Andrea Baleani è il nuovo allenatore della seconda squadra della Pallavolo Macerata, quella che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie C. Trentottenne di Loreto e laureato in scienze motorie, Baleani da giocatore ha palleggiato tra B e C con le maglie di Monte San Giusto, Porto Recanati e Appignano.
Nel 2011 il via alla sua carriera da coach. Porto Recanati, Nova Volley Loreto, Osimo e Ancona nel suo curriculum prima di approdare a Macerata. Lo scorso anno Baleani ha allenato a Porto Recanati e nel suo palmares da coach figurano anche due Coppe Marche e un titolo di C nel 2013.
“Sono felicissimo di approdare a Macerata – dice Baleani –. Quando ho ricevuto la chiamata del ds Modica non ci ho pensato due volte: ho accettato subito. La nostra sarà una squadra basata sui giovani, un progetto nel futuro da qui ai prossimi anni dove i ragazzi devono giocare e crescere per ambire alla serie A”.
“Tra i primi nomi della nuova rosa ci saranno sicuramente Daniele Medei al centro e Daniele Furiassi in banda: due pedine su cui faccio grandissimo affidamento sotto tutti i punti di vista, tecnico e umano in primis. Ci saranno anche due ragazzi della prima squadra: il libero Condorelli e l’alzatore Gonzi. Oltre al libero proveniente dalla Lube Gianmarco Storani e lo schiacciatore Marco Valenti”.
La preparazione per i ragazzi maceratesi inizierà l’ultima settimana di agosto mentre la Coppa prenderà il via a metà settembre e il campionato di C a metà ottobre.
Da Mattia Orioli riceviamo il seguente intervento in rappresentanza dell'Associazione Frazioni e Centro ricostruiamo Macerata:
Dopo i fatti occorsi in data venerdì 6 luglio 2018, inerenti all'incendio dell'azienda ORIM di Piediripa (MC), l'associazione Frazioni e Centro ricostruiamo Macerata, si è subito interessata all'accaduto che purtroppo ha investito in primis la frazione di Piediripa e la città di Macerata, e di seguito anche parti più o meno circoscritte dei comuni limitrofi, parte della vallata del Chienti e dei comuni dell'entroterra e della costa.
Sulla questione sono intervenuto fin da subito per chiedere immediate spiegazioni, ed ora insieme all'associazione di cui faccio parte, ed altri concittadini, vogliamo chiarimenti sul gravissimo fatto in questione.
Risultano ovvie e legittime le domande che si pongono i cittadini e la comunità tutta in tema di salute, ambiente, sicurezza ed anche alle possibili ripercussioni economiche, e su queste tematiche ci si aspetta dagli organi preposti, istituzioni ed enti, risposte chiare, precise e puntuali, sulla reale entità del fatto e sui possibili effetti, se vi è stato o vi è pericolo per la salute e per l'ambiente, attraverso indagini ed analisi accurate e specializzate.
Chiaramente, tutti ci auspichiamo vivamente che non vi siano effetti negativi e che non ci sia stato ed è alcun pericolo in merito alle questioni suddette.
Per tale motivo rinnoviamo come primo aspetto la richiesta sollecitata dalla comunità tutta affinché gli organi preposti diano immediate ed esaustive delucidazioni e chiarimenti su quanto accaduto e sulle possibili conseguenze che ne possono scaturire, di più varia natura e carattere.
L'intervento in oggetto, relativo all'odierno comunicato stampa invece, non verterà sui possibili e più svariati effetti di tale fatto, come detto in corso di accertamenti da parte degli enti preposti ad indagare ed analizzare , facendo in seguito riserva d'intervento.
Piuttosto si osserverà la questione su di un'altra angolatura, più legata all'aspetto prettamente politico – gestionale del territorio da parte degli organi preposti alla pianificazione, progettazione del territorio, partendo in primis dall'amministrazione Comunale di Macerata e dalla massima figura, il Sindaco.
Ricordo che la questione della ditta suddetta non è nuova, in seguito anche a precedenti fatti, alla conoscenza dell'amministrazione Comunale di Macerata, la quale ha dimostrato o di non essere capace oppure di non voler trovare soluzioni alternative, per poter ovviare all'esigenza della ditta di svolgere la sua attività, ed al contempo di non esporre la popolazione a fatti gravi e pericolosi come quelli di venerdì, ove ci si è trovati costretti ad evacuare o a chiudersi in casa, in attesa di un responso sulle conseguenze dell'accaduto.
Ritengo come già detto che il tipo di attività suddetta necessiti di stare in un luogo lontano da una zona densa di popolazione e di attività produttive e commerciali, come quelle agricole e di altro tipo, presenti nelle vicinanze della ditta, e che debba invece essere inserita in un più consona collocazione adatta al tipo di attività da essa svolta, onde evitare casi ed incidenti come quello in oggetto.
Da questa analisi, insieme ad altri concittadini, ci siamo posti alcune domande che riteniamo essere legittime ed alle quali vorremmo ricevere una immediata ed esaustiva risposta chiarificatrice da parte di tutti gli enti, istituzioni e quindi anche Provincia, Regione ed in modo particolare e nello specifico all'amministrazione Comunale di Macerata, nella massima figura del suo Sindaco, in merito alla gestione e pianificazione ed autorizzazioni concesse sul territorio in base a regolamenti e norme che ne fanno riferimento.
