesel, è andata completamente distrutta. Lanciato l'allarme sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118, con due ambulanze e l'automedica, i Vigili del Fuoco di Macerata e la Polizia Stradale di Civitanova Marche..
Il bilancio è di due feriti. Il conducente dell'Audi, un 41enne, è stato trasportato in eliambulanza a Torrette in codice rosso. L'uomo lamentava dolori all'addome ma è sempre rimasto cosciente durante tutte le operazioni di soccorso. Il conducente del furgone, di 33 anni, è stato trasportato al pronto soccorso di Macerata: le sue condizioni non sono gravi.
Spetterà agli uomini della Stradale stabilire l'esatta dinamica di quanto accaduto.