- Premesso e auspicando che vi sia da parte nostra un'errore interpretativo o conoscitivo chiediamo comunque delucidazioni in merito a :
Salvo errori, ci chiediamo se è vero che l'impianto di smaltimento dei rifiuti pericolosi della Orim è classificato come industria insalubre di prima classe per il fatto che l’azienda tratta i rifiuti solidi che rientrano (punto 100) nella lettera b) del Decreto Ministeriale 5 settembre 1994 (elenco delle industrie insalubri di cui all'art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie, pubblicato nella G.U. n. 220 del 20.09.1994, s.o. n. 129). oppure no?
il titolare della Orim Spa Ing. Alfredo Mancini Fonte: (Vedi l’articolo “Siamo stati i primi a insediarci. Gli altri non andavano autorizzati” pubblicato il 8 luglio 2018 sul Resto del Carlino), ha sostenuto che la sua attività è classificata industria insalubre da una legge del ’34 e che“secondo la legge, non dovrebbero esserci attività al pubblico nell’arco di 250 metri.Pertanto risulta giusta tale affermazione o no?
Ci risulta, salvo errori che L’art. 216 del Testo Unico delle leggi sanitarie prevede infatti che le industrie insalubri “debbono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni”. Così come l’art. 4, comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 novembre 2001, stabilisce che le industrie insalubri di prima classe “devono essere isolate in aree attrezzate e tenute lontano dall’abitato”.E' corretta tale interpretazione e lettura del riferimento normativo o ci stiamo sbagliando?
Le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune di Macerata, all’art. 22 “Zone Industriali” prevedono la “esclusione delle industrie insalubri di prima classe di cui al DM Sanità del 19/11/81”.E' vero o no ? Oppure abbiamo letto o interpretato in maniera errata il testo suddetto?
Riguardo al punto precedente (n.4), va fatto osservare che la Legge Regionale 8 marzo 1990 n. 13 prevede all’art. 3, comma 3) che “Per gli insediamenti di industrie nocive e per gli allevamenti industriali i comuni individuano apposite zone attraverso varianti agli strumenti urbanistici generali.”E' vero o no, oppure abbiamo letto una fonte normativa errata?
Nonostante la legge regionale sia del 1990 ci risulta, salvo errori, che il Comune di Macerata non ha ancora individuato apposite aree destinate alle industrie insalubri attraverso la variante al Piano Regolatore Generale.È vero oppure no?
Pertanto, sulla scorta dei punti precedenti, (1,2,3,4,5,6) si deduce e potrebbe risultare che (salvo nostri errori di interpretazione o lettura di fonti normative errata) l’ ubicazione dell’impianto di smaltimento dei rifiuti della Orim, nella zona industriale di Piediripa possa essere in contrasto in maniera palese con le NTA del PRG di Macerata, le quali vietano l’insediamento di un industria insalubre di prima classe all’interno della zona industriale, e viola anche le disposizioni legislative e normative in materia di ubicazione delle industrie insalubri di prima classe le quali tutte prevedono che tali industrie debbono essere “isolate in aree attrezzate” e localizzate lontano dai centri abitati.
In conclusione delle domande inerenti ai punti suddetti, ci auspichiamo vivamente di aver errato l'interpretazione normativa, e pertanto di esserci posti delle domande sbagliate o alle quali vi sia una risposta plausibile rientrante nell'area e nel perimetro normativo di riferimento; e proprio per tale ragione abbiamo posto queste domande a chiarimento dei nostri dubbi.
E ricordo inoltre essendo uno storico residente di Piediripa, che prima della suddetta azienda vi erano già presenti in zona insediamenti, abitazioni, e famiglie oltre che attività, di vecchia data e di storica presenza, a sottolineare che la Frazione, se pur considerata da questa amministrazione un'entità astratta e vuota, ha nella sua più profonda radice un'anima, una storia ed una presenza umana radicata, la quale se pur compressa da politiche scellerate, non ha perso la sua ragion d'essere e d'esistere, e pertanto non intende accettare una remissione in termini di dignità e di rispetto, proprio nei confronti di quelle famiglie, e comunità che da sempre hanno rappresentato, abitato e lavorato nella e sulla frazione di Piediripa.
Domande rivolte alle varie istituzioni competenti a riguardo, ed in modo specifico e particolare al comune di Macerata, quale organo competente ad emettere il Decreto di Classificazione di Industria Insalubre o il provvedimento conclusivo di autorizzazione all’esercizio dell’attività comprensivo della Classificazione suddetta; atti che devono essere a firma del Sindaco in qualità di massima autorità sanitaria del Comune, al quale chiediamo immediata e diretta risposta.
Chiediamo anche alle opposizioni cittadine tutte, di poter verificare l'esattezza delle nostre domande, e se tali fossero giuste, di chiederne risposta al sindaco di Macerata mediante Interrogazione Comunale.
Ci auspichiamo vivamente da parte nostra, come detto, di aver errato l'interpretazione dei punti suddetti e di esserci posti delle domande alle quali vi è una risposta del tutto plausibile; ma nel caso contrario, certamente il fatto risulterebbe di inaudita gravità.
Le prime risultanze fornite dall'Arpam dopo l'incendio della Orim lasciano aperti tanti interrogativi. Malgrado le rassicurazioni fornite dall'agenzia regionale incaricata di svolgere le analisi, infatti, nei cittadini non c'è affatto tranquillità. Non bastano poche righe di comunicato in cui si dice che "le analisi hanno rilevato valori notevolmente al di sotto dei limiti di riferimento normativi alla presenza di metalli pesanti, idrocarburi e diossine" sui prodotti alimentari raccolti nelle zone interessate.
Non basta, perchè innanzitutto "valori notevolmente al di sotto" implica comunque la presenza di elementi nocivi seppur in quantità consentite dalla legge. Ma non basta perchè nessuno si sente tranquillo in quanto non sa cosa ha respirato in quelle ore drammatiche dove si è formata una nube nera come la pece. E' indicativo il risultato ottenuto dalle analisi di frutta e verdura? Davvero si può pensare che domani la gente tornerà a mangiare con la massima serenità una pianta di insalata raccolta da quelle parti?
No, crediamo fermamente di no. Nessun allarmismo, quindi. Ma la assoluta necessità che queste analisi vengano svolte fino in fondo con la massima accuratezza, perchè la gente tutto vuole fuorchè sentirsi tranquillizzata da un comunicato stampa dove fra le righe si legge che, alla fine, quello che sembrava un disastro ambientale invece è un normalissimo incendio. Verrebbe quasi da consigliare una bella passeggiata salutare domenica mattina fra le vie di Piediripa invece che magari in mezzo al verde dell'Abbadia di Fiastra...
Questo il testo del comunicato dell'Arpam:
"Come noto in data 6 luglio si è sviluppato un incendio all'interno di un impianto di trattamento rifiuti ubicato presso la zona industriale Piediripa del Comune di Macerata. Presso la Sala Operativa Integrata di Macerata sotto il coordinamento della Prefettura, si è nuovamente riunito il Centro di coordinamento costituito da tutti i soggetti coinvolti (Forze dell'ordine, Presidente della Provincia, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Arpam, Sindaci di Macerata e Corridonia, Asur Area Vasta 3, soggetto gestore Ciclo idrico integrato).
Arpam e Asur hanno dato conto delle prime analisi condotte sui prodotti alimentari (frutta e verdura) raccolti nelle zone interessate. Sono state individuate le zone di campionamento sulla base della direzione di disperisione dei fumi desunta anche attraverso immagini da satellite visionate dal Centro Funzionale della Protezione Civile regionale e di seguito sono stati prelavati campioni.
Le analisi hanno rilevato valori notevolmente al di sotto dei limiti normativi di riferimento alla presenza di metalli pesanti, idrocarburi e diossine. In ogni caso permane l'invito ai cittadini, come normale prassi igienica a lavare accuratamente i prodotti agricoli da destinare all'alimentazione. Come preannunciato nel comunicato del 6 luglio già dai momenti successivi all'incendio è stata altresì monitorata la qualità dell'aria i cui risultati dei campionamenti saranno disponibili entro la giornata di domani, venerdì 13 luglio, e comunicati prontamente. Inoltre nei prossimi giorni saranno altresì rendicontate le risultanze dei campionamenti effettuati a puro titolo precauzionale presso le fonti di approvigionamento idropotabile.
Va precisato, a questo proposito, che gli Enti competenti fin dal momento dell'incendio, senza soluzione di continuità, senza interruzioni, continueranno a provveder al monitoraggio e al campionamento dell'aria e dell'acqua, verificando l'evoluzione dello stato ambientale al fine di approntare eventualmente ogni azione utile alla salute dei cittadini e alla salvaguardia dell'ambiente. Tutti i dati raccolti via via aggiornati saranno comunicati a beneficio dei cittadini.
Infine in queste ore tutti i soggetti istituzionali competenti stanno predisponendo con la collaborazione della ditta Orim stessa gli ulteriori interventi necessari alla messa in sicurezza del sito a salvaguardia della salute e dell'ambiente".
Sembra non esserci un freno per le persone che, oramai quasi quotidianamente, si divertono nell'imbrattare i muri con scritte contro il questore di Macerata Antonio Pignataro.
Dopo quelle rilevate nei giorni scorsi a Macerata, Civitanova e Urbisaglia, altre scritte sono state scoperte dalla polizia ancora a Macerata, stavolta in Piaggia della Biblioteca. Le solite frasi condite di insulti verso il Questore sulle quali la polizia sta indagando per cercare di risalire agli autori, anche con l'ausilio delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
Offese ignobili verso una ragazza ammazzata a 18 anni e verso la sua famiglia. Un qualcosa di indecente che non poteva passare inosservato. Tanto che lo zio di Pamela Mastropietro, l'avvocato Marco Valerio Verni, ha iniziato a preparare diverse denunce verso chi, pensando di poter approfittare della rete, si è reso protagonista di commenti inqualificabili.
"E mentre oggi sono a lavoro per preparare qualche denuncia-querela contro chi ha offeso vigliaccamente ed in maniera abominevole mia nipote Pamela, con commenti, qui su Fb, oltre ogni umana decenza, voglio condividere con voi questa notizia" scrive Verni "anche per rispondere a chi, confondendo le acque, voglia dare del fascista a chi, semplicemente, chieda il rispetto delle regole.
Nessuno, vedete, è contrario all’accoglienza, ma essa va saputa fare e, soprattutto, ci vuole la volontà, tanto di chi accoglie (noi: e credo che la abbiamo sufficientemente dimostrata), quanto di chi viene accolto ad integrarsi (cosa che, invece, non mi risulta che ci sia spesso… anzi).Accogliamo donne, bambini ed anziani che scappano dalle guerre, ma i muscolosi ventenni dovrebbero essere disposti anche a rimanere nella loro terra a combattere e, eventualmente, anche a morire, per cambiare quel mondo di cui denunciano la mancanza di diritti, proprio come fecero i nostri avi, morendo (anche appena diciottenni, o meno, come nella Prima Guerra mondiale: proprio ieri leggevo del sacrificio dei “ragazzi del 99”) e scontrandosi in una sanguinosa guerra fratricida (tra repubblichini e partigiani), come accaduto nel Secondo Conflitto. Grazie a loro, ci fu consegnato uno Stato democratico e di diritto, con dei confini che dovrebbero essere ritenuti sacri.
Recentemente la stampa ha parlato di una indagine nei confronti del GUS (Gruppo Umana Solidarietà), di Macerata, dedito all’accoglienza di migranti, accusato di aver evaso un qualcosa come quasi undici milioni di euro tra IVA e tasse non pagate, nel periodo 2011-2015. Rispettiamo, come al solito, il principio di presunzione di non colpevolezza, in attesa degli sviluppi, ma è una notizia di cui tener conto".
Avviata la collaborazione tra la Camera di Commercio e l’Università di Macerata per la valorizzazione della ex Civica Enoteca Maceratese in corso della Repubblica. I locali saranno messi a disposizione in comodato gratuito all’Ateneo per svolgere azioni di promozione del territorio e delle sue eccellenze. Nella gestione sarà coinvolta anche la casa editrice Eum, edizioni università di Macerata, impegnata nello sviluppo e nella diffusione dell’attività di ricerca relativa anche alla gestione del patrimonio culturale. L’intesa è stata firmata stamattina dal rettore Francesco Adornato e dal presidente Giuliano Bianchi.La Civica Enoteca Maceratese ha rappresentato, fin dalla sua istituzione, un luogo di grande interesse per il territorio maceratese, una vetrina delle peculiarità enologiche, gastronomiche, storiche ed ambientali presenti sul territorio, favorendo iniziative e attività che hanno incrementato l’affluenza turistica nei musei e nei luoghi culturali di tutta la città, attirando ben dodicimila visitatori all’anno. Fino al 2016 i locali sono stati gestiti, in collaborazione con il Comune di Macerata, dall’Ex.It, l’azienda speciale della Camera di Commercio poi chiusa in seguito al riordino delle funzioni degli enti camerali.L’Università di Macerata promuove la cultura umanistica nel segno dell’innovazione e del miglioramento continuo, con particolare riguardo allo sviluppo della Terza Missione, intesa come promozione culturale, territoriale e turistica.L’ex Enoteca potrebbe, quindi, diventare una sede strategica per attività di formazione e di ricerca nell’ottica della valorizzazione degli eventi culturali e, in generale, delle occasioni pubbliche che coinvolgano le istituzioni del territorio maceratese e la sua collettività. Molto importante anche la dimensione internazionale, vista la possibilità di utilizzare gli spazi per eventi sociali che coinvolgano i tanti studenti e docenti di tutto il mondo che ogni anno l’Ateneo richiama in città.
Il 21 luglio un programma speciale per i rotariani: tour organizzato nel territorio maceratese, cena di Gala a Palazzo Buonaccorsi e partecipazione al debutto dell’Elisir d’Amore di Donizetti con la regia di Damiano MichielettoDopo i successi negli anni passati, per la diciottesima volta si realizza il progetto “Rotary all’Opera”, promosso dal Rotary Club “Macerata” che si dimostra così un importante sostenitore del Festival, portando allo Sferisterio oltre 300 rotariani da tutta Italia e anche dall’Estero.
L’iniziativa è stata presentata giovedì 12 luglio in Comune durante un incontro tra il Sindaco e Presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini e il nuovo presidente del Rotary Club Stefano Quarchioni.La collaborazione tra Rotary Club Macerata e Macerata Opera Festival prosegue da ben 18 anni e il progetto, ormai una tradizione per il club service maceratese, prevede quest’anno per sabato 21 luglio la proposta di una giornata di turismo alla scoperta del territorio marchigiano, a cui seguirà una cena di Gala e quindi la partecipazione al debutto dell’opera L’elisir d’amore di Donizetti con la regia di Damiano Michieletto.
Il programma pensato per i rotariani si compone innanzitutto di una serie di percorsi turistici nella città di Macerata, visite all’Abbadia di Fiastra, al sito archeologico di Urbisaglia e a un tesoro nascosto del territorio quale la Basilica romanica di Santa Maria a Pié di Chienti a Montecosaro.Seguirà la Cena di Gala – con catering del rinomato chef Rosaria Morganti del ristorante I Due Cigni – nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, da cui poi si andrà direttamente allo Sferisterio per assistere al debutto dell’opera donizettiana con la regia di Damiano Michieletto.
L’intento di questa attività è quello di creare una giornata improntata sulla conoscenza dei luoghi più significativi del territorio, sulla rivalutazione delle sue bellezze e sull’amicizia che conduce numerosi rotariani a visitare Macerata e a godere dell’opera in un luogo suggestivo come lo Sferisterio.“Sostenere il Macerata Opera Festival – afferma Quarchioni – è per noi un impegno, oltre che piacevole, di notevole importanza, in quanto ci permette di contribuire ai due obiettivi che consideriamo fondamentali nello svolgimento delle nostre azioni: la valorizzazione della cultura e la promozione del territorio”.
Il Rotary Club “Macerata” dimostra la sua adesione a #verdesperanza promuovendo anche il “Progetto Fenice”: una raccolta fondi per le zone colpite dal sisma che ha già portato risultati concreti come la realizzazione del Centro Civico di Arquata del Tronto e continuerà con i territori dell’entroterra maceratese maggiormente colpiti.
Con alle spalle una stagione ricca di soddisfazioni chiusa da poco, l’Aurora Treia guarda avanti delineando i punti fermi che caratterizzeranno anche la stagione 2018-2019.Nella serata di ieri, infatti, presso l’Oratorio di Chiesanuova, sono state presentate ai genitori dei ragazzi le novità in programma per la prossima stagione, con la presentazione dello staff tecnico e delle figure che contribuiranno, ognuno per la propria parte, alla crescita dei ragazzi sia sotto il profilo calcistico sia dal punto di vista umano.Proprio da quest’ultimo punto di vista, il presidente Francesco Compagnoni, esaminando la stagione scorsa, ha espresso enorme soddisfazione di aver ottenuto, dopo diversi anni in cui mancava, il riconoscimento di Scuola Calcio Federale, ed ha evidenziato quello che è stato fatto in ambito extracalcistico, sottolineando i vari progetti che hanno consentito ai ragazzi di fare esperienze umane, ad esempio con le visite organizzate dalla società presso la Cooperativa Sociale “La Talea”, dove i giovani calciatori hanno potuto avvicinarsi a persone meno fortunate, oltre alle varie collaborazioni con gli enti del territorio come Auser, Anteas, Avulss, Caritas, C.R.I., Avis, Protezione Civile ed il Comune di Treia (alla serata era presente anche l’addetto ai Servizi Sociali, Orazio Coppa), enti a cui sono andati i ringraziamenti del presidente.
E’ questo l’intento della società anche per la prossima stagione, ovvero sì al miglioramento calcistico ma anche alla crescita umana dei ragazzi. La dirigenza, infatti, ha già programmato alcune attività per regalare un sorriso agli ospiti della Casa di Riposo comunale, portando l’entusiasmo dei ragazzini agli anziani ed inoltre si stanno prendendo accordi con alcuni centri di recupero per organizzare incontri al fine di aumentare la consapevolezza dei ragazzi di età più critica sul mondo della tossicodipendenza e delle dipendenze in genere.Dal punto di vista calcistico l’Aurora Treia ha voluto fortemente che tutti i tecnici fossero dotati di qualifica di istruttore federale e laureati in Scienze Motorie o Isef. Inoltre, la società sta avviando una collaborazione con altre società della provincia, per organizzare delle giornate di aggiornamento che prevedono la presenza di tecnici provenienti da società professionistiche i quali contribuiranno alla formazione degli allenatori locali.
Per la prima volta in assoluto, nelle ultime due settimane di luglio, è stato organizzato il “summer camp”, dove i partecipanti, oltre 50, seguiti da istruttori specializzati, hanno allenato esclusivamente la tecnica e tattica individuale. Sulla scia di ciò, durante la stagione verrà fornito ad ogni allenatore, del materiale didattico per approfondire e migliorare tale aspetto.Da quest’anno la società avrà a disposizione una nutrizionista, Maria Letizia Diletti e la fisioterapista Lara Damiani, due figure importantissime per il sano sviluppo fisico dei ragazzi. Altra novità riguarda la parte amministrativa, con i servizi di segreteria che saranno attivi, per le iscrizioni e per le informazioni, già dalla prossima settimana con orario 18 – 19.30 di lunedì, mercoledì e venerdì.Alla guida tecnica del settore giovanile ci sarà mister Francesco Giorgi, il quale subentra a Fabrizio Re che resta in società rimanendo al timone degli Allievi. Ecco l’organigramma dei tecnici
Juniores: Marco Moretti Allievi: Fabrizio Re Giovanissimi: Francesco Giorgi Giovanissimi cadetti: Marco Marini Esordienti: Leonardo Medei Pulcini: Sauro Cellocco Primi calci: Andrea CapponiPiccoli Amici: Edoardo TeloniCollaboratori: Saimon Carnevali; Filippo Caracini; Riccardo Bevilacqua; Pulita Matteo
Finalmente è ufficiale: la Pallavolo Macerata è in A2. I crismi dell’ufficialità alla notizia arrivano da Bologna, dove la Lega Volley ha accettato la domanda di ripescaggio dei biancoverdi e ha ammesso la formazione maceratese in serie A2. Una grandissima soddisfazione per la famiglia Montalbano, alla prima esperienza tra i “grandi”.
Nelle parole del direttore generale Francesco Gabrielli tutta la gioia e la soddisfazione per un risultato fortemente voluto dalla società: "Arrivare in serie A2 era il nostro obiettivo da diversi anni – sottolinea il dirigente maceratese – È stato un percorso con alti e bassi ma alla fine abbiamo raggiunto quello che volevamo: cioè riportare la pallavolo che conta a Macerata. Cercheremo di ben figurare in quello che per noi sarà un campionato del tutto nuovo. Di sicuro non ci piace essere una meteora e per questo stiamo lavorando da mesi per rinforzare la società e avere una squadra buona ai nastri di partenza del prossimo torneo”. Dove vuole arrivare la Pallavolo Macerata direttore? “Siamo una società che ha sempre fatto dei piccoli passi la propria forza. E’ innegabile che c’è grande entusiasmo dietro questo risultato e la nostra intenzione è quella di continuare a crescere".
Nel percorso di crescita sarà fondamentale l’aiuto della città: "Assolutamente. Noi ci siamo impegnati ad allestire una squadra competitiva ma abbiamo assoluta necessità che Macerata ci sia vicina. L’A2 per noi non è un punto di arrivo ma di partenza".
Sabato 7 luglio, nella splendida cornice del parco di Villa Cozza, la Compagnia teatrale “Don Valerio Fermanelli” di Camporota, si è esibita nella divertente commedia in dialetto maceratese “Li pastrocchj de nonnu Piè”, per la regia di Quinto Romagnoli.
L’evento organizzato nell’ambito della XXI rassegna teatrale a Villa Cozza, a cura di U.I.L.T. Marche, è inserito nel cartellone degli eventi e manifestazioni di Macerata d’Estate 2018. Un mondo da esplorare. Una serata trascorsa in allegria con una commedia brillante, specchio della realtà del nostro territorio quaranta o cinquanta anni fa, dove in quasi tutti i paesi era molto popolare il personaggio del “guaritore”, una specie di erborista, santone e fisioterapista che univa la medicina popolare alla religione, al quale la gente del posto si appellava per risolvere problemi di varia entità. Una commedia viva e spiritosa, nella quale non manca l’intrigo amoroso e il pettegolezzo, che fa divertire grandi e piccini con le espressioni tipiche e le parole in dialetto maceratese.
Nel centro sportivo Green Planet di Sforzacosta domenica pomeriggio 8 luglio si sono ritrovati i medici, gli operatori sanitari, il personale amministrativo e di segreteria di “Associati Fisiomed” per celebrare il secondo “Memorial Bruno Pietrella”, che prende il nome dall’indimenticato amministratore di un decennio fa del centro medico di Sforzacosta.L’occasione è stata quella di festeggiare la vittoria di Puma Volley di pallavolo e di Cantine Riunite calcio a 5 sponsorizzate da “Associati Fisiomed” nei loro rispettivi campionati.
Improbabili atleti attempati e con qualche chilo di troppo sono scesi in campo per fare festa. L’Amministratore Delegato di “Associati Fisiomed”, Enrico Falistocco, è convinto che anche questi momenti ludici contribuiscano a rafforzare lo spirito di squadra, quasi di famiglia, di tutti i suoi collaboratori e ciò aiuta a lavorare meglio tutti.In questa occasione Enrico Falistocco, prima della meritata cena dopo la fatica, ha ringraziato gli atleti che con il logo “Associati Fisiomed” sulle maglie si sono fatti onore, ma non ha perso l’occasione per descrivere il grande ampliamento del centro medico con l’acquisizione del centro medico “Somachandra” di Corridonia, di un centro medico Palazzo Europa di Tolentino e di un laboratorio analisi Ricerche Cliniche di Civitanova Marche. Un impegno di molto aumentato con un consistente rafforzamento del ruolo di “Associati Fisiomed” nella tutela della salute dei cittadini di un vasto territorio.
Una buona comunicazione, una perfetta organizzazione ad unisono con le competenze professionali e l’utilizzo delle nuove tecnologie sono le prerogative indispensabili di una struttura variegata e complessa. Anche una giornata vissuta in amicizia e serenità come quella di domenica può contribuire.
La Camera dei Deputati nella seduta plenaria del 10 luglio scorso ha approvato un Ordine del Giorno proposto dalla parlamentare marchigiana Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, che prende spunto dal grave incendio scoppiato il 6 luglio presso la Orim di Macerata per intervenire su un tema che riguarda tutta Italia.
L'atto parlamentare, citando anche altri casi di roghi di aziende che gestivano rifiuti - solo negli ultimi tre anni ne sono stati registrati circa 250 nel paese - impegna il governo ad attivarsi specificatamente per effettuare controlli a sorpresa presso le aziende, rafforzare in generale il sistema di sorveglianza e studiare modifiche normative volte a prevenire il ripetersi di tali fatti.
Dichiara la parlamentare Patrizia Terzoni "Questi incendi assumono gravità inaudita sia perché fanno emergere modalità operative nel settore dei rifiuti evidentemente non idonee sia perchè determinano emissioni incontrollate in atmosfera di grandi quantità di sostanze pericolose per l'uomo e per l'ambiente, quali, a mero titolo di esempio, Idrocarburi Policiclici Aromatici, metalli, diossine, furani che poi ricadono anche al suolo, con potenziale inquinamento anche delle acque sotterranee. Preoccupa, inoltre, il fatto che in alcune aziende, proprio come la Orim e la Eredi Bertè a Mortara (PV) citate nell'Ordine del Giorno, questi incendi si ripetano nel tempo. Addirittura alla Orim dal duemila ad oggi vi sono stati ben 4 incendi; tutto ciò è inaccettabile. Insomma, non sono fatti sporadici ma una diffusa emergenza nazionale che non deve essere sottovalutata per tutte le ricadute che può avere, anche per quanto riguarda il traffico di rifiuti. Sono certa che il Ministro dell'Ambiente Costa, considerata anche la sua specifica sensibilità sul tema dei rifiuti e dei roghi tossici, si impegnerà al massimo per arginare questo fenomeno che è ormai dilagato nel paese. Come dimostra anche il caso abruzzese citato, dove a nove anni di distanza dal rogo i rifiuti sono ancora lì in mezzo ad un centro urbano nonostante i richiami della ASL per il potenziale impatto sanitario, questi incendi spesso provocano danni ambientali che permangono addirittura per anni e che troppo spesso addirittura incidono anche sulle casse dello Stato con un ulteriore beffa per i cittadini e in spregio al principio "chi inquina paga" che dobbiamo far assolutamente rispettare. Ringrazio ovviamente i colleghi che hanno voluto sottoscrivere l'Ordine del Giorno e l'Aula che lo ha approvato, a testimonianza della preoccupazione diffusa che questi eventi generano nel paese".
L'incendio che ha colpito i capannoni della Orim la scorsa settimana continua a destare molta preoccupazione tra i residenti. È di ieri, infatti, la notizia (leggi qua l'articolo) che racconta del ritrovamento di decine di carcasse di volatili morti nella zona vicino alla ditta Rita Calcestruzzi.
E mentre i cittadini attendono i risultati delle analisi dell'Arpam per sapere cosa sia bruciato nel tremendo rogo del 6 luglio, continuano a manifestare la loro evidente e comprensibile preoccupazione. Proprio stamattina è arrivata la richiesta di una cittadina di diffondere il suo messaggio, pubblicato su Facebook, nel quale dice di aver segnalato la situazione alla trasmissione televisiva Le Iene. "Ieri ho fatto una segnalazione sul sito - si legge - ma se sono l'unica forse neanche mi ascoltano... chi può faccia una segnalazione (è facile, basta andare sul loro sito), facciamoci sentire. Qualcosa forse possiamo fare e cambiare!"
Nell’ambito di “Macerata d’Estate”, programma d’iniziative organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, è andato in scena Maurizio Boldrini del Minimo Teatro con il recital poetico “Le differenze della voce”.
"Le parole tremano - racconta l'organizzazione - quando incontrano la voce di Maurizio Boldrini, come se sapessero di essere liquidate, acquarellate, a tratti scolpite, sospese sulle nuvole dell'emozione e rimandate al suono dell’origine. I numerosi spettatori convenuti ieri sera nell’accogliente cortile del palazzo, nel cuore di Macerata, oltre che trovarsi immersi in una magia, sono stati testimoni in ascolto dell’unico artista che oggi in Italia sappia essere erede della grande tradizione dei poeti della voce, tradizione che annovera artisti diversissimi come, ad esempio, Nando Gazzolo, Riccardo Cucciolla, Carmelo Bene, Demetrio Stratos. Ecco, Maurizio Boldrini è nella sua unicità di scrittura vocale non riconducibile a nessuno dei citati eppure è come se portasse in sé il compendio della secolare ricerca dell’espressione poetica. Egli non legge, scrive con la voce nell’immediato dell’esecuzione, sommando la sua poesia a quella del testo labirintico, quindi nessuna possibilità d’uscita per il pensiero, crea per maestria e incanto l’unico luogo possibile, quello dell’ascolto, il luogo raffinatissimo, astratto, sospeso della sensazione. Per l’occasione gli sono state amiche complici le voci poetiche di Maria Callas, Rossella Or, Riccardo Cucciolla, Mario Luzi, Giuseppe Ungaretti, Dino Campana, Guido Garufi, Remo Pagnanelli, Eugenio Montale, Andrea Zanzotto, Giampaolo Vincenzi, Giovanni Prosperi, Emilio Villa, Carmelo Bene, Pier Paolo Pasolini, tutti vivi, tutti presenti!"
Lo scorso fine settimana hanno avuto luogo ad Ancona i Campionati marchigiani assoluti individuali, la manifestazione che precede i tricolori che quest’anno saranno di scena allo stadio Adriatico di Pescara, la prima settimana di settembre. La squadra avisina è arrivata a quest’appuntamento con qualche obbligata defezione sia per la contemporanea attività internazionale sia per i numerosi impegni dei mesi di maggio e giugno culminati con le fortunate Finali Nazionali; alcuni atleti inoltre hanno dovuto rallentare la preparazione per gli esami di stato.
Però i ragazzi bianco-rossi sono stati protagonisti, all’Italo Conti di Ancona, vincendo nove gare, con numerosi podi e mantenendo alta la bandiera avisina.
I nuovi campioni marchigiani sono: Ilaria Sabbatini, senza avversarie nei 1500 vinti in 4’40”48; bravissima Isabetta Di Benedetto sul gradino più alto del podio sia nel lancio del martello con 49.38 e nel lancio del disco con 41.08.
Ancora una conferma per Anastasia Giulioni, nei 5 km. di marcia, che ha coronato una stagione intensissima e piena di soddisfazioni ottenendo 27’48”22 per il primo posto, cosi come Kelly Ornella Nya Yanga oro nel getto del peso in 11.15.
Tra i maschi troviamo Jacopo Palmieri re degli ostacoli, una sicurezza della specialità, che si è aggiudicato sia la gara dei 110 che quella dei 400 ostacoli rispettivamente 16”02 e 57”92.
In grande forma Andrea Corradini 49”51, personal best nei 400 con cui ha vinto il titolo regionale, con un bel bronzo anche nei 200.
Sempre su ottimi livelli Emanuele Salvucci, primo con 54,82.
Argento per Ndiaga Dieng negli 800 in 1’58”35, dopo un buon test nei 400 corsi in 52”32, ha dimostrato di essere in buona forma in vista dei Summer Games Inas di Parigi della prossima settimana.
Sono da segnalare anche le belle prestazioni di Nicola Cesca che ha affrontato, migliorandosi, la specialità dei 100 piani, inusuale per lui, terzo in 11”06, di buon auspicio per i 110 ostacoli, e sulla stessa distanza da sottolineare il bel progresso di Nikolas Corvatta che ha agguantato la finale in 11”47, guadagnandosi la convocazione per la rappresentativa allievi che gareggerà al Terminillo il prossimo venerdì.
Brava Micol Zazzarini nei 200 terza in 25”94 così come Binta Mamadou Diallo negli 800 corsi in 2’19”00. In progresso Marina Mozzoni nell’asta, argento in 2 m. 75 e stesso piazzamento per Chiemezie Eboh nell’alto con 1.75. Terzo gradino del podio anche per Nicholas Formiconi nel lungo con 6.35 così come il master Andrea Angeloni, neo campione italiano di categoria.
In progresso Claudio Cammertoni negli 800 in 2’00”45 così come Barkinde Mamadou Diallo nei 1.500 in 4’14”86, pur essendo ancora allievo.
"Contenitori tenuti in modo schifoso e mai lavato".
È questa la denuncia di un cittadino maceratese nei riguardi della gestione della raccolta differenziata porta a porta gestita dal Consmari.
"I bidoni - dice - e mi riferisco in particolar modo a quelli posizionati davanti il cancello del circolo ricreativo dei frati Cappuccini in via Cincinelli sono gestiti in maniera poco attenta: non vengono mai lavati ed emanano un odore orribile. Almeno d'estate dovrebbero essere lavati una volta alla settimana: la cattiva gestione del servizio fa dubitare del fatto che l'azienda sia in grado di farlo davvero".
Striscioni di Casapound Macerata contro un nuovo centro commerciale, la cosiddetta lottizzazione Simonetti. Gli striscioni sono stati rimossi in mattinata. Ma la battaglia del movimento non si ferma e per giovedì è stato convocato un incontro con i commercianti di Macerata e Piediripa per discutere della situazione ed eventuali forme di protesta.
"Ci sembra assurdo oggi di parlare di questo progetto, seppur momentaneamente solo sulla carta, pensato per delocalizzare ulteriormente la popolazione fuori dal centro storico e dalla città di Macerata, andando così a danneggiare come sempre i soliti commercianti che investono tempo e denaro per rendere un minimo vivo il centro storico che è il cuore di questa città!
Non basta quindi aver mandato a gambe all'aria progetti passati di un certo spessore e di voluminoso denaro, come ad esempio: il piano "Casa" che avrebbe dovuto essere per una previsione di 80 mila abitanti in una città che dal 1960 è ferma alla metà, ovviamente mai portato a termine; oppure Valleverde, zona oggi massacrata, dato il mancato insediamento di 36 aziende previste, rimasto uno spreco di soldi.
Prima prendono in giro i cittadini con "concorsi di idee per il centro" e "riqualificazioni del centro storico", poi oggi esce fuori un nuovo centro commerciale a Piediripa, nonostante i già numerosi presenti a pochi metri l'uno dall'altro, come già detto sempre a discapito della città di Macerata e dei suoi commercianti, che invece dovrebbero essere i primi ad essere tutelati dal Comune, perchè se quest'ultimi chiudono, la città muore... e questa amministrazione sta facendo di tutto per dargli il colpo di grazia!
Casapound Macerata non solo dice no, ma dichiara apertamente guerra a questo folle progetto, voluto da una fallimentare Amministrazione. Nel corso del prossimo consiglio comunale, si discuterà la mozione presentata su questo argomento e vorremmo vedere un consiglio unito nella votazione contraria a questo progetto. Che fra l'altro è anche anacronistico e fuori tempo massimo visto che avrebbe dovuto basarsi su una delibera vecchia di almeno dieci anni che parla della realizzazione di uno svincolo della superstrada a Piediripa che non c'è.
In una provincia che conta sempre meni residenti come quella di Macerata, quale motivo reale c'è per dare via a un nuovo centro commerciale? Nessuno".
Cristiana Di Stefano è una disabile grave, è affetta da sclerosi multipla. Si muove su una sedia a rotelle che non è adeguata, e che anzi le costringe il torace. L'Asur ha individuato il modello che fa al suo caso, ma la Regione non dà il via libera per fargliela avere gratuitamente. Niente.
Ma questo è solo l'ultimo degli ostacoli che si trova a fronteggiare ogni attimo. Stefania è una disabile "single", vive da sola in un appartamento in affitto e non in famiglia. Per fare qualsiasi cosa ha bisogno di aiuto, ha bisogno che qualche amico passi da lei, è costretta ad aspettare e sperare in una visita. Per l'assistenza spende circa 200 euro in più di quello che riceve ogni mese. Ha dovuto indebitarsi. Grazie alla mobilitazione anche in rete, sta trovando i soldi per riappianare i conti. Ma ogni volta è nella stessa condizione. L'assistenza gratuita non le viene riconosciuta, nonostante la documentazione e l'evidenza dei fatti. Il suo appello alla Regione è un tam tam sui social raccolto anche dal cabarettista Antonio Lo Cascio (guarda il video messaggio) che insieme a Cristiana ha rinnovato la richiesta, giorno dopo giorno sempre più impellente, affinché il servizio di assistenza le venga concesso, consentendole una vita dignitosa.
RIceviamo e pubblichiamo da Andrea Blarasin, ex assessore provinciale
Quella della Orim a Piediripa è una sede che va chiusa e questo non è solo un parere personale. Lo dicono i fatti. Tra il 2007 e il 2011 all’interno dello stabilimento ci sono stati più di 15 incidenti e negli anni successivi almeno uno all’anno. Almeno due sono stati di un’entità grave come l’ultimo verificatesi. E’ proprio in presenza di questi fatti reali che è necessario quanto urgente sospendere immediatamente l’autorizzazione fino a chiusura delle indagini.
E’ sconcertante che questa proposta non venga avanzata unitariamente dall’opposizione politica della città, proposta che reputo assolutamente un atto dovuto nei confronti di tutti i maceratesi. Chi eventualmente concedesse il dissequestro dell’azienda senza aver compiuto tutte le verifiche del caso si deve assumere la piena responsabilità nei confronti di tutti i cittadini anche delle zone limitrofe. In questi giorni si parla di verifiche da parte dell’Arpam, verifiche che da sole non possono essere sufficienti per accertare l’entità del danno o che sia stato un semplice incidente. E’ cosa nota, infatti, che l’Arpam fa parte della Conferenza dei Servizi che esprime il parere sull’Autorizzazione Integrata Ambientale. E sulla Orim ha espresso parere positivo. Pensiamo che oggi si possa contraddire? Anche per questo occorre dire "no" all’immediato dissequestro dello stabilimento.
Tra l’altro risulta inaccettabile che in una città come Macerata le condizioni vengano dettate dai titolari dell’azienda che pretendono l’immediato dissequestro. Chi sta al governo deve occuparsi con estrema attenzione della questione. Perché la Orim non è un’azienda qualsiasi: come potrebbe esserlo uno stabilimento che ha un numero così alto di incidenti e che provoca conseguenze tali da causare disagi ai tanti produttori della zona, agli abitanti, persino al corpo dei vigili del fuoco che chiede chiarezza sugli eventuali elementi tossici nelle loro divise? Le priorità sono la salute e l’interesse di tutti i cittadini non la richiesta di un titolare che chiede l’immediato dissequestro della propria azienda con cause e conseguenze che sono ancora tutte da accertare.
Nessuna chiusura, ma meno degenti in ospedale, con il contestuale trasferimento nella strutture sanitarie limitrofe dalle ore 15 di sabato 14 luglio alle ore 15 di domenica 15 luglio, per interventi di manutenzione urgente ed indifferibile dell’impianto di distribuzione idrica del nosocomio di Macerata.
E ancora, rafforzamento dell’attività del Pronto Soccorso e del servizio di emergenza 118 che verrà coadiuvato dalla Croce Rossa di Macerata.
I vigili del fuoco saranno presenti un presidio antincendio mentre le forze dell’ordine e la polizia municipale garantiranno una pronta viabilità. Il piano per affrontare l’interruzione dell’erogazione dell’acqua nel nosocomio di Macerata è stato definito oggi nel corso della riunione del Comitato Provinciale dell’Ordine e Sicurezza Pubblica. I rubinetti rimarranno a secco dalle 15 di sabato 14 luglio alle 15 di domenica 15 luglio, per interventi di manutenzione urgente ed indifferibile dell’impianto di distribuzione idrica.
Al Comitato hanno partecipato il sindaco di Macerata, il rappresentante della Provincia, i rappresentanti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, il direttore dell’Asur - Area Vasta 3 dottor Alessandro Maccioni unitamente al direttore sanitario dell’Ospedale e ad un dirigente tecnico dell’Area Vasta 3, il direttore del 118, il rappresentante del servizio regionale di Protezione civile, i responsabili delle società incaricate dell’intervento e i rappresentanti della Croce Rossa di Macerata.